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  • Milano dal dopoguerra a Tangentopoli (Agosto 2016 Dicembre 2019)

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/01/24/foto/milano_scritta_salvini_anarchici-217354904/1/#1

    Piu’ che una istigazione alla violenza è una divertente sciarada enigmistica che per molti aspetti è impossibile da non condividersi… considerandolo un episodio divertente e decisamente innocuo…anche se ha mandato in subbuglio ed in fibrillazione le forze di Polizia di Stato e DIGOS milanesi… e probabilmente anche i servizi segreti … che ormai, visto il Regime regnante in Italia… si occupano anche della scritta in pennarello, fatta da un 15 enne… con improperi verso Salvini (duore ricordare che le divise italiane, incluse quelle di Milano, votano Salvini e Meloni, viste le promesse di avanzamenti di carriera e retributivi nel caso tali personaggi diventassero Primi Ministri…anzi Presidenti e Ministri unici con pieni poteri… stile regime autoritario … nel quale già ci saremmo da decenni… mancano sono le ufficializzazioni… e strizzano un occhio per Casa Pound…per la maggiore…).

    Qualcuno ha oltremodo dimenticato che Salvini non è più ministro e che scritte del genere non sono un’attacco alle istituzioni (anche Beppe Sala sembra averlo dimenticato, un Sindaco dovrebbe conoscere a memoria il Diritto Costituzionale … ma non sembra…) ma una forma di profondo dissendo verso un politico di professione, nella fattispecia Salvini (quasi mai lavorato in vita sua… a parte la carriera politica…diciamo che il suo lavoro è il politico…dal lontano 1988, dal 1990 regolarmente stipendiato nei registri dei Parlamentari ex Lega Nord, oggi solo Lega). Molti si sono dimenticati che i partiti ed i loro segretari non sono istituzioni ministeriali ma solo rappresentanze politiche … anche se le reazioni (a tale scritta) di Procura della Repubblica di Milano, Questore e Prefetto, nonche’ le varie Polizie Giudiziarie, sono state da attacco alle istituzioni italiane (la distinzione è notevole tra Salvini cittadino italiano e Salvini Ministro.. ma in tempo di Regime, ormai dal lontano 1994, tale distinzione non viene più fatta). Sarebbe bello se simile fervore le succitate istituzioni lo dimostrassero verso corruzione e mafia nella città di Milano e Lombardia…

    Poiche’ siamo, dal 1994, sotto un regime di destra estrema clientelare e tangentista nato nell’era berlusconista… (anche coi governi PD e anche con M5S, malgrado Silvio si dichiari moderato europeista… Silvio nel 1993-94 riabilito’ l’ex MSI in Alleanza Nazionale…per farselo alleato e vincere una sequela corposa di elezioni governative ma anche regionali e cittadine… tanto per capirci… mettendo al Governo ex fascisti come lui stesso ha ammesso qualche mese fa… con l’indignazione della Meloni… un regime che si è inasprito con l’ingresso di Salvini e Meloni ed anche Renzi, quest’ultimo finanziato, pro tempore, da Formigoni e dalle correnti Comunione e Liberazione di Forza Italia… nelle rispettive carriere politiche…) La scritta di dissenso a Salvini è stata oggetto di rastrellamenti DIGOS per risalire all’autore ed eventualmente fucilarlo in Piazzale Loreto angolo Via Andrea Doria…sotto il monumento dei Martiri di Piazzale Loreto (perdonate il sarcasmo macabro ma gli aspetti grotteschi della vicenda meritano una battuta tragicomica…)

    Si tralasciano le ciocche di capelli che Beppe Sala… si è strappato… sinistro di destra, amico di Fontana, entrambi i quali vorrebbero, il primo, una secessione di Milano dall’Italia (vedasi il web Milano Città Stato, al limite del delirio)…(continuando pero’ a ricevere fondi per nuovi grattacieli, nuove linee Metro, nuovi stadi, nuovi eventi tipo Olimpiadi, nuove infrastrutture, nuovi lotti edilizi…etc…), il secondo della Lombardia dall’Italia… ma sempre usufruendo degli stessi bonus e benefit, da Trentino Alto Adige …

    …come già spiegato per Sala (Sala…non per caso di corrente renziana, scivolato piu’ a destra di Italia Viva… malgrado le dichiarazioni “partigiane”, antifasciste ed “arcobaleno” di fratellanza universale e globale…del medesimo… in linea con le tattiche renziane ormai entrate nella storia…)…si è strappato ciocche di capelli (dal riporto, dato che soffre di una certa stempiatura…) in segno di solidarietà e indignazione al grave episodio di sovversione comunista anarchico insurrezionalista terrorista che ha indignato Procura, Prefetto, Questore e Casa Pound…

    Che Milano e l’Italia siano sotto regime autoritario di ispirazione “ventennale” (non esiste piu’ una differenza operativa e ideologica tra destra e sinistra da oltre 26 anni…) è sotto gli occhi di tutti… con una strizzatina d’occhio a certe finanziarie e fiduciarie che prossimamente coleranno tonnellate di cemento in Porta Romana per le Olimpiadi invernali 2026… (tale regime viene ampiamente condiviso dal PD, malgrado un tempo, un ex Comico dalla doppia pelle e dalla doppia faccia… bollava il PD come “PD-L” per indicare che l’attuale PD sia solo una fotocopia venuta male e sbiadita dell’ex Polo delle Libertà poi Forza Italia…e che della propaganda politica faccia il motore del consenso… del resto Sala ha tanto successo perche’ è a destra (con evidenti connotazioni liberiste edilizio finanziarie) come i precedenti Moratti e Albertini …(che a destra vi erano per davvero) con toni rassicuranti per i residenti di Via Montenapoleone, Della Spiga, Via Mozart, Serbelloni, Viale Majno, C.so Venezia, Vittorio Emanuele, San Babile, Monforte e Matteotti … etc… vie nelle quali se un extracomunitario osasse solo avvicinarsi verrebbe direttamente condotto in Questura…)… Ovviamente un PD liberticida e di destra non puo’ che portare sempre piu’ voti alla vera destra… indipendentemente dalle Sardine…

    Del consenso di alcuni partiti e politici dobbiamo anche ringraziare Facebook, Twitter e Yahoo…

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    ... Quando a Milano c'era un Corso Roma... nell'immediato dopoguerra poi rinominato in Corso di Porta Romana. Siamo nel 1944, Milano è in buona parte bombardata e l'artigiano orologiaio la cui bottega ritratta nella foto... sembra aver temporaneamente ricostruito la medesima con le macerie dei bombardamenti. Fonte Pinterest.
    … Quando a Milano c’era un Corso Roma… nell’immediato dopoguerra, poi rinominato in Corso di Porta Romana. Siamo nel 1944, Milano è in buona parte bombardata e l’artigiano orologiaio-orefice la cui bottega… è ritratta nella foto… sembra avere ricostruito la sua bottega… ricavandola dalle macerie belliche dei vicini edifici lesionati… allo scopo di riprendere, in qualche maniera, la propria attività commerciale. Fonte Pinterest.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5114

    Proseguono le elucubrazioni degli autori di questo forum che si autoreferenzia come composto dai migliori storici della città di Milano… migliori quanto e meglio dei ricercatori universitari (considerano le loro produzioni come strategiche e di rilievo rispetto al panorama storico di Milano).

    Da diversi giorni illazionano che l’immagine ritraente la Via Palestro (durante una marcia fascista) sarebbe invertita rispetto all’originale. Secondo loro, la versione proposta da Gettyimages sarebbe quindi invertita. In realtà le uniche cose invertite potrebbero essere le connessioni neuronali di qualcuno di loro.

    Nella versione “imputata” si nota che il numero 4 della targa di un’auto posteggiata lungo tale via appare nell’orientamento corretto. Invertendo la foto, nell’orientamento dai medesimi considerato “giusto”… la cifra 4 apparirebbe invertita.

    La “marcetta” immortalata nella foto sembra volgere il braccio sinistro alzato (il saluto Romano fascista prevedeva, invece, il braccio destro) nel senso di marcia rivolto nella direzione dove, forse, era affacciata una personalità dal lato degli edifici lungo la Via Palestro.

    Se questi 4-5 personaggi siano da considerarsi storici lo si deduce proprio dal trastullarsi in congetture generalmente inutili (cose che si protraggono dal 2006).

    Sono aspetti che si commentano da soli… e possiamo concludere che se questa fosse la “storia di Milano”… Topolino avrebbe più contenuti storici di quel forum.

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    Milano 1972, tra Porta Venezia e Città Studi. Via Plinio. (fonte fotografica pubblicitaria)
    Milano 1972, tra Porta Venezia e Città Studi. Via Plinio. (fonte fotografica pubblicitaria)

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    Milano e quartieri Skyscrapercity-facebook, libri su libri…

    Ricerche universitarie di valore storico ?

    No, affatto (malgrado si fregino del titolo di ricercatori e storici… anzi di più… peccato che nessuno di loro sia laureato in scienze storiche ma svolga altri mestieri o non lavori per nulla…)

    Denigrazioni, diffamazioni ?

    NO !

    Per comprendere la differenza abissale tra il trastullarsi con foto e testi già pronti e assemblarli in storia, producendo una vera ricerca storica… si consulti (è anche scaricabile) questa tesi universitaria (sotto linkata) relativa alle: DONNE E COMMERCIO NELLA MILANO POSTUNITARIA.

    Questa è Scienza storica… ovviamente questo sito (milanobarona) non è storico e non ha valenze storiche… ma vien da domandarsi se tutto il commercio (aggressivo e spesso cafone) facebook di immagini e fonti già pronte sia da considerarsi alla pari di questa tesi di laurea

    https://docplayer.it/62485208-Universita-degli-studi-di-milano-facolta-di-studi-umanistici-corso-di-laurea-magistrale-in-scienze-storiche.html

    Si dovrebbe ricordare, a Facebook Italia, che le raccolte fotografiche non sono storia, nè in formato web nè editoriale. Sono, per l’appunto, raccolte fotografiche (popolate, sovente, senza regole, in stile “riempiamoci le saccocce di foto”).

    La storia è interpretazione delle cronologie preesistenti e scoperta antropologica (contenuti quasi sempre assenti nelle note produzioni facebook).

    Non è storia fissarsi sui profitti, sulla popolarità in rete, sui contatori like, condivisioni, follower, “desiderata” politici di Lega-FI-PD… , numero mensile e annuale di libri venduti (se possiamo chiamarli tali) annessi a Social Network- I social, sino a prova contraria, in 20 anni di danni, di reale conoscenza ne hanno diffusa poca.

    Trastullarsi con foto e didascalie e cosa ben diversa dal produrre tesi di ricerca storica…

    Sembra che la popolazione “milanese” (resa inetta dai social net utilizzati male, fruiti sino al punto da sviluppare dipendenze psichiatriche che facebook e gli smartphone…inducono…) non sia ancora capace di distinguere e discernere le due cose, come lo sarebbero state ben distinte appena sopra…

    Allo scenario di cui sopra, Forza Italia, Pd e Lega hanno contribuito enormemente a determinare…

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    Milano, luogo e data non precisati. Case di ringhiera e relativa corte. Autore Virgilio Carnisio (fonte web mufoco)
    Milano, luogo e data non precisati (presumibilmente anni ’60, si nota una tanica di plastica nel balcone sul lato destro della foto, la presenza di tale oggetto indica che siamo successivi, presumibilmente, al decennio degli anni ’50, periodo nel quale le materie plastiche erano all’inizio della loro produzione e diffusione). Case di ringhiera e relativa corte. Autore Virgilio Carnisio (fonte web mufoco)
    Milano Carrobbio-Ticinese primi del 900. Venditore di limoni alle Colonne di San Lorenzo (siamo in corrispondenza dell'attuale Via Pioppette-Corso di Porta Ticinese. (fonte web fotografica Lombardia beni culturali)
    Milano Carrobbio-Ticinese primi del 900. Venditore di limoni alle Colonne di San Lorenzo (siamo in corrispondenza dell’attuale Via Pioppette-Corso di Porta Ticinese). (fonte web fotografica Lombardia beni culturali)
    Milano 1970 Piazzale Lotto-Palalido 1 Ottobre. Come si evince dall'articolo giornalistico la notte tra l'1 e il 2 Ottobre '70 fu di guerriglia urbana e atti di vandalismo per un tutto esaurito di un concerto dei Rolling Stones. (fonte web Rolling Stones Italia)
    Milano 1970 Piazzale Lotto-Palalido 1 Ottobre. Come si evince dall’articolo giornalistico la notte tra l’1 e il 2 Ottobre ’70 fu di guerriglia urbana e atti di vandalismo messi in atto da un pubblico escluso a causa del tutto esaurito di un concerto dei Rolling Stones. (fonte web Rolling Stones Italia)
    Questa immagine ha come fonte unica e non dichiarata il forum Milano Sparita Skyscrapercity. Immagine poi girata alla nota pagina Facebook dedicata alla Barona. Siamo a, quartiere Barona, presumibilmente prima metà anni '70, ritraente il ribaltamento di un traporto eccezionale (rimorchio multiassi con carro cisterna ferroviario trainato) avvenuto all'incrocio tra Via Lago di Nemi e Via Ovada. L'immagine, probabilmente, proviene dall'archivio fotografico dei rilievi di sinistri automobilistici del Comando di Polizia Municipale di Milano. Un particolare che gli autori sopracitati hanno dimenticato, anzi ignorato (anche per via delle giovanissima età di qualcuno) era la destinazione di questo rimorchio multiasse proveniente dallo Scalo FS di San Cristoforo, vicinanze Piazza Tirana al Giambellino. Sino a non molti anni fa, in Via Barona c'era un sito chimico della Solvay (noto marchio della chimica... notoriamente inquinante ... come anche da recenti servizi RAI Report). Negli anni '70-'80 e '90, diversi trasporti come quello ritratto e incidentato, insieme ad autobotti, transitavano tra la pesa pubblica di Via Ettore Ponti, le Vie Ambrogio Binda, Via Santa Rita da Cascia, Via Voltri, Via Barona e Viale Faenza. Le note attività di stoccaggio e trattamento sostanze chimiche e combustibili erano gestite da alcune ditte, già citate in questo sito, tra le quali la Luigi Neri di Via A. Binda e la succitata Solvay. Esisteva anche, in Via Giacomo Watt. un impianto chimico della Ashland (oggi sono sopravvissuti solo degli uffici). Era una realtà industriale del quartiere Barona... ovviamente con i risvolti negativi di un certo inquinamento ambientae... ma era la Milano industriale e logistica oggi scomparsa e sostituita dalle speculazioni edilizie e dal riciclaggio....
    Questa immagine ha come fonte unica e non dichiarata il forum Milano Sparita Skyscrapercity. Immagine poi girata alla nota pagina Facebook dedicata alla Barona. Siamo nel quartiere Barona, presumibilmente prima metà anni ’70, foto ritraente il ribaltamento di un traporto eccezionale (rimorchio multiassi con carro cisterna ferroviario trainato) avvenuto all’incrocio tra Via Lago di Nemi e Via Ovada/Via Voltri. L’immagine, probabilmente, proviene dall’archivio fotografico dei rilievi di sinistri automobilistici del Comando di Polizia Municipale di Milano. Un particolare che gli autori sopracitati hanno dimenticato, anzi ignorato (anche per via delle giovanissima età di qualcuno che ha poca memoria storica…) era la destinazione di questo rimorchio multiasse proveniente dallo Scalo FS di San Cristoforo, vicinanze Piazza Tirana al Giambellino, ovvero un presidio chimico della Solvay lungo la Via Barona. Prima dell’apertura del cavalcavia Don Milani, questo genere di trasporti raggiungeva la Barona dalla Via E. Schievano, avendo come scelta il percorrere Via Santander e Viale Famagosta, oppure Via E.Ponti, Via A. Binda e Via Biella sino in Piazza Miani. Dopo l’apertura del “ponte di Via Brumelleschi-Santa Rita”… (come veniva chiamato dai residenti negli anni ’70 e ’80 e forse anche oggi…), tali mezzi eccezionali transitavano direttamente in Via Santa Rita effettuando, a volte, delle pesate nella nota Pesa Pubblica di Via Ettore Ponti. Sino a non molti anni fa, in Via Barona, c’era un sito chimico della Solvay (noto marchio della chimica… notoriamente inquinante … come anche da recenti servizi RAI Report). Negli anni ’70-’80 e ’90, diversi trasporti come quello ritratto e incidentato, insieme ad autobotti, transitavano tra la pesa pubblica di Via Ettore Ponti, le Vie Ambrogio Binda, Via Santa Rita da Cascia, Via Voltri, Via Barona e Viale Faenza. Le note attività di stoccaggio e trattamento sostanze chimiche e combustibili erano gestite da alcune ditte, già citate in questo sito, tra le quali la Luigi Neri in Via A. Binda e la succitata Solvay. Esisteva anche, in Via Giacomo Watt, un impianto chimico della Ashland (oggi sono sopravvissuti solo degli uffici). Era una realtà industriale del quartiere Barona… ovviamente con i risvolti negativi di un certo inquinamento ambientae… ma era la Milano industriale e logistica oggi scomparsa e sostituita dalle speculazioni edilizie e dal riciclaggio…
    L'immagine che ritrae la cerimonia funebre dei funerali della Strage di Piazza Fontana, postata ieri, 12 Dicembre '19, da Milano Sparita e da ricordare (il sito sarebbe da dimenticare...) proviene dal sito "chiesadimilano". Fonte fotografica sfruttata per motivi commerciali senza essere citata. La correttezza e il buon senso in tre pagine Facebook e nel forum Skyscrpercity sono merce rara, cosi' come l'etica e l'umanità. Prevale, in tali personaggi, l'avidità commerciale e la notorietà in rete.
    L’immagine che ritrae la cerimonia funebre dei funerali della Strage di Piazza Fontana, postata ieri, 12 Dicembre ’19, da Milano Sparita e da ricordare Facebook (il sito sarebbe da dimenticare…) proviene dal sito “chiesadimilano”. Fonte fotografica sfruttata per motivi commerciali senza essere citata. La correttezza e il buon senso in tre pagine Facebook dedicate a Milano e quartieri e nel forum Skyscrpercity sono merce rara, cosi’ come l’etica e l’umanità. Prevale, in tali personaggi, l’avidità commerciale e la notorietà in rete…

    12 Dicembre 1969-12 Dicembre 2019

    Ricordarlo come lo fanno ricordare i collaboratori di una multinazionale del capitalismo della sorveglianza (illegale) è peggio che dimenticarlo…

    … bot e robots… a parte… il gregge di pecoroni commemora… del resto non si troverebbe migliore e più appropriata definizione degli italioti che passano 24 ore ipnotizzati davanti allo smartphone a commentare con sproloqui e mettere like e condivisioni… diciamo che 76 anni di negazione della sovranità nazionale da parte di CIA e “Corona Britannica” hanno sortito gli effetti ambiti con le stragi di Stato… un popolo col cervello lavato a 90° che non sa piu’ comunicare senza Fbook e smartphone e che vota Salvini e Meloni…

    12 Dicembre 2019

    50 anni dalla Strage di Stato di Piazza Fontana alla Banca Nazionale dell’Agricoltura.

    L’episodio diede il vero e tragico avvio alla “Strategia della tensione” coordinata, oltre che da lobby eversive neofasciste italiane (MSI e correnti andreottiane e cossighiane della DC) correlabili alla P2 ed agli ambienti neofascisti insurrezionalisti (ovvero i vertici ispiratori dei disegni eversivi, sovversivi, stragisti… dei nostri Servizi Segreti e dei vertici delle nostre Polizie e Magistrature). Le stragi di Stato furono pesantemente coordinate e ispirate anche alle Amministrazioni Centrali di Intelligence USA (CIA), curioosamente (ma meno di quello che sembrerebbe) gli stessi ambienti e sovrastrutture politiche e capitalistico finanziarie che oggi finanziano il “Capitalismo della sorveglianza illegale”, ovvero Facebook, Twitter, WhatsApp, Instagram, Yahoo, Quora e molti altri…e tutti quelli che lavorano e commerciano per tali piattaforme (molti di essi neofascisti, collaboratori di giustizia, affiliati al crimine, forze di polizia italiane con ruoli ambigui di spionaggio di massa e schedatura di massa).

    Il 12 dicembre 1969 avvennero in Italia, nell’arco di 53 minuti, 5 attentati. Il più grave fu la strage di piazza Fontana: a Milano una bomba esplosa nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura provocò 17 morti e 88 feriti.

    Si ricorda che Pinelli e Valpreda erano “attenzionati” dalla DIGOS di Milano, cosi’ come dai servizi segreti… molti mesi prima (anche quasi un anno) dai fatti del 12 Dicembre ’69 …

    Questura e questore (Marcello Guida) di Milano avevano già pianificato i depistaggi mesi prima che la strage del 12 Dicembre avvenisse…

    La DIGOS (quanto meno diversi settori “deviati” della medesima) era a conoscenza della furura Strage di Piazza Fontana… mesi prima dei fatti del 12/12/69. La medesima DIGOS (però) dossierava soggetti estranei ai fatti (ma incolpati dolosamente per lungo tempo… )…

    Alcuni dei magistrati che cercarono di fare chiarezza vennero a loro volta assassinati dai “terroristi” di sinistra… ignorando i veri autori dei fatti…. fatti inizialmente attribuiti ai medesimi anarchici onde produrre dossieraggi (in regime di depistaggio istantaneo…quindi dossier manipolati) che li vedevano autori di stragi quando queste erano, invece, compiute da altri ambienti, correlati… non solo ad ambienti sovversivi del MSI… ma anche della Magistratura, Vertici dei Carabinieri, Polizia, Questori e anche Esercito e Ministeri…ovvero gli autori erano prossimi e parte dello “Stato”… vedesi anche la Vicenda di Giovanni Ventura…).

    https://www.agenziafotogramma.it/portfolio/piazza-fontana-1969-archivio-de-bellis/

    LE IMMAGINI SOTTOSTANTI E LE DIDASCALIE SONO STATE ACQUISITE DAL WEB SOPRA LINKATO, AGENZIA FOTOGRAMMA-ARCHIVIO DE BELLIS

    STRAGE-DI-PIAZZA-FONTANA

    FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969 (Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO - 1969-12-15)
    FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969 (Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO – 1969-12-15)
    FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969
    FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969
    OBITORIO, PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA ANNO 1969 (FOTO DE BELLIS/Fotogramma, MILANO - 1969-12-14)
    OBITORIO, PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA
    ANNO 1969 (FOTO DE BELLIS/Fotogramma, MILANO – 1969-12-14)
    ATTENTATO ALLA BANCA DELL' AGRICOLTURA DI PIAZZA FONTANA, STRAGE DI PIAZZA FONTANA (Agi / Giacominofoto/Fotogramma, MILANO - 1969-12-12)
    ATTENTATO ALLA BANCA DELL’ AGRICOLTURA DI PIAZZA FONTANA, STRAGE DI PIAZZA FONTANA (Agi / Giacominofoto/Fotogramma, MILANO – 1969-12-12)

    piazza_fontana

    DUOMO, FUNERALI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA ANNO 1969 (Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO - 1969-12-14) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
    (Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO – 1969-12-14)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    Galleria Vittorio Emanuele (anni '50 del 1900).
    Galleria Vittorio Emanuele (anni ’50 del 1900).

    Questa mattina un secondo attacco hacker ha quasi interamente devastato il contenuto dell’articolo Milano (dal dopoguerra a Tangentopoli). E’ il secondo in tre mesi (spicca, oltremodo, la scarsa sicurezza, l’assenza di supporto utenti ed una notevole vulnerabilità ad attacchi di pirateria informatica della piattaforma WordPress e Italiaonline che ospita questi articoli di Milanobarona).

    Questo web deve, comunque, dare veramente molto fastidio …

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    Prosegue la saga delle immagini inedite custodite dagli autori di “Milano Sparita e Storia dei trasporti ATM Skyscrapercity”, “donate”, anche, alla Pagina commerciale promozionale Facebook-Amazon sottostante:

    https://www.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/2188369537931946/?type=3&theater

    Secondo le stime fatte sulla frequenza delle immagini inedite interdette al pubblico, per anni, e utilizzate anche per fini di “black friday” correlati alla vendita di libri stampati negli USA e in Puglia… (in entrambi i casi se si volessero avviare azioni legali si dovrebbe contattare, nell’ordine, avvocati californiani e pugliesi… questo vanifica qualsiasi tentativo di rivalsa verso eventuali anomalie) si è previsto che per i prossimi 20 anni assisteremo alla sciorinatura di non meno di un migliaio di immagini fotografiche (per la Barona), di almeno un altro mezzo milione (per Milano Sparita) di ipotetica fonte da raccolte civiche, quindi non donate e non proprietarie (di custodia pubblica ma apparentemente interdette al pubblico per motivi commerciali e di promozione) riservate a luoghi e persone della Barona. Lo stesso fenomeno è, quindi, in corso anche per Milano Sparita e da Ricordare e Milano nei Secoli Facebook, fenomeno già segnalato in determinate sedi che per il momento preferiscono attuare connivenza di natura politica nepotistica e di “casta” politico genealogica…quindo non perche’ i fatti non sussistano ma perche’ in Italia la Legge distingue a “discrezionalità”…piuttosto che procedere ad approfondimenti, accertamenti e altro…relativi al come sia possibile che in 10 anni, oltre 100.000 immagini inedite di fonte non dichiarata siano apparse sul diverse pagine Fbook convenzionate commercialmente con tale multinazionale… senza che nessuno possa, nel diritto, venire a conoscenza della provenienza e contemporaneamente capire, tra decine di migliaia, ormai centinaia di migliaia (tra Skyscrapercity e Fbook) , quali siano esenti da vincoli e quali no… Altro aspetto interessante riguarda i like, i follower e tutto il dubbioso “Ambaradan” di consensi e condivisioni che gravitano intorno ad un business colossale la cui genuinità è stata, di recente, messa in dubbio anche dalla trasmissione Report (limitatamente all’uso illecito di robots e bot correlati al consenso politico ma anche commerciale di molte pagine fbook italiane).

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    Un grattacielo Pirelli in costruzione fotografato dalla Torre Galfa (1959 circa). (fonte airtribune)
    Milano 1955 circa Via Mario Pagano. In evidenza una vettura tramviaria Ansaldo Breda-CGE-TIBB. (fonte web ex sito fondazioneansaldo)
    Milano 1955 circa (o anteriore). Via Mario Pagano. In evidenza una vettura travviaria Ansaldo-CGE. Purtroppo l’immagine è poco dettagliata a causa delle sue ridotte dimensioni disponibili in rete. La vettura ritratta sembra essere una serie 5100 ricavata (cannibalizzazione ?) dalle vetture serie 5000 danneggiate durante la seconda guerra mondiale (lo si deduce dal tipo di porte presenti, tipiche delle 5000, forse cannibalizzate dalla medesima serie). (fonte web ex sito fondazioneansaldo)
    Milano 1955 circa (o anteriore). Via Mario Pagano. In evidenza una vettura tramviaria Ansaldo-CGE. Purtroppo l'immagine è poco dettagliata a causa delle sue ridotte dimensioni disponibili in rete. La vettura ritratta sembra essere una serie 5100 ricavata dalle vetture serie 5000 danneggiate durante la seconda guerra mondiale (lo si deduce dal tipo di porte presenti, tipiche delle 5000). (fonte web ex sito fondazioneansaldo)
    Milano 1955 circa (o anteriore). Via Mario Pagano. In evidenza una vettura tranviaria Ansaldo-CGE. Purtroppo l’immagine è poco dettagliata a causa delle sue ridotte dimensioni disponibili in rete. La vettura ritratta sembra essere una serie 5100 ricavata (cannibalizzazione ?) dalle vetture serie 5000 danneggiate durante la seconda guerra mondiale (lo si deduce dal tipo di porte presenti, tipiche delle 5000, forse cannibalizzate dalla medesima serie). (fonte web ex sito fondazioneansaldo)
    Piazza Duomo 1970 circa. Una Piazza Duomo transennata con la circolazione automobilistica chiusa lungo Corso Vittorio Emanuele II, deviata, da San Babila, verso Corso Europa, Piazza Fontana e Beccaria sino alla ex Via dell'Arcivescovado. (fonte fotografica: famiglia cristiana online)
    Immagine invernale di Piazza del Duomo nel 1970/71 circa. Una Piazza del Duomo con l’omonima Cattedrale progressivamente “impacchettata” per i futuri lavori di pulizia e restauro di una facciata deteriorata da agenti chimico fisici e climatici ed annerita dallo smog emesso dalle industrie ancora presenti, dalle centrali termiche condominiali a carbone e dalla stessa Edison Gas (poi AEM) che bruciava, alla Bovisa, carbon-fossile per produrre “gas di città” per uso domestico. Quindi una Piazza Duomo con la “scighera” e transennata lungo Corso Vittorio Emanuele (e presidiata da camion della “Celere”). La circolazione automobilistica appare, pertanto, interrotta lungo Corso Vittorio Emanuele II°, deviata, da San Babila, verso Corso Europa, poi Piazza Beccaria e Fontana sino alla ex Via dell’Arcivescovado per confluire verso Piazza dei Mercanti. (fonte fotografica: famiglia cristiana online)
    Milano 1974, Crescenzago-Cascina Gobba, Via Adriano. (fonte web lagobba.it)
    Milano 1974, Crescenzago-Cascina Gobba. Via Adriano. (fonte web lagobba.it)

    L’immagine sottostante (un link che punta verso i server di SSC), già corretta nella localizzazione inizialmente errata (sito La Repubblica) da questo sito (venne localizzata come Parco Sempione invece siamo ai confini dei Giardini di Porta Venezia, lungo la Via Palestro a ridosso di Piazza Cavour), è stata postata, oggi 8 Dicembre 2019, dal forum “Milano Sparita Skyscrapercity”. E’ curioso notare, che oltre ad aver beneficiato di una correzione effettuata da un sito verso il quale, tali personaggi hanno riversato montagne di letame (ovviamente ricambiato di pari misura) l’immagine reperibile nel web indicato (oggi) appare curiosamente marchiata con il logo Portofolio Mondadori…

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1988, Porta Genova, Piazzale Stazione di Porta Genova. Capolinea "storici" delle linee 9 e bus 59 (Quartiere Torretta-Porta Genova) del Giugno 1988. In evidenza uno dei "cavalli di battaglia" ATM del trasporto automobilistico degli anni '70 ed '80. Un FIAT 412 "Pistoiesi" (distinto dall'analogo "Lancia Esagamma" per la presenza di due pannelli radiatori nel frontale del vano motore.
    Milano 1988, Porta Genova, Piazzale Stazione di Porta Genova. Capolinea “storici” delle linee 9 e della linea bus 59 (Quartiere Torretta-Porta Genova) nel Giugno 1988. In evidenza uno dei “cavalli di battaglia” ATM del trasporto automobilistico degli anni ’70 ed ’80. Un FIAT 412 “Pistoiesi” (distinto dall’analogo “Lancia Esagamma” per la presenza di due pannelli radiatori nel frontale del vano motore) fermo al capolinea del Piazzale della Stazione FS Porta Genova. Altro elemento da evidenziare è la pubblicità visibile nella palina del capolinea tramviario. Il negozio di stereo-hifi e tvcolor COECO di Amleto Mariani in Via Biella, negozio non piu’ esistente, ormai, da molto ma molto tempo. Negli anni ’80 era un riferimento commerciale per l’acquisto di elettrodomestici ed audio-video senza uscire dal quartiere Barona, insieme ad un secondo centro di vendita sito in un seminterrato di Viale Famagosta 21, angolo Via Felice Venosta (gestito da un differente titolare).

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    Prosegue l’utilizzo speculativo di Milano Sparita Facbook delle immagini inedite facenti parte di raccolte civiche riservate ad uso pubblico e non commerciale promozionale di immagini d’epoca di Milano e dei trasporti pubblici ATM dei forum Skyscrapercity.

    Questa immagine di MS Facebook, pubblicata oggi 7 Dicembre ’19

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/78866150_2788777914502545_2950442421235744768_n.jpg?_nc_cat=105&_nc_ohc=FD7FY4W8ZrwAQl3IZyTyP7l6x55FIaATz4z2eMhOoqq6sIlmX4doKuc0A&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=9b3bcab9b1129193a4c3d2d7c12bb654&oe=5E402AC3

    proviene da Milano Sparita Skyscrapercoty

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/78866150_2788777914502545_2950442421235744768_n.jpg?_nc_cat=105&_nc_ohc=FD7FY4W8ZrwAQl3IZyTyP7l6x55FIaATz4z2eMhOoqq6sIlmX4doKuc0A&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=9b3bcab9b1129193a4c3d2d7c12bb654&oe=5E402AC3

    il thread risale al Marzo 2014, l’immagine è stata rimossa dagli autori (o dagli admin di Skyscrapercity…) … ma i “signori” non sanno che i server cache di Google e Bing, una volta indicizzate tali immagini… conservano per sempre lo spider che collega la copia cache di tali immagini all’indirizzo internet del sito e della pagina che le ha pubblicate e conservate, per anni, prima di rimuoverle allo scopo di nascondere tracce.

    Quindi effettuando una ricerca per immagini si risale alla fonte ed all’utilizzatore… del resto queste segnalazioni sono solo la punta dell’iceberg… dato che non si esclude che moltissime altre siano passate direttamente a facebook senza pubblicazione preliminare in tale forum.

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    Milano Ticinese primi anni '50. Veduta della Darsena e dei "sabbioni". Immagine probabilmente ripresa tra Viale Gorizia e Piazza XXIV Maggio.
    Milano Ticinese primi anni ’50. Veduta della Darsena e dei “sabbioni”. Immagine ripresa tra Viale Gorizia e Piazza XXIV Maggio.
    Milano Ticinese 1965 circa. Piazza XXIV Maggio con Porta Neoclassica del Cagnola e Caselli daziari, visti da Corso San Gottardo. (fonte: web http://aleardiottica.it/la-nostra-storia/)
    Milano Ticinese 1964/65 circa. Piazza XXIV Maggio e la Porta Neoclassica del Cagnola insieme ai Caselli daziari, visti da Corso San Gottardo. (fonte: web http://aleardiottica.it/la-nostra-storia/)
    Prosegue la saga di immagini proveninenti da raccolte civiche destinate ad un uso non lucroso inviate dal personaggio evidenziato alla Pagina Facebook Da Milano alla Barona. In sintesi il noto passaggio da Milano Sparita Skyscrapercity alle pagine Fbook di natura commerciale e promozionale. L'immagine è inedita e resa pubblica solo oggi, dopo decenni di "smistamento" progressivo verso le pagine Facebook che non sono interessate alla storia ma a vendere libri e contribuire a finanziare Facebook Italia. E' probabile che solo per il quartiere Barona non meno di qualche migliaio di immagini inedite attendano di essere postate e anche inserite nel libro ...
    Prosegue la saga di immagini provenienti, verosimilmente anche da raccolte civiche, inviate dal personaggio evidenziato nella Pagina Facebook Da Milano alla Barona. In sintesi il noto passaggio di decine se non centinaia di migliaia di immagini da archivi civici da tali archivi a Milano Sparita Skyscrapercity e successivamente alle pagine Fbook di natura commerciale e promozionale è un fatto palesemente evidente a tutti. L’immagine è inedita e resa pubblica solo oggi, dopo decenni di “smistamento” progressivo verso le pagine Facebook, le quali più che essere interessate alla storia lo sarebbero di più verso la struttura commerciale Facebook. E’ probabile che solo per il quartiere Barona non meno di qualche migliaio di immagini inedite attendano di essere postate e anche inserite nel libro … quindi una riserva di immagini inedite per i prossimi 20 anni. Una piccola osservazione. L’autore di questa pagina commerciale ha commesso un errore linguistico postando una sorta di “black friday”… ma ha adottato un termine sbagliato, trattandosi di un “black week”, anzi di un “black month”, dato che i supersconti da grande magazzino non sono limitati ad un Venerdi’… infatti tale promozione è stata poi corretta…
    Via Senato (dal civico 3), fine anni '50. (fonte Lombardia beni culturali)
    Via Senato (dal Sagrato della Chiesa Copta Ortodossa San Marco), fine anni ’50. (fonte: web Lombardia beni culturali)
    Milano anni '50, Darsena. "Barcaiolo" di barcone. (fonte: web milanoneltempo)
    Milano anni ’50, Darsena. Giovanissimo “Barcaiolo” di barcone. (fonte: web milanoneltempo)
    Frazione Bicocca, 1920, Campo di calcio della fondazione sportiva Pirelli delle omonime industrie Pirelli. L'immagine è stata ripresa dalla Bicocca degli Arcimboldi. Questo campo di calcio (inaugurato nel 1919) ospito', seppur per un breve periodo (1918-19), gli incontri agonistici del Milan (sino ad allora disputati nel Velodromo Sempione). Questo impianto sopravvisse sino al 1983 per poi essere definitivamente demolito per cedere l'area a lottizzazioni edilizie. (fonte wikipedia)
    Frazione Bicocca, 1920, Campo di calcio della fondazione sportiva Pirelli delle omonime industrie Pirelli (Viale Sarca 205 sino al 1983). L’immagine è stata ripresa dalla Bicocca degli Arcimboldi. Questo campo di calcio (inaugurato nel 1919) ospito’, seppur per un breve periodo (1918-19), gli incontri agonistici “casalinghi” del Milan (sino ad allora disputati nel Velodromo Sempione).
    Questo impianto sopravvisse sino al 1983 per poi essere definitivamente demolito per cedere l’area a lottizzazioni edilizie. (fonte wikipedia)

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    Alcune considerazioni sull’immagine sottostante, postata dagli “accademici ATM” di Milano Sparita SSCity

    https://i.imgur.com/an8gey8.png?1

    della quale seguono ulteriori e note elucubrazioni tipiche di questo forum popolato da frustrati che cercano, probabilmente invano, di primeggiare nel settore della fotografia vintage della città di Milano.

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=e0b5dd5efbe65c1303ec313a127bfccf&t=1232367&page=5089

    L’immagine non è reperibile in nessun motore di ricerca, formalmente inedita e formalmente senza fonte.

    La presenza del logo Mondadori Portfolio sovraimpresso alla rovescia non dimostra che l’immagine sia stata “marchiata” (per diritti d’autore proprietari) erroneamente alla rovescia, ovvero rivosciando l’originale e considerando come immagine riflessa dall’acqua della Darsena come reale e quella reale come immagine riflessa.

    Essendo noto che questi personaggi utilizzano programmi di fotoritocco (ma tali programmi saranno stati installati regolarmente licenziati ?) nessuno puo’ escludere che il “tarocco” sia stato fatto direttamente da loro… per attribuire, a loro stessi, competenze storiche ed editoriali notoriamente assenti ed a danno di quella che loro considerano “concorrenza a Facebook Italia” (vedesi Mondadori, Alinari, Lombardia Beni Culturali, Fotografie in comune… incluso anche Milanobarona, etc…).

    Se sono in grado di smacchiare la foto da loghi e copyright, altrettanto potrebbero rovesciare il contenuto immagine del logo selezionato e proporlo come un errore non reale ma simulato, ovvero un fake (questo è un “big fake” ?).

    Oltre a quanto sopra non mancano le elucubrazioni fresche di giornata (come le uova COCCODI’… un marchio che venne rilevato alcuni decenni fa ma che negli anni ’80 e ’90 andava per la maggiore, nei supermarket di Milano, per la vendita di uova fresche da galline ovaiole da allevamento di batteria… 🙂 )

    vedasi questa pagina

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=e0b5dd5efbe65c1303ec313a127bfccf&t=1232367&page=5094

    elucubrazioni su presunti errori di ICHARTA sulla datazione di uno dei due palazzi dell’Arengario…

    Nel merito di questi presunti errori (dal 2006 apostrofano come stupidi, incapaci e ignoranti tutti gli autori di libri, web, forum, blog, etc… non facenti parte del loro “cerchio magico”… ovvero quello che perpepiscono come concorrenza…viene però da chiedersi se ICHARTA lavori, rispetto ai personaggi di tale forum, con materiale duplicato (sia in formato digitale che in carta chimica) con datazioni immagini non gestite dagli autori ma ricevute anche da coloro che hanno la facoltà di accedere a centinaia di migliaia di immagini in buona parte prelevate da Raccolte Civiche… questi personaggi li conosciamo… molto bene… (sarebbe interessante approfondire l’argomento commerciale di tali foto, di proprietà pubblica, poi commercializzate non solo su Milano Sparita Fbook ma anche negli stessi Portfolio, ICHARTA, etc… quando la cessione dei diritti di proprietà decade solo dopo oltre 70 anni dalla morte dell’autore o per scrittura privata dei medesimi a favore delle strutture editoriali che ne commerciano le immagini…).

    Se si lavora con raccolte clonate, nessuno puo’ escludere che in buona o cattiva fede qualcuno abbia anche effettuato errori di datazione sulla base di cattive trascrizioni… (il monopolio di centinaia di migliaia di fotografie è solo uno e sarebbe gestito da coloro che sappiamo…) ma considerando che la fonte civica è comune per tutti… viene da domandarsi verso quali soggetti andrebbe attribuita la “scarsa precisione” iniziale… dato che a Milano solo un gruppuscolo di persone ha facoltà di gestire direttamente tali originali.

    Purtroppo il grande successo della “ruera” facebook è dovuto alla massiccia presenza di utenti fondamentalmente inetti ed incapaci di comprendere che le foto postate dalle note pagine facebook sono disponibili nelle raccolte civiche del Comune di Milano (che sembra fregarsene della loro diffusione, tollerando la proliferazione sottobanco di immagini date in pasto a multinazionali del capitalismo della sorveglianza) e che potevano essere diffuse senza le note speculazioni commerciali che hanno rovinato la storia fotografica di Milano.

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    Una piccola precisazione sulla località dell’immagine sottostante pubblicata il 28-11-19

    Milano Quarto Oggiaro metà anni '60 circa. Scenari da borgata romana "Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica". Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito... nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali... non solo d'Italia ma persino d'Europa. Le cose vanno diversamente... (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)
    Milano Quarto Oggiaro metà anni ’60 circa. Scenari da borgata romana “Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica”. Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito… nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali… non solo d’Italia ma persino d’Europa. Le cose vanno diversamente… (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)

    Attualmente, la località ritratta nell’immagine, pur restando a confine tra i quartieri di Vialba e Quarto Oggiaro, si trova nella prosecuzione di Via Antonio Aldini, piu’ precisamente lungo Via Antonio Graf (ripresa in corrispondenza dell’incrocio di Via Cesare Pascarella).

    Probabilmente, negli anni ’60, come dimostra questa mappa

    http://www.stagniweb.it/jqzoom.asp?ImgBig=altro2/mappe3/mi964.jpg&ImgSmall=altro2/mappe3/mi964_.jpg&bSmall=500&file=mappe964&inizio=4

    l’attuale Via Graf era nominata Via A. Aldini.

    Questa puntualizzazione per prevenire bufale correttive degli “amici” dei forum Milano Sparita e Storia dei trasporti pubblici Skyscrapercity.

    Prevenire è meglio che curare… dato che questi personaggi piu’ che essere storici sono i classici compensatori del web dove compensano frustrazioni esistenziali e si eleggono a superesperti quando nella vita reale il loro rango socio culturale sarebbe un meno elevato di quanto apparirebbe.

    Con i forum e i social net abbiamo conosciuto il vero volto della classe dirigente di Milano.

    Mediocrità che si elegge a eccellenza arrogante e minacciante azioni legali (come del resto è avvenuto con le varie giunte Forza Italia-Lega Nord-Alleanza Nazionale e PD).

    Questi sono i politici… locali… alcuni di loro (autori di pagine facebook derivate da Milano Sparita e da ricordare) potremmo, forse, rivederli come politici cittadini e forse anche a livello Nazionale… (facebook viene usato come trampolino di lancio).

    Chi ama Milano (onestamente oggi non è molto amabile… decisamente di più nel passato…) non segue di certo certe ossessioni internet come già ampiamente descritto in questo sito.

    Milano 1961. Monoscopio Programma Nazionale (RAI1) del centro di produzione e trasmissione di Corso Sempione. Negli anni '60 e '70 (Programma Nazionale e Secondo Programma), apparivano, all'interno delle circonferenze bianche
    Milano 1961. Monoscopio Programma Nazionale (RAI1) del centro di produzione e trasmissione di Corso Sempione. Negli anni ’60 e ’70 (Programma Nazionale e Secondo Programma) nei monoscopi RAI apparivano, all’interno dei dischetti bianchi (margine superiore) di convergenza geometrica dell’immagine, delle sigle che identificavano il centro trasmittente RAI. Per Milano Corso Sempione era la sigla S2, mentre per Monte Mario Roma era S8. Il monoscopio dell’immagine sovrastante corrisponde al centro trasmittente S2 di Milano Sempione. (fonte: http://www.radiomarconi.com/marconi/primi_monoscopi_rai.html)
    Milano Duomo 1933. Porticato Piazza dei Mercanti.
    Milano Duomo 1933. Porticato Piazza dei Mercanti.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano Quarto Oggiaro metà anni '60 circa. Scenari da borgata romana "Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica". Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito... nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali... non solo d'Italia ma persino d'Europa. Le cose vanno diversamente... (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)
    Milano, tra Vialba e Quarto Oggiaro, metà anni ’60 circa, Via Aldini. Scenari da borgata romana in stile neorealista. “Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica”. Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito… nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali… non solo d’Italia ma persino d’Europa. Le cose, in realtà, vanno diversamente… (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)

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    Gli “autori” di Milano Sparita Skyscrapercity

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=e0b5dd5efbe65c1303ec313a127bfccf&t=1232367&page=5087

    sono, ancora, convinti che esista ancora qualcuno che creda alle loro miracolose capacità di localizzazione di immagini presenti in rete che nessuno, sino ad ora, sarebbe stato capace di localizzare.

    Molto più semplicemente chi puo’ attingere didascalie e catalogazioni provenienti, anche, da Raccolte Civiche puo’ far credere di essere uno storico di Milano quando non lo sarebbe.

    Sfuggono le ragioni di tali messe in scena ma si crede che siano la conseguenza di legittimare, nel tempo, la persistenza di quel forum che funge piu’ da serbatoio immagine per Milano Sparita Facebook e altre note pagine che per l’utilità in quanto tale della sua esistenza…

    Queste cose vanno avanti dal 2006.

    Tempo libero (da vendere… e si consideri che alcuni di essi occupano postazioni di lavoro) buttato, in tutta sincerità, al vento… contenti loro…

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    Milano Roserio 1970. Cavalcavia Giovanni Battista Grassi (vicinanze Ospedale L.Sacco). Fotogramma tratto dall'unica versione integrale reperibile in rete del film "Il caso Venere privata", diretto da Yves Boisset, tratto dal romanzo Venere privata di Giorgio Scerbanenco. Tra gli interpeti principali abbiamo anche una esordiente Raffaella Carrà non ancora consolidata nella futura carriera televisiva delle edizioni "Canzonissim" della RAI di Via Teulada-Roma. Putroppo la resa grafica del film (Youtube) è molto scadente in conseguenza di una possibile masterizzazione digitale a bassa compressione in formato AVI di una videoregistrazione VHS domestica di questa pellicola trasmessa tra gli anni '90 ed i primi 2000 dalle reti Mediaset (prima rete 4 della quale non esistono versioni postate nei social media, successivamente ITALIA 1, quella disponibile in rete).
    Milano Vialba-Roserio 1970. Cavalcavia Giovanni Battista Grassi (vicinanze Ospedale L.Sacco). Fotogramma tratto dall’unica versione integrale reperibile in rete del film “Il caso Venere privata”, diretto da Yves Boisset, tratto dal romanzo Venere privata di Giorgio Scerbanenco. Tra gli interpeti principali abbiamo anche una esordiente Raffaella Carrà non ancora consolidata nella futura carriera televisiva delle edizioni “Canzonissima” della lunga “saga” della RAI di Via Teulada-Roma. Proprio pochi mesi dopo la produzione di questo non particolarmente fortunato film la “show-girl” bolognese ebbe un successo straordinario nella edizione di Canzonissima 1970-71. Putroppo la resa grafica del film (Youtube) è molto scadente in conseguenza di una possibile masterizzazione digitale a bassa compressione in formato AVI di una videoregistrazione VHS domestica di questa pellicola trasmessa, presumibilmente, tra gli anni ’90 ed i primi 2000 dalle reti Mediaset (la prima identificabile sarebbe Rete 4 della quale non esistono versioni postate nei social media. Successivamente ITALIA 1, quella disponibile in rete, dalla quale sono stati acquisiti alcuni fotogrammi).

    il caso venere privata 1970 cavalcavia gb grassi 1970

    Piazza dei Mercanti 1970. Fotogramma dal Film "Il caso Venere privata". Una rara immagine della Carrà a Milano.
    Piazza dei Mercanti 1970. Fotogramma dal Film “Il caso Venere privata”. Una rara immagine della Carrà a Milano.
    Milano Vigentino anni 30 del 1900. Via Giuseppe Ripamonti angolo Viale Toscana. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)
    Milano Brera Giugno 1967 ed un locale dei "beats". Le "veline" giornalistiche di quel periodo (ad essere sinceri, oggi siamo messi forse anche peggio) che per mano di Commissari e Questori scrivevano articoli di pura menzogna dove si giustificavano retate anti contestazione ... spacciate per problemi di ordine pubblico. Per paradosso, la Beat Generation non era un movimento giovanile di ispirazione Marxista. Era un prodotto idealistico figlio della società dei consumi Americana. Si rifaceva a stili di vita orientali in antagonismo con la "società occidentale" fatta di consumismo, diseguaglianze, guerre tra Stati e un capitalismo senza regole... ma non si tratta di covi eversivi di aspiranti rivoluzionari comunisti... ma la semplice parvenza di ribellione, quindi apparire ribelli piuttosto che essere... era sufficiente per scaricare gragnole di manganellate e calci di fucile anche verso minorenni... (fonte fotografica quieora.ink).
    Milano Brera Giugno 1967 ed un locale dei “beats”. Le “veline” giornalistiche di quel periodo (ad essere sinceri, oggi siamo messi forse anche peggio) che per mano di Commissari e Questori scrivevano articoli di pura menzogna dove si giustificavano retate anti contestazione … spacciate per problemi di ordine pubblico. Per paradosso, la Beat Generation non era un movimento giovanile di ispirazione Marxista. Era un prodotto idealistico figlio della società dei consumi Americana. Si rifaceva a stili di vita basati su filosofie orientali in antagonismo con la “società occidentale” fatta di consumismo, diseguaglianze, guerre tra Stati e un capitalismo senza regole… ma non si trattava, nel senso stretto del termine, di covi eversivi di aspiranti rivoluzionari comunisti… ma la semplice parvenza di ribellione, quindi apparire ribelli piuttosto che esserlo… era sufficiente per scaricare gragnole di manganellate e calci di fucile anche verso minorenni… sottoposti al pubblico ludibrio nelle pagine della “Cronaca Milanese” dei giornali come Corriere della Sera e Il Giorno… Pochi anni dopo, la Procura della Repubblica di Milano, tollerava le famiglie mafiose di Cosa Nostra (e le prime organizzazioni criminali calabresi) che gestivano il narcotraffico di eroina nelle periferie, a partire dalla nota “Guerra del Giambellino” che vide decine di omicidi dovuti alla contesa del terreno di spaccio (eventi avvenuti tra il 1978 sino ai primi anni ’90, con retate = zero e totale tolleranza verso la presenza di mafie dedite al narcotraffico in interi quartieri di Milano). (fonte fotografica quieora.ink).
    MILANO Veduta del Campanile della Chiesa di San Gottardo, sullo sfondo si intravede anche il Duomo. Milano 1920 circa,,Copyright © Fototeca Gilardi
    MILANO 1920 circa. Campanile della Chiesa di San Gottardo, ripreso da Via Santa Tecla, da un ballatoio di case di ringhiera demolite negli anni ’30 del 1900.
    Milano Aprile 1967, "Beat Generation", un movimento pacifico giovanile di ribellione simbolica e intellettuale che precedette il "Maggio del '68 Parigino" e il lungo periodo di contestazioni che in Italia ed a Milano diedero poi avvio alla "reazione" del terrorismo di matrice neofascista stragista di Stato (dalla Strage di Piazza Fontana in avanti). Piazza della Scala, Aprile 1967, piccolo corteo di "capelloni" che ispirandosi ai movimenti giovanili e studenteschi degli USA (Columbia University) manifestava uno stato di ribellione al "sistema" Americano e anglosassone (principalmente simboleggiato dal capitalismo imperialista e guerrafondaio della superpotenza USA (guerra del Vietnam) ne misero in discussione l'intero sistema (e potere) economico, culturale, sociale, politico e militare. Un tratto distintivo dei giovani (a Milano pochi, che finirono tutti schedati dalla DIGOS, dalla Narcotici-Buoncostume) aderenti alla Beat Generation erano capelli (ed a volte anche barbe) di una lunghezza superiore alla media ed il consumo di Canapa (Hashish) finalizzato all'utopistica "fuga dal sistema" molto predicata da questi movimenti di origine americana, a modo loro, figli inconsapevoli di un consumismo e di una povertà di valori sociali e culturali di cui era impregnata e per molti aspetti ammorbata la società dei consumi americana. Le capigliature e la detenzione e consumo di stupefacenti erano un pretesto, per le Polizia e la Magistratura di Milano, di schedatura penale e incarcerazione per le piu' svariate violazioni del "codice Rocco" (ordinamento penale fascista tutt'oggi in essere nel Codice Penale italiano, seppur con alcune miniriforme nel corso dei decenni...). I giovani esponenti italiani e milanesi della Beat Generation, numericamente pochi (rispetto a quanto poi avvenne l'anno successivo con l'avvio delle contestazioni studentesche), tentarono un dialogo con le istituzioni... senza riuscirci (l'unico risultato utile fu una manifestazione dell'8 Aprile 1967, autorizzata dalla Questura di Milano. I reati per i quali questi "militanti" (in buona parte figli di una certa "Milano bene" che poteva permettersi viaggi all'estero, negli USA ed a Londra, ivi inclusi anche periodi di studi in tali Nazioni)
    Milano Aprile 1967, “Beat Generation”, un movimento pacifico giovanile di ribellione simbolica e intellettuale che precedette il “Maggio del ’68 Parigino” (e che in parte ne fu anche motivo di ispirazione politica ed intellettuale) e il lungo periodo di contestazioni che in Italia ed a Milano diedero poi avvio alla “reazione” del terrorismo di matrice neofascista stragista di Stato (dalla Strage di Piazza Fontana in avanti) e successivamente alla “nascita” di movimenti terroristici di ispirazione “marxista” sino alle Brigate Rosse (multidirette dai servizi segreti italiani). Piazza della Scala, Aprile 1967, piccolo corteo di “capelloni” che aderivano ai movimenti giovanili e studenteschi degli USA (Columbia University) i cui principali esponenti furono Jack Kerouac, Allen Ginsberg, Lucien Carr e vari scrittori ed intellettuali americani di quel periodo. I giovani che vi aderirono manifestavano uno stato di ribellione al “sistema” Americano e anglosassone (principalmente simboleggiato dal capitalismo imperialista e guerrafondaio della superpotenza USA (guerra del Vietnam). I movimenti della Beat Generation misero in discussione l’intero sistema (e potere) economico, culturale, sociale, politico e militare USA e NATO.
    Un tratto distintivo dei giovani (a Milano pochi, finirono tutti schedati dalla DIGOS, dalla Narcotici-Buoncostume) aderenti alla Beat Generation erano i capelli lunghi (ed a volte anche barbe) di una lunghezza superiore alla media ed il consumo di Canapa (Hashish) finalizzato all’utopistica “fuga dal sistema” molto predicata da questi movimenti di origine americana, a modo loro, figli inconsapevoli di un consumismo sfrenato e di una povertà di valori sociali e culturali di cui era impregnata e per molti aspetti ammorbata la società dei consumi americana.
    Le capigliature e la detenzione e consumo di stupefacenti erano un pretesto, per le Polizia e la Magistratura di Milano, di schedatura penale e incarcerazione per le piu’ svariate violazioni del “codice Rocco” (ordinamento penale fascista tutt’oggi in essere nel Codice Penale italiano, seppur con alcune miniriforme nel corso dei decenni…). I capelli lunghi erano pretesto per espulsioni dall’ambiente universitario. I “capelloni” venivano rubricati dalla Procura della Repubblica di Milano come “atti di travestismo” ed in generale come “atti osceni in luoho pubblico”… la detenzione per uso personale di Canapa era illegale e oggetto della irrogazione di pene detentive. I giovani esponenti italiani e milanesi della Beat Generation, numericamente pochi (rispetto a quanto poi avvenne l’anno successivo con l’avvio delle contestazioni studentesche), tentarono un dialogo con le istituzioni… senza riuscirci (l’unico risultato utile fu una manifestazione dell’8 Aprile 1967, autorizzata dalla Questura di Milano). I reati per i quali questi “militanti” (in buona parte figli di una certa “Milano bene” che poteva permettersi viaggi all’estero, negli USA ed a Londra, ivi inclusi anche periodi di studi in tali Nazioni), come sopra accennato, erano correlati alla violazione del “buon costume” ed all’uso di droga. Degno di nota fu il fatto che diversi esponenti della Beat Generation milanese controquerelarono le istituzioni (Magistratura, Questura e Polizie) per l’abuso di metodi repressivi contro le loro iniziali manifestazioni pacifiche ed uno stile di vita sirucamente scandaloso per l’epoca ma totalmente privo di forme di violenza e provocazione. Per approfondimenti storico-sociali di quel periodo si consiglia la visione di questi siti http://www.melchiorre-mel-gerbino.com/MondoBeat/MB10_18_marzo_1967.html https://it.wikipedia.org/wiki/Beat_Generation https://www.900letterario.it/focus-letteratura/beat-generation-protesta-societa/

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    RISOLTO L’ENIGMA DELLA DATA DI UNA “”FANTOMATICA”” 🙂 IMMAGINE RITRAENTE VIA DANTE (META’ ANNI 60 CIRCA), POSTATA ASTUTAMENTE DAI FURBETTI DEL FORUM MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY.

    Dopo una attenta ricerca è emerso che i “soliti noti” di tale forum, costituito da non più di 4-5 persone, hanno nuovamente escogitato il trucchetto del simulare utenti fake che postano e domandano relativamente a immagini erroneamente datate.

    Su ebay

    https://www.ebay.it/itm/Milano-Via-Dante-Banca-di-Legnano-1965-/152017823360

    esiste (perche’ probabilmente postata dal medesimo personaggio che ne possiede una copia originale) la versione originale di tale immagine, parte di una cartolina postale illustrata ritraente Via Dante nella estate del 1964 a pochi mesi dall’apertura della linea 1 della metropolitana.

    L’immagine è quella sottostante

    s-l1600una cartolina viaggiata e postalizzata nel Maggio 1965 dalla quale, in quel forum, una persona ha creato un falso aneddoto dove postava il solo lato illustrato della cartolina (non prima di effettuare un fotoritocco della temperatura di colore della medesima), omettendo il retro postalizzato e vidimato dall’ufficio postale di partenza, inventandosi una datazione erronea del 1970, dal medesimo “corretta” al 1964. Di simulazioni del genere quel forum è pieno sin dal lontano 2006. Ancora una volta le solite domande e risposte che calzano a pennello per quesiti di datazione e localizzazione che si crede non provengano da utenti reali richiedenti ma siano una forma di rappresentazione ed esaltazione di conoscenze storiche in realtà non possedute e acquisite dal possesso di centinaia di migliaia di foto e cartoline vintage (come anche di opere editoriali) utilizzate per creare “aneddoti” … (nel contempo Facebook farebbe incetta di tali immagini…alimentando redditi autoeditoriali e di “click” per la medesima multinazionale di Zuckerberg).

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    Segrate nei primi anni '70. Costruendo lotto edilizio di "Milano Due" della EDILNORD di Silvio Berlusconi. Negli anni '80, nei filoni di indagine dei magistrati Falcone e Borsellino emersero rapporti diretti tra il padre, Luigi Berlusconi e gli stessi Sillvio e Paolo Berlusconi (quest'ultimo con ruoli secondari) con la famiglia palermitana dei Bontate, Vittorio Mangano (lo "stalliere" di Arcore). La magistratura palermitana defini' , nella veste di Paolo Borsellino, Vittorio Mangano (mafioso) come una "testa di ponte" tra ka mafia siciliana e le imprese del Nord Italia. I legami tra Berlusconi e la famiglia Bontate, Mangano, Marcello Dell'Utri e la famiglia Berlusconi erano noti dalla connivente Procura di Milano sin dagli anni '60 del '900 ma vennero rivelati nei maxi processi di mafia condotti da Paolo Borsellino. Il resto è storia nota (a tutti tranne che ai magistrati delle Procure di Milano e Monza che sempre negarono e negano tutt'oggi... ma del resto... procure che hanno appalti con la presenza della 'ndrangheta ... non devono stupire come non deve stupire che Milano fu in mano a Cosa Nostra negli anni '80 e '90 per poi essere totalmente controllata dall'attuale 'ndrangheta. Edilord venne capitalizzata con fondi neri di riciclaggio provenienti dalla Banca Rasini di Milano (direttore commerciale Luigi Berlusconi) sin dalla metà degli anni '60. Se volessimo trovare, tra i corresponsabili delle stragi di Capaci e Via D'Amelio... non solo i noti servizi segreti, la stessa Cosa Nostra... ne erano responsabili... semmai ne erano gli esecutori... i mandanti sono poi entrati in carriera politica dal 1994... oggi tali mandanti hanno eredi politici, ex alleati nei governi degli anni '90, 2000 sino al 2011, come anche nelle giunte comunali di Milano, sino al Luglio 2011... sono gli attuali partiti di estrema destra di cui è facile individuare i leader che si professano sovranisti e neo fascisti... La fonte di questa immagine proviene dal sito https://storiedimenticate.it/milano-due/ dove nel Blog annesso sono state scritte delle note di demerito verso Berlusconi e l'origine dei suoi capitali. Degno di nota è il post di un ex dipendente della Regione Lombardia che dichiara di essere stato assunto nel Governo Regionale nel lontano 1981 grazie alle grazie di Berlusconi che gli riservo' un secondo incarico nel centro direzionale Palazzo Canova di Segrate. Una piccola nota di cronaca contemporanea. Alcune delle pagine Facebook dedicate alla "storia della Milano sparita" esistono grazie ad una precisa volontà di vari "uomini e donne" del parco dirigista di Berlusconi (ex sindaci ed ex presidenti ATM degli anni '2000)... quindi quando visitate alcune pagine facebook dovreste ricordarvi del personaggio politico che fu all'origine della loro nascita e diffusione... ovviamente con danni notevoli alla pluralità e democrazia... come da anni si segnala in questo sito.
    Segrate nei primi anni ’70. L’immagine ritrae il costruendo lotto edilizio di “Milano 2” , realizzato dalla EDILNORD di Silvio Berlusconi (pare che fosse pratica non pagare i fornitori, in tali opere, allo scopo di farli fallire e rilevarne le società). Negli anni ’80, nei filoni di indagine dei magistrati Falcone e Borsellino, emersero rapporti diretti tra il padre, Luigi Berlusconi e gli stessi Silvio e Paolo Berlusconi (quest’ultimo con ruoli secondari) con la famiglia palermitana dei Bontate e di Vittorio Mangano (lo “stalliere” di Arcore). La magistratura palermitana defini’ Vittorio Mangano (mafioso) come una “testa di ponte” tra la mafia siciliana e le imprese del Nord Italia.
    I legami tra Berlusconi e la famiglia Bontate, Mangano e Marcello Dell’Utri erano noti dalla connivente Procuradella Repubblica di Milano sin dagli anni ’60 del ‘900 (non parti’ mai nessuna indagine in tal merito, nè 50 anni fa nè in tempi piu’ recenti) ma vennero rivelati solo negli anni ’80… quindi in forma molto tardiva e solo nei maxi processi di mafia condotti da Paolo Borsellino. Il resto è storia nota (a tutti tranne che ai magistrati delle Procure di Milano e Monza che sempre negarono e negano tutt’oggi)… ma del resto… procure che hanno appalti con la presenza della ‘ndrangheta … non devono stupire … per la loro, ormai ultra cinquantennale, latitanza investigativa… come altrettanto non deve stupire che Milano fu in mano a Cosa Nostra negli anni ’80 e ’90 per poi essere totalmente controllata dall’attuale ‘ndrangheta a partire dal “post Tangentopoli ’92”. Edilord venne capitalizzata con fondi neri di riciclaggio provenienti dalla Banca Rasini di Milano (direttore commerciale Luigi Berlusconi) sin dalla metà degli anni ’60. Se volessimo trovare, tra i corresponsabili delle stragi di Capaci e Via D’Amelio… non solo i noti servizi segreti, la stessa Cosa Nostra… (principalmente esecutori)… ma i veri mandanti… scopriremmo che buona parte di loro vivevano all’ombra della Madoninna… poi entrati in carriera politica dal 1994… oggi tali mandanti hanno eredi politici, ex alleati nei governi Berlusconi degli anni ’90, ‘2000 sino al 2011, come anche nelle giunte comunali di Milano (sino al Luglio 2011) … si tratta degli attuali partiti di estrema destra di cui è facile individuare i leader che si professano sovranisti e adottano, nelle intenzioni, principi neo fascisti…
    La fonte di questa immagine proviene dal sito https://storiedimenticate.it/milano-due/ dove nel Blog annesso sono state scritte delle note di demerito verso Berlusconi e verso l’origine dei suoi capitali. Degno di nota è il post di un ex dipendente della Regione Lombardia che dichiara di essere stato assunto nel Governo Regionale nel lontano 1981 grazie alle “spinte” di Berlusconi che gli riservo’ un secondo incarico nel centro direzionale Palazzo Canova di Segrate. Una piccola nota di cronaca contemporanea: Alcune delle pagine Facebook dedicate alla “storia della Milano sparita” esistono grazie ad una precisa volontà di vari “uomini e donne” del parco dirigista di Berlusconi (ex sindaci ed ex presidenti ATM degli anni ‘2000)… quindi quando visitate alcune pagine facebook dovreste ricordarvi del personaggio politico (e dei suoi politicanti meneghini) che fu all’origine della nascita e diffusione della storia di Milano in versione social net… ovviamente con ripercussioni notevoli alla pluralità e democrazia… (danni riferiti all’esistenza di tali pagine Fbook) come da anni si segnala in questo sito.

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    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Proseguono le elucubrazioni di Milano Sparita Skyscrapercity

    L’immagine sovrastante (un link) ritrae Via Dante. Dal 2012 circa, un presunto storico (presunto storico, non realmente storico) si arrovella sulla tesi che questa foto sia stata ripresa prima dell’inaugurazione (1 Novembre 1964) della linea Rossa M1 della metropolitana (Lotto-Sesto Marelli), sostenendo, la sua tesi, con la presunta presenza dei silos di “betonaggio” dell’impresa TORNO in Piazza Castello.

    L’eventuale presenza di tale cantiere non dimostra che la fotografia sia antecedente al 1964 o del 1964. Il “varco” realizzato nei primi anni ’60 (proprio davanti al portale del Castello Sforzesco) era un punto di ingresso che permise, a titolo di collaudo e di immissione dei treni lungo la linea, l’ingresso di vetture (pare anche tramviarie) elettromotrici del futuro parco treni della metropolitana 1.

    Fomte Stagniweb
    Fonte Stagniweb

    Purtroppo c’è sempre qualcuno che sentenzia conclusioni definitive in assenza di fonti, anche fotografiche, che dimostrino che tale varco (di Piazza Castello) venne chiuso, riempito e livellato, prima del Novembre 1964.

    … insomma… tanti dettagli che sembrano essere totalmente ignorati dai “superesperti commerciali” di Milano Sparita SSC… l’eventuale presenza di cantiere nel sito che ospitava la fontana, poi sventrato per fungere da punto di ingresso dei treni M1… poteva anche prolungarsi ben oltre il 1964…

    Nulla impedirebbe, pertanto, di ipotizzare che il “tamponamento” con riempimento della tratta di ingresso provvisorio alla galleria metropolitana sotterranea (da Piazza Castello verso la costuenda fermata M1 Cairoli), avvenne successivamente al 1 Novembre 1964 (la presenza di tale accesso non impediva il funzionamento della linea). Il cantiere TORNO poteva, quindi, essere ancora presente nella estate del 1965, successivamente all’inaugurazione della M1, in attesa della completa chiusura di una rampa di discesa binaria che non vincolava, in quanto tale, l’inaugurazione e la messa in esercizio della linea. Pertanto, il datare tale immagine al 1970 circa non si discosta sensibilmente da una data non anteriore al 1965/66 o persino prossima al 1968. Analizzando l’immagine sopra linkata si notano, rispetto all’abbigliamento in voga nei primi anni ’60, accenni di scampanature di pantaloni, colletti di camicia e taglie delle medesime prossimi a quelli in voga negli anni ’70, soprattutto tra il 1969 e il 1979 circa (camicie strette e pantaloni a zampa d’elefante) Un “look” totalmente assente nei primi anni ’60, incluso il 1964, uno stile che invece sembra (apparentemente) essere accennato, nella foto linkata.

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    Piazza Cordusio nel 1914 circa. (fonte fotografica web castellodelguado)
    Piazza Cordusio nel 1914 circa. (fonte fotografica web castellodelguado)
    Milano 1969. Tra Morivione e Porta Romana-Ravizza. Manifestazione operai OM-FIAT lungo una irriconoscibile Via Pompeo Leoni (sullo sfondo i vecchi capannoni OM di Via Pietrasanta, oggi non più esistenti. (fonte: sites.google.com)
    Milano 1969. Tra Morivione e quartieri Parco Ravizza-Vigentino. Manifestazione operai (ed, a giudicare dall’abbigliamento, anche di qualche impiegato e “quadro intermedio”) OM-FIAT lungo una irriconoscibile Via Pompeo Leoni (sullo sfondo i vecchi capannoni OM di Via Pietrasanta, buona parte di essi, oggi, non sono più esistenti). (fonte: sites.google.com)
    fioraie in piazza Duomo castellodelguado
    Milano, Piazza Duomo 1914. Venditrici e venditori di fiori. (fonte fotografica web: castellodelguado)
    Milano Mecenate-Taliedo 1967. Viale Ungheria (primi numeri civici a ridosso dell'incrocio con Via Oreste Salomome (fonte web: 2.bp.blogspot)
    Milano Mecenate-Taliedo 1967. Viale Ungheria (primi numeri civici a ridosso dell’incrocio con Via Oreste Salomome). (fonte web: 2.bp.blogspot)
    Milano 1973. Gallaratese. Incrocio Via Uruguay con Via delle Ande. (fonte web: Casa della Vetra)
    Milano 1973. Gallaratese. Incrocio Via Uruguay con Via delle Ande. (fonte web: Casa della Vetra)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    Gli account Misterno26 e Xesar (il secondo ricorda i nomi delle vaschette di cibo umido in patè, verdurine e salsina per i cani… 😉 ) sono probabilmente gestiti da una sola persona:

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=de9b0adb1101e2f78fecddcff1d91974&t=1232367&page=5069

    che si pavoneggia fingendo di rispondere ai quesiti di una seconda persona che non esiste.

    Il personaggio si è scelto, nelle note raccolte in suo possesso, foto contenenti soggetti identici ripresi in periodi ravvicinati… facendosi una domanda e rispondendovi con il noto effetto “miracolistico” al quale ormai siamo abituati.

    Tempo libero buttato al vento, no ?

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    Immagine con didascalia "Milano 1950" (agefotostock). Presumibilmente una scuola media inferiore di Milano durante l'ora di educazione fisica per una classe femminile. Lo stile educativo "ginnico" riflette, palesemente, quello del ventennio fascista appena trascorso.
    Immagine con didascalia “Milano 1950” (agefotostock). Presumibilmente una scuola media inferiore di Milano durante l’ora di educazione fisica per una classe femminile. Lo stile educativo “ginnico” riflette, palesemente, quello del ventennio fascista appena trascorso.

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    L’attività di utilizzo pubblicitario-commerciale di immagini di fonte non dichiarata… prosegue nelle gemellate Milano Sparita…

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2234407446606264/2724891920891145/?type=3&eid=ARAiCeeAQ4eIs_cynCcLvqeB2r9as04Kc-byrEukQpzwfP5xse6fWj6wT-Qp5fdPEY08BAhQ9dUaD29v&__xts__%5B0%5D=68.ARDttlmZVFKbn21aCvghmDw20oET6c7ILcltYPr-jB08lWcLQhp3uMKigavkHb6JtF5xuHEU9a6sZtZ7MiuRinCJD3IbUdfTnoFZV2R6CTHLu1Runnuy5NRq6-dsWJldvu-uzPi5MUkUUcFbOWP5prRGvkFXHPn3Ah6bT4RfqiNcLw-KV8gRC0J-UrgLGuexAuuSTd2mLUZrv8nFf-wKUQDhgdT3_NU40sJrkIudfIb0XYL93ervosEr_1JhU9bDasFCXbNkrTVNWecqW1DzRan3yE_wHd-3y9gqApYZq86g2YNnr-oBznI8DBu0W7t1SVTdvVsNMe_1PCJvAx48XLqwNA&__tn__=EHH-R

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/75047326_2724891924224478_6453608981272199168_n.jpg?_nc_cat=107&_nc_oc=AQmTCgob_RKvLDh_7dRxBusimUD520E1eT3y_8L-rsyBLt6hLIzYkdFesAUZMLlMVe4&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=4d82ae5f579bdcf4127d99b0264d0edc&oe=5E8B4583

    immagine di misterno26 (Milano Sparita SSC) postata tra Mercoledi’ e Giovedi’ 14/11/19 con didascalia priva di senso logico … tanto per acconsentirne la pubblicazione inedita (senza citare la fonte). Puntualmente (ma non si grida al ladro per i motivi che sappiamo) finita nelle fauci di Facebook Italia che da qualche giorno propone, anche, l’acquisto on-line, di un ulteriore nuovo libro pubblicato da una casa editrice pugliese… come dire… piu’ lontano sono … più lontano sarebbe il Foro competente (Lecce) dove gestire controversie…

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    Immagine catalogata nel database Pinterest.ru come Milano nel 1950. Località di zona non precisata e non identificabile. L'immagine ritrae due motorette della Polizia Municipale, presumibilmente di Milano... ma i riferimenti ed i dati offerti sono molto scarsi ...
    Immagine catalogata nel database Pinterest.ru come “Milano nel 1950”. Località di zona non precisata e non identificabile (in apprenza extraurbana). L’immagine ritrae due motorette della Polizia Municipale, presumibilmente di Milano… ma i riferimenti ed i dati offerti sono molto scarsi …
    Milano Gallaraese verso il Lampugnano primissimi anni '80 (intorno al 1980-81) del 900. Anche questa immagine è presente nel database Flickr di Yahoo, noto per essere utilizzato da Milano Sparita Skyscrapercity... pertanto pur ottenendo esito negativo in Google e Bing, non si esclude che questa immagine sia già passata, più volte, in tale forum. Lo scatto dovrebbe inquadrare l'incrocio tra Via Benedetto Croce e Via Fabrizio Quattrocchi. Dopo tale periodo, non lontano da questo punto venne realizzato il Palatrussardi, poi Palasharp, simbolo della "Milano da bere" del PSI e di una Milano che con la stessa presunzione di oggi (ma si faccia attenzione al fatto che la Milano di allora trainava l'Italia, gli investimenti per Milano avevano anche un ritorno a livello nazionale, cosa che oggi non avviene piu' i capitali pubblici investiti per la metropoli restano nella metropoli in conseguenza di una economia malata, distorta, basata sulla speculazione edilizia e dei grandi eventi e grandi opere).
    Milano Gallaraese verso il Lampugnano primissimi anni ’80 del 900 (intorno al 1980/82, vista la presenza di una cartellonistica informativa stradale assente durante gli anni ’70 e la presenza dei primi scivoli per le carrozzelle dei portatori di handicap, come ben visibile nello spartitraffico inquadrato nel lato destro della fotografia). Anche questa immagine è presente nel database Flickr di Yahoo, noto per essere utilizzato da Milano Sparita Skyscrapercity… pertanto pur ottenendo esito negativo in Google e Bing, non si esclude che sia stata già passata, più volte, in tale forum. Lo scatto dovrebbe inquadrare l’incrocio tra Via Benedetto Croce e Via Fabrizio Quattrocchi. Dopo tale periodo, non molto lontano da questo punto, venne realizzato il Palatrussardi, poi Palasharp, simbolo della “Milano da bere” del PSI e di una Milano che con la stessa presunzione di oggi si vantava di primati europei che non esistevano nè allora nè oggi (ma si faccia attenzione al fatto che la Milano di allora trainava l’Italia, gli investimenti per Milano avevano anche un ritorno a livello nazionale, cosa che oggi non avviene piu’ in quanto capitali pubblici investiti per la metropoli restano nella metropoli in conseguenza di una economia malata, distorta, basata sulla speculazione edilizia e dei grandi eventi e grandi opere e del noto riciclaggio che la Procura di Milano tollera per motivi che se fossero appronfonditi aprirebbero una “manettopoli” di proporzioni inimmaginabili… verso il corpo giudiziario milanese che si vedrebbe totalmente esautorato dall’attuale “Palazzo di Giustizia”).
    Milano Gallaratese primi anni '80. Cantiere del costruendo Centro Commerciale Bonola). Immagine probabilmente convertita in Bianco e Nero, presente negli archivi di flickr.com (non è dato sapere se proveniente dalla mega raccolta Skyscrapercity MS).
    Milano Gallaratese primi anni ’80 (1980 circa). Cantiere del costruendo Centro Commerciale Bonola. Immagine probabilmente convertita in Bianco e Nero, presente negli archivi di flickr.com (non è dato sapere se proveniente dalla mega raccolta Skyscrapercity MSparita… Google da esito negativo ma probabilmente è solo una svista di tale motore… in quanto… a memoria d’uomo… tale immagine venne, quasi certamente, passata anche in tale forum e forse in più di una occasione).

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    Gli arzigogoli concettuali (qualcuno li chiamerebbe pugnettoni mentali) di persone che non sanno come utilizzare al meglio il loro tempo libero (ci si augura che il loro tempo libero sia da pensionati, al posto dei vertici amministrativi di aziende ed SPA municipali) che le contraddistingue

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=de9b0adb1101e2f78fecddcff1d91974&t=1232367&page=5065

    (ricercare, nella pagina indicizzata, l’immagine che ritrae le ombre proiettate dalle torri Turati 1 e 2 lungo Piazza della Repubblica, verso la metà degli anni ’60 del 1900)

    Forse l’unico contributo che questi personaggi hanno apportato alla “storia di Milano” è l’aver diffuso centinaia di migliaia di foto che hanno permesso a Facebook Italia di produrre profitti senza pagare tasse, evolvendo importi forfettari alle amministrazioni erariali USA (i profitti dei social non sono reali ma si basano sul conteggio di utenti reali e fake che visitano e condividono pagine come Milano Sparita e da Ricordare) e di monopolizzare la storia “meneghina” mettendo in secondo piano qualsiasi opera editoriale e storica successiva alla comparsa di Milano Sparita e da ricordare Facebook + libro (primavera 2010 … ormai quasi 10 anni).

    Dopo Milano Sparita sorsero altre pagine dello stesso tenore, da Milano alla Barona alla Milano secolare etc… tutte abbinate a libri stampati negli USA diffusi tramite Amazon (quindi piu’ che un beneficio per storia ed economia, un colpo di grazia all’economia nostrana…).

    Quotidianamente si leggono, nel forum indicato, arzigogoli concettuali dai quali, secondo i loro autori, se ne dovrebbero trarre spunti inediti ed epocali (Mattarella dovrebbe esserne informato, quanto meno per il riconoscimento di premi letterali a tali storici…) per datazioni storiche inedite di immagini della Milano dei decenni passati.

    L’ultima “dimostrazione” riguarda le ombre proiettate lungo Piazza della Repubblica dalle Torri Turati 1 e 2 in una fotografia dove la datazione puo’ essere fatta con metodi completamente differenti da quelli di coloro che sostengono di essere la colonna (granitica) portante della storia di Milano (sia chiaro che questo sito, Milanobarona, non è storico, non è fatto da storici… e non sarebbe, nella maniera piu’ assoluta, da considerarsi una fonte unica ed univoca come tali personaggi considererebbero loro stessi).

    L’ombra visibile sulla sinistra dell’immagine è ricondubicile alla Torre Turati 1 che venne completata nel 1960 (in rete ci sono molte fonti che lo testimoniano). Il tetto della Turati 1 ha sempre ospitato antenne (sino a non molti decenni fa le aziende erano in contatto tra loro con ponti radio acquistati da società di telecomunicazione private, molto prima dell’avvento dei fax e di internet… senza poi considerare che alcune telescriventi non erano connesse in rete Stipel e poi SIP ma direttamente con radiofrequenze affittate da società private… il capitalismo italiano degli anni ’60-’80 si connetteva con tali sistemi che andavano “in antenna” sui tetti delle torri piu’ alte di Milano e non solo di Milano).

    Il fatto che sia presente anche anche l’ombra della Turati 2 (completata nel 1969, l’anno che diede l’addio, sino agli anni ’80 di Salvatore Ligresti, alla costruzione di grattacieli a Milano, per prevalente uso terziario ed uffici) rivela che l’anno dello scatto di tale immagine è successivo al 1960, forse databile verso la metà degli anni ’60 o comunque compreso tra il 1965 e non superiore al 1968 (sempre che l’apparente minore lunghezza dell’ombra della Turati 2 non sia una illusione prospettica, in quanto anche la seconda torre poteva già essere ultimana, almeno nella sua altezza, al momento dello scatto). Questo… in modo indipendente dalla presunta irregolarità del tetto della Turati 1 (che essendo completata nel 1960 non poteva ospitare ancora un cantiere le cui asperità erano presenti solo sul tetto ma non lungo i lati verticali della torre… come indicato le impalcature si smantellano dall’alto verso il basso, non viceversa e mi pare di aver scoperto l’acqua calda…).

    Quindi l’arzigogolare la mente sulla data dell’immagine, andando a sostenere che le irregolarità presenti sul tetto della Turati 1 siano residui di cantiere posteriori al 1960 (le impalcature di cantieri edili si smantellano dall’alto verso il basso e non viceversa) … non porta a nessuna conclusione utile. Nell’ombra proiettata non si notano asperità e sporgenze lungo la verticalità ma solo nel tetto (il tetto della Turati 1 ha sempre ospitato antenne, da quasi 60 anni. Se consideriamo che la presenza di antenne, a seconda dell’angolo di inclinazione dei raggi solari, puo’ proiettare apparenti irregolarità sul tetto… tali asperità potrebbero essere le ombre dei lembi superiori di un certo numero di antenne).

    I metodi di datazione di tale immagine, adottati in quel forum, non sembrano essere particolarmente fruibili…

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    Milano 1940 Parco Sempione. Cascata acqua VII° Triennale.
    Milano 1940 Parco Sempione/Torre Littoria (dopo il 1945 Torre Branca). Cascata acqua VII° Triennale.
    Milano Ticinese 1933. Via Pietro Custodi angolo Via Giovenale. (fonte: web repubblica.milano). Anche in questo caso l'ìimmagine venne già "pescata" (nel passatopì) dal forum Milano Sparita Skyscrapercity.
    Milano Ticinese 1933. Via Pietro Custodi angolo Via Giovenale. (fonte: web repubblica.milano). Anche in questo caso l’ìimmagine venne già “pescata” (nel passato) dal forum Milano Sparita Skyscrapercity (con un inventario di qualche centinaio di migliaio di foto postate, dai medesimi, è quasi impossibile recuperare in rete qualcosa che non sia passato dal suddetto monopolio assolutistico).

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    OGNI OFELÈE AL FÁ ‘L SO MESTÈ !

    (quando Internet permette di esibire qualifiche accademiche che esistono solo in rete)

    Tradotto in italiano, ogni pasticciere deve fare il proprio lavoro…cioè solo il pasticciere !

    Il significato di questo proverbio popolare milanese si riconduce, in questi commenti, al far desistere storici autorefernziati (che si sono autoletti come tali e che vorrebbero che si scrivesse di loro solo in termini di lusinghe) nel proporsi come fonti superautorevoli (ed uniche).

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5065

    (prima immagine postata).

    Anche un non storico di Milano è a conoscenza che la Pasticceria “Sant’Ambroeus” (Corso Matteotti, sede unica, mai traslocata nè prima nè dopo la data della sua inaugurazione) venne aperta nel 1936 e che l’asse di corso Matteotti-piazza San Babila e del sistema di corso Europa-via Larga, (la cosiddetta “Racchetta”) venne realizzato durante gli anni ’30 del 1900, apparendo identico prima del periodo bellico, durante e anche dopo.

    Il signor Misterno26 che grazie ad internet appare come un eccelso storico della città di Milano.. deve invece la sua presenza (in rete)… come “mente eccelsa” (sotto forna di nick)… proprio alla grande facilità con la quale forum e social permettono di generare un profilo parallelo alla propria vita reale e inserici dentro qualifiche e competenze “inedite”.

    Negli anni ’30 (più o meno sino al periodo della Liberazione, ovvero sino alla fine d’Aprile 1945) il costruendo asse Matteotti S. Babila si chiamava Corso del Littorio.

    e’ facilmente riscontrabile in questa pagina http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3a010-0014029/

    Ora veniamo al dunque.

    L’immagine postata da Misterno26 (il semplice link che punta ai database SSC)

    … è indubbiamente della fine anni ’30 del 900 (o almeno si crede, potrebbe anche essere di qualche periodo posteriore).

    In ogni caso, vista la censura storica (relativa al periodo fascista) che per tutti gli anni ’50 gravo’ sulle fonti testuali e fotografiche nonche’ storiche post belliche… nessuno esclude che la cartolina, pur ritraendo Corso del Littorio, venisse (nell’immediato dopoguerra) identificata con Corso Matteotti. Quindi nessun refuso dell’autore dell’immagine in cartolina con didascalia e nessuna necessità di recuperare immagini risalenti al fascismo … ma la solita elucubrazione quotidiana (tante elucubrazioni con pensieri eccelsi e raffinati, prossimi al sublime… negati ai “comuni mortali” ovvero alla “plebe”… giustificano la presenza e permanenza in rete di tale forum malgrado non raccolga in modo organico e fruibile una reale cronistoria di Milano ma una mole impressionante di immagini che hanno reso “mole imponente” le pagine facebook che le utilizzano e superfluo visitare i pochi eventi storici-fotografici patrocinati dal Comune… quando in tali eventi vediamo immagini già postate da Milano Sparita Skyscrapercity, nel 2006 e Milano Sparita Facebook nel 2010…).

    Sono fatti oggettivi sotto gli occhi di tutti (ma proprio di tutti, anche di coloro che potrebbero mettere ordine alla portata di questo problema).

    OGNI OFELÈE AL FÁ ‘L SO MESTÈ !

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    Milano 1978 Bicocca. Periferie nate già degradate. Siamo alla fine di Viale Sarca (dal lato opposto del plesso di edilizia ex IACP, oggi chiamato "Case bianche", fortino della droga e del controllo territoriale criminale), Largo Bignami. Un simile complesso di edilizia (nata come soluzione temporanea di "emergenza") prefabbricata sorge anche nell'estremo opposto, alla Barona, la nota Via Lope de Vega (con problematiche simili). Autore immagine Gabriele Basilico, fonte web Lombardia beni culturali.
    Milano 1978 Bicocca. Periferie nate già degradate. Siamo alla fine di Viale Sarca (dal lato opposto del plesso di edilizia ex IACP, visibile nella foto, oggi chiamato “Case bianche”, fortino della droga e del controllo territoriale criminale, c’è Largo e Via Emilio Bignami, alla fine di Viale Fulvio Testi). Un simile complesso di edilizia prefabbricata (nata come soluzione temporanea di “emergenza”, divenuto, all’italiana, una precarietà definitiva e permanente) sorge anche nell’estremo opposto, alla Barona, la nota Via Lope de Vega (con problematiche simili). In entrambi i casi i lotti vennero ufficialmente assegnati nel 1975 ma occupati abusivamente sin dal 1974. Autore immagine Gabriele Basilico, fonte web Lombardia beni culturali.
    Dipinto di Michele Cascella intitolato "Via Orefici a Milano " (1928 circa). Fotografia di Mari Gianni, fonte web Lombardia beni culturali.
    Dipinto di Michele Cascella intitolato “Via Orefici a Milano ” (1928 circa). Fotografia di Mari Gianni, fonte web Lombardia beni culturali.

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    https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/sacerdote-salvini-processo-1.4880624

    La magistratura italiana e ancor peggio quella milanese e lombarda (sovente conniventi con i fenomeni di ‘ndranghetizzazione del territorio e dei poteri forti) dovrebbero rileggersi tutti gli articoli della Costituzione (che la magistratura dovrebbe far rispettare… ma che in nome della subordinazione e connivenza col potere politico … omette di fare), in particolar modo sul divieto della ricostituzione di movimenti e partiti ad ispirazione neofascista, come nel caso ravvisabile di Lega e Fratelli d’Italia (anche l’ex Movimento Sociale Italiano, partito “padre” al quale si ispirerebbero… non meno di due partiti di destra estrema… era e fu per oltre 60 anni… un crimine mai represso e perseguito dalla Legge).

    Art.48:

    «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.»

    Un partito e un movimento, per essere fascisti non devono, necessariamente, chiamarsi PNF… dai metodi e dagli stili adottati si comprende se tali movimenti e partiti si ispirino, o meno, al ventennio italiano.

    Metodi intimidatori, violenti, minacce, pestaggi, aggressioni, disinformazione, etc… rappresentano per i due partiti sopra menzionati un “modus vivendi” che utilizza la militanza di Forza Nuova, Casa Pound e il neofascismo degli stadi… per affermare la propria potenza decisionale verso la società italiana.

    Si condannano preti di 82 anni, nonne di 70 per non essere state generose di lusinghe verso i vari ducetti nazionali e verso Presidenti della Repubblica che provengono dai vivai delle correnti andreottiane della DC.

    … a proposito di Lecco e del suo scandaloso e corrotto (da pressioni politiche e in alcuni casi anche ndranghetiste) tribunale.

    Pochi ricordano le frequentazioni dell’ex Ministro Lega Nord Castelli intercettato, circa una decina di anni fa, con qualche personaggio della ‘ndrangheta

    https://www.linkiesta.it/it/article/2012/04/10/lega-nord-e-ndrangheta-un-rapporto-che-nasce-prima-di-belsito/5529/

    Da notarsi che il Tribunale di Lecco, quello che manda al patibolo preti cardiopatici di 82 anni, rei di aver un poco inveito contro i nostri ducetti italiani… e che condanna cittadini che hanno segnalato la presenza della ‘ndrangheta negli appalti sanitari milanesi e lombardi… non segnalo’ mai alla DIA gli strani incontro tra l’ex Ministro di Giustizia (Giustizia, ci rendiamo conto?) Roberto Castelli ed emissari della ‘ndrangheta lecchese.

    Italia (inclusa Lombardia e Milano), fai schifo ! (e con voi gli elettori che vogliono ricostituire un regime autoritario di matrice fascistoide).

    PS, ai “signori” delle varie Milano Sparita… non abbiate troppi travasi di bile… non tutti la pensano allo stesso modo… c’è anche chi dissente da certi poteri occulti.

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    Milano 1990, Barona. Cavalcavia Don Lorenzo Milani (autore Cesare Colombo). Fonte web Lombardia beni culturali. L'autore della foto ha cercato di esaltare un effetto di illuminazione diretta prodotta dal fascio di luce di un lampione su un gruppeto di persone in attesa dell'autobus 95 (oggi sostituita dalla 98).
    Milano 1990, Barona. Cavalcavia Don Lorenzo Milani (autore Cesare Colombo). Fonte web “fotografieincomune”. L’autore della foto ha cercato di esaltare un effetto di illuminazione diretta prodotta dal fascio di luce di un lampione su un gruppeto di persone in attesa dell’autobus 95 (oggi sostituita dalla 98).
    Milano 1957, Prato Centenaro-Niguarda. Via Demonte. Studio Sommariva, fonte web Lombardia beni culturali.
    Milano 1957, Prato Centenaro-Niguarda. Via Demonte. Studio Sommariva, fonte web Lombardia beni culturali.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    Ricordate questa immagine recentemente postata da una delle varie pagine Fabook dedicata al quartiere dove si trova questa località (Barona, Via Malaga, Lambro Meridionale) ?

    Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato, prima di tale periodo, era inedito in rete internet. Oggi l’immagine viene venduta su ebay ma questa specie di “draga” (si utilizzano i termini didascalici postati a suo tempo in quel forum) che attraversa il canale appena cementificato del Lambro Meridionale (Olona) lungo la Via Malaga (nel 1949) ha sicuramente una fonte sconosciuta... ma l’ultima fonte utile è il forum citato. Non è noto quale fosse la fonte prima della pubblicazione inedita di tale data e web.
    Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato, prima di tale periodo, era inedito in rete internet. Oggi l’immagine viene venduta su ebay ma questa specie di “draga” (si utilizzano i termini didascalici postati a suo tempo in quel forum) che attraversa il canale appena cementificato del Lambro Meridionale (Olona) lungo la Via Malaga (nel 1949) ha sicuramente una fonte sconosciuta… ma l’ultima fonte utile è il forum citato. Non è noto quale fosse la fonte prima della pubblicazione inedita di tale data e web.

    bene… anzi male…

    Quanto dichiarato (immagine priva di fonte e in vendita su ebay) non corrisponde proprio al vero (e si dubita che sia una svista…).

    Ecco dove troviamo la prima apparizione di tale foto (ormai si crede che la fonte principale non sia di utenti privati che ebbero nonni e bisnonni appassionati fotografi… e che donano alle varie Milano Sparita & Co, toccanti testmonianzhe storiche… ma fonti non dissimili da quelle utilizzate da web istituzionali come “fotografieincomune” “lombardiabeniculturali” (ovvero presunte raccolte donate o utilizzate dalle istituzioni… sino a prova contraria), fonti che non possono essere utilizzate come verrebbero utilizzate per diventare speculazione incontrollata ed esentasse di Facebook.

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=136826601

    La memoria non ingannava. La prima apparizione, inedita, risale al 26 Novembre 2016.

    Come già scoperto nel Luglio 2018, varie immagini inedite postate per la prima volta su tale forum vengono poi vendute su Ebay.

    L’immagine e il thread indicizzato è visibile nello screen shoot sottostante.

    Milano Sparita SSC 26 Noveembre 2016L’account di Milano Sparita SSC è lo stesso che accuso’ l’autore di questo sito di rubare foto (probabilmente … non sapeva come cercare di portare la ragione dalla sua parte, quando era in torto marcio, insieme alle pagine fbook che utilizzano queste foto di fonte ignota ma inserite in un ciclo commerciale internet che poi viene fagocitato da facebook… e dove alcune foto inedite finirono anche nei vari libri abbinati a tali pagine di Zuckerber), non risparmiando insulti meschini e anche promesse di querele per diffamazione…e segnalazione ad enti tipo SIAE, GdF e simili per l’irrogazione di sanzioni amministrative per aver violato diritti d’autore (siamo, non solo nella diffamazione ma nella calunnia e nel falso più spudorato).

    L’unico dettaglio degno di nota sono gli intrecci politici (dal PD alla Lega) di questi “storici”, ed il fatto che alcuni di essi siano al nostro servizio (e non viceversa)… anzi SAREBBERO, dato che non sempre lo sono… se ne dubita da certi stili di comportamento adottati (quanto meno nei forum)… essendo alcuni di loro anche quadri e dirigenti di due aziende milanesi dei trasporti di superficie e metropolitane, della Polizia Locale e di altri comparti tecnico amministrativi (generalmente chi minaccia querele … minaccia querele preventive…per imbavagliare pubblicazioni scomode).

    Non c’è altro da aggiungere tranne il constatare che chi scrive cose vere (e non diffamatorie) è colui che gestisce questo sito, sicuramente scomodo, molto meno sinceri, invece, certi altri personaggi.

    L’ultima nota riguarda il constatare la totale latitanza degli organi di controllo del web… che a giudicare dalle cronache (Polizia Postale che di Polizia non ha nemmeno la parvenza… non si vogliono aprire polemiche nel merito di certi livelli di connivenza che ampi settori delle Polizie Italiane condividono con coloro che dovrebbero vigilare … si crede che l’unico web attualmente vigilato sia questo, dato che su altri si è deciso di fare finta di nulla…commettendo omissioni di servizio di natura politica) . Del resto chi scrive è a conoscenza di appalti in odore di mafia, a Milano, a supporto delle cosiddette “Polizie Postali”… appalti vinti (anzi in affidamento diretto) da parenti di boss ‘ndranghetisti, Ormai Polizie e Magistratura si concentrano (anzi si scatenano) solo sulla vecchiette siciliane di 70 anni che inveiscono contro Mattarella o contro Sacerdoti di Lecco 80 enni che non apprezzano Salvini (beh, da anni in questi sito si scrive che iscriversi a Facebook corrisponde, per certi aspetti, a firmare la propria detenzione carceraria per reati insignificanti o minori…o simulati e/o di pura liberta’ di opionione… non parliamo poi di coloro che lavorano per Facebook e grazie a facebook).

    I fenomeni di macostume (anche politico), grazie a forum e social media, hanno trovato un potere dilagante incontrollato che meriterebbe chiare censure e limitazioni radicali.

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    Milano non posteriore al 1962. Brera. Visione del bivio Via Ponte Veterno e Via G. Sacchi visto da Via Pontevetero all'incrocio Cusani-dell'Orso. L'edificio sulla sinistra verrà demolito poto tempo dopo l'immagine per lasciare posto alla "Casa Binda" (palazzina in uffici commissionata dall'impresa "Binda orologi") Riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/
    Milano, non posteriore al 1962. Brera. Visione del bivio Via Ponte Vetero e Via G. Sacchi ripreso da Via Broletto all’incrocio con le vie Cusani-dell’Orso. L’edificio sulla sinistra verrà demolito poco tempo dopo l’immagine ritratta… per lasciare posto alla “Casa Binda” (palazzina in uffici commissionata dall’impresa “Binda orologi”)
    Riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/
    Milano Brera-Cairoli 1975 circa. "Casa Binda" (ultimata nel 1964) all'angolo con Via Cusani. riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/
    Milano Brera-Cairoli (primi anni ’80 circa). “Casa Binda” (ultimata nel 1964) all’angolo con Via Cusani. Riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/
    ... PIU' CHE UN AIUTO DA CASA... LE LOCALIZZAZIONI SONO POSSIBILI, PROBABILMENTE (E' UNA IPOTESI CHE NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE ESCLUDA), DA RACCOLTE CIVICHE CATALOGATE E MAI PUBBLICATE NEI PORTALI DI LOMBARDIA BENI CULTURALI E FOTOINCOMUNE... IN 24 ORE CIRCA 30 NUOVE IMMAGINI INEDITE... SONO SUFFICIENTI ALCUNI CONTICINI... PER QUANTIFICARE L'ANARCHIA REGNANTE IN TALI PERSONAGGI. ANCHE CON UNA MEDIA DI CIRCA 15 IMMAGINI INEDITE AL GIORNO... FANNO 5040 FOTO INEDITE DELLA QUALI VIENE OMESSA LA FONTE E LA TRACCIABILITA' (SI CREDE RACCOLTE CIVICHE). CON UNA MEDIA DI 15 GIORNALIERE, INEDITE, ARRIVIAMO A 70.600 FOTO IN 14 ANNI. Non serve indicare, ogni tanto, fonti web come picklick... possono preventivamente pubblicarle in tale database e poi riproporle in SSC Milano Sparita adducendo, come fonte, una generata da loro stessi. Illazioni, diffamazioni, denigrazioni ? No, sono cose evidentissime a tutti. Facebook Italia fattura quanto Mediaset grazie alle varie Milano Sparita, Nei Secoli, Barona e altre pagine secondarie che gravitano intorno a raccolte civiche. Dopo 13 anni ... chi ci crede ancora ? Ma chi dovrebbe vigilare dove e cosa fa ?
    … PIU’ CHE UN AIUTO DA CASA… LE LOCALIZZAZIONI SONO POSSIBILI, PROBABILMENTE (E’ UNA IPOTESI CHE NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE ESCLUSA), DA RACCOLTE CIVICHE GIA’ CATALOGATE E CONSULTATE, FOTOGRAFATE E CONVERTITE IN FILE IMMAGINE (IN SINTESI LOCALIZZAZIONI ALTRUI, MOLTE GIA’ LOCALIZZATE DAGLI AUTORI FOTOGRAFI, NELL’ARCO DI 150 ANNI …OVVERO DA GENERAZIONI DI ISTITUZIONI SUCCEDUTESI DALL’UNITA’ DI ITALIA AD OGGI) E MAI PUBBLICATE NEI PORTALI DI “LOMBARDIA BENI CULTURALI” E “FOTOINCOMUNE”… IN 24 ORE CIRCA 30 NUOVE IMMAGINI INEDITE… SONO SUFFICIENTI ALCUNI CONTICINI… PER QUANTIFICARE L’ANARCHIA REGNANTE. ANCHE CON UNA MEDIA DI CIRCA 15 IMMAGINI INEDITE AL GIORNO… FANNO 5040 FOTO INEDITE ANNUALI DELLE QUALI VIENE OMESSA LA FONTE E LA TRACCIABILITA’ (SI CREDE, FORSE, RACCOLTE CIVICHE). CON UNA MEDIA DI 15 GIORNALIERE, INEDITE, ARRIVIAMO A 70.600 FOTO IN 14 ANNI. Non serve indicare, ogni tanto, fonti web come picklick… potrebbero preventivamente pubblicarle in tale database e poi riproporle in SSC Milano Sparita adducendo, come fonte, una generata da loro stessi. Illazioni, diffamazioni, denigrazioni ? No, sono cose evidentissime a tutti (quanto meno non si riesce a formulare una ipotesi alternativa). Facebook Italia non puo’ non rinunciare ad un simile “ben di Dio” . Naturalmente se, anche per errore degli algoritmi di Google e Bing, le stesse immagini vengono poi postate in questo sito… si viene accusati di FURTO !!! Dopo 13 anni … chi ci crede ancora a certe storielle ? Ma chi dovrebbe vigilare dove e cosa fa ? Una ulteriore domanda : Ma i libri proposti nelle pagine Fbook, essendo stampati negli USA… sono forse esenti da diritti e oneri SIAE ?
    Provincia di Milano, anni '70. Robecco sul Naviglio. Il canale navigabile inquadrato, pur assomigliando al Naviglio Grande è in realtà una canale avente origine dal Ticino in prossimità dell' Alzaia del Naviglio/Tornavento (vicinanze Lonate Pozzolo) per confluire verso il Naviglio Grande alle porte di Abbiategrasso (Castelletto). Fonte fotografica Lombardia beni culturali.
    Provincia di Milano, anni ’70. Robecco sul Naviglio.
    ( Fonte fotografica Lombardia beni culturali )

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    Alcuni chiarimenti nel merito delle nuove elucubrazioni (per elucubrazioni non si intende alte dimostrazioni intellettuali e culturali ma forzature di un proprio sapere del quale si dubiterebbe…)

    riconducibili a immagini come quella sottostante (linkata da Skyscrapercity)

    e riconducibili a questo thread indicizzato in pagina

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=17654245589e03bc3087ca069d43ae21&t=1232367&page=5057

    Chi scrive queste controvalutazioni (contro elucubrazioni) non lavora come dipendente del Comune di Milano (E SOPRATTUTTO NON HA INTRECCI POLITICI), quindi non ha contatto con assessorati a beni storici e cultura a loro volta in contatto con sovrintendenze statali e ministeriali dei beni storici…

    Si rende noto che elucubrazioni a parte (tipiche di un forum di presuntuosi che attinge, sovente, da fonti testuali e fotografiche mai dichiarate e proposte come “sapere” proprio) l’area dove erano “tombate” le fondamenta del Bastione di Piazza Baiamonti.. ERA, IN REALTA’, QUELLA DELLE NOTE MURA SPAGNOLE CHE CINGEVANO MILANO, PER TUTTO IL SUO PERIMETRO (al confine con Paolo Sarpi, oggi China Town, quelle nell’immagine) ha visto la costruzione della palazzina in vetro che ospita attualmente la sede di Microsoft Italia.

    Elucubrazioni a parte, dalle immagini (acquisite, probabilmente, da un drone) si nota che parte di queste “rovine” erano (forse) estese anche dove oggi sorge Microsoft (un esempio di “new economy” della quale ne faremmo volentieri a meno, un vivaio di manager e dirigenti politicamente raccomandati). Si nota, oltremodo, una siepe con giardinetto (presumibilmente gestita dal Comune) che giace (in apparenza) proprio sopra una parte di queste rovine.

    Poichè le elucubrazioni di cui sopra coincidono con l’uscita di questo articolo giornalistico

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_novembre_08/piazzale-baiamonti-promenade-verde-mura-spagnole-come-cambia-piramide-bis-81631d26-0203-11ea-9239-aaac9df492cd.shtml?refresh_ce-cp

    si crede che tale forum abbia contatti, come già si sapeva, con gli assessorati del Comune di Milano (non è una colpa… ma dipendende da come si gestiscano tali amicizie altolocate… non sempre appaiono gestite con correttezza).

    I “signori” hanno però dimenticato di scrivere e domandarsi una cosa.

    Quanto si sarebbe costruito sopra quelle “rovine” sotto le giunte Pisapia e Sala (Microsoft… ma anche gli orrori delle varie “Piramidi”…) lasciando intatto solo quanto faceva comodo “rivelare”?

    A giudicare dallo scenario.. si sarebbe costruito anche sopra… salvando solo alcuni settori… comunque il fatto stesso di costruirci al confine dimostra che anche in questo caso che alcuni reperti “archeologici” sono andati, probabilmente, persi per questioni di speculazione edilizia (nulla cambia nella Milano della quale, sovente, ci si deve vergognare di essere nati).

    Sia chiaro che non si stanno tessendo le lodi delle precedenti giunte Moratti-Albertini (che hanno posto le basi sulla rasatura al suolo di buona parte di Milano centro…) ma si nota che nell’apparente azzuffata che Lega e PD conducono quotidianamente nei Governi Regione e nelle Giunte Milano… il PD (soprattutto renziano, ala di Renzi) ha fatto abiura delle proprie origini socialiste e progressiste convertendosi al neo berlusconismo (ad indirizzo palazzinaro) di questi anni Pdiessini.

    Per quanto riguarda SSC e Fbook delle varie Milano Sparita, nei secoli, Barona, etc… da quando ho conosciuto alcuni dettagli mi vergogno un poco di essere milanese (omissis).

    Malgrado, da qualche anno, qualche aspirante capo quartiere strilli (dopo che altri segnalarono alle autorità preposte cio’ che poi venne segnalato su Fbook come se fosse la prima volta…) che lo IULM sia stato costruito sopra dei reperti archeologici dell’era del Bronzo.. e si pianga la demolizione di una cascina annessa (Ranza)… non risulta, da parte degli stessi autori di tali pagine Fbook e Forum, un atteggiamento di critica differente verso la speculazione edilizia (in parte anche all’origine dell’attuale sede IULM … frequentata da uno di questi personaggi…) incontrollata che sta trasformando Milano in una sorta di Las Vegas italiana (cartongesso, vetri e cementi hanno sostitutito in meno di 15 anni buona parte del centro cittadino, sovente demolendo la storia…riproposta, dopo essere stata demolita, su pagine facebook gestiti dai principali politici di Milano e Lombardia che amano Milano solo se appare su Facebook… molto di meno in versione reale).

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    Milano 1957, Porta Romana. Visione notturna (con scighera) di Viale Isonzo angolo Piazza Trento. (fonte Lombardia beni culturali)
    Milano 1957, Porta Romana. Visione notturna (con scighera) di Viale Isonzo angolo Piazza Trento. (fonte Lombardia beni culturali)
    Milano (non superiore al secondo decennio del '900), Viale Coni Zugna ed il Mercato del bestiame.
    Milano (non superiore al secondo decennio del ‘900), Viale Coni Zugna ed il Mercato del bestiame. Naturalmente anche questa immagine è passata al monopolio di Milano Sparita Skyscrapercity e Milano nei secoli facebook. Si tratta di una situazione di “cartello” che meriterebbe l’attenzione e indagine di determinate autorità… https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=105040053 le immagini postate nel 2013 provengono da libri in originale… che anche in questo caso sono probabilmente parte di raccolte civiche e bibliotecarie finite nel dimenticatoio (grazie alle negligenze delle varie giunte del Comune di Milano)… forse riciclate per popolare pagine Fbook di natura commerciale. Il controllo totale e assoluto di questi forum (composti da dipendenti comunali piu’ qualche dipendente di aziende parastatali) ha soffocato, sul nascere, qualsiasi iniziativa di pubblicazione alternativa a tale monopolio. Non si tratta di denigrazioni-diffamazioni ma di una verità che abbiamo sotto gli occhi di tutti… E’ fisiologico domandarsi di come questi personaggi (che hanno contribuito, consapevoli o meno, a fare diventare ricca e potente, insieme a Salvini, Maroni, Meloni e Di Maio… Facebook Italia) possano rendere compatibile l’orario lavorativo con le attività di pubblicazione foto per Facebook…(che coinvolgono loro, ininterrottamente per quasi 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno per oltre 13 anni…)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1959, Chiesa Rossa. Acquedotto Piazza Abbiategrasso ed elettropompe di sollevamento acque dalla sottostante falda acquifera. (fonte: Lombardia beni culturali)
    Milano 1959, Chiesa Rossa. Acquedotto Piazza Abbiategrasso ed elettropompe di sollevamento acque dalla sottostante falda acquifera. (fonte: Lombardia beni culturali)

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    NOMINA MANAGER (RENZIANO) OLIMPIADI INVERNALI 2026 MILANO-CORTINA

    Lombardoti e milanesoti non conoscono o non ricordano la “carriera” del nuovo commissario-manager per gli appalti delle prossime Olimpiadi Invernali 2026 che vedranno, a Milano, nuove colate di cemento e rischi di tangentopoli varie.

    Si invita a leggere questo articolo de La Repubblica

    http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2014/12/02/news/vincenzo-novari-chi-e-l-uomo-che-matteo-renzi-vorrebbe-alla-rai-1.189587?refresh_ce

    Nel Marzo 2006 (tempi ormai lontani), REPORT RAI 3 fece un servizio sulla discutibile gestione degli uffici acquisti della H3G di Trezzano sul Naviglio (avente Novari come Manager) e sull’acquisto di server HP a prezzi raddoppiati rispetto a quanto acquistava Telecom per lo stesso tipo di apparati di archiviazione digitale. Il manager, in quel periodo, era quello ieri nominato da Sala e Fontana come Commissario per le infrastrutture sportive sopra indicate.

    Speriamo che gli appalti OLIMPIADI 2026 non risentano… delle stesse politiche d’acquisto che fecero indebitare la “3” (rete telefonica mobile) oltre ogni misura… (e che fecero aprire fascicoli di indagine a carico del Manager OLIMPIADI 2016).

    Ottima scelta, signori Sala e Fontana !

    Malgrado Lega e PD si scambino quotidianamente querele e si azzuffino in Parlamento (come anche nel Consiglio Regionale e nella Giunta di Milano)… quando ci sono gli affaroni di mezzo… trovano accordi immediati e si vogliono… molto bene !

    Per quanto riguarda la richiesta (furibonda) di autonomia secessionista di Fontana e Zaia… lombardoti e milanesoti dovrebbero sapere che in Lombardia, il PIL prevalente ha come titolare Silvio e Paolo Berlusconi di Macherio, frazione di Arcore, con la sua Mediaset. Egli è il primo a volere pagare meno tasse e vedersi restituite il 90% dell’imponibile versato all’erario…

    Le richieste di autonomia di Lombardia e Veneto sono solo delle forme di “Debito pubblico preventivo” che Maroni, Fontana, Berlusconi, Salvini e Zaia vorrebbero imporre all’Italia per eludere ulteriormente il fisco e tenersi sul territorio le tasse capitalizzate da spendersi in grandi opere/eventi inutili come lo fu EXPO 2015 e come lo sarà OLIMPIADI INVERNALI 2026.

    A quando la candidatura di Milano alle Olimpiadi universali ?

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    Milano Brera (a ridosso di Foro Bonaparte) 1972 circa. Scontri tra manifestanti e reparti Celere lungo la Via Mercato in corrispondenza della Via delle Erbe. L'immagine immortala un fotografo ferito (non è dato sapere se dai manifestanti o dalle forze di Polizia) aiutato da un agente del reparto Celere. (fonte fotografica web Scuola Salesiani). PS si consiglia ai vari autori delle "Milano Sparita" di affrettarsi ad identificare il web indicato... forse potrebbero fare rifornimento di immagini da postare in Facebook per uso pubblicitario commerciale... su non rimandate a domani cio' che potrese fare oggi... ogni lasciata è persa...
    Milano Brera (a ridosso di Foro Bonaparte e Lanza) 1972 circa. Scontri tra manifestanti e reparti Celere lungo la Via Mercato in corrispondenza della Via delle Erbe. L’immagine immortala un fotografo ferito (non è dato sapere se dai manifestanti o dalle forze di Polizia) aiutato da un agente del reparto Celere. (fonte fotografica web Scuola Salesiani). PS si consiglia ai vari autori delle “Milano Sparita” di affrettarsi ad identificare il web indicato… forse potrebbero fare rifornimento di immagini da postare in Facebook per uso pubblicitario commerciale… su non rimandate a domani cio’ che potreste fare oggi… ogni lasciata è persa…se potete… riempitevi le saccocce di fotine… (nel caso fosse utile farlo).
    Milano 1956, Varesine, ponte che collegava le Vie Sassetti e Viviani sopraelevando il Naviglio della Martesana (la Via Melchiorre Gioia è la strettoia del breve tunnel a sottopasso visibile sul lato sinistro dell'immagine. Autore Paolo Monti. Fonte: https://saad.unicam.it/sites/saad.unicam.it/files/M.%20Professor%20G.%20Doti_LowRes.pdf Ci si augura di non trovare questa specifica immagine (acquisita tramite "screenshot") nelle varie Milano Sparita di cui sappiamo, quanto meno, se non hanno monopolizzato anche questa immagine (nel passato) che la acquisiscano indipendentemente da questa immagine estrapolata da una presentazione in PowePoint indicata nella fonte.
    Milano 1956, Varesine, ponte che collegava le Vie Sassetti e Viviani sopraelevandosi sopra il Naviglio della Martesana (sino al periodo nel quale avvenne la progressiva copertura, nel tratto Melchiorre Gioia… a partire dal 1960). La Via Melchiorre Gioia è la strettoia che attraversa il tunnel nel sottopasso visibile sul lato sinistro dell’immagine. (Autore Paolo Monti) Fonte: https://saad.unicam.it/sites/saad.unicam.it/files/M.%20Professor%20G.%20Doti_LowRes.pdf Ci si augura di non ritrovare, in futuro, questa specifica immagine (acquisita tramite “screenshot”) nelle varie “Milano Sparita”… di cui sappiamo… quanto meno, se non avessero (già) monopolizzato anche questa immagine … si auspica che la acquisiscano indipendentemente, estrapolandola dalla presentazione in PowerPoint indicata nella fonte. Fortunatamente… la fonte indicata è relativamente scarna di immagini inedite della “vecchia Milano”… ma forse qualcuno ci si “butterà a pesce” nella speranza di rimediare qualche fotina “fresca e inedita” da esporre in Facebook…a titolo promozionale… E’ proprio il caso di dire “ma come siamo messi male … 🙁 ” Su, “signori” di Skyscrapercity… cercate di fare un poco di incetta di eventuali immagini da sfruttare per le finalità note… (riempitevi le tasche, se potete… fantozzianamente parlando…ogni lasciata è persa…).
    Milano 1963 circa, Porta Romana, Via Santa Sofia angolo Corso di Porta Romana (prima degli sventramenti edilizi della seconda metà anni '60 lungo la Via S. Sofia). Fonti e autore sovraimpressi nell'immagine.
    Milano 1963 circa, Porta Romana, Via Santa Sofia angolo Corso di Porta Romana (prima degli sventramenti edilizi della seconda metà anni ’60 lungo la Via S. Sofia). Autore Paolo Monti (fonte sovraimpressa nell’immagine).
    Milano anni '50. Darsena. (https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli)
    Milano, presumibilmente fine anni ’50. Darsena (https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli)

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    Il link sottostante

    https://i.imgur.com/Gtiraao.jpg?1

    punta all’ennesima foto inedita postata su Milano Sparita Skyscrapercity che entro qualche giorno vedremo sfruttata, per fini pubblicitari e commerciali dal clone Milano Sparita Facebook.

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=608cfc463e9623b3dd18de88f2ce9a03&t=1232367&page=5055

    Siamo nell’ordine delle centinanai di migliaia di foto che dal 2006 … e dal 2010 in Facebook, si ritiene provengano, anche, da Raccolte Civiche (vari assessorati alla cultura e spettacolo del Comune di Milano). Una parte di queste raccolte civiche inedite confluirono in siti come “lombariabeniculturali” e “fotografieincomune” … ma deve esistere un supplemento notevolmente superiore a quello attualmente utilizzato, legittimamente, dalle istituzioni civiche (che sarebbero le uniche col diritto legale di farlo, mentre tale diritto decadrebbe per Skyscrapercity e ancor di più per Facebook). Che Facebook Italia sia degenerato nella predazione commerciale di tali immagini inedite (delle quali, molte di esse, potrebbero provenire da raccolte civiche e regionali) non sarebbe novità.

    L’account anonimo scrive “dovrebbe essere inedita”… se fosse persona corretta dovrebbe indicare da quale fonte (certamente non web, molte di esse sono archivi e raccolte di foto in carta chimica) l’immagine proviene.

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    Milano 1975, Ticinese. Via Filippo Argelati in corrispondenza del Centro Sociale "Argelati". (fonte immagine web "fotografie in comune"; autore Carla Cerati).
    Milano 1975, Ticinese. Via Filippo Argelati in corrispondenza del Centro Sociale “Argelati” (distinguibile per la presenza di “murales” dipinti nella facciata dello stabile insediato). (fonte immagine web “fotografie in comune”; autore Carla Cerati).
    Novate Milanese 1960 circa. (fonte: galleryplus.ebayimg.com). PS, si spera che l'immagine proposta su ebay non faccia parte di quelle utilizzate dai forum Skyscrapercity... ma si tratta di una speranza vana...).
    Cartolina Panoramica di Novate Milanese 1960 circa. (fonte: galleryplus.ebayimg.com). PS, si spera che l’immagine proposta su ebay non faccia parte di quelle utilizzate dai forum Skyscrapercity… ma si tratta di una speranza vana…

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    Malgrado l’operazione di “restyling” che negli ultimi 19 anni, Forza Italia prima, Partito Democratico poi (ed anche oggi) e Salvini dopo (a partire anche da oggi)… hanno tentato (fallendo clamorosamente) di fare con l’immagine “internazionale” di Milano, della Lombardia… e indirettamente dell’Italia (vedesi Expo, nuovi grattacieli a Milano … a breve due nuovi stadi San Siro, poi le Olimpiadi Invernali 2016…) l’immagine che l’Italia, la Lombardia e anche Milano… suscitano all’estero (sovente senza andare troppo lontano, sono sufficienti meno di 50 km da Viale Enrico Fermi…volendo dalla stessa Via Bellerio…) è quella di una Nazione arretrata, disgraziata, povera materialmente, culturalmente, moralmente e politicamente… (formalmente “fuori” da Eurolandia… più per declassamento che per scelta) che esporta manodopera dequalificata emigrante (i noti frontalieri) nel Canton Ticino (dall’alto milanese, se non dalla stessa Milano… sino a Como e Varese) … compiendo “dumping sociali”, concorrenza sleale, manodopera “lombarda” dequalificata… e contribuendo (dal punto di vista dei Ticinesi… ovviamente non i residenti del quartiere della vecchia Milano … ma il Canton Ticino CH/TI) a meridionalizzare il già “bistrattato” Cantone elvetico TI della Svizzera… definito, dal Governo Elvetico di Berna… in tempi non lontani (viste anche le ormai smantellate collaborazioni socio economiche tra Insubria e Canton Ticino, inclusa la decennale fuga di capitali… ) come la “mafia della Svizzera” (ovviamente di tale definizione anche i ticinesi hanno le loro responsabilità…).

    Vien da chiedersi se 26 anni di Berlusconi, Maroni, Formigoni, Fontana, Pisapia, Sala, Renzi, Di Maio/Grillo e Meloni-Salvini abbiano migliorato l’immagine dell’Italia (e della sua capitale morale, Milano) all’estero o abbiano rinforzato quello che non è più stereotipo razzista centro e nord europeo… ma la evidente nascente Repubblica delle Banane.

    La ciliegina sulla torta… per eleggere il Condottiero/i di tale repubblica … saranno Meloni e Salvini Premier ?

    Ecco come lombardi e alto-milanesi (questi ultimi della ex provincia di Milano poi divenuta Monza e Brianza) sono perpeciti oltre confine… (una specie di “terroncelli” sfigati che valicano i confini elvetici con sgangherate FIAT Panda anni ’80 “vecchia versione”, tuta blu da operai generici, coppola e baffi neri…). Si tratta di razzismo della “Lega Ticinese”… o forse (anche) dell’immagine estera che un’Italia in caduta libera dovuta a decenni di recessione, sottosviluppo e precarietà occupazionale (dai Governi Berlusconi, Maroni, Tremonti… sino ad oggi) diffonde nel mondo ?

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    Milano 1960 circa. Dergano, Via Ignazio Ciaia. (fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

    Milano 1960 circa. Dergano, Via Ignazio Ciaia e la vecchia Chiesa di San Giorgio e Nicolao di Dergano (abbattuta nel 1969). (fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

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    Prosegue il rifornimento di immagini inedite dal quale Milano Sprita Facebook (e le note altre pagine Facebook di quartiere e “secolari”) attinge… (in modo non fortuito), da Milano Sparita Skyscrapercity.

    L’immagine sovrastante, sia chiaro, è un link con puntamento a Skyscrapercity, di cui il thread indicizzato ( https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5051 ). L’immagine non ha archiviazione negli “storage” di questo sito (milanobarona).

    Dopo qualche giorno ce la troviamo in Facebook (in pagine pubblicitario-commerciali)

    Bastioni di Porta Romana (oggi viale Emilio Caldara/viale Regina Margherita), 1920 circa.

    Posted by Milano sparita e da ricordare on Friday, November 1, 2019

    Ormai è dalla primavera del 2010 che le cose proseguono indisturbate in questo modo…(e si ripetono uguali TUTTI I SANTI GIORNI).

    Sarebbe sufficiente etichettare (per Skyscrapercity) tali immagini, come avviene su questo sito, per prevenire la predazione… ma se tali personaggi appaiono non disturbati dall’ essere depredati… che conclusioni potremmo trarne ?

    Molte di queste immagini sono inedite e regna il mistero sulla fonte e paternità dei loro custodi…

    Facebook ha, quindi, nuovamente attinto da tale forum (si crede che il fenomeno abbia molta più ampia portata, prossimo se non superiore all’85-90% di tutte le immagini presenti in tale pagina Facebook di Milano Sparita, idem per altre due pagine pubblicitarie commerciali dedicate a “Navigli” e “Milano secolare”…). Non tutto quello che appare nelle varie pagine facebook proviene da pubblicazioni in tale forum…nel senso che dopo aver constatato, dal 2006 ad oggi… il ripetersi quotidiano di tali fatti … si deve concludere (proprio malgrado) che tutti attingerebbero (dal 2010-12) da una sola fonte in comune… (si lascia ai “posteri” la reale comprensione delle dinamiche che si sottendono alle reali fonti fotografiche di Facebook Italia nel merito della Milano “Vecchia”).

    Fenomeni come questo, parte di una tendenza italiana di “Far West” nell’utilizzo non tracciato di immagini (alcune di esse protette dai diritti d’autore e postate all’insaputa degli autori medesimi e dei famigliari/eredi) è la conseguenxza di una a totale latitanza legislativa e di controllo dei Parlamenti italiani (e della complice Polizia Postale …che hackera i siti come questo… su richiesta di alcuni malapolitici locali di Milano e Lombardia e anche qualche disinformatore di professione residente in altre regioni, tutti gravitanti intorno ad un determinato partito di destra…) siti che segnalano determinati fatti… la complicità degli organi di vigilanza che dovrebbero monitorare l’origine tracciabile delle immagini postate da pagine Facebook di natura PUBBLICITARIA-COMMERCIALE (le Polizie Postali sono pagate, e bene, per farlo… ma non lo fanno…per questioni di connivenza con il business dei social network), l’assenza di leggi e regolamentazioni … ha determinato un Far West dove la Polizia Postale (ed anche gli organi giudiziari) finge/fingono di non sapere (sovente si rendono complici)…

    …per contro, coloro che gestiscono web come questo si beccano minacce di querele, denigrazioni, attacchi violenti, segnalazioni alla Polizia Postale e forse anche querele…(sono cose che si commentano da sole…)

    Se le pagine Facebook che propongono acquisti editoriali avessero l’obbligo di apporre banner dove si dichiara che il contenuto delle immagini ha scopo di lucro e commercio pubblicitario e che alcune di queste immagini potrebbero finire nei libri venduti con “e-commerce” (stampati sotto la protezione FBI della California, con legislazioni non applicabili in territorio italiano), la musica cambierebbe… ma Lega, Forza Italia e PD (i reali responsabili di questi fatti) non voglio farla cambiare dato che utilizzano Fbook per fare campagna elettorale tutto l’anno.

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    (immagine postata il 14 Luglio 2018). Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931– Milano, 1º novembre 2009). Frase emblematica che non necessita commenti.

    (immagine già postata il 14 Luglio 2018). Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931– Milano, 1º novembre 2009).
    Frase di notevole significato che non necessita commenti.

    Milano 1960 circa. Piazza Luigi di Savoia. Filobus Viberti Monotral CV34 CGE.

    Milano 1960 circa. Stazione Centrale. Piazza Luigi di Savoia. Filobus Viberti Monotral CV34 CGE.

    Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato era inedito in rete internet. Oggi l'immagine viene venduta su ebay ma questa specie di "draga" e il canale appena cementificato del Lambro Meridionale lungo la Via Malaga (nel 1949) ha sicuramente una fonte sconosciuta ma l'ultima fonte utile è Milano Sparita Skyscrapercity. Dovremmo chiederci quale era la loro fonte...

    Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato, prima di tale periodo, era inedito in rete internet. Oggi l’immagine viene venduta su ebay ma questa specie di “draga” (si utilizzano i termini didascalici postati a suo tempo in quel forum), che attraversa il canale appena cementificato del Lambro Meridionale (Olona) lungo la Via Malaga (nel 1949), ha sicuramente una fonte sconosciuta… ma l’ultima fonte utile è il forum citato. Non è noto quale fosse la fonte prima della pubblicazione inedita di tale data e web.

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    Quando si tratta di postare foto e trarre riferimento da didascalie già postate in questo sito tra i mesi di Aprile e Maggio 2018 … nel Luglio 2018.

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=149296983

    … salvo poi accusare questo sito di rubare loro immagini (vedasi immagine di Viale Liguria, ex Cimbali 1960 circa).

    Quanta pazienza che ci vuole con certe persone (una pazienza ormai esaurita).

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    Milano 1950 circa. Ticinese, Via Santa Croce e il campanile della Basilica di Sant'Eustorgio.

    Milano 1950 circa. Ticinese, Via Santa Croce e la Basilica di Sant’Eustorgio.

    Milano 1960 circa, Brera. Via Tivoli angolo Corso Garibaldi. (fonte fotografica web "fotografieincomune")

    Milano 1960 circa, Brera. Via Tivoli angolo Corso Garibaldi. (fonte fotografica web “fotografieincomune”)

    Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Città "satellit"e che negli anni successivi affrontarono degrado e incuria sino a trasformarsi in ghetti. (Milàn l'era inscì)

    Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Questa immagine venne postata, in questo articolo, nella primavera del 2017, immagine già abbondantemente inflazionata in rete da diversi anni. Quartiere “satellite”, realizzato verso il 1966/1967, sia nelle note torri del Gratosolio sia nei complessi di edilizia popolare ben visibili nell’immagine. Le intenzioni dei progettisti urbanisti erano quelle di una città satellite modello… (le stesse intenzioni dei progettisti del Gallaratese e dello stesso Q. re Sant’Ambrogio alla Barona)… ma per via di una serie di “questioni meridionali”, sin dalla metà degli anni ’70, tale quartiere era noto per la presenza massiccia di esponenti criminali e per un rapido livello di degrado e delinquenza varia. La vicina Via Selvanesco, tra Via dei Missaglia e Via Ripamonti, divenne (pochi anni dopo la data di questa immagine) il cosiddetto “cimitero della mala”… ovvero di morti ammazzati e sepolti lungo le rogge ed i campi del cosiddetto “Ticinello”, tra il Vigentino, Gratosolio e Rozzano… dove “riposavano” per sempre esponenti delle famiglie siciliane e calabresi che negli anni ’70 ed ’80 si contendevano il mercato dell’eroina tra il Giambellino, parte della Barona, Stadera ed il Gratosolio… Salvini e Meloni (e la ducessa Santanchè) a parte… il problema immigrazione (nella fattispecie, una immigrazione interna), nel nord Italia… determino’ gravi problemi sin dalla fine degli anni ’60, a partire dalle periferie di Milano… Forse questo problma sarebbe ed era in parte prevenibile se l’Italia stessa non fosse un vivaio di fior di criminali che necessita di manodopera straniera (un tempo meridionale) per sostenere la Mafiaspa, la più grande e florida azienda tutta italiana (una eccellenza mondiale) dedita ai crimini organizzati… un’azienda che da alcuni decenni, soprattutto a Milano… ha indossato il doppiopetto e ricicla nell’edilizia e negli appalti di consulenza… e vive all’ombra dei vari Bosco Verticale,Torri Solaria, “zona Navigli”, per non parlare dell’ex quadrilatero della moda. (fonte immagine: Pinterest)

    Milano 1973 , Porta Vittoria, Rotonda della Besana lungo V.le Regina Margherita. (fonte web carmelocappello.com)

    Milano 1973 , Porta Vittoria. Rotonda della Besana lungo V.le Regina Margherita. (fonte web carmelocappello.com)

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    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5050

    In tema di bufale Facebook .. non solo facebook è protagonista di simulazioni di utenti, di informazioni e notizie di dubbia credibilità.

    Come diverse volte scritto… Milano Sparita Skyscrapercity parrebbe simulare un numero di utenti e ammiratori non reale e con esso l’origine delle immagini inedite che a decine e decine vengono quotidianamente sciorinate in quel forum.

    Il postare una foto inedita (senza citarne l’origine e chiedendone, in simulazione, la localizzazione ad altri account) è tipico di questi soggetti…

    Sussistono, quindi, sospetti che il porre richieste di localizzazione di immagini inedite (quando se ne conoscerebbe, invece, la localizzazione a priori perchè indicata nelle fotografie originali e/o archivi digitali inediti) e trovarne il punto esatto di località della via, della piazza, … ancor peggio quando si tratterebbe di edifici demoliti da un secolo e anche oltre (ed identificarne il luogo nell’arco di qualche decina di minuti o al massimo qualche ora, anche in assenza di riferimento alcuno…) puzzerebbe notevolmente di simulazione.

    Quanto sopra è nuovamente la conseguenza dell’aver accesso ad archivi fotografici (che sappiamo essere di monopolio esclusivo di qualcuno) contenenti informazioni… che si finge di non possedere… salvo poi simulare (e rispondere) a domande dalla soluzione impossibile… per apparire come degli storici esperti ed infallibili … una sorta di “miracolisti” … a fronte di richieste che non provengono, come sembrerebbe, da utenti reali … ma da possibili multiaccount…come non reale (e possibile) sarebbe, a sua volta, il riconoscimento “geolocalizzato” dei luoghi ritratti in tali fotografie.

    Questi dubbi sono ulteriormente dimostrati quando in tale forum si procederebbe, persino, a localizzare antiche vie di Napoli (o di altre località italiane) ritratte in fotografie di oltre un secolo fa, immagini tratte da fotografie dei primi del ‘900, in luoghi non piu’ esistenti (nello stato in cui vennero ritratti) e dei quali, non essendo (tali personaggi) degli ultracenentari e/o non avendo mai risieduto in tale località… emergerebbe l’assoluta impossibilità di un riconoscimento geografico e urbano (avvalorando l’ipotesi del fake più spudorato).

    I soggetti che hanno fondato tale forum (del quale Facebook se ne avvantaggia in termini di centinaia di migliaia di immagini postate nelle pagine dedicate a Milano e quartieri, dal 2010 ad oggi…) sembrano adottare tecniche tipiche di social network … come Yahoo, Quora e anche lo stesso Facebook, dove coloro che chiedono e che rispondono potrebbero essere (anzi sono) la stessa persona o gruppi di persone che si accordano, a priori, per organizzarsi in tale maniera.

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    Milano 1988 Barona. Primavera 1988 ultimazione per l'insediamento di aziende e aree direzionali delle "Torri Ligresti" di Viale Richard, a fianco del Cavalacavia Don Luigi Milani. (autore immagine Cesare Colombo, fonte fotografica web "fotografieincomune").

    Milano 1988, Barona. Primavera 1988, ultimazione per l’insediamento di aziende e aree direzionali nelle “Torri Ligresti” di Viale Richard, a fianco del Cavalacavia Don Lorenzo Milani. In corrispondenza della Torre verso Piazza G.S. Ohm è ancora presente la gru del cantiere (ben visibile il suo contrappeso). Il plesso di aree direzionali e di terziario venne realizzato sopra i terreni di una porzione degli ex stabilimenti Richard Ginori/Pozzi Ginori, ufficialmente chiusi per crisi di settore dopo essere stati rilevati dal gruppo immobiliare di Salvatore Ligresti. La realizzazione delle quattro torri richiese quattro anni (Luglio 1984-estate 1988) ed avvenne in violazione del PRG preesistente che prevedeva, per tale area, destinazioni immobiliari di tipo industriale ed artigianale. L’unico aspetto “positivo” delle “riqualificazioni” delle aree periferiche ospitanti distretti industriali dismessi (degli anni ’80) era la totale assegnazione (vendite e locazioni) delle volumetrie realizzate. A distanza di oltre 20 anni (rispetto alla data d inizio realizzazione del plesso di Viale Richard), a partire dalla metà degli anni ‘2000, sino alla data attuale, i vari progetti “Porta Nuova” e “City Live”… come probabilmente il futuro progetto “San Siro”, videro concrete difficoltà nella compravendita immobiliare e nella locazione immobiliare ad uso terziario, sia per l’eccesso di offerta, sia per la speculazione immobiliare causa di superquotazioni del prezzo al metro quadro, quotazioni inaccessibili a quasi tutte le aziende site nel territorio milanese e lombardo, sia per il periodo di recessione economica che l’Italia affronta sin dai primi anni ‘2000, peggiorato a partire dal 2008, mai risanato sino in data attuale. (autore immagine Cesare Colombo, fonte fotografica web “fotografieincomune”).

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    Milano 23 Gennaio 1932.

    Nasce la Settimana Enigmistica.

    Premettendo che questa immagine e queste righe di commento non costituiscono una forma di pubblicità a favore di tale testata editoriale, dovremmo ricordarci che nella cronologia del ‘900 milanese… si deve annoverare, in tale città, la fondazione e la nascita della prima rivista di enigmistica italiana.

    Da notarsi che i primi anni vedevano, come cruciverba di copertina, il volto di personaggi famosi e popolari (attori, attrici, personaggi dello spettacolo di allora), volti disegnati direttamente nello schema fisso del cruciverba (nei decenni successivi si inseri’, in sostituzione, un riquadro di foto di personaggi famosi il cui nome e cognome era identificabile in alcune caselle del cruciverba e successivamente il nome del personaggio appariva direttamente a bordo inferiore del cruciverba).

    Nel primo numero della SE appariva il ritratto dell’attrice messicana Lupe Vélez (1908-1944).

    La testata si ispiro’ ad un analogo periodico austriaco.

    La sede storica della redazione fu quella di Via Enrico Noe, successivamente il Palazzo Vittoria di Piazza Cinque Giornate 10.

    settimana-enigmistica-copertina-primo-numeroUn aneddoto che pochi ricorderanno (menzionato più sotto) è avvenuto verso il 1989-90, in prossimità del 3000esimo numero di tale testata di enigmistica, riguardante alcune pubblicazioni (non proprio favorevoli) del periodico “Fotografare Novità” (a partire dall’autunno 1988 e nell’anno successivo 1989/90) dedicate alla Settimana Enigmistica… consistenti in articoli (a fine fascicolo) di tipo “rivelazionistico” . Tali articoli (che spaziarono, quasi integralmente, l’intero scibile umano contemporaneo) sono apparsi per circa 20 anni sulla testata fotografica sopra citata, sita in Roma, Via Lipari 8, fondata e diretta da Francesco Ciapanna (deceduto nel Marzo 2014).

    L’aneddoto degno di nota era quallo in cui Francesco Ciapanna (la firma redazionale era qualla di Cesco Ciapanna), tra il 1989 e 1990, abbinava la Settimana Enigmistica a schemi enigmistici riconducibili al “Nominalismo”, a loro volta riconducibili ad ambienti massonici correlabili ad alti vertici del potere (o ordine) mondiale (incluso anche quello religioso).

    La redazione della S.E. invio’ una lettera di diffida all’editore di Fotografare. Il medesimo editore non esito’ ad allegarla in un numero di Fotografare Novità verso la primavera del 1990.

    Non è possibile sapere ne stabilire se ci fosse un fondamento o meno negli articoli di Cesco Ciapanna (limitatamente a quelli dedicati alla Settimana Enigmistica)… qui si riporta l’aneddoto per dovere di cronologia dei fatti (italiani e milanesi) ormai risalenti ad oltre 30 anni fa… indipendentemente da questo… a Francesco Ciapanna viene riconosciuto (o contestato, dipende dai punti di vista) il “merito” di aver diffuso, per primo, in lingua italiana… le note falsità storiche e fotografiche dell’allunaggio delle missioni Apollo della NASA (tra il 1969 e 72)… in un periodo in cui internet non esisteva ancora (tempi beati… per molti punti di vista…internet ha contribuito, grazie ai social, a peggiorare lo scenario politico e sociale globale).

    Oggi, tale argomento è noto ed i disinformatori del web cercano, non sempre con efficacia, di censurare qualsiasi testimonianza che metta in discussione le basi menzognere del potere precostituito (le “balle spaziali NASA” sono quasi “pane quotidiano”) … ma nell’autunno 1989, quando Ciapanna pubblicò i primi articoli che sostenevano la falsità degli allunaggi , il tutto appariva, integralmente o in parte, come sconvolgente e/o a sua volta come il frutto di eccesso di fantasia e visionarietà…(le veline del Ministero degli Interni italiano furono efficaci sino alla fine degli anni ’80, pur essendo operative anche oggi).

    (chi scrive… lesse tali articoli negli anni 1989-90… presso la Biblioteca Civica di Viale Tibaldi, nel settore riservato ai giornali e periodici)

    Francesco Ciapanna, a partire dai primi anni ’90, dopo un iniziale silenzio giornalistico totale che pareva dimostrare la fondatezza dei suoi articoli (i suoi articoli erano sconvolgenti, in parte dimostrati, in altra speculativi) venne pesantemente denigrato pubblicamente da Piero Angela (in forma indiretta tramite il suo CICAP… alcune fonti sostengono che Angela fosse amico di un noto massone americano operativo ai vertici di CIA ed FBI…)

    Successivamente, con la diffusione di internet, Ciapanna venne anche diffamato in rete da parte di terzi personaggi (e perseguitato dalla cosiddetta “mafia giudiziaria” che non gli risparmio’ condanne, articolo giornalistici e web presenti tutt’ora) allo scopo di censurarne, sminuirne e ridicolizzarne gli scritti… tuttavia proprio tale accanimento rivela che 20 anni di articoli controinformativi dal medesimo prodotti… diedero fastidio a molti…

    Ciapanna sosteneva che la storia insegnata nelle scuole sarebbe in buona parte falsata e con essa i fondamenti scientifico tecnologici dello “scibile umano”.

    Ciapanna divenne vittima di malagiustizia (più definibile come mafia massonico giudiziaria, dove il termine mafia include la “mafia dei colletti bianchi” e la mafia vera e propria…. tutt’oggi esistente, anche a Milano e dominante nelle istituzioni politiche milanesi, lombarde come in quelle nazionali). Una condanna (di cui Ciapanna fu vittima), degna di nota, era per “antisemitismo”… tuttavia Ciapanna non era antisemita, non era di estrema destra, non coltivava simpatie neo fasciste e neo naziste… si trattava (da parte dei poteri forti che lo volevano rendere “innocuo”) di costruire, ad arte, appigli e cavilli legali e giudiziari dove intervenire e infierire con condanne e denigrazioni (sovente diffamazioni) a mezzo stampa e successivamente anche in rete. Le massonerie che egli attacco’ pubblicamente in un periodico di fotografia che vendeva, nella migliore delle ipotesi, qualche centinaio di migliaio di copie al mese… non tardarono ad accanirsi contro di lui… e non solo…(anche da morto).

    Francesco Ciapanna possedeva e risiedeva (alternando la residenza romana) un appartamento (anni ’90) a Milano, in via San Marco, collaborando con alcune agenzie milanesi di fotografia pubblicitaria e fotoreporter.

    Alcuni dei suoi “articoli lunatici”… dopo 30 anni … sono diventati realtà !

    Chissà….

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    Milano 1955. Tra Sempione e Monumentale, Via San Galdino. (fonte immagine stagniweb)

    Milano 1955. Tra Sempione e Monumentale, Via San Galdino. (fonte immagine stagniweb)

    Milano 1960 circa. Piazza Quattro Novembre e autobus FIAT 401 snodato dell'autolinea extraurbana ATM per Cinisello Balsamo. Questa foto venne già "pescata" dai forum Milano Trasporti Skyscrapercity nel Luglio 2017... ma per eccesso da superlavoro archivistico di immagini da postare in rete... dimenticarono di citare la fonte : https://myntransportblog.com/2013/11/29/buses-more-fiat-fabbrica-italiana-automobili-torino-italy-ii/ ivi il modello del bus snodato FIAT .... ed anche la localizzazione dell'immagine, limitandosi a evidenziare la "strana" matricolazione ATM 0009- Il thread del Luglio 2017 https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1096

    Milano 1960 circa. Piazza Quattro Novembre e autobus FIAT 401 snodato dell’autolinea extraurbana ATM per Cinisello Balsamo. Questa foto venne già “pescata” dai forum Milano Trasporti Skyscrapercity nel Luglio 2017… ma per eccesso da superlavoro archivistico di immagini da postare in rete… dimenticarono di citare la fonte : https://myntransportblog.com/2013/11/29/buses-more-fiat-fabbrica-italiana-automobili-torino-italy-ii/ ivi il modello del bus snodato FIAT …. ed anche la localizzazione dell’immagine, limitandosi a evidenziare la “strana” matricolazione ATM 0009- Il thread del Luglio 2017 https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1096

    Milano 1952. Località indeterminabile (forse Isola Garibaldi... come ipotesi). Edifici danneggiati dai bombardamenti del periodo bellico occupati da famiglie "sfollate" (ovvero assegnatari di alloggi d'emergenza non disponibili vista l'emergenza abitativa post bellica). Autore immagine Cesare Colombo, fonte web fotografieincomune.

    Milano 1952. Località indeterminabile (forse Isola Garibaldi… come ipotesi… ma la Milano disastrata di allora annoverava molti quartieri in rovina…). Edifici danneggiati e resi pericolanti e inagibili dai bombardamenti del periodo bellico… edifici occupati da famiglie “sfollate” (ovvero assegnatari di alloggi d’emergenza non disponibili vista l’emergenza abitativa post bellica). Autore immagine Cesare Colombo, fonte web fotografieincomune.

    Stupenda immagine di Ripa di Porta Ticinese nei primi anni ’80, prima della soppressione definitiva della tratta tranviaria 19 (tra Viale Gorizia sino al bivio di Via Valenza, in entrambe le direzioni). Speriamo che la ricerca negativa in Google immagini… confermi che questa foto non sia stata già postata dal forum Milano Sparita SSC come accidentalmente si è verificato con una seconda immagine sottostante a questa…proprio nella data di oggi, 23 Ottobre 2019.

    Milano Ticinese antecedente al 1984. Naviglio Grande con la Ripa di Porta Ticinese ancora attraversata dalla linea tranviaria 19 (la tratta venne deviata in Via Valenza a partire dal 1984 circa con l'apertura della fermata M2 di Porta Genova). Fonte https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli

    Milano Ticinese (antecedente al 1984). Naviglio Grande con la Ripa di Porta Ticinese ancora attraversata dalla linea tranviaria 19 (la tratta venne successivamente soppressa e deviata in Via Valenza, verso Piazzale Stazione di Porta Genova, escludendo Piazza XXIV Maggio e Corso di Porta Ticinese) a partire dal 1984 circa con l’apertura della fermata M2 di Porta Genova. Fonte https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli

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    L’imperialismo economico, politico, militare, mediatico e culturale degli U.S.A. si basa sulle menzogne storiche e sulla disinformazione di massa.

    Con esso, i social network delle multinazionali U.S.A. (facebook, twitter, instagram, Yahoo in particolare) stanno ambendo ad ottenere la vittoria elettorale… come da tempo sarebbe avvenuto in varie nazioni dell’Europa Centrale, in Sud America e anche in Italia (su scala planetaria) di forze politiche neo fasciste e neo naziste con un disegno cospirativo non dissimile da quello già percorso un secolo fa.

    La menzogna “Americana” (che automaticamente si traduce in un progetto di disinformazione globale) ha vecchia data e trovo’ come massima epsressione propagandistica il falso allunaggio del 20 Luglio 1969

    Tre ore da dedicare alla conoscenza dell’inganno politico, storico e sociale del quale siamo vittime da oltre 150 anni.

    Il “SAPERE” non nuoce alla salute.

    L’IGNORANZA nuoce (invece) alla salute fisica e mentale (ed anche elettorale) !

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    L’immagine sottostante, ad una ricerca piu’ approfondita… venne (due anni or sono) postata dai “signori” (da notare le virgolette…) di Milano Sparita Skyscrapercity l’11 Novembre 2017

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&highlight=palazzo+pallavicini&page=4229

    (nella stringa di caratteri soprastante la pagina che contiene anche il relativo post)

    L’utente che l’ha postata, duole ribadirlo, è un dipendente del Comune di Milano… che da anni… gestisce archivi fotografici poi utilizzati anche da Facebook…(non si tratta di qualche centinaio di immagini ma centinaia di migliaia… quindi archivi di una mole mastodontica, sia in originale che in formato di file immagini). Speriamo che un simile impegno profuso in modo cosi’ vincolante e totale da quasi 14 anni… non impatti sulle attività lavorative di tali personaggi (alcuni di essi in forze anche presso i comparti amministrativi e tecnici del Comune…)

    Le immagini che essi pubblicano… sono… successivamente… acquisite da Milano Sparita Facebook e Da Milano alla Barona Facebok, e anche da Milano nei secoli Facebook.

    Nel forum sopra citato non ci sono unicamente dipendenti dei comparti comunali e qualche ex dipendente, in pensione, di Agenzie Petrolifere…ma persino qualcuno che lavora negli USA e che forse potrebbe avere anche agganci con colossi dei social net che imperano in Italia, a partire da Facebook e della grande distribuzione “on-line” come Amazon…).

    I costi amministrativi di un Comune derivano da denaro pubblico, fondi pubblici, entrate fiscali (derivanti anche da reddito da precari) redistribuite, da Roma, alle Regioni ed ai Comuni… ci si domanda se non esista il modo di utilizzare più utilmente e razionalmente alcuni di questi dipendenti e funzionari (forse anche qualche ex dirigente)…presumibilmente non inquadrati, contrattualmente, per fare l’archivismo storico fotografico per il web.

    E’ cosa già nota che i frequentatori di quel “Forum” (in realtà i forum SSC ed anche di alstri social, escludendo facebook, sarebbero piu’ di uno, se ne contano, sempre correlati, non meno di 3-4), cerchino di “primeggiare” (in realtà più che primeggiare MONOPOLIZZEREBBERO, da 14 anni, le repertazioni fotografiche che ritraggono Milano nei decenni e secoli trascorsi). Come accennato, tali personaggi cercano e ottengono, da decenni, di primeggiare nel panorama fotografico vintage della città di Milano…(con uno stile da social network che richiede corsi specifici a cura dei grossi gruppi che oggi dominano i social media in Italia…gli stessi social che poi “ruberebbero” loro… le foto postate in SSC… ).

    …tuttavia ci sarebbero dei limiti… visto che anche il Comune di Milano, nei suoi vari comparti amministrativi e tecnici… si avvale di precari che compensano la scarsa produttività dei suoi dipendenti (non c’è solo Roma nel banco degli imputati… sia chiaro… Milano non è seconda a nessuno in queste cose…).

    Milano 1969-70 circa. Ticinese. Vicolo Lavandai. Immagine emblematica della scarsissima considerazione che in quel periodo regnava, tra gli stessi residenti, del patrimonio storico e storico popolare della "vecchia Milano", nella fattispecie dei Navigli (Pavese e Grande e Martesana). Il rito domenicale, anni '50-'60 e '70, del lavaggio a mano delle automobili della piccola borghesia (ed anche del proletariato) nei navigli milanesi. Detersivi specifici per il lavaggio delle carrozzerie venivano smaltiti nella fase di sciacquo manuale della vettura. Del resto, sempre in quel periodo ed a breve distanza dal sito di questa immagine... la Darsena riceveva le acque inquinate del vecchio tratto dell'Olona, confluenza chiusa nel 1980 proprio per motivi di grave inquinamenti dei navigli. (fonte Picbear)

    Milano 1969-70 circa. Ticinese. Vicolo Lavandai. Immagine emblematica della scarsissima considerazione che in quel periodo regnava, tra gli stessi residenti, del patrimonio storico e storico popolare della “vecchia Milano”, nella fattispecie dei Navigli (Pavese, Grande e Martesana). Il rito domenicale, anni ’50-’60 e ’70, del lavaggio a mano delle automobili della piccola borghesia (ed anche del proletariato) nei navigli milanesi. Detersivi specifici (molto aggressivi e inquinanti) per il lavaggio delle carrozzerie venivano smaltiti nei naviglio nella fase di risciacquo manuale delle vetture. Del resto, sempre in quel periodo ed a breve distanza dal sito di questa immagine… la Darsena riceveva le acque inquinate del vecchio tratto dell’Olona, confluenza chiusa nel 1980 proprio per motivi di grave inquinamento dei navigli. Il fenomeno dei lavaggi auto sulle sponde dei navigli si estinse progressivamente negli anni ’80 con la diffusione degli impianti automatici di lavaggio automobili. (fonte Picbear)

    Milano 1970 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana (tra Via Ripamonti e Cesare Balbo). L'area di servizio inquadrata nell'immagine, realizzata verso il 1970, è attualmente occupata da un condominio costruito qualche anno fa. (autore De Bellis Giancarlo, fonte Lombardia beni culturali).

    Milano 1970 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana (tra Via Ripamonti e Cesare Balbo). L’area di servizio inquadrata nell’immagine, realizzata verso il 1970, è attualmente occupata da un condominio costruito qualche anno fa. (autore De Bellis Giancarlo, fonte Lombardia beni culturali).

