Adriano Pezzano’s MAFIA

Adriano Pezzano appalti truccati narcotraffico

MILANOBARONA

MMXVI-MMXXIV

“Opere” del consulente abusivo nipote del ‘ndranghetista Pietrogino Pezzano, ergo Adriano Pezzano,abusi d’ufficio nella Cyber Security Crime Milano Via Barnaba-Pace

Cyber Security Crime di Adriano Pezzano nipote del ‘ndranghetista Pietrogino Pezzano (ruolo abusivo di pirata informatico, calunniatore e diffamatore seriale, in associazione sia a delinquere che mafiosa con il corpo magistrati Procura di Milano, Via Barnaba-Pace-Corso Porta Vittoria Tribunale e Tribunale del lavoro)

15 OTTOBRE 2023

LA PRESENZA DELLA ‘NDRANGHETA ALL’INTERNO DEL TRIBUNALE DI MILANO NON E’ NUOVA.

https://giudicerosariolivatino.wordpress.com/

LA TRUFFA GIUDIZIARIA DEL SECOLO… OVVERO ADRIANO PEZZANO, NOTISSIMO PERSONAGGIO DI STIRPE ‘NDRANGHETISTA (NIPOTE DI PIETROGINO PEZZANO) E I SUOI AVVOCATI BIANCULLI DOMENICO E PARENTE ANGELICA, CON L’ASSOCIAZIONE (A DELINQUERE) DEI SEGUENTI MAGISTRATI:

Dott. GENOVESE Francesco A. – Presidente –
Dott. DI MARZIO Mauro – Consigliere –
Dott. TERRUSI Francesco – Consigliere –
Dott. NAZZICONE Loredana – rel. Consigliere –
Dott. D’ORAZIO Luigi – Consigliere –

LE AFFILIAZIONI CON LE BORGHESIE ‘NDRANGHETISTE A FAVORE DI ADRIANO PEZZANO INCLUDONO GIORNALISTI COME MAURIZIO MOLINARI E FRANCO NERI, GIA’ NOTE CON SILVIO BERLUSCONI, ROBERTO MARONI…SI CONSIDERI CHE BERLUSCONI, TRA GLI ANNI 90 E 2000 PROMOSSE LA RADICAZIONE DELLA ‘NDRANGHETA NELLE ISTITUZIONI…

TRA IL MAGGIO E GIUGNO 2022 HANNO SENTENZIATO UN FALSO GIUDIZIARIO SENZA PRECEDENTI, NON SOLO NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, MA NEL MONDO, OVVERO OTTENERE LA CONDANNA DI GOOGLE (CHE MERITEREBBE BEN ALTRO GENERE DI CONDANNE  E SANZIONI) PER NON AVER RIMOSSO DEGLI URL INDICIZZATI DI PUNTAMENTO A WEB VERSO I QUALI, ALLO STATO ATTUALE, NON PENDE ALCUNA CONDANNA.., ERGO L’AVER COMMESSO AZIONI DI CORRUZIONI IN ATTI GIUDIZIARI, CALUNNIE A CARICO SIA DELLA PARTE IMPUTATA IN ALTRA SEDE, COME ANCHE A DANNO DI GOOGLE, DICHIARAZIONI FALSE, INFORMAZIONI FALSE E TENDENZIOSE, FALSO IN ATTI GIUDIZIARI, PRESSIONI E PILOTAGGIO DI SENTENZE VERSO LA CORTE GIUDICANTE. SENTENZIARE UNA CONDANNA DOVE, IN REGIME DI MENDACIO E CALUNNIA, ADRIANO PEZZANO, BIANCULLI DOMENICO E PARENTE ANGELICA DICHIARANO E SOTTOSCRIVONO ORDINANZE MAI EMESSE E CONDANNE DEFINITIVE MAI AVVENUTE, CORRISPONDE, NON SOLO AI REATI DI OMISSIONE D’ATTO DI UFFICIO, FALSO IN ATTI GIUDIZIARI E CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI.., MA FAVOREGGIAMENTO NEL CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA… IN QUANTO SI OCCULTA LA GENEALOGIA ‘NDRANGHETISTA DI UN PERSONAGGIO CHE ABUSIVAMENTE COPRE E GESTISCE GLI INTERESSI DELLA ‘NDRANGHETA NELLE FUNZIONI DI FALSO CONSULENTE GIUDIZIARIO (IN SINTESI UN INFILTRATO DELLA ‘NDRANGHETA ALL’INTERNO DEI SERVIZI DI INTELLIGENCE DELLA POLIZIA DI STATO E INFORMATORE DEPISTATORE NEL TRIBUNALE DI MILANO) E INFORMATORE E COLLABORATORE DIGOS, AISI, AISE…

L’ELENCO DEI MAGISTRATI SOPRA EVIDENZIATO VEDE REATI DI OMISSIONE DI CONTROLLO DI SENTENZE NON PASSATE IN GIUDICATO E L’OMISSIONE DI CONTROLLO DI ORDINANZE MAI EMESSE, IL TUTTO SULLA BASE DI FRODE GIURIDICA E PROCEDURA PROMOSSA DAGLI AVVOCATI BIANCULLI DOMENICO E PARENTE ANGELICA (TECNICAMENTE UN FAVOREGGIAMENTO DI PERSONAGGIO ADERENTE ALL’ORGANIZZAZIONE MAFIOSA DELLA ‘NDRANGHETA, INFILTRATO E RADICATO NELLA POLIZIA DI STATO E NELLA MAGISTRATURA A PARTIRE DAL TRIBUNALE DI MILANO, TALE FAVOREGGIAMENTO NEL QUALE NON SOLO SI OCCULTA LA SUA GENEALOGIA ‘NDRANGHETISTA MA SI INVERTONO I RUOLI TRA CHI LO DENUNCIO’ E IL DENUNCIATO, DOVE IL DENUNCIANTE VIENE DEFINITO MAFIOSO E CRIMINALE MENTRE IL VERO MAFIOSO VIENE DEFINITO COME UNA BRAVISSIMA PERSONA INNOCENTE E SOFFERENTE PER QUERELE RICEVUTE… TALE CONDOTTE SONO IN REGIME DI CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA)

SI RENDE NOTO CHE LA STAMPA ITALIANA (ORDINE DEI GIORNALISTI) E’ CONNIVENTE CON TALE PERSONAGGIO, NON SOLO NELLA FUNZIONE DI INFORMATORE RETRIBUITO VERSO GIORNALISTI (SI SOSPETTA ANCHE REPORT) MA SI RENDE NOTO CHE IN GENERALE L’ORDINE DEI GIORNALISTI PROMUOVE LA PRESENZA DI TALI PERSONAGGI ALL’INTERNO DELL’INFORMAZIONE ITALIANA, TALI SOSPETTI SI SONO DI RECENTE ESTESI ANCHE VERSO FANPAGE.IT, GIA’ NOTE LA AFFILIAZIONI CON L’ORGANIZZAZIONE DI TALE PERSONAGGIO DI GIORNALISTI COME MAURIZIO MOLINARI E SANDRO NERI… MA LA LISTA E’ MOLTO PIU’ ESTESA…

(INIZIO ARTICOLO)

NON ESSENDO POSSIBILE POSTARE FILE CON ESTENSIONE .PDF, SI DEVE RICORRERE ALLA SEQUENZA DI SCHERMATE DI SEMPLICI FILE IMMAGINE…

LA COPIA DELLA SENTENZA DI CASSAZIONE SOTTO ALLEGATA SINO A POCHE SETTIMANE FA ERA SCARICABILE DAL SITO FORENSE AD USO DI AVVOCATI E AMMINISTRATIVI GIUDIZIARI ITALIANI https://www.italgiure.giustizia.it/sncass/

ADRIANO PEZZANO, ESSENDO AVVEZZO A SPIARE COMPUTER, EMAIL, TELEFONI MOBILI DI CHI SCRIVE, HA IDENTIFICATO EMAIL E STUDIO LEGALE DI MILANO CON IL QUALE QUESTA INDAGINE HA AVUTO MODO DI CONCRETIZZARSI, IN VIRTU’ DI QUESTO (ESSENDO UN RECIDIVO SERIALE DI CRIMINI INFORMATICI) HA SCOPERTO VERSO QUALI ATTI C’ERANO RIVELAZIONI CLAMOROSE, CHIEDENDO AL SUO STUDIO LEGALE DI ROMA, O PROVVEDENDO DIRETTAMENTE DI PERSONA, A RIMUOVERE LA COPIA PDF DI TALE SENTENZA DI CASSAZIONE, DAI PRIMI DI AGOSTO OSCURATA (PRESENTE E ANCORA SCARICABILE NEL MESE DI LUGLIO SCORSO, PROBABILMENTE HA QUALCOSA, LUI E I SUOI “AVVOCATI” DA NASCONDERE.

LA SEQUENZA SOTTOSTANTE ILLUSTRA UNA SCANDALOSA SENTENZA DI CASSAZIONE 18430 DEL 19/5/22 BASATA SU FALSI GIUDIZIARI CHE VEDONO COINVOLTI LA STESSA CORTE DI CASSAZIONE DI ROMA (SENTENZA PILOTATA) E GLI AVVOCATI DI ROMA, BIANCULLI DOMENICO E PARENTE ANGELICA, STUDIO LEGALE INGAGGIATO DA ADRIANO PEZZANO PER INSABBIARE, ALL’OPIONIONE PUBBLICA, LA SUA PARENTELA ‘NDRANGHETISTA CON L’EX BOSS DELLA ‘NDRANGHETA PIETROGINO PEZZANO, NEGLI ANNI 70 PROCESSATO E CONDANNATO PER LESIONI GRAVI…

https://adrianopezzano.wordpress.com/2024/06/21/la-mafia-privata-di-adriano-pezzano-nipote-del-ndranghetista-pietrogino-pezzano-nella-cyber-security-crime-ruolo-abusivo-di-pirata-informatico-calunniatore-e-diffamatore-seriale-in-associa/

COME EVIDENTE LA “PAPPARDELLA” (DETTA ANCHE PAPELLO) DI PURE STRONZATE IN REGIME DI FRODE GIUDIZIARIA, ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, OMISSIONE D’ATTI DI UFFICIO E GIUDIZIARI, FAVOREGGIAMENTO, CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI IMPUTABILI AD ADRIANO PEZZANO E GLI AVVOCATI DI ROMA, BIANCULLI DOMENICO E PARENTE ANGELICA, STUDIO LEGALE INGAGGIATO DA ADRIANO PEZZANO PER INSABBIARE, ALL’OPIONIONE PUBBLICA, INSIEME AD UN MAGISTRATO (PRESUNTO AFFILIATO AL CRIMINE ORGANIZZATO) DEL TRIBUNALE DI LECCO E LA STESSA CORTE DI CASSAZIONE, HANNO PRODOTTO E ACCOLTO, E’ COSTITUITA DA 7 PAGINE DI “INAMMISSIBILITA’ ” DEL RICORSO DI GOOGLE CONTRO I TENTATIVI DI CONDANNA (IN SEDE PRIMA PENALE, POI CIVILE) TENTATI E OTTENUTI DA ADRIANO PEZZANO… LA STESSA SENTENZA, NEI SITI MILANOBARONA, E’ STATA “SPEZZETTATA” IN 10 SCHERMATE NON ESSENDO POSSIBILE, CON LE OBSOLETE TECNOLOGIE WORDPRESS, INSERIRE FILE CON ESTENSIONE PDF.

PER QUESTIONI DI SINTESI, SI EVIDENZIA CHE LA SENTENZA DEL 19/5/22 SI BASA SU DICHIARAZIONI DIBATTIMENTALI E PROCEDURALI FALSE IN REGIME DI CALUNNIA A DANNO DELLA CONTROPARTE GOOGLE INC (NELL’ATTO LA RAGIONE SOCIALE DI GOOGLE E’ STATA OCCULTATA, MA FANNO TESTO CENTINAIA DI ARTICOLI GIORNALISTICI FAKE COMMISSIONATI DA ADRIANO PEZZANO NEL MESE DI GIUGNO 2022, COME QUELLO LINKATO https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/google-condannato-risarcire-1.7783437

NELLE PAGINE 2 E 3 (NELLA VERSIONE PDF) DELL’ATTO GLI AVVOCATI SOPRA CITATI E LA PARTE OPPONENTE AL RICORSO, OVVERO ADRIANO PEZZANO, DICHIARANO (IN REGIME DI GIURAMENTO PENALE BASATO SULLA CALUNNIA) CHE UNA SENTENZA DI CONDANNA EMESSA IL 17 FEBBRAIO 2017 (SENTENZA 177/17) DAL TRIBUNALE DI LECCO, SAREBBE DIVENUTA DEFINITIVA NELL’AGOSTO DEL 2017 E SULLA BASE DI TALE SENTENZA DEFINITIVA, ADRIANO PEZZANO, POTEVA INCRIMINARE GOOGLE PER NON AVER RIMOSSO GLI URL INDICIZZATI VERSO WEB ESTERI (USA) I CUI CONTENUTI, SECONDO LE FALSITA’ DEL PEZZANO E DEI SUOI AVVOCATI, ERANO OGGETTO DI CONDANNA E INCRIMINAZIONE DEFINITIVA…

PRIMA DI PUBBLICARE IL PARZIALE CONTENUTO DI QUELLA SENTENZA, A SUA VOLTA BASATA SU CONDOTTE PROCEDURALI IN REGIME DI CORRUZIONE GIUDIZIARIA, SI ALLEGA UNA COPIA PARZIALE DELLA SENTENZA DI APPELLO EMESSA IL 19 GIUGNO 2019 NELLA QUALE LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DI LECCO DEL 17-2-17 VIENE ANNULLATA, CON ESTINZIONE DEL REATO SIA PER VIZI PROCEDURALI E MANCATE NOTIFICHE DELLA PARTE IMPUTATA (IN REGIME DI DOLO), SIA PER AVVENUTA DECORRENZA TERMINI DI PRESCRZIONE, TALE SENTENZA ANNULLA LA CONDANNA IN PRIMO GRADO DETERMINANTO L’ANNULLAMENTO E ESTINZIONE DEL PRESUNTO REATO, OVVERO L’ESATTO CONTRARIO DI QUANTO SOSTENUTO DAGLI AVVOCATI DI ADRIANO PEZZANO E DEL PEZZANO MEDESIMO…

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ANCHE PER IL DOCUMENTO SOPRA ALLEGATO, PER VIA DELLA OBSOLESCENZA DELLA TECNOLOGIA WEB WORDPRESS NON E’ POSSIBILE VISUALIZZARLO TRAMITE FILE PDF, LIMITANDOSI A “SPEZZETTARE” CON FILE IMMAGINE UN ESTRATTO DI TALE ATTO… NELL’ULTIMA PAGINA SI SENTENZIA CHE PER VIA DI VIZI PROCEDURALI AVVENUTI PER COLPA DEL TRIBUNALE DI LECCO E DEI PM E GIUDICI MEDESIMI, E PER VIA DELL’AVVENUTA PRESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO MEDESIMO, IN DATA 19 GIUGNO 2019 IL REATO E’ ESTINTO ANNULLANDO GLI EFFETTI DELLA CONDANNA DEL 17-2-17.

QUANTO SOPRA DIMOSTRATO, TUTTAVIA, NON ILLUSTRA, ANCORA, LA GRAVITA’ DEI FATTI ACCORSI DURANTE TALE PROCEDIMENTO E DI QUELLO PARALLELO INTENTATO DAL ‘NDRANGHETISTA PEZZANO, CONTRO GOOGLE ITALIA E GOOGLE USA… COME DIMOSTRATO NELLA COPIA (SPEZZETTATA) DELLA SENTENZA DI CASSAZIONE (CHE DICHIARA INAMMISSIBILE IL RICORSO DI GOOGLE) GLI AVVOCATI DEL PEZZANO E IL PEZZANO MEDESIMO DICHIARANO CHE NESSUNO AVREBBE PRESENTATO ISTANZA DI APPELLO ALLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI LECCO, DICHIARANDO IL FALSO IN REGIME DI MENDACIO E CALUNNIA… NEL MERITO DI COME SIA STATO POSSIBILE CHE LO STUDIO LEGALE NOMINATO DAL RICORRENTE GOOGLE INC NON SI SIA ACCORTO E RESO CONTO E ANCOR MENO PRETESTO, DALLO STUDIO LEGALE INGAGGIATO DAL PEZZANO… DELLA PRODUZIONE DI ATTI CHE DIMOSTRASSERO LA DEFINITIVITA’ INAPPELLABILE DELLA SENTENZA (INVECE ANNULLATA NEL GIUGNO 2019 IN CORTE DI APPELLO) RIMANE UN MISTERO… DIFFICILE CAPIRE SE SI TRATTA DI SCIATTERIA OPERATIVA DEI LEGALI DIFENSORI DI GOOGLE O DI UN SOTTERRANEO COMPROMESSO (UN COLLOQUIO TELEFONICO CON I LEGALI DELLA CONTROPARTE RICORRENTE GOOGLE NON HA CHIARITO TALE DISCPREPANZA… I MEDESIMI SI SONO GIUSTIFICATI SOSTENENDO CHE IL PROCESSO CONTRO GOOGLE SI BASAVA SOLO SULLA COPIA DI UNA SENTENZA DI PRIMO GRADO… TUTTAVIA TALE CONDANNA VENNE ANNULLATA MOLTO PRIMA DELL’APPELLO, PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO, DI GOOGLE (AVVENUTO NEL 2020) PER NON PARLARE DELLA CONDANNA DEFINITIVA DI GOOGLE, 3 ANNI DOPO L’ANNULLAMENTO DEL PROCESSO CONTRO LA PERSONA CHE DENUNCIO’, ALL’ANTIMAFIA DI MILANO, LA PRESENZA, IN UN APPALTO TRUCCATO ASL 1 MILANO, DI UN DIRIGENTE ESPULSO DALL’ORGANICO ASL PER RAPPORTI CON LE MAFIE E DEL NIPOTE, AVENTE LO STESSO COGNOME, CHE NE VANTAVA LA PARENTELA PRESSO ALCUNI DIPENDENTI DELLA SOCIETA’ USCENTE, LA VITROCISET, SIA DELLA ENTRANTE I&T SRL…

SI RIMANDANO AI PROSSIMI GIORNI GLI APPROFONDIMENTI DI QUESTO SCANDALO GIUDIZIARIO CHE VEDE NON UNA CONTROPARTE MA DUE CONTROPARI VITTIME DELLA MALAGIUSTIZIA PILOTATA DAI PEZZANO SUCCITATI E DAL LORO STUDIO LEGALE… IN CONCLUSIONE A QUESTA DIFFICILE TRATTAZIONE SI ALLEGA L’ESTRATTO DEL DIBATTIMENTO DEL PROCESSO DI PRIMO GRADO PRESSO IL TRIBUNALE DI LECCO, TENUTOSI IL 17-2-17… A DIFFERENZA DELLE FALSITA’ SENTENZIATE NEL DISPOSITIVO DI CONDANNA DEFINITIVA DEL 19 MAGGIO 2022, SI SCOPRE CHE IN TALE UDIENZA E SENTENZA NON ESISTE ALCUNA ORDINANZA EMESSA DAL GIUDICE NELLA QUALE SI IMPONEVA ALLA PARTE IMPUTATA DI CONTATTARE L’UFFICIO LEGALE DI GOOGLE E CHIEDERE LA RIMOZIONE DEGLI URL DI INDICIZZAZIONE CHE PUNTAVAO VERSO WEB ESTERI SUI QUALI, NON PENDEVA ALCUNA CONDANNA DEFINITIVA… PER IL CODICE PENALE E CIVILE ITALIANO, GOOGLE NON PUO’ ESSERE CONDANNATA PER LA PRESENZA DI URL indicizzati CHE PUNTANO VERSO WEB ESTERI SUI QUALI NON PENDONO CONDANNE DEFINITIVE…