    Milano 1948, tra Senavra e Forlanini. Viale Corsica-Via Battistossi Sassi il 14 Luglio 1948 nel giorno dell'attenato a Palmiro Togliatti. Tumulti e occupazione degli stabilimenti Motta. Nel merito del "movente" che spinse Antonio Pallante, l'attentatore studente di Giurisprudenza, dalla personalità apparentemente squilibrata e violenta, tendente al fanatismo ideologico e politico, poco o nulla si seppe oltre le versioni ufficiali del periodo. Studente di Giurisprudenza, cacciato dagli studi seminaristi per aver preso a calci il rettore, frequentatore del Movimento Sociale Italiano e di varie organizzazioni politiche di destra e del Partito Liberale Italiano.

    Milano 1948, tra Senavra e Forlanini. Viale Corsica-Via Battistossi Sassi il 14 Luglio 1948 nel giorno dell’attenato a Palmiro Togliatti. Assembramenti, tumulti e occupazione degli stabilimenti Motta. Nel merito del “movente” che spinse Antonio Pallante, l’attentatore che sparo’ dei colpi di pistola al cranio di Palmiro Togliatti, nel gesto di tentato omicidio… non si è mai compreso se il gesto era conseguente ad un’azione cospirativa di più ampia portata… oppure si trattava del gesto di un folle. Le versioni ufficiali descrivevano questo esaltato (studente di Giurisprudenza) come un soggetto dalla personalità apparentemente squilibrata e violenta, tendente al fanatismo ideologico e politico (soprattutto anticomunista) del cui passato poco si seppe oltre le versioni ufficiali del periodo. Studente di Giurisprudenza, cacciato dagli studi seminaristici per aver preso a calci il rettore, frequentatore del Movimento Sociale Italiano e di varie organizzazioni politiche di destra e del Partito Liberale Italiano, si distinse, sia prima che dopo l’attentato, per posizioni personali ideologiche e politiche estreme e frequentemente causa di azioni poco coerenti e incontrollate. E’ indiscusso che il folle gesto trascino’ la Nazione verso una guerra civile sfiorata. (Maggiori approfondimenti storici: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Pallante)

    Milano 1973, Piazza Meda. Autore foto Franco Gremignani, fonte web Repubblica.it

    Milano 1973, Piazza Meda. (Autore foto Franco Gremignani, fonte web Repubblica.it)

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    Ipocrisia “Facebook Italia” nel merito dei bombardamenti anglo americani del periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale (Strage di Gorla del 20/10/1944)

    ipocrisia fb msImmagine ( postata da Milano Sparita Fb, prelevata, presumibilmente, da wikipedia )

    https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Gorla

    E’ paradossale che si critichino le condotte belliche del secondo conflitto mondiale messe in atto dagli “alleati” (USA ma anche UK) quando in Italia si permette a multinazionali come Google, Facebook, Instagram, Twitter e Yahoo Oath di spadroneggiare nelle propagande politiche italiane di estrema destra, nell’apologia del fascismo, del nazismo… del filo atlantismo disinformativo.

    L’elenco di tali multinazionali beneficia dell’assenza di leggi quadro italiane che impongano il pagamento delle tasse per gli utili fatturati in territorio italiano.

    Lamentarsi tardivamente che gli “alleati” erano e sono (sempre stati) causa di crimini di guerra… (in realtà si tratta di crimini organizzati in Nazioni superpotenza…) è veramente di cattivo gusto.

    Anche le “esternazioni” (TG3 Regionale Lombardia del 20/10/19) di Giuseppe Sala (Pd) e del monosillabico Riccardo de Corato (Fratelli d’Italia ma ex MSI) sulla richiesta (dopo quasi 80 anni dai fatti) di scuse da parte del “Governo” USA, appare ormai inutile, tardiva e quasi anacronistica.

    Agli “alleati” (Google, Facebook, Instagram, Twitter, Yahoo, Microsoft, etc…) permettiamo di entrare in casa nostra (tramite algoritmi che schedano generalità anagrafiche degli “internettiani” abbinandole agli indirizzi internet protocol di connessione, alle SIM degli smartphone, ai cookies che bombardano le configurazioni di smartphone, agli indirizzi “mac adress” dei dispositivi di connessione fissa e mobile, Mac, Iphone, Personal Computer, etc…) e schedarci per permettere alla DIGOS, Polizia Postale, etc… di tracciare nel dettaglio le nosre abitudini, opionioni, attività, spostamenti…e segnalare eventuali nostre opinioni e abitudini non gradite dal potere precostituito…agli organi di Polizia.

    Gli “alleati” (USA ergo CIA), dopo il 20 Ottobre 1944, non si limitarono a tale strage (che non venne causata da un errore umano ma da una strategia ben precisa e mirata) …

    …le principali stragi (dopo il Secondo Conflitto Mondiale) commesse dagli “alleati” USA (in Italia) sono… Piazza Fontana, Italicus, Piazza della Loggia, Aldo Moro, Bologna 2 Agosto, “Strage del Rapido 904 del 23 Dicembre ’84”, Via Palestro a Milano nel 27 Luglio 1993, dei Georgofili a Firenze nel 26/27 Maggio 1993, Falcone e Borsellino nel 1992, (Ustica 27 Giugno 1980 …nella veste di depistaggi investigativi)…

    Milano Monumentale primi del '900. Attuale piazza Cimitero Maggiore, venditrice di candele.

    Milano Monumentale primi del ‘900. Attuale Piazzale Cimitero Momumentale, venditrice di candele.

    Provincia di Milano (Novegro, Segrate, Peschiera Borromeo). Idroscalo negli anni '60 (bivacchi domenicali in poco "Fantozziani", sovente non molto dissimili dalle gite domenicali romane verso i lidi di Ostia). L'immagine consacra la piena "italianità" di tali riti domenicali... al punto tale che lo scatto immortala usi e costumi che abbiamo avuto occasione di vedere in molte produzioni cinematografiche di Alberto Sordi .Autore Mario Cattaneo; fonte fotografica: Lombardia beni culturali.

    Provincia di Milano (Novegro, Segrate, Peschiera Borromeo). Idroscalo negli anni ’60 (bivacchi domenicali un poco “Fantozziani”, sovente non molto dissimili dalle gite domenicali romane verso i lidi di Ostia).
    L’immagine consacra la piena “italianità” di tali riti domenicali in un’epoca di recente motorizzazione automobilistica di massa… al punto tale che lo scatto immortala usi e costumi che abbiamo avuto occasione di vedere in molte interpretazioni e produzioni cinematografiche di Alberto Sordi . (Autore Mario Cattaneo; fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

    Milano 1957 Crescenzago (Parco Lambro). Via Orbetello durante una processione religiosa. (fonte doncalabria.net)

    Milano 1957. Crescenzago (Parco Lambro). Via Orbetello durante una processione religiosa. (fonte doncalabria.net)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    In riferimento alle interpretazioni storiche ( interpretazioni soggettive e suggestive e non veritiere) pubblicate in questa pagina

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=163419412

    relativa al noto forum Milano Sparita, si commenta quanto di seguito esposto:

    Delle cronache “inedite” (abbinate ad altrettanto foto inedite… in realtà “pescate” da arretrati del Corsera del Novembre 1969, i cui contenuti giornalistici stridono per evidente depistaggio DIGOS (all’epoca dei fatti) con le versioni reali più accreditate, scattate in luoghi e contesti presumibilmente anche differenti dai fatti “narrati”)…

    colui che gestisce questo web prende le doverose e “chilometriche” distanze dai contenuti di tali post (prodotti da un forum per il quale la storia non è un fine ma un mezzo…) non essendo, sino ad oggi, suffragate da cronologie ufficiali (già quelle ufficiali peccherebbero, sempre, di manipolazioni e distorsioni…. immaginiamoci quelle “INEDITE”…).

    L’immagine “INEDITA” (in realtà pubblicata in un articolo giornalistico del Corriere all’indomani dei fatti del 19/11/69, articolo che considerarsi “vero”, rispetti ai fatti realmente accaduti, sarebbe come sostenere che i pinguini siano animali tipici delle oasi sahariane…

    …in realtà tale articolo di vero aveva unicamente quanto scrissero le veline della DIGOS (ovvero censure, depistaggi e falsità). Nella foto Corsera) si ritrae un Mario Capanna sostenuto da un uomo in guanti che potrebbe, in assenza di ulteriori elementi dimostrativi, essere anche un agente di PS. Anche la biografia del Commissario Calabresi è ottenebrata da qualche ombra…

    A dispetto delle “testimonianze” di tale forum, i contenuti medesimi sono facilmente contestabili consultando questo articolo wiki

    https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Annarumma

    Le ricostruzioni non veritiere (comunque facili a controdeduzioni) di Milano Sparita Skyscrapercity partono da una versione dei fatti molto differente da quella adottata in tale periodo e successivi.

    Sembra che l’agente del repato celere Antonio Annarumma sia deceduto in seguito ad un incidente stradale tra veicoli della Celere durante gli scontri coi manifestanti.

    Leggasi questo paragrafo

    https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Annarumma#Versione_dei_manifestanti

    Se fosse vero non saremmo davanti al primo caso di incidente mortale tra veicoli della Polizia (le cronache degli ultimi decenni annoverano molti casi simili dove per nascondere la verità si preferiva incolpare tifosi di calcio o manifestanti al posto di ammettere errori delle Forze dell’Ordine).

    La versione giornalistica dei fatti (quindi con veline DIGOS) narrava che Mario Capanna fu vittima di un tentato linciaggio dei neofascisti.

    … tuttavia, l’autore dell’articolo storico sopra linkato proporrebbe una “postilla” differente:

    In seguito alla morte del collega ci furono forti proteste tra gli agenti di polizia e Mario Capanna, che si era presentato al funerale per dimostrare l’estraneità del MS dai fatti, si salvò a stento dal linciaggio dei colleghi del defunto[11].

    … i colleghi del defunto non erano i neofascisti ma agenti di Polizia, che volevano linciare Mario Capanna (si riporta testualmente). In quegli anni, come anche in tempi recenti, forme di simpatia e connivenza tra forze dell’ordine e militanza neo fascista erano molto frequenti (quando avvengono… il crollo della democrazia è in caduta libera come avviene in questo periodo … anche grazie alle destre neofasciste oggi imperanti…i rischi di “”golpe”” sono molto elevati ed in tutta franchezza… l’Italia non sarebbe del tutto immune ad eventi similari nemmno oggi….). Oggi, come in quegli anni, non esisteva una linea di demarcazione tra i due ambienti…

    Ora, di quei fatti, possediamo due versioni.

    La prima “ufficiale” (veline del Corriere della Sera), dove i neofascisti tentarono di linciare Capanna… ed una seconda versione dove il linciaggio veniva attuato da colleghi dell’Annarumma.

    Come indicato dall’autore che ha postato, in wikipedia, la versione apparentemente suffragata da fonti editoriali … il tentativo di linciaggio di Mario Capanna avvenne per una sinergia tra neofascisti e agenti di Polizia (cosa non riportata nel forum Milano Sparita).

    L’immagine proposta (Corriere del 20 Novembre 69) potrebbe essere stata scattata negli interni della Questura di Milano e non essere localizzabile rispetto ai fatti “narrati” ( che a distanza di 50 anni, spiccano per l’assenza di una vera ed unica di fonte ufficiale e credibile (dalla quale, quanto meno, verificarne la tracciabilità).

    La “presa di distanza” deriva anche dall’aver notato di quanto (come da consuetudine) si improvvisi con la storia …(tale forum, con l’evidente intento di “primeggiare” mette veramente troppa carne al fuoco rispetto a quanta ne saprebbero cucinare).

    Non convince, nemmeno…l’aver attribuito alla vicenda del grave episodio della morte dell’agente (reparto Celere) Antonio Annarumma come l’avvio “storico” degli anni di piombo (semmai fu la prima vittima di tale fase che non ebbe un confine preciso con la Strategia della tensione… dato che i due filoni di violenza e terrorismo si sono sempre affiancati sino a confondersi tra loro).

    Se si fosse trattato di un incidente o di un evento provocato da qualcuno estraneo agli scontri di piazza… il sostenere (invece) che tale episodio coincida (secondo una presunta “cospirazione” politica predeterminata) con l’avvio degli anni di piombo comporterebbe il distorcere la storia italiana verso una direzione ideologica e politica facile da immaginarsi.

    Quando si copia da wikipedia si dovrebbero citarne, almeno, le fonti generiche, (scrivendo “fonte attinta da Wikipedia)”, dato che gli “anni di piombo” ebbero origine nel 1969 ma con eventi molteplici e distinti tra loro, tra i quali anche l’esplosione di un ordigno al padiglione FIAT dell’edizione 1969 della Fiera Campionaria di Milano, periodo antecedente al delitto Annarumma.

    Wikipedia elenca gli episodi di proto terrorismo all’origine storica dei cosiddetti “anni di piombo”.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Anni_di_piombo

    L’inizio degli anni di piombo si sovrappone al periodo della contestazione studentesca, che interessò l’Italia e l’Europa.

    Il 1969 fu un anno ancora denso di contestazioni. Dopo le proteste studentesche arrivarono le lotte dei lavoratori per i rinnovi contrattuali, con forti contrasti nei posti di lavoro e nelle fabbriche. Era il cosiddetto «autunno caldo».

    Il 25 aprile di quell’anno scoppiò un ordigno a Milano, al padiglione FIAT della Fiera provocando diversi feriti gravi, ma nessun morto, e una bomba viene ritrovata all’Ufficio Cambi della Stazione Centrale. Qualche mese dopo, il 9 agosto vengono fatte scoppiare otto bombe su diversi treni, che provocarono 12 feriti.

    Il 19 novembre, durante una manifestazione a Milano dell’Unione Comunisti Italiani morì l’agente di polizia Antonio Annarumma, colpito da un tubo d’acciaio mentre si trovava alla guida di un fuoristrada. Per diversi storici è la prima vittima degli anni di piombo[17].

    Il 12 dicembre avvennero in Italia, nell’arco di 53 minuti, 5 attentati. Il più grave fu la strage di piazza Fontana: a Milano una bomba esplosa nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura provocò 17 morti e 88 feriti.

    L’ordigno esploso il 25 Aprile 1969 al padiglione FIAT precedette il fatto del 19 Novembre 1969 (sopra menzionato) anche se nel primo non vi furono lutti ma molti feriti.

    Quindi, gli “esperti” tuttologi dello scibile umano universale di tale forum (del quale, chi scrive, da anni ne prenderebbe le debite distanze … formulandone contestazioni) avrebbero dovuto scrivere che: Annarumma fu il primo morto degli “anni di piombo”, piuttosto che sostenere che l’episodio diede avvio agli anni di piombo…

    Poichè gli autori “presunti” del lancio di un tondino (una sbarra di ferro smontata da una impalcatura stradale lungo Via Larga) diretto al volto dell’agente Annarumma non vennero mai identificati (generalmente quando si applicano apparenti diritti di garanzia… si depista…!!!) col senno di poi, senza voler prendere le difese nè della sinistra studentesca di allora nè della destra neofascista di allora… si potrebbe (in ipotesi speculativa) anche immaginare, come del resto avvenne tre settimane dopo in Piazza Fontana, Banca Nazionale dell’Agricoltura… che la simulazione/depistaggio (della paternità) di attentati, violenze, omicidi e stragi (a militanti esclusivamente di estrema sinistra ed area anarchica) fosse anche predeterminata dai noti soggetti “istituzionali” (Minister dell’Interno, SISMI, DIGOS, MSI, la stessa DC nelle sue correnti Cossighiane e Andreottiane… etc…) aderenti, non alla fedeltà alla Repubblica Italiana ma alla fedeltà della sua destabilizzazione e volendo anche alla sua disfatta…tramite Golpe (la famosa “Legge Reale” fu un tentativo di ridurre al minimo vitale lo stato di diritto e la democrazia, anche se fu un tentativo molto blando).

    Pertanto tutte le suggestioni (non potendo qualificarle diversamente) che si possono leggere in quel famigerato forum (più dettagliatamente nella pagina linkata), sia chiaro, sono e restano cronache non tracciabili (proprio dal fatto che verrebbero qualificate come “testimonanze inedite” abbinate ad immagini forse contestualmente differenti… ed oltremodo, in alcuni passaggi, frutto di interpretazioni personali).

    Questo, non per sminuire l’evidenza che i neo fascisti di allora non commettessero crimini… tutt’altro…

    in quel periodo… estrema sinistra ed estrema destra commettevano entrambe crimini ed erano manipolate (ed infiltrate …se non persino dirette) da strutture “sovraministeriali” di cui la storia ci ha tramandato molte cronologie.

    Si ricorda che Pinelli e Valpreda erano “attenzionati” dalla DIGOS di Milano, cosi’ come dai servizi segreti… molti mesi prima (anche quasi un anno) dai fatti del 12 Dicembre ’69 …

    La DIGOS (quanto meno alcuni settori “deviati” della medesima) era a conoscenza della furura Strage di Piazza Fontana… mesi prima dei fatti del 12/12/69. La medesima DIGOS (però) dossierava soggetti estranei ai fatti (ma incolpati dolosamente per lungo tempo… )…

    Alcuni dei magistrati che cercarono di fare chiarezza vennero a loro volta assassinati dai “terroristi”… ignorando i veri autori dei fatti…. fatti inizialmente attribuiti ai medesimi anarchici onde produrre dossieraggi (in regime di depistaggio istantaneo (quindi dossier manipolati) che li vedevano autori di stragi quando queste erano, invece, compiute da altri ambienti e gli autori prossimi allo “Stato”… vedesi anche la Vicenda di Giovanni Ventura).

    Per quanto riguarda il “vizietto” dei neofascisti di Milano di pestare/massacrare cittadini ignari e innocenti scambiati per comunisti… bè i noti “sanbabilini” (tollerati dalla magistratura e persino esaltati da certi settori e ambienti della Polizia di Stato) pestavano a sangue chiunque passasse tra Piazza San Babila, Corso Europa e Corso Vittorio Emanuele. Per essere identificati come comunisti era sufficiente avere in mano una copia del Corriere della Sera, o persino de Il Giorno… sovente solo quello… al posto di altre pubblicazioni “comuniste” come l’Unità e il Manifesto… praticamente durante tutti gli anni ’70 … per essere aggrediti (a Milano e non solo) era sufficiente, come scritto sopra, camminare con una copia del Corriere o comunque non manifestare (nell’aspetto) un palese credo neo fascista…

    chiunque non apparisse come fascista… passando davanti ai loro “bivacchi” … veniva aggredito/pestato/massacrato (quindi l’episodio citato non fu l’unico… ma all’origine di una lunga serie di crimini … durata quasi 10 anni).

    Tra i pestaggi quotidiani, il 25 Maggio 1975, “scappò” un morto… un certo Alberto Brasili, reo di aver strappato un lembo di un manifesto elettorale del MSI.

    Quindi certi pestaggi gratuiti delle militanze di estrema destra non si limitavano alla “reazione” dovuta a presunte azioni criminose di militanti comunisti/Movimento Studentesco (quando non si identificano gli autori di un gesto omicida… in un luogo che era presidiato da centinaia di agenti di polizia, anche in borghese… è molto difficile non pensare che tale gesto potesse avere, come autori, anche personaggi estranei agli scontri di piazza… quindi è prematuro, anche a distanza di 50 anni, trarre conclusioni definitive… sempre considerando che la Strategia della tensione era alimentata da settori “deviati” dello Stato che col pretesto dei gravi disordini pubblici invocavano un controllo autoritario e paramilitare della Repubblica Italiana…).

    Pasticciare (per secondi fini) con la storia, come alcuni farebbero (citando solo alcuni fatti ed esludendone altri), genera delle doverose “prese di distanza” da testimonianze “inedite” svelinate dopo 50 anni… mescolando fatti reali con spezzoni di avvenimenti presumibilmente distorti o quanto meno travisati e sfasati rispetto ai contesti reali nei quali accaddero.

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    Milano Crescenzago 1970 circa. Via Narni con uno striscione di protesta per la permanenza, in superficie, della tratta M2 tra Cimiano e Cascina Gobba. La scritta di protesta evidenzia un quartiere tagliato in due dall'arteria di Viale Palmanova ma anche dalla vecchia Tranvia Milano-Gorgonzola-Vaprio... "riciclata" da Metropolitana Milanese (ed ATM) per il consolidamento (a partire dall'Ottobre 1969) della tratta Caiazzo Gobba (in superficie tra Udine e Cimiano) che condivideva il tratto urbano della succitata tranvia. Forse, in quegli anni... qualche politico promise scavi sotterranei sino a Cascina Gobba... ma cosi' non fu. Del resto, il quartiere Cimiano-Crescenzago era, comunque, diviso dall'arteria a scorrimento veloce di Viale Palmanova che rendeva impossibile l'attraversamento pedonale... Queste sono le scelte urbanistiche piu' o meno scellerate... che si fecero tra la fine degli anni '50 e l'inizio anni '70 nel settore nord orientale di Milano (altra scelleratezza era Viale Fulvio Testi, frutto di una visione da "viablità radiale" già sfiorata dal ventennio fascista e parzialmente consolidatasi negli anni deò boom economico (le tangenziali Est e Ovest salvarono, a modo loro, una ecatombe urbana e viabilistica ormai compiuta, errata e irreversibile). (fonte fotografia web Panorama)

    Milano Crescenzago 1970 circa. Via Narni (senza uscita dal lato Via Palmanova e M2) con uno striscione di protesta per la permanenza, in superficie, della tratta M2 tra Cimiano e Cascina Gobba. La scritta di protesta (No ! Cimiano in gabbia) evidenzia un quartiere tagliato in due dall’arteria di Via Palmanova ma anche dalla vecchia Tranvia Milano-Gorgonzola-Vaprio… “riciclata” (A FINE ANNI ’60) da Metropolitana Milanese (ed ATM) per il consolidamento (a partire dal Settembre-Ottobre 1969) della tratta M2 Caiazzo Gobba (in superficie tra Udine e Gobba) che condivideva il tratto urbano della succitata tranvia. Forse, in quegli anni… qualche politico promise scavi sotterranei sino a Cascina Gobba… ma cosi’ non fu. Del resto, il quartiere Cimiano-Crescenzago era, comunque, diviso dall’arteria a scorrimento veloce di Via Palmanova che rendeva impossibile l’attraversamento pedonale… E L’INNESTO VEICOLARE… Queste sono le scelte urbanistiche piu’ o meno scellerate… che si fecero tra la fine degli anni ’50 e l’inizio anni ’70 nel settore nord orientale di Milano (altra scelleratezza era Viale Fulvio Testi, frutto di una visione da “viablità radiale” (diretta verso la Brianza e la bergamasca) già sfiorata dal ventennio fascista e parzialmente consolidatasi negli anni del boom economico …le tangenziali Est e Ovest salvarono, a modo loro, una ecatombe urbana e viabilistica ormai compiuta, errata e irreversibile). In realtà la Via Narni, sino al completamento della tratta M2 Udine-Gobba… permetteva innesti (e disimpegni) da e verso via Palmanova (una sorta di passaggio a livello a “vista”, formalmente incustodito, acconsentiva agli automobilisti di attraversare le tranvia e di inserirsi nella via a scorrimento veloce in direzione Nord… l’estensione della M2 determino’ la chiusura (lato M2) della via intorno al 1969… con gli effetti di protesta dei residenti…). Questi esempi di urbanistica errata e irreversibile accomunano Milano a realtà prossime a quelle di Roma e Genova e forse anche peggio…malgrado l’estensione della M2 sino a Gorgonzola e poi Gessate fu vissuta come un esempio “d’eccellenza Nazionale” di integrazione del flusso pendolaristico (provinciale ed interprovinciale) da e verso la città di Milano, centro incluso. Si rammenta che con la realizzazione della M2 vennero attuati dei sottopassi pedonali (ulteriori ne vennero realizzati anche indipendentemente dalle fermate della linea verde…. ma tali sottopassi divennero, molto rapidamente, luoghi di rapine e aggressioni e passaggi pieni di sporcizia di ogni genere (problemi che sussistono tutt’oggi… almeno un sottopasso, verso Cimiano, intorno agli anni ’80 e ’90, venne chiuso e interdetto al pubblico per motivi di sicurezza e di sudiciume).(fonte fotografica web Panorama)

    Milano 1957 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano 1957 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano (Pagano) 13 Gennaio 2001. Via Vincenzo Monti. Immagine "pescata" da un web meteo che "promette" essere stata scattata la sera del 13 Dicembre 2001, quando una bufera di neve, con venti a 50 km/h e temperatura reale di -2 °C (quella percepita era di circa - 10), si scateno' tra le province di Milano, Pavia e Novara, per circa 4 ore ... Pochi centimetri ma l'esperienza di un burian siberiano come raramente se ne vedono nel nord Italia (senza dimenticare la nevicata del 17 e 18 Aprile 1991 dopo alcuni giorni di temperature estive, prossime ai 28°C).

    Milano (Pagano) 13 Dicembre 2001. Via Vincenzo Monti. Immagine “pescata” da un web meteo che “promette” essere stata scattata la sera del 13 Dicembre 2001, quando una bufera di neve, con venti a 50 km/h e temperatura reale di -2 °C (quella percepita era di circa – 10), si scateno’ tra le province di Milano, Lodi, Pavia e Novara, per circa 4 ore …
    Pochi centimetri ma l’esperienza di un burian siberiano come raramente se ne vedono nel nord Italia (senza dimenticare la nevicata del 17 e 18 Aprile 1991 dopo alcuni giorni di temperature estive, prossime ai 28°C).

    Milano 1950 Porta Genova. Autorimessa di Via Ariberto.

    Milano 1950 Porta Genova. Autorimessa di Via Ariberto.

    Milano 1970. Convergenza dei quartieri Cà Granda-Prato Centenaro-Segnano. Viale Fulvio Testi in prossimità di Via Pianell. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano 1970. Convergenza dei quartieri Prato Centenaro (risalente all’omonimo Borgo storicamente fondato pochi decenni dopo l’anno 1000) e Segnano. Viale Fulvio Testi, in prossimità di Via Pianell. Settore nord orientale di Milano “plasmato” (verso gli anni ’30 del 1900) dall’attuazione del PRG (piano regolatore) del ventennio (che fece propri i PRG urbani dei primi del ‘900) con l’enorme e interminabile Viale Fulvio Testi… una viale alberato che però solca e delimita aree urbane prive “verde” attrezzato. Oggi … come anche 50 anni fa… al punto tale che il fotografo ha immortalato questi bambini giocare nel bel mezzo di un pericoloso spartitraffico erboso di Viale Fulvio Testi. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano Stazione Porta Garibaldi 2010 circa. Immagine emblematica del restyling "accorciativo" delle due torri progettate degli architetti Laura Lazzari e Giancarlo Perotta. Circa 10 metri in meno per la prima torre "ristrutturata" altrettanto per la seconda. Il "Progetto Porta Nuova" (come anche parte del progetto "City Live") ha una particolarità che nessun altro progetto di riqualificazione urbana (nel mondo) ha mai avuto. A Milano, tra il 2008 sino ala data attuale ma con particolare concentrazione tra il 2008-14, si è costruito grattacieli in piena recessione economica... la recessione peggiore (e tutt'oggi in corso) dalla nascita della Repubblica Italiana. In genere si riqualifica quando l'economia di una Nazione e di una città lo pemettono. Noi italiani, invece, siamo stati capaci di colate kmetriche di cementi, acciai e vetri.... in piena stagnazione economica, con record di disoccupazione, aziende che chiudono, delocalizzano. Un dato che pochi conoscono. Milano, pur nel primato nazionale di neolaureati è la città italiana da dove emigrano più "cervelli" di qualsiasi altra. Indubbiamente questo è dovuto alla maggiore percentuale di laureandi e laureati in materie anche tecnologiche... ma quando la laurea viene raggiunta ... sembra che i vari Politecnici ed altre sedi universitarie milanesi (idem per le aziende milanesi) poco o nulla abbiano da offrire (il "posto fisso" è subordinato a raccomandazioni e avvalli di politici regionali e cittadini...).

    Milano Stazione Porta Garibaldi 2010 circa. Immagine emblematica del restyling “accorciativo” delle due torri progettate degli architetti Laura Lazzari e Giancarlo Perotta (1984-1992). Circa 12-15 metri in meno per la prima torre “ristrutturata”… poi altrettanto per la seconda. Il “Progetto Porta Nuova” (come anche parte del progetto “City Live”) ha una particolarità che nessun altro progetto di riqualificazione urbana (nel mondo) ha mai avuto. A Milano, tra il 2008 sino alla data attuale … ma con particolare intensificazione tra il 2008-14, si è costruito grattacieli in piena recessione economica… la recessione peggiore (e tutt’oggi in corso) dalla nascita della Repubblica Italiana. In genere si riqualifica quando l’economia di una Nazione e di una città lo pemettono (ovvero quando si possono fare investimenti nel terziario, commerci e nelle ricerche tecnologiche). Che dire… una “Berlusconata” (avente origine dal lontano 2000) che non si è ancora arrestata… coinvolgendo anche giunte successive ad Albertini e Moratti come Pisapia e Sala del PD…(le risorse sono limitate solo a queste zone ed al centro storico, il resto è in decadimento inesorabile).
    Noi italiani,in piena fase recessiva (2008-16) , siamo stati capaci di colate kmetriche di cementi, acciai e vetri…. in piena stagnazione economica, con record di disoccupazione, aziende che chiudono col ritmo (per la sola Lombardia, in quegli anni) a decine al giorno, delocalizzazioni. Un dato che pochi conoscono: Milano, pur nel primato nazionale di neolaureati, è la città italiana da dove emigrano (verso l’estero) più “cervelli” di qualsiasi altra. Indubbiamente questo è dovuto alla maggiore percentuale di laureandi e laureati in materie anche tecnologiche… ma quando la laurea viene raggiunta … sembra che i vari Politecnici ed altre sedi universitarie milanesi (idem per le aziende milanesi, incluse quelle “pubbliche”, dalla Regione all’AMSA, all’ATM, etc…) poco o nulla abbiano da offrire e la “fuga” verso gli USA e UK (e Barcellona) diventa un passaggio obbligatorio (a Milano come nel resto d’Italia…il “posto fisso”, anche quello più umile, è subordinato a raccomandazioni e avvalli di politici regionali e cittadini…e/o amicizie altolocate).

    Milano Porta Genova 1930 circa. Cinema teatro REX di Corso Genova angolo Cesare da Sesto. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano Porta Genova 1933 circa. Cinema teatro REX di Corso Genova angolo Cesare da Sesto. La datazione della fotografia è resa possibile dalla locandina del film “Solo una notte” (del 1933) diretto da John M. Stahl, con Margaret Sullavan (i nomi degli interpreti principali sono leggibili nella locandina esposta lungo la sala di attesa). (fonte fotografica : Lombardia beni culturali, fonte cinematografica: https://www.ivid.it/trailer/film/1933/solo-una-notte/clip-originale-24496.html)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1943, Dergano. Distretto industriale lungo la Via Imbonati semidistrutto dai bombardamenti angloamericani. La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere agli stabilimenti farmaceutici Carlo Erba.

    Milano 1943, Dergano. Distretto industriale (lungo la Via Imbonati) semidistrutto dai bombardamenti angloamericani. La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere agli stabilimenti farmaceutici Carlo Erba.

    Nel link sottostante un “cinegiornale” (cittadino) del 1964, proiettato nelle sale cinematografiche di Milano, di promozione politica (ed elettorale Social Democratica) dell’impegno nella realizzazione di quartieri di edilizia popolare (demanio ed ex IACP) della Giunta Aniasi (nella veste di assessore all’edilizia).

    Nel video (archivio ex Istituto LUCE) sono visibili i costruendi quartieri “SPEZIA” e “Sant’Ambrogio I°) nel quartiere Barona.

    https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000095705/2/aniasi-visita-ai-cantieri-case-popolari.html?startPage=1

    Nel “taglio” cinematografico del cortometraggio spicca lo stile retorico del Ventennio Fascista (colonna sonora “melodrammatica” e metodi di ripresa, come anche i commenti “fuori campo”, rispecchiano, al 100%, lo stile di propaganda politica del trascorso Regime mussoliniano… pur non essendoci più tale regime, all’epoca della produzione di tali cortometraggi… da quasi 20 anni…).

    Questo, quanto meno, riferito allo “stato dell’arte” dei “Cine giornali” degli anni ’60 del 1900 (proiettati tra il primo e il secondo tempo e tra una proiezione e l’altra, durante gli anni ’60, nelle sale cinematografiche di Milano).

    Del resto, in Italia, vige tutt’oggi un codice penale (derivato integralmente dal Codice Penale Fascista, detto “Codice Rocco”, che giace immutato e modificato solo da alcune postille aggiunte negli ultimi 71 anni… ). Vi sarebbe da chiedersi se Italia e italiani siano da considerarsi una Nazione ed una società matura e democratica … oppure una “repubblichetta” (bananiera) che si dimena in acque agitate da circa sette decenni… distinguendosi per essere una anomalia europea ma anche internazionale… (malgrado alcuni politicanti di destra estrema invochino la totale restaurazione al Ventennio…crimini inclusi (anzi… a partire da essi)… non parchi dei retaggi autoritari e anti democratici ancora imperanti, dopo oltre 71 anni, in questa pseudodemocrazia ammuffita, stantia e avariata).

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    Milano 1964, tra "Centro Direzionale" verso Porta Garibaldi (ex Varesine). Viale della Liberazione (autore Carla Cerati, fonte miafair.it). Nella foto sottostante alcune valutazioni sulla trasformazione di ques'area negli ultimi 15 anni...)

    Milano 1964, “Centro Direzionale” verso via Melchiorre Gioia e Porta Garibaldi (ex Varesine). Viale della Liberazione (autore Carla Cerati, fonte miafair.it). Nella foto sottostante alcune valutazioni sulla trasformazione di ques’area negli ultimi 15 anni…

    Milano Porta Garibaldi (anni '80 del 1900). Viale della Liberazione a ridosso dell'area dove un tempo sorgeva la Stazione delle Varesine, per circa 40 anni utilizzata come area di stazionamento Luna Park e giostre varie. (Pinterest)

    Milano Porta Garibaldi (anni ’80 del 1900). Viale della Liberazione a ridosso dell’area dove un tempo sorgeva la Stazione delle Varesine, per circa 40 anni utilizzata come area di stazionamento permamente di Luna Park e giostre varie. Pochi sono al corrente che tale area, al momento dell’abbattimento della ex stazione delle Varesine, doveva ospitare nuovi centri direzionali che pero’, per via di una serie di “congiunture economiche sfavorevoli” ed anche per la necessità di espropri di suoli abitativi (a spese del comune di Milano), vide del tutto accantonato tale progetto…per poi essere “rispolverato/riciclato” verso il 2000-03 con nuovi progetti faraonici (Silvio Berlusconi, Governatore Roberto Formigoni, ex sindaco Forza Italia Gabriele Albertini e successivamente Letizia Moratti) di “riqualificazione dell’area Garibaldi ed Isola” in buona parte finalizzati anche alla speculazione edilizia destinata all’invenduto per eccesso di quotazione immobiliare (vedesi anche Bosco Verticale e torre Solaria tra i casi principali). Nella “ammucchiata” ci si “tuffo’” anche Roberto Formigoni con il progetto e la realizzazione del nuovo Palazzo della Regione Lombardia, costato 400 milioni di EUR, in buona parte sottratti dai fondi di manutenzione ALER (lo sfascio degli alloggi ALER di Milano e Lombardia deve, a queste operazioni “immobiliari” la sua origine e con esso l’attuale gestione MM di alloggi popolari annessi dal “patrimonio catastale ALER”). La “riqualificazione epocale” pur avendo cambiato volto al quartiere Garibaldi (e successivamente anche dell’ex Fiera di Milano) non ha avuto effetti benefici sull’economia di Milano (I BENEFICI FURONO PER FINANZIARIE, IMMOBILIARI, MAFIE … indirettamente il Comune con l’incasso delle Licenze Edilizie…). L’evento, in quanto tale, (che non ha cambiato volto solo ai quartieri Garibaldi e Fiera… ma all’intero settore centro intermedio di Milano… escludendo le periferie sempre più “a pezzi”) ha sicuramente rappresentato un affare epocale per costruttori e immobiliaristi ma ha avuto l’effetto collaterale di decuplicare le quotazioni immobiliari in tutta Milano… con l’effetto che attualmente, non meno del 50% del patrimonio catastale, nuovo o vecchio o intermedio… è sfitto, disabitato, invenduto con l’effetto di un calo della popolazione italiana, nei territori comunali di Milano (soprattutto lombarda e milanese) notevole, sostituità dall’immigrazione “immobiliare e clientelare” dell’Italia meridionale (molta in odore di mafia) e di immigrazione straniera nelle periferie (escludendo, poi, il fenomeno “Cina Town” tra Porta Volta-Paolo Sarpi sino a Procaccini. In parole povere, a Milano, dopo l’ondata dei “terroncelli” negli anni ’60 e ’80 (alcuni illustri come Salvatore Ligresti), con i noti problemi di integrazione e culture varie in una Italia malfatta e divisa nonostante sia Nazione… si è sostituita una nuova ondata di falsi professionisti (in odore di mafia), imprenditori e dipendenti delle pubbliche amministrazioni regionali e comunali… oggi ben vestiti e ricchissimi… ricchi soprattutto grazie ai rapporti clientelari che intercorrono tra politici regionali e “milanesi”ed il malaffare politico e anche mafioso con le regioni del sud Italia (piaccia o meno ammetterlo il referundum per l’autonomia della Lombardia finirebbe col rafforzare il malaffare politico mafioso e clientelare con le regioni disastrate del sud Italia). La Milano di oggi è solo la Milano del mattone, del riciclaggio mafioso, delle banche, assicurazioni e immobiliari e degli appalti per Regioni e Area Metropolitana di Milano (e grandi opere)). La prossima speculazione sarà il nuovo Stadio di San Siro che verrà costruito con denaro pubblico (bilanci del Comune) per essere sfruttato da società calcistiche straniere private… quando potrebbe essere svenduto alle medesime per farne quello che meglio preferirebbero… Beppe Sala ha previsto che l’ingresso (nei bilanci comunali) della “cache” ricavata dalle nuove licenze edilizie dell’area dove sorgerà il nuovo Stadio… compenserà i costi faraonici per quello nuovo… ma si tratta solo di nuovi debiti e di future tangentopoli. Si rende anche noto che la recente consultazione “popolare” on-line sul destino del vecchio San Siro, vedendo una quota di consultanti quasi prossima alla popolazione residente di Milano…ed un ribaltamento delle precedenti consultazioni statistiche (che vedevano prevalere il NO al nuovo stadio… mentre oggi prevarrebbe, nelle consultazioni internet, un SI al 90%) apre l’ipotesi tutt’altro che infondata che in tale consultazione abbiano partecipato anche ampie quote di non residenti a Milano (siamo prossimi alle manipolazioni stile “Piattaforma Rosseau” di Grillo, Casaleggio-Di Maio…?) come anche l’ipotesi che tale referendum internet non sia attendibile… (foto da Pinterest)

    Casello "autolaghi" 1953 circa (tra Milano Certosa e Lainate). La "Milano Laghi", malgrado molte fonti italiane la annoverino come la prima autostrada del mondo (con un retaggio della vecchia retorica del ventennio mussoliniano) non fu la prima autostrada a scorrimento veloce del mondo. Di simili ne vennero costruite tra i primi del 900 e il 1921 negli USA e in Germania. La "Milanolaghi" segui' quindi tracciati a pedaggio (utilizzati anche per gare automobilistiche private) realizzati nelle vicinanze di New York o in distretti della medesima ed a Berlino... differenziandosi per l'estensione maggiore delle tratte e per un uso (rispetto alle precedenti) concepito, più che per le gare di velocità, per un collegamento automobilistico veloce tra Milano, Como e Varese. (fonti wikipedia e fondazione Pirelli).

    Casello “autolaghi” 1953 circa (tra Milano Certosa e Lainate). La “Milano Laghi”, malgrado molte fonti italiane la annoverino come la prima autostrada del mondo (con un retaggio della vecchia retorica del ventennio mussoliniano) non fu, in realtà, la prima autostrada a scorrimento veloce del mondo. Di simili ne vennero costruite tra il primo decennio del 900 e il 1921 negli USA e in Germania. La “Milanolaghi” segui’ quindi tracciati autostradali a pedaggio (utilizzati anche per gare automobilistiche private) realizzati nelle vicinanze di New York o in distretti della medesima ed a Berlino… differenziandosi però, per una maggiore estensione delle tratte e per un uso (rispetto alle precedenti) concepito, più che per le gare private di velocità, a favore di un collegamento automobilistico veloce tra differenti località (Milano, Como e Varese). Pochi sanni che nei primi decenni del 900 le auto elettriche primeggiavano in termini di maggiore velocità rispetto ai motori a combustione interna… ma la logica petrolifera fini’ con il declassare prematuramente le auto elettriche a favore di quelle a combustibili fossili derivati dal petrolio. (fonti wikipedia e fondazione Pirelli).

    Milano fine anni '50, Porta Venezia. Piazza Cavour, angolo Via Palestro. Franca Norsa (in arte Franca Valeri). (fonte fotografica https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/07/31/foto/franca_valeri_99_anni_la_signorina_snob_milano-232430704/1/#1). Il luogo dello scatto è a ridosso dei Giardini di Porta Venezia (mentre nella didascalia della fonte verrebbe localizzato come Parco Sempione).

    Milano fine anni ’50 (Turati-Porta Venezia). Piazza Cavour angolo Via Palestro. Franca Norsa (in arte Franca Valeri). (fonte fotografica https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/07/31/foto/franca_valeri_99_anni_la_signorina_snob_milano-232430704/1/#1). Il luogo dello scatto si trova a ridosso dei Giardini di Porta Venezia (oggi dedicati ad Indro Montanelli), già visibili nell’immagine (mentre nella didascalia della fonte citata il luogo verrebbe localizzato come Parco Sempione).

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    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5041

    nella pagina sopra riportata non mancano le elucubrazioni degli elucubratici “meneghini” in formato digitale.

    … diciamo che a fronte di un forum noioso e ripetitivo (dove la pagina omonima di fbook ripropone le stesse immagini) nel quale ci si addormenta a computer acceso ancor prima di essere arrivati alla fine della pagina indicizzata, privo di incentivi alla visita, nelle valutazioni “culturali” degli “elucubratici” che lo popolano (non molti, si contano sulle dita di una mano)… è possibile trovare fonte di svago che tali “esperti” proporrebbero a riguardo delle presunte ignoranze linguistiche dei fotografi che titolavano cartoline aventi come soggetti piazze e vie di Milano (prevalmentemente negli anni ’50 e ’60).

    Piazza Vagner al posto di Piazza Riccardo Wagner non era segno di ignoranza. Era un retaggio fascista dell’italianizzazione dei cognomi stranieri (dal dopoguerra le toponomastiche italiane imposero, invece, che si potesse italianizzare solo il nome e non il cognome).

    Agli elucubratici ATM e comparti comunali affini sfugge che le ignoranze linguistiche (ammesso che siano tali) sarebbero ben presenti anche oggi.

    Viale Jenner non si pronuncia come lo si scrive e lo si legge…

    Lo pronunciamo tutti, in modo errato… in “ienner” anzichè “genner” (per esempio, DJ, ovvero Dee Jay, lo pronunciamo “dee gei” al posto di dee iei”… tanto per capire dove si insinuerebbe il nostro errore).

    La storpiatura fonetica che tutti i milanesi di oggi praticano con Viale Edoardo Jenner (pronunciato “ienner” al posto di “genner”) viene fatta pesare quando abbiamo a che di interloquire con persone anglosassoni che si accorgono dell’errore nella pronuncia inglese di un medico britannico come Edward Jenner… ma questo è un problema che andrebbe rivolto, ironia della sorte, alla toponomastica “milanese” del ventennio fascista (via Giacomo Watt e Viale Edoardo Jenner come Piazza Giorgio Simome Ohm e Via Washington erano già presenti, dai primi del 1900, nella toponomasitca stradale, in un periodo storico anteriore a quello nel quale vennero bandite terminologie straniere…ovvero nel fascismo mussoliniano che vietava persino “color Bordeaux”, italianizzandolo in “color Barolo”).

    Comunque le elucubrazioni di tale forum sono una pubblicità al medesimo ed un incentivo a visitarlo.

    Milano 1970 circa, Piazzale Loreto e posteggio TAXI. (fonte indicata nell'immegine)

    Milano 1970 circa, Piazzale Loreto e posteggio TAXI. (fonte indicata nell’immegine)

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    Prosegue l’utilizzo speculativo, in regime di abuso (purtroppo non si trovano termini alternativi…) , di immagini inedite (l’uso commerciale di immagini delle quali non è nota l’origine e non sono chiare le legittimità di custodia e sfruttamento per questioni di business on-line è da considerarsi un abuso non legittimo) in carta chimica (di recente si è capito che parte di questi archivi d’immagine sono in server aziendali, viene quindi da chiedersi se non siano, nella fattispecie, memorizzate proprio nei server del Comune di Milano, Polizia Locale, ATM, MM, IULM, etc..) immagini ad uso storico (commerciale, nei fatti) monopolizzate da personaggi di Milano Sparita Scyscrapercity (verso i quali, non si starebbe del tutto con “le mani in mano”…).

    L’account Pino Maiuli ha postato questa immagine tenuta “al caldo”… quanto meno da quando sono comparse le pagine Facebook Milano Sparita e Da Milano alla Barona (2010-12), di recente anche Milano nei secoli Facebook si è accodata ai furbetti.

    Purtroppo, le tecnologie worpress, per alcuni link (come quello sottostante), postano direttamente il contenuto dei file immagine anche se non si abilita alcuna pubblicazione della foto in quanto tale.

    L’immagine sottostante, in forma inedita (non reperibile nella ricerca immagini di Google e Bing) è apparsa ieri, 4 Ottobre 2019, su Milano Sparita SSC. Come noto (segreti di Pulcinella) esistono archivi fotogtafici memorizzati, all’insaputa di tutti, nei server dipartimentali del Comune di Milano… probabilmente in uno o alcuni dei comparti di amministrazione pubblica locale:

    Comune di Milano

    Polizia Locale

    MM

    ATM

    forse anche IULM (che è un ente universitario privato costruito sopra un sito archeologico “tombato” dal lontano 1989, ente privato che vede, come finanziatori, anche SILVIO BERLUSCONI e le sue società controllate…)

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/71501608_1277085042495297_3654455292684402688_n.jpg?_nc_cat=102&_nc_oc=AQm6h-yRwNl39vdeexkF1GrOHZCOhVaDSjpuS8HRTqZNFvX9CMKY1D_E80XNgQRZc2c&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=2d61967725bcb85fe146c6a498e903fc&oe=5DF330C1

    Da Milano alla Barona Facebook e Milano Sparita Facebook sono prodotti commerciali ma non sono storici… non solo non lo sarebbero per via dei contenuti concepiti esclusivamente per motivi commerciali e di promozione individuale (che in seguito potrebbe essere sfruttata anche per carriere politiche), da parte di autori che non hanno competenze storiche, non hanno lauree universitarie in storia (anzi non hanno proprio lauree), che non sono qualificabili come ricercatori (se si qualificano con tali titoli e gradi, tale azione è pura millanteria… ma nel termine di millantare, si farebbe riferimento non solo alla presunzione di presentarsi come cio’ che non si sarebbe… ma anche nel vantare titoli senza fondamento), ancor meno come scrittori, ancor di meno come riferimenti storici, nè internettiani nè editoriali…

    Si è già evidenziato che l’autore di questo web non è uno storico, il presente web NON E’ DA CONSIDERARSI UN SAGGIO STORICO..

    Si evidenzia che anche gli autori di tali pagine fbook e libri… non sono storici nella stessa misura e stregua di quanto non lo sarebbe questo sito.

    Un fatto curioso della pagina Fbook “Da Milano alla Barona” (in realtà il “fenomeno” è riscontrabile anche in Milano Sparita facebook, in proporzioni mastodontiche, ed anche Milano nei secoli facebook) è l’immediata quotazione del “post” in decine, centinaia, migliaia, alcune migliaia di like totalizzati nell’arco di pochi minuti, sovente anche di meno… per poi cessare, dopo qualche ora, qualsiasi ulteriore incremento.

    Il fenomeno della gragnola di like nell’immagine postata dopo qualche decina di secondi o di minuti (in Milano Sparita dopo qualche secondo dal post si contano già decine di like…) non è reale, spiace ammetterlo ma le evidenze non possono essere negate.

    E’ come se ci fosse qualcuno o soprattutto qualcosa che alla pubblicazione dell’immagine, incrementa i contatori di voti positivi (il credere, come ormai noto, che si tratti solo di voti di follower, oltremodo spremuti come limoni nella pretesa di mettere a disposizioni filimini e fotine famigliari per la “causa commerciale” di cui sappiamo… oltretutto in apparente titolo gratuito, è segno di ingenuità ben sapendo che personaggi che cercano fortuna in facebook e con le convenzioni facebook… e solo ed esclusivamente per tale scopo…).

    Per i tre siti facebook sopra menzionati, come per il forum Milano Sparita SSC… LA STORIA NON SAREBBE UN FINE MA UN MEZZO… ammesso che si possa qualificarla come storia… quella pubblicata nei social e libri commercialmente abbinati).

    Qualificarsi come ricercatori implica essere titolari di una borsa di ricerca universitaria… in genere i ricercatori italiani sono precari… e la ricerca dura al massimo tre anni… non si pubblica su libri AMAZON, ed entra nel percorso di ricerca storica e scientifica gestito da università e ministeri e istituti di ricerca anche internazionali.

    Il più bello però deve ancora venire.

    La terza edizione (2020) del libro (Amazon) abbinato…

    Chissà se conterrà interi capitoli storici ignoti all’autore, ergo le lacune delle prime edizioni, lacune che emersero, in questi 3 anni e dopo questi 3 anni …con la pubblicazione di questo web e di milanobarona.freeoda.com ?

    Mancavano molti tasselli nelle prime versioni librarie della Barona (per Milano Sparita Fbook la situazione è anche peggiore… le lacune sulla storia contemporanea, su quella del dopoguerra sono evidenti) ma si teme che i tasselli mancanti, reintegrati o in corso di integrazione, non saranno frutto di ricerche personali ma forse frutto delle pubblicazioni di questo web e del web sopracitato…

    Un dato curioso e significativo emerge dal fatto che questo web è stato oggetti di citazioni di articoli wikipedia… ma le pagine facebook a noi note lo sono state in questi anni ???

    Esistono anche parziali versioni Google di tali “libri” (anche della Barona)… quindi non è nemmeno dovuto alla non diffusione in rete di tale “saggio”…

    Come accennato, se questo sito non è storico (il primo a sostenere che non lo sia per nulla è colui che lo gestisce), non si crede che i personaggi sopra citati … e le loro “opere” siano da considerarsi tali (a prescindere da recenti promozioni commerciali fatte nella biblioteca di quartiere)… e non lo potrebbero essere comunque per i motivi sopra accennati, ancor meno le pagine Fbook abbinate… perchè non hanno un contenuto storico legalmente e realmente tale… ma solo immagini provendienti, anche, da server aziendali , sfruttate in modo non legittimo, come archivio digitale “occulto” di immagini che non si devono rendere reperibili salvo quando farebbe comodo postarle (si consideri che l’archiviare su server esterni rende impossibile l’identificazione di tali archivi anche in caso di ispezioni (al domicilio) delle autorità preposte.

    Attendiamo novità per la prossima primavera 2020… si teme che ne vedremo delle belle…

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    Periferia, anni 50 di Paolo Monti.jpg

    Milano Ticinese 1960 circa (autore Paolo Monti). Immagine priva di localizzazione e di datazione precisa. Siamo nel burg dè furmagiatt (Borgo dei formaggiai), luogo di cantine e scantinati “umidi” (le Casere) dove sino agli anni ’60 del 1900 si stagionavano diverse tipologie di formaggi lombardi… un luogo storicamente localizzato lungo Corso San Gottardo, tra Piazza XXIV Maggio e Via Pavia con una estensione alla parallela Via Ascanio Sforza, lungo il Naviglio Pavese. I Furmagiatt cessarono la loro attivirà negli anni ’60 quando alcune ordinanze del Sindaco, supportate da discutibili ragioni di carattere sanitario.. vietarono la stagionatura di formaggi in stabili adibiti anche ad alloggi “residenziali” (come lo erano le case di corte/ringhiera che ospitavano Casere e anche negozietti di vendita al dettaglio di prodotti caseari). L’assenza di numero civico dell’androne di ingresso (che condurrebbe verso un cortile interno) potrebbe dimostrare che anche il locale portineria, ben visibile sul lato destro della foto, fosse collocato all’interno di una corte. Localizzazione pertanto impossibile da determinarsi. Non si trovano corrispondenze nemmeno lungo l’attuale Via Magolfa e nella parte iniziale di Via Argelati… ma si consideri che soprattutto la prima via è stata, nell’arco di 26 anni circa, completamente rifatta (più correttamente sventrata) e demolite diverse case di corte/ringhiera… rendendo impossibile qualsiasi localizzazione certa. Ci sarebbe da scommetterci che coloro che possiedono centinaia di migliaia di foto originali, sia in carta chimica/negativi, sia in formato digitale (molte di essere annidate in server FTP), ovvero i “signori” di Milano Sparita e Storia dei trasporti ATM di Skycrapercity, forse possiedono didascalie originali con datazioni e localizzazioni al millimetro del luogo qui ritratto… ed ovviamente anche alcuni supporti chimici originali di tale fotografo… Quindi, attendiamo, se l’esito fosse positivo, eventuali loro controdeduzioni finalizzate ad una “corretta localizzazione e datazione” a titolo di “massacro” del presente sito internet.

    Milano 1959, Bande Nere-Lorenteggio. Corteo funebre in Viale Caterina da Forlì. In evidenza le case minime edificate nello spartitraffico intermedio del viale. (fonte:milanoattraverso)

    Milano 1959, Bande Nere-Lorenteggio. Corteo funebre in Viale Caterina da Forlì. In evidenza le case minime edificate nello spartitraffico intermedio del viale. (fonte:milanoattraverso)

    Milano primi anni '60, De Angeli. Via Rubens nella direzione di Via Rembrandt. (fonte milanoattraverso.it)

    Milano primi anni ’60, De Angeli. Via Rubens nella direzione di Via Rembrandt. (fonte milanoattraverso.it)

    Milano 1965, Via Rembrandt-Piazza Velasquez angolo Via Pisanello. (fonte milanoattraverso.it)

    Milano 1965, Via Rembrandt-Piazza Velasquez angolo Via Pisanello. (fonte milanoattraverso.it)

    Milano 1959-60 circa. Grattacielo Pirelli ripreso dagli allora "giardinetti" del piazzale (Duca d'Aosta) antistante alla Stazione Centrale FS. "Giardinetti" tra virgolette .. dato che sin dagli anni '80 divennero il refugium peccatorum dei primi veri disperati di Milano (gli anni '80, malgrado PIL e fashion della Milano "da bere" rappresentarono le prime chiusure di molti distretti industriali in Milano e interland, l'avvio, ancor prima che nacque la precarietà selvaggia liberista berlusconista-maroniana, sin dagli anni '80 un luogo di progressiva emarginazione e diseguaglianze sociali). Le vie antistanti alla Stazione Centrale si distinsero, sin dagli anni '80, come luogo di ritrovo, bivacco notturno e diurno di disperati ed espulsi da un sistema che si fece sempre più feroce nei decenni successivi. La vicina Via Vittor Pisani, dopo le 22 di sera, diventa una sorta di camera da letto a cielo aperto con distesa di sacchi a pelo e cartoni, lungo i porticati presenti in ambo i lati della via. L'immagine ritratta nella foto (1960 circa) con prati tagliati all'Inglese e alberelli potati con senso estetico e con precisione "svizzera"... sono, nel contempo, un ricordo passato definitivamente... e anche una apparenza che forse era tale anche in quel periodo. (foto di Paolo Monti).

    Milano 1959-60 circa. Grattacielo Pirelli (in ultimazione) ripreso dagli allora “giardinetti” del piazzale (Duca d’Aosta) antistante alla Stazione Centrale FS. “Giardinetti”… scritti tra virgolette … dato che sin dagli anni ’80 divennero il refugium peccatorum dei primi veri disperati di Milano (gli anni ’80, i quali, malgrado il PIL ed i riti della ” international fashion” della Milano “da bere” … furono costellati dalle prime chiusure di molti distretti industriali in Milano e interland, e l’avvio di nuove forme di povertà ed esclusione… ancor prima che nacque la vera precarietà selvaggia liberista berlusconista-maroniana degli anni ‘2000 (Legge Biagi)). Pertanto, malgrado i giardini coltivati a rose ed i prati tagliati di fino…(tipici delle foto e cartoline anni ’60 della “City” di Milano negli anni del “boom” econ0mico) Piazza Duca d’Aosta divenne, sin dagli anni ’80, un luogo di progressiva emarginazione effetto di diseguaglianze sociali, diseguaglianze oggi all’apice della intollerabilità.
    Le vie antistanti alla Stazione Centrale si distinsero, sin dagli anni ’80, come luogo di ritrovo, bivacco notturno e diurno di disperati ed espulsi da un sistema che si fece sempre più feroce nei decenni successivi. La vicina Via Vittor Pisani, dopo le 22 di sera (nei mesi più freddi anche prima), diventa, tutt’oggi, una sorta di camera da letto a cielo aperto con distesa di decine e decine di sacchi a pelo, coperte e cartoni “abitati” da esclusi dal “sistema” che cercano riparo nei portici presenti in ambo i lati della via. I geli autunnali e invernali, non di rado, mietono qualche vittima…nella totale indifferenza delle istituzioni (ormai l’indifferenza è quasi quarantennale). L’immagine ritratta nella foto (1960 circa) con prati tagliati all’Inglese e alberelli potati con senso estetico e con precisione “svizzera”… sono, nel contempo, un ricordo ormai tramontato definitivamente… (da molti decenni) e anche una apparenza… che forse era tale anche nel periodo dello scatto. Una Milano metropoli (ma non megalopoli… troppo piccola per esserlo) che delle metropoli ha soprattutto i difetti e pochi pregi… (foto di Paolo Monti).

    Milano 1960 circa, Lorenteggio. Piazza Pietro Frattini e Via Bartolomeo Dalviano (verso Piazza Bande Nere). (fonte : hiveminer.com)

    Milano 1960 circa, Lorenteggio. Piazza Pietro Frattini e Via Bartolomeo Dalviano (in direzione di Piazza Bande Nere). I caseggiati di colore più scuro (ovviamente nelle tonalità di una foto in Bianco e Nero), sono denonimati “I Grigioni”. (fonte : hiveminer.com)

    Milano 1970 circa Lorenteggio-Giambellino. Largo dei Gelsomini all'intersezione con Via Lorenteggio. (picclick)

    Milano 1970 circa Lorenteggio-Giambellino. Largo dei Gelsomini all’intersezione con Via Lorenteggio. (picclick)

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    … a proposito di Milano Sparita Facebook “frutto della passione di decine di migliaia di superappassionati Vintage Milan lovers…” che inviano, mensilmente, migliaia di “vintage photo” alla pagina sopra indicata.

    Un nuovo file immagine pubblicato a questo indirizzo https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5031 ha intrapreso un viaggio via FTP… verso Facebook Milano Sparita…

    FTP non sono le Ferrovie Trans Padane… tra le stazioni del Passante ferroviario “Lega Nord” SSC Milano Sparita e Facebook Milano Sparita … ma un protocollo di trasmissione e ricezione file (File Tranfer Protocol) nato nei lontanissimi anni ’60-primi ’70, come una shell a linea di comando (per terminali UNIX) che permetteva e permette, con pochi comandi in lingua inglese, di inviare e ricevere file tra server aziendali e/o di gestori di siti internet. E’ nato come sistema di trasmissione dati nella ex ARPANET militare USA (sistemi operativi UNIX, poi anche il “free” Linux adottati anche per Windows, tutt’oggi in utilizzo anche per gli apparati di connettività di rete internet tipo CISCO, etc…).

    Un sistema di trasmissione e ricezione file attualmente quasi in disuso … in retaggio presso alcuni server aziendali (quindi non pubblici ma riservati ai dipendenti e tecnici di una azienda privata o pubblica) e web hosting server un poco obsoleti dove l’aggiornamento della pagine web avviene tramite questo protocollo per connessioni remote. Diciamo… per essere maliziosi… che si tratta, per certi aspetti, di un protocollo non monitorato dalle Polizie Postali e da altri apparati di polizia giudiziaria nazionale e internazionale… si puo’ inviare e ricevere in forma quasi anonima se fatto da server aziendali privati o di enti pubblici.

    Nel link sottostante il file immagine dopo il viaggio con i treni “Lega Nord”… dalle stazioni di Milano sparita Skyscrapercity a Facebook

    Le colonne di San Lorenzo intorno al 1930, poco prima della demolizione degli edifici sulla destra.

    Posted by Milano sparita e da ricordare on Tuesday, October 1, 2019

    Ci si augura che il commento decisamente comico e palesemente inattendibile, evidenziato dalla ellisse rossa, sia stato inserito dallo staffer di tale pagina facebook. In caso contrario c’è da preoccuparsi per il livello di disorientamento, ignoranza e mancanza di consapevolezza che regnerebbe in quella pagina fbook (come in altre due differenti). Tali pagine non sono frutto della collaborazione di ignari cittadini…. l’autore è uno solo e le foto postate non provengono da “appassionati” ma da archivi fotografici che erano destinati a ben altri scopi. Su milano sparita facebook gli sproloqui abbondano (e non solo li…).

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    Milano 1970 circa, tra Porta Romana e Corvetto. Deposito comburenti. (autore: Mario Cattaneo; fonte: Lombardia beni culturali)

    Milano 1970 circa, tra Porta Romana e Corvetto. Via Riva di Trento (tuttavia il luogo dello scatto corrisponde alla Via Marco d’Agrate angolo Via Cassano d’Adda, la via Riva di Trento si trova alla sinistra dei serbatoi). Cisterne per deposito comburenti. (autore: Mario Cattaneo; fonte: Lombardia beni culturali)

    Milano Ticinese primi anni '70. Viale Col di Lana. (fonte: geoportale comune milano)

    Milano Ticinese primi anni ’70. Viale Col di Lana. (fonte: geoportale comune milano)

    Pubblicità utilitaria "giardinetta" INNOCENTI a40s del 1956. Utilitaria italianissima ma "storyboard" pubblicitario in stile "americano"... quasi ad inseguire e proporre un modello "famigliare medio" il pià prossimo possibile a improbabili stili di vita d'oltreoceano.

    Pubblicità dell’automobile utilitaria “giardinetta” INNOCENTI a40s del 1956. Utilitaria italianissima ma “storyboard” pubblicitario in stile “americano”… quasi ad inseguire e proporre un modello “famigliare medio” il più prossimo possibile ad improbabili stili di vita consumistica d’oltreoceano.

    "Largo" San Babila tra il primo e secondo decennio del 1900.

    “Largo” San Babila tra il primo e secondo decennio del 1900.

    Corsico 1970 circa. Via Milano lungo il Naviglio Grande. Capannoni e ciminiere dovrebbero appartenere all'area industriale che oggi viene demoninata ex Area Pozzi e sulla quale sorgono aree di verde attrezzato. (fonte: Lombardia beni culturali)

    Corsico 1970 circa. Via Milano lungo il Naviglio Grande. Capannoni e ciminiere dovrebbero appartenere all’area industriale che oggi viene demoninata ex Area Pozzi e sulla quale sorgono aree di verde attrezzato. (autore: Mario Catteneo ; fonte: Lombardia beni culturali)

    Milano Vigentino 1970 circa. Via Privata Passo Pordoi. Un vero tuffo nel passato nella periferia sud di Milano, con aspetto urbano industrializzato (malgrado le industri principali si concentrassero alla Bovisa, verso Lambrate, e soprattutto alla Bicocca e verso Sesto S. Giovanni. Tralicci linee trifase di bassa tensione provenienti dalla Ricevitrice Elettrica Sud di Viale Giovanni da Cermenate (bypassavano l'area urbana non essendo ancora interrati. I due tralicci terminali, ben evidenti nella foto, indicavano che da quel punto, in avanti, le linee elettriche "industriali" proseguivano nel sottosuolo stradale. Probabilmente sono le linee che alimentavano, anche, il vicino "Pastificio Automatico Continuo di Via Gargano - Quaranta e forse anche l'area industriale della confinante Porta Romana verso la Brown Boveri e l'area dello scalo ferroviario di Porta Romana /Isonzo. Questa era la vera (e ormai tramontata da oltre tre decenni) cartolina da visita delle periferie industrializzate di Milano (in questo caso del nebbioso settore periferico sud). (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

    Milano Vigentino 1970 circa. Via Privata Passo Pordoi. Un vero tuffo nel passato nella periferia sud di Milano, con aspetto urbano industrializzato, confinante con la campagna periferica (malgrado le industrie principali si concentrassero alla Bovisa, verso Lambrate, e soprattutto alla Bicocca e verso Sesto S. Giovanni). Tralicci di linee trifase in bassa tensione, probabilmente provenienti dalla Ricevitrice Elettrica Sud di Viale Giovanni da Cermenate (bypassavano l’area urbana non essendo ancora interrati i cavi chee separavano la Ricevitrice elettrica dai vari distretti urbani del settore sud di Milano). I due tralicci terminali, ben evidenti nella foto, indicavano che da quel punto, in avanti (verso il centro città), le linee elettriche “industriali” (convertite in monofase per usi domestici nelle varie cabine elettriche distribuite nelle vie cittadine) proseguivano nel sottosuolo stradale. Probabilmente sono le linee che alimentavano, anche, il vicino “Pastificio Automatico Continuo” di Via Gargano – Quaranta e forse anche l’area industriale della confinante Porta Romana verso la Brown Boveri e l’area dello scalo ferroviario di Porta Romana /Isonzo. Questa era la vera (e ormai tramontata da oltre tre decenni) cartolina da visita delle periferie industrializzate di Milano (in questo caso del nebbioso ed austero settore periferico sud). Da notarsi, anche, i sostegni (di forma a spirale progressiva) in lega metallica “battuta” dei lampioni stradali, oggi completamente scomparsi (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

    Milano Vigentino 1970 circa. Termine Via Bernardo Quaranta, inizio Via Marco d'Agrate. Siamo a poche decine di metri dal luogo dell'immagine precedente, alla intersezione con la Via Passo Pordoi. Panorama popolato da linee elettriche in media e bassa tensione e dai bifilari della ex linea filoviaria 95 (Modica-Rogoredo FS). Il Motel, in evidenza nella foto, era anche concepito per le aziende circostanti ed i vari "agenti di commercio e dipendenti in trasferta" delle "ditte" medie e piccole che popolavano quel settore periferico di Milano (vi era anche la BIC di Via Gargano-Quaranta). Autore Mario Cattaneo (stesso autore della foto precedente), fonte : Lombardia beni culturali.

    Milano Vigentino 1970 circa. Termine Via Bernardo Quaranta, inizio Via Marco d’Agrate. Siamo a poche decine di metri dal luogo dell’immagine precedente, alla intersezione con la Via Passo Pordoi (fuori campo, sulla sinistra dell’immagine). Panorama popolato da linee elettriche in media e bassa tensione e dai bifilari della ex linea filoviaria 95 (via Modica-Rogoredo FS). Il Motel, in evidenza nella foto, era anche concepito per le aziende circostanti ed i vari “agenti di commercio e dipendenti in trasferta” delle “ditte” medie e piccole che popolavano quel settore periferico di Milano (vi era anche la BIC di Via Gargano-Quaranta). Autore Mario Cattaneo (stesso autore della foto precedente), fonte : Lombardia beni culturali.

    Milano 1936/37 circa. In evidenza (in realtà occultata dai cartelloni pubblicitari e di propaganda fascista) il "cupolone" della Chiesa di San Carlo al Corso (C.so Vittorio Emanuele II). La foto è stata scattata dal lato terminale di Corso Venezia e lo squarcio delimitato dalla recinzione di un apparente cantiere cela la realizzazione di quella che poi sarebbe diventata Piazza San Babila. Il cantiere cela la realizzazione dell'asse stradale del costruendo Corso Giacomo Matteotti.

    Milano 1936/37 circa, futura Piazza San Babila. In evidenza (in realtà occultata dai cartelloni pubblicitari e di propaganda fascista) il “cupolone” della Chiesa di San Carlo al Corso (C.so Vittorio Emanuele II). La foto è stata scattata dal lato iniziale di Corso Venezia (sulla sinistra fuori quadro la Basilica di San Babila). Lo “squarcio” delimitato dalla recinzione di un apparente cantiere cela la realizzazione di quella che poi sarebbe diventata Piazza San Babila. La recinzione delimitata da cartelloni pubblicitari nasconde, anche, la realizzazione dell’asse stradale del costruendo Corso Giacomo Matteotti. La via che appare sul lato destro della fotografia, confluente verso l’origine di Corso Venezia, dovrebbe essere (forse) Via Bagutta prima della modifica del suo tracciato iniziale, oggi avente origine da Piazza San Babila angolo C.so Matteotti. La foto è tratta dal sito cartolinedalventennio.it . La scelta di questa immagine non ha alcuna correlazione con apprezzamenti di sorta verso il ventennio fascista (nemmeno il web citato avrebbe contenuti ideologici… trattandosi di uno studio ed una applicazione estetica degli stili visivi e grafici della propaganda del ventennio, dove non esisteva un confine preciso tra pubblicità commerciale e propaganda ideologica di Regime). L’immagine ha, indiscutibilmente, un notevole impatto estetico (anche per il fotoritocco effettuato sulle colorazioni delle immagini pubblicitarie) e descrive, forse, in una delle poche immagini nel suo genere, la fase postuma alla demolizione della Galleria de Cristoforis e lo sventramento preliminare alla realizzazione della Piazza e dell’asse Monforte-Matteotti.

    Milano 1973 San Babila Via Cerva. Cinema Rivoli (chisura definitiva della Sala nel 1984). (fonte giusepperausa.it)

    Milano 1973. San Babila Via Cerva. Cinema Rivoli (chiusura definitiva della Sala nel 1984). (fonte giusepperausa.it)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1968/69 San Babila Cinema Rivoli. Film di fantascienza, che come indicava la locandina, erano ai confini della realtà. ovvero i contenuti rappresentati NON ERANO REALI. Infatti, pochi mesi dopo la produzione e distriibuzione hollywoodiana di questo film venne inscenata la più grande mistificazione ingannevole della storia umana di tutti i tempi. Le Missioni Apollo consistevano nel lanciare i vari missili "Saturn". Dopo essersi liberati degli stadi e serbatoi di decollo intermedi ... venivano messi in orbita di parcheggio terrestre per poi inabissarli negli oceani. Gli equipaggi, a partire dalla prima missione, venivano recuperati dalle capsule di ammaraggio ... l'unico dettaglio consisteva nel fatto che sulla Luna non ci andarono mai. Le motivazioni tecnologiche ? Il LEM fu un fallimento progettuale che non funzionava nemmeno in ambiente terrestre. L'aver copiato le tecnologie missilistiche dall'ex URSS comportava limitazioni aerospaziali talmente insormontabili che per evitare tragedie umane che avrebbero ridicolizzato la Superpotenza imperialistica USA nei confronti dell'URSS Comunista... determinava la necessità di simulare viaggi e successi di imprese lunari aerospaziali che esistettero solo negli altoparlanti radiofonici e negli schermi televisivi di dirette composte da poche immagini e molte chiacchiere. Non ci si deve stupire che la Nazione degli inganni mediatici globali (USA) abbia concepito i Social Network. L'inganno e le propagande ideologiche e politiche, cosi' come i falsi storici, e la disinformazione, proseguono grazie ai social media ... come mai prima di oggi e meglio di quanto fecero TV, radio e giornali dei decenni passati. (fonte fotografica giusepperausa.it)

    Milano 1968/69 San Babila Cinema Rivoli. Film di fantascienza che … come indicava la locandina…era ai confini della realtà, ovvero i contenuti rappresentati NON ERANO REALI (perchè tecnologicamente impossibili). Infatti, pochi mesi dopo la produzione e distribuzione hollywoodiana di questo film (anticipato da un’altra fiction hollywoodiana, ovvero 2001 Odissea nello spazio) venne inscenata la più grande mistificazione ingannevole della storia umana di tutti i tempi (ovvero la NASA sulla Luna). Le Missioni Apollo consistevano, in realtà e in forma segreta, nel lanciare i vari missili “Saturn” in orbita terrestre stazionaria (in sintesi non effettuavano trasferimenti orbitali e gravity assist verso la Luna). Dopo essersi liberati degli stadi e serbatoi di decollo intermedi … venivano, quindi, messi in orbita di parcheggio terrestre per poi essere inabissati negli oceani. Gli equipaggi, a partire dalla prima missione, venivano poi recuperati ed stratti (in Oceano) dalle capsule di ammaraggio … l’unico “piccolo” dettaglio consisteva nel fatto che sulla Luna non ci andarono (e andavano) mai. Le motivazioni tecnologiche ? I LEM collaudati in ambiente terrestre furono un fallimento progettuale… dove i collaudi si concludevano, quasi sempre, con schianti rovinosi al suolo (impensabile l’utilizzo per atterrare sulla Luna e ancor meno per trasferimenti orbitali , dal Saturn alla Luna, e viceversa… un suicidio garantito !). Le pellicole fotografiche e cinematografiche ed i nastri videomagnetici erano sensibili alle radiazioni termiche prodotte da temperature di 120 Centrigradi del giorno lunare, alle radiazioni UV non filtrate, alle radiazioni ionizzanti cosmiche e del Sole… idem per le particelle elettriche del vento solare (sulla Luna non c’è atmosfera nè magnetosfera). Le pellicole chimiche si sarebbero irrimediabilmente alterate, se non bruciate, esponendole ad ambienti di temperatura superiore ai 100 Centigradi, saturi di radiazioni ionizzanti, ricchi di particelle elettriche altamente energetiche (non rallentate ne’ deviate da una magnetosfera) ed alla esposizione delle radiazioni ionizzanti prodotte dalle reazioni termonucleari del Sole, non schermate dall’atmosfera, ovviamente assente sulla Luna (insieme alla radiazione cosmica di fondo in banda microonde). L’aver copiato le tecnologie missilistiche dall’ex URSS (la NASA non seppe inventare di meglio, l’unica idea, il LEM, richiedeva decenni di collaudi, non pochi anni… come, invece, la falsa storia ci vorrebbe far credere…) comportava limitazioni (nelle missioni aerospaziali) talmente insormontabili che per evitare tragedie umane (che avrebbero ridicolizzato la Superpotenza imperialistica USA nei confronti dell’URSS Comunista…in piena Guerra Fredda) si dovette ricorrere alla simulazione televisiva di veloci, sicuri e comodissimi viaggi lunari “express” contornati da successi storici e grandiosi di imprese lunari aerospaziali che esistevano (ed esistettero) solo negli altoparlanti radiofonici e negli schermi televisivi di dirette televisive (in mondovisione) costituite da poche immagini e da molte chiacchiere. Non ci si deve stupire che la Nazione degli inganni mediatici globali per eccellenza (gli USA) abbia, 30 anni dopo, concepito i Social Network. L’inganno, la manipolazione globale e le propagande ideologiche e politiche, cosi’ come i falsi storici, e la disinformazione, proseguono, da quasi 20 anni, anche grazie ai social media … come mai prima di oggi e con maggiore efficacia di quanto fecero TV, radio e giornali dei decenni passati. Si consideri che le agenzie spaziali non sarebbero in grado, nemmeno oggi, di realizzare l’evento fallito con le Missioni Apollo, tra gli anni ’69-’72 ! (fonte fotografica giusepperausa.it)

    Le “balle spaziali” della NASA:

    Milano Cordusio 1935. Via Dante.

    Milano Cordusio 1935. Via Orefici (alle spalle del fotografo Via Dante).

    Milano 29 Aprile 1945. I giorni della Liberazione. Carri armati lungo Corso Monforte. (fonte: Lombardia beni culturali)

    Milano 29 Aprile 1945. I giorni della Liberazione. Carri armati lungo Corso Monforte. (fonte: Lombardia beni culturali)

    Stadio Meazza nel 1926. Come evidente, la struttura del primo Stadio (successivo all'Arena Garibaldi) non ha nulla a che vedere con quello rifatto completamente nel 1955. I telegiornali nazionali e TG3 Lombardia, i giornali e le stesse società calcistiche mentono sapendo di mentire dichiarando che lo Stadio ha più di 90 anni. Certo, la prima versione venne inaugurata nel 1928, nel '38 venne potenziato con le tribune ma nel 1955 venne quasi completamente rifatto (come tutti sanno sella fine anni '80 avvenne una riqualificazione radicale dell'impianto in previsione dei Mondiali di calcio 1990. Delle tribune originali del 1926 non c'è praticamente più nulla (conservate e ampliate nel 1955, rifatte verso il 1990). L'impianto è andato bene sino a pochi mesi fa... poi l'esigenza di demolirlo per farne uno nuovo con annesse nuove torri (grattacieli), centro commerciale e ulteriore lottizzazione di edilizia commerciale e residenziale. Poichè l'attuale "San Siro" è di proprietà del Comune di Milano dal 1935, Comune che non ha ancora terminato di pagare le "rette" dell'ampliamento del 1990... chi pagherà il nuovo Stadio ? Sempre il Comune indebitato dall'inutile Expo 2015, con ATM indebitata (da cui la decisione di aumentare le tariffe di trasporto urbano e integrato)... un Comune che già dovrà ulteriormente indebitarsi per le inutili Olimpiadi Invernali del 2026 .... In sostanza, chi pagherà gli oneri della nuova opera ? (immagine da Wikipedia)

    Stadio Meazza (all’epoca intitolato solo San Siro) nel 1926. Come evidente, la struttura del primo Stadio (successivo all’Arena Garibaldi), non ha nulla a che vedere con quello rifatto quasi completamente nel 1955. I telegiornali nazionali e TG3 Lombardia, i giornali e le stesse società calcistiche, mentono sapendo di mentire dichiarando che lo Stadio ha più di 90 anni. Certo, la prima versione venne inaugurata nel 1926, nel ’38 venne potenziato con le tribune… nel 1955 venne radicalmente ampliato e ammodernato (come tutti sanno… nella fine anni ’80 avvenne una riqualificazione radicale dell’impianto in previsione dei Mondiali di calcio 1990. Delle tribune originali del 1926 non c’è praticamente più nulla… inizialmente, le tribune originali, furono conservate e ampliate nel 1955, completamente rifatte verso il 1990 !).
    L’impianto è andato bene sino a pochi mesi fa… poi, d’incanto… Salvini, Maroni, Sala e le dirigenze Lega e PD e le società calcistiche di Milan e Inter… si scono scatenate nell’esigenza di demolirlo per farne uno nuovo con annesse nuove torri (grattacieli), centro commerciale e ulteriore lottizzazione di edilizia commerciale e residenziale. Poichè l’attuale “San Siro” è di proprietà del Comune di Milano, dal 1935, Comune che non ha ancora terminato di pagare le “rette” dell’ampliamento del 1990… chi pagherà il nuovo Stadio ? Sempre il Comune ? … già indebitato dall’inutile Expo 2015, con ATM indebitata, malgrado ATM non sia più del tutto municipalizzata ma una azienda ibrida a Società per Azioni (dall’indebitamento ATM la decisione di aumentare le tariffe di trasporto urbano e integrato)… Cosa riservano le follie Lega PD per il futuro di Milano ? …un Comune che dovrà ulteriormente indebitarsi per un inutile nuovo stadio oltre alle inutili Olimpiadi Invernali del 2026 … ?
    In sostanza, chi pagherà gli oneri della nuova opera ? Comune di Milano con fondi Governativi (quindi debiti anche a livello di bilanci dello Stato spalmati a livello interregionale) ? Ora capiamo delle istanze di Autonomia regionale della Lombardia… qui vogliono mangiarci sopra alla grande…non sanno più cosa inventarsi per arricchirsi con fondi pubblici ? (immagine da Wikipedia)

    Milano 1961, località non precisata e non identificabile. Ressa per salire su una vettura della linea filoviaria 93. Scenari non molto dissimili da quelli dello scipero di oggi 27 Settembre '19, a cui l'ATM, alveare e vivaio di dipendenti beneficiari, a tutti i livelli, dal tramviere al dirigente più elevato, di "spintarelle" per ottenere il superamento dei test attitudinali e di abilitazione, necessari per l'assunzione con contratto a tempo indeterminato. Ai "signori" (rigorosamente, quasi tutti dipendenti comunali, in tutti i comparti, di Skyscrapercity (Milano sparita e Trasporti) verrà un travaso di bile nel leggere questa didascalia... ma cosi' stan le cose... da decenni e decenni. Milano, in alcune sue "consuetudini" , non si discosta di molto dai malcostumi romani malgrado riesca a mantenere, rispetto a Roma, una facciata di sufficienza vitale della garanzia di continuità di alcuni servizi (fattore invece molto carente per Roma, anche penalizzata da una estensione oltre otto volte superiore e per passate amministrazioni, a partire da quella di Alemanno, dove si assunsero, all'ATAC come negli altri comparti di servizio, migliaia di raccomandati in regime di parentopoli) che previene le ecatombi di disservizi della Capitale italiana...

    Milano 1961, località non precisata e non identificabile. Ressa per salire su una vettura della linea filoviaria 93. Scenari non molto dissimili da quelli dello scipero della rete di trasporti ATM di oggi 27 Settembre ’19. ATM è un alveare e vivaio di dipendenti beneficiari (a tutti i livelli, dal tramviere al dirigente più elevato) della pratica della “raccomandazione”. Quindi, tale Azienda, non sarebbe per nulla immune dalla pratica delle “spintarelle”… per ottenere il superamento dei test attitudinali e di abilitazione, necessari per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato nell’Azienda. Ai “signori” di Skyscrapercity Milano Sparita e Trasporti (rigorosamente, quasi tutti dipendenti comunali, in tutti i comparti) verrà un travaso di bile nel leggere questa didascalia… (è probabile che nemmeno loro furono del tutto immuni a tali sistemi di assunzione e con essi certi autori di pagine fbook le quali farebbero incetta dei loro archivi fotografici) ma cosi’ stan le cose…in Italia e anche a Milano, sovente soprattutto a Milano… da decenni e decenni. Milano, in alcune sue “consuetudini” , non si discosta di molto dai malcostumi romani … malgrado riesca a mantenere, rispetto a Roma, una facciata di sufficienza vitale della garanzia di continuità di alcuni servizi (fattore invece molto carente per Roma, anche penalizzata da una estensione oltre otto volte superiore a Milano… e per passate amministrazioni, a partire da quella di Alemanno, dove si assunsero, all’ATAC. come negli altri comparti di servizio, migliaia di raccomandati in regime di parentopoli e “amici degli amici” ed anche “amici camerata”…). Un sottile filo di rasoio … che previene le ecatombi di disservizi invece tipiche della Capitale italiana…

    Milano Aprile 1973 Monforte-Porta Venezia, Viale Piave verso Piazza Oberdan. Assembramenti di gruppi eversivi neofascisti del MSI nel giorno di violente manifestazioni e fatti di sangue del "Giovedì nero" di Milano del 12 Aprile 1973. Agli scontri ed ai fatti di violenza partecipo' anche Igrnazio La Russa, successivamente in piena carriera politica con i Governi Berlusconi e oggi Vice Presidente del Senato della Repubblica. Maggiori dettagli storici di tale evento https://it.wikipedia.org/wiki/Gioved%C3%AC_nero_di_Milano#La_preparazione

    Milano Aprile 1973 Monforte-Porta Venezia, Viale Piave verso Piazza Oberdan. Assembramenti di gruppi eversivi neofascisti del MSI nel giorno di violente manifestazioni e fatti di sangue del “Giovedì nero” di Milano del 12 Aprile 1973. Agli scontri ed ai fatti di violenza partecipo’ anche Igrnazio La Russa, successivamente in piena carriera politica con i Governi Berlusconi e oggi Vice Presidente del Senato della Repubblica. Maggiori dettagli storici di tale evento https://it.wikipedia.org/wiki/Gioved%C3%AC_nero_di_Milano#La_preparazione

    Milano Porta Genova Ticinese anni '30 del 900. Naviglio Grande e Ripa di Porta Ticinese ripresi dal ponte di Via Valenza.

    Milano Porta Genova Ticinese. presumibilmente 1950 circa (immediato dopoguerra). Naviglio Grande e Ripa di Porta Ticinese ripresi dal ponte di Via Valenza.

    Piazza Cinque Giornate (1959) e Corso 22 Marzo. (fonte fotografica milano.repubblica)

    Piazza Cinque Giornate (1959) e Corso Ventidue Marzo. (fonte fotografica milano.repubblica)

    Prosegue il passaggio di immagini protette da copyright da Milano Sparita Skyscrapercity a Milano Sparita Facebook (ed anche verso qualche altra pagina fbook strutturata in modo simile).

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5025 thread N. 100498 (postata ieri 23/9/19)

    successivamente pubblicato da:

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/pb.103751976338499.-2207520000.1569329756./2587917707921901/?type=3&theater (postata oggi 24/9/19).

    Come noto le immagini postate dai personaggi di Skyscrapercity non si possono salvare in formato file… (mica scemi, dato che solo alcuni autori Facebook possono avvalersi delle immagini dai medesimi inviate…) ed ovviamente tale pagina Facebook riceve, presumibilmente per vie traverse… questo genere di immagini vincolate, in Europa, da numerose leggi e norme che vieterebbero la loro pubblicazione in pagine Facebook ed in web commerciali…salvo i pagamenti integrali dei diritti d’autore.

    Questo discorso è applicabile anche per “Da Milano alla Barona facebook” e da tutte le pagine Fbook abbinate alla vendita on-line di libri.

    In questo caso l’immagine è stata prelevata dalla pagina fbook del fotografo Cesare Colombo https://www.facebook.com/cesarecolombo.fotoarchivio/photos/1969-milano-traffico-in-piazza-del-duomo-per-la-partita-milan-ajax/1326343170799039/

    Si nota, oltremodo, che il copyright dell’immagine postata nella pagina fbook abbinata a Cesare Colombo, è scomparso in Milano Sparita SSC e Fbook !

    Secondo la normativa europea… siti commerciali come Milano Sparita Facebook (pagina commerciale di un social che trae profitti dalla sponsorizzazione commerciale di libri… ma anche dalla semplice pubblicazione di immagini con copyright, nel secondo caso i vincoli si applicherebbero verso Facebook Italia)… sarebbero vincolati nell’utilizzo di immagini protette dal copyright … vedendosi imposto (dal titolare dei diritti d’autore) l’onere al pagamento di tali diritti.

    Viene nuovamente da domandarsi se questi vincoli siano stati mai assolti…??? (dall’autore della pagina e da Facebook Italia)

    Ehm… siamo in Italia e soprattutto siamo in Lombardia ed ancor peggio a Milano !

    La Procura della Repubblica di Milano, campione di omissioni d’atti d’ufficio (campione ma non unica … nelle omissioni procedurali giudiziarie l’Italia è campione del mondo…una eccellenza da primato che pero’ nessuno ci invidia…) insegna che coloro che rispettano le leggi sono dei fessi…e gli altri dei furbi…

    All’estero le cose andrebbero dolorosamente molto peggio …per questi “autori”… (e per i loro danè, per la loro “grana”, per gli sghei…in dialetto Veneto…).

    All’estero certe pagine Fbook avrebbero chiuso i battenti… qui invece no !

    Quindi, oltre i nostri confini maccheronici… qualche pagina fbook di analoga condotta avrebbe chiuso i battenti !

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    Milano 1934, Porta Romana. Viale Umbria. (fonte:milano.repubblica)

    Milano 1934, Porta Romana. Viale Umbria. (fonte:milano.repubblica)

    Milano Certosa 1955. Viale Certosa 130, sede unificata Bayer-Agfa. (fonte: web archiviogigigho)

    Milano Certosa-Musocco 1955. Viale Certosa 130, sede unificata Bayer-Agfa. (fonte: web archiviogigigho)

    Milano 1940. Fiera campionaria, promozione tortellini pastificio Stella. (fonte; web Lombardia beni culturali)

    Milano 1940. Fiera campionaria, promozione tortellini pastificio industriale “Stella”. (fonte; web Lombardia beni culturali)

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    I siti archelogici dell’erà del Bronzo (Barona) non sono di certo stati scoperti da certi autori di pagine Facebook che fanno proprie testimonianze altrui.

    http://www.verdinavigli.org/2006/09/22/dove-finito-il-piu-importante-sito-del-bronzo-4600-anni-a-milano

    Per coloro che sono interessati alla verità storica di Milano e periferie (oggi dimenticate dai vari Sala, Pisapia, Moratti, Albertini…) e non si lasciano abbagliare da alcune pagine fbook che sfruttano, dal 2012, i forum SSC, (con finalità che non sono propriamente storiche ma privatistiche, di commercio e di popolarità nella rete, una popolarità che vorrebbero convertire in una sorta di riferimento culturale assoluto del territorio di quartiere…tramite facebook e qualche forum di cui sappiamo…) si invita alla visione attenta e libera da preconcetti (ai quali qualcuno ci avrebbe abituato in internet…) del link sopra allegato.

    La questione dei siti archeologici e dei beni artistici dimenticati (vedesi, per esempio, Cascina Monterobbio esclusa dallo IULM da ristrutturazioni a scopo di recupero artistico e funzionale) non è stata scoperta (in modo non proprio disinteressato) con facebook dal 2012 e nemmeno con Skyscrapercity dal 2006. Sono vicende nate a cavallo degli anni ’70 e ’80 dello scorso secolo quando Zuckerber non era ancora nato, non era ancora massone e non esistevano i dannosi social net (a anche qualche forum correlabile).

    La mancata tutela di beni archeologici e artistici della Barona (e probabilmente dei confinanti Ticinese, Giambellino-Lorenteggio e Chiesa Rossa) risale ai primi anni ’80 ed è stata oggetto di contenziosi tra coloro che rappresentavano gli ex Consigli di Zona (poi sostituiti dai Municipi… facendo copia e incolla dalle amministrazioni di Roma… senza capire che Roma è quasi nove volte la superficie di Milano con oltre il doppio della popolazione residente, quindi esigenze differenti rispetto ad una città oltre otto volte piu’ piccola) e le varie sovrintendenze ai beni artistici (che non sono di competenza comunale), storici ed i vari assessorati alla cultura che si avvicendarono dalle giunte Tognoli, Pillitteri, Formentini, Albertini e Moratti, sino a Pisapia e Sala.

    Si coglie anche l’occasione per fare un poco di chiarezza sull’uso distorto che in facebook verrebbe fatto dell’ex sito archeologico risalente all’era del Bronzo (in realtà nemmeno un sito, un ritrovamento casuale nel 1888 circa, forse un lembo di un insediamento molto piu’ ampio che potrebbe essere andato perso e distrutto nel corso dell’espansione urbana e infrastrutturale del Moncucco e delle limitrofe aree di Viale Famagosta, Sant’Ambrogio primo, Ticinese e Chiesa Rossa), sito nonimato “Cascina Ranza”.

    La suddetta ex cascina non ha alcuna correlazione storica diretta con dei manufatti risalenti all’età del Bronzo scoperti casualmente negli anni ’80 del 1800.
    L’ex Ranza, oltre 130 anni fa era un semplice riferimento abitativo e rurale nei cui pressi vennero ritrovati dei manufatti archeologici risalenti all’era del Bronzo !
    Anche per coloro che vi avrebbero vissuto, non ci sono correlazioni “genealogiche” con la popolazione “ancestrale” residente in tale ritrovamento… che come accennato, con molta probabilità, era solo una piccola porzione di un insediamento molto più esteso che deve essere stato (forse) irreversibilmente perduto (o ulteriormente “tombato” con gli scavi della Metropolitana 2 (anni ’80 del 900), con la costruzione dello IULM, dei plessi ex IACP e Comune di Via Russoli…(fine anni ’70).

    Il problema che emerse, proprio in quel sito, verso il 1988 circa (praticamente un secolo dopo), con lo sbancamento dell’area nella quale sorse lo IULM (le prime palazzine, il territorio è tutt’oggi oggetto di lottizzazione ed edificazione, praticamente sino all’Esselunga di Viale Cassala ed a ridosso di Via Schievano) non è correlabile alla indubbia deprecabile demolizione della Cascina Ranza… Sono due reperti “storici” che non hanno una continuità diretta tra loro ! Purtroppo il monopolio storico locale di Fbook lo propone costantemente quasi fosse più una trovata commerciale (molto brillante) che una vera correlazione storica.

    Come avvenne per le rovine romane (fognatura romana e pavimentazione annessa) scoperte in Piazza Missori (sotto la Cripta di San Giovanni in Conca) negli anni ’80 (con gli scavi della M3) i siti archeologici del Moncucco (era del Bronzo) sono sedimentati in livelli ancora più profondi, sotto parecchi metri, forse decine di metri dalla superficie edificabile dei terreni e la loro preservazione o perdita non è correlata alla preesistenza di manufatti cascinali in superficie ma all’assenza di ispezioni geologiche preliminari alla costruzione di edifici e gallerie di metropolitana. Se non si scava oltre i 10 metri di profondità (circa), per paradosso, tali siti possono conservarsi (inesplorati e sconosciuti) anche se immersi nelle falde di acqua del sottosuolo milanese.

    L’errore anche grossolano commesso da certi personaggi che utilizzano Facebook per finalità privatistiche e commerciali è l’abbinare la demolizione della cascina Ranza con la perdita del sito archeologico (non sono correlabili gli eventi… ma si tratta di un’abile operazione commerciale dove foto inedite e “testimonianze” di follower spremuti come limoni elevano picchi stratosferici di visite e vendite in fbook).

    Molto probabilmente, considerando la sedimentazione geologica avvenuta nell’area dell’attuale Moncucco, nel corso dei millenni, ed anche rispetto alla fine ‘800, cio’ che venne recuperato a pochi metri di profondità nei secoli scorsi, potrebbe ancora conservarsi, anche oggi, anche oltre 10 metri di profondità, reperti forse sepolti sotto le fondamenta del medesimo IULM… e forse l’area dell’insediamento non si limiterebbe alla sola area limitrofa alla ex Cascina Ranza.

    Si tratta di ipotesi (anzi speculazioni) ma molto probabilmente, siti simili, erano presenti anche nel sottosuolo che attualmente ospita le gallerie della M2 tra Romolo e Famagosta. Scavi condotti negli anni ’80, senza la consapevolezza che pochi metri sotto la superficie di scavo potevano conservarsi, da millenni, manufatti di importanza storica notevole.

    Il danno, con molta probabilità, venne forse commesso sin dai primissimi anni ’80 con gli scavi (tra Romolo e Famagosta) della metropolitana 2 … idem per lo IULM dove non venne condotta una ricerca, preliminare agli sbancamenti, sulla presenza di siti risalenti ad epoche ormai preistoriche…
    Idem con l’ampliamento di Viale Famagosta (1988 circa, 1990), idem con la costruzione del parking Famagosta negli anni ’90, forse persino con la realizzazione dell’ampliamento di svincoli di Piazza Maggi verso il 2000-2002. Forse anche con la recente costruizione dell’Esselunga di Viale Famagosta…

    Come deducibile dall’articolo sopra linkato… il problema non venne portato all’attenzione delle autorità cittadine da autori di pagine Facebook e ancor meno da Skyscrapercity… furono gli ex CDZ 16 (consigli di zona) a far emergere, quasi 40 anni fa, i rischi di uno scempio storico che non si limita alla Cascina Ranza (sfruttata su Fbook per motivi noti con passerelle di foto inedite e testimonianeze inedite…finalizzate ad altro…) ma ad una vasta area compresa tra le limitrofe Via Argelati, Viale Romolo, Via Moncucco, Russoli, Viale Famagosta, forse anche vicinanze Bilbao e Schievano-Santander sino alla Via San Vigilio e San Paolino.

    Dopo anni di proclami e di “capelli strappati” su SSC e Fbook è arrivato il momento di fare chiarezza su coloro che scoprirono e denunciarono il problema sin dai primi anni ’80 (non esisteva internet, non esisteva SSC, non esisteva Fbook e non esisteva anche qualche giovane ambizioso di successo e notorietà che ha fatto, in parte (se non tutte), come proprie, le istanze di altri, (alcuni di questi …oggi non più in vita) oggi riproposte in modo apparentemente inedito (in modo non disinteressato) su Fbook per finalità private, estranee alla gestione dei beni artistici e storici.
    Ricordiamoci che Facebook non è un’area istituzionale malgrado Salvini, Meloni, Berlusconi, Maroni, Di Maio, Renzi e molti altri politicanti ne sfruttino la diffusione mediatica per fini elettorali, di disinformazione e propaganda.

    Ritornando agli insediamenti archeologici ….forse qualche “sito” scampato a scavi e sbancamenti edilizi e infrastrutturali esiste ancora oggi… forse i primi “scempi” risalgono alla fine degli anni ’50 del 1900 con la realizzazione delle Vie del Mare, Piazza Maggi, Via Spezia, Imperia, col completamento della Milano Serravalle…

    Ancora una volta emerge quanta distorsione e poca informazione rechino i social net ed anche i forum… (ma non scopriamo nulla di nuovo…).

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    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1972. Locandina del Film "Milano Calibro 9" diretto da Fernando di Leo.

    Milano 1972. Locandina del Film “Milano Calibro 9” diretto da Fernando Di Leo.

    Nel link sottostante il trailer del film

    https://www.dailymotion.com/video/x22p6sc

    Milano 1985. Nevicata del Gennaio '85 ripresa dalla sommità del Duomo. (autore Mario De Biasi, fonte Stagniweb)

    Milano 1985. Nevicata del Gennaio ’85 ripresa dalla sommità del Duomo. (autore Mario De Biasi, fonte Stagniweb)

    Milano 1962. Tra Porta Romana e il Vigentino. Via Rutilia ed una FIAT Balilla 508/C (presumibilmente del 1939, l'ultimo modello prima del periodo bellico) posteggiata. L'auto, come deducibile dall'immagine, veniva utilizzata come veicolo per l'apprendimento della Scuola Guida.

    Milano 1962. Tra Porta Romana e il Vigentino. Via Rutilia ed una FIAT Balilla 508/C berlina (presumibilmente del 1939, l’ultimo modello prima del periodo bellico) posteggiata in prossimità di una Scuola Guida. L’auto, come deducibile dall’immagine, veniva utilizzata come veicolo per l’apprendimento della Guida per aspiranti neopatentati.

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    Avvelenamento al Polonio di Imane Fadil

    imane fadilSei mesi or sono, sempre su questo sito, venne prevista e preannunciata l’archiviazione prematura della vicenda dell’ex “olgettina” IMANE FADIL.

    La Procura della Repubblica di Milano ha formalmente annichilito la vicenda archiviando il decesso (della ex “olgettina”) come dovuto a cause naturali (senza averne le prove e senza dimostrarlo).

    Peccato che la giustizia, quando questa è libera da manipolazioni e depistaggi… (senza prove a favore o contro)… non possa esprimersi con certezza assoluta nel merito del giudizio quando questo difetta di elementi probatori e ponderabili che orientino il giudizio medesimo verso una direzione precisa, dimostrabile e comprovata … (il Tribunale di Milano, invece, si è epresso formalmente, senza averne le prove scientifiche !).

    … la magistratura di Milano si è espressa nella formula dell’archiviazione per insufficienza… apparente … di prove… (non è dato sapere se la famiglia abbia presentato opposizione al Decreto di Archiviazione. E’ noto il tono polemico della famiglia d’origine per gli evidenti sospetti di avvelenamento mortale).

    Quindi… senza avere le prove a favore della tesi ponderabile di una malattia all’origine di un decesso “naturale” (e contemporaneamente senza possedere prove di indirizzo opposto, ovvero di una sindrome da avvelenamento al Polonio) la incapace e probabilmente menzognera magistratura milanese ha preferito archiviare un caso tutt’altro che risolto e chiarito…

    In assenza di prove si archivia per impossibilità di procedere e produrre elementi dimostrabili…

    L’autopsia condotta dopo oltre tre mesi dal decesso (nel caso di contaminazione dell’isotopo 210 del Polonio le tracce del medesimo sono completamente dissolte) non permette la produzione di indizi e di referti biochimici sufficienti ala definizione della vera causa di morte.

    I periti medico legali si sono espressi, formalmente, in una assenza (apparente) di prove foriere di un giudizio probatorio nel merito degli esiti autoptici (condotti, oltremodo, con grande ritardo… mesi e mesi di ritardo !!!), nella ipotesi (non dimostrata) di una “morte naturale” causata da una fantomatica malattia “rara” (con margini dubitativi enormi….vista l’impossibilità di identificare la vera causa della morte).

    Un Pubblico Ministero (già noto per vicende di indagine… al limite del depistaggio su pregresse denunce e indagini di narcotraffico e mafie…) ha “sposato” (senza mezzi termini) la causa della “morte naturale”, forse dando volontariamente e intenzionalmente troppa enfasi e credito alle relazioni medico legali , dove l’esito di una fantomatica malattia degenerativa “naturale” del midollo osseo… formalizzerebbe una causa senza però dimostrarla (non avendone le prove)…

    …peccato che la contaminazione da isotopo del Polonio avrebbe proprio (come effetto primario) la Pancitopenia, ovvero una rapida degenerazione delle cellule emopoietiche del midollo osseo… (insieme a quelle epatiche e renali) ed un rapidissimo smaltimento degli effetti del decadimento “alfa”, una rapida volatilizzazione dei residui di tale isotopo che renderebbe impossibile la determinazione della sua presenza… uno scenario molto simile se non identico alle patologie che sarebbe alla causa della morte di Imande Fadil.

    La sindrome si sovrappone in molte delle sue componenti con i sintomi da contaminazione da isotopo 210 del Polonio.

    Si evidenzia che la medesima Procura di Milano (verso la quale dobbiamo l’impunità giudiziaria di quasi 60 anni di riciclaggio bancario condotto da Sivio Berlusconi), lo scorso Marzo, enfatizzava (negli esisti dei primi reperti autoptici) la presenza di metalli pesanti e tracce di decadimento radioattivo nei tessuti e negli organi di Imane Fadil ! (tesi poi rinnegata poco tempo dopo, anche molto prima degli esiti autoptici definitivi).

    In assenza di reperti istologici e biochimichi che dimostrino una delle due tesi, il “verdetto” non puo’ esprimersi in modo univoco (come invece si espresse quello sentenziato dalla Procura di Milano…).

    Come già si predisse… siamo davanti ad un caso di “assolti per aver commesso il fatto”… che per la magistratura di Via Manara/Freguglia… non costituirebbe reato… nè sarebbe corroborato da indizi o prove che dimostrino la natura colposa e dolosa della patologia (le prove non indiziarie sarebbero quelle di “morte naturale”).

    I primi sintomi di contaminazione da radioisotopi si ebbero dopo una cena in un noto ristorante milanese con un noto avvocato di Milano…

    E’ impossibile che questi dettagli non siano stati segnalati da Imane Fadil al suo legale di fiducia ed a terze persone, incluso il personale sanitario della Clinica Humanitas, con il sorgere dei primi sintomi e nel primo periodo di ricovero.

    Alquanto contestabile anche la condotta assunta (pro tempore) dal legale di fiducia di Imane Fadil.

    Presento’ l’esposto solo alcuni giorni dopo il decesso e solo dietro insistenze della famiglia. Anche l’operato della Clinica Humanitas si distingue per lacune, omissioni e lati poco chiari….

    Perche’ Imane Fadil potrebbe essere stata uccisa ?

    Si teme abbia dato fastidio al mondo politico di una certa destra storica “moderata” (ma in sinergia con le destre più estreme), ivi incluso un noto giornalista ex Mediaset che col mondo della prostituzione e dei rapporti con la mafia… ebbe molti precedenti…(personaggio oltremodo querelato proprio dalla Fadil).

    Questa è la Milano degli ultimi 25 anni… infatti la Milano di oggi non produce più ricchezza ma la ricicla e la consuma. La Milano di oggi non traina più il “sistema Italia”… essendo fondata sul riciclaggio ‘ndranghetista, camorrista, di Cosa Nostra …alleato con massonerie, reti criminali, banche, fiduciarie, assicurazioni e mondo della finanza nera e speculativa.

    Il mondo della moda e del “lusso”, da solo, non traina Milano e non produce un PIL sufficiente a giustificare i fiumi di denaro che circolano senza avere una origine tracciabile…

    In questo scenario anche alcune multinazionali del “pianeta internet” sono profondamente integrate con tale sistema.

    L’economia del riciclaggio è politicamente trasversale … ma nella destra parlamentare italiana e lombarda avrebbe trovato il proprio centro di gravità permanente… da circa sei decenni…

    … del resto l’apparente sconfitta di Salvini e del mondo dell’area “grigio nera” politica e finanziaria che coltiva le forze politiche (di cui farebbe parte) è solo temporanea …(il mondo dell’estrema destra con ambizioni di dittatoriali ed autoritarie è destinato, salvo casi particolari, a rifiorire nel prossimo futuro… è solo questione di tempo…)

    …non sarebbe nemmeno un caso che questo sito internet sia stato oggetto di attacchi hacker… (sia per la sua funzione di alternativa antagonista a certi monopoli … come anche per i contenuti scomodi e non controllati dalla politica dominante).

    Questa è la Milano dei Moratti, Albertini, Pisapia, Sala… (postuma del Berlusconismo ed in continuità con esso) una Milano che cade a pezzi nelle sue periferie (in molti casi ridotte anche peggio di quelle romane) ma che investe e specula in “City Live”, “Garibaldi Skyline”, Centro Storico, Portello, Expo ed ex aree Expo… Olimpiadi invernali e nuovo stadio di San Siro… (queste ultime arricchiranno le mafie nostrane e gli “amici degli amici”).

    W Milano Facebook, Twitter e altri…, W PD e W Lega + Forza Italia… ?

    vetrine effimere e futili di una Milano da vomitare… !

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    Milano anni '60, Solari-San Vittore, Viale Papiniano intersezione via Pietro Azario. Calesse lungo Viale Papiniano. I capannoni in evidenza sul lato destro dell'immagine furono, pochi anni dopo lo scatto di questa foto, sostituiti da un supermercato tutt'oggi esistente.

    Milano anni ’60, Solari-San Vittore, Viale Papiniano intersezione via Pietro Azario. Calesse lungo Viale Papiniano. I capannoni in evidenza sul lato destro dell’immagine furono, pochi anni dopo lo scatto di questa foto, sostituiti da un supermercato tutt’oggi esistente.

    Milano 1949 Porta Venezia. Piazza Oberdan e la biforcazione Via Spallanzani e Corso Buenos Aires. (fonte: web fotografieincomune)

    Milano (datazione immagine non attendibile, ufficialmente attribuita al 1949 ma forse antedatabile anche agli anni ’20 del 1900). Piazza Oberdan e la biforcazione di Via Spallanzani (sulla destra) e di Corso Buenos Aires (sulla sinistra). (fonte: web fotografieincomune)

    Milano primi anni '60. Piazza Lega Lombarda, bivio Via Bramante e Viale Montello. (fonte fotofever.com ; autore Virgilio Carnisio)

    Milano anni ’60. Piazza Lega Lombarda, “biforcazione” della Via Bramante e di Viale Montello. (fonte fotofever.com ; autore Virgilio Carnisio)

    Via Nirone-Corso Magenta 1960 circa, Palazzo Litta (FPmag)

    Via Nirone-Corso Magenta 1960 circa, Palazzo Litta (FPmag). Autore Virgilio Carnisio. Nel link sottostante la stessa fotografia in un formato e risoluzione migliore.

    https://www.fpmagazine.eu/image.php?width=850&image=/allegati/libs/img/10291/Virgilio_Carrisio_005.jpg

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    Youtube ?

    No grazie !

    Esiste una alternativa europea:

    https://www.dailymotion.com/it

    e’ possibile pubblicare file video anche in social media alternativi a Youtube

    Alcuni esempi ?

    Un RVM originale RAI, Febbraio 1980

    https://www.dailymotion.com/video/x5hddd1

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    Milano 1950 circa, Duomo. Caffetteria Pasticceria Motta.

    Milano 1950 circa, Duomo. Caffetteria Pasticceria Motta.

    Milano 1900 circa. Porta Venezia. Via Senato-Corso Venezia. (fonte: web fotografieincomune)

    Milano 1900 circa. Porta Venezia. Via Senato-Corso Venezia. (fonte: web fotografieincomune)

    Una piccola nota di servizio nel merito delle pubblicazioni di Milano Sparita Facebook:

    Immagini come questa

    (per visualizzarla selezionare l’intero link col tasto sx del mouse, poi col tastro dx selezionare “apri link in nuova scheda” ) contengono il titolo del soggetto ripreso in una specie di corsivo ministeriale. Si tratta di immgagini “ripulite” e titolate, da originali inediti, da “Milano Sparita Skyscrapercity”.

    Il loro contributo al business di Facebook è enorme.

    Anche di recente, una foto inedita di Via Moncucco, postata da “Da Milano alla Barona” in originale non “ripulito e titolato” dopo poche ore era postata nel forum SSC, restaurata (tramite software di fotoritocco) e titolata…

    E’ fisiologico chiedersi se tale immagine provenga realmente da una donazione oppure faccia parte del solito maxi archivio (in originale e in digitale) dal quale attingono tutti i soggetti dei forum SSC e conseguentemente delle pagine Barona e Milano Sparita, Milano nei secoli, etc… del business Facebook.

    Zuckerberg deve milioni e milioni di euro a queste persone… Facebook è un tracollo che ha perso miliardi di utenti… ricompensati con multiprofili fake e pagine come le succitate… il tutto a discapito dei siti indipendenti… oltremodo devastati da hacker (presunti tali… non è possibile aggiungere altro …).

    Milano 1939 , Borgonuovo. Via Gastone Pisoni (ex Vicolo Tignoni). (fonte: web fotografieincomune)

    Milano 1939 , Borgonuovo. Via Gastone Pisoni (ex Vicolo Tignoni). (fonte: web fotografieincomune)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 19 Aprile 2002, Piazza Duca d'Aosta e l'anomalo incidente aereo nel quale un aereo da turismo Rockwell Commander 112TC pilotato da Luigi Marco Fasulo, partito dell'aeroporto di Locarno-Magadino (CH) si schianto' con "precisione chirurgica" contro il 26° piano del grattacielo della Regione Lombardia. Dinamiche mai del tutto chiarite, ufficialmente un suicidio... sul quale non venne mai fatta realmente chiarezza. (fonte fotografica proprietaria)

    Milano 19 Aprile 2002, Piazza Duca d’Aosta e l’anomalo incidente aereo nel quale un aereo da turismo di tipo “Rockwell Commander 112TC” pilotato da Luigi Marco Fasulo, partito dell’aeroporto di Locarno-Magadino (CH), si schianto’ con “precisione chirurgica” contro il 26° piano del grattacielo della Regione Lombardia.
    Dinamiche mai del tutto chiarite, ufficialmente un gesto suicida… sul quale non venne mai fatta realmente chiarezza. (fonte fotografica proprietaria)

    Milano 1961 Ticinese. Vicolo Lavandai. (archivio TCI)

    Milano 1961 Ticinese. Vicolo Lavandai. (archivio TCI)

    Milano 1972 , Brera - Cairoli, guerriglia urbana lungo la Via Mercato (ebay)

    Milano 1972 , Brera , guerriglia urbana tra le vie Ponte Vetero e Mercato (ebay)

    Milano 1900 circa. Ospedale Maggiore e basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore. (fonte: web fotografieincomune)

    Milano 1900 circa. Via Festa del Perdono. Ospedale Maggiore e basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore. (fonte: web fotografieincomune)

    Milano 1947 Idroscalo. Autore Fedele Toscani (fonte milano città delle scienze)

    Milano 1947 Idroscalo. Autore immagine: Fedele Toscani (fonte milano città delle scienze)

    Milano 1955 , Darsena a ridosso del Ponte dello Scodellino. Alzaia Naviglio Grande. Da notarsi la pavimentazione a lastricato sostituita dall'asfalto negli anni '60. (autore Ernesto Treccani, fonte Lombardia beni culturali)

    Milano 1955 , Darsena a ridosso del Ponte dello Scodellino. Alzaia Naviglio Grande. Da notarsi, lungo l’Alzaia, la pavimentazione a lastricato sostituita dall’asfalto negli anni ’60. (autore Ernesto Treccani, fonte Lombardia beni culturali)

    Milano anni '70 ? No è un fake (la foto viene proposta come scattata negli anni 70). Localita non specificata ma identificata in Via Martinengo angolo Piazzale Corvetto. Immagine distinta per la presenza di una FIAT 126 , modello anni '70, parcheggiata davanti all'edicola di Via Martinengo e in prossimità dell'Hotel Corvetto. Data dell'immagine 2018-'19. Convertita in Bianco e Nero puo' trarre in inganno ed apparire come una foto storica delle grigie periferie di una altrettanto grigia e austera Milano degli "anni di piombo"... ma si tratta di un abile fake postato da un web gestito da un appassionato di FIAT 126.

    Milano anni ’70 ? No è un fake (la foto viene proposta come scattata negli anni 70). Localita non specificata ma identificata in Via Martinengo angolo Piazzale Corvetto. Immagine distinta per la presenza di una FIAT 126 , modello anni ’70, parcheggiata davanti all’edicola di Via Martinengo e in prossimità dell’Hotel Corvetto. Data dell’immagine 2018-’19. Convertita in Bianco e Nero puo’ trarre in inganno ed apparire come una foto storica delle grigie periferie di una altrettanto grigia e austera Milano degli “anni di piombo”… ma si tratta di un’abile fake (ovviamente bonario e senza secondi fini) postato da un web gestito da un appassionato di FIAT 126.

    Milano 1900 circa. Duomo-Verziere. Via delle Ore con veduta del Campanie della Chiesa di San Gottardo in Corte. (fonte: web fotografieincomune)

    Milano 1900 circa. Duomo-Verziere. Via delle Ore con veduta del Campanie della Chiesa di San Gottardo in Corte. (fonte: web fotografieincomune)

    Milano Bicocca prima metà anni '70. Corteo di protesta dipendenti e operai comparto Pirelli. (fonte: web Società Geografica Italiana)

    Milano Bicocca prima metà anni ’70. Corteo di protesta dipendenti e operai (Pirelli-Breda?) lungo Viale Sarca. (fonte: web Società Geografica Italiana)

    Milano 1920 circa. ex cerchia interna dei Navigli, Porta Romana. Via Santa Sofia.

    Milano 1920 circa. ex cerchia interna dei Navigli. Porta Romana, Via Santa Sofia.

    Milano primi del '900. Corso di Porta Vittoria. (fonte: web fotografieincomune)

    Milano primi del ‘900. Corso di Porta Vittoria. (fonte: web fotografieincomune)

    Una breve nota nel merito di

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5015

    l’immagine “tre gonnelline in periferia” localizzata dagli “storici” di tale forum è tale perche’ i medesimi attingono da archivi (di probabile ex gestione del settore spettacolo e cultura del Comune di Milano) ai medesimi riservati, non di certo per conoscenze storiche pregresse di luoghi e altro della “Milano che fu”, tanto per puntualizzarlo.

    L’immagine, in formato digitale preesiste nei web da diversi anni

    http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=autori&righe=1&inizio=7&InizioI=1&RigheI=50&Col=5

    Una informazione corretta eviterebbe queste “annotazioni”…

    Ora attendiamoci di vedercela riproposta, con localizzazione, da Milano Sparita (e da dimenticare) Facebook.

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    Video di vecchia data, visto da pochissimi… anche se focalizza alcuni problemi “cardine” della città di Milano (carenze condivise con altre città italiane).

    Un esempio tra moltissimi di una Milano concepita solo per i fighetti che circolano col SUV alla ricerca di grammi di cocaina, in centro come nelle periferie… del resto, solo per fare un esempio, anche se si realizzassero ascensori di accesso al cavalcavia Don Lorenzo Milani, come anche di altri cavalcavia simili a questo… tra vandalismo, aree di spaccio serale e notturno, appalti di manutenzione non rispettati… e altro ancora, si butterebbero nel cesso alcune centinaia di migliaia di euro per opere ausiliarie destinate a non funzionare mai. Le metropoli italiane… di metropolitano hanno soprattutto i difetti e pochissimi pregi…

    Milano 1966. Immagine serale di Corso Buenos Aires (ripresa da Piazzale Loreto). (piccclick)

    Milano 1966. Immagine serale di Corso Buenos Aires (ripresa da Piazzale Loreto). (piccclick)

    Milano 1898, Porta Ticinese, "Moti di Milano", Cannoni al Varco di Porta Ticinese (attuale Piazza XXIV Maggio).

    Milano 1898, Porta Ticinese, “Moti di Milano”, Cannoni al Varco di Porta Ticinese (attuale Piazza XXIV Maggio).

    Per approfondimenti sulle cause storiche dei “Moti di Milano” si consiglia la rapida consultazione di questa cronologia

    https://it.wikipedia.org/wiki/Moti_di_Milano

    In estrema sintesi, dopo solo 37 anni dalla consacrazione del Regno d’Italia, in tale sistema “nazionale” unificato, sorto dalle istanze massoniche anglofrancesi espresse e concretizzatesi con le “campagne” Napoleoniche prima e di Cavour successivamente, dopo le illusioni delle “Cinque Giornate” …le cui istanze rivoluzionarie servirono ai Savoia per meglio consolidare il costruendo “Regno d’Italia” ereditato come estensione del Regno di Sardegna dei Savoia, i massicci flussi migratori dall’Italia meridionale, le incapacità dei Governi del periodo di estendere una industrializzazione ed uno sviluppo mai realizzato (limitato solo all’Italia Settentrionale) nel sud Italia, le campagne nazionalistiche contro la Francia e l’applicazione di una serie di Dazi che limitavano l’ingresso, nella città di Milano, di quantitativi di pane sufficienti al bisogno della popolazione più disagiata…. diedero avvio a forme di rivolta e ribellione represse col sangue dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris.

    Una Italia partita “malfatta”, proseguita tale, culminata anche peggio negli ultimi decenni del 1900 e primi decenni degli anni ‘2000…

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    Stadio Meazza 1959. In evidenza una Alfa Romeo Giulietta Berlina durante una prova "sportiva" di guida. (fonte web paperblog)

    Stadio Meazza 1959. In evidenza una Alfa Romeo Giulietta Berlina durante una prova “sportiva” di guida. (fonte web paperblog)

    Milano 1985 circa. Ticinese confinante con la Barona. Viale Cassala 40 ex azienda Omikron. Lo stabile, edificato nel 1947, in un periodo in cui il sito era una "terra di nessuno" immersa nelle nebbieesiste ancora oggi (restiling "radicale" della facciata nel primo decennio degli anni '2000).

    Milano 1985 circa. Ticinese confinante con la Barona. Viale Cassala 40 ex azienda Omikron. Lo stabile, edificato nel 1947, in un periodo in cui il sito era una “terra di nessuno” immersa nelle nebbie, esiste ancora oggi (restiling “radicale” della facciata nel primo decennio degli anni ‘2000).

    Milano anni '60. Solari. Piscina coperta di Via Montevideo. Un tempo a gestione comunale, da alcuni decenni gestita da privati. (fonte ordinearchitetti)

    Milano anni ’60. Solari. Piscina coperta di Via Montevideo. Un tempo a gestione comunale, da alcuni decenni gestita da privati. (fonte ordinearchitetti)

    Milano Agosto 2005. Porta Romana. Viale Montenero durante il trasferimento del sottomarino "Enrico Toti" verso il Museo della Scienza "Leonardo da Vinci". (fonte : http://www.hsh.info)

    Milano Agosto 2005. Porta Romana. Viale Montenero durante il trasferimento del sottomarino “Enrico Toti” verso il Museo della Scienza “Leonardo da Vinci”. (fonte : http://www.hsh.info)

    Milano 1966 circa. Affori, Via Don Bartolomeo Grazioli. (fonte web aziendale Costacurta)

    Milano 1966 circa. (siti industriali di Affori). Via Don Bartolomeo Grazioli. (fonte web aziendale Costacurta)

    Milano 1930. Piazza Missori e sede INPS.

    Milano 1930. Piazza Missori e Palazzo sede INPS (ultimato nel 1929).

    Milano Novembre 2018 Derganino Lancetti. Via Resegone- L'unico esemplare Viberti 2472 in dotazione nella "flotta" filoviaria ATM (esemplare ovviamente non in esercizio) nella livrea originale restaurata. (fonte hiveminer)

    Milano Novembre 2018 Derganino Lancetti. Via Resegone. L’unico esemplare Viberti 2472 in dotazione nella “flotta” filoviaria ATM (esemplare ovviamente non in esercizio) nella livrea originale restaurata nel 2008 (non sono noti restauri della carrozzeria successivi a tale anno). (fonte hiveminer)

    Filobus FIAT Viberti 2472 CGE (anni '60 Milano), nella livrea originale. bicolore verde ministeriale. (fonte web clamfer)

    Filobus FIAT Viberti 2472 CGE (anni ’60 a Milano), nella livrea originale. bicolore verde ministeriale. (fonte web clamfer)

    Milano anni '50. Stabilimenti Alfa Romeo del Portello. (fonte web motorbox)

    Milano anni ’50. Stabilimenti Alfa Romeo del Portello. (fonte web motorbox)

    Milano 1970 circa. Monluè. Viale Enrico Forlanini con qualche "appassionato" di aerei intento ad osservarne i movimenti nella pista, decolli ed atterraggi. Fonte wikipedia.

    Milano 1970 circa. Monluè. Viale Enrico Forlanini con qualche “appassionato” di aerei intento ad osservarne i movimenti nella pista, decolli ed atterraggi. (Fonte wikipedia)

    Milano 2003, Scalo Porta Romana LODI TIBB, fotografato da Corso Lodi. In evidenza i "grattacieli" di Piazza Medaglie d'Oro e la Torre Velasca (immagine in teleobiettivo)

    Milano 2003, Scalo Porta Romana LODI TIBB, fotografato da Corso Lodi. In evidenza i “grattacieli” di Piazza Medaglie d’Oro e la Torre Velasca (immagine in teleobiettivo)

    Milano 1967, Piazza DUOMO, rappresentazione della Cavalcata degli Ussari.

    Milano 1967, Piazza DUOMO, rappresentazione della Cavalcata degli Ussari.

    Milano 1967. Galleria Passarella Piazza San Babila. Negozio Fiorucci

    Milano 1967. Galleria Passarella Piazza San Babila. Negozio Fiorucci inaugurato in quel periodo.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    In apparenza questa immagine sembra scattata verso la metà degli anni '70 a Milano. L'apparenza inganna... si tratta di un plastico (all'apparenza) con miniaturizzata una vettura filoviaria "Viberti" con la tipica livrea arancione e banda nera con logo ATM, degli anni '70. Nel plastico si nota una pavimentazione tramviaria e l'assenza dei cavi elettrici aerei tramviari (ATM non poteva, in prospettiva di una sostituzione del trolley col pantografo, adottare una "economia" invece tutt'oggi applicata a San Francisco. Il filo di alta tensione della linea filoviaria condiviso con la captazione elettrica del trolley, soluzione non compatibile con le linee aeree a zig zag dei pantografi). Fonte Instagram (il sito non è disponibile l'immagine è prelevabile dalla cache immagini di Google).

    In apparenza questa immagine sembra scattata verso la metà degli anni ’70 a Milano. L’apparenza inganna… si tratta, in realtà, di un plastico (all’apparenza) con una riproduzione miniaturizzata di una vettura filoviaria “FIAT Viberti 2472” con la tipica livrea arancione e banda nera con logo ATM, degli anni ’70. Nel plastico si nota una pavimentazione tramviaria e l’assenza dei cavi elettrici aerei tramviari (ATM non poteva, in prospettiva di una sostituzione del trolley col pantografo, adottare una “economia” invece tutt’oggi applicata a San Francisco. Il filo di alta tensione motrice della linea filoviaria condiviso con la captazione elettrica del trolley, soluzione non compatibile con le linee aeree a zig zag dei pantografi). Fonte Instagram (il sito non è disponibile l’immagine è prelevabile dalla cache immagini di Google).

    Milano 1963, Portello-Monte Stella-Ghisallo Certosa. Via Alcide de Gasperi.

    Milano 1963, Portello-Monte Stella-Ghisallo Certosa. Via Alcide de Gasperi.

    Milano 1992 Porta Romana (Lodi TIBB). Viale Isonzo angolo Piazza Trento, il "vecchio" capolinea della 90-91 quando non esisteva, in questa tratta, il controviale centrale dedicato alle corsie preferenziali BUS + TAXI. In evidenza la vettura filoviaria "Viberti CGE" risalente al 1958 circa. Questo genere di vetture vennero progressivamente dismesse proprio dal 1992 sino al 2000 circa. (fonti e autore immagini sovraimpresse nella foto).

    Milano 1992 Porta Romana (Lodi TIBB). Immagine notturna di Viale Isonzo angolo Via Passo Buole ed il “vecchio” capolinea della circonvallazione filoviaria 90-91 quando non esisteva, in questa tratta, il controviale centrale dedicato alle corsie preferenziali BUS + TAXI. In evidenza la vettura filoviaria “Viberti 2472 CGE”, veicoli risalenti al 1958 circa. Questo genere di vetture vennero progressivamente dismesse proprio dal 1992 sino al 2000 circa. (fonti e autore immagini sovraimpresse nella foto).

    Milano 1980

    Video riprese amatoriali del transito treni delle stazioni FS di Milano Centrale, Milano Certosa (Triboniano-Mambretti) e Lambrate.

    Le riprese sono state effettuate con dispositivi semiprofessionali, decisamente innovativi per il periodo (1980).

    Videotape (camrecorder), nastri videomagnetici a cassetta (VHS o Betamax). Si tenga presente che nemmeno la RAI, nel 1980, tranne casi particolari, si avvaleva di dispositivi da ripresa interamente elettronici, limitando le proprie produzioni giornalistiche ed editoriali con cineprese di passo 16 mm in pellicola chimica.

    Milano 1980 circa, Certosa-Villapizzone. Via Ludovico di Breme angolo Via Panfilo Castaldi. La palazzina ritratta nella immagine, "ricavata" nel triangolo risultante dall'intersezione delle due vie esiste ancora oggi. (fonte: web Lombardia beni culturali)

    Milano 1980 circa, Certosa-Villapizzone. Via Ludovico di Breme angolo Via Panfilo Castaldi. La palazzina ritratta nella immagine, “ricavata” nel triangolo risultante dall’intersezione delle due vie, esiste ancora oggi. L’autore della foto ha sfruttato una illusione ottica prospettica che farebbe apparire l’edificio come costituito unicamente da una sottile facciata, senza nulla al suo interno, quasi ad assomigliare agli allestimenti cinematografici di Cinecittà o di Hollywood. (fonte: web Lombardia beni culturali)

    Sesto San Giovanni, anni '50. Cavalcavia Bruno Buozzi e la tramvia n.31 Milano Monza.

    Sesto San Giovanni, anni ’50. Cavalcavia di Via Bruno Buozzi e la tramvia n.31 Milano-Monza.

    Milano 1973, Via A. Manzoni-Montenapoleone. Posa provocatoria dello scultore austriaco Friedensreich Hundertwasser (artista con ideali ecologisti). In una Milano (ieri come oggi) povera di verde, cementificata in ogni dove, città piccola ma ricca di concentrazioni di cemento da assomigliare a Palermo, Friedensreich Hundertwasser volle farsi fotografare in una via centrale e "prestigiosa", che pur se inserita in un contesto urbano storico e secolare... rivela errori urbanistici "secolari" a partire dalla scarsità di verde pubblico e urbano fruibile sia nel centro storico come nelle periferie.

    Milano 1973, Via A. Manzoni-Montenapoleone. Posa provocatoria (con il fusto di un alberello che non potrebbe trovare collocazione alcuna…in una via priva di alberi) dello scultore austriaco Friedensreich Hundertwasser (artista con ideali ecologisti, scomparso nel Febbraio 2000). In una Milano (ieri come oggi) povera di verde, cementificata in ogni dove, città piccola (essendo vincolata ed impedita da ulteriori espansioni da una cintura di comuni dell’interland, molti di essi, ex Borghi dei “Corpi Santi”), di estensione limitata ma ricca di concentrazioni di cemento finalizzate alla “economia del mattone, alle sue rendite passive e delle compravendite immobiliari”, con concentrazioni di cemento e mattone talmente abnormi … da assomigliare alla Palermo delle speculazioni edilizie anni ’60-’80… (non tutti sanno che il numero medio di piani degli edifici ad uso residenziale, nella città di Palermo, si attesta a circa 10 piani con punte di 20 per alcune aree di speculazione edilizia dei decenni passati, ovviamente speculazioni in odore di mafia (per Palermo… ma nemmeno la Milano di oggi si differenzierebbe di molto…). Nella foto che immortala l’eccentrico scultore e attivista “verde” Friedensreich Hundertwasser (praticamente sconosciuto in Italia) emerge il contrasto tra un “quadrilatero” del lusso di una via centrale e “prestigiosa” che pur se inserita in un contesto urbano storico culturale e secolare… appare sterile e “asfissiante”, rivelando errori urbanistici “secolari” … proprio a partire dalla scarsità di verde pubblico e urbano fruibile sia nel centro storico come nelle periferie (indipendentemente dalla presenza dei Parchi Sempione, Indro Montanelli e Lambro ed altre aree al confine tra territorio comunale agricolo e interland).

    Milano 1955 circa, Gorla. Viale Monza.

    Milano 1955 circa. Gorla, Viale Monza. L’immagine ha alcune corrispondenze con l’ angolo di Via Privata Pirano, luogo di possibile localizzazione dell’inquadratura.

    Milano 1980, diramazioni ferroviarie (e vetture ferroviarie e materiale rotabile, ormai Vintage) di Certosa (Via Triboniano-Mambretti), Milano Centrale (Stazione Centrale) e Milano Lambrate e Greco.

    Videoregistrazioni amatoriali di “taglio” ovviamente amatoriale ma con apparecchiature semiprofessionali (siamo nel 1980) a nastro videomagnetico “camrecorder” (si consideri che nel 1980, tutti i servizi giornalistici ed editoriali RAI erano ripresi con cineprese a pellicola chimica di passo 16 mm).

    Milano 1978, Porta Vigentina-Porta Romana, Via Ripamonti (lungo il cavvalcavia che sovrasta lo scalo ferroviario Porta Romana- Tecnomasio Italiano Brown Boveri. Autore immagine Gabriele Basilico.

    Milano 1978, Porta Vigentina-Porta Romana, Via Ripamonti (lungo il cavalcavia che sovrasta lo scalo ferroviario Porta Romana- Tecnomasio Italiano Brown Boveri). In evidenza la palazzina del Consorzio Agrario Provinciale. Autore immagine Gabriele Basilico.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano Duomo 1966. "Terrazze del Duomo" riprese da turisti svedesi nel 1966.

    Milano Duomo 1966. “Terrazze del Duomo” riprese da turisti svedesi nel 1966.

    Milano Duomo 1966. "Terrazze del Duomo" riprese da turisti svedesi nel 1966.

    Milano Duomo 1966. “Terrazze del Duomo” riprese da turisti svedesi nel 1966.

    Milano primi anni '80, Lorenteggio/Giambellino, Festa del Giglio lungo via Vespri Siciliani. (Lombardia beni culturali)

    Milano primi anni ’80, Lorenteggio/Giambellino, Festa del Giglio lungo via Vespri Siciliani. (Lombardia beni culturali)

    Milano 1982. Lorenteggio/Giambellino. Via Vespri Siciliani, allestimento stradale "Festa del Giglio" (Lombardia beni culturali)

    Milano 1982. Lorenteggio/Giambellino. Via Vespri Siciliani, allestimento stradale “Festa del Giglio”
    (Lombardia beni culturali)

    Milano Lorenteggio-Giambellino 1980 circa. Festa del Giglio (Lombardia beni culturali)

    Milano Lorenteggio-Giambellino 1980 circa. Via Vespri Siciliani. Festa del Giglio (Lombardia beni culturali)

    Milano 1965 circa, San Babila, omonima fermata MM1 Metropolitana linea rossa. Nella immagine, in evidenza, la coperta ignifuga in Amianto da utilizzarsi in caso di incendio di cose, impianti e persone. (fonte Wikipedia)

    Milano 1963 circa, San Babila, omonima fermata MM1 Metropolitana linea rossa. Nella immagine (che ritrae il Grafico e Designer olandese Bob Noorda), in evidenza, la coperta ignifuga in Amianto (allestita all’interno del vano dei dispositivi antincendio, attrezzati lungo le banchine delle fermate della Linea M1 ) da utilizzarsi in caso di incendio… (fonte Wikipedia)

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    Anche ad Agosto, Mark Zuckerberg in delega agli autori delle varie Milano Sparita, ringrazia (anche per il riscontro occupazionale internet ed editoriale della California, la quale molto deve ad alcuni “milanesi”) per il girofoto, uno sport telematico dove, come un tempo si faceva con le figurine Panini, uno scambio fruttuoso di “figurine” , tra le transnazionali Skyscrapercity.com e Facebook.it, uno scambio che genera PIL nella Nazione dove tali immagini si postano e si editano in “libercoli”…. ovvero presso CA-USA (California).

    scambiata per un panino (michetta) con la “Bologna”, a Facebook Milano Sparita e da dimenticare…

    … questi “monellacci” cosa non farebbero per le “figu Panini” (meriterebbero una bella sculacciata)

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    Milano 1954 circa. Locandina pubblicitaria Vichi Apparecchi Radio VAR (dal 1955 MIVAR). (Fonte corriere.it, riferimenti storici mivar.it). Stelle e stalle di una industria radiotelevisiva collassata sia per la concorrenza sleale dei mercati asiatici come per alcune fissazioni personali del suo fondatore).

    Milano 1954 circa. Locandina pubblicitaria (con Domenico Modugno) della Vichi Apparecchi Radio VAR (dal 1955 MIVAR). (Fonte corriere.it, riferimenti storici mivar.it).
    Stelle e stalle di una industria radiotelevisiva italiana leader nel settore… collassata sia per la concorrenza sleale dei mercati asiatici prodotti da UK e USA, le stesse superpotenze che oggi si dichiarano vittime delle “egemonie” cinesi… sia per alcune fissazioni personali del suo fondatore, fissazioni mentali che hanno anticipato la fine di tale industria.

    Poichè questo sito internet è indipendente, non ha padroni come invece li avebbero Milano Sparita e da ricordare Facebook, Milano Sparita Skyscrapercity, Milano nei Secoli Facebook, e Da Milano alla Barona Facebook, etc…etc… alcuni dettagli della falsa economia di Milano degli ultimi 25 anni (Giunte Albertini, Moratti, Pisapia, Sala) andrebbero, seppur grossolanamente, descritti in alcune particolarità analitiche “new economy” di Milano.

    Come accennato, la Storia delle industrie radiotelevisive MIVAR (Abbiategasso, Via Dante) venne, dalla fine anni ’90, segnata dalla concorrenza sleale asiatica ed euroasiatica (Turchia, Cinam Sud Corea) frutto, in parte, delle delocalizzazioni industriali italiane ed europee… con abbattimento dei costi dei prodotti di elettronica di consumo e perdita di notevoli fette di mercato della produzione elettronica italiana a medio contenuto tecnologico (anche in conseguenza di accordi poco concorrenziali tra la grande distribuzione italiana con le industrie di elettronica civile delle aree medio orientali e orientali del continente asiaticom dove gli spazi di vendita dei centri commerciali e dei “mega store” dell’elettronica concessero sempre minori spazi di esposizione commerciale a industrie tipo la MIVAR sino a determinarne l’entrata in crisi, l’amministrazione controllata e il suo fallimento).

    Detto questo, i tentativi di cessione gratuita da parte della proprietà MIVAR degli stabilimenti di Abbiategrasso alla SAMSUNG ITALIA (Samsung District “diamantino”, Viale della Liberazione Milano, “base” complesso BNP Paribas “Torre Diamante”, di proprietà della COIMA sgr, stabile occupato solo parzialmente dalla conduttrice BNL Paribas, essendo in buona parte inutilizzato per sovradimensionamento rispetto alle reali esigenze di mercato…) furono fallimentari, essendo tale multinazionale, sud coreana, interessata, esclusivamente, a garantirsi una rete commerciale italiana e sud europea, in regime commerciale privilegiato ed esente da qualsiasi forma di concorrenza commerciale e tecnologica, nella quale, la produzione “egemone” si dovrebbe e doveva limitare alla produzione privilegiata nella Corea del sud ed alla commercializzazione lungo reti di vendita globali. L’economia della Samsung Italia non si discosta, di molto, da quella delle corporazioni USA come Google, Facebook ed anche Microsoft. Conquistare monopoli commerciali e pagare meno tasse possibile (o non pagarle del tutto).

    Poichè da molti anni si pavoneggiano successi commerciali ed economici in “seno” alla realizzazione di nuove torri di riqualificazione ex area Garibaldi ed ex area Milano Fiera (Citylive) si dovrebbe, invece, conoscere (e scoprire) che alcuni degli insediamenti “top” della Milano lottizzatrice “Forza Italia-Partito Democratico…di Berlusconi-Albertini-Moratti-Pisapia-Sala ” ospiterebbero , in realtà , aziende multinazionali e istituti di credito e assicurativi che per molti aspetti possono avere effetti deleterei verso l’economia italiana.

    Questo… a prescindere dagli errori imprenditoriali commessi dalla proprietà MIVAR e dal suo fondatore.

    Le aree immobiliari milanesi, malgrado le propagande politiche di Milano Sparita Facebook ( e delle testate giornalistiche Mediaset, Gruppo Espresso, Corsera, Libero, RAI, etc…) , non ospitano poli commerciali di traino nazionale… con contenuti innovativi… come si vorrebbe far credere.

    Sovente, tali aree, sono unicamente dei cespiti immobiliari (in buona parte invenduti o non condott, sfruttati solo in parte rispetto alle reali volumetrie…) utili solo a banche ed assicurazioni nostrane… a transnazionali come Microsoft, Google e Facebook, note per recare più danni che benefici alla economia milanese, lombarda e nazionale, aree “riqualificate” prodotte, anche, dalla speculazione del mattone ed anche dalle reti di riciclaggio (anche criminale) interfinanziario… ben consolidato nell’economia della città di Milano come anche nel tessuto economico nazionale.

    Wikipedia

    Wikipedia

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    Milano 1975 circa, tra Rottole, Cimiano e Lambrate, Magazzini STANDA di Via Palmanova angolo Via Bruno Cesana. (fonte curiosando708090.altervista)

    Milano 1975 circa, tra Rottole, Cimiano e Lambrate, Magazzini STANDA di Via Palmanova angolo Via Bruno Cesana. (fonte curiosando708090.altervista). Questa foto è stata già oggetto di utilizzo commerciale dai soliti noti di Milano Sparita Facebook e dai personaggi che ci sono dietro tale pagina trash, molto popolata da account fake ed estimatori con scarso quoziente intellettivo.

    Milano 1958 Lambrate-Cimiano. Via Palmnova in corrispondenza dell'incrocio con Via Bruno Cesana, Via Carnia. Giro di Lombardia. Fonte fotografica e contestuale web Lagobba.it

    Milano 1958 Lambrate-Cimiano. Via Palmanova in corrispondenza dell’incrocio con Via Bruno Cesana, Via Carnia. Giro di Lombardia. Fonte fotografica e contestuale web Lagobba.it

    Milano 1960. Da un fotogramma del film "Rocco e i suoi fratelli", scalinata ed atrio ec biglietterie della Stazione Centrale. (fonte magazine.larchitetto)

    Milano 1960. Da un fotogramma del film “Rocco e i suoi fratelli”, scalinata ed atrio ex biglietterie della Stazione Centrale. (fonte magazine.larchitetto)

    Prosegue l’appropriazione di disascalie e immagini (per mano di Milano Sparita Facebook) per uso commerciale, prelevate da questo sito (milanobarona).

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.1783909294989417/2489810857732587/?type=3&eid=ARBzeIPYvx0s2NoD_AFRFlwsiJ2UGA3sL11CMVM-kSN54tj9C1axcsgLxYtvTtyrI7Pk2RMmggAPGamu&__xts__%5B0%5D=68.ARDnERe0WiYfjWKO9thiXiM7TBD_X34L-D9SLiimdrx4wcfimG-h93etWIumhyk5oY388x5y_ScrkfusaLx7rYut-ZomZ07ucbXriRdpMgDqbGXSxTOy4hkOP1WeWgHpup-8Ccfr3f62gqWBZA2ZS8JER57UUHioMw17LrnfVGh5ykDyjD3SdZSjLZIbvKl1Z4eFuAcQGi0jWp-stiLUzRY89j0cpv7I9QKB-Z2eD7ak-x8y1HMlZ3ELKmBGRcE6iBYEXTagHLdp5THQlWo4e-M8Kmwa6jErFzAKA9mZ4JTOOEdr1VlOjm3DKCpOVJQvkiPXjPBeaOXMoN89UDKrALML9g&__tn__=EHH-R

    Una considerazione.

    Questi metodi sono stati anche applicati per l’impaginazione di libri correlati a pagine Fb “dedicate” a Milano … la cui impugnazione legale non è possibile in Italia essendo stati stampati in California da controllate Facebook Corporation…

    Questo sito è preso di mira nelle immagini che non recano sovraimpresso il titolo del web…

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    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1965 circa. Certosa Quarto Oggiaro, Via Palizzi, Petrolchimico FINA.

    Milano 1965 circa. Certosa- Quarto Oggiaro, Via Palizzi, Petrolchimico FINA.

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    Questa immagine:

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2137029589677384/2489122414468098/?type=3&eid=ARAJBZNlgzfapJbjdGGxc3VUWabS0fohQiBG-tcyg3ENWjitbCuE7rMglL9pkIHpVaI7YKR9O7pcHXD3&__xts__%5B0%5D=68.ARCQ6CoLVwp2N-rttc7PXUPx3ou4z5a2aq7Wc7VFXuZG3PxwKB81rkbG4h-FpgXJozcAQKZWZdkC7p3ZNIKjuFaI8RGE5ujfGgcD_JxB9sJp4kxaS5-L8JBGcW3MA12_-_Ljx1JOFcrA9_v-41PuhLhHHOwh_9dDszIFd1z_wzsVxiQxobYoEQ4I3LSJiBlDyGAaU8QYbse9Y13H1I8ylggHpN1xjvkgG3-YQx_ESfXnmpon7DLzqSRohKupMrh7HvzWflzAgeVaX6rPP-q2NqOQhtXN3uyDpd4O29CC4yY3Wv0AycYCzVonoYMEM23p5GSUcKlmGJtTUIl-CBmbsbPIsA&__tn__=EEHH-R

    è stata copiata da questa:

    Galleria Vittorio Emanuele vosta dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Galleria Vittorio Emanuele vosta dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Immagine pubblicata da Milanobarona nell’Aprile 2019 e poi ripresa da Milano sparita e da ricordare Facebook….

    Siamo sempre nell’ambiente Milano Sparita Skyscrapercity che ha “tollerato” (in apparenza contro i loro interessi) le derivate di:

    Da Milano alla Barona Facebook (vendita libri Amazon Facebook)

    Milano sparita e da ricordare Facebook (vendita libri Amazon Facebook)

    Milano nei secoli Facebok (vendita libri Amazon Facebook)

    Le tre pagine commerciali succitate non esisterebbero se non esisterebbe , a sua volta, Milano Sparita Skyscrapercity…(secondariamente, sempre da Milano Sparita SSC anche Milan l’era inscì e altre raccolte sempre gestite da tali personaggi).

    Non parchi di 1 milione di immagini inedite monopolizzate a fini commerciali, cercano di setacciare anche quello che in rete non è ancora finito nei loro tentacoli… Si nota che tutti coloro che gravitano intorno al grande business…considerano di loro “proprietà” (ivi anche i contenuti) anche Milanobarona e si avvalgono (pur accusando gli altri delle cose che attuano loro) di un mai formalizzato diritto di prelazione, imposizioni di subordinazione, diritto di censura e filtro…

    Anche in questo caso si potrebbe dire che questa foto è stata “rubata” ?, come disse un povero mentecatto … l’epiteto venne usato da tale (pensionato) e da quale altro socio contro questo web e chi lo gestisce… pertanto il “titolo” è, oggi, ricambiato in pareggio… (essendo stati loro i primi ad avvalersi di insulti contro coloro che non offrono loro, grautitamente , immagini e ricerche sulla “vecchia Milano”, immagini che poi vengono fagocitare dall’ambiente Facebook che ne sfrutta i contenuti) . Il succitato leone da tastiera (facile ad accuse di reati mai commessi e facile all’ira) è autore di un blog che deve la sua esistenza agli archivi Milano Sparita SSC dove egli presta opera… Del resto siamo in Italia. Altrove simili situazioni non si sarebbero nemmeno avviate ma in Italia dobbiamo fare i conti con una certa cultura delle regole non rispettate e anche alla presenza di magistratura (complice) che reprime e punisce solo i deboli e gli onesti in nome e per nome del potere di una classe politica ultracorrotta che la tutela per sostenere un sistema ormai sconfinato nell’anarchia … (insieme alle tasse che noi paghiamo a fondo perduto per mantenere politici, amici dei medesimi ed un sistema giudiziario più prossimo ai regimi golpisti sud americani che ad uno Stato Europeo…) .

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    Milano 1980 circa. Bicocca, Viale Sarca, palazzina (1956-57) del dipartimento industrie Pirelli di Ricerca e Sviluppo.

    Milano 1980 circa. Bicocca, Viale Sarca, palazzina (1956-57) del dipartimento industrie Pirelli di Ricerca e Sviluppo.

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    Si prega di prestare attenzione all’immagine sotto riportata

    Milano sparita skuscrapercity… dunque… precisiamo che il milione e oltre di immagini (al 95% inedite e scannerizzate da copie chimiche originali e/o riprodotte in periodi arcaici, anche nei primi decenni del 1800) postate da alcuni soggetti (forse con account multipli che si presentano e propongono come un migliaio circa di amici e volontari collaboratori) non provengono da strappalacrime album di famiglia (è arduo, anzi impossibile che negli album di famiglia vi siano foto originali del 1840… 1850, tanto per capirci…) generosamente, disinteressatamente e filantropicamente donati (alla “rete”) da presunti (più che reali) migliaia di “padani doc”, confluiti in dubbie “milanesità doc” del forum sopra citato,… per costruire la più imponente (indirettamente anche la più redditizia fonte fotografica per Facebook Italia) raccolta foto di Milano e dintorni mai apparsa in quasi 170 anni di Unità d’Italia.

    Dopo anni di osservazioni, monitoraggio, ovviamente anche di insulti, intimidazioni (di azioni legali) e diffamazioni ricevute, qualsiasi persona arriverebbe alla conclusione che circa 5 persone, attingano (per lo meno quando le foto sono scansite da secolari o centenarie immagini d’opoca originali e assolutamente inedite) da una unica fonte comune per tutti loro (questo nelle apparenze dei fatti… che sono pero’ fatti oggettivi).

    Propriamente parlando… più che essere diventata grande e cresciuta Milano Sparita Skyscrapercity… sono diventate grandi e sono “cresciute” (e alcune anche milionarie come Milano Sparita Facebook) le pagine Facebook di Milano sparita, Milano nei secoli, Da Milano alla Barona, etc…che tantissimo hanno attinto da questo forum di autodichiaratisi blasonati (e filantropici privi di interessi secondari) e altolocati storici di Milano e dintorni… non risparmiandoci anche presunte (presunte ovviamente, lo dicono loro… è tutto da dimostrarsi…) amicizie con il Comitato Olimpico delle Olimpiadi invernali di Milano (bisogna considerare, tra le tante cose grottesche che emergono da certi forum… che Sala e Fontana sarebbero riusciti a modificare la classificazione climatica di Milano, da città con clima sub tropicale con alcuni rarissimi periodi di continentalità climatica… a rigida, nevosa, ghiacciata e polare località invernale alpina dove celebrare le Olimpiadi della neve del 2026 !!!).

    Ritornando alla “comunità” SSC è impossibile non notare che per essi si tratta di un lavoro (quanto meno una vera attività che riempie, per alcuni di loro, l’intero arco della giornata , da 13 anni …non è dato sapere se frutto di filantropie o diversamente… a tempo pieno. Per alcuni di loro un secondo “lavoro” svolto nel primo… difficile credere che l’aver donato tanto agli autori di pagine Fb abbinate a libri e indirettamente a Zuckerberg sia solo frutto di una disinteressata generosità di pubblicazione degli archivi fotografici (ormai i signori hanno superato il milione di foto, di queste oltre il 95% provengono da Milano, in forme assolutamente inedite, immagini non famigliari, sia inteso, immagini che non sono estrapolate da ricordi famigliari ma da luoghi, archivi, raccolte e altro ancora… mai rese note, archivi (alcuni cartacei, altri semplicemente digitali) ubicati nella città di Milano (indicando che la trasparenza lascia a desiderare).

    Chi gestisce questo sito (milanobarona), su un campione di 100 immagini ricercate in rete , tramite Google e Bing, è costretto a scartare, circa, il 95% di esse (perche’ già apparse su Milano Sparita Skyscrapercity…) questo per rendersi conto delle proporzioni incontrollate, sfuggite da ogni controllo e monitoraggio, del monopolio (che reca danni al pluralismo, alla libera iniziativa, alla libertà di espressione, informazione, critica, analisi, storia…) che si è rafforzato dopo i milioni di copie vendute, tramite Amazon, del libercolo di Milano Sparita e da ricordare (che include anche immagini provenienti da album famigliari postate (anche in Skycrapercity) confluite nei siti facebook sopra citati (ed in qualche caso anche nei libri) in beffa utenti privati CHE NON ACCONSENTIRONO ALLA PUBBLICAZIONE A FINI DI LUCRO) e dopo i miliardi di euro di quotazioni di tale pagina Facebook nei titoli tecnologici degli USA, dove i social net si autoquotano sulla base del numero degli account (oltre il 60% farlocchi per Fbook, whatsapp, Twitter, per Yahoo, Quora, siamo prossimi al 100% etc…) e sul numero di visite (anche quelle farlocche), like (farlocchi) e attività in essi presenti.

    Ovviamente, quanto sopra, è tutto casuale e le parti lese sono i frequentatori di tale forum…ovvero gli storici filantropi di Milano Sparita SSC, uniche vittime del commercio Fbook… (…???).

    Una ultima osservazione:

    Dal 2015 circa nei web del SIT Geoportale del Comune di Milano sono spariti i Database immagini delle aerofoto della città di Milano del 1950, 65 circa, 1972… sopravvive il database ALIFOTO 75 perche’ “patrocinato”, non dal comune di Milano ma dalla Regione Lombardia.

    Si nota, oltremodo, che pur non essendo più disponibili in rete internet le aerofoto degli anni ’50, ’65 ’72, le medesime appaiono sempre nelle “ricerche storiche” del Forum sopra citato…ormai unico fruitore di tali immagini, negate al resto degli interessati da oltre 4 anni.