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RIMANDANDO UNA DECENTE TRATTAZIONE AI PROSSIMI GIORNI (INNUMEREVOLI I REATI GIUDIZIARI CONSUMATI NEI CONTENUTI DI QUESTO PROCESSO, E’ VERAMENTE IMPOSSIBILE ESPORRE UNA TRATTAZIONE COMPRENSIBILE E ASSIMILABILE) NELLA SENTENZA DI PRIMO GRADO SI NOTA UN LINGUAGGIO OFFENSIVO E SCANDALOSA FORMULATO DAL GIUDICE A DANNO DELLA PARTE IMPUTATA, DAL MEDESIMO ETICHETTATA COME “DELINQUENTE CON LA TENDENZA A DELINQUERE” PER IL SOLO FATTO DI AVER DENUNCIATO FATTI DI CORRUZIONE PRESSO LA ASL 1 MILANO E CORRUTTORI IMPARENTATI TRA LORO E A LORO VOLTA COINVOLTI IN VICENDE PROSSIME ALLA ‘NDRANGHETA CON UN PRESUNTO GRADO DI PARENTELA RECIPROCO… SI NOTA CHE IL QUERELATO INIZIALE (ADRIANO PEZZANO) NON VENNE MAI INDAGATO (ERA SUFFICIENTE RISALIRE AL GRADO DI PARENTELA CON PIETROGINO PEZZANO GIA’ ESPULSO DAL SISTEMA SANITARIO MILANESE PER VICENDE PREGRESSE E RECENTI DI MAFIA) … NELLE MORE DI QUESTO ATTI SI NOTANO ANCHE DISCREPANZE TRA LA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA PRIMA DENUNCIA ALLA DIA DI MILANO (15-6-11) E LA STUPEFACENTE RAPIDITA’ CON LA QUALE ADRIANO PEZZANO DENUNCIO’ TALE SEGNALAZIONE (IL 21 GIUGNO 11) DIMOSTRANDO CHE EGLI NON NE VENNE A CONOSCENZA INSERENDO IL SUO NOME NEL MOTORE GOOGLE, MA CHE VENNE INFORMATO DA QUALCHE “TALPA” DELLA DIA DI MILANO E/O VENNE A CONOSCENZA DELLA RECENTISSIMA DENUNCIA A SUO CARICO TRAMITE HACKING DEI COMPUTER UTILIZZATI DA CHI LO AVEVA APPENA DENUNCIATO… SU QUESTI ASPETTI ULTERIORI APPROFONDIMENTI NEI PROSSIMI GIORNI…

14 SETTEMBRE 2023

LA FACCIA DI (LA FIGURA RITRAE UNA CACCA… )

RITRATTO NELLA FIGURA SOTTOSTANTE

ADRIANO PEZZANO

INSIEME ALLO STUDIO LEGALE DELLA “NDRANGHETA”, NOTO PER OFFRIRE PROTEZIONE AD ESPONENTI ALTOLOCATI CHE RAPPRESENTANO LA BORGHESIA MAFIOSA ITALIANA, E’ RIUSCITO, LO SCORSO ANNO, AD OTTENERE LA PIU’ GRANDE TRUFFA GIUDIZIARIA MAI AVVENUTA IN ITALIA E NEL MONDO

DA DOMANI 15 SETTEMBRE TUTTI I DETTAGLI… (LE PARTI LESE SONO GIA’ STATE INFORMATE NEL DETTAGLIO, PROBABILMENTE NE ERANO GIA’ AL CORRENTE, FACOLTA’ LORO, SEMPRE CHE LO FARANNO, DI CHIEDERE ISTANZA DI REVISIONE E L’ANNULLAMENTO DEL PROCESSO E DELLA SENTENZA BASATA SUL FALSO IN ATTI GIUDIZIARI, MENDACIO, FRODE, OMISSIONE D’ATTI D’UFFICIO E FAVOREGGIAMENTO NONCHE’ PRESUNTA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE…), TALE SENTENZA FALSA HA APERTO UN CASO GIURISPRUDENZIALE FASULLO CHE POTREBBE PERMETTERE A CHIUNQUE DI CENSURARE IL WEB ANCHE SENZA LA PRESENZA DI UNA CONDANNA …

*****

28 Marzo 2023

Come deducibile dalla schermata sottostante (immagine di Pezzanopoli a Cortina d’Ampezzo nel Dicembre 2022) la famiglia Pezzano (Pezzanopoli) è numerosa… ma come mai nello Stato Famiglia di Adriano Pezzano, non risultano cugine di primo e secondo grado (coniugate col medesimo) e figlie ?

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La risposta è multipla

FALSO IN ATTI PUBBLICI

Adriano Pezzano risiede in un condominio che ha due ingressi in due vie distinte, Via Pietro Colletta 70 e Via Sannio 15… lui, moglie e prole possono dichiarare la residenza nello stesso lotto ma in due accessi pedonali differenti… oltre a questo, anche considerando il Polizia Locale-Ufficiale d’Anagrafe, Maurizio Colombini, non si escludono alterazioni rispetto ad un certificato originario (STATO DI FAMIGLIA) nel quale, in origine, tutti i componenti erano “riuniti” in Via Pietro Colletta 70

Con tale artificio (falso in atti pubblici) ADRIANO PEZZANO puo’ impedire la dimostrazione giudiziaria della relazione di consanguineita’ e parentela di moglie e figlie, a partire da Simona Pezzano IULM…

§§§§§§§

http://publish.lycos.com/milanobarona/la-mafia-dellantimafia-del-tribunale-di-milano/

http://milanobarona.photo.blog/2022/06/10/cyber-security-crime-adriano-pezzano-di-milano-via-barnaba-pace-corso-porta-vittoria/

http://milanobarona.photo.blog/2022/02/08/la-mafia-dellantimafia-del-tribunale-di-milano/

https://milanobarona.altervista.org/2017/01/06/pagina-facebook-da-milano-alla-barona-storia-luoghi-e-persone-di-questa-terra/

https://adrianopezzano.wordpress.com/2024/06/21/la-mafia-privata-di-adriano-pezzano-nipote-del-ndranghetista-pietrogino-pezzano-nella-cyber-security-crime-ruolo-abusivo-di-pirata-informatico-calunniatore-e-diffamatore-seriale-in-associa/

…..

11 Marzo 2023

I TRE AUTORI DI “DA MILANO ALLA BARONA FACEBOOK”, LA PENSANO COME QUESTO VIDEO… (IL “MANAGER” E’ OVVIAMENTE IL CALABRESE ADRIANO PEZZANO, SEGUONO PERSONAGGI DI BUCCINASCO), ORMAI LA BARONA E’ COLONIZZATA DA BUCCINASCO, (IN REALTA’ TUTTA MILANO LO SAREBBE, MA ALLA BARONA SI DEVE STARE “SCHISCI”, COMUNQUE SIA, ANCHE SE NON CI SI RISIEDE MA SI PUBBLICA PER LA CRONOLOGIA DI TALE QUARTIERE) SALVO UNA PARENTESI ANNI 80-90 DI COSA NOSTRA SICILIANA

CUMANNARI SUL TERRITORIO DELLA BARONA AD OGNI COSTO… TANTO C’E’ ADRIANO PEZZANO CHE TRAMITE CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI FA ARCHIVIARE TUTTE LE QUERELE PRESENTATE CONTRO TALE POTERE LOCALE… VICEVERSA SEMPRE ADRIANO PEZZANO COLLOCA I MAGISTRATI PIU’ POTENTI (E CORROTTI) PER TUTELARE TALI PERSONAGGI… NON SI TRATTA DI SCARSA INFORMAZIONE SULLE CONDOTTE UE E ITALIANE IN MERITO DI COPYRIGHT, AUTOEDITORIA E TRACCIABILITA’ E TRASPARENZA DELLE FONTI, NON PREDAZIONE DI SITI INTERNET ALTRUI, NON COMMERCIALI… C’E’ LA ADRIANO PEZZANO’S & SON, FACTORY… DIETRO ARROGANZA, CONDOTTE INTIMIDATORIE, COMMENTI DA QUERELA A DANNO DI UTENTI CHE HANNO LA SOLA COLPA DI DIRE LA VERITA’ DA 11 ANNI…

https://youtu.be/ccbODYUzOYo


LA POTENTE MAFIA CALABRESE ASSASSINA PRIVATA DI ADRIANO PEZZANO (CHI VIOLA LE REGOLE DELL’ORGANIZZAZIONE, INDIPENDENTEMENTE CHE SIA POLIZIOTTO, CARABINIERE O PILOTA DI LINEA, VIENE ELIMINATO). LA ‘NDRANGHETA A DIFFERENZA DI QUANTO SOSTENUTO DAI GIORNAIDIOTI, SPARA ANCORA, SPARA AD OBIETTIVI DIFFERENTI RISPETTO AL PASSATO…

https://adrianopezzano.wordpress.com/2024/06/21/la-mafia-privata-di-adriano-pezzano-nipote-del-ndranghetista-pietrogino-pezzano-nella-cyber-security-crime-ruolo-abusivo-di-pirata-informatico-calunniatore-e-diffamatore-seriale-in-associa/

………….

ADRIANO PEZZANO e PIETRO PLANEZIO, FACCENDIERI OPERATIVI A CAPO DI UNA POTENTE MAFIA PRIVATA PONTE TRA ‘NDRANGHETA, MAGISTRATURA, UNIVERSITA’, MERCATO DELLE RACCOMANDAZIONI FACILI E DEI CONCORSI TRUCCATI, DELLE CARRIERE PILOTATE, POLIZIE GIUDIZIARIE, GUARDIA DI FINANZA, AGENZIA ENTRATE, POLITICI A GOVERNO NEGLI ANNI PASSATI E FUTURI, MINISTRI, GOVERNATORI REGIONALI, QUOTIDIANI, GIORNALI E ORDINI DEI GIORNALISTI…

pezzanopoli

ADRIANO PEZZANO, MILANO, VIA PIETRO COLLETTA 70, COPERTURA DI FALSO MANAGER NELL’AZIENDA DEDALUS SPA (NIPOTE DEL ‘NDRANGHETISTA PIETROGINO PEZZANO, GENEALOGIA NASCOSTA IN TUTTI I MODI IN QUANTO TALE FIGURO SI VERGOGNA DELLA FAMIGLIA DI APPARTENENZA, DISCENDENTI DEL MEDESIMO RACCOMANDATI IN AMBIENTI UNIVERSITARI, FRATELLO DEL MEDESIMO TITOLARE, A GRADO-GORIZIA, DI CATENE DI ALBERGHI)

download

PIETRO PLANEZIO, QUINTO (GE), CALABRESE NATO A GIOIA TAURO, MANIPOLAZIONE ATTO DI NASCITA FALSIFICATO CHE LO VEDE GENOVESE AL POSTO DI CALABRESE, VICOLO ANTICA ROMANA DI QUINTO 11.B,  (UFFICIALMENTE NULLATENENTE E TITOLARE DI PENSIONE DI 600 EURO MENSILI, NEI FATTI POSSIEDE CATENE DI RISTORANTI E GIOIELLERIA, DOCENTE UNIVERSITARIO ABUSIVO)

Miscellanea ex yahoo answers Pietro Planezio


NEL TEMA DI GESTIONE DI PATRIMONI ALTRUI, SI RIBADISCE QUANTO PRESUMIBILMENTE IN ATTO CON ALCUNI COLLABORATORI/TRICI (PREVALENTEMENTE PENSIONATI E AGENTI DI POLIZIE GIUDIZIARIE) DELLA “MILANO VINTAGE, MILANO SPARITA E DA RICORDARE” E ALTRE DECINE DI MIGLIAIA DI HOME FACEBOOK CLONI DI TALE BUSINESS.

La Mafia dell’Antimafia del Tribunale di Milano Imprenditoria abusiva e in odore di mafia di Adriano Pezzano e Co

LA MAFIA DELL’ANTIMAFIA DEL TRIBUNALE DI MILANO (DDA/DIA/DNAA)

In coda all’articolo anche il caso impunito di Pietro Planezio

(questo breve articolo rimarra’ disponibile solo per qualche giorno, in questo sito. Successivamente, dal 8 Febbraio 2022 sarà disponibile solo in http://publish.lycos.com/milanobarona e milanobarona.photo.blog , in milanobarona.myblog verrà postato solo il link di collegamento ai web sopra indicati)

Appalti in affidamento fiduciario illegale Tribunale di Milano, Via S Barnaba-Via Pace e Corso di Porta Vittoria, Agenzia di Cyber Sicurezza Nazionale

http://www.lavocedellevoci.it/2017/06/12/appalti-al-tribunale-di-milano-contro-legge-i-magistrati-collaudano/

cummannari e megghiu ca futtiri

https://pezzanoadrianostopmafia.wordpress.com/

I contenuti di questo documento sono resi pubblici in modo anche avverso e controvoglia  nei confronti di chi  pubblica… questo anche a causa della censura giornalistica in regime di connivenza, ai limiti del concorso esterno al 416 bis , dell’ordine dei giornalisti e delle redazioni giornalistiche RAI, incluso REPORT RAI 3. Tale autocensura espone i cittadini ormai esasperati da questo sistema marcio,  integrato alla Repubblica Italiana, a pubblicare fatti e personaggi reali ampiamente noti, persino, all’attuale ospite del Quirinale, Sergio Mattarella (informato dei fatti, fatti dei quali, al momento, preferirebbe ignorare del tutto… per questioni di convenienza personale).

ndrangheta e cybersecurity

lo “screen-shot” sovrastante appartiene al profilo linkedin di un nipote (Adriano Pezzano) di un esponente ‘ndranghetista ufficialmente deceduto nell’Agosto 2016, tale parente (del sopra raffigurato)  si chiama Pezzano Pietrogino (si usa il tempo presente essendoci alcuni dubbi nel merito del suo reale decesso), esponente in Lombardia della ‘ndrangheta con relazioni strette con altri clan ndranghetisti stanziati in Lombardia e Milano, inclusa la vicenda dello scandalo del Banco di Desio. Lo zio (del sopra raffigurato), ovvero il suo parente Pezzano Pietrogino era Consigliere Regionale di Forza Italia… nominato direttamente da Silvio Berlusconi (Berlusconi, Maroni, Cota e altri premier ed ex Governatori Regionali conoscono direttamente il nipote sopra raffigurato e si crede che abbiano anche avuto ruoli diretti nelle nomine politiche di entrambi i personaggi citati). Pezzano Pietrogino fu dirigente (Direttore Generale) delle ASL Monza e Brianza e ASL 1 Milano di Corso Italia 19, oltre che consigliere Forza Italia e Parlamentare del medesimo partito… con relazioni strettissime con la Lega ed ex Alleanza Nazionale.

Pezzano Pietrogino venne rimosso dagli incarichi di Direttore Generale ex ASL 1 Milano nella primavera 2011 solo dietro interrogazione e mozione parlamentare avviata, all’epoca, soprattutto dall’ex Italia dei Valori. Pezzano aveva contatti diretti sia con i sindaci Albertini che Letizia Moratti… quest’ultima quando all’epoca dei fatti venne intervistata con la domanda “A Milano c’è la mafia ?”, ella rispose che a Milano la mafia non esiste… peccato che aveva contatti…

Pezzano Pietrogino (da non confondersi col parente sopra raffigurato che porta lo stesso cognome ed ha connotati somatici di somiglianza) è personaggio che all’epoca degli scandali sanitari Regione Lombardia-Governo Roberto Maroni, anno 2014 – 2015, pare fosse coinvolto nello scandalo delle forniture sanitarie ed odontoiatriche in regime di peculato, abuso d’ufficio e turbativa d’asta e d’appalto imputabili a Maria Paola Canegrati… tuttavia la medesima era molto vicina ad un “braccio destro” di Roberto Maroni, ovvero Fabio Rizzi… e tra i due, nella vicenda, vi era  ovviamente  Pietrogino Pezzano che al culmine dello scandalo “””mori’””” improvvisamente nell’Agosto 2016…

Il personaggio sopra raffigurato, il nipote, lavora da decenni per i Servizi Segreti italiani e italo-internazionali (AISI/AISE) ed è parente di un ‘ndranghetista, il quale Pietrogino Pezzano, pur avendo illegalmente partecipato ad eventi di corruzione (ovviamente sempre il Pietrogino Pezzano) in appalti e ricoperto ruoli dirigenziali in ospedali e ASL, non venne MAI rinviato a giudizio (il Pietrogino Pezzano) anche per la violazione delle normative antimafia che vietano a mafiosi di ricoprire incarichi pubblici…

Qualcuno potrebbe chiedersi che essere parenti di un mafioso non sarebbe reato.

Si, il Codice Penale Rocco non lo prevede anche perche’ sotto il fascismo il fenomeno mafioso non era contemplato e per benevolenza di 80 anni di uno schifo di Repubblica Italiana… la magistratura non mette sotto programmi di stretta sorveglianza le genealogie mafiose come quella sopra raffigurata (semmai massacra i cittadini che denunciano tali contesti e fatti).

Se tale personaggio fosse, chissa’… attore, scultore, pittore, missionario, maratoneta, etc… non vi sarebbero ipotesi di reato da formulare… ma quando tale personaggio, con iscrizione all’Anagrafe Nazionale con Atto di Nascita falsificato dall’ex SISDE-SISMI dove apparirebbe friulano al posto di Calabrese, con date di nascita e luogo fasulli… tra i piu’ benestanti (se facessimo una classifica dei 100 milanesi piu’ ricchi, tale soggetto sarebbe tra i primi 100) della citta’ di Milano, con sub appalti in affidamento fiduciario per

MINISTERO DI GIUSTIZIA

AGENZIA PER LA CYBERSICUREZZA

AISI

AISE

MINISTERO DELL’INTERNO

POLIZIA POSTALE

POLIZIA DI STATO

AEROPORTI DI MILANO MALPENSA

APPALTI SANITARI REGIONE LOMBARDIA E ALTRE REGIONI

attività mediate da appalti che sono individuabili nel suo profilo Linkedin, tra i quali anche Finmeccanica e Lombardia Informatica, interazioni con multinazionali quali Microsoft e tanto altro ancora…

Aziende, parenti e persone affiliate ad Adriano Pezzano

SUONEREBBERO MOLTI CAMPANELLI D’ALLARME !

Una premessa:

Lo scenario sopra riportato non si limita alla sola città di Milano nè alla sola Regione Lombardia ma si estenderebbe, non solo a livello Nazionale (non è dato sapere se la ‘ndrangheta, con altri soggetti, si radichi in appalti ministeriali e regionali anche in altre regioni, oppure esista un trust-monopolio abbinato solo a tale personaggio e politici gravitanti intorno al medesimo)… ma arriva anche a Strasburgo e Bruxelles… ESSENDOCI, NEL “BOUCHET” di aziende informatiche vicine a tale personaggio (tutte partner MICROSOFT, CISCO, ORACLE, ETC…), quindi correlate a tale personaggio, anche una azienda consulting Barese, che avrebbe appalti direttamente nella subnet del Parlamento Europeo… e le sedi estere, dal 2010 ad oggi, si sono estese anche in altri Stati Europei e anche negli USA.

Come accennato, tale personaggio è potente ed influente ed a lui (come anche allo zio) si rivolgono politici, anche del calibro di Berlusconi, Maroni, Gallera, etc… non solo per questioni istituzionali ma anche per questioni personali… ma verso il medesimo (e lo zio) si rivolgono anche famiglie di “milanesi” per beneficiare di raccomandazioni di posti fissi manageriali e dirigenziali presso aziende, anche multinazionali, e aziende correlate anche all’indotto dell’ex Ministro della Protezione Civile Bertolaso.

Non sarebbe diffamazione scrivere che anche per entrare in Microsoft Italia, come Sales Manager si doveva e si dovrebbe consultare la famiglia dei Pezzano “suggerita”, da anni, da Forza Italia e Lega ed anche ex Alleanza Nazionale.

Inserendo il nome e cognome visibile nello screen-shot, in prima posizione di Google e Bing troviamo il suo profilo Linkedim dove possiamo assistere ad una carrellata, una sorta di passerella, di calabresi neo laureati (ci si chiede se con raccomandazione, ci si risponde, sicuramente di SI !) che approdano nelle Banche, Finanziarie, Immobiliari e Assicurazioni locate nelle “torri” milaanesi di Citylife, nelle torri di Porta Garibaldi e Porta Nuova (i grattacieli di Milano sono anche per merito della ndrangheta, forse a qualcuno sfugge).