    Nel diritto di critica si scrive e si conclude che il generoso contributo disinteressato e filantropico di questi VIP della Milano Bene è stato pero’ selvaggiamente sfruttato (senza regole, ai limiti dell’illegittimo) da Facebook Italia che non paga tasse in Italia ma fattura, da sola, più di FIAT FCA, Finmeccanica, Mediaset, le mafie italiane… etc…. messe assieme…). Anche AMAZON paga poche tasse… i suoi dipendenti sono contraenti di contratti di lavoro internazionali dove valgono le clausole USA difficilmente impugnabili dai sindacati italiani… come anche i profitti AMAZON tassati negli USA e solo le briciole di tasse versate in Italia.

    Poveretti gli storici VIP di Milano Sparita SSC… quanto sono stati sfruttati e plagiati… scendono calde lacrime sulla tastiera mentre quest’ultima porzione di testo verrebbe digitata… Al posto loro non si esiterebbe a contattare un pool di avvocati e procedere per le vie legali… ma non si vedono intenzioni del genere… semmai tali “storici” hanno dimostrato identiche intenzioni a carico di un web dilettantistico e gratuito come questo… da loro percepito come una concorrenza sleale a loro stessi, a Facebook, un sito (milanobarona), dai medesimi denigrato come un covo di delinquenti predatori di immagini rubate dal loro forum e da Facebook Italia, un web dilettantistico da oscurare, e da rinviare a giudizio chi lo gestirebbe…

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    Milano 1955 circa, Ghisolfa, Cavalcavia Adriano Bacula detto "Ponte della Ghisolfa". (fonte web portale Lombardia beni culturali)

    Milano 1955 circa, Ghisolfa, Cavalcavia Adriano Bacula detto “Ponte della Ghisolfa”. (fonte web portale Lombardia beni culturali)

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    Non siamo a Milano ma l’opera, realizzata tra il 1910-12, ripristinata nel 1950 dopo i danneggiamenti degli “alleati” nella seconda guerra mondiale (forse concepita per una vita media superiore rispetto al futuro immediato), rappresenta un simbolo storico del nord Italia e della Lombardia … destinato a scomparire in previsione della sua futura demolizione… causata soprattutto dalle gravi responsabilità di mancata manutenzione ordinaria e straordinaria imputabile agli enti nazionali, regionali e provinciali preposti alla sua manutenzione e salvaguardia nel tempo.

    PONTE DELLA BECCA

    ponte-della-becca… destinato alla demolizione.

    Attraversarlo in automobile imprime un senso di imponenza come poche altre opere viabilistiche italiane potrebbero dare… Ripristinato nel 1950 (da cui il portale con l’incisione “PER PROVVIDENZA DELLO STATO RISORTO DAI DANNI DI GUERRA L’ANNO MDCCCCL” (1950), visti i cedimenti strutturali, il ponte sembra destinato alla demolizione.

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    Milano 1956. Vicinanze Stadio Meazza (San Siro), Via San Giusto. (autore immagine Gian Battista Colombo).

    Milano 1956. Vicinanze Stadio Meazza (San Siro). Via San Giusto. (autore immagine Gian Battista Colombo).

    Milano 1954, Bicocca. Viale Fulvio Testi e stablimenti Pirelli-Bicocca visti dall'edificio della Fondazione Angelo e Maria Belloni. (fonte: web fondazionebelloni)

    Milano 1954, Bicocca. Viale Fulvio Testi (intersezione Via Chiese e Via Ponale) e stablimenti Pirelli-Bicocca visti dall’edificio della Fondazione Angelo e Maria Belloni. (fonte: web fondazionebelloni)

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    Luigi Neri combustibili, registrata presso Milano, Via Visconti di Modrone 16, con ufficio amministrativo Via Ambrogio Binda 14, aree di parcheggio veicoli Via Ambrogio Binda 16, accessi carrai di Via Giacomo Watt 39, Via Ettore Ponti 62 confinante ex distributore carburanti FINA di Via Santa Rita da Cascia 15, ed aree di parcheggio veicoli della ditta Facchini di Via Ettore Ponti 62.

    Non si vuole avere la pretesa di fare storia. Questa non è storia (nemmeno locale). Trattasi di brevi e frammentati ricordi e cronologie delle piccole attività imprenditoriali insediate nel quartiere Barona a cavallo tra gli anni ’60 e metà anni ’80 circa.

    Nella Milano post dopoguerra sino alle prime metanizzazioni avvenute a partire dalla seconda metà degli anni ’80, il riscaldamento residenziale avveniva, quando centralizzato, con centrali termiche a carbone, a Nafta ed a Cherosene.

    Escludendo il carbone, Nafta e Cherosene erano derivati del petrolio, estratti anche dalle raffinerie petrolchimiche di Rho e di Quarto Oggiaro-Certosa.

    Logica conseguenza, le caldaie condominiali ed ex IACP, degli edifici scolastici, ospedali, uffici, aziende, industrie, etc… dovevano essere periodicamente rifornite da autocisterne che rabboccavano i cisternini interrati al di sotto del locale caldaia dei palazzi, scuole, ospedali e industrie di Milano (come di tutto il resto di Italia).

    Dalla produzione (raffinerie) alla distribuzione settoriale provvedevano le Ferrovie dello Stato. Per la distribuzioe locale provvedevano piccole ditte, decine e decine, dislocate nella città di Milano, con mezzi più o meno abbinati ad autocisterne singole e/o autocisterne con rimorchio e semirimorchio.

    L’esistenza delle “Pese Pubbliche” nei quartieri periferici di Milano (tra le quali quella di Via Ettore Ponti) aveva ragione d’esistere proprio per la distribuzione locale di combustibili liquidi o solidi (solidi come il carbone o altri prodotti).

    Limitatamente al quartiere Barona, molti ricorderanno la Ditta Luigi Neri Combustibili. Una Ditta di piccole dimensioni (a livello di organico, un solo conduttore di autocisterne, qualche dipendente nella parte amministrativa e contabile e di registri di pesatura, carico e scarico combustibili). Questta Ditta venne registrata all’Ufficio Centrale Brevetti per Marchio d’Impresa (nel lontanissimo 29 Gennaio 1959).

    Registro d'impresa Luigi Neri Combustibili, Milano Barona, Via A.Binda, archivio centrale dello stato, registro del 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)ust=1563549640255971)

    Registro d’impresa Luigi Neri Combustibili, Milano Barona, Via A.Binda, archivio centrale dello stato, registro del 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)ust=1563549640255971)

    L’ubicazione del piccolo fabbricato ospitante la sede legale Luigi Neri Combustibili (Barona) esiste ancora, in stato di abbandono da oltre 30 anni (immagine sottostante)

    Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 15-07-2019

    Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 16-07-2019

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    La circolazione delle autocisterne “Luigi Neri” (di color bordeaux con banda orizzontale bianca) si concluse verso gli anni ’80 del 1900 (quanto meno a livello di trasporto combustibili prelevati dagli scali ferroviari, come quello di San Cristoforo per poi essere distribuiti nei condomini e nelle aziende localizzate nel sud ovest milanese e dell’interland circostante). Dalla seconda metà degli anni ’80 non si sono più viste circolare le autocisterne L. Neri, veicoli contraddistinti dalla tipica colorazione bordeaux scuro con una banda bianca orizzontale. Non è dato sapere se dopo tale periodo la ditta L. Neri proseguì la propria attività nella distribuzione, a breve distanza, di combustibili… oppure la medesima ditta chiuse definitivamente le proprie attività. La piccola area di parcheggio antistante gli ex uffici è oggi utilizzata come parcheggio di automobili dal personale di aziende limitrofe.

    L’area era molto piccola e di difficile manovra e parcheggio per autocisterne con rimorchio.

    Infatti le aree di sosta e parcheggio di tale ditta non si limitavano a quella ritratta nell’immagine (probabilmente per le locazioni transitorie di aree aperte o chiuse dove sostare le autocisterne).

    Luigi Neri Combustibili possedeva una autocisterna FIAT 682 (con rimorchio) e una autocisterna IVECO con motrice (senza rimorchio) della quale non si possiedono immagini complete.

    Il veicolo con rimorchio aveva un aspetto simile a quello ritratto nella foto sottostante

    La motrice poteva essere un FIAT 682 dall'aspetto non molto dissime da quello ritratto ed il rimorchio autocisterna, rispetto a quello visibile nell'immagine, era lievemente più lungo (3 assi). Nella portiera di destra (il lato guidatore era a destra) appariva la ragione sociale del trasportatore di combustibili, ovvero Luigi Neri.

    La motrice dell’autocisterna L. Neri (con rimorchio) era simile ad un FIAT 682 dall’aspetto non molto distante da quello ritratto nell’immagine. Il rimorchio autocisterna, rispetto a quello visibile nell’immagine, era lievemente più lungo (con 3 assi al posto di 2). Nella portiera di destra (il lato guidatore, negli autocarri prodotti negli anni ’50 e ’60, era sul lato destro della motrice) appariva, stampigliata, la ragione sociale del trasportatore di combustibili.

    Il secondo ed ultimo veicolo di trazione per trasporto carburanti era, come accennato, un IVECO, serie non identificabile, (3 assi, uno anteriore, due posteriori, unica cisterna) senza rimorchio, presumibilmente acquistato (per rifornimento di piccole aree residenziali) nella metà degli anni ’70, di potenza tale da non essere utilizzabile per l’aggancio e la trazione di semirimorchi o rimorchi.

    La ditta Luigi Neri, come accennato, per ragioni proprie (forse per lo scarso spazio disponibile negli interni condominiali di Via A. Binda 14), si avvalse di aree di posteggio alternative delle poprie autocisterne presso un capannone (oggi non più esistente) sito in Via Ambrogio Binda 16 (identificato nell’immagine sottostante ALIFOTO ’75), confinante con le pertinenze di Via A. Binda 14.

    L Neri Binda

    Barona, Via A. Binda 16. 15 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

    Barona, Via A. Binda 16. 16 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

    Una terza area condivisa con la ditta Facchini (di Via Ettore Ponti 62), a cavallo degli anni ’70 e ’80, era ubicata a ridosso delle pertinenze dell’ex Fornace Biella di Via G. Watt, e del Giardino d’infanzia (ex Richard Ginori, di Via G. Watt 39) e dell’area di servizio ex FINA di Via Santa Rita da Cascia 15 (immagine sottostante).

    Facchini-Neri 1975 Watt Ettore Ponti 62

    Isolato compreso tra Via A.Binda, Via G. Watt, Via Ettore Ponti e Via Santa Rita da Cascia-Ohm, Maggio 1975.

    Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F e Luigi Neri a ridosso dell'ex Fornace Biella, Giardino d'infanzia di Via Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda.

    Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F e Luigi Neri a ridosso dell’ex Fornace Biella, Giardino d’infanzia di Via Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda.

    Verso la metà degli anni ’70 il rimorchio cisterna Luigi Neri lo si vedeva posteggiato, durante i fini settimana, anche lungo la Via Ettore Ponti, qualche decina di metri (direzione Piazza Bilbao) dalla ex ditta CO-MA (aeromodellismo e giocattori) di Via Ettore Ponti 12.

    Ad onor della cronaca la Via Ambrogio Binda, negli anni ’50, fine ’60, annoverava un non molto gradito (ai residenti) deposito di carbone combustibile (con annesso un serbatoio interrato di Nafta) sito al civico interno 3/B della via (in pratica annesso ad una piccola corte demolita nel 1969 per lasciare spazio all’attuale condominio di Via Binda 3/A, completato verso il 1970).

    Il deposito era gestito dalla Ditta Manfredi (nel 1970 trasferitasi a Corsico poi a Buccinasco), precedentemente proprietaria dei terreni dove sorsero, verso il 1957, i lotti condominiali ai civici 3 e 5 della medesima via. Autocisterne con rimorchi popolavano la Via A. Binda tra gli anni ’50 e ’60 ’70 del 900.

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    Alcuni chiarimenti nel merito delle foto sat effettuate sulla regione Lombardia (in realtà lungo l’intero settore settentrionale dell’Italia) nell’anno 1975.
    Tali immagini, qualificate come riprese con aeroplani (da un web istituzionale della Lombardia) possono essere soggette a diversa interpretazione. Ad essere sinceri, nel medesimo sito, sono definite foto aeree aeronautiche anche quelle di analoga copertura geografica, effettuate nel 2012 (trattasi di foto satellitari).
    Ora dipende da che cosa si intenda per foto aeree.

    Le foto satellitari si distinguono per errori prospettici (riscontrabili nei palazzi più alti quando l’ingrandimento viene spinto al massimo possibile) sintetizzabili in distorsioni geometriche introdotte dalla curvatura terrestre rispetto al disallineamento (angolo di parallasse) in cui giace il piano di ripresa del satellite. Le immagini satellitari coprono superfici lineari di oltre 150 km (il Landsat circa 180 km), ampiezze impossibili da raggiungere con gli aerei. Quindi l’elemento di distinzione (rispetto alle foto riprese da aeroplani) è il grado di risoluzione minima (massima dimensione di copertura) molto più ampio e ben riscontrabile nelle foto satellitari (nelle quali è molto più ampio) rispetto a quello ripreso dagli aeroplani (nelle foto effettuate dagli aeroplani non è possibile inquadrare in un solo fotogramma l’intera città di Milano e/o nemmeno, vista la minore quota di sorvolo, vasti settori di una regione prossimi e superiori ai 150 km lineari, settori fotografati indipendentemente l’uno dall’altro). Più correttamente sarebbe anche possibile riprendere, con un singolo frame, l’area urbanizzata di Milano, tramite aerei. La differenza che distingue i due casi (quanto meno verso gli anni ’70) consisteva nel fatto che le ottiche “civili” a bordo degli aerei non potevano scattare in una sola volta differenti gradi di ingrandimento delle aree urbane e inurbanizzate, cosa invece possibile per i satelliti (quanto meno era possibile per le ottiche di ripresa a bordo dei satelliti nati da un misto di collaborazioni militari e civili, ottiche che con un solo scatto impressionavano, tramite dispositivi ottici paralleli, decine e decine di fotogrammi con gradi di ingrandimento differenti (effettuati dalla stessa ripresa), modalità molto più limitata per le riprese aeronautiche (come riscontrabile nelle ortofoto del 1950, ’65 circa, ’72). Gli aerei, per riprendere dettagli più nitidi dovevano ripetere il sorvolo in più riprese, cosa non necessaria per i satelliti che con un solo “scatto” copriva, con diversi gradi di ingrandimento, settori di oltre circa 32400 m^2 (circa 179 volte la città di Milano).

    Un esempio matematico (estremizzato, inevitabilmente rozzo e con ampi margini di incertezza di calcolo… essendo un calcolo trigonometrico applicabile a oggetti piani di superficie circolare piuttosto che da superfici costituite da altre forme geometriche regolari o meno che siano…) cercerà di togliere alcuni dubbi nel merito che il livello di copertura geografica e di proporzioni dei territori fotografati nel progetto ALIFOTO 1975 non poteva essere gestito da un aereo ma solo da un satellite (nel periodo storico, viste le alleanze NATO, il satellite poteva essere solo il Landsat).

    Analizzando le proporzioni fotografiche del minimo ingrandimento possibile… ovvero la massima ampiezza reale possibile (nel 1975) della Città di Milano (nei suoi confini amministrativi) che doveva essere simile a quella attuale, ovvero circa 180 km^2 (in misura lineare media, da ovest a est e da nord a sud, circa 15 km = 15000 m). In ortofoto, nel minimo ingrandimento possibile (corrispondente alla massima ampiezza angolare ripresa, comprendente oltre 1/3 della Regione Lombardia), misuriamo, per l’area urbana di Milano, circa 1,5 cm di lato.

    Il calcolo puo’ essere ripetuto, convertendo i mm lineari in gradi, l’ampiezza lineare della citta’ di Milano misurata nella foto, ampiezza lineare apparente con un lato di circa 15 mm = 0.843750°

    h = coseno (0.843750 °)*(15000 m/0,015 m) = 999.891 m = circa 1000 km (quota di ripresa)

    Se il procedimento fosse affidabile saremmo nel mezzo delle quote orbitali LEO (sat a bassa quota orbitale), comprese tra 160 e 2000 km.

    Un simile ingrandimento (circa 1,5 cm di lato per l’area urbanizzata di Milano) in una immagine, più o meno scansita e rielaborata a posteriori, indica che la quota di ripresa non puo’ essere aeronautica (di qualche decina di km massimo) ma quella tipica dei satelliti artificiali.

    La foto sottostante è stata ritagliata apparendo molto più piccola del reale. La superficie coperta dal frame (non incluso) è pari a quasi 1/3 dell’estensione di Regione Lombardia.

    Immagine

    L’area di Milano inquadrata in un frame che non puo’ corrispondere a riprese aeree (per via del ridotto margine di risoluzione e di una corrispondente ampia dimensione dell’area ripresa, contenibile anche 180 km in linea d’aria) valori impossibile da raggiungersi con foto aeronautiche… per il periodo della metà degli anni ’70. Indipendentemente che il frame sia stato riassemblato e fotoritoccato in forma digitale (per eliminare i margini di congiunzione delle singole aree di ripresa dei frame contigui). un dettaglio cosi’ particolareggiato ed esteso della superficie terrestre su scala regionale, esclude, quindi, un campionamento aereonautico e propone quello satellitare. Per i riquadri ingranditi della Città di Milano, sono state rimosse (dalle società che gestirolo l’acquisizione dei fotogrammi) le aree di scalo ferroviario (Centrale, Garibaldi, Porta Vittoria Rogoredo) quasi ad indicare che l’origine delle immagini deriverebbe da collaborazioni misto civili militari tra gli enti che hanno acquisito le immagini geografiche dei satelliti Landsat (per il nord Italia) e la Nazione che ne curava la messa in orbita e la operatività (USA). Del resto anche i servizi GPS attuali sono gestiti da satelliti e brevetti militari dell’esercito degli Stati Uniti d’America e le convenzioni di utilizzo non si discostano molto da quelle di decenni fa.

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    Immagine satellitare Landsat Maggio 1975.

    Milano Barona-Giambellino.

    Cavalcavia Don Lorenzo Milani in costruzione.

    Si nota la posa discontinua dell’impalcato stradale del cavalcavia, ancora assente tra la verticale dell’Alzaia Naviglio Grande ed i primi 100 metri circa di Viale Richard.

    Landsat 1975 Cavalcavia Don Luigi Milani

    Milano Maggio 1975, Barona San Cristoforo-Giambellino. Immagine satellite Landsat del Cavalcavia Don Lorenzo Milani in costruzione.

    Foto satellitare di rilievo regionale di Viale Famagosta-Piazza Miani (Barona) risalente alla primavera approssimata tra gli anni 1974-75 (questa non è una aerofoto del 1963-65 ma una acquisizione satellitare in scala di grigi, forse anche in componente Infrarossa per via delle diverse colorazioni tra aree erbose e aree boschive, ovviamente non inquadrate in questo ritaglio).

    Nella foto si distingue Piazza Miani e Viale Famagosta ultimato meno di 10 anni prima, con 3 corsie per senso di marcia, comprese tra la fine dello sparitraffico a ridosso di Piazza Miani sino all’incrocio con Via San Vigilio, ridimensionate a 3 corsie ridotte (nel 1983 circa) con l’implementazione di uno spartitraffico centrale “New Jersey”, corsie oggi ulteriormente ridotte a una sola corsia (ampia) senza linea di mezzeria (per le automobili) + una ampia seconda corsia preferenziale per bus e taxi (limitatamente nella direzione verso Piazza Miani), mentre nella direzione Miani-San Vigilio permane una ripartizione ridotta a 2 corsie automobilistiche + corsia preferenziale per bus e taxi. Nella ellisse gialla è evidenziata una vettura filoviaria della storica linea 95 (Rogoredo FS-Modica Miani, 1967-77), riconoscibile dalla presenza dei supporti mobili per le aste di captazione elettrica e carena protettiva dei giunti mobili dei trolley. Possiamo anche notare un ‘autobus linea 74 imboccare Piazza Miani, dal lato opposto del Viale, in direzione via Biella. E’ ancora presente l’anello tramviario del capolinea Miani della linea 12, soppressa qualche anno prima.

    Pur essendo una foto poco dettagliata… (a bassa risoluzione) rappresenta un notevole tuffo nel passato e un certo nodo alla gola…

    Viale Famagosta-Piazza Miani Maggio 1974-75______________

    Nei prossimi giorni, nell’articolo dedicato al Quartiere Barona, approfondimenti inrerpretativi nel merito degli spazi,delle vie, dei numeri civici (non meno di tre), utilizzati (negli anni ’59-’60-’70-’80) dalla ex ditta Luigi Neri Combustibili.

    Milano 1990/92 circa. Barona, Piazza Bilbao angolo Via Ettore Ponti. Ex area deposito carburanti Victoria, successivamente adibita a deposito in cisterne GPL.

    Milano 1990/92 circa. Barona, Piazza Bilbao angolo Via Ettore Ponti. Ex area deposito carburanti Victoria, successivamente adibita a deposito in cisterne comburenti (presumibilmente GPL)

    Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F e Luigi Neri a ridosso dell'ex Fornace Biella, Giardino d'infanzia di Via Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda.

    Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F. e Luigi Neri (rimorchio a 3 assi) a ridosso dell’ex Fornace Biella (nel periodo un cascinale ancora occupato da persone), Giardino d’infanzia di Via G.Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda. L’immagine ritrae un’autoclave della ditta Facchini con un rimorchio autocisterna della ditta Luigi Neri. Le palazzine sullo sfondo corrispondono al condominio di Via Santa Rita da Cascia 13.

    Barona, Via A. Binda 16. 15 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

    Barona, Via A. Binda 16. 16 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

    Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 15-07-2019

    Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 16-07-2019

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    Prosegue la Saga del : “ti giro ufficialmente la foto” tra Milano Sparita Skyscrapercity e la pagina facebook più commerciale d’Italia, Milano Sparita (e da dimenticare) Facebook

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.1848559828524363/2466570473389959/?type=3&eid=ARCasrMu6UEbtm3SCOTN1W5NPquUxwvUmGjMNSSSAsCqOzB32pJgyBhUP5942L8Ti0135yxMLGuqqN9a&__xts__%5B0%5D=68.ARCYNLZlFRVGgiyb4td58TozH5dEvyzmmg9Ruz0vjz-brVT2YwZAviV-G0xBc67zqS-eOLYnc8xtI-h1YzcFMYQ0m3FbmD3bAiXlkN4E00cOohQRuqWVD7iPO_3k4ixKErNY6-nO_iNip8XmQH6oQ-NffDoTudvjPTBbNqSeHz64e-6yHFpIZgr5lIgKIL6D3WX1oQR1cF4A4BPhEZ9gzJHJzoOXFPOZ1sJXLIIjr15IUyyoXBcF5_Tq1SosOnBxLS8ZfenNR1Fd_1mFvVe41i_YGkoy7OBedovZ38uifGaxCz-B-MvdWRngokbtSbwVM7DGQkvuur8r0gq3-cmV8I8nHQ&__tn__=EEHH-R

    trattasi di donazioni Caritas che Milano Sparita SSC effettua ai bisognosi della California…bisognosi di immagini e didascalie… come l’aria che gli autori di Milano Sparita (e da dimenticare) Facebook (ed altre pagine Fbook derivate, destinate ai quartieri) abbisognano di respirare… (foto e testi sono il loro ossigeno…) per creare posti di lavoro negli USA, nella fattispecie in California a Mountain View dove Zuckerberg fa stampare libri di Milano e Quartieri e dove perpepisce i pacchi viveri Caritas erogati da ignoti e generosi filantropi milanesi…(concedete questo sarcasmo fisiologico…). Dopo i tram “1928 ATM” di Milano, Milano medesima e i milanesi donano, alla California, centinaia di migliaia di immagini da sfruttarsi in Facebook, Instagram e Twitter.

    Per prevenire queste cose sarebbe sufficiente “marchiare” l’immagine con l’url del web da dove viene pubblicata… ma ci si chiede (anche) come mai le immagini del sito Lagobba.it, generalmente tutte “marchiate” (impossibili da scaricare, alcune protette da Copyright) non lo siano, invece, nei post delle varie Milano Sparita… forse c’è qualche tintoria che smacchia gli abiti macchiati ?

    Non sono stati elevati gli strali di…. “al ladro al ladro” (da parte degli “amici” di Milano Sparita Skyscrapercity)… strali solitamente elevati a pieni polmoni (e ugole) contro questo sito (un web dilettantistico che ha tolto il sonno a tali personaggi…).

    Un motivo in più per snobbare queste pagine Facebook e SSC.

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    Milano Ticinese 1900 circa. Il "Naviglio di Porta Genova" che collegava la Cerchia interna (verso l'attuale Via E. de Amicis verso Via Arena, tramite la "Conca di Viarenna" con la Darsena). Fonte : web fotografieincomune.comune.milano

    Milano Ticinese 1900 circa. Il Naviglio di Porta Genova (Naviglio Vallone) che collegava la Cerchia interna con la Darsena (dall’attuale Via E. de Amicis verso Via Arena, tramite la “Conca di Viarenna”). Fonte : web fotografieincomune.comune.milano

    Il Naviglio Vallone è stato interrato durante gli analoghi lavori di copertura della Cerchia dei Navigli tra il 1929 e il 1930.

    Via Olocati Via Vallone 1900 circa

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    GIALLO DI IMANE FADIL:

    I Fadil

    PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO, MEDICINA LEGALE DI MILANO E ORDINE DEI GIORNALISTI:

    FAKE NEWS DISINFORMATIVA PER NASCONDERE VERITA’ SCOMODE ?!

    https://www.milanotoday.it/cronaca/morte-imane-fadil-cause-naturali.html

    SI TEME CHE I GIORNALOTI MILANESI (da sempre ligi servitori dei “desiderata” della classe dirigente milanese, lombarda e nazionale) ABBIANO PRODOTTO, SU COMMISSIONE, UNA FAKE NEWS DI PESSIMO GUSTO: Imane Fadil non è stata avvelenata: la modella morta per una misteriosa malattia. Imane Fadil non sarebbe stata avvelenata: morta per cause naturali“

    IL TITOLO SI COMMENTA DA SOLO (per il contenuto illogico dove ad una affermazione segirebbe la negazione della medesima) !

    Non esistono perizie autoptiche degne di essere considerate tali come quelle nelle quali si verbalizzi che una persona muore per cause naturali … quando NON SAREBBERO NOTE LE CAUSE PATOLOGICHE “NATURALI” (che avrebbero determinato la morte fulminante di un giovane soggetto di sana costituzione).

    Gli avvelenamenti (contaminazioni da decadimento Alfa) da POLONIO si distinguono per non lasciare tracce biologiche e biochimiche nei tessuti ed organi umani (esattamente come sarebbe avvenuto per il “giallo” della morte di IMANE FADIL).

    Una breve descrizione degli effetti da contaminazione da Polonio.

    Il Polonio 84, semimetallo radioattivo, infuso in alimenti e bevande (solitamente con “vettori” costituiti da metalli pesanti a dosi infinitesimali) genera contaminazione da decadimento nucleare Alfa.

    Il decadimento Alfa del Po 84 emette particelle (protoni e neutroni costituenti il nuclei degli atomi). Se contaminante le molecole dei tessuti biologici, l’emissione di Particelle Alfa contribuisce a indebolire le energie di legame atomico e molecolare.

    Tradotto in parole semplici: Degenerazione e distruzione rapida dei tessuti e organi (dal midollo osseo agli organi dove si accumulano i metalli pesanti, come il fegato).

    Il Polonio (vedasi il principio di conservazione energia/massa e l’equivalenza tra le due grandezze) emette radiazioni ionizzanti (raggi Gamma) in percentuali talmente basse da essere assimilabili ai livelli di radioattività naturale.

    Chi viene contaminato da tale semimetallo non è vittima di effetti da radiazioni ionizzanti ma dagli effetti di disintegrazione tessutale prodotti dal decadimento “corpuscolare” Alfa (emissione di protoni e neutroni). I quadri clinici sono simili, anche se molto più rapidi e nefasti… di quelli tipici delle sindromi degenerative e/o sindromi autoimmuni (e sindromi di Pancitopenia).

    Quadro patologico molto simile a quello sofferto da IMANE FADIL che in questi mesi, DA MORTA, è stata soggetta ad un linciaggio (mediatico) diffamatorio… pesantissimo … da parte degli organi di informazione (stampa,RAI, MEDIASET, LA 7, etc…) e anche sui social… descritta come una sorta di bigotta paranoica e visionaria che vedeva e parlava con Satana…che avrebbe praticato una sorta di suicidio (con sostanze tossiche) per simulare un avvelenamento di natura cospirativa alla sua persona.

    Un ultimo dettaglio sui contenuti diffamatori a danno di un cadavere che non puo’ più difendersi.

    Nella Villa di Arcore… il Sig. Berlusconi, negli anni ’90, fece allestire, nei sotterranei, una sorta di mausoleo esoterico, decorato da figure e simboli anche richiamanti il Satanismo, simboli e allestimenti che possono urtare persone di fede cattolica. Gorbaciov nel 1993 e successivamente Putin, rimasero impressionati da tale mausoleo “esoterico”.

    IMANE FADIL venne, indubbiamente, suggestionata ed impressionata da certi ambienti (ad ispirazione “Satanista”) di un imprenditore che negli anni ’70 e ’80 frequentava la P2, una loggia massonica ad indirizzo sicuramente commerciale, finanziario, neo fascista, neo liberista, ma anche di ispirazione stragista e satanista (gli scettici possono cercare in rete tutti gli approfondimenti necessari).

    MORALE (della presunta Fake News) ?

    Morte per motivi ignoti ! (che escludono sia le cause naturali che le cause dolose, malgrado si faccia credere che l’assenza di una causa patologia naturale corrisponda all’assenza di eventi dolosi).

    Si cerca di nascondere la verita ?

    Si teme di si… qualcuno (che a Settembre compirà, per nostra disgrazia… 83 anni… quasi fosse “votato” all’eternità… vicino a Monza) potrebbe essere molto informato della vicenda.

    IMANE FADIL ha, probabilmente, dato fastidio a qualcuno…

    §§§§

    50enario USA-NASA sulla Luna ?

    Dopo la FAKE NEWS sulla improbabile “morte naturale” di IMANE FADIL… passiamo alla più grande FAKE NEWS su scala planetaria prodotta dalla NASA, dagli USA, dalla CIA…(nella storia del genere umano) tra il 1969 e il 1972.

    Nessun astronauta americano mise piede sul satellite naturale terrestre.

    Le motivazioni storiche e tecnologiche sono moltissime.

    …In massima sintesi e semplificazione:

    La NASA venne fondata tra il 1959/60, con grande ritardo rispetto alle missioni compiute dall’agenzia spaziale sovietica… e senza alcuna esperienza pregressa in ambito aerospaziale. Nacque su volontà del Presidente USA John Fitzgerald Kennedy in seno ad un rifacimento di immagine internazionale di una superpotenza contestata per la sua natura guerrafondaia e imperialista (vedesi anche la Guerra del Vietnam). Colui che si inventò la “favola” dell’uomo sulla Luna (Kennedy) ignorava, in buona parte, i limiti tecnologici INSORMONTABILI esistenti mezzo secolo fa, come oggi, e probabilmente anche per il mezzo secolo a venire (nel 2069 si celebrerà il Centenario degli USA sulla Luna… MA con buona probabilità nemmeno in quel remoto futuro l’uomo sarò ancora riuscito in tale impresa, tutt’oggi mai realizzata malgralo le fandonie narrate a livello planetario dai mezzi di informazione e dai social net)

    L’ingegneria USA, a partire dal 1959, copiò, in tutto e per tutto, la tecnologia sovietica, quella che permise, tra il 1957 e buona parte degli anni ’60, la messa in orbita di satelliti artificiali (a partire dallo Sputnik) e dei primi cosmonauti sovietici in orbita stazionaria intorno alla Terra.

    Nel 1969 le tecnologie aerospaziali della NASA non erano pronte (nè mature) per affrontare i rischi di una impresa (ai limiti della fantascienza) del genere. I collaudi del LEM furono, negli anni precedenti, fallimentari e non vi erano le competenze tecnologiche per inviare un equipaggio sul suolo lunare e fare ritorno sulla Terra. Ovviamente nemmeno l’URSS era in grado di realizzare una simile missione… ma la ex superpotenza comunista non si prefisse mai un simile progetto fantascientifico.

    L’evento fu pura fiction… la prima FAKE NEWS su scala planetaria antecedente all’avvento di Internet.

    Qualche miliardo di esseri umani, centinaia di milion i di telespettatori, credettero nel falso mito di una impresa che divenne subito storia epocale, millenaria… per via della buona fede dimostrata da centinaia di milioni di persone (che per il solo fatto che un simile evento potesse essere trasmesso dalla televisione… comportava… l’assoluta veridicità dell’impresa).

    Una bugia alla quale credettero e credono tutto’oggi credono miliardi di persone…

    UNA BUGIA DIFFUSA SU SCALA GLOBALE …DIVENTA STORIA MILLENARIA…

    Reti televisive (RAI, LA 7, MEDIASET, etc…) e social network come Yahoo, Quora e anche Facebook e Twitter e Google… celebrano, in queste settimane, l’evento mai avvenuto… considerandolo assolutamente vero e come una pietra miliare ed epocale della storia vincente dell’imperialismo politico, tecnologico e capitalistico USA… ma si tratta di disinformazione e di subordinazione al potere Atlantistico esercitato dagli USA.

    Nella, ormai, decennale diatriba… tra “complottisti lunari” e “omologati lunari”… si deve concludere che… nè i “complottisti” nè i “conformisti” sarebbero in grado di dimostrare che l’allunaggio fosse falso e soprattutto che fosse reale. Questo web opta per la prima ipotesi… questo in conseguenza dell’esperienza maturata da molti “miti” contemporanei basati su falsi storici e bufale (fake news storiche) nei quali gli Stati Uniti d’America si resero e si rendono tutt’oggi protagonisti per affermare la loro supremazia globale e per giustificare guerre e invasioni militari. Vedasi l’11 Settembre 2001, le false bombe nucleari di Saddam Hussein, la stessa Pearl Harbor (una simulazione di attacco aereo giapponese finalizzata all’utilizzo di bombe termonuclari durante la Seconda Guerra Mondiale)… Coloro che pubblicano manuali sulle foto terrestri dalla Luna… dovrebbero riflettere sui rischi di diventare complici di una bufala storica senza precedenti nella storia dell’umanità.

    Milano 20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell'uomo sul satellite naturale terrestre. L'ultima missione avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità dell'evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbe alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti "complottisti lunari". A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell'ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai ... con un eventi etichettato come la più grande fiction mediatica e televisiva su scala planetaria. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt'oggi non ha risposte certe. Fonte fotografica VOGUE

    (post dell’Agosto 2018) Milano 19/20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell’uomo sul satellite naturale terrestre. L’ultima missione avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità e credibilità dell’evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbe di alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti “complottisti lunari”. A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell’ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai … con un evento etichettato come la più grande fiction mediatica e televisiva su scala planetaria mai avvenuta. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt’oggi non ha risposte certe … ma il dubbio si farebbe sempre più concreto… Fonte fotografica VOGUE

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    Brevetto Registrato Marchio d’impresa della Ditta Luigi Neri Combustibili di Via A.Binda, depositato nel 1959.

    Registro d'impresa Luigi Neri Combustibili di Via Binda 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)

    Registro d’impresa Luigi Neri Combustibili, Milano Barona, Via A.Binda, archivio centrale dello stato, registro del 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)

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    Riferimenti storici: https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

    Milano primo decennio del 900. Ticinese, Corso San Gottardo ed il cosiddetto "Borgo dei furmaggiat". Sulla destra la palazzina che un tempo ospitava uno stabilimento di confezionamento burro. Nel 1900 e primi 1900 il quartiere si distingueva per una attività di "stagionatura" formaggi (probabilmente anche il "Grana Padano", dal dopoguerra prodotto solo in Emilia) prodotti nel sud di Milano, inclusi gli ex borghi e comuni limitrofi, come Rozzano. Fonte fotografica e storica https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

    Milano, primo decennio del 900. Ticinese, Corso San Gottardo ed il cosiddetto “Borgo dei furmaggiat”. Sulla destra la palazzina che un tempo ospitava uno stabilimento di confezionamento burro. Nel 1800 ,sino ai primi del 1900, il quartiere si distingueva per una attività di “stagionatura” formaggi prodotti nel sud di Milano (probabilmente anche il “Grana Padano”, dal dopoguerra prodotto esclusivamente in Emilia), inclusi gli ex borghi e comuni limitrofi di Milano, come Rozzano. La stagionatura di forme di formaggio, proveniente dalle cascine casearie a sud di Milano, veniva effettuata nelle cantine seminterrate (dette CASERE) delle case di ringhiera che si affacciavano lungo i Navigli e lungo lo stesso Corso ed all’interno del quartiere Ticinese. Le CASERE vennero messe al bando dalle autorità sanitarie negli anni ’60, perchè considerate anti igieniche. Questa decisione, volontariamente o meno, favorì l’industria casearia a discapito della piccola produzione e con essa anche la vendita, progressivamente migrata verso la grande distribuzione. Fonte fotografica e storica : https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

    Milano Ticinese anni ’30-’40 (presunti). Botteghe lungo le corti di Corso San Gottardo (borgo dei furmaggiat). Casere e magazzii di stoccaggio, lavorazione e vendita prodotti alimentari di consumo primario. Fonte : https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

    Gaggiano (1970 circa). Via Roma lungo il Naviglio Grande.

    Gaggiano (1970 circa). Via Roma lungo il Naviglio Grande (fracassi.net)

    Gaggiano anni '50 del 900. Via Roma lungo il Naviglio Grande. (fonte,:web Fracassi.net)

    Gaggiano (verso il 1960). Via Roma lungo il Naviglio Grande. (fonte :web Fracassi.net)

    Quando Milano Sparita Skyscrapercity cerca di fare storia locale… ma toppa in diversi particolari… e gabba in altri…

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4991

    @banzio scrisse (non sappiamo quanti multiaccount, gestiti da 4-5 pesone massimo, popolino quel forum che posta una media di 15 foto inedite al giorno, molte fagocitate da Milano Sparita e da ricordare Facebook di Forza Italia-PD-Lega )

    “quando la città si riscaldava a gasolio. depositi sparsi un po’ in tutta milano, da ricordare per esempio gli autotreni che consegnavano da ‘neri combustibili’ in via binda 14 con passaggio millimetrico o il 690 di ‘viganò’ al 15 della stretta via lombardini… CAM aveva deposito a pero, sulla statale, ma il 690 è stato fotografato a torino, all’ingresso -visibile nella vecchia foto- dello stabilimento viberti in corso trapani angolo corso peschiera”

    Per quanto riguarda la Via A. Binda, il deposito “LUIGI NERI Combustibili” era al 16 e non al 14, nell’area a ridosso della Cascina Corna (in realtà non era un deposito ma un semplice parcheggio di autocisterna con rimorchio). Questi errori e l’apparente maestria nel localizzare un’autocisterna a Torino in Corso Trapani non derivano, come cercano di apparire, da una loro eccellenza di tracciabilità storico fotografica individuale… ma dal possedere mauali e foto originali corredate da didascalie compilate direttamente dagli autori di foto, cataloghi, depliant aziendali e pubblicitari. Si fa presente che del deposito LUIGI NERI Combustibili, che faceva anche trasporto di comburenti e altri derivati dal petrolio prelevati e stoccati all’ex Deposito Victoria di Piazza Bilbao angolo Via Ettore Ponti e che effettuava pesate alla Pesa Pubblica di Via Ettore Ponti e che sversava in carri cisterna, presso lo scalo ferroviario di San Cristoforo in Piazza Tirana (carichi e scarichi), oltre che rifornire anche industrie e aziende di Corsico (come di Milano) in tale deposito (come accennato, in realtà un semplice parcheggio di autocisterne) i veicoli erano solo due, uno con rimorchio dei primi anni ’60 (di colore bordeaux con banda bianca) ed un secondo, privo di rimochio, un’autocisterna IVECO (anch’essa Bordeaux con banda bianca) acquistata verso la metà degli anni ’70. LUIGI NERI dismesse tale esercizio di trasporto carburanti e combustibili, verso il 1985.

    Foto satellitare Google dell'area ex parcheggio e Ditta Luigi Neri Combustibili di Via Ambrogio Binda 16. Sono ovviamente passati più di 34 anni circa e individuare fabbricati, forse di pertinenza della Cascina Corna, dove erano ospitati gli uffici della ditta sopracitata, è impresa a dir poco ardua Nella foto sat si puo' comunque notare l'ampiezza dell'area rispetto al passo carraio del civico 14. Le autocisterne, al civico 16, avevano la possibilità di effettuare manovre tali da entrare in un senso e uscire, sempre, senza manovre di retromarcia (cosa invece non possibile nell'area corilizia del civico 14. Si notano i residui (al 16) di fabbricati demoliti e aree di delimitazione oggi non utilizzate. In tali spazi vi era la ditta di combustibili sopra citata. Se poi questa ditta apri' una sede legale al civico 14 non è dato sapere. Quello che è certo era l'accesso e l'uscita dal passo carraio del civico 16 di Via Binda.

    * Foto satellitare Google dell’area ex parcheggio e Ditta Luigi Neri Combustibili di Via Ambrogio Binda 16. Sono ovviamente passati più di 34 anni circa e individuare fabbricati, forse di pertinenza della Cascina Corna, dove erano ospitati gli uffici della ditta sopracitata, è impresa a dir poco ardua (viste le massiccie demolizioni urbane della Milano degli ultimi 25 anni). Nella foto sat si puo’ comunque notare l’ampiezza dell’area rispetto al passo carraio del civico 14 (lato superiore della immagine) dove si constata che la ridotta dimensione dei carrai al 14 non permette (in apparenza) manovre utili ad autocisterne con rimorchio (compatibilmente con i decenni trascorsi e con possibili modifiche urbanistiche di tale interno condominiale. Le autocisterne, al civico 16, avevano la possibilità di effettuare manovre tali da entrare in un senso e uscire, sempre, dal lato motrice, senza essere costrette ad uscire in retromarcia (cosa invece non possibile nell’area cortilizia del civico 14). Si notano i residui (al 16) di piccoli fabbricati demoliti e preesistenti aree aperte di delimitazione oggi non utilizzate e in corso di riassetto nel periodo dell’immagine. In tali spazi vi era la ditta di combustibili sopra citata (che era molto modesta, dal fatturato apparentemente modesto, vista anche la vetustà e la scarsità dei veicoli di trasporto infiammabili in loro dotazione). Se poi questa ditta apri’ una sede legale al civico 14 (dove esistono dei seminterrati sede di alcune piccole attività imprenditoriali) non è dato sapere. Quello che è certo era l’accesso e l’uscita delle autocisterne dal passo carraio del civico 16 di Via Binda (più ampio di quello al 14). Ditte come quella indicata scomparvero verso la seconda metà degli anni ’80 per via della metanizzazione progressiva della Città di Milano.

    Gli “”storici”” SSC ecellono nella localizzazione extraregionale… sovente toppano in quella Milanese…

    Si rende noto che in questo web venne più volte fatto cenno delle autocisterne “Luigi Neri Combustibili” del quartiere Barona… quindi Milano Sparita SSC non ha scoperto nulla di nuovo, cose già esposte in questo web da anni…

    Sull’accesso (negato a tutti, tranne a loro e le pagine Facebook correlate a libri stampati in California e venduti con Amazon) a tali archivi storici (probabilmente depositi comunali ai quali solo loro possono accedere) ne venne già scritto molto in passato… come si scrisse delle intimidazioni e degli insulti gratuiti…

    Milano 1948. Galleria Vittorio Emanuele II. Ristorante Biffi. (autore Gian Battista Colombo).

    Milano 1948. Galleria Vittorio Emanuele II. Ristorante Biffi. (autore Gian Battista Colombo).

    Provincia di Milano immediato dopoguerra. Abbiategrasso. Tramvia Milano Abbiategrasso.

    Provincia di Milano immediato dopoguerra. Naviglio Grande ad Abbiategrasso. Tramvia Milano-Abbiategrasso.

    Milano 1890 circa. Tcinese verso Porta Romana. Via Molino delle Armi. (fonte fotografica : Portale Lombardia beni culturali),

    Milano 1890 circa. Tcinese verso Porta Romana. Via Molino delle Armi. (fonte fotografica : Portale Lombardia beni culturali),

    Milano 1920-30 circa, Ticinese. NaViglio Grande, Alzaia e Ripa a ridosso del Ponte dello Scodellino.

    Milano 1920 circa, Ticinese. Naviglio Grande, Alzaia e Ripa a ridosso del Ponte dello Scodellino.

    Milano 1947. Dazio di Crescenzago. (fonte: web Pratmarmilano)

    Milano 1947. Dazio di Crescenzago. (fonte: web Pratmarmilano)

    Milano 1972 Crescenzago (verso Quartiere Adriano). Piazza Costantino. (fonte: pratmarmilano.it)

    Milano 1972 Crescenzago (verso Quartiere Adriano). Piazza Costantino. (fonte: pratmarmilano.it)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano Barona-San Cristoforo nel Febbraio 1958. Barconi in sfilata carnevalesca lungo il Naviglio Grande. Autore immagine Fedele Toscani, fonte: Archivio web Alinari.

    Milano Barona-San Cristoforo nel Febbraio 1958. Barconi in sfilata carnevalesca lungo il Naviglio Grande. Autore immagine Fedele Toscani, fonte: Archivio web Alinari.

    Milano 1963 Rogoredo. Via Giovanni Battista Cassinis, dopo l'innesto della Via Fabio Massimo, raccordo A1. Set di ripresa del film "ieri oggi domani" (Diretto da Vittorio de Sica con Marcello Mastroianni e Sophia Loren). Fonte :Abitare

    Milano 1963 Rogoredo. Via Giovanni Battista Cassinis, dopo l'innesto della Via Fabio Massimo, raccordo A1. Set di ripresa del film "ieri oggi domani" (Diretto da Vittorio de Sica con Marcello Mastroianni e Sophia Loren). Fonte :Abitare

    Milano 1963 Rogoredo. Via Giovanni Battista Cassinis, dopo l’innesto della Via Fabio Massimo, Raccordo A1. Set di ripresa del film “ieri oggi domani” (Diretto da Vittorio de Sica con Marcello Mastroianni e Sophia Loren). Fonte : Abitare

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    Milano Sparita SSC e le sue foto non localizzate ?

    Questa immagine…

    Martesana Melchiorre Gioia 1964è stata “RUBATA” a Milano Sparita Skyscrapercity (i furbetti hanno configurato il forum per impedire il salvataggio immagini col tast dx del mouse… i file salvati hanno un formato non riconosciuto… comunque una schermata salvata (tasto print) e Paint permettono l’acquisizione… in alternativa, dopo alcuni giorni è scaricabile da Bing e Yahoo immagini…)

    Sembra che (sembra ovviamente… in apparenza… questi sono furbi e giocano di rimessa…) non capiscano a quale Naviglio appartenga la FIAT 1100/103 “burlada giò in del navili”….

    In via speculativa (ma forse non troppo) dovrebbe (DOVREBBE) essere Via Melchiorre Gioia e il Naviglio della Martesana, prima della copertura. Il fotografo riprende l’immagine in direzione sud, Greco dovrebbe essere, invece, nella direzione alle spalle del fotografo.

    Per quel poco di immagini (anni 60) di Melchiorre Gioia col Naviglio esistenti in rete, (con gli ovvi rischi di margine d’errore, anche clamoroso…), si potrebbe ipotizzare che l’incidente sia forse avvenuto all’incrocio Melchiorre Gioia con la Via Galvani (non sono disponibili in rete, immagini del ponte all’incrocio tra Via Tonale e Melchiorre Gioia, un secondo candidato alla localizzazione).

    In pratica il ponte dove la 1100 si inabissò nel Naviglio della Martesana POTREBBE (dal distinguersi rispetto al DOVREBBE) essere quello evidenziato con una ellisse gialla nella immagine sottostante (purtroppo molto distante per distinguersi il profilo delle balaustre per averne una prova concreta).

    Naviglio Martesana in Melchiorre Gioia, anni '60, in direzione ponticello Via Pola Via Galvani. fonte web ilcielosumilano
    Naviglio Martesana in Melchiorre Gioia, anni ’60, in direzione ponticello di Via Galvani. fonte web ilcielosumilano

    Ad una ulteriore ricerca è emerso che il ponte di Via Luigi Galvani (figura sottostante) aveva, negli anni ’60, balaustre differenti da quelle ritratte nell’immagine dell’incidente automobilistico (da notarsi la canalizzazione in cemento della Martesana preliminare alla copertura). Questo non esclude però, del tutto, che una delle intersezioni di Via Melchiorre Gioia, quando il naviglio era ancora aperto, fosse il luogo dell’incidente. La difficoltà a reperire immagini d’epoca che ritraggono tutti i ponti di intersezione non facilita la localizzazione.

    Milano, 18/07/1961 Nella foto: lavori di copertura del Naviglio della Martesana @AF [419337]

    Milano, 18/07/1961
    Nella foto: lavori di copertura del Naviglio della Martesana
    @AF [419337]

    L’immagine dell’incidente non ritrae una roggia ma un naviglio di portata inferiore al Grande ed al Pavese (l’unico candidato sarebbe quello della Martesana).

    In apparenza, in entrambe le foto (scattate in periodi ravvicinati), il ponte appare con un impalcato molto sottile, piano, ed il corso d’acqua sottostante è molto simile (anche nelle rive) in entrambe le immagini, sponde ricche di vegetazione erbosa, molto meno presente nelle canalizzazioni dei Navigli Pavese e Grande.

    Ovviamente è una ipotesi che potrebbe anche essere sbagliata…sia chiaro !

    Dopo verifiche si esclude anche il ponte (del periodo in esame) di Via Adriano, alla fine di Via Padova (la campata, nel lato inferiore, ha un profilo ad arco).

    Parrebbe esserci qualche riscontro con Viale Lunigiana ma la definizione dell’immagine non permette una comparazione attendibile.

    Ora attendiamo le “reazioni” (che non dovrebbero tardare a manifestarsi) dei diretti interessati.

    Milano Porta Vittoria. "Bivio" tra le Vie Stella (dal 1920 circa Via Filppo Corridoni) e San Pietro in Gessate (successivamente Via C. Battisti). La presenza di linea aerea di alimentazione elettrica tramviaria indica che siamo post inizio elettrificazione EDISON (in sostituzione degli OMNIBUS SAO) 1893-1896. Non essendoci una datazione immagine, la medesima puo' essere collocata tra fine '800 e il 1910 circa (comunque non successiva al secondo decennio del 900). (fonte fotografica: web Lombardia beni culturali). Una nota: Questa foto venne pubblicata dal monopolio Skyscrapercity (il 90% delle immagini, in rete, di Milano "vintage" è passato da tale forum.... successivamente "riproposto nelle aree Facebook" il che rende molto difficile postare immagini che pur avendo, come fonte primaria, Lombardia beni culturali e altri siti internet, trovano una successiva pubblicazione nel forum Milano Sparita SSC).

    Milano Porta Vittoria. “Bivio” tra le Vie Stella (dal 1920 circa Via Filppo Corridoni) e San Pietro in Gessate (successivamente Via C. Battisti). La presenza di linea aerea di alimentazione elettrica tramviaria indica che siamo post inizio elettrificazione EDISON (in sostituzione degli OMNIBUS SAO) 1893-1896. Non essendoci una datazione immagine, la medesima puo’ essere collocata tra fine ‘800 e il 1910 circa (più probabile il primo decennio del 900 visto il tempo di posa veloce dell’emulsione fotografica. I passanti appaiono nitidi e non mossi come nelle immagini di fine ‘800…comunque una datazione non successiva al secondo decennio del 900). (fonte fotografica: web Lombardia beni culturali). —-Una nota: Questa foto venne pubblicata dal monopolio Skyscrapercity lo scorso Novembre 2018 (il 90% delle immagini, in rete, di Milano “vintage” , è passato da tale forum…. successivamente “riproposto nelle omonime aree Facebook” il che rende molto difficile postare immagini che pur avendo, come fonte primaria, Lombardia beni culturali e altri siti internet, trovano una successiva pubblicazione nel forum Milano Sparita SSC). Pertanto questa immagine ha come fonte primaria http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3a130-0005807/ La fonte, pertanto, non è “RUBATA” dalle loro pubblicazioni (come invece sostennero essere pratica abituale, a danno di questo sito, alcuni mesi fa) . Questa immagine ha come fonte primaria internet :Lombardia beni culturali. Fatto degno di nota, questa foto sembra essere in possesso privato (viene menzionata una pubblicazione proprietaria) da parte di un ex utente Milano Sparita SSC che la pubblicò in formato originale contornato da cornice bianca e didascalia manoscritta.

    Milano Porta Vittoria (datazione compresa tra il 1912-30 circa). Chiesa di San Pietro in Gessate e Via Chiossetto. (fonte : fotografieincomune.comune.milano)

    Milano Porta Vittoria (datazione compresa tra il 1912-30 circa). Chiesa di San Pietro in Gessate e Via Chiossetto. (fonte : fotografieincomune.comune.milano)

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    Da Milano alla Barona Facebook (co-fondato da @milanomaniac di Milano Sparita Skyscrapercity, forum che non ha risparmiato insulti verso questo sito per i motivi noti a molti…) ha “giustamente” acquisito una foto (non etichettata milanobarona essendo vincolata dai diritti d’autore Alinari) postata due mesi fa nell’articolo “Barona” di questo sito, non risparmiando di acquisirne anche la localizzazione (assente nell’archivio Alinari), storpiandone la datazione dell’immagine della didascalia (invece approssimata dall’archivio Alinari tra il 1970 e 80, anzichè il ’60 ’70… ma questi sono i discepoli di Milano Sparita Skyscrapercity… non si deve pretendere troppo)

    https://it-it.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/1903971893038380/?type=3&eid=ARA2k4rGzIJux2TLhF6axbZdizobPGzMGJNLJ28MI33TEjZuV_OG6t3WC1WIomSYEhVoC16wrdAXeWBl&__xts__%5B0%5D=68.ARCqKnBXl5RvmSZ1-W4OFklRJwiFK2ktgKN0szTUNT-heP_u64EAJxluMz6xG0zGxHvDzTll3XQ9e9tdal22md8QXy0PYkZt-L5pvRHJD4LsF__6T4Bf-AMYMPvdUTAEp3BF3h1LlcQenTEHpMo2ljBPK4wn_qbdaZEga6_WKQI57ep-Jn5Qpjw8Q_a5NL8ezKS3jGBURQkbUAndmrKIBO2LKIuHnPsl8_22lR72zae9vYDyJDlTROSx9vGC9SrxfBUmujJS_0zjTsjflAnJylo0c9n5yZoo0eqZEAkEc7Vgcd6jnAQpDmzjJYSMDh9ZDMUwdGyGgsEXS4EYefZnoQuZcQ&__tn__=EHH-R

    La prossima immagine Alinari verrà “marchiata” Milanobarona…. dato che il vizio di seminare letame su questo sito ma nel contempo acquisirne i contenuti è lungi dall’essere superato…

    Milano 1967. Tra Porta Vigentina e il Corvetto, Viale Ortles. Dormitorio "casa di ristoro". (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali).

    Milano 1967. Tra Porta Vigentina e il Corvetto, Viale Ortles. Androne e scalinata di ingresso del Dormitorio Comunale “casa di ristoro”. (fonte fotografica: portale web Lombardia beni culturali).

    Milano 1890, ex Porta Tosa, attuale Porta Vittoria. La "Senavra" (attualmente l'area urbana attraversata da Corso XX Marzo). La Senavra era un manicomio cittadino entrato in funzione nel 1781 e chiuso nel 1878 per essere trasferito nell'OSpedale Psichiatrico del Mombello. La direttice visibile nell'immagine è quindi l'attuale Corso XX Marzo e la "fossa" visibile nel lato destro della fotografia è il primo "naviglio" costruito nella città di Milano nel 1183. Inizialmente collegava la cerchia dei navigli con il fiume Lambro. (fonte fotografica e riferimenti storico cronologici storiedimilano.blogspot)

    Milano 1890, ex Porta Tosa, attuale Porta Vittoria. La zona delle “Senavra” (attualmente l’area urbana attraversata da Corso XXII Marzo). La Senavra era un manicomio cittadino entrato in funzione nel 1781 e chiuso nel 1878 per essere trasferito nell’Ospedale Psichiatrico del Mombello. La via sterrata e con paracarri visibile nell’immagine (a suo tempo il prolungamento di Corso di Porta Vittoria) è l’attuale Corso XXII Marzo e la “fossa” visibile nel lato destro della fotografia è il primo “naviglio” (Cavo Borgognone) costruito nella città di Milano, nel 1183. Inizialmente collegava la cerchia dei navigli con il fiume Lambro. Il Cavo Borgogone, un naviglio non navigabile anche per la presenza di prelievi abusivi del suo flusso d’acqua, prelievi che ne riducevano la portata. Nell’immagine il prolungamento di Corso di Porta Vittoria appare già coperto in direzione Piiazza Cinque Giornate. Il Cavo Borgognone venne ricoperto totalmente entro i primi del 1900. (fonte fotografica e riferimenti storico cronologici : storiedimilano.blogspot)

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    Milano 1977

    Sigla inizio trasmissioni Milano TV CH 51.

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    Milano 1859. Regno "LombardoVeneto". Ospedale Maggiore "Cà Granda" dove oggi risiede l'Università Statale Via Festa del Perdono. (fonte fotografica http://picbon.us)

    Milano 1859. Regno “Lombardo-Veneto”. Ospedale Maggiore “Cà Granda” dove oggi risiede l’Università Statale in Via Festa del Perdono. (fonte fotografica http://picbon.us)

    Milano 1940. Sempione, Viale Cassiodoro. Vettura carrellata "1928" con numerazione serie "1500" nella livrea con bande bianche frontali tipica degli oscuramenti notturni del periodo bellico dei bombardamenti). Fonte fotografica howlingpixel.com/

    Milano 1940. Sempione, Viale Cassiodoro. Vettura carrellata “1928” con numerazione serie “1500” nella livrea con bande bianche frontali tipica degli oscuramenti notturni del periodo bellico dei bombardamenti. (Fonte fotografica howlingpixel.com/)

    Milano 1957 Porta Romana. Viale Lazio. (fonte web impresa Rusconi)

    Milano 1957 Porta Romana. Viale Lazio. (fonte web : impresa Rusconi)

    Milano 1958. Tra Caioli-Brera e le "5 vie". Via Rovello. (fonte fotografica "fotografieincomune.comune.milano)

    Milano 1958. Tra Cairoli-Brera e le “5 vie”. Via Rovello. L’edificio collocato alla sinistra della foto (civico 11) ospita attualmente il Consolato di Algeria. (fonte fotografica “fotografieincomune.comune.milano)

    Milano 1958, Lambrate. Via Feltre. Gara ciclistica organizzata dalla Società Ciclistica "Cewscenzago Ottusi", (fonte fotografica e contestuale web lagobba.it)

    Milano 1958, Lambrate/Parco Lambro. Via Feltre (in corrispondenza del fiume Lambro). Gara ciclistica organizzata dalla Società Ciclistica “Crescenzago Ottusi”. (fonte fotografica e contestuale web lagobba.it)

    Milano Greco anni '30 del 1900. Deoposito locomotive e officine di manutenzione a ridosso della Stazione Centrale, all'epoca appena ultimata ed entrata in esercizio. (fonte fotografica: web unferrovieremacchinista.it)

    Milano Greco, fine anni ’30 del 1900. Deoposito locomotive e officine di manutenzione a ridosso della Stazione Centrale, all’epoca ultimata da pochi anni… (fonte fotografica: web unferrovieremacchinista.it)

    Milano Borgonuovo/Porta Nuova. Fossa interna dei Navigli (Cerchia dei Navigli) anteriore al 1929-30, Via San Marco.(fonte: fotografieincomune-comune-milano)

    Milano Borgonuovo/Porta Nuova. Fossa interna dei Navigli (Cerchia dei Navigli) anteriore al 1929-30 (periodo di copertura Navigli della cerchia interna). Piazza San Marco (angolo Via Pontaccio) e Via San Marco, con la omonima Chiesa. (fonte: fotografieincomune.comune.milano)

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    PROSEGUE LA “SAGA” DECENNALE DEL “GIROFOTO” (ORMAI CENTINAIA DI MIGLIAIA) TRA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E MILANO SPARITA FACEBOOK.

    Questa immagine (apparentemente inedita se ricercata nei motori Google e Bing) venne pubblicata da Milano Sparita SSC il 27 Giugno 2019 (link dal forum Milano Sparita SSC)

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4983

    la stessa foto la ritroviamo pubblicata in Milano Sparita e da ricordare Facebook dopo 24 ore, oggi 28 Giugno 2019.

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2091807497532927/2427090940671246/?type=3&eid=ARD23a4xKjrFoIkBlTlETMccWws-IZv-qMGrs-IAGFylTfQMMIOWrfHTuo0arsxKgRYXPk3jgbWciaU1&__xts__%5B0%5D=68.ARAeUfAJhzC9XNz4vP8lN4LNuoou1TDqn4f4cNBhVRld86xkmxew5NXEf9oYrG8l1MaDhlzi7KqYp5KImU9qk0d9l2Asipbew2odFSHIkgWNUwK73es3V6HGrWMyz9pcDj6eFnbQG1AFkI1PyXcfkQy_kfFzDzlJSfmqoDLHFWZJ3QjDv1VMNxpATfpjH7qymhW1PJ5JdX1TNkFukoV1bD_8QYcFfQcsIXaifHjh-PGwJ5G60GVQ45drKgyaJ5zDY_NtWtVsDlEn8zzzscSJ0R4lwr_StUkyIITSMjACsNtgsqhlZTft_ofnWiuYrIbd5BgxO2_96K6ryec30_wrh9SLRA&__tn__=EHH-R

    Più dimostrato di così non si potrebbe…

    Malgrado questo nessuno degli autori di Milano Sparita SSC accusa gli autori di Milano Sparita Facebook di “rubare” immagini, come invece, sempre da tale forum SSC e con intento lesivo, venne fatto nei primi giorni di Aprile 2019, a danno di questo sito, da un personaggio dalle generalità note (senza contare gli attacchi condotti sin dal Marzo 2017). Inevitabile non sospettare che il girofoto sia molto meno occasionale delle apparenze.

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    Milano 1956. Duomo. Immagine notturna della Caffetteria Pasticceria ALEMAGNA di Via Torino angolo Via Orefici. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

    Milano 1956. Duomo. Immagine notturna della Caffetteria Pasticceria ALEMAGNA di Via Torino angolo Via Orefici. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

    Milano 1943, periodo bellico. Brera. Pinacoteca di Brera e immagine del danneggiamento post bombardamenti RAF del loggiato superiore della Pinacoteca. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

    Milano 1943, periodo bellico. Brera. Pinacoteca di Brera e immagine del danneggiamento post bombardamenti RAF del loggiato superiore della Pinacoteca. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

    Sesto San Giovanni 1920 circa. Largo Lamarmora. (fonte fotografica: web colnaghistoriaestorie)

    Sesto San Giovanni 1920 circa. Largo Alfonso Lamarmora (sullo sfondo il campanile della Chiesa dell’Assunta). (fonte fotografica: web colnaghistoriaestorie)

    Milano 1054. Greco. Deposito locomotive e locomotori "Greco-Pirelli" e fotoritratto della scuola allievi manovratori.

    Milano 1954. Greco. Deposito locomotive e locomotori “Greco-Pirelli” e fotoricordo della scuola allievi manovratori.

    Provincia di Milano 1959. Barriera di Melegnano e Autogrill posto nelle sue vicinanze all'ingresso della A1 Milano Piacenza. (fonte levocidellanotte forum)

    Provincia di Milano 1959. Barriera di Melegnano (verso San Zenone Lambro) e Autogrill posto nelle sue vicinanze (all’ingresso della A1 Milano Piacenza). (fonte levocidellanotte forum)

    Milano 1872 (tra Cordusio e l'ex Porta Vercellina). Via Bernardino Luini. Chiesa di San Maurizio (fonte; fotografieincomune.comune.milano)

    Milano 1872 (tra Cordusio e l’ex Porta Vercellina). Via Bernardino Luini. Chiesa di San Maurizio (fonte: fotografieincomune.comune.milano)

    LE MACELLERIE DELLA STORIA LOCALE: (POWERED BY MARK ZUCKERBERG)….

    Facebook

    Twitter

    Yahoo

    Quora

    Instagram

    Whatsapp

    etc…

    sono la macelleria della mente umana e con essi l’abuso di smartphone e iphone.

    Gli effetti si vedono.

    Migliaia di persone non si accorgono di errori didascalici colossali e apprezzano incondizionatamente immagini che andrebbero interpretate con contenuti completamente differenti da quelli che leggono, approvano e quotato.

    L’ignoranza storica degli autori di Milano Sparita e da Ricordare Facebook (gli analoghi forum Skyscrapercity non se la passano molto meglio…) esplode con la massima “potenza” nelle didascalie di immagini come questa:

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2328004153913259/2417243601655980/?type=3&eid=ARCjy-r9bEVPlDGURQjeEG2YbgcntIZniXyhYw-YwDvWo7zG7olaBn8UF8eNQeXbELSlxRZ0mtIx1UGU&__xts__%5B0%5D=68.ARAQzrbVSV0ZEoMWl1I8JbiM_StCuqvO9BW5jOu5xQJUSLirpEmmUPIUCt0m3fQR77xAc0mM9LRODmoZSM7flfw3rCmktyIT3xQCwMypRiyxP2pNWK8Pknu4fc7NY24cLQN_OMMma7TYjJxV6A0GdQknWeouAo2HuE2Mv27e9udG6RB7H8v5N5LTrLySSMUwA_Ca-coEsnW0V0rex9MfXaLnnOLUjrcikXYUlR22shwiu03RMGXPy22ljRRiPe6q9qD0g_1kMPcDRvj1vMaTtJG-5hcEOuaOF-FGrxUgFcm15BMzQosrCOqfgvvAFtd9g7O_r-ReSEcAO_TOkiko-OQ0YA&__tn__=EEHH-R

    Le ipotesi sono due:

    oltre 3000 lobotomizzati reali di Milano Sparita e da ricordare Facebook … hanno “apprezzato” immagine e didascalia… oppure non meno del 50% (statistiche organizzazioni “anti trust e anti frode” ONG che monitorano la presenza di multiaccount fake in Facebook) sono utenze clonate come da stile dei social network sopra elencati ?

    L’immagine ritrae un luogo che potrebbe anche non essere Milano nè la sua provincia (potremmo essere a Piacenza, per fare un esempio).

    (della esatta localizzazione dovremmo chiederlo a Milano Sparita SSC che sovente sdogana queste immagini…).

    Fiat 500 con un portapacchi strapieno (la italietta anni ’60)… dove la damigiana non contiene vino ma olio d’oliva. Non si tratta di partenza per le vacanze ma ritorno dalle vacanze… con olio d’oliva “artigiano” delle regioni dell’Italia meridonale…. probabilmente famiglia di emigrati pugliesi in ritorno verso Milano o provincia… con carico di “specialità” agro-gastronomiche della Puglia, a partire dall’olio di oliva in damigiana o fiascone (oggi tali viaggi esistono ancora… condotti a bordo di vecchie vetture Ford Focus….).

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    Milano 1968. Giambellino-Solari. Piazza Napoli verso Viale Misurata. Immagine scattata dal palazzo che un tempo ospitava i Grandi Magazzini UIPM (Piazza Napoli 31), Via Giambellino angolo P.zza Napoli. (dealvue,com)

    Milano 1968. Giambellino-Solari. Piazza Napoli verso Viale Misurata. Immagine scattata dal palazzo (P.zza Napoli 31), angolo V.le C. Troya, che dista da una cinquantina di metri dal condominio di Via Giambellino 1 che un tempo ospitava i Grandi Magazzini UPIM. Si notano i fabbricati di legno nello spartitraffico centrale della circonvallazione verso Viale Misurata. Trattasi del cantiere dei lavori di copertura del colatore Olona diretto verso Via Malaga alla Barona (copertura completata in quel periodo). (dealvue.com)

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    Quando si affida la storia di Milano e personaggi affetti da egopatia e/o non storici, e/o troppo giovani anagraficamente… si arriva alle degenerazioni che sono sotto esposte (pagine facebook, SSC).

    Premesso che questo sito (milanobarona) non ha mai avuto pretese di essere un contenittore di storia ufficiale, premesso che qualche “storico” di Milano e Barona si sarebbe montato la testa credendo di sbarcare il lunario verso riconoscimenti Nazionali e Internazionali impossibili da ottenere cosi’ come il diventare benestante con determinatte opere editoriali (se si tratta di Barona tale personaggio molto giovane e forse anche con poca esperienza dovrebbe capire che un quartiere che negli anni di massima presenza …. anni ’80, non censiva oltre 50.000 abitanti…. vede bacino d’utenza di potenzili acquirenti e “follower” e di commercio editoriale e popolarita social … veramente limitatissimo…EGLI NON DIVERRA’ MAI RICCO NE’ FAMOSO… con le storie di quartiere e qualcuno glielo dovrebbe spiegare…) . C’è qualcuno che per via di internet e social e forum si sarebbe montato la testa, ambendo a riconoscimenti e suffragi quasi universali CHE MAI OTTERRA’ in questo comparto della “storia locale” (qualcuno dovrebbe prendersi la briga di fargli prendere coscienza di questo…e forse le persone sono più di una…).

    Viste le azioni di diffamazione e calunnia (per quanto generiche) rivolte da (SCKYSCRAPERCITY Milano Sparita e Milano Trasporti) verso chi gestisce questo sito, inclusa l’accusa di furto di materiale fotografico (la diffamazione non è una ipotesi ma un fatto concreto che sarebbe ulteriormente tale se il post diffamatorio fosse stato abbinato ad un nome e cognome) si stanno valutando eventuali misure di tutela verso questi attacchi che sono generati nel tentativo di screditare (con tutti i metodi possibili) questo sito a favore delle note pagine Facebook (commerciali) dedicate a Milano e Barona. Premettendo che questo sito non è correlato a personaggi politici milanesi, che non fa commercio e premettendo che la sua esistenza è dovuta al fatto che le pagine facebook e skyscrapercity non fanno vera storia ma solo pubblicazione di materiale fotografico, in rimando all’acquisto di libri, e premettendo che questo sito non ha fini di lucro e cerca di diffondere, in forma libera, indipendente e amatoriale e gratuita (quindi non certificata nè ufficiale ma nemmeno subordinata alla Politica…) tracce “storico cronologiche e soggettive) della Barona e di Milano, premettendo che tali personaggi non hanno l’autorità per impedire o fare ostruzionismo nella pubblicazione di siti amatoriali dedicati alle cronologie storiche di Milano…il trovarsi nelle prime posizioni di Google e Bing (parola chiave : “milanobarona.myblog.it”) con pagine SSC dove si scrive che Milanobarona.myblog.it RUBA IMMAGINI a SKYSCRAPERCITY denota un intento denigratorio e diffamatorio (non nuovo nelle pagine Skyscrapercity) nelle quali si dichiara, per l’appunto, che questo sito sarebbe composto da immagini RUBATE (l’autore del post VOLONTARIAMENTE diffamatorio, di generalità nota, altolocato (della cui altolocazione ne verrebbe fatta totale indifferenza) utilizzò la terza persona singolare “RUBA” ( in maiuscolo) attribuendo una “reputazione” chiaramente criminosa verso questo sito e conseguentemente diffamatoria… azione che rivela la natura dei personaggi (già occorsi in fatti simili nel passato), dei quali si sospettava da anni.

    Si rende noto che in tale forum e in tali pagine fbook, collaborano anche Agenti di Polizia Giudiziaria Municipale… ovvero chi dovrebbe dare l’esempio del non commettere reati e prevenirli … si rende, piuttosto protagonista (e con frequenza… le cronache nazionali sono strapiene di reati commessi da agenti pubblici ufficiali) protagonista di reati (che non sono solo quelli di diffamazione….).

    Ovviamente tali personaggi (in divisa, frequentemente impuniti quando commettono reati a abusi, statisticamente autori di reati, indipendentemente che siano Polizia Locale, di Stato o Carabinieri) si fanno tronfi dalla posizione favorevole della divisa che indossano (siamo in Italia…) tuttavia non è garantito che riusciranno ad impedire azioni difensive qualora le condizioni lo richiederanno e non si esclude, che se dovesse essere necessario, la diffusione delle generalità anagrafiche di tali personaggi in “associazione” (deterrente in regime di pubblico ludibrio del quale si spera caldamente di non doversi farne ricorso).

    Informazioni frammentarie (non del tutto verificabili ma attendibili) rendono noto che segnalazioni di questo genere e per fatti simili e personaggi prossimi se non coincidenti ai succitati, sono già pendenti, da molto tempo, presso la Procura di Milano… (non è possibile aggiungere altro).

    Accusare di furto di immagini….(disponibili in rete e prive di copyright) quando tali accuse andrebbero rigirate agli autori che le fanno …. la dice lunga di come siamo organizzate le commercializzazioni “storiche” della multinazionale Facebook…(e delle persone che vi gravitano attorno con funzioni publicistiche).

    i “signori” dovrebbero leggersi le direttive e normative comunitarie in merito al copyright vincolante per le pagine facebook che fanno commerci con immagini protette dai diritti d’autore (qui non si fanno commerci, non si promuovono libri e persone… e le immagini liberamente distribuite in rete, accusate di essere oggetto di furto NON SONO RUBATE, e ancor meno protette da Copyright !).

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    Milano 1930 circa. Chiesa Rossa-"Baia del Re". Via Montegani. Avvio lavori per la costruzione della Chiesa (Tempio) di Santa Matia Annunciata in Chiesa Rossa.

    Milano 1930 circa. Chiesa Rossa-“Baia del Re”. Via Montegani. Posa fondamenta per la costruzione della Chiesa (Tempio) di Santa Matia Annunciata in Chiesa Rossa. (urbanfile)

    Milano 1967. Porta Vittoria, Rotonda della Besana. Autore Paolo Monti, fonte Wikimedia.

    Milano 1967. Porta Vittoria, Rotonda della Besana. Autore Paolo Monti, fonte Wikimedia.

    Milano 1943 (periodo bellico). Brera, Via Borgonuovo all'intersezione con Via Monte di Pietà. (fonte fotografica: fotografieincomune.comune.milano)

    Milano 1943 (periodo bellico). Brera, Via Borgonuovo all’intersezione con Via Monte di Pietà. (fonte fotografica: fotografieincomune.comune.milano)

    Milano 1920 circa. Verziere. Via della Signora, 1920. (Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco)

    Milano 1920 circa. Contrada del Verzario. Immagine catalogata con la definizione di “Via della Signora”. Presumibilmente Via Verziere verso l’accesso a Via della Signora. (Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco). Fonte fotografica ca.milano.giustizia

    Milano fine 1800. Vigentino, tra Via Rutilia e Via Serio. Mulino Vettabbia. (fonte fotografica wikimedia).

    Fine 1800. Borgo del Vigentino ( tra le attuali Via Rutilia e Via Serio). Mulino Vettabbia. Il Borgo del Vigentino venne accorpato alla città di Milano nel 1923. (fonte fotografica wikimedia).

    Milano 1964 Ports Garibaldi/Monumentale. Ponte di Via Carlo Farini 1964 (centrofotografia.org)

    Milano 1964 Porta Garibaldi/Monumentale. Ponte di Via Carlo Farini. (centrofotografia.org)

    Milano 1947. Cordusio/Ticinese. Colonne di San Lorenzo. Autore Mario de Biasi, Fondazione Sozzani.

    Milano 1947. Cordusio/Ticinese. Colonne di San Lorenzo. (Autore Mario de Biasi, Fondazione Sozzani)

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    I POVERETTI CHE GESTISCONO LE PAGINE FACEBOOK DI MILANO E QUARTIERI NON FINISCONO MAI DI STUPIRE E CON ESSI I LORO UTENTI LOBOTOMIZZATI

    La foto sottostante (linkata da Milano sparita e da ricordare)

    non ritrae un luogo di Milano.

    Vegetazione mediterranea…

    A prescindere che ci sia la Raffaella Carrà “testimonial” della “Mini Mini” Leyland Innocenti di Milano Lambrate… qui siamo a Cesenatico ?

    Rimini ?

    Via Teulada a Roma ? (centro Produzione RAI) ?

    a Napoli ?

    a Taormina ?

    Giardini Naxos ?

    Sarebbe logica e buon senso postare una immagine correlabile al luogo o alla città dove si producevano le “Mini Mini”… ma tantè la foga di vendere libercoli editi negli USA (dove qualsiasi controversia è gestibile solo andando a Mountain View California) che ormai anche la foto vintage un bambino libico intento a mangiare, in Libia, nel 1960, un formaggino Invernizzi…. farebbe “storia” e la si pubblicherebbe sia in facebook che nei libercoli succitati…

    La stupidità (e incompetenza di storici… SIA CHIARO CHE QUESTO WEB NON E’ STORICO, NON HA AUTORITA’ STORICA… me nemmeno tali pagine fbook….) di certi autori ….diventa potere del web (e anche monopolio) quando ad uno o più stupidi si accodano centinaia di migliaia di stupidi che trovano nella stupidità l’identità rassicurante della loro stupidità medesima… (come dire…. nella mia ignoranza ci sguazzo perche’ ho trovato altri che di tali carenze ne hanno fatto pagine internet….)

    Internet e soprattutto Facebook (e Twitter) hanno dato voce, potere (anche esecutivo) agli stupidi e … prima volta nella storia del genere umano…. la stupidità è diventata Legge e business….e dittatura mediatica a livello planetario….

    … Salvini senza facebook lavava ancora piatti , piastre, friggitoie, pavimenti e WC al Burghy di Piazza San Babila… tanto per capirci…

    (corre voce che qualche giorno fa presso una Bibilioteca Civica di Milano… si parlo’ …. MALE più di questo sito che del sito e del libro in promozione di un certo autore… quasi a dimostrare che ormai qualcuno si muove in funzione di quello che si muove all’interno di questo sito internet piuttosto che dei propri contenuti).

    …Personalmente che si denigri questo web lascia totalmente indifferenti… anche perchè per vendere e per diventare famosi qualsiasi colpo basso è autorizzato.

    Di tali “critiche” non sono esenti i “signori” di Skyscrapercity…. che si autoelessero (alcuni di loro per vendere libri…. dato che la vendita libri che gravita intorno al Facebook nasce da Skyscrapercity) storici di Milano (secondo loro forse anche meglio dei ricercatori universitari).

    … come diceva Alberto Sordi… più nemici… più onore…

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2024067734306904/2400804306633243/?type=3&eid=ARAxTvIZmJ06L5RrM7ufzKgNoCodVWd1i6fiSj4nwgPr7vhSGh7wT04-AFLqf3eoRnr_GP1kN6ukFuX8&__xts__%5B0%5D=68.ARBQ-c7WZ9HteWHwU4ANkTZ6mIr2o9tl8ZBdRHEPQWKGIkxr7hC_1S0DWUbtPHFtM3afhrehmwpaQBPV5BQyg4mPrdORQH3VH2zKPOWE3EspUE665ty1jkNo_4zbm03Gbp4eEwoj3IELN5DFgaD_ASh3hqgjDL0X1hH_Dnp1E6Xqg1FSKdPWjdiN_3ZsWDz3xpgSdDLG-5nMWT1upIoGCmw2fc6WEVirTZI-ydiM1aZlYoP-zx5rGxmPfXU5JBigULuxp0ucP1ZjzDFK6TtckJ15g4Z5IkRgjBUkc6CZvmiVPI1bZxw1ezDbx5jRZCTrQPI925NcSZ-qYu6jBfJQSCejug&__tn__=EHH-R

    Consiglio a Milano Sparita (sia Facebook che SSC) anche un bel Panettone Motta del 1960 in qualche accampamento beduino della Cirenaica…. (sempre nel 1960) già che ci siamo…. è pur sempre Milano anche con i palmizi, le oasi, le dune (no ?).

    Milano, dagli stranieri, venne sempre criticata per il taglio provincialista dei suoi residenti. Bè, non mi pare che le cose siano cambiate… a giudicare da certe pagine Facebook…

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    Milano 1859 circa. Pusterla Porta Ticinese antecedente al 1860.

    Regno Lombardo Veneto antecedente all’Unità d’Italia. Milano 1859 circa (passaggio transitorio dal regno Lombardo Veneto al Regno di Sardegna, ante Regno d’Italia dal 1861). Pusterla Porta Ticinese antecedente al 1860.

    …. in tema di “STORIA” del q.re Barona si deve evidenziare che le strutture politiche del Partito Democratico di Beppe Sala (+ assessori e consiglieri di Giunta e di Municipio 6) stanno utilizzando la Civica Bibiblioteca Sant’Ambrogio di Via S. Paolino 18, come luogo di promozione “ecommerce” Facebook e Amazon, per incentivare le vendite (via web) di libri contenenti cronologie rigosoramente negate in rete (a differenza di quanto farebbe questo sito) per finalità di commercio e di popolarità editoriale (e web) di determinati personaggi. Queste “sinergie” si estendono anche a qualche utente Milano Sparita e Milano Trasporti Skyscrapercity nonchè organico dei settori amministrativi e di Polizia Giudiziaria del Comune di Milano. (si rammentano le accuse di ladrocinio e di violazione dei diritti di Copyright che alcuni di tali personaggi rivolsero, in più occasioni, verso chi gestisce questo sito… cercando di ridicolizzarne la reputazione, sovente al limite della calunnia e diffamazione….ovviamente reazioni furibonde da parte di qualcuno che vede minacciata la carriera publicistica per la presenza di web amatoriali che nel pieno rispetto delle regole cercano di condividere, da semplici cittadini, memorie e reperti testuali e fotografici in buona parte raccolti dalla rete anche se parte di tali reperti fotografici furono ampiamente utilizzati per rinforzare le attività di Facebook e di coloro che nella editoria web cercano di consolidare la propria posizione… non del tutto estranea alla politica “meneghina”).

    Il dubbio che sorge è il seguente: Fino a che punto attività privatistiche (malgrado proposte come il prodotto di opere “popolari e popolane”) possano trovare spazi pubblici istituzionali in strutture pubbliche civiche…. ?

    Milano 1948 circa. Barona. Squadra di edili nel cantiere del costruendo Santuario di Santa Rita da Cascia alla Barona.

    Milano 1948 circa. Barona. Squadra di edili nel cantiere del costruendo Santuario di Santa Rita da Cascia alla Barona. La datazione non è riportata nella fonte indicata. In alternativa, potremmo collocare l’immagine all’inzio del periodo bellico prima della sospensione dei lavori a causa dei bombardamenti RAF nella città di Milano.

    Milano 1970. Pagano/Sempione. Largo V° Alpini.

    Milano 1970. Pagano/Sempione. Largo V° Alpini.

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    11 GIUGNO 2019, UN BREVE, MA SIGNIFICATIVO, “TRAFILETTO” STORICO DEDICATO ALL’ENI DI ENRICO MATTEI, ABBINATO AD UNA ORIGINALE IMMAGINE SCOPERTA IN RETE (sconsigliato ai visitatori facebook delle pagine dedicate a Milano e Barona. Richiede un minimo di intelligenza per comprenderlo)

    Questa immagine (per il “pubblico Facebook”) potrà sembrare insignificante (… le varie “sciure Maria” di Voghera…pubblico viziato, superficiale, ignorante, con dipendenze patologiche dai social network, super esigente, superficiale, sovente incapace di interpretare storicamente il contenuto di immagini delle foto “milanesi” di epoche passate… perchè abituato alle foto superinedite da “grido”, provenienti da Milano Sparita Skyscrapercity e poi commercialmente sfruttate (senza regole) da Milano Sparita Facebook… sovente immagini prive di contestualizzazione storica o povere di contestualizzazioni storiche…).

    La storia di Milano è stata oggetto di mattanza da parte di Milano Sparita, Da Milano alla Barona, Milano nei secoli, Barona Quartiere sud di Milano, i vari forum Skyscrapercity e anche WordPress (depauperatrici del “sapere” con finalità consumistiche della storia locale di Milano e provincia, data in pasto alle transnazionali di Zuckerberg e diffusa editorialmente con altre transnazionali…).

    Se questa immagine potrà dire poco o forse nulla (anche in virtu’ del mattatoio di storia compiuto da quelle “piattaforme” Fbook ) dietro questa foto ci sono 20 anni di storia ed i successivi 57 della Storia Italiana. Se le pagine Facebook di Milano e quartieri hanno un successo di visite al TOP … questo è dovuto al fatto che non impegnano il visitatore in ragionamenti e conoscenza (lo degradano a “Sciura Maria” incolta consumatrice…).

    Siti come questo sono invece snobbati da un pubblico NON PREPARATO CULTURALMENTE (i likers di Milano Sparita, Barona, Nei secoli, etc…) … per fruirne i contenuti (i medesimi contenuti, pur se snobbati dai “consumatori” facebook sono invece cannibalizzati dagli autori di tali pagine … che in tempi recenti, oltre ad attacchi di violenza inaudita non si sono fatti scrupolo di attingere testi…. per l’uso commeriale delle loro “piattaforme commerciali abbinate a libri”…).

    L’automobile ritratta nella foto è una Citroen DS19.

    Non si conosce l’origine editoriale di questa immagine, apparentemente pubblicitaria, che ritrae però inequivocabilmente la vera atmosfera capitalistica che regnava a poche centinaia di metri dai confini comunali di Milano. Sembra quasi…. un fotogramma dei film “natalizi” della saga 007 di James Bond… tanto sarebbe un’atmosfera atipica nello “straccione” panorama economico, culturale e sociale italiano…di ieri come ancor peggio di oggi…

    Enrico Mattei, a dispetto della storia ufficiale d’Italia, fu un manager di Stato all’origine del boom economico italiano (1958-62) ed alla vertiginosa crescita industriale e tecnologica che l’Italia del Nord Ovest (il cosiddetto ex Triangolo Industriale di Torino-Milano-Genova) ebbe in quel periodo ed all’origine della ripresa industriale ed economica italiana, post bellica (sin dalla nascita della Repubblica Italiana, nel 1946).

    Mattei e l’ENI diedero energia (inizialmente il Metano) alle industrie dell’immediato dopoguerra.

    ENI, sin dal 1946, diede, a prezzi competitivi (e realizzando reti di metano estratto nella Pianura Padana, nelle regioni dell’Emilia, della Lombardia, del Piemonte, sino alla Liguria) l’energia necessaria all’industria italiana per risorgere dall’ecatombe della Seconda Guerra Mondiale e dai disastri sociali e industriali del Fascismo mussolinano (finanziato, insieme a Hitler, da USA e UK).

    Enrico Mattei dovette lottare, sin dalla fine degli anni ’40, con le multinazionali petrolifere USA-Inglesi (in particolare la BP che a Milano costrui’ anche un suo grattacialo, il “Galfa”) e francesi (soprattutto TOTAL) che volevano acquisire l’ENI per smantellarla e colonizzare (dal punto di vista delle politiche energetico-petrolifere) l’Italia.

    Le compagnie petrolifere USA, Inglesi e Francesi non si fecero problemi a cospirare contro Mattei, tramite la CIA e la Mafia Siciliana di “Cosa Nostra” (quest’ultima temeva Mattei perchè i suoi progetti di industrializzazione della Sicilia competevano con il controllo territoriale e sociale della mafia siciliana… in sinergia con il MSI e la Democrazia Cristiana… tra i principali nemici di Mattei… malgrado questi li finanziasse per moderare la loro ostilità alimentata dalla CIA e dalle mafie meridionali).

    Non è ovviamente possibile esporre l’intera storia manageriale di Mattei e della sua ENI…

    … Grazie a lui, l’Italia, negli anni ’50 e ’60 (quanto meno sino al 1962), potette beneficiare di politiche (agevolate) di importazione petrolifera dall’URSS, dai paesi del Nord Africa e del Medio Oriente (con piani commerciali che avventaggiavano sia il venditore di greggio che l’acquirente, ovvero l’Italia).

    L’importazione di Greggio a prezzi competitivi permise all’industria automobilistica italiana (FIAT-OM-ALFA ROMEO-AUTOBIANCHI tra le principali) di crescere e con essa tutto l’indotto gravitante intorno ad essa (la principale protagonista di tale indotto era rappresentata dalle Industrie PIRELLI di Milano).

    Mattei ebbe il merito, nei primi anni ’60, di aver elevato l’Italia a sesta potenza industriale mondiale (ovviamente con tutte le contraddizioni di uno sviluppo economico troppo rapido in una società ancora contadina e in buona parte poco scolarizzata, socialmente e culturalmente arretrata, ed in una Nazione povera di infrastrutture e ancora arretrata).

    Milano medesima, soprattutto tramite le industrie PIRELLI, BREDA e Alfa Romeo, beneficio’ moltissimo di una politica commerciale energetica e petrolifera conveniente e con essa le sue industrie (BREDA PRODUCEVA “TESTE POZZO” PETROLIFERE, VALVOLE E CONDOTTE PER CAMPI DI ESTRAZIONE PETROLIO E OLEODOTTI NELLE MISSIONI ESTERE DELL’ENI E DELL’AGIP E NELLE PIATTAFORME PETROLIFERE MARINE).

    Nella storia di Milano del primo e secondo dopoguerra c’è un contributo (di Mattei) …. enorme (anche se la storia ufficiale non ne parla mai) e senza di esso la “city milanese” (le varie Torri Breda, il Pirelli, etc…) non sarebbe mai sorta.

    Milano, negli anni ’50 e primi ’60 del 1900 crebbe molto rapidamente e con essa anche l’economia di città come Torino e Genova.

    Sempre in quel periodo l’economia italiana aveva degli indici di crescita più alti al mondo…

    … questo fece paura e diede fastidio a Superpotenze come gli USA, a Nazioni come il Regno Unito ed alla stessa Francia… ovviamente anche alla mafia siciliana di Cosa Nostra.

    il 27 Ottobre 1962, CIA, UK, Francia e Cosa Nostra provvidero a “mettere fine” a questo fastidio… tra le province di Pavia e Milano… in quel di Bascapè…

    http://www.altrainformazione.it/wp/chi-ha-ucciso-enrico-mattei/

    Il “boom” economico fini’ con l’assassinio di Enrico Mattei (e mai più ebbe a ripetersi).

    PURTROPPO, GRAZIE AD AMAZON PRIME (ed al monopolio commerciale USA della distribuzione cinematografica digitale in Italia) NON E’ PIU’ POSSIBILE VISIONARE, IN FORMA INTEGRALE, IL FILM “IL CASO MATTEI” (UN FILM CHE NARRA LA STORIA DELL’ENI E MATTEI QUI APPENA ACCENATA, UN FILM INTERPRETATO DA GIAN MARIA VOLONTE’, REGIA DI FRANCESCO ROSI).

    Dovete accontentarvi di quel poco di materiale documentaristico RAI ancora disponibile in rete…(prima che AMAZON ascuisti dalla RAI i diritti d’autore, riproduzione e diffusione delle sue produzioni giornalistiche e documentali).

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E MILANO TRASPORTI SKYSCRPERCITY

    SE “COSTRETTI” NON ESITANO A DIVENTARE DIFFAMATORI !

    Cercando in rete si scoprono contenuti diffamatori, indicizzati in Google e Bing inserendo come parola chiave “milanobarona” e/o il link completo di questo sito (attacchi e cyberbullismo indirizzati contro questo sito internet) da parte di coloro che sono stipendiati dalle municipalizzate e dalle SPA del Comune di Milano (che funziona molto peggio rispetto alle propagande politiche di questi anni sia a destra come a “sinistra”) …attacchi di vecchia data…

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1054

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1055

    antecedenti alle diffamazioni recenti

    Sempre in questi giorni, qualche rampollo delle istituzioni politiche comunali utiizza e si avvantaggia delle istituzioni comunali medesime per fare promozione di opere “storiche” (omissis) non diffuse gratuitamente, non reperibili in rete (questo sito è l’unico che ha cercato di diffondere, nel web, in forma gratuita e indipendente, un poco di storia di Milano e Barona, ovviamente in forma libera e amatoriale) che non hanno alcun patrocinio ufficiale col Comune di Milano e che non vennero mai prodotte in ambito di ricerca storica universitaria (pur essendo sponsorizzate da una determinata università privata).

    Si conclude questa piccola nota di cronaca evidenziando che se in Italia le istituzioni di controllo funzionassero…. non saremmo qui a leggere certi contenuti diffamatori e soprattutto non esisterebbero (nemmeno all’origine) pagine Fb di un certo tipo….(vedasi utilizzo spregiudicato di immagini sia nel web che nei libri vari).

    Non è possibile aggiungere altro. Una cosa è certa. Questi stipendiati che bazzicano altolocati vari….etc… dimenticano che sono anche mantenuti da noi (malgrado sfruttino le istituzioni e “la società” per promuovere loro stessi e indirettamente, volontariamente o involontariamente, anche multinazionali del social network). Quindi dovevano essere al nostro servizio, non noi al loro servizio…(vedasi il volere, senza impegno, foto personali a titolo gratuito per foraggiare la loro “causa”)

    Un nota conclusiva.

    La nota pagina Fb (PD) (Barona quartiere sud Milano), dopo aver fatto copia e incolla di immagini e didascalie da questo sito, si è offerta di fare da veicolo promozionale di un libro (omissis) di uno dei personaggi (della Barona) facenti parte del “club elitario Fb” sopra menzionato (club che ha più volte denigrato, ai limiti della diffamazione, questo sito) e di certe “opere storiche” (si tenga presente che i copia e incolla vennero fatti anche dal gestore della pagina Fb beneficiaria delle condivisioni postate a suo favore).

    Qui le azioni giudiziarie sarebbero da farsi al loro indirizzo, non loro verso questo sito che violerebbe leggi non scritte di monopolio politico….

    La prepotenza politica e l’arroganza, manifestata da queste persone HA RAGGIUNTO IL TOP !

    Lor signori confondono i monopoli politici con il Codice Penale e Civile…. non è la prima volta che lo si farebbe (a loro) presente.

    Gestire un web gratuito e amatoriale dedicato alla cronologia storica di un quartiere non è reato verso nessuno. E’ reato diffamarne i contenuti e sarebbero azioni di scarsa serietà il copiarne i contenuti senza citarne le fonti (se lo facessero con web in Copyright a questi gli sarebbe già passata la voglia e si troverebbero tutte le proprietà ipotecate…).

    Considerando chi sarebbero questo “soggetti” varebbe la pena di evadere il 100% del fisco e delle addizionali IRPEF di Milano…

    Milano 1950 Porta Vittoria. Incrocio C.so di Porta Vittoria, Via Francesco Sforza, Via Visconti di Modrone e la sede "storica" dell'ex AEM. (fonte fotografica Portale Lombardia beni culturali).

    Milano 1950 Porta Vittoria. Incrocio C.so di Porta Vittoria (verso Largo Augusto), Via Francesco Sforza, Via Visconti di Modrone e la sede “storica” dell’ex AEM. (fonte fotografica Portale Lombardia beni culturali).

    Milano 1954. Piazza Sant'Ambrogio. L'automobile in sosta è una FIAT 1100/103. (fonte fotografica : web - portale Lombardia Beni Culturali)

    Milano 1954. Piazza Sant’Ambrogio. L’automobile in sosta è una FIAT 1100/103. (fonte fotografica : web – portale Lombardia Beni Culturali)

    Milano 1948 Barona. Processione Santurario Santa Rita da Cascia nell’immediato dopoguerra. Il Santuario venne inaugurato nel Maggio del 1948 (8 anni prima della sua ultimazione). La processione sfila parallalelamente al tracciato stradale di Via Santa Rita. Dai dettagli della foto non è del tutto visibile il tracciato della Via Santa Rita Da Cascia (nel tratto Ettore Ponti, Watt) che dovrebbe essere delimitato dai dossi di erba visibili nell’immagine. Molto probabilmente questo era dovuto all’assenza di marciapiedi e dello strato di manto stradale di asfalto, la cui mancanza rendeva, a piedi, poco praticabile tale via (nell’immediato dopoguerra). Fonte Corriere.it. Stefano Tosi (Da Milano alla Barona Facebook) non si è fatto problemi a scrivere che questa foto sarebbe inedita (falso), ovviamente senza citarne le fonti, nemmeno Corriere.it, complimenti !

    Milano 1960 circa. Tra Casoretto e Lambrate. Sede IBM di Via Tolmezzo (realizzata nel 1934, demolita negli anni '2000).

    Milano 1960 circa. Tra Casoretto e Lambrate. Sede IBM di Via Tolmezzo (realizzata nel 1934, demolita negli anni ‘2000).

    Milano Porta Nuova 1975 circa. Incrocio Via Turati-Via della Moscova (attuale Piazza Stati Uniti d'America). Transito di due "28 carrellate" serie 1500 con doppia alimentazione elettrica (pantografo e trolley). La vettura in primo piano ha numerazione 1777. (fonte : s3.amazonaws).

    Milano Porta Nuova 1975 circa. Incrocio Via Turati-Via della Moscova (attuale Piazza Stati Uniti d’America). Transito di due “28 carrellate” serie 1500 con doppia alimentazione elettrica (pantografo e trolley). La vettura in primo piano ha numerazione 1777. (fonte : s3.amazonaws).

    Milano Barona (confine con il Ticinese). 1988 circa, parcheggio sopraelevato del noto supermercato sito in Via Schievano angolo Viale Cassala. Paesaggio "urbano" in stile pittore Mario Sironi (grigio, austero, "plumbeo"., alberi senza foglie e apparentemente "sena vita"..). Veduta del settore orientale della Barona con la ciminiera della ex fonderia Vedani e il lotto (all'epoca IACP) "infelice" (e problemativo) di Via Felice Lope de Vega. (fonte milano.repubblica.it)

    Milano Barona (confine con il Ticinese) 1988 circa. Parcheggio sopraelevato del noto supermercato sito in Via Schievano angolo Viale Cassala. Paesaggio “urbano” in stile pittore Mario Sironi (grigio, austero, “plumbeo”, alberi senza foglie e apparentemente un panorama “senza vita”…). Veduta del settore orientale della Barona con la ciminiera della ex fonderia Vedani e il lotto (all’epoca IACP) “infelice” (e problematico) di Via Felice Lope de Vega. (fonte: milano.repubblica.it)

    Milano 1953 Bovisa. Edison gas. Torri di raffreddamento impianti "Carbon Coke" delle officine del gas Bovisa. (thesubmarine.it , Studio Grazioli, Archivio fotografico AEM).

    Milano 1953 Bovisa. Edison gas. Torri di raffreddamento impianti “Carbon Coke” delle officine del gas Bovisa. (fonti: thesubmarine.it , Studio Grazioli, Archivio fotografico AEM).

    Piazza Duomo, fine anni '70. Posti di blocco notturni di pattuglie Polizia di Stato. (fonte milano.corriere.it)

    Piazza Duomo, fine anni ’70. Posti di blocco notturni di pattuglie Polizia di Stato. (fonte milano.corriere.it)

    Milano 1929 circa. Porta Venezia/Manzoni. Primi esemplari "1928 a carrelli" (serie 1500) transitante sopra la cerchia interna dei Navigli (poco prima della copertura) tra Via Senato.Fatebenefratelli-Manzoni (verso Piazza Cavour). Fonte fotografica:wheremilan.com

    Milano 1929 circa. Porta Venezia/Manzoni. Primi esemplari “1928 a carrelli” (serie 1500) transitante sopra la cerchia interna dei Navigli (poco prima della copertura) tra Via Senato, Fatebenefratelli-Manzoni (verso Piazza Cavour, sul lato sx dell’immgine). Fonte fotografica:wheremilan.com

    Milano Lambrate anni '70. Stabilimenti Leyland Innocenti.

    Milano Lambrate anni ’70. Stabilimenti Leyland

    Milano 1976. Parco Lambro, Festival del Proletariato Giovanile. Borselli maschili a tracolla in pelle e occhiali Ray Ban accompagnavano stili di vita e accessori della vita (più o meno quotidiana) degli anni '70. Per la "piccolo borghesia" anche l'autoradio estraiebile "Autovox" (infilata nei borselli o trasportata a mano) rappresentava lo stile di vita piccolo borghese di quel periodo. Il Festival del Proletariato, organizzato dai vertici milanesi e lombardi del PCI generava malcontento e polemiche tra i militanti più radicali per i contenuti commerciali e "consumistici" impresso dalla Classe Dirigiente di un Partito Parlamentare che non seppe rappresentare e gestire il disagio giovanile.

    Milano 1976. Parco Lambro, Festival del Proletariato Giovanile. Borselli maschili (in pelle) a tracolla e occhiali Ray Ban accompagnavano stili di vita e accessori della vita (più o meno quotidiana) degli anni ’70. Per la “piccolo borghesia” di quel periodo anche l’autoradio estraibile “Autovox” (infilata nei borselli o trasportata a mano) rappresentava lo “status symbol” di uno stile di vita piccolo borghese anni ’70. Il Festival del Proletariato, organizzato dai vertici milanesi e lombardi del PCI, generava malcontento e polemiche tra i militanti più radicali per i contenuti commerciali e “consumistici” impressi e imposti dalla Classe Dirigiente di un Partito Parlamentare che non seppe e non volle rappresentare e gestire il disagio giovanile di quel periodo.

    Piazza San Babila angolo C.so Europa (ex Burghy) 1986. "Panonozze.. o sfitinzie" nel gergo "paninaro" di quel periodo. (fonte Wikpiedia).

    Piazza San Babila angolo C.so Europa (ex Burghy) 1986. “Panozze”… o “sfitinzie” nel gergo “paninaro” di quel periodo. (fonte Wikpiedia).

    Milano 1985/86 circa. Banchina fermata M1 (non localizzabile). Paninari (o aspiranti tali) lungo laa banchina di una fermata M1 "Rossa". Il fenomeno dei paninari venne qualificato (dai sociologi dell'epoca) come una manifestazione di profondo provincialismo delle tendenze "modaiole" milanesi del periodo compreso tra il 1983 e 1988 circa.

    Milano 1985/86 circa. Banchina fermata della linea metropolitana M1 (non localizzabile). Paninari (o aspiranti tali) lungo la banchina di una fermata della metropolitana M1 “Rossa”. Il fenomeno dei paninari (nella maggioranza dei casi emulazioni superficiali del fenomeno) venne qualificato (dai sociologi dell’epoca) come una manifestazione di profondo provincialismo delle tendenze “modaiole” milanesi del periodo compreso tra il 1983 e 1987 circa. I “brand” dell’abbigliamento che cercarono di sfruttare al meglio la tendenza furono: Moncler, Naj Oleari, El Charro, Timberland, T-Shirt “Best-Company”, Jeans Stone Island (ovviamente le principali, lista incompleta).

    Milano Ticinese 1985. Jumbo tram serie 4900 "decorato" da scritte spray in prossimità delle Colonne di San Lorenzo e Pusterla Medievale del medesimo sito.

    Milano Ticinese 1985. Jumbo tram serie 4900 “decorato” da scritte spray in prossimità delle Colonne di San Lorenzo e Pusterla Medievale del medesimo sito.

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    Milano Sparita e Milano Trasporti Skyscrapercity

    Dubito che Alinari proporrebbe mai (verso questi soggetti) contratti di consulenza. Ad Alinari converrebbe consultarsi con dei legali…e valutare il caso di eventuali azioni e misure (delle sonore “pettinate” …quello che si meriterebbero insieme ai titolari di alcune pagine facebook nonchè Facebook medesima).

    Le tonnellate di letame che questi individui hanno sparso contro diverse banche dati forografiche proprietarie, ivi incluse opere editoriali (incluso questo web, oggetto di attacchi al limite delle diffamazioni) sono tutt’altro che da collaborazioni a loro favore…

    Purtroppo non è posssibile andare oltre…(chi scrive ha le “mani legate”…anche se qualche cosa sembra muoversi) ma acquistando qualche libro abbinato a Facebook troviamo molte foto Alinari… e immagini postate in quel forum. Ma queste foto integrate nei libri saranno mai state acquistate da Alinari medesima ?

    Si teme di no e se fossimo in una Nazione seria sarebbero già scattate sanzioni verso più soggetti.

    Milano Sparita ssc pagina 4965

    Una piccola nota di cronaca.

    Sempre nel merito di questi ambienti …. suona anomalo che una biblioteca pubblica di Quartiere diventi luogo di promozione vendita libri Facebook (editi in paesi anglosassoni in seno a convenzioni Fbook).

    Generalmente simili eventi sono riservati a mostre fotografiche di pubblica fruizione e di pubblica utilità o opere librarie stampate e diffuse tramite finanziamenti pubblici di Comuni e Regioni ma per attività strettamente correlate ad eventi di “quartiere” noprofit e di pubblica utilità e interesse.

    Che siano cambiate le normative ?

    Le biblioteche civiche non sono luogo di promozioni commerciali personalistiche !

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    Milano Ticinese anni '70. Via Scaldasole.

    Milano Ticinese anni ’70. Via Scaldasole.

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    http://www.milanotoday.it/~media/horizontal-hi/19810758142682/incidente-cavalcavia-don-milani-di-gian-m-2.jpg

    L’incidente avvenuto lo scorso Martedi’ sera (28 Maggio) sul cavalcavia Don Lorenzo Milani (Giambellino-Barona) è quasi nulla rispetto ad una carambola (di vecchia data) verificatasi nel lontano Settembre del 1990 sempre sopra tale ponte. Una serie di frontali (tra automobili provenienti da corsie opposte) e tamponamenti coinvolsero numerose automobili un Lunedi’ di fine Settembre 1990 , verso mezzogiorno. Diversi i feriti e il cavalcavia chiuso al traffico per 3 ore circa con il collasso della circolazione tra le Vie Giambellino. Carlo Troya, Cassala, Ettore Ponti-Schievano in conseguenza delle deviazione del traffico verso la parallela circonvallazione filoviaria.

    Verso la metà degli anni ’70 (nelle serate e nottate estive), con notevoli ritardi rispetto alla data di apertura di tale arteria stradale periferica, tale cavalcavia (incompleto nella illuminazione, nella posa di balaustre e di asfaltatura finale e non ancora aperto al traffico) era luogo di gare automobilistiche clandestine (personaggi proveninenti dal confinante Giambellino) che avevano come luogo di partenza e di arrivo, proprio tale infrastruttura incompleta. Il “circuito” prevedeva auto di grossa cilindrata (principalmente auto “Giulietta” Alfa Romeo) sfrecciare a velocità folli, lungo le Vie Santa Rita, Viale Famagosta, Via Giacomo Watt, Via A. Binda e Via Ettore Ponti… lungo un quartiere Barona dalle strade deserte e praticamente ancora privo di rete semaforica (nel periodo, gli unici semafori esistenti erano quelli della “rotonda” di Piazza Maggi).

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    Milano, Agosto 1984. Via Torino Vettura "28" serie 1500, numerata 1755, linea 19 (Roserio-Negrelli).

    Milano, Agosto 1984. Via Torino. Vettura “28” serie 1500, numerata 1755, linea 19 (Roserio-Negrelli). Malgrado queste immagini non siano estremamente remote (nel tempo), esse ritraggono le vetture tramviarie ATM (le più antiche e “storiche” circolanti ) nel loro aspetto originario. L’aspetto odierno delle “28”, dalla ex Giunta Moratti in avanti, è quello di “baldacchini” semoventi di colore giallo crema e bianco (o in alternativa rivestite con pellicole ritraenti immagini e loghi pubblicitari) con ulteriori pannelli pubblicitari posizionati sul tetto delle vetture medesime …. quando queste vetture, in realtà, non ebbero mai, nemmeno dalla loro comparsa (intorno alla fine degli anni ’20 del 1900), con l’esclusione di circa 7 esemplari riverniciati in verde ministeriale nel 1929, l’aspetto odierno e attuale (che in parte si rifarebbe, in modo improprio, alle vetture Edison dei primi del ‘900). (fonte bahnbilder.de)

    Milano Roserio 1984. Vettura "28" serie 1500 linea 19 in prossimità del capolinea Roserio davanti all'ingresso dell'Ospedale Luigi Sacco. (fonte : bahnbilder.de).

    Milano Roserio/Vialba nel 1984, Via Giovanni Battista Grassi 74. Vettura “28” serie 1500 (linea 19) in prossimità del capolinea di Roserio davanti all’ingresso dell’Ospedale Luigi Sacco. (fonte : bahnbilder.de).

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    Errata corrige

    Ad una ulteriore verifica della localizzazione di questa immagine è emerso che pur trattandosi del quartiere ex Fiera/Sempione (a poche decine di metri da Corso Sempione), il viale inquadrato è Viale Severino Boezio (in apparenza, valutando i contenuti dell’immagine, apparirebbe molto simile al controviale ovest di Corso Sempione, direzione V.le Certosa).

    Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

    Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

    Milano 1988. Piazzale Stazione di Porta Genova, VIa Valenza, 28 Giugno 1988. Vettura "28" 1500 ex linea 19 alla fermata di Porta Genova. Si nota il cantiere della "torre" di Porta Genova in costruzione. La foto venne scattata (da un amatore di vetture tramviarie storiche tedesco) pochi giorni prima che una tromba d'aria di inaudita violenza distrusse buona parte dei tetti degli edifici localizzati tra i quartieri Barona, Ticinese, Gratosolio (l'esito di due morti, uno alla Barona, in Via Ettore Ponti per il crollo di un muro sopra delle auto in sosta per il tornado in corso). (fonte fotografica carl-otto.dk)

    Milano 1988. Piazzale Stazione di Porta Genova, Via Valenza, 28 Giugno 1988. Vettura “28” , serie 1500, ex linea 19 (nella tratta Negrelli-Roserio, sostituita dal 2, Negrelli-Bignami , verso il 1994/1995) alla fermata di Porta Genova. Si nota il cantiere della “torre residenziale” di Porta Genova in costruzione. La foto venne scattata (da un amatore di vetture tramviarie storiche danese) pochi giorni prima di un evento meteorolgico eccezionale che si scatenò nel settore sud occidentale di Milano, dove una tromba d’aria di inaudita violenza distrusse buona parte dei tetti degli edifici localizzati tra i quartieri Barona, Ticinese, Gratosolio (l’esito di due morti, uno alla Barona, in Via Ettore Ponti per il crollo di un muro sopra delle auto in sosta per il tornado in corso, il secondo in Via Vigevano). La tromba d’aria sradicò centinaia di alberi, scoperchiò capannoni e scaricò, sulle strade, oltre 20 cm di grandine (il picco della distruttvità venne raggiunto lungo la Via Ettore Ponti e Walter Tobagi e strade adiacenti sino in Viale Cassala-Via Carlo Torre/Argelati). (fonte fotografica carl-otto.dk)

    Milano 1985, Porta Genova. Storica nevicata del Gennaio 1985 (nell'immagine l'evento è solo all'inizio, presumibilmente il 13 Gennaio 1985, meno di 16 ore dall'inizio della nevicata che incomincio' il tardo pomeriggio del 12 Gennaio per esaurirsi il 16 Gennaio dopo aver messo "in ginocchio" l'intera città di Milano e parte della Lombardia sud occidentale (i massimi di neve si raggiunsero nelle province di Milano, Pavia, Lodi, Cremona, mentre il fenomeno fu più limitato , ma comunque intenso, nelle province di Bergano e Brescia... mentre nelle province di Como e Sondrio e nelle aree alpine e prealpine la neve cadde con minore intensità). Da notarsi, sul lato dx dell'immagine, una campana arancione dell'allora raccolta differenziata del vetro. (fonte milano,repubblica.it).

    Milano 1985, Porta Genova. Incrocio Viale Gorizia-Corso Cristoforo Colombo. Storica nevicata del Gennaio 1985 (nell’immagine l’evento è solo all’inizio, presumibilmente il 13 Gennaio 1985, meno di 16 ore dall’inizio della nevicata che incomincio’ il tardo pomeriggio del 12 Gennaio per esaurirsi il 16 Gennaio dopo aver messo “in ginocchio” l’intera città di Milano e parte della Lombardia sud occidentale (i massimi di neve si raggiunsero nelle province di Milano, Pavia, Lodi (in realtà il Lodigiano divenne provincia dal 1992) e Cremona, mentre il fenomeno fu più limitato , ma comunque intenso, nelle province di Bergano e Brescia… per paradosso… nelle province di Como e Sondrio e nelle aree alpine e prealpine la neve cadde con minore intensità). Da notarsi, sul lato dx dell’immagine, una “campana” arancione dell’allora raccolta differenziata del vetro. (fonte milano.repubblica.it).

    Ripa di Porta Ticinese, Milano Ticinese 1948 circa. Alzaia Naviglio Grande verso Vicolo Lavandai (foto ripresa dal ponticello pedonale di Via Corsico).

    Milano Ticinese 1948 circa. Alzaia Naviglio Grande/Ripa di Porta Ticinese verso Vicolo Lavandai (foto ripresa dal ponticello pedonale di Via Corsico).

    Milano Cadorna, terminale ferroviario Ferrovie Nord Milano nel 1930 circa. (twitter hashtag/InMovimento)

    Milano Cadorna, terminale ferroviario Stazione Ferrovie Nord Milano nel 1930 circa. (twitter hashtag/InMovimento)

    Milano Ticinese-Carrobbio. FIAT 421 (linea 59) ritratta alle Colonne di San Lorenzo (anni ’70-’80). (fonte autobusmodel.blogspot)

    Milano 1960 circa. Rogoredo, omonima Stazione FS. Capolinea tramvia "navetta" ATM linea 32 (Corvetto-Rogoredo) in servizio sino al 1966 circa, sostituita dalla linea filoviaria 84 (affiancata anche alla linea filoviaria 95, Via Modica, Rogoredo FS). Pur trattandosi di un tratto urbano, anche se di periferia estrema, la linea veddeva in servizio vetture tramviarie tipiche delle linee extraurbane.

    Milano 1960 circa. Rogoredo, omonima Stazione FS. Capolinea tramvia “navetta” ATM linea 32 (Corvetto-Rogoredo) in servizio sino al 1966 circa, sostituita dalla linea filoviaria 84 (affiancata anche alla linea filoviaria 95, Via Modica, Rogoredo FS). Pur trattandosi di un tratto urbano, anche se di periferia estrema, la linea annoverava vetture tramviarie tipiche delle linee extraurbane. Si tenga presente che la tramvia aveva anche la funzione di collegare il pendolarismo operaio delle Industrie Redaelli tra Milano città e gli stabilimenti medesimi, siti lungo la Via Rogoredo. La vettura ritratta è una OM serie 70-71 (bidirezionale come intuibile dalla presenza di due trolley), vetture acquisite, verso il 1925 dalla STEL (dal 1939 passate al parco tramviario ATM). Maggiori dettagli in https://it.wikipedia.org/wiki/Tram_STEL_serie_70-71

    Milano 1960 circa Stazione Centrale. Bivacchi emigrati dall'Italia meridionale (fenomeni di "migrazione interna" avvenuti tra il 1950 circa sino alla fine anni '70 ma tutt'oggi in corso e paralleli ai flussi migratori che approdano nell'area del Mediterraneo).

    Milano 1960 (circa) Stazione Centrale. Bivacchi emigrati dall’Italia meridionale (fenomeni di “migrazione interna” avvenuti tra il 1950 circa sino alla fine anni ’70 ma tutt’oggi in corso e paralleli ai flussi migratori che approdano nell’area del Mediterraneo).

    Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

    Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata del Gennaio ’85 lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

    Milano 1956. Porta Nuova/Porta Venezia. Intendenza di Finanza di Via Moscova angolo Manin. Giulio Andreotti. Autore foto Gian Battista Colombo (archivi web)

    Milano 1956. Porta Nuova/Porta Venezia. Intendenza di Finanza di Via della Moscova angolo Manin. Giulio Andreotti. Autore foto Gian Battista Colombo (archivi web)

    Milano Porta Venezia 1964. Dopo la storica chiusura, per Decreto Legislativo e Penale delle "case chiuse" voluta dalla Democrazia Cristiana, principalmente nella figura della Senatrice Angelina Merlin, proseguiva, in forma clandestina, la prostituzione con adescamento clienti direttamente dalle vie cittadine. Questa immagine ritrae un bar (oggi sostituito da un esercizio commerciale di elettronica di consumo) sito in Viale Vittorio Veneto angolo Via Lazzaretto. Con molta probabilità la fotografia venne scattata dalla "Squadra Buon Costume" della Polizia di Stato. In realtà le funzioni repressive venivano condotte direttamente dalla Questura e dalla Squadra Mobile (Narcotici e buon costume). Sovente gli appostamenti per il dossieraggio fotografico venivano effettuati dalle finestre di appartamenti posti nelle vicinanze dei luoghi di "prostituzione clandestina) i cui occupanti, su ordinanza dei Questori, dovevano mettere a disposizione degli investigatori di PS i locali per la produzione di materiale fotografico ad uso giudiziario e investigativo (come chiaramente intuibile anche dall'immagine). Fonte fotografica corriere.it

    Milano Porta Venezia 1964. Dopo la storica chiusura (per Decreto Legislativo e Legge Penale) delle “case chiuse” (provvedimento Parlamentare voluto dalla Democrazia Cristiana, principalmente nella figura della Senatrice Angelina Merlin) proseguiva, in forma clandestina, la prostituzione “illegale” con adescamento clienti direttamente dalle vie cittadine. Questa immagine ritrae un bar (oggi sostituito da un esercizio commerciale di elettronica di consumo) sito in Viale Vittorio Veneto angolo Via Lazzaretto. Con molta probabilità la fotografia venne scattata dalla “Squadra Buon Costume” della Polizia di Stato. In realtà le funzioni repressive venivano condotte direttamente dalla Questura e dalla Squadra Mobile di competenza (Narcotici e buon costume). Sovente gli appostamenti per il dossieraggio fotografico venivano effettuati dalle finestre di appartamenti posti nelle vicinanze dei luoghi di “prostituzione clandestina” i cui occupanti, su ordinanza dei Questori (e loro malgrado), dovevano metterne a disposizione i locali per i sopralluoghi fotografici (ad uso giudiziario) degli investigatori di PS (come chiaramente intuibile anche dall’immagine). Fonte fotografica corriere.it

    Milano Ticinese 1960. Linea ferroviaria Milano Mortara lungo le diramazioni dello Scalo Porta Genova verso San Cristoforo. Siamo a ridosso del Piazzale delle Milizie in posizione intermedia tra la fine di Via Tortona e Ripa di Porta Ticinese poco prima dell'ex ponte veicolare (in ferro) di Viale Cassala-P.le delle Milizie. (fonte : ilportaledeitreni.it)

    Milano Ticinese 1960 (quasi al confine con Barona San Cristoforo). Linea ferroviaria Milano Mortara lungo le diramazioni industriali (delle aree CGE e successivamente ANSALDO) intermedie tra lo Scalo Porta Genova verso San Cristoforo. Siamo a ridosso del Piazzale delle Milizie in posizione intermedia tra la fine di Via Tortona (verso Viale Troya) e Ripa di Porta Ticinese/Alzaia Naviglio Grande… poco prima dell’ex ponte veicolare (in ferro) di Viale Cassala-P.le delle Milizie (la fotografia è stata scattata proprio sopra la campata che sovrasta la ferrovia, ovvero la seconda campata (verso nord) del ponte di Viale Cassala-Piazzale delle Milizie). (fonte : ilportaledeitreni.it)

    Milano anni '60. Pattuglia "radiomobile" del Pronto Intervento 777 Squadra Mobile di Milano. Il servizio di Pronto Intervento "777" nacque nel 1945 a Milano. Servizi di Pronto Intervento analoghi (ma con numerazione differente) nacquero, sempre nello stesso periodo dell'immediato dopoguerra, anche nelle altre aree metropolitane italiane (Torino, Roma, etc...). Si dovette attendere il 1968 per l'istituzione di un unico servizio Nazionale di Pronto Intervento della Polizia di Stato (il famoso "113").

    Milano anni ’60. Pattuglia “radiomobile” del Pronto Intervento 777 Squadra Mobile di Milano. Il servizio di Pronto Intervento “777” nacque nel 1945 a Milano. Servizi di Pronto Intervento analoghi (ma con numerazione differente e non comunicanti tra loro) nacquero, sempre nello stesso periodo (dell’immediato dopoguerra), anche nelle altre aree metropolitane italiane (Torino, Roma, etc…). Si dovette attendere il 1968 per l’istituzione di un unico servizio Nazionale (unificato) di Pronto Intervento della Polizia di Stato (il famoso “113”). fonte fotografica: corriere.it

    Milano Piazza Cavour-Via A. Manzoni. Raduno di appassionati (di residenza e nazionalità svizzera) degli scooter Innocenti (Lambretta). (fonte: lambretta.com)

    Milano Piazza Cavour-Via A. Manzoni. Raduno di appassionati (di residenza e nazionalità svizzera) degli scooter Innocenti (Lambretta). (fonte: lambretta.com)

    Milano 1949. Cairoli, Via Luca Beltrami. Raduno appassionati elvetici della "Lambretta" (organizzato da una associazione svizzera), (fonte lambretta.it)

    Milano 1949. Cairoli, Via Luca Beltrami. Raduno appassionati elvetici della “Lambretta” (organizzato da una associazione svizzera). (fonte : lambretta.com)

    Milano Lambrate 1944. Area stabilimenti Innocenti. Cantieri ricostruzioni post bombardamenti. Ovviamente la data di scatto della fotografia precede di molti mesi la fine del periodo bellico e della Liberazione del 25 Aprile.

    Milano Lambrate 1944. Area stabilimenti Innocenti. Cantieri ricostruzioni post bombardamenti. Ovviamente la data di scatto della fotografia precede di molti mesi la fine del periodo bellico e della Liberazione del 25 Aprile ’45.

    Milano 1949. Certosa-Musocco, raccordo e cavalcavia del Ghisallo. Raduno proprietati e appassionati scooter "Lambretta" della Confederazione Elvetica. Fonte: lambretta.com

    Milano 1949. Certosa-Musocco, immediate vicinanze Viale Certosa (alle spalle del fotografo), raccordo del Ghisallo (in sostanza il raccordo verso le “autostrade” … per il periodo storico risalente allo scatto della foto… per Milano-Torino e Varese, periodo che precedette la costruzione del Cavalcavia del Ghisallo, nel 1960, allo scopo di sopraelevare il raccordo rispetto all’incrocio di Viale Certosa). Raduno proprietari e appassionati scooter “Lambretta”, raduno organizzato, a Milano, da estimatori e appassionati cittadini e residenti esteri della Confederazione Elvetica. Fonte: lambretta.com

    Milano 1960, Porta Venezia. Viale Regina Giovanna, distributore BP (e Lambetta). Autore Ernesto Fantozzi. (fonte Corriere.it)

    Milano 1960, Porta Venezia. Viale Regina Giovanna, distributore BP (e Lambetta). Autore Ernesto Fantozzi. (fonte Corriere.it)

    Bobine pellicola in metraggio "super 8" file "Miracolo a Milano"

    Bobine pellicola per uso domestico (presumibilmente commercializzate negli anni ”80) in metraggio “super 8” del film “Miracolo a Milano” (fonte : web-blog “passionesuper8”)

    "Gif animata" sequenza trucchi cinematografici film "Miracolo a Milano" (1951) di Vittorio de Sica,

    “Gif animata” sequenza trucchi cinematografici del film “Miracolo a Milano” (1951) di Vittorio de Sica,

     Corso Vittorio Emanuele 1984. (fonte: maxmartinoart)

    Corso Vittorio Emanuele, 1984. (fonte: maxmartinoart)

    Milano 1974. Porta Garibaldi, Piazza Sigmund Freud. Fotogramma del film "Milano odia: la polizia non può sparare" (regia di Umberto Lenzi), Fonte : icmdb.org

    Milano 1974. Porta Garibaldi. Viale Luigi Sturzo-Piazza Sigmund Freud. Fotogramma del film “Milano odia: la polizia non può sparare” (regia di Umberto Lenzi), Fonte : icmdb.org

    Milano Farini-Monumentale 1965. Piazzale interno, scarico e carico merci, dello Scalo Farini di Via Valtellina. (archivio sdfgroup)

    Milano Farini-Monumentale 1965. Piazzale interno, scarico e carico merci, dello Scalo Farini di Via Valtellina. (archivio sdfgroup)

    Milano 1985. 14 Gennaio (circa). La storica nevicata da 80 cm (1 metro nelle periferie).

    Milano 1985. 14 Gennaio (circa). La storica nevicata da 80 cm (1 metro nelle periferie).

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    Prove generali della restaurazione di un “Secondo Ventennio”

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/05/18/news/striscione_salvini_milano_amico_dei_mafiosi_diffamazione-226571479/?refresh_ce

    Durante il Ventennio Fascista e durante il Regime Nazionalsocialista era sufficiente che un vicino/a di casa segnalasse un analogo vicino o famiglia dissenziente verso tali regimi (Mussolini e Hitler) perchè si presentasse (nel caso dell’Italia) la DIGOS direttamente nella casa dei “dissenzienti” (Polizia Politica costituita da Benito Mussolini malgrado, in rete, falsamente anche da Wikipedia, venga fatta risalire la sua costituzione nel 1978, in realtà la “Primi insidias icere” venne costituita immediatamente dopo la presa di potere di Mussolini … le funzioni, non dissimili da quelle attuali, distribuire sul territorio Nazionale informatori politico giudiziari e spie politico giudiziarie… oggi la DIGOS raccoglie l’attività di “monitoraggio” da decine di migliaia di “agenti informativi” operativi in rete, principalmente Facebook, Twitter, Whatsapp, Instagram, Telegram, Quora, Yahoo, etc…).

    Come accennato,100 anni fa, con la costituzione del Regime dittatoriale di Mussolini, era sufficiente una “dritta” (portinaie e vicini di casa) e la Polizia Politica si presentava in casa dei “dissenzienti ai regimi” per essere prelevati, schedati, eventualmente arrestati, pestati anche a morte (in alcuni ma frequentissimi casi) e processati sommariamente e lasciati marcire nelle “Patrie Galere” e/o condannati a morte (nel caso di Hitler, condotti ni Campi di Concentramento).

    In meno di 1 anno, in una Italia già in “semi dittatura” dal lontano 1992-93, vede una rapida restaurazione di metodi e finalità tipiche del “Ventennio”.

    Alberto Nobili (responsabile antiterrorismo, ex marito della focosa Ilda Boccassini, uno sgangherato ed erroneo “idolo” della neosinistra post PCI… ovvero colei che rese dormiente la DIA per oltre un decennio con proliferazione incontrollata delle mafie nel territorio milanese e lombardo piemontese) oltre ad aprire fasicoli di indagine e rinvii a giudizio contro i cittadini dissenzienti (tra le altre cose il presunto reato di diffamazione non è ascrivibbile d’ufficio e non sicomprende su quali fondamenti giuidici si schedino e indaghino cittadini dissenzienti ad una neo dittatura emergente), schedati direttamente dai vicini di casa informatori DIGOS Lega Nord…. dovrebbe anche aprire fascicoli di indagine e rinvii a giudizio su migliaia di liste elettorali Lega Nord delle regioni Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, etc… di competenze anche DDA (vedasi anche diverse trasmissioni di REPORT dedicate a questo problema).

    Una nota finale:

    Coloro che si autoproclamano storici di Milano e quartieri e si fregiano dei “vessilli” dei valori Partigiani di Resistenza (ovviamente legittimi e SACROSANTI)… dovrebbero valutare, profondamente … e fare autocritica sulla loro infelice scelta di aver utilizzato Facebook e Amazon come piattaforme di diffusione e commercio delle loro “opere”.

    Zuckerbeg è stato recentemente definito (dal Giornalista e Direttore del Giornale Sallusti … quindi da un referente di destra) un “Dittatore estremista di destra” responsabile della tolleranza se non della protezione di decine di migliaia di pagine facebook (in tutte le lingue) dedicate al proselitismo neo fascista e neo nazista. In Italia se ne annoverano migliaia ma solo una decina sono state oscurate…

    Scegliere Facebook come pagina di storia, oltremodo con contenuti storici correlati alla Resistenza Partigiana…. è non solo paradossale ma di una scelta a dir poco infelice e imbarazzante…

    …. Come sostenuto da quasi 3 anni…. dalla Procura di Milano non potrà mai provenire nulla di buono… (appalti FI-Lega Nord a gò gò, alcuni appaltatori furono e sarebbero prossimi alla ‘ndrangheta) e vien da sospettare che questa nuova e apparente “neo tangentopoli” potrebbe avere gli effetti che ebbe la precedente (pilotata dalla CIA)… ovvero portare al potere il più grande corruttore del PSI di Bettino Craxi… che all’epoca era Silvio Berlusconi.

    Domani chi salirà al potere…. grazie alla magistratura di Milano ?

    Matteo Salvini ?

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    Milano 1984, Ticinese-Darsena. Ripa di Porta Ticinese verso Viale Gorizia a ridosso del Ponte dello Scodellino. Ultime settiname di transito del tram 19 (Roserio-Negrelli) prima della sospensione di tale tratta tramviaria (siamo nell'Agosto 1984) e la definitiva dismissione (il 19 verrà deviato lungo la Via Valenza, verso la stazione FS di Porta Genova). Otto mesi circa venne inaugurata la tratta Cadorna-Porta Genova della linea M2 della metropolitana (questo comportò la deviazione della linea tramviaria 19 verso Porta Genova con l'abbandono della tratta Ripa Ticinese, Gorizia, XXIV Maggio, Corso di P.ta Ticinese).

    Milano 1984, Ticinese-Darsena. Ripa di Porta Ticinese verso Viale Gorizia a ridosso del Ponte dello Scodellino. Ultime settiname di transito del tram 19 (Roserio-Negrelli) prima della sospensione di tale tratta tramviaria (siamo nell’Agosto 1984) e la definitiva dismissione (il tram 19 verrà deviato lungo la Via Valenza, verso la stazione FS di Porta Genova). Otto mesi prima c venne inaugurata la tratta Cadorna-Porta Genova della linea M2 della metropolitana (questo comportò la deviazione della linea tramviaria 19 verso Porta Genova con l’abbandono della tratta Ripa Ticinese, Gorizia, XXIV Maggio, Corso di P.ta Ticinese). Fonte fotografica web Bahnbilder.de

    Milano primi anni '70. Grandi Magazzini Standa (gruppo Montedison) di Via Torino angolo Via della Palla. (fonte museodelbasket-milano)

    Milano 1970 circa. Grandi Magazzini Standa (gruppo Montedison) di Via Torino angolo Via della Palla. (fonte museodelbasket-milano)

    Milano 1983. Via Festa del Perdono. (fonte:thisisavintagewall.wordpress)

    Milano 1983. Via Festa del Perdono. (fonte:thisisavintagewall.wordpress)

    Milano 1974 Brera. Via Mercato (thisisavintagewall.wordpress)

    Milano 1974 Brera. Via Mercato (fonte: thisisavintagewall.wordpress)

    Milano 1983. Interno di un Supermarket con i famosi e ormai in disuso megafustini cilindrici di detersivo per lavatrice in polvere.

    Milano 1983. Interno di un Supermarket con i famosi e ormai in disuso megafustini cilindrici di detersivo per lavatrice in polvere.

    Milano Verziere 1983. Confluenza tra Largo Bersaglieri-Piazza Fontana-Via Larga. In evidenza l'insegna, ancora presente, della Banca Nazionale dell'Agricoltura, luogo di strage di Stato nel 12 Dicembre 1969. (fonte credits.com)

    Milano Verziere 1983. Confluenza tra Largo Bersaglieri-Piazza Fontana-Via Larga. (fonte credits.com)

    Milano Lambrate fine anni '60. Stabilimenti Innocenti e una Mini Mini Minor in caricamento sul camion "bisarca". Datazione immagine assente, il modello di auto parcheggiate nel piazzale della Innocenti è simile al modello Mini Mini Minor MK3 838/2 prodotto intorno al 1970 https://www.automobile.it/bergamo-innocenti-mini-mini-minor-mk3-838-2/133730901

    Milano Lambrate fine anni ’60. Stabilimenti Innocenti e una Mini Mini Minor in caricamento sul camion “bisarca”. Datazione immagine assente, il modello di auto parcheggiate nel piazzale della Innocenti sembra simile al modello Mini Mini Minor MK3 838/2 prodotto intorno al 1970 https://www.automobile.it/bergamo-innocenti-mini-mini-minor-mk3-838-2/133730901

    stazione certosa

    Milano Certosa Musocco. Vecchia Stazione Ferroviaria di Milano Certosa. Datazione immagine non disponibile. L’assenza, apparente, di linee aeree di alimentazione elettrica ferroviaria (catenarie) potrebbe datare l’immagine in data non successiva agli anni ’30 del 900.

    Milano 1987, Piazza Duomo. Edizione 1987 della Stramilano.

    Milano 1987, Piazza Duomo. Edizione 1987 della Stramilano.

    Milano 1975 Piazza Duomo, Manifestazione Comitato Occupazione di Piazza Negrelli (costola di militanza e attivismo di Lotta Continua). Fonte immagine web arengario.it

    Milano 1975 Piazza Duomo, Manifestazione Comitato Occupazione di Piazza Negrelli (costola di militanza e attivismo di Lotta Continua). Fonte immagine web arengario.it

    MILANO luogo dove il mercato immobiliare produce ricchezza e traino Nazionale ?

    Mah, a giudicare da circa un 50% di catasto immobiliare residenziale e per uso uffici vuoto, invenduto, inaffittato (non da anni ma da decenni) e malgrado sia una delle poche città italiane dove si costruiscono ancora nuovi immobili a fronte di una domanda di acquisto e di loczione crollata ai limiti storici…vendere immobili a Milano è, da oltre 11 anni, una scomessa al ribasso….ed un rischio che solo le immobiliardi in odore di riciclaggio possono permettersi…

    Un articolo giornalistico del 2012, riproposto nel 2017 e tutt’oggi attuale…

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2012/09/21/news/la_casa_si_affitta_e_poi_si_riscatta_ecco_la_strada_per_battere_la_crisi-42939562/

    VENETO, LOMBARDIA ED EMILIA LE REGIONI PIU’ PRODUTTIVE D’ITALIA, DESIDEROSE DI AUTONOMIA FISCALE E IDENTITARIA… LE PIU’ COMPETITIVE D’EUROPA ?

    Mah… i giornalististi menzogneri e con essi la Lega Nord (ma non solo, connivenze ormai consolidate con PD e Forza Italia… Milano è stato il laboratorio degli inciuci Lega-Pd-FI) non dicono quale sia il comparto del Nord-Ovest (Lombardia) e Nord-Est (Veneto) e Nord-Est/Centro Italia (Emilia e Romagna) che più esporta e produrrebbe PIL ?

    L’AGRICOLTURA ! (comparto primario insieme alla zootecnia)

    Le tre regioni (ad ambizione autonomista) che tanto pavoneggiano competitività internazionale ed esportazioni, anche verso gli USA.., .bypassando la UE, sono, in realtà, al TOP nel settore Primario, ovvero dell’agricoltura…caseario e zootecnia (allevamenti bovini, suini, etc…) e tra queste il Veneto (principalmente il vino prosecco ma anche l’agroalimentare, compreso l’olio d’oliva). Idem per la produzione conserviera (frutta e pomidoro) dell’Emilia Romagna…idem per i vini della Franciacorta bresciana e dell’oltrepo pavese).

    In Lombardia le industrie non esistono quasi più (qualche acciaieria è sopravvissuta tra Bergamo e Brescia)…

    Saranno anche le Regioni più “performanti” … ma mentre nel boom economico dello scorso secolo il secondario (industrie) primeggiava nel Nord Ovest… oggi l’industria è scomparsa in Lombardia e Piemonte e sostituita dalla esportazione di vini frizzanti dell’Oltrepò pavese, Franciacorta, Veneto, succhi di frutta, passate di pomodoro, prosciuttu e Patmiggiano per l’Emilia-Romagna… prodotti Barilla… e cosi’ via…esportazioni che per il Veneto furono (durante i Governi Berlusconi) lobbyzzate dall’ex Ministro delle Politiche Agricole Zaia (oggi Governatore Veneto).

    All’estero, infatti, si esportano, quindo, quasi esclusivamente vini del Veneto.

    Le produzioni di meccanica e farmaceutica, chimica e manifattura di tali regioni sono nella seconda posizione…e ridotte al lumicino… mentre la produzione primaria per Lombardia, Veneto e Emilia Romagna è costituita principalmente dall’Agricoltura e zootecnia.

    Il nuovo “triangolo industriale” Milano-Verona-Bologna è una bufala.

    Per carità, l’agroalimentare sempre economia sarebbe…di tutto rispetto (anche se i produttori agricoli di primo livello di filiera agroalimentare, e quelli di latte vaccino, non dovrebbero passarsela del tutto bene… le cose anddrebbero molto meglio per gli intermediari ed i trasformatori di prodotti agricoli e caseari e la grande distribuzione come Coop, Carrefour e Esselunga ed i noti centri commerciali). Una Nazione che annovera tre regioni “trainanti” basate solo sul comparto primario (agricoltura, caseario, zootecnia) assimila questa Italia a quella di una Nazione pre seconda guerra mondiale… un “neo Regno” simil agricolo rurale come ai tempi del “Duce”….

    Di strada, in 100 anni, ne abbiamo fatta poca, quella poca percorsa (tra gli anni ’50 sino ai primi ’90) l’abbiamo, grazie a Berlusconi, Tremonti, Maroni, Prodi e Renzi, ripercorsa in retromarcia…retrocedento ultimi in Europa e nel mondo.

    … Quindi quante BALLE che raccontano i politici (Lega Nord in primis, seguita da PD e Forza Italia)….ed i loro servi giornalisti…

    Milano Lambrate (confinante con Segrate) 1975 , Via Rubattino. Stabilimenti Innocenti-Leyland. L'immagine, come evidente, proviene dall'archivio Dino Fracchia e nella didascalia nativa si dichiara che le auto Leyland Innocenti (tra le quali i modelli "mini") sarebbero invenduti. Indipendentemente dalla didascalia allegata all'immagine, il gruppo Innocenti, superata la fase dell'acquisto di auto a "domanda interna" degli anni del boom economico e superata la fase del "mito" delle Lambretta... proprio a partire dagli anni '70 dovette affrontare una fase di progressivo declino di vendite e di produzione che culmino', a cavallo tra gli anni '80 e '90, in massicce cassa integrazioni e prepensionamenti e la chiusura definitiva dello stabilimento di Lambrate nel 1993. Il marchio sopravvisse per qualche anno ancora nelle produzioni FIAT, sino al 1997. (fonte fotografica Archivio Dino Fracchia).

    Milano Lambrate (confinante con Segrate) 1975 .Via Rubattino. Stabilimenti Innocenti-Leyland. L’immagine, come evidente, proviene dall’archivio Dino Fracchia e nella didascalia nativa si dichiara che le auto Leyland Innocenti (tra le quali i modelli “mini”) ritratti nell’immagine sarebbero veicoli invenduti. Indipendentemente dalla didascalia allegata all’immagine, il gruppo Innocenti, superata la fortunata e produttiva fase dell’acquisto di auto a “domanda interna” tipico degli anni italiani del boom economico e superata la fase del “mito” delle Lambretta… proprio a partire dagli anni ’70 dovette affrontare una fase di progressivo declino di vendite e di produzione che culmino’, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, con massicci ricorsi alla cassa integrazione e prepensionamenti del personale e la successiva la chiusura definitiva dello stabilimento di Lambrate nel 1993. Il marchio sopravvisse per qualche anno ancora nelle produzioni FIAT, sino al 1997. (fonte fotografica Archivio Dino Fracchia).

    Milano 1974. Via Melchiorre Gioia (tra Via Pirelli e Via Galvani, il lato destro inquadra l'ex ufficio INPS "Gioia" demolito tra il 2017 e il 2018. Si tratta di un fotogramma del film "Milano odia la polizia non può sparare" di Umberto Lenzi. Fonte fotografica IMCDb.org

    Milano 1974. Via Melchiorre Gioia (tra Via Pirelli e Via Galvani, il lato destro inquadra l’ex ufficio-edificio dell’ INPS “distretto territoriale Gioia”, demolito tra il 2017 e il 2018). Si tratta di un fotogramma del film “Milano odia la polizia non può sparare” di Umberto Lenzi. Fonte fotografica IMCDb.org

    Milano 1978 Porta Garibaldi. Piazza Sigmund Freud.

    Milano 1978 Porta Garibaldi. Piazza Sigmund Freud.

    Milano 1974. Piazza Duomo-Palazzo Reale-Arengario e sculture contemporanee ("Arco" di Carlo Ramous, realizzata nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70. (Archivi Alinari alinari.it).

    Milano 1974. Piazza Duomo, lato Palazzo Reale-Arengario e sculture contemporanee di Carlo Ramous (realizzate nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70. (Archivi Alinari alinari.it).

    Milano 1974. Piazza Duomo-Palazzo Reale Arcivescovado e sculture contemporanee ("Arco" di Carlo Ramous, realizzata nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70. Archivi proprietari Alinari.

    Milano 1974. Piazza Duomo-Palazzo Reale-Arcivescovado e sculture contemporanee (“Arco” di Carlo Ramous, realizzata nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70 nel lato meridionale del Duomo. (Archivi proprietari Alinari).

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    PICCOLI AGGIORNAMENTI DI CRONACA MAFIOSA E CORRUTTIVA MILENESE

    (LEGA NORD, FORZA ITALIA)

    CHIUNQUE POSSIEDA UN MINIMO DI INFARINATURA DEL CODICE PENALE NON AVRA’ DI CERTO OMESSO DI NOTARE CHE LE DICHIARAZIONI DI ESTRANEITA’ VERSO DETERMINATI E PRESUNTI FATTI ATTRIBUIBILI ALL’ATTUALE GOVERNATORE REGIONE LOMBARDIA (REGIONE DEFINITA DALLE DDA DI CATANZARO COME LA SECONDA PROVINCIA CALABRESE) ATTILIO FONTANA SIANO UNA POTENZIALE AMMISSIONE DI COLPA (INCHIESTA TANGENTI “MENSA DEI POVERI”) NEL MERITO DEL FATTO CHE IL MEDESIMO, SECONDO INDAGINI DDA E PROCURA, SIA STATO OGGETTO DI PRESUNTA TENTATA CORRUZIONE DA PARTE DI UN PARLAMENTARE E CONSIGLIERE REGIONALE DI FORZA ITALIA… AMMETTERE TALI CIRCOSTANZA SAREBBE, PER I MOTIVI INTRINSECI AL CODICE PENALE MEDESIMO, UN POTENZIALE REATO ED UNA AMMISSIONE DI COLPA.

    UN GOVERNATORE LOMBARDIA LEGA NORD (DIETRO FONTANA E SALVINI ABBIAMO MARONI E BERLUSCONI) CHE SAREBBE VITTIMA DI PRESUNTA CORRUZIONE… SENZA CHE IL MEDESIMO DENUNCI IMMEDIATAMENTE IL FATTO ALLA MAGISTRATURA… NON RICONDUCE IL MEDESIMO ALLL’ESSERE UNA PARTE LESA MA PIUTTOSTO AL RUOLO DI PARTE IMPUTABILE.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/07/tangenti-fontana-non-dico-nulla-io-parte-offesa-salvini-orgoglioso-di-lui-e-grazie-a-forze-dellordine-per-linchiesta/5159148/

    CON QUALE DISINVOLTURA EGLI AMMETTE DI ESSERE A CONOSCENZA DI UNA ASSOCIAZIONE DI POLITICI (E PARE ANCHE NDRANGHETISTI) E COLLUSI COI MEDESIMI… DICHIARANDO DI ESSERE PARTE LESA…?

    LE SUE DICHIARAZIONI POSSONO ANDARE BENE PER I LETTORI DI CERTI SOCIAL E FORUM DEDICATI A MILANO … TALI ESTIMATORI SONO DEI POVERETTI … (MESSI ANCHE PEGGIO ANCHE DEGLI AUTORI MEDESIMI) ….

    NON SONO DICHIARAZIONI DA “VERGINELLA” PER COLORO CHE INVECE CONOSCONO IL CODICE PENALE…

    …SEMBRA PERO’ CHE NEMMENO LA PROCURA DI MILANO CONOSCA ALTRETTANTO BENE IL CODICE PENALE…

    I FATTI RECENTI SONO STATI GIA’ ACCENNATI (IN FORMA MOLTO GENERICA) IN MILANOBARONA …DA MOLTO TEMPO… OVVIAMENTE QUESTO HA DETERMINATO ATTACCHI VIOLENTISSIMI DA PARTE DI CERTI PERSONAGGI (OMISSIS)…COMPORTANDO ANCHE UN SOSPETTO HACKERAGGIO DELLE PAGINE WEB DI MILANOBARONA E DEI COMPUTER E DELLE RELATIVE CONNESSIONI CON LE QUALI VERREBBE GESTITO…(SETTORI DEVIATI DELLE POLIZIE FORENSI ?… ERGO POLIZIA POSTALE CHE A MILANO E’ SUPPORTATA DA APPALTI GIUDIZIARI IRREGOLARI CON PERSONAGGI IMPARENTATI CON LE MAFIE…)

    ALLA LUCE DI QUESTO CI SI CHIEDE, CONSIDERANDO ANCHE IL DILAGARE INCONTROLLATO DEL NEOFASCISMO DI CASA POUND (SDOGANATO DALLA LEGA DI SALVINI)… VERSO QUALE DIREZIONE STIA SPROFONDANDO L’ITALIA, LA LOMBARDIA E MILANO…

    NON ESISTE UN CONFINE TRA MAGISTRATURA, POLIZIE E ILLEGALITA’.

    CHI SEGNALA FATTI DI ILLEGALITA’ DIVENTA IMPUTATO… CHI E’ AUTORE DI ILLEGALITA’ DIVENTA VITTIMA E PARTE LESA ?

    SI RENDE NOTO ANCHE QUEST’ULTIMO DETTAGLIO:

    LA NUOVA “TANGENTOPOLI” (IN RICETTA SALAME E PECORINO CALABRESE) COINVOLGE ANCHE L’AMSA (MUNICIPALIZZATA, LE CUI CORRUZIONI SONO PENALMENTE INCOMBENTI ANCHE SUL PRIMO CITTADINO, BEPPE SALA , CHE ANCH’EGLI SI E’ DICHIARATO PARTE LESA…MA SUL QUALE GRAVANO OBBLIGHI DI VIGILANZA SULLA CONDUZIONE DELLE AZIENDE MUNICIPALIZZATE OPERANTI PER IL COMUNE DI MILANO)

    http://www.affaritaliani.it/milano/tangenti-a-tatarella-5euro-al-mese-obiettivo-favorire-appalti-amsa-603221.html ).

    MATTEO SALVINI SI E’ PAVONEGGIATO PER L’INCHIESTA “MENSA DEI POVERI”…

    AL SUO POSTO SI ADOTTEREBBE LA REGOLA DEL “UN SUO BEL TACERE NON FU MAI SCRITTO”

    SIAMO NELL’ATTESA DI AGGIORNAMENTI PER LE INDAGINI DDA A CARICO DI MARONI, AIELLO E ANCHE SALVINI (49 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTI PUBBLICI IN REGIME DI RIMBORSI ELETTORALI LEGA …INTEGRALMENTE FINITI IN LUSSEMBURGO…). DECINE DI PROCURE DDA ITALIANE HANNO NOTIZIATO LA DDA E PROCURA DI MILANO PER QUESTI FATTI…MA PROBABILMENTE NON SI PROCEDERA’…COME PROBABILMENTE LO SCANDALO TANGENTI “MENSA DEI POVERI” POTREBBE FINIRE IN UNA BOLLA DI SAPONE (ALLA STREGUA DI COME FINI’ ANCHE L’INDAGINE “ROMA MAFIA CAPITALE” CON L’ANALOGO SINDACO DI FORZA ITALIA ALEMANNO, COLLUSO CON LO STESSO BERLUSCONI, COINVOLTO INSIEME AD UN MINISTRO LEGA NORD, NELLE VICENDE DELLA GIUNTA ROMANA DI ALEMANNO).

    PROCURA DI MILANO… DOVE SEI ?

    CI SEI SOLO PER ARCHIVIARE CORRUZIONE E MAFIE?

    LO SANNO TUTTI COME E’ RIDOTTA MILANO E LA LOMBARDIA…PER COLPA DELLE ISTITUZIONI DDA E GIUDIZIARIE CHE TOLLERANO L’ECATOMBE IN CORSO…

    NON SI ESAGERA NELLO SCRIVERE CHE MILANO E LOMBARDIA ANDREBBERO COMMISSARIATE…. ALTRO CHE REFERENDUM SOVRANISTI IDENTITARI SULL’AUTONOMIA… DI MARONI E ZAIA …(AUTONOMIE RICHIESTE PER SUPERAPPALTI IN GRANDI OPERE INUTILI DOVE LE SPARTIZIONI SI CONDIVIDONO CON LE MAFIE).

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    Milano Cordusio 1976 circa.Via Dante. manifestazione femminista. Autore Michela Pagarini (archivi)

    Milano Cordusio 1976 circa. Via Dante. Manifestazione femminista (lo sloagan “NON PIU’ PUTTANE, NON PIU’ MADONNE, FINALMENTE SIAMO DONNE” venne ripreso dall’attore Ugo Tognazzi nel film “Dove vai in vacanza” (Mauro Bolognini, Salce, Sordi 1978). Autore Michela Pagarini (archivi) (Vedere anche l’immagine sottostante).

    Sequenza fotogramma film Dove vai in vacanza (1978) di Bolognini, Salce e Sordi

    Sequenza fotogramma film Dove vai in vacanza (1978) di Bolognini, Salce e Sordi (in riferimento alla fotografia di Michela Pagarini sovrastante, ritraente cortei e slogan movimenti delle femministe negli anni ’70).

    PER LE “CONTROPARTI” DELLE VARIE MILANO SPARITA …QUESTO WEB (MILANOBARONA) RAPPRESENTA UNA VERA OSSESSIONE…

    QUALCHE GIORNO FA LA PUBBLICAZIONE DI DUE VIDEO DEGLI ANNI ’90 RELATIVI AD UNA PARODIA “PADANA” DEI SISTEMI OPERATIVI “PATARLACCA” DELLA MICROSOFT DI BILL GATES.

    NON SAPEVANO COME IMITARE I CONTENUTI DI MILANO BARONA… ALLORA HANNO FATTO LE COSE “IN PROPRIO”.. (CUNT LA VERSIUN LUMBARDA “FINESTER 10” … LA PATARLACA DEL BILL GATES)

    Milano sparita e da ricordare

    Milano, Carrobbio Ticinese, Colonne di San Lorenzo. Autore Pepi Merizio. L'immagine riporta una data (1976) che non sembra corrispondere con i modelli di auto parcheggiate e l'abbigliamento dei passanti. La datazione potrebbe essere riconducibile agli anni '50 del 1900.

    Milano, Carrobbio Ticinese, Colonne di San Lorenzo. Autore Pepi Merisio. L’immagine riporta una data (1976)di difficile collocazione, che non sembra del tutto corrispondere con il periodo storico dei modelli di auto parcheggiate e con l’abbigliamento dei passanti. La datazione potrebbe essere riconducibile agli anni ’50 del 1900.

    Dalla terrazza del Duomo la veduta verso ii portici settentrionali e Via Dei Mercanti (1956), Fonte ventets.wordpress

    Dalla terrazza del Duomo, la veduta verso i portici settentrionali e Via dei Mercanti (1956), Fonte ventets.wordpress

    Terrazza del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Terrazza del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Pizza Duca D'Aosta 1956. Fonte venets.wordpress

    Pizza Duca D’Aosta 1956. Fonte venets.wordpress

    Santa Maria delle Grazie, 1956. Fonte venets.wordpress

    Santa Maria delle Grazie, 1956. Fonte venets.wordpress

    Piazza e Sagrato del Duomo, visto dalla sommità della Cattedrale nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Sagrato del Duomo, visto dalla sommità della Cattedrale nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Lato absidale del Duomo da Via Pattari nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Lato absidale del Duomo (da Via Pattari) nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Galleria Vittorio Emanuele vosta dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Galleria Vittorio Emanuele vista dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

    Duomo, lato Palazzo Reale, 1956. Fonte venets.wordpress

    Duomo, lato Palazzo Reale, 1956. Fonte venets.wordpress

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY HA “COLPITO” NUOVAMENTE

    NEL LINK SOTTOSTANTE (L’IMMAGINE PUNTA AL LINK “STORAGE” DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E NON SAREBBE MEMORIZZATA IN MILANOBARONA)

    UNA ENNESIMA IMMAGINE INEDITA (GOOGLE E BING INDICANO CHE LA “PRIMA APPARIZIONE” RISALIREBBE ALLA GIORNATA DI IERI 4 MAGGIO 2019 SUL FORUM MILANO SPARITA SKYSCRAPECITY) E’ APPARSA SU TALE FORUM (PRIVA DI FONTE E DI TRACCIABILITA’) COME DA 13 ANNI A QUESTA PARTE, QUOTIDIANAMENTE AVVIENE…

    LA FOTO RITRAE LA VIA BIELLA ALLA BARONA, ANNI ’50, (FINE VIA AMBROGIO BINDA, INIZIO VIA BIELLA, ANGOLO VIA PORTALUPPI).

    COOPERATIVA BARONA (DAL 1960 TRASFERITASI IN VIA MODICA CON LA DICITURA E.SATTA)

    IL TUTTO E’ VERIFICABILE IN QUESTO THREAD

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=a0c8b9ef522ba8ccaefe96d652c137a8&t=1232367&page=4948

    QUESTA IMMAGINE NON E’ PRESENTE NEMMENO NEL SITO DI COLORO CHE DOVREBBERO, PER DIRITTO, POSSEDERE TALE FOTO, OVVERO IL WEB DELLA OMONIMA COOPERATIVA E.SATTA

    https://coopbarona.it/

    TALE IMMAGINE E’ QUINDI ASSENTE.

    L’IPOTESI CHE BALENA NELLA MENTE DI COLORO CHE ASSISTONO A QUESTE COSE PUO’ ESSERE LA SEGUENTE:

    IN TALE FORUM, GLI ISCRITTI (ALCUNI DI ESSI COLLABORANO CON PAGINE FACEBOOK DEDICATE ALLA “STORIA DI MILANO” E QUARTIERI) POSSONO ATTINGERE, COME IPOTESI, AD UN QUANTITATIVO ENORME DI FOTO PROVENINENTI DA MOSTRE E ESPOSIZIONI FOTOGRAFICHE, ANCHE PATROCINATE DAL COMUNE DI MILANO, GESTITE, IN MILANO, NEGLI ULTIMI DECENNI E FINITE NEL DIMENTICATOIO (MA PROBABILMENTE, ANCORA RECENTEMENTE, IN CUSTODIA PRESSO LE ISTITUZIONI CIVICHE…).

    LA DOMANDA LEGITTIMA CHE VIENE DA PORSI E’ SE QUESTO CONTINUO ATTINGERE (SENZA DICHIARARE LA FONTE E L’ARCHIVIAZIONE DA DOVE TALI IMMAGINI, IN CARTA CHIMICA, FORSE IN NEGATIVO ORIGINALE E IN FORMATI DIGITALI PROVENGONO) E PUBBLICARE SENZA PREVENIRE UTILIZZI COMMERCIALI (PER POI VEDERE, ANCHE, QUALCHE IMMAGINE FINIRE IN LIBRI ABBINATI A PAGINE FACEBOOK DI CUI SAPPIAMO E PER USI COMMERCIALI) SIA ETICO E SOPRATTUTTO LEGITTIMO.

    I GESTORI DI TALE FORUM (CO AUTORI DI ALCUNE PAGINE FBOOK) HANNO, CON VIOLENZA, MINACCIATO L’AUTORE DI MILANOBARONA DI AZIONI LEGALI, DI “RUBARE” LORO (ED A TERZI( IMMAGINI SENZA AUTORIZZAZIONE, DI COMMETTERE SANZIONI AMMINISTRATIVE (A LORO DANNO ED A TERZI) NEL NON CITARE LE FONTI DI TALI IMMAGINI….VALUTAZIONI SEGUITE DA INSULTI…

    NON PARE CHE DA PARTE DI QUESTI SOGGETTI VI SIA UNA CONDOTTA MIGLIORE… ANZI PARREBBE PEGGIORE, MALGRADO, DOPO INSULTI E ACCUSE AL LIMITE DELLA CALUNNIA E DELLA DIFFAMAZIONE, ABBIANO PERSINO FATTO CAPIRE CHE SAREBBERO NELLA FACOLTA’ E NEL POTERE DI DECIDERE LE SORTI DI QUESTO SITO…E LE SORTI DI COLORO CHE LO GESTISCONO…

    LE COSE SI COMMENTANO DA SOLE… L’UNICO DETTAGLIO AGGIUNTIVO E’ CHE QUESTE CONDOTTE SONO NOTE MOLTO PRIMA CHE VENNERO SEGNALATE (E SCOPERTE) IN QUESTO SITO E DA CHI LO GESTISCE…(INDAGINI PERSONALI)… IN SOSTANZA, QUI, SI E’ SOLO SCOPERTA L’ACQUA CALDA… GIA’ SCOPERTA DA ALTRI…

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    Milano 1985 Porta Garibaldi. Viale Luigi Sturzo verso Via G. Ferrari, Cavalcavia Eugenio Bussa. Gennaio 1985 e una Milano in "ginocchio" per la storica nevicata avvenuta tra il 12 ed il 16 Gennaio 1985 (80 cm di neve in centro, oltre 1 metro in periferia). Fonte fotografica web ilsole24ore

    Milano 1985 Porta Garibaldi. Tra Viale Luigi Sturzo e Via G. Ferrari, Cavalcavia Eugenio Bussa. Gennaio 1985 e una Milano in “ginocchio” per la storica nevicata avvenuta tra il 12 ed il 16 Gennaio 1985 (80 cm di neve in centro, oltre 1 metro in periferia). La “mini era glaciale” (cosi’ chiamata in quel periodo) fece crollare le temperature (nel Nord Italia) a livelli da ovest Russia. Milano, nei giorni che precedettero la nevicata, a Linate, registrava minime di -15°C e massime di -7°C. Navigli ghiacciati, Darsena ghiacciata e rete EDISON GAS (dal 1981 assorbita dalla ex AEM) al collasso (per combattere il freddo ci furono persone che accesero ininterrottamente il forno delle cucine a gas … per 24 ore al giorno…). La metanizzazione di Milano non era ancora arrivata e le riserve di carbonfossile utilizzato per la produzione di “Gas di città” erano prossime alla razionalizzazione per l’utilizzo improprio delle cucine a gas come forma di riscaldamento domestico d’emergenza. Fonte fotografica web ilsole24ore

    Milano Ghisolfa 1980. Lo scalo Farini ed i vecchi edifici industriali a ridosso delle Vie Aosta e Principe Eugenio (non più esistenti, sostituiti da condomini "alveare" e un centro commerciale). Autore immagine: Gabriele Basilico.

    Milano Ghisolfa 1980. Lo scalo Farini ed i vecchi edifici industriali e di “stoccaggio”, a ridosso delle Vie Aosta, Francesco Caracciolo e Principe Eugenio, fotografati dal Ponte della Ghisolfa (oggi non più esistenti, sostituiti da condomini “alveare” e un centro commerciale). Autore immagine: Gabriele Basilico.

    MILANOBARONA, da quasi 3 anni , evidenzia e segnala le gravi e illegali ingerenze della CIA-Amministrazione TRUMP, Facekook e Zuckerberg, (ed in generale nella militanza di estrema destra che si avvale di Facebook) a favore dell’affermazione politica della “nuova” Lega Nord… ed in generale nell’evoluzione politica, sociale e potenzialmente anche militare italiana (il sovranismo potrebbe avviare scenari di crisi internazionale europea inimmaginabili).

    Lunedi’ scorso, 29 Aprile 2019, il contenuto della trasmissione REPORT ha confermato, purtroppo, questa tesi:

    https://www.raiplay.it/video/2019/04/Report-3b00493b-0fa1-488b-9ee0-9fbb18459451.html

    Coloro che si avvalgono, in generale, dei social network, ed in particolar modo di Facebook, Twitter e Yahoo non possono più fingere di non sapere che tali piattaforme stanno facendo sprofondare l’Italia nella propaganda neo fascista verso scenari politico sociali inimmaginabili, non lontani da quello che avvenne in Italia a partire dal 1922. Se avessimo una Magistratura seria ed onesta… (cosa che non sarebbe, a partire dal tribunale di Milano, lottizzato nei suoi appalti aggiudicati con l’affidamento diretto anche a qualche personaggio imparentato con genealogie di mafia) tali piattaforme (che non pagano tasse in Italia ma fatturano più di Microsoft e delle compagnie petrolifere e che collaborano, in forma illegittima, con le nostre Polizie, con i nostri servizi segreti, con i nostri partiti politici…) sarebbero già state oscurate (nella rete geografica internet italiana) per tentativi di destabilizzazione e insurrezione in territorio italiano…(oggi sembrano esagerazioni… tra qualche mese vi ricrederete…). Proprio per i contenuti che sono stati, poi, approdonditi da REPORT, questo sito e chi lo gestisce, è stato oggetto di violenti attacchi da parte dei personaggi sopra elencati (ampia dimostrazione nella cronologia di questo sito) e non si possono escludere tentativi di repressione politico giudiziaria (tramite “segnalazioni” verso chi avrebbe il potere politico e giudiziario) messi in atto (a danno di questo sito) anche da coloro che sino ad oggi hanno “imposto” la storia locale di Milano e reso la vita difficile a tutti coloro che cercano di pubblicare in forma autonoma, indipendente e gratuita. Si consiglia loro di querelare anche REPORT… ma si teme che oltre a perdere decine di migliaia di euro, tali personaggi, verrebbero a loro volta controquerelati sino a vendere anche mutande e pedalini… (tali personaggi si scatenano contro i più deboli… ma se ci provassero contro chi è + forte di loro… da leoni della tastiera si trasformerebbero in gattini che fanno le fusa…).

    Facebook

    Twitter

    Instagram

    Whatsapp

    Yahoo

    Quora

    Google ?

    NO GRAZIE !

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    Piazza della Scala 1975.

    Piazza della Scala 1975.

    Giro d'Italia, Milano Piazza Duomo, edizione 1975.

    Giro d’Italia, Milano Piazza Duomo, edizione 1975.

    Milano 1975 circa. Confine tra Ticinese e Barona, a ridosso del rione e Chiesa di San Cristoforo. Cacina Campagnola, limitrofa al Piazzale delle Milizie, con un Sacerdote (quasi sicuramente della Chiesetta di S. Cristoforo) ... Archivio Alinari.

    Milano 1975 circa (datazione incerta tra il 1970-80 secondo le didascalie Alinari). Confine tra Ticinese e Barona, a ridosso del rione e Chiesa di San Cristoforo ed omonimo ponte ferroviario. Cascina Campagnola, limitrofa al Piazzale delle Milizie, lungo l’Alzaia Naviglio Grande. (Archivio Alinari)

    Milano Porta Romana 1975. Piazza Medaglie d'oro. Tappa di partenza dell'edizione 1975 del Giro d'Italia (fontte fotografia web giroditalia)

    Milano Porta Romana 1975. Piazza Medaglie d’Oro. Tappa di partenza dell’edizione 1975 del Giro d’Italia (fonte fotografiCa web giroditalia)

    I sistemi operativi “trash” del Bill Gates (in origine, negli USA, vennero lanciate accuse, alla Microsoft, di aver copiato tali sistemi operativi dalle piattaforme grafiche XEROX, IBM, Mac-Apple).

    Due video ironici che rivisitano in chiave dialettale lombardo-meneghina… le versioni “padane” di Finester 95 e Finester 98 (anni ’90).

    Stadio Meazza nel 1965, visione notturna (cultweek)

    Stadio Meazza (San Siro) nel 1965, visione notturna (cultweek)

    Milano Certosa 1965. Immagine tratta dal sito della Scoeità Autostrade. La foto, del 1965, è catalogata come lo Svincolo di Milano Fiorenza (oggi chiamato "quadrivio Fiorenza). Nell'attesa che gli storici universali di Milano Sparita Skyscrapercity contestino la localizzazione dell'immagine e la attribuiscano alla superstrata Caltanissetta Gela con un incolonnamento dovuto alla partita del Girone Dilettanti Caltanissetta-Gela del 1965... ).

    Milano Certosa 1965. Immagine tratta dal sito della Società Autostrade. La foto, del 1965, è catalogata come lo Svincolo di Milano Fiorenza (oggi chiamato “quadrivio Fiorenza”). Nell’attesa che gli storici universali (del ratt = mouse) di Milano Sparita Skyscrapercity contestino la localizzazione dell’immagine e la attribuiscano alla superstrada Caltanissetta Gela con un incolonnamento dovuto alla partita del Girone d’andata della Categoria Dilettanti Caltanissetta-Gela del 1965…

    La corsa al massacro di web concorrenti a certe pagine facebook dedicate alla “storia” di Milano e quartieri… (Milanobarona non è l’unico web massacrato da certi “storici”, c’è una discreta lista) è in corso ed è più feroce che mai… (malgrado tali pagine Fbook si siano rese protagoniste di numerosi svarioni mai contestati dai diretti interessati che ne sono alla causa). Dovremmo ricordare ai personaggi (che non localizzano foto ma trascrivono localizzazioni altruti) che il loro amato Facebook “storico” ha come target, nella maggioranza dei casi, la “Sciura maria di Voghera”…

    Milano Crescenzago 26 Giugno 1970. Funerali di Angelo Rizzoli (in presenza del Sindaco Aniasi).

    Milano Crescenzago 26 Giugno 1970. Funerali di Angelo Rizzoli (in presenza del Sindaco Aniasi). Poco tempo dopo da tale data il nuovo troncone della Via Civitavecchia (da Via Cazzaniga sino a Via Padova-M2 Cascina Gobba) venne rinominato in Via A. Rizzoli.

    Milano Crrescenzago seconda metà anni '60. Foto aerea del complesso di industrie tipografiche e redazionali della RIZZOLI Editore. L'immagine ritrae il tratto finale della Via Civatavecchia che dalla intersezione con Via Carlo Cazzaniga, dal 1970 circa, divenne Via Angelo Rizzoli sino all'intersezione con Via Padova-Cascina Gobba M2.

    Milano Crescenzago seconda metà anni ’60. Foto aerea del complesso di industrie tipografiche e redazionali della RIZZOLI Editore. L’immagine ritrae il tratto finale della Via Civatavecchia che subito dopo l’intersezione con Via Carlo Cazzaniga, dal 1970 circa, venne prolungata sino alla fine di Via Padova divenendo Via Angelo Rizzoli (sino all’intersezione con Via Padova-Cascina Gobba M2). (Fonte fotografica web museoangelorizzoli.it)

    Milano Crescenzago anni '60. Officine tipografiche e stabilimenti tipografici della RIZZOLI Editore sita in Via Angelo Rizzoli 2. Il complesso editoriale venne realizzato verso la fine degli anni '50. A partire dal 1970, con il completamento della nuova fermata M2 Cascina Gobba, la preesistente Via Civitavecchia venne prolungata sino alla fine di Via Padova nel tratto di sottopasso della linea metropolitana indicata. Da quella data gli stabilimenti RIZZOLI ebbero come indirizzo, non più la Via Civitavecchia ma la nuova Via Angelo Rizzoli 2. Il complesso venne delle officine e redazioni di testata periodica RIZZOLI, venne progressivamente demolito a partire dalla metà degli anni '2000 per essere sostituito dal complesso attuale comprensivo di una minitorre. (Fonte fotografica web museoangelorizzoli.it)

    Milano Crescenzago negli anni ’60. Officine tipografiche e stabilimenti tipografici della RIZZOLI Editore sita in Via Angelo Rizzoli 2. Il complesso editoriale venne realizzato verso la fine degli anni ’50. A partire dal 1970, con il completamento della nuova fermata M2 Cascina Gobba, la preesistente Via Civitavecchia venne prolungata sino alla fine di Via Padova nel tratto di sottopasso della sopraelevazione della linea metropolitana indicata. Da quella data gli stabilimenti RIZZOLI ebbero come nuovo indirizzo non più la Via Civitavecchia ma la nuova Via Angelo Rizzoli 2. In realtà il complesso delle officine e redazioni di testata periodica RIZZOLI (compresa l’immagine nella foto) si affacciava sulla laterale Via Angelo Cazzaniga (solo la Direzione Presidenziale aveva come ubicazione stradale la Via Angelo Rizzoli, ex Civitavecchia). Il complesso di uffici, redazioni e officine, abbandonato da decenni venne parzialmente demolito nel lato nord. a partire dalla metà degli anni ‘2000, per essere sostituito dal complesso attuale (RCS Group, Sony, etc…) comprensivo di una minitorre. (Fonte fotografica web museoangelorizzoli.it)

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    Una breve valutazione di un “post” notturno (si dice che chi non dorme non piglia pesci…pescando solo granchi…) degli storici del mouse di Milano Sparita Skyscrapercity

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=0f9154dd14caf26cc7730f134755ada2&t=1232367&page=4942n

    Gli storici della tastiera sono particolarmente ossessionati da Milanobarona (per quanto mi riguarda non ci sarebbero problemi ad un incontro “face to face”, con alcuni di loro…)

    lo sarebbero tanto che cercano di fare degli “errata corrige” relativi alle immagini postate (signori cari non credo che questi metodi possano incrementare le vendite dei libri di Milano e Barona, opere comunque esistenti, come le pagine facebook abbinate a promozione commerciale, in buona parte grazie a loro, volontariamente o involontariamente che sia…). Questa sera mangerò lo stesso e questi 4 disperati non mangeranno di più…

    Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all'epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme "prototipali" di "ragazzi del branco"... bivaccanti nelle periferie milanesi... Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

    Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all’epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme “prototipali” di “ragazzi del branco”… bivaccanti nelle periferie milanesi… Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

    Si puo’ solo aggiungere a commento che questi personaggi, con molta probabilità, vi sono elementi per credere che attingano da reperti fotografici originali, catalogati da terzi (dai quali possono attingere principalmente solo loro in esclusiva, sia nei formati cartacei che digitali), diffusi con i sistemi che conosciamo… fonti storiche precluse a coloro che non fanno parte della “elite” di alcuni dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Milano… che ebbero, verso la metà degli anni ‘2000 (in conseguenza di una idea di un certo ex Presidente ATM), l’intuizione di mettere in circolazione, web ed editoriale, centinaia di migliaia di foto (molte originali e probabilmente senza un destino certo, riproposte in rete senza regole…). Del resto anche fare solo una colpa a tali personaggi…non avrebbe del tutto senso (che sono dei puèrèt) se dovessimo considerare di quanto se ne fregherebbero gli assessorati alla cultura delle giunte Forza Italia-Lega e PD degli utimi 22 anni… della Milano del “novecento”… le cose non potevano che finire in questo modo, più o meno tutte in pasto a Zuckerberg e opere editoriali annesse.

    Del resto questo sospetto non è nuovo e lo si intuì recentemente (metà di Marzo 2019) anche quando cercarono di mettere in cattiva luce un libro fotografico (che nulla avrebbe che vedere con questo sito, dato che questi “signori” stanno facendo terra buciata verso tutto quello che non gravita intorno ai medesimi… recentemente se la presero anche col web Lombardiabeniculturali considerato come redatto in modo inadeguato…)… come accennato un libro fotografico contenente alcune foto qualificate, per errore come ritraenti il “quartiere Barona”, in realta’ scattate in Via Oglio (Corvetto) 50 anni fa, in siti di quartiere oggi irriconoscibili non essendoci più gli stabili un tempo esistenti e viceversa, sostituiti da nuovi edifici che renderebbero impossibile una localizzazione attuale… (centinaia di vie di Milano, sono irriconoscibili a partire, tanto per fare un esempio, da Via De Castilia…) quindi irriconoscibili sino a morirci. Tirando le “somme” e’ impossibile, oggi, riconoscere molte (centinaia) vie periferiche e semiperiferiche di Milano (a distanza di 50 anni) senza avere un reperto fotografico originale catalogato dagli autori fotografi (probabilmente quasi tutti non più in vita). Quindi i siti stradali da loro identificati… non sono attualmente identificabili con gli strumenti internet e nemmeno “girando Milano” (nè girando in lungo e in largo Milano, nè tramite Google Streetview.). Sfere di cristallo a parte vengono in mente gli “scenari” or ora descritti, di persone che possono (solo loro) attingere ad archivi storico fotografici ben classificati e catalogati (non da loro, ovviamente, ma nella facoltà di averci accesso) ai quali noi non, invece saremmo interdetti.

    Duole scrivere queste cose ma il monopolio (arrogante, intimidatorio e sovente denigratorio ai limiti delle diffamazioni) che questi personaggi possiedono nel web (cercando di schiacciare, dall’alto della casta di cui fanno parte, qualsiasi cosa di alternativo al loro forum ed alle pagine Fbook esistenti grazie anche a loro) non può che produrre queste cose (inclusa l’ostilità, verso di loro). Produce, per loro, una cattiva immagine di gran lunga peggiore del danno che i medesimi cercherebbero di recare a questo come altri web e cataloghi ed edizioni.

    Come ho accennato, credo, per i medesimi, sia stata fatica sprecata anche in termini di potenziali successi commerciali delle principali pagine Fbook che sono diventate “grandi” anche e soprattutto per “merito” loro… (hanno sbagliato metodo e si stanno dando la zappa sui piedi da soli).

    Il termine “mongolino d’oro”…premio riservabile verso qualcuno… nacque scherzosamente a Milano, verso gli anni ’70, come parodia del premio “Ambrogino d’oro”… (ad intenditori…poche parole)

    Si consiglia loro di studiare la Crisi petrolifera del 1973 e la storia in generale.

    La storia non la si scrive solo con le foto… se dietro di queste c’è poco o nulla… abbiamo libri decisamente poco, ma poco, ma poco utili (e con essi facebook e forum).

    Come sostenuto, siamo tutti dilettanti allo sbaraglio a partire da questo sito ma con loro e Zuckerberg in coda…

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    Linea di confine comuni Milano-S.Donato Milanese. Tangenziale Est nel 1972, corsia direzione Cascina Gobba. (fonte fotografica maggiolinomane.blogspot)

    Linea di confine comuni Milano Monluè-S.Donato Milanese. Tangenziale Est nel 1972, corsia direzione Cascina Gobba, svincoli per Via Mecenate e Centro Multimodale di Via Mecenate-Gaudenzio Fantoli. (fonte fotografica maggiolinomane.blogspot)

    Milano 1970. Piazza Castello (da Largo Cairoli). Partenza della corsa ciclistica “Milano Sanremo”. (fonte web Studio Fotografico Moreschi).

    Milano primi del '900, tra Cairoli e Carrobbio, Via Santa Maria Fulcorina, fattorina delle Regie Poste addetta alla consegna del telegrammi. (web quotidiano Repubblica)

    Milano primi del ‘900, tra Cairoli e Carrobbio, Via Santa Maria Fulcorina, fattorina delle Regie Poste addetta alla consegna del telegrammi. (web quotidiano La Repubblica)

    Milano Porta Venezia 1973. Corteo del Primo Maggio in corso Venezia (striscioni dipendenti dell'industria Imperia-Telefunken). (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano Porta Venezia 1973. Corteo del Primo Maggio in corso Venezia (striscioni dipendenti delle industrie Imperial-Telefunken e Aeritalia). (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Corso Lodi negli anni '60. (web quattronet2)

    Corso Lodi negli anni ’60. (web quattronet2)

    Milano 1974, Porta Genova-Ticinese. Piazzale Stazione di Porta Genova e capolinea tram 9 con vettura "28 o 1928" ferma al capolinea medesimo. Fotogramma dal film "Milano odia la polizia non può sparare" di Umberto Lenzi, genere "moir" ma più prossimo al "poliziottesco" tipici del periodo. La figura che appare alle spalle è Tomas Milian (Giuliano Sacchi 1933 2017). Vettura "Peter Witt" con asta di captazione elettrica, non ancora implementata di doppia alimentazione a semipantografo... in corso in quegli anni. Ovviamente livrea nel "verde ministeriale" bicolore adottata tra la fine degli anni '20 sino agli anni '70. Fonte fotografica IMCDb.org

    Milano 1974, Porta Genova-Ticinese. Piazzale Stazione di Porta Genova, verso Via Valenza e Via Casale e capolinea tram 9 con vettura “28 o 1928” (ferma al capolinea medesimo). Fotogramma dal film “Milano odia la polizia non può sparare” di Umberto Lenzi, genere “Noir” ma più prossimo al “poliziottesco” (ad indirizzo “giustizialista”) tipico del periodo. La persona che appare alle spalle è Tomas Milian (Giuliano Sacchi 1933-2017). Vettura “Peter Witt” con asta di captazione elettrica, non ancora implementata della doppia alimentazione a semipantografo… in corso di realizzazione in quegli anni. Ovviamente livrea nel “verde ministeriale” bicolore adottata dagli anni ’30 del 900 sino agli anni ’70. Fonte fotografica IMCDb.org

    Nuova “chicca” da Milano sparita Facebook.

    Malgrado i diritti di Copyright non si notano, nella gemella Milano Sparita Skyscrapercity, reazioni furibonde (come generalmente riservano, a contenuto diffamatorio, all’indirizzo di questo sito) da parte di qualche Leone da tastiera….

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2161080410605635/2315179521862389/?type=3&eid=ARAYMGMQUpOUDb7cZMsBUpo9MSrajaEnza1VW2BNvur-Zx41L-F7b2pYnNhoKZc7ET8XFFbPe9EVkVNH&__xts__%5B0%5D=68.ARAm-qT843qxH0exRL37iaukerNjmrOUW7GbLa6EPue6MO6gqRa2-gmlnGTDtBlk0AoYdRAXE6EFfO60vYCosQKKPAM6BZYKH-YpOv__oqqJ6xCs167UhlBnUEezCjc_VNjMnFexzSg4wW3uNiRFdvosMfOnTNHegP3FaHjUkAzS8ba3kypvnS1HcXNeA2Aaz6wfxz1VrgGzGBD2pgkEF6toV7eJkjT0rfmHwMXbEMMX56zJggxwG8GbN4H4e4CQlDLExPnmNufENtV23YyrajAkLeaFB-w36lJ-WUa6PUhNeIt2fV7Qem7kNeN6spX8LxxO3meAWNq_Ae6F1i6K9jTUHQ&__tn__=EHH-Rhttps://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2161080410605635/2315179521862389/?type=3&eid=ARAYMGMQUpOUDb7cZMsBUpo9MSrajaEnza1VW2BNvur-Zx41L-F7b2pYnNhoKZc7ET8XFFbPe9EVkVNH&__xts__%5B0%5D=68.ARAm-qT843qxH0exRL37iaukerNjmrOUW7GbLa6EPue6MO6gqRa2-gmlnGTDtBlk0AoYdRAXE6EFfO60vYCosQKKPAM6BZYKH-YpOv__oqqJ6xCs167UhlBnUEezCjc_VNjMnFexzSg4wW3uNiRFdvosMfOnTNHegP3FaHjUkAzS8ba3kypvnS1HcXNeA2Aaz6wfxz1VrgGzGBD2pgkEF6toV7eJkjT0rfmHwMXbEMMX56zJggxwG8GbN4H4e4CQlDLExPnmNufENtV23YyrajAkLeaFB-w36lJ-WUa6PUhNeIt2fV7Qem7kNeN6spX8LxxO3meAWNq_Ae6F1i6K9jTUHQ&__tn__=EHH-R

    Milano 1941. Via Melchiorre Gioia e Naviglio della Martesana, in corrispondenza dell'attuale Via F. Algarotti. (fonte fotografica Corriere.it)

    Milano 1941. Via Melchiorre Gioia e Naviglio della Martesana (“ripa sterrata”), in corrispondenza dell’attuale Via F. Algarotti. (fonte fotografica Corriere.it) Nota a “piè pagina”. La fonte fotografica primaria è il web del Corriere, indipendentemente che tale immagine possa (o meno) essere stata sfruttata dai forum Skyscrapercity e Facebook… la fonte d’origine è quella che per prima ha distribuito, in rete, tale immagine. (Da verifiche non sembrerebbe essere stata postata da tali “social media”….)

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    Domani 25 Aprile 2019 nelle pagine Facebook di Milano e Barona ci sarà la consueta kermesse delle migliori (e più ganze, fiche ed inedite) fotine dedicate all’anniversario del 25 Aprile 1945.

    Più che una commemorazione del Giorno della Liberazione… una vetrina di vanità fotografiche che dovranno, come avviene dal 2010 per la pagina Fb di Milano e dal 2012 per la pagina Fb della Barona, consolidare una immagine virale (con una strizzatina d’occhio alla buona reputazione storica…che male non fa al commercio…)

    Ad onor del vero la stessa celebrazione del 25 Aprile evidenzia segni di fiacchezza e utopia contemporanea… i principi insiti nella Liberazione e nella Resistenza sono stati progressivamente demoliti dal Movimento Sociale Italiano (partito di ricostituzione del Partito Fascista, incostituzionale (mai realmente destituito dalla magistratura italiana e persino forza di Governo nel lontano Governo Tambroni del 1960) durante la Prima Repubblica (in parte anche dalla stessa DC e da un PSI piduiste) e successivamente “rasi al suolo” dal Berlusconismo “post fascista” autoritario negli anni 2001-2012 per poi essere polverizzati con le destre estreme “neo fascistoidi” (ad indirizzo autoritario) di Maroni prima (già dall’ultimo Governo Berlusconi 2008-11), Salvini e Meloni successivamente. Del resto lo stesso Maroni, nella serata del 25 Aprile 2019, in una trasmissione de La 7 ha dichiarato che la Lega, da quando ne prese la direzione (Siri e Salvini company fanno parte dei quadri dirigenziali dal medesimo costituiti sin dal 2012), ebbe un indirizzo politico di estrema destra che Salvini ha solo esteso a livello Nazionale e internazionale ottenendo consensi mai raggiunti prima.

    Una celebrazione che ormai viene sfruttata (per facebook, social network di proselitismo neo fascista a livello planetario) solo per fare bella figura “storica” in rete…senza la reale consapevolezza del dramma italiano, milanese e globale degli orrori del Nazifascismo.

    Milano-Cadorna fine Aprile 1945Foro Bonaparte angolo Marco Minghetti. carri spontanei per i festeggiamenti della Liberazione. (Archivio Istituto Luce).

    Milano-Cadorna fine Aprile 1945 Foro Bonaparte angolo Marco Minghetti. Carri spontanei per i festeggiamenti della Liberazione. (Archivio Istituto Luce).

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    Milano 1978. Porta Genov, Via Tortona, ponticello pedonale che sovrasta la ferrocia della Stazione di Porta Genova. L'immagine ritrae due fumettisti cartonisti molto noti in Argenttina (sconosciuti in Italia). Carlos Sampayo e José Muñoz.

    Milano 1978. Porta Genova, Via Tortona, ponticello pedonale che sovrasta la ferrovia della Stazione di Porta Genova. L’immagine ritrae due fumettisti-cartonisti molto noti in Argenttina (praticamente sconosciuti in Italia). Carlos Sampayo e José Muñoz.

    Milano Bicocca 1978. Controviale di Viale Fulvio Testi e pertinenze stabilimenti Pirelli. (fonte fotografica web Lombardia beni culturali).

    Milano Bicocca 1978. Controviale di Viale Fulvio Testi e pertinenze industriali degli stabilimenti Pirelli. (fonte fotografica web Lombardia beni culturali).

    Milano 1979 tra Brera e Porta Volta. Via Fatebenefratelli- De Marchi. (autore Fernando De Filippi)

    Milano 1979 tra Brera e Porta Nuova. Via Fatebenefratelli all’incrocio con Via De Marchi. (autore Fernando De Filippi)

    Corso Europa angolo Via Felice Cavallotti, 1978. Autore Paolo Monti.

    Corso Europa angolo Via Felice Cavallotti, 1978. Autore Paolo Monti.

    Provincia di Milano 1975. Baranzate. Sciopero dipendenti industrie televisori Imperial-Telefunken. Gli stabilimenti Telefunken attraversarono anche negli anni successivi a questa immagine periodi di crisi, cessioni, acquisizioni (con alti e bassi nelle produzioni e nei profitti) sino alla chiusura definitiva nel 1993). Archivi Dino Fracchia.

    Provincia di Milano nel 1975. Baranzate. Sciopero dipendenti industrie televisori Imperial-Telefunken. Gli stabilimenti Telefunken attraversarono anche negli anni successivi a questa immagine periodi di crisi, cessioni, acquisizioni (con alti e bassi nelle produzioni e nei profitti) sino alla chiusura definitiva nel 1993. (Archivi Dino Fracchia)

    Uno spot pubblicitario del 1981 che puo’ fare sorridere… tuttavia l’industria televisiva Telefunken Italia era “figlia” della ricerca elettronica che fece nascere lo standard PAL Color europeo, quello maggiormente adottato in tutto il mondo, sorpassando i sistemi SECAM (francese) e NTSC (USA).

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    Una errata corrige per gli “storici” (per esserlo si dovrebbe far parte di ambiente accademico, universitario…forse i magnati dei social media hanno convertito in Università i social network ? …chiedo venia per l’ignoranza…) della “Leggendaria” (e millenaria)…Milano Sparita Skysrcapercity.

    In questi giorni, gli “storici” dell’Italia settentrionale, con specializzazione storico “millenaria” in Lombardia e Milanese (pardon la germanico/teutonica Langbardland…) sfoderano immagini dell’austerity petrolifera milanese anni 1973-74.

    In una di questa foto (che forse rivedremo presto su Milano Sparita facebook) hanno inserito la didascalia “embargo petrolifero”.

    Nulla di più errato potevano proporre…

    Nessun embargo venne mai sancito dall’ONU per sanzionare gli Stati europei e l’Italia.

    Molto più semplicemente le corporazioni petrolifere USA … le famose “7 sorelle”… quelle che decenni dopo finanziariono Facebook-Twitter-Whatsapp-Instagram-Yahoo-Quora, etc… (global-social-network) chiesero ai loro amici degli Emirati Arabi (finanziatori di terroristi islamici…OPEC) di organizzare un’aggiotaggio, una truffa, un complotto a danno dell’Europa, dichiarando che le riserve fossili di greggio erano prossime all’esaurimento irreversibile (da cui un frazionamento delle riserve di greggio e l’impennata di tali “barili” verso quotazioni stellari) , incrementando (in petrodollari) le quotazioni di petrolio… al punto tale che in Europa crollo’ la produzione industriale (il “secondo fendente” inflitto dagli USA alla produzione industriale UE…dopo i finanziamenti al Nazismo ed a Mussolini fatti da numerosi industriali e finanzieri USA prima e durante la Seconda Guerra Mondiale). In Europa la produzione energetica, l’industria automobilistica.. e tutto il resto… sprofondò’ nella recessione finanziaria indotta da falsi allarmismi di una crisi petrolifera lanciati dai paesi arabi ma inflazionati all’inverosimile da un effetto domino finanziari (in regime di aggiotaggio) imputabile, in buona parte, anche ad alcune corporazioni petrolifere USA e OPEC).

    I paesi OPEC (emirati arabi) simularono una mai dimostrata fine delle risorse petrolifere “arabiche” inflazionando (in petrodollari) il costo dell’estrazione ed esportazione del greggio (per barile).

    Nei primi anni ’70 sembrava che l’Europa dovesse sottomettersi ai giacimenti petroliferi USA, un collasso recessivo dettato da un imminente esaurimento delle riserve “fossili” di petrolio estratto in medio oriente…

    Si trattava di una bufala che pero’ fece fare affari d’oro agli “sceicchi” (quelli che da oltre 30 anni finanziano l’ISIS per conto CIA e che furono responsabili di attentati terroristici di ogni genere e grado, incluse le Olimpiadi di Monaco 1972…) arabo-musulmani ed alle stesse compagnie petrolifere americane che non vennero minimamente intaccate dalla recessione energetica europea indotta da questo falso allarmismo energetico.

    In Italia, tanto per fare un esempio, l’inflazione finanziaria in petrodollari delle riserve di greggio “arabiche” comporto’ una impennata di rincari energetici (anche elettrici, malgrado la produzione elettrica fosse indipendente dal petrolio) per le utenze elettriche, di gas “cittadino” (per Milano e interland la semi municipalizzata “EDISON GAS” che produceva gas domestico dal carbonfossile, come anche altre municipalizzate di altre città dovette incrementare le tariffazioni domestiche e lo stesso avvenne per le municipalizzate elettriche e per la produzione ENEL). La “crisi petrolifera” lievitò i costi di produzione energetica (di ogni genere) alla fonte ed alla distribuzione (per uso domestico e industriale) di Gasolio, Nafta, Cherosene, per usi civili e industriali (la distribuzione di questi “derivati” richiedeva l’autotrazione alimentata da derivati del petrolio…).

    … il termine “embargo” è uno svarione che andrebbe eliminato (o rettificato) dai post del forum “millenario” sopra citato (questo web, ovviamente, è nulla rispetto al loro scibile universale…).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1973)

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    Milano primi anni '70. Via Melchiorre Gioia.

    Milano primi anni ’70. Via Filippo Sassetti, incrocio Melchiorre Gioia.

    Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all'epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme "prototipali" di "ragazzi del branco"... bivaccanti nelle periferie milanesi... Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

    Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all’epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme “prototipali” di “ragazzi del branco”… bivaccanti nelle periferie milanesi… Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

    Corso Buenos Aires 1971. (Autore Sergio Magni)

    Corso Buenos Aires nel 1971. (Autore Sergio Magni)

    Milano Marzo 1972, Largo Cairoli ed i "celerini". Scontri di Piazza tra Polizia e sinistra extraparlamentare. Autore Uliano Lucas.

    Milano, Marzo 1972. Largo Cairoli ed i “celerini”. Scontri di “piazza” tra Polizia e sinistra extraparlamentare. Autore Uliano Lucas.

    Porta Magenta (ex Vercellina) e Ticinese-Solari. Piazzale Aquileia-Viale Papiniano, cinta murarie casa Circondariale di San Vittore, anni 70. Corteo di Potere Operaio.

    Porta Magenta (ex Vercellina) e Ticinese-Solari. Piazzale Aquileia-Viale Papiniano intersezione Via Degli Olivetani, cinta murarie casa Circondariale di San Vittore, anni 70. Corteo di Potere Operaio. (l’immagine è di scarsissima definizione essendo un “formato microfrancobollo”, (circa 300×200). A causa di politiche commerciali dell’agenzia proprietaria di queste foto… non vengono concesse risoluzioni migliori tranne il caso di acquisto diretto della copia digitale. C’è qualcuno (omissis) di un noto forum (in realtà i forum sono due) che è riuscito, in modo probabilmente non proprio ortodosso, a risoLvere il problema degli album commerciali in “formato francobollo”, tramite recupero “pixel” con fotoritocco…

    Milano 1978. Vigentino, Via Morovione. Autore Gabriele Basilico (Lombardia beni culturali)

    Milano 1978. Vigentino, Via Morivione (in realtà Via Rutilia). Autore Gabriele Basilico (Lombardia beni culturali.) Vedere immagine sottostante.

    L'immagine di Basilico Gabriele (1978) qualificata come Via Morivione corrisponde a Via Rutilia nel quartiere (del Vigentino) Morivione.

    L’immagine di Basilico Gabriele (1978) qualificata come Via Morivione corrisponderebbe, invece, a Via Rutilia nel quartiere (del Vigentino) Morivione.

    Milano 1968. Fotogramma del Film "Banditi a Milano" (banda Cavallero) di Carlo Lizzani. Il fotogramma ritrae una ambientazione cinematografica della Questura di Milano e Sala Operativa. Si nota il settore stradale del Quartiere Barona (Via Santa Rita da Cascia, Piazza Miani, Binda e Biella, Ettore Ponti, etc...). Il fotogramma corrisponde al minuto 14:55 circa. Fonte immagine newfilmkritik.de

    Milano 1968. Fotogramma del Film “Banditi a Milano” (banda Cavallero) di Carlo Lizzani. Il fotogramma ritrae una ambientazione cinematografica della Questura di Milano e Sala Operativa Pronto Intervento. Si nota il settore stradale del Quartiere Barona (Via Santa Rita da Cascia, Piazza Miani, Binda e Biella, Ettore Ponti, etc…). Il fotogramma corrisponde al minuto 14:55 circa. La mappa stradale è molto simile alle edizioni Otello Busetti degli anni ’60. Fonte immagine : newfilmkritik.de

    Tram linea 4, 1965 circa.

    Tram linea 4, vettura tipo “1928” (affollata al limite dell’accessibilità e della claustrofobia, al punto tale che il bigliettaio ha esposto il cartello “completa”). Immagina risalente al 1965 circa.

    Stadio Meazza 1982 (corriere.it).

    Stadio Meazza nel 1982 (corriere.it).

    Curiosa pubblicità USA di un olio lubrificante di sintesi per motori con soggetto pubblicitario il Duomo di Milano (1950 circa).

    Curiosa pubblicità USA di un olio lubrificante di sintesi per motori con sfondo pubblicitario il Duomo di Milano (1950 circa).

    Milano 1982, Porta Nuova-Porta Venezia, Piazza della Repubblica angolo Viale Tunisia. Manifestazione FLM con una esordiente e ultragiovanile Susanna Camusso (con un look post..."Io sono mia", jeans e t-shirt attillati...). Siamo nel 1982, non è dato sapere se di un giorno prefestivo o festivo... e spiccano (alle spalle della Camusso) le serrande abbassate del Banco Ambrosiano... appena fallito in bancarotta con l'assassinio di Roberto Calvi a Londra...(impiccato sotto il "Ponte dei frati neri"). Forse le filiali del Banco Ambrosiano erano realmente chiuse al pubblico a causa del recente crack di tale istituto di credito meneghino, diretto da Roberto Calvi. (fonte fotografica Corriere.it)

    Milano 1982, Porta Nuova-Porta Venezia, Piazza della Repubblica angolo Viale Tunisia. Manifestazione FLM con una esordiente e ultragiovanissima Susanna Camusso (con un look post…”Io sono mia”, jeans e t-shirt attillati…capelli stile “Zabriskie Point”). Siamo nel 1982, non è dato sapere se di un giorno prefestivo o festivo… e spiccano (alle spalle della Camusso) le serrande abbassate del Banco Ambrosiano… appena fallito in bancarotta con l’assassinio di Roberto Calvi a Londra…(impiccato sotto il “Ponte dei frati neri”). Forse le filiali del Banco Ambrosiano erano realmente chiuse al pubblico a causa del recente crack di tale istituto di credito meneghino, diretto ovviamente da Roberto Calvi. Una nota di cronaca: In quel periodo, qualche anno prima, la Banca Rasini del padre di Silvio Berlusconi… non era molto differente dall’Ambroveneto… anzi peggio… Oggi, sempre in Piazza Repubblica e sempre nello stesso sito ritratto nella foto c’è una filiale Intesa San Paolo… sempre il Banco Ambrosiano ma con un nome differente… (fonte fotografica Corriere.it)

    Piazzale Loreto angolo Corso Buenos Aires 1940 circa.

    Piazzale Loreto angolo Corso Buenos Aires 1940 circa.

    Milano 1963, Via Beroldo, Liceo Carducci. (carducciani.org)

    Milano 1963. Via Beroldo, Liceo Carducci. (carducciani.org)

    Milano 1955. Porta Ticinese-Darsena. Set cinematografico del film "Ragazze d'oggi" di Luigi Zampa... lungo Viale Gorizia.

    Milano 1955. Porta Ticinese-Darsena. Set cinematografico del film “Ragazze d’oggi” di Luigi Zampa… lungo Viale Gorizia.

    Milano 1966, Parco Sempione. (fonte proprietaria).

    Milano 1966, Parco Sempione. (fonte fotografica proprietaria).

    Milano Verziere 1966. Corso Europa. (Autore Paolo Monti)

    Milano Verziere 1966. Corso Europa. (Autore Paolo Monti)

    Milano primi anni '60. Viale Lunigiana verso l'incrocio con via Ponte Seveso. (fonte fotografica Lombardia beni culturali).

    Milano primi anni ’60. Viale Lunigiana verso l’incrocio con via Ponte Seveso. (fonte fotografica Lombardia beni culturali).

    Milano Cordusio 1972. Via Dante aperta al traffico automobilistico.

    Milano Cordusio 1972. Via Dante aperta al traffico automobilistico.

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    Milano 1970 Giardini di Porta Venezia.

    Milano 1970. Giardini di Porta Venezia.

    Sesto San Giovanni 1962. Immagine trovata in rete priva di localizzazione.Siamo a Sesto S. Giovanni (Sesto Rondò), Via Ernesto Breda.

    Sesto San Giovanni 1962. Immagine trovata in rete ma priva di localizzazione. Siamo a Sesto S. Giovanni (Sesto Rondò), Via Ernesto Breda alla convergnza di Via Luciano Morganti (fonte : sito di una azienda meccanica).

    Via Ernesto Breda di Sesto San Giovanni nel 2018.

    Via Ernesto Breda (di Sesto San Giovanni) nel 2018.

    Milano 1976, Giardini Porta Venezia e Zoo Comunale. Un leone "vero" (differente da qualche Leone da tastiera...). Senza ombra di dubbio lo Zoo comunale di Milano era, come tutti gli zoo del mondo, un luogo di sofferenza e cattività per gli animali "ospiti£ di tale struttura. Lo Zoo comunale, aperto nel 1932, venne definitivamente chiuso nel 1992. Per qualche periodo, proprio dalla data della sua chiusura, divenne rifugio notturno (le gabbie) delle prime "flotte" di immigrati (principalmente dall'est Europa). Il fatto venne ripreso da tutti i giornali e network televisivi del mondo (aspiranti asilanti politici e neo immmigrati costretti a dormire nelle gabbie dismesse). Lo Zoo Comunale (ed il suo leone) venne citato nella nota canzone "Vengo anch'io no tu no" di Enzo Jannacci.

    Milano 1976, Giardini Porta Venezia e Zoo Comunale. Un leone “vero” (differente da qualche Leone da tastiera…). Senza ombra di dubbio lo Zoo comunale di Milano era, come tutti gli zoo del mondo, un luogo di sofferenza e cattività per gli animali “ospiti” di tale struttura. Lo Zoo comunale, aperto nel 1932, venne definitivamente chiuso nel 1992. Per qualche periodo, proprio dalla data della sua chiusura, divenne rifugio notturno (le gabbie) delle prime “flotte” di immigrati (principalmente dall’est Europa) approdati nella città di Milano. Il fatto venne ripreso da tutti i giornali e network televisivi del mondo (aspiranti asilanti politici e neo immmigrati costretti a dormire nelle gabbie dismesse di una delle più importanti città italiane ed europee).
    Lo Zoo Comunale (ed il suo leone) vennero citati nella nota canzone “Vengo anch’io no tu no” di Enzo Jannacci. (fonte fotografica Silvia Costa)

    Milano 1964 circa. Viale Monza dopo la copertura degli scavi per la linea MM1 della metropolitana. (metromilano)

    Milano 1964 circa, Precotto. Viale Monza (sulla sx Via Bernardo Rucellai, sulla dx Via Luigi Cislaghi) dopo la copertura degli scavi per la linea MM1 della metropolitana. (metromilano)

    Milano 1885. Avvio demolizione della Porta Magenta (costruita nel 1805 da Luigi Canonica su commissione del Ducato di Milano, già Regno d’Italia Napoleonico 1805-14). Il completamento dell’abbattimento avvenne due anni dopo nel 1897 e coincise con l’accorpamento dei comuni appartenenti ai “Corpi Santi”, alla città di Milano. (https://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Magenta)

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    Si segnala all’attenzione di tutti che la pagina Fbook “Milano sparita e da ricordare” ha pubblicato, oggi, 10-04-19, l’immagine sottostante

    mugello molise

    … immagine che .venne pubblicata, mesi fa, dalla gemella “Milano sparita” Skyscrapercity

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=153199904

    … aspetto divertente, entrambe, anzi, più correttamente il gemello Skyscrapercity, attinse tale immagine, da questo forum

    http://forum.milanotrasporti.org/viewtopic.php?f=9&t=6919

    … senza citarne le fonti (molti ricorderanno delle furibonde minacce di rinvii a giudizio in sede penale e civile e oscuramento preventivo…minacce di querele, di azioni legali, di “lezioni di vita” (tutto documentato e comprovabile in tutte le sedi, se fosse necessario), scritture intimidatorie espresse da un determinato personaggio, utente del forum skyscrapercity… azioni contestate verso questo web… tuttavia le presunte azioni contestate e dal medesimo qualificate come reati… sono identiche a quelle riscontrabili nel loro forum…

    Per tale “prelievo” di immagine, effettuato da Fabebook , (onestamente da Milano sparita SSC non si possono salvare file immagine, si è costretti a salvare la schermata col tasto print.. e poi lavorarci “sopra” … con immagini di qualità inferiore rispetto all’originale e viene spontaneo chiedersi come mai il gemello MSparita Fbook pubblichi immagini impeccabilmente dettagliate…e dal formato molto grande…) non si sono visti commenti di minaccia di sequestro preventivo di tale sito, accuse di “rubare” e “ruba”, insulti, offese, umiliazioni e bullismo vario.

    Accade solo quando, involontariamente, da altre fonti (alle quali attingono anche i “signori” succitati) si attingono immagini postate in precedenza da tali “signori” (quindi immagini che non sono inedite per mano dei medesimi… ma preesistono in rete… salvo sentirsi dare dei “ladri” come recentemente è avvenuto contro questo sito).

    Per concludere si anticipa che questo articolo (Milano da dopoguerra a Tangentopoli) verrà, a titolo conservativo e cautelare, entro brevissimo tempo, duplicato su un nuovo web e con esso anche alcuni altri articoli la cui realizzazione è costata fatica e anche risorse personali, ovviamente senza fini di commercio). Cosi’ facendo Milanobarona potrà sopravvivere ad eventuali oscuramenti (della “divisione anticrimine” della Polizia Postale… che come molti sanno… ha tollerato per anni, decenni, disinvolture) … La stessa Polizia Postale “tollerante” potrebbe non esserlo verso questo blog ed agire su commissione col fine di eliminare la “concorrenza” non gradita). Duole evidenziarlo ma non ci saranno assessori, consiglieri, magistrati, polizia postale o comunale che tenga… se tali signori sono abituati a “commissionare”… otterranno effetti inferiori alle aspettative…

    L’autore degli epiteti “ruba”, autore di minacce di segnalazione alla Polizia Postale, alla tributaria, alla magistratura (identità anagrafica nota) gestisce un blog dove vende libri… ovviamente le immagini “in esclusiva” promuovono la promozione di tali pubblicazioni… capisco della sua rabbia esplosiva contro chiunque non faccia parte della ristretta cerchia di tali personaggi…

    Si rammenta a tale “Leone da tastiera” che scrivere “notizie di reato” (furti, abusivismo) senza dimostrarle… ravvede il reato di diffamazione.

    Si conclude evidenziando che statisticamente … su 1000 immagini selezionate da Google, circa 600 appartengono a Milano sparita skyscrapercity… delle restanti 400… circa 300 hanno come fonte primaria altri web ma vennero postate anche sul forum Milano Sparita (quindi la proporzione statistica… vede circa 900 immagini postate su tale forum… le residue 100 sono altre fonti).

    In tale monopolio… (chi gestisce questo sito) si è costretti ad operare… (qui si pubblicano gli “scarti” di tali “signori”, scarti estranei ai fini commerciali, pertanto non utilizzati da tali “signori”…o fonti non ancora scoperte dai medesimi… mica per caso alcuni di loro divennero furibondi quando questo blog ometteva di citare fonti da loro non ancora “esplorate”… rappresentando, per i medesimi, una concorrenza da censurare il più presto possibile…). Eppure un certo Leone da tastiera scrisse che vennero commessi dei furti (vedesi “ruba”, “rubare”, scritti da tale “signore”) a suo danno … ed altrui… a favore questo sito… acquisizioni di immagini al medesimo “rubate”… o rubate ai suoi amici (come già accennato non superano le 4-5 persone…con funzioni, forse, anche manageriali verso una certa multinazionale).

    … comunque, se il “signore” volesse darmi, in prima persona, una lezione di vita, dirmi in faccia le stesse cose che ha scritto…non ci sono problemi. E’ sufficiente inserire un commento…(sia chiaro, non sono minacce… ma il capire se il Leone è solo da tastiera oppure un Leone reale). Le pressioni minatorie e intimidatore dei poteri corporativi… qui non hanno valore.

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    Milano 1962. Via Giovanni Battista Pirelli come sfondo ad una immagine pubblicitaria di una sedia disegnata da Gae Aulenti per una nota azienda di design per arredamento.

    Milano 1962. Via Giovanni Battista Pirelli e il grattacielo di Giò Ponti come sfondo ad una immagine pubblicitaria di una sedia disegnata da Gae Aulenti per una azienda di design d’arredamento. (Airtribune)

    San Donato Milanese, anni '50. Metanopoli, stazione di rifornimento gas metano. (archivio storico ENI)

    San Donato Milanese, 1960 circa. Metanopoli, stazione di rifornimento gas metano. (archivio storico ENI)

    Milano Porta Venezia, anni 60. Piazza Oberdan verso Corso Buenos Aires.

    Milano Porta Venezia, anni 60. Piazza Oberdan verso Corso Buenos Aires.

    Ville di Turro (in realtà strutture manicomiali che fecero da precursore alle Ville del Comune di Turro... la riproduzione artistica ritrale l'Istituto per pazzi e mentecatti di Milano in Via Fontana 26. Solo nel 1910 tale istituto venne trasferito nel Comune di Turro... successivamente accorpato al Comune di Milano. Dal 1910 nacquero le "Ville Turro" (nell'intercalare milanese popolare "Villaturo" inteso come manicomio cittaddino...) in una riproduzione artistica di fine '700. " Senavretta (poi Stabilimento sanitario Rossi, poi Ville Turro) L’istituto privato di ricovero “per pazzi e mentecatti” chiamato Senavretta fu fondato nel 1772 a Milano, in via Fontana 26, dal signor Andrea Rossi". Le palazzine ritratte nella riproduzione artistica non sono quelle attuali nell'ex Comune di Turro, poi accorpato a Milano

    Ville di Turro (in realtà le palazzine non sono le strutture manicomiali, sorte dal 1910, nel Comune di Turro. La riproduzione artistica ritrae l’Istituto per pazzi e mentecatti di Milano in Via Fontana 26. Solo nel 1910 tale istituto venne trasferito nel Comune di Turro… successivamente accorpato al Comune di Milano). Dal 1910 nacquero le “Ville Turro” (nell’intercalare milanese popolare “Villaturo” inteso come manicomio cittadino…). Quella visibile nell’immagine è una riproduzione artistica di fine ‘700 dell’Istituto per pazzi e mentecatti di Milano.
    Venne chianato Senavretta (poi Stabilimento sanitario Rossi, poi Ville Turro dal 1910, in altra localitò per l’appunto Turro).
    L’istituto privato di ricovero “per pazzi e mentecatti” chiamato Senavretta fu fondato nel 1772 a Milano, in via Fontana 26, dal signor Andrea Rossi”. Un soggiorno “climatico” alle Ville Turro gioverebbe ad alcuni Leoni da tastiera di Milano sparita SSC… (fonte storica https://www.aspi.unimib.it/collections/entity/detail/250/)

    Milano anni '60. Ticinese-Carrobbio. San Lorenzo Maggiore.

    Milano anni ’60. Ticinese-Carrobbio. Basilica e Colonne di San Lorenzo Maggiore.

    Milano Barona Marzo 2019. Via Walter Tobagi-Via Santa Rita da Cascia. Fotografia allineata alle "Torri Ligresti", delle quali, forse, per il prossimo futuro, solo una sopravviverà alla "Milano palazzinara". La terza torre, in direzione Lodovico il Moro, acquistata da una multinazionale del marketing pubblicitario è in corso di ristrutturazione. Le restanti tre si trovano in uno stato di degrado estetico (e non solo) notevole con ampie volumetrie inaffitate e reinvendute... Sono destinate alla demolizione ? (destino prossimo anche per le Torri di Certosa-Musocco-Stephenson)

    Milano Barona Marzo 2019. Via Walter Tobagi-Via Santa Rita da Cascia. Fotografia allineata alle “Torri Ligresti”, delle quali, forse, per il prossimo futuro, solo una sopravviverà alla “Milano palazzinara”. La terza torre, in direzione Lodovico il Moro, acquistata da una società estera del marketing pubblicitario, è in corso di ristrutturazione e restyling. Le restanti tre (le prime due occultano, nell’immagine, la terza) si trovano in uno stato di degrado estetico (e non solo) notevole con ampie volumetrie inaffitate e invendute… in evidente stato d’incuria.
    Sono destinate alla demolizione ? (destino prossimo anche per le torri di Certosa-Musocco-Stephenson)

    Milano Lambrate 1947. Stabilimenti Innocenti. Collaudo "scooter Lambretta".

    Milano Lambrate 1947. Stabilimenti Innocenti. Collaudo “scooter Lambretta”.

    Milano 1958, Lorenteggio. Sfilata di Carnevale in prossimità dell'incrocio Via Lorenteggio-Via Inganni. Inconfondibile lo stile architettonico dell'Opera Devota Maculan della palazzina posta sulla destra dell'immagine.

    Milano 1958, Lorenteggio. Sfilata di Carnevale in prossimità dell’incrocio Via Lorenteggio-Via Inganni (la direttrice stradale ritratta della fotografia). Inconfondibile lo stile architettonico dell’Opera Devota Maculan (la palazzina visibile sul lato destro dell’immagine).

    Milano-Sempione anni '60. Visione notturna dell'Arco della Pace.

    Milano-Sempione anni ’60. Visione notturna dell’Arco della Pace.

    Milano Vigentino-Rogoredo anni '60. Abbazia di Chiaravalle. (fonte fotografica sovraimpressa nell'immagine).

    Milano Vigentino-Rogoredo, anni ’60. Abbazia di Chiaravalle. (fonte fotografica sovraimpressa nell’immagine).

    Milano Quarto Oggiato, 1970 circa. Via Carlo Amoretti, vecchia stazione Ferrovie Nord.

    Milano 1947. Corso Vittorio Emanuele, corteo dei disoccupati post recessione economica immediato dopoguerra. Autore Gian Battista Colombo.

    Milano 1947. Corso Vittorio Emanuele II, corteo dei disoccupati recessione economica post bellica dell’immediato dopoguerra. Autore Gian Battista Colombo.

    Milano-Argonne anni '50 del 1900. La Cascina Acquabella (oggi non più esistente) situata nelle vicinanze di Corso Plebisciti. Demolita verso la fine degli anni '60 nell'edificazione urbana di palazzi residenziali. (fonte Lombardia Beni Culturali)

    Milano-Argonne anni ’50 del 1900. La Cascina Acquabella (oggi non più esistente) situata a ridosso di Corso Plebisciti. Demolita verso la fine negli anni ’60 nell’edificazione urbana di palazzi residenziali. (fonte Lombardia Beni Culturali)

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    MESSAGGIO INDIRIZZATO AL MULTIACCOUNT

    UTENTE IDENTIFICABILE NELLA SCHERMATA SOTTOSTANTE, UTENTE DEL FORUM MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4909

    ssc2

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=19f77747e055024f43bf0cd3a3e36d4b&t=1232367&page=4910

    SSC

    IL DIFFAMATORE-CALUNNIATORE (DEL QUALE SI CONOSCE L’IDENTITA’), HA SCRITTO LE SEQUENTI FRASI ALL’INDIRIZZO DEL GESTORE DI QUESTO SITO (SI TENGA PRESENTE CHE NEL FORUM MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY SONO STATE RISCONTRATI FOTORITOCCHI DI IMMAGINI RECANTI LOGHI E SIMBOLI DEI PROPRIETARI. SULL’INCORRERE IN SANZIONI AMMINISTRATIVE SONO LORO I PRIMI A DOVERCI RIFLETTERE).

    L’utente che gestisce il sito milanobarona.myblog.it e che segue assiduamente milano sparita, RUBA costantemente immagini prese da questo thread, postandole poi sul suo blog e facendo morali a destra e manca. Altresì è convinto che tali immagini vengano da fonti da lui certificate e collezioni private. A tale utente vorrei dire che per pubblicare una fotografia o diverse, prese da fonti da lui non dichiarate, potrebbe incorrere in sanzioni amministrative. Consiglio a taluno elemento di non fare il sapientone e riempire il suo povero blog con immagini non sue, giocando a fare lo storico, non essendone capace. Nessuno di noi è uno STORICO, semplicemente svolgiamo, chi più, chi meno, delle ricerche sia di luoghi scomparsi o semplicemente di analisi di fotografie attinenti a luoghi ancora esistenti ma mutati dal progresso. Io personalmente non sono ne uno STORICO, ne un RICERCATORE, intendo ufficialmente, semplicemente mi diletto a livello, si può dire dilettantistico a svolgere ricerche sul campo e/o presso archivi col fine unico di svelare enigmi storici attinenti alla milano d’un tempo. Infine ricordo a costui di non fraintendere il significato di Sckyscrapercity Milano Sparita, attenzione non è un semplice forum, ma un luogo dove si parla/discute/ipotizza della città di Milano che fu, a livello architettonico e composto da personaggi certamente non stupidi, persone che come me hanno pubblicato dei libri, pagando i diritti di riproduzione a fior di euro, persone che danno l’animo oltre al loro tempo per la nostra amata città. Quindi non direi che siamo dei trastullatori, anzi opterei per confermare che sia io che gli altri utenti in una qualche certa misura riusciamo a contribuire alla storia di Milano.
    Concludo la mia arringa e mi scuso con gli utenti per la lunghezza di tale post, perdonatemi ma sapendo che il gestore del blog milano barona ci legge, dovrà leggere giocoforza la mia lamentela, sperando che ne faccia tesoro.

    LE “SANZIONI AMMINISTRATIVE” DI CUI L’AUTORE DEL PRESENTE WEB VERREBBE MINACCIATO DA PARTE DI QUESTO, “LEONE DA TASTIERA” (LE CUI COMPETENZE STORICHE, SUE E DI ALTRI 2-3 MASSIMO “COLLEGHI” , PRIVI DI TITOLI LEGALI PER ESSERE QULIFICATI COME STORICI… BONTA’ LORO…) SONO TUTTE DA DIMOSTRARSI, ESSENDO LUI, ED I “COLLEGHI” DEGLI “AMATORI” DILETTANTI… (MALGRADO I POTERI CHE SI AUTOELEGGONO CONTRO AUTORI INDIPENDENTI DELLA CRONOLOGIA FOTOGRAFICA DI MILANO). OVVIAMENTE QUESTO WEB NON SI QUALIFICA COME STORICO, SIA BEN INTESO, IL LIVELLO E’ DILETTANTISTICO COME QUELLO DEI SUCCITATI, CON LA DIFFERENZA CHE PER QUESTO WEB NON SONO STATI SCOMODATI AUTO-EDITORI…, FACEBOOK E TRANSAZIONI MONETARIE). IL “LEONE DA TASTIERA” FINGE DI NON SAPERE CHE LE PAGINE FACEBOOK CON LE QUALI ALCUNI DI QUESTI SOGGETTI COLLABORANO, DA ANNI, (VEDESI , PER ESEMPIO, “MILANOMANIAC” PER LA PAGINE FBOOK DELLA BARONA) POSTANO IMMAGINI SENZA MAI CITARE LE FONTI (RARAMENTE LE FONTI SONO CITATE, ANCHE, NEL LORO FORUM). NON RISULTA CHE SIANO MAI STATI (TALI SOGGETTI) SANZIONATI …MA SAREBBE MOLTO INTERESSANTE CAPIRE QUANTE IMMAGINI ( PROTETTE DA DIRITTI D’AUTORE) SIANO STATE PUBBLICATE DA FBOOK. IL SITO GESTITO DA QUESTO PERSONAGGIO (CHE HA PROBLEMI DI PERSONALITA’, INUTILE NEGARLO) NON CITA LE FONTI DA DOVE ATTINGE LE IMMAGINI (QUINDI… SI PUO’ CONCLUDERE… MA DA QUALE PULPITO…).

    IL “LEONE DA TASTIERA”, NON PARCO DELLE DIFFAMAZIONI SCRITTE HA AGGIUNTO:

    È palesemente ovvio che lo sa, ma ti pare giusto insultare la gente, dandoci dei buoni a nulla?
    Se vuole rubare le foto, che lo faccia, ma che si mette a fare commenti inutili e senza senso proprio no.
    Che gentaglia che ci sta in giro. Non ho parole, sono schifato. In ogni caso mi limito come avrai letto/visto, ad aver fatto due commenti, non sono li come un p…. tutti i giorni a sparare cagate.

    TALE “SIGNORE”, UTILIZZANDO IL TERMINE “RUBA e RUBARE” , MI ATTRIBUIREBBE UNA O PIU’ AZIONI DI CUI IL REATO DEL CODICE PENALE:

    Dispositivo dell’art. 624 Codice penale. Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui (1), sottraendola (2) a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri(3) , è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da centocinquantaquattro euro a cinquecentosedici euro [625, 626, 649].

    E’ CHIARAMENTE UNA CALUNNIA O SECONDO I DISPOSITIVI PROCEDURALI ATTUALI UNA DIFFAMAZIONE, ANZI LA DIFFAMAZIONE E’ AGGRAVATA PERCHE’ TALE SOGGETTO ATTRIBUIREBBE, A COLUI CHE GESTISCE QUESTO SITO, DUPLICI REATI, QUALI ANCHE IL NON CITARE LE FONTI DALLE QUALI ATTINGE IMMAGINI PUBBLICATE (PECCATO CHE TALE “REATO” VENNE COMMESSO DAL MEDESIMO SOGGETTO, DAI RESTANTI DEL FORUM, DA DIVERSE PAGINE FACEBOOK, ALCUNE FORIERE DI INTROITI NOTEVOLI, ALLE QUALI ALCUNI DI LORO COLLABORANO).

    SI ATTENDE CHE IL/I “LEONI DA TASTIERA” ARRIVINO A FARE “NOMI”…(ANCHE SE SINO AD OGGI, I “SIGNORI” DI FACEBOOK-SSC HANNO SEMPRE SOTTOINTESO UNA GENERALITA’ ANAGRAFICA (DELLA PERSONA, AUTORE DI QUESTO WEB) NON ANCORA (PER IL MOMENTO) DICHIARATAMENTE NOMINATA CON NOME E COGNOME

    TALE PERSONAGGIO (SOVENTE INTENTO IN SOLILOQUI CON VARI MULTIACCOUNT, DATO CHE IN TALE FORUM IL NUMERO DI ACCOUNT SUPERA QUELLO DELLE PERSONE REALI ISCRITTE) SOSTIENE (ANZI ACCUSA) CHE L’AUTORE DI QUESTO SITO AVREBBE, PRESUMIBILMENTE ANCHE A SUO DANNO, “RUBATO” IMMAGINI, INCLUSA L’IMMAGINE SOTTOSTANTE CHE PROVIENE, NON DAL FORUM MILANO SPARITA MA DA QUESTO WEB

    https://www.icviapalmieri.gov.it/plessi/

    Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano 1931 circa, Chiesa Rossa – Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri.

    L’UTENTE DOVREBBE DIMOSTRARE LA VALIDITA’ E ATTENDIBILITA’ DELLE SUE ACCUSE QUANDO ADOTTA, ALL’INDIRIZZO DI MILANOBARONA E AUTORI… , IL VERBO “”RUBA; SE VUOLE RUBARE…”

    RUBARE COSA ED A CHI, E QUANDO ?

    QUI LE AZIONI LEGALI SI DOVREBBERO FARE CONTRO QUESTA GENTE, A PARTIRE DAL “LEONE DA TASTIERA”, COME TUTTI POSSONO CONSTATARE (METODI DI QUESTA GENTAGLIA PASSABILI DI PROCEDIMENTI PENALI, DOVE IMPONGONO, CON SISTEMI INTIMIDATORI E PERSECUTORI, COERCITIVI, AGLI AUTORI DI PAGINE WEB A LORO CONCORRENTI, COSA PUBBLICARE, COSA INVECE NO, COSA SCRIVERE, COSA NO). LE “SPARATE” CHE ESPRIMONO CONTRO QUESTO SITO AVVALORANO CERTI TIPI DI CRITICHE E ANTIPATIE RIVOLTE VERSO DI LORO DA DIVERSO TEMPO (DA QUANDO MILANOBARONA VENNE PUBBLICATO, SI RICEVONO, DA PARTE DEL SOGGETTO CITATO E ANCHE ALTRI, SEMPRE PARTE DI TALE FORUM, COMMENTI DI CRITICA, INTIMIDAZIONE, CONTESTAZIONE, DI SUBORDINAZIONE, RIVENDICAZIONI. DALLO SCORSO LUGLIO 2018, DIRETTAMENTE NEL FORUM SUCCITATO NON SI CONTANO PIU’ AZIONI DI DENIGRAZIONE, AL LIMITE DELLA CALUNNIA E DIFFAMAZIONE, CONTESTAZIONI E ACCUSE … CHE DOPO ESSERE STATE “MESSAGGIATE” IN QUESTO WEB… SI SAREBBERO POI ESTESE SU TALE FORUM).

    MILANOBARONA NON E’ UN SITO COMMERCIALE (A DIFFERENZA DI UN’ALTRA PAGINA FACEBOOK DEDICATA A TALE QUARTIERE), DI VENDITA LIBRI, DI INCREMENTO FINANZIARIO DI UNA MULTINAZIONALE (IN MISURA DEGLI ACCESSI DI VISITE E REGISTRAZIONI UTENTI). NON E’ UN SITO DOVE SI FAREBBE PROMOZIONE DELL’IMMAGINE DI SE STESSI (COME AVVIENE IN ALCUNE PAGINE FACEBOOK CORRELATE E GESTITE DA “PAPAVERI” DI UN CERTO TIPO). QUESTO SITO NON NECESSITA DI PUBBLICITA’ E RENDE INDIFFERENTI QUANTI UTENTI LO VISITINO IN UN GIORNO, SETTIMANA, MESE, ANNO…!!!

    INNANZITUTTO GLI INSULTI SONO SEMPRE PARTITI DA TALE FORUM DEL QUALE NON MENO TRE SOGGETTO SONO IDENTIFICABILI NELLE LORO GENERALITA’ ANAGRAFICHE (INSULTI DEL TIPO “MENTECATTO”, “FUORI DI TESTA”, “UNO CHE NON CAPISCE PROPRIO NULLA”, “STA MALE CON LA TESTA” , “GENTAGLIA”, ETC… ). SI EVIDENZIA CHE TALE AZIONE (RUBARE), TALI PERSONAGGI, NON L’HANNO MAI ATTRIBUITA VERSO ALCUNE PAGINE FACEBOOK COMMERCIALI, (NELLA FATTISPECIE DUE) CHE HANNO RIPUBBLICATO, IN 9 ANNI, CENTINAIA DI MIGLIAIA DI IMMAGINI DAI MEDESIMI PUBBLICATE NEL LORO FORUM SENZA CHE NESSUNO VENISSE ACCUSATO DI ESSERE UN LADRO. ANZI, ALCUNI DI ESSI (FORUM SKYSCRAPER) COLLABORANO CON TALI PAGINE FACEBOOK.

    DUNQUE, DATO CHE QUALCHE GIORNO FA HAI SCRITTO CHE MI VORRESTI DARE UNA LEZIONE DI VITA, SE VUOI MI PUOI DARE UNA “LEZIONE DI VITA” , SE DESIDERI… CI VEDIAMO, IO E TE A MILANO, IN VIA BARI 8, DOVE RISIEDE UNO DEGLI AUTORI DELLE PAGINE FACEBOOK CHE UTILIZZANO, PER FINI COMMERCIALI, FOTO CHE TU POSTI DA ANNI, SENZA SPECIFICARNE L’ORIGINE, DANDO POI DEL LADRO AGLI AUTORI DI WEB COME QUESTO (O QUANTO MENO ATTRIBUENDO AZIONI DI “RUBERIA” PER L’UTILIZZO DI IMMAGINI INDIPENDENTI DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY (VEDESI L’ATTRIBUTO “RUBARE FOTO” RIVOLTO A CHI GESTISCE QUESTO SITO CHE UTILIZZA IMMAGINI OTTENUTE DA RICERCHE IN BING E GOOGLE). QUANTO MENO, AL MINIMO GESTO INCONSULTO PARTIRANNO, VERSO TALE PERSONAGGIO, MIO MALGRADO, QUERELE PER AZIONI LESIVE CONCRETE.

    IL TERMINE RUBARE (RIFERITO AD IMMAGINI CHE SONO DISPONIBILI IN SITI CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON I DIFFAMATORI DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY) LO UTILIZZI PER TE, VERSO COLORO CHE NON TI HANNO EDUCATO, INCLUSO ANCHE IL MONDO DEI CONSIGLIERI E ASSESSORI COMUNALI (MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE) E REGIONALI (MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE) PROBABILMENTE TUOI (VOSTRI) AMICI.

    TALE VERBO LO UTILIZZI PER GLI AUTORI DI CERTE PAGINE FACEBOOK CHE SONO DIVENTATE “GRANDI” GRAZIE AD UNA QUANTITA’ IMPRESSIONANTE DI IMMAGINI INIZIALMENTE POSTATE (ANCHE IN FORMA INEDITA) DA “MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY” SENZA ESSERE DEFINITI LADRI E ACCUSATI DI FURTI.

    SI RENDE NOTO CHE RIPETUTE VOLTE, QUESTO SITO, E’ STATO OGGETTO DI COPIA E INCOLLA DI IMMAGINI E DIDASCALIE INSERITE IN PAGINE FACEBOOK COMMERCIALI…ABBINATE A VENDITA DI UN LIBRO MAI, PERO’, VENNE UTILIZZATO IL TERMINE “RUBARE”… MA AL SUO POSTO QUELLO DI COPIA E INCOLLARE TESTI ALTRUI, DIMOSTRANDO SCARSA SERIETA’ (COME DI FATTO SAREBBE).

    IL “SIGNORE” VADA PURE A SFOGARE LE FRUSTRAZIONI ALTROVE E A DANNO DI ALTRI…

    TALI PERSONAGGI CERCANO DI DENIGRARE, NONCHE’ ORMAI SPINGERSI ANCHE AD ATTI DI RAVVISABILE DIFFAMAZIONE E CALUNNIA, NEL TENTATIVO DI SCREDITARE QUESTO WEB SCORAGGIANDO VISITE DEGLI INTERNAUTI E CERCANDO DI COMPROMETTERE L’ESISTENZA STESSA DI “MILANOBARONA”(OVVIAMENTE CERCANO LA LITE PER GENERARE QUALCHE COSA CHE I MEDESIMI POSSANO UTILIZZARE PER DETERMINARE LA CENSURA DI QUESTO WEB…). QUESTO SITO NON VENDE LIBRI E NON SI QUOTA NEI MERCATI FINANZIARI… SEMMAI SONO TALI PERSONAGGI A COLLABORARE CON QUALCHE PAGINA FACEBOOK COMMERCIALE.

    ORA LA CORDA SI STA SPEZZANDO PERCHE’ L’AVETE TIRATA TROPPO, OK?

    SE VUOI DARMI UNA “LEZIONE DI VITA” PUOI INSERIRE UN COMMENTO E CONCORDIAMO UN INCONTRO ALL’INDIRIZZO SPECIFICATO (IL LEONE DELLA TASTIERA PUO’ DIMOSTRARE DI ESSERE UN LEONE ANCHE NELLA VITA REALE).

    IL TERMINE RUBARE E’ UNA CALUNNIA CHE TI CONSIGLIO DI RISERVARE A TE STESSO INSIEME A QUALCHE ALTRO DIPENDENTE COMUNALE.

    SOLO DIFFAMATORI E CALUNNIATORI DOC… IN QUEL FORUM…

    ALCUNI DI VOI SONO IDENTIFICABILI TRAMITE GENERALITA’ ANAGRAFICHE… ATTENZIONE A NON TIRARE TROPPO LA CORDA PRIMA CHE SI SPEZZI…CHE LE FATICHE PER GESTIRE QUESTO WEB NON SONO FATTE DA PERSONE CHE “RUBANO”…

    SIA CHIARO CHE LO SCRIVERE CHE IL TUO FORUM (E LE PAGINE FACEBOOK CHE SFRUTTANO LE IMMAGINI CHE POSTI, TU E QUALCHE ALTRO “COLLEGA”), NON HANNO VALORE STORICO… (E’ AUTOEDITORIA) E’ UN DIRITTO SACROSANTO DI CRITICA. VOI NON OPERATE IN AMBITO UNIVERSITARIO (E QUESTO SI VEDE MOLTO BENE) E L’AUTORITA’ CHE TI AUTOCONFERISCI (VEDESI IL VERBO “RUBARE”, INSULTARE, SCRIVERE CHE QUESTO SITO E’ GESTITO DA UN MATTO INCAPACE) E’ SOLO UNA FORMA DI BULLISMO INGIUSTIFICATA E GRATUITA TUTT’ALTRO CHE ESTRANEA A REATI RAVVISABILI.

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    Milano 1926. Via Paolo Sarpi, venditore ambulante cinese di biogiotteria.

    Milano 1926. Via Paolo Sarpi, venditore ambulante cinese di bigiotteria e collane.

    Milano Derganino Farini. immediato dopoguerra 1948 circa. Viale Jenner.

    Milano Derganino Farini. immediato dopoguerra 1948 circa. Viale Jenner.

    Milano, prile 1966. Barona. Inaugurazione plesso di residenza popolare "Quartiere Sant'Ambrogio 1". (Archivio Ernesto Fantozzi)

    Milano, Aprile 1966. Barona. Inaugurazione plesso di residenza popolare “Quartiere Sant’Ambrogio 1”. (Archivio Ernesto Fantozzi)

    Milano Bovisa 1984. Stabilimenti Montedison.

    Milano Bovisa 1984. Stabilimenti Montedison.

    Milano Aprile 1978. Quartiere Calvairate. Piazzale Cuoco angolo Via R. Carabelli. Posto di blocco nel periodo del rapimento di Aldo Moro.

    Milano Aprile 1978. Quartiere Calvairate. Piazzale Vincenzo Cuoco angolo Via R. Carabelli. Posto di blocco nel periodo del rapimento di Aldo Moro. Alle spalle del fotografo la stazione dei Vigili del fuoco (di cui si nota la vecchia pavimentazione a “Pavè” della rampa d’uscita dei veicoli di emergenza).

    Milano, Corso Garibaldi, primi del '900.

    Milano, Corso Garibaldi, primi del ‘900.

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=157869986

    Foto inflazionata da anni, decine e decine di volte da Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook. E' facile localizzarla come Via Melchiorre Gioia, antecedente alla copertura della Martesana. La diascalia recentementa apparsa a nome di "vecchiamilanodoc" (Melchiorre Gioia all'altezza della ex Breda) è frutto di "ravanamenti" del medesimo nel seguente web http://urbangenoma.it/poi/stabilimento-breda-elvetica-via-melchiorre-gioia/ Questo ci insegna che la storia dilettantistica, estrenea dalla vera storia, anche locale, frutto di ricerche universitarie... è percorribile da tutti se si dispone di un computer e una connessione ad internet. Questo dimostra che tali personaggi non sono storici ma smanettoni del web (incluso anche questo web, si intende). Facebook vende libri basati sul copia e incolla dalla rete...

    Foto inflazionata da anni, decine e decine di volte da Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook. E’ facile localizzarla come Via Melchiorre Gioia, antecedente alla copertura della Martesana. La diascalia recentementa apparsa a nome di “vecchiamilanodoc” , account “Pataccaro” demenziale di Milano Sparita SSC (che ha recentemente scritto di essere vittima di prelievi di immagini ad opera di chi gestisce questo sito, ovviamente quasi una calunnia) che vanta l’aver scoperto che si tratta di una Melchiorre Gioia all’altezza della ex Breda) è frutto di “ravanamenti” del medesimo utente nel seguente web http://urbangenoma.it/poi/stabilimento-breda-elvetica-via-melchiorre-gioia/ .Questo ci insegna che la storia dilettantistica, estrenea dalla vera storia, anche locale (estranee a ricerche universitarie…) è percorribile da tutti se si dispone di un computer e una connessione ad internet. Questo dimostra che tali personaggi non sono storici (e nemmeno ricercatori) ma smanettoni del web (incluso anche questo web, si intende, mai vantato di essere un web storico). Facebook vende libri basati sul dilettantismo di immagini e testi pescati dalla rete internet…(ergo autoeditoria amatoriale). Si rammenta che tali utenti SSC, anni fa, qualificarono una località identica (ripresa da un’angolazione differente e in data anteriore) … come Naviglio Pavese-Conca Fallata (l’immagine e la didascalia errata venne proposta da Facebook nello scorso Novembre). I soggetti menzionati fanno “l’errata corrige” non dichiarata solo dopo che l’errore venne evidenziato in questo sito internet… sempre nello scorso Novembre…

    Milano 1968. Foro Bonaparte-Cairoli. Manifestazione operai del Gruppo Montedison (inclusi gli Stabilimenti alla Bovisa).

    Milano 1968. Foro Bonaparte-Cairoli. Manifestazione operai del Gruppo Montedison (inclusi gli Stabilimenti alla Bovisa).

    ________________

    Cimitero della Mojazza (elucubrazioni di 5 utenti… dipendenti di pubbliche amministrazioni locali…e non uno di più… essendo tutti multiaccount gestiti da “4 gatti” di Milano Sparita Skyscrapercity)

    Queste presunte “ricerche” storico fotografiche

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4903

    sciorinate per ricerche storiche quasi inedite… sono, come tutti possono constatare, già tranquillamente reperibili in Wikipedia

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cimitero_della_Mojazza

    denotano la tendenza imbonitrice di questi 4 gatti…(leoni della tastiera…)

    Quindi si tratta di “scoperte dell’acqua calda” da parte di “Wementi” tendenti ad attacchi (in stile cyber-bulling) personali a danno di web e autori non allineati al loro monopolio e tendenti a speculazioni interpretative non storicamente riconoscibili e attendibili (leggasi in rete il neologismo wemente… cosa significa).

    Una nota di puntualizzazione.

    Tra il 1910 e 1920 in corrispondenza di Piazzale Lagosta 1 il vecchio cimitero della Mojazza era stato soppresso da decenni, indipendentemente dall’esistenza di muretti al cui interno venivano organizzate gare sportive. Sino ai primi anni ’20, il Cimitero della Mojazza era ancora esistente solo in un perimetro residuale compreso tra l’attuale Piazzale Lagosta (lato sud del Mercato Comunale verso Via Volturno), prime decine di metri di Viale Zara, prime decine di metri di Via Pola.

    Avendo avuto parenti (classe fine ‘800) che risiedettero in Piazzale Lagosta 1, dal 1920 sino al 1977, (poi trasferiti in altro quartiere) sono perfettamente a conoscenza che il Cimitero della Mojazza, dell’Isola Garibaldi, si estendeva oltre i confini descritti in Milano Sparita SSC. Nella realizzazione del plesso di Piazzale Lagosta 1, era delimitato tra il Mercato Comunale di Piazzale Lagosta sino all’imbocco dell’attuale Viale Zara, sconfinando nei primi 80 metri circa dell’attuale Via Pola (il plesso di case popolari di Lagosta 1 era, ai primi del ‘900, esterno al perimetro di tale cimitero).

    Da adolescente mi venne raccontato che all’avvio dell’abitabiltà delle ex Case Popolari di Piazzale Lagosta 1, a partire dal 1920, un settore di tale cimitero, in tale anno, non era ancora del tutto dismesso e abbandonato (soppresso) essendoci ancora alcune “pertiche” in attesa del trasferimento delle salme al Cimitero Maggiore di Musocco (siamo a soli 2 anni dal termine della Pima Guerra Mondiale, molte attività subirono interruzioni e ritardi di anche 3 anni).

    Mi venne raccontato che per il primo anno (1920-21) il “panorama” che gli inquilini (che avevano gli alloggi che si affacciavano sull’attuale Piazzale Lagosta) visionabile dalle finestre delle loro abitazioni… non era proprio dei più allegri…

    Sarebbe arrivata l’ora di smontare quell’aurea di storici che questi 4 gatti continuano ad autoattribuirsi quando il 100% di quello che dichiarano di scoprire preesiste in rete da molto tempo prima.

    https://www.loquis.com/loquis/31133/Cimitero-della-Mojazza

    https://blog.urbanfile.org/2017/11/24/milano-isola-dove-cera-il-cimitero-la-mojazza/

    https://www.ilmilaneseimbruttito.com/2017/11/23/non-sei-di-milano-se-non-conosci-il-mistero-della-tomba-del-parini/

    http://ilmirino.it/2018/02/09/giuseppe-parini-mistero-sua-tomba/

    http://milanoneisecoli.blogspot.com/2014/07/i-cimiteri-milanesi.html (questo web è prodotto da una persona molto prossima a Milano sparita SSC)

    Alle anime perse

    Si rammenta agli storici dilettanti (qui lo siamo tutti, a partire da loro) di Milano Sparita SSC (da cui derivano anche opere autoeditoriali di carattere amatoriale e non certificabile come produzione storica) che per produrre letteratura storica attendibile, nei forum e oltre, non sono sufficienti wikipedia e il web…e raccolte fotografiche librarie… oppure visitare i musei di Milano, consultare le varie biblioteche e raccolte librarie e fotografiche civiche…(eventualmente anche materiale fotografico civico dismesso a loro uso privato…) serve una laurea in Storia, dottorati e ricerche approfondite patrocinate da Ministeri, Enti, Sovrintendenze, Regioni e Comuni… (titoli che non possiede nessuno di loro e ancor meno gli autori delle derivate Facebook che attingono, dal 2012, oltre mezzo milione di foto postate dal 2006 ad oggi).

    Quindi nulla di scientificamente e storicamente attedibile per mano di questi dipendenti ed ex dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni comunali. Un termine di paragone simile è applicabile anche per le derivate facebook che attingono materiale fotografico da quel forum.

    Se ne facciano una ragione poiche’ la ricerca storica è un’altra cosa da quello che speculano nel forum (incluso anche l’altro forum SSC, dedicato ai trasporti ATM, popolato da utenti dipendenti ATM che hanno, nell’arco di 13 anni, attinto foto e dati, dagli archivi storici e tecnici ATM… senza pero’ adottare metodi da veri addetti ai lavori, seguendo un iter da dilettanti).

    Ovviamente questo sito (milanobarona) non ha mai avuto la pretesa di considerarsi storico… è solo una mera cronologia di immagini e qualche ricordo personale (e di fonti cronologiche attinte dalla rete, prefirribilmente non vincolare dai diritti intellettuali…) e nulla di più. Non diversamente sarebbero Milano Sparita SSC e Facebook (inclusa la pagina dedicata alla Barona) che di “storico ufficiale” non hanno i carismi necessari per esserlo… (errori di localizzazione e interpretazione urbanistica delle pagine Facebook sono nati anche dagli archivi fotografici postati da questi soggetti di Skyscrapercity… errori di localizzazione e storicizzazione commessi proprio dai medesimi soggetti).

    Commercialmente e editoralmente, si tratta di produzioni autoeditoriali non verificate nè supervisionate da enti universitari (si tratta, pertanto, di produzioni web ed editoriali puramente amatoriali, sia nella veste internettiana che editoriale, come avviene per le pagine Facebook “Milano Sparita e da ricordare” e “Da Milano alla Barona”) .

    Siamo davanti all’operato prodotto da autori che per hobby hanno (temporaneamente e al di fuori di competenze professionali idonee di valore legale e storico) intrapreso una attività documentale (anche commerciale) che potrebbe essere soggetta a margini di errore e di metodo significativi, perchè condotta in contesti estranei e indipendenti dalle ricerche accademiche e universitarie ed ai protocolli di verifica e ricerca accademici. Questo vale anche indipendentemente da “eventi” che qualcuno di loro è riuscito ad ottenere presso l’Università privata dello IULM e/o recensioni giornalistiche come avvenuto per i libri e la pagina Facebook di Milano sparita e da ricordare…

    Senza una laurea in storia, senza un progetto accademico…tutto quello che si scrive e si pubblica è assimilabile all’autoeditoria (scrivono sotto la responsabilità di eventuali inattendibilità editoriali e refusi vari).

    … Come dire… equivale alla pubblicazione editoriale di un proprio diario di “memorie”, individuali e collettive… ma privo di un’approvazione e supervisione di professionisti del settore. Si può attingere da storie vere (molte raccontate) ma il “diario” prodotto non è una fonte storica ufficiale (in quanto tale) redatta da coloro che per professione si occupano di storia. Quindi, spiace ammetterlo, non è vera storia ma raccolta (in alcuni casi disorganica) di ricerche e immagini in ambito amatoriale.

    Tali proposte editoriali sono governate (a prescindere dagli sfoghi che alcuni di quegli autori lanciano contro questo sito) dalle stesse vulnerabilità di Wikipedia.

    Wikipedia si prende cura di verificare che un articolo sia dimostrato da un elenco di fonti bibliografiche e biografiche tracciabile… ma Wikipedia non può verificare l’attendibilità storica e scientifica delle fonti elencate ma solo prevenire articoli scritti di propria iniziativa e privi di una fonte, anche web, (sovente anche le fonti citate in wikipedia sono passibili di errori).

    Le critiche rivolte a Wikipedia sono dovute alla presenza di numerosi errori nelle varie versioni linguistiche di questa “enciclopedia universale web” che a differenza delle vere enciclopedie, non è scritta e redatta da professionisti… ma da chiunque… (i vincoli per l’approvazione di un articolo wikipedico sono quelli di scrivere articoli solo sulla base di determinate fonti indicate, senza garantire che i metodi di esposizione adottati rendano leggibile l’articolo e che il medesimo attinga da fonti delle quali sia certa l’attendibilità).

    L’utopia internet (e di Zuckerberg) della “condivisione” del sapere (utopia alla base della stessa rete internet) si sgretola davanti all’inevitabile dilettantismo dei suoi “clienti” e collaboratori che condividono un sapere non certificato da nessuno e pertanto amatoriale con la natura “grezza” che lo contraddistingue.

    Condividere il sapere non sempre equivale a diffondere un “sapere” correttamente e metologicamente esposto.

    Se ne facciano una ragione e si comportino come tali (storici per diletto, non per professione e come tali privi di un’autorità propria e non riconoscibili da nessuno per via ufficiale, opere commerciali incluse, opere subordinabili e assimilabili all’autoeditoria, perchè soggette a margini di incertezza espositiva e documentale non trascurabilii … dato che autori e supervisori sono le stesse persone !).

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    E’ indiscussa la paternità dell’omicidio di Andrea Campagna per opera di Cesare Battisti. Sorge però un dubbio. Chi c’era dietro le azioni terroristiche di Battisti e dei PAC ?

    Comunismo ?

    Oppure, come la storia insegna, i nostri ex Servizi segreti ?

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Area di servizio Mobil, intersezione Via Modica/Santa Rita da Cascia, luogo omicidio agente DIGOS Andrea Campagna (eseguito dal gruppo terroristico dei PAC, Proletari Armati per il Comunismo)

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Area di servizio Mobil, intersezione Via Modica/Santa Rita da Cascia. Luogo dell’omicidio dell’agente DIGOS Andrea Campagna (eseguito dal gruppo terroristico dei PAC, Proletari Armati per il Comunismo).

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica-Via Santa Rita da Cascia (area di servizio Mobil). Luogo dell'agguato mortale teso all'agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione dei PAC Proletari Armati per il Comunismo.

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica-Via Santa Rita da Cascia (area di servizio Mobil). Luogo dell’agguato mortale teso all’agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione dei PAC Proletari Armati per il Comunismo.

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell'agguato mortale teso all'agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione PAC Proletari Armati per il terrorismo.

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell’agguato mortale teso all’agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione PAC Proletari Armati per il Comunismo.

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell'agguato mortale a danno dell'agente DIGOS Andrea Cammpagna (esecuzione PAC, Proletari Armati per il Comunismo).

    Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell’agguato mortale a danno dell’agente DIGOS Andrea Campagna (esecuzione PAC, Proletari Armati per il Comunismo).

    Milano, anni '20 del 900. Lambrate e la Via Vittorio Emanuele III appena rinonimata in Via Conte Rosso (dopo l'accorpamento del Comune autonomo di Lambrate alla città di Milano).

    Comune di Lambrate, 1920 circa. Via Vittorio Emanuele III prima dell’accorpamento con Milano, avvenuto nel 1923. Da tale data la via venne rinonimata in Via Conte Rosso.

    Milano anni '20 del 900. Lambrate, Via Conte Rosso e l'ex palazzo del Municipio quando Lambrate era un Comune autonomo rispetto a Milano (accorpato a Milano dal 1923).

    Milano anni ’20 del 900. Lambrate, Via Conte Rosso (ex Vittorio Emanuele III) e l’ex palazzo del Municipio (quando Lambrate era ancora un Comune autonomo rispetto a Milano. Accorpato alla città di Milano dal 1923).

    I “pensionati digitali” del “forum” Milano Sparita Skyscrapercity (recentemente qualificati come bufalari, vedesi la teoria dei tombini di Bonola, coincidenti.. secondo loro, con il tunnel della M1 e/o le Trombe di Eustachio implementate nelle “corriere” degli anni ’50…ahahaha) sono in vena di provocazioni e illazioni. Scrivono che questo sito ruberebbe loro immagini d’archivio …. ahahaha… personalmente i loro archivi possono tranquillamente ripostarli come admin in Milano Sparita Facebook (la versione “telenovela” del suddetto “forum”).

    Indubbiamente ai poltronieri ATM+Polizia Municipale rode la presenza di un web che ha rotto, seppur marginalmente, un loro monopolio (senza regole ed arrogante) anche basato su foto marchiate, smacchiate e poi girate a Zuckerberg….

    Le immagini di questo web sono setacciate, soprattutto, con i motori di ricerca e vengono scartate, sistematicamente, priorio quelle che appaiono postate da loro, nel forum sopra menzionato…che ad essere onesti meriterebbe, vista anche la presenza di qualche nostalgico dei balconi di Piazza Venezia (a Roma), un bel Decreto di Oscuramento…(congunto con alcune pagine Facebook che dai medesimi si alimentano…).

    Rispetto al passato, molte delle immagini qui recensite non sono più integrate da fonte fotografica proprio per impedire (loro) la conoscenza di fonti alternative dalle quali pescare immagini che vengono poi acquisite da Facebook.

    Che continuino pure a rodersi il fegato, loro e gli admin di quella schifezza berlusconista salviniana chiamata Milano Sparita Facebook e le derivate riservate alla Barona…loro e i consiglieri comunali e regionali a loro vicini…

    paventano azioni legali… mah, pensare che qualcuno lo ha immaginato, verso di loro, molto prima…(sognerebbero anche la notte … l’oscuramento di un sito che ha cercato di rompere un regime di monopolio, privo di regole, che vincola la libera circolazione di immagini e testi di storia locale dal 2006). I “signori” non minacciano azioni legali verso Facebook Milano Sparita e pagine della Barona che hanno sfruttato, dal 2012, fonti storiche e immagini proveninenti da Milano Sparita e Storia dei Trasporti Pubblici Skyscrapercity. Minacciano azioni legali verso siti indipendenti che hanno incrinato un monopolio (anche politico) nato senza regole (grazie a Facebook e le nostre Polizie Postali che si “grattano” compiaciute al posto di vigilare).

    Si ricorda che le pagine Facebook di Milano e quartieri sono frutto di una transazione tra gli autori (altolocati, politicizzati) e la medesima multinazionale che evade il fisco italiano senza risponderne civilmente e penalmente. La transazione vede la messa a disposizione, gratuita, di memorie digitali in cambio di immagini postate dagli autori e dagli utenti e dei loro dati personali sensibili e degli accessi e attività che, singolarmente, gli utenti generano producendo (inconsapevolmente) alti redditi alla multinazionale di Zuckerberg (ed a favore di coloro che collaborano per essa). La transazione prevede, per alcune di queste pagine, promozioni e inserti commerciali per la vendita di libri. Il 90% di queste immagini proviene dai succitati personaggi dei quali si dubita la pura passione disinteressata. Web come questo non impongono transazioni dirette tra autori, utenti visitatori e il web hosting provider che limita la propria redditività a vendita di domini internet e spazi web in cambio di banner pubblicitari a pagamento, offrendo spazi digitali senza redditi per gli autori che li gestiscono (tranne casi particolari di blog con accessi di miglaia di utenti giornalieri e un piano commerciale abbinato a tale popolarità web).

    Facebook (e le persone che ci lavorano dietro) ottengono redditi. Si ricorda a tutti che da pochi giorni il Parlamento Europeo ha convertito in Decreto Legge il vincolo (Direttiva dal mese di Settembre) dei diritti d’autore ad onere di Facebook e dei suoi autori collaboratori… (chi posta immagini e testi proprietari esporrà facebook e se stesso ad ammende risarcitorie). L’esempio più calzante di “collaboratori” italiani di Facebook sono gli autori di Milano Sparita Facebook e lo staff di Salvini. Di Maio, Forza Italia, PD, etc… che avvalendosi di tale social (stesso discorso per Twitter) effettua una transazione dove in cambio di propaganda elettorale grauita permette la quotazione nei mercati finanziari di Facebook (milioni di utenti corripondono a milioni di dollari US…).

    Forse è finita l’anarchia… ? (ed i comportamenti dispotici, arroganti, intimidatori e predatori del “sottobosco” che si cela dietro le varie Milano Sparita ?)

    Si ricorda anche che dietro Facebook c’è la CIA e rapporti sinergici con le nostre organizzazioni politiche, ministriali e istituzionali e di Polizia… (ad intenditori poche parole… per comprendere i danni che il “Popolo Bue” alimenterebbe a favore di Facebook, soprattutto anziani con scarsa conoscenza dell’imperialismo digitale USA, senza capire cosa si celi sotto… autolesionando il proprio diritto alla circolazione libera e priva di lucro di informazioni e conoscenze, opinioni e di credo politico)

    Milano 1980 circa. Monumentale-Paolo Sarpi. Corte in via Paolo Sarpi o limitrofe con banbina cinese. La presenza di nuclei di immigrati cinesi, nel quartiere a ridosso della Via Paolo Sarpi era ampiamente consolidata sin dagli anni '30 dello scorso secolo e lo fu ulteriormente negli anni '70-'90 sino ad "esplodere" in una supremazia etnica che fece tabula rasa delle attività commerciali del quartiere, oggi etichettato come "Chinatown".

    Milano 1980 circa. Monumentale-Paolo Sarpi. Via Paolo Sarpi (o più probabilmente una delle vie limitrofe) con bambina cinese. La presenza di nuclei di immigrati cinesi, nel quartiere a ridosso della Via Paolo Sarpi, era ampiamente consolidata sin dagli anni ’30 dello scorso secolo e lo fu ulteriormente negli anni ’70-’90 sino ad “esplodere” in una supremazia etnica che fece tabula rasa delle attività commerciali del quartiere, un tempo gestite prevalentemente da italiani… mentre oggi il “sito” verrebbe etichettato come “Chinatown”.

    via san vittore 11 12 luglio 1979 ambrosoli

    Milano 1979, 11-12 Luglio. Porta Magenta, Via San Vittore/ via Morozzo della Rocca 1. Luogo dell’agguato mortale a danno dell’Avvocato Giorgio Ambrosoli commissario liquidatore della Banca Privata Italiana condotta al crack finanziario dal faccendiere Michele Sindona. Ambrosoli venne assassinato da un killer italoamericano di Cosa Nostra Siciliana, William J. Aricò. La sua condanna a morte era la conseguenza di indagini che egli condusse sugli illeciti finanziari, riciclaggio e attività criminali di Michele Sindona e anche del Banco Ambrosiano, diretto dal Bachiere Roberto Calvi, anch’esso assassinato a Londra il 17 Giugno 1982 sotto il Ponte dei Frati Neri sul Tamigi (con una simulazione di suicidio, tramite impiccagione, nei fatti venne strangolato…). Non è possibile esporre, nel dettaglio, tutte le cronologie storiche correlate ai crack bancari e finanziari di Michele Sindona e Roberto Calvi. Basti sapere che le banche “private”, tra le quali, il Banco Ambrosiano erano collettori di fondi dello IOR, Istituto per le Opere Religiose (Istituto Pontificio altresi’ detta “banca del Vaticano”). Allo IOR confluivano fondi neri delle mafie, del narcotraffico internazionale, delle attività di repressione politica anticomunista della CIA, dei Servizi Segreti Italiani, inglesi, israeliani e americani, della Loggia Massonica P2 e di tutte le lobby criminali gravitanti intorno al riciclaggio mafioso e alle attività terroristiche neo fasciste finanziate dalla CIA-DIGOS- SISMI-Democrazia Cristinana e PSI). Gli omicidi di Ambrosoli e Calvi non avreebbero avuto ragione d’essere senza la presenza di una fitta rete neofascista e reazionaria finanziata a coordinata dai servizi di “intelligence” centrali USA (CIA in primis). Giova ricordare che omicici eccellenti e stragi di Stato (di quel periodo) furono parte di una strategia imperialista reazionaria americana che non ebbe remore a finanziare, anche, l’organizzazione Solidarność” (Sindacato Autonomo dei Lavoratori “Solidarietà”) ovvero un sindacato fondato in Polonia nel settembre 1980 in seguito agli scioperi nei cantieri navali di Danzica e guidato inizialmente da Lech Wałęsa. Come accennato le cronologie sono troppo complesse, estese e articolate per essere riassunte in una didascalia … ma nella bancarotta dell’Ambrosiano furono coinvolti attivamente Giulio Andreotti, Craxi e Martelli… malgrado nessuno sia mai stato, per i dissesti bancari, come per gli omicidi di Ambrosoli e Calvi, condannato in via definitiva per i crimini commessi (emergono coinvolgimenti indiretti , per quanto riguarda i fondi neri IOR verso l’AMBROSIANO e verso Solidarność … persino di Karol Wojtyla… piaccia o meno riconoscerlo). Oggi la CIA non ha, in parte, più bisogno di tessere simili trame segrete. Il Comunismo lo ha sconfitto e nel contempo sostiene l’affermazione politica ed elettorale delle estreme destre neo fasciste e neo naziste tramite i social network come… Facebook, Twitter e Yahoo. E’ meglio saperlo… che non saperlo… i contenuti dei social network sono pesantemente pilotati dagli uffici esteri della Central Intellicence Agency. Anche il magnate finanziario George Soros venne finanziato per collaborare alla fine dell’ex Impero Sovietico e le accuse che le destre neofasciste farebbero (verso tale finanziare e imprenditore) sono distorte. Soros è un reazionario antimarxista filo globalizzatore… e il disegno “planetario” di invasione “arabo africana” dell’Europa occidentale andrebbe rivisitato sotto una nuova interpretazione di continuità reazionaria filo fascista e filo criminale (che promuove la neo schiavitù nelle Nazioni Europee) con le cospirazioni antisocialiste che la CIA-IOR-OPUS DEI e anche la nostra DIGOS ed ex SISMI conducevano sia a livello Nazionale che internazionale per reprimere e fare cadere governi, nazioni e supremazie marxiste. comuniste e socialiste. Una “chicca” nota a pochissimi è il fatto che l’ex Ministro Roberto Maroni e l’ex Governatore Lombardia medesimo… a fine anni ’70 lavoro’ come avvocato consulente… alle direttive di Roberto Calvi e dell’AMBROSIANO… proprio nel periodo in cui il dissesto finanziario si concretizzò. Giova, oltremodo, sapere che il gruppo Rizzoli Corsera (Manager Tassandin) era invischiato con Sindona e Calvi, cosi’ come CIA, IOR-Opus Dei e P2… sino al “midollo”. Non si vuole speculare sui “cadaveri”… ma omicidi come quello del giornalista Corsera Walter Tobagi (Brigata XXVIII Marzo) “puzzano” di omicidi commissionati dalla dirigenza Corsera…Rizzoli… e SISMI… forse per timori che il coinvolgimento di Tassandin negli affari sporchi di Sindona-Calvi Abrosiano, IOR, P2,CIA, etc… noto negli ambienti redazionali di Via Solferino… trapelasse e diventasse pubblico…(cosa che comunque avvenne a partire dall’estate del 1981, vedesi scandalo P2).

    Milano, anni '20 del 1900. Porta Venezia. Piazza Oberdan.

    Milano, anni ’20 del 1900. Porta Venezia. Piazza Oberdan.

    Gaggiano (Milano) 1924. Naviglio Grande. Esercitazioni atleti della Canottieri Olona Milano.

    Gaggiano (Milano) 1924. Naviglio Grande. Esercitazioni atleti della Canottieri Olona Milano.

    Milano 19 Aprile 1979. Barona, Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. "Frammento" originale del servizio trasmesso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, relativo al luogo dell'agguato mortale a danno dell'agente DIGOS Andrea Campagna, verificatosi il 19 Aprile 1979, Via Modica-Via Santa Rita, per mano dell'organizzazione terroristica Proletari Armati per il Comunismo PAC.

    Milano 19 Aprile 1979. Barona, Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. “Frammento” (rai tg3) originale del servizio trasmesso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, relativo al luogo dell’agguato mortale a danno dell’agente DIGOS Andrea Campagna, verificatosi il 19 Aprile 1979, in Via Modica-Via Santa Rita, per mano dell’organizzazione terroristica Proletari Armati per il Comunismo PAC.

    "Frammento" acquisito dalla rete 3 Rai tg3 relativo al filmato originale, ripreso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, del luogo dell'agguato mortale dell'agente DIGOS Andrea Campagna, in Via Modica, angolo Via Santa Rita da Cascia, avvenuto il pomeriggio del 19 Aprile 1979 nel quartiere Barona.

    Milano 19 Aprile 1979. Barona, Via Modica. “Frammento” (rai tg3) originale del servizio trasmesso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, relativo al luogo dell’agguato mortale a danno dell’agente DIGOS Andrea Campagna, verificatosi il 19 Aprile 1979, in Via Modica-Via Santa Rita, per mano dell’organizzazione terroristica Proletari Armati per il Comunismo PAC.

    Milano 1930 circa. Turro, Piazzale Governo Provvisorio/Via Rovetta.

    Milano 1930 circa. Turro, Piazzale Governo Provvisorio/Via Rovetta.

    Milano 1900 circa. Crescenzago verso Cascina Gobba. Naviglio Martesana lungo la fine dell'attuale Via Padova. Villaa Tronconi ex Petrovic.

    Milano 1900 circa. Crescenzago verso Cascina Gobba. Naviglio Martesana lungo la fine dell’attuale Via Padova. Villa Troncone ex Petrovic.

    Milano 1952, Rimembranze di Greco. Via Tofane e Naviglio Martesana.

    Milano 1952, Rimembranze di Greco. Via Tofane e Naviglio Martesana.

    Milano 1976. Cascina Gobba. Esondazione fiume Lambro all'interno delle aree condominiali della fine di Via Padova.

    Milano 1976. Cascina Gobba. Esondazione fiume Lambro all’interno delle aree condominiali della fine di Via Padova.

    Carnevale è appena terminato ... ma questa foto merita comunque una recensione. Milano Lorenteggio 1956, Via Inganni, sfilata di Carnevale. (web chiesa S. Leonardo Murialdo)

    Carnevale è appena terminato … ma questa foto merita comunque una recensione. Milano Lorenteggio 1956, Via Inganni. Piccola sfilata di Carnevale. (web chiesa S. Leonardo Murialdo)

    Milano Porta Genova-Ticinese. Interni della Via Vigevano nel 1969. Autore Virgilio Carnisio

    Milano Porta Genova-Ticinese. Interni della Via Vigevano, civico 13, nel 1969. Autore Virgilio Carnisio

    Via San Marco in data antecedente alla copertura della Cerchia interna dei Navigli (avvenuta verso la fine degli anni '20).

    Via San Marco in data antecedente alla copertura della Cerchia interna dei Navigli (avvenuta verso la fine degli anni ’20).

    La stessa immagine postata stamani ma completa di tutto il riquadro. Milano Crescenzago verso Cascina Gobba. Via Padova all'altezza del ponte per Via Adriano. L'immagine proviene da un web wordpress di uno dei "soggetti" utenti del forum Milano Sparita SSC. Ovviamente immagini possedute in originale, si intende... come da tradizione di questi soggetti il cui forum meriterebbe un Decreto di oscuramento (cosa molto difficile essendo localizzato negli USA). Oggi è il centenario del triste anniversario della nascita dei "Fasci di combattimento", gruppo criminale eversivo fondato a Milano da Benito Mussolini. Fatto forse non casuale che nel forum sopracitato un utente abbia postato immagini relative alla cattura di esponenti del fascismo milanese coinvolti anche nella strage di Piazzale Loreto (dove vennero trucidati degli antifascisti)... un utente di tale forum lamentava i metodi sbrigativi e senza processo preliminari alle fucilazioni... peccato che gli stessi metodi gli adottavano i fascisti nelle esecuzioni sommarie a danno di antifascisti, socialisti e partigiani... i Martiri di Piazzale Loreto ne erano un esempio... ma due pesi e due misure (senza nulla togliere che in quel periodo i crimini vennero commessi da ambo le parti). Commenti apparsi si Milano Sparita SSC assolutamente fuori luogo, sintomo dell'ambiente di "squali" che popola tale thread ma anche la derivata Facebook Milano Sparita e da ricordare...

    La stessa immagine postata stamani ma completa di tutto il riquadro. Milano Crescenzago verso Cascina Gobba (anni ’50). Via Padova all’altezza del ponte per Via Adriano. L’immagine proviene da un web wordpress di uno dei “soggetti” utenti del forum Milano Sparita SSC. Ovviamente immagini possedute in originale, si intende… come da tradizione di questi soggetti il cui forum meriterebbe, a giudizio personale, un Decreto di oscuramento (cosa molto difficile essendo localizzato negli USA) insieme alla “sorella” Facebook. Oggi è il centenario del triste anniversario della nascita dei “Fasci di combattimento”, gruppo criminale eversivo fondato a Milano da Benito Mussolini. Fatto forse non casuale che nel forum sopracitato (che annovera nostalgici del Ventennio, non casualmente lontani dalle compagini Lega Nord) un utente abbia postato immagini relative alla cattura di esponenti del fascismo milanese coinvolti anche nella strage di Piazzale Loreto (dove vennero trucidati degli antifascisti)… un utente di tale forum lamentava (da evidente nostalgico dei “tempi che furono”) i metodi sbrigativi e senza processo preliminari alle fucilazioni… peccato che gli stessi metodi li adottavano i fascisti nelle esecuzioni sommarie a danno di antifascisti, socialisti e partigiani… i Martiri di Piazzale Loreto ne erano un esempio… ma in quel forum si adottano due pesi e due misure (senza nulla togliere che in quel periodo i crimini vennero commessi da ambo le parti). Commenti apparsi si Milano Sparita SSC assolutamente fuori luogo, sintomo dell’ambiente di “squali” che popola tale thread come anche la derivata Facebook Milano Sparita e da ricordare…da dimenticare tramite Decreto di oscuramento… (da tale forum derivano anche pagine Fbook dedicate alla Barona…tanto per intenderci…).

    Milano Turro anni '60. Naviglio della Martesana in corrispondenza dell'intersezione di Via Tofane con Via Piero Malvestiti.

    Milano Turro anni ’60. Naviglio della Martesana in corrispondenza dell’intersezione di Via Tofane con Via Piero Malvestiti.

    Milano anni 50. Crescenzago verso Cascina Gobba. Via Padova all'intersezione del ponticello di Via Adriano.

    Milano anni 50. Crescenzago verso Cascina Gobba. Via Padova all’intersezione del ponticello di Via Adriano.

    Corso Venezia (primi del '900).

    Corso Venezia (primi del ‘900).

    Milano Ticinese - Carrobbio anni '60. Posterla (innevata) delle Colonne di San Lorenzo.

    Milano Ticinese – Carrobbio anni ’60. Posterla (innevata) delle Colonne di San Lorenzo.

    Milano 1972. Piazza Repubblica, vettura "1928" linea 12 (dopo la soppressione della tratta Cordusio-Piazza Miani). La vettura è numerata 1962.

    Milano 1972. Porta Nuova, vicinanze Giardini Porta Venezia. Piazza Repubblica. vettura “1928” linea 12 diretta verso Via Vittor Pisani (l’immagine è successiva alla soppressione della tratta linea 12 di Cordusio-Piazza Miani). La vettura è numerata 1962.

    Confine tra Milano e San Donato Milanese primi anni '60. Metanopoli (centro direzionale ENI).

    Confine tra Milano e San Donato Milanese, anni ’60. Metanopoli (centro direzionale ENI).

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    L’immagine sottostante (link)

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2178981562148853/2255248907855451/?type=3&eid=ARAPSescLj_pGwtZUJaDCw9jOw4B7hsEHb0_4pi42rFmKEYDvHcJHFTN914NVt23wRIGTDGsEJN4obyK&__xts__%5B0%5D=68.ARDmP6RwwwdpFSE-Nmgz76M7wwjQfh6Yg_nfmPzP5-bmmxntJl1kjh4gTJdxp7KJUQ8sISjAQtgARTqCkc3dYY3swuA_xgKgpAu6mul3Eni7hdEoPsxe1My6Tl3eaGZDZnbnRwKgnM_X9UteCrqbfgCKFzuLkN_XHzvk0zB7vD3htwPNdIXg9DgfDgHhwa4BGSXtGomp3R08nq6mfHY099YsuAzjM1AaDEyowRX_m6pSSnWZszK6OkOe8rdfisboWitD1pGXEJ2YMJH8hTBmGTF3k_6IrrKwDZ-pN_epEPBRxD-tsaLFfNpCmnejXvo7YmmNkHGaLdMhPTheIYzMgkZWWQ&__tn__=EEHH-R

    …proviene dal forum dei dipendenti e dirigenti del Comune di Milano Milano Sparita Skyscrapercity (che passano più tempo e impiegano più risorse e sforzi per lavorare a favore di Facebook che per l’ente pubblico nel quale, alcuni di loro, ancora “lavorano”… quanto meno per quelli non ancora diventati “pensionati d’oro”… soprattutto per le figure dirigenziali…).

    L’immagine linkata (postata nell’Aprile 2017)… come si immagina (perdonate il gioco di parole)… forse venne “smacchiata” (recava la scritta e il logo prorietario di un noto rivenditore di archivi fotografici digitali italiano…) direttamente dai soggetti sopra menzionati … per poi essere pubblicata dalle pagine Facebook dedicate a Milano e Barona (le pagine Fb che si avvalgono di “Milano Sparita” SSC e “Storia dei trasporti pubblici di Milano” SSC …sono, ovviamente più delle due sopra menzionate, ovviamente solo due sono commerciali, le restanti sono anche di appartenenza politica… del PD… ma non solo…).

    Alle contestazioni già espresse in questi sito seguirono commenti di critica e di dissenso da parte di uno degli utenti di tale forum (commenti postati direttamente, da tale soggetto, in questo sito, quasi 2 anni fa) il quale negava rapporti con Facebook… peccato che da quel periodo, sino ad oggi, sarebbero centinaia le immagini postate, sulle pagine Facebook sopra accennate, immagini provenienti, sia dagli archivi anche inediti (cartacei o digitali) da cui attingerebbe Milano Sparita SSC, sia da diverse immagini già diffuse in rete ma ritoccate da loghi e watermark.

    Nel merito di una delle due pagine facebook, l’autore (uno dei vari) beneficia di inserzioni promozionali di altri suoi libri (di carattere divulgativo) all’interno dei palinsesti di programmazione di una rete Mediaset….una rete tv di recente acquisizione (Mediaset) abbinata ad un periodico editoriale di divulgazione scientifica.

    …Mediaset ?

    Si !

    La “storia” di Milano Facebook nacque da precise volontà di un ex direttor generale ATM (Forza Italia), dalla stessa sindachessa Moratti e dalla famiglia Berlusconi. Partecipazioni analoghe per Lega Nord con Roberto Maroni e Matteo Salvini…

    … per coloro che ancora non lo sapessero…

    I politici “ispiratori” di alcune pagine facebook… (Forza Italia e Lega Nord) sono quelli che hanno contribuito a mandare a “remengo” Lombardia e Italia negli ultimi 25 anni.

    Bè, stanno mandando a remengo, dopo il sistema paese e regione, anche la Storia fotografica di Milano…

    Ovviamente i web “sfigati”, come questo, web gestiti in modo onesto e trasparente, frutto di libere iniziative e fatiche personali, prive di lucro e di convenzioni con multinazionali, sono fortemente malvisti dai personaggi sopra menzionati.

    Meglio saperle, certe cose…che non saperle…

    il “successo” di una pagina facebook è, sovente, direttamente proporzionale al rapporto politico (e con personaggi di potere) dei suoi autori…

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    Modellino autobus Fiat 411 (Cansa) a gasolio. Ovviamente, questo modello non era in esclusiva dotazione dell'ATM di Milano tra gli anni '60 e '80 del 1900 ma era presente nelle "flotte" di moltissimi municipalizzate italiane. La riproduzione nella foto è dedicata alla linea automobilistica urbana "E", Bande Nere-Ortica (un esemplare simile, è apparso alcuni giorni fa, ritratto in Piazza Duomo verso il 1970. Veicoli ovviamente inquinanti, rumorosi, con il corpo dell'albero motore alloggiato alla sinistra del posto di guida del manovratore, albero motore ricoperto da una sorta di "duomo" di lamiera che rilasciava notevoli temperature all'interno dell'abitacolo. Nei quartieri Ticinese e Barona, questi veicoli, a partire dal 1971 circa, sostituirono la linea tramviaria 12 (nella tratta Cordusio-Piazza Miani).

    Modellino autobus Fiat 411 (Cansa) a gasolio. Ovviamente, questo modello non era in esclusiva dotazione dell’ATM di Milano (tra gli anni ’60 e ’80 del 1900) ma era presente nelle “flotte” di moltissime municipalizzate italiane. La riproduzione nella foto è dedicata alla linea automobilistica urbana “E”, Bande Nere-Ortica (un esemplare simile, è apparso alcuni giorni fa, ritratto in Piazza Duomo verso il 1970). Veicoli ovviamente inquinanti, rumorosi, con il corpo dell’albero motore alloggiato alla sinistra del posto di guida del manovratore, albero motore ricoperto da una sorta di “duomo” di lamiera che tendeva a surriscaldarsi e che rilasciava notevole energia termica all’interno dell’abitacolo. Nei quartieri Ticinese e Barona, questi veicoli, a partire dal 1971 circa, sostituirono la linea tramviaria 12 (nella tratta Cordusio-Piazza Miani) tramite le nuove linee di bus 74 e 76.

    Milano 1962. Immagine priva di localizzazione, presumibilmente sembrerebbe la Via Feltre in direzione periferia.

    Milano 1962. Immagine priva di localizzazione. A “intuito” la prima via che potrebbe assomigliare a questa arteria stradale periferica anonima sembrerebbe la Via Feltre (dopo la via Crescenzago) in direzione periferia. Milano, città avara di verde e di alberi, non ha mai annoverato vie dalla carreggiata piuttosto stretta ma alberate (con un stile da strade ANAS della Toscana negli anni ’60… vedasi il film “Il Sorpasso” di Dino Risi) come la Via Feltre.

    Milano 1930 circa. Vigentino. La vecchia Parrocchia della Madonna di Fatima (oggi non più esistente).

    Milano 1930 circa. Vigentino. La vecchia Parrocchia della Madonna di Fatima (oggi non più esistente).

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    Milano Criminale

    Come a tutti noto, il quasi certo avvelenamento da Cobalto radioattivo e altre sostanze, inclusi metalli pesanti altamente tossici, della teste Imane Fadil, una delle principali testimoni d’accusa dei festini orgiastici (Bunga Bunga) allestisti nella residenza di Arcore di Silvio Berlusconi…negli anni ‘2000 (sino al 2012 incluso, ovvero anche molto oltre l’apertura di indagini giudiziarie a carico di Silvio Berlusconi) e le gravissime omissioni investigative del Tribunale di Milano (Imane Fadil venne esclusa dalla lista dei testimoni contro Silvio Berlusconi… malgrado l’ex modella magrebina fosse la prima e principale accusatrice di determinati fatti…) dimostrano, come già segnalato da diverso tempo, anche in questo sito internet, paurose ipotesi (quanto meno sulla base delle cronache giornalistiche) di connivenza tra alcuni giudici e Pubblici Ministeri del Tribunale di Milano ed i partiti di centro destra, a partire da Forza Italia (fatti già segnalati nei mesi trascorsi). Del resto Raffaele Cantone si limitò a migliorare la propria immagine… denunciando il livello di illegalità e corruzione del Tribunale di Milano (non esente da appalti ad infiltrazione mafiosa in regime di affidamento diretto… da Giudice a concorrente…) senza pero’ mai intervenire direttamente nel reprimere questo stato di cose.

    Gia mesi fa, in questo sito internet venne seganalato il clima di connivenza politica (Forza Italia-Lega Nord) dei vertici politici del Centro Destra milanese (correnti Lega Nord, anche di Governo Regionale passato ed attuale e correnti ex governative nazionali dei quali farebbe parte anche Berlusconi, con ampi settori della magistratura di Milano, ivi inclusi appalti illegali, ad affidamento diretto (agli amici degli amici, senza risparmiare imparentati con la ‘ndrangheta) con i giudici del Tribunale e della Procura di Milano).

    Inutile nascondere (nel caso i fatti fossero dimostrati) i sospetti di un possibile nesso di causalità tra il prensunto avvelenamento della ex modella, principale accusatrice di S. Berlusconi…e…i fatti che dominano le cronache di questi giorni… certamente omicidio colposo in un sospetto ed ipotetico stile SISDE-Servizi Segreti Ministeriali (omissis). Corre voce che l’ecatombe governativa dell’attuale “contratto di Governo” prima o poi ceda… corre voce di un possibile Governo (non molto lontano dal ventennio) monocratico Salvini con Ministero di Giustizia ricoperto da Silvio Berlusconi… la cattiva pubblicità dei processi e delle accusatrici non giova nemmeno alla Lega della Lombardia…

    Questa è la Milano del Berlusconismo (tutt’ora in auge tramite Salvini e Fontana) e la Lombardia

    DA VOMITO

    (e con essa anche certe pagine social che diffondono messaggi politici, anche se in forma indiretta, a favore di questo orrore di sistema che, in primis, proprio la Procura di Milano NON VUOLE DEBELLARE… FACENDONE PARTE).

    https://notizie.virgilio.it/top-news/imane-fadil-avvelenata-da-cobalto-ipotesi-omicidio-volontario-292627?ref=virgilio

    Si consiglia la visione (incorporata nell’articolo sopra linkato) di un video degli ambienti indecorosi dei festini notturni di Berlusconi (ha quasi 83 anni… sarebbe ora che il Padreterno provvedesse a trovargli vita migliore… di danni da vivo ne ha commessi a sufficienza, lui e la massa di incivili di pari ragno morale… che lo votarono e che oggi votano i partiti alleati che ne permisero il potere e che oggi preparano la strada alla “nuova Europa fascista”).

    Facebook-twitter-yahoo sono transnazionali che foraggiano la proliferazione di consenso ed elettorale dell’attuale centro destra…anche AMAZON finanzia (in via legale ma dal contenuto morale discutibile) Lega Nord Forza Italia(e anche Renzi) a favore di leggi “flessibili” che favoriscano lo sfruttamento nel mercato del lavoro e la diffusione di un monopolio planetario commerciale che uccidrà quel poco di economia italiana rimansta ancora in piedi…

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    Milano 1972. Ticinese. Via Magolfa.

    Milano 1972. Ticinese. Via Magolfa.

    Milano 1920. Cairoli. Via Luigi Illica e Palazzo Litta.

    Milano 1920. Cairoli. Via Luigi Illica e Palazzo Litta.

    Milano 1950, verso Quarto Cagnino. Via Novara e il treno extraurbano ATM denominato "Gamba de legn", dismesso nel 1956.

    Milano 1950 circa, Via Novara e il trenino extraurbano ATM denominato “Gamba de legn”, dismesso nel 1956.

    Milano 1970 circa. Piazza Duomo, bus linea E, Fiat 411 Cameri, nella livrea verde ministeriale originale.

    Milano 1970 circa. Piazza Duomo, bus linea E, Fiat 411, nella livrea verde ministeriale originale.

    Milano 2008. Isola Garibaldi-Porta Garibaldi. Le Torri FS "Perotta". Immagine contemporanea ma anche della "Milano sparita". Dal 2012/13 le torri non esistono più, o più correttamente sono state "dimezzate" per ricavarne palazzi ad uso uffici dal design non certo migliore del precedente. Gli urbanisti Forza Italia e Lega Nord (a cui si aggiunse il PD) imposero il rifacimento delle torri Perotta e anche della Torre Galfa... considerate disarmoniche con le nuove torri frutto di speculazioni immobiliari immani e prive di qualsiasi riscontro economico, di immgine e di occasioni di nuove professione e crescita dela città di Milano. Le torri Perotta erano più alte del Bosco Verticale e quasi alte (escludendo il pennone) dell'attuale torre Unicredit. Si doveva rimediare... e si rimediò. Se le torri Perotta non erano il meglio del design architetturale non attendetevi di meglio con la futura torre Unipol (vien da ridere ... ma a breve Milano avrà un simbolo fallico come grattacielo...) e la futura Melchiorre Gioia 22 (che non spicca per bellezza... quanto meno dai rendering...).

    Milano 2008. Isola Garibaldi-Porta Garibaldi. Le Torri FS “Perotta”. Immagine contemporanea ma anche della “Milano sparita”. Dal 2012/13 le torri non esistono più, o più correttamente sono state “dimezzate” per ricavarne palazzi ad uso uffici dal design non certo migliore del precedente. Gli urbanisti di Berlusconi-Formigoni Forza Italia e Roberto Maroni Lega Nord (a cui si aggiunse il PD) imposero il rifacimento delle torri Perotta e anche della Torre Galfa… considerate disarmoniche con le nuove torri frutto di speculazioni immobiliari, patriominiali e tributarie immani e prive di qualsiasi riscontro economico, di immgine e di occasioni di nuove professione e crescita dela città di Milano.
    Le torri Perotta erano più alte del Bosco Verticale e quasi alte (escludendo il pennone) dell’attuale torre Unicredit. Si doveva rimediare… e si rimediò. Se le torri Perotta non erano il meglio del design architetturale (in sostanza poco belle) non attendetevi di meglio con la futura torre Unipol (vien da ridere … ma a breve Milano avrà un simbolo fallico come grattacielo…diciamo una futura torre a forma di banana…

    e la futura Melchiorre Gioia 22 (che non spicca per bellezza… quanto meno dai rendering…). C’è qualche vecchietto elettore Lega Nord (nostalgico del Ventennio…) che sostiene che Milano e Lombardia sono diventate il fiore all’occhiello dell’Italia… mah… opinione discutibile… potremmo dire che sintetizzano lo sfascio economico e morale della Repubblica Italiana (malfatta come la Milano degli ultimi 20 anni). Le impalcature in evidenza nella Torre Est sono l’inizio dei lavori di semi demolizione, avviati verso la primavera del 2008.

    Milano 1948. Viale Jenner angolo Via Legnone.

    Milano 1948. Immagine ripresa nelle vicinanze di Viale Jenner angolo Via Legnone.

    Milano 1967. Giambellino. Magazzini UPIM di Via Giambellino.

    Milano 1967. Giambellino. Magazzini UPIM di Via Giambellino. (autore Giorgio Cosulich)

    Porta Romana e Piazza Medaglie d'Oro negli anni 50 del 1900.

    Porta Romana e Piazza Medaglie d’Oro negli anni 50 del 1900.

    Milano Sparita Skyscrapercity e le bufale quotidiane che questi “admin” della omonima Milano Sparita Facebook propongono in rete internet

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4877

    L’ennesima bufala che questi dipendenti del Comune di Milano ed ex dipendenti (altresi’ qualificati come “pensionati digitali” degli uffici dirigenziali ATM, amministrativi e Polizia Municipale…l’arcipelago si estende anche a “Da Milano alla Baroa”, “Milano nei secoli” “vecchiamilano.wordpress.com”, “blog.urbanfile”… ) ha recentemente superato ogni limite.

    Poche immagini più sotto, una foto (la solita immagine inedita acquisita dalle dismissione di archivi fotografici un tempo gestiti da Comuni, Province e istituzioni ?) del Gallaretese tra le Vie Appennini e Cilea, non lontano dalla Motorizzazione Civile.

    Mai letto in vita mia che si costruiscano pozzetti stradali da tombinatura coincidenti con una galleria della metropolitana.

    Mai letto in vita mia che lungo dei prati (che per “natura” drenano l’acqua piovana, sino a percolarla verso la sottostante falda) incolti si realizzino tombinature destinate a raccogliere l’acqua piovana per smaltirla direttamente nelle gallerie di un metropolitana.

    Ancor meno che si realizzino linee di acquedotto civico e/o condotti fognari all’interno o sovrastanti una linea della metropolitana.

    Questi personaggi (molti di meno di quelli che appaiono nei multiprofili account Skyscrapercity) sono solo bravi ad amministrare Milano Sparita e da ricordare Facebook…

    Per quanto riguarda l’interpretare i paesaggi periferici di Milano… lasciamo perdere.

    Come già indicato ieri, 13 Marzo 2019, la dove si deve realizzare un nuovo tracciato stradale, si procede allo sbancamento del suolo, allo scavo “a cielo aperto” per la realizzazione di tracciati sotterranei destinati ad ospitare collettori fognari, acquedotto, linee di metano, linee elettriche, telefoniche (negli ultimi 20 anni anche linee digitali a fibra ottica).

    La dove esiste un tracciato di tombinatura con pozzetti di cemento sporgenti di alcuni metri oltre il livello del suolo, generalmente, deve sorgere una nuova via e generalmente si è proceduto, come minimo, allo scavo di un tracciato destinato ad ospitare un collettore fognario.

    Nulla vieta che nel PRG attuato in fase di edificazione di un nuovo quartiere… si determino delle varianti che eludano la realizzazione di una nuova via malgrado si sia proceduto (da progetto) alla predisposizione di linee fognarie e pozzetti di drenaggio d’acqua piovana.

    Del resto siamo in Italia. Non sarebbe il primo caso che nella fase di lottizzazione di un’area periferica inurbanizzata… si construisca e poi si impongano delle varianti di progetto con spreco delle risorse già investite … e poi abbandonate.

    I “bufalari” di Milano Sparita Facebook-Skyscrapercity-Da Milano alla Barona, Blog.urbanfile, Milano nei secoli, Barona quariere sud Milano, etc… ci hanno proposto la nuova teoria dei tombini posati nei prati (un prato, per natura, drena naturalmente quasi tutta l’acqua piovana assorbita… proprieta’ fisiche invece assenti nell’asfalto stradale… che richiede tombinature…) che scaricano direttamente suo convogli della metropolitana sotto transitante (forse una soluzione economica della MM degli anni ’70 per il lavaggio treni alternativo ai lavaggi treni presso le officine di manutenzione MM ???).

    I pozzetti ritratti nella foto sono predisposizioni stradali al deflusso dell’acqua piovana… poi se si verificarono (in quel settore del Gallaretese) varianti di progetto ed il tutto rimase (all’italiana) lettera morta… questo non è dato sapere. Comunque sia non si costruiscono tombini (nei prati) che scaricano dell’acqua che non c’è…. ovvero acqua drenata e assorbita direttamente dal terreno non stradale.

    L’unica ipotesi alternativa alla presenza di quei pozzetti potrebbe essere la presenza di un sottostante collettore fognario. Nelle fogne si accumula metano… il metano è esplosivo… pertanto la presenza di tombinature destinate a prese d’aria atte a ventilare il collettore fognario ed a prevenire accumuli di un gas esplosivo… non sarebbe da escludersi.

    Del resto anche il noto (e dimenticato) dosso di Viale Famagosta… venne posato per prolungare la Via Moncucco (tramite una sorta di sottopasso in galleria) sino alla Cascina Monterobbio…. progetto abbandonato nella sua realizzazione (la collinetta rimase come tale dalla metà degli anni ’60 sino al 1988-90 circa, quando venne poi definitivamente spianata per l’allargamento del Viale e la realizzazione della stazione M2 della metropolitana Famagosta).

    Come accennato… questi “signori” sono solo bravi a gestire,in parallelo, homepage Facebook dove si vendono libri… anzi… libercoli.

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    Milano 1978. Linea di confine Loenteggio-Baggio. Via Bisceglie. Dal 1992, proprio sopra questi campi incolti sfruttati come pascolo per le residuali attività agropastorali delle cascine site nelle vicinanze, sorse, verso il 1992, il Capolinea MM1-Bisceglie e l'attiguo piazzale delle auutolinee consortili extraurbane.

    Milano 1978. Linea di confine Loenteggio-Baggio. Via Bisceglie. Dal 1992, proprio sopra questi campi incolti sfruttati come pascolo per le residuali attività agropastorali delle cascine site nelle vicinanze, sorse, verso il 1992, il Capolinea MM1-Bisceglie e l’attiguo piazzale delle autolinee consortili extraurbane. Ritornando al discorso di apertura… non si vedono tombini “prataioli”

    come invece teorizzato dai geni di Milano Sparita Skyscrapercity… eppure il progetto di estendere la M1 sino a tale “location” era già operativo nel 1978…

    Milano 1978. Confine tra Isola Garibaldi e Porta Garibaldi a ridosso dell'incrocio tra Corso Como e Via Carlo de Cristoforis. La casa di ringhiera con i 3 abbaini dal sottotetto esiste ancora (visibile nell'immagine sottostante, da Google Street Giungo 2018, evidenziata con il cerchiolino giallo.

    Milano 1978. Confine tra Isola Garibaldi e Porta Garibaldi a ridosso dell’incrocio tra Corso Como e Via Carlo de Cristoforis. La casa di ringhiera con i 3 abbaini sporgenti dal sottotetto esiste ancora (visibile nell’immagine sottostante, da Google Street Giungo 2018, evidenziata con il cerchiolino giallo). Uno dei pochi edifici d’epoca (di capitolato popolare all’origine… oggi appartamenti e mansarde per pochi eletti…) superstite all’uragano di cementificazione iniziato da Forza Italia e Lega Nord, dal 2004, proseguito sino ai giorni nostri anche col PD e destinato a proseguire con la futura Torre Unipol (dal design “fallico”… un pugno nello stomaco ad essere gentili…) e Melchiorre Gioia 22 . (Autore: Gabriele Basilico).

    Corso Como-Via Carlo de Cristoforis Giungo 2018.

    Corso Como-Via Carlo de Cristoforis Giungo 2018.

    Milano Sparita Skyscrapercity il forum delle elucubrazioni mentali. Questa immagine, apparentemente inedita (compatibilmente con gli algoritmi di Google e Bing che non sempre indicizzano le immagini preesistenti in rete) ritrae il Q.re Gallaratese tra le Vie Cilea e Appennini. La data di ripresa è dichiarata verso la fine degli anni '70. L'immagine, oggetto di speculazioni interpretative (oggi tale sito è difficile da identificare in quanto, su di esso, vi sono dei tracciati stradali e plessi di residenza in edilizia convenzionata e/o ALER). I parallelepipedi di cemento che emergono dai prati e intersecano una strada sterrata sono, come "genialmente" interpretato dai "gestori" di tale web... dei tombini. Malgrado questo, in realtà quei tombini non sono i resti di una collina spianata. Si trattava di una tombinatura fognaria per scarico di acque piovane realizzata in previsione di un tracciato stradale che venne sicuramente realizzato poco tempo dopo. Le tombinature, proseguono anche oltre il sito fotografato e si tratta di una predisposizione fognaria sopra la quale si sarebbe realizzata una nuova via da li a poco. Nella stesura stradale quelle torrette (dalle proporzioni anche alte 3 metri) vengono poi livellate all'altezza della sede stradale. Simile scenario era visibile nel quartiere Barona, tra il 1984 /85, tra le Vie Santa Rita e Viale Faenza-Parenzo, quando venne realizzata la Via Tobagi. Durante il cantiere stradale si notavano parallelepipedi di cemento simili a quelli della foto e sembravano, aparentemente, essere pilastri di una sopraelevazione stradale che in realtà non esisteva... vennero livellati verso l'estate del 1985 prima della rifinutura del tracciato stradale e l'asfaltatura finale con la posa degli spartitraffico centrale (New Jersey), lampioni stradali e marciapedi.

    Milano Sparita Skyscrapercity è il forum delle elucubrazioni mentali. Questa immagine, apparentemente inedita (compatibilmente con gli algoritmi di Google e Bing che non sempre indicizzano le immagini preesistenti in rete) ritrae il Q.re Gallaratese tra le Vie Cilea e Appennini. La data di ripresa è dichiarata verso la fine degli anni ’70. L’immagine, oggetto di speculazioni interpretative (oggi tale “location” è difficile da identificare in quanto, su di essa, preesistono dei tracciati stradali e plessi di residenza in edilizia convenzionata e/o ALER). I parallelepipedi di cemento che emergono dai prati e intersecano una strada sterrata sono…come “genialmente” interpretato dai “gestori” di tale web… dei tombini. Malgrado questo, in realtà quei tombini non sono i resti di una collina spianata. Si trattava di una tombinatura fognaria per scarico di acque piovane realizzata in previsione di un tracciato stradale che venne sicuramente realizzato poco tempo dopo. Le tombinature, proseguono anche oltre il sito fotografato e si tratta di una predisposizione fognaria sopra la quale si sarebbe realizzata una nuova via da li a poco. Nella stesura stradale, quelle torrette o più correttamente pozzetti (dalle proporzioni sembrano anche alte 3 metri) , verrebbero poi livellate all’altezza della sede stradale. Simile scenario era visibile nel quartiere Barona, tra il 1984 /85, tra le Vie Santa Rita e Viale Faenza-Parenzo, quando venne realizzata la Via W.Tobagi. Durante la presenza del cantiere stradale si notavano parallelepipedi di cemento simili a quelli della foto e sembravano, aparentemente, essere pilastri di una sopraelevazione stradale che in realtà non esisteva… vennero livellati verso l’estate del 1985 , a rete fognaria già tombata… non prima della rifinutura del tracciato stradale e l’asfaltatura finale con la posa dello spartitraffico centrale (New Jersey), lampioni stradali e marciapedi. Una nota a corredo di questa immagine. Dal web Milano sparita SSC non si possono salvare immagini. Si è costretti, tramite Firefox, ad agire con la funzione “salva schermata” (successivamente, la schermata deve essere rifinita per ottenere una simil fotografia). Questo dimostra che le innumerevoli foto inedite (o quasi )che vengono postate da tale forum e poi riproposte dalla controparte Facebook di Milano Sparita… sono “girate”, direttamente nel loro formato digitale originario, da Milano Sparita SSC agli “admin” di Facebook…anzi è forse più verosimile che qualcuno di loro sia un admin di “Milano Sparita e da ricordar”e Fbook. Sfruttamenti commerciali a “gò gò” (convenzionati con Facebook Italia… che non paga le tasse in Italia…) grazie a questo soggetti che si avvalgono di tecnologie web che impediscono il salvataggio, su pc, delle immagini che poi postano…sulla piattaforma Facebook… contribuendo ad un monopolio fotografico senza precedenti ed all’alimentare una bolla finanziaria tipica di Zuckerberg…

    Milano anni 60. Isola Garibaldi. Via De Castilia 10 (non più esistente).

    Milano anni ’60. Isola Garibaldi. Via De Castilia 10 (non più esistente).

    Provincia di Milano 2006. Abbiategrasso (a ridosso dell'alzaia Naviglio Grande abbiatense). Stabilimenti MIVAR di Via Dante. Collaudo televisori LCD e LED. MIVAR, dopo l'ingresso nell'amministrazione controllata e la Cassa Integrazione di quasi tutto l'organico tecnico e operaio degli stabilimenti... cesso' definitivamente la produzione nel 2013. Nel 2014 il suo fondatore (Carlo Vichi) offriva alle multinazionali asiatiche (cinesi e coreane, a partire dalla SAMSUNG ITALIA), a titolo gratuito, il monumentale stabilimento completato intorno al 1990. L'offerta venne rinnovata anche nel 2017 senza che nessun colosso "asiatico" si fosse mai dimostrato interessato ad un comodato d'uso gratuito di stabilimenti concepiti per la produzione televisiva. Negli anni '90, MIVAR riuscì a conquistare il 35% del mercato nazionale dei televisori a colori (alcuni di questi con la tecnologia "multivisione"). A partire dal 2000, MIVAR venne progressivamente emarginata dalla grande distribuzione che preferiva offrire televisori TCR-LCD-LED-OLED di produzione turca, cinese e coreana. Gli ultimi tentativi di produzione MIVAR di televisori con schermi LCD-LED, vedevano la produzione, in proprio, dell'elettronica analogica e digitale e l'assemblaggio di display LCD-LED prodotti dalla concorrenza asiatica... che di proposito, aumentava i listini al dettaglio e all'ingrosso dei suoi schermi LCD prodotti in Cina e Corea allo scopo di disincentivare produzioni televisive concorrenti in Europa e in Italia.

    Provincia di Milano 2006. Abbiategrasso (a ridosso dell’alzaia Naviglio Grande abbiatense).
    Stabilimenti MIVAR di Via Dante. Collaudo televisori LCD e LED MIVAR . Dopo l’ingresso nell’amministrazione controllata e la Cassa Integrazione di quasi tutto l’organico tecnico e operaio degli stabilimenti… MIVAR cesso’ definitivamente la produzione nel 2013. Nel 2014 il suo fondatore (Carlo Vichi) offriva alle multinazionali asiatiche (cinesi e coreane, a partire dalla SAMSUNG ITALIA), a titolo gratuito, il monumentale stabilimento completato intorno al 1990. L’offerta venne rinnovata anche nel 2017 senza che nessun colosso “asiatico” si fosse mai dimostrato interessato ad un comodato d’uso gratuito di stabilimenti concepiti per la produzione di televisori. Negli anni ’90 MIVAR riuscì a conquistare il 35% del mercato nazionale dei televisori a colori (alcuni di questi con la tecnologia “multivisione”). A partire dal 2000 MIVAR venne progressivamente emarginata dalla grande distribuzione che preferiva offrire televisori CTR-LCD-LED-OLED di produzione turca, cinese e coreana.
    Gli ultimi tentativi di produzione MIVAR di aparecchi televisivi con schermi LCD-LED vedevano la produzione (assemblaggio e taratura), in proprio, dell’elettronica analogica e digitale e l’implementazione di display LCD-LED prodotti dalla concorrenza asiatica… che di proposito, aumentava i listini al dettaglio e all’ingrosso dei suoi schermi LCD prodotti in Cina e Corea… allo scopo di disincentivare produzioni televisive concorrenti in Europa e in Italia. Fonte fotografica: Archivio Dino Fracchia.

    Milano 1970 circa. Porta Genova-Ticinese-Darsena. Via Giuseppe Codara-Piazzale Cantore

    Milano 1970 circa. Porta Genova-Ticinese-Darsena. Via Giuseppe Codara-Piazzale Cantore.

    Milano 1938. Casoretto-Rottole verso Cimiano. Via Arquà dalla Via Padova.

    Milano 1938. Casoretto-Rottole verso Cimiani. Via Arquà ripresa dalla Via Padova.

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    Nuova immagine inedita postata da Milano Sparita Skyscrapercity (e dai “tramvieri” Storia dei trasporti pubblici di Milano” Skyscrapercity) per “cannibalismo” commerciale da parte della pagina trash Milano Sparita e da ricordare Facebook.

    Dergano

    Effettuando ricerche (per immagine) condotte tramite Google e Bing si ottengono esiti apparentemente negativi, quasi ad indicare che questa cartolina postale sia apparentemente inedita…

    Entro oggi la troveremo in vendita su Ebay ?

    Da quale fonte e in quale magazzino (o in quanti appartamenti) sono “accatastate” queste immagini in carta chimica ?

    Fotografie oltremodo mediocri, ma sfruttate da Facebook per simulare un repertorio illimitato finalizzato alla quotazione nei mercati finanziari di Facebook medesima ed alla vendita di libercoli (contenenti raccolte di poesie dialettali vincolate dalla proprietà intellettuale di coloro che ne gestiscono la stampa editoriale…). Libri venduti anche tramite Amazon…

    Qualcuno avrà notato che da quando il monopolista Amazon ha inventato “Amazon Prime”, Youtube (un’altra bolla finanziaria come facebook e le pagine di Milano e quartieri annesse e connesse…) ha rimosso tutti i film italiani prima visibili in forma integrale (facevano concorrenza al business monopolista di Amazon). I titolari degli account che pubblicarono film di registi e produttori italiani… tutti denunciati e rinviati giudizio per violazioni dei diritti d’autore … malgrado tali pubblicazioni fossero prive di lucro…

    Due pesi e due misure… se dovessimo verificare analoghe imputazioni per certe pagine facebook chissà cosa verrebbe fuori.

    Le pagine Fbook dedicate a Milano e quartieri si avvalgono… di Amazon per la distribuzione dei loro libercoli…

    Questi non sono storici di Milano…semmai capre…

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    Milano 1978 - 1979. Ticinese. Ripa di Porta Ticinese. Fotogramma del film "Mani di Velluto" (Castellano e Pipolo). Gloria Guida e Celentano i soggetti della ripresa. Scontato notare la presenza dei binari compenetrati della linea 19 (all'epoca Piazzale Negrelli-Roserio).

    Milano 1978 – 1979. Ticinese. Ripa di Porta Ticinese. Fotogramma del film “Mani di Velluto” (Castellano e Pipolo). Gloria Guida e Celentano i soggetti della ripresa. E’ scontato notare la presenza dei binari compenetrati della linea 19 (all’epoca i capolinea: Piazzale Negrelli-Roserio).

    Milano Barona 1967. Via Giannino Sessa 8, Centrale SIP teleselezione.

    Milano Barona 1967. Via Giannino Sessa 8, Centrale SIP teleselezione. Una nota correttiva per un evidente errore apparso mesi fa sulla pagina Facebook “Da Milano alla Barona”. Gli impianti di telesezione SIP ritratti nell’immagine postata su questo sito nel Dicembre 2017, poi ripresa dalla pagina Facebook sopra citata, non sono contemporanei. Sono immagini d’archivio ex SIP che risalgono a 52 anni fa anche se l’aspetto esterno di questi apparati (elettromeccanici ed elettronici, ovviamente analogici all’epoca dell’implementazione nazionale della Teleselezione SIP nella seconda metà degli anni ’60) potrebbe farli sembrare recenti. Quando TIM, sofferente d’obsolescenza e sottodimensionamento tecnologico delle proprie linee dati e fonia… deciderà (compatibilmente con i dissesti finanziari degli ultimi anni) di estendere la fibra ottica al 100% delle utenze private urbane e non… le sottostazioni telefoniche come quelle di Via Giannino Sessa 8 in Barona… non avranno più ragione d’esistere, essendo sale permutatori di fonia digitale (MA SU CAVI IN RAME) destinate, prima o poi, a scomparire. Quando a Milano (e nel resto d’Italia) si chiede, a TIM, l’attivazione di una nuova utenza di fonia+xdsl (in rame nelle vie non raggiunte dalla fibra TIm o Fastweb), il servizio di fonia proviene dalle sottostazioni come quella di Via Sessa, la portante internet, invece, dalla dorsale geografica per conto TIM… ma i due servizi sono, paradossalmente e in virtu’ di ritardi decennali degli ex monopolisti di Stato, indipendenti e con costi supplementari superiori a quelli di una sola tecnologia digitale in fibra per tutti… (il servizio 5G non risolverà il problema decennale di obsolescenza tecnologica TIM relativa alle sue linee fisse).

    Milano centro storico 1926. Via Torino e Chiesa di San Giorgio al Palazzo. Autore Antonio Carbonati

    Milano Centro Storico (tra Carrobbio e Duomo) 1926. Via Torino e Chiesa di San Giorgio al Palazzo. Autore Antonio Carbonati

    Milano anni '60. Ticinese-Carrobbio. L'inconfondibile Pusterla medievale delle Colonne di San Lorenzo.

    Milano anni ’60. Ticinese-Carrobbio. L’inconfondibile Pusterla medievale delle Colonne di San Lorenzo.

    Milano 1972. Stazione Centrale (ex "galleria delle carrozze") con una interminabile coda di attesa nel posteggio TAXI. L'unica vettura disponibile è una storica FIAT 124. Forse l'immagine è stata immortalata in un giorno di "paralisi ATM" come quello che si verificò ieri, 8 Marzo 2019 ? ATM e i suoi dipendenti (in buona compagnia con i colleghi di Le Nord e FS) si distinguono per essere, ormai da decenni, gli unici privilegiati a beneficiare del diritto di sciopero, sovente ad abusarne (per non parlare di alcun dirigenti ed ex dirigenti che si trastullano nelle piattaforme Skyscrapercity e Facebook di "Milano Sparita" e "Storia dei trasporti pubblici di Milano"...

    Milano 1972. Stazione Centrale (ex “galleria delle carrozze”) con una interminabile coda di attesa al posteggio TAXI. L’unica vettura TAXI disponibile è una storica FIAT 124. Forse l’immagine è stata immortalata in un giorno di “paralisi ATM” ? … come quello che si verificò ieri, 8 Marzo 2019 ?- ATM e i suoi dipendenti (in buona compagnia dei colleghi di Le Nord e FS), insieme ai dpendenti dell’ ATAC (Roma) e delle restanti “municipalizzate” dei trasporti locali cittadini italiani, si distinguono per essere (ormai da decenni) gli unici lavoratori privilegiati a beneficiare del diritto di sciopero, sovente anche ad abusarne (per non parlare di qualche dirigente ed ex dirigente ATM che si trastulla nelle piattaforme Skyscrapercity e Facebook di “Milano Sparita” e “Storia dei trasporti pubblici di Milano”…)

    Milano, 1982. Carnevale Ambrosiano in Via dell'Arcivescovado.

    Milano, 1982. Carnevale Ambrosiano in Via dell’Arcivescovado.

    Milano 1985. Porta Magenta. Piazza Virgilio-Via Vincenzo Monti. (fonte fotografica web carl-otto.dk)

    Milano 1985. Porta Magenta. Piazza Virgilio-Via Vincenzo Monti. (fonte fotografica web carl-otto.dk)

    Milano anni '20 del 1900. Porta Romana. Operaia della Tecnomasio Brown Boveri.

    Milano, anni ’20 del 1900. Porta Romana. Operaia della Tecnomasio Brown Boveri.

    Milano 1972. Cordusio-Brera. Via Broletto. Guerriglia urbana tra manifestanti e Polizie.

    Milano 1972. Cordusio-Brera. Via Broletto. Guerriglia urbana tra manifestanti-militanti e Polizia.

    Milano 1968. Ticinese-Carrobbio. Processione del Corpus Domini. Autore immagine Valentino Bassanini.

    Milano 1968. Ticinese-Carrobbio. Processione del Corpus Domini. (Autore immagine Valentino Bassanini)

    Milano 1940. Dergano. Via Imbonati verso l'incrocio con Via Baldinucci. Il villino con torretta esiste ancora al civico 88 di Via Imbonati.