Ora conosciamo chi sarebbero i titolari di super stipendi da manager che farebbero salire Milano al top delle retribuzioni rispetto a tutte le restanti citta’ italiane…

Il “mercato” delle preferenze e delle raccomandazioni, si teme, non si limita a beneficiare calabresi di 25 anni, senza esperienza e senza capacita’, raccomandati nei grattacieli bancari e assicurativi di Milano e anche nelle multinazionali USA con succursali a Milano… si teme che anche la nomina di alti vertici DIGOS, Polizia di Stato e Polizia Postale, nonche’ AISI/AISE siano profondamente influenzati da tale personaggio e da altri facenti parte di ambienti similari…

Giova ricordare che tale personaggio ha contatti diretti con vari direttori di testate giornalistiche (è naturale che i servizi segreti sbavino con le redazioni giornalistiche… meno naturale che tali contatti siano determinati con parenti di ndranghetisti)… tra le varie testate (tutte le testate di destra e centro destra) abbiamo anche il gia’ citato Gruppo Gedi, con Maurizio Molinari e Giannini… ci si domanda se le redazioni giornalistiche sopra citate siano informate della “natura” di tale personaggio… oppure si fidino ciecamente essendo un Agente AISI/AISE non graduato ed avendo legami quarantennali con le Polizie Giudiziarie Italiane.

… ma cosa succede al Tribunale di Milano ?

ESCALATION !!!

…ovvero se si presenta una denuncia querela dove si notiziano “notizie di reato” inerenti mafiosi, affiliati mafiosi, appalti in odore di mafia, attivita’ di mafia… queste verrebbero sistematicamente insabbiate, si sospetta (ci sono elementi probatori nel merico) a partire per mano del personaggio sopra raffigurato. Ovviamente gli insabbiamenti avvengono anche per denunce direttamente contro tale personaggio… intoccabile  E VENERABILE…

Quando il sistema informatico del Tribunale di Milano (gestito, in appalto in affidamento diretto, da tale personaggio piu’ “amici” fidati del medesimo)  2, 3 mesi dopo la ratifica manuale di una Denuncia, iscrive tale Atto nel Registro Giudiziario territoriale di tale tribunale, in tale RG informatico apparirebbero i nominativi del querelante e le eventuali controparti NOTE correlabili non solo ad attivita’ mafiose ma anche a fatti corruttivi e speculativi, inclusi i ladrocini dei Social Network, a partire da Milano Sparita e da ricordare Facebook, come ad altre pagine commerciali fb gestite da tale cricca.

Il personaggio sopra raffigurato blocca il procedimento di iscrizione all’RG e consulta, direttamente all’interno del Tribunale di Milano, i PM e GIP parte della “consorteria” (tali consorterie sono in realta’ massonerie con vari nomi, uno tra tanti “Ungheria”, citata dall’avvocato prestanome AMARA…), per procedere all’insabbiamento dell’atto contenente Notizie di Reato. Si consideri che tale “pratica” riguarda anche la Divisione Distrettuale Antimafia… questo ci fa capire del perche’ dal 2007 circa a Milano la repressione antimafia ha mollato la presa sino ad arrivare, alla parziale ammissione (anno 2015) che oltre il 70% delle denunce indirizzate alla DDA sono cestinate… in realta’, su esperienze dirette arriviamo al 100%, almeno da 15 anni a questa parte…

…ma la Cyber Security Nazionale chi la volle ?

Soprattutto Roberto Maroni… anche se gli appalti in odore di mafia erano gia’ in essere da almeno il 2006 e non solo nel Tribunale di Milano, ma in tutta Italia.

Si conclude questo “articolo” specificando che per “MAFIA DELL’ANTIMAFIA” non si indica il termine originario nato dalle cronache di corruzione giudiziaria siciliane dove diversi magistrati curatori di aziende in odore di mafia omettevano una corretta gestione delle medesime sino al terzo grado di giudizio e l’eventuale commissariamento… qui si farebbe riferimento alla radicazione della ‘ndrangheta all’interno dei Tribunali… come accennato la cosa non si limita a Milano… anche se a Milano dobbiamo riscontrare una elevatissima incidenza al riciclaggio finanziario… Milano è la lavatrice d’Europa…

Ma… come mai anche REPORT RAI 3 come anche associazioni antimafia ed in generale l’informazione giornalistica, pur essendo a conoscenza dettagliata di questi fatti, anche di quelli qui citati, non divulga le notizie ?

Si teme, visti gli agganci di tale personaggio, alle dirigenze editoriali dei principali giornali ed anche della RAI, egli stesso coordini quelle “fonti” informative giudiziarie e AISI AISE che anche REPORT utilizzerebbe per accumulare milioni di spettatori nelle sue trasmissioni… ovviamente è una ipotesi… pero’ suffragata dal fatto che le redazioni RAI, Report incluso, sono, da anni, perfettamente a conoscenza di questi fatti.

Si chiude con un’ultimo aneddoto

Nella puntata di REPORT del 19/10/20 si raffiguro’ “Ninuzzo” CAIANIELLO come il ponte tra mafie, politici lombardi e voto di scambio… ad onor delle cronache anche verso il personaggio sopra raffigurato sembrano conferire poteri molto ma molto piu’ forti rispetto a CAIANIELLO… tuttavia solo CAIANIELLO sarebbe andato a processo e venne utilizzato come fonte da REPORT RAI 3…

LA CALABRIA (ED ANCHE GLI AFFILIATI AI CASAMONICA) NON COMANDA SOLO A MILANO MA ANCHE A GENOVA, SEMPRE A PARTIRE DAI TRIBUNALI E DALLA DIGOS

PIETRO PLANEZIO (LE VICENDE DELL’OMICIDIO DI CARLO GIULIANI SONO INTIMAMENTE CORRELATE ALLO SPIONAGGIO DIGOS DI PIETRO PLANEZIO… CALABRESE DOC COME I PEZZANO…

pietro-planezio.webs.com

Le malefatte della Cyber Security Crime Adriano Pezzano di Milano Via Barnaba-Pace-Corso Porta Vittoria

REPUBBLICA DELLE BANANE E SUOI SERVITORI IN UNIFORME, TOGA, E MAFIE COLLUSE…

La Mafia dell’Antimafia del Tribunale di Milano – milanobarona (photo.blog)

I CASI SOTTO DISCUSSI SONO POTENZIALI AZIONI CRIMINALI COMMESSE DA UN PERSONAGGIO CHE DAL 2007 MONOPOLIZZA, ILLEGALMENTE, DIVERSI APPALTI DI “CYBER SICUREZZA” PRESSO LA PROCURA E TRIBUNALE DI MILANO E TRIBUNALE DEL LAVORO ( I SUOI POTERI SONO TUTTAVIA NAZIONALI E PERSINO INTERNAZIONALI PUR ESSENDO INCOMPATIBILE CON LE CERTIFICAZIONI ANTIMAFIA PER VIA DELLE GENEALOGIA NDRANGHETISTA) .  GLI ELEMENTI ACCUSATORI SONO INDIZIARI MA VI SONO MOTIVAZIONI LEGITTIME PER SOSPETTARE CHE TUTTE LE VICENDE SOTTO ELENCATE ABBIANO COME AUTORE ADRIANO PEZZANO.

Prossimamente:

DON GIORGIO DE CAPITANI

Adriano Pezzano è molto noto tra i magistrati (PM, gip, Procuratore Capo e Sostituto Procuratore) del Tribunale e Procura della Repubblica di Lecco per essere loro confidente ma anche nella veste (sadica) d’istigazione al massacro giudiziario delle sue vittime prescelte…

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/lecco-salvini-tribunale-1.4798074

… le spese dello spionaggio politico giudiziario illegale ed in violazione delle leggi sulla privacy di Adriano Pezzano (quando lo si querela per competenze territoriali in quel di Lecco, i suoi amici giudici affiliati ndranghetisti se non genealogie ndranghetiste vere e proprie, lo informano illegalmente di tali querele… questo dimostra che in tale tribunale ì processi farsa di censura e “reati di opinione” sono sempre segnalati dalla DIGOS Postale di Milano… al punto tale che le querele contro quel personaggio fanno “miracolosamente” sparire articoli giornalistici diffamatori e calunniosi che tale calabrese delega a vari giornali di Lecco per difendersi (tramite contro diffamazioni) da determinate accuse e denunce… a Lecco chi ne fece le spese, dal 2007 ad oggi, Don Giorgio De Capitani, reo non di diffamazioni penalmente rilevanti… ma di dissentire dalle propagande dementi di Matteo Salvini nelle sue home facebook, di dissentire nel merito delle guerre petrolifere con parà, Carabinieri ed esercito italiano ingaggiati nello scorso decennio per difendere gli interessi petroliferi della famiglia Bush…

se dissenti il sistema Stato Mafia, Adriano Pezzano, nipote di un ndranghetista, ti sorveglia telefoni, computer, connessioni, spostamenti, la tua casa… con cimici inserite nelle prese elettriche, cassoni tapparelle, etc… coinvolgendo  Comuni di residenza e amici affiliati Carabinieri e Polizia, ANAGRAFI, INPS, BANCHE, UFFICI POSTALI, etc…inclusi vicini di casa e le “locali” calabresi del territorio di residenza… (stra pagato per gestire la Cyber Security Crime… costa miliardi di euro l’anno .. gettati nel cesso…per fingere di reprimere: mafia, terrorismo,  narcotraffico,  spam,  pedopornografia, frodi finanziarie e telematiche e di crpitovaluta… e altro ancora… tuttavia, dal 2007 (pur essendo il N.1 dei consulenti dei  servizi segreti Italioti) passa il suo tempo a spiare e schiacciare inermi cittadini non allineati ai dettami dittatoriali dei politici filo fascisti della Repubblica Italiana e dell’ordine dei giornalisti).


  • AGENZIA CYBER SECURITY CRIME ?
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  • NACQUE COME NUCLEO ANTI TERRORISMO ISLAMICO E ANTI MAFIA… COSTA UN PACCO DI SOLDI A FONDO PERDUTO… CENTINAIA DI MILIONI DI EURO ALL’ANNO…BUTTATI NEL CESSO PER CIASCUNA SEDE, IN TOTALE SVARIATI MILIARDI DI EURO ANNUALI , TUTTAVIA GLI APPALTI OLTRE AD ESSERE ILLEGALI ED IN  ODORE DI MAFIA, A PARTIRE DALLA CYBER SECURITY CRIME DI MILANO, IL 99% DELLE ATTIVITA’ SONO DEGRADATE ALLA SORVEGLIANZA DI CITTADINI PER CENSURA POLITICO GIUDIZIARIA, SOVENTE SENZA AUTORIZZAZIONE GIUDIZIARIA MEDESIMA… DI CITTADINI CHE POSTANO COMMENTI NON GRADITI DAL POTERE POLITICO GIUDIZIARIO ED IMPRENDITORIALE (OLTREMODO APPALTI ILLEGALI COME SEGNALATO DALL’ AUTORITA’ NAZIONALE ANTI CORRUZIONE DA DECENNI). ULTERIORI MOTIVI PER BOICOTTARE I SOCIAL NET COME FACEBOOK…
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  • L’ANTIMAFIA E L’ANTITERRORISMO DEGRADATA ALLA PERSECUZIONE DEI “REATI DI OPINIONE” !!!)
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  • BERLUSCONISMO ANNI 2001-2011 DOVE VARI PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA DISSERO CHE CON LE MAFIE È’ BENE CONVIVERCI… GRAGNOLE DI COPERTURE DELITTI DI MATRICE CRIMINALE, TRA I TANTISSIMI  LA STRAGE DI ERBA…
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  • OLINDO ROMANO E ROSA BAZZI ESTRANEI AI FATTI
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  • NON ESSENDO POSSIBILE SCRIVERE ALTRO (CHIUNQUE METTA IN DISCUSSIONE LE TESI UFFICIALI VIENE REPRESSO NELLE AULE GIUDIZIARIE…
  • ALTRO CHE FESTE DEL 25 APRILE E PRIMO MAGGIO E 2 GIUGNO…GIA’ QUESTO FATTO APRE RAGIONEVOLI DUBBI SUL CASO. SI RENDE NOTO, COME AMPIAMENTE DIMOSTRATO IN VARIE TRASMISSIONI TV, LIBRI E CONTRO INCHIESTE…CHE OLINDO ROMANO E ROSA BAZZI NON FURONO GLI AUTORI DELLA STRAGE,  NEI FATTI COMMESSA DA SOGGETTI NORD AFRICANI…CORRELABILI ANCHE AD AMBIENTI VICINI AL NARCOS DELLA NDRANGHETA (TESI AMMESSA ANCHE DA AZOUZ MARZOUK).
  •  
  • LE AUTOCALUNNIE DI ROSA BAZZI E OLINDO ROMANO, COME LE DICHIARAZIONI INDOTTE E NON SPONTANEE DI ALCUNE VITTIME, HANNO ORIGINE DAL DEPISTAGGIO EFFETTUATO DA UN PUBBLICO UFFICIALE DI ERBA 48 ORE  DOPO I FATTI (OVVIAMENTE DA TALE DEPISTAGGIO SI EBBERO LE CONDANNE DEI TRIBUNALI DI COMO, MILANO E CASSAZIONE DI ROMA)…
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  • DIETRO TALE STRAGE (COMMESSA DA PROFESSIONISTI) LA ‘NDRANGHETA E LE SUBMAFIE NORD AFRICANE E TUNISINE…)
  •  
  • https://dirittopenaleuomo.org/contributi_dpu/metamorfosi-di-un-delitto-la-riscrittura-della-strage-di-erba/
  •  
  • OVVIAMENTE IL GRUPPO GEDI, COME DA TRADIZIONE, DIFENDE LE VERSIONI UFFICIALI… MASSACRANDO CHI DISSENTE E ISTIGANDO ALLA CONDANNA (PROSSIMI ALLE CALUNNIE)
  •  
  • (https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/12/21/news/strage_erba_diffamazione_facebook_fratelli_castagna_haters_innocenza_di_rosa_e_olindo-331038378/) .
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  • UTILE RICORDARE CHE IL GRUPPO GEDI BENEFICIA DI FINANZIAMENTI PUBBLICI IMMANI NEL NOME DELLA “LIBERTA’ DI CRONACA”… (ANCHE LO STIPENDIO DEL SUO EDITORIALISTA PIU’ PAGATO È IN BUONA PARTE DERIVATO DAI NOSTRI SOLDI…PECCATO CHE TALE GRUPPO ABBIA, SINO AD ORA, FATTO CRONACA SOLO SUI DEPISTAGGI (DIVENTATI SENTENZE DEFINITIVE) DI TALE STRAGE E SULLE REPRESSIONI DI CITTADINI CHE LA PENSANO DIVERSAMENTE..
  •  
  • .Caro Gruppo Gedi La Repubblica e La Stampa, RAI, MEDIASET e CAIRO COMMUNICATION… siamo al 60° posto in Liberta’ di informazione dopo i paesi tribali del Centro Africa dove le citta’ sono fatte di capanne di sterco umano e fango…e i governi dicono di praticare il cannibalismo per sfamare la popolazione !!!

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  • VISTI I FATTI RECENTI PER I WEB MILANOBARONA (VISITE DELL’ ALCELOR MITTAL DI MILANO)
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  • Schermata da 2022-05-03 10-16-25PROTAGONISTA DI LICENZIAMENTI VERSO OPERAI (UNO LICENZIATO, ALTRI DUE MINACCIATI DI LICENZIAMENTO, COSTRETTI A CHIEDERE SCUSA E ABIURA PER ESSERE RIASSUNTI) CHE PUBBLICARONO COSE NON GRADITE, DALL’ALCELOR MEDESIMA  (SU FACEBOOK)…
  • CHI SCRIVE SI AUTODOMANDA SE TALI LICENZIAMENTI NON FURONO EFFETTO DI  SEGNALAZIONI CYBER SECURITY CRIME (A PARTIRE DA ADRIANO PEZZANO), CONCEPITA 20 ANNI FA CON COSTI PROGRESSIVI SUPERIORI A VARI MILIARDI DI EURO…NON PER SPIARE CITTADINI NON ALLINEATI ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI MA CON FUNZIONI ANTI MAFIA ED ANTI TERRORISMO, MISSIONE QUASI DEL TUTTO SNOBBATA DA QUASI 20 ANNI) ?
  •  
  • LA CORRUZIONE  DI VARI MAGISTRATI DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI MILANO (oltremodo sede del CED Dedalus Spa ex Finmeccanica, appalti di Cyber Security, di Adriano Pezzano, considerati ILLEGALI da Raffaele Cantone, ex Presidente Autorita’ Nazionale Anti Corruzione)… Cosa accade nella sezione del lavoro (Via San Barnaba) piu’ sanzionata e controquerelata  d’Italia (da quasi 35 anni, lo scenario è ULTERIORMENTE degenerato dal 2007) per sentenze scandalose, in odore di corruzione, ed emesse senza la nomina di una Commissione Tecnica d’Ufficio, imposta dal codice civile e dallo Statuto dei Lavoratori) ?

https://www.lastampa.it/milano/2018/11/13/news/legittimo-il-licenziamento-della-dipendente-ikea-con-il-figlio-disabile-a-carico-1.34059722/

I massacri a mezzo stampa, diffamatori, del gruppo GEDI, atti a giustificare sentenze pilotate a favore di aziende e multinazionali…

Il caso di Marica Ricutti

(anche la British Broadcasting Corporation, sia nelle trasmissioni televisive che nei portali web dedico’ ampi spazi alla sentenza piu’ scandalosa mai formulata da un tribunale del lavoro nella storia umana…).

Nella vicenda delle SENTENZE PILOTATE (per le aziende, sono più convenienti rispetto ad una proposta transattiva di buona uscita del dipendente non gradito) del Tribunale del Lavoro di Milano poco meno di due anni fa in Milanobarona venne esposto un resoconto abbastanza dettagliato.

Nel caso di Marica Ricutti (sentenza scandalosa e omissioni procedurali che anche un profano scoprirebbe… tuttavia la CGIL si disse “sbalordita” della sentenza… sentenza confermata in Appello dopo la promozione in tale Corte dello stesso giudice che assolse penalmente l’azienda pochi mesi prima) della quale anche la BBC ne scrisse con toni che ravvisavano scenari di magistrati privi di giudizio libero e disinteressato ma subordinati a pressioni aziendali di vario genere…

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/04/likea-di-corsico-licenzia-marica-per-agevolazioni-che-nessuno-vorrebbe-richiedere/4018907/

https://www.bbc.com/news/world-europe-42179143

il nome del magistrato autore di simili scandali è contenuto nell’articolo gia’ sopracitato, de La Stampa, alcuni giorni fa (oltremodo gia’ popolare, da decenni, anche negli ambienti forensi e sindacali per numerosissimi casi simili e per aver ingaggiato Adriano Pezzano e Polizia Postale di perseguitare sue vittime di casi analoghi , censurandone siti internet e/o articoli giornalistici sfavorevoli a tale magistrato, oltremodo con profonde amicizie e rapporti di collaborazione 20ennale con Adriano Pezzano al quale chiede quotidianamente la repressione di contenuti avversi alla medesima e il monitoraggio di coloro che sono vittime di certe sentenze… si crede anche verso Marica Ricutti…)

https://www.lastampa.it/milano/2018/11/13/news/legittimo-il-licenziamento-della-dipendente-ikea-con-il-figlio-disabile-a-carico-1.34059722/

articolo ovviamente diffamatorio e pesantemente denigratorio visti i commenti “extra” in esso contenuti…verso la parte offesa… del resto anche  Molinari, pur non essendo l’autore dell’articolo… ha rapporti di conoscenza e di collaborazione e di convenienza anche con tale magistrato, entrambi  vicino alle correnti politiche e lobbistiche di Roberto Maroni (come tutti i restanti editorialisti italiani) sia con il giudice autore di tali sentenze… come di centinaia d’altri…la lista sarebbe molto estesa…)

La Sezione del Lavoro del Tribunale di Milano (e non solo quella) è teatro di numerosissime sentenze pilotate da 4 decenni per mano di diversi magistrati, ovvero sin dalla meta’ degli anni ’80… del resto le aziende prima ancora di procedere al licenziamento senza giusta causa, consultano, prima i loro legali, successivamente i legali si consultano con i giudici del lavoro di Via Pace-Via S Barnaba per capire come procedere… per attuare (con tutti i metodi possibili, incluso mobbing e violenze private) la defenestrazione coatta e dolosa del lavoratore (anche tramite mobbing e bulling preventivo). Il licenziamento  sarebbe quasi sempre costruito preliminarmente a consulenze ufficiose da parte di dipendenti del Ministero di GIustizia. Si ricorda che tutte le sezioni giudicanti del Tribunale di Milano sono oggetto di infiniti articoli giornalistici ed anche libri dove si denunciano appalti truccati sin dal 2007, ulteriori nel 2011 ulteriori ancora nel 2015… lo stesso scenario per l’attiguo Palazzo del Piacentini… e tutte le sezioni penali e civili…sub appalti e appalti di Cyber Security Crime, informatica, forniture computer e apparati di rete, cablaggi, vigilanza privata, sistemi d’allarme, etc… in affidamento diretto dove si aggiudica sulla base di conoscenze e favoritismi tra magistrati e societa’, tra le quali i anche sub appalti del soggetto sottostante:

https://www.vanityfair.it/news/italia/2011/01/11/amico-boss-ndrangheta-asl-milano

https://pezzanoadrianostopmafia.wordpress.com/

qualcuno avra’ notato che Finmeccanica e controllate Datamag pur avendo la commessa aggiudicata… si sono ritirate e furono sostituite con altre aziende prossime all’ex Pd poi migrato in altro partitino “fiorentino” (non è dato sapere se il cambio dell’appalto fiduciario sia avvenuto in modo legale o meno) per essere sostituite da altre aziende… come  Dedalus SPA, tuttavia nei sub appalti certi personaggi sono rimasti… dal 2007…ad oggi (a partire da Adriano Pezzano).

PROSSIMAMENTE: ALCELOR MITTAL DI VIA BRENTA MILANO ED I LICENZIAMENTI DI ALCUNI OPERAI DI TARANTO, SI SOSPETTA, PER MANO DI SEGNALAZIONI (SPIONAGGIO REMOTO) DELLA CYBER SECURITY CRIME DI MILANO

Rimandando ai prossimi giorni la scoperta effettuata in Milanobarona della identita’ dell’autore della segnalazione all’ALCELOR MITTAL del post su facebook relativo ad un loro dipendente di Taranto che posto’ commenti negativi verso  aziende che inquinano, commento postato, quindi, da RICCARDO CRISTELLO, operaio ARCELOR MITTAL di Taranto …vi sono concreti elementi che indizierebbero proprio la Cyber Security Crime ed Adriano Pezzano della segnalazione citata…oltre che dell’esistenza di colloqui abituali con i beneficiari delle sue segnalazioni di spionaggio remoto di utenti, spionaggio attuato, pare, anche tra i i dipendenti della MITTAL. Il calabrese sopra citato probabilmente, vantandosi di quanti danni e vittime mieterebbe per l’Italia…  consiglio’ alla Direzione della MITTAL di Milano la visione di questo sito che nulla aveva ed avrebbe a che fare e vedere con tale mulltinazionale dell’acciaio (di ieri la seconda Sanzione della Corte di Strasburgo contro la magistratura italiana e la Presidenza della Repubblica rea di non tutelare le leggi anti inquinamento a partire dalla MITTAL, di non tutelare la salute pubblica e di praticare censura e persecuzione di coloro che cercano di informare nel merito di aziende inquinanti come questa…beh forse conosciamo uno degli istigatori della Cyber Security Crime…)).

Concentriamoci  ora sul caso di Marica Ricutti (presumibilmente anch’essa soggetta a spionaggio politico giudiziario da parte di Adriano Pezzano).

Rispetto a due anni fa lo scenario internet vede la rimozione di diversi web e articoli giornalistici contro il magistrato autore di tale sentenza (Adriano Pezzano ha rapporti colloquiali e di convenienza quotidiani con tale magistrato che delega tale faccendiere, anche mediato da compiacenti funzionari della Polizia Postale di Milano, di far rimuovere dalle indicizzazioni Google siti e articoli che mettono a nudo la malagiustizia di certi ambienti giudiziari… oltre che, probabilmente, anche a concorrere a far rimuovere e bannare web e trafiletti giornalistici non graditi, a titolo di censura).

Sempre rispetto a due anni fa si scopre che il giudice che assolse IKEA (accuse di licenziamento discriminatorio e presunta violazione della Legge 104/92) nel Novembre 2018… VENNE PROMOSSO PRESSO LA CORTE D’APPELLO DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI MILANO POCO TEMPO DOPO… Nel 2019, tale Corte, respinse il secondo ricorso in appello della Ricutti OVVERO NELLA COMMISSIONE GIUDICANTE DELLA CORTE D’APPELLO VI ERA ANCHE IL GIUDICE CHE ASSOLSE, L’ANNO PRECEDENTE, IKEA , FORMULANDO LA SANZIONE DI INSUBORDINAZIONE A DANNO DI MARICA RICUTTI ED IMPEDENDONE IL REINTEGRO.

La domanda logica che viene da porsi è se sia LEGALE che un giudice di primo grado del Tribunale del Lavoro di Milano, dopo aver emesso una sentenza scandalosa al primo grado di giudizio… sia parte di una seconda commissione di appello nella quale, IN TOTALE CONFLITTO DI INTERESSE, riconfermerebbe la sua precedente sentenza…respingendo il secondo ricorso…

Come deducibile dai risultati proposti da Google e Bing, a partire dal Gruppo GEDI (si crede su commissione del datore di lavoro medesimo) , venne dispacciata all’ANSA la notizia della sentenza punitiva contro la madre di un figlio invalido al 100%… i giornali di Berlusconi, La Stampa e La Repubblica procedettero al linciaggio mediatico di tale persona descritta come : “In IKEA faceva quello che voleva, era assenteista, saltava i turni… licenziata per insubordinazione, il tribunale rigetta il ricorso, legittimo e doveroso il licenziamento”

Tra il 2017 sino ad oggi, IKEA e il giudice donna menzionato, chiesero alla Cyber Security Crime (che si trova nello stesso edificio della sezione del Tribunale del Lavoro) di procedere ad un “repulisti” di siti che mettevano in cattiva luce tale magistrato… lasciando in bella vista solo articoli giornalistici lusinghieri e di linciaggio mediatico della Ricutti.

Si nota una gragnola di studi legali compiacenti a tale magistrato che allegano copie di sentenze “proletarie” di tale magistrato tutt’altro che proletario e tutt’altro che libero nelle sentenze giudicate… nelle ricerche Google e Bing seguono poi  articoli di massacro in pubblico ludibrio della parte lesa…

Si evidenzia che tale giudice (siamo sempre nella fauna siculocalabrese della magistratura di Milano), come altri, sentenza invece,  favorevolmente per i pelandroni delle pubbliche amministrazioni e per i “Riders” viste le pressioni delle principali catene di supermercati che si avvalgono dei Riders per la consegna, a basso costo, delle spese prenotate on-line…

Non solo… emergono anche gravi lacune imputabili agli avvocati FILCAM CGIL di Corso di Porta Vittoria (anche quella una realta’ siculo calabrese di vecchia data con tutti i carismi del caso) e l’assenza di una perizia CTU prevista e imposta dall’Art 61 del codice civile… infatti nell’itinere non si è provveduto ad ascoltare tutti i colleghi di reparto IKEA della Ricutti per comprendere se tecnicamente e contestualmente fosse possibile una ripartizione dei turni in modo tale che la medesima Ricutti potesse coprire solo quelli nelle fasce orarie dove altre persone accudivano il figlio invalido a casa…

La Legge 104 prevede che ai lavoratori con famigliari handicappati siano concesse agevolazioni sia in termini di permessi programmati che di turnazioni…ovvero se assegnati turni nelle fasce orarie impedite, parte di essi potevano essere compensati da permessi… condizione apparentemente parzialmente negata…

In rete circolano diverse accuse di licenziamenti illegittimi da parte di IKEA MIlano Corsico… ovviamente nella compiacenza del Tribunale del Lavoro di Milano che offre sempre le scappatoie legali adeguate…

Se l’azienda, di proposito, nega tali agevolazioni, come pare essere avvenuto, diventa automaticamente parte imputabile…nulla di questo emerse (sulla base anche della sentenza pubblicata in reta da un compiacente studio legale) in una sentenza scandalosa resa anche tale da una difesa che non sapeva nè voleva difendere… la Ricutti… malgrado la Pompa Magna di alcune manifestazioni davanti all’IKEA di Corsico.

In Appello (come sopra accennato) notiamo che nel 2019 il giudice che emise (nel 2018) la prima sentenza sfavorevole al reintegro… ERA NELLA COMMISSIONE GIUDICANTE… del secondo grado!!!

Della Ricutti (all’epoca residente a Parona Lomellina) non c’è più traccia in rete, rimosso anche il suo profilo facebook…(ovviamente spiata da Adriano Pezzano).

… MA COSA SUCCEDE QUANDO UNA 40 ENNE CON FIGLI A CARICO ED UNO INVALIDO, SEPARATA, VIENE NEGATO IL REINTEGRO IN AZIENDA ?

Se gravata di un mutuo, ovviamente si avvia una insolvenza che si conclude rapidamente in uno sfratto con pignoramento esecutivo… se disoccupata i Servizi Sociali aprono una istruttoria al Tribunale dei Minori per la revoca della Patria Potesta’ dei figli che verrebbero trasferiti in Case Famiglia o nelle strutture di assistenza per invalidi meno costose (essendo, da quel momento, a carico del Comune e delle Aziende Sanitarie Territoriali competenti).

Marica Ricutti è sparita nel nulla… non sono noti eventuali ricorsi in Cassazione…

Perche’ a Milano i giudici (che tra investimenti immobiliari, finanziari, partecipazioni a CDA Aziendali e societari e consulenze conferenziali, conti correnti esteri, insieme ai 20.000 euro mensili di stipendio da magistrato, possono totalizzare, mensilmente, tra le 100.000 e oltre 250.000 euro) rigettano gia’ al primo grado le istanze di reintegro in licenziamento discriminatorio ?

Cosi’ facendo riversano sulla parte lesa gli oneri delle spese legali… i sindacati coprono solo e parzialmente le spese legali di primo grado, dal secondo grado gli oneri aumentano, nel terzo tutto e’ a carico della parte lesa…

La storia si protrae (sentenze pilotate) dal 1985 (circa) per il Tribunale del Lavoro di Milano… come venne scritto qualche tempo fa, parlando casualmente con un ex Ufficiale Giudiziario emerge che nei tribunali italiani avvocati e giudici si scambiano reciproci favori corruttivi… del tipo… “io come avvocato ti favorisco in 10 udienze, tu come Giudice mi favorisci in altre 10 sentenze…”.

Pare, sempre da quanto saputo da tale ex Ufficiale Giudiziario, che l’assenteismo (non solo a Milano, ovviamente) tra i giudici sia elevatissimo, presenze medie di 2-3 giorni al mese… PER CONTRO… RISCUOTONO BUONI PASTO GIORNALIERI EROGATI PER 25 GIORNI LAVORATIVI ANCHE SE ASSENTI… BUONI POI SPESI AL SUPERMARKET DALLA COLF FILIPPINA INCARICATA DI FARE LORO LA SPESA…

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LA VICENDA DI ELIANA FRONTINI (PRIMA PARTE) E LE VICENDE DELLA ‘NDRANGHETA (SECONDA PARTE; INDAGINE INFINITO) NELLA PROCURA E TRIBUNALE DI PAVIA E NEL PAVESE CON SINDACI LEGA IN ODORE DI MAFIA (I CASI PIU’ GRAVI PIEVE PORTO MORONE, CASONE ED OVVIAMENTE PAVIA)

NEL NOME DEL POPOLO ITALIANO… VIAGGIO NEGLI ORRORI GIUDIZIARI E NELLE DIFFAMAZIONI GIORNALISTICHE SU DELEGA COME FORMA VENDICATIVA E REPRESSIVA VERSO “CITTADINI NON SUDDITI DELLE BANANE REPUBBLICANE” (MATTARELLA NE SAREBBE LEGITTIMO E MERITEVOLE PRESIDENTE… DA BUON SICULO…) INCONSAPEVOLMENTE, DA DECENNI, ISCRITTI NELLE LISTE DI PROSCRIZIONE DI UNA REPUBBLICA, UNA MAGISTRATURA E UNA POLITICA DEGNA DELLO STATO-MAFIA NEL QUALE VERSIAMO E NEL VOTO DI SCAMBIO NEL QUALE MOLTI ITALIOTI SGUAZZANO… DANNEGGIANDO CHI NON SAPREBBE NUOTARE NEI LIQUAMI REPUBBLICANI DEI MINISTERI, REGIONI E COMUNI…

L’ITALIA SI ATTESTA, COME FORMA DI CENSURA DELLA LIBERA OPINIONE DEI CITTADINI E COME FORMA DI RESTRIZIONE GIORNALISTICA E DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE, TRA IL 50 ESIMO E 60 ESIMO POSTO NEL MONDO… OVVIAMENTE LA MAGISTRATURA SICULO CALABRESE CONTRIBUISCE A QUESTO PRIMATO…

BEATO TE | timtirelli

Santiago del Cile, Agosto 1973. CIA, Richard Nixon, l’industria elettronica e televisiva ITT tramite la Democrazia Cristiana Cilena (votata da una folta rappresentanza nazionale di italiani fascisti emigrati come coloni in Cile…nei decenni precedenti, sia in Cile, come in Argentina…) incaricava l’esercito Cileno di avviare un golpe sanguinario con l’assassinio del Socialista Presidente del Cile, Salvador Allende…

In Italia i golpe non li esegue ed attua l’esercito ma la magistratura (“Inchiesta Mani Pulite 1992” col supporto della CIA e del Consolato USA di Milano).

Gruppo editoriale GEDI (La Stampa, La Repubblica, Maurizio Molinari (contatti con genealogie ndranghetiste come Adriano Pezzano) e Massimo Giannini, vecchi e consolidati legami con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e PD, amicizie dirette con Roberto Maroni, Roberto Cota, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni).

… della serie… facciamo fare bella figura a Lega e Meloni… fai acquistare e leggere le notizie locali di quotidiani come La Provincia Pavese, La Stampa di Novara,  La Prealpina, altri quotidiani di Lecco e Como, La Stampa, La Repubblica…

Rimandando a domani i dettagli delle consorterie esistenti tra vecchi accordi stipulati da Silvio Berlusconi, Lega ed ex Alleanza Nazionale… ovvero come ti condiziono il voto locale per amministratori locali e come ti diffamo i cittadini delle ex province di Torino, Vercelli, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, Sondrio, Pavia, Lodi, etc…

… oggi verrà trattato il caso sottostante (altri singoli casi verranno trattati nei prossimi giorni sino a quando, chi scrive, non verra’ accoppato anche per mano della ‘ndrangheta..)

https://www.lastampa.it/novara/2021/07/22/news/insulti-su-facebook-il-carabiniere-ucciso-prof-novarese-chiede-il-processo-con-rito-abbreviato-1.40524952/

https://www.lastampa.it/novara/2021/11/18/news/insulto-su-facebook-il-carabiniere-ucciso-prof-novarese-condannata-a-otto-mesi-1.40934469

Tralasciando il “merito” dei contenuti oggetto di processi giudiziari stile Augusto Pinochet (chi scrive avrebbe, forse, postato anche di peggio… ) si nota negli articoli contro Eliana Frontini una veemenza da pubblico linciaggio, ovviamente gia’ sconfinata nella diffamazione a mezzo stampa (vengono citati solo gli ultimi 2 articoli de la Stampa, contro Eliana Frontini, ovvero una campagna di massacro a mezzo stampa, che come sappiamo, quando si colpiscono i singoli— lo si farebbe solo per distruggerli… soprattutto quando dietro ci sono “fili pendenti”… che vengono annodati alla prima occasione…che si presenta…

FACEBOOK ?

Pochi lo sanno, probabilmente nemmeno la protagonista della vicenda… ma circa il 90% dei profili Facebook di una qualsiasi homepage sono impestati di Agenti DIGOS, Polizia Postale, Arma Carabinieri e ulteriormente impestati anche dal soggetto sotto linkato (che probabilmente ha avuto un ruolo nelle incriminazioni di tale vicenda, essendo l’Agenzia Nazionale di Cyber Sicurezza, per il Nord Italia, coordinata da Milano, Via San Barnaba e C.so di Porta Vittoria…)

La Mafia dell’Antimafia del Tribunale di Milano – milanobarona (photo.blog)

… pertanto l’utilizzo dei social network, a partire da Fecebook, equivale all’entrare in un Commissariato e pronunciare la frase “sbirri di mer(omissis) ! “… ovvero il 90 % dei profili sono DIGOS, POLIZIA POSTALE, ARMA CARABINIERI, “VIGILI” e il personaggio e Agenzia sopra linkate…

… Come detto, non si entra nel merito “forense” della vicenda… ovvero si ignora se la persona incriminata (con nome e cognome e indirizzo messi a caratteri cubitali nelle pagine web de La Stampa, all’epoca diretta da un pluriquerelato, Maurizio Molinari, oggi da un discepolo che “sta imparando”, ovvero Giannini…) sia realmente responsabile di tale post (quindi se si sia proceduto ad una identificazione digitale dell’autore)… oppure sia solo presunta (Milano, Torino e Novara… e non solo quelle, si distinguono per incolpare cittadini “antipatici” anche senza prove, in alcuni casi se le inventano… tuttavia le diffamazioni a mezzo stampa, come anche quella citata, vengono attuate per distruggere vita e reputazione di inermi non allineati alla Repubblica delle Banane…)

Dato che i protagonisti della vicenda di cui sopra (due coniugi)  non sono personaggi pubblici, il Codice Deontologico dell’Ordine dei Giornalisti proibirebbe la citazione anagrafica completa degli “imputati”… ancor peggio se gli articolo al “massacro” sono diffusi ancor prima delle indagini preliminari e/o ancor prima di un Primo Grado di Giudizio… tuttavia si procede alla diffamazione a mezzo stampa ANCHE E SOPRATTUTTO PER ANTICIPARE ED ISTIGARE GIUDICI SICULO CALABRESI… ALLA CONDANNA, ERGO NON PRESUNZIONE DI INNOCENZA MA DI COLPEVOLEZZA E SOPRATTUTTO PUGNO DI FERRO VERSO I CITTADINI CHE VOGLIONO GIUDICARE AUTONOMAMENTE (Nel ventennio fascista e nei fascisti impera il principio che non debba esistere libera’ di espressione e giudizio in quanto tale diritto determinerebbe il caos sociale ed il trionfo del comunismo… si puo’ tranquillamente sostenere che La Stampa e La Repubblica adottino metodi fascistoidi e con essi una parte della magistratura concorde con tali gruppi editoriali… sia inteso che metodo fascistoide non corrisponde a “sei un fascista”… ma “ti comporti come se lo fossi, o come se lo sembrassi”… quindi giuridicamente le due cose sono distinte).

Negli articoli de La Stampa che hanno trattato la vicenda (dall’Agosto 2018 sino ad oggi) pervase una chiara ISTIGAZIONE ALLA CONDANNA, ergo il superare i limiti della cronaca sconfinando nell’intenzione Calunniosa, dove si pubblicano articoli nei quali, la magistratura, dolente o nolente DEVE CONDANNARE (e anche in modo duro) altrimenti apparirebbe come complice…

Tralasciando la gia’ citata questione dei fatti che determinarono l’accoltellamento di quel Carabiniere a Roma… viene spontaneo domandarsi (tale domanda venne gia’ posta per i noti servizi televisivi “Avamposti” del canale 9, la cui rappresentazione sarebbe palesemente falsata se non grottesca) come mai le nostre Polizie, quando uno spacciatore, nell’atto di vendere droga, non verrebbe pagato dai suoi clienti… Carabinieri e Polizia non rincorrano lo spacciatore, ma “battino cassa” (ai due giovani cittadini USA… ll fatto di Roma è in realtà molto diffuso in Italia, inteso come indifferenza investigativa verso pusher e reti di narcotraffico) la logica vorrebbe che anche i pusher dovessero essere bloccati e identificati… tuttavia erano persone note alle Forze di Polizia… ma per anni e anni… nessuno si prese la briga di attuare misure repressive verso i medesimi e chiedere alla Procura della Repubblica di Roma e DDA di procedere con indagini nel merito della filiera di mafie che culmina con lo spaccio di strada  (generalmente, Nigeriane, Senegalesi, Nord Africane sovrastate dalla ‘ndrangheta… nel caso di Roma esistono anche i Casamonica ed altre ex “Bande della Magliana”…tutte in contatto con Politici e imprenditori e funzionari di Stato…)

Nel merito degli articoli di fuoco de La Stampa (sono intercorsi 2 direttori, Maurizio Molinari, che oggi si prende querele ne La Repubblica e Massimo Giannini (la Burba che sta imparando dal maestro… che gli passo’ la “stecca” nell’Inverno 2020), INDIPENDENTEMENTE CHE I PRESUNTI AUTORI NOVARESI SIANO REALMENTE TALI… EMERGONO, verso Molinari e Giannini, GLI ESTREMI PER DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA (art cp 595 comma 3) nelle varie forme aggravate, oltremodo reiterate… La diffamazione emerge dall’aver pubblicato nomi e cognomi, indirizzo e dettahli famigliari che vanno molto oltre il diritto di cronaca…e per i toni di anticipazione quasi coatta delle condanne, condanne che avvennero come tutti sanno.