    Milano 1940. Dergano. Via Imbonati verso l’incrocio con Via Baldinucci. Il villino con torretta esiste ancora oggi (al civico 88 di Via Imbonati). Attualmente, l’edificio immortalato (nell’immagine di quasi 80 anni or sono), è una specie di condominio ripartito in appartamenti… alcuni di essi sono recentemente finiti nei tentacoli della Piovra delle Aste Giudiziarie del Tribunale di Milano. I “tempi” della Milano di oggi non sono ovviamente rosei….(malgrado la piattaforma Facebook , con i soliti speculatori della Storia di Milano , diffonda la parvenza di una Milano spensierata, ricca ed edonista… grazie all’efficienza autonomista della Lombardia…propagande concepite da multinazionali d’oltreoceano a favore di un partito politico di facile individuazione…oggi al Governo…proclamante l’autonomia fiscale e politica della Lombardia… se avvenisse le mafie e le tangenti trionferebbero in Lombardia… per confondere le idee al Popolo Bue che segue tali social… uno in particolare… e che vota di conseguenza…).

    Milano 1969. Isola Garibaldi. Via Borsieri. Autore Virgilio Carnisio

    Milano 1969. Isola Garibaldi. Via Borsieri. Autore Virgilio Carnisio.

    Milano 1955. Porta Romana. Incrocio Viale Emilio Caldara-Corso di Porta Romana.

    Milano 1955. Porta Romana. Immagine notturna dell’ incrocio Viale Emilio Caldara-Corso di Porta Romana.

    Milano 1955 circa. Quartiere Triennale 8. Via Giuseppe Pogatschnig e complesso residenziale sorto verso il 1951. Autore immagine Paolo Monti. Fonte fotografica Wikipedia.

    Milano 1970 circa. Quartiere Triennale 8. Via Giuseppe Pogatschnig e complesso residenziale, sorto verso il 1951, dal progetto urbanistico di Pietro Lingeri e Luigi Zuccoli. Autore dell’immagine Paolo Monti. Fonte fotografica Wikipedia.

    Milano anni '70. Piazza Duca d'Aosta e i simboli urbanistici della Milano del "Boom economico".

    Milano anni ’70. Piazza Duca d’Aosta e i simboli urbanistici della Milano del “Boom economico”(Immagine presumibilente scattata dall’Hotel Michelangelo).

    Milano 1954. Portello-Cagnola verso Musocco-Certosa. Viale Espinasse angolo Viale Certosa. Area di servizio e ristorante AGIP. Soggetto indubbiamente inflazionato e sfuttato, da anni, in facebook e skyscrapercity… ma forse questa immagine (con colori originali non restaurati) ritrae l’area di servizio AGIP (voluta da E. Mattei) nel suo vero aspetto originario dell’epoca. Sino alla metà degli anni ‘2000 era amcora possibile effettuare rifornimento di carburanti. In evidenza la fermata tramviaria dal lato Espinasse… priva di palina. Le zone periferiche erano prive di paline di fermata ATM interrate ai marciapiedi… e il riferimento di fermata facoltativa (o obbligatoria) era indicato da un cartello rosso appeso ai tiranti delle servitu’ elettriche della linea aerea di alimentazione elettrica tramviaria (dettaglio ben visibile nell’immagine). (fonte fotografica: web “forumpassion”)

    Milano 1960. Giambellino. Matrimonio in Via degli Apuli. (fonte fotografica Gliamicidelgiambellino web)

    Milano 1960. Giambellino. Matrimonio in Via degli Apuli. (fonte fotografica : web gliamicidelgiambellino)

    Vecchia cartolina ritraente un tramonto "rosso fuoco" come sfondo alle guglie del Duomo.

    Vecchia cartolina ritraente un tramonto “rosso fuoco” come fondale cromatico delle guglie del Duomo.

    Milano 1955. Linea di confine Zolari-Giambellino. Piazza Napoli e Via Solari. La ciminiera sul lato opposto della Piazza apparteneva alla Fondervia Vedani (proprio in quel periodo trasferitasi poco lontano in Via Schievano alla Barona. La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere alla CGE (Via Bergognone-Tortona), dato che l'ANSALDO acquisì gli stabilimenti solo negli anni '60.

    Milano 1955. Linea di confine Solari-Giambellino. Piazza Napoli e Via Solari. La ciminiera sul lato opposto della Piazza apparteneva alla Fonderia Vedani (proprio in quel periodo trasferitasi poco lontano in Via Schievano alla Barona). La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere alla CGE (Via Bergognone-Tortona), dato che l’ANSALDO acquisì gli stabilimenti solo negli anni ’60. Nel lato destro della fotografia, in evidenza, la sala cinematografica “Ducale”. (fonte fotografica web dedicato alla storia delle sale cinematografiche di Milano, di Giuseppe Rausa)

    Milano 1925. Dergano. Via Ferrer (successivamente Via Davanzati). Fonte fotografica : Lombardia beni culturali.

    Milano 1925. Dergano. Via Ferrer (successivamente Via Davanzati). Fonte fotografica : Lombardia beni culturali.

    Milano 1960. Arco della Pace. AUTOBUS ALFA ROMEO MILLE AU7

    Milano 1960. Arco della Pace. AUTOBUS ALFA ROMEO MILLE AU7

    Milano 1980. Dergano. Via Tartini.

    Milano 1980. Dergano. Via Tartini.

    Milano 1955- Giambellino. Immagine notturna di Via Giambellino all'incrocio con Via Bellini (e Brunelleschi). Autore Mario Zacchetti.

    Milano 1955- Giambellino. Immagine notturna di Via Giambellino all’incrocio con Via Bellini (e Brunelleschi). Autore Mario Zacchetti.

    Milano 1970. Bovisa. Piazzale Bausan angolo Via Imbriani.

    Milano 1970. Bovisa. Piazzale Bausan angolo Via Imbriani.

    Milano 1962. Rogoredo. Via Rogoredo con la recente copertura del canale Redefossi.

    Milano 1962. Rogoredo (innesto dalla Via Emilia SS9). Via Rogoredo con la recente copertura del canale Redefossi.

    ALL’ATTENZIONE DEI VISITATORI DEL SITO.

    La sottostante immagine…

    Xe9HLRX… come tutti possono notare, reca nel lato inferiore sinistro un simil “watermark” (non di marchio digitale ma di diritti d’autore sovraimpressi) recante il vincolo di coyright dell’autore o del proprietario dell’immagine sovrastante.

    Non è dato sapere se i diritti d’autore siano ancora vigenti (decadono “naturalmente” dopo circa 70 anni dalla morte dell’autore).

    https://www.laleggepertutti.it/127848_quando-scade-il-diritto-dautore

    Questa immagine proviene dal forum sottostante

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4856

    (una vecchia piaga…)

    L’account che l’ha postata è identificabile nel thread linkato…

    A tergo dell’immagine ha postato il seguente commento:

    Pazzesco!!!

    questa me l’ha portata un mio cliente ieri!!!

    Che tale affermazione sia da considerarsi vera lascia ampi margini di dubbio e contestazione

    Una fotografia risalente ai primi anni ’70, originale, scattata per mano dell’autore (che si avvale dei diritti di copyright) non stampa in caratteri bianchi (chiarmente derivati da un formato digitale restaurato) il logo del copyright e le generalità del proprietario dei diritti d’autore …direttamente sull’originale, (positivo) della stampa in carta chimica (d’epoca).

    Oltretutto una stampa chimica fotografica di quasi 50 anni fa non conserva colori cosi’ brillanti e una risoluzione cosi’ dettagliata e nitidamente contrastata (l’alterazione chimica degrada i colori verso la nota “dominante rossa”. Anche i negativi, seppur più lentamente, sono soggetti ad una alterazione chimica che impedirebbe la ristampa di un positivo di qualità fotografica cosi’ apparentemente elevata come quella di una immagine palesemente rigenerata )

    Se ne deduce che nessun cliente consegno’ a tale utente quell’ immagine (che nella pubblicazione di Skyscrapercity vide una sovraimpressione da copyright maldestramente celata)… si deduce che tale foto sia stata scaricata da qualche web dove le immagini postate recavano le sovraimpressioni dei diritti d’autore .

    Nulla di male se una immagine con diritti d’autore venga postata su un web non commerciale (la direttiva europea lo permette e il proprietario della foto, almeno nella Comunità Europea, non puo’ rivalersi in sede civile…potrebbe invece farlo per la Legislazione italiana…. anche verso questo web, che pur essendo amatoriale e non commerciale sarebbe comunque esposto ai margini di rivalsa legale potenzialmente applicabili per i diritti d’autore, diverse immagini postate in Milanobarona sono protette dal copyright…. immagini dove, comunque, appare, quasi sempre, la sovraimpressione di tal vincolo.

    https://www.ilpost.it/2018/09/12/votazione-direttiva-copyright-parlamento-europeo/

    Viene spontaneo chiedersi se Milano sparita Facebook non sia esposta a potenziali violazioni ai sensi del Legislatore italiano e alle direttive UE (che interdicono l’uso del copyright di imagini e testi, quando questo non verrebbe pagato ad onere dei siti commerciali nei quali si possono fare acquisti on-line di libri).

    E’ comunque evidene che tale utente di Skyscrapercity abbia commentato una bugia.

    Oggi, 26 Febbraio 2019, la stessa immagine postata da un web non commerciale come Skyscrapercity Milanosparita ce la troviamo in un social net commerciale come

    Milano Sparita e da Ricordare Facebook

    https://it-it.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2118101001570243/2223078277739181/?type=3&eid=ARASkJiY_7VMJ3E43S9SYzPUf_Rq-olQ1i3oqAm8r5Jpa5Facck7hvOdA90GhtWG3vPIKkci1szIAUAN&__xts__%5B0%5D=68.ARCFtBk4EuahAKoPHX2vbKzfkn1Ugnc4TqvRlza7TUJ0EYZXcLploYjfA43UFngPF59qShmbrfcRWm2D6LZdiyJktssH6ZKMtuEHGqjDMOftXH5g5A_HqvUeIN6jZeNMyc8dNKC5dDL1DMJG3sCu4u7ExLF0HwlJadZXXj9aJlNWQVOBzeh5RoVUDRuobITqONXyJnpIfenUu5cwPGqxKrZ7CqYabwjkT2P1dJyqUlmf4HZ1a1w5qcm6FRj6C4GTH4DuzwV8po8C6XXPvHjrjXbN_KKXVXl_8-mqKE8Mia3uqC2idaJv-6m4Haco-yPEPTACUVN77lVLuzuZpSscW-kaDg&__tn__=EHH-R

    … con in bella vista il copyright proprietario intestato a John F.Bromley (fatto curioso l’immagine è apparsa nel formato originale che venne invece tagliato da skyscrapercity onde non rendere visibile il copyright medesimo).

    Ci si chiede:

    Tale pagina facebook ha rispettato la direttiva europea recentemente assimilata da tutti gli Stati Membri nel Settembre 2018 ?

    E’ palese che la pubblicazione sia conseguente al post di Skyscrapercity… ma i diritti d’autore sono stati pagati ?

    Sussistono vincoli, per quella paginna Fbook ?

    Le pagine commerciali… devono pagare i diritti d’autore per la pubblicazione di simili immagini… gli autori di tale pagina hanno quindi pagato… ?

    Lo stesso termine di paragone è valido anche per le poesie ed i testi in dialetto milanese che Milano Sparita FBook pubblica… tali raccolte dialettali sono frequentemente protette da copyright….

    LE AUTORITA’ DI MONITORAGGIO VIGILANO ?

    …oppure vigilano solo siti come questo, reo di fare chiarezza sull’anarchia che alcuni soggetti, in regime di dominanza e monopolio, attuano per finalità commerciali a loro favore ed a favore della transnazionale Facebook ?

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    Milano 1970 circa. Materassaio nelle Corti di Via Confalonieri. (autore foto Valentino Bassanini).

    Milano 1970 circa. Isola Garibaldi. Materassaio nei cortili di Via Confalonieri. (autore foto Valentino Bassanini)

    Milano 1960 (circa). Dergano, Via Ignazio Ciaia.

    Milano anni ’60. Dergano. Via Ignazio Ciaia e Parrocchia di San Nicola Vescovo in Dergano.

    Milano 1964. Porta Garibaldi, Isola Garibaldi-Monumentale. Ponte di Via Carlo Farini. (Autore immagine fotografo professionista Ferruccio Malandrini).

    Milano 1964. Porta Garibaldi (Isola Garibaldi-Monumentale). Ponte di Via Carlo Farini. (Autore immagine : fotografo professionista Ferruccio Malandrini).

    Milano 1957. Farini-Dergano-Derganino. Viale Jenner verso Piazzale Maciachini (sulls sinistra, fuori campo, l'incrocio con Via Legnone, alle spalle del fotografo, la Via Bernina).

    Milano 1957, tra Farini-Dergano e Derganino. Viale Jenner verso Piazzale Maciachini (sulla sinistra, fuori campo, l’incrocio con Via Legnone, alle spalle del fotografo, sempre fuori campo, Via Bernina).

    Milano 1948. Ticinese. Via Ascanio Sforza-Naviglio Pavese alla coincidenza con la futura Via Fratelli Angelo e Mario Bettinelli. Sullo sfondo la chiesa di San Gottardo al Corso con il suo campanile. Fonte fotografica ebay.

    Milano 1948. Ticinese. Via Ascanio Sforza-Naviglio Pavese alla coincidenza con la futura Via Fratelli Angelo e Mario Bettinelli. Sullo sfondo la chiesa di San Gottardo al Corso con il suo campanile. Fonte fotografica ebay.

    Milao 1945. Bovisa (vicinanze Dergano). Via degli Imbriani.

    Milao 1945. Bovisa (vicinanze Dergano). Via degli Imbriani.

    Milano 1923. Dergano. Via Imbonati.

    Milano 1923. Dergano. Via Imbonati.

    Milano 1954. Dergano. Case di ringhiera di Via Davanzati. (fonte fotografica web Panorama)

    Milano 1954. Dergano. Case di ringhiera di Via Davanzati. (fonte fotografica web Panorama)

    Milano 1963. Immagine avara di dettagli di riferimento. Foto etichettata con la didascalia "Milano 1963".

    Milano 1964.Vie e località non identificabili. Immagine avara di dettagli di riferimento. Foto etichettata con la didascalia “Milano 1964”. Siamo forse a ridosso del deposito ATM di Via Empedocle, intersezione Via Anassagola tra Villa San Giovanni e Precotto ? L’autosnodato (presumibilmente un ALFA ROMEO 140 A) nella foto è forse in sosta al capolinea MS per Piazza IV Novembre di Sesto San Giovanni ? Oppure si tratta della Via Esterle-Sire Raul vicinanze deposito ATM Palmanova ? o altrove ? (forse gli edifici in fotografia non esistono più , già vetusti nel periodo di scatto dell’immagine, oltre 55 anni fa).

    Milano 1970. Ticinese. Via Arena. Autore Virgilio Carnisio.

    Milano 1970. Ticinese. Via Arena. Autore Virgilio Carnisio.

    Milano Lambrate-confine meridionale Paco Lambro. Quartiere Feltre (1957 circa).

    Milano Lambrate-confine meridionale Parco Lambro. Quartiere Feltre (1957 circa).

    Pillole leghiste da Milano (parte II°).

    La scorsa settimana, la famigerata hompage multinazionale Facebook (Milano Sparita e da ricordare… foraggiata da Milano Sparita Skyscrapercity) ha postato una foto, anni ’60, scattata a Milano, in località non meglio precisata, di produttori di latte vaccino (del lodigiano e del pavese) intenti a versare centinaia di litri di latte per le strade di Milano.

    Gli autori di Milano Sparita Facebook, forse, cercavano di sostenere (l’onda lunga dell’arraffona Lega Salvini che non risolve i problemi, anzi ne crea sempre di nuovi, ma rastrella consensi dal disagio promettendo cose che poi non manterrà) la causa populista della Lega Nord di Matteo Salvini, a favore dei produttori di latte ovino di pecora (e anche di capra) per il Consorzio Pecorino Romano ?

    In questa sede non si vuole sostenere che tali produttori non si trovino in gravi rischi di sopravvivenza sia umana che “aziendale” per colpa di un piano tariffario imposto da un Consorzio che fa affari d’oro esportando in Canada, in Russia e nel Nord America un prodotto “esotico” italiano poco diffuso e poco consumato in Italia, da servirsi (come prodotto enograstronomico “esotico”) a prezzi stellari anche nelle tavole dei facoltosi operatori di finanza e magnati finanzieri e bancari vari sparsi per gli USA, il Canada , Regno Unito, Australia, Russia, Paesi Arabi (petrolieri), Nuova Zelana e Donald Trump incluso…

    E’ pero’ a tutti noto che Salvini non faccia il ministro dell’Interno ma cerchi di emulare un certo Benito… spadroneggiando in settori ministeriali che non gli competono (non è Ministro delle Politiche Agricole, lui dovrebbe occuparsi del Ministero dell’Interno, cosa che assolve molto di rado), raccogliendo cassa voti per le prossime europee e per l’imminente caduta di questo Governo … dove la destra estrema di Salvini-Fontana e Maroni (che ha vissuto di rendita alle spalle dei 5stelle fagocitandoli come un virus) avrebbe ormai asfaltato identità e principi di quel movimento sfruttando la Legge Rosato ed il conseguente contratto di governo per governare pur non avendone i numeri (in riferimento alle Politiche del Marzo 2018).

    Salvini esiste perche’ esistono Facebook Twitter… altrimenti, tale personaggio, era ancora al Leoncavallo a disinfettare i gabinetti del’ex Centro Sociale o scrostare le piastre di cottura degli hamburger al Burghy…(vi lavrava nei primi anni ’90).

    I furbetti di Milano Sparita Facebook hanno abbinato una protesta anni ’60 dei produttori di latte vaccino (che vendevano il latte munto nelle stalle del lodigiano e del pavese all’unico produttore lombardo principale di latte fresco… la Municipalizzata (ex) Centrale del Latte di Milano) con quella attuale dei produttori sardi…? protesta…che avrebbe però…. ben poco o nulla in comune con quella dei produttori di latte vaccino pavesi e lodigiani degli anni ’60.

    Dato che tale municipalizzata non operava in regine di Libero Mercato, le proteste dei produttori di latte, manifestazioni insorte negli anni ’60, erano soprattutto indirizzate ad un listino prezzi risalente alle riforme agrarie di Mussolini e del ventennio fascista… ovviamente non più adeguate con il costo della vita degli anni ’60.

    Facebook Milano Sparita non ha saputo resistere alla tentazione (di consenso) di postare una immagine nella quale, a Milano, oltre 55 anni fa, si rovesciavano centinaia di litri di latte a titolo di protesta…. ?

    QUALE MIGLIORE MANIFESTO ELETTORALE PRO SALVINI !

    Sempre quella pagina Facebook, da anni, posta fotografie risalenti agli anni ’30 del 1900 ritraenti coppie della “borghesia milanese” ben vestite (aggiungerei ben mantenute anche… grazie anche al Ventennio fascista… che sfrattava e sfruttava i ceti poveri dal centro di Milano verso le estreme periferie…) abbinate a didascalie del tipo “guardate che gente elegante circolava per le vie di Milano”… peccato che quella gente elegante divenne ricca in un periodo dove il Regno d’Italia era soggetto a embarghi ONU a causa di crimini di guerra fascisti (vedesi Colonie), prima , e successivamente a causa delle Leggi Razziali ….

    Inutile negare che quelle immagini rievocano una nemmeno tanto velata “Si stava meglio quando si stava peggio” di rievocazione nostalgica a favore di un ritorno a quei “tempi” (più o meno quello che si è prefisso Matteo Salvini e la sua Lega).

    I rigurgiti destristi di tale pagina facebook non sono nuovi (sino a non molto tempo fa venivano, da utenti politicizzati, postate immagini di San Babilini in “saluto romano”).

    A volte si sarebbe tentati di segnalare queste cose….in Via Freguglia…. ma i furbettini accennati hanno, presso la Procura della Repubblica di Milano…, un Santo protettore… un certo San Spataro…già pizzicato in intercettazioni telefoniche con i vertici Lega Nord durante la “fuga” di 40 milioni di euro in Lussemburgo.

    Via Mercato 1(965 circa).

    Via Mercato 1(969). Autore Davide Mengacci

    Milano 1956. Giambellino al confine col quartiere Barona. Via Savona, Stabilimento Loro & Parisini disegnato dall'architetto Luigi Caccia Dominioni.

    Milano 1956. Quartiere Giambellino al confine col quartiere Barona. Via Savona. Stabilimento Loro & Parisini (disegnato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni).

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    Milano 1965 circa. Lorenteggio. Cascina Arzaga (sita tra le Vie Primaticcio e San Gimignano) poco prima della sua demolizione…per agevolare lo “sviluppo edilizio” del Quartiere Lorenteggio-Bande Nere.

    Milano 1978. Gratosolio. Caseggiati ex IACPMI di Via Costantino Baroni.

    Milano 1978. Gratosolio. Caseggiati ex IACP-MI di Via Costantino Baroni.

    Milano 1974, Brera. Via Mercato ed una FIAT 124"familiare" incidentata.

    Milano 1974, Brera. Via Mercato .

    Milano 1963. Barona-San Cristoforo. Ponte ferroviario di San Cristoforo.

    Milano 1963. Barona-San Cristoforo. Ponte ferroviario di San Cristoforo.

    Milano 1962. Cassina de Pomm verso Greco, Via Zuretti. Autore Ernesto Fantozzi.

    Milano 1962. Cassina de Pomm verso Greco, Via Zuretti. Autore Ernesto Fantozzi.

    Milano 1964. Palazzo INPS in costruzione (Via Melchiorre Gioia). Autore Carla Cerati. L'edificio non esiste più. Venne demolito tra il 2007-'18 ed al suo posto sorgerà l'ennesima torre destinata a diventare cespite immobiliare di banche, finanziarie e assicurazioni (in regime di speculazione edilizia a immobiliare e illciti fiscali e patrimoniali).

    Milano 1964. Palazzo INPS in costruzione (Via Melchiorre Gioia). Autore Carla Cerati. L’edificio non esiste più. Venne demolito tra il 2017-’18 ed al suo posto sorgerà l’ennesima torre destinata a diventare cespite immobiliare di banche, immobiliaristi, finanziarie e assicurazioni (in regime di speculazione edilizia e immobiliare ed illeciti fiscali e patrimoniali).

    Milano 1981. Viale Certosa angolo Viale Monte Ceneri.

    Milano 1981. Portello-Ghisolfa. Viale Certosa angolo Viale Renato Serra.

    Milano 1981- Quartiere Brera, via Mercato angolo via Madonnina.

    Milano 1981. Quartiere Brera. Piazza Camrmine angolo via Madonnina.

    Milano 1980. Quartiere Solari, Via Salaino il 28-05.1980, luogo dell'omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, Nello scatto sono ritratto Bruno Tassan Din (sulla sinistra) e Angelo Rizzoli (sulla destra). Bruno Tassan Din era un dirigente finanziario della Rizzoli RCS. Nel 1981 è coinvolto nello scandalo del Banco Ambrosiano e successive inchiese, sempre condotte nel 1981, lo vedono tesserato alla Loggia Massonica P2 di Licio Gelli. Il crack finanziario degli anni 1981-82 non si limita al Banco Ambrosiano (Presidente Roberto Calvi) ma coinvolge la stessa Rizzoli Editore e trascina con sè le attività di editoria televisiva come quella di TAM, Telealtomilanese, sita in Cologno Monzese, poi rilevata da Silvio Berlusconi. Anche la Cineriz casa produttrice e di distribuzione cinematografica italiana, fondata nel 1956 da Angelo Rizzoli, cessa le produzioni nel 1981 per poi sciogliersi definitivamente intorno al 1993, dopo anni di dissesti e inattività conseguenti anche alla bancarotta finanziaria della Rizzoli, avvenuta nei primi anni '80. Calvi e il suo Banco Ambrosiano, nel 1981, acquisirono il 40% delle azioni Rizzoli. L'anno successivo il Banco Ambrosiano falli' e il gruppo Rizzoli fini' in Amministrazione controllata per gli effetti di "bancarotta" provocati dal fallimento del medesimo Banco Ambrosiano. Alla luce di questi fatti, alla luce delle appartenenze piduiste di uno dei principali manager Rizzoli (Bruno Tassan Din), anche l'omicidio di Walter Tobagi e la presenza delle "Brigate Rosse" e dei servizi segreti, all'interno del gruppo Rizzoli RCS dipingono di tinte fosche i reali mandanti di tale delitto...

    Milano 1980. Quartiere Solari, Via Salaino il 28-05-1980, luogo dell’omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, Nello scatto sono ritratti : Bruno Tassan Din (sulla sinistra, il soggetto che regge l’ombrello) e Angelo Rizzoli (alla sinistra di Tassan Din, alla destra dal punto di vista della fotografia).
    Bruno Tassan Din era un dirigente finanziario della Rizzoli RCS. Nel 1981 è coinvolto nello scandalo del Banco Ambrosiano e successive inchieste, sempre condotte nel 1981, fanno emergere il suo tesseramento alla Loggia Massonica P2 di Licio Gelli. Il crack finanziario degli anni 1981-82 non si limita al Banco Ambrosiano (Presidente Roberto Calvi) ma coinvolge la stessa Rizzoli Editore e trascina con sè, verso il fallimento, anche le attività di editoria televisiva come quella di TAM, Telealtomilanese, sita in Cologno Monzese (successivamente rilevata da Silvio Berlusconi). Anche la Cineriz casa produttrice e di distribuzione cinematografica, fondata nel 1956 da Angelo Rizzoli, cessa le produzioni nel 1981 per poi sciogliersi definitivamente intorno al 1993, dopo anni di dissesti e inattività conseguenti anche alla bancarotta finanziaria della Rizzoli. Calvi e il suo Banco Ambrosiano, nel 1981, acquisirono il 40% delle azioni Rizzoli. L’anno successivo il Banco Ambrosiano falli’ e il gruppo Rizzoli fini’ in amministrazione controllata per gli effetti di “bancarotta” provocati dal fallimento del medesimo Banco Ambrosiano (il principale azionista di Rizzoli). Alla luce di questi fatti, alla luce delle appartenenze piduiste di uno dei principali manager Rizzoli (Bruno Tassan Din), anche l’omicidio di Walter Tobagi e la presenza delle “Brigate Rosse” e dei servizi segreti, all’interno del gruppo Rizzoli RCS, di Via Solferino, dipingono di tinte fosche gli ex vertici Rizzoli e le correlazioni con i presunti reali mandanti di tale delitto… Nel Febbraio 1986, nel quartiere Barona, venne aperta al traffico la Via Walter Tobagi, nuova arteria stradale periferica dedicata alla memoria di questo giornalista. Il luogo dell’agguato di Walter Tobagi (Via Salaino) si trovava proprio davanti ad una scuola professionale dell’allora consorzio formativo della Regione Lombardia, al 10 di Via Salaino. L’agguato a Walter Tobagi avvenne durante le ore di lezione ed in pochi minuti l’intero corpo studentesco si concentro’ nel punto dell’agguato.

    Milani 1969. Corso Garibaldi (autore Davide Mengacci).

    Milani 1969. Corso Garibaldi (autore Davide Mengacci).

    Milano 1960 circa. Cartolina Postale fotografica "Saluti da Baggio".

    Milano 1960 circa. Cartolina Postale fotografica “Saluti da Baggio”. Il Municipio ritratto nella cartolina fa riferimento al “Palazzo del Comune” dell’ex Borgo autonomo di Baggio (ex Corpi Santi) che in seguito ad un decreto reale firmato a Racconigi da Vittorio Emanuele III, e siglato da Mussolini il 2 settembre 1923, venne annesso a Milano diventandone un suo quartiere periferico a tutti gli effetti.

    Milano 1982. Carnevale in Piazza Duomo.

    Milano 1982. Carnevale in Piazza Duomo.

    Milno 1959, Fiera Campionaria. Padiglione televisione e radiotecnica, stand riservato ai televisori Blaupunkt. In evidenza lo storico Monoscopio RAI del Programma Nazionale (RAI 1).

    Milno 1959, Fiera Campionaria. Padiglione televisione e radiotecnica, stand riservato ai televisori Bianco e Nero valvolari Blaupunkt. In evidenza lo storico Monoscopio RAI del Programma Nazionale (RAI 1).

    Milano 1950 circa. Darsena Porta Ticinese, convergenza Viale Gorizia-Ripa di Porta Ticinese. Autore Ernesto Treccani (web Lombardia Beni Culturali)

    Milano 1955 circa. Darsena Porta Ticinese, convergenza Viale Gorizia-Ripa di Porta Ticinese. Autore Ernesto Treccani (web Lombardia Beni Culturali)

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    Pillole leghiste da Milano

    Mentre le pagine facebook sulla storia di Milano (e settori della medesima) trionfano in termini di fatturati esentasse (facebook non è tenuto a pagare tasse in Italia e alcuni furbetti ne approfittano…), tali pagine sono frutto di monolitiche volontà politiche Forza Italia-Lega Nord.PD, onde esibire la falsa immagine di una Milano ricca, ben amministrata sia dalle precedenti giunte FI che dall’attuale PD, una Milano…onesta , moderna, storica ed operosa e fedele alla sua storia e tradizione (niente di più falso) … il Ministro Salvini (segretario della Lega Nord dal 2013) lancia appelli di impunità e organizza referendum popolari per non essere processato e condannato per la vicenda Nave DICIOTTI (bisogna riconoscerlo, il successo di Salvini non si discosta da quello passato di Berlusconi. Nelle cialtronate e nell’ignoranza gli italiani vedono un loro fratello…)

    Lo stesso Salvini ha pero’ minacciato querele se dovessero avviarsi le indagini per il reato di Riciclaggio attribuibile ai vertici della Lega, avvocato Aiello incluso (ex Amministratore Delegato EXPO 2015 su nomina di Maroni), come riscontrabile in questo ennesimo articolo giornalistico

    https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/01/30/news/_cercate_nelle_banche_tedesche_i_40_milioni_presi_dalla_lega_-187621287/?refresh_ce

    Quindi per i giustizialisti Maroni-Salvini e Aiello, la Legge deve (invece) essere garantista, clemente (di Casta e di Elite) e non indagare quando si tratta di ipotesi (molto di più che tali) di reato sul trasferimento di 40 milioni di euro, dalla Tesoreria Lega Nord, dal 2013 circa, sino al 2017 circa, in circuiti bancari che gli inquirenti ipotizzano in regime di riciclaggio. Capitali finiti in Lussemburgo e in parte rientrati in Italia tramite anche la banche private di cui Maroni e Belsito erano “operatori finanziari ” (e con essi, sembra, anche l’avvocato Aiello di Catanzaro) e utilizzati per non meglio chiarite spese elettorali per le Regionali Lombardia 2013 e per le governative 2018 (i costi maggiori sono per le regioni del sud italiano dove Salvini ha fatto “cappotto”). I vertici Lega si giustificano sostenendo che 40 milioni di euro in 4 anni sono serviti per la gestione del partito… peccato che per gestirlo non era necessario fare sparire all’estero 40 milioni di euro e farli ricomparire sotto depositi non più tracciabili dai fondi originari. Aiello dovrebbe ricordare all’amico Salvini, e non solo a lui, che i segretari di Partito rispondono (anche se non ne fossero a conoscenza dei fatti e nemmeno direttamente responsabili) degli omessi controlli per eventuali gestioni illecite dei fondi pubblici nelle contabilità e registri di bilancio e finanziari di Partito. Anche Maroni ne deve rispondere per il periodo 2012-’13 (verso quest’ultimo pendono indagini dalle quali non si ravvedono semplici “noccioline”).

    Attualmente, la Lega di Salvini è indagata (sulla base di quanto deducibile da molte fonti giornalistiche) per l’ipotesi di riciclaggio (inclusi i suoi vertici).

    Salvini invoca clemenza, immunità , suffragio popolare eimpunità parlamentare e pieta’ per i suoi processi futuri ma minaccia querele verso chi indaga (e scrive) sulla sparizione di 40 milioni di euro (Belsito e Bossi ne trafugarono solo 9…).

    Mi vergogno di essere milanese e di essere lombardo (ovviamente qualcun’altro dovrebbe anche vergognarsi di essere calabrese…., anzi, ben due personaggi della Lega…).

    Rimango dell’opinione che chi oggi vota Lega e Salvini… o sia un emerito incosciente (sullo stile dei fans di certe pagine facebook) , oppure agisca con metodi e regole che non si discostano da quanto in oggetto di indagini (anche DIA-DDA…).

    “PRIMA GLI ITALIANI”… si … a prenderlo in quel posto da loro !

    Solo in Italia si voterebbe per un Ministro che in violazione del codice penale si traveste con divise di ordinanza della Polizia (senza essere Agente di Polizia) e si presenta in Parlamento travestito da Poliziotto (un caso clinico ancor prima che politico e giudiziario).

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    Milano 1958. Bicocca. Stabilimenti Pirelli.

    Milano 1958. Bicocca. Stabilimenti Pirelli.

    Milano 1967. Isola Garibaldi, Corte in Via Borsieri.

    Milano 1967. Isola Garibaldi, Corte in Via Borsieri.

    Milano 1972. Quartiere Ticinese, Via Argelati.

    Milano 1972. Quartiere Ticinese, Via Filippo Argelati.

    Rocco e i suoi fratelli Guglie terrazza Duomo

    Fotogramma del film “Rocco e i suoi fratelli” (1960) di Luchino Visconti

    Pagine gialle (le "Guide") Milano 1975-76

    Pagine Gialle (le “Guide” telefoniche) di Milano, edizione 1975-76.

    Milano 1970 circa. Località non precisata, FIAT 124 "famigliare" con portapacchi e trasloco di due divani da salotto.

    Milano 1970 circa. Località non precisata,. FIAT 124 “familiare” (o “famigliare”, la grammatica italiana permette entrambe) con portapacchi e trasloco di due divani da salotto.

    Da Milano alla Barona… o al nulla ?

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10216200178455227&set=p.10216200178455227&type=3&eid=ARBhtknss9TxXjRIu3eJ-noOqHVUZHrRuv3TuIrAOKZrc3dOENFbtSW6_G5UOgrbXN_rFeoZq9dAzjsq&__xts__%5B0%5D=68.ARC2rZzNiDHW4a9XxPlZ15KcG2lj_qvkBX-y0jFZm6JirszohiWfpXPAEjXlRtjyuwA7_otE0_kPK6ekQghjvPH_QzcSOfqpyJ0w1e33DGR02a6fLQyTNON5jiju275suvJG1kbcrOTK2Sl_UBH90g-5Y9srcMRTL212SFA387GPUUQLMrcADFm_8gn0uLmYlAIm3ikPSA3LzFFgsTOusP4KerCrWzPaf4rTHMq9wFHXj1kl2ntvO2JOT0FNebiMbZcpPc_iap_6FNv0rtGW7CM6JZN7N7FdM34C2krpiSZLMYz0lydeGa6mYIHRKIBM6Rqc_QtpVcWnpAVSsMhCCMfodQ&__tn__=EHH-R

    Non varebbe nemmeno la pena di dare importanza a certe home page facebook di natura commerciale ed estranea ad una vera storia di quartiere e cittadina.

    Purtroppo chi gestisce certe pagine, vuoi per l’età troppo giovane, vuoi perchè meno storico di quello che parrebbe o vorrebbe essere, non si dimostra sempre all’altezza delle situazioni.

    I capannoni industriali che si intravedono nella foto, inclusa la torre piezometrica, facevano parte di una fabbrica, non di cotone, ma di “presidi medico chirurgici” (bende, garze, etc.. sterili) sita in Via Ettore Ponti (possedeva un secondo ingresso veicolare proveniente dalla Via A.Binda..

    La fabbrica, di cui esistono tutt’oggi dei resti di “archeologia industriale” entro’ in crisi sin dal lontano 1984 con la messa in Cassa Integrazione di buona parte dell’organico operaio manifatturiero.

    Già nella prima metà degli anni ’80 vendette alcune aree a ridosso della Via Ettore Ponti (la palazzina che vi venne costruita, dal 1985 sino ai primi anni ‘2000, ospitava una filiale CARIPLO). Successivamente, verso il lato opposto dell’ingresso camionale al civico 53, parte dei capannoni e muri di cinta vennero demoliti per realizzare una seconda palazzina ad uso uffici (civico 51 se non erro). La fabbrica di bende e garze sterili fu teatro, intorno all’estate del 1978, di una esplosione notturna (difetto di alcuni impianti) che danneggiò i condomini confinanti con la Via Portaluppi (l’onda d’urto danneggio’ finestre, tapperelle e anche la facciata di tali palazzine. Il botto venne udito in tutto il settore centro orientale della Barona).

    La torre piezometrica all’epoca esistente non era dell’acquedotto (la Barona era ed è alimentata dalla stazione di sollevamento acque di Piazza Napoli) ma con quasi certa probabilità apparteneva a quella fabbrica (la sterilizzazione dei bendaggi ad uso medico chirurgico, probabilmente, avveniva con autoclave a vapore e l’acqua per produrlo era immagazzinata nella torre piezometrica visibile nell’immagine).

    Milano 1975. Vigentino, Via Garganno. Sulla sinistra, fuori campo, il Pastificio Automatico Continuo. Sulla destra, fuori campo, la palazzina dell'allora sede italiana della BIC di Via Quaranta/Gargano. Fonte fotografica Archivio Alfa Castaldi.

    Milano 1975. Vigentino, Via Gargano. Un allestimento fotografico in stile “il kit del terrorista politico perfetto” che forse voleva enfatizzare il clima di sospetto e di “alienazione urbana” che distingueva gli “anni di piombo” in cui venne scattata questa immagine. Sulla sinistra, fuori campo, il Pastificio Automatico Continuo. Sulla destra, fuori campo, la palazzina dell’allora sede italiana della BIC di Via Quaranta/Gargano. (Fonte fotografica Archivio Alfa Castaldi).

    Milano Lorenteggio, anni '50 del 1900 (l'immagine è datata 1950 ma forse è successiva a tale data). Via Inganni e il complesso di edilizia residenziale per i dipendenti di un noto ente assicurativo. Il plesso condomiale è delimitato dalle Vie Inganni-Genziane-degli Astri-delle Margherite. Autore Marco de Biasi.

    Milano Lorenteggio-Baggio, anni ’50 del 1900 (l’immagine è datata 1950 ma forse è successiva a tale data). Via Angelo Inganni e il complesso di edilizia residenziale per i dipendenti di un noto ente assicurativo. Il plesso condomiale è delimitato dalle Vie Inganni-Genziane-degli Astri-delle Margherite. Autore Marco de Biasi.

    Milano Porta Venezia 1950 circa. Netturbini AMNU in Corso Buenos Aires.

    Milano Porta Venezia 1960 circa. Netturbini AMNU in Corso Buenos Aires.

    Milano Aprile 1978. Ticinese, Incrocio Viale Tibaldi con Via Brioschi, Stramilano edizione 1978.

    Milano, Aprile 1978. Ticinese, Incrocio Viale Tibaldi con Via Brioschi, Stramilano edizione 1978.

    Milano 1949. Corso Italia-Piazza Luigi Bertarelli. Lambrette lungo Corso Italia.

    Milano 1949. Corso Italia-Piazza Luigi Bertarelli. Una sfilata di “Lambrette” lungo Corso Italia.

    Piazza Diego Velasquez-Via Rembrandt anni ’30 del 1900. Convento e Chiesa dei Cappuccini (Chiesa di Santa Maria degli Angeli).

    Milano 1970 circa, Gratosolio, Via Costantino Baroni.

    Milano 1970 circa, Gratosolio, Via Costantino Baroni.

    Milano 1969, Cimiano-Padova. Incrocio Via Padova con Giovanni Battista de la Salle (fuori campo sulla sx la Via Arici). Fonte fotografica sito aziendale catena di supermercati ritratta nella foto. Oggi l'ex SMA è attualmente occupato da una catena di grande distribuzione francese.

    Milano 1969, Cimiano-Padova. Incrocio Via Padova con Giovanni Battista de la Salle (fuori campo, sulla sx, la Via Arici). Fonte fotografica: sito aziendale catena di supermercati ritratta nella foto. Oggi l’ex SMA ritratto nella foto è attualmente occupato da una catena di grande distribuzione francese.

    Milano Porta Venezia 1938. Piazza Lavater (oggi Piazzale).

    Milano Porta Venezia, 1938. Piazza Lavater (oggi Piazzale).

    Milano Barona 1966 circa. Quartiere Sant'Ambogio 1, lato Via San Paolino verso la schiera di palazzine della Via San Vigilio. Fonte fotografica Ordine degli architetti.

    Milano Barona 1966 circa. Quartiere Sant’Ambogio 1, lato Via San Paolino verso la schiera di palazzine della Via San Vigilio. Fonte fotografica Ordine degli architetti.

    Milano 1960 circa. Ortica-Argonne-Forlanini. Baraccopoli di Via Marescalchi. Le giunte socialdemocratiche di Milano, in realtà giunte "fantoccio" manovrate dalla Democrazia Cristiana non sapevano e non volevano far fronte ai disagi sociali abitativi, anche gravi, già presenti anche nella Milano del "boom economico".

    Milano 1960 circa. Ortica-Argonne-Forlanini. Baraccopoli di Via Marescalchi. Le giunte socialdemocratiche di Milano, in realtà giunte “fantoccio” manovrate dalla Democrazia Cristiana, non sapevano e non volevano far fronte ai disagi sociali abitativi, anche gravi, già presenti anche nella Milano del “boom economico”. Anche all’epoca le graduatorie per l’accesso agli alloggi popolari come il diritto ad un posto di lavoro decente erano merce di scambio partitocratico. Il voto di scambio e le reti clientelari all’italiana erano ben consolidate anche a Milano (come lo sarebbero tutt’oggi) ed erano causa di vistose disuguaglianze sociali.

    Via Verziere nei primi del 1900.

    Via Verziere nei primi del 1900.

    Milano Porta Vittoria 1972 circa. Via Freguglia, Tribunale di Milano. Funzionario di Polizia Luigi Calabresi, assassinato, ufficialmente, da Lotta Continua nel Maggio 1972. Figura investigativa controversa. Si rimandano gli approfondimenti a wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Calabresi evidenziando che in concomitanza dell'inaugurazione del busto commemorativo dedicato a questo funzionario di PS, il noto attentato sanguinario di Via Fatebenefratelli c/o Questura di Milano, venne eseguito da un informatore del SIFAR (dipartimento informativo Servizi Segreti dell'Esercito Italiano), rinvigorendo l'ipotesi che tutti o quasi gli attentati sanguinari di quel periodo, a Milano, Roma, Torino, Brescia, Bologna, etc... erano riconducibili, indipendentemente dalle possibili paternità terroristiche della Sinistra extraparlamentare... ai servizi segreti del Ministero dell'Interno Italiano e con esso range di militanza estremista sotto mentite spoglie. Discutibile la beatificazione della memoria di questo funzionario....

    Milano Porta Vittoria 1972 circa. Via Manara, Tribunale di Milano. Funzionario di Polizia Luigi Calabresi, assassinato, ufficialmente, da Lotta Continua, il 17 Maggio 1972. Figura investigativa controversa. Si rimandano gli approfondimenti a wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Calabresi evidenziando che in concomitanza dell’inaugurazione del busto commemorativo dedicato a questo funzionario di PS, ebbe luogo (il 17 Maggio ’73, ad un anno dall’omicidio) il noto attentato sanguinario di Via Fatebenefratelli c/o Questura di Milano. Il medesimo e orrendo gesto criminoso venne eseguito, tuttavia, da un informatore del SIFAR (dipartimento informativo Servizi Segreti dell’Esercito Italiano), rinvigorendo l’ipotesi che tutti o quasi gli attentati sanguinari di quel periodo, a Milano, Roma, Torino, Brescia, Bologna, etc… erano riconducibili (indipendentemente dalle possibili paternità terroristiche della Sinistra extraparlamentare)… ai servizi segreti del Ministero dell’Interno Italiano e con esso frange di militanza estremista neo fascista e rivoluzionaria comunista…. frange che agivano sotto mentite spoglie. Le indagini sulla paternità delle stragi di Piazza Fontana, dello stesso attentato di Via Fatebenefratelli a gruppi eversivi riconducibili ai Servizi Segreti P2-CIA-MSI-DC, furono condotte dal Giudice milanese Alessandrini, anch’esso assassinato da Prima Linea (nelle versioni ufficiali depistate) nell’inverno del 1980 a Milano. Alquanto discutibile la beatificazione Vaticana della memoria di questo funzionario….

    Via Rembrandt 10 anni '30 del 1900.

    Via Rembrandt 10 , anni ’30 del 1900.

    Milano 1970 circa, Stadera-Baia del Re. Via Montegani e Parrocchia di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa.

    Milano 1980. Porta Ticinese. Via Meda verso la biforcazione delle Vie Conchetta (sulla destra) e Torricelli, a sinistra. Il condominio che separa le due vie, sino al 1998 ospitava il Cinema Massimo, successivamente riconvertito nell'Auditorium di Milano. Fonte fotografica web Giusepperausa.it

    Milano 1980. Porta Ticinese. Via Meda verso la biforcazione delle Vie Conchetta (sulla destra) e Torricelli, a sinistra. Il condominio che separa le due vie, sino al 1998 , ospitava il Cinema Massimo, successivamente riconvertito nell’Auditorium di Milano. Fonte fotografica web Giusepperausa.it

    Milano 1960 circa, tra Porta Romana, Vigentina. Viale Ortles e il Dorrmitorio Comunale realizzato alcuni anni prima.

    Milano 1960 circa, tra Porta Romana e Vigentina non lontano dal Corvetto. Viale Ortles e il Dorrmitorio Pubblico Comunale realizzato alcuni anni prima (1947-56). Riferimenti storici http://mediagallery.comune.milano.it/cdm/objects/changeme:22731/datastreams/dataStream5087934251385713/content

    Guglia danneggiata dai bombardamenti del 1943.

    Guglia del Duomo danneggiata dai bombardamenti del 1943.

    Milano 1935, Fiera Campionaria. Re Umberto II° .

    Milano 1935, Fiera Campionaria. Re Umberto II° .

    Milano Sparita e da Milano alla Barona Skyscrapercity e facebook

    Alcuni dei collaboratori di pagine social dipendenti del Comune di Milano, soggetti che fatturano e fanno fatturare a Zuckerberg esentasse… e fatturerebbero loro stessi, risultano essere distolti dalle loro attivita’ lavorative per essere connessi, dalla postazione di lavoro del Comune di Milano, come utenti administrator del forum documentale Skyscrapercity Milano Sparita (la principale fonte fotografica sfruttata dalle due principali “home page” Facebook di Milano e quartieri). Ovviamente questo avviene, da oltre 13 anni, durante l’orario di lavoro, come riscontrato anche oggi, alle 10:10 del mattino del 28 Gennaio 2019. La domanda, inevitabile, che sorge davanti a casi come questo è la seguente:

    Senza parole

    Senza parole

    Sarebbe interessante conoscere se questi soggetti lavorino per il Comune di Milano (inclusa anche Polizia Municipale ma non solo) oppure per gestire archivi fotografici e didascalici destinati a produrre materiale storico documentale finalizzato ai commerci di multinazionali come facebook-skyscrapercity… (attività gestite dalla scrivania dei vari settori amministrativi e annonari del Comune e di ATM Spa ?)

    Un conto è essere connessi, senza autenticazione, ad un forum… un conto è essere connessi attivamente (da una LAN aziendale o istituzionale ma persino da uno smartphone personale, non aziendale) per inserire immagini e didascalie… ma dalla postazione di lavoro ed in orario di lavoro (con possibili violazioni contrattuali relative all’utilizzo di servizi infrastrutturali aziendali per finalità di profitti personali).

    L’età media dei dipendenti di aziende private e pubbliche si attesta sui 56 anni… (alcuni anche 60 anni … ed oltre…dopo decenni di inutilità operativa negli organici Municipali…).

    Visto l’andazzo si propone una buona uscita (in altri Stati sarebbe si avvierebbe rivalsa datoriale…), verso soggetti ben pagati… ma improduttivi o molto peggio…, opportunistici e poco fedeli (nei loro ruoli di Ufficiali Amministrativi ed oltre… inclusi anche alcuni ingegneri ATM…).

    Si tratta di soggetti che andrebbero sostituiti con personale giovane, onesto e volenteroso…e selezionato senza raccomandazioni nepotistiche e politiche.

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    Monastero di San Barnaba in Gratosoglio, benedettini vallombrosani (1148 - sec. XV), Via Achille Feraboli. Datazione immagine non reperibile, presumibilmente anteriore al periodo della seconda guerra mondiale. Il sito religioso faceva parte dei Comuni autonomi dei Corpi Santi. La prima memoria scritta del convento, situato a circa tre miglia dalle mura di Milano, nella località denominata Gratosoglio, risale al 1148. Secondo il Giulini i Vallombrosani vi rimasero fino al XV secolo. Nel XIII secolo San Barnaba amministrava anche l'ospedale di Santa Fede, sito presso il complesso di Sant'Eustorgio, il quale ospedale era pure conosciuto, secondo il Giulini, col nome di San Barnaba in quanto appartenente ai monaci del Gratosoglio. (Fonte storica http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0002F9/) Nel XV secolo l'abbazia fu concessa in commenda.

    Milano Gratosolio. Monastero di Santa Barnaba in Gratosoglio. Benedettini Vallombrosani (1148 – sec. XV), in Via Achille Feraboli. Datazione immagine non reperibile, presumibilmente anteriore al periodo della seconda guerra mondiale o immediatamente successivo. Il sito religioso faceva parte dei Comuni autonomi dei Corpi Santi. La prima memoria scritta del convento, situato a circa tre miglia dalle mura di Milano, nella località denominata Gratosoglio, risale al 1148. Secondo il Giulini i Vallombrosani vi rimasero fino al XV secolo.
    Nel XIII secolo San Barnaba amministrava anche l’ospedale di Santa Fede, sito presso il complesso di Sant’Eustorgio, il quale ospedale era pure conosciuto, secondo il Giulini, col nome di San Barnaba in quanto appartenente ai monaci del Gratosoglio.Nel XV secolo l’abbazia fu concessa in commenda. (Fonte storica http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0002F9/)

    Milano 1977. Porta Venezia-Turati. Manifestazione miltanti di Autonomia Operaia di Genova lungo la Via Turati.

    Milano 1977. Porta Venezia-Turati. Manifestazione miltanti di Autonomia Operaia di Genova lungo la Via Turati.

    Milano 1950 circa, Corso Buenos Airest-Piazzale Loreto. Questa immagine, priva di una datazione di riferimento, dovrebbe essere stata scattata a distanza di qualche anno dai fatti del 28 Aprile 1945. Aea di servizio Esso, stesso luogo dove Mussolini e alcuni gerarchi fascisti vennero appesi alla pensilina di tale distributore. La presenza di diciture commerciali in lingua Inglese dovrebbe identificare, questa immagine, all'immediato dopoguerra (durante il ventennio fascista era vietato l'uso di terminologie strainere e anglosssoni).

    Milano 1950 circa, Corso Buenos Aires-Piazzale Loreto. Questa immagine, priva di una datazione di riferimento, dovrebbe essere stata scattata a distanza di qualche anno dai fatti del 28 Aprile 1945. Area di servizio Esso, stesso luogo dove i cadaveri di Mussolini e alcuni gerarchi fascisti vennero appesi alla pensilina di tale distributore. La presenza di diciture commerciali in lingua Inglese dovrebbe collocare, questa immagine, nell’immediato dopoguerra (durante il ventennio fascista era vietato l’uso pubblicitario di terminologie strainere e anglosasoni).

    Milano post 1887. Luca Beltrami (architetto) sul campanile della Chiesa di San Gottardo in corte.

    Milano Sparita e da ricordare Fcebook e Skyscrapercity. Quando si rubano imagini da altri web come questo http://milanoalquadrato.com/index.php/2014/10/27/quando-a-milano-la-mamma-ti-mandava-a-prendere-il-latte-ma-anche-la-spesa/ per il solo fatto di trarne speculazioni commerciali.

    Milano Sparita e da ricordare Facebook e Skyscrapercity: “Latteria milanese di altri tempi”. Quando si sfruttano in modo non corretto immagini prelevate da altri web come il seguente: http://milanoalquadrato.com/index.php/2014/10/27/quando-a-milano-la-mamma-ti-mandava-a-prendere-il-latte-ma-anche-la-spesa/ per il solo fatto di trarne speculazioni commerciali. Il gregge di pecore di milanesoti e italioti ed i relativi multiaccount degli administrtori di Facebook… Milano Sparita… hanno totalizzato oltre 2000 like… di farlocche preferenze.

    Milano 1900 circa. Ticinese-Darsena. Naviglio Grande dalla Darsena, Ponte dello codellino con veduta campanile di S. Cristoforo alla Barona.

    Milano 1900 circa. Ticinese-Darsena. Naviglio Grande dalla Darsena. Ponte dello “Scodellino” con veduta, sullo sfondo, del campanile di S. Cristoforo alla Barona.

     Milano 1915, località non precisata, titolo della foto :"Verso Milano". Autore Giulio Galimberti.

    Milano 1915, località non precisata. Titolo della foto :”Verso Milano”. Autore Giulio Galimberti.

    Milano Vigentino 1978 circa, Via Ripamonti (sulla dx, fuori campo, Via Noto e il vecchio capolinea del 24). Questa foto inedita apparse verso la metà di Novembre 2018 su Milano Sparita Skyscrapercity. Dopo 48 ore circa venne rimossa ... ora se ne comprendono i motivi. Dovevano girarla all'autore e admin di Milano Sparita e da ricordare Facebook... La multinazionale Facebook di Zuckerberg, finanziata dalle massonerie USA (la nota società segreta "Teschio e Tibie" alla quale aderirono i Bush e anche Trump. CIA. NSA e Zuckerber ringraziano il gruppetto di Skyscrapercity per la regalia che contribuisce ai profitti di una multinazionale che in Italia non paga le tasse....

    Milano Vigentino – Q.re Fatima, 1978 circa. Via Ripamonti (sulla sx, fuori campo, alle spalle del fotografo,, Via Noto e il vecchio capolinea del 24 e sempre fuori campo l’edificio che ospita il Comando Carabinieri). Questa foto inedita apparse verso la metà di Novembre 2018 su Milano Sparita Skyscrapercity. Dopo 48 ore circa venne rimossa … ora se ne comprendono i motivi. Sarebbe stata girarta all’autore e admin di Milano Sparita e da ricordare Facebook (Forza Italia-PD)… La multinazionale Facebook, secondo quanto sostenuto da giornalisti USA, è anche finanziata dalle massonerie USA (la nota società segreta “Teschio e Tibie” alla quale aderirono i Bush e anche Trump), vende profili utenti e informazioni personali e di geolocalizzazzione alla CIA. NSA inclusa la nostra DIGOS. Facebook e Zuckerberg ringraziano, a nome loro, il gruppetto di “storici meneghini” per la gentile concessione in comodato d’uso. Facebook è una multinazionale che in Italia pero’…non paga le tasse….

    Via San Pietro all'Orto, 1912. Sartoria "Madame Viviani".

    Via San Pietro all’Orto, 1912. Sartoria “Madame Viviani”.

    Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Interno atrio di ingresso e scale complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano 1930 circa, Chiesa Rossa/Stadera – Baia del Re. Interno atrio di ingresso e scale complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano 1930 circa, Chiesa Rossa/Stadera – Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri. Purtroppo questa immagine è stata già soggetta a speculazioni commerciali da parte del di Milano Sparita di Skyscrapercity (un “furbetto”) nel 2015.

    Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Ultimazione complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano 1930 circa, Chiesa Rossa/Stadera – Baia del Re. Ultimazione complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano 1929, Chiesa Rossa - Baia del Re. Via Palmieri e cantiere edile costruendo complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano 1929, Chiesa Rossa – Baia del Re- Stadera. Via Palmieri e cantiere edile costruendo complesso scolastico di Via Palmieri.

    Milano Carrobbio-Ticinese verso Porta Romana 1927. Via Molino delle Armi. La fonte fotografica è Ebay ma viene logico chiedersi se la custodia attuale di questa carta chimica fotografica (non è dato sapere se originale o ristampata direttamente dal "positivo" in carta chimica dell'epoca) sia in possesso dei "signori" di Skyscrapercity...

    Milano Carrobbio-Ticinese verso Porta Romana , 1927. Via Molino delle Armi. La fonte fotografica è Ebay ma viene logico chiedersi se la custodia attuale di questa carta chimica fotografica (non è dato sapere se originale o ristampata direttamente dal “positivo” in carta chimica originale dell’epoca) sia in attuale possesso per le finalitù che sappiamo… dei “signori” di Skyscrapercity…

    Milano 1937, Cordusio.Piazza Borromeo. Interno del Palazzo Borromeo (costruzione XIII Secolo)

    Milano 1937, Cordusio.Piazza Borromeo. Interno del Palazzo Borromeo (o Borromei). (costruzione XIII Secolo)

    Milano 1911 circa. Cartolina viaggiata recante il timbro delle Regie Poste del 1912. Falconate dalle terrazze del Duomo.

    Milano 1911 circa. Cartolina viaggiata recante il timbro delle Regie Poste del 2 Aprile 1912. Falconate dalle terrazze del Duomo. Chissà se i “signori” di Milano Sparita e storia dei trasporti pubblici Skyscrapercity riusciranno a “smacchiare” anche questa cartolina per renderla fruibile per le pagine commerciali facebook ? Smacchiare loghi di editori titolari dei diritti d’autore, come per esempio Portfolio Mondadori, ripulendo una immagine vincolata dal pagamento dei diritti di riproduzione… non è azione legittima. Ancor di meno se poi l’mmagine viene postata su home page commerciali facebook …

    Milano 1970 circa. "Tanti saluti dalla Terrazza Martini". Cartolina pubblicitaria del "salotto" degli aperitivi della Italia e Milano "bene". Nota curiosa, alcuni pentiti delle Brigate Rosse sostenevano che tale luogo di celebrazione di vanità, successo e ricchezza dei VIP cinematografici, imprenditoriali e politici esteri, italiani e milanesi... veniva utilizzato (insieme ad un altro salone aperitivi gestito da altri imprenditori sempre in Piazza DUOMO) per organizzare e coordinare le militanze politiche e studentesche delle neo Brigate Rosse. Difficile capire se sia stato vero o meno, si teme che lo fosse... ma in quest'ottica dovevano essere condotte, pro tempore, le indagini antiterroristiche sui reali mandanti di stragi e omicidi sia neo fascisti che "comunisti"... ivi incluse le attività terroristiche di Cesare Battisti e i mandanti organizzatori... In questo giorni il fratelli di Battisti afferma che se Cesare parlasse ... gli effetti sarebbero di un terremoto politico... Ma ormai a 40 e passa anni dai fatti... gli unici politici che potrebbero "tremare" non sarebbero i Democristiani Andreotti e Cossiga (passati a vita migliore.. forse l'inferno ?)... ma gli "highlanders" Silvio Berlusconi, Giorgio Naplitano e Roberto Maroni... Anche Maroni è un veterano della partitocrazia. In sella nei ranghi parmamentari sin dal 1978 nell'allora Democrazia Proletaria di Capanna-Russo Spena (circolavano, anni fa, per mano anche di Belsito, rivelazioni che la sua presenza in DP fosse quella di confidente verso questure e DIGOS... nemmeno Salvini, seppur molto più giovane ma in poliica dal 1988, a 15 anni, nelle militanze demoproletarie del centro sociale Leoncavallo e poi come capolista Parlamentare,, a 19 anni, nella Lista "Comunisti Padani"...

    Milano 1970 circa. “Tanti saluti dalla Terrazza Martini”. Cartolina pubblicitaria del “salotto” degli aperitivi della Italia e Milano “bene”. Nota curiosa, alcuni pentiti delle Brigate Rosse sostenevano che tale luogo di celebrazione di vanità, successo e ricchezza dei VIP cinematografici, imprenditoriali e politici esteri, italiani e milanesi… veniva utilizzato (insieme ad un altro salone aperitivi gestito da altri imprenditori sempre in Piazza DUOMO) per organizzare e coordinare le militanze politiche e studentesche delle neo Brigate Rosse. Difficile capire se sia stato vero o meno, si teme che lo fosse… ma in quest’ottica dovevano essere condotte, pro tempore, le indagini antiterroristiche sui reali mandanti di stragi e omicidi sia neo fascisti che “comunisti”… ivi incluse le attività terroristiche di Cesare Battisti e i mandanti organizzatori… che lo subordinavano. In questi giorni il fratello di Battisti afferma che se Cesare parlasse … gli effetti sarebbero di un terremoto politico… Mah… siamo ormai a 40 e passa anni dai fatti… gli unici politici che potrebbero “tremare” non sarebbero i Democristiani Andreotti e Cossiga (passati a vita migliore.. forse l’inferno ?) nè Berlinguer… ma gli “highlanders” Silvio Berlusconi, Giorgio Naplitano e Roberto Maroni…(forse anche Capanna e Bertinotti ?)
    Anche la “verginella” Maroni è un veterano della partitocrazia e degli intrecci tra Finmeccanica e le amministrazioni centrali del Pentagono. Maroni è in sella dei ranghi parmamentari sin dal 1978 nell’allora Democrazia Proletaria di Capanna-Russo Spena (circolavano, anni fa, per mano anche di Belsito, rivelazioni che la sua presenza in DP fosse quella di confidente-informatore verso questure per “monitorare” le militanze comuniste in Italia..). Nemmeno Salvini, seppur molto più giovane… ma in poliica sin dal 1988, a 15 anni, nelle militanze demoproletarie del centro sociale Leoncavallo e poi come capolista Parlamentare, a 19 anni, nella Lista “Comunisti Padani”…oggi etichettato (da diversi giornalisti e filosofi) come “fascistoide” (vedesi La 7) militante con divise mussolinane da “Stato di Polizia”… sarebbe esente da analoghi sospetti… sulla falsariga di come avvenne con Maroni + moglie. Inutile negarlo, l’accanimento politico e mediatico col quale l’attuale contratto di Governo di Lega Nord Salvini e M5S Alfonso Bonafede ha dimostrato nella cattura di Cesare Battisti e nell’indifferenza totale verso altri ex terroristi rossi e neri presenti anche in Bolivia… rivela e ricalca la carenza investigativa (vedesi depistaggi SISMI-DIGOS-CIA) degli “sviluppi procedurali” DEPISTATI che “pro tempore” la magistratura italiana e anche milanese dimostrarono col limitarsi alla cattura e processo dei soli esecutori reali o presunti o persino estranei a delitti e stragi, i cui mandanti (inclusa la CIA ma non solo) venivano ignorati NEL NOME DEL SEGRETO DI STATO. In questa didascalia non si sta sostenendo che Maroni e Berlusconi e Napolitano coordinassero i PAC o le BR ma viste le dichiarazioni di un fratello di Cesare Battisti… (sicuramente i 3 veterani succitati erano e sono persone indirettamente informate sui fatti e/o facenti parte di un entourage integrato a tali ambienti)… oggi il terremoto politico potrebbe solo limitarsi a circa 3 “vecchie volpi” (volpi veterane) in carica parlamentare e senatoriale nelle : Prima, Seconda e Terza Repubblica… (forse a parziale conscenza della verità). Salvini è solo un loro discepolo… ma ha imparato bene e promette meglio… Una nota conclusiva. E’ probabile che l’hackeraggio delle SIM utilizzate da Battisti in Bolivia e Brasile, condotto dalla Procura di Milano e Questura, sia stato, ironia della sorte, condotto da una società di consulenza gestita da un tecnico informatico residente a Milano ma con genealogie calabresi in odore di ‘ndrangheta… E’ una ipotesi, non una illazione… cercando in rete si trovano riferimenti a questo personaggio… tesi ulteriormente rinvigorita da Cantone Raffaele, nelle indagini condotte dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, di cui sarebbe il Presidente. Egli pervenne alle conclusioni che i dipartimenti ministeriali di Giustizia di Milano e con essi i rami investigativi delle PS avevano ed avrebbero la cattiva abitudine di bypassare le normative sui bandi di gara e ingaggiare direttamente, come vincitori dì appalti , gli “amici degli amici”… per il resto, sulla Lega di Maroni e Salvini degli ultimi 7 anni vedesi gli articoli giornalistici linkati a capo pagina di questo articolo… (l’articolo Milano dal dopoguerra a Tangentooli 92) frutto di indagini giudiziarie… e il servizio di Report andato in onda poco prima del Natale 2018. Chi scrive, in facebook, “giustizia è stata fatta o sia fatta” ignora (o mente sapendo di farlo) i depistaggi mezzo secolari in corso sin dalla strage di Piazza Fontana ma anche prima… dall’omicidio di Enrico Mattei. E’ scontato che se non esistessero facebook e twitter, Salvini lavorerebbe ancora nelle cucine dei Fasf Food di Milano…(anche Sala rimaneva dirigente alla Pirelli real estate… oggi esiste solo quella di Pirelli… e Pisapia, altro ex miliante al servizio dello Stato, non avrebbe fatto il Sindaco… ma i social net sono stati concepiti per le dirette facebook e le campagne elettorali). Dimenticavo… se non ci fosse facebook anche gli autori di Milano e quartieri Navigli facebook sarebbero alle maestranze delle cucine Mc Donald…

    Milano 1968, Lambrate Maggio 1968, Pizza Bottini.

    Milano 1968. Lambrate, Maggio 1968, Piazza Bottini e Stazione FS di Lambrate

    Provincia di Milano. Inizio 1900 conca e chiusa di Rozzano lungo il Naviglio Pavese. Le ciminiere sullo sfondo /delle quali ne sopravvisse solo una) dovrebbe appartenere alla vecchia Filanda di Rozzano.

    Provincia di Milano (inizio 1900). Conca e chiusa di Rozzano lungo il Naviglio Pavese. Le ciminiere sullo sfondo (delle quali ne sopravvisse, in tempi recenti, solo una) dovrebbero appartenere alla vecchia Filanda di Rozzano.

    AVVISO AI SIGNORI DI MILANOSPARITA FACEBOOK

    DA MILANO ALLA BARONA FACEBOOK

    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY

    Nell’interesse di tutti, si comunica che in questo web sono postate fotografie private, non protette dai diritti d’autore ma nemmeno subordinate ad un consenso assenso di acquisizione per fini commerciali. La pubblicazione di tali immagini non include un CONSENSO ASSENSO alla loro pubblicazione perche’ le medesime, con indirizzo URL del sito presente, vengano utilizzate e postate nelle pagine Facebook per uso commerciale e di promozione di persone e cose. Si rammenta che l’utilizzo commerciale su Facebook sussiste anche quando la “home page” non è subordinata a proposte d’acquisto essendo Facebook una piattaforma quotata nei mercati finanziari per il solo numero di accessi e iscritti.

    Qual’ora si dovesse notare l’acquisizione di tali immagini inedite e personali, ritoccate in forma digitale per rimuovere gli URL (indirizzi internet) di appartenenza e/o ridimensionate per celare le fonti sovraimpresse, mio malgrado, sarò costretto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica competente, specificando anche l’utilizzo deliberato, da parte di codesti personaggi, di immagini d’archivio giornalistico editoriale, vincolate dai diritti di riproduzione per uso commerciale.

    Confidando nel buon senso (sino ad oggi mancato anche per la “mano” politica … l’idea iniziale di far confluire centinaia di migliaia di immagini inedite della Milano d’epoca venne in mente al Direttore Generale ATM in carico nell’anno 2006, corrente FI Moratti, che si sottende dietro certe iniziative Facebook, “mano” che darebbe per scontata qualsiasi immunità) ci si augura di non dover ricorrere a questi sistemi sicuramente odiosi ma generati dall’assenza di regole da parte di qualcuno, a partire da Facebook, ma non solo (le regole non deve rispettarle solo l’autore di questo web).

    Forse i signori di tali colossi dell’ecommerce facebook credevano che questo web fosse stato concepito per fungere da serbatoio immagini delle loro attività professionali. No, si tratta di una loro male interpretazione.

    ____________

    Milano 1920 circa (immagine priva di data di riferimento). Fotogafia colorata a mano ritraente il panorama di Milano, nella fattispecie del Ticinese. La foto è stata scattata dal campanile della Parrocchia di San Gottardo in Corso, al civico 6 di Corso San Gottardo.

    Milano 1910/20 circa (immagine priva di data di riferimento). Fotogafia colorata a mano ritraente il panorama di Milano, nella fattispecie del Ticinese e della Basilica di Sant’Eustorgio (lungo Corso di Porta Ticinese) e San Lorenzo Maggiore. La foto è stata scattata dal campanile della Parrocchia di San Gottardo in Corso, al civico 6 di Corso San Gottardo.

    In questo sito non si scriverebbero mai le cose che vediamo qui sotto:

    Facebook ba

    i motivi ?

    Partiamo dal notare che l’occasione dell’evento “Arresto di Battisti” è stata utile per inserire una immagine postata a fine Novembre nell’articolo Storia della Barona di questo sito, a dimostrazione che le parole di giustizialismo sommario che leggiamo servono, oltre che a promuovere le attività correlate a tale pagina, a inserire materiale trovato da chi gestisce questo sito, senza fini di lucro, per incentivare notorietà (e “indotto”) degli autori e cercare di monopolizzare la “memoria storica” della Barona e Milano in una direzione preferenziale.

    Si consiglia ai personaggi di tale pagina di dedicarsi alla carriera politica e/o giornalistica. Almeno uno di loro ha la stoffa per “sfondare” in tali comparti…

    Preferisco autocensurarmi nel merito dei giudizi miei personali che preferisco, non esprimere, ma solo pensare verso l furbettini di tale pagina come di Milano Sparita Skyscrapercity e il resto del gruppo che incamerando centinaia di migliaia di immagini storiche rilasciate, in 13 anni, col ritmo di 15 al giorno, hanno permesso fatturazioni a Facebook come nessun’altro, in Italia, ha mai effettuato.

    Quindi i miei giudizi su tali persone me li riservo a titolo autocensorio (dietro varie pagine fbook di Milano e Navigli abbiamo la politica SALA-SALVINI ripartita in vari modi…).

    Veniamo ora al concreto.

    Le “ricostruzioni processuali” dei crimini commessi da Cesare Battisti esclusero, come avvenne anche con le Brigate Rosse, infiltrazioni dei Servizi Segreti.

    Diciamolo chiaro, anche se come semplice ipotesi, Battisti si infiltrava nei Collettivi Sociali, come quello della Barona, per seminare “zizzania” ovvero istigare movimenti politici non violenti, verso la violenza e verso il terrorismo onde delegittimare le loro attività e farli apparire come criminali. Questo avvenne anche con le BR… solo che per queste ultime gli scenari erano molto più complessi.

    Battisti era molto malvisto nel Collettivo Sociale Barona e per saperlo è sufficiente documentarsi in rete. Nessuno condivideva i suoi intenti terroristici e probabilmente di questo Battisti nessuno ne voleva sapere e nulla aveva a che spartire…ma se lo trovarono tra le “palle”… pagandone di persona anche le conseguenze dei fatti del 19 Aprile 1979 , Via Santa Rita da Cascia angolo Via Modica

    Non possiamo escludere che personaggi come Battisti, sia come mandante che come esecutore, siano stati collocati dai Servizi Segreti per infangare la reputazione di persone, indubbiamente attive politicamente e nella contestazione ma con intenzioni assolutamente estranee ai fatti che accaddero.

    Anche i parenti delle vittime devono farsene una ragione che molti episodi delittuosi di quegli anni nacquero da esaltati manovrati dalle cosiddette “istituzioni deviate” e che molti morti lo furono, anche agenti di PS, per mano di settori “marci” dello Stato che loro servivano ignorando di diventarne, un giorno, le vittime sacrificali.

    Quindi, nella parabola della vicenda Battisti, solo lui pagherà. I mandanti ovvero settori deviati o meno delle istituzioni, della magistratura, dei vertici delle forze dell’ordine, della politica (soprattutto democristiana di Andreotti e Cossiga) sono stati esclusi dalle “ricostruzioni processuali”. E’ indubbio che le “ricostruzioni processuali” fatte a metà per Segreti di Stato uccidano due volte queste persone…

    Si conclude evidenziando che chi scrive la storia, anche locale, lo fa con la voce dei POTENTI, non di certo con le memorie collettive.

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    Milano 1931. 1 Luglio, inaugurazione (di Regime) della nuova Stazione Centrale di Milano (Regie Ferrovie). In evidenza la presenza di un numero inferiore, rispetto all'attuale, di binari. Oggi, anzi, da molti e molti decenni, non esistono più piattaforme pedonali cosi' ampie come quella ritratta nella foto di quasi 90 anni or sono. L'inaugurazione avvenne in assenza di Benito Mussolini. Mussoloni, come noto, non amava particolarmente Milano... ma il fatto (della sua assenza) era anche la conseguenza della defezione dell'allora Cardinale di Milano Alfredo Ildefonso Schuster che dissentiva dal Regime e dai suoi metodi per alcune forme di persecuzione politica contro i militanti dell'Azione Cattolica. Tuttavia la cerimonia di inaugurazione venne comunque presediuta da un referente della Diocesi di Milano nella figura del mons. Giacinto Tredici, vicario generale dell'arcidiocesi. Il rappresentante del "Regime" presente dal Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano[16] e da

    Milano 1931. 1 Luglio, inaugurazione (di Regime) della nuova Stazione Centrale di Milano (Regie Ferrovie). In evidenza la presenza di un numero inferiore, rispetto all’attuale, di binari nella galleria “terminal” della Stazione. Oggi… anzi… da molti e molti decenni, non esistono più piattaforme pedonali cosi’ ampie come quella ritratta nella foto di quasi 90 anni or sono. L’inaugurazione del primo Luglio ’31 avvenne in assenza di Benito Mussolini. Mussolini, come noto, non amava particolarmente Milano… ma il fatto (della sua assenza) era anche la conseguenza della defezione dell’allora Cardinale di Milano Alfredo Ildefonso Schuster che dissentiva dal Regime e dai suoi metodi per alcune forme di persecuzione politica contro i militanti dell’Azione Cattolica. Mussolini desiderava partecipare alla Cerimonia inaugurale (lo stile ampolloso dell’architettura della Stazione riflette le retoriche “estetiche” del periodo fascista, il cui regime volle e desiderava una infrastruttura ferroviaria di quel tipo). La defezione del Cardinale della Diocesi di Milano costrinse Mussolini a deferire, a sua volta, dalla presenza nella cerimonia. Tuttavia la cerimonia di inaugurazione venne comunque presediuta da un referente della Diocesi di Milano nella figura del mons. Giacinto Tredici, vicario generale dell’arcidiocesi meneghina il quale presediette l’inaugurazione insieme al referente ministeriale di “Regime” rappresentato dal Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano. Fonte storica wikipedia.

    Milano 1915, Porta Magenta (già Vercellina), Via XX Settembre, (fonte fotografica delcampe)

    Milano 1916, Porta Magenta (già Vercellina), Via XX Settembre. (fonte fotografica delcampe)

    Milano 1918, Ortica. Cartolina postalizzata dello Stabilimento Arcari.

    Milano 1918, Ortica. Cartolina postalizzata dello Stabilimento Arcari (successivamente Richard Ginori).

    Milano 1925. Lambrate, già quartiere periferico di Milano, non più comune autonomo dal 1923. Via Vitttorio Emanuale (oggi Via Conte Rosso) e Scuole Comunali. Fonte fotografica impressa nell'immagine.

    Milano 1925. Lambrate, già quartiere periferico di Milano, non più comune autonomo dal 1923. Via Vitttorio Emanuale (oggi Via Conte Rosso) e Scuole Comunali. Fonte fotografica impressa nell’immagine.

    Milano 1915. Comune autonomo di Lambrate nel 1915 ripreso dal campanile della Parrocchia San Martino. Sino al 1923 Lambrate era Comune autonomo e successivamente venne accorpato alla Città di Milano. L'immagine è orientata verso nord (si intravedono le Prealpi) e il rettilineo sottostante dovrebbe essere, forse, l'attuale Via Conte Rosso. Fonte fotografica sovraimpressa a bordo immagine.

    Milano 1915. Comune autonomo di Lambrate (nel 1915) ripreso dal campanile della Parrocchia San Martino. Sino al 1923 Lambrate era Comune autonomo e successivamente venne accorpato alla Città di Milano. L’immagine è orientata verso nord (si intravedono le Prealpi) e il rettilineo sottostante dovrebbe essere, forse, l’attuale ed irriconoscibile Via Conte Rosso (ex Via Vittorio Emanuele). Sul lato sinistro della Via si scorgono, in rientranza, le Scuole Comunali della ex Via Vittorio Emanuele, dal 1923 scuole Comunali di Milano. Fonte fotografica sovraimpressa a bordo immagine.

    Milano 1960, ex Portello-Fiera, Viali Scarampo e De Gasperi con il sottopasso di Viale Renato Serra, verso il Cavalcavia del Ghisallo.

    Milano 1960 circa, Portello-ex Fiera, ex stabilimenti Alfa Romeo (ovviamente nela foto gli stabilimenti erano operativi, oggi non esistono più, dopo la cessione al gruppo FIAT nel 1986), Viali Lodovico Scarampo e Alcide De Gasperi con il sottopasso di Viale Renato Serra, verso il Cavalcavia del Ghisallo. In evidenza il lato Nord-Ovest esteso di parte degli stabilimenti (officine di collaudo) del Portello inizialmente sorti all’inizio del XX Secolo in Via Gattamelata.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Stabilimento_Alfa_Romeo_del_Portello

    Milano anni '30. Baggio, Via Ceriani.

    Milano anni ’30. Baggio, Via Ceriani.

    Milano Crescenzago. Fiume Lambro nell'omonimo Parco Lambro (prima che si trasformasse in un corso d'acqua colatore di industrie chimiche, concerie, scarichi industriali e domestici). Fonte fotografica delcampe.

    Milano Crescenzago-Cimiano-Feltre. Fiume Lambro nell’omonimo Parco Lambro (prima che si trasformasse in un corso d’acqua colatore di industrie chimiche, concerie, scarichi industriali e domestici). Fonte fotografica delcampe.

    Milano 1933 circa (o posteriore). Panorama dalla Torre Littoria (Torre Branca), Fonte fotografica delcampe.

    Milano 1933 circa (o posteriore). Panorama dalla Torre Littoria (Torre Branca), Fonte fotografica delcampe.

    “Perle da Milano…”

    Ieri mattina, 5 Gennaio 2019, decine di volontari hanno parzialmente bonificato il cortile del civico ALER di Via Lorenteggio 181 ridotto ad una specie di Terra dei Fuochi e discarica abusiva con tanto di pantegane morte (forse decedute per l’eccessiva sporcizia ?) e centinaia di kg di ogni genere di rifiuto abbandonato. Siamo a meno di 1000 metri dalla ex residenza milanese di Silvio Berlusconi (Lorenteggio-Bande Nere in V.le San Gimignano 12, negli anni ’70, successivamente della madre e sorella del medesimo…. di attuale prorietà dello stesso anche in data odierna…). Siamo anche a poche centinaia di metri dalla ex residenza (attuale dei suoi genitori) del Segretario Lega Nord e Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

    Lo sfascio in cu versano gli immobili ALER è principalmente imputabile ai Governi Berlusconi-Maroni di Regione Lombardia di Formigoni, Maroni e Fontana. Idem per le giunte civiche di Albertini-Moratti-Pisapia-Sala… Milano ha luoghi che a livello di degrado, crimine ed incuria, supera le borgate di Roma… ma non se ne parla poiche’ il Negus della Repubblica delle banane (Silvio B.) controlla l’informazione, anche tutt’oggi, sia editoriale (giornali) che televisiva come anche internet (vedesi anche pagine facebook e non solo dedicate alla storia di Milano e quartieri). La RAI ha quasi del tutto rinunciato, da decenni, a fare informazione e cronaca anti berlusconista-leghista…(Milano, dal 1992, è come Berlusconi la volle…) tranne rare eccezioni…. Sono le conseguenze degli inciuci PD-FI-Lega (malgrado fingano di litigare).

    Milano Isola Garibaldi. Immagine antecedente al 2008, ex Brown Boveri tra Via Pepe e Via Confalonieri e le due torri Trenitalia FS prima del loro "restyling" e accorciamento in termini di altezza. In quest'area oggi sorgono due ecomostri. Il "rasoio" del fu Salvatore Ligresti e il "Bosco verticale" di Boeri e Fondi Sovrani del Qatar.

    Milano Isola Garibaldi. Immagine antecedente al 2007, ex Brown Boveri tra Via Pepe e Via Confalonieri e le due torri Trenitalia FS prima del loro “restyling” e accorciamento in termini di altezza (conseguenza delle “fisime” di Berluscoi & Co… gli ecomostri del Bosco Verticale dovevano “svettare” sulle torri costruite negli anni ’80, prima che egli diventasse il “Negus” della “Repubblica delle banane”, ergo restaurazione dei Ventennio all’interno della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, degradata a Regime Assolutista mafiocratico). In quest’area oggi sorgono due ecomostri frutto di speculazioni edilizie. Il “rasoio” del fu Salvatore Ligresti (immobile che fu sottoposto a sesquestro preventivo) e il sopra citato “Bosco verticale” (un copia e incolla delle Torri del Gratosolio di Via Saponaro e del Palazzo Montecatini di Giò Ponti… che si sarà rivoltato nella tomba…il progetto era di di Boeri e Fondi Sovrani del Qatar). In realtà gli ecomostri non si limitano all’inventario sopra citato ma annoverano anche la Torre Solaria… nel mondo, da oltre 45 anni, non si costruiscono più codomini torre e le altezze sono riservate solo ai centri direzionali… che sia un retaggio provinciale e da “stra paese” degli urbanisti italiani e dell’autore di questi scempi (Berlusconi) ?

    Appena più sotto una nuova immagine inedita, apparsa su Milano Sparita Skyscrapercity per la prima volta il 2 Gennaio, pubblicata su Milano Sparita e da ricordare Facebook il 3 Gennaio.

    Mark Zuckerberg ringrazia Milano Sparita e Storia trasporti pubblici ATM di Skyscrapercity e con esso Facebook Italia che in Italia fattura piu’ della Ferrero, Barilla, TIM-VODAFONE-Ferrari, ENI AGIP SNAM ENEL RAI MEDIASET, etc… MA NON PAGA LA TASSE PERCHE’ MARONI-SALVINI E RENZI NON VOGLIONO… (da recenti indagini giudiziarie e articoli del Sole 24 e il Fatto Quotiiano emerge che… l’ex revisore contabile Tesoreria Lega Stefano Aldovisi aveva presentato un esposto in cui precisiva che a fine 2012 – quando Bossi non era più segretario – sui conti della Lega c’era disponibilità per 40 milioni di euro e indicava operazioni all’estero effettuate quando Roberto Maroni e Matteo Salvini erano segretari Lega (tra il 2013 sino ad oggi) … dove sono finiti i fondi elettorali pubblici derivati dai finanziamenti pubblici … ? La Lega Nord li ha trasferiti in Lussemburgo… https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-09-03/bossi-the-family-e-soldi-lussemburgo-l-inchiesta-49-milioni-che-preoccupa-lega-salvini-190707.shtml?uuid=AEbns2iF&refresh_ce=1

    A fine articolo “Sole 24 ore” il IV° filone d’indagine a carico della tesoreria gestita dalla Lega di Salvini e Maroni… C’è da chiedersi quali relazioni esistano tra Lega Nord-Forza Italia-PD e anche 5 Stelle tra i social network …e c’è da chiedersi come mai Twitter e Facebook non si fanno pagare gli spazi elettorali offerti gratis ai partiti italiani …? (finchè sono i Repubblicani o Democratici USA si puo’ comprendere… c’è la CIA di mezzo… ma in Italia i social net offrono tutto gratis ai nostri partiti politici ?… vuoi che forse le vittorie delle destre estreme sia proprio dovuta ai social americani ?)

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    Milano 1976, Isola Garibaldi, presumibilmente Via Gaetano de Castilia intersezione Via Pietro Borsieri. La foto ritrae un gruppo di "murales", una generazione precedente degli attuali "writers-graffittari"... con la differenza che i primi dipingevano muri periferici e desolati con raffigurazioni politiche e di protesta, i secondi sono ormai quasi del tutto ridotti a puro vandalismo che si autolegittima su Facebook tramite i "like" delle immagini che ritraggono le loro "imprese" audaci condotte nei tunnel delle metropolitane, appesi ai cavalcavia, all'interno dei depositi ferroviari, etc... Immagini come questa sono snobbate dai social network dedicati a Milano e quartieri... tuttavia tra qualche anno diverranno commercio social in quanto ritraggono l'Isola Garibaldi cosi' come appariva sino al 2010 circa. Dopo tale data avvenne quello che accadde al Bottonuto negli anni '30 del 1900. Milano, la storia del "novecento" e degli anni '2000 si distingue per essere stata teatro di sventramenti "secolari" durante i due principali Regimi Totalitari avvenuti dall'Unità d'Italia sino ad oggi. Il Ventennio Fascista vide una mutazione urbanistica epocale del Centro Storico di Milano con lo sfratto di massa dei ceti sociali piu' poveri nelle periferie. Il secondo Regime Totalitario (non ancora terminato) fu e sarebbe il Berlusconismo neo fascista (tutt'oggi imperante con la Lega Nord meridionalista di Matteo Salvini). In entrambi i Regimi Totalitari di natura fascista, autoritaria e finanziaria-immobiliare, i quartieri piu' storici di Milano vennero rasi al suolo per essere sostituiti con simboli architettonici delle dittature imperanti. Sembrano interpretazioni eccessive ma non lo sono affatto. L'Italia, con Berlusconi, sin dal 1993, invento' le nuove destre neo fasciste-liberiste che vennero poi imitate dall'Ungheria, dalla Polomia, forse dallo stesso Putin e persino dagli USA con Trump. Gli italiani non si rendono conto di vivere sotto una dittatura di matrice fascista (da oltre 26 anni) perche' sono troppo ignoranti e poco o nulla abituati e acculturati alla democrazia ed ai diritti civili e politici. Non ci si deve stupire che le attuali pagine Facebook e Skyscrapercity dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri, siano "fogli di propaganda" dell'attuale Regime Totalitario nel quale l'Italia verserebbe... un Regime che non ebbe termine con il subentro dei Goverti Monti. Letta e Renzi-Gentiloni... la stessa amministrazione di Milano vide in Pisapia e Sala una continuità alla devastazione sociale, storica, economica e urbanistica di Milano... idem per i Governi regionali di Maroni e Fontana... prosecuzione delle infiltrazioni criminali nelle istituzioni Lombarde e regimi corruttivi estremi in continuità con i malaffari di Roberto Formigoni. La fonte fotografica viene omessa in modo tale che i "furbetti del quartierino" di Facebook e Skyscraper se la cercheranno da soli...

    Milano 1976, Isola Garibaldi, presumibilmente Via Gaetano de Castilia all’intersezione con Via Pietro Borsieri e Cavalcavia Bussa. La attuale localizzazione nell’ex Isola Garibaldi è impresa quasi impossibile essendo stata quasi del tutto demolita, sventrata e ricementificata ed i margini di errore possono essere notevoli. La foto ritrae un gruppo di “murales”, una generazione precedente degli attuali “writers-graffittari”… con la differenza che i primi dipingevano muri periferici e desolati con raffigurazioni politiche e di protesta, i secondi sono ormai quasi del tutto ridotti a puro vandalismo che si autolegittima su Facebook/Instagram/Whatsapp etc.. tramite i “like” delle immagini che ritraggono le loro “imprese” audaci condotte nei tunnel delle metropolitane, appesi ai cavalcavia, all’interno dei depositi ferroviari, etc… Immagini come questa sono snobbate dai social network dedicati a Milano e quartieri… tuttavia tra qualche anno diverranno commercio social in quanto ritraggono l’Isola Garibaldi cosi’ come appariva sino al 2007 circa. Dopo tale data avvenne quello che accadde al Bottonuto negli anni ’30 del 1900. Milano, la sua storia del “novecento” e degli anni ‘2000 si distingue per essere stata teatro di sventramenti “secolari” durante i due principali Regimi Totalitari avvenuti dall’Unità d’Italia sino ad oggi. Il Ventennio Fascista vide una mutazione urbanistica epocale del Centro Storico di Milano con lo sfratto di massa dei ceti sociali piu’ poveri nelle periferie. Il secondo Regime Totalitario (non ancora terminato) fu e sarebbe il Berlusconismo neo fascista (tutt’oggi imperante con la Lega Nord meridionalista di Matteo Salvini). In entrambi i Regimi Totalitari di natura fascista, autoritaria, filo mafiosa, e finanziaria-immobiliare, i quartieri piu’ storici di Milano vennero rasi al suolo per essere sostituiti con simboli architettonici delle dittature imperanti. Sembrano interpretazioni eccessive ma non lo sono affatto. L’Italia, con Berlusconi, sin dal 1993, invento’ le nuove destre neo fasciste-liberiste che vennero poi imitate dall’Ungheria, dalla Polomia, forse dallo stesso Putin, come nell’attuale Brasile, e persino dagli USA con Trump. Gli italiani non si rendono conto di vivere sotto una dittatura di matrice fascista (da oltre 26 anni) perche’ sono troppo ignoranti e poco o nulla abituati e acculturati alla democrazia ed ai diritti civili e politici. Non ci si deve stupire che anche le attuali pagine Facebook e Skyscrapercity dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri, siano (involontariamente o meno) “fogli di propaganda” dell’attuale Regime Totalitario nel quale l’Italia verserebbe… un Regime che non ebbe termine con il subentro dei Goverti Monti. Letta e Renzi-Gentiloni… la stessa amministrazione di Milano vide in Pisapia e Sala una continuità alla devastazione sociale, storica, economica e urbanistica di Milano (condotta dagli ex sindaci Formentini, Albertini e Moratti)… idem per i Governi regionali di Maroni e Fontana… prosecuzione delle infiltrazioni criminali nelle istituzioni Lombarde e regimi corruttivi estremi in continuità con i malaffari di Roberto Formigoni. La fonte fotografica viene omessa in modo tale che i “furbetti del quartierino” di Facebook e Skyscraper se la cerchino da soli…

    Milano 1960 circa. Cimiano, Via Celentano-Via Don Orione,, Parrocchia San Giuseppe dei Morenti. Fonte fotografica delcampe.

    Milano 1960 circa. Cimiano, Via Celentano-Via Don Orione, Parrocchia San Giuseppe dei Morenti. (Fonte fotografica delcampe).

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    Zuckerber e Facebook Italia (esiste come azienda ma non pagano le tasse in territorio italiano… l’attuale Governo promette che da questo anno le cose dovrebbero un poco cambiare… ma si dubita… viste le posizioni liberiste della Lega Nord di Salvini pro social net per l’evidente abuso a fini elettorali e di consenso…) devono ringraziale il durissimo lavoro di acquisizione e distribuzione fotogafica degli utenti (non molti per la verità, si contano sulle dita di una mano) di Milano Sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity..

    Zuckerberg, senza di loro, (IN ITALIA) avrebbe fatturato anche il 40, forse 50% in meno (i profitti sono anche prodotti da milioni di pecoroni che ogni giorno visitano, commentano e apprezzano pagine Facebook che sfruttano le distribuzioni fotografiche (al 80% inedite in rete>) rilasciate gradualmente per promuovere prodotti editoriali e incrementare i like di preferenza delle pagine … dai due forum SSC parliamo anche di picchi di quasi 400 immagini inedite ogni mese (omissis onde prevenire querele). Sistematicamente tutte le foto (inedite all’80 %) postate dal forum SSC poi ce le troviamo, a distanza di settimane o anche poche ore in tali pagine… peccato che i gran ricercatori di MS SSC e STPM SSC, malgrado citino delle fonti (tipo Pinterest)… cercando tali immagini in tali web… non si trovi nulla (quindi la fonte è quasi sempre inedita e poche volte pescata da siti preesistenti e non commerciali).

    Bè, visto che in Skyscrapercity ci si prodiga tanto (e gratis…in apparenza… con ritmi di lavoro massacranti, giorno e notte per 365 giorni l’anno, da quasi 13 anni…queste persone sono oberate anche dalle postazioni di lavoro…) per una multinazionale accusata da mezzo mondo di compiere azioni a danno degli utenti… tali immagini appariranno, a titolo di protesta, anche qui (senza citarne le fonti Facebook, comunque identificabili).

    Inutile rammentare quanto venga meno il pluralismo e libertà di circolazione di immagini e di libero accesso a informazioni storiche… Gli autori danneggiati sono i “pesci piccoli” come questo sito (malgrado lor signori si sentano pesantemente denigrati da commenti come questo.. lor signori confondono il diritto di critica con la presunta diffamazione ma sappiamo come funziona Milano, gli impastoiati con la politica locale e le istituzioni… anche giudiziarie…nel Tribunale di Milano le sentenze sono sovente frutto di corruzione).

    La pantomima dei “mi piace” (i multiaccount proliferano in Fbook) serve anche a Facebook, serve anche come promozione personale per soggetti vicini alle amministrazioni comunali milanesi…che sfruttano le convenzioni di tale piattaforma per diventare popolari e stimati in città, provincia e Lombardia e anche molto oltre… (sono crediti spendibili anche per future professioni politiche, anche fossero a solo livello di Municipio di macroquartiere… facebook è nato per questo. per promuovere gratis se stessi, diventare visibili a miloni di utenti e sfruttarne un potenziale uso, non solo commerciale ma anche politico e elettorale.. qualora lo si volesse fare… e ovviamente viene sfruttato per tali fini sino a che qualche politico illuminato NON INTERDISCA L’ABUSO DI FACEBOOK PER SCOPI PRIVATISTICI…SALVO L’ESSERE TASSATI ANCHE A LIVELLO DI SINGOLA HOMPAGE…).

    Ovviamente la colpa piu’ che attribuirla a questi “rampanti” andrebbe diretta verso le piattaforme Social che permettono questo e si comportano come l’ipermercato nel paesino con 2000 abitanti e 3 negozi preesistenti… col nuovo “Iper”, si perdono posti di lavoro, si elimina la concorrenza, si creano monopoli…un massacro dei piu’ piccoli…(c’è anche da notare di quanto siano NOIOSE le pagine Fbook dedicate a Milano… il che farebbe dubitare di tanto apparente successo…davanti a tanta noia e povertà storica e culturale…). Concedeteci l’opinione disinteressata che Facebook e personaggi (diventati storici dal nulla…) convenzionati hanno impoverito e commercializzato la Storia di Milano… (opinione soggettiva, personale, si intende, caldamente spero di sbagliarmi …ma…).

    Queste esperienze ci fanno capire che la storia (anche locale) non la fa il “popolo” ma le corporazioni, segreterie politiche, multinazionali, lobby e le sovrastanti massonerie … quanto meno per Facebook… la stessa FBI ammise che fondatori e imprenditori di Fbook sono correlati a tali ambienti… chissà come se la passano i nostri “autori” italiani ? (se qualcuno tenta di pubblicare basi documentali fotografiche di Milano e quartieri “in proprio” …sono grane… Questo è l’unico web gestito liberamente e in modo indipendente…Si lascia giudicare da quale parte stia il torto e da quale la ragione).

    Le immagini appariranno senza didascalia (in realtà facebook Milano e quartieri…propone, giornalmente, molte ma molte piu’ immagini di quelle occasionalmente qui contestate…decine di immagini giornaliere inedite proveninenti da Skysrapercity… all’80% tutte inedite nel web).

    LE IMMAGINI SOTTOSTANTI SONO INEDITE E APPARSE PER LA PRIMA VOLTA, IERI 3/01/19 IN ALCUNE PAGINE FACEBOOK… DOPO LA LORO DISTRIBUZIONE NEI DUE FORUM SKYSCRAPERCITY.

    RISPETTIVAMENTE QUARTIERI CERTOSA/VILLAPIZZONE E BARONA/SAN CRISTOFORO…TALI IMMAGINI NON ERANO INDICIZZATE IN GOOGLE …PERCHE’ NON ESISTEVANO IN RETE SINO A POCHE ORE FA (IN MESI DI RICERCHE NON ERANO REPERIBILI…PERCHE’ NON SONO MAI STATE PUBBLICATE IN RETE E VIEN DA DOMANDARSI DA QUALE ” APPARIZIONE MARIANA” SIANO COMPARSE…)

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    Per l’immagine sovrastante è molto interessante notare che venne postata su MS Skyscrapercity il primo Gennaio 2019 indicando che venne casualmente trovata su piccklick.it

    Verificando si scopre che…

    https://picclick.it/MILANO-Via-Varesina-e-scuole-Cappellini-264071394982.html

    l’immagine dichiarata (da lor signori) salvata su disco fisso il 1/1/19 (da picclick.it) venne invece inserita, su tale portale, il 2 Gennaio 2019, ovvero DOPO che apparse su Milano Sparit SSCity e non prima…

    Il 3 Gennaio, sempre tale immagine, venne pubblicata da Milano Sparita e da ricordare Facebook…

    Davanti a questi FATTI CONCRETI non credo che ci possano essere querele che reggano … i “giochi cinesi” di questi personaggi che, in una misura, o nell’altra, possiedono migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di immagini… che dopo essere divenute Vetrine commerciali inedite nelle pagine Fbook vengono poi vendute on-line…

    Da dove provengono queste cartoline sessantennali originali ?

    49345164_1644248465677392_3441504049575231488_nL’immagine sovrastante invece proviene da Storia dei trasporti pubblici SSC

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=506

    … Come Volevasi dimostrare…

    … i “signori” della “storia di Milano e Navigli” non si vengano a lamentare che quel poco di privato o frutto di faticose ricerche… venga, in questo sito, marchiato “milanobarona.myblog.it e milanobarona.freeoda.com”.. visto che hanno, spesso e volentieri, attinto persino dalle didascalie di questo web… per valorizzare meglio le loro pagin fbook.

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    MMXIX

    Provincia di Milano 1965 cica. Corsico, Via Sebastiano Caboto (Nuova Vigevanese), quartiere S.A.F.F.A. (fonte fotografica delcampe).

    Provincia di Milano 1965 circa. Corsico, Via Sebastiano Caboto (Nuova Vigevanese), quartiere S.A.F.F.A. (fonte fotografica delcampe).

    Milano 1069 circa. Capolinea di Piazzale Lotto del Filobus Circonvallazione esterna -(linea 90/91) Viberti-FIAT-2472-Monotral-CV-33-CGE nella sua livrea originale in verde bicolore ministeriale. (Fonte fotografica ex diritti riservati di riproduzione Istituto Geografico De Agostini)

    Milano 1969 circa. Capolinea di Piazzale Lotto Circonvallazione filoviaria esterna -(linea 90/91). Il filobus a due “casse” è un Viberti-FIAT-2472-Monotral-CV-33-CGE nella sua livrea originale in verde bicolore ministeriale. Una “pecca” di queste storiche vetture, messe in circolazione verso il 1958, era l’assenza di gruppi di continuità elettrica che permettessero un minimo di autonomia della manovrabilità del veicolo in caso di interruzioni dell’erogazione elettrica di linea. Questa “carenza” (dovuta ai limiti tecnologici dell’epoca) poteva arrestare la conduzione del mezzo quando, per motivi di traffico, il medesimo si fermava nei punti dove i pattini delle aste attraversavano delle giunzioni di contatto elettrico prive di tensione (il fermarsi in corrispondenza di tali giunzioni interdiva la captazione elettrica del veicolo). I passeggeri piu’ giovani dovevano scendere e spingere (in gruppo) il filobus per alcuni passi (qualche centimetro era sufficiente) sino al superamento del punto di linea aerea privo di captazione. (Fonte fotografica ex diritti riservati di riproduzione Istituto Geografico De Agostini)

    Milano anni ’80 ?

    Paninari proposti da Milano Sparita e da ricordare di Facebook-Zuckerberg ?

    NO GRAZIE !

    Cimiteri virtuali di Milano Sparita Facebook e Skyscrapecity (pagine noiose, stereotipate, conformiste, sempre uguali a se stesse) ?

    NO GRAZIE !

    Negli anni ’80, tra Milano e Londra si producevano brani musicali di caratura internazionale… una realtà artistica e culturale completamente scomparsa nella Milano degli ultimi 30 anni… Monica Stucchi…in arte Valerie Dore… 1988…

    Milano 1970 circa. Greco. Ponte pedonale di attraversamento Naviglio della Martesana lungo la Via Emilio de Marchi. Fonte fotografica delcampe.

    Milano 1970 circa. Quertiere Greco. Ponte pedonale di attraversamento Naviglio della Martesana lungo la Via Emilio de Marchi. La datazione della foto-cartolina si basa sul particolare delle antenne televisive installate sui tetti dei fabbricati. Sono presenti solo i dipoli VHF (Programma Nazionale) e UHF (Secondo Programma) della RAI. Non sono identificabili dipoli VHF della TSI, Televisione Svizzera Italiana, Koper Capdodistria (VHF), Tele MonteCarlo (UHF) e dipoli a “banda larga UHF” per la ricezione di televisioni commerciali, impianti d’antenna apparsi a partire dal 1978 circa. Datazione non ulteriore al 1971/72 circa. Fonte fotografica Delcampe.

    Provincia di Milano, Busto Arsizio, dal 1975 al 1977. Test card (monoscopio) emittente televisiva TAM Telealtomilanese, nata da un'idea di Enzo Tortora e da Renzo Villa e Giuseppe Mancini nel 1975. L'emittente televisiva fu la progenitrice di Antenna 3 Lombardia, fondata e inaugurata il primo Novembre 1977. Per approfondimenti storici di questa emittente televisiva si consulti wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Telealtomilanese L'emittente venne sequestrata e oscurata pochi mesi dopo la sua nascita dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. La sua riapertura, dopo assoluzione giudiziaria, avvenne quando ormai l'esercizio patrimoniale e finanziario dell'emittente era prossimo al fallimento. Venne rilevata dalla Rizzoli Editore nel 1977 ee gli studi di produzione vennero trasferiti a Cologno Monzese dove oggi sorge la produzione Mediaset. TAM fu una delle prime emittenti televisive, in Italia, a trasmettere regolarmente trasmissioni con segnale a Colori tecnologia PAL Color. All'epoca solo la TSI, Televisione della Svizzera Italiana, irradiava trasmissioni a Colori. La RAI inizio' le prime trasmissioni parziali solo dal primo Gennaio 1977. Il monoscopio TAM era molto simile alla test card della TSI. Inutile nasconderlo... la cospirazione di cui fu vittima Enzo Tortora ebbe, si teme, come ispiratori dirigenti RAI e la proprieta' di Fininvest.... Antenna 3 Lombardia faceva troppa concorrenza a Fininvest e alla stessa RAI, già in procinto di raggiungere, verso i primi anni '80, inciuci politici d Duopolio. Enzo Tortora si spense il 18 Maggio 1988 in consegenza di una patologia tumorale conseguente a stati d'animo di disperazione in cui egli si trovo' durante la detenzione carceraria frutto di calunnie di falsi pentiti della Camorra.

    Provincia di Varese, Busto Arsizio, dal 1975 al 1977 (dal 1977 in provincia di Milano, Cologno Monzese). Test card (monoscopio) dell’emittente televisiva TAM Telealtomilanese, nata da un’idea di Enzo Tortora e da Renzo Villa e Giuseppe Mancini nel 1975. L’emittente televisiva fu la progenitrice di Antenna 3 Lombardia, fondata e inaugurata il primo Novembre 1977. Per approfondimenti storici di questa emittente televisiva si consulti wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Telealtomilanese L’emittente venne sequestrata e oscurata (pochi mesi dopo la sua nascita) dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. La sua riapertura, dopo assoluzione giudiziaria, avvenne quando ormai l’esercizio patrimoniale e finanziario dell’emittente era prossimo al fallimento. Venne rilevata dalla Rizzoli Editore nel 1977 ee gli studi di produzione vennero trasferiti a Cologno Monzese dove oggi sorge la produzione Mediaset. Gli stabilimenti televisivi TAM di Cologno Monzese sorsero, a loro volta, nel lotto che ospitava gli stabilimenti cinematografici ICET che dalla meta’ degli anni ’60 si trasferirono da quartiere Barona di Milano, Via Pestalozzi, in quel di Cologno Monzese. TAM fu una delle prime emittenti televisive, in Italia, a trasmettere regolarmente trasmissioni con segnale a Colori tecnologia PAL Color. All’epoca solo la TSI, Televisione della Svizzera Italiana, irradiava trasmissioni a Colori. La RAI inizio’ le prime trasmissioni parziali solo dal primo Gennaio 1977. Il monoscopio TAM era molto simile alla test card della TSI. Inutile nasconderlo… la cospirazione di cui fu vittima Enzo Tortora ebbe, si teme, ispiratori appartenenti ai dirigenti RAI ed alla proprieta’ di Fininvest e Berlusconi. Antenna 3 Lombardia faceva troppa concorrenza a Fininvest e alla stessa RAI, già in procinto di raggiungere, verso i primi anni ’80, inciuci politici di Duopolio. Enzo Tortora si spense il 18 Maggio 1988 in consegenza di una patologia tumorale conseguente a stati d’animo di disperazione in cui egli si trovo’ durante la detenzione carceraria frutto di calunnie (create ad arte) di falsi pentiti della Camorra. (Fonte fotografica: sceltatv.forumfree)

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    Milano 1950 circa. Rogoredo-Chiaravalle, Abbazia di Chiaravalle fotografata da un treno in transito lungo la tratta FS Milano-Pavia-Genova Brignole.

    Milano 1950 circa. Rogoredo-Chiaravalle, Abbazia di Chiaravalle fotografata sopra i binari della tratta FS Milano-Pavia-Genova Brignole.

    Milano 1960 circa. Arco della Pace come ambientazione di una vecchia fotografia promozionale aziendale, sita in zona Buonarroti. L'azienda esiste ancora in quel di Bollate. L'immagine non rappresenta pubblicità.

    Milano 1960 circa. Arco della Pace come ambientazione di una vecchia fotografia promozionale aziendale, sita in zona Buonarroti. L’azienda manifatturiera/meccanica esiste ancora in quel di Bollate. L’immagine non rappresenta pubblicità.

    Milano 1926 Porta Vittoria. Piazza Risorgimento e consacrazione del Monumento Nazionale a S. Francesco d'Assisi. La cerimonia di benedizione della statua è presediuta da Cardinale Tosi.

    Milano 1926 Porta Vittoria. Piazza Risorgimento e consacrazione del Monumento Nazionale a S. Francesco d’Assisi. La cerimonia di benedizione della statua è presediuta dal Cardinale Tosi.

    Milano 1937. Viale Cà Granda in fase di ultimazione e con esso la linea tramviaria che farà capolinea davanti al "nuovo" Ospedale Maggiore (di Niguarda).

    Milano 1937 circa (seconda metà anni ’30). Viale Cà Granda in fase di ultimazione e con esso la linea tramviaria che farà capolinea davanti al “nuovo” Ospedale Maggiore (di Niguarda).Malgrado l’ultimazione del Viale verso la fine degli anni ’30, il completamento della costruenda ex linea tramviaria 4 subì ritardi in conseguenza dell’ingresso nel periodo bellico, a partire dal 1939, e vide una effettiva messa in esercizio al termine del conflitto.

    Milano 1940 circa. Area di servizio benzine ESSO di Piazzale Loreto. L'immagine ritrae lo storico distributore ESSO dove, a poca distanza dal medesimo, avvenne, il 10 Agosto 1944, l'eccidio Nazifascista di Piazzale Loreto e dove, proprio nell'area di servizio ritratta nell'immagine, il 29 Aprile 1945 vennero appesi i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci, Nicola Bombacci, Alessandro Pavolini e Achille Starace. La foto del distributore ESSO è anteriore ai tragici fatti di guerra avvenuti tra il 1944 e 45. In evidenza una curiosa somiglianza del volto del benzinaio al cartonista Walt Disney...

    Milano 1940 circa. Area di servizio benzine ESSO di Piazzale Loreto. L’immagine ritrae lo storico distributore ESSO dove, a poca distanza dal medesimo, avvenne, il 10 Agosto 1944, l’eccidio Nazifascista di Piazzale Loreto e dove, proprio nell’area di servizio ritratta nell’immagine, il 29 Aprile 1945, vennero appesi i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci, Nicola Bombacci, Alessandro Pavolini e Achille Starace.
    La foto del distributore ESSO è anteriore ai tragici fatti di guerra avvenuti tra il 1944 e 45.
    In evidenza una curiosa somiglianza del volto del benzinaio al cartonista Walt Disney… Rimaniamo nell’attesa di successive elucubrazioni mentali inutili, relative a questa immagine, come di simili, dei collaboratori di Zuckerberg di Milano Sparita Skyscrapercity, che disporranno, sicuramente, degli archivi originali e delle didascalie storiche originali …negate a noi “comuni mortali” , da dove questa immagine venne acquisita e successivamente postata in web secondari e indicizzati nei motori di ricerca.

    Piazzale Loreto angolo Andrea Doria, 1950 circa, Cippo commemorativo martiri Strage di Piazzale Loreto 10 Agosto 1944. Fonte fotografica Wikipedia Italia.

    Piazzale Loreto angolo Andrea Doria, 1950 circa, Cippo commemorativo martiri Strage di Piazzale Loreto 10 Agosto 1944. Fonte fotografica Wikipedia Italia.

    La stessa area di servizio ESSO, in stato di abbandono, qualche anno dopo i fatti del 29 Aprile 1945.

    La stessa area di servizio ESSO, in stato di abbandono, qualche tempo dopo i fatti del 29 Aprile 1945. In evidenza la rimozione dell’insegna ESSO dal lampione pubblicitario del lato C.so Buenos Aires.

    “Strano ma vero” & “Lo sapevate che…?”

    Senza voler guastare l’atmosfera natalizia (ammesso che vi siano ancora persone che amino le festività natalizie) questo “trafiletto” si apre con due titoli molto noti ai lettori ed ex lettori della Settimana Enigmistica…

    A rischio di apparire monomaniaci, suscita curiosità e anche divertimento (un po’ macabro considerando la “pasta” dei dipendenti comunali coinvolti) il constatare di quanto rappresenti, per i medesimi, (questo web) una ossessione se non un vero e proprio incubo per i dipendenti comunali ed ex dipendenti comunali in pensione di Skyscrapercity Milano Sparita.

    Non passa giorno che immagini identiche postate in questo web, ricompaiano nel loro social SSC, dopo qualche giorno, pescate dagli archivi originali (interdetti a noi utenti internet) le stesse immagini con pretese di errata corrige (non palesi ma sottointese) e/o con pavoneggiamenti nel disporre di foto migliori, a colori e con descrizioni piu’ precise ed efficienti.

    Dato per scontato che questi 4-5 raccomandati o ex raccomandati nei dipartimenti del Comune di Milano ed ATM (la raccomandazione nel Comune di Milano è prassi dagli anni ’60 del 1900 e si tratta di cose note e pubbliche), siano convenzionati con multinazionali dei social net per offrire, a partire da Facebook, un archivio illimitato di immagini a scopo commerciale editoriale ma soprattutto per quotare Facebook nel migliore dei modi in ambitto finanziario (viene spontaneo domandarsi se 3 pagine Fbook e Milano Sparita SSC attingano dagli stessi archivi “riservati” oppure vi siano sinergie tra loro). Difficile credere che tale lavoro sodo (attingendo da archivi digitali o in carta chimica interdetti a noi comuni mortali, di giorno, di notte, anche in orari di lavoro, senza soste festive) sia in forma gratuita. Si rammenta che per l’area storico fotografica di Milano, in rete internet, REGNA LA LEGGE DELLA GIUNGLA E DEL PIU’ ASTUTO E FORTE ! Anche le recenti direttive europee sono insufficienti a prevenire CARTELLI STORICO DOCUMENTALI in regime di MONOPOLIO come quello presente, dal 2012, per l’area internet-social di MILANO !

    Distribuire in rete o tramite altre vie, centinaia di migliaia di immagini inedite, senza sovraimprimere la fonte o il sito di provenienenza corrisponde a regalare, a Facebook, miliardi di euro FREE TAX!

    Inutile nascondere che alcuni di loro gestiscono questa “professione” anche dal posto di lavoro, in orario di lavoro (si teme, oltre che l’averlo constatato)…

    …che dire… (Sindaco Sala e assessori, come i loro predecessori, spendono, a livello di bilanci comunali, molto in Agenzie Interinali per la somministrazione di personale precario che deve smaltire le inefficienze dei “lavoratori” del Comune di cui Sala è primo cittadino, Idem per appalti a terze società di servizi… Milano, insieme a Roma è la città piu’ costosa e indebitata d’Italia e Milano è 1/8 di Roma. Lo stereotipo della Milano = Manhattan europea tanto in voga da Berlusconi in poi… è una falsità spudorata… e se la città funziona il merito è dei precari, non di questi individui…).

    Fotografia formato cartolina natalizia del 1967. Scattata nel Dicembre 1967 in un condominio del quartiere Barona. (fonte fotografica proprietaria)

    Fotografia formato cartolina natalizia del 1967, scattata all’interno di un condominio del quartiere Barona. (fonte fotografica proprietaria)

    Milano 1926. Piazza Fontana angolo Via San Clemente.

    Milano 1926. Piazza Fontana angolo Via San Clemente.

    Milano 1995. Barona, Via Gattinara. (Fonte fotografica proprietaria)

    Milano 1995. Barona, Via Gattinara. (Fonte fotografica proprietaria)

    Milano anni '60, Quinto Romano-Baggio. Caseggiati lungo la Via Quinto Romano.

    Milano anni ’60, Quinto Romano-Baggio. Caseggiati lungo la Via Quinto Romano.

    Milano 1910 circa. Via Vincenzo Monti.

    Milano 1910 circa. Via Vincenzo Monti.

    Camiciaia in Corso Magenta

    “Quella di camis in l’umbrella”. Milano, primi del ‘900, Corso Magenta. Camiciaia che utilzzava degli ombrelli, come espositore dei propri prodotti, al posto di una bancarella. Fonte fotografica: Repubblica Milano.

    Milano Ticinese 1910 circa. Darsena. Nel primo decennio del 1900 l'attuale Viale Gorizia era nominato Viale Porta Genova lungo i Bastioni di Porta Genova (attuale Viale Dannunzio).

    Milano Ticinese 1910 circa, Darsena. Nel primo decennio del 1900 l’attuale Viale Gorizia era nominato Viale Porta Genova lungo i Bastioni di Porta Genova (Viale Dannunzio). In evidenza i lampioni stradali a “gas illuminante” e il campanile dela Basilica di Sant’ Eustorgio

    Milano 1963 Cassina de Pomm, Via Zuretti. Fotogramma del film "La Rimpatriata" di Damiano Damiani (1963). Fonte immagine web freeforumzone

    Milano 1963 Cassina de Pomm, Via Zuretti. Fotogramma del film “La Rimpatriata” di Damiano Damiani (1963). Fonte immagine web freeforumzone

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    Breve nota di servizio:

    Ieri, 17 Dicembre 2018, il Sindaco SALA Beppe (già coinvolto in ambito giudiziario), nel TG3 Lombardia e TG1/2/3 e Mediaset ha dichiarato che “Milano sarebbe la città italiana dove si vive meglio grazie al “lavoro” dei milanesi…”

    Mah… la statistica del Sole 24 Ore si basa unicamente sul PIL prodotto all’interno della Provincia di Milano… tale PIL proviene dalle compravendite immobiliari (incluse le speculazioni della Torre Solaria, Bosco Verticale, Milano City Life con torri semivuote o segmenti di invenduto e inaffittato rivenduti dai proprietari assicurativi e bancari ad altri immobiliaristi specultatori) e tutti sanno che dietro l’economia del mattone abbiamo anche il riciclaggio del crimine organizzato (vedesi anche appalti informatici e di vigilanza privata ‘ndranghetisti presso il Tribunale di Milano). Sala (con angolo cottura e tinello) ha perso nuovamente l’occasione di STARE ZITTO, DI TACERE… (farebbe migliore figura a tacere piuttosto che sproloquiare davanti alle telecamere dei TG…) dimostrando che dell’economia di Milano Ti te capisset na gòt perché te see on bauscia“.

    Dopo :

    Albertini in mutande.., Mortacci Letizia, e Pisapirla

    e anche dopo “Sala con angolo cottura e tinello…”

    chi amministrera’ il Cimitero Monumentale di Milano ?

    Per dovere di cronaca il PIL di Milano, oltre a derivare dal mattone deriva da appalti nelle pubbliche amministrazioni e dagli stipendi dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (a Milano sono tantissimi) regionali e comunali ma anche ministeriali e del Territorio, Appalti sanitari e tanto altro ancora… se poi dovessimo andare nel dettaglio tra…qualche dipendente comunale. Qualcuno di loro, in orario di lavoro, dalla scrivania ben pagata, gestisce/gestiscono archivi fotografici in ambiti extra lavorativi…. Questa è la Milano operosa vantata da Sala…(Sindaco, insieme a Pisapirla, della continuità berlusconista delle Giunte Comunali post Albertini e Moratti).

    Giova sapere che dietro le pagine facebook della Storia di Milano c’è la politica… destra e “sinisra” (un ulteriore motivo per impedire loro di sfruttare immagini e didascalie postate in questo sito… si facciano regalare gli album vintage da Berlusconi, Salvini e Sala…e non sfruttino chi pubblica a proprie spese, fatica e rischi di “querele bavaglio”).

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    Milano Casoetto Lambrate, anni '30,

    Milano Casoretto Lambrate, anni ’30, Chiesa di Santa Maria alla Bianca di Casoretto. Fonte fotografica : web storiemilanesi

    Milano Duomo-Gallria Vittorio Emanuele, Via Santa Radegonga, metà anni 70 circ, Cine Teatro Odeon. Fonte fotografica Giusepperausa.it

    Milano 1978, presumibilmente Barona, Via Modica, Andrea Campagna, presso l'abitazione dove risiedeva la famiglia della fidanzata, agente di Polizia DIGOS, con il ruolo di autista, assassinato in Via Modica Angolo Via Santa Rita da Cascia, il 19 Aprile 1979 da Cesare Battisti (PAC). Il ruolo storico dei PAC, forse, non si discosta molto da quello delle Brigate Rosse, dove la costituizione di gruppi terroristici era sovente "contaminata" dai Servizi Segreti "deviati"... pare che Battisti, verso gli anni '80, beneficiò di depistaggi e false testimoninanze di personaggi "istituzionali" nel maldestro tentativo di scagionarlo da certi fatti e reati, al medesimo imputabili.

    Milano 1978, presumibilmente Barona, Via Modica, Andrea Campagna, presso l’abitazione dove risiedeva la famiglia della fidanzata, agente di Polizia DIGOS, con il ruolo di autista, assassinato in Via Modica Angolo Via Santa Rita da Cascia, il 19 Aprile 1979 da Cesare Battisti (PAC). Il ruolo storico dei PAC, f0rse, non si discosta molto da quello delle Brigate Rosse, dove la costituizione di gruppi terroristici era sovente “contaminata” dai Servizi Segreti “deviati”… pare che Battisti, verso gli anni ’80, beneficiò di depistaggi e false testimoninanze di personaggi “istituzionali” nel maldestro tentativo di scagionarlo da certi fatti e reati, al medesimo imputabili.

    Milano 1063- Brera-Via Brera 32, Bar Jamaica. L'immagine proposta NON E' PUBBLICITARIA con l'esercizio pubblico ancora esistente, in Via Brera, facente parte della "movida milanese", privo di correlazioni storiche con il locale frequentato da artisti dell'Accademia di Brera negli anni del primo e secondo dopoguerra.

    Milano 1963. Quartiere Brera. Via Brera 32, Bar Jamaica. L’immagine proposta NON E’ PUBBLICITARIA rispetto all’esercizio pubblico ancora esistente, in Via Brera, facente parte della “movida milanese”, privo di correlazioni storiche con il locale frequentato da artisti dell’Accademia di Brera negli anni del primo e secondo dopoguerra.

    Milano 1960, linea di confine tra Pota Garibaldi-Farini-Zara. Chiesa Santa Maria lla Fontana fotografata da Via Gian Antonio Boltraffio. La chiesa appare in parziale ristrutturazione. L'edificio sul lato destro dell'immagine è l'attuale Teatro-Sala Fontana.

    Milano 1960, linea di confine tra Porta Garibaldi-Farini-Zara. Chiesa Santa Maria lla Fontana fotografata da Via Gian Antonio Boltraffio. La chiesa appare in parziale ristrutturazione. L’edificio sul lato destro dell’immagine è l’attuale Teatro-Sala Fontana.

    Riproduzione artistica di Pizza Fontana nel 1920.

    Riproduzione artistica di Piazza Fontana nel 1920.

    Milano 1983 , Ticinese, convergenza Ripa di Porta Ticinese-Viale Gorizia. Vettura "28" Peter Witt numerata 1993. Questo è lo storico tram 19 (Piazzale Negrelli-Roserio Ospedale Sacco) nei suoi ultimi mesi di transito lungo la tratta Via Valenza, Viale Gorizia-P.zza XXIV Maggio della Ripa di Porta Ticinese. Il 7 Dicembre 1983 vennero aperte ai passeggeri le fermate MM2 di S. Ambrogio-S. Agostino e Porta Genova. La tratta tramviaria ritratta sarebbe stata dismessa verso i primi mesi del 1984, deviata definitivamente per Via Valenza. In evidenza i segnali di divieto di accesso in direzione periferia. Sino al 1982 la Ripa Ticinese, tra V.le Gorizia e Via Valenza, era a doppio senso di marcia con limitazione semaforica per il transito del tram 19. Immagine acquisita dal portale tedesco dedicato alle vetture tramviarie dei vari Stati europei e internazionali bahnbilder.de

    Milano 1983 , Ticinese, convergenza Ripa di Porta Ticinese-Viale Gorizia. Vettura “28” Peter Witt numerata 1993. Questo è lo storico tram 19 (Piazzale Negrelli-Roserio Ospedale Sacco) nei suoi ultimi mesi di transito lungo la tratta Via Valenza-Viale Gorizia-P.zza XXIV Maggio della Ripa di Porta Ticinese. Il 7 Dicembre 1983 vennero aperte ai passeggeri le fermate MM2 di S. Ambrogio-S. Agostino e Porta Genova. La tratta tramviaria ritratta sarebbe stata dismessa verso i primi mesi del 1984, deviata definitivamente per Via Valenza. In evidenza i segnali di divieto di accesso automobilistico in direzione periferia. Sino al 1982 la Ripa Ticinese, tra V.le Gorizia e Via Valenza, era a doppio senso di marcia con limitazione semaforica per il transito del tram 19. Immagine acquisita dal portale tedesco dedicato alle vetture tramviarie dei vari Stati europei e internazionali bahnbilder.de

    Milano 1975. Piazza Duomo, manifestazione studentesca con presenza dei (all'epoca nominati) "celerini", Fonto fotografica : web librisenzadata

    Milano 1975. Piazza Duomo, manifestazione studentesca con presenza dei (all’epoca nominati) “celerini”. La presenza di pensionati sonnacchiosi ai piedi del Monumento di Vittorio Emanuele II° rivela che la manifestazione, almeno sino a quel momento, si era svolta in forma “pacifica”. Fonte fotografica : web librisenzadata

    Milano 1976, Porta Ludovica, Viale Bligny. Ex sala cinematografica Principe, successivamente La Fenice, (sala cine di "seconda" e di "terza" con diverse proiezioni "eros" VM 18). La locandina, approvata dalla censura ministeriale e SIAE... proponeva un film VM 18 dal titolo inequivocabile... per "viziosi"... Fonte fotografica e storica Giusepperausa.it

    Milano 1976, Porta Ludovica, Viale Bligny. Ex sala cinematografica Principe, successivamente La Fenice (sala cine di “seconda” e di “terza” con diverse proiezioni “eros” VM 18). La locandina, approvata dalla censura ministeriale e SIAE… proponeva un film VM 18 dal titolo inequivocabile… per “viziosi”… Fonte fotografica e storica Giusepperausa.it

    La ricordate l’immagine sottostante ?

    <img class=”size-full wp-image-3739″ src=”https://milanobarona.altervista.org/wp-content/uploads/2016/08/46516582_2071834772863533_853471368207925248_n.jpg” alt=”Questa immagine proviene da “Milano sparita e da ricordarefacebook” (la pagina di Zuckerber piu’ visitata in Italia che ha fatto fatturare migliaia di milioni di euro a Zuckerberg. Grazie a Renzi, Grillo, Salvini, Berlusconi, Maroni, Zuckerber, in Italia è, dopo le mafiespa, l’azienda che piu’ fattura (prima di RAI, FININVEST-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO-etc…). Zuckerber ha pagato, nel 2017, poco piu’ di 110.000 euro di tassazione indiretta… con ‘sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino…). A fronte di tanto fiume di denaro (fbook fattura anche con le hompage di Salvini, Martina, Renzi, DiMaio, etc…) un bello svarione gli “admin” di Milano sparita e da ricordare… commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Fliclr. Non si tratts del Naviglio Pavese ma della Martesana e siamo in Via Melchiorre Gioia… datazione difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni ’30 del 900. Il Naviglio Pavese, all’altezza della Conca Fallata ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata Via Chiesa Rossa… come non corrispondono i profili di edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Non si notano invettive e reazioni furibonde degli “storici” Milano Sparita Skyscrapercity… forse perche’ sputerebbero dal piatto da dove mangiano…” width=”785″ height=”588″ />

    Questa immagine proviene da “Milano sparita e da ricordare facebook” (la pagina di Zuckerber piu’ visitata in Italia che ha fatto fatturare migliaia di milioni di euro a Zuckerberg. Grazie a Renzi, Grillo, Salvini, Berlusconi, Maroni, Zuckerber, in Italia è, dopo le mafiespa, l’azienda che piu’ fattura (prima di RAI, FININVEST-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO-etc…). Zuckerber ha pagato, nel 2017, poco piu’ di 110.000 euro di tassazione indiretta… con ‘sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino…). A fronte di tanto fiume di denaro (fbook fattura anche con le hompage di Salvini, Martina, Renzi, DiMaio, etc…) un bello svarione gli “admin” di Milano sparita e da ricordare… commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Fliclr. Non si tratts del Naviglio Pavese ma della Martesana e siamo in Via Melchiorre Gioia… datazione difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni ’30 del 900. Il Naviglio Pavese, all’altezza della Conca Fallata ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata Via Chiesa Rossa… come non corrispondono i profili di edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Non si notano invettive e reazioni furibonde degli “storici” Milano Sparita Skyscrapercity… forse perche’ sputerebbero dal piatto da dove mangiano…

    Venne qualificata come Conca Fallata del Naviglio Pavese… mentre sarebbe il Naviglio della Martesana lungo Via Melchiorre Gioia. L’errore venne commesso da colui che in forma inedita la pubblico’ in Flickr-Yahoo “Milàn l’era inscì”… generalmente i frequentatori di Milano Sparita Skyscrapercity. Sempre con la stessa didascalia errata venne postata da Milano Sparita e da ricordare Facebook, ottenendo, dal gregge di pecoroni che frequentano tale pagina, oltre 600 like con apprezzamenti e dichiarazioni (dal gregge di pecore) che in quel punto della Conca Fallata ci vissero i trisavoli nei primi del 1800 e castronerie varie (ovviamente il solito millantato credito dei follower di tale pagina fbook).

    L’immagine ritrae lo Stabilimento Elvetica Breda lungo il Naviglio Martesana… L’aspetto curioso consiste nel fatto che la correzione proviene da Skyscrapercity Milano Sparita ma sempre da SSC Milano Sparita proveniva il primo errore di didascalia.

    La fonte “riveduta e corretta” è fruibile in questo link

    http://www.storiemilanesi.org/luogo/porta-nuova/

    Inutile rimarcare che un errore simile commesso in questo web avrebbe scatenato il putiferio in Milano Sparita SSC… ma se gli errori sono commessi dalla piattaforma di Zuckerberg …. scena muta… (si darebbero la zappa sui piedi).

    Milano 1984, Piazza Cimitero Maggiore e capolinea tramviario. Una nota di servizio: L'immagine non proviene da "Soria dei trasporti pubblici di Milano" Skyscrapercity ma dal web dell'autore dell foto, indicato in sovraimpressione nell'immagine medesima. Un appassionato di tram residente in Germania...

    Milano 1984. Musocco-Certosa, Piazzale Cimitero Maggiore e capolinea tramviario. Una nota di servizio: L’immagine non proviene da “Storia dei trasporti pubblici di Milano” Skyscrapercity ma dal web indicato in sovraimpressione nell’immagine medesima. Web pubblicato da un appassionato di tram residente in Germania… In evidenza le storiche cabine telefoniche gialle della SIP.

    Una breve nota di servizio relativa all’immagine sottostante :

    Milano 1954 circa. RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell'epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

    Milano 1954 circa. Cemtro di produzione RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell’epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

    Questa immagine, per chiarezza, non ritrae delle dipendenti RAI fotografate sull’antenna-torre di Corso Sempione. Le antenne dei ponti radio e televisivi visibili alle spalle di queste persone erano collocate sul tetto del palazzo EIAR-RAI di Giò Ponti (1939). Questo dato lo si specifica dato che i “geni della elite milanese” di Skyscrapercity Milano Sparita, stanno trastullandosi con immagini simili ma scattate dopo il 1953-54.

    Sarebbe doveroso specificare (anche alla “elite” politico amministrativa meneghina di quel social-forum), che sino al 1956 circa, le trasmissioni TV RAI del Programma Nazionale (ufficialmente varato il 3 Gennaio 1954), furono precedute e seguite, da ponti radio e ripetitori sperimentali “a portata “ottica”, nel senso che il segnale si riceveva solo ad antenna visibile da distanza, compatibilmente con l’orizzonte della curvatura terrestre, eventualmente riflesso dalla ionosfera (oltre il terminatore ottico della curvatura terrestre). Consegue, per gli anni ’50, l’assenza di copertura TV per l’intero territorio Nazionale (persino negli anni ’80 i segnali RAI non coprivano alcuni territori del mezzogiorno italiano, figuriamoci nel 1953-54) e nemmeno per l’intera Lombardia, spesso escludendo anche alcuni quartieri di Milano. Si adotto’ la Torrre Branca, come “antennone VHF” provvisorio ed a bassa potenza, sino alla messa in servizio della torre di Corso Sempione, verso il 1956/57. Prima di quel periodo, ponti radio e cavi telefonici andavano in “antenna” alla ex Torre Littoria del Parco Sempione.

    Una doverosa precisazione preventiva a possibili speculazioni storiche dei “genitluomini” di Milano Sparita Skyscrapercity… ai quali si consiglia, per ottenere migliori risultati produttivi, di non gestire archivi fotografici, librari, e didascalici, dalle postazioni di lavoro del Comune di Milano… come dicono i tedeschi… si deve fare una cosa alla volta, altrimenti facendone due contemporaneamente non se ne completa nemmeno una e di fatto alcuni di loro dovrebbero dedicarsi (insieme alla “Storia dei trasporti pubblici di Milano” Skyscrapercity), prima al lavoro per il Comune, successivamente, agli hobby (la sera, di notte, il fine settimana, durante le ferie). Otterrebbero migliori risultati, evitando di sovrapporre le cose…e di svolgere lavori per facebook dalle postazioni di lavoro comunali…che con facebook e skyscrapercity non avrebbero alcun rapporto…(il classico malcostume degli impiegati delle Pubbliche Amministrazioni e dei privilegi dei quali abusano).

    Prosegue l’afflusso,anzi l’emorragia,o meglio l’esondazione di immagini inedite pubblicate da Milano Sparita Skyscapercirty verso Milano Sparita Facebook… immagini prive di identificazione dell’indirizzo internet del proponente, facilmente importabili dagli stipendiati dell’imprenditore Zuckerberg… Ebbero persino il coraggio di sostenere l’infondatezza di queste accuse… Zuckerberg dovrebbe elargire loro “premi di produzione”… per l’inarrestabile regalia di immagini cannibalizzate per uso commerciale. Alcuni di loro sono dipendenti del Comune… Saranno altrettanto produttivi nelle scrivane di tale pubblica amministrazione ? (sorgono dubbi)

    Milano 1959/60 circa Porta Nuova, vicinnze ex .Stazione Varesine. L'area dismessa e ancora protetta da muri perimetrali oscura l'intersezione di Vi Sassetti, Via Melchiorre Gioia verso Via Pirelli. In quest'area stavano per sorgere i lavori del futuro "grattacielo" deglu Uffici Tecnici del Comune di Milano. Foto di Paolo Monti.

    Milano 1959/60 circa, Porta Nuova, vicinanze ex Stazione Varesine.
    L’area dismessa è ancora protetta da muri perimetrali che oscurano l’intersezione di Via Sassetti, Via Melchiorre Gioia (Naviglio Martesana) verso Via Pirelli. In quest’area, poco tempo dopo, sarebbe sorto il cantiere del futuro “grattacielo” degli Uffici Tecnici e amministrativi del Comune di Milano. Si nota anche l’assenza del Palazzo INPS, realizzato negli anni immediatamente successivi. Foto di Paolo Monti.

    Milano 1960, Via Orefici.

    Milano 1960, Via Orefici.

    Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate dai partiti di centro destra italiani e dai movimenti politici neofascisti) attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota "Strategia della tensione" coordinata anche dal "Venerabile" massone (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un'organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) Licio Gelli e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche' prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano e una maggiore rappresentativita' istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche' negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d'acquisto degli strati sociali operai e proletari. (Fonte fotografica cinquantamila.it)

    Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate dai partiti di centro destra italiani e dai movimenti politici neofascisti), attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota “Strategia della tensione” coordinata anche dal “Venerabile” massone Licio Gelli (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un’organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche’ prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano e una maggiore rappresentativita’ istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche’ negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d’acquisto degli strati sociali operai e proletari. (Fonte fotografica cinquantamila.it)

    UNA BREVE NOTA DI SERVIZIO

    LA PAGINA FACEBOOK MILANO SPARITA E DA RICORDARE (TRANSNAZIONALE ZUCKERBERG), DAL 2015 NON COMMEMORAVA PIU’ LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA.

    OGGI, 12 DICEMBRE 2018, LO HA FATTO SOLO DOPO AVER LETTO LA COMMEMORAZIONE SU QUESTO BLOG

    https://it-it.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.448946721819021/892379190809103/?type=3&eid=ARBNJN8OUKt7ATpkGvsPhB3RdQ0SmS_dSRKetAQaRiNyGRfl8ZPywXlStUJjHopGvrVH7qTJd8MoJX_r&__xts__%5B0%5D=68.ARBHAwBYrb0JDDk6Vx-c3Nzfzu4F6KeQtqckiAqOmWDwjeIdnxnlIhV-zfY5YbwE0_ZCK-26IRp5T4lDrOz0en-9uzy50r95MokZa7D7-7ij-YnPbCs2KLk-5jtRgWo6mM6xFWP4Su3_qgyRDcSUFQ3DK89y8DAfa0kgUtqMTSDFteZuFcbhOVUZam9o0fNkTiDByXAH5FhNGQcBSLpFiaVr-br_F5-8fKSOU0bNzjNrMZ9AXwM8TGtaf2iL3ovA3x6kg3CiDnXqb8fvQRr8Rxy8dyFLmQsveU75QPrGJYjHUuGYAkU_0M1S8sNCw4hxJaeK8YXurUqR046Id2WlbMV2WxHceAlRxF7kp7FXfnmW9pEkxyZ5enGSKcJahmkPCtfh5aWs8PJbHHYgej8joDqHgwn-X7OYgJusPu46N0Ka14HaUq5qt0Zwmi_REZalU6q6w2TF8nlZ6NSax81jIEO3vgVls5f-eOS6YzLZylGO1cFSI9qxoA&__tn__=EHH-R

    … MAGARI DOVREMMO LORO RICORDARE CHE LA CIA CONTRIBUI’ ALLA STRATEGIA DELLA TENSIONE STRAGISTA NELLA STESSA MISURA DEL CONTRIBUTO CHE LA MEDESIMA CIA DIEDE E DAREBBE A TWITTER, FACEBOOK, YOUTUBE, INSTAGRAM, WHATSAPP (Zuckerberg), YAHOO E QUORA… PROBABILMENTE NON LO SAPEVANO, ORA LO SANNO…(non si finisce mai di imparare…vero ?)

    Un motivo in più per ricordare a tutti cosa si sottende dietro Facebook/twitter/yahoo/quora/instagram/whatsapp …un motivo in più per comprendere che le storie di Milano e periferie proposte dai social… vanno prese con “le pinze”…(non sempre riescono ad avere il 100% di approvazioni… qualcuno, dal gregge di creduloni e manipolati, DISSENTE !).

    ___________

    Milano, i suoi tribunali, le sue aziende, le sue ASL, i suoi ospedali, le sue torri, sono in mano alla ‘ndrangheta calabrese ?

    Sono fatti reali occultati da magistratura, forze politiche (FI-LEGA-PD) e i loro leader…

    Manco a farlo apposta, dopo alcune rivelazioni ufficiose di appalti illegali presso il Tribunale di Milano, assegnati a parenti di ‘ndranghetisti… REPORT RAI 3, ieri 10/12/18, ha sviscerato tutto il marcio che si cela, da anni, molti, dietro la Lega di Salvini e Maroni (e Forza Italia… anche il PD di Sala-Martina-Renzi non gode di buona salute.. e agonizza come FI e Lega (il successo elettorale della Lega ha le settimane contate ma perche’ questo si concretizzi urgono indagini giudiziarie meno depistate di quelle condotte a Genova e maggior potere alle Procure che hanno scoperto legami poco coinvenienti nelle regioni del sud Italia e non solo …)

    http://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Nel-nome-di-Matteo-2dc731e8-8f89-4019-996f-5cc47de295b9.html

    proprio stamani, in Via Cenisio, Tram 14, ho avuto l’occasione di conoscere un ex volontario che operava a titolo gratuito presso una delle numerose ONLUS di Salvini-Lega… bè, queste cose, negli ambienti… sono note… si potrebbe dire… come dicono i calabresi (perdonate la blasfemia)… “mannaia la maronna”…

    Se per Forza Italia , la stessa Lega ( nel 1994) diceva… “baciamo le mani”… anche per la Lega “post Bossi-Miglio”, quale imprecazione calabrese la potremmo dire ? (attualmente Maroni lavora come avvocato in uno studio Legale il cui titolare ha attirato l’attenzione delle antimafie nazionali).

    Tale volontario ha ammesso che la multinazionale Facebook (anche Twitter) sta offrendo, da alcuni anni, un monopolio gratuito alla propaganda elettorale di Maroni, prima, Salvini poi ed oggi… e chi conosce certi ambienti… se ne scappa e non vota più lega…

    Salvini ha uno staff Facebook e Twitter notevole… speriamo che non sia parte dello staff fbook delle pagine dedicate alla storia fotografica di milano e periferie…

    Signori, vi si raccomanda di visitare sempre le pagine Facebook della storia fotografica di Milano e quartieri… (omissis)… altrimenti mi querelano per danno di immagine … e diffamazione 🙂

    Ora non è piu’ una realtà ufficiosa … ma ufficiale… e la magistratura di Milano (e non solo) non puo’ piu’ vivere di pastette … ma AGIRE (in riferimento alle indagini giornalistico giudiziarie della trasmissione REPORT del 10 Dicembre ’18 ! e delle indagini DIA di procure calabresi relative al sospetto di esportazione illegale di fondi LEGA verso il Lussemburgo e riciclo di tali fondi per la campagna elettorale di Roberto Maroni a Governatore Regione Lombardia). https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/lega-gli-avvocati-di-maroni-costavano-dieci-volte-quelli-di-bossi-soldi-alle-associazioni-e-i-bilanci-esplosi-in-due-anni-ecco-che-fine-hanno-fatto-i-49-milioni-scomparsi/4738689/

    Solo a Milano deficitano centinaia di migliaia di arresti…e custodie cautelari…

    Milano EXPO 1906, stand dedicato ai produttori di caffè. Fonte Pinterest.

    Milano EXPO 1906, stand dedicato ai produttori di caffè. Fonte Pinterest.

    Milano Greco 1962. Ponte pedonale in ferro della Via Emilio de Marchi.

    Milano Greco 1962. Ponte pedonale in ferro (attraversamento del Naviglio della Martesana) lungo la Via Emilio de Marchi.

    "Giochi da strada", Milano 1952. Autore Giovanni Colombo.

    “Giochi da strada”, Milano 1952. Autore Gian Battista Colombo.

    Milano 1954 circa. RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell'epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

    Milano 1953/54 circa. Centro di produzione RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell’epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

    LA MILANO “SEGRETA” CHE NON CONOSCIAMO

    https://notizie.virgilio.it/top-news/khashoggi-tecnologia-italiana-per-riad-222553?ref=virgilio

    Non è possibile nè “salubre” spingersi nei dettagli… ancor meno fare nomi…ma da anni, a Milano, c’è una software house molto poco rassicurante che vende alla CIA ed a molti altri servizi segreti (di moltissime nazioni) programmi di spionaggio informatico a danno di dissidenti europei, USA, UK e dell’infinito arcipelago di Stati e Nazioni dittatoriali sparse tra paesi arabi, medio oriente, Africa, Sud America, Cento America.

    La Hacking Team di Milano, Via Moscova , è velatamente accusata, persino da Wikipedia, di fare redditizi commerci con alcune di queste tutt’altro che democratiche e pacifiche Nazioni, smerciando programmi di monitoraggio e acquisizione remota con tecnologia Hacker (illegale se utilizzata per fini criminali e repressivi e senza l’adozione di misure democratiche e autorizzazioni giudiziarie), acquisizione dati da tastiere ed immagini da sessioni remote attive di computer e cellulari (in parole povere con questi software ci si connette ai computer e smartphone di casa e si acquisisce, in tempo reale, tutto quello che gli utenti fanno e visitano con il loro personal computer e smartphone).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Hacking_Team

    Simili tecnologie sono anche la conseguenza dello storico e famigerato Progetto Echelon USA+UK (FBI e CIA) voluto dal Pentagono sin dai primi anni ’50 del 1900.

    Anche DIGOS e SISDE e Polizia Postale italiana e appalti per il Ministero di Giustizia si avvalgono di questi software che possono essere utilizzati anche illegalmente (senza l’autorizzazione di un magistrato, l’utilizzo di tali piattaforme è hackeraggio con conseguenze penali severissime… anche 8-10 anni di detenzione).

    Tale casa informatica milanese ha venduto software hacker-spionistico anche agli emirati arabi ed al principe ereditario Mohammed bin Salman, coinvolto nel mostruoso omicidio, in Turchia, di Jamal Khashoggi. L’uso di questi spy software e di simili piattaforme (esiste una seconda una casa madre anglo olandese che ne produce di simili) è pesantemente abusato, in molte nazioni, per reprimere dissenso politico e dissidenti e nulla vieta che questo avvenga anche in Italia (che giova ricordare è una Repubblica corrotta e infiltrata dalle mafie).

    Fonti indiscrezionali, comunque reperibili in rete (non si tratta di dark web), sostengono esserci una nota società milanese di Ethical Hacking = Hackeraggio forense e prevenzione delle intrusioni informatiche (parallela alla società citata negli articoli soprastanti, probabilmente senza legami con essa ma utilizzatrice, come cliente, dei suoi prodotti ) il cui titolare, un personaggio residente a Milano-est, con una genealogia ‘ndranghetista della quale si occupo’ la DIA (dipartimento investigativo indagini attività mafiose in territorio itliano) negli anni passati… un personaggio che contrattualmente sarebbe nel potere di utilizzare simili piattaforme…volendo anche a danno di giudici antimafia, persone che querelano mafiosi e sospette attività di mafia. Purtroppo sembra che tale personaggio (pare con amicizie negli assessorati regionali di Forza Italia e Lega) abbia un appalto nel Tribunale di Milano… dopo averlo avuto con il SISS Lombardia grazie allo zio, noto esponente della ‘ndrangheta (si lasciano le debite conclusioni a coloro che hanno sufficiente sale in zucca per capire come a Milano, e non solo, siamo ridotti male anche grazie al berlusconismo meneghino, divenuto poi maronismo e successivamente matteismo/fontanismo… con visioni molto distorte della democrazia…anzi con visioni autoritarie…e illegali).

    Raffaele Cantone, che presiede l’Autorità nazionale anticorruzione, che già conosce molto bene l’ecatombe di illegalità in cui versano le istituzioni milanesi e lombarde…inclusa magistratura e forze di Polizia in Milano e Lombardia… ,è a conoscenza di questi ulteriori detttagli ?

    Si consideri che a Milano, una certa magistatura … non indice appalti, per Legge, ma assegna commesse agli amici degli amici ed è proprio quello che è accaduto con tale personaggio non molto lontano da Porta Romana…avente un boss della ‘ndrangheta come parente… boss che divenne, grazie al centrodestra milanese e lombardo, Direttore Generale ASL Milano 1 e Monza-Brianza…, coinvolto, anche, nello scandalo del Banco di Desio…

    ……….

    Milano 1953. Una delle ex sale d'attesa della Stazione Centrale. Dismesse dal 2010, oggi ridotte a negozi dallo scarso afflusso di clienti. La società controllata di Trenitalia e il Comune di Milano della Letizia Moratti (famiglia di petrolieri che hanno usurpato milioni di miliardi di fondi pubblici destinati alle energie rinnovabili e utilizzati per lo smaltimento dei fanghi derivati dalla lavorazione del petrolio) vollero eliminare la sale d'attesa di tutte lle stazioni ferroviarie di Milano per fare un poco di "cassetta" nelle licenze commerciali, nelle addizionali comunali e nelle imposte comunali immobiliari della conversione delle Sale Passeggeri in locali commerciali... col risultato che nell'aatesa di un treno, i passeggeri, dal 2010, devono attendere, in Inverno, al gelo, in estate, al caldo torrido... ma di questo si devono ringraziare i residenti del centro di Milano, che votarono, prima, Albertini e Moratti e successivamente Pisapia e Sala... una Milano autolesionista in con seguenza dello spopolamento dei suoi residenti nativi, sostituiti da extrcomunitari e borghesia mafiosa che presenzia, con i biglietti moaggio, alla Prima della Scala ogni 7 Dicembre... )le pagine fbook della Milano Sparita sono molto apprezzate da questa nuovaa "classe dirigente" che finge di acquistare il risotto alla milanese da Peck ma ordina la pepata di cozze nei ristoranti...).

    Milano 1953. Una delle ex sale d’attesa della Stazione Centrale. Dismesse dal 2010, oggi ridotte a negozi dallo scarso afflusso di clienti. La società controllata di Trenitalia e il Comune di Milano della Letizia Moratti (famiglia di petrolieri che hanno attinto da miliardi di fondi pubblici destinati alle energie rinnovabili e utilizzati per lo smaltimento dei fanghi derivati dalla lavorazione del petrolio) vollero eliminare la sale d’attesa di tutte le stazioni ferroviarie di Milano per fare un poco di “cassetta” nelle licenze commerciali, nelle addizionali comunali e nelle imposte comunali immobiliari della conversione delle Sale Passeggeri in locali commerciali… col risultato che nell’attesa di un treno, i passeggeri, dal 2010, devono trascorrere, in Inverno, anche diverse ore al gelo, in estate, diverse ore nel caldo torrido… ma di questo si devono ringraziare i residenti del centro di Milano, che votarono, prima, Albertini e Moratti e successivamente Pisapia e Sala… Simili scelte “infrastrutturali” vennero compiute anche in altre città italiane… sempre sulla scia dell’impeto “berlusconista”. Una Milano autolesionista in conseguenza dello spopolamento dei suoi residenti nativi, sostituiti da extrcomunitari e borghesia mafiosa che presenzia, con i biglietti omaggio, alla Prima della Scala ogni 7 Dicembre… e gestice appalti (più o meno truccati) per Comune, ATM, Tribunale, ASL, Aziende Ospedaliere, Regione Lombardia (le pagine fbook della Milano Sparita sono molto apprezzate da questa nuova “classe dirigente” che abbisogna di siti trash per milanesizzare la propria identità tutt’altro che milanese… tale pagina fbook è amata dai non milanesi, quelli veri, la oscurerebbero e non solo quella… La borghesia mafiosa finge di acquistare il risotto alla milanese da Peck ma ordina la pepata di cozze e spaghetti al nero di seppia nei ristoranti…). Autore immagine : Ugo Mulas

    Milano 1957, Feltre-Lambrate-Rombon. Lotto caseggiati istituto INA di Via Carlo Alberto Pisani Dossi.

    Milano 1957, Feltre-Lambrate-Rombon. Lotto caseggiati istituto INA di Via Carlo Alberto Pisani Dossi verso Via Feltre.

    Milano anni 50, Isola Garibaldi, i resti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale in uno scenario surreale che sopravvisse per molti decenni, Fonte fotografica web "storiemilanesi".

    Milano anni 50, Isola Garibaldi, i resti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale in uno scenario surreale che sopravvisse per molti decenni a ridosso della Via Guglielmo Pepe. Fonte fotografica web “storiemilanesi”.

    Milano, Bastioni Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza Repubblica, primi del '900. Carrozza a cavallo delle Regie Poste.

    Milano, Bastioni Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza Repubblica, primi del ‘900. Carrozza a cavallo delle Regie Poste.

    Milano 1993, Porta Venezia, 27 Luglio, strage di Via Palestro. Recenti indiscrezioni di alcuni "pentiti" di Cosa Nostra sostengono che nelle stragi mafiose e di Stato occorse tra il 1992 e il 1993 vi erano coinvolte personalità politiche fondatrici del partito politico Forza Italia.

    Milano 1993, Porta Venezia, 27 Luglio. Strage di Via Palestro. Recenti indiscrezioni di alcuni “pentiti” di Cosa Nostra sostengono che nelle stragi mafiose e di Stato occorse tra il 1992 e il 1993 vi erano coinvolte personalità politiche fondatrici del partito politico Forza Italia (Dell’Utri e Berlusconi).

    Milano Ghisolfa-Bovisa 1960 circa. Ponte della Ghisolfa. Autore Mario Garrubba, pubblicato in rete da Paola De Martiis.

    Milano Ghisolfa-Bovisa 1960 circa. Ponte della Ghisolfa. Autore Mario Garrubba, pubblicato in rete da Paola De Martiis.

    Milano Brera prima meyà anni '50, Bar Jamaica di Via Brera, prevalentemente frequentato da "matricole" dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Una nota polemica verso gli autori di web che postano queste immagini non scaricabili su disco fisso. Se per colpa di Milano Sparita e da ricordare, Milano Barona facebook e Skyscrapercity, i restanti autori di web indipendenti devono venire penalizzati da vincoli di acquisizione di immagini "vintage" di Milano, la cosa è particolarmente ingiusta, per questi ultimi, che agiscono senza fini di lucro... come già indicato nelle immagini precedenti, un print-screen risolve il problema...

    Milano Brera prima metà anni ’50, Bar Jamaica di Via Brera, prevalentemente frequentato (all’epoca) da “matricole” dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Una nota polemica verso gli autori di web che postano queste immagini che non sono scaricabili su disco fisso. Se per colpa di Milano Sparita e da ricordare, Milano Barona facebook e Skyscrapercity, i restanti autori di web indipendenti devono essere penalizzati da vincoli di acquisizione di immagini “vintage” di Milano, la cosa è particolarmente ingiusta, per questi ultimi, che agiscono senza fini di lucro… come già indicato nelle immagini precedenti, un print-screen risolve il problema…

    Milano Brera, Via Brera, prima metà anni '50, Bar Jamaica. Foto di Ugo Mulas qualificata con il soggetto "Allieva Mitri". Fonte fotografica web Barbara Picci.