Anche il confine della Calunnia art cp 368 è molto labile, dato che La Stampa ha istigato chiaramente alla condanna fottendosene del Principio Costituzionale di presunzione d’inocenza (il caso non si limita a quello citato, considerando le migliaia di testate anche locali, i Tribunali italiani, solo per il Gruppo GEDI ricevono migliaia di querele ogni anno) e soprattutto fottendosene delle marginalità a dir poco sospette nei quali tale Carabiniere procedette nell’identificazione dei due giovani cittadini USA… insomma per mettere a tacere l’ennesimo caso di omissioni di servizio imputabili sia alle forze dell’Ordine (fatti quotidiani) che alla Magistratura Romana…

Il destino di tale processo (i cui contenuti sono, in molti casi, ALLUCINANTI) vede la parte “lesa” nella facolta’ di rinunciare (per quanto riguarda l’art. cp  595 c 3) alla detenzione dell’imputato ed al rimando in Sede Civile per indennizzi che partono da circa 150 mila euro in su… ovvero concreti rischi di pignoramento immobiliare e finire, se va bene, a vivere da parenti… in caso contrario anche peggio.

Quali sarebbero i risvolti inauditi di tale Processo ?

… che si arrivo’ persino a formulare un capo di imputazione di favoreggiamento in concorso coi presunti autori del delitto, oltre alle gia’ note accuse di vilipendio, diffamazione e BLA BLA BLA… (La Cyber Security Crime di Milano e appalti illegali ha colpito ancora e molto duro…e con essa la Polizia Postale di Novara, gia’ nota per depistare indagini per reati commessi da personaggi in odore di mafia, depistaggi attuati perche’ i soggetti in odore di mafia sono INFORMATORI DIGOS E INFORMATORI DI PROCURE DELLA REPUBBLICA).

Ora imputare ad un post teoricamente diffamatorio il favoreggiamento è a dir poco inaudito dato che il concorso in omicidio non vide la imputata presente a Roma in quel giorno… tuttavia nella Repubblica delle Banane siculo calabrese si formulo’ anche quel capo di imputazione… questo ed altro…

Anche il coniuge venne accusato degli stessi reati, tra i quali un secondo favoreggiamento a supporto della imputata…

MA CHE TIPO DI MAGISTRATI CI SONO A NOVARA ?

GIP e PM calabresi provenienti da parentopoli anch’esse costituite da giudici, sempre calabresi.

Decisamente la stessa loggeria+lobby giudiziaria di Milano

A partire dal processo sopra linkato negli articoli de La Stampa, verso lo stesso magistrato troviamo simulazioni illegali di irreperibilità di parti offese (allo scopo di impedire la Istanza di Opposizione e la fissazione di una Camera di Consiglio per la parte offesa) con mancati recapiti di notifiche UNEP… tali condotte (molto comuni in Italia, anche Lecco vede sistemi analoghi, idem per Milano, sistemi adottati per proteggere persone in odore di mafia… ma informatori di Giustizia) vedono anche il coinvolgimento del soggetto indicato in questo link La Mafia dell’Antimafia del Tribunale di Milano – milanobarona (photo.blog) ed una seconda figura in quel di Genova (il noto Pietro Planezio, falso astrofisico calabrese con atto di nascita fasullo che possiede, senza aver mai lavorato un giorno, diremmo da buon Calabrese, catene di gioiellerie e ristoranti ed ha rapporti coi Casamonica… ovviamente Agente non graduato DIGOS, Agenzia Nazionale Cyber Security… tanto per cambiare…)

Nella sostanza lo stesso scenario di Siculo Calabresi come a Milano (tranne poche eccezioni, il panorama regnante in tale Tribunale è simile a quello di Milano, ovviamente è da suicidio).

Giunte Lega-Fratelli d’Italia dell’area del Novarese (vicinanze Raffinaria Sarpom) che si macchiano di peculato, sottraendo circa 12.000 euro dalle casse comunali per finalita’ illegittime… e dichiarando, di recente, di non trovare piu’ nelle casse comunali, 1 milione di euro !!! (sono reati d’ufficio che la Procura di Novara dovrebbe indagare anche senza denunce specidiche) ovvero ipotesi di REATO DI PECULATO SUL QUALE DOVEVA AVVIARSI UN PROCEDIMENTO PENALE D’UFFICIO MAI PARTITO… tale situazione ravvede un chiaro favoreggiamento…  LEGA, F.lli d’Italia e PD… in sintesi questa filosofia: “ladri e mafiosi nun se toccano… che minchia vvuoi quaqqueraqqua’?… fatti le minchie tue……”

Come scritto tempo fa, le “Toghe” Borboniche non di ruolo, prima creano notevoli problemi a Torino, poi vengono trasferite a Novara o Verbania (vedasi la vicenda della funivia del Mottarone con un REPORT RAI3 che peggiori bufale non poteva prendere…in quel caso la “toga” non e’ borbona ma si comporta allo stesso modo… ovviamente Disposizioni Ministeriali a protezione degli informatori a loro volta in odore di mafia), poi vanno ad abitare nel Bosco Verticale di Milano (attualmente solo con gli stipendi dei  magistrati, escludendo gli sceicchi, si potrebbero prendere in affitto tali appartamenti o sottoscrivere mutui) essendo in forze di ruolo presso tale “”””””””””””””Tribunale”””””””””””””””””. Altri proseguono nella scia di danneggiamenti verso Brescia o Lodi, fermandosi a Padova…

Nel caso della vicenda sopra menzionata il giudice (non menzionabile per ovvi motivi) siculo calabrese, avrebbe anche il padre, di professione magistrato…

Su indiscrezioni ricevute in un colloquio casuale con un ex Ufficiale Giudiziario (confermate anche da fatti conosciuti personalmente) in tale Procura se si depositano Denunce Querele per personaggi in odore di mafia… le medesime verrebbero iscritte nel Registro del Modello 45 dei fatti non costituenti reato… (eventi piu’ probabili se gli imputabili sono informatori DIGOS) .  SE SI DENUNCIANO I MAGISTRATI AUTORI DI FAVOREGGIAMENTO E OMISSIONE D’ATTI D’UFFICIO, LA DENUNCIA VIENE TRADOTTA AL TRIBUNALE DI MILANO… MA LA COSA DIVERTENTE CONSISTE NEL FATTO CHE TALI MAGISTRATI… VERREBBERO, A LORO VOLTA E FRETTOLOSAMENTE, TRASFERITI, DA NOVARA A MILANO. QUINDI I MAGISTRATI AUTORI DEI REATI DI FAVOREGGIAMENTO E OMISSIONE D’ATTI D’UFFICIO… HANNO LA PRESCRIZIONE GARANTITA…POICHE’ QUESTO COMPORTA CHE L’ATTO DI DENUNCIA CONTRO LE TOGHE SICULO-CALABRESI VENGA PRIMA TRASFERITA A MILANO E SUCCESSIVAMENTE A BRESCIA COL FINIRE IN PRESCRIZIONE…

…Che dire… a Milano un tempo si diceva “un mund de ter**n (omissis)”… INFATTI !

Il territorio del Novarese ha diffuse e irreversibili forme di radicazione ndranghetista e di Cosa Nostra (confini coatti anni 50 e 60 del 900, vicinanza geografica alla ‘ndrangheta del sud ovest di Milano) e subappalti in odore di mafia in alcuni petrolchimici nelle competenze territoriali di tale Procura… si rende anche noto che sempre su indiscrezioni di un ex Ufficiale Giudiziario… pare che la DDA di una procura Calabrese abbia chiesto, a Novara,  l’apertura di un procedimento giudiziario a carico di un docente universitario di Novara… reo di complicità e concorso nell’omicidio di mafia in quel della Regione Calabria (non è dato sapere se prodotto dal giudice Nicola Gratteri)… ovviamente l’imputato venne assolto in formula piena e il procedimento non venne mai divulgato da La Stampa… a dimostrazione che nel mirino finiscono solo i poveri cristi.  Nel Novarese la “”””””comunità””””””” siculo calabrese è molto influente e ben voluta da Polizie e magistrati (anche per le vicinanze di tali soggetti con le industrie petrolchimiche, a loro volta ben volute). Numerosi femminicidi (non rubricati come tali essendoci reticenze investigative) commessi da nativi siculocalabresi (sembra anche in forze presso i succitati petrolchimici…ai quali si aggiungono altri reati, sempre impuniti) insomma la cultura siculo calabrese applicata nelle terre del Nord Italia…(i quotidiani Calabresi, quelli puliti, si intende, ammettono, per paradosso, che Cosa Nostra e ‘ndrangheta hanno trovato, nel Nord, resistenze molto minori che nel sud… e che Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia e Liguria sono il loro paradiso verso l’eternità).

…Ma chi avrebbe la certezza della pena ?

Ovviamente coloro che sono inseriti in liste di proscrizione e che si distinguono per “disallineamenti” politico-clientelari-parentopoli… come nel caso della vicenda menzionata all’apertura di questo articolo, con pesanti diffamazioni a mezzo stampa…

Quindi anche nella vicenda di apertura di questo articolo… sono gia’ note le intenzioni dell’Ambasciata USA di Roma e Milano, di chiedere l’estradizione dei due giovani USA presunti autori dell’omicidio… se venisse accolta e sicuramente lo sara’, questi sconteranno nel divano di casa, negli USA, residui di pena… e la certezza della condanna sarà per l’autrice presunta di post facebook diffamatori…

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23 Giugno 2022

LA MILANO SEGRETA  CHE ASSOMIGLIA ALLA LOGGIA MASSONICA P2 DEL FU LICIO GELLI (RISVOLTI E PIEGHE DELLA LOGGIA UNGHERIA DI MILANO… TALE LOGGIA MASSONICA NON HA SEDI UFFICIALI MA SI ORGANIZZANO INCONTRI CON LA MILANO DEI MINISTERI E DEL GOVERNO REGIONE LOMBARDIA E SANITA’ LOMBARDA E NON SOLO)

LA LOGGIA UNGHERIA, (SONO STATI POSTI I SEGRETI DI STATO DAL PALERMITANO MATTARELLA) INCLUDE, NELL’AREA MILANESE, MAGISTRATI, AVVOCATI, PROCURATORI, DIRIGENTI AZIENDALI E SANITARI,  VERTICI DELLE POLIZIE GIUDIZIARIE, BARONIE UNIVERSITARIE, FACCENDIERI E APPALTATORI E SUB APPALTATORI (IN AFFIDAMENTO FIDUCIARIO) PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO E MINISTERI INTERNO E MINISTERO SANITA’ REGIONALI.

CHI SCRIVE ERA, DAL 2010 CIRCA, GIA’ A CONOSCENZA (SULLA PROPRIA PELLE) DI STRUTTURE SIMILI ALLA LOGGIA UNGHERIA, OVVERO UN CAOS CORRUTTIVO DI  INTRECCI TRA MAGISTRATURA, POLIZIE E MALAFFARE… TRA MILANO, LECCO, PAVIA E BRESCIA… L’AVVOCATO PIERO AMARA, EX ENI,  HA DATO UN NOME, ED ALCUNI VOLTI,  AD UNA STRUTTURA DELLA QUALE MOLTI SOSPETTAVANO L’ESISTENZA.

Pezzano Adriano – Pezzano Adriano e Tribunale di Milano (wordpress.com)

Adriano Pezzano e le menzogne a mezzo stampa.
Adriano Pezzano e le false versioni autoriabilitative a mezzo stampa (scritte non da giornalisti ma dal Pezzano medesimo).     Sino a che non si diffuse la notizia che Pietrogino Pezzano (appalti ASL e Dirigente, fondi neri Banco di Desio) veniva silutato dalla ex ASL 1 Milano, il personaggio sovrastante vantava parentele. Il soggetto sopra visibile  non si pai sottratto dal diffamare serialmente e calunniare serialmente le persone che lo denuncianroo (in realta’ diffamazioni e calunnie sono riservate anche ad ignari cittadini rei di non pensarla come lui, vedesi Liste di Proscrizione). Pietrogino Pezzano aveva (sulla sua reale morte sorgono dubbi) legami con la ‘ndrangheta di Buccinasco e Desio, Adriano Pezzano (immagine sovrastante), malgrado si proponga come una grande vittima di scambio di persona, di diffamazioni, beneficiaria di sentenze risarcitorie contro improbabili colossi dei motori di ricerca (per i quali collabora da anni) sostenendo di aver perso appalti ed essere in difficolta’ economiche , ivi  deriso da molti (fatti non dimostrabili) ,  circa 10 anni fa, nell’ASL 1 Milano, vantava legami parentali con l’altro Pezzano (anno 2011). Dopo che si diffuse la notizia relativa al Pietrogino (ovvero quando le notizie dell’imminente siluramento del Pezzano Pietrogino vennero prontamente censurate nei TG RAI e TGR Lombardia e Mediaset forse per mano del medesimo… la vicenda venne pubblicata solo da alcune testate giornalistiche e nei notiziari radiofonici RAI e Network radio privati) Adriano Pezzano cambio’ versione, piu’ precisamente quando arrivarono segnalazioni al Tribunale di Milano e  quando qualcuno incomincio’ a diffondere le vicenda in rete, nego’ quanto dal medesimo millantato pochi mesi prima .  Nel merito della vicenda del Pietrogino Pezzano vi fu una interrogazione Parlamentare con Mozione per maggioranza per il sollevamento degli incarichi di Dirigente ASL 1 Milano. Pietrogino Pezzano,  che venne ufficialmente silurato nell’Aprile 2011 (tuttavia rimase in carica sino quasi a Giugno 2011 dopo due mesi dalla interdizione dai pubblici uffici). Il personaggio sopra raffigurato ha conoscenze dirette con Gallera, Berlusconi, Maroni, Brambilla, Maurizio Molinari e giornalisti Mediaset e RAI, e Direttore de IL GIORNO (articoli contenenti informazioni fasulle e scritti per mano dell’Adriano Pezzano medesimo, migliaia di articoli fotocopia tutti uguali e postati su giornali QN e gruppo GEDI sparsi in tutta Italia,  commissionati, si crede, anche su pressioni della Lega). Amicizie  con Silvio Berlusconi, dirigenze ENI, EXXON MOBIL, DIGITAL, MICROSOFT, ALCELOR MITTAL, SIO, presumibilmente anche IKEA e Sole 24ore, gestisce sub appalti per FINMECCANICA, DATAMAT, DEDALUS e si crede collabori da molti anni con la redazione di REPORT RAI3… etc… (a suo tempo, per promuovere la carriera politica di Pietrogino Pezzano,  Berlusconi, Formigoni e Lega Maroniana fecero cose pazze per averlo nel Parlamento Nazionale e Governo Lombardia). Per il presunto nipote i magistrati di Milano fecero cose pazze per averlo negli appalti rurr’oggi in essere, da quasi 20 anni.  Entrambi hanno amicizie e protezioni con  Polizie, Arma Carabinieri, Servizi Segreti, Tribunali e magistrati e Sanità…ivi con la CIA e ambienti della Russia di Putin. Analizzando il profilo Linkedin emergono le liste sopra accennate… nulla di infondato conterrebbe la presente didascalia… Se esistono Segreti di Stato, questi non sono di limitazione al diritto di informazione libera di  comuni cittadini, OLTREMODO GRAVEMENTE DIFFAMATI E DANNEGGIATI  DA BENEFICIARI DI SEGRETI DI STATO…PERSONAGGI CHE SFRUTTANO PER ARRICCHIMENTO E PROTEZIONE PERSONALE  I POTERI E GLI AGGANCI POSSEDUTI PER IMBAVAGLIARE CHI SA COSE  SGRADITE  (chi opera in ambiti “scottanti” dovrebbe astenersi dal vantare parentele con soggetti particolarmente scomodi, come nell’esempio sopra descritto). Mattarella è tutt’altro che un Presidente onesto e affidabile, sono gia’ molti i segreti di Stato che ha decretato, dal COVID-19 alla Loggia Ungheria ed alla radicazione delle mafie nelle istituzioni ed economie italiane, insomma dopo Napolitano, due settennati disastrosi di Mattarella… Poi l’incubo del  futuro Governo Meloni-Salvini… E’ comprensibile che il personaggio di cui sopra segnali malumori da parte degli ambienti politico appaltistici frequentati… mica sarebbe l’unico, anzi, sarebbe in buona e migliore compagmia… le vicende sfiorano anche l’azionariato Facebook con le varie Milano sparita … ma non solo…

Adriano Pezzano, Milano, Via Pietro Colletta 70, lamenta di essere vittima di uno scambio di persona (scrive a comando su migliaia di testate giornalistiche mantenute dallo Stato e dalle sue vittime tramite tasse e iva), che lui non sarebbe Pietrogino Pezzano ma una verginella dell’Ordine Canossiano nata in una foglia di Cavolo il 27 Novembre 1962 all’Ortica  e che sarebbe, da quasi 20 anni, vittima di diffamazioni che lo avrebbero “massacrato” e determinato il suo stato di indigenza e poverta’ totale e l’espulsione da tutti i progetti e appalti coi quali aveva le mani in pasta).

Adriano Pezzano, nei mesi compresi tra Novembre 2010 e Maggio 2022 era parzialmente presente in un appalto presso l’ex ASL 1 Milano, Corso Italia 19, appalto unamimamente noto per essere truccato ad affidamento diretto sotto l’egida della Lega Nord e Forza Italia di Formigoni, Berlusconi, Maroni, etc… (con ruoli fittizi dato che gli impegni primari erano la DIGOS – Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, all’epoca in Corso di Porta Vittoria, Tribunale e MALPENSA Aeroporti nei servizi informatici della Dogana, presumibilmente anche sub appalti nel movimento bagagli e simulatori di volo….),

Cosa ci faceva in tale struttura senza incarichi ufficiali ?

Come da passione per tale personaggio (qui definito Verginella) lo Spionaggio convenzionale e informatico di alcuni precari reclutati con contratti a termine presso il CED dell’ASL 1 Milano.

Ma tale verginella aveva ruoli ufficiali nel “progetto” (body rental in sub appalto per l’IT Manager ASL e altri sotto operatori ASL medesimo) ASL 1 Milano ?

No.

L’appalto coincise con l’ingresso di un certo Locatelli nella direzione generale ASL… (Maggio 2010)… dopo pochi mesi scoppiarono scandali di “parentopoli” tra dirigenza generale e sotto dirigenti di settore (scandali finiti anche nei giornali).

Locatelli diede le dimissioni poco prima del Natale 2010.

Dai primi di Gennaio, un “nuovo” Direttore Generale subentrava, proveniendo dalla Direzione Generale dell’ASL Monza Brianza e da Desio… tale “manager” si chiamava Pietrogino Pezzano.

Da racconti, in parte raccolti in rete, in parte sentiti proprio da ex precari (poi licenziati dal progetto) che operavano in tale appalto dal Gennaio 2011 al Giugno 2011, immediatamente dopo il subentro del Pietrogino Pezzano, l’omonimo Adriano Pezzano … con ruoli non ben definiti dentro tale appalto, incomincio’ a vantare legami di parentela col nuovo Direttore Generale … vantandosene anche davanti a tecnici neo assunti e/o provenienti dal precedente appaltatore (TELECOM VITROCISET). Tale “credito” venne vantato anche dopo che si diffuse la notizia (Febbraio 2011) che Pietrogino Pezzano era considerato, da sempre, un personaggio in odore di ‘ndrangheta…

I Pezzano sparirono rapidamente dall’ASL 1 quando, nel Maggio 2011, Pietrogino Pezzano fu costretto a dare le dimissioni, il giorno stesso anche Adriano Pezzano spari’ dalla scena.