    Milano Brera, Via Brera, prima metà anni ’50. Bar Jamaica. Foto di Ugo Mulas qualificata con il soggetto “Allieva Mitri”. Fonte fotografica web Barbara Picci.

    Milano 1957, Piazza Duca d'Aosta. Quando le notti all'addiaccio erano prerogativa degli immigrati del sud Italia appena approdati a Milano. Una nota nel merito dell'immagine Il web che ha pubbicato questa immagine, o meglio l'autore, si illude (sulla falsariga di Milano Sparita e da ricordare e Da Milano alla Barona facebook) di ottenere successo sociale e redditi dalla "storia di Milano a pagamento tramite bonifici"... molto addolorto per lui, per aaver implementato un sito dal quale le immagini scaricate sono corrotte e non valide. E' sufficiente fare un "print" della videata e l'immagine è acquisita... quanto meno un diritto per coloro che pubblicano web di natura storico cronoloogica senza fini di lucro e finalità politiche...

    Milano 1957, Piazza Duca d’Aosta Stazione Centrale. Quando le notti all’addiaccio erano prerogativa (obbligatoria) degli immigrati del sud Italia appena approdati a Milano. // Una nota nel merito dell’immagine: Il web che ha pubbicato questa immagine, o meglio, l’autore, forse si illude (sulla falsariga delle pagine web di Milano e della Barona) di ottenere successo sociale e redditi dalla “storia di Milano a pagamento tramite bonifici”… molto addolorato per lui, …per aver implementato inutilmente un sito dal quale le immagini scaricate sono corrotte e non valide. E’ sufficiente fare un “print-screen” della videata e l’immagine è acquisita… quanto meno un diritto per coloro che pubblicano web di natura storico cronoloogica senza fini di lucro, di promozione personale e di velate (ma non troppo) finalità politiche forziste, leghiste e pdessine… Esiste una alternaativa a questi metodi. Legiferare per imporre ai siti facebook commerciali di pagare i diritti d’autore per le immagini che pubblicano … al posto di impedire agli utenti senza fini di lucro di acquisire immagini di natura storica locale (per colpa dell’assenza di regole a favore dei primi…).

    Milano anni '50, Pubblicità cartellonistica allestita sulla facciata di un Palazzo Marino in restauro. L'immagine pur essendo stata sfruttata per fini commerciali da Milano Sparita Skyscraperciry e Facebook, non proviene dai loro archivi ma dagli archivi Alfa Castaldi.

    Milano anni ’50, Piazza della Scala angolo Via Manzoni. Pubblicità cartellonistica allestita sulla facciata di un Palazzo Marino in restauro. L’immagine pur essendo già stata sfruttata per fini commerciali da Milano Sparita Skyscraperciry / Facebook, non proviene dai loro archivi ma dagli archivi Alfa Castaldi.

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    Milano 1992-93, Via Bellerio, redazione ex Padania. Siamo in piena Tantengopoli '92, e coloro che poco tempo dopo sarebbero diventati i migliori e più fedeli alleati di Silvio Berlusconi, Milano Viale San Gimignano 12, incluso anche Matteo Slvini, Milano, Via Primaticcio, definivano Silvio Berlusconi e Forza Italia come la culla di Coa Nostra Siciliana (ed in effetti le cose stavano e stanno realmente cosi'). Pochi anni dopo, Bossi, Maroni a livello Nazionale e regionale anche con Salvini, votarono le depenalizzazioni del Falso in Bilancio, riduzioni di pena per il riciclaggio mafioso, leggi "salva Mediaset e conflitti di interessi, spatendosi appalti e tangenti per le ferrovie ad alta velocità, la Salerno Reggio Calabria, Expo 2015, linee metropolitana, tramvie, sventramento Porta Nuova-Garibaldi ed ex Fiera Milano City.

    Milano 1992-93, Via Bellerio, redazione ex quotidiano La Padania. Siamo in piena Tantengopoli ’92, e coloro che poco tempo dopo sarebbero diventati i migliori e più fedeli alleati di Silvio Berlusconi, Milano Viale San Gimignano 12, incluso anche Matteo Salvini (in politica proprio con l’insorgere di Tangentopoli), Milano, Via Primaticcio, definivano Silvio Berlusconi e Forza Italia come la culla di Cosa Nostra Siciliana (ed in effetti le cose stavano e stanno realmente cosi’). Pochi anni dopo, Bossi, Maroni a livello Nazionale e regionale anche con Salvini, si spartirono i Ministeri ed appalti con Finmeccanica e Fincantieri, votarono le depenalizzazioni del Falso in Bilancio, riduzioni di pena per il riciclaggio mafioso, leggi europee e nazionali favorevoli alla immigrazione ed all’invasione migratoria (quando Maroni era Ministro, Leggi poi sfruttate da Renzi per il business dell’immigrazione), Leggi per il finanziamento statale alle imprese che delocalizzazno, Leggi sulle graduatorie per gli alloggi popolari dove si dava la preceenza agli immigrati, condoni fiscali ed edilizi, leggi “salva Mediaset e conflitti di interessi”, appalti per le ferrovie ad alta velocità, la Salerno Reggio Calabria, Expo 2015, linee metropolitana, tramvie, sventramento Porta Nuova-Garibaldi ed ex Fiera Milano City, tagli ai Comuni, tagli alla sicurezza e forze dell’ordine, macellerie sociali, etc…

    "Mani pulite" 1992-1994, Milano, Tribunale, palazzo di giustizia, Marzo 1994, Sergio Cusani Fonte Gin Angri.

    “Mani pulite” 1992-1994, Milano, Tribunale, Marzo 1994, Via Freguglia angolo Santa Barnaba. In primo piano Sergio Cusani. Fonte Gin Angri.

    Il tesoretto di 49 milioni di euro Lega Nord, frutto di finanziamento pubblico dei partiti, occultato dai vertici Lega Nord nel corso degli anni…2011-12 era già veramente scomparso nel 2011-12 quando (seguendo una tesi accusatoria sostenuta dai vecchi vertici della Lega) Roberto Maroni, delego’ un “maroniano” di presentare un esposto contro Umberto Bossi presso la Procura della Repubblica, Via Manara, di Milano ?

    Tale esposto permise, volontariamente o meno, a Maroni di prendere i vertici della Lega, di diventare Governatore Regionale e permise a Salvini di diventare segretario di tale partito ed oggi essere vice Premier-Mnistro dell’Interno.

    A giudicare da indagini parallele antimafia e antiriciclaggio condotte da Procure antagoniste alla ormai ultra corrotta e politicamente connivente Procura e DIA-DDA di Milano, la bancarotta della Lega ha origini in fatti molto successivi al 2011 (presso Procura e Tribunale milanesi sembra che gli appalti siano, da decenni, tutti irregolari e alcuni di essi sottoscritti anche con affiliati alla ndrangheta e politicamente collusi con personaggi amministratori regionali …. quanto meno quello che emerge dalle DIA di altre Procure e Raffaele Cantone (Autorità Nazionale Anticorruzione)).

    Sembra che percentuali altissime di quell’importo siano sparite dalle “casse della Lega” nel 2013, quando Roberto Maroni era segretario del Partito e candidato vincente del Governo Regione Lombardia. Parte di quell’importo, sempre nel 2013, venne trasferito dall’amico avvocato Domenico Aiello, calabrese, nelle banche atesine e da queste in Lussemburgo.

    Considerando che la Procura di Milano non è moralmente e politicamente indipendente e affidabile… viene spontaneo domandarsi se…

    …furono solo Bossi e Belsito a trafugare 49 milioni di euro… oppure i fatti imputabili sono tutt’oggi in corso per mano ed opera dell’avvocato di fiducia, Parlamentare e socio di Roberto Maroni… ovvero l’avvocato Aiello, avvocato calabrese ?

    La tesi alternativa viene sostenuta da alcuni giornali, mentre, tale filone di indagine, è completamente snobbato dal Tribunale di Genova che ha prodotto condanne sulla base, si teme, di depistaggi che hanno nascosto altri fatti… quelli raccontati nel link sottostante

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/lega-gli-avvocati-di-maroni-costavano-dieci-volte-quelli-di-bossi-soldi-alle-associazioni-e-i-bilanci-esplosi-in-due-anni-ecco-che-fine-hanno-fatto-i-49-milioni-scomparsi/4738689/

    Se la bancarotta della Lega è avvenuta soprattutto nel 2016-’17, molto dopo l’avvio dei primi processi contro Bossi, avviati dalla Procura di Milano nel 2012, quando i fondi in realtà c’erano, come potremmo interpretare (se le indaggini giudiziarie e giornalistiche parallele a quelle ufficali di Milano e Genova fossero vere) il ruolo di Salvini, Maroni e Avvocato Aiello ?

    Un mistero che sembra trapelare dall’articolo giornalistico sopra linkato, che se fosse vero, avvierebbe una nuova Tangentopoli 2019… ma che potrebbe, anche, finire nel nulla… conoscendo le omissioni investigative delle autorità giudiziarie milanesi e anche genovesi che forse rincorrono spettri e fantasmi ma non mirano al sodo dei presunti fatti.

    Per quanto riguarda la corruzione negli appalti del Tribunale di MILANO, sono coinvolti anche magistrati, anche magistrati DIA e DDA, questo non lo sostengono giornalisti o internettiani “diffamatori” ma lo stesso Raffaele CANTONE … vedesi il link redazionale sottostante:

    http://www.lavocedellevoci.it/2017/06/12/appalti-al-tribunale-di-milano-contro-legge-i-magistrati-collaudano/

    … altro che Lombardia e Milano, capitali d’Europa, regioni più ricche ed avanzate del mondo… i frequentatori delle pagine Facebook dedicate alla storia di Milano e quartieri, ormai rimbambiti dalle convenzioni politiche che tali pagine hanno con i nostri partiti, dovrebbero frequentare, per sfizio, anche questo sito, e leggere i contenuti redazionali dei siti linkati… giova ricordare che Milano e Lombardia, in quasi 40 anni, hanno dato i “natali” all’ex governatore Lombardia Roberto Formigoni (pluripregiudicato), all’ex governatore Roberto Maroni (pregiudicato e recentemente condannato a nuove pene, sfiorato per “grazia dello… “Spirito Santo”… dagli scandali sanitari del 2014…)… per non parlare di Silvio Berlusconi…

    Come stanno, oggi, realmmente le cose a Milano e nella Lega Nord ?

    Le indagini DIA DDA di Catanzaro e Reggio Calabria (vedasi articolo giornalistico de Il Fatto Quotidiano) ricostruiscono che le principali fonti di bancarotta della Lega furono in trasferimento di tali importi nelle Saprtkasse atesine e nelle spese elettorali di Roberto Maroni Presidente del Governo Regione Lombardia nel 2013…. non sono chiare, pero’, le modalità di spesa di tali fondi per la campagna elettorale 2013.

    SI RENDE NOTO CHE LA BANCAROTTA LEGA NORD HA AVUTO PROSECUZIONE E AGGRAVAMENTO ANCHE SOTTO LA SEGRETERIA DI MATTEO SALVINI. DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO, COME SEGRETARIO DI PARTITO, EGLI AVEVA IL DOVERE DI VIGILARE SUI BILANCI LEGA E, SE NECESSARIO, IMPEDIRE CHE CAPITALI OGGETTO DI PIGNORAMENTO GIUDIZIARIO SI DISPERDESSERO IN “1000 RIVOLI” COME PARE ESSERSI VERIFICATO DAL 2014 SINO ALL’INIZIO 2018.

    MATTEO SALVINI E’, COME PERSONA A CONOSCENZA DEI FATTI, INFORMATO, DA OLTRE 6 ANNI, SU TUTTO QUANTO SOPRA ELENCATO.

    DOVREBBE CHIEDERE DI ESSERE ASCOLTATO SPONTANEAMENTE PRESSO LE PROCURE CHE HANNO IN CARICO QUESTE INDAGINI E VALUTARE, ALLA LUCE DI QUANTO CONOSCE, MA NON DICE, SE NON SIA IL CASO DI DIMETTERSI CONCRETAMENTE DAL DICASTERO OGGI PRESIEDUTO.

    UNA NOTA SULL’AUTONOMIA DELLA LOMBARDIA: SALVINI E MARONI LA VOGLIONO ESCLUSIVAMENTE PER FARE AUTOSTRADE, SOVENTE INUTILI, EVENTI COME EXPO, OLIMPIADI, NUOVI QUARTIERI ECOMOSTRO A MILANO… CON QUEI SOLDI IL RISCHIO MAFIE SI INCREMENTEREBBE (E CON ESSE LE IMPRESE DI BERLUSCONI ED EX AMICI DI GOVERNI).

    Milano 1955, Bovisa. Dalla Via Lambruschini un "paesaggio" urbano (non molto lontano dai paesaggi industriali del pittore Mario Sironi) di gasometri e industrie del gas della Edison e controllate.

    Milano 1955, Bovisa. Un “paesaggio” urbano (non molto lontano dai paesaggi industriali del pittore Mario Sironi) di gasometri e industrie del “gas di città” della Edison e controllate. Oggi, questi terreni sono occupati dal MIP Politecnico.

    Milano 1920 circa. Barona, facciata originale d'epoca della Chiesa San Cristoforo (lontano dai progetti di restaurazione, recpurero e conservazione pianificati solo oltre il secondo dopoguerra del 1900).

    Milano 1920 circa. Barona, facciata originale d’epoca della Chiesa San Cristoforo (lontano dai progetti di restaurazione, recpurero e conservazione, pianificati solo oltre il secondo dopoguerra del 1900. In realtà gli affeschi esterni non sono mai stati realmente recuperati ed i restauri esterni, nel corso dei decenni, verterono limitatamente ai canoni di pulizia e integrità minimale del capitolato in muratura della facciata e dei lati perimetrali e absidali della chiesa).

    Uno degli accessi alla stazione M1 Amendola Fiera, (fine anni '60 o 1970 circa). E' ancora presente la palina con il vecchio logo MM metropolitana milanese.

    Milano ex Fiera Campionaria 1964/65 circa, Piazza Giovanni Amendola. Uno degli accessi alla stazione M1 Amendola Fiera. In evidenza la palina con il vecchio logo MM metropolitana milanese.

    Gasometri Bovisa Edison-gas/AEM prima della metanizzazione della rete gas cittadina (avvenuta tra il 1986/1995 circa) fonte fotografica : web Lombardia beni culturali

    Gasometri Milano-Bovisa Edison-gas/AEM prima della metanizzazione della rete gas cittadina (avvenuta tra il 1986/1995 circa) fonte fotografica : web Lombardia beni culturali

    Milano anni 70, Lambrate-Ortica, Via Rubattino, stabilimenti automobilistici INNOCENTI. (fonte fotografica pinterest),

    Milano anni 70, Lambrate-Ortica, Via Rubattino, stabilimenti automobilistici INNOCENTI. (fonte fotografica pinterest),

    Milano 1975, Quartiere IACP-MI Gratosolio-Via dei Missaglia, in corrispondenza della Via dell'Arcadia (fonte fotografica Pinterest),

    Milano 1975, Quartiere IACP-MI Gratosolio-Via dei Missaglia, in corrispondenza della Via dell’Arcadia (fonte fotografica Pinterest),

    Milano 1955 circa SolariTortona, Via Bergognone stabilimenti CGE, raduno aziendale. Fonte web Cariplo Factory.

    Milano 1955 circa, Solari-Tortona, Via Bergognone, stabilimenti CGE, raduno aziendale domenicale dei dipendenti. Fonte web Cariplo Factory.

    Milano 1921 Solari-Porta Genova. Via Bergognone-Via Tortona, stabilimento CGE, divisione General Electric, stabilimento produzione e assemblaggio alternatori elettrici, ex brevetto Nikola Tesla-Westinghouse. Fonte web Cultweek. Una breve precisazione storca: Gli ex stabilimenti ANSALDO di Milano, sono nominati come tali in modo improprio. L'ANSALDO di Genova gli acquisi' solo negli anni '60 del 900 ma furono industrie elettriche sin dal 1908 dopo una breve produzione del comparti componenti automobili di Roberto Zust.

    Milano 1921 , Tortona Solari-Porta Genova. Via Bergognone-Via Tortona, stabilimento CGE, divisione General Electric, stabilimento produzione e assemblaggio alternatori elettrici trifase , ex brevetto Nikola Tesla-Westinghouse. Fonte web Cultweek. // Una breve precisazione storica: Gli ex stabilimenti ANSALDO di Milano, sono nominati come tali in modo improprio. L’ANSALDO di Genova gli acquisi’ solo negli anni ’60 del 900 ma furono industrie elettriche sin dal 1908 dopo una breve produzione di componenti per automobili di Roberto Zust

    Sempre la CGE di Via Bergognone (data non precisata) linea di produzione alternatori elettrici, Fonte web Cariplo Factory

    Sempre la CGE di Via Bergognone (data non precisata) linea di produzione alternatori elettrici. Fonte web Cariplo Factory

    Milano fine anni '60. Quartiere Gratosoglio-Missaglia. Cantiere Fintech-Italcamus.

    Milano fine anni ’60. Quartiere Gratosoglio-Missaglia. Cantiere Fintech-Italcamus.

    Questa immagine proviene da "Milano sparita e da ricordare facebook" (la pagina di Zuckerber piu' visitata in Italia che ha fatto fatturare migliaia di milioni di euro a Zuckerberg. Grazie a Renzi, Grillo, Salvini, Berlusconi, Maroni, Zuckerber, in Italia è, dopo le mafiespa, l'azienda che piu' fattura (prima di RAI, FININVEST-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO-etc...). Zuckerber ha pagato, nel 2017, poco piu' di 110.000 euro di tassazione indiretta... con 'sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino...). A fronte di tanto fiume di denaro (fbook fattura anche con le hompage di Salvini, Martina, Renzi, DiMaio, etc...) un bello svarione gli "admin" di Milano sparita e da ricordare... commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Fliclr. Non si tratts del Naviglio Pavese ma della Martesana e siamo in Via Melchiorre Gioia... datazione difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni '30 del 900. Il Naviglio Pavese, all'altezza della Conca Fallata ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata Via Chiesa Rossa... come non corrispondono i profili di edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Non si notano invettive e reazioni furibonde degli "storici" Milano Sparita Skyscrapercity... forse perche' sputerebbero dal piatto da dove mangiano...

    Questa immagine proviene da “Milano sparita e da ricordare facebook” (la pagina di Zuckerber piu’ visitata in Italia …che ha fatto fatturare… centinaia di milioni di euro a Zuckerberg grazie a convenzioni tra Forza Italia-PD-Lega Nord). Facebook e altri social net, grazie alle volontà di Renzi, Grillo, Casaleggio, Salvini, Berlusconi, Maroni (che si sarebbero sempre opposti a web tax a carico di fbook…per fare contenti, prima Obama e poi Trump)… non paga nulla di tasse sul ricavo dei fatturati ottenuti in Italia. Zuckerber/fbook , in Italia è, (dopo le nostre mafiespa) l’azienda che piu’ fattura in assoluto (molto prima di RAI, FININVEST/MEDIASET-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO,EX ILVA,AGIP,BARILLA…etc…). Zuckerber ha pagato, in Italia, nel 2017, poco piu’ di 110.000 euro di tassazione indiretta…in forma di penale, una somma computata secondo le note stime degli “studi di settore”… (con ‘sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino…). A fronte di tanto fiume di denaro a favore di questo social net… (fbook fattura anche con le homepage di Salvini, Martina, Renzi, Luigi di Maio, Berlusconi, Meloni, etc…) possiamo constatare un bello svarione degli “admin” di “Milano sparita e da ricordare fbook”… un bell’errore che commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Flickr). L’immagine non ritrae il Naviglio Pavese ma quello della Martesana… e siamo (o dovremmo essere) in Via Melchiorre Gioia…(forse verso Greco). La datazione è difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni ’30 del 900. Il Naviglio Pavese, all’altezza della Conca Fallata, alla Barona, ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza di alcuni metri… in direzione Assago-Rozzano (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata, dal lato Via della Chiesa Rossa… come non corrisponderebbero, nemmeno, i profili degli edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Malgrado lo svarione… non si notano invettive e reazioni furibonde degli “storici” Milano Sparita Skyscrapercity… forse perche’ tali “dementi congeniti” sputerebbero nell piatto da dove mangiano… In merito alle lavandaie… bè erano presenti anche nelle rogge del Pero, di Monza, anche nel Villoresi e Lambro verso Monza e monzese… le lavandaie, quando le case di milanesi e italiani erano prive di bagno e acqua corrente… c’erano in tutta la Lombardia… e non solo…(i commenti proseguono nell’immagine sottostante).

    Milano Conca Fallata 1960. Come evidente, pur assomigliandosi, il Naviglio Martesana, verso Greco, quando era ancora scoperto, non possedeva le carreggiate stradali ampie dell'Alzaia Naviglio Pavese e non possedeva (Martesana) muri di cinta al cui interno vi si trovavano gli stabilimenti cartiera A. Binda. L'Alzaia Naviglio Pavese, come anche il Grande, necessitva di alzaie molto ampie per il passaggio di cavalli da tiro, buoi e successivamente trattori, per il traino dei barconi carichi di sabbie, un movimento merci quasi del tutto sconociuto nel Naviglio Martesana, comunque gestito diversamente dai navigli del Ticinese e Barona.

    Milano Conca Fallata 1960. Come evidente, pur assomigliandosi, il Naviglio Martesana (verso Greco) quando era ancora scoperto, non possedeva le carreggiate stradali ampie dell’Alzaia Naviglio Pavese (a destra della foto) e non possedeva (la Martesana) muri di cinta al cui interno vi si trovavano gli stabilimenti cartiera A. Binda. L’Alzaia Naviglio Pavese, come anche il Grande, necessitva di alzaie molto ampie per il passaggio di cavalli da tiro, buoi e successivamente trattori, per il traino dei barconi carichi di sabbie. Un movimento merci quasi del tutto sconociuto nel Naviglio Martesana… comunque gestito diversamente dai navigli del Ticinese e Barona.

    Ogni tanto “staccare la spina”, dopo tante foto e didascalie, non guasta…un tuffo nel passato di 32 anni circa … Le ultime produzioni discografiche, nate anche nella città di Milano, ed italiane, di caratura europea, degli anni ’80… (non solo paninari. Le versioni facebook di Milano Sparita ci propongono unicamente tale stereotipo della “Milano da bere” anni ’80). “Promo video” forse in apparenza ingenui ma ben presenti nei palinsesti radiofonici e televisivi di quell’epoca…

     Milano Bovisa 1955. Gasometri Edisogas e altri impianti industriali per l'estrazione di "gas di città" dal carbonfossile. Sulla destra dell'immagine dovremmo vedere la Via Lambruschini.

    Milano Bovisa 1955. Gasometri Edisongas e altri impianti industriali per l’estrazione di “gas di città” dal carbonfossile. Sulla destra dell’immagine dovremmo (forse) vedere la Via Lambruschini. fonte fotografica: lombardia beni culturali web

    Milano 1960. Fotogramma del film "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Viscconti. (fonte fotografica: web Cineforumdelcircolo) Biografie : https://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_e_i_suoi_fratelli

    Milano 1960. Fotogramma del film “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Viscconti. (fonte fotografica: web Cineforumdelcircolo) Biografie : https://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_e_i_suoi_fratelli

    Commento ricevuto oggi, 22/11/18 da utente vecchiamilano (non si pubblica il post originale per tutela della connessione internet, resa pubblica nel suo indirizzo internet protocol, dalla piattaforma wordpress verso gli utenti che commentano nei vari blog-web wordpress.

    “””

    Interessante blog senza dubbio, peccato che la maggior parte delle immagini che vengono classificate come fonti private, in realtà sono atti te da milano sparita di skyscrapercity, corriere della sera, ke strade d’Italia del Touring club. Inutile dire che sono ke stesse immagini che sono prese da forum diversi, non ha senso scrivere quindi no skyscrapercity no Facebook, quando il 90% dellebfoto sono attinte da lì. Scrivo questo con certezza perche io stesso ho postato mokte di quelle immagini descrivendone dettagliatamente la fonte, e non facendone altro uso privato, se non la sola condivisione online che non credo francamente arde chi danno a nessuno.

    (segue replica).

    Le immagini postate in questo web non sono mai state qualificate come di origine privata (qualcuna lo sarebbe, diciamo non oltre una quindicina tra i vari articoli, alcune di esse vennero distruibute in rete anche 10 anni fa per poi ritrovarsele, senza consenso, in qualche libro Fbook per non parlare di pagine Fbook…). Per quanto riguarda il monopolio di Skyscrapercity e Facebook, mi pare che in questo sito sia stato abbondantemente evidenziato il danno recato verso autori indipendenti. COMUNQUE MAI ATTINTO DIRETTAMENTE DA SKYSCRAPERCITY (quando avviene, è segnalato nella didascalia), MAI ATTINTO DA MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK e DA MILANO ALLA BARONA (quelle volte che avviene, preliminarmente segnalato, è per contestare loro determinati abusi e copia incolla da fonti altrui, incluso questo web). Si dovrebbe imputare l’opposto, ovvero molte immagini di quei social provengono da fonti terze, anche proprietarie, non dichiarate e del resto in questo sito le fonti sono quasi sempre indicate.

    In tutta franchezza, vi sono molti elementi che fanno credere (in via deduttiva) che i signori appena sopra elencati (skyscrapercity e pagine facebook di Milano e Barona) abbiano, per finalita’ di commercio, sostenuto un commercio non regolamentato, da una piattaforma social net multinazionale, attinto da fonti fotografiche e librarie del Comune di Milano… anzi l’esistenza di pagine Fbook dedicate a Milano è subordinata ai “signori” di Skyscrapercity (molti dei soggetti citati sono dipendenti o ex dipendenti del Comune di Milano). Molto probabilmente il “ritirato da macero” delle biblioteche civiche di zona e della stessa Sormani, di dipartimenti storici, tecnici e culturali del Comune di Milano, accumulato negli ultimi decenni (per fare spazio a nuove pubblicazioni editoriali distribuite nelle biblioteche) è confluito in Skyscrapercity e successivamente nelle pagine Fbook (in modo tutt’altro che disinteressato). Mi pare che questo commento, pur nel tono critico verso questo sito, volontariamente, o meno, confermi (almeno in parte) che comunque sia… esiste un monopolio gestito da un gruppo limitato di persone…(gravitanti intorno alle istituzioni del Comune di Milano) a danno di un pluralismo di informazione e pubblicazione (considerando le vendite abbinate di libri nelle piattaforme facebook). Il sostenere che quasi tutte le immagini disponibili in rete provengano da Skyscrapercity Milano Sparita e Storia dei trasporti pubblici… CONFERMA QUANTO SCRITTO DA DUE ANNI E 4 MESI. Irrita che questi ipotetici “depositi” di immagini vengano concessi col contagocce per incentivare promozioni commerciali di qualcuno a discapito della libera circolazione del sapere e dell’informazione.

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    Milano 1926 circa. Via Luigi Ornato a pochi anni dall'accorpamento del Comune autonomo di Niguarda alla città di Milano. Tramvia com vetture Edison, periodo anteriore alla municipalizzazione dell'azienda tramviaria Edison in ATM (1931).

    Milano 1926 circa. Via Luigi Ornato a pochi anni dall’accorpamento del Comune autonomo di Niguarda alla città di Milano. Tramvia com vetture Edison, periodo anteriore alla municipalizzazione dell’azienda tramviaria Edison in ATM (1931).

    Oggi, nei talk show RAI-Mediaset-LA 7 si dice che il Nord Italia viaggia a livelli di PIL e produzione industriale superiori a Francia, Germania, UK e Irlanda…pari ai livelli della California… a guardarsi in giro vengono alcuni dubbi… analizziamo le immagini sottostanti e le didascalie e ci renderemo conto che il PIL, nel nord Italia, inclusa Lombardia e Milano, lo fa il mattone e basta… mattone e tangenti…appalti sanitari e stoccaggio illegale rifiuti tossici (nulla è cambiato rispetto a 25 anni or sono, quello che cambiò fu solo verso il peggio…).

    Milano 2011-12 circa (forse già 2013), Stazione Porta Garibaldi, Via Ferrari. La ricordate la torre sulla sinistra, ancora intatta e di alcune decine di metri più alta di quanto lo sarebbe oggi, dopo il suo "restauro"? Quella a destra, già rifatta, la possiamo vedere nell'immagine sottostante. Entrambe vennero originariamente realizzate tra il 1986 e il 1992-93 dal dipartimento compartimentale FS. A Silvio Berlusconi, ex sindaci Albertini, Moratti, ex Governatore Regionale, l'attuale pluripregiudicato Formigoni Silvio, non piacevano, troppo "stataliste" (non piacevano nemmeno a Impregilo e Fincantieri, coinvolta nello sventramento secolare di Porta Volta-Garibaldi-Nuova... dove Maroni aveva interessi a convolgere il ramo Fincantieri di Finmeccanica, di cui la moglie del medesimo Emilia Macchi è dirigente...). Non piacendo all'elenco di politici accennato divennero oggetto di "re-building" con il loro accorciamento di verticalità (sono state ridotte di alcune decine di metri d'altezza per trasformarle in gemelle e per meglio esaltare tutte le successive torri realizzate da Forza Italia a anche PD dal 2004 ad oggi). La foto è di Gabriele Basilico, originariamente a colori (anche perche' in formato digitale RAW) ... non è una immagine storica ma è una delle poche che testimona l'imbruttimento del restauro rispetto allo stile precedente. Un grazie verso coloro che anno votato e che rivoterebbero tutti i politici "lombardi" sopra elencati, tutti pregiudicati, anzi pluripregiudicati... non sembra che Forza Italia, Lega Nord e lo stesso PD, insieme anche all'ex Alleanza Nazionale, oggi FD, abbiamo dato un esempio di onestà, efficienza, produttività, avanguardia e progresso... per quei pochi che non lo sapessero, Facebook, in Italia, spadroneggia, anche grazie a questi politici ed alle convenzioni politiche che Zuckerberg fece direttamente con loro, a partire da FI e Lega.

    Milano 2011 circa (forse già inizio 2012), Stazione Porta Garibaldi, Via Ferrari. La ricordate la torre sulla sinistra, ancora intatta e di alcune decine di metri più alta di quanto lo sarebbe oggi, dopo il suo “restauro” ? Quella a destra, già rifatta, la possiamo vedere nell’immagine sottostante. Entrambe vennero originariamente realizzate tra il 1985/86 e il 1992-93 dal dipartimento compartimentale FS-Trenitalia. A Silvio Berlusconi, ex sindaci Albertini, Moratti, ex Governatore Regionale (l’attuale pluripregiudicato Formigoni Roberto che fece realizzare il nuovo Palazzo Regione Lombardia con fondi sottratti all’edilizia ALER) non piacevano. Dalla nomenclatura lestofante, tali torri, erano giudicate troppo “stataliste” (non “piacevano” nemmeno a Impregilo e Fincantieri, coinvolta nello sventramento secolare di Porta Volta-Garibaldi-Nuova… dove Maroni aveva interessi a coinvolgere il ramo Fincantieri di Finmeccanica, di cui la moglie del medesimo Emilia Macchi è dirigente…). Non piacendo all’elenco di politici accennato divennero oggetto di “re-building” con il loro accorciamento di verticalità (sono state ridotte di alcune decine di metri d’altezza per trasformarle in gemelle e per meglio esaltare tutte le successive torri realizzate da Forza Italia a anche PD dal 2004 ad oggi). La foto è di Gabriele Basilico, originariamente a colori (anche perche’ in formato digitale RAW) … La foto non è una immagine storica ma è una delle poche che testimonia l’imbruttimento del restauro rispetto allo stile precedente. Un doveroso grazie verso coloro che hanno votato e che rivoterebbero tutti i politici “lombardi” sopra elencati, alcuni di loro pregiudicati, anzi pluripregiudicati… Non sembra che Forza Italia, Lega Nord e lo stesso PD, insieme anche all’ex Alleanza Nazionale, oggi FD’ ITALIA, abbiamo dato un esempio di onestà, efficienza, produttività, avanguardia, crescits e progresso… per quei pochi che non lo sapessero, Facebook, in Italia, spadroneggia (senza pagarci le tasse), anche grazie a questi politici ed alle convenzioni politiche che Zuckerberg fece direttamente con loro, a partire da FI e Lega (dal 2014, con Renzi in California, le “convenzioni” vennero estese anche a Yahoo e Twitter…).

    Milano 1991-92 circa, Porta Garibaldi dal Palazzo Uffici Tecnici del Comune di Milano (oggi dismesso) di Via Melchiorre Gioia. La prima torre FS dello snodo e coordinamento ferroviario, logistico e amministrativo Ferrovie dello Stato. In riferimento all'immagine precedente, dietro la torre si scorge una gru per la costruenda torre "gemella", sempre FS, completata verso il 1993. Il desgn della prima torre era compatibile con lo sventramento urbanistico degli anni 2004-(tutt'oggi in corso) di Porta Nuova-Garibaldi-Volta... ma Forza Italia e Lega Nord, nelle vesti di Silvio Berlusconi, Albertini, Moratti, Maroni, Salvini, Formigoni, De Corato (Alleanza Nazionale), Unicredit e Co... vollero rifare il "re-builiding" di entrambe le torri ex FS, abbassandole di altezza e cammuffandole con uno stile che impattasse come meno imponente e architetturalmente inferiore rispetto allo sventramento secolare sopra accennato, che nella sua mediocrità e inadeguatezza culmino' con gli ecomostri del "Rasoio" di Ligresti e il "Bosco verticale" di Boeri, oggi renziano, un tempo neofascista... Un grazie a Berlusconi ed a coloro che lo hanno votato per 18 anni e tutt'oggi voterebbero il suo mastino Salvini, robot di Villa Macherio...

    Milano 1991-92 circa, Porta Garibaldi, Stazione P.ta Garibaldi e P.zza S.Freud dal Palazzo Uffici Tecnici del Comune di Milano (oggi dismesso) di Via Melchiorre Gioia. La torre in primo piano è la ex sede FS dello snodo e coordinamento compartimentale ferroviario, logistico e amministrativo Ferrovie dello Stato/Trenitalia. In riferimento all’immagine precedente, dietro la torre si scorge una gru per la costruenda torre “gemella”, sempre FS, completata verso il 1992. Il design della prima torre era compatibile con lo sventramento urbanistico degli anni 2004-(tutt’oggi in corso) di Porta Nuova-Garibaldi-Volta… ma Forza Italia e Lega Nord, nelle vesti di Silvio Berlusconi, Albertini, Moratti, Maroni, Salvini, Formigoni, De Corato (Alleanza Nazionale), Unicredit, Impregilo, Edilnord, Fincantieri e Co… vollero rifare il “re-builiding” di entrambe le torri ex FS, abbassandole di altezza e cammuffandole con uno stile che impattasse e apparisse come meno imponente e architetturalmente inferiore rispetto allo sventramento secolare sopra accennato, che nella sua mediocrità e inadeguatezza culmino’ con gli ecomostri del “Rasoio” di Ligresti e il “Bosco verticale” di Boeri, oggi renziano, un tempo militante MSI… Un grazie a Berlusconi ed a coloro che lo hanno votato per 18 anni e tutt’oggi voterebbero il suo mastino Salvini, robot di Villa Macherio…un grazie a Forza Italia e Lega Nord anche per il monopolio Facebook, in Italia e per la storia di Milano e quartieri… diciamo un effetto collaterale delle massonerie (Zuckerber è officinante delle stesse massonerie internazionali a cui aderiscono alcuni dei poitici sopra elencati…).

    Milano 1960-62 circa. Barona, il vecchio Cavalcavia Giovanni Schiavoni, ripreso dal controviale a ridosso di Piazza Maggi, verso l'Alzaia Naviglio Pavese. (flickr.com)

    Milano 1960-62 circa. Barona, il vecchio Cavalcavia Giovanni Schiavoni, ripreso dal controviale a ridosso di Piazza Maggi, verso l’Alzaia Naviglio Pavese. (flickr.com) L’opera venne realizzata a fine anni ’50 (ricostruita e ampliata intorno al 2000) nell’allestimento viabilistico dell’innesto della Milano Serravalle (A7) verso il centro città e le due circonvallazioni esterne (verso Viale Cermenate in direzione Corvetto A1 e verso Viale Liguria Tibaldi (e Cassala) tramite l’arteria a scorrimento veloce Via Spezia verso P.zza Belfanti). Alla destra della foto, fuori campo, il costruendo Quartiere Torretta, alle spalle del fotografo, oltre la circoncerenza stradale di Piazza Maggi… il “nulla”… un Viale Famagosta ancora da spianare e realizzarsi per una tratta di quasi 2 km, sino a Piazza Miani. Il completamento del collegamento, verso P.zza Miani, solo intorno al 1966. Nel 1966 l’apertura del Supermarket “STELLA” in Viale Famagosta 16 (il primo vero supermercato della Barona, divenuto Generale Supermercati intorno ai primi anni ’70, daila metà anni ‘2000 Carrefour). Dal 1967, l’implementazione della linea filoviaria 95, da Rogoredo FS a Via Modica-Piazza Miani (con alcune corse brevi terminanti in Piazza Chiaradia al Vigentino) Dall’autunno 1977 la linea filoviaria 95 divenne automobilistica con autobus (Rogoredo FS-Mistral, Piazza Axum Stadio Meazza).

    Dal web della Libreria Marini. Vie Fiume e Via Ernesto Breda anni (tra gli anni '70-'80, autore Basilico) La realtà industriale dei quartieri Bicocca e Greco, acomparsa da decenni.

    Dal web della Libreria Marini. Via Fiume (sulla sinistra) e Via Ernesto Breda (tra gli anni ’70-’80, autore Basilico) La realtà industriale dei quartieri Bicocca e Greco, scomparsa da decenni.

    Milano Greco 1959. Set cinematografico del film "Audace colpo dei soliti ignoti" (Nanni Loy). Via Sammartini angolo tunnnel sottopasso Via Luciano Zuccoli. Questa immagine non è stata oggetto di predazione dalla pagina FBook Milano Sparita e da ricordare poichè contiene un logo Fondazione CSC ed è "serigrafata" tramite pixel di identificazione anti riproduzione non autorizzata.

    Milano Greco-Rovereto 1959. Set cinematografico del film “Audace colpo dei soliti ignoti” (Nanni Loy). Via Sammartini angolo tunnnel sottopasso Via Luciano Zuccoli. Questa immagine non è stata oggetto di predazione da parte della pagina FBook “Milano Sparita e da ricordare” poichè contiene un logo Fondazione CSC ed è “filigranata” tramite dei font-pixel testuali di identificazione anti riproduzione non autorizzata. L’immagine, rispetto a quella postata dalla pagina fbook succitata (prelevata, dagli “admin”, dal sito Repubblica.it), non ritrae una foto scattata “fuori scena”, durante una pausa tecnica del set cinematografico, ma ritrae una ripresa in tempo reale (fotografata da dietro le quinte) della Fiat 1100 guidata da “Piede amaro” (Nino Manfredi) nell’intento di imboccare (svoltare verso) il tunnel di Via L.Zuccoli. Una caratteristica scenica di questo film era il filmare veicoli in corsa da macchine da presa movimentate tramite binari, parallelamente alla direzione di moto del veicolo ripreso. Una sequenza simile, venne realizzata, sempre nello stesso film, in Piazzale Kennedy (nel 1959 si chiamava Piazzale Appennini) , nella sequenza di fuga (post rapina portavalori SISAL-TOTOCALCIO) verso Bologna…

    Milano 1913 circa. Ingresso giardini Porta Venezia (ingresso da Via Palestro angolo C.so Venezia).

    Milano 1913 circa. Ingresso giardini Porta Venezia (ingresso da Via Palestro angolo C.so Venezia).

    Milano 1954 circa, Monumentale-Isola Garibaldi. via Farini e via Valtellina

    Milano 1954 circa, Monumentale-Isola Garibaldi. via Farini (a dx della foto) e via Valtellina (a sx della foto).

    Milano 1913 circa Bastioni di Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza della Repubblica. Servizio di trasporto bagagli e passeggeri provenienti dalla Vecchia Stazione Centrale (l'equivalente dell'attuale TAXI).

    Milano 1913 circa. Bastioni di Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza della Repubblica. Servizio di carrozza a cavalli di trasporto bagagli e passeggeri provenienti dalla Vecchia Stazione Centrale (per alcuni aspetti l’equivalente dell’attuale TAXI).

    Tempio funerario-cinerario del Cimitero Monumentale di Milano (presumibilmente famedio di Fedele SALA). Simbolo della Massoneria di un noto personaggio illustre ... Milano "vanta" il triste primato di oltre 130 Ordini Massonici differenti malgrado l'istituzione delle società segrete sia proibita dal Codice Penale e dalla Costituzione.... ma SALA non è il cognome dell'attuale "Primo Cittadino" ? Si spera che l'ex dirigente Pirelli non sia un discendente di tale genealogia... ma la realtà supera la fantasia...

    Tempio funerario-cinerario del Cimitero Monumentale di Milano (presumibilmente il famedio di Fedele SALA). Simbolo della Massoneria di un noto personaggio illustre … Milano “vanta” il triste primato di oltre 130 Ordini Massonici differenti malgrado l’istituzione delle società segrete sia proibita dal Codice Penale e dalla Costituzione…. ma SALA non sarebbe il cognome dell’attuale “Primo Cittadino” ? Si spera che l’ex dirigente Pirelli non sia un discendente … ma la realtà supera la fantasia… In questi dettagli Milano assomiglia ai quartieri di Campo Verano o dei Parioli di Roma … (dovremmo ricordarci di “milanesi” massoni incalliti come Silvio Berlusconi (e diversi governatori regionali). Si tratta, ovviamente, di massonerie affaristiche finanziarie, ma sempre massonerie sono…

    Milano 1961, Piazza Duomo, scavi MM1, resti Basilica Paleocristiana dedicata a Santa Tecla. (Fonte fotografica : milanosotto)

    Milano 1961, Piazza Duomo. Scavi MM1 sotto il Sagrato (costruenda “Galleria del Sagrato”, nel futuro mezzanino di collegamento tra Piazza Duomo e San Babila delle stazioni MM1 della metropolitana) l’affioramento di alcuni resti della Basilica Paleocristiana dedicata a Santa Tecla. (Fonte fotografica : milanosotto)

    Milano 1900 circa, attuale Via Paris Bordone, vicinanze Via Monte Rosa, ex Fiera Milano City. La Cascina Bolla (o Lòbola). Fonte fotografica: storiedimilano

    Milano 1900 circa, attuale Via Paris Bordone, vicinanze Via Monte Rosa, ex Fiera Milano City.
    La Cascina Bolla (o Lòbola). Fonte fotografica: storiedimilano

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    Le pagine Facebook di Milano Sparita rievocano la Milano degli anni ’80 solo con squallide immagini di “paninari” (doc e tarocchi) ammassati nell’ex Burghy angolo San Babila-Corso Europa, celebrando il peggio della “Milano da bere” … un volto provinciale e arretrato (il fenomeno paninaro) con scofinamenti nel neo fascismo ereditato dai “sanbabilini”…

    …. sempre le squallide pagine Fb Milano Sparita e da ricordare celebrano in modo stereotipato immagini di alcuni personaggi dello spettacolo e musicali come Adriano Celentano, Giorgio Gaber e Dario Fo (per carità … meritano spazio e rievocazioni, avendo anche rappresentato, almeno in parte, storie e società di Milano) dimenticando e snobbando il gruppo cabarattista lombardo-meneghino de I GUFI (uno dei “cavalli di battaglia” di Enzo Tortora nella “sua” Antenna3 Lombardia…).

    A Milano, nei primi anni ’80 (l’ultimo decennio nel quale Milano era ancora la capitale discografica italiana), c’era una liceale che sbanco’ le classifiche discografiche europee, dando “filo da torcere” (in termini di concorrenza discografica) a “colossi POP” europei come Samantha Fox …

    Si chiama Monica Stucchi, in arte “Valerie Dore”, nata a Milano nel 1963 (malgrado alcuni canali Youtube sostengano i suoi “natali” nel Principato di Monano con esordio discografico a Milano)…

    Negli anni ’80 quasi nessun cantante pop italiano riusciva a vendere 45-33 giri oltre confine… Monica Stucchi ci riusci’ (anche se il primo brano, “The Night”, 1983-84, la vide solo inizialmente protagonista nei promo-video… ma la voce originale era di Dora Nicolosi dei “Novecento”).

    Certo, non c’era lo spessore artistico dei nostri Lucio Dalla e Lucio Battisti, di Mia Martini, Mina, etc… … ma questa milanese…seppe proporre un “look” (quasi fatato) ed uno stile artistico, anche inedito, in tutta Europa (malgrado i testi scritti in lingua Inglese…) quando la musica POP/discomusic italiana limitava le vendite solo a livello nazionale.

    Regina della “Romantic Dance” (forse il successo fu anche quello di superare gli stili puramente di “italodisco” con inediti arrangiamenti di notevole effetto musicale dove un misto di “tecno” anni ’80 si armonizzava con una voce e melodie quasi “celestiali”).

    Una Milano anni ’80, tutt’altro che provinciale… anzi creativa e innovativa… che sapeva varcare i confini nazionali, oggi finita nel dimenticatoio insieme ad alcuni dei suoi protagonisti

    Milano 1965/66 circa Feltre Lambrate, Piazza Udine, scavi e sventramento stradale per la realizzazione della Metropolitana "verde" M2. Fonte: wikipedia.

    Milano 1965/66 circa, quartiere Feltre Lambrate, Piazza Udine verso Via Carnia. Scavi e sventramento stradale per la realizzazione della Metropolitana “verde” M2. Fonte: wikipedia.

    Milano 1930 circa. Sempione Paolo Sarpi.Via Canonica angolo con via Cesariano verso piazza Morselli

    Milano 1930 circa. Sempione Paolo Sarpi. Via Canonica angolo via Cesariano verso piazza Morselli

    Milano 1920 circa (databile secondo decennio del 1900). I magazzini all'aperto della "Venernda Fabbrica del Duomo" ente secolare destinato alla preservazione e manutenzione della Cattedrale meneghina. Nel periodo ritratto dalla foto (Darsena, Piazzale Cantone, Viale Gorizia sino verso Piazza XXIV Maggio) era allestito un magazzino a cielo aperto dove custodire e censire i "pezzi di ricambio" (prevalentemente marmi e statue sacre) necessari alla manutenzione del "capitolato" degli ambienti architettonici esterni ed interni del Duomo di Milano. Fonto fotografica web duomomilano.

    Milano 1920-30 circa (immagine databile nel secondo decennio del 1900). I magazzini all’aperto della “Veneranda Fabbrica del Duomo” ente secolare destinato alla preservazione e manutenzione della Cattedrale Meneghina. Nel periodo ritratto dalla foto (Darsena, Piazzale Cantore, Viale Gorizia sino verso Piazza XXIV Maggio) era allestito un magazzino a cielo aperto dove custodire e censire i “pezzi di ricambio” (prevalentemente marmi e statue dei capitelli della Cattedrale) “accessori” necessari alla manutenzione e conservazione del “capitolato” degli ambienti architettonici esterni ed interni del Duomo di Milano. (Fonte fotografica web duomomilano).

    Prestare attenzione all’immagine sottostante

    Il nostro storico di Milano e Barona "Milanomaniac, connesso e operativo su Skyscrapercity da una postazione di lavoro del Comune di Milano. Non è l'unico caso di secondo lavoro gestito dall'ufficio del primo... (l'immagine è molto rimpicciolita per la necessità di includere, nella stessa schermata, l'avatar del soggetto e il cerchiolino in basso a sinistra di colore verde, indicante la connessione attiva)

    Il nostro storico di Milano e Barona “Milanomaniac”, connesso e operativo su Skyscrapercity da una postazione di lavoro del Comune di Milano. Per contratto l’uso del computer e di connessioni internet, escludendo la pausa pranzo, e/o utilizzo della rete per questioni di lavoro, non dovrebbe essere consentito durante le 8 ore contrattuali (l’immagine è molto rimpicciolita per la necessità di includere, nella stessa schermata, l’avatar del soggetto e il cerchiolino in basso a sinistra di colore verde, indicante la connessione attiva)

    Milano 1926, Largo Cairoli.

    Milano 1926, Largo Cairoli.

    Milano 1955 circa. Carrobbio-Duomo. Via Torino. (fonte fotografica ebay).

    Milano 1955 circa. Carrobbio-Duomo. Via Torino. (fonte fotografica ebay).

    Milano 1976, Bovisa Via Imbriani. Corteo operai di una azienda manifatturiera del quartiere Bovisa. L'incapacità degli imprenditori italiani e anche milanesi ha origini cronologiche lontane e non si concentra solo negli ultimi anni di recessione post 2008 (Lehman Brothers) ma da molto prima. Da Tangentopoli '92 sino alle prime crisi industriali degli anni '70 (come dimostra l'immagine).

    Milano 1976, Bovisa Via Imbriani. Corteo operai di una azienda manifatturiera del quartiere Bovisa. L’incapacità degli imprenditori italiani (e anche milanesi) ha origini cronologiche lontane e non si concentra solo negli ultimi anni di recessione post 2008 (Lehman Brothers) ma da molto prima. Da Tangentopoli ’92 sino alle prime crisi industriali degli anni ’70 (come dimostra l’immagine).

    Milano 1930 circa Cordusio. Via Dante.

    Milano 1930 circa, Cordusio. Via Dante.

    Milano 1940. Piazza Vetra e Basilica San Lorenzo Maggiore. Fonte fotografica Pinterest.

    Milano 1940. Piazza Vetra e Basilica San Lorenzo Maggiore. Fonte fotografica Pinterest.

    Milano 1963 circa Piazza Duomo, manifestazione ATM (con veicolo bus occupato in segno di protesta) per una riforma dei trasporti integrata con la inesistente (all'epoca) rete regionale. Non siamo, ovviamente, alla Barona ma l'immagine, tratta da un articolo giornalistico commemorativo e celebrativo di una nota catena di supermercati (lo striscione pubblicitario del bus è sovrascritto con l'URL di questo sito allo scopo di non apportare contributi pubblicitari). Otto anni dopo questa immagine, verso il 1971, venne attuata la Riforma Tramviaria del 1970. A pochi metri dallo scatto di questa immagine i capolinea dei bus 74 e 76, Piazza Duomo, Barona Q.re Santambrogio e Barona Via Teramo. In realtà la riforma del 1970 non integrava realmente Milano con la rete di trasporti ATM extraurbani e le reti ferroviarie FNM e FS. Ci vollero oltre 37 anni per arrivare all'attuale, seppur inefficiente, integrazione con il Passante Ferroviario Milano Certosa-Milano Viale Forlanini. L'immagine è tratta, come accennato, dal repertorio fotografico di una nota catena di supermercati finanziata dal gruppo Rokfeller. Molti potrebbero dire... "bene, cosa c'è di male... ?". Per quanto riguarda questa catena... non lo sappiamo, per quanto riguarda la famiglia Rockfeller, l'aver contribuito a finanziare le destre hitleriane negli anni '30, successivamente l'aver finanziato US Army nella seconda guerra mondiale... quindi finanziare le opposte fazioni !... , l'aver controllato, negli anni '60 e '70, i governi semi dittatoriali del Messico, la guerra nel Vietnam e tanti altri conflitti globali... sino alla fine anni '70.

    Milano 1963 circa, Piazza del Duomo, manifestazione ATM (con veicolo bus occupato in segno di protesta) per una riforma dei trasporti integrata con la inesistente (all’epoca) rete regionale. Non siamo, ovviamente, alla Barona. L’immagine e’ tratta da un articolo giornalistico commemorativo e celebrativo di una nota catena di supermercati (lo striscione pubblicitario del bus è sovrascritto con l’URL di questo sito allo scopo di non apportare contributi pubblicitari involontari). Otto anni dopo questa immagine, verso il 1971, venne attuata la Riforma Tramviaria del 1970. A pochi metri dallo scatto di questa immagine, a partire dalla tarda primavera del 1971, vennero istituiti i capolinea dei bus 74 e 76, Piazza Duomo, Barona Q.re Sant’Ambrogio e Barona Via Teramo (in sostituzione del tram 12 tra Cordusio e Piazza Miani). In realtà la riforma del 1970 non integrava realmente Milano con la rete di trasporti ATM extraurbani e le reti ferroviarie FNM e FS. Ci vollero oltre 37 anni per arrivare all’attuale, seppur inefficiente, integrazione con il Passante Ferroviario Milano Certosa-Milano Viale Forlanini. L’immagine è tratta, come accennato, dal repertorio fotografico di una nota catena di supermercati finanziata dal gruppo Rockfeller. Molti potrebbero dire… “bene, cosa c’è di male… ?”. Per quanto riguarda questa catena… non lo sappiamo, per quanto riguarda la famiglia Rockfeller, l’aver contribuito a finanziare le destre hitleriane negli anni ’30, successivamente l’aver finanziato US Army nella seconda guerra mondiale… (il finanziare le opposte fazioni fu una abile strategia per inginocchiare l’Europa tra gli anni ’30 e ’40 ed averla in pugno nella ricostruzione posT bellica!…come di fatto avvenne) , l’aver controllato, negli anni ’60 e ’70, i governi semi dittatoriali del Messico, la guerra nel Vietnam e tanti altri conflitti globali… sino alla fine anni ’70. Scorci di Storia milanese (e internazionale)censurati dai siti ufficiali, a partire da quelli di Milano e quartieri Facebook.

    Milano 1914. Chiesa di San Sepolcro nella omonima Piazza.

    Milano 1914. Chiesa di San Sepolcro nella omonima Piazza.

    Milano 1862, Ticinese. Basilica Sant'eustorgio in epoca anteriore al restauro e rifacimento, Fonte: canzon.milan

    Milano 1862, Ticinese. Basilica Sant’eustorgio in epoca anteriore al restauro e rifacimento. Fonte: canzon.milan

    Millano 1970 circa, Ticinese Porta Genova. Vicinanze Via Corsico, Alzaia Naviglio Grande con l'attore Paolo Stoppa 6 giugno 1906 – Roma, 1º maggio 1988).

    Millano 1970 circa, Ticinese Porta Genova. Vicinanze Via Corsico, Alzaia Naviglio Grande con l’attore Paolo Stoppa (6 giugno 1906 – Roma, 1º maggio 1988).

    Milano 1964, Amendola Fiera, tornelli fermata M1 nel periodo dell'inaugurazione di tale nuova tratta di metropolitana. (fonte fotografica piccklick)

    Milano 1964, Amendola Fiera, tornelli fermata M1 nel periodo dell’inaugurazione di tale nuova tratta di metropolitana. (fonte fotografica piccklick)

    Avviso ai visitatori

    L’articolo Milano Barona, a breve (entro fine Novembre), dovra’ sospendere, in forma indeterminata e probabilmente irreversibile e definitiva, gli aggiornamenti e inserimenti di immagini del Quartiere Barona a causa della impossibilita’ di reperire nuove fonti fotografiche, essendo, le medesime, “custodite” da alcuni dipendenti del Comune di Milano, i quali le rilascerebbero ad uso esclusivo (in forma inedita) alla multinazionale USA Facebook di Mark Elliot Zuckerberg (postare foto inedite in una homepage Fb equivale ad una azione transattiva dove il numero di like, condivisioni, visite e vendite di opere editoriali correlate, incrementa e valorizza il potere finanziario e imprenditoriale di Facebook e del suo fondatore-imprenditore). Da notare che la gestione di questi archivi (dal 2006, oltre 100.000 immagini inedite, che non possono provenire solo da raccolte di libri) avviene anche da postazioni di lavoro… insulti e denigrazioni, al limite della diffamazione, distinguono gli “storici” (con qualche talpa nel corsera) che hanno permesso a facebook di fatturare moltissimo in Italia (fb non si arricchisce solo con la vendita di libri convenzionati ma tramite 20.000 like, 500.000 gradimenti alla pagina…). Milano sparita Facebook è la pagina italiana che raccoglie il maggior numero di visite, like, preferenze di pagina contribuendo alla quotazione in borsa di questa multinazionale… (che non paga la tasse) a danno e discapito degli utenti internet che vorrebbero proporre pagine web alternative… dato che le immagini presenti in rete sono quelle postate, dal 2012 su facebook, prima su Skyscrapercity, dal 2006 (forum gestito da dipendenti o ex dipendenti del Comune di Milano).

    Entro fine Novembre, questo articolo (Barona) verra’quindi sospeso nei suoi aggiornamenti non essendo piu’ possibile inserire nuove fonti fotografiche a causa dei monopoli gestiti da facebook Stessa sorte per l’artiolo dedicato a Milano (le fonti reperibili sono quelle già sfruttate da Skyscrapercity e Facebook e parliamo di oltre 100.000 immagini).

    Anche il web milanobarona.freeoda.com dovrà sospendere in via definitiva le pubblicazioni per impossibilità di reperire nuovo materiale e per problemi di subordino al business facebook frutto di una detenzione individuale (4-5 persone massimo, escludendo gli autori delle pagine Fbook) di centinaia di migliaia di immagini che non possono essere riproposte perche’ già sfruttate a fini commerciali e di promozione personale da parte di qualcuno (questo vale per la sezione Barona ma anche Milano).

    Questo è un esempio della DEMOCRAZIA di scritti, di opinioni e di immagini storiche che Facebook sta esercitando a danno della pluralita’ dell’informazione.

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    Vedesi i commenti a piede della immagine

    Vedesi i commenti a piede della immagine

    Da Milano alla Barona e Milano Sparita e da ricordare Faebook ?

    NO GRAZIE ! (passi lunghi e ben distesi)

    Da 2 anni e mesi 3, questo sito internet ha segnalato l’utilizzo commerciale in regime di monopolio e cartello (questo genera una concorrenza sleale e schiacciante verso i web come questo, che non fanno parte di tale “gruppo”) di centinaia di migliaia di immagini riservate e gestite da una minoranza di soggetti per uso privato, di prestigio personale e di promozione commerciale (centinaia di immagini, postate in circa 6 anni, quasi tutte in forma inedita… non possono materialmente esistere nei libri e non possono materialmente essere il derivato di donazioni “strappalacrime” che i milanesi farebbero a circa 4 dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Milano).

    Non si tratta di diffamazione verso nessuno ma di una realta’ evidente, riscontrabile da tutti, impossibile da non vedere, dove i succitati personaggi (Milano Sparita Skyscrapercity…. e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity) continuano ad alimentare (per promuovere la vendita di libri tramite Facebook e Amazon, a discapito di liberi autori di web alternativi, dedicati alla storia di Milano).

    Il giorno 31 Ottobre 2018 sul forum SSC Storia dei trasporti pubblici di Milano venne pubblicata una foto ritoccata in formato (mai esistito) “Cartolina postale illustrata” della Piazza Miani, quartiere Barona, nella meta’ anni 60 (immagine reperita da ipotetici eredi donatori dell’autore della foto, scattata oltre mezzo secolo fa dal civico 1 di Viale Faenza, immagine concessa all’utilizzo pubblico, solo oggi , non prima di essere rilasciata in forma inedita e di promozione tra il 31 Ottobre e 5 Novembre).

    Il giorno dopo venne pubblicata su Da Milano alla Barona Facebook, stamani, 5 Novembre, da Milano sparita e da ricordare Facebook.

    I personaggi protagonisti di tale “operazione” sono ovviamente imbestialiti perche’ sono, sotto gli occhi di tutti, in evidente monopolio di fonti fotografiche rilasciate per uso commerciale da parte di personaggi convenzionati con la note multinazionale facebook

    I fatti dimostrano quanto segnalato (è evidente a tutti), da anni, ovvero un monopolio fotografico reso inaccessibile a tanti, rilasciato gradualmente per uso commerciale facebook in ostruzionismo alla libera pubblicazione storica e documentale (il danno è di coloro che gestiscono siti come questo, non dei protagonisti di certe azioni… sia ben inteso !, includendo, nel danno, la possibilità di accedere liberamente, senza rischi di furto di informazioni sensibili, come avviene con facebook, ed in forma gratuita, fonti fotografiche e storiche di Milano)

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    Leggasi le valutazioni a piede dell'immagine.

    Leggasi le valutazioni a piede dell’immagine.

    Bè, uno dei pochi aspetti positivi dell’aver aperto e pubblicato due siti internet dedicati alla Storia di Milano e della Barona è l’aver messo a nudo la pochezza delle persone che ci sono dietro Skyscrapercity (Milano Sparita e Storia dei trasporti pubblici) e Facebook (Milano e Barona).

    E’ indiscutibile che Facebook, nelle pagine di Milano e quartieri esista grazie a Milano Sparita Sckyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity.

    Cercano di fare il “LEI NON SA CHI SONO IO”…

    Cari Signori, il berlusconismo è finito e con esso anche voi che vi eravate illusi di agire senza regole , ma di imporle al prossimo (Berlusconi, Formigoni, Maroni, Bossi, Renzi ma anche Salvini ci hanno insegnato il Far West, Salvini lo sta praticando anche oggi ma il modello Milano “bunga bunga” è finito e se ne facciano una ragione…).

    Premettendo che dietro tanti profili ci sono al massimo 3 uomini e 1 donna… si sottolinea che c’è anche qualcuno, tra loro, che indossa una divisa (e dovrebbe dare l’esempio ma non sembra proprio) e dipendenti in forze del Comune (al massimo 1+1 persone, il resto pensionati) che gestiscono forum e social network dal luogo di lavoro.

    Sia concesso a loro un’ora al giorno, anche extra intervallo…(quindi due al giorno) ma il dedicare quasi 8 ore al giorno a gestire forum dai quali anche foto imboscate (per anni e anni) diventano commercio è deprimente (non mi vengano a dire che le pagine Fb della Barona non siano commercio come quelle di Milano Sparita, sono pagine entrambe commerciali, e non sono solo due, ma molte di piu’ alcune sono correlate a spot di quartiere… ma poco cambia… che hanno beneficiato dei vostri “archivi”).

    Signori, ringraziate di essere nati in Italia, dove non esistono leggi e quando esistono non vengono applicate. Provate a ripetere le stesse azioni (mi riferisco a come vengono gestite centinaia di migliaia di foto, per quanto riguarda gli insulti e denigrazioni… che partono da loro non avendo altri strumenti culturali a disposizione… provo piu’ piacere che fastidio…e me le lascio scivolare via…) in un sito e-commerce Aruba,anche localizzato in Italia… certe leggerezze non passerebbero comunque inosservate come all’interno di social americani dove non esistono leggi e regole (in realta’ esisterebbero ma siamo un popolo bue che finge di non sapere e si piega ad angolo retto davanti alle egemonie d’oltreoceano).

    Il tonno al naturale ha il sapore di pesce poco fresco e quando escono al naturale… non piace piu’ la scatoletta di tonno… se dietro lorsignori non vi fossero interessi privati non si incacchierebbero tanto… (rimpiango i vecchi libri sulla Milano storica e anche sulla Barona storica che si potevano leggere con piacere nelle biblioteche Sant’Ambrogio, Tibaldi, Boifava e Odazio…bei tempi sepolti…)

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    Milano 1900 circa , Porta Vittoria. Via della Commenda. La fotografia ritrae una vecchia casa (di probabile origine ed utilizzo agricolo rurale), demolita nell'anno 1904. Il vecchio manufatto si trovava di fronte al convento di S. Barnaba, sempre in via della Commenda. (Fonte fotografica web fotografie in comune)

    Milano 1900 circa , Porta Vittoria. Via della Commenda. La fotografia ritrae una vecchia casa (di probabile origine ed utilizzo agricolo rurale), demolita nell’anno 1904. Il vecchio manufatto si trovava di fronte al convento di S. Barnaba, sempre in via della Commenda. (Fonte fotografica web fotografie in comune)

    Questa immagine proviene dalle "riserve fotografiche imboscate... per scopi di commercio facebook" dal forum social net "storia dei trasporti Milano, gestito dai medesimi soggetti di Milanosparita... entrambi i forum si trovano nella piattaforma Skyscrapercity. L'immagine era inedita sino al 1 Novembre, quando un "solito noto" l'ha girata nell'area facebook commerciale. Inutile nascondere che simili comportamenti di "cartello" che due pagine facebook conducono, con la regia di 3-4 soggetti alle "maestranze" del Comune di Milano, sia non solo un danno per qualsiasi altro web storico fotografico alternativo, un danno per l'economia italiana (facebook e Amazon danneggiano le economie locali e nazionali)... ma di discutibile concorrenza sleale e cartello monopolistico degni di approfondimenti di un certo tipo che per motivi di "quieto vivere" è preferibile omettere... Meno male che queste pagine facebook sarebbero la voce delle comunita' locali di quartiere e cittadine gestite dal "popolo" e dalla gente comune. Si lascia giudicare alle persone, dotate di un minimo di onesta' e buon senso se questi soggetti rappresentano comunita' o interessi personali.

    Questa immagine , Piazza Miani, fotografata da Viale Faenza 1 (databile in epoca successiva al 1965, per via di un Viale Famagosta, completato o in via di completamento, la risoluzione della foto non permette di capire se siano presenti i bifilari elettrici filoviari della filovia 95) proviene dalle “riserve fotografiche imboscate…da non meno di 10 anni, per scopi di commercio facebook” , dal forum social net “storia dei trasporti pubblici di Milano”, gestito dai medesimi soggetti di Milanosparita… entrambi i forum si trovano nella piattaforma Skyscrapercity. L’immagine era inedita sino al 31/10, 1 Novembre 2018, quando un “solito noto” l’ha girata nell’area facebook commerciale di Milano (omissis). L’immagine non è una cartolina postale illustrata (la didascalia è stata aggiunta con photoshop e/o paint di Windows) e si tratta di una foto forse regalata da quache ex residente o eredi di residenti o ex residenti… ai “personaggi” in questione, e/o acquisita attraverso altri “canali”). La didascalia postata su Facebook (Barona) contiene un errore. La linea tramviaria 12 (Cordusio-Miani) non venne dismessa nel 1970 ma nell’inizio estate 1971. La riforma tramviaria venne approvata nel 1970 ma la sua attuazione avvenne negli anni successivi e la tratta 12 VillaPizzone-Miani, devio’ al Cordusio, abbandonando, per sempre, la tratta Cordusio Miani, solo nel 1971, anno di istituzione delle linee bus 74 e 76. Chi scrive il contrario non ha ancora capito che varando una Legge locale sulla politica dei trasporti, si devono riorganizzare e istituire nuove linee sostitutive…acquistare nuovi bus e riorganizzare quelli in servizio nelle linee esistenti. la logistica richiede anche anni… ma ormai siamo abituati a questi svarioni da “storici” (del Far Web) molto poco informati (inclusi i dipendenti ATM che postano su Skyscrapercity, malgrado “se la tirino”). Inutile nascondere che simili comportamenti di “cartello dominante” che due pagine facebook conducono, con la regia di 3-4 soggetti alle “maestranze” del Comune di Milano, rappresenti, non solo un danno ostruzionistico per qualsiasi altro web storico fotografico alternativo, un danno alla libera iniziativa (sovente le multinazionali facebook e Amazon danneggiano le economie locali e nazionali ma anche il diritto di espressione e pubblicazione in rete)… ma di discutibile concorrenza in regime di cartello monopolistico … di dominanza… Meno male che queste pagine facebook si autoproclamano la voce popolare (non tutti riconoscono quella pagina nel proprio vissito infantile e giovanile di quartiere… se esistono web come questo, significa che il senso di appartenenz, per veri nativi del quartiere, non sempre si identifica con i loro contenuti e con tali personaggi. Per “fortuna” che tali publicisti si proclamerebbero come una spontanea e storica e “commovente” espressione storica delle comunita’ locali di quartiere e cittadine, gestite dal “popolo” e dalla gente comune. Si lascia giudicare alle persone se questi soggetti rappresentino comunita’ collettive storico locali o forse anche interessi privati (e multinazionali, ovviamente)… del resto gli attacchi condotti contro questo sito (su Skyscrapercity) rivelano (da parte di questi personaggi) l’assenza questo senso comune di appartenenza… A questo scenario poco incoraggiante si aggiungono contenuti soggettivi e personalistici (un esempio sono le soggettività di “stirpe contadina da diverse generazioni” molto radicate nella pagina Fb dedicata alla Barona, piuttosto che di un vero resoconto storico di un quartiere di Milano, una ex cintura periferica dei “Corpi Santi”. E’ logico supporre che la storia di un quartiere venga deformata da visioni famigliari di due, soggetti, autori, indipendentemente dalla fonti storiche adottate, a discapito di un visione storica d’insieme fondamentalmente perduta da questi autori). I social network hanno ingigantito un solco già preesistente tra politica-istituzioni e societa’ comume…(gli utenti residenti ed ex residenti devono limitarsi foraggiare commerci altrui apponendo i “mi piace” incondizionati e/o donando in forma gratuita immagini famigliari che poi diventano vetrina di promozioni di vendita on-line).

    Milano 1950 circa, Ticinese. Foto di Paolo Monti "riflessi sul Naviglio Grande" (lungo l'Alzaia Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese). Fonte : Paolofotografie in Comune

    Milano 1950 circa, Ticinese. Foto di Paolo Monti “riflessi sul Naviglio Grande” (lungo l’Alzaia Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese). Fonte : Paolofotografie in Comune

    Milano 1938 Crescenzago. Via Padova 262 sede fascista "Aldo Sette" , corteo giovani avanguardisti. La Milano fascistizzata, Milano che fece "nacquere" il fascismo (la stessa citta' dove il fascismo ebbe poi fine il giorno della Liberazione del 25 Aprile '45) vedeva le periferie appena acquisite e accorpate (come Crescenzago), oppresse e soffocate da una fascistizzazione coatta e totale dei ceti operai. Il dissenso era impossibile e quando avveniva era represso, anche con la morte, da squadroni fascisti che a colpi di bastone riducevano in fin di vita gli "oppositori" che sovente non morivano subito ma a distanza di qualche giorno o settimana per le gravi lesioni inferte (quello che lo stesso Mussolini definiva "bastonate di stile"). Questi argomenti e queste immagini sono censurate dalle pagine Facebook dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri in conseguenza della natura commerciale intrinseca di tale social network, concepito per il triofno del neo fascismo planetario come di recente starebbe avvenendo in varie nazioni (vedesi campagne elettorali e ideologiche che si avvalgono di facebook e twitter per l'affermazione del neo fascismo nel mondo).

    Milano 1938 Crescenzago. Via Padova 262 sede fascista “Aldo Sette” , corteo giovani avanguardisti. La Milano fascistizzata, Milano che fece “nacquere” il fascismo (la stessa citta’ dove il fascismo ebbe poi fine il giorno della Liberazione del 25 Aprile ’45) vedeva le periferie appena acquisite e accorpate (come Crescenzago), oppresse e soffocate da una fascistizzazione coatta e totale dei ceti operai. Il dissenso era impossibile e quando avveniva era represso, anche con la morte, da squadroni fascisti che a colpi di bastone che riducevano in fin di vita gli “oppositori” i quali sovente non morivano subito ma a distanza di qualche giorno o settimana per le gravi lesioni inferte (quello che lo stesso Mussolini definiva “bastonate di stile”, provocare gravi lesioni senza finire la vittima, lesioni comunque tali da determinarne la morte poco tempo dopo). Questi argomenti e queste immagini sono censurate dalle pagine Facebook dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri in conseguenza della natura commerciale intrinseca di tale social network, concepito per il trionfo del neofascismo “planetario”… come di recente starebbe avvenendo in varie nazioni (vedesi campagne elettorali e ideologiche che si avvalgono di facebook e twitter per l’affermazione del neo fascismo nel mondo).

    Milano 1922 Porta Ticinese. Mobilitazione fascista (sciopero generale) in piazza XXIV Maggio. L'Italia si appresta ad entrare nella dittatura mussoliniana (ventennio) culminante con l'alleanza alla Germania Nazifascista Hitleriana e le leggi razziali. L'ecatombe culminera' con l'ingresso nella Seconda Guerra Mondiale. Il fascismo venne finanziato dalla famiglia Agnelli e da altri imprenditori. "Sottobanco" venne finanziato dalle massonerie angloamericane allo scopo di reprimere, anche col sangue, ed anche compiendo assassini a danno di diverse personalita' politiche e culturali, tra i quali Matteotti, di ispirazione socialista e democratica, nonche' per reprimere il Partito Comunista Italiano e i movimenti politici e sindacali di ispirazione Marxista. La stessa Famiglia Agnelli, dopo averlo foraggiato, finanzio' i gruppi di Resistenza Partigiane e di Liberazione... un comportamento ambiguo e ambivalente che distinse anche il fondatore della P2 Ligio Gelli, collaborazionista dei Partigiani ma anche delle "milizie armate" filo fasciste e della Repubblica di Salò. Indubbiamente la Storia è abbastanza differente da come è sempre stata proposta nelle sue versioni ufficiali. Autore fotografia sconosciuto, Fonte fotografica "fotografie in comune" web.

    Milano 1922 Porta Ticinese. Mobilitazione fascista (sciopero generale) in piazza XXIV Maggio (sullo sfondo Corso di Porta Ticinese). L’Italia si appresta ad entrare nella dittatura mussoliniana (ventennio) culminante con l’alleanza alla Germania Nazifascista Hitleriana e le leggi razziali. L’ecatombe culminera’ con l’ingresso nella Seconda Guerra Mondiale. Il fascismo venne finanziato anche dalla famiglia Agnelli e da altri imprenditori incluse le industrie Marelli e la stessa Pirelli (iò fascismo mise a tacere scioperi e dissensi socialisti e comunisti e con essi i movimenti politici e sindacali di ispirazione Marxista e Socialista). “Sottobanco” venne primariamente finanziato dalle massonerie angloamericane allo scopo di reprimere, anche col sangue, ed anche compiendo omicidi politici e azioni criminali, a danno di diverse personalita’ politiche e culturali (in opposizione al nascente fascismo), tra i quali Matteotti, (personalita’ politiche di ispirazione socialista e democratica), nonche’ per reprimere il Partito Comunista Italiano ed i movimenti politici e sindacali di ispirazione Marxista. La stessa Famiglia Agnelli, dopo averlo foraggiato, finanzio’ i gruppi di Resistenza Partigiane e di Liberazione… un comportamento ambiguo e ambivalente che distinse anche il fondatore della P2 Ligio Gelli, collaborazionista dei Partigiani ma anche delle “milizie armate” filo fasciste e della Repubblica di Salò. Indubbiamente la Storia è abbastanza differente da come è sempre stata proposta nelle sue versioni ufficiali. Non si dimentichi che il Fascismo nacque tristemente a Milano. Il 23 marzo 1919, in un’assemblea in Piazza San Sepolcro, a Milano, Mussolini fonda il movimento politico dei Fasci Italiani di combattimento. Anche il quotidiano fondato e diretto da Benito Mussolini “Popolo d’Italia” (principale propaganda giornalistica del nascente fascismo) venne fondato da Mussolini in via Paolo da Cannobio, a ridosso di piazza Missori. Autore fotografia sconosciuto. (Fonte fotografica “fotografie in comune” web)

    Tra Bereguardo e Milano, Naviglio Grande, anni '70.

    Linea di confine Provincia di Pavia e Hinterland sud occidentale provincia di Milano (tra Bereguardo, Morimondo e Milano). Naviglio Grande, anni ’70.

    Milano 1937 Stazione Centrale. (fonte fotografica : Flickriver)

    Milano 1937 . Stazione Centrale (foto ripresa dall’Hotel Gallia). (fonte fotografica : Flickriver)

     Milano 1963 Piazza Duca d'Aosta. lato Piazza Luigi di Savoia. Vettura Taxi Fiat 1100 BL. (fonte fotografica Flickr).

    Milano 1963 Piazza Duca d’Aosta, lato Piazza Luigi di Savoia. Vettura Taxi Fiat 1100 BL bicolore con verde “ministeriale”. (fonte fotografica Flickr).

    Milano 1943 Piazza Duca d'Aosta. Stabilimenti Pirelli "della Brusada" bombardati nell'Agosto 1943,

    Milano 1943 Piazza Duca d’Aosta. Stabilimenti Pirelli “della Brusada” bombardati nell’Agosto 1943

    Milano 1970 circa , Isola Garibaldi, Via Confalonieri. (Fonte fotografica Pinterest)

    Milano 1970 circa , Isola Garibaldi, Via Confalonieri. Forse una fotografia realizzata ad arte, difficile immaginare la manovrabilità manuale di questo carretto rimorchio, trasportante mattoni, senza l’ausilio di un veicolo, o come avveniva pero’ diversi decenni prima, tramite trazione animale. I fancazzisti di “Milano Sparita Skyscrpaercity” potrebbero tentare localizzazioni oggi impossibili rispetto al luogo ritratto nella foto. Via Confalonieri, a partire dal 2004, è stata fagocitata dalle limitrofe speculazioni immobiliari di Roberto Formigoni, Ligresti e della schifezza urbanistica chiamata “Bosco Verticale”. Nulla rimane, nell’apparenza, degli edifici ritratti nella fotografia. (Fonte fotografica Pinterest)

     Milano 1963 Cadorna snodo ferroviario "Ferrovie Nord Milano"

    Milano 1963 . Cadorna snodo ferroviario “Ferrovie Nord Milano”. Il ponte veicolare sovrastante la ferrovia dovrebbe corrispondere all’attuale Viale Maria Curie (il ponte che anche oggi si distingue per un impalcato stradale non piano ma lievemente convesso è stato rifatto, rispetto all’epoca molto remota della foto). Il parallelo ponte di Via Mario Pagano è invece livellato, beneficiando di una maggiore lunghezza del tratto stradale dove la lieve pendenza esistente tra la campata e la sede stradale è distribuita lungo una maggiore estensione, oltre le giunture laterali del ponte medesimo.

    E’ luogo comune sostenere che Internet e ancor di piu’ i social network abbiano dato spazio e voce all’ignoranza ed alla stupidita’ umana (vabbè… dai pensionati digitali di Skyscrapercity non si deve pretendere di meglio, ancor di piu’ se la marmaglia di tale gruppo non abbia ancora raggiunto l’eta’ della pensione e si trastulli direttamente dalla postazione di lavoro dei dipartimenti del Comune di Milano, scaldando scrivanie (alcuni di loro anche poltrone e divani) e trastullarsi in “beata minchiam” su inutili speculazioni su presunti, anzi, improbabili e inesistenti errori di didascalia di questo sito come degli archivi fotografici altrui… ma come anticipato, poco sopra, internet e principalmente facebook, twitter, instagram, whatsapp e yahoo hanno dato spazio al millantato credito ed all’ignoranza calzata e vestita al punto da considerare nocivo per la salute fisica e mentale frequentare tali piattaforme digitali, inclusi anche i forum).

    Fa testo questo thread https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4718

    di richiamo a presunti errori di localizzazione di una antica bottiglieria a ridosso del Verziere, esistente ai primi del ‘900.

    Si metterebbe in discussione la localizzazione originaria (indicata nella foto) senza considerare che l’edizione della mappa di Milano, nel 1904, poteva non essere aggiornata sul cambiamento di alcuni dettagli toponomastici.

    Bene, poiche’ la definizione : “1900 circa” oppure “1960 circa” corrisponde ad uno spazio cronologico decennale, quindi dal 1901 al 1910 e dal 1961 al 1970, il sostenere che l’immagine postata la scorsa settimana non si riferisse alla Via Cavallotti Felice (deceduto nel 1898) ma alla Via San Zeno (rinominata, probabilmente, intorno al 1905, o anche prima, in Cavallotti) dimostra, ancora una volta che tali personaggi (sono al massimo 3-4, il resto sono multiaccount … come di moda e di costume nei social net e nei forum) piu’ che storia farebbero cazzeggio e “giustamente” le immagini che postano da archivi di dubbia origine non potrebbero che popolare le pagine facebook a lor signori convenzionate.

    L’immagine sottostante, postata una decina di giorni fa, inquadra la Via Cavallotti angolo Vicolo S. Zeno. La localizzazione originaria venne sicuramente tramandata dal fotografo, ben sicuro che la ex Via S. Zeno era integrata, nella toponomasita meneghina, nella neo Via Cavallotti.

    Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottoglieria con degustazione vini e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall'intercalare milanese di bagnà el bècch (andare a bere del vino), di adozione popolare e relativa ai clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito... (Fonte fotografica Deskgram)

    Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottoglieria con degustazione vini e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall’intercalare milanese di bagnà el bècch (andare a bere del vino), di adozione popolare e relativa ai clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito… (Fonte fotografica Deskgram)

    Si coglie l’occasione per segnalare ai visitatori di questo sito che dal mese di Agosto, per motivi tecnici tutt’altro che plausibili e tutt’altro che giustificabili, qualcuno o qualcosa ha rimosso dai “direttori” Google (i cosiddetti pagerank o indici) gli “spider” ( perdonino l’eccessivo inglesismo, in parole povere qualcuno o qualcosa ha eliminato dai server google le parole chiavi primarie “Milano” e “Milano + anno” collegate a questo web), isolando questo web dal motore di ricerca Google per le parole chiavi contenenti, come indicato, “Milano” (il calo degli accessi e visite è stato “ciclopico”, a danno dell’articolo “Milano dal dopoguerra a tangentopoli” con un crollo considerevole di visite. Siamo passati da circa 200 visite mensili sino al mese di Giugno 2018 a circa 70 nel periodo 19 Settembre 19 Ottobre).

    L’autore è stato costretto a mettere una “pezza” inserendo dei tag in codice html statico (con esiti non proprio performanti). Si spera che i signori sopra riferiti non abbiano alcuna correlazione con questo disservizio assente sino a qualche mese fa (generalmente Google depenna alcunu web dietro segnalazioni altolocate… ma ci si augura di sbagliare per eccesso di paranoia).

    Milano 1952. Verziere, Piazza Santo Stefano Basilica S. Stefano Maggiore (fonte fotografica daskgram)

    Milano 1952. Verziere, Piazza Santo Stefano Basilica S. Stefano Maggiore (fonte fotografica daskgram)

    Milano 1963 Quartiere Feltre Piazza Udine. Comizio elettorale Partito Comunista Italiano. Autore Giovan Battista Colombo.

    Milano 1963 Quartiere Feltre Piazza Udine. Comizio elettorale Partito Comunista Italiano. Autore Giovan Battista Colombo.

    Milano 1938 Verziere. Pazza Santo Stefano, Basilica S.Stefano Maggiore processione cresimate. (Fonte fotografica deskgram)

    Milano 1938 Verziere. Pazza Santo Stefano, Basilica S.Stefano Maggiore processione cresimate. (Fonte fotografica deskgram)

    Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottoglieria con degustazione vini e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall'intercalare milanese di bagnà el bècch (andare a bere del vino), di adozione popolare e relativa ai clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito... (Fonte fotografica Deskgram)

    Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottiglieria con degustazione vini, grappe e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall’intercalare milanese di “bagnà el bècch” (andare a bere del vino), di adozione popolare, identificante i clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito… (Fonte fotografica Deskgram)

     Milano 1967 . Cementificazione alveo Naviglio Martesana, lungo via Melchiorre Goia, preliminare alla copertura,

    Milano 1966 . Cementificazione alveo Naviglio Martesana, lungo via Melchiorre Goia, preliminare alla copertura,

    Milano 1967 Quartiere Buonarroti. Immagine dell'assembramento di una folla di curiosi successivi alla rapina del Banco di Napoli (VIa Alfredo Panzini angolo Largo Zandonai-Via Grancini). La banda di rapinatori dilettanti era "coordinata" dal torinese Pietro Cavallero. La rapina ebbe, come seguito, una sparatoria (con 4 morti) e 21 feriti) verso le vie limitrofe a Viale Caterina da Forli', Piazzale Susa (tra Gambara e Bande Nere). A distanza di 51 anni non sono mai state chiarite le reali dinamiche dei fatti che videro la banda di rapinatori e la Polizia di Stato coinvolti in una folle sparatoria che coinvolse i passanti che si trovavano lungo l'itinerario dell'inseguimento. Ironia della sorte, Pietro Cavallero viveva nel quartiere torinese "Barriere di Milano". Fonte milanocorriere.it

    Milano 1967 Quartiere Buonarroti. Immagine dell’assembramento di una folla di curiosi successivi alla rapina del Banco di Napoli del 25 Settembre (VIa Alfredo Panzini angolo Largo Zandonai-Via Grancini). La banda di rapinatori dilettanti era “coordinata” dal torinese Pietro Cavallero. La rapina ebbe, come seguito, una sparatoria (con 4 morti e 21 feriti) verso le vie limitrofe a Viale Caterina da Forli’, Via Osoppo (già nota per la rapina a un furgone portavalori di mezzo miliardo di lire, nel 1958, pur senza spargimenti di sangue) e Piazzale Siena (tra Gambara e Bande Nere). A distanza di 51 anni non sono mai state chiarite le reali dinamiche dei fatti che videro la banda di rapinatori e la Polizia di Stato coinvolti in una folle sparatoria che coinvolse i passanti che si trovavano lungo l’itinerario dell’inseguimento. Ironia della sorte, Pietro Cavallero viveva nel quartiere torinese “Barriere di Milano”. Fonte milanocorriere.it

    Milano 1970 circa, quartiere Monumentale, Via Bramante e la "Fabbrica del vapore". Le linee elettriche di captazione tramviaria sono quelle del vecchio trolley (la "perteghetta"). La ripresa dell'immagine è antecedente al 1974 circa, probabilmente degli anni '60. Autore Virgilio Carnisio.

    Milano 1970 circa, quartiere Monumentale, Via Bramante e la “Fabbrica del vapore” (non quella di Via Procaccini della Carminati, ma l’ex centrale termoelettrica a turbine di vapore delle Via Bramante/Piazzale Cimitero Monumentale). Le linee elettriche di captazione tramviaria sono quelle del vecchio trolley (la “perteghetta”). La ripresa dell’immagine è antecedente al 1974 circa, probabilmente degli anni ’60. Autore Virgilio Carnisio.

    Milano 1943, zona Montenapoleone. Via Bigli. (fonte fotografica: web Milano Storia di una Rinascita).

    Milano 1943, zona Montenapoleone. Via Bigli. (fonte fotografica: web Milano Storia di una Rinascita).

    Milano 1969. Manifestazione operaie MIVAR.

    Autogrill è un vocabolo italiano inerente alla denominazione di aree di servizio e di ristoro autostradali. http://www.treccani.it/vocabolario/autogrill/

    La citazione di questo vocabolo non ha alcun riferimento al marchio commerciale attualmente adottato dal gruppo Benetton.

    Provincia di Milano. AutoGrill Pavesi area di servizio Autostrada del Sole A1 Lodi. Qualcuno potrebbe contestare l'inserimento di questa immagine pertinente all'attuale ex provincia di Lodi (oggi area metropolitana di Lodi, come lo sarebbe anche la ex Provincia di Milano, oggi area metropolitana). Sino al 1992, Lodi era parte della Provincia di Milano e ne seguiva gli avvicendamenti storici, nel bene e nel male, poi le "corbellerie" (ad essere gentili) della Lega Nord, vollero un referendum per convertirla in provincia "autonoma" (tanto per sub appaltare a imprese calabresi in odore di mafia appalti per la "tangenziale di Lodi"...). Negli anni '60 Lodi e il lodigiano erano provincia di Milano e l'immagine allegata, una cartolina pubblicitaria PAVESI dell'area di ristoro nei pressi dello svincolo e casello A1 Lodi, erano Provincia di Milano. Queste immagini, ritraenti l'Italia settentrionale negli anni '60, a ridosso del "boom economico" devono la loro esistenza, anche e soprattutto all'AGIP di Enrico Mattei. morto in circostante misteriose a fine Ottobre 1962 a Bascapè (Pavia) sul suo jet aziendale privato. Perizie e revisioni storiche addebitano la sua morte ad un attentato al jet aziendale in procinto di atterrare, in una sera piovosa del 27 Ottobre 1962, nel corridoio aereo di Linate. L'attentato potrebbe avere, come mandanti ed esecutori la Mafia Siciliana, la CIA, le compagnie petrolifere USA-UK e forse anche la mano dei servizi segreti francesi. La motorizzazione civile dell'Italia anni '60, ebbe, come promotori, le politiche petrolifere nazionali dell'AGIP-SNAM-ENI. Non fu il boom economico e nemmeno la FIAT a favorire la diffusione dell'utilizzo privato delle automobili ma una politica aziendale e manageriale di Stato voluta e condotta (sino alla morte) da Enrico Mattei. Non si vogliono proporre scenari di fantapolitica... dietro la sua conduzione manageriale di Stato, l'Italia sarebbe diventata tra le principali potenze industriali ed energetiche, non solo europee ma internazionali. La cosa fece paura alla Corona Britannica, alla British Petroleum, alla Tamoil ed alle "7 sorelle" petrolifere USA. La CIA non tollero' mai i "general contractor" dell'Agip-ENI con l'URSS... partnership energetiche che potevano diventare anche sinergie tecnologiche tra Italia e URSS anche nel settore aerospaziale... nei primi anni '60 l'URSS era all'avanguardia nelle missioni spaziali in alta atmofera.... (Fonte fotografica picclik.it)

    Provincia di Milano meta’ anni ’60 del 1900 (Provincia di Milano sino al 1992). AutoGrill “Pavesi” area di servizio Autostrada del Sole A1, Lodi. Qualcuno potrebbe contestare l’inserimento di questa immagine pertinente all’attuale ex provincia di Lodi (oggi area metropolitana di Lodi, come lo sarebbe anche la ex Provincia di Milano, oggi area metropolitana). Sino al 1992, Lodi era parte della Provincia di Milano e ne seguiva gli avvicendamenti storici. politici e industriali, nel bene e nel male. Poi le “corbellerie” (ad essere gentili) della Lega Nord, vollero un referendum per convertirla in provincia “autonoma” (tanto per sub appaltare a imprese calabresi, in odore di…, appalti per la costruzione della “tangenziale di Lodi”.. finanziata col nuovo Governo Provincia di Lodi…).
    Negli anni ’60 Lodi e il lodigiano erano provincia di Milano e l’immagine allegata, una cartolina pubblicitaria PAVESI dell’area di ristoro nei pressi dello svincolo e casello A1 Lodi, ritrae uno scenario della Provincia di Milano. Queste immagini, ritraenti l’Italia settentrionale negli anni ’60, successive al “boom economico” devono la loro esistenza, anche e soprattutto, all’AGIP di Enrico Mattei. morto in circostante misteriose a fine Ottobre 1962 a Bascapè (Pavia) sul suo jet aziendale privato. Perizie e revisioni storiche addebitano la sua morte ad un attentato al jet aziendale in procinto di atterrare, in una sera piovosa del 27 Ottobre 1962, nel corridoio aereo di Linate. L’attentato potrebbe avere, come mandanti ed esecutori la Mafia Siciliana, la CIA, le compagnie petrolifere USA-UK e forse anche la mano dei servizi segreti francesi. La motorizzazione civile dell’Italia anni ’60, ebbe, come promotori, le politiche petrolifere nazionali dell’AGIP-SNAM-ENI. Non fu il boom economico e nemmeno la FIAT a favorire la diffusione dell’utilizzo privato delle automobili ma una politica aziendale e manageriale di Stato voluta e condotta (sino alla morte) da Enrico Mattei. Non si vogliono proporre scenari di fantapolitica… ma dietro la sua conduzione manageriale di Stato, l’Italia sarebbe diventata tra le principali potenze industriali ed energetiche, non solo europee, ma internazionali. La cosa fece paura alla Corona Britannica, alla British Petroleum, alla Tamoil ed alle “7 sorelle” petrolifere USA. La CIA non tollero’ mai i “general contractor” dell’Agip-ENI con l’URSS… partnership energetiche che potevano diventare anche sinergie tecnologiche tra Italia e URSS anche nel settore aerospaziale… nei primi anni ’60 l’URSS era all’avanguardia nelle missioni spaziali in alta atmosfera… collaborazioni economiche che fecero “paura” a qualcuno in Europa e qualcun’altro negli USA. (Fonte fotografica picclik.it)

    Provincia di Milano 1965 circa. San Zenone al Lambro, Autostrada del Sole A1, "AutoGrill Pavesi". (fonte fotografica picclik.it)

    Provincia di Milano 1965 circa. San Zenone al Lambro, Autostrada del Sole A1, “AutoGrill Pavesi”. (fonte fotografica picclik.it)

    Milano Portello , Viale Renato Serra, 1960 circa, costruzione cavalcavia “Monteceneri”. Fonte fotografica : web ordinearchitetti

    Milano Portello 1965. Cavalcavia Serra-Monteneceri nel 1965 in corrispondenza dell'incrocio Scarampo Alcide de Gasperi. Questa foto ha una "storia" di predazioni. Originariamente postata nel web maggiolinomane, "pescato" da Milano Sparita Skyscrapercity il 1 Novembre 2017, sfruttato qualche giorno fa da Milano Sparita Facebook. Non si vengano a lamentare gli impiegati, funzinari e dirigenti del Comune di Milano (i frequentatori di tale forum) ma quando ricevono certe critiche, le medesime vanno dimostrate e anche in questo caso si dimostra che il contenuto della rete da pesca di lor signori viene poi mondato e fritto nelle cucinne dei ristoranti di Facebook a danno dei siti minori che a titolo gratuito cercano di documentare la Milano di un tempo... Non è meschino domandarsi se la "catena alimentare" ittica sia prossima all'estinzione visto quanto hanno mangiato dalla "rete".... con ritmi superiori ai tempi di ripopolamento della fauna ittica.... :)

    Milano Portello 1965. Cavalcavia Serra-Monteneceri nel 1965 in corrispondenza dell’incrocio Scarampo Alcide de Gasperi. Questa foto ha una “storia” di predazioni. Originariamente postata nel web maggiolinomane, “pescato” da Milano Sparita Skyscrapercity il 1 Novembre 2017, sfruttato qualche giorno fa da Milano Sparita Facebook. Non si vengano a lamentare gli impiegati, funzinari e dirigenti del Comune di Milano (i frequentatori fondatori di tale forum) ma quando ricevono certe critiche, le medesime vanno dimostrate e anche in questo caso si dimostra che il contenuto della rete da pesca di lor signori viene poi mondato e fritto nelle cucine dei ristoranti di Facebook a danno dei siti minori che a titolo gratuito cercano di documentare la Milano di un tempo… I signori di Milano Sparita SSC hanno provveduto a rimuovere questa immagine ma è rimasta nei “server cache” di Google, nella pagina 4200. Non è meschino domandarsi se la “catena alimentare” ittica sia prossima all’estinzione visto quanto hanno mangiato dalla “rete”…. con ritmi superiori ai tempi di ripopolamento della fauna ittica…. 🙂

    Milano 1850 circa, Carrobbio Piazza Vetra. L'immagine ritrae una abitazione ad uso popolare con ballatoi in legno, definita "casupola" dal fotografo Caironi Agostino, che ripropose l'antica lastra fotografica, come cartolina caratteristca di una "Vecchia Milano" già considerata tale negli anni '20 del 1900. Il manufatto venne demolito, come deducibile dalla disascali manoscritta sulla cartolina, per lasciar posto ad un mercato permanente.

    Milano 1850 circa, Carrobbio Piazza Vetra. L’immagine ritrae una abitazione ad uso popolare con ballatoi in legno, definita “casupola” dal fotografo Caironi Agostino, che ripropose l’antica lastra fotografica, come cartolina caratteristca di una “Vecchia Milano” già considerata tale negli anni ’20 del 1900. Il manufatto venne demolito, come deducibile dalla disascali manoscritta sulla cartolina, per lasciar posto ad un mercato permanente. (fonte fotografica web canzon.milan)

    Milano 1900 circa. Corso di Porta Ticinese, primi '900, colonne si San Lorenzo. (Fonte fotografica Universita Studi di Milano)

    Milano 1900 circa. Corso di Porta Ticinese, primi ‘900, colonne si San Lorenzo. L’apparente assenza di linee elettriche della linea tramviaria che attraversava C.so di Porta Ticinese, pone la datazione dell’immagine anteriore alla meta’ del primo decennio del 1900. Durante tale decennio, il subentro della EDISON (in sostituzione delle tramvie a cavalli SAO, comporto’ la conversione da omnibus a trazione animale (cavalli) a tramvie elettriche di buona parte delle linee urbane es extrarubane. In realta’ la EDISON, nel 1893, inaugurava una prima linea sperimentale elettrica tra Piazza Duomo e C.so Sempione (Arco della Pace). (Fonte fotografica Universita Studi di Milano)

    Milano 1967. Copertura Naviglio Martesana lungo Via Melchiorre Gioia (qui siamo all'incrocio con Viale Lunigina).

    Milano 1967. Copertura Naviglio Martesana lungo Via Melchiorre Gioia (qui siamo all’incrocio con Viale Lunigiana).

    Milano 1885. Questa immagine, non inedita, postata da "MilanoAttraverso" qualifica l'area di scatto della fotografia (133 anni fa) come "zona dei Navigli". In realta' osservando il lato "absidale" del Duomo, ed i campanili delle chiese di San Gottardo in Corte, della Chiesa SS Paolo e Barnaba (il campanile piu' ravvicinato al punto dello scatto), nella omonima Via S. Barnaba, la Basilica di San Lorenzo Maggiore, questa foto deve essere stata scattata nei pressi di Via Lamarmora, dove sorge l'attuale Caserma Alfonso Lamarmora, verso l'attuale Viale Regina Marghetita). Quindi, piuttosto che zona dei Navigli si tratterebbe di Porta Romana nelle prossimita' dell'attuale succitata Caserma del Comando III° Reggimento Lombardia (comunque in una località a ridosso dell'allora cinta muraria spagnola prossima a tale locazione). Il luogo dllo scatto dista, circa 250 metri dal campanile della Chiesa SS. Paolo e Barnaba, circa 2,5 km dal Duomo

    Milano 1885. Questa immagine, non inedita, postata da “MilanoAttraverso” qualifica l’area di scatto della fotografia (133 anni fa) come “zona dei Navigli”. In realta’ osservando il lato “absidale” del Duomo, ed i campanili delle chiese di San Gottardo in Corte, della Chiesa SS Paolo e Barnaba (il campanile piu’ ravvicinato al punto dello scatto, nel lato destro della foto) si comprende che non si tratta del settore sud occidentale di Milano ma di quello sud orientale in quel di Porta Romana. Il profilo della Chiesa di SS Polo e Barnaba coincide con la omonima Via S. Barnaba. Si distingue anche la Basilica di San Lorenzo Maggiore. Questa foto deve essere stata scattata nei pressi di Via Lamarmora, forse dove sorge l’attuale Caserma Alfonso Lamarmora, verso l’attuale Viale Regina Margherita. Quindi, piuttosto che zona dei Navigli si tratterebbe di Porta Romana nelle prossimita’ dell’attuale, succitata, Caserma del Comando III° Reggimento Lombardia (comunque in una località a ridosso dell’allora cinta muraria spagnola prossima a tale locazione). Il luogo della ripresa dista, circa, 250 metri dal campanile della Chiesa SS. Paolo e Barnaba, circa 2,5 km dal Duomo ed è orientasto verso la Via della Commenda e l’area dell’attuale Policlinico e l’Universita’ degli Studi (all’epoca Cà Granda). La foschia, tipica di un periodo invernale o inizio primavera esalta, in apparenza, le distanze, dal Duomo, invece molto piu’ ravvicinate di quanto apparirebbero.

     Milano Ticinese 1961. Via Conca del Naviglio, bisca clandestina. Il fenomeno delle bische clandestine (una forma di gioco d'azzardo illegale, nacque, anche a Milano, nei periodi della "Ligera", italianizzato in Liggera, la cosiddetta "mala" milanese che poteva compiere furti in appartamenti o anche in gioiellerie ma senza l'uso delle armi, con un uso limitato della violenza e senza organizzarsi con metodi criminali. Dalla fine degli anni '50, la gestione dellee bische e anche della "mala" cedette il passo alla nuova immigrazione meridionale che passo' la gestione del malaffare direttamente a cosche di Cosa Nostra siciliana). Fonte fotohtafica : web La Repubblica

    Milano Ticinese 1961. Via Conca del Naviglio, bisca clandestina. Il fenomeno delle bische clandestine era una forma di gioco d’azzardo illegale, che nacque in molte località italiane tra le quali anche a Milano. Nei periodi della “Ligera”, italianizzato in Liggera, la cosiddetta “mala” milanese poteva compiere furti in appartamenti o anche in gioiellerie ma senza l’uso delle armi, ed anche quando le armi cerano, queste non “sparavano” e con un uso limitato della violenza e senza organizzarsi con metodi criminali. Dalla fine degli anni ’50, la gestione dellee bische e anche della “mala” cedette il passo alla nuova immigrazione meridionale che passo’ la gestione del malaffare direttamente a cosche di Cosa Nostra siciliana. Dai primi anni ’70 Milano vide anche omicidi e regolamenti di conti mortali in conseguenza della gestione mafiosa delle bische e della prostituzione da strada, conseguente alla chiusura delle “Case Chiuse”, imposta dalla Senatrice Merlin nel 1958. (Fonte fotografica : web La Repubblica)

    Milano Zara Maciachini. Via Veglia negli anni '40 del 1900. Sullo sfondo la Cascina Montalbino tutt'oggi parzialmente esistente. Fonte fotografica web vecchiamilano.

    Milano Zara Maciachini. Via Veglia negli anni ’40 del 1900. Sullo sfondo la Cascina Montalbino tutt’oggi parzialmente esistente. (Fonte fotografica web vecchiamilano) Riferimenti storici della cascina https://it.wikipedia.org/wiki/Montalbino_(Milano)

    Milano 1935. Quartiere Stadera, Chiesa di Santa Maria alla Rossa.

    Milano 1935. Quartiere Stadera,Via Montegani, Chiesa di Santa Maria alla Rossa.

    Milano 1946. Largo San Babila (in quel periodo si chiamava in quel modo) all'incrocio con Via Monforte. In evidenza la "ciclo carrozzetta...". Autore Tino Petrelli.

    Milano 1946. Largo San Babila (in quel periodo si chiamava in quel modo) all’incrocio con Via Monforte. In evidenza la “ciclo carrozzetta…”. Autore Tino Petrelli.

    Aggiornamenti di cronaca Nazionale

    Crollo Ponte Morandi Genova

    Una volta tanto, dopo molti anni di falsi allarmi e di bufale, i “complottisti” di Youtube sembrano avere, almeno per questa volta (solo per questa volta), parziale ragione. A distanza di quasi due mesi dal “crollo” del Viadotto progettato dall’Ingegnere Riccardo Morandi, tutte le decine e decine di video acquisiti dallla Polizia Postale/DIGOS/servizi informativi ministero interno, e inizialmente (o tutt’ora) sotto sequestro preventivo giudiziario 8da parte della Procura di Genova) appaiono “TAGLIATI” nelle sequenze del crollo. Non sussistono più (a fronte della verbalizzazione di tutti i testimoni, dell’evento, tutti quanti loro ascoltati in Procura) motivi di sequestro e censura di natura preventiva, onde prevenire inquinamenti “suggestivi” delle deposizioni (“congelate” nei verbali), inquinamenti che (secondo la discutibile posizione del Procuratore che segue queste indagini) potrebbero essere oggetto di distorsione narrativa… nel caso in cui tali video venissero pubblicati integralmente.

    Malgrado le televisioni di Regime (RAI-MEDIASET-La 7) nascondano abilmente la verità, malgrado Salvini e Di Maio, nonche’ Toninelli, come l’intero arco Parlamentare, sappiano la verità, questa verità sarebbe tutt’oggi nascosta e quasi sicuramente entrera’ a far parte dei Misteri e delle stragi impunite della Storia della Repubblica Italiana. Il crollo del viadotto rappresenta, anche per Milano e Lombardia, quindi non solo Genova e il resto d’Italia, una “manna dal cielo come nemmeno l’EXPO 2015 rappresentava…” per imprese parastatali come FINMECCANICA, FINCANTIERI, IMPREGILO e sub concessionarie… sino alle imprese che coleranno cementi e calcestruzzi, nonche’ “movimento terra” per la realizzazione del nuovo viadotto e per la demolizione del medesimo (molte di tali sub appalti saranno gestiti dalle mafie calabresi, siciliane e campane), degli edifici posti nelle sue vicinanze, degli svincoli di accesso…una “rivoluzione” urbanistica e viabilistica prevista in seno a tale progetto di ricostruzione. Tanti milioni di miliardi di euro che incrementeranno il fiacco PIL nazionale… (le Grandi Opere ripartiranno proprio da questo evento…) ovviamente se il crollo fosse casuale si dovrebbe dire … ma che fortuna per le imprese costruttrici prossime a venire… ma qualche indizio fa sospettare che la dinamica del crollo è differente da quella ufficiale. Il cedimento degli stralli avrebbe determinato solo la caduta degli “impalcati Gerber” (le mensole stradali sottili intermedie) e non di 1/4 di vidotto compreso il pilone n.9. L’apertura di crepe (mai dimostrata) negli stralli non comporta la rottura delle anime d’acciaio presenti al suo interno…

    Quando gli stralli di ponti come quello, si indeboliscono o perdono sostegno meccanico, l’impalcato, prima si imbarca (per qualche tempo), poi cede nella sola veste delle mensole della carreggiata stradale sostenuta dagli stralli medesimi.

    Una “cosa” che i vari Salvini, Di Maio, Toninelli, Renzi, Martina, Tajani, Berlusconi, etc… non dicono è che Societa’ Autostrade, indipendentemente dai “bla bla” politico populisti ed altro… anche non gestendo direttamente la ricostruzione, sarà costretta (o saranno “costretti” Toninelli e Salvini) ad affidarla anche alla IMPREGILO SPA di cui il Gruppo Benetton fece parte direttamente sino al 2011, tale gruppo configurerebbe, anche oggi, sotto mentite spoglie, nelle compagini di tale gruppo infrastrutturale.

    “Caro popolo bue italiano”… quando vi raccontano, nei TG e talk-show, nei giornali di Berlusconi e dell’Espresso-De Benedetti, nonche’ della bugiarda testata “La Stampa”, che la ricostruzione la farà Fincantieri, non vi raccontano tutta le verità… le concessionarie infrastrutturali vedono politici anche lombardi, come la famiglia Berlusconi e Maroni, futuri coinvolti nel business ricostruzione… è interessante che i ponti di Morandi sono tutti in piedi (tranne uno in Libia, ancora integro ma bloccato al traffico per logorio strutturale anche in conseguenza di mancata manutenzione cronica, molto più grave di quello di Genova, la Libia, a causa dei blogger Facebook che indussero alla “rivoluzione araba di Primavera” è allo “sbando” sin dal 2010…). In sintesi, i viadotti di Morandi sono tutti in piedi… tranne il Viadotto Polcevera, crollato il 14 Agosto scorso… ed è interessante che non meno di 4 testimoni oculari (interviste trasmesse il 14 Agosto da RAI,MEDIASET,LA7, poi fatte sparire…) parlino distintamente di “forti boati” nelle frazioni di secondo precedenti al crollo…quindi prima del crollo, non durante il crollo… (questi video sono ancora presenti su YT, basta avere la pazienza di cercarli…)

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    Milano Portello anni '50. Officine di collaudo post catena di montaggio Alfa Romeo (Finmeccanica sino all'acquisizione del gruppo FIAT) di Via Marvco Ulpio Traiano. (fonte fotografica Minerva Auctions)

    Milano Portello anni ’50. Officine di collaudo post catena di montaggio Alfa Romeo (Finmeccanica sino all’acquisizione del gruppo FIAT) di Via Marco Ulpio Traiano. (fonte fotografica Minerva Auctions, Tino Petrelli)

    Milano Brera 1959. Via Fiori Chiari. (Fonte fotografica da web pubblicitario)

    Milano Brera 1959. Via Fiori Chiari. (Fonte fotografica da web pubblicitario)

    Milano anni '70- Alzaia Naviglio Pavese (località di quartiere non meglio precisata, presumibilmente Chiesa Rossa-Barona). La nebbia non permette una localizzazione certa-. Tipica e caratteristica immagine invernale del Naviglio Pavese verso l'estrema periferia sud-ovest di Milano, ai confini con Rozzano. (fonte fotografica picbear.online).

    Milano anni ’70- Alzaia Naviglio Pavese (località di quartiere non meglio precisata, presumibilmente Chiesa Rossa-Barona).
    La nebbia non permette una localizzazione certa-. Tipica e caratteristica immagine invernale del Naviglio Pavese verso l’estrema periferia sud-ovest di Milano, ai confini con Rozzano. (fonte fotografica picbear.online).

    Milano 1969. Via Melchiorre Gioia e dli ultimi "scampoli" dell'ex Isola Garibaldi prossimi ala demolizione. L'edificio ufficio visibile alle spalle delle ultime case di ringhiera, oggi non è, in apparenza, localzzabile. Corrisponde. Corrsiponde all'attuale Melchiorre Gioia 24/26, sottoposto a parziale "rebuilding" ?. Milano cancella sempre piu' volentieri il suo passato e la sua storia per incrementare l'unica economia superstite della città, l'economia del "mattone"... Autore foto Davide Mengacci dall'archivio medesimo.

    Milano 1969. Via Melchiorre Gioia e gli ultimi “scampoli” dell’ex Isola Garibaldi prossimi alla demolizione. L’edificio-ufficio visibile alle spalle delle ultime case di ringhiera, oggi non è, in apparenza, localzzabile (non si tratta, ovviamente, dell’ex palazzo INPS). Corrsiponderebbe, forse, all’attuale Melchiorre Gioia 24/26, sottoposto a parziale “rebuilding” ? Milano cancella sempre piu’ volentieri il suo passato e la sua storia per incrementare l’unica economia superstite della città, l’economia del “mattone” (sovente gestita da immobiliaristi legati alle mafie nostrane). Sempre tali immobiliaristi e immobiliari sono le stesse che attendono il nuovo business “sfascia Milano” delle Olimpiadi Invernali… Via Melchiorre Gioia sarebbe tutt’oggi oggetti di ennesime speculazioni edilizie palazzinarie per inserire e offrire, ad un mercato immobiliare saturo, nuove torri destinate a restare vuote, invendute, non affittate, per i prossimi decenni. Autore immagine: Davide Mengacci, dall’archivio medesimo.

    Milano Ticinese anni '50. Darsena e Viale Dannunzio.

    Milano Ticinese anni ’50. Darsena con sabbioni e tramogge lungo Viale Dannunzio.

     Milano 1964 , quartoere Barona, Mulino Desa e Piazzale Santuario lungo la Via Santa Rita da Cascia.

    Milano 1964 , quartiere Barona, Mulino Desa e Piazzale del Santuario lungo la Via Santa Rita da Cascia.

    Milano Duomo nel decennio degli anni '50. Via Santa Radegonda. (Fonte fotografica web pubblicitario Luini).

    Milano Duomo 1960 circa (o forse al termine nel decennio degli anni ’50). Via Santa Radegonda. (Fonte fotografica web pubblicitario Luini).

    Milano 1936 circa. L'immagine, purtroppo molto piccola all'origine, ritrae il colatore Olona lungo Viale Misurata in occasione di una ondata di gelo che ha ricoperto di ghiaccio il fondo non ancora invaso dalle acque della diramazione verso la Barona del canale urbano dell'Olona. Alcuni ragazzi pattinano sopra quella lastra di ghiaccio noncurante dei rischi che correvano in caso di incidenti (il canale in secca era di difficile accesso dalla strada). La localizzazione del luogo dello scatto non è semplice ed il condizionale è d'obbligo. L'edificio sulla sinistra (con sei finestre, dal lato Misurata, per piano, corriponde ad un edificio tutt'oggi esistente e sito all'angolo tra Viale Misurata e Via Sirte. Il ponticello che sovrasta l'Olona in secca (non erano ancora state aperte le "chiuse", prezzo Piazza de Angelis, di afflusso verso il Lambro Meridionale) doveva collegare la Via Vincenzo Foppa con la Via Lorenteggio (quindi sulla destra si troverebbe la chiesetta di San Protaso). Non è Barona ma poco ci manca (è separata dal tratto di Viale Troya ma siamo nelle vicinanze). Fonte fotografica Wikizero.

    Milano 1936/37 circa. L’immagine, purtroppo molto piccola all’origine, ritrae il colatore Olona, lungo Viale Misurata, in occasione di una ondata di gelo che ha ricoperto di ghiaccio il fondo non ancora invaso dalle acque (quanto meno sulla base della didascalia originale della foto, dove si scrive di una Olona appena ultimata ma non ancora invasa dalle acque, in caso contrario, la lastra di ghiaccio si è formata per il gelo delle medesime acque reflue di tale canale, che aveva origine dalla diramazione di Piazza de Angelis verso la Barona). Alcuni ragazzi pattinano sopra quella lastra di ghiaccio noncuranti dei rischi che potevano correre in caso di incidenti (il canale in secca era di difficile accesso dalla strada). La localizzazione del luogo dello scatto non è semplice ed il condizionale è d’obbligo. L’edificio sulla sinistra (con sei finestre, dal lato Misurata, per piano), corriponde ad un edificio tutt’oggi esistente e sito all’angolo tra Viale Misurata e Via Sirte (P.zza Bolivar). Il ponticello che sovrasta l’Olona doveva collegare la Via Vincenzo Foppa con la Via Lorenteggio attraverso Piazza Bolivar (quindi sulla destra si troverebbe la chiesetta di San Protaso). Non è Barona ma poco ci manca (è separata dal tratto di Viale Troya ma siamo nelle vicinanze). Fonte fotografica Wikizero.

    Milano 1964 Stadio Meazza (San Siro). Le vecchie gradinate degli spalti (popolari) e gli sguardi desolati dei tifosi della squadra di calcio perdente (non è dato sapere quale, un detby ?)- Le fazioni violente degli "ultras" nacquero a cavallo degli anni '60 d '70 (strano ma vero) allo scopo di fronteggiare un calo delle affluenze di pubblico pagante, sugli spalti, incrementandone il tifo sfegatato sugli spalti e successivamente innumerevoli episodi di viiolenza, che negli anni '80, si spinsero anche oltre l'area dello Stadio sino lungo la Via Capecelatro (in quel periodo luogo di "regolamenti di conti Domenicali e serali tra opposte fazioni, inclusi anche accoltellamenti come avvenne verso il Dicembre 1983 a danno di un tifoso austriaco. Silbio Berlusconi, dal 1986, con l'acquisto (sottoprezzo) del Milan (un Milan agonizzante dalla pessima gestione tecnico sportiva dell'ex Presidente Farina) invento' il calcio finanziario e di spettacolo avviando, lentamente e indipendentemente dagli scudetti vinti dalla "sua! squadra, un declino morale e sportivo dell'intero calcio italiano). Fonte fotografica cflagondola.it , autore Ernesto Fantozzi.

    Milano 1964 Stadio Meazza (San Siro). Le vecchie gradinate degli spalti (popolari) e gli sguardi desolati dei tifosi della squadra di calcio perdente (non è dato sapere quale, un detby ?)- Le fazioni violente degli “ultras” nacquero a cavallo degli anni ’60 d ’70 (strano ma vero) allo scopo di fronteggiare un calo delle affluenze di pubblico pagante, sugli spalti, incrementandone il tifo sfegatato sugli spalti e successivamente innumerevoli episodi di violenza, che negli anni ’80, si spinsero anche oltre l’area dello Stadio sino a raggiungere la Via Capecelatro (in quel periodo luogo di “regolamenti di conti Domenicali e serali tra opposte fazioni, inclusi anche accoltellamenti come avvenne verso il Dicembre 1983 a danno di un tifoso austriaco). Silvio Berlusconi, dal 1986, con l’acquisto (sottoprezzo) del Milan (un Milan agonizzante dalla pessima gestione tecnico sportiva dell’ex Presidente Farina, un Milan proveninente dalla retrocessione giudiziaria in Serie B a causa del “calcioscommesse”) invento’ il calcio finanziario e di spettacolo, avviando, lentamente e indipendentemente dagli scudetti vinti dalla “sua” squadra, un declino morale e sportivo dell’intero calcio italiano. Fonte fotografica cflagondola.it , autore Ernesto Fantozzi.

    Milano 1957 , Brera-Porta Nuova . Veduta della Chiesa di San Marco dalla Via Fatebenefratelli. (fonte fotografica urbanfile)

    Milano Ticinese anni '60. Incrocio di barconi (tra le vie Villoresi e Carlo d'Adda, lungo il Naviglio Grande verso San Cristoforo e quartiere Barona. (fonte fotografica lucianocassol.it( )

    Milano Ticinese anni ’60. Incrocio di barconi (tra le vie Villoresi e Carlo d’Adda) lungo il Naviglio Grande nelle vicinnze di San Cristoforo e quartiere Barona. (fonte fotografica lucianocassol.it)

    Milano Bovisa anni '60. Via Durando. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano 1960 circa . Bovisa anni ’60. Via Durando. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

    Milano Porta Venezia Piazza Cavour-Via Palestro . 2 Giugno 1977. Attentato a Indro Montanelli, direttore de Il Giornale. L'attentato (ferito ad una gamba da proiettili in un attentato ufficialmente rivendicato dalle Brigate Rosse, colonna milanese Walter Alasia) venne, come accennato, rivendicato dalle Brigate Rosse che nel loro comunicato rivendicatono la paternità di un "messaggio d'avvertimento al Servo del Regime". L'agguato venne eseguito dai BR Lauro Azzolini, Franco Bonisoli (che dirette il rapimento di Aldo Moro il 16 Marzo 1978 in Via Fani e Calogero Diana. In realtà Indro Montanelli, nei suoi editoriali, più che dare fastidio alle BR, dava molto fastidio alle correnti andreottiane e cossighiane della Democrazia Cristiana, a tal punto che l'ufficialità di tale attentato sarebbe degna di revisione... ma a distanza di 41 anni... L'anno successivo, sempre le Brigate Rosse, rapirono Aldo Moro in Via Fani a Roma in un attentato talmente ben organizzato e coordinato, in ogni suo dettaglio... ,che col "senno di poi", emersero pesanti coinvolgimenti dei Servizi Segreti italiani e USA... (vedesi lotta della CIA ai tentativi di legittimare governi ad ispirazioni Marxista... come tentava di fare Aldo Moro nel tentativo di istituzionalizzare il ruolo delle "opposizioni", responsabilizzandole nelle attività di Governo anche in prospettiva di una maggiore equità sociale e democratica...). (fonte fotografica: web del quotidiano Repubblica).

    Milano 1977 . Porta Venezia Piazza Cavour-Via Palestro . 2 Giugno 1977. Attentato a Indro Montanelli, direttore de Il Giornale. L’attentato (ferito ad una gamba da proiettili in un attentato ufficialmente rivendicato dalle Brigate Rosse, colonna milanese Walter Alasia) venne, come accennato, rivendicato dalle Brigate Rosse che nel loro comunicato rivendicatono la paternità di un “messaggio d’avvertimento al Servo del Regime”. L’agguato, a poche decine di metri dalla Questura, venne eseguito dai BR Lauro Azzolini, Franco Bonisoli (che diresse anche il rapimento di Aldo Moro il 16 Marzo 1978 in Via Fani e Calogero Diana). In realtà Indro Montanelli, nei suoi editoriali, più che dare fastidio alle BR, dava molto fastidio alle correnti andreottiane e di Francesco Cossiga della Democrazia Cristiana, a tal punto che l’ufficialità di tale attentato sarebbe degna di revisione… ma a distanza di 41 anni… L’anno successivo, sempre le Brigate Rosse, rapirono Aldo Moro in Via Fani a Roma in un attentato talmente ben organizzato e coordinato, in ogni suo dettaglio… che col “senno di poi”, emersero pesanti coinvolgimenti dei Servizi Segreti italiani e USA… (vedesi lotta della CIA ai tentativi di legittimare governi ad ispirazioni Marxista… come tentava di fare Aldo Moro nel tentativo di istituzionalizzare il ruolo delle “opposizioni”, responsabilizzandole nelle attività di Governo anche in prospettiva di una maggiore equità sociale e democratica…). (fonte fotografica: web del quotidiano la Repubblica).

    Il vero volto di Milano negli ultimi 14 anni. Devastata da mafie, berlusconismo, Moratti, Albertini, Pisapia e Sala a cui si aggiunge una recessione in atto dal 2002, il renzismo Nazionale tra il 2014 e il 2018 e il “Salvinismo” che promette aiuti agli italiani… si agli evasori fiscali… Ovviamente Formigonismo e Maronismo hanno ulteriormente contribuiti a devastare Milano, una città morta, con un tessuto sociale estinto, una storia passata cancellata e presente sulle Pagine Facebook e Skyscrapercity piene di menzogne, slogan politici, falsità, errori e incompetenze. Questo documentario venne prodotto 3 anni fa e la situazione attuale è anche peggio di quella documentata (in piena mangeria EXPO 2015). Ieri, 23 Settembre su RAI 3 venne trasmessa la versione integrale disponibile in questo link https://www.raiplay.it/video/2015/09/Miracolo-a-Milano-I-dieci-comandamenti-del-19092015-1410b89c-0755-4151-ba6d-72ba49a93a2c.html

    Milano Darsena di Porta Genova 1945. Cartolina viaggiata raffugyrante una immagine notturna dellla Fiera di Porta Genova. (fonte delcampe.net)

    Milano Darsena di Porta Genova 1945 (data timbri postali). Cartolina viaggiata raffigurante una immagine notturna dellla Fiera di Porta Genova, tra Piazzale Cantore e Corso Genova. (fonte delcampe.net)

    Dipinto di Carlo Balestrini anni '20. Naviglio Grande con barconi trainati da cavalli da tiro.

    Dipinto di Carlo Balestrini, anni ’20. Naviglio Grande con barconi trainati da cavalli da tiro (localizzare i dipinti non è mai consigliato, ma dovremmo essere prossimi, dal lato Alzaia, tra il Vicolo Lavandai e Via Corsico, mentre dal lato Ripa, appena dopo l’imbocco della Via Argelati).

    Milano, 23 Settembre 2018: Come anticipato alcuni giorni fa, si pubblica un breve DOSSIER relativo alla attività “sotterranea” dei social network USA (a partire da Facebook, ma non solo…c’è anche il noto motore di ricerca Google, Yahoo e il resto delle reti sociali gestite da multinazionali finanziarie americane finanziate da TRUMP, dai suoi assistenti, e da ampie fazioni del Partito Repubblicano… indipendentemente dagli attriti del PR con TRUMP Donald).

    Malgrado i milanesi ed i residenti o ex residenti, soprattutto questi ultimi, dato che il quartiere Barona, come il resto di Milano, è ridotto ad un uso foresteria immobiliare (alloggi e appartamenti di residenti deceduti nel corso degli anni, ereditati e riutilizzati come alloggi di condivisione e/o affittante per matricole universitarie IULM, impigati comunali, statali, ed altre università milanesi…) e dato che Milano perse, in circa 30 anni, 1 milione di residente nativi, oggi sostituiti con extracomunitari e la neo futura classe dirigente lombarda e milanese, composta principalmente da persone provenienti dal Sud Italia, alcune di esse con relazioni parentali e politiche a personaggi legati alle mafie)… malgrado il fatto che la rete sociale nativa di Milano sia “morta” da decenni (a Milano non esistono quasi piu’ cinema e cinema multisala non tanto e non solo per la crisi di settore ma per l’estinzione di una rete sociale reale di popolazione appartenente alla storia ed alle tradizioni di questa città) … malgrado (come scritto sopra) che i milanesi si siano abituati a pagine Facebook di Milano e Barona (incluse anche pagine Skyscrapercity) gestite da non milanesi e/o da ragazzini che quando pubblicarono le loro “pagine fb storiche” avevano 23-24 anni (quindi con memoria storica nulla, le immagini le ricevono da Skyscrapercity tramite parenti…), malgrado tali pagine vedano i loro autori beneficiari di CONVENZIONI con la multinazionale di Zuckerberg… malgrado la pagina Fbook “Milano Sparita e da ricordare” fosse infestata, sino a qualche anno fa, da gruppi neofascisti (sono, in parte, spariti, grazie anche a questo web…) malgrado tra i co-autori di pagine Fb di Milano e quartieri vi siano ex sanbabilini… e malgrado l’apparente successo nazionale di tali pagine (ricordiamoci che la “facebook farm” prevede multiutenze fake, i like non riflettono minimamente visite e successo di pubblivo)… POCHI sanno che le reti sociali nacquero, sin dal 1994, con Yahoo e successivamente dal 2004 con Facebook, … PER ESTENDERE IL PROTOCOLLO DI SPIONAGGIO GLOBALE, TRASNAZIONALE…

    … ECHELON

    https://it.wikipedia.org/wiki/ECHELON

    ECHELON nacque (finanziato e coordinato dalla CIA e dal Pentagono) in piena guerra fredda (anni ’60) per monitorare tutte le conversazioni telefoniche, in qualsiasi parte del mondo, in qualsiasi lingua… che contenessero riferimenti di simpatie ed adesioni al comunismo, al socialismo… a tutto quello che gli USA di allora (come di oggi) considerassero COME UNA MINACCIA ALLA LORO SICUREZZA NAZIONALE. ECHELON è l’espressione del dominio imperialista (global economy) USA e anglosassone (UK, Australia, Nuova Zelanda, Israele) nemico dell’Europa, nemico di tutte le popolazioni planetarie NON ALLINEATE ad una fede politica di destra (a cui fanno capo monopoli e concentrazioni di potere planetario), di estrema destra, se non dichiaratamente nazifascista (la CIA considera il populismo fascista ma anche le Elite alla “Renzi” o alla Monti-Fornero, come una forma amica e dissuasiva, favorevole alla eradicazione territoriale di idee e azioni filo socialiste, filo comuniste o semplicemente progressiste e solidali).

    Negli anni ’80, con la progressiva diffusione di ARPANET (che dal 1992 si converti’ in INTERNET… a pensare che alcuni autori della “Storia di Milano e quartieri” avessero solo tre anni di vita !!!…viene da impazzire…), dei sistemi di posta elettronica, dei fax e dei cellulari, ECHELON intercettava e catalogava (una rete spionistica gia’ costituita da sistemi di satelliti spia e da supercalcolatori connessi CON TUTTE LE RETI TELEFONICHE DEL MONDO, INCLUSA LA EX DDR REPUBBLICA DEMOCRATICA TEDESCA… GRAZIE ALL’OPERATO DI HACKER ANTISOCIALISTI RESIDENTI NELLA EX GERMANIA EST) sin dall’inizio degli anni ’90 miliadi di conversazioni telefoniche e comunicazioni telematiche. In quel periodo la NSA decise che era anti economico acquistare software brevettato, un software operativo solo con algoritmi capaci di acquisire, tracciare, mappare e schedare conversazioni (e utenti autori di tali conversazioni) politiche anti capitalismo e anti americane, pronunciate in tutto il mondo, tramite reti telefoniche e/o fax e/o i primi programmi di posta elettronica o anche le ormai dimenticate “Bacheche Elettroniche” (Bulletin Board System) che permettevano comunicazioni private tramite una semplice connessione telefonica ed una finestra di terminale TELNET dei vecchi sistemi operativi UNIX e DOS Microsoft).

    Negli anni ’90 CIA e coordinatori di ECHELON, insieme alla NSA (Nationa Securty Agency), insieme ad alcune universita’ americane (quelle dove nacquero Yahoo e Facebook, inizialmente proposte come false bacheche messaggistiche per studenti universitari), ai colossi IBM e Microsoft, decisero di abbattere i costi di acquisto, gestione e aggiornamento federale di tecnologie informatiche protette da brevetti e segreti militari. riversando gli oneri commerciali e finanziari delle loro ATTIVITA’ DI SPIONAGGIO PLANETARIO ai privati (Zuckerber, Bill Gates i principali) ed alla nascente rete INTERNET… tramite l’INTERNET 1.0 (Yahoo), INTERNET 2.0-3,0 (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, etc…) sino alla 4.0 dove i riconoscimenti facciali imposti progressivamente da Fbook ai suoi utenti, la connessione domotica e meccatronica di elettrodomestici e automobili, starebbero estendendo lo spionaggio di massa a qualche miliardo di persone.

    Spiare, schedare, catalogare e segnalare milioni, miliardi di utenti connessi in INTERNET, tramite i social net, costa agli USA molto di meno che “iniettare” in rete, dai server sino ai router domestici e da questi ai computer e/o smartphone, algoritmi proprietari (uso militare e governativo) che inviano dati a supercalolatori militari-CIA-Pentagono.

    La stessa pagina wikipedia dedicata ad ECHELON ammette, candidamente, che le dorsali sottomarine in fibra ottica che collegano, via Oceano Atlantico e Pacifico, il BIG DATA U.S.A. col resto dei continenti, vede dei punti di “prelievo” del traffico dati inviati a tali sistemi “BIG DATA” per uso spionistico e militare. Questi dati, però, non sono più estrapolati da sistemi proprietari acquistati dalla CIA (NSA) per spiare il traffico delle telecomunicazioni private… sono raccolti direttamente dalle piattaforme dei social network e instradate verso sistemi di raccolta ad uso spionistico.

    Yahoo fu il primo social a schedare i propri utenti, successivamente arrivarono Facebook, Youtube, Twitter, Instagram, etc… senza dimenticare la posta elettronica. Tutte le caselle di posta elettronica di tutti i gestori di servizi emailing, di tutte le nazioni, in tutte le lingue, sono duplicate in server ad uso militare e spionistico USA (“rigirate” alle singole Nazioni, dietro richiesta giudiziaria e di Polizia, se necessario).

    I giornalisti, italiani e non, quando scrivono e commentano che Cambridge Analytica era una società che nulla aveva a che fare con Facebook, il quale sarebbe vittima di hackeraggio della C. Analytica, dei propri sistemi contenenti i dati sensibili e le attività di qualche miliardo di utenti Fb… raccontano bugie, sapendo di mentire.

    Fbook, Yahoo, Twitter, Google, YTube, etc… HANNO ACCORDI TRANSATTIVI con il Governo USA, la NSA sopra citata, la CIA e altri apparati politici americani e anglosassoni, per spiare a livello globale come anche disinformare e praticare la propaganda politica, elettroale ed ideologica, al di fuori dei canali di comunicazione legale dei singoli paesi dove praticano il neo fascismo populismo per fare eleggere Governi a deriva autoritaria (quelli che la CIA ha sempre imposto negli ultimi 70 anni e oltre).

    Facebook protegge gli autori (convenzionati con esso) dispensandoli dal rispondere, in sede civile, penale e amministrativa (nel loro paese), di abusi e violazioni, penali e civili, ravvisabili nei contenuti postati da tali personaggi.

    Facebook e Google ITALIA ?

    Come accennato, Fb e Google non corrispondono alle scemenze scritte dai giornalisti.

    Esse, insieme ad alcune multinazionali produttrici di sistemi operativi, hanno sottoscritto, anche con l’Italia, accordi di supporto politico e di Polizia, nonche’ di spionaggio utent,i in sinergia con i nostri Governi e Ministeri, allo scopo di prevenire diffusioni e proselitismi politici e sociali in antagonismo con le istanze egemoniche finanziarie e politiche del mondo anglosassone.

    Come si traduce tutto questo ?

    Se vi iscrivete a Facebook o Google (questo vale anche per altri social) con la vostra vera identità e inserendo la vostra immagine reale (il volto), vi autocostruirete una Carta di Identità parallela (che puo’ essere adoperata contro di voi) che verrà rubricata, comunque, dai sistemi “BIG DATA” della NSA (che si appoggia alle infrastrutture ECHELON a loro volta popolate di dati proveninenti da Google e Facebook, dati abbinati alle generalità angrafiche dei clienti di sistemi operativi Microsoft e Android, come anche Apple).

    Questi profili vengono integrati con le copie delle vostre caselle di posta elettronica (abbinabili tramite algoritmi e cookies presenti nei vostri sistemi operativi e tramite una ricerca comparata DEI VOSTRI INDIRIZZI IP DI CONNESSIONE INTERNET che saranno sempre gli stessi per connettersi al Fbook, Google, server email, etc…)

    Si potrebbe commentare con un “ma chi se ne frega ?”…”non ho nulla da nascondere”…

    Bè, se osate scrivere male e/o criticare esponenti politici USA o nostrani di destra o estrema destra (purtroppo la schedatura si è estesa verso le critiche espresse nei confronti di qualsiasi schieramento politico dato che tutto l’arco Parlamentare italiano si è spostato a destra…) le agenzie NSA e CIA genereranno profili di schedatura (una sorta di CENTRALE PENALE ILLEGALE) sul vostro conto e segnaleranno le vostre opinioni alla DIGOS italiana, Polizie Postali (e queste alla magistratura e servizi ministeriali interni).

    DELIRI E FANTASIE COMPLOTTISTICHE ?

    Se volete stare bene e sentirvi rassicurati, vivere da ignoranti e creduloni (in Italia vi chiamano Popolo Bue) vi conviene bollare questa informativa come il prodotto di un malato di mente (starete molto meglio e alimenterete l’industria dello spionaggio USA-UK)

    Per farvi capire come siamo messi (anche in Italia) si rende noto che … utlizzando Google o Bing ed inserendo una parola chiave apparentemente generica riferita ad “Appalti dei Tribunali”, incluso anche Milano, emergono (da un “deep web” che tanto “deep” non sarebbe,al punto tale che alcune “chicche” sono state rilanciate da qualche giornalista “non allineato”) hacker professionisti della sicurezza informatica al servizio dei Ministeri degli Interni e di Giustizia, DIGOS, apparati di secretazione di Stato, legati alle nostre mafie. Essi hanno pieno potere di manipolazione nei motori di ricerca e social network. Emergono accuse di manipolazione del motore di ricerca Google, da parte di tali personaggi, emerge che Google ha convenzioni (come anche le restanti reti sociali-socian network) con tali criminali in giacca e cravatta (sembra che uno di questi abiti anche a Milano e lavori per le nostre istituzioni e ministeri, in sinergia con le piattaforme digitali USA).

    Come rendono produttive le schedature di cui siamo vittime ?

    Google e Facebook (come i restanti social e motori) vendono cataloghi BIG DATA (di profili internet di cittadini italiani schedati per le sole idee politiche e ideologiche) a Banche, Polizie, Ministeri, Governi e anche societa’ di selezione del personale, aziende, multinazionali, enti amministrativi, istituti di ricerca, etc…

    Una agenzia interinale, ancor prima di fare ricerche su Google di un qualsiasi candidato per una offerta lavorativa… puo’ acquistare questi “archivi” e definire la vostra personalità sulla base delle vostre opinioni e abitudini in rete.

    Degna d’attenzione è l’inefficienza di ECHELON e della NSA nonche’ CIA nello spionaggio delle cellule terroristiche islamiche (ISIS, etc…) mentre l’efficienza è mastodontica per schiacciare i diritti degli internauti…

    CARI SIGNORI….

    FACEBOOK ? NO GRAZIE !

    Altrimenti, continuate, pure, a fare gli allocchi (gli italioti) e alimentarete l’industria dello spionaggio informatico e politico gestita da USA e UK.

    (non è dato sapere se i “convenzionati” con ecommerce facebook, inclusi i nostri “amici” Milanesi DOC ???, siano informati e consapevoli di queste cose… ma ad intenditori poche parole…e chi si fida è bene, chi non si fida è meglio.

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    Milano Porta Venezia, anni '50. Viale Tunisia. Sullo sfondo una gigantogradia pubblicitaria "ALEMAGNA" allestita sulla sommità della ex Stazione delle Varesine. (fonte fotografica : delcampe.net)

    Milano Porta Venezia, seconda metà anni ’50. Viale Tunisia. Sullo sfondo la Torre Breda e una gigantogradia pubblicitaria “ALEMAGNA” allestita sulla sommità della ex Stazione delle Varesine. Da notarsi la quasi assenza di antenne televisive sui tetti dei condomini e caseggiati di ringhiera (questi ultimi del tutto sprovvisti). (fonte fotografica : delcampe.net)

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    (piccolo inserto OT = Out of theme, cioè fuori tema rispetto al genere di contenuto dell’articolo).

    Ricordate questa immagine postata, in questo articolo, all’indomani del “crollo” del Ponte Morandi di Genova ?

    Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, Via Argine Polcevera metà anni '60 circa. Realizzazione campata Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nele prossime settimane.

    Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, vicinanze Via Argine Polcevera, metà anni ’60 circa. Realizzazione campata e pilone di un segmento del Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nelle prossime settimane. Degno di nota è il segnalare del sequestro di video acquisiti dalle aziende e da una piattaforma ecologica sita nelle vicinanze del crollo. Di queste immagini sembra non sia stato permesso il possesso di una copia dei titolari privati di tali registrazioni, quasi si volessero nascondere alcuni dettagli della dinamica del crollo e degli istanti immediatamente precedenti. In genere l’acquisizione di immagini videoregistrate da singoli cittadini non preclude loro il possesso e la pubblicazione di una copia. Ci si augura che queste siano solo ipotesi speculative frutto di suggestioni e non vi siano aspetti poco chiari nella dinamica dell’evento tragico. Una cosa è certa. Il sistema Italia è allo sbando da decenni e questi sono alcuni degli aspetti dell’ecatombe morale ed istituzionale che sta vivendo la nazione italiana da moltissimi anni.

    la didascalia è quella originale della scorsa metà di Agosto. Qualcuno, osservando l’immagine, ha notato qualcosa ?

    L’impalcato stradale non crolla senza gli stralli (durante la costruzione, l’impalcato stradale integrato coi piloni non era retto da stralli poiche’ questi ultimi dovevano sostenere, soprattutto, il peso degli impalcati internedi, quelli dove sotto c’era il vuoto). L’immagine ritrae il pilone intermedio (quello posizionato a destra del pilone crollato, guardando verso Nord, verso “monte”, pilone che nell’immagine non compare essendo oltre l’estremo sinistro, fuori campo, della foto). L’impalcato crollato non era retto dagli stralli ma dal segmento di pilone sottostante, interrato tramite fondamenta. Gli stralli reggevano solo la mensola stradale intermedia, collocata in una posizione intermedia ai punti inferiori di ancoraggio degli stralli medesimi. Il crollo è stato !inspiegabilmente” troppo devastante ed esteso…E’ indiscutibile il fatto che questo argomento esuli completamente dalla città di Milano (e che sia fuori tema) ma gli eventi che occorsero lo scorso 14 Agosto, ore 11:36, (una donna milanese di Corsico nell’elenco delle vittime !) per alcuni aspetti, sembrano andare contro le leggi della fisica ed i sospetti postati, in questo web, la scorsa metà di Agosto, in merito ai sequestri dei video delle telecamere di videosorveglianza autostradale e di alcune aziende e attività commerciali, come anche di un’area ecologica, erano (forse) fondati.

    E’ comunque interessante notare (osservando la foto d’epoca che ritrae il ponte in costruzione) che le mensole stradali (parte integrante dei piloni a forma di “A”) non erano meccanicamente e staticamente pertinenti con gli stralli, erano invece stabilizzate e sostenute unicamente dal pilone… ma anche quegli impalcati crollarono il 14 Agosto scorso (meccanicamente erano un monoblocco col pilone e sostenute dal pilone stesso. essendo parte del medesimo). Assistiamo ad una dinamica che sino ad oggi non ha trovato spiegazioni coerenti. In sintesi, qualche cosa ha “invertito” le cause con gli effetti. Crollano impalcati il cui carico (forza peso del palcato medesimo e dei veicoli in transito) NON ERA SOSTENUTO DAGLI STRALLI (la cui funzione era di sostegno degli impalcati intermedi, innestati con i palcati stradali dei piloni) ma dai piloni con fondamenta nel terreno. In sintesi dovevano crollare solo le mensole stradali intermedie, ben distanti dai piloni, al punto tale che un loro cedimento in caduta libera non avrebbe colpito il pilone… letteramente sbriciolato.

    Si allega il video sopra menzionato (accusato a sua volta di manipolazione d’immagini) a titolo di informazione, anticipando che l’autore di questo web (milanobarona) non ha alcuna relazione con tale video (si allega solo l’indirizzo URL non linkato https://www.youtube.com/watch?v=ikWioUJsjok) anch’esso potenzialmente manipolabile (i complottisti accusano di manipolazioni le istituzioni e le istituzioni accuserebbero i complottisti di altrettanto…). Il video evidenzia, almeno in apparenza e salvo manipolazioni “ad hoc”, alcune anomalie riscontrabili nelle riprese post crollo (giorno di ferragosto). Altro aspetto poco chiaro è l’assenza di riprese dello stato di arresto dei veicoli della campata opposta di levante. Giornalisti, società Autostrade e Polizie varie hanno diffuso solo immagini del lato occidentale del ponte, immagini che sono state oggetto di infinite contestazioni in rete, soprattutto yourube come tutti sanno e come a tutti noto.

    Per gli scettici si consiglia la visione di questo video dove l’Ingerner Morandi spiegava quali fossero le pertinenze meccaniche degli stralli rispetto ai segmenti degli impalcati stradali. Oltre metà di ogni impalcato, integrato al pilone, era sostenuto dal pilone medesimo e solo la seconda metà della mensola era sostenuta dagli stralli e con essa l’impalcato intermedio tra un pilone e l’altro (quello che doveva cadere senza impattare sul blocco stradale integrato al pilone). Si evidenzia, anche, che la funzione degli stralli era soprattutto di ammortizzatore di risonanze meccaniche trasversali e longitudinali. Lo sforzo a cui erano sottoposti era ripartito con i piloni.

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    Milano Porta Romana anni '30. Locale caldaie centrale di Piazza Trento. Autore Gianni Moreschi, fonte fotografica "sole24ore"

    Milano Porta Romana anni ’30. Locale caldaie centrale di Piazza Trento. Autore Gianni Moreschi, fonte fotografica “sole24ore”

    Milano Porta Romana anni '20 del 1900. Via Crema, Processione del Corpus Domini. Sullo sfondo (Piazza Trento) svettano le ciminiere della centrale termoelettrica comunale di Piazza Trento. (Fonte fotografica queideltredesin- .it)

    Milano Porta Romana , anni ’20 del 1900. Via Crema (l’immagine. forse, venne ripresa dalla sommità delle Mura Spagnole di Viale Sabotino). Processione del Corpus Domini. Sullo sfondo svettano le ciminiere della centrale termoelettrica municipale di Piazza Trento. (Fonte fotografica queideltredesin.it). Alle spalle del fotografo c’era la Civica Stazione Funebre Tramviaria per Musocco ( http://storiedimilano.blogspot.com/2015/03/le-stazioni-funebri-di-milano.html ) Riferimenti storici sulle Mura Spagnole : http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/arteecultura/architetturaemonumenti/monumenti/mura_porta_romana

    Milano 20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell'uomo sul satellite naturale terrestre. L'ultima missione avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità dell'evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbe alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti "complottisti lunari". A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell'ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai ... con un eventi etichettato come la più grande fiction mediatica e televisiva su scala planetaria. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt'oggi non ha risposte certe. Fonte fotografica VOGUE

    Milano 20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell’uomo sul satellite naturale terrestre. L’ultima missione sulla Luna avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità dell’evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbero alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti “complottisti lunari”. A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell’ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai … riducendo l’evento storico alla più grande fiction mediatica e televisiva (su scala planetaria) mai allestita nella storia umana. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt’oggi non ha risposte certe. Di sicuro gli USA copiarono le tecnologie aerospaziali URSS integrandole con maggiore tecnologia elettronica e realizzando, almeno in via ufficiale, dispositivi di trasferimento e sbarco (LEM), dallo Stadio orbitale dell’Apollo 11, verso la Luna (e viceversa). Ufficialmente, in quelle missioni, si promettevano tecnologie spaziali che superassero i confini orbitali terrestri (la sonda ISS, per esempio, è una missione in orbita trrestre stabile e considerarla propriamente spaziale è un pò imroprio) di sonde e satelliti per navigazioni interplanetarie (ovviamente seguendo ed accettando le versioni storiche ufficiali). E’ utile sapere e ricordare che i “complotti lunari”, almeno in Italia, furono quasi del tutto sconosciuti sino al 1989, anno nel quale il primo editore italiano (che documentò e approfondì l’argomento), l’ex editore “Francesco Ciapanna Editore” (di Roma), noto anche amichevolmente come CESCO CIAPANNA, pubblico’, primo in Italia, articoli che demolivano il falso mito delle missioni lunari americane. Francesco Ciapanna è mancato il20 Marzo 2014 dopo essersi lasciato alle spalle pubblicazioni “rivelazioniste” direttamente integrate nelle stampre del periodico “Fotografare Novità” ed in alcuni supplementi dedicati a specifici argomenti. Ciapanna pagò molto cara questa sua scelta, sia in termini di persecuzioni giudiziarie, come anche di diffamazioni e denigrazioni contro la sua immagine e persona. Sino ai primi anni ‘2000 la rivista di fotografia da lui diretta era la più venduta e popolare in Italia. (Fonte fotografica VOGUE)

    Milano Gratosolio anni '60. Lavori di prolungamento linea tramviaria da Piazza Abbiategrasso verso la fine di Via dei Missaglia-Via Baroni. (fonte fotografica: Pinterest)

    Milano Gratosolio anni ’60. Lavori di prolungamento linea tramviaria da Piazza Abbiategrasso verso la fine di Via dei Missaglia-Via Baroni. (fonte fotografica: Pinterest)

     Milano 1931 circa, tra Porta Vittoria e Porta Romana, Via della Commenda, Clinica Luigi Mangiagalli. (fonte fotografica : researchgate.net)

    Milano 1931 circa, tra Porta Vittoria e Porta Romana, Via della Commenda, Clinica Luigi Mangiagalli. La foto è stata scattata da una finestra dell’attuale Clinica Pediatrica De Marchi (fonte fotografica : researchgate.net)

    Milano Quarto Oggiaro. Via Sebastiano Satta nei primi '60. (fonte Ebay).

    Milano Quarto Oggiaro. Via Sebastiano Satta negli anni ’60. (fonte Ebay).