Chi diffuse i vantati legami di parentela tra i due Pezzano ?

Proprio quei tecnici che si sentivano dire, due giorni si ed uno no, che Adriano Pezzano era nipote del Pietrogino Pezzano e che per tale ragione, l’Adriano beneficiava di potere e autorita’ all’interno e nei ruoli poco definiti nell’appalto I&T Srl succitato.

Ovviamente tali tecnici lo andarono a dire a mezzo mondo e in poco tempo la notizia (e le segnalazioni alla DIA di Milano) fioccarono…

Quindi colui che dichiara di essere vittima di scambio di persona era quello che vantava legami parentali con Pietrogino Pezzano.

Ma Adriano Pezzano è contestabile solo per i rapporti di parentela dal medesimo vantati ?

No, la verginella Canossiana, anche se immaginassimo essere nata all’Ortica il 27-11-62, sotto un cavolo, farebbe parlare molto (male) di se indipendentemente da tutto.

Partiamo da REPORT RAI 3 e la trasmissione andata in onda alcune settimane fa, dove in coda all’ennesimo dossier su Putin e la Guerra in Ucraina, il servizio diede spazio ad una retata DIGOS  a Milano, a danno di attivisti del movimento ecologista di Greta Thunberg (Friday for future).

A poche settimane dall’inizio dell’invasione Russa in Ucraina un gruppo di attivisti (minorenni) prese l’iniziativa di scrivere, con vernice spray, scritte di protesta sui muri della Gazprom di Milano, in Via Ripamonti

https://www.ecodallecitta.it/fridays-for-future-perquisizioni-a-milano-a-casa-di-tre-attivisti-intimidazioni-non-ci-scoraggiano/

I fatti, tuttavia, sono differenti da quelli descritti dai giornali.

La DIGOS e l’Agenzia Cybersicurezza Nazionale di Milano Barnaba, erano gia’ sulle tracce di tali ambientalisti minorenni ancor prima dell’azione di protesta (la protesta verteva contro gli accordi sottobanco firmati dall’ENI a favore di GAZPROM per il cambio di valuta da dollaro-euro a Rublo… accordi poi violati da GAZPROM che ha ridotto del 50% i flussi di metano provenienti dall’Ucraina, verso l’Italia).

Ovviamente l’identificazione dei ragazzi non è stata resa possibile solo dalle telecamere esterne di GAZPROM ma da preesistenti spionaggi (cellulari e computer) che la DIGOS di Via Barnaba (sub appalto del personaggio succitato) stava gia’ concretizzando da settimane prima dell’azione di protesta… ovviamente la prima persona che viene in mente è Adriano Pezzano (che dichiara di non esistere, di essere un’altra persona differente da Adriano Pezzano medesimo) ex  factotum SARPOM-EXXON MOBIL e ovviamente anche ENI (in Linkedin il suo CV dove recuperare questi dati).

I ragazzi denunciarono intimidazioni e abusi all’indirizzo dei Carabinieri di Milano… (siamo molto lontani dalle buffonate della trasmissione AVAMPOSTI della Warner Brose del canale “NOVE” DTT, gia’ volte citata in Milanobarona… qui piu’ che Carabinieri tutto cuore e sacrificio, assistiamo all’ennesimo abuso intimidatorio, tipico di tale Polizia insieme a quella di Stato)… fatto paradossale non è vero che GAZPROM avrebbe denunciato il fatto… tutto venne spiato, preliminarmente, dalla Cybersecurty di Via Barnaba, dove il Re della struttura (servizi segreti nazionali ed esterni) vede proprio l’innominabile e il non eistente, anzi la vittima di scambio di persona, Adriano Pezzano.

Chiariamo, in breve, che se Greta Thunberg fosse stata italiana e non svedese, anche se minorenne, alla prima minimanifestazione della sua vita in pubbliche piazze svedesi di Stoccolma… (nel nostro caso a Milano se fosse stata Italiana) avrebbe determinato l’arresto immediato da parte delle nostre violentissime Polizie Giudiziarie, il trasferimento in Questura, una bella serie di “mazzate”, l’avvio di procedimenti di clausura al Beccaria,  annullamento della Patria Potesta’ della famiglia da parte del Tribunale dei MINORI che ha distaccamenti proprio dove lavora Adriano Pezzano, ovviamente vittima di uno scambio di persona…

I ragazzi in questione furono intervistati da una freelance di Report RAI 3, credendo, forse, di essere oggetto di attenzioni amiche da parte della RAI… purtroppo ignorano che proprio REPORT beneficia di dossier trasmessi proprio dalla Cybersecurity Crime  di Milano Barnaba… oltremodo i processi in corso contro tali attivisti sono formalmente illegali dato che GAZPROM non ha presentato denuncia… ovviamente qualche Calabrese furioso, dopo aver informato anche l’ENI, ha provveduto ad avviare la retata… si ricorda che a Milano, Polizie e Magistrati sono sottomessi alla Cyber security che vede nell’Adriano Pezzano, una figura repressiva (non autorizzata) che in Italia non si sarebbe mai vista, un figuro che emana ordini e procedimenti senza averne nè i titoli nè i poteri essendo il suo mandato illegale (appalti in affidamento fiduciario).

Come vedete, anche senza fare scambi di persona del nuovo “LICIO” di Milano  non ci sarebbero elementi di merito ma di scandalo… (l’accostamento deriva dal carattere occulto e segreto delle sue missioni… tuttavia non avrebbe alcun conferimento ufficiale per attuarle, formalente tutto abusivo da 16 anni…potentissimo e ricchissimo con connotazioni  violente, cospirazioniste, autoritarie e repressive nel suo carattere, come pochi, forse, in Italia,  un secondo soggetto simile lo troviamo a Quinto, il noto Pietro Planezio anch’egli non autorizzato negli incarichi conferiti)

A questo si consideri che vanta sub appalti, non solo per Ministero Interno e Ministero Giustizia ma anche per la “””sicurezza””” di Malpensa Aeroporti e presunte forniture software e hardware e dispositivi di connessione sia fissa che mobile che di rete, per le ATS di tutta la Lombardia e si crede per le aziende sanitarie locali di tutta Italia… ovviamente tutto in sub appalto e con appalti che Raffaele Cantone dell’ANAC definiva fuorilegge… da che ne deriva che lo strapotere conferitogli presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale nella sede di Milano Barnaba è totalmente contestabile se non da considerarsi nullo in totale nullita’ di poteri esecutivi ed operativi…

I rapporti tra i Pezzano e le Polizie di Stato ( “caduti nel dovere”… francamente si dovrebbe scrivere “caduti” e basta!!!)

Iniziativa di Adriano Pezzano e di due co-autori di Da Milano alla Barona (si il ragazzino megalomane che si illuse di vendere milioni di libri all’anno), storia delle sue genti e di questa terra BLA BLA BLA BLA BLA” (sia home facebook che libro Amazon)… quella di chiedere a Pisapia e Sala la dedica del Parco Teramo ad Andrea Campagna… tuttavia Andrea Campagna e la sua tomba di famiglia non sono a Milano ma in Calabria… l’attaccamento a Milano di tale persone è molto ma molto freddo se non quasi del tutto assente… da tali aspetti non si comprendono le motivazioni (a parte quelle commerciali di chi sappiamo) le decisioni di tale scelta…

GOVERNO MELONI-SALVINI

L’italia si trova sull’orlo del baratro non solo per motivi energetici ed economici… l’Italia fascista (composta soprattutto da pensionati ex ex divise in pensione, attivisti Facebook con tessere Lega e F.lli d’Italia) vuole un governo di impronta, inutile nasconderlo, di ispirazione fascista e repressiva… se dovesse avvenire quanto sopra… le Polizie Giudiziarie (le principali sostenitrici della Meloni e di Salvini. ampi settori della magistratura “deviata”, ovvero di tutta la magistratura) e persone come Adriano Pezzano… acquisirebbero poteri interni esecutivi e politici inauditi… del resto lo stesso Mussolini volle capi di Polizia di origine meridionale (Arturo Bocchini) gia’ noti per la spietatezza operativa e l’indole violenta e repressiva… nella Cybersecuruty crime c’è un non graduato, oltremodo in appalto formalmente fuori legge e con mandati altrettano (vedasi  cosa disse ANAC e Raffaele Cantone nel merito di tutti gli appalti Tribunale di Milano) che non vede l’ora di sfogare un certo sadismo caratteriale verso inermi cittadini disubbidienti.

https://milanobarona.altervista.org/2021/09/16/cyber-security-crime-milano/

https://milanobarona.altervista.org/2021/09/16/cyber-security-crime-milano/

E’ sufficiente che un ignaro/ignara cittadino/a italiano/a scriva in qualche social che ENI è un’azienda inquinante, che la Meloni ha un passato fascista, idem per Salvini, Maroni, Berlusconi, etc… perche’ il personaggio succitato contatti l’Ufficio del personale dell’azienda dove tali “comunisti” lavorano perche’ questi vengano, prima mobbizzati, poi licenziati, che le loro cause di lavoro vengano pilotate e insabbiate (dietro tangenti) anche dalla sezione del Tribunale di Milano, ma non solo… l’azione “segnalatoria” di Adriano Pezzano è di carattere Nazionale e oltre… pur non beneficiando di un mandato legale e pur non essendo un graduato ma semplice consulente…

… ma un semplice consulente informatico “travet” puo’ avere simili poteri ?

No, ovviamente i centri di potere occulto come la Loggia Ungheria, hanno conferito, illegamente, anche a tale “verginella Canossiana”, (pura nel corpo e nell’anima), nata in una foglia di cavolo negli orti dell’Ortica ,60 anni fa… poteri in regime di abusivismo con deleghe politico giudiziarie di crimini informatici, ricostituendo, di fatto, metodi e sistemi prossimi ai centri di potere occulto pari alla P2…

Come mai REPORT RAI 3 non fa servizi su questi fatti ?

REPORT ne fa parte…e si sospettano climi confidenziali tra tale Redazione e la Cyber Security di Milano anche nella figura del succitato “vittima di scambio di persona”

Le malefatte della Cyber Security Crime  del  noto ‘ndranghetista  (genealogia ‘ndranghetista includente lo zio Pietrogino Pezzano) Adriano Pezzano di Milano (residenza sino al 2022 in Via Pietro Colletta 70) Via Barnaba-Pace-Corso Porta Vittoria

Le malefatte della Cyber Security Crime Adriano Pezzano di Milano Via Barnaba-Pace-Corso Porta Vittoria. Gli appalti per conto DEDALUS SPA vedono iniziale sub appalto in affidamento fiduciario a Adriano Pezzano (Milano, Via Pietro Colletta 70), per la iniziale societa’ individuale (intestata a prestanome ignoti) C.S.A. Cyber Security Analyst and Digital Forensics di Pezzano Adriano, sub appaltatore illegale per conto di Finmeccanica-DATAMAT-ELSAG. Le societa’ autoappaltate illegalmente si ritirarono alcuni anni fa per essere sostituite dalla DEDALUS SPA. tuttavia Adriano Pezzano, sempre tramite societa’ individuali intestate a terzi, subentro’ nuovamente come sub appalto DEDALUS SPA per poi incunearsi come consulente non autorizzato ed abusivo (la DEDALUS NON HA CAPITOLATI DI CYBER SECURITY) nuovamente nella Cyber Security Crime di Milano, prima con la C.S.A. Cyber Security Analyst and Digital Forensics di Pezzano Adriano e successivamente con la APOLLO SAS, per poi liquidare tali societa’ fittizie e operare, sempre in regime di abusivismo, nella DEDALUS SPA… quindi quasi 20 anni di esercizio abusivo della professione in appalti truccati. Piu’ sotto i reati e le malefatte in violazione della privacy di ignari cittadini italiani, diffamati, calunniati, processati, vilipesi e danneggiati sia economicamente che moralmente… il tutto per mano di un nipote di un noto faccendiere della ‘ndrangheta (Pietrogino Pezzano).

REPUBBLICA DELLE BANANE E SUOI SERVITORI IN UNIFORME, TOGA, E MAFIE COLLUSE…

La Mafia dell’Antimafia del Tribunale di Milano – milanobarona (photo.blog)

pietro-planezio.webs.com

Pezzano Adriano – Pezzano Adriano e Tribunale di Milano (wordpress.com)

5 Luglio 2022

Dopo alcune verifiche giornaliere è emerso che il noto nipote del ‘ndranghetista Pietrogino Pezzano, ovvero Adriano Pezzano, Milano, Via Pietro Colletta 70, 

30+ profili “Pezzano” | LinkedIn

https://it.linkedin.com/in/adriano-pezzano-524b2b63

(in contatto con ambienti neofascisti e in contatto con esponenti della ‘ndrangheta del nord Italia, Cosa Nostra siciliana, etc…) a sua volta in contatto con esponenti storici di famiglie calabresi  di Buccinasco, Barona-Via Bari, Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio, Corsico, Desio, Brugherio, Cologno Monzese, Comasco, Varesotto,noto protagonista di appalti truccati presso Polizia Postale, Polizia di Stato, Tribunale di Milano e Procura della Repubblica, gia’ noto come il Re dei sub appalti di Milano e Italia…

https://milanobarona.altervista.org/2021/09/16/cyber-security-crime-milano/

(nipote del noto Pietrogino Pezzano, con presunta figlia nel corpo docenti freelance della Universita’ IULM Romolo (facolta’ di “tecniche delle comunicazioni digitali”, a sua volta manager delle principali homepage Da Milano alla Barona Facebook , MIlano sparita e da ricordare, Milano nei secoli,(Stefano Tosi e Maurizio Colombini i principali beneficiari verso tale personaggio ), e decine di migliaia di altre hompage truffaldine Facebook Italia…

https://www.facebook.com/storiadellabarona/?fref=nf

ha bannato (nelle funzioni abusive, causa concorso truccato, di operatore di Cyber Security Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, a Milano, Via Barnaba), il contenuto di questo film

https://youtu.be/DmF-bctou-Q

postato nei siti Milanobarona il 2 Giugno 2022 scorso.

Si evidenzia che Adriano Pezzano, noto per aver vantato, dal 2006 al 2011, legami di parentela col faccendiere ‘ndranghetista Pietrogino Pezzano (ambienti ATS, ASST MIlano e Lombardia a partire dall’ASL 1 di Corso Italia 19, Tribunale di Milano  Tribunale del Lavoro di Via San Barnaba, Malpensa Aeroporto) impedisce ed insabbia ricorsi legali verso gli autori di Da Milano alla Barona Facebook, Milano sparita e da ricordare Facebook (etc), per violazione dei diritti d’autore fotografici e cinematografici, ma nel contempo attua misure di repressione verso utenti Youtube che postano, senza fini di lucro, sequenze cinematografiche (nel merito di fonti fotografiche e cinematografiche sfruttate da Stefano Tosi, Maurizio Colombini, Sergio Codazzi e Gabriele dall’Oglio, ovviaamente lista incompleta, includente   altri soggetti della Milano sparita e da ricordare Facebook, non esistono pari censure per le loro inserzioni pubblicitarie di immagini e video cinematografici postati nelle loro homepage commerciali, in violazione dei diritti di Copyright).

Sorge la domanda di che tipo di  rapporto esista tra Stefano Tosi (Libro e hompage Da Milano alla Barona, storie di questa terra e le sue genti — BLA BLA BLA) e lo zio del medesimo,  Agente di Polizia Comunale, Maurizio Colombini, abbiano col suddetto personaggio… Adriano Pezzano???).

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I CASI SOTTO DISCUSSI SONO POTENZIALI AZIONI CRIMINALI COMMESSE DA UN PERSONAGGIO CHE DAL 2007 MONOPOLIZZA, ILLEGALMENTE, DIVERSI APPALTI DI “CYBER SICUREZZA” PRESSO LA PROCURA E TRIBUNALE DI MILANO E TRIBUNALE DEL LAVORO ( I SUOI POTERI SONO TUTTAVIA NAZIONALI E PERSINO INTERNAZIONALI PUR ESSENDO INCOMPATIBILE CON LE CERTIFICAZIONI ANTIMAFIA PER VIA DELLE GENEALOGIA NDRANGHETISTA) .  GLI ELEMENTI ACCUSATORI SONO INDIZIARI MA VI SONO MOTIVAZIONI LEGITTIME PER SOSPETTARE CHE TUTTE LE VICENDE SOTTO ELENCATE ABBIANO COME AUTORE ADRIANO PEZZANO.

Prossimamente:

DON GIORGIO DE CAPITANI

Adriano Pezzano è molto noto tra i magistrati (PM, gip, Procuratore Capo e Sostituto Procuratore) del Tribunale e Procura della Repubblica di Lecco per essere loro confidente ma anche nella veste (sadica) d’istigazione al massacro giudiziario delle sue vittime prescelte…

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/lecco-salvini-tribunale-1.4798074

… le spese dello spionaggio politico giudiziario illegale ed in violazione delle leggi sulla privacy di Adriano Pezzano (quando lo si querela per competenze territoriali in quel di Lecco, i suoi amici giudici affiliati ndranghetisti se non genealogie ndranghetiste vere e proprie, lo informano illegalmente di tali querele… questo dimostra che in tale tribunale ì processi farsa di censura e “reati di opinione” sono sempre segnalati dalla DIGOS Postale di Milano… al punto tale che le querele contro quel personaggio fanno “miracolosamente” sparire articoli giornalistici diffamatori e calunniosi che tale calabrese delega a vari giornali di Lecco per difendersi (tramite contro diffamazioni) da determinate accuse e denunce… a Lecco chi ne fece le spese, dal 2007 ad oggi, Don Giorgio De Capitani, reo non di diffamazioni penalmente rilevanti… ma di dissentire dalle propagande dementi di Matteo Salvini nelle sue home facebook, di dissentire nel merito delle guerre petrolifere con parà, Carabinieri ed esercito italiano ingaggiati nello scorso decennio per difendere gli interessi petroliferi della famiglia Bush…

se dissenti il sistema Stato Mafia, Adriano Pezzano, nipote di un ndranghetista, ti sorveglia telefoni, computer, connessioni, spostamenti, la tua casa… con cimici inserite nelle prese elettriche, cassoni tapparelle, etc… coinvolgendo  Comuni di residenza e amici affiliati Carabinieri e Polizia, ANAGRAFI, INPS, BANCHE, UFFICI POSTALI, etc…inclusi vicini di casa e le “locali” calabresi del territorio di residenza… (stra pagato per gestire la Cyber Security Crime… costa miliardi di euro l’anno .. gettati nel cesso…per fingere di reprimere: mafia, terrorismo,  narcotraffico,  spam,  pedopornografia, frodi finanziarie e telematiche e di crpitovaluta… e altro ancora… tuttavia, dal 2007 (pur essendo il N.1 dei consulenti dei  servizi segreti Italioti) passa il suo tempo a spiare e schiacciare inermi cittadini non allineati ai dettami dittatoriali dei politici filo fascisti della Repubblica Italiana e dell’ordine dei giornalisti).