    Milano Duomo 1956. Via Torino. Autore Sergio del Pero (fonte fotografica cflagondola.it)

    Milano Duomo 1956. Via Torino. Autore Sergio del Pero (fonte fotografica cflagondola.it)

    Milano sparita Sckyscrapercity

    In questa immagine con didascalia kmetrica potremo assistere alla stupidità assoluta de I “signori di Milano Sparita Skyscrapercirty” ((in realtà molti profili sono fake, onde simulare un successo di partecipazione non reale… avranno preso esempio da facebook ?). Prestare attenzione a questo thread https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4625 (utente paomiao replicato da 233627). I casini con le didascalie solitamente le fanno loro e nei loro derivati Facebook. La didascalia è originale della fonte fotografica dell’immagine. Del resto questi poveretti non beneficiano di simpatia nemmeno verso l’utenza che compie l’errore di postare nel loro orticello privato (solo uno sfigato si iscriverebbe in tale forum, o meglio un masochista). Si allega un link dove sono volate parole grosse (molto di più di quelle che vengono, qui, riservate a teli gentiluomini) https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4656 , vedere il thread delle 02:57 firmato Italbeton (è proprio vero che coloro che si affidano ai social e forum hanno poco da vendere a parte i libri di cui sappiamo). I “signori” di Milano Sparita Skyscrapercity https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4677 (grazie a loro, due pagine facebook di natura commerciale si avvalgono dei database fotografici, dai medesimi gestiti in forma di monopolio a cui si aggiunge una terza pagina facebook, questa non commerciale, ma comunque fruitrice delle immagini pubblicate da questi “signori”). Leggasi i toni intimidatori e di minaccia che sono riservati persino agli iscrtitti a tale pseudo forum, e il desiderio di praticare un pubblico ludibrio prossimo alla diffamazione). Numericamente sono meno di quelli che sembrano (per la possibile presenza di profili multipli con pseudonimi differenziati) . Verso fine Luglio scorso su tale forum è andato in scena il delirio perche’ sono stati scoperti a vendere su Ebay le foto sfruttate per fini commerciali, a partire da Fb riservato alla Barona. Anche in questo thread il delirio è di casa https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4624 (vedesi post di MILANOMANIAC). Egregio MILANOMANIAC (identità nota come anche il luogo di residenza, omessi entrambi ed anche nota la professione e il luogo) probabilmente Lei mi confonde con qualche altro malcapitato dei vostri e suoi deliri quotidiani (nulla da spartire con personaggi come Lei). Mai iscritto a SSC poi, senza nulla di personale, io non l’ho mai vista nè conosciuta e Lei non sa nemmeno dove abitavo e dove abito oggi, in Barona. Un tempo di simili bauscia, nel quartiere, non ce ne erano … ma Internet monta la testa a qualcuno, pare. In tema di didascalie errate potremmo dire che “Da Milano alla Barona” grazie a questi soggetti ne abbiamo viste tante, dalle stalle confuse per fornaci ai mulini idroelettrici (mai letta una simile stupidata in vita mia 🙂

    , agli errori di numerazione civica ed alla vendita su Ebay di immagini sfruttate per pubblicizzare pagina Fb e libro connesso. Peccato che sempre da tale pagina Fb si copiano, guarda caso, le didascalie di questo web (se le copiate vuol dire che tanto incasinate non sono). Sempre su “Da Milano alla Barona Fb” sono stati, qui, ampiemente esposti i vostri CASINI interpetativi dell’ex dosso di Viale Famagosta dove qualcuno che ha sbagliato mestiere (doveva fare il contadino nel Mezzogiorno) ha scritto che venne realizzato per farci passare, sotto, l’autostrada cittadina, un progetto abbandonato molti anni prima della sua realizzazione. Era sufficiente controllare le planimetrie per capire che un sottopasso realizzato da tale collinetta era sufficiente per farci passa un’auto o dei trattori, uno alla volta. Se vogliono, possono anche rivolgersi al Tribunale di Milano (gli costerebbe l’intero ricavo della vendita di un libro riservato alla Barona, forse anche di più). Gli intelligentoni in questione sono convinti che l’esistenza di siti alternativi ai loro sia automaticamente un reato come anche il diritto di critica, per loro intepretato come una sfida personale. Per rinfrescarsi la memoria, riguardo all’uso commerciale di immagini e testi, dovrebbero informarsi meglio sui vincoli di pubblicazione dei siti commerciali. E’ noto, a tutti, che i loro archivi fotografici sono stati pesantemente utilizzati da alcune pagine Facebook della storia di Milano e dellla Barona e questo non è avvenuto per caso o per distrazione…. è anche noto che alcune fotografie in originale, detenute da Lorsignori, dopo essere state sfruttate anche per fini commerciali, sono state vendute tramite ebay. Per rispetto della privacy non si pubblicano le generalità anagrafiche di questi “gentiluomini” (le generalità anagrafiche di alcuni di loro sono note ma per quieto vivere si applica l’autocensura). Comunque, se lo desiderano, possiamo continuare la discussione presso il Tribunale di Milano o altre sedi competenti, visto che si considerano avviliti e offesi anche se sono loro i primi ad essere denigratori (ed intimidatori, ma forse sono solo questi i loro metodi possibili) ed hanno cercato di ostacolare la libera pubblicazione e gestione di questo sito, sin dalle sue origini. E’ fuori discussione che sentano lesi alcuni interessi…però è tutto da definirsi in chi sia fuori di testa e chi ha fatto il furbetto… Una cosa è certa. Le pagine Facebook che si appoggiano alle immagini e commenti di questi personaggi sono un concetrato di incompetenza (nei loro commenti si cela un odio ai limiti del “prma o poi ti acchiappo” e vien da domandarsi se tali pagine non riflettano la loro incompetenza palesemente nota a decine di migliaia di utenti (indipendentemente da questo sito). Davanti alla loro arroganza e incompetenza becera non ci sarebbero magistrati che tengano (vadano pure a piangere presso i referenti politici di Milano e Lombardia…). Nei prossimi mesi ed anni le loro pagine facebook dovranno affrontare nuove direttive europee che applicano quanto evidenziato in queso blog da due anni… ed a Lorsignori passerà l’euforia e l’arroganza iniziale…(avranno ben altre cose a cui pensare…e non di certo per colpa di altri). Si rende noto che uno di questi incompetenti (che pare ritiratosi da una pagina FB di quartiere) ha postato una foto (ripresa da questo sito a scopo di ostruzionismo… devono vendere libri…) dove sosteneva che il Mulino Blondel (Barona) era alimentato da turbine idroelettriche… purtroppo per lui la Roggia Carlesca aveva (oggi esiste ancora ma è tombata) una portata minima, assolutamente insufficiente per azionare Dinamo o Alternatori a 50 Hz/secondo… Alla Barona non ci sono monti e cascate 🙂

    ed ancor meno condotte forzate con gradiente altimetrico … (non c’è nemmeno il fiume Adda, adatto per usi idroelettrici) tale affermazione è una tipica bufala da Internet e Social Network e rivela che le pagine facebook sono, dai nmedesimi, gestite in modo incompetente (il declino di tali autori è tutta farina del loro sacco…). Se ne facciano una ragione, in internet non siamo passacarte TRAVET come avviene negli uffici dei vari dipartimenti del Comune di Milan, dove tutti quanto loro lavorano o lavoravano… un Comune che assomiglia sempre di più al Comune di ROMA… In questo sito le raccomandazioni non hanno valore, qui non se la “tira” nessuno (dopo 12 anni di monopolio indisturbato la presenza di pubblicazioni alernative non è gradita) e non c’è nessuna legge che proibisca ad altre persone di pubblicare e gestire pagine web sulla storia fotografica di Milano e della Barona, malgrado abbiano interpetato il tutto come una concorrenza sleale nei loro confronti e siano emerse le loro “pecche” mal digerite. La storia della Barona (e non solo) è molto differente da quella che viene proposta nelle pagine Facebook che ricevono, direttamente da loro, immagini inedite e “testimonianze storiche”. Ancor meno non abbiano la pretesa che la gente si iscriva in tali pagine e metta i “mi piace” per fare loro piacere e promuovere vendite on-line dei libri che hanno origine dal loro “lavoro” nei social (nessuna legge vieta ad altri la pubblicazione di siti dedicati a Milano e quartieri anche se credono, con arroganza, il contrario). Hanno, dimostrato, la loro totale stupidità (ne facciano tesoro i frequentatori dei loro thread e pagine Fb)

    Milano Giambellino Lorenteggio 1941. Messa domenicale in via Segneri 3. (fonte fotografica : sito Parrocchia San Leonardo Muraldo)

    Milano Giambellino Lorenteggio 1941. Messa domenicale in via Segneri 3. (fonte fotografica : sito Parrocchia San Leonardo Muraldo)

    Milano Gallaratese 1974. Foto di Cesare Colombo, fonte fotografico "Cicrolo Fotografico Milanese". Negli anni '60-'80, le periferie milanesi, ancora integre dalle bolle immobiliari di Silvio Berlusconi, dei Coppola, e di tuttp quel crimine finanziario e anche mafioso che il Berlusconismo e il Leghismo asservito a tale ex P2, realizzarono nella Città, speculazioni che fecero decaduplicare i prezzo degli immobili nel giro d pochi anni e che determinarono le cessioni ALER Lombardia a immobiliaristi che rivendettero decine di migliaia di alloggi , ex residenze popolari , a privati ed extracomunitari già beneficiari di ogni forma possibile (e impossibile) di regalie di ammortizzatori sociali...sottratti ai veri poveri aventi la disgrazia di essere cittadini italiani... era poco accessoriata in termini di verde attrzzato, arredi urbani e capillarità delle linee ATM di superficie. Quindi immagini come queste (residenti di alloggi popolari che dovevano intersecare prati oncolti e ontonsi, spesso acquitrinosi e fangosi, per raggiungere la più vicina palina ATM

    Milano Gallaratese 1974. Foto di Cesare Colombo, fonte fotografica “Cicrolo Fotografico Milanese”. Negli anni ’60-’80, le periferie milanesi, ancora integre dalle bolle immobiliari di Silvio Berlusconi, dei Coppola, degli Zunino, di immobiliari Texane fittizie… e di tutto quel crimine finanziario e anche di riciclaggio che il Berlusconismo e il Leghismo asservito a tale ex P2 proprietario di televisioni, giornali e altro, realizzarono nella Città, speculazioni che fecero decaduplicare i prezzo degli immobili nel giro d pochi anni e che determinarono le cessioni ALER Lombardia a immobiliaristi che rivendettero decine di migliaia di alloggi , ex residenze popolari , a privati ed extracomunitari già beneficiari di ogni forma possibile (e impossibile) di regalie di ammortizzatori sociali…sottratti ai veri poveri aventi la disgrazia di essere cittadini italiani…come accennato, nel periodo dello scatto di questa fotografia, le periferie eramo amcora poco accessoriate in termini di verde attrzzato, arredi urbani e capillarità delle linee ATM di superficie (per paradosso i lavoratori che fecero grande Milano non ricevettero nulla un cambio, per paradosso, la nuova “Borghesia Mafiosa” (ivi impegnati negli appalti informatici presso ASL, SISS, Trinunali e Procure, appalti per le grandi opere, aziende nate dal riciclaggio, ivi raccomandati di tutte le regioni, a partire dalla Lombardia, presso le amministrazioni regionali e comunali, nonche’ aziende sanitarie ed ASL, ivi comprese Prefetture e Tribunali) e l’immigrazione extracomunitaria ha avuto TUTTO e SUBITO…). Quindi, immagini come queste (residenti di alloggi popolari che dovevano intersecare prati incolti e intonsi, spesso acquitrinosi e fangosi, per raggiungere la più vicina palina ATM) erano frequenti in tutte le periferie di Milano, Dagli anni ‘2000, i lotti delle periferie dove si privatizzò l’ex patrimonio ALER o dove si speculò in “residenze a 3-4.000 euro al metro quadro”, per incanto, le amministrazioni Albertini, poi Moratti e successivamente Pisapia e anche Sala si ricordarono che esistevano anche le vie periferiche… Ovviamente lo Start alla tradizione dell’immobiliarismo “riciclone” nacque, a Milano, col sodalizio Craxi-Ligresti ma esplose incontrollata a partire dalle Giunte Albertini. Gli italiani dovrebbero ricrdarsi che per tutti gli anni ’90-‘2000 sino al 2018 (circa Maggio), un certo attuale Ministro era parte della maggioranza di Centro Destra e nel consiglio comunale come in quello Regionale (al Ministro sopra accennato si annovera un secondo ex Ministro ed ex Governatore Regionale di professione avvocato giuslavorista, recentemente condannato con precedenti penali) anch’egli approvava e votava (come il suo collega oggi Ministro) tutti i progetti edilizi e di grandi opere dove anche cittadini Palermitani, di Crotone, Cosenza, Gioia Tauro, etc… ci mangiarono alla grande. Infatti, oggi, le “nuove” aree intermedie e semi prefiferiche di Milano (recensite su Blog.urbanfile) annoverano condomini “alveare” che un tempo vedevamo solo nei Telegiornali nelle varie cronache di Palermo e fatti ad essa correlati… (casermoni di 18 – 20 piani in formula super condominale). Naturalmente non tutti i settori della periferia di Milano sono stati oggetto di spese non controllate da parte delle giunte degli ultimi 21 anni. Ci sono altri settori che regnano nel degrado e abbandono + assoluti. Dipende dai lotti speculativi nei quali Comune e Regione hanno voluto “investire” in speculazioni edilizie e cessioni immobiliari ALER. Con la consapevolezza che questo web sia tra i più “attenzionati” dalla Polizia Postale e sia oggetto di segnlazioni da parte degli autori di Milano Facebook e Skyscrapercity e Barona… & Co, si augura una buona giornata di Venerdi’ 14 Settembre…

    Corso di Porta Ticinese anni '80 (fonte fotografica : Pinterest)

    Milano Ticinese verso il Carrobbio. Corso di Porta Ticinese prima metà degli anni ’80. La vettura tramviaria “Peter Wett serie 1928” potrebbe essere riconducibile alla linea 19 (Negrelli-Roserio Osp. Sacco)anche se la numeazione non è visibile dalla veletta. In quel periodo il 19 era transitante lungo il tratto di Ripa di Porta Ticinese, compreso tra il bivio di Via Valenza sino a Viale Gorizia e Piazza XXIV Maggio (visbile sullo sfondo). La tratta venne conservata sino ai primi mesi del 1984, tratta poi dismessa per l’apertura della fermata MM2 Porta Genova (Dicembre 1983), tratta successivamente e definitivamente deviata per Via Valenza, (fonte fotografica : Pinterest)

    Milano Barona festa di San Cristoforo primi XX secolo di Giuseppe Pessina ristampa Gruppo 66 Milano città delle scienze

    Milano Ticinese in corrispondenza della Via Argelati, ben visibile sul lato destro della foto. L’immagine si qualidixa come Festa di San Cristoforo nei primi anni del XX° secolo (è ben visibile una vettura tramviaria Edison, la vettura è elettrificata e la datazione dell’immagine non puo’, pertanto, essere antecedente al 1903, anni della elettrificazione in corrente continua di 600 Volt della Tramvia Milano Corsico Abbiategrasso. L’autore della foto è Giuseppe Pessina e l’immagine disponibile in internet è una ristampa del gruppo fotografico “Gruppo 66” effettuata intorno al 1966.67. (Fonte fotografica : Milano città delle scienz). Inserimento del 12 Settembre 2018 ore 07:00

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    Milano 1976. Aula giudiziaria di una delle varie sezioni penali del Tribunale di Milano. Processo ad alcuni brigatisti militanti (Casaletti e Zuffada). Malgrado la convinta militanza della "manovalanza" di tale gruppo terroristico, col senno di poi emerse che i Servizi Segreti Nazionali (ex SISMI) ed anche internazionali, sino alla CIA, coordinarono le azioni terroristiche delle Brigate Rosse come anche le fazioni estremistiche neofasciste dei NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari. A Milano il terrorismo ebbe, per molti aspetti, i "natali", salvo poi svilupparsi negli atti più estremi in città come Roma. Brescia e Bologna. Queste foto e queste didascalie non le troverete MAI nelle pagine "trash" Facebook della storia fotografica di Milano e anche dei quartieri. Qualora vengono citate peccano di filtri censorei di natura politica... del resto Facebook e CIA sono una entità spionistica di massa INDISTINGUIBILE. (Fonte fotografica web Alamy)

    Milano 1976. Aula giudiziaria di una delle varie sezioni penali del Tribunale di Milano. Processo ad alcuni brigatisti militanti (Casaletti e Zuffada). Malgrado la convinta militanza della “manovalanza” di tale gruppo terroristico, col senno di poi emerse che i Servizi Segreti Nazionali (ex SISMI) ed anche internazionali, sino alla CIA, coordinarono le azioni terroristiche delle Brigate Rosse come anche le fazioni estremistiche neofasciste dei NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari. A Milano il terrorismo ebbe, per molti aspetti, i “natali”, salvo poi svilupparsi negli atti più estremi in città come Roma. Brescia e Bologna. Queste foto e queste didascalie non le troverete MAI nelle pagine “trash” Facebook della storia fotografica di Milano e anche dei quartieri. Qualora venissero citate peccherebbero di filtri censorei di natura politica… del resto Facebook e CIA sono una entità spionistica e disinformativa, di massa, INDISTINGUIBILE. (Fonte fotografica web Alamy)

    Fotoricordo in Piazza Duomo nel 1976, scattatal forse, da non residenti a Milano e/o Lombardia. Spicca l'abbigliamento "kitsch" tipico di quel periodo, pantaloni a zampa d'elefante (orrendi soprattutto per il genere maschile) , camicie, magliette e giacche ultra strette con colletti "alla francese" esasperati oltre ogni misura. Una moda anni '70 dai gusti e canoni estetici molto discutibili, sconfinanti nel pessimo gusto. (Fonte fotografica rimini.unibo.it)

    Fotoricordo in Piazza Duomo nel 1976, immagine scattata (forse) da non residenti a Milano e/o Lombardia. Spicca l’abbigliamento “kitsch” tipico di quel periodo, pantaloni a zampa d’elefante (orrendi soprattutto per il genere maschile) , camicie, magliette e giacche ultra strette con colletti “alla francese” esasperati oltre ogni misura. Una moda anni ’70 dai gusti e canoni estetici molto discutibili, sconfinanti nel pessimo gusto. (Fonte fotografica rimini.unibo.it)

    - Milan, anti-fascist graffiti in della Vetra square, park of Basilicas (January 1975) - Milano, graffiti antifascisti in piazza della Vetra, parco delle Basiliche (gennaio 1975)

    – Milano 1975 Ticinese_Carrobbio (luogo localizzato presso il civico 11 di Via Vetere). Graffiti antifascisti in piazza della Vetra, parco delle Basiliche (gennaio 1975). Archivio Dino Fracchia. L’immagine si qualifica come scattata nei pressi di Piazza Vetra-Parco delle Basiliche. Il “murales” raffigurato simboleggia, a titolo di contestazione politica, le alleanze politiche Governative tra il Movimento Sociale Italiano (un partito incostituzionale perchè ispirato al fascismo musssoliniano ma “accolto” nei ranghi del Parlamento anche grazie alle pressioni della CIA statunitense) e la Democrazia Cristiana, alleanze a deriva autoritaria concretizzatesi, sin dal 1960, con il fallimentare “Governo Tambroni”. (riferimenti storici: https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Tambroni)

    Milano 1974 tra Porta Vittoria e Forlanini. Via Lomellina in uno scenario grigio e sospettoso tipico della "Milano anni di piombo" (anche se l'immagine non farebbe riferimento a nessun fatto politico particolare).

    Milano 1974 tra Porta Vittoria e Forlanini. Via Lomellina (angolo Via Labeone) in uno scenario grigio e sospettoso tipico della “Milano anni di piombo” (anche se l’immagine non farebbe riferimento a nessun fatto politico particolare). Fonte fotografica theitaliangame.tumblr

    Un tuffo nel passato di oltre 45 anni or sono. Milano 1973 biglietto ordinario ATM linee di superficie per i giorni feriali. (fonte fotografica: ilportaledeitreni.it)

    Un tuffo nel passato di oltre 45 anni or sono. Milano 1973 , biglietto ordinario urbano ATM linee di superficie per i giorni feriali. (fonte fotografica: ilportaledeitreni.it)

    Una variante, sempre della serie stampata nel 1973. Questa volta il biglietto è obliterato con un timbro da bigliettaio a bordo vettura. (fonte il portaledeitreni.it)

    Una variante, sempre della serie stampata nel 1973. Questa volta il biglietto è obliterato con un timbro da bigliettaio a bordo vettura. (fonte il portaledeitreni.it)

    Milano 1960 circa, Piazza Sant'Ambrogio verso Largo Agostino Gemelli - Università Cattolica. (fonte fotografica Wikipedia)

    Milano 1960 circa, Piazza Sant’Ambrogio verso Largo Agostino Gemelli – Università Cattolica. (fonte fotografica Wikipedia)

    Milano 1962 (Parco Sempione ?). Tranquilla giornata domenicale (o prefestiva) come tipicamente avvenivs nei parchi cittadini durante parte degli anni '60 del 1900. Non manca il classico venditore di palloncini (sovente anche di girandole colorate), Fonte fotografica Wikipedia, autore Paolo Monti.

    Milano 1962 (Parco Sempione ?). Tranquilla giornata domenicale (o prefestiva) come tipicamente avvenivs nei parchi cittadini durante una parte degli anni ’60 del 1900. L’assenza del classico tappeto di foglie autunnali indica che siamo verso la fine dell’inverno, inizio primavera.Non manca il classico venditore di palloncini , molto tipici in quel periodo (sovente anche di girandole colorate).Fonte fotografica Wikipedia, autore Paolo Monti.

    Milano Vigentino-Farima. Roggia Vettabbia (data non indentificabile, forse anni '60-'70). (Fonte fotografica: Storia Parrocchi Madonna di Fatima),

    Milano Vigentino. Roggia Vettabbia (data non indentificabile, forse anni ’60-’70). (Fonte fotografica: “Storia Parrocchia Madonna di Fatima”)

    Milano Porta Romana 1960 circa. A prima vista parrebbe Piazza XXIV Maggio al Ticinese ma invece è Piazza XXV Aprile a Porta Garibaldi. I caselli daziari differiscono da quelli del Ticinese. Fonte fotografica lucianocassol.it

    Milano Porta Garialdi, 1960 circa. A prima vista sembrerebbe Piazza XXIV Maggio al Ticinese… ma invece è Piazza XXV Aprile a Porta Garibaldi. I caselli daziari differiscono da quelli del Ticinese. Fonte fotografica lucianocassol.it

    Milano 1962 , Via Tertulliano. Fonte fotografica_ Web del Circolo fotorafico milanese. Autore Ernesto Fantozzi. Probabilmente l'immagine è protetta dai diritti d'autore essendo E. Fantozzi fotografo che ha preferito vincolare le sue fotografie, a ragione o meno, con tali diritti intellettuali. Nulla da contestare, pubblicare questa immagine puo' rappresentare un potenziale illecito anche se privo di fini lucrosi. Si tenga però presente che molte pagine facebook dai contenuti simili a questo sito, hanno utilizzato analoghe immagini (incluso il forum Skyscrapercity) senza noncuranza e senza citarne l'autore e le fonti. Nel caso vi fossero contestazioni, l'autore nel diritto di proprietà intellettuale tenga presente che le Leggi varrebbero anche per dosesti "signori" che abbinano la storia ai commerci...

    Milano 1962, Porta Romana Via Tertulliano. Fonte fotografica: Web del Circolo fotorafico milanese. Autore Ernesto Fantozzi. Probabilmente l’immagine è protetta dai diritti d’autore, essendo E. Fantozzi fotografo che ha preferito vincolare le sue fotografie, a ragione o meno, con tali diritti intellettuali. Nulla da contestare, pubblicare questa immagine puo’ rappresentare un potenziale illecito anche se privo di fini lucrosi. Si tenga però presente che molte pagine facebook dai contenuti simili a questo sito, hanno utilizzato analoghe immagini (incluso il forum Skyscrapercity), senza noncuranza e senza citarne l’autore e le fonti. Nel caso vi fossero contestazioni, l’autore, nel diritto di proprietà intellettuale. tenga presente che le Leggi varrebbero anche per tali “signori” (anche se in Italia le Leggi devono rispettarle solo i più “deboli”), personaggi che abbinano la storia fotografica ai commerci su piattaforme digitali multinazionali.

    Milano anni '70 Corso Buenos Aires. Immagine tutt'oggi proposta come veicolo pubblicitario da un concessionario di Milano. Immagine emblematica degli anni '70 e del culto piccolo e medio borghese italiano dell'automobile (sovente oggetto di cure, attenzioni e amore nemmeno riservato ai componenti della famiglia) parte integrante dei "componenti famigliari" ritratti nella foto.

    Milano anni ’70. Immagine tutt’oggi proposta come veicolo pubblicitario da unnoto concessionario di Milano. Immagine emblematica degli anni ’70 e del culto “piccolo e medio borghese” italiano dell’automobile (sovente oggetto di cure, attenzioni e amore nemmeno riservato ai componenti della famiglia), Negli anni del boom economico, e successivi, l’automobile era parte integrante dei “componenti famigliari” ritratti nella foto (in linea con un “trend” sociale molto discutibile negli anni ’60 e ’70 del 1900. Il culto piccolo e medio borghese dell’auto “status symbol” da esibire soprattutto la Domenica nelle visite parentali fu oggetto di comprensibili critiche dei sociologi e degli intellettuali dell’epoca. Oggi tale culto italico, spesso sconfinante nel cattivo gusto e nella cafoneria si protrae con i noti SUV… (fonte pubblicitaria).

    Quella che state consultando e’ solo L’ANTEPRIMA NON CRONISTORICA della storia (fotografica) di Milano, dal dopoguerra (con alcuni sconfinamenti sino ai primi del ‘900) a TANGENTOPOLI. All’interno della lunghissima pagina web di questo articolo c’è il resto della storia, i risvolti poco noti delle speculazioni immobiliari di Forza Italia-Lega Nord- ex Alleanza Nazionale negli anni del Berlusconismo “imperiale”. Tali speculazioni sono oggi condotte dal PD. Sempre all’interno dell’articolo alcuni risvolti inediti del terrorismo BR e NAR anche relativo alla città di Milano. Aspetti inediti del “Boom economico” , del Craxismo, delle infiltrazioni mafiose a Milano e tanta altre cose… l’unico limite di questa pagina web è la vostra pazienza, costanza e fiducia.

    Leggere lunghi articoli puo’ essere noioso ma ci aiuta a capire chi siamo, da dove veniamo e che futuro avremo…

    Anche l’articolo “Storia e Immagini del Quartiere Barona” contiene numerosi dettagli e immagini della storia di Milano.

    Milano Brera. Via Madonnina nei primi anni '60. (fonte fotografica delcampe.net)

    Milano Brera. Via Madonnina verso la fine anni ’60. (fonte fotografica delcampe.net)

    Milano Porta Romana . Vigentino.Via Giulio Romano anni 30. (fonte fotografica queideltredesin.it)

    Milano Porta Romana . Vigentino. Via Giulio Romano anni 30. (fonte fotografica queideltredesin.it)

    Milano Porta Garibaldi - Porta Volta. Largo la Foppa (Via Moscova e Corso Garibaldi) negli anni 60 (archivio AEM).

    Milano Porta Garibaldi – Porta Volta. Largo la Foppa (Via Moscova e Corso Garibaldi) negli anni 60 (archivio AEM).

    Milano Duomo 1948. Cinema Mediolanum, Vittorio Emanuele 15. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_mediolanum.html )

    Milano Duomo 1948. Cinema Mediolanum, in Corso Vittorio Emanuele II° 15. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_mediolanum.html )

     Milano Duomo. Corso Vittorio Emanuele II* nel 1954 in una rara immagine che ritrae il transito ravvicinato di vetture tramviarie lungo Corso Vittorio Emanuale, prima del completamento della MM1 e l'immediata dismissione delle linee di tram che vi transitavano. Fonte fotografica "Giancolombo".

    Milano Duomo. Corso Vittorio Emanuele II° (nel 1954) in una rara immagine che ritrae il transito ravvicinato di vetture tramviarie lungo il Corso Vittorio Emanuale, prima del completamento della MM1 e l’immediata dismissione delle linee di tram che vi transitavano. Fonte fotografica “Giancolombo”.

    Manifesti elettorali e pulpiti da comizio in Piazza Duomo nel 1948 autore Giancolombo (Gian Battista Colombo), fonte fotografica giancolombo.net)

    Manifesti elettorali e pulpito da comizio in Piazza Duomo nel 1948. autore Giancolombo (Gian Battista Colombo), fonte fotografica giancolombo.net)

    Milano 1948 (o più pobabilmente la provincia immediatamente a Nord dei confini urbani, tra Rho-Pero-Lainate-Barbaiana/Grancia sino a sud di Monza). Bagnanti sul canale Villoresi. Autore Fedrico Patellani. Fonte dotorafica Mufoco.

    Milano 1948 (o più probabilmente la provincia immediatamente a Nord dei confini urbani, tra Rho-Pero-Lainate-Barbaiana/Grancia sino a sud di Monza). Bagnanti sul canale Villoresi. Autore Federico Patellani. (Fonte fotografica Mufoco). Una breve nota storica e sociale dell’immediato dopoguerra. Negli anni ’40 (e primi anni ’50), i residenti del Pero, Lainate e tutti i comuni e borghi posizionati a Nord di Milano utilizzavano il canale Villoresi con le medesime funzioni dei Navigli. Si attingeva acqua per l’igiene personale e per il lavaggio indumenti (lavandaie). Raramente, negli alloggi, la popolazione poteva fruire di un locale bagno e lavanderia privato. Anche nelle giornate di calura estiva il Villoresi rappresentava l’unico spazio “balneare” disponibile a Nord di Milano. L’assenza di inquinamento chimico, nel periodo, favoriva la presenza delle “sanguisughe” che molto di frequente arpionavano la pelle delle persone che effettuavano abluzioni, lavaggi e bagni nel Villoresi.

    XXVIII* Fiera Campionaria del 1948. Esposizione materiale e vetture rotabili e ferrotramviarie Breda. Fonte fotografica: Lombardia beni culturali.j

    XXVIII* Fiera Campionaria del 1948. Esposizione materiale e vetture rotabili e ferrotramviarie Breda. (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

    Milano 1931. Porta Romana. Centrale termoelettrica di Piazza Trento. (fonte fotografica storiadimilano.it).

    Milano 1931. Porta Romana. Centrale termoelettrica di Piazza Trento. (fonte fotografica storiadimilano.it).

    Milano 1938 , (tra Porta Romana/Porta Vittoria). Pattinatrici in Piazzale Libia (fonte fotografica milano.corriere.it)

    Milano 1938 (tra Porta Romana e Porta Vittoria). Pattinatrici in Piazzale Libia. Sullo sfondo sono visibili le tre ciminiere della Centrale termoelettrica AEM di Piazza Trento, (fonte fotografica milano.corriere.it)

    Milano 1982. Officina e deposito manutenzione parco filoviario ATM di Viale Molise. Archivio Dino Fracchia

    Milano 1982. Officina e deposito manutenzione parco filoviario ATM di Viale Molise. Archivio Dino Fracchia

     Milano-Ticinese-negli-anni-50.-Piazza-XXIV-Maggio-lato-Via-Col-di-Lana-con-una-presentratrice-RAI-agli-esordi-della-televisione-italiana-Marisa-Borroni-Age-Fotoshock

    Milano-Ticinese negli anni 50 del 1900. Piazza XXIV Maggio, lato Viale Col-di-Lana. L’immagine si distingue per la presenza di una presentratrice RAI agli esordi della televisione-italiana, Marisa Borroni. (fonte fotografica disponibile nell’immagine)

    Milano Gratosolio seconda metà anni '60. Via Costantino Baroni ed i "casermoni" IACP-MI a ridosso delle torri del gratosolio. Il cantiere appare ultimato, sono rimasti solo i cartelli delle licenze edilizie ed i muri laterali dei casermoni che trasudano la compomente umida dell'acqua utilizzata per miscelare cementi e calcestruzzi dei palazzoni prefabbricati. Convivenze difficili tra lombardi e meridionali ed un quartiere dormitorio eletto, a livello internazionale, come un errore urbanistico da non ripetersi negli anni a venire. Malgrado questo, tre torri del "Gratosiolio" su sei sono state cedute dall'ALER targato Forza Italia e successivamente Lega Nord a immobiliari private (ovviamente speculatori di prim'ordine) e vendute verso la metà degli anni '2000. Stessa sorte per buona parte di questi casermoni prefabbricati... come dire... pur di vivere a Milano anche i ghetti privatizzati vanno bene... tanto c'è lo Store Esselunga e il Fiordaliso di Rozzano nelle Vicinanze.... poi col tram 15 in 15 minuti massimo si arriva alla MM2 di Piazza Abbiategrasso... Luci e miserie della Milano Capitale del mattone, della speculazione immobiliare e del riciclaggio.. (fonte fotografica condominiobaroniprivato.blogspot)

    Milano Gratosolio seconda metà anni ’60. Via Costantino Baroni ed i “casermoni” IACP-MI a ridosso delle torri del gratosolio. Il cantiere appare ultimato, sono rimasti solo i cartelli delle licenze edilizie ed i muri laterali dei casermoni che trasudano la compomente umida dell’acqua utilizzata per miscelare cementi e calcestruzzi dei palazzoni prefabbricati. Convivenze difficili tra lombardi e meridionali ed un quartiere dormitorio eletto, a livello internazionale, come un errore urbanistico da non ripetersi negli anni a venire. Malgrado questo, le torri del “Gratosiolio” sono state cedute dall’ALER (targato Forza Italia e successivamente Lega Nord) a immobiliari private (ovviamente speculatori di prim’ordine) e vendute a partire dalla metà degli anni ‘2000. Stessa sorte per buona parte di questi casermoni prefabbricati… come dire… (un tempo ci si vergognava ad ammettere di risiedere in tali lotti) ma pur di vivere a Milano anche i ghetti privatizzati vanno bene… tanto c’è lo Store Esselunga e il Fiordaliso di Rozzano nelle vicinanze…. poi col tram 15 in una decina di minuti si arriva alla MM2 di Piazza Abbiategrasso… e se non si disdegna un tour turistico si arriva in Piazza Fontana transitando nelle migliori vie storiche dei Navigli e della movida… Luci e miserie della Milano Capitale del mattone e della speculazione immobiliare e del riciclaggio..una Milano targata FI-PD-LEGA NORD (comunque sia una abbondante percentuale di acquirenti di queste case sono extracomunitari già beneficiari di assegnazioni con la clausola del diritto di prelazione… ovviamente un riflesso della gestione governativa nazionale ai limiti della follia e della incoscienza). Una breve nota “storica”. Il 19 Aprile 2002 (se memoria non inganna), un piccolo aereo turistico CESSNA (Rockwell Commander 112TC HB-NCX) dalle dimensioni di una sala da pranzo ando’ a sbattere contro il Pirellone. Malgrado un analogo aereo impattò contro un residence di Stoccolma (qualche anni prima) con effetti nulli (rimase bloccato sopra un balcone di tale residence, sfondando una porta finesta) quello di Milano reco’ danni per un raggio di oltre 400 metri… Non si puo’ aggiungere altro, non essendoci prove che lo dimostrino… ma gli effetti di quel CESSNA furono simili all’autocisterna esplosa recentemente lungo la Tangenziale di Bologna-Borgo Panigale… comunque sia l’ex Governatore FI Formigoni pretese una nuova sede della Regione Lombardia, progetto che innesco’, come una reazione a catena di neutroni, il successivo smembramento dell’area Porta Volta-Garibaldi con gli esiti che sappiamo. Una nota interessante fu il fatto che Formigoni dilapido’ buona parte dei fondi ALER destinati alla manutenzione ordinaria a favore della costruzione della nuova sede (popolata da scansafatiche raccomandati) della Regione Lombardia. Il CESSNA impattato contro il Pirellone fu una fortunata casualità (per Formigoni e immobiliaristi…) o altro… ? Da allora il patrimonio ALER è stato, anch’esso, svenduto a immobiliaristi… un patrimonio sovente meritevole di demolizione controllata piuttosto che di vendita immobiliare…(fonte fotografica condominiobaroniprivato.blogspot)

    Duomo nel 1954. Autore Elio Ciol, (la foto è esposta o venne esposta presso il Victoria and Albert Museum, Londra). Fonte fotografica italianways.com

    Duomo nel 1954. Autore Elio Ciol. L’immagine esalta l’imponenza e l’armonia architettonica della Cattedrale (la foto è esposta o venne esposta presso il Victoria and Albert Museum, Londra). Fonte fotografica italianways.com

    Milano Melchiorre Gioia 1960 circa. Via Giovanni Battista Pirelli. (fonte fotografica Lombardia beni culturali web).

    Milano Melchiorre Gioia (1960 circa). Via Giovanni Battista Pirelli. Autore: Treccani Ernesto (fonte fotografica Lombardia beni culturali web).

    Milano San Cristoforo-Ticinese-Viale Troya (immagine non datata, forse risalente all'immediato dopoguerra).Terrazza Torre delle Milizie. Sullo sfondo gli edifici di Via Savona e la parallela Via Giambellino. (fonte fotografica Flickr).

    Milano San Cristoforo-Ticinese-Viale Troya (immagine non datata, forse risalente all’immediato dopoguerra). Terrazza Torre delle Milizie (1938/39 circa–1972), sull’omonimo Piazzale delle Milizie. Sullo sfondo gli edifici di Via Savona e la parallela Via Giambellino. (fonte fotografica Flickr).

    Ripa di Porta Ticinese 1949, vicinanze Darsena. Gara nautica lungo il Naviglio Grande. (fonte fotografica sovraimpressa nell'immagine).

    Ripa di Porta Ticinese 1949, vicinanze Darsena. Gara di motonautica lungo il Naviglio Grande. (fonte fotografica sovraimpressa nell’immagine).

    Milano De Angelis-San Siro-Segesta. 27 Febbraio 1958, assembramento di curiosi e di agenti della Polizia dopo la nota "Rapina di Via Osoppo", evento di cronaca nera che solcò il confine tra la vecchia liggera milanese e l'avvio della malavita "milanese", ispirata e contaminata da emergenti figure di criminalità originaria dell'Italia meridionale. L'immagine, poco diffusa in rete, ritrae quasi integralmente la Chiesa di San Protaso. (Fonte fotografica: Milano città Stato)

    Milano (De Angelis-vicinanze ex Fiera campionaria), 27 Febbraio 1958. Via Osoppo (verso Piazzale Brescia) e assembramento di curiosi e di agenti della Polizia dopo la nota “Rapina di Via Osoppo”, evento di cronaca nera che solcò il confine tra la vecchia liggera milanese e l’avvio della malavita “milanese”, ispirata e contaminata da emergenti figure di criminalità banditesca originaria dell’Italia meridionale. L’immagine, poco diffusa in rete, ritrae quasi integralmente un lato della Chiesa di San Protaso. (Fonte fotografica: Milano città Stato)

    Milano Porta Venezia 1950. Corso Venezia in corrispondenza dell'incrocio con le Vie Senato San Damiano. (Fonte fotografica lombardia beni culturali).

    Milano Porta Venezia (1950). Corso Venezia in corrispondenza dell’incrocio con le Vie Senato-San Damiano. (Fonte fotografica Lombardia beni culturali).

    Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, Via Argine Polcevera metà anni '60 circa. Realizzazione campata Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nele prossime settimane.

    Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, vicinanze Via Argine Polcevera, metà anni ’60 circa. Realizzazione campata e pilone di un segmento del Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nelle prossime settimane. Degno di nota è il segnalare del sequestro di video acquisiti dalle aziende e da una piattaforma ecologica sita nelle vicinanze del crollo. Di queste immagini sembra non sia stato permesso il possesso di una copia dei titolari privati di tali registrazioni, quasi si volessero nascondere alcuni dettagli della dinamica del crollo e degli istanti immediatamente precedenti. In genere l’acquisizione di immagini videoregistrate da singoli cittadini non preclude loro il possesso e la pubblicazione di una copia. Ci si augura che queste siano solo ipotesi speculative frutto di suggestioni e non vi siano aspetti poco chiari nella dinamica dell’evento tragico. Una cosa è certa. Il sistema Italia è allo sbando da decenni e questi sono alcuni degli aspetti dell’ecatombe morale ed istituzionale che sta vivendo la nazione italiana da moltissimi anni.

    Piazzale Cantore-Viale Papiniano-Corso Genova (prima metà anni '50 del 1900). Fonte fotografica: Pinterest.

    Milano Porta Genova. Piazzale Cantore-Viale Dannunzio/Papiniano-Corso Genova (prima metà anni ’50 del 1900). Nella fotografia non è possibile notarlo ma sul fronte est (lato Papiniano) dell’edificio scolastico “Emilio De Magistris” appare la nuova ala appena edificata proprio dove scorreva a “cielo aperto” il collettore secondario Olona (diramazione da Piazza De Angelis- (incanalandosi dove poi sorse il Parco Solari verso Porta Genova). Un canale la cui portata venne alleggerita negli anni ’30 con la realizzazione del Colatore Olona che defluiva verso il Lambretto in Via Malaga alla Barona. La diramazione piu’ antica confluiva, invece, nelle acque della Darsena. Il canale venne tombato negli anni successivi a questa immagine (la nuova ala dell’edificio scolastico sorse sopra un primo segmento tombato del collettore Olona) . La confluenza delle acque dell’Olona vennero definitivamente chiuse verso il 1980a causa dell’ inquinamento chimico nocivo e batteriologico del medesimo fiume Olona che andava a contaminare le acque della Darsena e dei Navigli Pavese e Grande. Fonte fotografica: Pinterest.

    Immagine proveninente dalla famigerata pagina "Milano Sparita" facebook. Via Torino con inquadratura della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Alcuni dettagli smentiscono la datazione dell'immagine, risalente, non prima del 1955 (gli archetti di sostegno dei filari elettrici aerei delle linee tramviarie sono quelli tipici adottati a MILANO, dall'ATM tra la seconda metà degli anni '50 sino al 1970 circa). Per carità. non si vuole sparare ad altezza d'uomo sugli administrator di tale pagina. E' probabile che qualcuno di loro abbia preso per buona la didascalia di una immagine pescata da qualche altro web, didascalia contenente alcuni errori. La foto è databile intorno al 1955 circa, non prima. Non ci si deve stupire di questi errori, indipendentemente da questa pagina facebook, circolano (su altri web) errori inimmaginabili... come confondere Corso di Porta Romana con Corso Lodi ed anche di peggio. Pertanto non si accusa tale pagina Fb di strafalcione... ma di leggerezza dovuta al non verificare PERSONALMENTE, dettagli di non poco conto indispendabili per una corretta datazione storica delle foto.

    Immagine proveninente dalla famigerata pagina “Milano Sparita” facebook. Via Torino con inquadratura della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Alcuni dettagli smentiscono la datazione dell’immagine (nella didascalia Fbook qualificata come risalente agli anni ’20), invece riconducibile a non prima del 1955 (gli archetti di sostegno dei filari elettrici aerei delle linee tramviarie sono quelli tipici adottati a MILANO, dall’ATM, tra la seconda metà degli anni ’50 sino al 1970 circa. ATM, dopo la municipalizzazione ex EDISON, adotto’, dal 1932 circa, tiranti ad archetto simili ma con una sporgenza superiore invece assente in quelli adottati dopo il 1955. EDISON adottava, a sua volta, sino al 1931 circa, tiranti a forma di “T”, abbandonati dai primi anni ’30). L’autore della foto, per meglio valorizzare lo sfondo di tale chiesa ha adottato un tempo di esposizione molto lungo (in tal modo si elimina la presenza di auto, bus e tram, e si riduce la presenza di passanti sui marciapiedi… ma la dissolvenza di alcuni pedoni non sarebbe riconducibile a vecchi apparecchi fotografici in dotazione negli anni ’20 del 1900). Per carità. non si vuole sparare ad altezza d’uomo contro gli administrator di tale pagina. E’ probabile che qualcuno di loro abbia preso per buona la didascalia di una immagine pescata da qualche altro web, didascalia contenente alcuni errori. La foto è databile intorno al 1955 circa, non prima. Non ci si deve stupire di questi errori, indipendentemente da questa pagina facebook, circolano (su altri web) quantità di errori inimmaginabili… come confondere Corso di Porta Romana con Corso Lodi ed anche di peggio. Pertanto non si accusa tale pagina Fb di strafalcione… ma di leggerezza dovuta al non verificare PERSONALMENTE, dettagli di non poco conto, indispensabili per una corretta datazione storica delle foto. Il web rigurgita di migliaia di siti internet pubblicati da falsi storici della città di Milano (e quartieri) e proprio in virtu’ di questo si dovrebbe fare maggiore attenzione a non considerare sempre attendibili certe didascalie.

    Cavalcavia Bacula )Ponte della Ghisolfa) anni '50-'60 (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

    Bovisa verso Villa Pizzone. Cavalcavia Bacula (Ponte della Ghisolfa) nel 1960 circa (alle spalle del fotografo la Via Mac Mahon). (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

    Milano Porta Garibaldi. Insegna Cinema Smerdaldo vista e fotografata da Viale Pasubio. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_smeraldo.html)

    Milano Porta Garibaldi e Torre Breda (1975). Insegna Cinema Smerdaldo vista e fotografata da Viale Pasubio. Sullo sfondo le ex cucine economiche di Via Monte Grappa. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_smeraldo.html)

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    Milano-Cimitero Monumentale-adiacenze Porta Garibaldi (e Stazione) omonima. Ponte di Via Carlo Farini e la Torre Breda sullo sfondo (data dell’immagine non disponibile, presumibilmente primissimi anni ’60). L’immagine è di bassa qualità in conseguenza del “formato francobollo” originale adottato dall’autrice del web (omissis) che la propone come testimonianza della “Milano che fù…”, la quale, molto probabilmene, rivalendosi del copyright pendente nella foto crede o credeva di ottenerne redditi e popolarità (vien da chiedersi se la “sciura” abbia mai ottenuto redditi da questa foto… comunque per i motivi facilmente intuibili si omette sia la fonte che l’autore dell’immagine…). La storia di Milano, grazie a certi personaggi di Skyscrapercity, Facebook e la pletora di potenziali speculatori del web intenti a “mangiare” sulla storia di Milano… è stata ridotta ad una fallimentare (e dismessa) “miniera d’oro” dove diversi personaggi credettero di diventare milionari nel concedercela a “spizzichi e bocconi” con thread skyscrapercity, pagine facebook di Milano e zona navigli… e web dove …se ci potessero chiedere soldi per il solo fatto di digitare l’URL del loro “prestigioso” sito… nel browser internet… non avrebbero esitato a farlo…. Che ne dite? Dopo oltre 6/7 anni di pagine Facebook, Skyscraper e altri blog e web vari… intenzionati a trasformare la storia fotografica locale in forme di reddito (a favore anche di multinazionali USA)… saranno realmente divenuti ricchi e famosi …. oppure hanno solo collezionato figure da “cioccolatai” ? Ai posteri l’ardua sentenza !

    Via San Calimero. Basilica San Calimero negli anni 50. (Fonte fotografica pinterest).

    Via San Calimero. Basilica San Calimero negli anni 50. (Fonte fotografica pinterest).

    Cerchia interna dei Navigli. Sostra (magazzino) in Via Santa Sofia. Primi anni del XX° secolo- (Fonte fotografica: Milano città delle scienze).

    Milano-(vicinanze Basilica San Calimero). Cerchia interna dei Navigli. Sostra (magazzino) in Via Santa Sofia. Primi anni del XX° secolo- (Fonte fotografica: Milano città delle scienze).

    Trattoria Briosca nel 1970 in Via Ascanio Sforza 27. (Fonte fotografica: circolo fotografico milanese).

    Trattoria Briosca nel 1970 in Via Ascanio Sforza 27. (Fonte fotografica: circolo fotografico milanese).

    Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Viale Italia, torre piezometrica dismessa area di archeologia industriale ex acciaierie Falck, Aprile 1996.

    Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Viale Italia. Veduta (area dismessa ex Acciaierie Falck) della torre piezometrica all’interno del perimetro di “archeologia industriale” delle dismesse “fabbriche” dell’acciaio Falck (nell’ Aprile 1996).

    Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Anni '50-'60. Aree limitrofe acciaierie Falck, (Fonte fotografica milanosesto.it).

    Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Anni ’50-’60. Aree limitrofe acciaierie Falck. (Fonte fotografica milanosesto.it).

    Porta Venezia, Via Pietro Cossa (anni '20 del 1900). Fonte fotogafica pinterest.

    Porta Venezia, Via Pietro Cossa (anni ’20 del 1900). Fonte fotogafica pinterest.

    Colonne di San Lorenzo.(1945-49). Fonte fotografica: urbanfile

    Colonne di San Lorenzo (1945-49). Fonte fotografica: urbanfile

    Milano-Gorla. Naviglio della Martesana, Villa Angelica. (Fonte fotografica non datata, estrapolata dal web piccolimartiri.it)

    Milano-Gorla. Naviglio della Martesana. Immagine invernale di Villa Angelica. (Fonte fotografica non datata, forse anni ’50/’60, estrapolata dal web piccolimartiri.it)

    Milano Porta Romana V.le Bligny 8 (anni '30). Deposito locomotive tramviarie a vapore per IL "Gamba de Legn" Milano-Pavia (con partenza da Via Ascanio Sforza, Naviglio Pavese, a fianco della Piazza Carrara. (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

    Milano Porta Romana-Porta Ludovica, V.le Bligny 8 (anni ’30). Deposito locomotive tramviarie a vapore per Il “Gamba de Legn” Milano-Pavia (con partenza da Via Ascanio Sforza, Naviglio Pavese, a fianco della Piazza Carrara). Le linee extraurbane identificate col termine popolano “Gamba de Legn” non erano qualificate come ferrovie ma come tramvie extraurbane (gestite dall’ATM di Milano) per i comuni limitrofi al Milano. (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

    Milano Via San Vittore 21, Museo Nazionale Leonardo Da Vinci (scienza e tecnologia). Radiotrasmettitore EIAR di Siziano (Pv) (installato nel 1932, dismesso, circa, 40 anni dopo, primi anni '70 per essere sostituito da apparati più recenti). Malgrado la radiotelegrafia (e le basi della radiofonia) fossero state sviluppate e applicate dal bolognese Guglielmo Marconi, la tecnologia ad alta potenza in Onda Media d'ampiezza modulata

    Milano Via San Vittore 21, Museo Nazionale Leonardo Da Vinci (scienza e tecnologia). Radiotrasmettitore ad alta potenza della EIAR di Siziano (Pv) (installato nel 1932, dismesso circa, 40 anni dopo (nei primi anni ’70) per essere sostituito da apparati di trasmissione radio più moderni).
    Malgrado la radiotelegrafia (e le basi della radiofonia) fossero state sviluppate e applicate dal bolognese Guglielmo Marconi, la tecnologia ad alta potenza in Onda Media d’ampiezza modulata adottata dalla EIAR (come dalla BBC e dai network radiofonici USA di quel periodo) si basava su implementazioni a “supereterodina” RCA (Radio Corporation of America), un produttore americano dell’industria radiotenica alla quale nemmeno l’autarchia del ventennio fascista potette sottarsi. Il trasmettitore di Siziano, sino al 2004 circa (sito ai confini delle Province di Milano e Pavia, praticamente a poche centinaia di metri da Pieve Emanuale e dal Ripamonti Residence), trasmetteva le portanti radiofoniche RAI 1-2-3 in ampiezza modulata (Onde Medie), coprendo il territorio dell’intera regione Lombardia, Emilia Centro occidentale e Piemonte Centro Orientale (per effetto delle riflessioni ionosferiche la stazione di Siziano poteva, in linea teorica, coprire l’intera penisola centro settentrionale, sino al confine Toscano-Laziale). La sua funzione decadde verso il 2004 quando sotto il Governo Berlusconi bis si decise di depotenziare gli impianti di trasmissione radio RAI in Onde Medie sino alla quasi totale dismissione (dal 2004 sono state oscurate le trasmissioni in Onde Medie di RAI RADIO 2 e 3. Sopravvive RAI RADIO 1 con un segnale debolissimo e disturbato). L’impianto di Siziano sopravvive con un segnale RADIO 1 a 900 kHz (di potenza dimezzata). Gli apparati dismessi vennero riutilizzati, per qualche anno, allo scopo di sperimentare protocolli di trasmissione radio digitale con tecnologia DRM, esperimenti successivamente abbandonati. Fonte fotografica museoscienza.org

    Negli ultimi anni gli impianti di Siziano, come di analoghi sparsi lungo la penisola italiana, trasmettono in Onde Medie RAI RADIO 1 (per l’Italia settentrionale nord-ovest, sui 900 kHz) in modalità depotenziata. L’impianto di Siziano, sulla base della frequenza attuale di 900 kHz, sfrutterebbe (in linea teorica) un segmento di dipolo pari alla lunghezza di circa 333 metri. Una breve nota storica di radiofonia milanese. L’impianto in Onde Medie di Siziano (verso i primi anni ’30 del 1900) andava a sostituire una stazione radiofonica simile allestita nel quartiere Vigentino lungo e nei pressi della Via Ripamonti, funzionante durante gli anni ’20 del 1900. L’impianto del Vigentino (come di analoghi sparsi lungo la penisola italiana) era l’evoluzione elettronica dei brevetti 555 e 777 di Guglielmo Marconi, applicati per le radiotrasmissioni circolari (broadcasting) brevetti che evolvettero nel “scintillatore musicale” (spinterogeno che modulava la portante radio con informazioni audio). Il trasmettirore di Siziano e il suo predecessore di Milano erano basati sulle valvole termoioniche, tecnologia poi potenziata negli impianti EIAR-RAI di Siziano a partire dai primissimi anni ’30. Da oltre 20 anni le valvole termoioniche, per le trasmissioni ad alta potenza in analogico, sono state definitivamente soppiantate dai noti transistori a semiconduttori (potrebbe sembrare strano ma le valvole garantirono elevate potenze di amplificazione dei segnali radio sino agli anni ’90 e solo dopo tale periodo si potette sostiuirle con dispositivi di amplificazione a semiconduttori).

    Basilica di Sant'Ambrogio negli anni '50. Fiera "o-bej-o-bej" esposizione quadri. Autore Mario de Biasi. Fonte fotografica : panorama.it

    Basilica di Sant’Ambrogio negli anni ’50 del ‘900. Fiera “o-bej-o-bej”. Esposizione di quadri. Autore della fotografia: Mario de Biasi. Fonte fotografica : panorama.it

    Milano Basilica di Sant'Ambrogio anni '50, Fiera degli "o bej o bej". Bancarella di torroni (con una "sciura" nell'imbarazzo della scelta nell'acquisto...). Autore immagine Mario De Biasi, fonte fotografica Panorama.it

    Milano-Basilica di Sant’Ambrogio, anni ’50. Fiera degli “o bej o bej”. Venditrice di una bancarella di torroni. e già che ci siamo … anche un caldarrostaio (El castagnatt) sullo sfondo dell’immagine. (Autore della fotografa : Mario De Biasi, fonte fotografica: Panorama.it)

    Milano Porta Venezia. Via Senato. Palazzo del Senato (anni '50) con alcuni studenti di architettura. Fonte fotografica Panorama.it

    Milano Porta Venezia. Via Senato. Palazzo del Senato (anni ’50) con alcuni studenti di architettura intenti a disegnare, a mano libera, le forme architettoniche di questo edificio, realizzato nel 1608 dall’architetto Fabio Mangone (autore Mario De Biasi). Nei decenni successivi a questa immagine (ed a partire da quel periodo) gli architetti hanno progressivamente dimenticato che progettare edifici e torri sarebbe (o era) un’arte ancor prima che una tecnica. La speculazione edilizia, nei decenni, ha declassato l’architettura a semplice progettino di casermoni e torri dove trarre redditi dalla speculazione edilizia. Fonte fotografica Panorama.it

    Via Agnello anni '30 del 1900. Fonte fotografica wikiwand.com

    Milano Centro Storico-Duomo. Via Agnello negli anni ’30 del 1900. Fonte fotografica wikiwand.com

    Alda Merini. Fonte fotografica picbon.com

    Alda Merini, poetessa nata a Milano (1931-2009) in Viale Papiniano 57. Fonte fotografica picbon.com

    Barona-Quartiere Sannt'Ambrogio I, 1975. Murales rivendicato dal Collettivo autonomo ticinese. "Il manzo aumenta, mangeremo Agnelli...". Agnelli e la FIAT furono il simbolo del capitalismo statalista finanziato dal prelievo fiscale, che produce automobili poco competitive per un mercato interno favorito dai dazi sulle importazioni di auto estere. Un regime simil protezionista che si atteggiava a condotte e stili snob, radical chic e anticomunista... ma che adottava logiche di produzione e vendita in regime di monopolio ... e che delocalizzò, sin dai primi anni '70, la produzione automobilistica in Polonia e nell'ex URSS... Oggi, rispetto all'epoca di quel murales, l'economia e l'industria italiana, così come l'occupazione, sono al collasso da quasi due decenni... difficile esprimere opinioni... quegli anni erano "grasso che colava" (malgrado tutto) rispetto agli scenari (attuali) di quasi un milione di emigrati italiani all'anno (verso altre nazioni estere, anche non europee). Fonte fotografica: farememoria.it

    Milano Barona-Quartiere Sannt’Ambrogio I, 1975, Via San Paolino 18. Murales rivendicato dal Collettivo autonomo ticinese. “Il manzo aumenta, mangeremo Agnelli…”.Questa immagine venne pubblicata meno di due settimane fa nell’articolo Storia della Barona. Ironia della sorte i recenti avvenimenti FCA e la scomparsa di Marchionne hanno fatto ritornare in prima pagina la storia di una parte dell’industria e del capitalismo italico, basato su appoggi politici, monopoli, finanziamenti statali, scarsa competitività e anche di famiglie di industriali (controllati dalla General Motors sino al 2004) che i fatturati, al posto di reinvestirli in attività industriali, li esportavano illegamente all’estero. Per quanto riguarda Marchionne (pace all’anima sua) possiamo dire che risanò la Chrysler incrementando la produzione, dismise la FIAT (FIAT è oggi solo un logo, nei fatti è una costola minoritaria della Chrysler. Il gruppo originario del Lingotto, nei fatti, non esiste più da molti anni malgrado si scriva che compro’ la Chrysler risanandola… dovremmo dire l’opposto…) riducendone la produzione e gli investimenti (risano’ il debito tramite operazioni finanziarie e tagli). Marchionne non salvò la FIAT (FCA non ha mai pagato 1 € di tasse in Italia… sedi esterovestite in Olanda, Svizzera e USA) ma gli eredi degli Agnelli dai Tribunali, dalla bancarotta e da azioni giudiziarie e patrimoniali. La FIAT, del resto, nella veste della famiglia Agnelli, nel 1986 rilevo’ l’Alfa Romeo (Finmeccanica), già azienda statalista che anch’essa viveva con fondi statali, dismettendo la produzione a Milano ed Arese e riducendola ai minimi termini come, successivamente, venne ridotta ai minimi termini anche la FIAT. Sorge un solo dubbio: Se Marchionne non utilizzo’ fondi pubblici italiani per ridurre il debito FIAT… il risanamento Chrysler avvenne con fondi integralmente americani e internazionali… oppure ancora una volta Berlusconi, Tremonti e Renzi ci hanno fatto pagare, di tasca nostra, i flop industriali altrui, risanandoli a nostre spese come avvenne anche con la SIT-SIEMENS ? Gli italioti hanno i governanti e gli industriali che si meritano… (anche i profughi che si meritano…). Fonte fotografica: farememoria.it

    Il gruppo musicale e cabarettistisco (in dialetto lombardo) dei Gufi. Come noto l'ultimo esponente di questo gruppo cabarettistico, Nanni Svampa, si spense quasi un anno fa, il 26 Agosto 2017. Il gruppo esordì nel 1964 per sciogliersi quasi definitivamente nel 1969, non prima di aver prodotto anche iin RAI diverse trasmissioni di carattere cabarettistico ed esilarante, ovviamente in dialetto lombardo e milanese, Intorno al 1980, il crescente successo dei programmi di Antenna 3 Lombardia e la partecipazione di questo gruppo in numerosi spettacoli televisivi serali (gli indici di ascolto, a livello regionale superavano RAI 1 e RAI 2 nelle serate, principalmente la Domenica sera, nelle quali venivano mandati in onda

    Il gruppo musicale e cabarettistisco (in dialetto lombardo) de “I Gufi” (Gianni Magni, Nanni Svampa, Lino Patruno e Roberto Brivio). Come noto, un esponente di questo gruppo cabarettistico (di impronta folkloristica), Nanni Svampa, si spense quasi un anno fa, il 26 Agosto 2017 (dopo Gianni Magni, scomparso nel 1992). Il gruppo esordì nel 1964 per sciogliersi quasi definitivamente nel 1969, non prima di aver prodotto (anche in RAI, negli anni ’60) diverse trasmissioni televisive di carattere cabarettistico ed esilarante, ovviamente in dialetto lombardo e milanese. Intorno al 1980, il crescente successo dei programmi di Antenna 3 Lombardia (emittente fondata da Enzo Tortora e Renzo Villa) e la partecipazione di questo gruppo in numerosi spettacoli televisivi serali (di questa emittente) determinò un successo di pubblico notevole dove gli indici di ascolto (dei programmi cabarettistici de “I Gufi”), a livello regionale, superavano RAI1 e RAI2 (principalmente la Domenica sera). Il riscontro di pubblico fu talmente inatteso (e insperato) che il gruppo decise, verso il 1981, di ricostituire, il quarterro originale, fondato nel lontano 1964 (anche se per un breve periodo, dato che la ricostituzione del gruppo de “I Gufi” era subordinata alla partecipazione televisiva in Antenna 3 Lombardia).

    Questa immagine proviene da una videoteca storica della RSI (Radiotelevisione Svizzera Italiana) mandata in onda (nel 1971) dalla ex TSI (Televisione Svizzera Italiana, oggi RSI). A due anni dallo scioglimento ufficiale del gruppo, Lino Patruno e Nanni Svampa proseguirono la loro carriera artistica in Svizzera Italiana nella conduzione di trasmissioni in dialetto lombardo caratterizzate da gag e brani musicali facenti parte del repertorio e dello stile artistico e cabarettistico de “I Gufi”. Le immagini sono in Bianco e Nero nonostante la TSI trasmettesse a colori sin dal 1968, forse per meglio caratterizzare le atmosfere cabarattistiche e tradizionalistiche delle loro interpretazioni in dialetto milanese, basate su racconti e narrazioni tipiche della Milano popolare e caratteristica. Fonte fotografica https://www.lanostrastoria.ch

    Una Registrazione Videomagnetica di una trasmissione (in quattro puntate) RSI, dal titolo Milanese – Antologia della canzone lombarda (avente come interpreti Nanni Svampa e Lino Patruno) realmente mandata in onda nel lontano 1971 nei palinsesti serali della ex Televisione Svizzera Italiana (oggi RSI).

    https://www.lanostrastoria.ch/medias/91146

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    Corso Porta Ticinese negli anni '50. Fonte fotografica Pinterest.

    Corso Porta Ticinese negli anni ’50 (da Piazza Sant’Eustorgio). Fonte fotografica Pinterest.

    Porta-Ticinese/Carrrobbio.Parco delle Basiliche. La fotografia si volge verso Via Vetere intravedendo (tra la "Scighera" molto fitta) il campanile della Basilica di Sant'Eustorgio. Fonte fotografica : Flickr.com

    Porta-Ticinese/Carrrobbio.Parco delle Basiliche. La fotografia (priva di datazione, dovremmo essere nel dopoguerra, verso gli anni ’50), si volge, probabilmente, dalla Via Vetere, verso Piazza XXIV Maggio, intravedendo (tra la “Scighera”) il campanile della Basilica di Sant’Eustorgio, sulla omonima Piazza. Fonte fotografica : Flickr.com

    Milano Ticinese-Naviglio Pavese. Ritratto famigliare in Via Giosuè Borsi, anni '50. Fonte fotografica Flickr.com

    Milano Ticinese-Naviglio Pavese. Ritratto famigliare in Via Giosuè Borsi, anni ’50. (Fonte fotografica Flickr.com)

    Si, certo... mancano cinque mesi a Natale e si muore di caldo e zanzare... Una panetteria-pasticceria ancora oggi esistente (tra Via Cenisio e Villapizzone, non citabile per motivi pubblicitari non autorizzati) ... sfidava le industrie Motta e Alemagna e la Sant'Ambroeus (Corso Giacomo Matteotti) nella produzione di panettoni milanesi in ricetta originale.

    Si, certo… mancano cinque mesi a Natale e si muore di caldo e zanzare… Anni ’70 ed una panetteria-pasticceria ancora oggi esistente (tra Via Cenisio e Villapizzone, non citabile per motivi pubblicitari non autorizzati) … sfidava (nel suo ambito) le industrie Motta e Alemagna e la Sant’Ambroeus (Corso Giacomo Matteotti) nella produzione di panettoni milanesi in ricetta originale.

    Il Vicolo Lavandai del Ticinese-Porta Genova è sicuramente una immagine molto inflazionata nel web. Tuttavia, questa immagine, è forse tra le fotografie più antiche che ritraggono questo vicolo. Dovrebbe risalire a prima del 1900, quindi fine del XIX° secolo. Nella immagine si nota che la tettoia che riparava le pietre delle lavandaie era ricoperta da una specie di torba (forse sostitutiva alle tegole). Autore ignoto. Fonte fotografica Lombardia beni culturali.

    Il Vicolo Lavandai lungo il Naviglio Grande (Ticinese/Darsena/Porta Genova) è sicuramente una immagine molto inflazionata nel web. Tuttavia, questa immagine, è forse tra le fotografie più antiche che ritraggono questo vicolo (e lavatoio) popolato da lavandaie e da bambini. Dovrebbe risalire a prima del 1900, quindi alla fine del secolo XIX° . Nella immagine si nota che la tettoia che riparava le pietre del lavatoio era ricoperta da una specie di torba (forse sostitutiva alle tegole). Autore ignoto. Fonte fotografica Lombardia beni culturali.

    Milano Monforte/Dateo. Bar in Via Macedonio Melloni nel 1963, Autore Ernesto Fantozzi (Pinterest).

    Milano Monforte/Dateo. Bar in Via Macedonio Melloni nel 1963. Autore Ernesto Fantozzi (Pinterest).

     Milano-Stazione Centrale, Via Ferrante Aporti (1984) Fonte fotografica lucianocassol.it

    Milano-Stazione Centrale, Via Ferrante Aporti (1984)
    Fonte fotografica lucianocassol.it

    https://milanobarona.altervista.org/wp-content/uploads/2016/08/Matrimonio-a-Santa-Maria-Rossa-Via-Berra-Crescenzago-lagobba-it.png

    Milano Crescenzago.Via Berra. Matrimonio-in-Santa-Maria-Rossa (presumibilmente anni ’20 del 1900). Questa abbazia venne edificata sulle rovine di una antica cappelletta votiva (della quale vi erano testimonianze sin dal X° secolo) dedicata alla Vergine. Verso il XII° secolo i Canonici Lateranensi edificarono l’attuale Santa Maria Rossa (alcune interpetazioni sostengono che Rossa derivasse dal colore dei mattoni a vista che ne costituivano la facciata). Nel caso in cui la foto fosse antecedente al 1923, Crescenzago costituiva Comune a se stante (Borgo parte dei Corpi Santi) non ancora accorpato a Milano. Dall’immagine si evince che sino ai primi decenni del 1900, prima della diffusione dei veicoli a motore, le “imprese” che noleggiavano carrozze (e cavalli) per matrimoni, con molta probabilità, erano anche imprese di Onoranze Funebri… essendo molto simile l’allestimento cerimoniale per entrambi gli eventi. Fonte fotografica: lagobba.it. Fonte storica : http://www.santamariarossa.it

    Piazza Cavour (1959). Fonte fotografica : lucianocassol.it

    Piazza Cavour verso Via Senato (1959). Fonte fotografica : lucianocassol.it

    Milano, primi anni '70, presumibilmente dal lato nord del Duomo, lungo il tratto Corso Vittorio Emanuele e i portici settentrionali di Piazza Duomo. Potere Operaio è stato un gruppo della sinistra extraparlamentare italiana attivo fra il 1967 e il 1973.

    Milano, primi anni ’70, presumibilmente dal lato nord del Duomo, oltre Corso Vittorio Emanuele II° verso i portici settentrionali di Piazza Duomo (all’altezza della Via S. Raffaele). Corteo di Potere Operaio. Potere Operaio è stato un gruppo della sinistra extraparlamentare italiana attivo fra il 1967 e il 1973. Fonte Wikipedia

    Milano-Porta Genova.Via Savona N. 45 negli anni 40. (Fonte fotografica: lucianocassol.it)

    Milano-Porta Genova. Via Savona N. 45, negli anni ’40.
    (Fonte fotografica: lucianocassol.it)

    ... per molti aspetti le Lavanderie di Porta Ticinese e anche Barona. Autore Cisventi Carlo, anni '50, '60.

    … per molti aspetti foto come questa raffigurano le “Lavanderie” di Porta Ticinese e anche Barona, lungo le pietre “lavatoio” del Naviglio Pavese e Naviglio Grande. Autore Cisventi Carlo, anni ’50, ’60 (non oltre i primi anni ’70).

    Milano-Crescenzago (1984). Via San Mamete. (Fonte fotografica : lucianocassol.it)

    Milano-Crescenzago (1984). Via San Mamete. (Fonte fotografica : lucianocassol.it)

     Milano Ticinese/Carrobbio Novembre 1964. San Lorenzo Maggiore. Autore Umberto Meloni

    Milano Ticinese/Carrobbio, Novembre 1964.
    San Lorenzo Maggiore.
    Autore Umberto Meloni

    Milano.Lambrate, anni 30. Via Conte Rosso e la "Cappelletta della peste". (Fonte fotografica lucianocassol.it)

    Milano-Lambrate, anni 30. Via Conte Rosso e la “Cappelletta della peste”. (Fonte fotografica lucianocassol.it)

    Milano (secondaria di Via Torino tra il Carrobbio e il Duomo) Via della Palla (anni '30). Fonte fotografica lucianocassol.it

    Milano (secondaria di Via Torino tra il Carrobbio e il Duomo) Via della Palla (anni ’30). Fonte fotografica lucianocassol.it

    Reclame Viganò 1922 Ernesto Fantozzi Pinterest

    Milano 1922. La storica “reclame” dell’ottico Viganò. “Ne podi pù de vedeggh nò per mett i occiaj del Viganò”. Di Ernesto Fantozzi. Fonte Pinterest.

    Bastioni di Porta Venezia, Piazza Oberdan 1954. (Fonte fotografica Ebay)

    Bastioni di Porta Venezia, Piazza Oberdan nel 1954. La foto ritrae, probabilmente, un capo d’abbigliamento indossato da una modella. (Fonte fotografica Ebay)

    Pittura di Canella Carlo, realizzata nel secolo XIX, raffigurante il Duomo verso la Corsia dei Servi. Nel dipinto si nota la presenza della ex Torre Campanaria del Duomo, demolita nel Novembre 1866 a causa dello stato di incuria e instabilità statica in cui versava. Fonte fotografica https://it.wikibooks.org/wiki/Pittura_lombarda_dell%27Ottocento

    Pittura di Canella Carlo, realizzata nel secolo XIX, raffigurante il Duomo verso la Corsia dei Servi. Nel dipinto non appare la ex Torre Campanaria del Duomo, demolita nel Novembre 1866 a causa dello stato di incuria e instabilità statica in cui versava. Questo indicherebbe una data di realizzazione, forse successiva al 1866. Fonte fotografica https://it.wikibooks.org/wiki/Pittura_lombarda_dell%27Ottocento

    Duomo con la Torre Campanaria (o Campanara) nel 1860 circa. Fonte fotografica: storiedimilano.blogspot

    Duomo con la Torre Campanaria (o Campanara) nel 1860 circa. Fonte fotografica: storiedimilano.blogspot

    Alda Merini (poetessa nata a Milano, Viale Papiniano 57, 1931 -2009) in età giovanile. Luogo e data dell'immagine non identificabili. Fonte fotografica : lavocedeisenzavoce.altervista.org

    Alda Merini (sinistra dell’immagine, poetessa nata a Milano, Viale Papiniano 57, 1931
    -2009) in età giovanile. Luogo e data dell’immagine non identificabili. Fonte fotografica : lavocedeisenzavoce.altervista.org

    Alda Merini

    Milano Ticinese 1971. In apparenza, l'immagine proposta, sembrerebbe una fotografia in Bianco e Nero "sgranata"... in realtà si tratta di un dipinto con tecnica di incisione ad acquaforte realizzato nel 1971 dalla pittrice Federica Galli. (Fonte web: Fondazione Federica Galli). Biografie: http://95.110.196.105/ ---- https://it.wikipedia.org/wiki/Federica_Galli

    Milano Ticinese, Via Argelati (1971). In apparenza, l’immagine proposta, sembrerebbe una fotografia in Bianco e Nero molto “sgranata”… in realtà si tratta di un dipinto con tecnica di incisione ad acquaforte realizzato nel 1971 dalla pittrice Federica Galli. (Fonte web: Fondazione Federica Galli). Biografie: http://95.110.196.105/ —- https://it.wikipedia.org/wiki/Federica_Galli

    Milano Bicocca. Torre acqua potabile di Viale Sarca 230, nel 1910. (Fonte fotografica :Geoportale SIT)

    Milano Bicocca. Torre acqua potabile di Viale Sarca 230, nel 1910.
    (Fonte fotografica :Geoportale SIT)

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    Un breve resoconto di “cronaca Facebook” relativo agli avvenimenti grotteschi ed al limite del ridicolo di cui si rendono protagonisti gli autori e gli admin di “Milano Sparita e da ricordare Facebook” ed il popolo (bove) di pecoroni che foraggia tale pagina come si foraggerebbero le pecore nell’ovile… (quasi tutte le pagine facebook sono sovente popolare solo da multiprofili fittizzi generati per incrementare i “mi piace” e le condivisioni”)..

    Partendo dal presupposto che dopo i primi anni iniziali, dove non meno di due pagine facebook (una dedicata a Milano ed una seconda alla Barona… di queste si esclude la pagina Fb “Crescenzago sparita” che nacque con finalità differenti e che fini’ nel limbo come sarebbero dovute finire nel limbo le pagine sopra elencate per esaurimento di contenuti fotografici…) attingevano foto inedite monopolizzate dall’omologo forum “Milano Sparita Skyscraperscity”… la versione” Facebook di Milano Sparita e da ricordare” è stata costretta (dato che posta giornalmente e mediamente decine di immagini per foraggiare l’industria di Zuckerberg e per vendere libercoli… (omissis)) a pescare dalla rete centinaia di migliaia di immagini che tutti noi, sempre dalla rete, potremmo facilmente scoprire e scaricare sui computer e sugli smartphone SENZA DIPENDERE DA TALE PAGINA FB SOPRACITATA.

    Vi sono elementi per credere che non meno del 50% di “mi piace” e condivisioni siano parte di personaggi legati agli admin di tale pagina (il resto lo farebbe la stupidità delle persone che continuano a foraggiare un contenitore fatto di VUOTO, ovvero di foto copiate da altri web e autori, privo di contenuti, didascalie assenti, incomplete, con errori storici, e sovente infarcito di messaggi ideologici indiretti… un contenitore vuoto che ricicla a ciclo continuo le stesse immagini che posta, anno dopo anno, non segnalando, nelle didascalie, che le immagini che vedete sono TUTTE GIA’ APPARSE, NON SOLO IN RETE MA ALL’INTERNO DELLA STESSA PAGINA Fbook…nei mesi ed anni passati…ovveri fotine fritte e rifritte da anni, sempre nella stessa pagina facebook… sempre le stesse…

    Un esempio tra tanti.

    L’immagine sottostante

    Casa di ringhiera facebookpostata ieri, 12 Luglio 2018, sulla pagina Fb “Milano sparita e da ricordare” proviene, COME TUTTE LE ALTRE, da banche dati fotografiche com Pinterest, Flickr, Lombardia beni culturali, Milàn l’era inscì, etc…

    E’ una immagine come tante, che non ha nulla di spettacolare nè suggestivo e che sarebbe ,oltremodo, priva di localizzazione (quale via? Siamo a Milano o a Legnano? tanto per fare un esempio…).

    Chiunque potrebbe aver scattato questa foto persino in città come Torino, Vercelli, Novara, Saronno, Legnano, Pavia, Como, Magenta, Pioltello, Melzo, Melegnano, Lodi, Brescia, Cremona, etc… persino Genova …(le case di ringhiera, che altrove si chiamano case di corte, sono una caratteristica edilizia realizzata tra il 1800 e i primi del 1900… praticamente in quasi tutto il Nord Italia. Senza una identificazione dimostrabile… questo posto potrebbe anche essere Legnano.. tanto per fare un esempio).

    L’aspetto più grottesco sono le “quotazioni astronomiche” che una foto (tipo quella sopra postata) come anche migliaia di altre riceve su “Milano Sparita e da ricordare”.

    Quasi 3000 “mi piace”…per tale immagine, quasi 700 condivisioni per una immagine di cui se ne trovano, di simili e di migliori a migliaia… (è sufficiente inserire parole chiave come “Case di ringhiera a Milano, anni ’50, ’60 e ’70 in Google Immagini e Bing Immagini)…sono un insulto all’intelligenza.

    Le ipotesi sono due (e non sono tra loro incompatibli).

    Il “popolo” di aspiranti milanesi (un vero milansese NON VISITEREBBE MAI MILANO SPARITA FACEBOOK) si sarebbe RIMBAMBITO ai massimi livelli (poveretti, dovrebbero andare alla Mutua per fare domanda di invalidità causa deficit psico cognitivo grave)… oppure qualcuno “gonfia” questa valanga di preferenze (è la manna “industriale” di Facebook… i “mi piace” e le condivisioni quotano nei mercati finanziari USA questa ciofeca di social network) ben oltre il reale…

    L’aspetto curioso è costituito dal fatto che i primi post che avvengono verso le 05:30 del mattino vedono già decine di “mi piace” e condivisioni… pochi secondi dopo la pubblicazione dell’immagine… come se ci fossero storditi che passano la vita e l’esistenza con lo smartphone (nella manina) ad attendere che Milano Sparita Fb posti fotine da bombardare di “mi piace”, commenti banali e sgrammaticati (livelli di ignoranza notevoli tra gli utenti) e condividere sulle proprie Home Page Facebook ? (oppure dietro queste pagine vi opera la “Facebook Farm” dove il successo di una pagina è apparenza piuttosto che realtà ?) immagini stereotipate di una Milano che non c’è e che non era e non esisteva nemmeno quando viene proposta in foto “d’epoca”..

    Facebook… se lo conosci lo eviti… e se ti frega sei tu che glielo permetti…(Fb è molta simulazione… e senza l’intervento di Leggi e Limitazioni che declassino il potere disinformativo, propagandistico politico e consumistico di questa Piattaforma… l’inganno non avrà mai fine !)

    Si termina questa (squallida e triste) parentesi con la notizia del giorno 12 Luglio 2018.

    In Lombardia diversi narcos vendevano (e vendono) stupefacenti tramite una pagina di Facebook. La Postale sapeva ma non interveniva, la magistratura sapeva ma non interveniva, tutti sapevano, da anni, ma non intervenivano. Anche Facebook sapeva tutto (il narcotraffico, nel mondo, nello spaccio al dettaglio, si avvale di Facebook) ma attese che qualcuno presentasse denuncia dei fatti in corso… questo per capire cosa sia realmente Facebook. Lo spaccio di stupefacenti vede Fb (a prescindere che Zuckerberg e i manager delle varie Facebook Italia, Francia, Germania, Spagna, etc… siano informati dei fatti, o meno) come la piattaforma da anni preferita dai narcos. Sono episodi che vanno avanti dal 2012 (non sono episodi isolati…). Oggi il narcotraffico vede Facebook (come già scritto, contro o meno la sua volontà, indipendentemente che Fbook sia consapevole o meno) come veicolo primario di offerta… e senza querele bene circostanziate, malgrado tutti sappiano (inclusi admin di Facebook e la stessa Polizia Postale italiana) senza qualcuno che ci metta la faccia a denunciare, nessuno interviene MAI ! (alla Polizia Postale i partiti politici e la stessa Facebook Italia chiedono, semmai, di tracciare le connessioni ed i web dei dissenzienti di Facebook… come avviene anche per questa pagina internet…e rinviarli a giudizio per diffamazione… ancora una volta l’Italia e non solo l’Italia… sono dominate da multinazionali americane che dettano legge in un regime da Far West…).

    Facebook non è (quindi) solo violazioni della privacy e violazioni alla sicurezza del proprio computer e dei propri dati… è conteninotre di moltissimi altri illeciti e reati (commessi dai suoi utenti) che proliferano a livello internazionale grazie ai mancati controlli e indifferenza di una Multinazionale finanziata (anche) dai Servizi di Intelligence Centrali USA.

    Il Potere di Facebook è rappresentato dalla ignoranza dei suoi utenti (e autori).


     Milano-Duomo, Via Pattari, verso il primo decennio del 1900 (immagine non datata), autore ignoto. Fonte: Lombardia beni culturali.

    Milano-Duomo, Via Pattari. (primo decennio del 1900 ? ; immagine non datata). Autore ignoto. (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

    Provincia di Milano. La vecchia filanda della Conca di Rozzano. Luglio 1995. PS, circolano in rete false foto d'epoca relative a questo reperto di archeologia industriale. Immagini scattate pochi anni fa, convertire in Bianco e Nero, datate anni 50 e 60 del 1900 e persino vendute come foto d'epoca in alcuni web di commercio foto vintage...

    Provincia di Milano. La vecchia filanda della Conca di Rozzano. Luglio 1995. PS, circolano in rete false foto d’epoca relative a questo reperto di archeologia industriale. Immagini scattate pochi anni fa, convertite in Bianco e Nero, datate anni 50 e 60 del 1900 e persino vendute come foto d’epoca in alcuni web di commercio foto vintage…

    Milano autobus atm marzo 1965

    Milano 1965 (Marzo). Immagine ritraente un autobus letteralmente preso d’assalto dai passeggeri. Il sottodimensionamento delle linee di superficie ATM negli anni ’50 e ’60 venne parzialmente risolto con la realizzazione delle linee di Metropolitana MM1 e MM2 e con il loro progressivo prolungamento verso i quartieri periferici (con maggiori ritardi per il settore periferico sud di Milano, escludendo il Lorenteggio). Fonte fotografica: Lombardia beni culturali.

    Darsena 1948. Bambino e mamma sui sabbioni della Darsena... lo stesso tipo di sabbie da riporto che vengono utilizzate per le spiagge delle coste liguri, venete ed emigliano romagnole. (Fonte fotografica archivio Gian Colombo).

    Darsena 1948. Bambini e mamma distesi sui cumuli di sabbioni della Darsena… lo stesso tipo di sabbie da riporto che vengono utilizzate per le spiagge delle coste liguri, venete ed emigliano-romagnole. (Fonte fotografica archivio Gian Colombo).

    Milano Cagnola-Mac Mahon. Ritratto famigliare in Via Monte Generoso nel 1938. Fonte fotografica Flickr.com

    Milano Cagnola-Mac Mahon. Ritratto famigliare in Via Monte Generoso nel 1938. Fonte fotografica Flickr.com (postato da M. Ghezzi)

    Confine Province di Pavia e Milano, 27/28 Ottobre 1962. L'omicidio di Enrico Mattei (manager di Stato ENI). Omicidio di Stato, coordinato e pianificato dalla CIA (con la complicità della Corona Britannica e Servizi segreti Francesi), eseguito per mano di Cosa Nostra. Fonte fotografica https://anpicatania.wordpress.com/2015/06/20/gli-ultimi-appunti-di-mauro-de-mauro-sul-caso-mattei-da-antimafia-duemila/

    Bascapè (Confine Province di Pavia e Milano) 27/28 Ottobre 1962. L’omicidio di Enrico Mattei (manager di Stato ENI). Omicidio di Stato, coordinato e pianificato dalla CIA (con la complicità della Corona Britannica e Servizi segreti Francesi), eseguito per mano di Cosa Nostra. In coda all’articolo “Storia di Milano (dal dopoguerra a tangentopoli)”, dall’Ottobre 2016, dettagli e cronologie di questo omicidio di Stato e di Mafia. Fonte fotografica https://anpicatania.wordpress.com/2015/06/20/gli-ultimi-appunti-di-mauro-de-mauro-sul-caso-mattei-da-antimafia-duemila/

    Cordusio. Vicolo Guarnera nel 1956 . Fonte fotografica:Picclicl.it

    Cordusio. Vicolo Guarnera (nel 1956) . Fonte fotografica:Picclick.it

    Milano Darsena-Ticinese sul Naviglio Pavese, anni 1968, "Osteria Brioschi" in Via Ascanio Sforza. L'osteria fu citata più volte nei racconti e nelle canzoni di Nanni Savampa. (Fonte fotografica e aneddotica: lucianocassol.it)

    Milano Darsena-Ticinese (Naviglio Pavese), anno 1968. “Osteria Brioschi” in Via Ascanio Sforza. L’osteria fu citata più volte nei racconti e nelle canzoni di Nanni Svampa. (Fonte fotografica e aneddotica: lucianocassol.it)

    Immagine del 1989 (probabilmente a colori, convertita, come di consuetudine in Internet, in Bianco Nero). Stazione-Centrale di Milano. In evidenza la storica torre di controllo movimento treni. Immagine scattata da Francesco-Radino nel 1989. (Fonte fotografica: Archivio-storico-fotografico-Aem_Fondazione-Aem-Gruppo-A2A-Milano).

    Immagine del 1989 (probabilmente a colori, convertita, come di consuetudine in Internet, in Bianco Nero). Stazione Centrale di Milano. In evidenza la storica torre di controllo” movimento treni”. Immagine scattata da Francesco-Radino nel 1989. (Fonte fotografica: Archivio-storico-fotografico-Aem_Fondazione-Aem-Gruppo-A2A-Milano).

    cannibali-blu-ray-movie-title-small

    Fotogramma (Milano Piazza Piemonte) sequenza iniziale del Film “I cannibali” (1970) di Liliana Cavani (colonne sonore di Ennio Morricone). I due “palazzi gemelli” (architetti Borgato-Macchi/Rusconi -Clerici ?) realizzati nel 1923. A sinistra Via Elba, nel mezzo (dei due palazzi) Via Washington, a destra Via Sardegna. La macchina da ripresa era posizionata, ovviamente, dal lato della Via Buonarroti. (Fonte fotografica http://annyas.com/screenshots/updates/year-of-the-cannibals-1970-liliana-cavani/)

    Come sopra...

    Come sopra…

    Sciopero Breda Milano 1961

    Sciopero e corteo operai (e impiegati contabili) delle industrie ed officine Breda di Milano, nel 1961 (in Piazza Repubblica verso Vittor Pisani, la Torre Breda è sul lato sinistro, non inquadrata, della foto). Un cartellone di protesta “azzeccatissimo”… ad un secolo dalla unificazione “italiana” (forzata, stravolgendo le identità storiche culturali di molte regioni) l’Italia era già tra le prime nove potenze industriali del mondo per divenirne la sesta tra gli anni ’70 ed ’80 (salvo poi retrocedere nei decenni successivi sino all’ecatombe odierna… COME MAI SIAMO ANCORA NEL G7-G8 ??? SE L’ECONOMIA ITALICA E’ DIETRO A GRECIA E PORTOGALLO ???). Indubbiamente anni di quasi piena occupazione (ma solo nel Nord Ovest Italiano, il noto triangolo industriale, il resto del territorio era agricolo rurale, latifondista, arretrato e disastrato)… anni di crescita (caotica e senza regole)… primati di industrializzazione che furono possibili anche a controverse e pessime politiche salariali che fecero guadagnare al PCI il primato della forza politica ad ispirazione Marxista più grande nel mondo occidentale (cosa che fece letteralmente impazzire la CIA…). Il centenario d’Italia commemorava una Repubblica (ex monarchia) italianamente unificata “grazie” alle “campagne napoleoniche”, alle massonerie inglesi (e anche francesi), ai Savoia dell’ex Regno di Sardegna che includeva, per l’appunto, Sardegna, Piemonte, Valle d’Aosta, Savoia, Nizza, Liguria, Lomellina, Oltrepò Pavese, Val Trebbia e anche Capraia. Una unificazione che serbava in grembo mafie, arretratezza, povertà sociale, assenza di identità nazionale, etnica e culturale, emigrazione interna, la nascita del fascismo e la corresponsabilità nel contribuire (ed essere co-protagonista) nel diventare il principale (e strategico) alleato del Nazismo e di conseguenza nell’essere concausa del Secondo Conflitto Mondiale (80 milioni di morti). Fonte fotografica http://www.artribune.com

    Milano 1965 (via non identificabile). Nella foto: Leo WACHTER , l'impresario del concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano (studio fotografico FARABOLAFOTO). Lo spettacolo si tenne il 24 Giugno '65. Spicca una "papera" del presentatore Lucio Flauto che annunciò l'esibizione di Peppino di Caprera... al posto di Peppino di Capri. Milano, negli anni '60, era la capitale dell'industria fotografica italiana, mentre Roma lo era della cinematografia. Fonte fotografica e storiografica cinquantamila.it

    Milano 1965 (via non identificabile). Nella foto: Leo WACHTER , l’impresario del concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano
    (studio fotografico FARABOLAFOTO). Lo spettacolo si tenne il 24 Giugno ’65. Degna di essere menzionata fu una “papera” del presentatore dello spettacolo, Lucio Flauto, che annunciò l’esibizione di “Peppino di Caprera…” al posto di Peppino di Capri. Milano, negli anni ’60, era la capitale dell’industria discografica italiana, mentre Roma lo era della cinematografia. (Fonte fotografica e storiografica cinquantamila.it)

    Negozio "Il Libraccio" di Via Corsico nei primi anni '80(ilpost.it)

    Milano Porta Genova (1981-82 circa). Negozio di testi scolastici (usati) per le medie superiori e ordinarie “Il Libraccio” di Via Corsico. “Il Libraccio” venne aperto nel 1979 per opera di un gruppo di ragazzi (attivisti nell’area della sinistra extraparlamentare) che ebbe l’idea di trasformare quella che era stata un’attività politica (i famosi mercatini del Parco delle Basiliche-Piazza vetra, negli anni ’70 e anche ’80, concepiti per un autofinanziamento politico e per consentire agli studenti meno abbienti di acquistare testi scolastici usati a prezzi convenienti) verso una iniziale attività commerciale. L’esercizio commerciale ebbe (inizialmente) finalità sociali (per tutti gli anni ’80 finalizzate a favorire l’accesso allo studio agli studenti delle classi sociali meno abbienti).———————– Nato, per l’appunto, come manifestazione di mercatini dei libri scolastici usati (come quello di piazza Vetra a Milano…) gradualmente migrò in una attività continuativa, di natura progressivamente commerciale. Oggi non c’è più traccia dell’originale iniziativa politica e sociale, degradando l’attività di vendita libraria a puro commercio consumistico finalizzato al reddito di se stesso. (Fonte fotografica: ilpost.it) *L’immagine non costituisce materiale pubblicitario. **Post Scriptum. Nei primi anni ’80 le pellicole fotografiche erano a colori… esisteva solo una nicchia (3M-Ilford) che produceva costose pellicole Bianco Nero per fotografi professionisti. E’ probabile che l’immagine fosse originariamente a colori… convertita in B/N per conferire ambigue tonalità “vintage”… un brutto vizio dei social network…

    Insolita cartolina postale illustrata (anni '50) raffigurante la Piscina Cozzi di Viale Tunisia.

    Insolita cartolina postale illustrata (anni ’50) raffigurante la Piscina Cozzi di Viale Tunisia (fonte fotografica milanodavedere).

    Milano Bovisa, 1913 circa. Casa Cinematografica "Milano Films". Nella lastra fotografica sono ritratte donne e ragazze dedite alla sartoria ed allo "staff" organizzativo di questo set di posa e ripresa cinematografica... non meglio identificabile. Fonte fotografica e cronologica: Lombardia beni culturali.

    (immagine “OT”, fuori tema, rispetto alla cronologia storica del presente articolo). Milano Bovisa, 1913 circa. Casa Cinematografica “Milano Films”. Nella lastra fotografica sono ritratte donne e ragazze dedite alla sartoria ed allo “staff” organizzativo di questo set di posa e ripresa cinematografica… non meglio identificabile. Fonte fotografica e cronologica: Lombardia beni culturali.

    Officine del Gas Bovisa, Aem 1986-Gasometri- Fonte fotografica sito web istituzionale FAEM

    Officine del Gas Bovisa, Aem 1986-Gasometri- Fonte fotografica sito web istituzionale FAEM. * L’immagine ritrae impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di “gas di città” antecedente alla “metanizzazione” (da reti provenienti dall’Europa euroasiatica continentale) avvenuta nella rete gas della Città di Milano tra il 1986 sino al 1994/95 circa.

    Milano Bovisa, presumibilmente anni -50. Stazione di compressione gas rete distribuzione urbana pinterest

    Milano Bovisa 1957 (presumibilmente le Officine Edison Gas carbonifero). Stazione di compressione gas rete distribuzione urbana. (Fonti fotografiche: Lombardia Beni Culturali e Pinterest)

    "immagine "OT", fuori tema rispetto alla cronologia storica dell'articolo). Cartolona (databile tra i primi due decenni del 1900) dedicata ad alcune "macchiette milanesi", ovvero personaggi di una Milano popolare di inizio secolo che divennero noti e famosi per gesta, caratteristiche, professioni e stranezze varie. http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

    (immagine “OT”, fuori tema rispetto alla cronologia storica dell’articolo). Cartolina d’epoca (databile tra il primo e secondo decennio del 1900) dedicata ad alcune “macchiette milanesi”, ovvero personaggi di una Milano popolare di inizio secolo che divennero noti e famosi per gesta, caratteristiche, professioni, difetti fisici e caratteriali e stranezze varie.
    http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

    Vecchia Stazione Centrale Mlano 1902 (dove oggi c'è Piazza Repubblica, a ridosso dei Bastioni di Porta Venezia). Fonte fotografica http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

    (Immagine “OT” fuori tema rispetto alla cronologia storica dell’articolo). Vecchia Stazione Centrale Mlano nel 1902 (dove oggi c’è Piazza Repubblica, a ridosso dei Bastioni di Porta Venezia). Fonte fotografica http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

    Milano Bovisa negli anni '50 del 1900. Impiegate della Ditta Ceretti e Tanfani. (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

    Milano Bovisa, Via Durando, negli anni ’50 del 1900. Impiegate della Ditta Ceretti e Tanfani (dispositivi meccanici per teleferiche, sistemi di sollevamento carichi e nastri trasportatori). (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

    Milano Dergano 1960 circa. I resti in degrado dell'ex Ristorante San Carlo. (Fonte fotografica Lombardia beni culturali).

    Milano Dergano 1960 circa. I resti in degrado dell’ex Ristorante San Carlo, in Piazza Dergano. (Fonte fotografica Lombardia beni culturali).

    Milano Dergano 1960 circa. Via Prampolini. (Fonte fotorgrafica: Lombardia beni culturali).

    Milano Dergano, 1960 circa. Via Prampolini. (Fonte fotorgrafica: Lombardia beni culturali).

    Immagine "OT" (fuori cronologia storica della pagina MilanoBarona dedicata alla storia di Milano). Primi del 1900 Crescenzago-Cascina Gobba. Naviglio Martesana in corrispondenza dell'attuale ponte verso Via Adriano-Via Padova. Fonte fotografica : Pinterest.

    Immagine “OT” (fuori tema dalla cronologia storica della pagina MilanoBarona dedicata alla storia di Milano, ma comunque meritevole di pubblicazione). Primi del 1900, Crescenzago-Cascina Gobba. Naviglio Martesana in corrispondenza dell’attuale ponte verso Via Adriano-Via Padova. Fonte fotografica : Pinterest.

    Curiosa quanto campanilistica donazione di una statua della "Lupa Capitolina" fatta dalla Capitale di Roma alla città di Milano verso la fine degli anni '50. La statua venne esposta, nella edizione del 1959 della Fiera Campionaria di Milano con tanto di "staffieri" in guanti bianchi. Bè. nel secondo anno del "Miracolo economico italiano" (il Boom)... grazie al prelievo fiscale di impiegati ed operai di città come Torino, Milano, Genova, Brescia, Padova, Mestre e Bologna... una simile donazione era il minimo possibile immaginabile (la statua trovò breve "lustro" tra gli stand della Fiera... a quanto pare... finita nel nulla poco tempo dopo... La Democrazia Cristiana romana contribuì, sin dalla fine degli anni '60, a bloccare (a livello governativo e parlamentare) finanziamenti per il potenziamento della rete di trasporti cittadini e regionali... non esitando ad avvalersi dei Democristiani Monzesi che sin dalla fine degli anni '60 misero veti amministrativi sul prolungamento della MM1 Linea Rossa da Sesto Marelli sino a Monza (si ... Monza doveva essere servita dalla MM1 sin da mezzo secolo fa...). La giunta dorotea DC sostenne che .... "Monza non sarebbe la periferia operaia di Milano"... e come tale non necessitava di metropolitane ATM-MM. Tale filosofia ebbe replica anche in anni recenti... resta il fatto che Viale Brianza, tra Cinisello e Monza... è tra le arterie stradali PIU' CONGESTIONATE AL MONDO... solo Città del Messico e Kampala superano Milano.... che dire... grazie alla DC, PSI, FORZA ITALIA, PD E LEGA... Milano ha ancora servizi pubblici e di trasporto (e con essa la Lombardia) da terzo mondo... La vicenda della Milano Megalopoli progettata negli anni '60, tarpata a fine anni '60 dalla DC e dai socialdemocratici delle giunte monocolore di Milano... hanno progressivamente declassato città e regione a fanalino di coda del mondo... Alla DC (e curiosamente anche a Mussolini) interessavano solo le industrie di Milano e Sesto San Giovanni... industrie che dovevano produrre, intasarsi di immigrati del mezzogiorno italiano (da 170 anni vige il veto Italiano di procedere al risanamento del Sud Italia compensando con una tutt'oggi non indifferente immigrazione mirata ad occupare i vertici di aziende private, pubbliche, istituzioni e centri di potere del settenrione...

    Curiosa (quanto campanilistica) donazione di una copia della statua “Lupa Capitolina”, donazione fatta dalla città di Roma, alla città di Milano, verso la fine degli anni ’50. La statua venne esposta nella edizione del 1959 della Fiera Campionaria di Milano con tanto di “staffieri” in guanti bianchi (sullo sfondo si notano frequentatori, non operatori degli stand. Giornate fine settimanali, “post istituzionali” nella edizione del 1959 ?). ——————————————————————————————————————-Bè… nel secondo anno del “Miracolo economico italiano” (il Boom economico avvenuto tra il 1958 e 1962, venne stroncato con la morte misteriosa e non casuale di Enrico Mattei, manager ENI-AGIP, a Bascapè, tra Pavia, Melegnano e Milano , il 27 Ottobre 1962)… buona parte del benessere di regioni italiane localizzate nel centro-sud italiano derivava dai trasferimenti di denaro degli immigrati e ancor di più dal prelievo fiscale di impiegati ed operai di città come Torino, Milano, Genova, Brescia, Padova, Mestre e Bologna… ——————————————————————————————————————-Una simile donazione era il minimo possibile immaginabile… (dal sapore un poco beffardo) che ministeri romani e pubbliche amministrazioni romane potessero riconoscere ai pochi centri di produzione economica e industriale italiana… (la statua trovò breve “lustro” tra gli stand della Fiera… a quanto pare… finì nel nulla poco tempo dopo…).——————————————————————————————————– La Democrazia Cristiana romana contribuì, sin dalla fine degli anni ’60, a bloccare (a livello di fondi e finanziamenti governativi e parlamentari) progetti e finanziamenti per il potenziamento della rete di trasporti cittadini e regionali… non esitando ad avvalersi dei Democristiani Monzesi… che sin dalla fine degli anni ’60… misero veti e ostruzionismi amministrativi al prolungamento della MM1 Linea Rossa da Sesto Marelli sino a Monza (si … Monza doveva essere servita dalla MM1 sin da mezzo secolo fa…).
    La giunta dorotea monzese della DC sostenne che …. “Monza non sarebbe la periferia operaia di Milano”… e come tale non necessitava di metropolitane ATM-MM. Tale filosofia ebbe replica anche in anni recenti…con l’EXPO.———————————————————————————————————————————————————————————Resta il fatto che Viale Brianza, tra Cinisello e Monza… divenne (negli ultimi decenni) tra le arterie stradali PIU’ CONGESTIONATE AL MONDO… solo Città del Messico, Calcutta e Kampala supererebbero Milano in termini di congestioneamento della circolazione e inquinamento…. che dire… grazie alla DC, PSI, FORZA ITALIA, PD E LEGA… Milano ha ancora servizi pubblici e di trasporto (e con essa la Lombardia) da terzo mondo… ——————————————————————————————————————-La vicenda della Milano Megalopoli progettata negli anni ’60, tarpata (sino a mai realizzarsi) a fine anni ’60 dalla DC e dai socialdemocratici delle giunte monocolore di Milano… ha progressivamente declassato una città ed una regione a una sorta di fanalino di coda del mondo… Alla DC (e curiosamente anche a Mussolini) interessavano solo le industrie di Milano e Sesto San Giovanni…di Torino, Genova, Padova, Mestre e Bologna … industrie che dovevano produrre, intasarsi di manodopera immigrata del mezzogiorno italiano… e anche… di dumping sociale, fenomeno attuale che esisteva, però, anche in quel periodo… oggi le cose vanno ancor peggio… (da 170 anni vige il veto italiano di procedere al risanamento del Sud Italia, sottosviluppo e mafie). Sottosviluppo compensato con una non indifferente immigrazione interna (mai arrestatasi da 73 anni a questa parte), negli ultimi decenni divenuta parallela a quella extracomunitaria, mirata ad occupare i vertici di aziende private, pubbliche, istituzioni e centri di potere del settentrione…————————————————————————————————–Sorge il dubbio che lo scenario attuale (una Italia ridotta ad un unico Regno delle due Sicilie) sia quello che si prefissarono, verso metà del 1800, le massonerie inglesi, Napoleone, i Savoia, Cavour, Garibaldi, Mazzini e simili… Dietro alle “austerity” romano-dorotee-democristiane… si nascondevano le correnti andreottiane e cossighiane… e anche la P2 di Gelli… per non citare la CIA i cui uffici esteri (Public Relation) chiesero (persino) a Giulio Andreotti di intercedere verso la dirigenza OLIVETTI di Ivrea perche’ questa smettesse di investire in ricerca e tecnologia informatica… dato che aveva osato commercializzare, negli USA, il primo computer scientifico da scrivania… lo storico “PROGRAMMA 101” Olivetti (faceva concorrenza alla IBM ed alla HP, quest’ultima copio’ il computer da tavolo PROGRAMMA 101 e ne nacque un intrigo internazionale…). ——————————————————————————————————————-Si certo… Olivetti non era una realtà industriale di Milano ma a Milano il Politecnico (in sinergia col politecnico di Torino) aveva sviluppato divisioni di ricerca elettronica e meccanografica (i computer anni ’60 non possedevano memorie al silicio ma ferromagnetiche) dove gli ingegneri Olivetti svolgevano ricerche universitarie (anche l’ENI svolgeva ricerche nucleari presso il Politecnico di Milano).———————————————————————————————————- La DC romana e nazionale era la mano esecutrice della CIA… Nel riquadro sottostante a questa foto il “Carosello” anni ’60 (concepito per i network televisivi USA) del computer da tavolo… italiano-piemontese (ed anche milanese) “Programma 101” della Olivetti…I vari contenitori “desktop” dei sistemi operativi Microsofto Windows, IOS di Apple e di Linux derivano, dopo oltre mezzo secolo, dalla filosofia del “computer da scrivania”, introdotta dalla Olivetti.—————————————————————————————————— Olivetti non rappresento’ Milano ma aveva molta ricerca tecnologica a Milano… ————————————————————————————————————— Come già accennato in cronologie di alcune settimane fa, l’unico esponente politico DC che si sottrasse all’autodistruzione programmata della Nazione, voluta dalla DC, su pressioni della CIA, fu Amintore Fanfani. Egli non condivideva la sudditanza DC (correnti andreottiane) alle egemonie imperialistiche anticomuniste e antidemocratiche dell’amministrazione di Washington (malgrado Fanfani fosse sovente ridicolizzato da diversi imitatori della RAI, incluso il povero Alighiero Noschese, vittima di debolezze che lo fecero tesserare alla loggia massonica P2, morendo in circostanze misteriose nel Novembre 1979… vittima di un suidicio molto dubbio…). Fonte fotografica : Milano Today.

    BIgletto cartaceo ATM del 2005, serie commemorativa 75 anni ATM (1931-2005/06). Obliterato il 20 Dicembre 2005, ritrae un'altra vettura filoviaria TECNOMASIO-Officine della Stanga di Padova, messa in esercizio nel 1941. L'ingegneria della vettura non di discosta molto dalla "Isotta Fraschini" del 1939, ritratta nell'immagine sottostante. Le officine produttrici sono sempre le stesse, gli accorgimenti meccanici molto simili. (Fonte fotografica : metroetram.it)

    Biglietto cartaceo ATM del 2005, serie commemorativa 75 anni ATM (1931-2005/06). Obliterato il 20 Dicembre 2005, ritrae un’altra vettura filoviaria TECNOMASIO-Officine della Stanga di Padova, messa in esercizio nel 1941. L’ingegneria della vettura non di discosta molto dalla “Isotta Fraschini” del 1939, ritratta nell’immagine sottostante. Le officine produttrici sono sempre le stesse, gli accorgimenti meccanici molto simili. (Fonte fotografica : metroetram.it)

    Aeroporto Forlanini 1957. Manifestazione aerea MAB. In primo piano il telaio alare di un aereo biplano, forse in dotazione nella Prima Guerra Mondiale.

    Aeroporto Forlanini 1957. Manifestazione aerea MAB. In primo piano il telaio alare di un aereo biplano, forse in dotazione nella Prima Guerra Mondiale.

    Biglietto cartaceo ATM anno 2005 obliterato 30/11/2005. Serie commemorativa "flotta" filoviaria storia ATM. Filobus Tecnomasio-Officine della Standa di Padova, in dotazione nel parco foloviario ATM dal 1939 (inizio periodo bellico). Il filobus nonostante fosse composto da due "cabine" intercnonnesse non era un veicolo snodato (i "soffietti" intermedi fungevano da assecondamento alle oscillazioni verticali prodotte dai dislivelli e dissesto del manto stradale. Il filobus era dotato di un terzo asse posteriore controsterzato rispetto alle manovre gestite dal manovratore sull'asse di trazione anteriore. Lo sterzo del volante verso sinistra corrispondeva ad una contromanovra di verso opposto (verso destra) dell'asse posteriore (allo scopo di assecondare la manovra, ridurre i possibili sbandamenti errori di manovra e scarrucolamenti dei due trolley a pattino.

    Biglietto cartaceo ATM anno 2005 (sostituito dai biglietti a banda magnetica l’anno successivo) obliterato il 30/11/2005. Serie commemorativa (1931-2005/06) dei 75 anni di ATM. Il filobus ritratto è parte della “flotta” filoviaria storica ATM. Filobus Tecnomasio-Officine della Stanga di Padova (vetture identificate anche col nome “Isotta-Frascini”, forse riconducibile al nome dei progettisti), in dotazione nel parco filoviario ATM dal 1939 (inizio periodo bellico). Il veicolo filoviario, nonostante fosse composto da due “cabine/casse” interconnesse, non era un veicolo autosnodato (i “soffietti” intermedi fungevano da assecondamento alle oscillazioni verticali prodotte dai dislivelli e dissesto del manto stradale). Il filobus era dotato di un terzo asse posteriore controsterzato rispetto alle manovre gestite (dal manovratore) sull’asse di trazione anteriore. Lo sterzo del volante verso sinistra (o verso destra) corrispondeva ad una contromanovra di verso opposto dei pneumatici dell’asse posteriore (allo scopo di assecondare la manovra, ridurre i possibili sbandamenti laterali, errori di manovra e scarrucolamenti dei due trolley a pattino).

    Conca dell'Incoronata al Naviglio della Martesana. 1920 circa. Fonte fotografica: Wikipedia

    Conca dell’Incoronata (prossima al Ponte dele Gabelle) al Naviglio della Martesana. 1920 circa. Fonte fotografica: Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Conca_dell%27Incoronata)

    Milano Porta Romana Missori periodo bellico o successivo al 25 Aprile '45. I resti del Palazzo Sfondrati e Casa Valerio (edifici non più esistenti) in Piazza Erculeia 11 all'indomani dei bombardamenti angloamericani. La fonte storica e fotografica è Lombardia beni Culturali di sui si allega un trafiletto di riferimento storico (la Foto è di Emmer Claudio). "Note: Nella foto è ritratto Palazzo Sfondrati danneggiato dai bombardamenti, con la vicina Casa Valerio, anch'essa danneggiata. I due edifici, entrambi di origine antica, vennero demoliti e sostituiti da due nuove costruzioni: del primo è stata mantenuta solo una porzione di facciata, col portale quattrocentesco e due finestroni gotici riaperti al primo piano; del secondo solo lo spigolo ad angolo con via Rugabella."

    Milano Porta Romana-Missori, periodo bellico o successivo al 25 Aprile ’45. I resti del Palazzo Sfondrati e Casa Valerio (edifici non più esistenti) in Piazza Erculeia 11 all’indomani dei bombardamenti angloamericani. La fonte storica e fotografica è Lombardia beni Culturali di sui si allega un trafiletto di riferimento storico relativo alla sorte, post bellica, di questo palazzo (la Foto è di Emmer Claudio).
    “Note: Nella foto è ritratto Palazzo Sfondrati danneggiato dai bombardamenti, con la vicina Casa Valerio, anch’essa danneggiata. I due edifici, entrambi di origine antica, vennero demoliti e sostituiti da due nuove costruzioni: del primo è stata mantenuta solo una porzione di facciata, col portale quattrocentesco e due finestroni gotici riaperti al primo piano; del secondo solo lo spigolo ad angolo con via Rugabella.”

    Palazzo Sfondrati, resti di un'ala della sua facciata, all'indomani dei bombardamenti angloamericani. Fonte fotografica e storica : Lombardia beni culturali.

    Milano-Porta Romana-Missori (periodo bellico). Palazzo Sfondrati (Piazza Erculeia 11), resti di un’ala della sua facciata, all’indomani dei bombardamenti angloamericani. L’edificio non venne piu’ recuperato e successivamente abbattuto. Fonte fotografica e storica : Lombardia beni culturali.

     Milano Ticinese. Via Scaldasole nei primi anni '70. Fonte fotografica : Flickr

    Milano Ticinese. Via Scaldasole nei primi anni ’70. Fonte fotografica : Flickr

    Via Osti vista da Corso di Porta Romana. In fondo a Via Osti l' Ospedale Maggiore, poi divenuto Università Statale. (Fonte Urbanfile)

    Via Osti vista da Corso di Porta Romana (anni ’30 del 1900).
    In fondo a Via Osti l’ Ospedale Maggiore, poi divenuto Università Statale. (Fonte Urbanfile)

    Vicolo S. Giovanni sul Muro, 1970 circa. Fonte fotografica:Urbanfile

    Vicolo S. Giovanni sul Muro, 1970 circa. Fonte fotografica:Urbanfile

    Milano Stazione centrale (Milano Centrale FS) 1969 circa. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

    Milano Stazione centrale (Milano Centrale FS) 1969 circa. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

    Milano Stazione Centrale 1969 (Milano Centrale FS), 1969. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

    Milano Stazione Centrale 1969 (Milano Centrale FS), 1969. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

    Osteria Conca Fallata con Cochi e Renato (anni '60). Fonte fotografica Pinterest.com

    Osteria Conca Fallata con Cochi e Renato (anni ’60). Fonte fotografica Pinterest.com Malgrado Getty-Images abbia marchiato l’immagine con potenziali vincoli di “copyrighter”, la foto appare come un fotomontaggio, fose di promozione pubblicitaria all’attività di ristoro illustrata nell’immagine. E’ improbabile che Cochi Ponzoni e Renato Pozetto abbiano mai frequentato o quanto meno “fotograficamente posato” in tale contesto… lo si deduce dall’assenza di ombre “solari” dei due soggetti cine-televisivi apparentemente ritratti.

    Milano Ticinese,Via Filippo Argelati (vista da Piazza Arcole), 1975 circa. Fonte fotografica : Archivio Paolo Monti (autore della foto).

    Milano Ticinese,Via Filippo Argelati (vista da Piazza Arcole), 1975 circa. Il basso parapetto di cemento sovrasta il canale della Roggia Boniforti. Fonte fotografica : Archivio Paolo Monti (autore della foto). Una nota: Oggi questo angolo è irriconoscibile per colpa di quanto si sia costruito e modificato. La fonte fotografica è priva di localizzazione dell’immagine e per riconoscere la via… il requisito necessario è l’averci abitato nelle vicinanze sin dagli anni ’60… E’ indubbio che la tutela storica ed edilizia del passato di Milano sia stata in buona parte polverizzata dalle amministrazioni Lega-Centro Destra e Centro Sinistra degli ultimi 25 anni… per contro, tali giunte, hanno sopperito alla cancellazione della storia di Milano con dubbie pagine Facebook dedicate a Milano, Milano secolare, e quartieri dei Navigli vari…

    Milano Sempione 1983 di Mario Taito tumblr

    Milano 1983. (la Via della casa di corte/ringhiera non è precisata e non permette identificazione). La didascalia cita genericamente “quartiere Sempione” (in realtà piuttosto avaro di case di ringhiera). La delicatezza dei tratti del volto farebbero pensare ad una giovane donna eritrea (o somala). Nel 1983 l’immigrazione esterna (quella interna era classificata come immigrazione dalle regioni del sud italiano), in Italia ed a Milano, era un fenomeno molto contenuto, quasi inesistente e le presenze extracomunitarie provenivano da “assi genitoriali” degli ex deportati eritrei (e somali) durante le maldestre e disastrose campagne coloniali del Ventennio fascista, condotte, senza risparmio di genocidi… in Eritrea e Somalia. In realtà alcuni di essi, al termine della seconda guerra mondiale, scelsero di restare in Italia ed i Tribunali Internazionali dei diritti umani sancirono forme di riscatto e risarcimento (post crimini di guerra di cui l’Italia si rese protagonista) a queste popolazioni nell’essere integrate e agevolate nel loro trasferimento in Italia o nel permanervici (anche per generazioni). Milano e Roma furono, negli anni dell’immediato dopoguerra sino agli anni ’80, le città con le maggiori presenze somale ed eritree. Fonte fotografica : http://casedellavetra.tumblr.com

    Piazza Fontana devastata dai bombardamenti del 1943. Fonte fotografica : storiemilanesi.org

    Milano, Piazza Fontana devastata dai bombardamenti del 1943. Fonte fotografica : storiemilanesi.org

    Piazza Fontana distrutta dai bombardamenti angloamericani del 1943. Era una strategia della tensione, sicuramente indotta per indebolire il Regime Nazifascista e spingere la popolazione alla Resistenza Civile ed alla ribellione verso questo potere precostituito che aveva trascinato il mondo occidentale (e anche Sovietico, quest’ultimo non del tutto estraneo a patti sotterranei con Hitler… stesse considerazioni anche per UK e USA che elogiarono quest’ultimo e Mussolini come baluardi dell’anticomunismo…) verso la seconda guerra mondiale.

    Non possiamo però nascondere la testa nella “sabbia” davanti a versioni alternative della storia che proprio si consumava nel periodo di questi bombardamenti…(sicuramente speculative, forse di puro complottismo…ma come si diceva a Milano un tempo… “fa ballà l’oeucc”…)

    Hitler era un agente informativo inglese

    https://guardforangels.altervista.org/blog/2013/10/hitler-era-agente-inglese/

    Speculazioni complottiste o mezze verità diffuse dopo oltre 70-80 anni dai fatti ? Difficile rispondere…Se fosse vero potremmo sostenere che gli alleati non furono realmente alleati ma contribuirono a trascinare Europa e Italia nell’apocalisse del Nazifascismo prima e della guerra poi per inginocchiare economicamente la medesima Europa ? (e pilotarne la ricostruzione post bellica secondo regole e leggi che misero in ginocchio la ex superpotenza Europa declassata a semplice continente fisico politico in sostituzione della neo superpotenza USA ?… dal 1945 sino ad oggi…).

    Seveso Luglio 1976

    Provincia di Milano, 10 Luglio 1976. Il disastro chimico della ICMESA (azienda chimica con titolarità elvetica) di Seveso. Pare che l’errore umano fosse all’origine del più grave disastro ambientale mai avvenuto (dall’inizio dell’era industriale). Fonte fotografica Corriere della Sera. Fonti storiche: https://www.corriere.it/extra-per-voi/2016/06/21/eredita-seveso-quarant-anni-la-nube-tossica-icmesa-c9485938-37bf-11e6-ad05-6c8e02b5840c.shtml —- https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Seveso —- https://it.wikipedia.org/wiki/ICMESA

    Cinelandia ICETStudios Cologno Monzese

    Cologno Monzese (futuro Viale Europa) 1964 circa. Il cantiere ritratto nella foto era commissionato dalla ICET (produzione e distribuzione cinematografica e pubblicitaria) che nel 1945 acquisì alcuni ettari di terreno al quartiere Barona-San Cristoforo (Via Pestalozzi 18 e successivamente anche aree dismesse site al 10 di Via Pestalozzi nelle immediate vicinanze della Cascina Palazzo). Nel 1956 nacque una controllata della ICET, la “ICETStudios” con produzioni sempre in Barona. ICETStudios produsse diversi “Caroselli”, molti girati tra le Vie Pestalozzi e Watt e lungo vie limitrofe tra San Cristoforo e Piazza Miani (spot qiasi del tutto introvabili, qualcosa venne trasmesso negli anni ’90 dal programma “Teche” RAI 3). La palazzina ritratta nella foto, verso la seconda metà degli anni ’70, dopo che le produzioni CINELANDIA cessarono, e dopo che la CINERIZ produsse scene d’interni nei teatri di ripresa e di posa di CINELANDIA, venne ceduta dalla CINERIZ (Gruppo Rizzoli, Via Angelo Rizzoli 2-Crescenzago Milano, oggi non piu’ esistente in tale sede) alla RIZZOLI (ramo televisivo). Nel 1977 circa vennero allestiti i nuovi studi di TAM Telealtomilanese in una “comproprietà” tra RIZZOLI, Giuseppe MANCINI e Renzo VILLA. In realtà TAM esisteva già da prima, sin dal 1975 (Busto Arsizio), fondata da MANCINI e VILLA con direzione artistica e televisiva di TORTORA … ma venne oscurata dalla magistratura per violazioni dell’allora Monopolio RAI (divieto di trasmissione via etere e notiziari televisivi). Tortorà fondo’ successivamente, sempre nel 1977 (insieme a Renzo VILLA) Antenna3Lombardia. Le produzioni TAM di Cologno Monzese cessarono nel 1981 e nel 1983 l’edificio venne rilevato da FININVEST (la palazzina storica qui ritratta è quella che si trova sul lato destro dell’ingresso MEDIASET di Viale Europa a Cologno Monzese). Tale palazzina ospitò, dal 1965 sino al 1976 circa le produzioni ex ICET sopra menzionate. Fonte fotografica e storica http://www.icetstudios.com/Dynamic/SingleItem,intLangID,1,intCategoryID,28.html

    Maggiori dettagli sulla storia degli stabilimenti ICET nell’articolo dedicato alla Storia del quartiere Barona di Milano.

    Milano, tra Via Ripamonti e il Corvetto. Via Condino (1970 circa o successivamente), secondaria di Viale Ortles. "Artwork", (assimilabile ad una forma "kafkiana" di Arte stradale (il titolo è "Commutatore"). L'allestimento è di Ugo La Pietra (allestimenti simili anche in Corso Buenos Aires sempre nello stesso periodo). L'astrazione razionalista degli anni '70 trovava anche queste forme di espressione "artistica". Fonte fotografica : https://theartstack.com/artist/ugo-la-pietra/commutatore

    Milano 1970, tra Via Ripamonti e il Corvetto. Via Condino (1970 circa o successivamente), una strada secondaria compresa tra Viale Ortles e Via Quaranta. “Artwork”, (assimilabile ad una forma “kafkiana” di Arte stradale). Il titolo è “Commutatore”. L’allestimento è di Ugo La Pietra (allestimenti simili anche in Corso Buenos Aires sempre nello stesso periodo). L’astrazione razionalista degli anni ’70 trovavaforma anche queste modalità di espressione “artistica”. E’ evidente l’aspetto austero e industriale delle periferie milanesi degli anni ’70. Uno scenario andato completamente perso negli ultimi 20-25 anni. Oggi nelle stesse vie qui ritratte abbondano hard-discount, centri commerciali di elettronica di consumo, supermarket in ogni dove e squallidi e solitari condomini “alvevare” fatti col cemento depotenziato ma i cui appartamenti sono quotati come ad Hollywood e Beverly Hills. Fonte fotografica : https://theartstack.com/artist/ugo-la-pietra/commutatore (nel merito della localizzaione della foto, vedesi immagine e didascalie sottostanti a corredo di contenuti diffamatori postati da un esagitato co-autore di Milano Sparita Skyscrapercity e della pagina Fb Da Milano alla Barona).

    Un esagitato, ex sanbabilino del forum Milano Sparita Skyscrapercity e co autore della pagina Da Milano alla Barona, accusa di ignoranza topografica, l'autore di questo sito, per aver confuso la Via Adamello (vedesi foto soprastante, quella in bianco nero del 1970, una installazione artistica) con la Via Condino. Google streetview qualifica come Via Adamallo (fare riferimento alla schermata google street view) quella che è in realtà Via Condino. Al "gentiluomo" che passa il tempo, durante l'orario di lavoro, a smanettare con google street nella incerta ricerca di errori altrui, si consiglia di rivolgere le lamentele alla multinazionale che gestisce tale applicazione internet, sovente disallineata per quanto riguarda le vie e le numerazioni civiche. Non tutti hanno tempo da perdere, come il signore, ad attraversare in auto tutte le vie di Milano oggetto di pubblicazione fotografica storica. Se lio, anche durante l'orario di lavoro, puo' concedersi questo lusso, gliene facciamo le nostre più vive congratulazioni. Non tutti, come lui, hanno tempo da perdere, anzi da sprecare.

    Un esagitato, ex sanbabilino del forum Milano Sparita Skyscrapercity e co autore della pagina Da Milano alla Barona, accusa di ignoranza topografica e squilibrio mentale l’autore di questo sito, per aver confuso (secondo la sua versione esagitata) la Via Adamello (vedesi foto soprastante, quella in bianco nero del 1970, una installazione artistica) con la Via Condino. Google streetview qualifica come Via Adamello (fare riferimento alla schermata google street view) quella che è in realtà Via Condino. Al “gentiluomo” che passa il tempo, durante l’orario di lavoro, a smanettare con google street nella incerta ricerca di errori altrui, si consiglia di rivolgere le lamentele alla multinazionale che gestisce tale applicazione internet, sovente disallineata per quanto riguarda le vie e le numerazioni civiche di tutte le città e paesi fotograficamente censiti da Google Corporation. Non tutti hanno tempo da perdere, come il signore, ad attraversare in auto tutte le vie di Milano oggetto di pubblicazione fotografica storica. Se tale soggetto, anche durante l’orario di lavoro, puo’ concedersi questo lusso, gliene facciamo le nostre più vive congratulazioni. Non tutti, come lui, hanno tanto tempo da perdere, anzi da sprecare.

    Milano-Ronchetto delle rane/Gratosolio (anni 60). Antica Osteria di Ronchettino. Archivio fotografico Virgilio Carnisio.

    Milano-Ronchetto delle rane/Gratosolio (anni ’60). Antica Osteria di Ronchettino. Archivio fotografico Virgilio Carnisio.

    Viale Fulvio Testi 1972

    Milano-Niguarda/Zara, Giugno 1972. Vettura “28” (serie 1928) sperimentale in Viale Fulvio Testi (prossimo a Piazza Istria). Il termine sperimentale è conseguenza del fatto che durante l’estate del 1972 inizialmente solo una vettura di prova “jumbotram” 4800 (insieme a questa vettura in foto) furono state dotate di pantografo (detto anche semipantografo dato che non formerebbe il classico rombo dei pantografi ferroviari di vecchia concezione). Le linee aeree di captazione elettrica (nei primi anni ’70) erano ancora concepite per l’asta tradizionale (la nota “perteghetta” o trolley). ATM voleva capire che tipo di problemi sarebbero occorsi all’elemento strisciante dei pantografi alimentati da linee elettriche rettilinee (sino a quel periodo perfettamente “dritte” per evitare scarrucolamenti dei vecchi trolley). Viale Zara/Fulvio Testi erano (e sono tutt’oggi) tratti rettilinei estesi per vari chilometri, tratti nei quali i cavi aerei di alimentazione erano (in quel periodo) perfettamente paralleli alla direzione di marcia dei tram, estesi per lunghissimi percorsi (percorsi ovviamente ideonei per questi “stress test”). Dopo alcuni mesi di sperimentazione (a cui vennero aggiunte ulteriori vetture “28” patografate in esercizio della linea tram 2, alcune di esse ancora in verde ministeriale) emersero i problemi di quanto già sospettato, ovvero che l”elemento strisciante si logorava solo in una piccola parte intermedia, ovvero proprio nel punto dove avveniva il contatto strisciante con il cavo di alimentazione elettrica. Gli attriti logoravano e incavavano solo la parte centrale, rendendo, in breve tempo, inservibile l’elemento strisciante del pantografo. La soluzione ? Avviare un piano di sostituzione delle linee aeree con nuove linee elettriche compatibili col pantografo (angolazioni variabili del cavo lungo i tratti rettilinei in modo da ampliare e redistribuire la superficie di strisciamento, prevenendo logorii solo nel punto centrale… in termini semplificati… linee aeree zigzaganti). Il ricablaggio delle linee tramviarie ebbe inizio dall’estate del 1973 per completarsi verso la fine del 1977, inizio 1978. Durante quel periodo moltissime vetture erano dotate di doppia alimentazione, trolley + pantografo anche se l’elemento di captazione utilizzato rimase (quasi sempre) il trolley sino alla conversione totale di tutte le tratte con linee convertite a pantografo (solo le tramvie extraurbane rimasero temporaneamente escluse dall’innovazione). Nel periodo di transizione erano frequentissimi gli scarrucolamenti dovuti alle variazioni di angolazione dei cavi. Come accennato sopra, la vettura sperimentale nella foto venne poi affiancata da altre “28” sperimentali (pantografate) in esercizio sulla linea tramviaria 2, da Lunigiana-Stazione Centrale sino a Largo Bignami (sempre su linea per trolley, successivamente ricablata, verso il 1974/75, con linee aeree per pantografo, Questo avvenne solo successivamente alla conversione per il trolley delle linee 15 (la prima a beneficiare di tale conversione sin dal 1973/74) e 24. (Fonte fotografica e spunti tecnici: Clamfer)

    Milano e la mala-liggera

    http://artdirectory-marussi.it/news/milano-e-la-mala-storia-criminale-della-citta-palazzo-morando-milano-finissage-11022018/nggallery/thumbnails/pid–milano-e-la-mala-palazzo-morando-milano-8112017-%C2%A9-gianni-marussi-020/page/2
    Una breve nota relativa alla “mala” di Milano (la Liggera). Da Osoppo a Vallanzasca i metodi cambiarono (soprattutto con Vallanzasca) e assunsero i toni ed i metodi paramafiosi della malavita del mezzogiorno italiano (con buona pace degli italianisti, dei meridionalisti… e dei benpensanti). Eposizioni fotografiche e convegni del genere sono sicuramente interessanti e utili… peccato che nella rassegna (che si esaurisce intorno al 1977 con l’arresto del “bel Renè”… che non aveva rapporti con le mafie e reali crimini organizzati… era semmai un pericolo sociale a se stante…) ci si è dimenticati che nel 1977 la “Milano Nera”… delle banche private (tipo la RASINI di Piazza Mercanti) erano già molto floride e con esse la EDILNORD… con un imprenditore emergente che nel 1978 lanciava “via etere” Milano TV Canale 58 (nei condomini di Segrate-Palazzo dei Cigni, costruiti anche con i fondi neri del riciclaggio bancario…) e che la Mala milanese stava facendo un salto di qualità che vide, nel 1994, un Primo Ministro già proprietario di quattro televisioni (Canale 5, Italia 1, Rete4, Telepiù) e varie testate giornalistiche… inutile dire quanta “Mala” oggi domini milano, dalle mafie nigeriane, cinesi e rumene alla ‘ndrangheta… ma non se ne parla e non se ne organizzano convegni… dato che queste mafie (soprattutto la ‘ndrangheta) vincono appalti nel Tribunale di Milano e presso altre istituzioni, co-gestirono EXPO 2015 e costruiscono grattacieli e condomini alveare… rinnovando una falsa immagine di una Milano “capitale della finanza” … una realtà ormai estinta da decenni ma mantenuta viva da inciuci politici tra centro destra e centro sinistra….

    Milano, Corso Buenos Aires 42 nel 1953/54 circa. Il "baretto" ritratto nella foto (divorata da umidità e muffe ma grazie a questo ancor più suggestiva) esiste ancora. (Fonte fotografica omessa per evidenti motivi di pubblicità non autorizzata).

    Milano, Corso Buenos Aires 42, 1955 circa. Il “baretto” ritratto nella foto (“divorata” da umidità e muffe ma grazie a questo ancor più suggestiva) esiste ancora. (Fonte fotografica omessa per evidenti motivi di pubblicità non autorizzata).

    Milano Crescenzago. Naviglio della Martesana. Datazione non indicata, forse primo o secondo decennio del 1900. Fonte: Lombardia beni culturali.

    Milano Crescenzago. Naviglio della Martesana.
    Datazione non indicata, forse primi del ‘900/primo decennio del 1900. Fonte: Lombardia beni culturali.

    Cantiere Idroscalo con draga a pale meccaniche (1930 circa). Fonte web Milano città delle scienze,

    Cantiere Idroscalo con draga a pale meccaniche (1930 circa). Fonte web Milano città delle scienze,

    Cantiere Idroscalo di Milano nel 1929. Fonte web Milano città delle scienze da archivio Intesa San Paolo.

    Cantiere Idroscalo di Milano nel 1929. Fonte web Milano città delle scienze da archivio Intesa San Paolo.

    Idroscalo di Milano 1929. Draga dei cantieri di scavo per la realizzazione del bacino artificiale Idroscalo. Fonte: web Milano città delle scienze.

    Idroscalo di Milano 1929. Draga dei cantieri di scavo per la realizzazione del bacino artificiale Idroscalo. Fonte: web Milano città delle scienze.

    Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate dai partiti di centro destra italiani e dai movimenti politici neofascisti) attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota "Strategia della tensione" coordinata anche dal "Venerabile" massone (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un'organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) Licio Gelli e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche' prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano e una maggiore rappresentativita' istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche' negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d'acquisto degli strati sociali operai e proletari. (Fonte fotografica cinquantamila.it)

    Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate per decenni ed atualmente osteggiate dai partiti dell’alleanza di centro destra, recentemente acclarata come la migliore possibile dall’attuale Presidente Trump, il negazionismo viene condiviso anchee dai movimenti politici neofascisti attuali) attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro e sua scorta, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota “Strategia della tensione” coordinata anche dal “Venerabile” massone (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un’organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) Licio Gelli e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche’ prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano con una maggiore rappresentativita’ istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche’ negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d’acquisto agli strati sociali operai e (detti anche proletari). Gli effetti delle ingerenze dell’amministrazione d’oltreoceano sono presenti ed esecutivi anche oggi, vedasi anche le vittorie schiaccianti di partiti politici di estrema destra, la precarietà, i divari reddituali sempre più crescenti tra ricchi e poveri e le macellerie sociali ancora in essere. Oggi l’amministrazione d’oltreoceano (prima citata) ha optato per “l’invasione pacifica” e non ha più bisogno di simili attentati. Proselitismo politico ed elettorale, disinformazione e spionaggio di massa sono condotti tramite Facebook, Twitter, Yahoo e altri social (sono verità note a qualche miliardo di persone anche se quel miliardo è diventato succube di queste tecnologie). Gli scandali recenti a carico di Fb (che sono la punta dell’iceberg e coinvolgono anche altri social americani) dimostrano cosa accade ai dati di coloro che si iscrivono su tali social. Nessuno ci obbliga (o quasi) ad avvalersi di tali servizi… servirebbe un piccolo sforzo per liberarsene per sempre…dato che sovente siamo noi i primi dittatori di noi stessi… (Fonte fotografica cinquantamila.it)

    (tre immagini “OT = Out of thene = fuori tema… l’articolo tratta fatti e immagini dal periodo bellico sino al 1992 circa).

    Accesso al Laghetto di Santo Stefano, foto scattata verso il 1855. "Il laghetto di Santo Stefano è stato un piccolo bacino acqueo artificiale situato a Milano a lato della Ca' Granda, edificio un tempo ospitante l'Ospedale Maggiore di Milano e ora sede dell'Università degli Studi del capoluogo lombardo, finalizzato all'attracco dei barconi provenienti dai Navigli milanesi che trasportavano il marmo di Candoglia per il cantiere del Duomo di Milano. Il laghetto di Santo Stefano fu realizzato alla fine del XIV secolo e venne interrato nel 1857 per motivi di igiene pubblica. Si trovava in corrispondenza dell'incrocio delle moderne via Laghetto e via Francesco Sforza, dove ancora oggi è presente uno slargo. Era chiamato anche laghetto nuovo per distinguerlo dal laghetto di Sant'Eustorgio, che fu realizzato prima del 1211 e che per tale motivo era anche denominato laghetto vecchio". Immagine e didascalia tratte da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Laghetto_di_Santo_Stefano

    Accesso al Laghetto di Santo Stefano, foto scattata verso il 1855. “Il laghetto di Santo Stefano è stato un piccolo bacino acqueo artificiale situato a Milano a lato della Ca’ Granda, edificio un tempo ospitante l’Ospedale Maggiore di Milano e ora sede dell’Università degli Studi del capoluogo lombardo, finalizzato all’attracco dei barconi provenienti dai Navigli milanesi che trasportavano il marmo di Candoglia per il cantiere del Duomo di Milano.
    Il laghetto di Santo Stefano fu realizzato alla fine del XIV secolo e venne interrato nel 1857 per motivi di igiene pubblica. Si trovava in corrispondenza dell’incrocio delle moderne via Laghetto e via Francesco Sforza, dove ancora oggi è presente uno slargo. Era chiamato anche laghetto nuovo per distinguerlo dal laghetto di Sant’Eustorgio, che fu realizzato prima del 1211 e che per tale motivo era anche denominato laghetto vecchio”. Fonte fotografica e storica tratte da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Laghetto_di_Santo_Stefano

    Laghetto_di_Santo_Stefano_dipino XIX secolo (Fonte: wikipedia)

    Laghetto_di_Santo_Stefano_dipino XIX secolo (Fonte: wikipedia)

    Dopo la copertura... VIa Laghetto-trasformata in deposito carrozze. (fonte fotografica : Urbanfile)

    Dopo la copertura… VIa Laghetto-trasformata in deposito carrozze. (fonte fotografica : Urbanfile)

    Viale della Liberazione 1989 circa. Fonte:Urbanfile

    Viale della Liberazione (fine anni ’80). Fonte:Urbanfile

    https://milanobarona.altervista.org/wp-content/uploads/2016/08/Sala-comando-stabilimenti-chimici-Montedison-Bovisa-(anni 60), Fonte fotografica : Pinterest.

    Sala-comando-stabilimenti-chimici-Montedison-Bovisa-(anni 60), Fonte fotografica : Pinterest.

    Gasometri Bovisa

    Gasometri Bovisa

    Officine del gas della Bovisa (Union des Gaz/Montecatini Edison). Approfondimenti storici e tecnici: http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/gas/gas.htm

    Officine del gas della Bovisa (Union des Gaz/Montecatini Edison). Approfondimenti storici e tecnici: http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/gas/gas.htm

    Gorla. Naviglio della Martesana-Ponte-Vecchio-Villa Angelica (anni 50). Fonte: milano.repubblica.it

    Gorla. Naviglio della Martesana-Ponte Vecchio-Villa Angelica (anni 50). Fonte: milano.repubblica.it

    1950 circa, Piazza Duomo e una fontanella "vedovella" fuori standard. Fonte: Milanocontemporanea.com

    1950 circa, Piazza Duomo e una fontanella “vedovella” di forma, materiale e colori un poco fuori standard. Fonte: Milanocontemporanea.com

    Naviglio della Martesana e lavaggio manuale delle automobili negli anni 60. Un'abitudine molto diffusa negli anni '60 e '70 con impatti di inquinamento non indifferente per i Navigli di Milano, Fonte: Pinterest

    Naviglio della Martesana e lavaggio manuale delle automobili negli anni 60. Un’abitudine molto diffusa negli anni ’60 e ’70 con impatti di inquinamento non indifferente per i Navigli di Milano, Fonte: Pinterest

    La Milano che molti hanno dimenticato anche nei suoi scenari meno "raffinati". Viale Monza 101, ex Cinamema A.B.C., inaugurato nel 1951, il Cinema VM 18, "Eros Sexy Center" nel 1980. La stessa sala andò a fuoco nel Maggio 1983 a causa di un incendio, sfiorando la tragedia avvenuta qualche mese prima (Febbraio 1983) al Cinema Statuto di Torino. Nel 1980 i videoregistratori Beta2000 o VHS erano dispositivi da ricconi, generalmente nella città di Milano posseduti solo da giornalisti televisivi, personaggi dello spettacolo. Ancor più lontana Internet ed il web... e certe cose solo nei Cinema di periferia venivano programmati. Fonte storiografica e fotografica : GIUSEPPE RAUSA http://www.giusepperausa.it/cinema_a_b_c__-_eros_sexy_cent.html

    La Milano che molti hanno dimenticato anche nei suoi scenari meno “raffinati”. Viale Monza 101, ex Cinema “A.B.C.”, inaugurato nel 1951. La sala Cinema chiuse nel 1980 riaprendo successivamente come sala Cinema VM 18, col nome di “Eros Sexy Center” (sempre nel 1980). Il titolo del film in programmazione fa sorridere… La stessa sala andò a fuoco nel Maggio 1983 (incendio scoppiato durante una proiezione in corso) sfiorando una tragedia simile a quella avvenuta qualche mese prima (Febbraio 1983) al Cinema Statuto di Torino.
    Nel 1980 i videoregistratori Beta2000 o VHS erano dispositivi da ricconi, generalmente nella città di Milano li possedevano solo giornalisti televisivi e sportivi e personaggi dello spettacolo TV. Ancor più lontani erano Internet ed il web… e certe cose solo nei Cinema di periferia venivano programmate (in realtà qulche film “piccante” e qualche spogliarello veniva trasmessi il Sabato notte da emittenti private come Teleradioreporter, Telealtomilanese e Milano TV CH 51). Fonte storiografica e fotografica : GIUSEPPE RAUSA http://www.giusepperausa.it/cinema_a_b_c__-_eros_sexy_cent.html

    Via Senato-Corso Venezia, primo decennio del 1900. Fonte fotografica : Il monitore Milanese (pagina web).

    Via Senato-Corso Venezia, primo decennio del 1900. Fonte fotografica : Il Monitore Milanese (pagina web).

    Porta Genova 1948. Viale Papiniano, Piazzale Cantore e Viale Dannunzio. Fonte fotografica: Urbanfile.

    Porta Genova 1948. Viale Papiniano, Piazzale Cantore e Viale Dannunzio. Fonte fotografica: Urbanfile.

    Darsena 1948. Bambini che giocano sui sabbioni. Archivio fotografico Giancolombo.

    Darsena 1948. Bambini che giocano sui sabbioni. Archivio fotografico Giancolombo.

    tre immagini della Milano inizio ‘900 (piccolo fuori programma per una pagina web riservata al periodo bellico, dopoguerra sino a Tangentopoli…).

    El cadreghée. (un complemento d'arredo molto ambito e scaldato a Palazzo Marino e Pirellone...). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

    El cadreghée. (un complemento d’arredo molto ambito e scaldato a Palazzo Marino e Pirellone…). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

    El brentador (il portatore di vino... che faceva tanti viaggi verso il "Trani"). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

    El brentador (il portatore di vino… che faceva tanti viaggi verso il “Trani”). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

    I ciaparàtt di Miano, inizio secolo XX°. Un mestiere ormai scomparso anche se di ciaparàtt se ne potrebbero trovare in alcuni barlafüs che gestiscono forum come Skyscrapercity e le varia pagine Facebook dedicate a Milano e quartieri... insomma un mestiere che anche oggi offrirebbe braccia idonee per assolverlo con professionalità ;: Fonte. http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

    I ciaparàtt di Miano, inizio secolo XX°. Un mestiere ormai scomparso anche se di ciaparàtt se ne potrebbero trovare in alcuni barlafüs che gestiscono forum come Skyscrapercity e le varia pagine Facebook dedicate a Milano e quartieri… insomma un mestiere che anche oggi offrirebbe braccia idonee per assolverlo con professionalità 🙂

    Fonte. http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

    Via Primaticcio a ridosso di Largo Brasilia 1962. Foto di Ernesto Fantozzi, archivio web Circolo Fotografico Milanese. Questa foto, verso l'autunno del 2015, venne confusa dagli "administrators" della pagina Fbook "Milano Sparita e da ricordare" per Via Inganni.... La "cappellata" venne occultata con sonore censure degli utenti che identificarono la localita' periferica di Milano e ne evidenziarono gli errori di questi autori che dovevano dedicarsi all'agroalimentare UE...

    Via Primaticcio a ridosso di Largo Brasilia 1962. Foto di Ernesto Fantozzi, archivio web Circolo Fotografico Milanese. Questa foto, verso l’autunno del 2015, venne confusa (dagli “administrator” della pagina Fbook “Milano Sparita e da ricordare”) per Via Inganni…. La “svista ” (una trave in un occhio commessa anche dalla Fonte citata in questa immagine… pero’ dalla Pagina “ammiraglia” Milano Sparita e da ricordare Facebook” ci si attendeva una localizzazione da eccellenza… non una svista nella svista… chissà se tutti quei like sono genuini?) venne occultata con sonore censure (banning) degli utenti che identificarono la reale localita’ periferica di Milano e ne evidenziarono gli errori degli autori, alle dipendenze di Zuckerberg… autori che forse dovevano dedicarsi all’agroalimentare UE… E’ indubbio che tali amministratori web e gli amici e colleghi di “merende” (Pensionati Digitali 🙂 )

    di Skyscraprercity (con le relative pagine Fb derivate… dalla Barona alla Pagina Fb della Milano secolare….) rappresentino versioni alquanto incerte della “Storia di Milano” nel World Wide Web…

    Via Larga Piazza- Piazza Beccaria nel 1962, di Fantozzi Ernesto. Fonte: web Circolo fotografico milanese.

    Via Larga Piazza- Piazza Beccaria nel 1962, di Fantozzi Ernesto. Fonte: web Circolo fotografico milanese.

    Radio Milano Vichi Apparecchi Radio di Abbiategrasso (MI). Modello SAMAR prodotto tra il 1962 e il 1968/69 circa. Onde Lunghe-Medie-Corte-Modulazione di frequenza e la possibilità di ricevere in banda audio il canale VHF dell'allora Programma Nazionale RAI (l'attuale RAI 1). Un ottimo apparecchio che come tutte le produzioni MIVAR di Abbiategrasso non risentiva della OBSOLESCENZA PROGRAMMATA. La qualita' dei prodotti MIVAR non sempre coincideva con il rispetto dei diritti sindacali e contrattuali viste anche le intemperanze ideologiche del suo fondatore. Malgrado questo e nonostante il suo fondatore, MIVAR era una eccellenza europea che purtroppo rimase "Cenerentola" Nazionale, spesso adombrata da colossi europei come TELEFUNKEN, SABA, NORDMENTE e anche PHILIPS (malgrado quest'ultima produsse anche in Italia. Fonte fotografica Ebay.

    Radio MIVAR Milano Vichi Apparecchi Radio di Abbiategrasso (MI). Modello SAMAR prodotto tra il 1962 e il 1968/69 circa. Onde Lunghe-Medie-Corte-Modulazione di frequenza e la possibilità (offerta da una valvola oscillatrice locale circuitata in modo opportuno tramite una levetta posteriore) di ricevere, in banda audio, il canale TV VHF dell’allora Programma Nazionale RAI (l’attuale RAI 1). Un ottimo apparecchio che come tutte le produzioni MIVAR di Abbiategrasso non risentiva della OBSOLESCENZA PROGRAMMATA. La qualita’ dei prodotti MIVAR non sempre coincideva con il rispetto dei diritti sindacali e contrattuali viste anche le intemperanze ideologiche del suo fondatore. Malgrado questo e nonostante il suo fondatore (un “toscanaccio”), MIVAR era una eccellenza europea che purtroppo rimase “Cenerentola” Nazionale, spesso adombrata da colossi europei come TELEFUNKEN, SABA, NORDMENDE, Admiral (quest’ultima Italoamericana con stabilimento a Concorezzo) e anche PHILIPS (malgrado anche questo marchio producesse in Italia). Fonte fotografica : Ebay.

    Milano Bovisa. Trattoria del Gasometro (anni '40) in Via Lambruschini. (Fonte: http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina1.htm )

    Milano Bovisa. Trattoria del Gasometro (anni ’40) in Via Lambruschini.
    (Fonte: http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina1.htm )

    Milano Bovisa-Villapizzone. Via Lambruschini nella fine degli anni '60. Fonti: Pinterest.de - Wikipedia

    Milano Bovisa-Villapizzone. Via Lambruschini nella fine degli anni ’60. Fonti: Pinterest.de – Wikipedia

    Anni '70, demolizione controllata ciminiere e impianti di produzione del "Gas di città". In realtà la dismissione di queste vecchie officine precedette la metanizzazione della città di Milano (partita intorno alla metà degli anni '80). Gli impianti nella foto erano demoliti perche' sostituiti da officine di nuova generazione, dismesse verso la metà degli anni '90 con la completa metanizzazione urbana. (Fonte : http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina3.htm ).

    Gasometri della Bovisa, Anni ’70. Demolizione controllata ciminiere e impianti di produzione del “Gas di città”. In realtà la dismissione di queste vecchie officine precedeva la metanizzazione della città di Milano (partita intorno alla metà degli anni ’80). Gli impianti nella foto venivano demoliti perche’ sostituiti da officine di nuova generazione, a loro volta dismesse verso la metà degli anni ’90 con la completa metanizzazione urbana. (Fonte : http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina3.htm ).

    Corso Garibaldi fine anni '60. Fonte : Archivio Virgilio Carnisio (virgiliocarnisio.it)

    Corso Garibaldi fine anni ’60. Fonte : Archivio Virgilio Carnisio (virgiliocarnisio.it)

    Milano-Chiesa Rossa primi anni '60. Via Domenico Savio verso Piazza Abbiategrasso (i condomini visibili nella foto sono verso Via Medeghino-Via Palanti). Fonte: Pinterest.

    Milano-Chiesa Rossa, primi anni ’60. Via Domenico Savio verso Piazza Abbiategrasso (i condomini visibili nella foto sono verso Via Medeghino-Via Palanti). Fonte: Pinterest.

    Piazzale Lagosta- Viale Zara nel 1953. Notare l'assenza di spartitraffico centrale e una sola corsia per senso di marcia. Qualche anno piu' tardi vennero aggiunge due corsie, ridimensionato gli spartitraffici laterali e aggiunto un nuovo spartitraffico centrale.

    Piazzale Lagosta- Viale Zara nel 1953. Notare l’assenza di spartitraffico centrale e una sola corsia per senso di marcia. Qualche anno piu’ tardi, con l’incremento del traffico automobilistico, vennero aggiunge due nuove corsie, ridimensionati gli spartitraffico laterali e aggiunto un nuovo spartitraffico centrale. Fonte: Flickr

    Milano Baggio anni '50. Via Giuseppe Giannella (Fonte: Wikiwand)

    Milano-Baggio (anni ’50). Via Giuseppe Giannella (Fonte: Wikiwand)

    Mario Finocchiaro (autore immagine). Via Padova all'incrocio con Via Adriano (presumibilmente anni '50). Fonte: Circolo Fotografico Milanese.

    Via Padova all’incrocio con il ponticello di Via Adriano che sovrasta il Naviglio della Martesana (presumibilmente anni ’50). Foto di Mario Finocchiaro. Fonte: Circolo Fotografico Milanese.

    Milano Gorla, Naviglio Martesana nel 1969. Lavaggio auto (molto inquinante per il Naviglio) lungo la Via Policarpo Petrocchi,

    Milano Gorla, Naviglio Martesana nel 1969. Lavaggio auto (molto inquinante per il Naviglio) lungo la Via Policarpo Petrocchi.

    Darsena, 1920 circa. Autore sconosciuto. Fonte: Lombardia Beni Culturali.

    Darsena, 1920 circa. La foto è ripresa dal lato attuale di Corso Genova-Piazzale Cantore (il casello daziario è alle spalle del fotografo). Autore sconosciuto. Fonte: Lombardia Beni Culturali.

    Milano-Bicocca, estate 1945, Viale Fulvio Testi (fonte : milano.corriere.it)

    Milano-Bicocca, estate 1945. Ritratto famigliare in Viale Fulvio Testi (fonte : milano.corriere.it)

    Vimodrone (Milano) 1959. Naviglio della Martesana e ritratto famigliare di una foto resa pubblicamente disponobile dalla famiglia che l'ha postata in rete. Fonte : URL.it

    Vimodrone (Milano) 1959. Naviglio della Martesana e ritratto famigliare di una foto resa pubblicamente disponibile dalla famiglia che l’ha postata in rete. Fonte : URL.it

    Terrazza Martini 1960. Gli anni della effimera "Dolce vita" si celebravano anche a Milano. Monica Vitti, Jeanne Moreau, Maria Pia Luzi, Marcello Mastroianni con il regista Michelangelo Antonioni alla presentazione del film "La notte" presso la Terrazza Martini di Milano nel 1960. Locali privilegiati della vita intellettuale e civile italiana, le Terrazze Martini sono fiorite in varie citta' tra la fine degli anni '50 e la prima meta' degli anni '60. Fonte http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/gallery/dettaglio-oggetto-digitale?pid=san.dl.SAN:IMG-00001229&titolo_origine=Galleria%20multimediale&css_tit=gallery-result-tit

    Terrazza Martini 1960. Gli anni della effimera “Dolce vita” si celebravano anche a Milano.
    “Monica Vitti, Jeanne Moreau, Maria Pia Luzi, Marcello Mastroianni con il regista Michelangelo Antonioni alla presentazione del film “La notte” presso la Terrazza Martini di Milano nel 1960. Locali privilegiati della vita intellettuale e civile italiana, le Terrazze Martini sono fiorite in varie citta’ tra la fine degli anni ’50 e la prima meta’ degli anni ’60”. Fonte http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/gallery/dettaglio-oggetto-digitale?pid=san.dl.SAN:IMG-00001229&titolo_origine=Galleria%20multimediale&css_tit=gallery-result-tit

    La "Milano Nera" (riciclaggio) degli anni '60 e '70 e Luigi Berlusconi. L'immagine ritrae il palazzo d'epoca della ex Banca Rasini in Piazza dei Mercanti 7. E' noto persino all'FBI ed alla CIA (che furono anche complici di certi eventi italiani legati alla famiglia Berlusconi) l'origine del riciclaggio del patrimonio di vari esponenti di Cosa Nostra, confluito in tale banca e poi riutilizzato per la scalata imprenditoriale dei Berlusconi, Mediaset inclusa e inclusa Forza Italia con le rispettive coalizioni politiche. Non sono diffamazioni, sono cronache giudiziarie sessantennali che vennero scoperte persino da Nazioni come la Svizzera (scoperte casuale in indagini di narcotraffico condotte con agenti di Polizia infiltrati nei Narcos Sudamericani). Carla Del Ponte mise a tacere parte di tali indagini ma i fatti sono noti al Tribunale di Milano (e molte altre Procure, inclusa Roma) sin dagli anni '60... senza che nulla abbia impedito il raggiungimento dei vertici di potere politico e finanziario-patrimoniale, delle televisioni e dei giornali da parte della famiglia Berlusconi. Questi fatti attualissimi non sono di certo un motivo d'orgoglio per i milanesi e rappresentano una rottura dell'imprenditoria milanese con i vecchi schemi dell'industria, dell'impresa e dell'operosità. E' ovviamente la fine della Città di Milano e dell'intero sistema Italia (come i fatti recenti riconfermano ulteriormente)... una dinastia opprimente che non vede una fine ma che sta cercando di consolidare ulteriormente la propria egemonia politica in Italia... trascinando lo stesso M5S all'interno di una alleanza e complicità decisamente imbarazzante... (fonte fotografica Lombardia Beni Culturali).

    La “Milano Nera” (riciclaggio) degli anni ’60 e ’70 e la direzione commerciale di tale banca da parte di Luigi Berlusconi (era direttore commerciale). L’immagine ritrae il palazzo d’epoca della ex Banca privata Rasini in Piazza dei Mercanti 7. E’ noto persino all’FBI ed alla CIA (che furono anche complici di certi eventi italiani legati alla famiglia Berlusconi) l’origine del riciclaggio del patrimonio di vari esponenti di Cosa Nostra, confluito in tale banca. Molte fonti informative sostengono che tali fondi vennero riutilizzati (anche) per la scalata imprenditoriale dei Berlusconi, Mediaset inclusa ed inclusa (ovviamente) anche Forza Italia con le rispettive coalizioni politiche. Non sono diffamazioni, sono cronache giudiziarie sessantennali (malgrado il Tribunale di Milano abbia politicamente e scandalosamente riabilitato Berlusconi e non abbia mai rinviato a giudizio il diretto interessato per questi fatti). Tranne per noi italiani (e magistratura) sono fatti noti e scoperti persino da Nazioni come la Svizzera (scoperta casuale maturata in indagini di narcotraffico condotte con agenti di Polizia infiltrati nei Narcos Sudamericani). Il magistrato elvetico Carla Del Ponte mise a tacere parte di tali indagini ma i fatti sono noti al Tribunale di Milano (e molte altre Procure, inclusa Roma) sin dagli anni ’60… senza che nulla abbia impedito il raggiungimento dei vertici di potere politico e finanziario-patrimoniale, delle televisioni e dei giornali da parte della famiglia Berlusconi. Questi fatti attualissimi non sono di certo un motivo d’orgoglio per i milanesi e rappresentano una rottura dell’imprenditoria milanese con i vecchi schemi dell’industria, dell’impresa e dell’operosità. E’ ovviamente la fine della Città di Milano e dell’intero sistema Italia (come i fatti recenti riconfermano ulteriormente)… una dinastia opprimente (che ha eredi anche politici emergenti in questo periodo) che non vede una fine ma che sta cercando di consolidare ulteriormente la propria egemonia politica in Italia… trascinando lo stesso M5S all’interno di una alleanza e complicità (un abbraccio mortale…) decisamente imbarazzante… Per i partiti alleati con Forza Italia non esiste vita autonoma da tale partito politico e dal suo fondatore… piaccia o meno ammetterlo. (fonte fotografica Lombardia Beni Culturali).

    Fonte biografica dei Berlusconi e Banca Rasini: https://evelinasantangelo.it/interne/rif.php?la=1&st=&id=89&SID

    Capitalizzazione Fininvest con denaro mafioso dalla Banca Rasini

    https://it.wikipedia.org/wiki/Banca_Rasini

    E’ scandaloso, il fatto, che nella storia di Milano, varie pagine facebook dedicate a Milano fotografica NON ABBIANO MAI CITATO I FATTI come altrettanto scandaloso è il fatto che la DIA-DDA non abbia mai provveduto, in decenni, a commissariare le aziende di Berlusconi, testate giornalistiche e la sua interdizione definitiva dalla vita politica e istituzionale. Lo stesso dicasi per le note forze politiche alleate sulla quali non spiccano elementi di totale estraneita’ agli scenari qui descritti e noti da 8 miliardi di persone nel mondo… (poi non lamentiamoci che Der Spiegel ci descriva come sappiamo…). Berlusconi, pur non possedendo competenze nell’uso di Internet, ha contribuito enormemente a diffondere la promozione politica dei suoi partiti tramite Facebook e Twitter… attuale veicolo di campagna elettorale (gratuito) che ha contribuito, tramite questi social, alla vittoria elettorale dei suoi alleati anche davanti a programmi e proposte politiche a dir poco ridicole (si tenga presente che la citazione di Facebook e Twitter è inerente ad altre pagine pubblicate direttamente da leader dei partiti di centro destra).