  • AGENZIA CYBER SECURITY CRIME ?
  •  
  • NACQUE COME NUCLEO ANTI TERRORISMO ISLAMICO E ANTI MAFIA… COSTA UN PACCO DI SOLDI A FONDO PERDUTO… CENTINAIA DI MILIONI DI EURO ALL’ANNO…BUTTATI NEL CESSO PER CIASCUNA SEDE, IN TOTALE SVARIATI MILIARDI DI EURO ANNUALI , TUTTAVIA GLI APPALTI OLTRE AD ESSERE ILLEGALI ED IN  ODORE DI MAFIA, A PARTIRE DALLA CYBER SECURITY CRIME DI MILANO, IL 99% DELLE ATTIVITA’ SONO DEGRADATE ALLA SORVEGLIANZA DI CITTADINI PER CENSURA POLITICO GIUDIZIARIA, SOVENTE SENZA AUTORIZZAZIONE GIUDIZIARIA MEDESIMA… DI CITTADINI CHE POSTANO COMMENTI NON GRADITI DAL POTERE POLITICO GIUDIZIARIO ED IMPRENDITORIALE (OLTREMODO APPALTI ILLEGALI COME SEGNALATO DALL’ AUTORITA’ NAZIONALE ANTI CORRUZIONE DA DECENNI). ULTERIORI MOTIVI PER BOICOTTARE I SOCIAL NET COME FACEBOOK…
  •  
  • L’ANTIMAFIA E L’ANTITERRORISMO DEGRADATA ALLA PERSECUZIONE DEI “REATI DI OPINIONE” !!!)
  •  
  • BERLUSCONISMO ANNI 2001-2011 DOVE VARI PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA DISSERO CHE CON LE MAFIE È’ BENE CONVIVERCI… GRAGNOLE DI COPERTURE DELITTI DI MATRICE CRIMINALE, TRA I TANTISSIMI  LA STRAGE DI ERBA…
  •  
  • OLINDO ROMANO E ROSA BAZZI ESTRANEI AI FATTI
  •  
  • NON ESSENDO POSSIBILE SCRIVERE ALTRO (CHIUNQUE METTA IN DISCUSSIONE LE TESI UFFICIALI VIENE REPRESSO NELLE AULE GIUDIZIARIE…
  • ALTRO CHE FESTE DEL 25 APRILE E PRIMO MAGGIO E 2 GIUGNO…GIA’ QUESTO FATTO APRE RAGIONEVOLI DUBBI SUL CASO. SI RENDE NOTO, COME AMPIAMENTE DIMOSTRATO IN VARIE TRASMISSIONI TV, LIBRI E CONTRO INCHIESTE…CHE OLINDO ROMANO E ROSA BAZZI NON FURONO GLI AUTORI DELLA STRAGE,  NEI FATTI COMMESSA DA SOGGETTI NORD AFRICANI…CORRELABILI ANCHE AD AMBIENTI VICINI AL NARCOS DELLA NDRANGHETA (TESI AMMESSA ANCHE DA AZOUZ MARZOUK).
  •  
  • LE AUTOCALUNNIE DI ROSA BAZZI E OLINDO ROMANO, COME LE DICHIARAZIONI INDOTTE E NON SPONTANEE DI ALCUNE VITTIME, HANNO ORIGINE DAL DEPISTAGGIO EFFETTUATO DA UN PUBBLICO UFFICIALE DI ERBA 48 ORE  DOPO I FATTI (OVVIAMENTE DA TALE DEPISTAGGIO SI EBBERO LE CONDANNE DEI TRIBUNALI DI COMO, MILANO E CASSAZIONE DI ROMA)…
  •  
  • DIETRO TALE STRAGE (COMMESSA DA PROFESSIONISTI) LA ‘NDRANGHETA E LE SUBMAFIE NORD AFRICANE E TUNISINE…)
  •  
  • https://dirittopenaleuomo.org/contributi_dpu/metamorfosi-di-un-delitto-la-riscrittura-della-strage-di-erba/
  •  
  • OVVIAMENTE IL GRUPPO GEDI, COME DA TRADIZIONE, DIFENDE LE VERSIONI UFFICIALI… MASSACRANDO CHI DISSENTE E ISTIGANDO ALLA CONDANNA (PROSSIMI ALLE CALUNNIE)
  •  
  • (https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/12/21/news/strage_erba_diffamazione_facebook_fratelli_castagna_haters_innocenza_di_rosa_e_olindo-331038378/) .
  •  
  • UTILE RICORDARE CHE IL GRUPPO GEDI BENEFICIA DI FINANZIAMENTI PUBBLICI IMMANI NEL NOME DELLA “LIBERTA’ DI CRONACA”… (ANCHE LO STIPENDIO DEL SUO EDITORIALISTA PIU’ PAGATO È IN BUONA PARTE DERIVATO DAI NOSTRI SOLDI…PECCATO CHE TALE GRUPPO ABBIA, SINO AD ORA, FATTO CRONACA SOLO SUI DEPISTAGGI (DIVENTATI SENTENZE DEFINITIVE) DI TALE STRAGE E SULLE REPRESSIONI DI CITTADINI CHE LA PENSANO DIVERSAMENTE..
  •  
  • .Caro Gruppo Gedi La Repubblica e La Stampa, RAI, MEDIASET e CAIRO COMMUNICATION… siamo al 60° posto in Liberta’ di informazione dopo i paesi tribali del Centro Africa dove le citta’ sono fatte di capanne di sterco umano e fango…e i governi dicono di praticare il cannibalismo per sfamare la popolazione !!!

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  • VISTI I FATTI RECENTI PER I WEB MILANOBARONA (VISITE DELL’ ALCELOR MITTAL DI MILANO)
  •  
  • Schermata da 2022-05-03 10-16-25PROTAGONISTA DI LICENZIAMENTI VERSO OPERAI (UNO LICENZIATO, ALTRI DUE MINACCIATI DI LICENZIAMENTO, COSTRETTI A CHIEDERE SCUSA E ABIURA PER ESSERE RIASSUNTI) CHE PUBBLICARONO COSE NON GRADITE, DALL’ALCELOR MEDESIMA  (SU FACEBOOK)…
  • CHI SCRIVE SI AUTODOMANDA SE TALI LICENZIAMENTI NON FURONO EFFETTO DI  SEGNALAZIONI CYBER SECURITY CRIME (A PARTIRE DA ADRIANO PEZZANO), CONCEPITA 20 ANNI FA CON COSTI PROGRESSIVI SUPERIORI A VARI MILIARDI DI EURO…NON PER SPIARE CITTADINI NON ALLINEATI ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI MA CON FUNZIONI ANTI MAFIA ED ANTI TERRORISMO, MISSIONE QUASI DEL TUTTO SNOBBATA DA QUASI 20 ANNI) ?
  •  
  • LA CORRUZIONE  DI VARI MAGISTRATI DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI MILANO (oltremodo sede del CED Dedalus Spa ex Finmeccanica, appalti di Cyber Security, di Adriano Pezzano, considerati ILLEGALI da Raffaele Cantone, ex Presidente Autorita’ Nazionale Anti Corruzione)… Cosa accade nella sezione del lavoro (Via San Barnaba) piu’ sanzionata e controquerelata  d’Italia (da quasi 35 anni, lo scenario è ULTERIORMENTE degenerato dal 2007) per sentenze scandalose, in odore di corruzione, ed emesse senza la nomina di una Commissione Tecnica d’Ufficio, imposta dal codice civile e dallo Statuto dei Lavoratori) ?

https://www.lastampa.it/milano/2018/11/13/news/legittimo-il-licenziamento-della-dipendente-ikea-con-il-figlio-disabile-a-carico-1.34059722/

I massacri a mezzo stampa, diffamatori, del gruppo GEDI, atti a giustificare sentenze pilotate a favore di aziende e multinazionali…

Il caso di Marica Ricutti

(anche la British Broadcasting Corporation, sia nelle trasmissioni televisive che nei portali web dedico’ ampi spazi alla sentenza piu’ scandalosa mai formulata da un tribunale del lavoro nella storia umana…).

Nella vicenda delle SENTENZE PILOTATE (per le aziende, sono più convenienti rispetto ad una proposta transattiva di buona uscita del dipendente non gradito) del Tribunale del Lavoro di Milano poco meno di due anni fa in Milanobarona venne esposto un resoconto abbastanza dettagliato.

Nel caso di Marica Ricutti (sentenza scandalosa e omissioni procedurali che anche un profano scoprirebbe… tuttavia la CGIL si disse “sbalordita” della sentenza… sentenza confermata in Appello dopo la promozione in tale Corte dello stesso giudice che assolse penalmente l’azienda pochi mesi prima) della quale anche la BBC ne scrisse con toni che ravvisavano scenari di magistrati privi di giudizio libero e disinteressato ma subordinati a pressioni aziendali di vario genere…

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/04/likea-di-corsico-licenzia-marica-per-agevolazioni-che-nessuno-vorrebbe-richiedere/4018907/

https://www.bbc.com/news/world-europe-42179143

il nome del magistrato autore di simili scandali è contenuto nell’articolo gia’ sopracitato, de La Stampa, alcuni giorni fa (oltremodo gia’ popolare, da decenni, anche negli ambienti forensi e sindacali per numerosissimi casi simili e per aver ingaggiato Adriano Pezzano e Polizia Postale di perseguitare sue vittime di casi analoghi , censurandone siti internet e/o articoli giornalistici sfavorevoli a tale magistrato, oltremodo con profonde amicizie e rapporti di collaborazione 20ennale con Adriano Pezzano al quale chiede quotidianamente la repressione di contenuti avversi alla medesima e il monitoraggio di coloro che sono vittime di certe sentenze… si crede anche verso Marica Ricutti…)

https://www.lastampa.it/milano/2018/11/13/news/legittimo-il-licenziamento-della-dipendente-ikea-con-il-figlio-disabile-a-carico-1.34059722/

articolo ovviamente diffamatorio e pesantemente denigratorio visti i commenti “extra” in esso contenuti…verso la parte offesa… del resto anche  Molinari, pur non essendo l’autore dell’articolo… ha rapporti di conoscenza e di collaborazione e di convenienza anche con tale magistrato, entrambi  vicino alle correnti politiche e lobbistiche di Roberto Maroni (come tutti i restanti editorialisti italiani) sia con il giudice autore di tali sentenze… come di centinaia d’altri…la lista sarebbe molto estesa…)

La Sezione del Lavoro del Tribunale di Milano (e non solo quella) è teatro di numerosissime sentenze pilotate da 4 decenni per mano di diversi magistrati, ovvero sin dalla meta’ degli anni ’80… del resto le aziende prima ancora di procedere al licenziamento senza giusta causa, consultano, prima i loro legali, successivamente i legali si consultano con i giudici del lavoro di Via Pace-Via S Barnaba per capire come procedere… per attuare (con tutti i metodi possibili, incluso mobbing e violenze private) la defenestrazione coatta e dolosa del lavoratore (anche tramite mobbing e bulling preventivo). Il licenziamento  sarebbe quasi sempre costruito preliminarmente a consulenze ufficiose da parte di dipendenti del Ministero di GIustizia. Si ricorda che tutte le sezioni giudicanti del Tribunale di Milano sono oggetto di infiniti articoli giornalistici ed anche libri dove si denunciano appalti truccati sin dal 2007, ulteriori nel 2011 ulteriori ancora nel 2015… lo stesso scenario per l’attiguo Palazzo del Piacentini… e tutte le sezioni penali e civili…sub appalti e appalti di Cyber Security Crime, informatica, forniture computer e apparati di rete, cablaggi, vigilanza privata, sistemi d’allarme, etc… in affidamento diretto dove si aggiudica sulla base di conoscenze e favoritismi tra magistrati e societa’, tra le quali i anche sub appalti del soggetto sottostante:

https://www.vanityfair.it/news/italia/2011/01/11/amico-boss-ndrangheta-asl-milano

https://pezzanoadrianostopmafia.wordpress.com/

qualcuno avra’ notato che Finmeccanica e controllate Datamag pur avendo la commessa aggiudicata… si sono ritirate e furono sostituite con altre aziende prossime all’ex Pd poi migrato in altro partitino “fiorentino” (non è dato sapere se il cambio dell’appalto fiduciario sia avvenuto in modo legale o meno) per essere sostituite da altre aziende… come  Dedalus SPA, tuttavia nei sub appalti certi personaggi sono rimasti… dal 2007…ad oggi (a partire da Adriano Pezzano).

PROSSIMAMENTE: ALCELOR MITTAL DI VIA BRENTA MILANO ED I LICENZIAMENTI DI ALCUNI OPERAI DI TARANTO, SI SOSPETTA, PER MANO DI SEGNALAZIONI (SPIONAGGIO REMOTO) DELLA CYBER SECURITY CRIME DI MILANO

Rimandando ai prossimi giorni la scoperta effettuata in Milanobarona della identita’ dell’autore della segnalazione all’ALCELOR MITTAL del post su facebook relativo ad un loro dipendente di Taranto che posto’ commenti negativi verso  aziende che inquinano, commento postato, quindi, da RICCARDO CRISTELLO, operaio ARCELOR MITTAL di Taranto …vi sono concreti elementi che indizierebbero proprio la Cyber Security Crime ed Adriano Pezzano della segnalazione citata…oltre che dell’esistenza di colloqui abituali con i beneficiari delle sue segnalazioni di spionaggio remoto di utenti, spionaggio attuato, pare, anche tra i i dipendenti della MITTAL. Il calabrese sopra citato probabilmente, vantandosi di quanti danni e vittime mieterebbe per l’Italia…  consiglio’ alla Direzione della MITTAL di Milano la visione di questo sito che nulla aveva ed avrebbe a che fare e vedere con tale mulltinazionale dell’acciaio (di ieri la seconda Sanzione della Corte di Strasburgo contro la magistratura italiana e la Presidenza della Repubblica rea di non tutelare le leggi anti inquinamento a partire dalla MITTAL, di non tutelare la salute pubblica e di praticare censura e persecuzione di coloro che cercano di informare nel merito di aziende inquinanti come questa…beh forse conosciamo uno degli istigatori della Cyber Security Crime…)).

Concentriamoci  ora sul caso di Marica Ricutti (presumibilmente anch’essa soggetta a spionaggio politico giudiziario da parte di Adriano Pezzano).

Rispetto a due anni fa lo scenario internet vede la rimozione di diversi web e articoli giornalistici contro il magistrato autore di tale sentenza (Adriano Pezzano ha rapporti colloquiali e di convenienza quotidiani con tale magistrato che delega tale faccendiere, anche mediato da compiacenti funzionari della Polizia Postale di Milano, di far rimuovere dalle indicizzazioni Google siti e articoli che mettono a nudo la malagiustizia di certi ambienti giudiziari… oltre che, probabilmente, anche a concorrere a far rimuovere e bannare web e trafiletti giornalistici non graditi, a titolo di censura).

Sempre rispetto a due anni fa si scopre che il giudice che assolse IKEA (accuse di licenziamento discriminatorio e presunta violazione della Legge 104/92) nel Novembre 2018… VENNE PROMOSSO PRESSO LA CORTE D’APPELLO DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI MILANO POCO TEMPO DOPO… Nel 2019, tale Corte, respinse il secondo ricorso in appello della Ricutti OVVERO NELLA COMMISSIONE GIUDICANTE DELLA CORTE D’APPELLO VI ERA ANCHE IL GIUDICE CHE ASSOLSE, L’ANNO PRECEDENTE, IKEA , FORMULANDO LA SANZIONE DI INSUBORDINAZIONE A DANNO DI MARICA RICUTTI ED IMPEDENDONE IL REINTEGRO.

La domanda logica che viene da porsi è se sia LEGALE che un giudice di primo grado del Tribunale del Lavoro di Milano, dopo aver emesso una sentenza scandalosa al primo grado di giudizio… sia parte di una seconda commissione di appello nella quale, IN TOTALE CONFLITTO DI INTERESSE, riconfermerebbe la sua precedente sentenza…respingendo il secondo ricorso…

Come deducibile dai risultati proposti da Google e Bing, a partire dal Gruppo GEDI (si crede su commissione del datore di lavoro medesimo) , venne dispacciata all’ANSA la notizia della sentenza punitiva contro la madre di un figlio invalido al 100%… i giornali di Berlusconi, La Stampa e La Repubblica procedettero al linciaggio mediatico di tale persona descritta come : “In IKEA faceva quello che voleva, era assenteista, saltava i turni… licenziata per insubordinazione, il tribunale rigetta il ricorso, legittimo e doveroso il licenziamento”

Tra il 2017 sino ad oggi, IKEA e il giudice donna menzionato, chiesero alla Cyber Security Crime (che si trova nello stesso edificio della sezione del Tribunale del Lavoro) di procedere ad un “repulisti” di siti che mettevano in cattiva luce tale magistrato… lasciando in bella vista solo articoli giornalistici lusinghieri e di linciaggio mediatico della Ricutti.

Si nota una gragnola di studi legali compiacenti a tale magistrato che allegano copie di sentenze “proletarie” di tale magistrato tutt’altro che proletario e tutt’altro che libero nelle sentenze giudicate… nelle ricerche Google e Bing seguono poi  articoli di massacro in pubblico ludibrio della parte lesa…

Si evidenzia che tale giudice (siamo sempre nella fauna siculocalabrese della magistratura di Milano), come altri, sentenza invece,  favorevolmente per i pelandroni delle pubbliche amministrazioni e per i “Riders” viste le pressioni delle principali catene di supermercati che si avvalgono dei Riders per la consegna, a basso costo, delle spese prenotate on-line…

Non solo… emergono anche gravi lacune imputabili agli avvocati FILCAM CGIL di Corso di Porta Vittoria (anche quella una realta’ siculo calabrese di vecchia data con tutti i carismi del caso) e l’assenza di una perizia CTU prevista e imposta dall’Art 61 del codice civile… infatti nell’itinere non si è provveduto ad ascoltare tutti i colleghi di reparto IKEA della Ricutti per comprendere se tecnicamente e contestualmente fosse possibile una ripartizione dei turni in modo tale che la medesima Ricutti potesse coprire solo quelli nelle fasce orarie dove altre persone accudivano il figlio invalido a casa…

La Legge 104 prevede che ai lavoratori con famigliari handicappati siano concesse agevolazioni sia in termini di permessi programmati che di turnazioni…ovvero se assegnati turni nelle fasce orarie impedite, parte di essi potevano essere compensati da permessi… condizione apparentemente parzialmente negata…

In rete circolano diverse accuse di licenziamenti illegittimi da parte di IKEA MIlano Corsico… ovviamente nella compiacenza del Tribunale del Lavoro di Milano che offre sempre le scappatoie legali adeguate…

Se l’azienda, di proposito, nega tali agevolazioni, come pare essere avvenuto, diventa automaticamente parte imputabile…nulla di questo emerse (sulla base anche della sentenza pubblicata in reta da un compiacente studio legale) in una sentenza scandalosa resa anche tale da una difesa che non sapeva nè voleva difendere… la Ricutti… malgrado la Pompa Magna di alcune manifestazioni davanti all’IKEA di Corsico.

In Appello (come sopra accennato) notiamo che nel 2019 il giudice che emise (nel 2018) la prima sentenza sfavorevole al reintegro… ERA NELLA COMMISSIONE GIUDICANTE… del secondo grado!!!

Della Ricutti (all’epoca residente a Parona Lomellina) non c’è più traccia in rete, rimosso anche il suo profilo facebook…(ovviamente spiata da Adriano Pezzano).

… MA COSA SUCCEDE QUANDO UNA 40 ENNE CON FIGLI A CARICO ED UNO INVALIDO, SEPARATA, VIENE NEGATO IL REINTEGRO IN AZIENDA ?

Se gravata di un mutuo, ovviamente si avvia una insolvenza che si conclude rapidamente in uno sfratto con pignoramento esecutivo… se disoccupata i Servizi Sociali aprono una istruttoria al Tribunale dei Minori per la revoca della Patria Potesta’ dei figli che verrebbero trasferiti in Case Famiglia o nelle strutture di assistenza per invalidi meno costose (essendo, da quel momento, a carico del Comune e delle Aziende Sanitarie Territoriali competenti).

Marica Ricutti è sparita nel nulla… non sono noti eventuali ricorsi in Cassazione…

Perche’ a Milano i giudici (che tra investimenti immobiliari, finanziari, partecipazioni a CDA Aziendali e societari e consulenze conferenziali, conti correnti esteri, insieme ai 20.000 euro mensili di stipendio da magistrato, possono totalizzare, mensilmente, tra le 100.000 e oltre 250.000 euro) rigettano gia’ al primo grado le istanze di reintegro in licenziamento discriminatorio ?

Cosi’ facendo riversano sulla parte lesa gli oneri delle spese legali… i sindacati coprono solo e parzialmente le spese legali di primo grado, dal secondo grado gli oneri aumentano, nel terzo tutto e’ a carico della parte lesa…

La storia si protrae (sentenze pilotate) dal 1985 (circa) per il Tribunale del Lavoro di Milano… come venne scritto qualche tempo fa, parlando casualmente con un ex Ufficiale Giudiziario emerge che nei tribunali italiani avvocati e giudici si scambiano reciproci favori corruttivi… del tipo… “io come avvocato ti favorisco in 10 udienze, tu come Giudice mi favorisci in altre 10 sentenze…”.

Pare, sempre da quanto saputo da tale ex Ufficiale Giudiziario, che l’assenteismo (non solo a Milano, ovviamente) tra i giudici sia elevatissimo, presenze medie di 2-3 giorni al mese… PER CONTRO… RISCUOTONO BUONI PASTO GIORNALIERI EROGATI PER 25 GIORNI LAVORATIVI ANCHE SE ASSENTI… BUONI POI SPESI AL SUPERMARKET DALLA COLF FILIPPINA INCARICATA DI FARE LORO LA SPESA…

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LA VICENDA DI ELIANA FRONTINI (PRIMA PARTE) E LE VICENDE DELLA ‘NDRANGHETA (SECONDA PARTE; INDAGINE INFINITO) NELLA PROCURA E TRIBUNALE DI PAVIA E NEL PAVESE CON SINDACI LEGA IN ODORE DI MAFIA (I CASI PIU’ GRAVI PIEVE PORTO MORONE, CASONE ED OVVIAMENTE PAVIA)

NEL NOME DEL POPOLO ITALIANO… VIAGGIO NEGLI ORRORI GIUDIZIARI E NELLE DIFFAMAZIONI GIORNALISTICHE SU DELEGA COME FORMA VENDICATIVA E REPRESSIVA VERSO “CITTADINI NON SUDDITI DELLE BANANE REPUBBLICANE” (MATTARELLA NE SAREBBE LEGITTIMO E MERITEVOLE PRESIDENTE… DA BUON SICULO…) INCONSAPEVOLMENTE, DA DECENNI, ISCRITTI NELLE LISTE DI PROSCRIZIONE DI UNA REPUBBLICA, UNA MAGISTRATURA E UNA POLITICA DEGNA DELLO STATO-MAFIA NEL QUALE VERSIAMO E NEL VOTO DI SCAMBIO NEL QUALE MOLTI ITALIOTI SGUAZZANO… DANNEGGIANDO CHI NON SAPREBBE NUOTARE NEI LIQUAMI REPUBBLICANI DEI MINISTERI, REGIONI E COMUNI…

L’ITALIA SI ATTESTA, COME FORMA DI CENSURA DELLA LIBERA OPINIONE DEI CITTADINI E COME FORMA DI RESTRIZIONE GIORNALISTICA E DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE, TRA IL 50 ESIMO E 60 ESIMO POSTO NEL MONDO… OVVIAMENTE LA MAGISTRATURA SICULO CALABRESE CONTRIBUISCE A QUESTO PRIMATO…

BEATO TE | timtirelli

Santiago del Cile, Agosto 1973. CIA, Richard Nixon, l’industria elettronica e televisiva ITT tramite la Democrazia Cristiana Cilena (votata da una folta rappresentanza nazionale di italiani fascisti emigrati come coloni in Cile…nei decenni precedenti, sia in Cile, come in Argentina…) incaricava l’esercito Cileno di avviare un golpe sanguinario con l’assassinio del Socialista Presidente del Cile, Salvador Allende…

In Italia i golpe non li esegue ed attua l’esercito ma la magistratura (“Inchiesta Mani Pulite 1992” col supporto della CIA e del Consolato USA di Milano).

Gruppo editoriale GEDI (La Stampa, La Repubblica, Maurizio Molinari (contatti con genealogie ndranghetiste come Adriano Pezzano) e Massimo Giannini, vecchi e consolidati legami con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e PD, amicizie dirette con Roberto Maroni, Roberto Cota, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni).

… della serie… facciamo fare bella figura a Lega e Meloni… fai acquistare e leggere le notizie locali di quotidiani come La Provincia Pavese, La Stampa di Novara,  La Prealpina, altri quotidiani di Lecco e Como, La Stampa, La Repubblica…

Rimandando a domani i dettagli delle consorterie esistenti tra vecchi accordi stipulati da Silvio Berlusconi, Lega ed ex Alleanza Nazionale… ovvero come ti condiziono il voto locale per amministratori locali e come ti diffamo i cittadini delle ex province di Torino, Vercelli, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, Sondrio, Pavia, Lodi, etc…

… oggi verrà trattato il caso sottostante (altri singoli casi verranno trattati nei prossimi giorni sino a quando, chi scrive, non verra’ accoppato anche per mano della ‘ndrangheta..)

https://www.lastampa.it/novara/2021/07/22/news/insulti-su-facebook-il-carabiniere-ucciso-prof-novarese-chiede-il-processo-con-rito-abbreviato-1.40524952/

https://www.lastampa.it/novara/2021/11/18/news/insulto-su-facebook-il-carabiniere-ucciso-prof-novarese-condannata-a-otto-mesi-1.40934469

Tralasciando il “merito” dei contenuti oggetto di processi giudiziari stile Augusto Pinochet (chi scrive avrebbe, forse, postato anche di peggio… ) si nota negli articoli contro Eliana Frontini una veemenza da pubblico linciaggio, ovviamente gia’ sconfinata nella diffamazione a mezzo stampa (vengono citati solo gli ultimi 2 articoli de la Stampa, contro Eliana Frontini, ovvero una campagna di massacro a mezzo stampa, che come sappiamo, quando si colpiscono i singoli— lo si farebbe solo per distruggerli… soprattutto quando dietro ci sono “fili pendenti”… che vengono annodati alla prima occasione…che si presenta…

FACEBOOK ?

Pochi lo sanno, probabilmente nemmeno la protagonista della vicenda… ma circa il 90% dei profili Facebook di una qualsiasi homepage sono impestati di Agenti DIGOS, Polizia Postale, Arma Carabinieri e ulteriormente impestati anche dal soggetto sotto linkato (che probabilmente ha avuto un ruolo nelle incriminazioni di tale vicenda, essendo l’Agenzia Nazionale di Cyber Sicurezza, per il Nord Italia, coordinata da Milano, Via San Barnaba e C.so di Porta Vittoria…)

La Mafia dell’Antimafia del Tribunale di Milano – milanobarona (photo.blog)

… pertanto l’utilizzo dei social network, a partire da Fecebook, equivale all’entrare in un Commissariato e pronunciare la frase “sbirri di mer(omissis) ! “… ovvero il 90 % dei profili sono DIGOS, POLIZIA POSTALE, ARMA CARABINIERI, “VIGILI” e il personaggio e Agenzia sopra linkate…

… Come detto, non si entra nel merito “forense” della vicenda… ovvero si ignora se la persona incriminata (con nome e cognome e indirizzo messi a caratteri cubitali nelle pagine web de La Stampa, all’epoca diretta da un pluriquerelato, Maurizio Molinari, oggi da un discepolo che “sta imparando”, ovvero Giannini…) sia realmente responsabile di tale post (quindi se si sia proceduto ad una identificazione digitale dell’autore)… oppure sia solo presunta (Milano, Torino e Novara… e non solo quelle, si distinguono per incolpare cittadini “antipatici” anche senza prove, in alcuni casi se le inventano… tuttavia le diffamazioni a mezzo stampa, come anche quella citata, vengono attuate per distruggere vita e reputazione di inermi non allineati alla Repubblica delle Banane…)

Dato che i protagonisti della vicenda di cui sopra (due coniugi)  non sono personaggi pubblici, il Codice Deontologico dell’Ordine dei Giornalisti proibirebbe la citazione anagrafica completa degli “imputati”… ancor peggio se gli articolo al “massacro” sono diffusi ancor prima delle indagini preliminari e/o ancor prima di un Primo Grado di Giudizio… tuttavia si procede alla diffamazione a mezzo stampa ANCHE E SOPRATTUTTO PER ANTICIPARE ED ISTIGARE GIUDICI SICULO CALABRESI… ALLA CONDANNA, ERGO NON PRESUNZIONE DI INNOCENZA MA DI COLPEVOLEZZA E SOPRATTUTTO PUGNO DI FERRO VERSO I CITTADINI CHE VOGLIONO GIUDICARE AUTONOMAMENTE (Nel ventennio fascista e nei fascisti impera il principio che non debba esistere libera’ di espressione e giudizio in quanto tale diritto determinerebbe il caos sociale ed il trionfo del comunismo… si puo’ tranquillamente sostenere che La Stampa e La Repubblica adottino metodi fascistoidi e con essi una parte della magistratura concorde con tali gruppi editoriali… sia inteso che metodo fascistoide non corrisponde a “sei un fascista”… ma “ti comporti come se lo fossi, o come se lo sembrassi”… quindi giuridicamente le due cose sono distinte).

Negli articoli de La Stampa che hanno trattato la vicenda (dall’Agosto 2018 sino ad oggi) pervase una chiara ISTIGAZIONE ALLA CONDANNA, ergo il superare i limiti della cronaca sconfinando nell’intenzione Calunniosa, dove si pubblicano articoli nei quali, la magistratura, dolente o nolente DEVE CONDANNARE (e anche in modo duro) altrimenti apparirebbe come complice…

Tralasciando la gia’ citata questione dei fatti che determinarono l’accoltellamento di quel Carabiniere a Roma… viene spontaneo domandarsi (tale domanda venne gia’ posta per i noti servizi televisivi “Avamposti” del canale 9, la cui rappresentazione sarebbe palesemente falsata se non grottesca) come mai le nostre Polizie, quando uno spacciatore, nell’atto di vendere droga, non verrebbe pagato dai suoi clienti… Carabinieri e Polizia non rincorrano lo spacciatore, ma “battino cassa” (ai due giovani cittadini USA… ll fatto di Roma è in realtà molto diffuso in Italia, inteso come indifferenza investigativa verso pusher e reti di narcotraffico) la logica vorrebbe che anche i pusher dovessero essere bloccati e identificati… tuttavia erano persone note alle Forze di Polizia… ma per anni e anni… nessuno si prese la briga di attuare misure repressive verso i medesimi e chiedere alla Procura della Repubblica di Roma e DDA di procedere con indagini nel merito della filiera di mafie che culmina con lo spaccio di strada  (generalmente, Nigeriane, Senegalesi, Nord Africane sovrastate dalla ‘ndrangheta… nel caso di Roma esistono anche i Casamonica ed altre ex “Bande della Magliana”…tutte in contatto con Politici e imprenditori e funzionari di Stato…)

Nel merito degli articoli di fuoco de La Stampa (sono intercorsi 2 direttori, Maurizio Molinari, che oggi si prende querele ne La Repubblica e Massimo Giannini (la Burba che sta imparando dal maestro… che gli passo’ la “stecca” nell’Inverno 2020), INDIPENDENTEMENTE CHE I PRESUNTI AUTORI NOVARESI SIANO REALMENTE TALI… EMERGONO, verso Molinari e Giannini, GLI ESTREMI PER DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA (art cp 595 comma 3) nelle varie forme aggravate, oltremodo reiterate… La diffamazione emerge dall’aver pubblicato nomi e cognomi, indirizzo e dettahli famigliari che vanno molto oltre il diritto di cronaca…e per i toni di anticipazione quasi coatta delle condanne, condanne che avvennero come tutti sanno.

Anche il confine della Calunnia art cp 368 è molto labile, dato che La Stampa ha istigato chiaramente alla condanna fottendosene del Principio Costituzionale di presunzione d’inocenza (il caso non si limita a quello citato, considerando le migliaia di testate anche locali, i Tribunali italiani, solo per il Gruppo GEDI ricevono migliaia di querele ogni anno) e soprattutto fottendosene delle marginalità a dir poco sospette nei quali tale Carabiniere procedette nell’identificazione dei due giovani cittadini USA… insomma per mettere a tacere l’ennesimo caso di omissioni di servizio imputabili sia alle forze dell’Ordine (fatti quotidiani) che alla Magistratura Romana…

Il destino di tale processo (i cui contenuti sono, in molti casi, ALLUCINANTI) vede la parte “lesa” nella facolta’ di rinunciare (per quanto riguarda l’art. cp  595 c 3) alla detenzione dell’imputato ed al rimando in Sede Civile per indennizzi che partono da circa 150 mila euro in su… ovvero concreti rischi di pignoramento immobiliare e finire, se va bene, a vivere da parenti… in caso contrario anche peggio.

Quali sarebbero i risvolti inauditi di tale Processo ?

… che si arrivo’ persino a formulare un capo di imputazione di favoreggiamento in concorso coi presunti autori del delitto, oltre alle gia’ note accuse di vilipendio, diffamazione e BLA BLA BLA… (La Cyber Security Crime di Milano e appalti illegali ha colpito ancora e molto duro…e con essa la Polizia Postale di Novara, gia’ nota per depistare indagini per reati commessi da personaggi in odore di mafia, depistaggi attuati perche’ i soggetti in odore di mafia sono INFORMATORI DIGOS E INFORMATORI DI PROCURE DELLA REPUBBLICA).

Ora imputare ad un post teoricamente diffamatorio il favoreggiamento è a dir poco inaudito dato che il concorso in omicidio non vide la imputata presente a Roma in quel giorno… tuttavia nella Repubblica delle Banane siculo calabrese si formulo’ anche quel capo di imputazione… questo ed altro…

Anche il coniuge venne accusato degli stessi reati, tra i quali un secondo favoreggiamento a supporto della imputata…

MA CHE TIPO DI MAGISTRATI CI SONO A NOVARA ?

GIP e PM calabresi provenienti da parentopoli anch’esse costituite da giudici, sempre calabresi.

Decisamente la stessa loggeria+lobby giudiziaria di Milano

A partire dal processo sopra linkato negli articoli de La Stampa, verso lo stesso magistrato troviamo simulazioni illegali di irreperibilità di parti offese (allo scopo di impedire la Istanza di Opposizione e la fissazione di una Camera di Consiglio per la parte offesa) con mancati recapiti di notifiche UNEP… tali condotte (molto comuni in Italia, anche Lecco vede sistemi analoghi, idem per Milano, sistemi adottati per proteggere persone in odore di mafia… ma informatori di Giustizia) vedono anche il coinvolgimento del soggetto indicato in questo link La Mafia dell’Antimafia del Tribunale di Milano – milanobarona (photo.blog) ed una seconda figura in quel di Genova (il noto Pietro Planezio, falso astrofisico calabrese con atto di nascita fasullo che possiede, senza aver mai lavorato un giorno, diremmo da buon Calabrese, catene di gioiellerie e ristoranti ed ha rapporti coi Casamonica… ovviamente Agente non graduato DIGOS, Agenzia Nazionale Cyber Security… tanto per cambiare…)

Nella sostanza lo stesso scenario di Siculo Calabresi come a Milano (tranne poche eccezioni, il panorama regnante in tale Tribunale è simile a quello di Milano, ovviamente è da suicidio).

Giunte Lega-Fratelli d’Italia dell’area del Novarese (vicinanze Raffinaria Sarpom) che si macchiano di peculato, sottraendo circa 12.000 euro dalle casse comunali per finalita’ illegittime… e dichiarando, di recente, di non trovare piu’ nelle casse comunali, 1 milione di euro !!! (sono reati d’ufficio che la Procura di Novara dovrebbe indagare anche senza denunce specidiche) ovvero ipotesi di REATO DI PECULATO SUL QUALE DOVEVA AVVIARSI UN PROCEDIMENTO PENALE D’UFFICIO MAI PARTITO… tale situazione ravvede un chiaro favoreggiamento…  LEGA, F.lli d’Italia e PD… in sintesi questa filosofia: “ladri e mafiosi nun se toccano… che minchia vvuoi quaqqueraqqua’?… fatti le minchie tue……”

Come scritto tempo fa, le “Toghe” Borboniche non di ruolo, prima creano notevoli problemi a Torino, poi vengono trasferite a Novara o Verbania (vedasi la vicenda della funivia del Mottarone con un REPORT RAI3 che peggiori bufale non poteva prendere…in quel caso la “toga” non e’ borbona ma si comporta allo stesso modo… ovviamente Disposizioni Ministeriali a protezione degli informatori a loro volta in odore di mafia), poi vanno ad abitare nel Bosco Verticale di Milano (attualmente solo con gli stipendi dei  magistrati, escludendo gli sceicchi, si potrebbero prendere in affitto tali appartamenti o sottoscrivere mutui) essendo in forze di ruolo presso tale “”””””””””””””Tribunale”””””””””””””””””. Altri proseguono nella scia di danneggiamenti verso Brescia o Lodi, fermandosi a Padova…

Nel caso della vicenda sopra menzionata il giudice (non menzionabile per ovvi motivi) siculo calabrese, avrebbe anche il padre, di professione magistrato…

Su indiscrezioni ricevute in un colloquio casuale con un ex Ufficiale Giudiziario (confermate anche da fatti conosciuti personalmente) in tale Procura se si depositano Denunce Querele per personaggi in odore di mafia… le medesime verrebbero iscritte nel Registro del Modello 45 dei fatti non costituenti reato… (eventi piu’ probabili se gli imputabili sono informatori DIGOS) .  SE SI DENUNCIANO I MAGISTRATI AUTORI DI FAVOREGGIAMENTO E OMISSIONE D’ATTI D’UFFICIO, LA DENUNCIA VIENE TRADOTTA AL TRIBUNALE DI MILANO… MA LA COSA DIVERTENTE CONSISTE NEL FATTO CHE TALI MAGISTRATI… VERREBBERO, A LORO VOLTA E FRETTOLOSAMENTE, TRASFERITI, DA NOVARA A MILANO. QUINDI I MAGISTRATI AUTORI DEI REATI DI FAVOREGGIAMENTO E OMISSIONE D’ATTI D’UFFICIO… HANNO LA PRESCRIZIONE GARANTITA…POICHE’ QUESTO COMPORTA CHE L’ATTO DI DENUNCIA CONTRO LE TOGHE SICULO-CALABRESI VENGA PRIMA TRASFERITA A MILANO E SUCCESSIVAMENTE A BRESCIA COL FINIRE IN PRESCRIZIONE…

…Che dire… a Milano un tempo si diceva “un mund de ter**n (omissis)”… INFATTI !

Il territorio del Novarese ha diffuse e irreversibili forme di radicazione ndranghetista e di Cosa Nostra (confini coatti anni 50 e 60 del 900, vicinanza geografica alla ‘ndrangheta del sud ovest di Milano) e subappalti in odore di mafia in alcuni petrolchimici nelle competenze territoriali di tale Procura… si rende anche noto che sempre su indiscrezioni di un ex Ufficiale Giudiziario… pare che la DDA di una procura Calabrese abbia chiesto, a Novara,  l’apertura di un procedimento giudiziario a carico di un docente universitario di Novara… reo di complicità e concorso nell’omicidio di mafia in quel della Regione Calabria (non è dato sapere se prodotto dal giudice Nicola Gratteri)… ovviamente l’imputato venne assolto in formula piena e il procedimento non venne mai divulgato da La Stampa… a dimostrazione che nel mirino finiscono solo i poveri cristi.  Nel Novarese la “”””””comunità””””””” siculo calabrese è molto influente e ben voluta da Polizie e magistrati (anche per le vicinanze di tali soggetti con le industrie petrolchimiche, a loro volta ben volute). Numerosi femminicidi (non rubricati come tali essendoci reticenze investigative) commessi da nativi siculocalabresi (sembra anche in forze presso i succitati petrolchimici…ai quali si aggiungono altri reati, sempre impuniti) insomma la cultura siculo calabrese applicata nelle terre del Nord Italia…(i quotidiani Calabresi, quelli puliti, si intende, ammettono, per paradosso, che Cosa Nostra e ‘ndrangheta hanno trovato, nel Nord, resistenze molto minori che nel sud… e che Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia e Liguria sono il loro paradiso verso l’eternità).

…Ma chi avrebbe la certezza della pena ?

Ovviamente coloro che sono inseriti in liste di proscrizione e che si distinguono per “disallineamenti” politico-clientelari-parentopoli… come nel caso della vicenda menzionata all’apertura di questo articolo, con pesanti diffamazioni a mezzo stampa…

Quindi anche nella vicenda di apertura di questo articolo… sono gia’ note le intenzioni dell’Ambasciata USA di Roma e Milano, di chiedere l’estradizione dei due giovani USA presunti autori dell’omicidio… se venisse accolta e sicuramente lo sara’, questi sconteranno nel divano di casa, negli USA, residui di pena… e la certezza della condanna sarà per l’autrice presunta di post facebook diffamatori…