    11 Luglio 1982. Italia Campione del Mondo, carosello automobilistico dei festeggiamenti notturni in Piazza Duomo. Patriottismo e orgoglio nazionale effimero basato sul tifo calcistico. La data da inizio alla "Milano da bere" ed alla rapida scalata politica di Bettino Craxi (PSI) e di Silvio Berlusconi, che 11 anni dopo entrerà in politica co-fondando, insieme al colluso mafioso Dell'Utri Forza Italia. I legami politici e di malaffare non sono imprescindibili dalle alleanze passate e attuali con la Lega Nord di Salvini e dell'estrema destra post-fascista di Fratelli d'Italia . Le liti e le divisioni interne della coalizione FI-LEGA-FdI sono apparenti (per quelli che ancora non lo avessero capito)... Fonte:thevision.com

    11 Luglio 1982. Italia Campione del Mondo. Carosello automobilistico dei festeggiamenti notturni in Piazza Duomo. Patriottismo e orgoglio nazionale effimero basato sul tifo calcistico. La data della Coppa del Mondo diede inizio alla “Milano da bere” ed alla rapida scalata politica di Bettino Craxi (PSI) e di Silvio Berlusconi (finanziata dalla P2), che 11 anni dopo entrerà in politica co-fondando, insieme al colluso mafioso Dell’Utri , Forza Italia. I legami politici e imprenditoriali sono imprescindibili dalle alleanze passate e attuali con ll’estrema destra Lega-Fratelli d’Italia. Le liti e le divisioni interne della coalizione FI-LEGA-FdI sono (sovente) apparenti e spesso simulate (per quelli che ancora non lo avessero capito) rappresentando una potenziale continuità futura degli interessi politici Mediaset e famiglia Berlusconi anche dopo un tramonto definitivo della loro carriera e leadership politica. Fonte:thevision.com

    Ripa di Porta Ticinese/Alzaia Naviglio Grande 1955 circa. Giovane lavandaia (Fonte : Pinterest)

    Ripa di Porta Ticinese/Alzaia Naviglio Grande 1955 circa. Giovane lavandaia (Fonte : Pinterest)

    Corteso del Consiglio di Fabbrica operai Geoloso 1968-69 circa. Fonte https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/03/un-assaggio-di-meccanoscritto-anzi-quattro-e-sabato-25-03-dal-vivo-a-milano-bookpride/

    Corteo del Consiglio di Fabbrica operai della industria radiotecnica Geoloso nel 1962. La manifestazione fu la conseguenza di un grave fatto intimidatorio avvenuto pochi giorni prima. Il titolare fondatore dell’industria radiotecnica (zona Brenta) sparò verso un gruppo di operai parte di un presidio di sciopero e protesta. Fonte https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/03/un-assaggio-di-meccanoscritto-anzi-quattro-e-sabato-25-03-dal-vivo-a-milano-bookpride/

    ELCIT-Elettronica italiana IRI (Istituto Ricostruzione Industriale). Magnadyne e Radiomarelli e l’integrazione della funzione “On Screen Display” (OSD) nell’interfaccia funzionale dei televisori. Il gruppo ELCIT fu tra i primi (sin dalla fine degli anni ’70) ad adottareTecnologie all’avanguardia (funzione menù comandi di regolazione e controllo e memorizzazione canali riprodotto direttamente sul cinescopio in alternativa ai display numerici) per produzioni tecnologiche limitate ad un mercato nazionale incapace di percepirne i contenuti innovativi a causa di una sfiducia generalizzata (dei consumatori italiani) verso marche produttrici italiane (in conseguenza degli errori tecnologici commessi negli anni ’60 da alcune industrie radiotecniche ed elettroniche italiane). Radiomarelli (la divisione industriale produttrice di televisori, del gruppo Magneti Marelli), pur avendo rilanciato, a cavallo degli anni ’70 e ’80, ottimi modelli di TVColor a prezzi competitivi… risenti’ della feroce concorrenza di industrie estere come SABA, SONY, Nordmende, PHILIPS (quest’ultima pur essendo olandese possedeva stabilimenti di produzione anche in Italia)… Gradualmente i marchi come BRIONVEGA e RADIOMARELLI scomparvero dal mercato dell’industria televisiva. Solo MIVAR (Milano Vichi Apparecchi Radio di Abbiategrasso) sopravvisse grazie ad un pubblico di consumatori “fedele” salvo poi soccombere anch’essa verso i primi anni 2000, limitarsi ad assemblare LCD TV in quello che rimaneva degli stabilimenti di Abbiategrasso e finire in amministrazione controllata verso il 2011 per poi dismettere definitivamente la produzione, https://it.m.wikipedia.org/wiki/Radiomarelli

    Milano-Piazza Diaz anni '60. Negozio espositivo e di vendita di apparecchi radio e TV della Geloso. L'industria fallì alcuni anni dopo ma la colpa non era di certo attribuibile ai suoi lavoratori. Da molti decenni l'industria elettronica italiana annovera fallimenti e pessime gestioni (al limite del dolo), causa di una sequenza di fallimenti e/o delocalizzazioni frutto dell'incapacita' dell'imprenditoria italiana di proporre prodotti innovativi e concorrenziali. La stessa sorte toccò ad altri marchi come la Brionvega, Magnadyne, Philco, Sinudyne, Mivar, etc... sino ad arrivare al colosso OLIVETTI, la prima a inventare e produrre (nel 1962) il primo computer da tavolo (personal computer) PROGRAMMA 101 (alcuni esemplari vennero venduti alla NASA). PROGRAMMA 101 venne poi copiata dalla americana HP. Senza il calcolatore da tavolo PROGRAMMA 101. molto probabilmente, non esisterebbero i personal computer nemmeno oggi...

    Milano-Piazza Diaz anni ’60. Negozio espositivo e di vendita di apparecchi radio e TV della Geloso. L’industria fallì alcuni anni dopo ma la colpa non era di certo attribuibile ai suoi lavoratori. Da molti decenni l’industria elettronica italiana annovera fallimenti e pessime gestioni (al limite del dolo), causa di una sequenza di incapacità gestionali e/o delocalizzazioni frutto di croniche miopie industriali e tecnologiche dell’imprenditoria italiana INCAPACE nel saper proporre e sviluppare prodotti innovativi e concorrenziali. La stessa sorte toccò ad altri marchi come la Brionvega, Magnadyne, Seleco, Philco, Sinudyne, Mivar, etc… sino ad arrivare al colosso OLIVETTI, la prima a inventare e produrre (nel 1962) il primo computer da tavolo (personal computer) PROGRAMMA 101 (alcuni esemplari vennero venduti alla NASA). PROGRAMMA 101 venne poi copiata dalla americana HP. Senza il calcolatore da tavolo PROGRAMMA 101. molto probabilmente, non esisterebbero i personal computer attuali e nemmeno gli smartphone…

    Un addetto alla sicurezza tra i detriti vicino al grattacielo Pirelli, a Milano, dopo che un piccolo aereo da turismo si schiantò contro il ventiseiesimo piano del palazzo, il 18 aprile 2002, 15 anni fa. Nell’impatto morirono il pilota Luigi Fasulo, Anna Maria Rapetti, legale della Regione e Alessandra Santonocito, anche lei avvocato. Qui trovate la storia e le foto dell'incidente (AP Photo/Luca Bruno)

    Un addetto alla sicurezza tra i detriti vicino al grattacielo Pirelli, a Milano, dopo che un piccolo aereo da turismo si schiantò contro il ventiseiesimo piano del palazzo, il 18 aprile 2002. Questa la lacunosa versione ufficiale. Ombre e dubbi emergono sulle dinamiche alla causa di questo evento straordinario, all’origine, (in parte) della realizzazione della nuova (e inutile) sede del nuovo Palazzo Lombardia, voluta da Roberto Formigoni e finanziata con fondi illeciti sottratti dalla manutenzione ordinaria e straordinaria ALER Lombardia.

    Trani Milano

    Trattoria-osteria Trani, Via Pastrengo, 1927

    immagine tratta da https://www.enotecanugnes.it/moscato-trani-gogo/

    I CIUCATE’ DEL TRANI (gli ubriaconi dell’osteria del Trani in Via Pastrengo a Milano).

    Nell’intercalare milanese il termine “TRANI” si riferiva non solo all’omonima osteria di Via Pastrengo (i cui titolari erano nativi della città di Trani), dove i vini alla mescita erano la risultante della miscelazione dei vini collinari della “Valle del Po” generalmente “amabili” (tranne alcuni piemontesi) ed a bassa gradazione alcolica con vini pugliesi molto piu’ concentrati (con un tenore alcolico maggiore) e prodotti da terre e climi piu’ aspri… miscelazione di “acquavite” che avevano effetti inebrianti molto piu’ profondi e intensi dei vini del “nord”…(ed effetti nocivi al fegato ed al cervello… l’etilismo era una piaga della milano popolare dei primi del ‘900 sino a tutti gli anni ’70 inoltrati con decessi prematuri di capifamiglia del proletariato milanese… dediti a eccessive frequentazioni di “bettole” ed osterie…).

    “Vù a bagnà el bech” (vado a dissetarmi… ovviamente di vino…).

    L’osteria del Trani divenne simbolo (sino a non molti anni fa) di “bettola”, di localaccio per classi popolari, proletarie, povere e lavoratrici che soprattutto nel fine settimana “innaffiavano” dispiaceri sociali e famigliari nella effimera euforia delle gradazioni alcoliche dei vini delle mescite di osteria.

    “Tè spuset de Trani…” (puzzi di vino d’osteria) era una frase molto ricorrente pronunciata dalle consorti di mariti dediti a spendere stipendi (miseri) e serate nelle osterie di quartiere.

    Scenari della Milano popolare, della Milano DOC molto frequenti in tutte le sue periferie storiche, inclusa anche la Barona, sovente presso la Cooperativa “La Sorgente” di Via Ambrogio Binda ed anche al “Bar della Peppa” all’angolo delle Vie Santa Rita da Cascia ed Ettore Ponti (non c’è nulla di male nel rammentarlo…negli anni ante guerra e dopo guerra le osterie di periferia erano una realta’ sociale e di costume molto radicata).

    GIORNO DELLA LIBERAZIONE DEL 25 APRILE 1945 (e giornate successive)

    Nei giorni successivi al 25 Aprile 1945 alla Madonnina del Duomo venne rimosso l’involucro di protezione posato durante il periodo dei bombardamenti su Milano

    Madonnina svelata RAI STORIA

    Immagine acquisita dalla trasmissione “Speciale Storia, Milano in guerra” (Rai Storia)

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    Un fatto dimenticato del quale non si trova quasi nulla in rete.

    La sera del 26 Aprile 1982 un attentato di matrice politica determino’ la chiusura, per diversi mesi, della stazione M1 (MM1) di Sesto Marelli in fondo a Viale Monza, tra i confini di Milano e Sesto S. Giovanni.

    Era l’apice di un periodo di scontri politici (ma anche e sopratutto di servizi segreti nazionali ed internazionali come SISMI, P2 e CIA, partitocrazie e correnti “andreottiane”) che misero in ginocchio buona parte del sistema Italia e che videro diversi luoghi di azione nella citta’ di Milano. I mali ed i poteri insani di allora sono presenti anche nell’Italia odierna, nella Lombardia e nella Milano di oggi.

    Nella sezione (articolo) dedicato alla storia di Milano (dal dopoguerra sino agli anni ’80), nuovi inserimenti relativi alla Tangentopoli ’92 (un vero colpo di Stato le cui conseguenze sono ancora presenti nella sofferenza sociale italiana, lombarda e di Milano) ed altri avvenimenti,

    Anteprima e approfondimenti relativi all’attentato incendiario di matrice politica avvenuto la notte del 26 Aprile 1982 nella stazione M1 Sesto Marelli (pare, incredibilmente, che l’attentatore fosse una sola persona che diede fuoco ai cuscinetti dei sedili di una delle due vetture storiche della linea M1, risalenti al 1964, in sosta, verso le ore 24, lungo le due banchine della fermata M1 Sesto Marelli). I materiali delle vetture e degli arredi della stazione erano fortemente fiammabili e l’iniziale incendio appiccato ad una delle due vetture si propago’ rapidamente nell’intera stazione per un danno stimato intorno ai 15 miliardi di lire dell’epoca. L’attentato non provocò vittime o feriti a causa della tarda ora in cui venne messo in atto, pochi minuti prima della mezzanotte nell’allora capolinea della periferia Nord -Est Milano di Viale Monza-Sesto Marelli della Linea M1. L’ attentato venne rivendicato dal “Movimento rivoluzionario proletario offensivo”. Il tutto avvenne la notte del 26 Aprile 1982 presso la stazione Metropolitana 1 di Sesto Marelli, in seno ad un periodo storico costellato dalla “Strategia della tensione” e da lotte politiche degli “anni di piombo” milanesi e italiani (un fatto dimenticato da quasi tutti, incerto nella sua storia politica e terroristica e del quale una sola immagine è reperibile in rete intermet).

    Approfondimenti del fatto sono disponibili in questo sito

    http://www.metroricerche.it/blog/2017/09/05/mm1-sesto-marelli-lattentato-incendario-del-1982-un-fatto-poco-noto/

    Di Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it

    26 Aprile 1982, l'attentato incendiario che distrusse la stazione M1 di Sesto Marelli.

    26 Aprile 1982, l’attentato incendiario che distrusse la stazione M1 di Sesto Marelli.

    Locandina pubblicitaria, anni '60, di una storica marca produttrice di penne a sfera. La sede commerciale italiana era sita al Vigentino, in Via Quaranta. (l'inserto non costituisce pubblicita' o invito all'acquisto).

    Locandina pubblicitaria, anni ’60, di una storica marca produttrice di penne a sfera. La sede commerciale italiana era sita al Vigentino, in Via Quaranta. Il marchio, nel corso dei decenni, è stato TRISTEMENTE acquisito da multinazionali estere americane. L’invenzione, tutta europea, della penna a sfera è alla base tecnologica del PRINCIPIO DI SCRITTURA E STAMPA con supporto a TESTINA. Alla base di questa invenzione (la penna a sfera) si basano gli attuali dispositivi di stampa digitale…(esclusi i sistemi a getto d’inchiostro e laser). (l’inserto non costituisce pubblicita’ o invito all’acquisto ma rappresenta unicamente un riferimento storico europeo, italiano e per la citta’ di Milano).

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    Pubblicita’ penne a sfera BIC, primi anni ’60. (La sede commerciale era localizzata all’angolo delle Via Quaranta e Via Gargano, quartiere Vigentino. Oggi la sede si trova in Via Tortona). (immagine Ebay.it). Non è un invito all’acquisto, trattasi di frammenti storici della citta’ di Milano (comunque sia, in Italia, l’azienda principale produttrice nazionale di penne a sfera, SECONDO BRAND internazionale, Corvina-51 e pennarelli Carioca, era la “Universal” di Settimo Torinese).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Universal_(azienda)

    Il lavaggio di massa del cervello a “lombardi” e “milanesi”, soprattutto (ma non solo) in rete, propone una rassegna di successi economici e imprenditoriali della citta’ di Milano, per merito di giunte di centro destra (e purtroppo anche di centro sinistra) autrici di speculazioni edilizie che nemmeno la Cina avrebbe avuto il coraggio di fare.

    Ecco il vero stato dell’arte:

    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/citylife-non-decolla-quartiere-fighetto-milano-registra-perdita-155661.htm

    fallimenti immobiliari (l’unica economia “tossica” di Milano) nascosti dai vari TG3 Lombardia, da Il Giornale, da Libero, da Mediaset e da altri mezzi di comunicazione gestiti dal noto “Cavaliere” che il prossimo Settembre compira’ 82 anni e che andrebbe a dire in giro (per mano di Sallusti) di essere persino immortale (sic).

    Il Berlusconismo dilagante non si limita a Mediaset e TG Regionali.

    Ci sono, come noto, Facebook e anche blog (sovente di pura propaganda) di presunti architetti professionisti dove si maschera come sviluppo urbanistico mere speculazione edilizia (molte da realizzare con denaro pubblico).

    http://blog.urbanfile.org/2018/03/15/milano-porta-nuova-milano-sbanca-mipim-2018/#comment-65548

    I premi di architettura urbanistica sono come il Festival di Sanremo… a volte si comprano… e l’Italia e Milano si sono aggiudicati un premio per opere immobiliari che non sanno piu’ come affittare o vendere per essere (purtroppo) state realizzate in una citta’ e in una nazione dove l’economia è in recessione da decenni e dove l’edilizia del terziario vede, da 25 anni, sprechi e speculazioni immobiliari finite nei Tribunali fallimentari e nelle Aste Giudiziarie …

    http://cielosumilano.blogspot.it/2014/05/twin-tower-tante-ma-tutte-vuote-grazie.html

    Morale: Le aziende, le multinazionali, gli investitori si orientano altrove…non di certo in Italia e Milano… e l’economia del mattone si limita a riciclare denaro per costruire INVENDUTI.

    Internet si conferma la centrale disinformativa che la politica nostrana (e “milenese”) adotta per costruire sogni illusori dai quali si cerca di ottenere preferenze elettorali…

    Quello che pagine Facebook come “Milano sparita e da ricordare” (e volendo anche altri blog e altri forum Skyscrapercity) non vi faranno mai vedere.

    Giugno 1993 : Passaggio di consegne della citta’ di Milano alla Lega Nord di Formentini, successivamente a Forza Italia (Sindaci Albertini e Moratti). L’INIZIO DELLA FINE DELLA CITTA’ DI MILANO https://youtu.be/4jou07yF6R8

    BREVE STORIA DELLE BRIGATE ROSSE (COLONNE MILANESI WALTER ALASIA, STRAGE DI VIA SCHIEVANO) E ACCENNI AL RAPIMENTO DI ALDO MORO

    Come sempre di consuetudine in questo web, viene anticipato che alcune cronologie milanesi “storiche” relative (in questo caso) al terrorismo politico degli anni ’70 ed ’80, nella citta’ di Milano, non hanno la pretesa di sostituirsi alle cronologie ufficiali (cronologie sicuramente depistate) della storia contemporanea della ex Capitale Morale d’Italia (il berlusconismo contribui’ a declassare Milano nel corso dei decenni sino all’attuale immobilismo economico e imprenditoriale soverchiato dalle infiltrazioni mafiose, in primi la ‘ndrangheta, che nei vari consigli regionali Lombardia di Forza Italia e Lega Nord… ma non solo, videro in tempi recenti, presenze ‘ndranghetiste …).
    Il presente articolo nasce dalla necessita’ di completare la poverta’ di contenuti storici di pagine politico commerciali facebook (pagine commerciali di vendita libri e di promozione di immagine e di consensi) come “Milano Sparita e da ricordare”; “Da Milano alla Barona” (che cita i fatti nei suoi prodotti di e-commerce ma non ne approfondisce le possibili cause politiche ed eziologiche alla causa); “Milano Sparita skyscrapers”; “Milano nei secoli”… etc… subordinate, alcune di esse, alla logica berlusconista (e storiografica) della censura politica se non della promozione ideologica, per le altre…

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    Le Brigate Rosse sono e rappresentano un misterioso rompicao storico mai risolto, (malgrado l’apparente iniziale spontaneismo di alcuni dei suoi fondatori, accusati tuttavia, da vari autori e fonti, di essere al servizio dei servizi segreti). Ufficialmente questo movimento di lotta politica si diffuse nelle lotte operaie per i diritti dei lavoratori. Le Brigate Rosse misero in atto, tuttavia, azioni di terrorismo e di rapimento di personaggi talmente potenti e strategici che le modalita’ organizzative rappresentano un mistero italiano e forse internazionale, ai limiti della fantapolitica, tutt’oggi avvolto nell’irrisolto.
    Le Brigate Rosse (forse il nome trovava ispirazione nelle Brigate antifasciste Partigiane per la Liberazione) sono parte della Storia di Milano perche’ ufficialmente (servizi segreti, massonerie deviate a parte) si costituirono nell’area milanese dei gruppi storici di lotte operaie e studentesche, in particolare modo all’interno della PIRELLI e della SIT-SIEMENS (secondariamente anche nella BREDA e ALFA ROMEO).
    Il “vivaio” dal quale le future BR attinsero militanti (verso il 1969) aveva un nome ed una sua identita’ politica e si chiamava COLLETTIVO POLITICO METROPOLITANO e successivamente SINISTRA PROLETARIA.
    In questo collettivo politico, eterogeneo e costituito, come accennato, da operai, principalmente delle industrie PIRELLI e SIT-SIEMENS, ma anche da gruppi studenteschi (un collettivo nato inizialmente come fronte di “lotta operaia”) dopo la nota e ormai appurata “Strage di Stato” di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969, prese piede la convinzione che simili attentati fossero di natura istituzionale (anche internazionale, vedesi le proclamazioni della lotta allo “Stato Imperialista delle multinazionali”, identificato nelle ingerenze politiche USA della CIA) e neofascista (Strategia della tensione) finalizzata alla repressione delle lotte operaie.

    La prima Brigata Rossa si costitui’ negli stabilimenti PIRELLI di Miano, verso il Novembre 1970.
    Diversi anni fa circolava una indiscrezione (mai ufficializzata mai ripresa dalle cronache e fonti ufficiali) nella quale si sosteneva che il reclutamento, soprattutto studentesco, delle militanze milanesi delle Brigate Rosse (intese come pura manovalanza ideologica e proselitista di facciata, piuttosto che di militanti coinvolti in azioni terroristiche vere e proprie), veniva anche gestito nell’allora Terrazza milanese degli aperitivi (si tenga presente che la locazione di 50 anni fa potrebbe non essere la stessa degli attuali omonimi Bar degli aperitivi, che annovera, attualmente la Terrazza Martini e la Terrazza Aperol) di Milano-DUOMO.
    In tale indiscrezione (le informazioni storiche sulla costituzione delle BR sono, oltre che confuse, quasi caotiche, controverse, soggettive e sicuramente depistate nel corso degli anni…) emergevano paradossi sulla natura dei personaggi che, nell’ombra, serravano e rinforzavano la futura manovalanza terroristica di Milano… personaggi non proprio da definirsi Comunisti ma prossimi ai servizi segreti…ed a Comunione e Liberazione (uno dei movimenti cattolici settari che contribuirono anche al finanziamento lobbistico di Forza Italia di Dell’Utri e Berlusconi, dopo aver insanguinato l’Italia con movimenti terroristici di estrema sinistra e forse anche di estrema destra).

    In questa sede non si vuole dare una rispolverata alle controverse e inverosimili tesi ufficiali (i reggenti delle Colonne costituenti furono i noti Semeria, Curcio, Cagol dall’Universita’ di Trento e Franceschini, Gallinari, Ognibene, Paroli, Pelli dai collettivi dell’Emilia).
    A conforto della tesi non “Comunista” dei fondatori delle Brigate Rosse, non ci sarebbe solo l’origine cattolica studentesca di alcune delle colonne fondatrici (vedesi Curcio, tra i vari) ma anche la sede ed il luogo dove le BR istituirono il primo “congresso” (clandestino) di questo movimento di lotta politica (di ufficiale ispirazione Marxista). Il primo ufficiale incontro venne organizzato in una saletta riunioni di Comunione e Liberazione di una parrocchia di Chiavari, in Liguria, poco dopo la fondazione ufficiale avvenuta a Milano nel Novembre 1970 (difficile credere che il Sacerdote di tale Parrocchia non sapesse della matrice politica dei personaggi a cui metteva a disposizione un locale riunioni…).
    Nella storia di Milano, nei prini anni ’70, si annoverano adesioni alle Brigate Rosse da parte di militanti ed operai dei quartieri Giambellino e Quarto Oggiaro.
    Gli ambienti di incontro e di operativita’ di questo movimento di Lotta furono sempre clandestini o semiclandestini e non ebbero mai, neanche inizialmente, una adesione e una approvazione politica e parlamentare.

    Nei primi anni ’70, all’interno delle BR, si costituirono gruppi parzialmente indipendenti cappeggiati dalle varie “Colonne” (Alasia, Curcio, Sossi, Moretti, tra i molti, Morucci, Faranda per le “colonne” romane…), Colonne ideologiche ed operative che si sarebbero poi rese protagoniste, negli anni successivi, di azioni di rapimento o agguati anche mortali a carico di dirigenti aziendali, armatori, imprenditori, forze dell’ordine, magistrati e personalita’ politiche e annche Giornalisti e persino un sindacalista.
    Adesioni e militanze avvennero anche a breve distanza dagli stabilimenti PIRELLI.
    Le industrie BREDA (Milano Bicocca-Sesto San Giovanni) videro la presenza di nuclei autonomi delle Brigate Rosse ed anche l’Alfa Romeo di Arese.
    Come noto, i quartieri Ticinese e Barona furono teatro di agguati mortali condotti dalle Brigate Rosse a cavallo tra gli anni 1979-80.

    Il piu’ noto fu l’agguato di Via Schievano tra Ticinese e Barona (proprio a ridosso del rilevato ferroviario dell’allora vecchio sottopasso della ex cintura Sud ferroviaria) eseguito (Colonna milanese Walter Alasia) la mattina dell’8 Gennaio 1980, nel quale persero la vita tre agenti di polizia: Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michele Tatulli. Il Ticinese fu teatro, pochi mesi dopo, il 28 Maggio 1980, in Via Salaino, dell’omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, la cui omonima Via venne dedicata nel Febbraio 1986, presso il quartiere Barona, tra le Vie Santa Rita da Cascia e Via Parenzo/Viale Faenza. L’omicidio non venne pero’ ufficialmente eseguito dalle BR ma dalla “Brigata XXVIII marzo”.

    Nel merito della “strage di Via Schievano”, cio’ che stupiva era la precisione ed altissima efficienza operativa (pari solo a commandi gestibili dai servizi segreti ministeriali italiani) di una Colonna (Walter Alasia) che per paradosso, prima di aver compiuto vari agguati mortali nella Citta’ di Milano, per tutto il 1980, venne, ne4l 1979, formalmente espulsa (con scissione decisa dai vertici ideologici delle BR) propio dalla linea esecutiva del Movimento della Brigate Rosse), perche’ ritenuta non aderente alla linea politico-operativa del comitato esecutivo e della direzione strategica.
    Vi è da chiedersi in nome di chi e per mano di cosa questa Colonna commise vari attentati mortali dalla linea esecutiva molto mirata e percisa, competente per la conoscenza degli ambienti riservati dove acquisire informazioni precise e dettagliate dove concretizzare vittime politiche ed efficiente per la precisione e rapidita’ delle azioni.
    Proprio questo attentato e proprio gli autori ufficiali, cosi’ come le modalita’ molto precise e “chirurgiche” nel quale venne consumato l’agguato di Via Schievano, spiccava per una conoscenza a propri (informazioni riservate ottenibili solo dalla Questura di Milano) della gestione operativa e dei coordinamenti investigativi della Questura di Milano che nella mattina del 8 Gennaio 1980 inviava verso il quartiere Barona un’auto civetta della PS con finalita’ di investigazione territoriale e con all’interno tre agenti di PS in borghese…formalmente irriconoscibili come tali). Ufficialmente, lo stesso giorno dell’agguato. il Comunitato BR diramava che l’agguato era stato condotto per “salutare” l’arrivo del Generale dei Carabinieri Dalla Chiesa nei reparti investigativi antiterroristici di Milano.

    Sempre la Colonna Walter Alasia mise a compimento un omicidio proprio all’interno di un convoglio della Metropolitana Milanese M1, nel 12 Novembre 1980. La vittima era Renato Briano, direttore Ufficio Personale della Marelli.
    Si sottolinea che la scissione della Colonna Alasia dal fronte unitario delle BR avvenne indipendentemente dai fatti del 24 Gennaio 1979 con l’omicidio del sindacalista genovese, a Genova, Guido Rossa.

    Negli scenari degli eccidi BR emerge che all’interno di tale Movimento l’eterodirezione prevaleva sulle volonta’ dei singoli militanti terroristi (ovvero una poverta’ di autonomia con scelte e comportamenti influenzati dall’esterno e da varie fonti, centri e personaggi di potere, forse anche internazionali, forse gli stessi che oggi influenzano le opinioni, le idee e i comportamenti di milioni di persone tramite le reti sociali internet…).
    Nei primi anni ’80 emersero legami delle BR con organizzazioni mafiose ma persino con fronti terroristici opposti, come i NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari, ufficiali responsabili di stragi come l’Italicus e la strage del 2 Agosto alla stazione di Bologna.

    ROMA, Via Fani, 16 Marzo 1978

    Le versioni ufficiali non convincono in alcune parti…

    Oggi, 16 Marzo 2018, ricorre il 40° anniversario del rapimento dell’Onorevole democristiano Aldo Moro, il cui agguato, per l’efficienza operativa e la precisione esecutiva lascerebbe, a distanza di 40 anni, sbigottiti, stendendo, ulteriormente, un velo di misteri e di insoluti nella storia contemporanea d’Italia come anche di Milano (malgrado le televisioni di regime sostengano esserci stati unicamente, tra i protagonisti dell’eccidio, solo alcuni “sgangherati” brigatisti…).

    Sembra che nelle sequenze dell’agguato e del rapimento (con l’uccisione di cinque agenti di PS) non vi furono solo brigatisti.

    Da piu’ fonti si sosterrebbe, da decenni, che le “colonne” operative dei vertici territoriali delle BR fossero condotte da appartanenti ai servizi segreti ministeriali e non si escluderebbero coinvolgimenti di organizzazioni massoniche come la P2 e simili.

    Oltre agli immancabili personaggi dei Servizi Segreti italiani (presenti non solo per il rapimento di Moro ma anche per varie stragi di mafia come avvenne per gli omicidi di Falcone e Borsellino… ma la lista sarebbe molto piu’ estesa) da varie a varie fonti (si spera non disinformative) si includerebbe anche la presenza, tra gli esecutori, del Boss della Cosca della ‘ndrangheta calabrese di San Luca, Alfonso Nirta.

    La pista della ‘ndrangheta è accreditata da vari procuratori della Repubblica, tra i quali l’ex Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho.
    Tale Cupola della ‘ndrangheta aveva referenti negli ambienti dell’economia, della finanza, della politica e dei Servizi Segreti.

    Secondo fonti giornalistiche, sembra che i brigatisti autori del rapimento-strage non fossero a conoscenza della presenza di altri personaggi (‘ndrangheta) che supportarono (a loro insaputa ???!!!) lo scontro a fuoco a danno della scorta di Aldo Moro nella mattina del 16 Marzo 1978 in Via Fani a Roma (quartiere Tronfale).
    Si rammenta che a dispetto dell’assenza (o distorsione ?) di alcune informazioni nelle cronache storiche ufficiali (oggi disponibili nelle opere editoriali e nelle edizioni web) nella mattina dell’attentato in Via Fani un guasto insipegabile ad una sottocentralina SIP del Quartiere Trionfale di Roma, isolava telefonicamente un intero quartiere nei momenti e nei minuti successivi al rapimento.

    L’intero quartiere Trionfale di Roma, per alcuni e internimabili decine di minuti successivi all’agguato vedeva decine di migliaia di utenze telefoniche isolate (nel 1978 non esistevano le reti di telefonia celluare e senza rete telefonica fissa, NESSUNO POTEVA AVVISARE I CENTRALINI DEL 112-113 IN TEMPO UTILE…).

    La tesi ufficiale di questo presunto guasto delle linee telefoniche SIP (tesi ufficiale disponibile anche in wikipedia) attribuirebbe il guasto medesimo ad un sovraccarico dovuto al traffico telefonico generatosi dopo l’attentato.
    Una tesi piuttosto dubbia considerato che le vecchie linee telefoniche operavano con sistemi a commutazione di circuito e che negli anni ’70, almeno la meta’ degli abbonati SIP possedeva un allacciamento in DUPLEX (una lina per due allacciamente, una linea per due permutatori… uno dei due restava libero se la chiamata in corso era effettuata da uno dei due utenti…).

    Il DUPLEX era una condivisione di una sola linea telefonica (in pratica un doppino in rame tra telefono e permutatore alla prima centrale SIP di zona, condiviso tra due telefoni dislocati in appartamenti differenti o persino in vie differenti).

    Un sovraccatico di chiamate ai numeri di emergenza, nella peggiore delle ipotesi, avrebbero reso irraggiungibili i servizi di Pronto Intervento medesimi (per saturazione di chiamate rispetto ai trasferimenti di chiamata automatici disponibili per i numeri 112 e 113) NON L’INTERA RETE A CONNESSIONE DI CIRCUITO CHE ALLACCIAVA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ABBONATI SIP (sino a prova contraria, per intenderci…).

    Tuttavia un saturazione delle linee dei numeri di emergenza alle forze di Polizia (indipendenti dalle reti SIP)… non avrebbe isolato decine, centinaia di migliaia di linee delle utenze telefoniche private (i centralini di Pronto Intervento, anche all’epoca, operavano su linee a circuito fisico INDIPENDENTI dalla diramazione del traffico telefonico delle linee ufficiali SIP).

    All’epoca dei fatti le utenze private SIP erano prevalentemente con un contratto DUPLEX (meno costoso di un allacciamento SINGOLO), dove due utenze (due telefoni, due contratti indipendenti) condividevano una sola linea, dal combinatore telefonico sino al permutatore della piu’ vicina sottostazione.

    Lo scenario tecnico che si presentava per le reti SIP telefoniche dell’epoca era che nelle centrali (sottostazioni), mediamente, per UNA LINEA TELEFONICA (un solo doppino da 2 telefoni verso la centrale di zona) VI FOSSERO ALMENO DUE PERMUTATORI (i dispositivi che corrispondono alle numerazioni di due allacciamenti telefonici che condividono una sola linea in DUPLEX).

    Se un abbonato SIP chiamava il 112 o il 113, l’altro abbonato (che condivideva la stessa linea DUPLEX) non poteva chiamare nello stesso istante… avendo il telefono (e la linea) isolata sino a che l’altro abbonato non terminava la richiesta di emergenza con gli operatori 112-113.

    L’architettura stessa delle reti telefoniche dell’epoca IMPEDIVA SATURAZIONI del traffico telefonico (i permutatori superavano numericamente i doppini…).

    Questo comportava (rispetto alle versioni ufficiali) che almeno la meta’ delle persone che chiamassero numeri di emergenza… RIUSCISSE A FARLO (facendo decadere l’ipotesi del sovraccarico di chiamate all’origine dell’isolamento telefonico di un quartiere di centinaia di migliaia di abbonati per quasi mezz’ora dai fatti…).

    La presenza di connessioni telefoniche in DUPLEX (una buona percentuale di abbonati SIP verso la fine degli anni ’70) PREVENIVA SOVRACCARICHI ALLE CENTRALI… poiche’ (per esempio) se 5 utenti su 10 erano in DUPLEX, le linee erano libere per 5 utenti su 10… statisticamente per i contratti del periodo… (e per 5 permutatori), vanificando l’evento di un quartiere isolato per decine e decine di minuti (i “Colpi di Stato”, solitamente, negli anni ’70, prevedevano anche l’interruzione di alcuni servizi di comunicazione pubblica…).

    Se un certo numero di abbonati non riusciva a prendere la linea (perche’ l’altro utente DUPLEX stava chiamando numeri di emergenza) questo comportava che almeno la meta’ degli utenti DUPLEX avrebbe trovalo linee libere e non vi sarebbe stata la condizione di sovraccarico invece riscontrata la mattina del 16 Marzo 1978 (per circa 30 minuti dall’eccidio).

    La limitazione DUPLEX nel telefonare simultaneamente ai numeri di Pronto Intervento non poteva impegnare tutti i permutatori, dato che una percentuale delle utenze DUPLEX ne ve niva automatica esclusa (rendendo ardua la tesi del sovraccarico della rete telefonica in concomitanza del rapimento di Aldo Moro).

    L’esistenza, negli anni ”60 e ’70 (sino al 1994, anno nel quale TELECOM, nella conversione residuale delle vecchie linee analogiche in digitale… faceva decadere i vecchi contratti di condivisione fisica di una sola linea telefonica per due abbonati) di allacciamenti telefonici in DUPLEX determinava che una percentuale, anche prossima al 40% delle utente SIP del quartiere Trionfale, non potessero chiamare simultaneamente gli stessi numeri di emergenza, rendendo (quindi) non era del tutto credibile la tesi ufficiale del sovraccarico dei permutatori telefonici SIP di tale quartiere (il sovraccarico, come accennato, doveva essere dei servizi di Centralino di Pronto Intervento).

    Ai dubbi di questa versione si aggiunge il fatto che il luogo dell’agguato era sicuramente popolato da numerose palazzine di condominio (difficilmente la maggiorparte di esse superava i 5 piani, erano palazzine con un numero contenuti di appartamenti) ma si teme che il numero di chiamate contemporanee, avvenuto nei minuti immediatamente successivi all’attentato, non potesse superare le centinaia, un traffico comunque gestibile da qualsiasi sottostazione telefonica di quartiere dell’epoca (l’eccidio avvenne dopo le ore 9, ora in cui molti appartamenti circostanti al luogo dell’attentato erano oltretutto vuoti dei loro residenti essendo un giorno lavorativo).

    La tesi della saturazione dei relais elettromeccanici delle centrali telefoniche di quel periodo avrebbe delle tesi forse poco coerenti… dopo 40 anni dai fatti.

    Sorge (quindi) il sospetto che l’isolamento di migliaia di telefoni non potesse essere la conseguenza alle chiamate simultanee ai numeri di Pronto Intervento, essendo solo questi ultimi servizi quelli potenzialmente soggetti al collasso in caso di eccesso di chiamate (una versione ufficiale dove apparentemente si invertono le cause con gli effetti).

    Un mistero (uno dei tanti) tutt’oggi irrisolto e ufficialmente proposto con tesi non sempre verosimili.

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    INIZIO STORIA (IMMAGINI E TESTI) FOTOGRAFICA

    DI MILANO

    (DAL DOPOGUERRA AL BERLUSCONISMO)

    Nuovo inserimento al pedice di questo articolo:BERLUSCONISMO-LEGA NORD ED I RAPPORTI CON LE MAFIE

    (Inserimenti nella galleria fotografica, Enrico Mattei e gli studi RAI della Fiera di Milano, teatro del programma del Rischiatutto, cinematografia commedia neorealista anni ’50 e ’60), breve carrellata della storia delle TV private milanesi (Milano TV Canale 51 e Antenna Nord).

    All’interno dell’articolo, la breve storia del Piano Regolatore Fascista “La Racchetta”, una grande incompiuta foriera di errori urbanistici e viabilistici che venne riproposta per l’ultima volta con il Piano Regolatore del 1953 per essere poi abbandonata definitivamente nel 1958 e parzialmente riciclata come “masterplan” nelle recenti speculazioni edilizie della City di Porta Nuova/Garibaldi.

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    Milano nel dopoguerra e nel boom economico, anni della contestazione studentesca ed esordio della Milano anni ’80 (1945-82 circa)

    Deposito ATM Via Custodi fonte: ex sito internet ATM Milano

    Deposito ATM Via Custodi fonte: ex sito internet ATM Milano

    Milano-Verziere, Piazza Santo Stefano, anni '40. Impagliatore di sede dell'omonima Piazza. (da ebay)

    Milano-Verziere, Piazza Santo Stefano, anni ’40. Impagliatore (el cadreghèe) di sede dell’omonima Piazza. (da ebay)

    Via Orefici. Negozio di Pipe e accessori Savinelli. (anni 40 del 1900).

    Via Orefici. Negozio di Pipe e accessori Savinelli. (anni 40 del 1900).

     I lavandée in del brellin - 1920 Milano Ticinese, Alzaia Naviglio Grande dalla Ripa di Porta Ticinese. Lavandaie. (http://senecamilano.blogspot.it) La Milano povera lavava i panni sporchi "in piazza" sulle rive del Naviglio. O meglio, le classi povere lavavano i panni dei ricchi. All'inizio erano uomini, in seguito donne e, per lavare, si inginocchiavano sul "brellin", una sorta di cassetta con un lato aperto per le ginocchia e dove spesso veniva appoggiato un cuscino. Curiosità: El Brellin è il nome di un ottimo ristorante situato lungo il Naviglio Grande all'angolo del Vicolo dei Lavandai.

    I lavandée in del brellin – 1920 Milano Ticinese, Alzaia Naviglio Grande dalla Ripa di Porta Ticinese. Lavandaie. (http://senecamilano.blogspot.it)
    La Milano povera lavava i panni sporchi “in piazza” sulle rive del Naviglio. O meglio, le classi povere lavavano i panni dei ricchi. All’inizio erano uomini, in seguito donne e, per lavare, si inginocchiavano sul “brellin”, una sorta di cassetta con un lato aperto per le ginocchia e dove spesso veniva appoggiato un cuscino.

    Milano anni '20. Corso Buenos Aires verso il "Rondò Loreto". (Fonte Wikipedia)

    Milano anni ’20. Corso Buenos Aires verso il “Rondò Loreto”. (Fonte Wikipedia)

    Via Fatebenefratelli 1923. Fonte PickClick.it

    Via Fatebenefratelli 1923. Fonte PickClick.it

    I bombardamenti dei cosiddetti alleati AngloAmericani su Milano e altre citta’ italiane.

    Le omissioni di interi segmenti di storia delle varie pagine Facebook e Skyscrapercity (storia di Milano e di alcuni quartieri).

    Alcune di queste pagine (FB) abbinate alla vendita di libri (stampati negli USA e vincolati alle leggi editoriali, fiscali, commerciali, politiche e censoree di quella superpotenza), si autocensurano (per vendere di piu’, per esseri benvisti dalle multinazionali come Facebook, che dietro propagande ideologiche e politiche e sottomissione alle regole di lobby multinazionali vietano di citare i crimini commessi dalle divisioni US Army e RAF, offrendo piattaforme “social” gratuite con la facoltà di vendere attraverso una grande visibilità mediatica, libri). Tali pagine non scrivono e non permettono di scrivere ai loro “follower” (cioè noi) cosa si celava dietro i bombardamenti che anche a Milano fecero solo vittime civili, volontariamente civili.

    Tra le tante, la Scuola di Gorla. Crimini finalizzati, soprattutto, a indebolire una nazione che, messa in ginocchio e priva di industrie (tutte bombardate), sarebbe stata costretta a sottomettersi, come buona parte d’Europa, alla espansione della superpotenza USA, che dopo aver finanziato le dittature nazifasciste europee si impadroniva di un ‘Europa a pezzi, economicamente e politicamente annullata.

    E’ giocoforza che chiunque accetti di diffondere i propri libri tramite una multinazionale USA, ci si debba allineare alle sue regole politiche.

    Chi vende libri tramite facebook, deve sottostare alle regole ed alle censure di multinazionali USA che non permetterebbero mai di avere sulle loro piattaforme social (e nei loro libri abbinati a tale piattaforma) cenni di storia dove emerge che degli errori e orrori del fascimo e del nazismo le conseguenze vennero pagate soprattutto dalla popolazione civile.

    Chiese, ospedali, scuole, abitazioni, industrie bombardate per consegnare agli USA un’Europa che divenne il cortile degli USA medesimi. Ovviamente chi vende libri facebook che trattano anche questo argomento, autocensura (e impone censure) a se stesso ed agli utenti che seguono e acquistano tali prodotti di “ecommerce” squisitamente eludenti le normative italiane ed europee.

    Si rammenta agli “internettiani” che Facebook, twitter (anche Yahoo, pur essendo una piattaforma che non offre spazi privati) sono illegalmente veicolo di propaganda politica (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, estremismo fascista, disinformazione varia, recentemente anche il PD renziano si è tuffato in queste logiche…) manovrata dalle potenti lobby finanziarie e politiche USA.

    Non si tratta di “complottismo” ma di storia passata e contemporanea. Da oltre un ventennio si è persa quella sana e vecchia critica verso i mezzi di comunicazione d’oltreoceano, da sempre noti per ribaltare la realta’ dei fatti e della storia anche di piu’ quanto fecero i mass media europei. E’ sacrosanto che gli ignari (e sovente ignoranti) utenti di facebook siano messi al corrente di questi aspetti che vedono la nostra storia fagocitata da una multinazionale (a sua volta finanziata da altre e suggellante patti con i servizi politici e governativi centrali USA) che del lavaggio del cervello a livello globale sta investendo bilioni di dollari per fare convergere su di se, l’intero scibile storico umano.

    Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

    Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

    Naviglio Martesana (Cucine Economiche, Melchiorre Gioia, primi del 900)

    Naviglio Martesana (Cucine Economiche, Melchiorre Gioia, primi del 900)

    Darsena Viale Gorizia, fine anni '30 del 1900. Il-magazzino della Fabbrica Del Duomo. Fonte fotografica: Urbanfile.blog

    Darsena Viale Gorizia, fine anni ’30 del 1900. Il-magazzino della Fabbrica Del Duomo. Fonte fotografica: Urbanfile.blog

    Ponte dello Scodellino, anni '30.

    Ponte dello Scodellino, anni ’30.

    Viale Cermenate negli anni '30 del 1900. Fonte fotografica: Lombardia beni culturali

    Viale Cermenate negli anni ’30 del 1900. Fonte fotografica: Lombardia beni culturali

    Matrimonio in tram (vettura 1971 Peter Wett) periodo bellico (bande bianche frontali per compesare gli oscuramenti stradali anti bombardamento)

    Matrimonio in tram (vettura 1971 Peter Witt) periodo bellico (bande bianche frontali per compesare gli oscuramenti stradali anti bombardamento) (da freeforumzone.com Milano rotaie abbandonate)

    La radiazione visibile delle Novae deriva tutta da dall'idrogeno nucleare. "Ghisa" e tram 25 linea interstazionale. L'unca fonte luminosa che rende visibile l'immagine è la scarica elettrica della perteghetta tramviaria.

    “Ghisa” e tram 25 linea interstazionale. L’unca fonte luminosa che rende visibile l’immagine è la scarica elettrica della perteghetta tramviaria.

    MILANO BOMBARDATA

    http://www.milanostoriadiunarinascita.it/2016/10/06/i-dettagli-della-mostra/

    “MILANO, STORIA DI UNA RINASCITA. 1943 – 1953 dai bombardamenti alla ricostruzione” a cura di Stefano Galli, organizzata dall’Associazione Spirale d’Idee e promossa da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici, in programma a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in via Sant’Andrea, dal 10 novembre 2016 al 12 febbraio 2017.

    Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

    Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

    Milano Bicocca. Stabilimenti Pirelli bombardamenti 7-8 e 14-15 Agosto 1943

    Milano Bicocca. Stabilimenti Pirelli, bombardamenti 7-8 e 14-15 Agosto 1943

    Scala bombardamento 15-16 Luglio 1943

    Scala bombardamento 15-16 Luglio 1943

    20 Ottobre 1944 Strage della Scuola di Gorla-Milano (ufficialmente la storia dei potenti afferma che si trattava di un errore di calcolo, nella realta’ era una strategia del terrorismo finalizzata alla fine di una dittatura che gli stessi angloamericani finanziarono negli anni ’20 del 1900).

    Vittime Scuola di Gorla

    Vittime Scuola di Gorla (http://gliangelidigorla.blogspot.it/)

    http://gliangelidigorla.blogspot.it/

    La proposizione di link che descrivono e testimoniano questo fatto, non comporta, obbligatoriamente, l’adesione a contenuti ed ispirazioni fasciste sovente rintracciabili in queste forme di testimonianza che sono sempre state, da ormai oltre 75 anni, strumentalizzate da estremisti di destra e autocensurate dagli storici ufficiali (per non incrinare il “sogno americano” che deve permanere anche in Europa).

    Purtroppo molti segmenti occultati della storia locale e nazionale sono stati gestiti da pubblicazioni politicamente oritentate verso l’estrema destra, rendendo determinate testimonianze (occultate dalla storia ufficiale), troppo parziali e ideologiche.

    Nulla toglie che queste immagini (censurate dalle pagine facebook dedicate alla storia di Milano e qualche quartiere per motivi politici, idelogici e di perbenismo) siano e debbano circolare ed essere diffuse a completamento e integrazione a capitoli storici censurati per effetto della ormai ultrasettantennale sottomissione politica europea alle egemonie USA.

    Strage di Gorla (http://gliangelidigorla.blogspot.it/)

    Strage di Gorla (un massacro programmato dalle divisioni aeronautiche militari britanniche e USA) ((http://gliangelidigorla.blogspot.it/

    Isola Garibaldi 1943. Piazza Fidia e Via Ugo Bassi bombardate. (da alessandronconte.altervista.org)

    Isola Garibaldi 1943. Piazza Fidia e Via Ugo Bassi bombardate. (da alessandronconte.altervista.org)

    Artisti Associati e Stabilmenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi- Milano Barona. Suggestiva locandina artistica del film "Rita da Cascia" della Artisti Associati-Produzione e distribuzione cinematografica, proprietaria degli Stabilimenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi 1945-1965 (il film venne prodotto nel 1943). Curioso e suggestivo che un film sulla figura di Rita da Cascia (proclamata beata da papa Urbano VIII nel 1628 e santa da papa Leone XIII nel 1900) venne prodotto dalla Artisti Associati che nell'immediato dopoguerra, proprio nel periodo in cui il Santuario omonimo era in costruzione a circa 500 metri di distanza, costruì stabilimrnyi fi posa e di ripresa nello stesso quartiere. (Fonte: Ebay)

    Artisti Associati e Stabilmenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi- Milano Barona. Suggestiva locandina artistica del film “Rita da Cascia” della Artisti Associati-Produzione e distribuzione cinematografica, proprietaria degli Stabilimenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi 1945-1965 (il film venne prodotto nel 1943).
    Curioso e suggestivo che un film sulla figura di Rita da Cascia (proclamata beata da papa Urbano VIII nel 1628 e santa da papa Leone XIII nel 1900) venne prodotto dalla Artisti Associati che nell’immediato dopoguerra, proprio nel periodo in cui il Santuario omonimo era in costruzione a circa 500 metri di distanza, costruì stabilimrnyi fi posa e di ripresa nello stesso quartiere. (Fonte: Ebay)

    Milano 1944 circa (non siamo ancora alla Liberazione del 25 Aprile). La proposizione di questa immagine non rappresenta una difesa del "ventennio". L'inventario delle vittime di una Strategia della tensione voluta e programmata dalla divisione aeronautica militare Inglese (Bomber Command), coordinata anche dal dipartimento della Difesa USA, fu una carneficina di innocenti, eletti ad obiettivo militare in violazione degli accordi internazionali vigenti anche in quel periodo, dove si vietava il coinvolgimento (in azioni militari) di popolazione civile inerme. Fu il prezzo di errori sociali e politici "partoriti" da un neo Regno d'Italia, non ancora Repubblica, che aveva da poco compiuto gli 80 anni già in periodo bellico. E' indubbio l'utilizzo del termine "alleati" in un periodo storico dove UK e USA non rappresentavano un Patto Atlantico al quale partecipava l'Europa. Gli errori di natura politica, interna e internazionale, commessi quasi un secolo fa potrebbero ripresentarsi anche oggi e nell'immediato futuro, anche in Italia...

    Milano 1944 circa (non siamo ancora alla Liberazione del 25 Aprile). La proposizione di questa immagine non rappresenta una difesa del “ventennio”. L’inventario delle vittime di una Strategia della tensione voluta e programmata dalla divisione aeronautica militare Inglese (Bomber Command), coordinata anche dal dipartimento della Difesa USA, fu una carneficina di innocenti, eletti ad obiettivo militare in violazione degli accordi internazionali vigenti anche in quel periodo, dove si vietava il coinvolgimento (in azioni militari) di popolazione civile inerme. Fu il prezzo di errori sociali e politici “partoriti” da un neo Regno d’Italia, non ancora Repubblica, che aveva da poco compiuto gli 80 anni già in periodo bellico. E’ indubbio l’utilizzo del termine “alleati” in un periodo storico dove UK e USA non rappresentavano un Patto Atlantico al quale partecipava l’Europa. Gli errori di natura politica, interna e internazionale, commessi quasi un secolo fa potrebbero ripresentarsi anche oggi e nell’immediato futuro, anche in Italia…

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    Milano Ticinese 1947, vicinanze via Casale, Alzaia Naviglio Grande, scarico merce dai Barconi (da milanocittadacqua.it)

    Milano Ticinese 1947, vicinanze via Casale, Alzaia Naviglio Grande, scarico merce dai Barconi (da milanocittadacqua.it)

    Naviglio Martesana. Via Amalfi anni '50 (Pinterest.com)

    Milano-Ponte Nuovo verso Crescenzago anni ’50. Naviglio Martesana. Via Amalfi. Residui di comunita’ native realmente milanesi e di scorci di vita arcaica (ereditata dal XIX° secolo considerando che tali quartieri, sino a pochi decenni prima erano Borghi-Paesini che costituivano l’ex territorio dei Corpi Santi, accorpati soprattutto dopo l’Unita’ d’Italia e nel triste Ventennio fascista) dove la trazione animale non si limitava al trasporto di prodotti di piccole attivita’ artigianali e contadine ma coinvolgeva anche la trazione dei barconi sui navigli di Milano (scenari simili soprattutto sul Naviglio Grande sino agli anni del Boom Economico).(Pinterest.com)

    Piazzale Satazione Porta Genova-immediato dopoguerra

    Piazzale Stazione Porta Genova-immediato dopoguerra

    Milano Vigentino (primi anni '30). Siamo all'angolo tra Via Ripamonti e Via Quaranta. Nel prato dove il cavallo bruca l'erba vi si trova (da molti decenni) un distributore di benzina. La foto è stata "pescata" dai "pensionati digitali" di Skyscrapercity Milano Sparita (magari sparissero anche loro...). Piu' che storia è un trastullarsi nel web... (alcuni di questi sono baby pensionati del Comune di Milano ... ed enti e amministrazioni pubbliche simili si trastullano da tempi che superano i periodi di attivita' lavorativa...) :)

    Milano Vigentino (primi anni ’30). Siamo all’angolo tra Via Ripamonti e Via Quaranta. Nel prato dove il cavallo bruca l’erba vi si trova (da molti decenni) un distributore di benzina. La foto è stata “pescata” dai “pensionati digitali” di Skyscrapercity Milano Sparita (magari sparissero anche loro…). Piu’ che storia è un trastullarsi nel web… (alcuni di questi sono baby pensionati del Comune di Milano … ed enti e amministrazioni pubbliche simili si trastullano da tempi che superano i periodi di attivita’ lavorativa…) 🙂

    Piazzale Giulio Cesare-Fiera Campionaria 1948 (da tripadvisor)

    Piazzale Giulio Cesare-Fiera Campionaria 1948 (da tripadvisor)

     Fiera Campionaria 1953 Rotore alternatore elettrico ANSALDO (archivio storico fiera campionaria milano)

    Fiera Campionaria 1953 Rotore alternatore elettrico ANSALDO (archivio storico fiera campionaria milano)

    Milano 1955, localita' non precisata.

    Milano 1955, localita’ non precisata.

    Viale Certosa-Via Pareto. Fotogramma dal Film "Miracolo a Milano" (1951). Fonte: http://shangols.canalblog.com

    Viale Certosa-Via Pareto. Fotogramma dal Film “Miracolo a Milano” (1951). Fonte: http://shangols.canalblog.com

    Set del Film Miracolo-a-Milano in Piazza Duomo 1951 (da Personal Travels)

    Set del Film Miracolo-a-Milano in Piazza Duomo 1951 (da Personal Travels)

    Volte della Stazione Centrale FS fotografate dal Pirelli. Presumibilmente anni '60 (http://www.carloorsi.com/tipologia.php?act=tipologia&id_tipologia=1&mi=31&ma=40&pg=4)

    Volte della Stazione Centrale Milano FS fotografate dal Pirelli. Presumibilmente anni ’60 (http://www.carloorsi.com/tipologia.php?act=tipologia&id_tipologia=1&mi=31&ma=40&pg=4)

    Stazione Centrale Milano 1950. (Copertina di un numero del periodico LIVE). Fonte https://archiviodelverbanocusioossola.com/tag/pannelli-di-legno/

    Stazione Centrale Milano 1950. (Copertina di un numero del periodico LIVE). Fonte https://archiviodelverbanocusioossola.com/tag/pannelli-di-legno/

    Idroscalo primi anni '50. Una amarcord di famiglie in gita a bordo di motorini e della Lambretta. Fotografia: James Whitmore (http://virgi.altervista.org/idroscalo-milano-1950/)

    Idroscalo primi anni ’50. Una amarcord di famiglie in gita a bordo di motorini e della Lambretta.
    Fotografia: James Whitmore (http://virgi.altervista.org/idroscalo-milano-1950/)

    Venditore di castagne davanti alla Basilica di Sant'Ambrogio, 1950 circa. Fonte http://castagneitaliane.blogspot.it/2016/05/cosa-sono-i-firun.html

    Venditore di castagne davanti alla Basilica di Sant’Ambrogio, 1950 circa. Fonte http://castagneitaliane.blogspot.it/2016/05/cosa-sono-i-firun.html

    Milano Cimiano-Crescenzago (anni '50) lungo la Via Pusiano e la chiesa d Santa Maria Assunta (fonte : Urbanfile)

    Milano Cimiano-Crescenzago (anni ’50) lungo la Via Pusiano e la chiesa d Santa Maria Assunta (fonte : Urbanfile)

    Naviglio Martesana (corte El Brelin) 1960 circa (Fonte: Pinterest)

    Naviglio Martesana (corte El Brelin) 1960 circa (Fonte: Pinterest)

    Milano Ponte Nuovo-Crescenzago. Via del Ricordo, transito Linea D (ATM) Alfa Romeo 900 AU. Fonte lagobba.it

    Milano Ponte Nuovo-Crescenzago. Via del Ricordo, transito Linea D (ATM) Alfa Romeo 900 AU. Fonte lagobba.it

    Colonne di San Lorenzo. Anni '50 (dal blog Urbanfile)

    Colonne di San Lorenzo. Anni ’50 (dal blog Urbanfile)

    Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum). Fonte: Lombardia Beni Culturali

    Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum). Fonte: Lombardia Beni Culturali

    Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum)2

    Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum). Fonte: Lombardia Beni Culturali

    Milano Centrale 1963 (foto.it) A cica 1 secolo dalla infelice unificazione dell'Italia, da diversi anni Milano era teatro dell'incontro e del confronto tra due realta' sociali, regionali e culturali contenute all'interno della stessa nazione ma distanti anni luce tra loro. Una convergenza tra questi due mondi, per molti aspetti, completamente opposti e difficilmente integrabili tra loro.

    Milano Stazione Centrale-1963 (foto.it) A cica 1 secolo dalla infelice unificazione dell’Italia, da diversi anni Milano era teatro dell’incontro e del confronto tra due realta’ sociali, regionali e culturali contenute all’interno della stessa nazione ma distanti anni luce tra loro. Una convergenza tra questi due mondi, per molti aspetti, completamente opposti e difficilmente integrabili tra loro. Una integrazione talmente impossibile che alla fine il modello inizialmente piu’ debole fini’ col prevalere su quello inizialmente piu’ forte. Oggi Milano è tutto fuorche’ una città che ha conservato anche il minimo ricordo e tradizione del passato. E’ una cittè usa e getta ad uso e consumo del malaffare, della corruzione, della speculazione e delle mafie. I LETTORI DI QUESTO ARTICOLO TENGANO BEN PRESENTE CHE SENZA IL REGNO D’ITALIA (FORSE) NON AVREBBE AVUTO LUOGO LA DITTATURA FASCISTA E L’ALLEANZA DELL’ASSE ROMA-BERLINO CON HITLER E IL NAZISMO. PROBABILMENTE NON AVREBBE AVUTO LUOGO UNA SECONDA GUERRA MONDIALE (L’EUROPA NE AVREBBE TRATTO GRANDE BENEFICIO) E SE ANCHE AVESSE AVUTO LUOGO NON AVREBBE COINVOLTO UNA PENISOLA ITALIANA RIPARTITA IN PIU’ REGNI/STATI SECONDO LE ETEROGENEE CONDIZIONI STORICHE, SOCIALI, ETNICHE E CULTURALI CHE DIFFERENZIAVANO IL NORD, DAL CENTRO, COME DAL SUD E ISOLE. Analaogo discorso per la proliferazione delle mafie in tutta Italia e nel resto del mondo.

    Venditore di mangine in Piazza Duomo, 1970 circa. Questo personaggio fece anche da comparsa nel FIlm "Milano Calibro 9" diretto da Fernando di Leo, 1972, di cui il trailer nel riquadro sottostante.

    (foto di Virgilio Carnisio). Venditore di mangime in Piazza Duomo, 1970 circa. Questo personaggio fece anche da comparsa nel FIlm “Milano Calibro 9” diretto da Fernando di Leo, 1972, di cui il trailer nel riquadro sottostante. (da http://www.milanopost.info)

    1959, la nuova City in ultimazione vista dai binari delle Varesine. Una Milano piena di promesse, con gli allora nuovi grattacieli più alti d'Europa

    1959, la nuova City in ultimazione vista dai binari delle Varesine. Una Milano piena di promesse, con gli allora nuovi grattacieli più alti d’Europa. Purtroppo l’espansione della nuova City andava a ledere i diritti di residenza della popolazione storica e nativa dell’Isola Garibaldi e delle zone Staz. Centrale e Repubblica.

    Milano Crescenzago-Cascina Gobba. Via Tanaro 1950

    Milano Crescenzago-Cascina Gobba. Via Tanaro 1950

    Milano Sparita e da Ricordare Facebook ? No, grazie, si servano altri da loro !

    Storia falsata, censurata, manipolata, commercializzata, (censure sui bombardamenti stragisti delle forze aeree angloamericane coordinate dalla divisione Bomber Command della Royal Air Force (RAF, aeronautica militare britannica). Lobby finanziarie e immobiliari USA. propaganda politica e persuasione occulta ideologica, profili e multiprofili facebook neofascisti protetti dalla Polizia Postale, dagli stessi amministratori di pagina e Facebook, dalla magistratura, apologia del berlusconismo palazzinaro e speculativo foraggiato dal Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e connivenze con il Partito Democratico ?. La storia in mano alle multinazionali di Zuckerberg ed alle massonerie ?

    NO GRAZIE !

    Facebook-No-Grazie-300x209

    Questo video dimostra, senza alcun margine di possibilita’ di negazione, cosa si nasconda dietro facebook (miliardi di utenti ignari ma non tutti lo sarebbero… c’è però chi lo utilizzerebbe per disinformare e condizionare idee e orientamenti politici di intere nazioni, regioni, citta’…). Questo non comporta che tutti gli utenti facebook aderiscano ad un progetto di annullamento dell’identita’ individuale…(il 95% di essi ignora beatamente tutto a proprio danno e discapito…) questo comporta, per contro, che alcuni autori si avvalgano di questa piattaforma per pilotare idee, opinioni e orientamenti ideologici e poitici…

    Virgilio-Carnisio-1-300x300

    Darsena anni ’60, (Foto di Virgilio Carnisio, da ilgiornaleoff.ilgiornale.it)

    Uno scatto dell’ex Eliporto Leonardo Da Vinci allestito nella Fiera Campionaria di Milano, Aprile 1956 (sullo sfondo a destra la prima antenna televisiva Rai di Corso Sempione, poi sostituita con quella quasi attuale negli anni ’60).

    Eliporto fieristico Leonardo da Vinci Fiera di Milano 1956

    Eliporto fieristico Leonardo da Vinci Fiera di Milano 1956. Da notare la prima antenna RAI di Corso sempione (sullo sfondo a destra), sostituita poi durante gli anni ’60 da quella ancora oggi esistente.

    Uno scatto di Piazza Duomo nell’Agosto 1953, quando le vacanze si trascorrevano sulleguglie del Duomo, all’ombra della Madonnina

    Piazza Duomo Agosto 1953, quando le ferie si trascorrevano sulle guglie all'ombra della Madonnina.

    Piazza Duomo Agosto 1953, quando le ferie si trascorrevano sulle guglie all’ombra della Madonnina.

    1950 Idroscalo (corriere.it)

    1950 Idroscalo (corriere.it)

    Via Santa Maria Fulcorina verso il crocicchio delle Cinque Vie 1950. (da Milàn l'era inscì).

    Via Santa Maria Fulcorina verso il crocicchio delle Cinque Vie 1950. (da Milàn l’era inscì).

    Parco Sempione, veduta panoramica dalla Torre Littoria. Data non precisata, forse prossima o immediatamente successiva al periodo bellico. (da storimilanesi.org)

    Parco Sempione, veduta panoramica dalla Torre Littoria. Data non precisata, forse prossima o immediatamente successiva al periodo bellico. (da storimilanesi.org)

    Milano Ticinese 1957, Via Conca del Naviglio (da @milano_in_mostra www.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

    Milano Ticinese 1957, Via Conca del Naviglio (da @milano_in_mostra www.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

    Il primo “vero” grattacielo a Milano: Torre Breda, ultimata nel 1955, alta 116 metri.

    1955 circa (Torre Breda già ultimata), Piazza Duca D'Aosta e Via Vittor Pisani

    1955 circa (Torre Breda già ultimata), Piazza Duca D’Aosta e Via Vittor Pisani

     Via Vittor Pisani 1954 circa, prima dello sventramento urbanistico.

    Via Vittor Pisani 1954 circa, prima dello sventramento urbanistico degli anni ’60. La riqualificazione dell’area Staz. Centrale-Repubblica e Garibaldi, sin dagli anni del “Boom Economico”, pretese l’espulsione dei ceti milanesi meno abbienti verso le periferie. Una “filosofia” ereditata dal periodo fascista e recentemente rivissuta con le speculazioni urbanistiche (degne di indagini) nelle giunte Albertini-Moratti-Pisapia e si teme anche per la prossima giunta Sala. Gli espropri degli anni 2000 in Isola Garibaldi, furono imposti dalla multinazionale del settore immobiliare americana Hines. L’ex Governatore Formigoni fece pressioni (tramite settori Forza Italia e Lega Nord per favorire l’ingresso di corporazioni USA nel destino urbanistico di Milano) per la confisca di aree private (cascinali come la Cascina Romagnina, i cui proprietari non furono mai risarciti dell’esproprio). Formigoni, inoltre, favorì l’utilizzo di fondi ALER per la costruzione del nuovo Palazzo della Regione.

    Milano, Via Manzoni 1956. Foto Archivio Alfa Castaldi

    Milano, Via Manzoni 1956. Foto Archivio Alfa Castaldi

    Piazza Duomo 1957 (da Mentelocale.it). Nottata nebbiosa, con in primo piano una Fiat Topolino e molti agenti di Polizia in una Milano dove la "Liggera" era attiva in azioni di "svaligiamento" vetrine di gioellerie del Centro. Una Milano gia' attraversata da squilibri sociali evidenti, una Milano che stava crescendo troppo in fretta... ma una "malavita" locale che non uccideva ed aveva le sue regole morali.

    Piazza Duomo 1957 (da Mentelocale.it). Nottata nebbiosa, con in primo piano una Fiat Topolino e molti agenti di Polizia e alcui “Ghisa” in una Milano dove la “Liggera” era attiva in azioni di “svaligiamento” vetrine di gioellerie del Centro. Una Milano gia’ attraversata da squilibri sociali evidenti, una Milano che stava crescendo troppo in fretta… ma una “malavita” locale che non uccideva ed aveva le sue regole morali.

    Una serie di scatti fotografici della manifestazione aeroportuale/aeronautica MAB, presso l’Aeroporto Forlanini nel 1957

    Manifestazione MAB, Aeroporto Forlanini a Linate, 1957

    Manifestazione MAB, Aeroporto Forlanini a Linate, 1957

    MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

    MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

    MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

    MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

    Milano Gorla Via Isocrate 1963 (Milàn l'era insci)

    Milano Gorla Via Isocrate 1963 (Milàn l’era insci)

    Fine anni '50, Melchiorre Gioia, realizzazione fondamenta del futuro Palazzo del Comune (uno dei grattacieli realizzati insieme al Galfa, Pirelli e Torre Breda)

    Fine anni ’50, Melchiorre Gioia, realizzazione fondamenta del futuro Palazzo del Comune (uno dei grattacieli realizzati insieme al Galfa, Pirelli e Torre Breda). La “scighera” nasconde, sullo sfondo, la presenza della Torre Galfa (già ultimata) (da Milàn l’era inscì).

    Milano o il distretto di Brooklyn ? Milano in una Via Vittor Pisani che si sposava meravigliosamente con i monumentali grattacieli che stavano sorgendo ai suoi piedi (sullo sfondo la Torrre Breda). Aveva senso lo sventramento avvenuto pochi anni dopo , che trasformo' una porzione di Milano in una fotocopia mal riuscita di Buenos Aires ? (foto da Milàn l'era inscì).

    Siamo a Milano o nel distretto di Brooklyn ? Siamo a Milano in una “vecchia” Via Vittor Pisani (fine anni ’50 del 1900) che si sposava meravigliosamente con i monumentali grattacieli che stavano sorgendo ai suoi piedi (sullo sfondo la Torrre Breda). L’abbinamento e l’integrazione tra “vecchio” e “nuovo” esaltava entrambe le componenti urbane. Aveva senso lo sventramento della via e l’omologazione urbanistica avvenuta pochi anni dopo , che trasformo’ una porzione di Milano in una fotocopia mal riuscita di Buenos Aires ? Perche’ lo sviluppo urbanistico della New York europea venne tarpato e stravolto da piani regolatiri assurdi e da un governo di Roma che tarpo’ lo sviluppo metropolitano di questa città ? (foto da Milàn l’era inscì).

    Riproduzione grafico pittorica del grattacielo Pirelli in costruzione (anno 1959) (da blog.urbanfile.org)

    Riproduzione grafico pittorica del grattacielo Pirelli in costruzione (anno 1959) (da blog.urbanfile.org)

    Pirelli in costruzione (1958 circa) (da pinterest)

    Pirelli in costruzione (1958 circa) (da pinterest)

    Pirelli in ultimazione, Febbraio 1959, Foto di Adolfo Ferrari (da milanoweekend.it)

    Pirelli in ultimazione, Febbraio 1959. Foto di Adolfo Ferrari (da milanoweekend.it)

    Milano Via Vittor Pisani 1965. Foto di Toni Nicolini archivio CRAF E' imminente lo sventramento della Via Vittor Pisani (con lo sfratto dei residenti nelle case di ringhiera) per allargare la sede stradale e donare all'arteria un aspetto metropolitano. Il lato oscuro del progetto fu l'allontanamento dei residenti verso le periferie. Forse oggi le cose andrebbero ancor peggio, sfratti su una strada...

    Milano Via Vittor Pisani 1965. Foto di Toni Nicolini archivio CRAF. E’ imminente lo sventramento della Via Vittor Pisani (con lo sfratto dei residenti dalle case di ringhiera, successivamente demolite per allargare la sede stradale e donare all’arteria un aspetto metropolitano). Il lato oscuro del progetto fu l’allontanamento dei residenti verso le periferie. Forse oggi le cose andrebbero ancor peggio, sfratti su una strada…(oggi gli espropri non sono seguiti da assegnazioni di alloggi alternativi)

    Tombinatura Naviglio Martesana in Via Melchiorre Gioia verso il 1960. (da Pinterest.com)

    Tombinatura Naviglio Martesana in Via Melchiorre Gioia verso il 1960. (da Pinterest.com)

    Via Melchiorre Gioia Via Monte Grappa (1960/61 circa). Copertura Naviglio Martesana (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

    Via Melchiorre Gioia Via Monte Grappa (1960/61 circa). Copertura Naviglio Martesana (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

    Barcone Naviglio Grande, anni '50

    Barcone Naviglio Grande, anni ’50 (quando l’economia milanese dell’edilizia, si avvaleva dei Navigli come mezzo di trasporto di ghiaia, sabbie e materiale di risulta setacciato dal Ticino). Triste comparazione con le aziende di “movimento terra” attuali, quasi sempre alle maestranze della ‘ndrangheta e coinvolte in affari sporchi di trasporto e smaltimento illegale di rifiuti tossici che, vien da sospettarlo, saranno certamente sepolti nelle fondamenta di molti grattacieli della “nuova Porta Volta e Porta Garibaldi”

    Milano-Ticinese. Via Magolfa (roggia Triulza) anni '60 (da http://blog.urbanfile.org e https://alessandro54.files.wordpress.com )

    Milano-Ticinese. Via Magolfa (roggia Triulza) anni ’60 (da http://blog.urbanfile.org e https://alessandro54.files.wordpress.com )

    Milano Carrobbio, anni '60. Case di richiera Via De Amicis (httpwww.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

    Milano Carrobbio, anni ’60. Case di richiera Via De Amicis (httpwww.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

    Fotogramma film "La Notte" (regia Michelangelo Antonioni) Torre Galfa Via Copernico 1961

    Fotogramma film “La Notte” (regia Michelangelo Antonioni). Torre Galfa dalla Via Copernico (1961)

    Via Montenapoleone anni '50

    Via Montenapoleone anni ’50

    Corso Genova-Viale D'Annunzio-Piazzale Cantonre, fine anni '50 (Milàn l'era inscì)

    1961 Foto d'autore Isola Garibaldi ponte sul Naviglio Martesana

    1961. Foto d’autore. Isola Garibaldi, ponte sul Naviglio Martesana (intersezione con M.Gioia), (da Milàn l’era inscì).

    Milano, Cinema Missori anni 50 (da GiuseppeRausa.it)

    Milano, Cinema Missori anni 50 (da GiuseppeRausa.it)

    Foto di Emilio Frisia, Milano 1959. Cantiere M1 Piazza San Babila.

    Foto di Emilio Frisia, Milano 1959. Cantiere M1 (Metropolinata 1 Linea Rossa) Piazza San Babila.

    1959-XXXVII°-FIERA-DI-MILANO-Prototipo-vagone per metropolitana-BREDA. Il orototipo, come visibile nell'immagine, era equipaggiato di pneumatici ed avrebbe viaggiato lungo gallerie prive di materiale rotabile (binari e carrelli sterzanti). Fonte:PicClik.it

    1959-XXXVII°-FIERA-DI-MILANO-Prototipo-vagone per metropolitana-BREDA. Il orototipo, come visibile nell’immagine, era equipaggiato di pneumatici ed avrebbe viaggiato lungo gallerie prive di materiale rotabile (binari e carrelli sterzanti). Fonte:PicClik.it

    Basamento-ritrovato-durante-lavori-M1-1960-3 (blog.urbanfile)

    Basamento-ritrovato-durante-lavori-M1-1960-3 (blog.urbanfile)

    Milano-San Babila 1960. Scavi aperti cantiere Metropolitana 1 (da blog.urbanfile)

    Milano-San Babila 1960. Scavi aperti cantiere Metropolitana 1 (da blog.urbanfile)

    Fine anni '50, Il tetto della ex Stazione Le Varesine, che nel giro di pochi anni sarebbe stata demolita e sostituita dalla nuova stazione di Porta Garibaldi.

    Fine anni ’50, Il tetto della ex Stazione Le Varesine, che nel giro di pochi anni sarebbe stata demolita e sostituita dalla nuova stazione di Porta Garibaldi. (da Milàn l’era inscì)

    Nella immagine sovrastante, la Piazza San Gioachimo ripresa dal tetto della ex Stazione delle Varesine prima di essere demolita (1960 circa).

    Spazzacamino in Via Padova, anno 1959. (ingrum.net)

    Spazzacamino in Via Padova, anno 1959. (ingrum.net)

    Milano Borgo delle Rottole-Viale Palmanova, Via Carnia (fine anni '50)

    Milano Borgo delle Rottole-Viale Palmanova (in primo piano) ed una Via Carnia non ancora collegata con il medesimo Viale Palmanova (fine anni ’50)

    Via Pusiano la Corea e la Rizzoli, fine anni 50

    Milano Crescenzago-Rottole. Fine anni 50. In primo piano gli stabilimenti Rizzoli, nel lato inferiore dell’aerofoto le case minime demaniali (dette, negli anni ’60, “Corea” e successivamente “le casette”) lungo la ex Via Pusiano, ora Via Cannero (le singole vie vennero rinominate negli anni ’60 e con esse anche l’attuale Via Cannero). Sullo sfondo a sinistra Viale Palmanova e il tracciato approssimativo della Via Civitavecchia, ora Via Rizzoli. A sinistra i palazzi dei dipendenti delle Officine Rizzoli. Le case minime, ultimate nel 1953, inizialmente erano collegate con una strada sterrata intersecante viale Palmanova e la tranvia di Cassano d’Adda. Il lotto di case minime venne realizzato, parzialmente, con il “Piano Marshall” per la ricostruzione edilizia post bellica su progetto e parziali contributi della Unione della Croce Rossa svedese e finlandese. Simili fabbricati vennero realizzati (tutt’ora esistenti) anche nei quartieri Lorenteggio e Rogoredo-Porto di Mare-Parco delle Rose. Le case (dette “Corea”) sorte nel 1953 in Crescenzago-Rottole furono inizialmente molto penalizzate per i collegamenti dei trasporti ATM. I residenti dovevano (se privi di automobile), raggiungere a piedi la Via Padova (attraversando la pericolosa Via Palmanova e le tranvia per Cassano) sino a recarsi in Via Padova onde fruire di linee di autobus aventi inizialmente origine dalla ex stazione tranviaria di Cascina Gobba della tramvia Cassano d’Adda-Vaprio. Le linee d’autobus ATM aventi origine da Caacina Gobba (all’epoca non numerate ma identificate con lettere alfabetiche) erano utilizzate, negli anni del dopoguerra e del “boom economico”, anche dalla manopopera edile e operaia proveniente dall’Est milanese e dalla Provincia di Bergamo, trasbordante dalle linee di tranvia di Cassano d’Adda. La situazione miglioro’ a fine anni ’60 con la realizzazione della linea e stazione M2 Crescenzago, avente origine da Cascina Gobba e iniziale capolinea Centrale FS, in progressiva sostituzione con le tranvie di Cassano-Vaprio.

    Didascalia tratta da "Milano Crescenzago" : >

    tratta da “Milano Crescenzago” (segue estesa didascalia sulla origine della Carne in Scatola Simmenthal… una storia tutta milanese… “

    LA STORIA DELLA CARNE SIMMENTHAL NATA A MILANO CRESCENZAGO:

    (articolo tratto da “Milano Crescenzago”

    <<Narriamola dunque, questa fantastica storia della carne Simmenthal, marchio che ci ricorda incontaminate vallate e montagne svizzere e che invece è brianzola più che mai.

    L’iniziatore di questa avventura industriale fu Pietro Sada (el scior Peder), nato nel 1855 in provincia di Pavia. Questi dopo aver lavorato in vari ristoranti milanesi, aprì una tavola calda in via Passerella a due passi da piazza Duomo. Il locale acquistò in breve una buona fama ed ebbe come affezionati clienti molte famiglie della Milano bene che affidavano al signor Pietro la preparazione dei banchetti delle loro feste .

    Il signor Sada preparava le sue prelibatezze nel laboratorio di Crescenzago, ove abitava e tutte le mattine presto due dei suoi figli, Giuseppe ed Alfonso (detto Gino), partivano da Crescenzago con un carretto spinto a mano e portavano la merce nel negozio del centro.
    Qui di fianco, il manifesto pubblicitario della carne in scatola prodotta da Carlo Sada nello stabilimento di Crescenzago con il marchio SADITAL, realizzato da Achille Luciano Mauzan, famoso illustratore italo-francese.

    El scior Peder, grande spirito innovatore, venuto a conoscenza che in Francia si stavano studiando nuove metodologie per la conservazione in scatola degli alimenti ed in particolare della carne iniziò a sperimentare nuove tecniche di conservazione.

    L’idea, geniale ed innovatrice, inizialmente incontrò problemi tecnici e non fu particolarmente apprezzata dai suoi clienti molto tradizionalisti. La svolta si ebbe quando i baroni Vonwiller, della omonima banca chiesero di allestire in fretta senza preavviso un pranzo in onore dei fratelli Gondrand che erano appena atterrati vicino a Monza dopo un volo sperimentale con l’areostato attraverso le Alpi.

    El scior Peder, per mancanza di tempo, utilizzò per il ricevimento le sue scatole “sperimentali” di pollo in scatola. Inaspettatamente il preparato piacque, i fratelli Gondrand proposero a Pietro Sada il primo consistente contratto.L’evento ebbe risonanza ed il bollito in scatola del signor Sada divenne sinonimo di progresso.

    Nacque così nel 1915 la “Società Fratelli Sada ”, ancora a Crescenzago, con alla presidenza Pietro Sada e con i 4 figli Giuseppe, Alberto, Alfonso e Carlo come soci. La produzione industriale aumentò anche grazie alle forniture militari ed ebbe un notevole incremento durante la 1° guerra mondiale.

    Attorno agli anni ’20 Pietro lasciò ai 4 figli il comando dell’azienda, e tra loro sorsero alcune divergenze sulle strategie da adottare. Giuseppe e Alfonso uscirono dalla società: mentre Giuseppe si dedicò alla produzione di scatole con banda stagnata, Alfonso che aveva idee innovatrici e precorritrici dei tempi in tema di commercializzazione e marketing aprì un nuovo stabilimento a Monza in zona S. Rocco, in via Borgazzi, la “Società Alfonso Sada”.

    Nel 1923, con l’intenzione di differenziare chiaramente la sua produzione da quella di Crescenzago inventò un nuovo marchio “SIMMENTHAL” dal nome di una famosa razza bovina della valle (Thal) di Simmen in Svizzera.

    In breve lo stabilimento di Monza ampliò la propria produzione ed ebbe un grande successo commerciale anche grazie all’immissione sul mercato di numerosi prodotti innovativi in scatola oltre alla carne: lingua, ravioli, salsicce, condimenti, eccetera.

    Dalla sua nascita la Simmenthal ha sempre avuto obiettivi ambiziosi: potenziare i propri impianti produttivi e cercare una qualità sempre più alta. Negli anni ’30 e ’40 l’azienda arrivò a produrre 25.000 scatolette al giorno. Anche durante la seconda guerra mondiale gli italiani riconobbero la praticità di questo prodotto e nel 1951 venne inaugurato un nuovo stabilimento ad Aprilia (Latina).
    Nel 1979 la General Food (la futura Kraft) entrò con una quota di minoranza nell’azienda e negli anni ’90 l’assorbì totalmente. Nel 1993, la notizia choc: la Kraft chiude lo stabilimento di Monza per portare tutta la produzione ad Aprilia.
    Decisione incomprensibile, dato che lo stabilimento è in attivo e redditizio, ma nulla da fare: è l’effetto perverso della “Milano da Bere”, della massimizzazione degli utili a tutti costi.
    La chiusura fu inevitabile e lo stabilimento monzese rimase a marcire in quel di via Borgazzi. Insomma, una storia di successo alimentare tutta brianzola continuata altrove.>>

    Viale Monza ricoperto dal cantiere degli scavi Metropolitana 1 MM, 1964 circa. Fonte Pinterest.com

    Viale Monza ricoperto dal cantiere degli scavi Metropolitana 1 MM, 1964 circa. Fonte Pinterest.com

    Milano Cimiano-via-Pusiano-1969

    Milano Cimiano-via-Pusiano-1969

    Milano Ticinese 1962 Alzaia Naviglio Grande. Giovane lavandaia e ciclisti (da Pinterest.com)

    Milano Ticinese 1962, Alzaia Naviglio Grande. Giovane lavandaia e coetanei (da Pinterest.com)

    Trattoria La Magolfa, Via Magolfa 15, anni 60. (http://storiedimilano.blogspot.it/)

    Trattoria La Magolfa, Via Magolfa 15, anni 60. (http://storiedimilano.blogspot.it/)

    Ripa e Alzaia di Porta Ticinese, 1963, foro di Giancolombo

    Ripa e Alzaia di Porta Ticinese, 1963, foro di Giancolombo

    Milano Ticinese, Vicolo dei Lavandai 1969. Scampoli delle ultime inquiline delle case di righiera che si affacciavano sulle sponde del Naviglio Grande. Allogi privi di bagno e acqua corrente, con turca in comune, l'unica risorsa idrica erano le acque del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese. Per ironia della sorte e per una "italietta" figlia dell'appena dimenticato "boom economico", le lavandaie passarono la staffetta agli automobilisti della Domenica. Il lavaggio autovetture sulle sponde dei Navigli, Grande, Pavese e della Martesana (Melchiorre GIoia, Via Padova-Crescenzago) era un rito piccolo borghese e un poco incivile e inquinante che milanesi doc e di importazione consumavano la Domenica mattina, prima di recarsi da genitori e suoceri (con automobile tirata a lucido) per trascorrere il rito della giornata di festa in famiglia. (foto di Davide Mengacci)

    Milano Ticinese, Vicolo dei Lavandai 1969. Scampoli delle ultime inquiline delle case di ringhiera che si affacciavano sulle sponde del Naviglio Grande. Alloggidella Vecchia Milano privi di bagno e acqua corrente (con stufe a legna o cucine economiche) e con turca in comune sulla tromba delle scale. L’unica risorsa idrica erano le acque del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese. Per ironia della sorte e per una “italietta” figlia dell’appena dimenticato “boom economico”, le lavandaie passarono la staffetta agli automobilisti della Domenica. Il lavaggio autovetture sulle sponde dei Navigli, Grande, Pavese e della Martesana (Melchiorre GIoia, Via Padova-Crescenzago) era (purtroppo) un rito piccolo borghese e un poco incivile (e inquinante) che milanesi doc e di importazione consumavano la Domenica mattina, prima di recarsi da genitori e suoceri (con automobile tirata a lucido) per trascorrere il rito della giornata di festa in famiglia. Questa abitudine domenicale si estinse verso gli anni ’80 con l’introduzione degli autolavaggi automatici. (foto di Davide Mengacci)

    Naviglio Pavese 1965, archivio Fernando Scianna

    Naviglio Pavese 1965, archivio Fernando Scianna

    Chiatta (o barcone) nella Darsena, 1972.

    Chiatta (o barcone) nella Darsena, 1972.

    Milano Darsena, 1967. Archivio Paolo Monti.

    Milano Darsena, 1967. Archivio Paolo Monti.

    Milano Quarto Cagnino 1955. Via Fratelli Zoia. (fonte fotografica Urbanfile)

    Milano Quarto Cagnino 1955. Via Fratelli Zoia. (fonte fotografica Urbanfile)

    Milano Corvetto-Rogoredo 1955. La statua di Cristo in Via San Dionigi. (fonte : Pinterest).

    Milano Corvetto-Rogoredo 1955. La statua di Cristo in Via San Dionigi. (fonte : Pinterest).

    Milano Porta Romana. Vettura serie 5000, Corso Lodi, anni '60.

    Milano Porta Romana. Vettura tramviaria serie 5000, Corso Lodi, anni ’60.

    Milano Porta Romana-Policlinico. Largo della Crocetta e intersezione Via Lamarmora, 1967 circa (da Urbanfile Blog).

    Milano Porta Romana-Policlinico. Largo della Crocetta e intersezione Via Lamarmora, 1967 circa (da Urbanfile Blog).

    Grattacielo Pirelli (Anni 70 circa) lavaggio finestre da impalcature mobili sospese nel vuoto. (http://www.floornature.it/media/photos/1/11843/04_centro_pirelli_ph-dino-sala_popup.jpg )

    Grattacielo Pirelli (Anni 70 circa), lavaggio finestre da impalcature mobili sospese nel vuoto. (http://www.floornature.it/media/photos/1/11843/04_centro_pirelli_ph-dino-sala_popup.jpg
    )

    Milano, Viale Sabotino-Piazza Medaglie d'Oro-Porta Romana 1961. Torre di Porta Romana (grattacielo di Piazza Medaglie d'Oro) in costruzione.

    Milano, Viale Sabotino/Viale Angelo Filippetti-Piazza Medaglie d’Oro-Porta Romana 1961. Torre di Porta Romana (grattacielo di Piazza Medaglie d’Oro) in costruzione.

    Corso Buenos Aires-Via Spallanzani 1962- foto di Ernesto Fantozzi (da url.it)

    Corso Buenos Aires-Via Spallanzani 1962- foto di Ernesto Fantozzi (da url.it)

    Milano Isola Garibaldi anni 60, Via Borsieri (da pinterest.dk)

    Milano Isola Garibaldi anni 60, Via Borsieri (da pinterest.dk)

    Le contraddizioni del “BOOM ECONOMICO” ed una citta’ di Milano dominata da economia reale (industrie e aziende) con le contraddizioni dello sfruttamento della manodopera operaia e le speculazioni immobiliari e fondiarie gia’ presenti negli anni ’50 del 1900

    Corso Buenos Aires ipertrafficato causa sciopero ad oltranza lavoratori ATM (1966) (Lombardia Beni Culturali)

    Corso Buenos Aires ipertrafficato causa sciopero ad oltranza lavoratori ATM (1966) (Lombardia Beni Culturali)

    Milano Cordusio, 1970, Via Bocchetto angolo Moneta e gigantografia pubblicitaria

    Milano Cordusio, 1970, Via Bocchetto angolo Moneta e gigantografia pubblicitaria

    Porta Romana, 1970 circa, incrocio Via Molino delle Armi-Via Santa Sofia con Corso Italia (Lombardiabeniculturali)

    Porta Romana, 1970 circa, incrocio Via Molino delle Armi-Via Santa Sofia con Corso Italia (Lombardiabeniculturali)

    Largo Giambellino (in prossimita' dell'incrocio con Largo Gelsomini) intorno al 1960. Fonte: https://gliamicidelgiambellino.weebly.com/foto-vecchie.html

    Largo Giambellino (in prossimita’ dell’incrocio con Largo Gelsomini) intorno al 1960. Fonte: https://gliamicidelgiambellino.weebly.com/foto-vecchie.html

    Milano ricca e organizzata negli anni ’50 e ’70 ?

    Si, certo, sovente a dispetto della Democrazia Cristiana dorotea romana… avara in investimenti infrastrutturali. Le giunte DC PSDI del Comune di Milano, anni ’50 e ’60, creavano situazioni di connivenza con la DC romana tutta improntata a sfruttare e beneficiare della produzione industriale di citta’ come Milano e Torino, concedendo loro le opere e le infrastrutture necessarie con il contagocce…

    Tuttavia questo apparente “buon governo” aveva dei costi sociali ed umani altissimi, aggravati da una generazione di imprenditori e industriali sovente arretrata, reazionaria, sfruttratrice e becera. Impianti di fonderia e di produzione privi dei piu’ ridumentali dispositivi di aerazione, ventilazione e filtro dell’aria. Imprenditori che trafugavano i profitti nei paradisi fiscali come il Canton Ticino. Le basi (pessime) culturali sulle quali nacque, una ventina di anni dopo, a cavallo degli anni ’80 e ’90, il precariato e la precarieta’ anche intellettuale e qualificata, condizioni che negli anni del Berlusconismo, raggiunsero l’apice. Condizioni presenti tutt’oggi e tutt’altro che superate…

    La nota ribellione studentesa e successivamente operaia del 1968, frutto di gravi squilibri sociali, non tardo’ a generare reazioni violente, di scontro e di rivolta anche nelle fabbriche milanesi, tra le varie, scontri violentissimi avvennero nel quartiere Bicocca all’interno degli stabilimenti Pirelli, come testimonia la fotografia sottostante:

    Milano Bicocca. Auto (di impiegati e capi reparto) completamente ribaltate durante scontri violenti avvenuti negli Stabilimenti Pirelli il 23 Settembre 1969 (da Pinterest)

    Milano Bicocca. Auto (di impiegati e capi reparto) completamente ribaltate durante scontri violenti avvenuti negli Stabilimenti Pirelli il 23 Settembre 1969 (da Pinterest)

    MILANO 1975. Gli aspetti disumani di una metropoli che doveva, nel bene e nel male, trainare l’economia, la finanza, le industrie, di una intera nazione.

    Le utopie che tale ruolo di Ammiraglia (nel bene e nel male) potessero protrarsi all’infinito.

    Dal 1992, gli scandali giudiziari fatti esplodere con meccanismi ad orologeria, minarono pesantemente le forze e le capacità, come i poteri, di Milano (che in termini di giustizia sociale e pulizia politico amministrativa e imprenditoriale non godeva già di buona salute). Metropoli destinata ad un progressivo e inesorabile declino mai superato ne arginato, che vede, oggi, la supremazia delle mafie e del riciclaggio finanziario nella speculazione immobiliare, edilizia e negli appalti verso le grandi opere e pubbliche amministrazioni (ormai ridotta ad una Chicago anni ’30 degli anni 2000 nel Nord Italia, insieme alla Capitale Roma).

    —————-

    Nel 1961 la chiusura della Stazione Varesine (venne sostituita dalla nuova Stazione di P.ta Garibaldi) diede l’avvio ad un un contenzioso urbanistico e politico durato oltre 40 anni (culminato con gli ecomostri dell’area ex Varesine, tra il 2010 e 2014) di cui oggi si osservano errori e brutture urbanistiche nella indifferenza della magistratura del Tribunale di Milano e della DDA.

    L’area delle ex Varesine, dopo la sua dismissione doveva essere riqualificata per l’estensione dell’originario “Masterplan” (il primo di una lunga serie durata quasi 50 anni) della City (centro direzionale) di Milano, elaborato verso il 1953. Tuttavia, tale progetto, con le sue varie progettualità, venne in buona parte bocciato da subito ed i primi grattacieli (Breda, Pirelli, Galfa, Palazzo degli Uffici Tecnici del Comune) vennero realizzati indipendentemente da tale piano urbanistico.

    I costi infrastrutturali erano insostenibili!

    Si prevedevano, sin d’allora, per i q.ri Garibaldi, Stazione Centrale e Repubblica, tanti di quegli espropri ai privati ed esodi dei residenti (che si trovavano in quelle aree), che il Comune e le sue giunte, per 50 anni, declinarono qualsiasi iniziativa di riqualificazioni urbanistiche dall’impatto “biblico” (rassegnandosi a mantenere le ex varesine come luogo di Luna Park permanente, luogo dove nel corso dei decenni, per la sua caratteristica ambientale fu luogo di numerose riprese cinematografiche).

    In sintesi, la Milano degli Affari, costava, in termini di espropri, talmente tanto (i costi erano anche per la costruzione di alloggi popolari nelle periferie dove collocare gli espropriati e sfrattati) che gli unici inverventi attuati furono lo sventramento della Vittor Pisani e la copertura del Naviglio Martesana in Via Melchiorre Giofia.

    Milano, salvo le aree periferiche Ligresti (Barona, Lorenteggio, Certosa, Lambrate, Ripamonti) e salvo la realizzazione di due grattacieli, negli anni ’80 a ridosso dello Scalo Porta Garibaldi (deturpati durante la cementificazione in oggetto), mantette immutato il proprio aspetto nella sua parte centro settentrionale.

    Quindi per mezzo secolo, nessuno o quasi volle pensare a simili urbanizzazioni (ci provo’ Ligresti negli anni ’80, senza otterne nulla).

    Quindi, a cavallo degli anni ’50/’60 si realizzarono solo le torri sopra elencate e gli stravolgimenti urbanistici si limitavano alle Vie Vittor Pisani e Melchiorre Gioia.

    Per decenni (salvo inizio lavori intorno agli anni ’60 per sventrare e annichilire l’Isola Garibaldi nelle sue varie case d’epoca di corte e ringhiera), l’area ex Varesine si “salvò” da innumerevoli progetti di “Milano Moda”; “Milano Finanziaria”… etc… che decadevano per un fattore comune che i palazzinari non consideravano:

    Milano, dopo la metà degli anni sessanta, non crebbe (mai più) in termini di economia industriale e di terziario-servizi (fattori dissuasivi affiancati da costi di espropri e costi infrastrutturali).

    Dal 1963 sino ad oggi, Milano, dovette affrontare un inesorabile e inarrestabile declino industriale, economico, finanziario, politico e morale che vanificava qualsiasi progetto di realizzare un Masterplan per “aree di affari, centri direzionali”….per una ragione molto semplice:

    Da più di 50 anni, le condizioni politiche, burocratiche, culturali, sociali, finanziarie, economiche, industriali dell’Italia e di Milano, NON ATTIRANO PIU’ AZIENDE E INVESTITORI NAZIONALI ED ESTERI! (ancor meno dal 2009 ad oggi!… periodo in cui lo scempio urbanistico venne, incredibilmente attuato in una Milano sempre più spopolata di residenti e di attività produttive e imprenditoriali).

    Il “marasma” berlusconista costituito da una galassia di poteri, lobby, multinazionali estere ed amicizie con petrolieri ex Presidenti USA, controllate Finmeccanica dell’indotto “Maroniano” collegate a varie finanziarie USA che prestano denaro alla Governance di Washington per sostenere l’industria e la spesa militare, che avrebbe legami con la nostra Finmeccanica, a cui si aggiungono gruppi finanziari legati alle lobby Microsoft Corporation, e varie finanziarie e immobiliari USA, intorno ai primi anni 2000 volle mettere le mani su questa ex periferia popolare di Milano… tra queste spicca la texana Hines di cui ci si chiede che relazione potesse avere con l’urbanizzazione di Milano (sorge una domanda: Comune e Regione, chiesero prestiti e contrassero debiti con queste immobiliari/finanziarie, esperte nelle emissioni di derivati ?. Se si, sotto quale “bomba”, Milano e Lombardia giacciono in tema di indebitamenti per infrastrutture concepite più che per migliorare i servizi pubblici.. per migliorare gli affari dei “soliti noti”?.

    Breve cronologia:

    L’area ex Varesine, rimase incolta (occupata da Luna Park), sino al 2004 (43 anni).

    Il Comune, pur essendo proprietario di alcuni ettari di verde pubblico (donato da privati nei decenni scorsi), non si curava volontariamente di tali aree, abbandonandole al degrado ed all’incuria per decenni. Erano tuttavia aree originariamente di Verde Pubblico destinate ai cittadini la cui manutenzione spettava al Comune di Milano.

    L’area, sin dai primi anni ’70, fece “gola” ai vari palazzinari e speculatori edilizi nostrani. Battaglie legali e politiche (tra il 1972 e il 2008) si consumarono tra i “veterani” residenti della Vecchia Isola Garibaldi e le lobby del mattone. Nel corso dei decenni anche Bettino Craxi, tramite il suo amico Salvatore Ligresti (che era anche amico di Silvio Berlusconi) cercò, nel 1989, di dare avvio ad un progetto di “riquaificazione” (Il progetto decadde per i soliti costi infrastrutturali e di esproprio insostenibili ed anche perchè la Corte di Stato dava ragione ai “resistenti” e per i costi degli espropri e infrastrutture).

    Per i motivi appena esposti (principalmente impatto ambientale, urbanistico e assenza di un mercato immobiliare e finanziario territoriale che necessitava di tali opere) tutti i Masterplan intercorsi tra il 1972 e l’avvio di Tangentopoli ’92, furono bocciati per tutta una serie di fattori urbanistici, legali, tecnici, ambientali e sociali (rischi di costruire Cattedrali nel deserto che sarebbero rimaste inutilizzate con aggravi nei bilanci comunali per le infrastrutture accessorie che sarebbero state necessarie e per gli espropri).

    L’astuzia delle amministrazioni di centro-destra che intercorsero dal 1993 al 2011 (le successive del PD, allargarono il tavolo dove “far merende”…allo scopo di mangiare anche loro…) propose la realizzazione del passante ferroviario (un progetto risalente alla fine degli anni 70 sui cui si scontravano FS e ATM per conflitti di interessi) che intersecava proprio la Stazione Garibaldi che era a ridosso della “Eldorado immobiliare” . Tale area era ambita da mezzo secolo dai piu’ potenti palazzinari e immobiliaristi, non solo italiani ma del Mondo e le risorse limitate del Comune di Milano furono, per decenni, il disincentivo all’attuazione di simili opere ! (forse sino a quando non si decise di esporre Regione e Comune ai prestiti con fondi derivati e sub-prime d’oltreoceano, tramite la mediazione bancaria con finanziarie USA?)

    Il trucco della “vecchia volpe” di Berlusconi (e dei suoi “uomini”), ed anche di Formigoni (e dei loro sindaci di Milano), fu quello di precedere, prima dell’approvazione del Masterplan oggi attuato nelle varie torri e nello sventramento delle precedenti direttrici stradali, poi confluite in un super asse di prolungamento della Via Volturno, indi il sostentamento e finanziamento statale e regionale degli oneri infrastrutturali ferro-metropolitani (Passante, Linea 5 Metropolitana) e l’approvazione del progetto, molto prima dell’avvio lavori, fingendo di investire sulla integrazione della la rete di trasporti urbana con il resto della Regione e delle regioni confinanti (tra le varie nacque anche il business Le Nord-Trenord).

    Linee metropolitane aggiuntive (vedesi anche la Linea 5 per le Tre Torri sino a Garibaldi) e il Passante, furono le voci di costo che si finse di spendere (ad oneri di Regione, Provincia e Comune che a loro volta rimandavano a fondi governativi) per attrezzare un’area dove si poteva speculare, preaticamente all’infinito (una filosofia del genere avvenne anche con l’Expo 2015, che i lungimiranti politici della Corte di Berlusconi Silvio e con i convitati del PD, seppero prevedere con l’inutile spostamento della Fiera di Milano, dalla sua sede di Largo Domossola e Rho (dove fecero arrivare la M1 e il Passante).

    L’avvio deciso del XX ennio berlusconista (che volle lasciare il segno indelebile nella Milano post Berlusconi, del suo passaggio e della sua presenza…) ed una coalizione politica colossale e granitica che Berlusconi seppe realizzare con tutte le forze politiche milanesi e lombarde, sostenute dalle potentissime lobby americane approdate in Italia (tra queste la multinazionale finanziaria e immobiliare texana “Hines”), poi alleanze con circuiti di riciclaggio, immobiliaristi, banche, assicurazioni, finanziarie, manager di ATM, Ferrovie dello Stato, Ferrovie Nord Spa, e architetti, ottenne quello che per mezzo secolo la Corte di Stato e la magistratura negarono per evidenti vizi di legalità, diritto, criteri urbanistici, oneri insostenibili, usufrutto pubblico di aree verdi donate da privati e scarsa offerta e spendibilità nel mercato immobiliare di questi progetti.

    Dal 2004 presero avvio i lavori per la Torre Unicredit e il Nuovo Palazzo della Regione, voluto da Formigoni (con il peculato di aver utilizzato fondi destinati all’ALER), poi arrivo’ la Torre Diamante, poi gli ecomostri del Bosco Veticale, l’altro ecomostro (detto Il Rasoio) di Ligresti (sequestrato e dissequestrato più volte), ed altre torri ecomostro destinate a torri condominio, sempre sorte in quell’area (la prossima, dal 2017, una copia di un grattacielo londinese, questa volta commissionata da Unipol).

    Anche la IMPREGILO SPA ebbe il suo “mangiare” all’interno di questi progetti (a partire dal Palazzo della Regione Lombardia).

    Le infrastrutture “accessorie”, con la tecnica dell’inganno, vennero realizzate (e pagate da milanesi e italiani) prima che il Masterplan definitivo divenne , solamente approvato… (i progetti del Passante risalgono persino agli anni ’70 e della M5 agli anni ’90, anche se completati, il primo nel 2008 e il secondo nel 2014, erano già concepiti per la “Nuova Isola Garibaldi cementificata” e con essi i fondi pubblici utilizzati per attrezzare un’area i cui residenti … non molti sino ad oggi… milionari, non utilizzeranno mai… muovendosi solo con auto blu, auto private a autista).

    Le volumetrie realizzate, anche quelle commissionate o rilevate da gruppi bancari e assicurativi, permangono da anni in gran parte vuote, invendute, non affittate. Il record spetta alla Torre Diamante, quasi del tutto invenduta dal 2012 e solo alcuni piani utilizzati ( per essa non si espongono nemmeno immobiliaristi di altre nazioni…che potrebbero acquistarne i volumi e riaffittarne gli spazi inutilizzati e invenduti).

    Il bosco verticale, prossimo al fallimento, venne rilevato dagli Emiri del Qatar con odore di esterovestizione.

    Una sorte molto simile è prevista per le tre torri dell’area Portello MilanoFiera City (la M5 vede convogli vuoti da S.Siro sino alla stazione FS LE NORD di Porta Garibaldi…ma la linea M5 in quella tratta si “doveva fare” perchè i grattacieli ed i centri direzionali, pretendono infrastrutture accessorie…).

    L’unica area verde che rimane, oggi adibita a “biblioteca del bosco” vede l’innesto di pianticelle “stagionali” a rotazione.. ogni stagione, un impianto differente… vi è da chiedersi per quanti mesi o massimo anni quest’area sopravviverà prima dell’insediamento di nuove torri ecomostro in fase di progetto (come la Unipol).

    Ritornando al dopoguerra… cco ora una immagine (1960 circa) della Stazione Garibaldi in corso d’opera…

    Stazione Porta Garibaldi in realizzazione (1959/1960 circa, da Milàn l'era inscì)

    Stazione Porta Garibaldi in realizzazione (1959/1960 circa, da Milàn l’era inscì)

    Isola Garibadi C.so Como fine anni 60

    Isola Garibadi C.so Como anni ’60

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    LA MILANO CINEMATOGRAFICA DEGLI ANNI ’50 E ’60, DEI CHIARI DI LUNA DEL BOOM ECONOMICO E DI UNA PACE E GIUSTIZIA SOCIALE SOLO APPARENTE, IN UN CLIMA DI RESTAURAZIONE DEGLI AUTORITARISMI FASCISTI , UN MIRACOLO ECONOMICO EFFIMERO E SOVENTE SCONFESSATO DA ALCUNI REGISTI ED ATTORI CHE RESERO IL CINEMA ITALIANO IL RIFERIMENTO ARTISTICO ASSOLUTO, NEL PANORAMA CINEMATROGRAFICO MONDIALE, PER VARI DECENNI.

    Alberto Sordi in «Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo» Anno 1956

    Alberto Sordi in «Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo» Anno 1956, film diretto da Mauro Bolognini (corriere.it)

    Milano Piazza Duomo film Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo 1956

    Milano Piazza Duomo, Galleria Duomo, Alberto Sordi, 1956, fotogramma del film diretto da Mauro Bolognini, “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo”. (da Corriere.it)

    Piazza Velasca 1959. Sigla iniziale film "IL VEDOVO" di Dino Risi, con Franca Valeri e Alberto Sordi (http://www.oocities.org/ilvedovo1959/femminile.html)

    Piazza Velasca 1959. Sigla iniziale film “IL VEDOVO” di Dino Risi, con Franca Valeri e Alberto Sordi (http://www.oocities.org/ilvedovo1959/femminile.html)

    1959 Piazza Velasca, sequenza del film Il Vedovo di Dino Risi con Alberto Sordi e Franca Valeri.

    1959 Piazza Velasca, sequenza del film ” IL VEDOVO” ,di Dino Risi con Alberto Sordi e Franca Valeri.

    Piazza Velasca 1959. Sequenza del Film "IL VEDOVO" di Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri.

    Piazza Velasca 1959. Sequenza del trailer “IL VEDOVO” di Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri.

    Trailer pubblicitario de il film “IL VEDOVO” (Regia Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri, 1959).

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    La storia continua…

    Naviglio Grande, Barona, Vicolo Lavandaie e Darsena intorno al 1955

    Milano Ticinese, Darsena anni '50 (da gettyimage.fr)

    Milano Ticinese, Darsena anni ’50 (da gettyimage.fr)

    Naviglio Grande in secca, dal Ponte di Via Valenza, 1970 (da gettyimage).

    Naviglio Grande in secca, dal Ponte di Via Valenza, 1970 (da gettyimage).

    Milano-Parco Sempione, anni '50

    Milano-Parco Sempione, anni ’50

    Atrio Uffici Amministrativi e Direzione della Angelo Rizzoli Editore e Cineriz Produzione e Distribuzione cinematografica in zona Crescenzago, Via A. Rizzoli, nel 1958. L'allestimento architetturale è di Portaluppi. Purtroppo la palazzina direzionale come tutte le ex Officine Grafiche Rizzoli sono andate demolite alla fine degli anni '2000 (da Milàn l'era inscì)

    Atrio Uffici Amministrativi e Direzione della Angelo Rizzoli Editore e Cineriz Produzione e Distribuzione cinematografica in zona Crescenzago, Via A. Rizzoli, nel 1958. L’allestimento architetturale è di Portaluppi. Purtroppo la palazzina direzionale come tutte le ex Officine Grafiche Rizzoli sono state parzialmente demolite alla fine degli anni ‘2000 e gli edifici sopravvissuti sono in stato di abbandono ed incuria da diversi decenni (da Milàn l’era inscì)

    Corso Buenos Aires, Angolo Regina Giovanna, Fotomodelle in posa per "book pubblicitario". Fonte http://temi.repubblica.it/espresso-il68/2008/01/29/gli-stili-di-vita/?refresh_ce

    Corso Buenos Aires, Angolo Regina Giovanna, Fotomodelle in posa per “book pubblicitario”. Fonte http://temi.repubblica.it/espresso-il68/2008/01/29/gli-stili-di-vita/?refresh_ce

    Siamo in un piano del Grattacielo Pirelli (qualche anno dopo il periodo del "dopoguerra", fine anni '60). All'epoca non era simbolo del potere politico regionale come divenne a partire da un decennio dopo...

    Siamo in un piano del Grattacielo Pirelli (qualche anno dopo il periodo del “dopoguerra”, fine anni ’60). All’epoca non era simbolo del potere politico regionale come divenne a partire da un decennio dopo… (il Pirelli non richiese infrastrutture colossali e si collocava in un’area già servita e con progetti di metropolitane già in corso, indipendentemente dalla sua presenza).

    Piazza Cordusio anni '50 (da Milàn l'era inscì)

    Piazza Cordusio anni ’50 (da Milàn l’era inscì)

    Piazza Duomo 1961. scavi cantiere metropolitana Linea Rossa 1

    Piazza Duomo 1961. scavi cantiere metropolitana Linea Rossa 1 (da Storiemilanesi.org)

    1958 circa, Gigantografia pubblicitaria Pirelli di copertura al cantiere dell'omonimo grattacielo in costruzione. (dalla Via Fabio Filzi). Archivio Paolo Monti

    1958 circa, Gigantografia pubblicitaria Pirelli di protezione al cantiere dell’omonimo grattacielo in costruzione. (dalla Via Fabio Filzi). Archivio Paolo Monti

    1960 circa, il Pirelli appena complatato, visto dalla Galleria delle carrozze della stazione centrale di Milano (Archivio Paolo Monti)

    1960 circa, il Pirelli appena completato, visto dalla Galleria delle carrozze della stazione centrale di Milano (Archivio Paolo Monti)

    Idroscalo anni '60

    Idroscalo, anni ’60

    1953/54 circa. Vicinanze Nuovo Stadio Meazza (1953) "case minime" lungo la Via San Giusto. Quello che era provvisorio, divenne definitivo e molti plessi di edilizia popolare post bombardamenti sopravvivono in vari quartieri di Milano (per citarne alcuni, il Lorenteggio, Crescenzago, Rogoredo-Parco delle Rose). (Archivio Paolo Monti).

    1953/54 circa. Vicinanze Nuovo Stadio Meazza (1953) “case minime” lungo la Via San Giusto. Quello che era provvisorio, divenne definitivo e molti plessi di edilizia popolare post bombardamenti sopravvivono in vari quartieri di Milano (per citarne alcuni, il Lorenteggio, Crescenzago, Rogoredo-Parco delle Rose). (Archivio Paolo Monti).

    Piazza Duca d'Aosta Napo Torriani anni '60

    Piazza Duca d’Aosta Napo Torriani anni ’60

    Pusterla medioevale di Porta Ticinese-Colonne San Lorenzo, anni 50 (da Pinterest).

    Pusterla medioevale di Porta Ticinese-Colonne San Lorenzo, anni 50 (da Pinterest).

    Darsena anni '50, lungo la Via Dannunzio (sono ancora presenti le vecchie case di ringhiera demolite pochi anni dopo). Sabbioni e barconi. (Archivio Paolo Monti)

    Darsena anni ’50, lungo la Via Dannunzio (sono ancora presenti le vecchie case di ringhiera demolite pochi anni dopo). Sabbioni e barconi. (Archivio Paolo Monti)

    1960 circa, barcaioli lungo la Darsena (Archivio Paolo Monti)

    1960 circa, barcaioli lungo la Darsena (Archivio Paolo Monti)

    Ponte pedonale in ferro delle vie Casale e Paoli. (1960 circa). (Archivio Paolo Monti).

    Ponte pedonale in ferro delle vie Casale e Paoli. (1960 circa). (Archivio Paolo Monti).

    Alzaia Naviglio Grande dal Ponte dello scodellino (1955)

    Alzaia Naviglio Grande dal Ponte dello scodellino (1955). (Archivio Paolo Monti)

    Ripa porta ticinese 1960 circa (Archivio Paolo Monti)

    Ripa porta ticinese 1960 circa (Archivio Paolo Monti)

    Matrimonio sul Naviglio Grande 1nni '60.

    Matrimonio sul Naviglio Grande, anni ’60.

    Naviglio Pavese alla confluenza con la Darsena.

    Ponte del Trofeo-Naviglio Pavese alla confluenza con la Darsena.

    1962, pensionati che passeggiano sul Monte Stella, ricavato dalle macerie dei bombardamenti angloamericani del periodo bellico. (Archivio Paolo Monti)

    1962, pensionati che passeggiano sul Monte Stella, ricavato dalle macerie dei bombardamenti angloamericani del periodo bellico. (Archivio Paolo Monti)

    Ripa di Porta Ticinese 53, anno 1967. (centrofotografia.org)

    Ripa di Porta Ticinese 53, anno 1967. (centrofotografia.org)

    Milano Ticinese, Corso S. Gottardo 1967 (centrofotografia.org)

    Milano Ticinese, Corso S. Gottardo 1967 (centrofotografia.org)

    Monte Stella negli anni '50. La presenza di terrazzamenti ed il fatto che sotto di esso giacevano le macerie (e probabilmente anche qualche resto umano o parte di esso non setacciato durante la rimozione degli edifici distrutti dai bombrdamenti), conferisce un aspetto da Girone Dantesco dove le anime delle vittime di guerra non avranno mai pace (i bombardamenti angloamericani furono feroci e disumani, predligendo obiettivi civili allo scopo di creare una strategia della tensione favorevole alla caduta del regime nazi fascista).

    Monte Stella negli anni ’50.
    La presenza di terrazzamenti ed il fatto che sotto di esso giacevano le macerie (e probabilmente anche qualche resto umano o parte di esso non setacciato durante la rimozione degli edifici distrutti dai bombrdamenti), conferiva un aspetto da Girone Dantesco, dove le anime delle vittime di guerra non avranno mai pace (i bombardamenti angloamericani furono feroci e disumani, predligendo obiettivi civili allo scopo di creare una strategia della tensione favorevole alla caduta del regime nazi fascista).

    Viale Certosa anni 20, posa lastre in calcestruzzo (da storiadimilano.it)

    Viale Certosa anni 20, posa lastre in calcestruzzo (da storiadimilano.it)

    1959/60 circa, da Piazza Argentina, foto ingrandita di un Piazzale Loreto e una Corso Buenos Aires chiuse al traffico per lavori di costruzione Metropolitana M1 e per la realizzazione degli Uffici del "Palazzo del fuoco" che stava sorgendo dietro i resti dell'ex Albergo Loreto (quello con l'insegna pubblicitaria sul tetto) prossimo alla demolizione.

    1959/60 circa, da Piazza Argentina, foto ingrandita di un Piazzale Loreto semi accessibile e un Corso Buenos Aires chiuso al traffico per lavori di costruzione Metropolitana M1 e per la realizzazione degli Uffici del “Palazzo di Fuoco” (o Palazzo del Fuoco) che stava sorgendo dietro i resti dell’ex Albergo Loreto … prossimo alla demolizione. (dall’albun fotografico Milàn l’era inscì)

    Piazzale Loreto 1955 circa (la Torre Breda è ben visibile sullo sfondo).

    Piazzale Loreto 1955 circa con l’ex distributore Esso ancora esistente (la Torre Breda è ben visibile sullo sfondo). (dall’Album Milàn l’era inscì).

    Viale Cà Granda, 1951 circa.

    Viale Cà Granda, 1951 circa.

    Conca Gabelle S.Marco, Naviglio Martesana anni 50

    Conca Gabelle S.Marco, Naviglio Martesana anni 50

    Milano 1955 , Via Melchiorre Gioia angolo via Paoli al Naviglio della Martesana (ricoperto negli anni '60).

    Milano 1955 , Via Melchiorre Gioia angolo via Paoli al Naviglio della Martesana (ricoperto negli anni ’60).

    Tranvia per Cassano d'Adda-Viale Palmanova-Via Carnia fine anni '60 (Mondo Tram Forum)

    Tranvia per Cassano d’Adda-Viale Palmanova-Via Carnia fine anni ’60 (Mondo Tram Forum)

    Isola Garibaldi 1970 circa, posa cavi telefonici aerei.

    Isola Garibaldi 1970 circa, posa cavi telefonici aerei. (Archivio Davide Mengacci)

    Ponte della Ghisolfa anni 50

    Ponte della Ghisolfa anni 50 (da Lombardiabeniculturali)

    Ponte della Ghisolfa visto da un condominio di Viale Monteceneri (anni '50, prima della costruzione del cavalcavia Bacula). (da Lombardiabeniculturali)

    Ponte della Ghisolfa visto da un condominio di Viale Monteceneri (anni ’50, prima della costruzione del cavalcavia Bacula). (da Lombardiabeniculturali)

    Milano-Farini, sottopasso provvisorio per la costruzione del cavalcavia di via Carlo Farini 1958-60 circa. (da vecchiamilano.wordpress.com)

    Milano-Farini, sottopasso provvisorio per la costruzione del cavalcavia di via Carlo Farini 1958-60 circa. (da vecchiamilano.wordpress.com)

    Operaie Kores Milano, anni '60 (da enciclopediadelledonne.it)

    Operaie Kores Milano, anni ’60 (da enciclopediadelledonne.it)

    Milano Bovisa, Via Candiani anni '60, passaggio a Livello Ferrovie Nord.

    Milano Bovisa, Via Candiani anni ’60, passaggio a Livello Ferrovie Nord.

    MilanMilano P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949Milano P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949o P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949

    Milano P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949

    1960 Quartiere QT8 visto dal Monte Stella.

    1960 Quartiere QT8 visto dal Monte Stella.

    Milano Quarto Oggiaro-Bovisa anni '60. Raffineria Fina

    Milano Quarto Oggiaro-Bovisa anni ’60. Raffineria Fina

    Viale Umbria primi anni '60

    Viale Umbria primi anni ’60

    Cagnola-Incrocio-via-Bodoni-e-via-Pacinotti-1950-55 (blog.urbanfile-org)

    Cagnola-Incrocio-via-Bodoni-e-via-Pacinotti-1950-55 (blog.urbanfile-org)

    Corso Matteotti, da Piazza San Babila, 1950

    Corso Matteotti, da Piazza San Babila ,1950

    Corso Genova, angolo Piazza Cantore e Viale Coni Zugna anni '50 (dove poi sorsero i magazzini COIN).

    Corso Genova, angolo Piazza Cantore e Viale Coni Zugna anni ’50 (dove poi sorsero, tra gli anni ’60 e ’70 i magazzini COIN). (da Urbanfile)

    L'edificio dell'ex monastero di San Monaestero di San (ex) Vittore distrutto dai bombardamenti angloamericani intorno al 1943. Dopo la restaurazione/ricostruzione è stato riqualificato come Museo della Scienza e della Tecnica. (fonti e immagine Wikipedia).

    L’edificio dell’ex monastero di San Vittore distrutto dai bombardamenti angloamericani intorno al 1943. Dopo la restaurazione/ricostruzione è stato riqualificato come Museo della Scienza e della Tecnica. (fonti e immagine Wikipedia).

    Torrefazione eCaffetteria "Madunina" di Ripa di Porta Ticinese anni 60 (dal web Corriere sella Sera).

    Torrefazione e Caffetteria “Madunina” di Ripa di Porta Ticinese, anni 60 (dal web Corriere sella Sera).

    Pittore (con figlio a seguito) sulla Darsena. Anni '60, archivio Emilio Secondi.

    Pittore (con figlio a seguito) sulla Darsena. Anni ’60, archivio Emilio Secondi.

    Milano Porta Genova. Anni '70 Ponte di Via Valenza/Ripa di Porta Ticinese Ornella Vanoni (da Casa della Vetra).

    Milano Porta Genova. 1967 circa, Ponte di Via Valenza/Ripa di Porta Ticinese, Ornella Vanoni (immagine tratta da “Casa della Vetra”).

    Milano Ticinese Porta Genova. Ponte di Via Valenza, barcone sul Naviglio Grande diretto verso la Darsena-1975 (Paolo Monti).

    Milano Ticinese Porta Genova. Ponte di Via Valenza, barcone sul Naviglio Grande diretto verso la Darsena-1975 (Paolo Monti).

    Via Tolstoi-Via Giambellino 1950 circa

    Via Tolstoi-Via Giambellino 1950 circa (da vecchiamilano.wordpress.com)

    Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese anni 60

    Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese anni 60

    Piazza XXV Aprile (P.ta Garibaldi). anni 60 (da Pinterest.com)

    Porta Spagnola (XVI° secolo) Piazza XXV Aprile (P.ta Garibaldi) vista da Corso Garibaldi, anni 60 (da Pinterest.com)

    Milano-Portello 1968. Fotogramma del Film "Banditi a Milano" (regia Carlo Vizzani, con la sublime interpretazione di Gian Maria Volontè). Sulla sinistra i fabbricati degli stabilimenti del Portello Alfa Romeo (siamo in Viale Monte Ceneri). Fonte http://www.artribune.com/attualita/2015/03/inpratica-lesperienza-culturale-di-milano-iv/attachment/carlo-lizzani-banditi-a-milano-1968/

    Milano-Portello 1968. Fotogramma del Film “Banditi a Milano” (regia Carlo Vizzani, con la sublime interpretazione di Gian Maria Volontè). Sulla sinistra i fabbricati degli stabilimenti del Portello Alfa Romeo (siamo in Viale Monte Ceneri). Fonte http://www.artribune.com/attualita/2015/03/inpratica-lesperienza-culturale-di-milano-iv/attachment/carlo-lizzani-banditi-a-milano-1968/

    Milano Carrobbio, confini Porta Ticinese (anni '70). Colonne di San Lorenzo. Foro di Rabolini da da Milano3x100.it

    Milano Carrobbio, confini Porta Ticinese (anni ’70). Colonne di San Lorenzo. Foto di Rabolini (da Milano3x100.it)

    Corso di Porta Tcininese-Colonne di San Lorenzo, anni 70. E' visibile il vecchio binario compenetrato del tram 15, che venne poi ripristinato oltre 30 anni dopo.

    Corso di Porta Ticinese (Carrobbio). Colonne di San Lorenzo, anni 70. E’ visibile il vecchio binario compenetrato del tram 15, che venne poi ripristinato oltre 30 anni dopo.

    Fotogramma dal Film "Sessomatto" (Episodio "Un amore difficile" , Milano 1973, Regia Dino Risi, con Giancarlo Giannini e Stefania Sandrelli). Alzaia Naviglio Grande angolo Vicolo Lavandai, Sul lato destro si intravede il tram 19 (Negrelli-Roserio).

    Fotogramma dal Film “Sessomatto” (Episodio “Un amore difficile” , Milano 1973, Regia Dino Risi, con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli). Alzaia Naviglio Grande angolo Vicolo Lavandai. Sul lato destro si intravede il tram 19 (Negrelli-Roserio).

    Piazza Duomo 1970 circa

    Milano Piazza Duomo intorno al 1970, ed una vettura di lusso Opel Admiral dei primissimi anni ’70.

    Naviglio Pavese in secca, altezza Via Emilio Gola, 1973

    Naviglio Pavese in secca, altezza Via Emilio Gola, 1973

    Naviglio Martesana lungo la Via Melchiorre Gioia, anni 60

    Naviglio Martesana lungo la Via Melchiorre Gioia, anni 60

    Cinisello Balsamo 1969. Foto aerea di Viale Brianza verso Viale Fulvio Testi. (www.bdl.servizirl.it)

    Cinisello Balsamo 1969. Foto aerea di Viale Brianza verso Viale Fulvio Testi. (www.bdl.servizirl.it)

    Milano Stazione Centrale 1955 (Foto di Pepi Mendrisio) Piu' che una foto un'opera d'arte.

    Milano Stazione Centrale 1955 (Foto di Pepi Merisio) Piu’ che una foto un’opera d’arte !

    Milano Stazione Centrale 1970 (foto della galleria fotografica di Jacques Villegle).

    Milano Stazione Centrale 1970 (foto della galleria fotografica di Jacques Villeglé).

    Oscar Niemeyer (architetto della nuova sede Arnoldo Mondadori Editore di Segrate Milano, realizzata nei primi anni '70). Da Blog.Urbanfile.org)

    Oscar Niemeyer (architetto della città avveniristica di Brasilia e della nuova sede Arnoldo Mondadori Editore di Segrate Milano, realizzata nei primi anni ’70). Palazzo Mondadori (Segrate) ultimato nel 1974, sede operativa dal 1975. (Da Blog.Urbanfile.org)

    Milano Duomo- estate 1974. Quando Corso Vittorio Emanuele e la sua galleria erano frequentabili anche dalle famiglie alla ricerca di un fresco gelato.

    Milano Duomo- estate 1974. Quando Corso Vittorio Emanuele e la sua galleria erano frequentabili anche dalle famiglie alla ricerca di un fresco gelato.

    Operaie Italtel Piazzale Lotto-V.le Migliara anni 60

    Milano Piazzale Lotto 1964. Operaie Siemens-Italtel Piazzale Lotto-V.le Migliara anni 60 (foto Carla Cerati)

    Operai Siemens Viale Migliara 1964 di Carla Cerati (da Photographers.it)

    Operai Siemens Viale Migliara 1964 di Carla Cerati (da Photographers.it)

    Milano Brera, Via Fiori Chiari 1972 (da The Towner)

    Milano Brera, Via Fiori Chiari 1972 (da The Towner)

    Milano Via Orefici, 2 Dicembre 1973. Primo giorno dell'Austerity petrolifera con blocco della circolazione privata. Fu una truffa che gli USA attuarono, tramite i paesi OPEC a danno dell'Italia ed Europa. Gli italiano ed i milanesi veri o d'importazione regivano con creativita' e fantasia tipicamente italica... tuttavia vennero ingannati e il pediodo fu da rincari di tariffe per carburanti e gasolio, rincari bollette elettriche, inflazione e calo della produzione industriele e l'ingresso in una fase di recessione. L'impatto ecologico e ambientale fu quasi nullo...(da ulianolucas.it)

    Milano Via Orefici, 2 Dicembre 1973. Primo giorno dell’Austerity petrolifera con blocco della circolazione privata. Fu una truffa che gli USA attuarono, tramite i paesi OPEC, a danno dell’Italia e dell’ Europa. Gli italiani ed i milanesi (veri o d’importazione) regivano con creativita’ e fantasia tipicamente italica/itaiota… tuttavia vennero ingannati e il periodo fu dominato da rincari di tariffe per carburanti e gasolio, rincari bollette elettriche, inflazione e calo della produzione industriale con l’ingresso dell’economia italiana in una fase di recessione. L’impatto ecologico e ambientale fu quasi nullo…(da ulianolucas.it)

    Milano Porta Venezia 1973/74. Austerity petrolifera. Corso Buenos Aires invaso da biciclette, ciclisti e quadrupedi al posto del traffico caotico.

    Milano Porta Venezia 1973/74. Austerity petrolifera. Corso Buenos Aires invaso da biciclette, ciclisti e quadrupedi al posto del traffico caotico.

    Viale Bodio deserta per l' Austerity petrolifera dela 1973/74

    Milano Bovisa-Viale Bodio deserta per l’ Austerity petrolifera 1973/74. Sono immagini che vanno interpretate, vanno “sentite”. L’apparente desolazione di un viale deserto invernale, grigio, industriale, austero, dove la dimensione umana puo’ riscattare il rientro in possesso di una città a misura d’uomo (anche se per un sol giorno).

    Milano Porta Venezia 1973/73. Corso Buenos Aires che sembra ritratto nei primi del '900. Cavalli, carretti e diligenze improvvisate in una Milano che per 24 ore si liberava dall'incubo automobilistico.

    Milano Porta Venezia 1973/74. Austerity petrolifera e le Domeniche senz’auto. Corso Buenos Aires che sembra ritratto nei primi del ‘900. Cavalli, carretti e diligenze improvvisate in una Milano che per 24 ore si liberava dall’incubo automobilistico.

    Milano, Via Melchiorre Gioia-Austerity petrolifera 1973 (anteprima valutativa, adamy.com)

    Milano, 2 Dicembre 1973,Via Melchiorre Gioia-Austerity petrolifera (anteprima valutativa, adamy.com)

    Austerity Petrolifera 1973-74, via Sismondi, con calesse e filobus 93.

    Milano-Dateo/Argonne. Austerity Petrolifera 1973-74, via Sismondi, con calesse e filobus.

    Sigla cortometraggio a disegni animati della saga “Signor Rossi”:

    “Viva la Felicita’ “, di Bruno Bozzetto (famoso “cartonista” milanese, nato nel Marzo 1938).

    Come sempre è avvenuto per artisti e innovatori di cittadinanza italiana, i tributi e la popolarita’ di questo noto autore di lungometraggi e cortometraggi a disegni animati (cartoons) provengono piu’ dall’estero che dall’Italia.

    Il Signor Rossi era un personaggio (un “uomo medio”) che rappresentava, nella fantasia del suo autore,.. un milanese “medio”, un uomo medio alienato e represso dal potere e dal sistema economico e politico milanese ed italiano …. e volendo anche globale!

    Nei disegni animati di Bruno Bozzetto c’era molta Milano non dichiarata….

    Disegni animati degli anni ’70 del 1900, con grafiche e stili innovativi, all’avanguardia, al limite del metafisico (un filone prossimo a quello sperimentato anni prima dal fumettista molisano Jacovitti) . Episodi trasmessi, in quel periodo, col “contagocce”, dalle reti RAI (Programma Nazionale

    monoscopio_torino1_chc e Secondo Canale… ma anche la Televisione Svizzera Italiana), soprattutto nel periodo natalizio, principalmente nei giorni di Natale, S.Stefano e Capodanno.

    http://biografieonline.it/biografia-bruno-bozzetto

    …. parafrasando i termini di alienazione metropolitana….

    Milano Gratosolio primi anni '70. Capolinea tram linea 15. (Urbanfile.org)

    Milano Gratosolio, 1970 circa. Capolinea tram linea 15. (Urbanfile.org)

    Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Città "satellit"e che negli anni successivi affrontarono degrado e incuria sino a trasformarsi in ghetti. (Milàn l'era inscì)

    Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Città “satellite” concepite per la nuove immigrazione degli anni ’60. Realta’ uabanistiche che negli anni successivi affrontarono degrado e incuria sino a trasformarsi in ghetti. (Milàn l’era inscì)

    Viale Gorizia-Coni Zugna-Corso Genova 1971. Palazzo del COIN e una Fiat 127 100 GL (IMCdb.ord)

    Viale Gorizia-Coni Zugna-Corso Genova 1971. Palazzo del COIN e una Fiat 127 100 GL (IMCdb.ord)

    Darsena 1979. Ultimo anno di operativita' del movimento sabbie e ghiaia della Darsena del quartiere Ticinese. Dal 1980 l'area divenne inoperativa e i barconi cessarono quasi completamente di attraversare il Naviglio, proveninenti da Boffalora Ticino.

    Darsena 1979. Ultimo anno di operativita’ del movimento sabbie e ghiaia della Darsena del quartiere Ticinese. Dal 1980 l’area divenne inoperativa e i barconi cessarono quasi completamente di attraversare il Naviglio, proveninenti da Boffalora Ticino.

    http://footage.framepool.com/it/shot/679453504-domenica-senza-macchina-castello-sforzesco-duomo-di-milano-bici-da-trasporto

    Mondadori Editore (Milano-Segrate/Officine Verona, 1971). Un numero di TOPOLINO molto "meneghino centrico", dedicato ai derby Milan-Inter di un tempo.

    1971 Mondadori Editore (Milano-Via Bianca di Savoia-Visconti /stampe nelle Officine Grafiche Arnoldo Mondadori di Verona). Un numero di TOPOLINO molto “meneghino centrico”, dedicato ai derby Milan-Inter di un tempo.

    Piazza Duomo 1961 (archivio Carlo Orsi)

    Piazza Duomo 1961 (archivio Carlo Orsi)

    Piazza Duomo 1962, bambini e piccioni (archivio Carlo Orsi)

    Piazza Duomo 1962, bambini e piccioni (archivio Carlo Orsi)

    Ombra del Pirelli sulla Piazza Duca d'Aosta 1962 (archivio Carlo Orsi)

    Ombra del Pirelli sulla Piazza Duca d’Aosta 1962 (archivio Carlo Orsi)

    Milano-San Vittore, Via degli Olivetani 1971, fotogramma dal film "Detenuto in attesa di giudizio".

    Milano-San Vittore 1971, Via degli Olivetani. fotogramma dal film “Detenuto in attesa di giudizio”con Alberto Sordi.

    Via Broletto scontri tra manifestanti e Polizia, primi anni '70

    Via Broletto angolo Via Cusani, scontri tra manifestanti e Polizia, primi anni ’70

    17 aprile 1975, corso XXII Marzo, arresto di un autonomo (da http://storiedimilano.blogspot.it/)

    17 aprile 1975, corso XXII Marzo, arresto di un autonomo (da http://storiedimilano.blogspot.it/)

    Festa nudisti Parco Lambro anni 70

    Le correnti alternative della lotta politico-culturale e studentesca del 1968. Milano Parco Lambro. Festa nudisti “Figli dei fiori” all’interno del “FESTIVAL DEL RE NUDO”, Parco Lambro anni ’70

    Milano, 1976. Manifesti di protesta contro l'utilizzo pubblicitario dell'immagine femminile. Gruppi extraparlamentari di Democrazia Proletaria per l'emancipazione della donna. L'utilizzo pubblicitario e mercenario del corpo femminile non si estinse dopo quel periodo dove le battaglie femministe contro la "donna oggetto", pur raccogliendo discreti consensi sociali non riuscirono ad impedire la diffusione del veicolo pubblicitario come mezzo e fine di omologazione e culto dell'apparire, al posto dell'essere.

    Milano 1976. Locandine di protesta contro l’utilizzo pubblicitario dell’immagine femminile. Gruppi extraparlamentari di Democrazia Proletaria per l’emancipazione della donna. L’utilizzo pubblicitario e mercenario del corpo femminile non si estinse dopo quel periodo, dove le battaglie femministe contro la “donna oggetto”, pur raccogliendo discreti consensi sociali non riuscirono ad impedire la diffusione del veicolo pubblicitario come mezzo e fine di omologazione e culto dell’ “apparire”, al posto dell’ “essere” degli individui (connotazioni sociali e di costume tipiche della società dei consumi e del piu’ recente villaggio globale demenziale di internet e dei social network). (Archivio Dino Fracchia)

    Milano Carrobbio-Ticinese. Via De Amicis, 1975, manifestazione per il diritto sociale alla casa. L'immagine evidenzia lo stridere dei contenuti sociali e politici della manifestazione con un'auto stile "cadillac americana" parcheggiata lungo la Via (davanti ad un noto garage di auto di lusso e sportive). Sono i contrasti di una Milano operaia, che contribui' allo sviluppo ed all'importanza di questa metropoli che sfrattava dal centro storico i suoi residenti per confinarli nelle periferie o per abbandonarli su una strada. Contrasti politico sociali che si inasprirono nel decennio successivo (anni '80 Milano da bere) e che divennero occasione e metodo negli anni della bolla immobiliare (anni 90-2000) per espellere dall'area metropolitana, diverse centinaia di migliaia di ex nativi e residenti. Un fenomeno che assunse proporzioni considerevoli nel periodo berlusconista.

    Milano Carrobbio-Ticinese 1975. Via De Amicis. Manifestazione per il diritto sociale alla casa. L’immagine evidenzia lo stridere dei contenuti sociali e politici della manifestazione con un’auto stile “cadillac americana” parcheggiata lungo la Via (davanti ad un noto garage di auto di lusso e sportive). Sono i contrasti di una Milano operaia, che contribui’ allo sviluppo ed all’importanza di questa metropoli che, noncurante della manodopera sfruttata per alcuni decenni, sfrattava dal centro storico i suoi residenti per confinarli nelle periferie o per abbandonarli su una strada. Contrasti politico sociali che si inasprirono ulteriormente nel decennio successivo (anni ’80 della “Milano da bere”) e che divennero occasione e metodo, negli anni della bolla immobiliare (anni 90-2000), per espellere dall’area metropolitana, diverse centinaia di migliaia di ex nativi e residenti. Un fenomeno che assunse proporzioni considerevoli nel periodo berlusconista (giunte Formentini, Albertini, Moratti). I residenti espulsi per motivi di carovita della metropoli, costi immobiliari e di locazione impossibili, disoccupazione, assenza di ammortizzatori e servizi sociali, sono stati, in buona parte soppiantati dall’immigrazione extracomunitaria e neo comunitaria ed al contempo da un silente ed incessante afflusso di immigrazione meridionale “in doppio petto”, dedita alla spartizione politico-clientelare di posti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni (anche regionali e comunali), appalti per le medesime e per banche ed assicurazioni. Una Milano matrigna che ha rinnegato la Patria Potesta’ dei propri “figli”… per adottare figliastri…(immagine da Archivio Dino Fracchia)

    Via De Amicis 1948. Autorimessa Supergarage (la stessa dell'immagine sovrastante, rispresa con alle spalle l'autorimessa medesima, con a fianco un'auto stile Cadillac, ripresa nel 1976 durante una manifestazione per il diritto ala casa). (da blog.urbanfile.org)

    Via De Amicis 1948. Autorimessa Supergarage (la stessa dell’immagine sovrastante, alle spalle del fotografo (Fracchia) mentre scattava l’immagine di un’auto simile alle Cadillac parcheggiata a ridosso del garage, nel 1976 durante una manifestazione per il diritto ala casa). (da blog.urbanfile.org)

    Nel video sottostante assistiamo ad un paradosso nemmeno tanto emblematico nel panorama della contestazione politica degli anni ’70. La principale forza politica comunista e di opposizione all’egemonia partitocratica democristiana ed ai rigurgiti fascisti ed autoritari dell’estrema destra e del Movimento Sociale Iitaliano, (il P.C.I.) dimostrava inadeguatezza, intenti di strumentalizzazione, sfruttamento a fini commerciali delle masse di giovani contestatori. Un PCI facile all’ omologazione al “sistema”, nel tentativo di sfruttare eventi di raduni giovanili ispirati alla contestazione politica (concerti pop e banchetti e rinfreschi a pagamento, stile “Festival dell’Unità”), ovvero una non del tutto riuscita “Woodstock” all’italiana, probabilmente mal riuscita proprio in conseguenza del tentativo di speculare e strumentalizzare eventi proletari (o tentativi di esserlo)… solo sulla carta (in realtà un mero “consumismo” di “sinistra”, dove la volonta’ di cambiamento delle giovani generazioni veniva delusa e disattesa).

    Il P.C.I. cercava di mercificare (fallendo) eventi di contestazione radicale tramite concerti musicali “proletari” con servizi annessi a pagamento. Contraddizioni e paradossi di un Partito, all’epoca, principale forza politica d’opposizione (a parole piu’ che nei fatti) per l’emancipazione e la rivalsa dei ceti sociali piu’ disagiati, emarginati, degli operai, proletari, sottoproletari e dei contestatori universitari e liceali, contraddizioni che rivelavano la vera natura dei sistemi di “simulata-opposizione” (PCI) (perennemente oppositore a parole, delle “feudarchie” della Democrazia Cristiana, a livello nazionale, del PSI, a livello cittadino, antifascista a livello democratico…). L’organizzazione di un “Festival” puramente di consumo di merci, libri, dischi, concerti pop, e servizi di ristorazione a pagamento , trasformo’ l’evento in un flop. La dirigenza PCI, negli anni ’70, simulava di essere una alternativa apparentemente radicale e rivoluzionaria, che dal dissenso e dalla contestazione cercava, molte volte, di farne un business (ed un evento di raccolta voti) per imprenditori e impresari gravitanti intorno a partiti di opposizione come il PCI (che di alternativo avevano solo lo slogan).

    La strategia della falsa opposizione politica non si esauri’ di certo con il tramonto delle ideologie di sinistra… anzi… la falsa alternativa si ripropose nei decenni successivi con i tradimenti ideologici della Lega Nord e persino con lo stesso berlusconismo populista, oggi principale forza lobbistica egemone e affaristica Lombardo-milanese Un centro destra forzista e leghista che non si fece scrupolo a scendere a patti ed affari, persino, con organizzazioni criminali come la ‘ndrangheta in assoluta violazione dei principi successionisti, anti italiani e anti meridionali..

    Sono queste le cronologie e le “eziologie” che hanno contribuito (dopo Tangentopoli ’92) al declino ed al collasso economico, politico e sociale del sistema “Milano” e del sistema “Lombardia”.

    Del resto, gli scandali P2 dei primi anni ’80, rivelarono che tra gli iscritti vi erano anche personaggi di pubblica notorieta’ e artisti, “culturalmente e politicamente” di sinistra (per esempio Claudio Villa) iscritti al PCI. Licio Gelli era dichiaratamente di ispirazione fascista… come da sue candide ammissioni…

    Notare la complessità di linguaggio e di analisi di cui questi giovani avevano una padronanza ed un bagaglio linguistico oggi irrecuperabile.

    Non esisteva internet, non c’era ancora la TV a colori, i telefoni cellulari e gli smartphone… ma la diffusione di idee e concetti era notevolmente superiore alla miseria culturale e linguistica odierna, i cui esempi squallidi sono ampiamente “spammati” nei social network, sovente con la complicità dei medesimi. Nonostante questi paradossi, la cultura vera era in mano agli intellettuali di sinistra. Una cultura ormai seppellita sotto tonnellate di omologazione e consumismo.

    Non per caso, le grosse delusioni (soprattutto giovanili) di un P.C.I. complice di inciuci con le forze di governo (un vero secondo partito della “forchetta”, capace di tutelare solo operai di grandi industrie, per spartirsi la torta di potere insieme ai cosiddetti “capitalisti” e corporazioni, insieme alla DC ed anche all’emergente PSI e fare il “gioco delle parti”), fecero nascere partiti di opposizione comunista come Democrazia Proletaria e movimenti rivoluzionari come Autonomia Operaia (tutti fenomeni nati, evoluti e conclusi in una realtà socio politica molto milanese, una delle poche metropoli italiane dove si lavorava ma si veniva anche sfruttati, insieme a Torino, Genova e Bologna). Milano era (e permane) un coacervo di ingiustizie sociali foriere di nuovi movimenti politici di ispirazione comunista che raccoglievano consensi tra le folte schiere di delusi di un PCI troppe volte accomodante con corporazioni, potere clericale e partitocrazia.

    Milano Parco Lambro-Feltre 1976. Festival del RE NUDO al Parco Lambro (foto di Dino Fracchia) https://www.vice.com/it/article/intervista-dino-fracchia-continuous-days-parco-lambro-milano-593 Eventi che generavano scandalo nei benpensanti e che sovente terminavano con la schedatura dei partecipanti dell'allora Divisione della Buoncostume Questura.

    Milano Parco Lambro-Via Feltre 1976. Festival del RE NUDO (foto di Dino Fracchia) https://www.vice.com/it/article/intervista-dino-fracchia-continuous-days-parco-lambro-milano-593 Eventi che generavano scandalo nei benpensanti e che sovente terminavano con la schedatura dei partecipanti ad opera dell’allora Divisione Buoncostume della Questura.

    1975-salone-internazionale-della-musica-alla-fiera-di-milano (archivio storico fondazione fiera campionaria)

    1975-salone-internazionale-della-musica-alla-fiera-di-milano (archivio storico fondazione fiera campionaria)

    Milano. Viale Montenero 50, interno, cortile casa di ringhiera. Foto di Toni Nicoloni EASS Reg. Lombardia.

    Milano 1978, Viale Montenero 50, interno cortile case di ringhiera. Foto di Toni Nicolini EASS Reg. Lombardia.

    Milano-Vigentino, Via Barletta, 1978-80 © Studio Gabriele Basilico.

    Milano-Vigentino. Via Barletta, 1978-80
    © Studio Gabriele Basilico.

    Milano Corso Europa-Piazza San Babila 1978.

    Milano Corso Europa-Piazza San Babila 1978.

    Milano Via Santa Tecla, guerriglia urbana opposte fazioni estremisti di destra e di sinitra e con le forze dell'ordine. Anni '70 (velvetnews.it)

    Milano Verziere (anni ’70). Via San Clemente, incrocio Via Santa Tecla, ripresi dalla Via Larga. Guerriglia urbana tra opposte fazioni di estremisti di destra e di sinistra ed i lacrimogeni della Polizia. (velvetnews.it)

    Tra i numerosi fatti ed eventi dimenticati si annovera un incidente ferroviario mortale avvenuto nello Scalo Ferroviario di Rogoredo il 13 Novembre 1978 Fonte: stagniweb)

    Tra i numerosi fatti ed eventi dimenticati si annovera un incidente ferroviario mortale avvenuto nello Scalo Ferroviario di Rogoredo il 13 Novembre 1978 Fonte: stagniweb)

    LA “RACCHETTA”… GRANDE OPERA DI SVENTRAMENTO, INCOMPIUTA

    Purtroppo le pagine Facebook dedicate alla storia di Milano e pagine Fbook dedicate alla storia di alcuni quartieri se ne riguardano bene dal fare una vera storia recente (ultimi 6 decenni) dello svluppo del tessuto urbano di Milano.

    Se lo facessero, offrirebbero quegli strumenti conoscitivi sufficienti a comprendere che le recenti speculazioni edilizie nate in seno al Ventennio berlusconista ed alla continuità di tale Regime, attuata dalle amministrazioni PD di Pisapia e Sala, sono in realtà, progetti molto vecchi, di natura speculativa e mangereccia sin dalle loro origini, oggetto di tentativi di attuazione che vennero ripresi nell’immediato dopoguerra, in seno alla colonizzazione culturale ed economica del noto Piano di ricostruzione e finanziamento Marshall, che diede input di speculazione edilizia in città come Milano e Roma (secondo dettami differenti da quanto potevano essere le reali esigenze di questa città).

    Le fonti reperibili a verifica di quanto pubblicato sono disponibili in una sottopagina del sito internet dell’ordine degli architetti di Milano.

    http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/mappe/itinerario/33-la-racchetta-la-grande-incompiuta/saggio

    Sia durante il ventennio fascista, sia successivamente, varie lobby e consorterie speculative basate sugli interessi fondiari premevano per lo sventramento di ampi settori di Milano (sia centrali che periferici della Città) allo scopo di realizzare arterie stradali, grandi opere e speculazioni edilizie di vasta portata.

    Questa non comporta che Milano non avesse bisogno di una espansione urbanistica, di facile quanto rapido passaggio di persone e merci dagli estremi opposti della città. Quei progetti, se fossero stati attuati, oltre a riversare sui bilanci comunali gli oneri di manutenzione di tali opere, avrebbero oltremodo congestionato oltre ogni limite la città, incluso il suo inquinamento atmosferico e la pericolosità di tali arterie per gli stessi automobilisti e per i pedoni.

    Le tangenziali erano, forse, l’unica strada percorribile, cosa che venne attuata solo a partire dagli anni ’60 dopo la bocciatura di tali progetti faronici e con grande ritardo, rispetto al congestionamento del traffico cittadino che negli anni ’60 incalzava sempre piu’ rapidamente.

    Il ventennio fascista, povero e nel contempo avaro di risorse per Milano, si limitò ad alcuni interventi (in alcuni casi degli scempi) nel centro storico (vedesi le “Case Veneziane” di Piazza S. Babila,demolite per lasciare spazio ad interventi come i Palazzi Snia Viscosa, Emilio Lancia, la demolizione del Bottonuto (Arengario), sino ad interventi e/o progetti successivi al periodo bellico).

    Casa Veneziana (se esistesse tutt'oggi sarebbe localizzata all'anglo con Corso Monforte) demolita negli anni '30 secondo l'attuazione del Piano Regolatore Albertini e antecedenti.

    Case Veneziane (se esistessero… tutt’oggi… sarebbero localizzate all’angolo con Corso Monforte) demolite negli anni ’30 secondo l’attuazione del Piano Regolatore Albertini e antecedenti.

    Sin dalla seconda metà degli anni ’20 le fondiarie e gli immobiliaristi fecero pressioni per “mettere le mani” sulla città con una serie di interventi da integrarsi in vari piani regolatori. Dietro progetti di rinnovamento del flusso del traffico veicolare (all’epoca quasi inesistente e limitato al solo centro storico gravitante intorno al Duomo), loschi interessi speculativi cercarono in piu’ riprese (durante il fascismo ed anche dopo) di sfruttare piani di riqualificazione di una pianta stradale urbana da sempre condizionata dalla presenza della “cerchia nei Navigli”, vissuta, dagli urbanisti del secolo XX° come un ostacolo edilizio ed alla mobilità, da vari regimi fascisti o pseudo democratici succedutesi, ormai, in quasi un secolo di evoluzione storica urbana, regionale e nazionale.

    I progetti che nacquero tra gli anni ’30 e ’50 del 1900, visti con il senno di oggi, hanno quasi del folle.

    L’esigenza di sventrare i vincoli di circolazione “tangenziale/circolare” imposti da una vecchia pianta cittadina, in parte, anche medioevale, sviluppatasi nei lunghi secoli precedenti con le opere leonardesche dei Navigli e di soppiantarla o “cavalcarla” da arterie a circolazione radiale (che negli anni ’50 del 1900 vennero rinominati come “assi attrezzati”) premeva tra gli anni ’30 e ’50 del 1900 per avere una propria ragione di esistenza.

    Per paradosso, tali progetti, oltre all’assenza della copertura di fondi e stanziamenti pubblici necessari alla loro realizzazione, videro poteri forti contrapposti, rappresentanti da vari proprietari immobiliari del centro storico che vedevano minacciati i loro beni patrimoniali destinati alla demolizione dai progetti di sventramento finalizzati alla realizzazione di arterie automoboilistiche che solcavano da Sud a Nord la Città, transitando per un centro storico completamente ridisegnato e demolito come era dai progetti di allora.

    Paradossalmente quindi, fronti contrapposti di speculatori si fronteggiarono per tutelare interessi indidivuali piuttosto che storici e di memoria e solo parzialmente questo scempio venne evitato, e se questo avvenne, lo fu’ esclusivamente per una lotta di poteri e interessi contrapporti.

    La salvaguardia di alcune aree storiche del centro di Milano, nacque piu’ da scontri di interessi personali che da una cultura della tutela storica dei settori piu’ antichi della città.

    Di quei piani regolatori restano tracce nelle attuali Piazza Diaz, Corso Europa, Via Larga-Verziere, Piazza S. Babila e C.so Matteotti e Piazza Meda, e nella City, la Via Vittor Pisani.

    Le convenzioni che i palazzinari d’allora volevano stipulare a prezzi di comodo e convenzionati non trovavano finanziatori privati e nemmeno pubblici a causa dell’enorme investimento economico richiesto negli espropri immobiliari, soprattutto quando questi coinvolgevano palazzi di prestigio e proprietari influenti dotati di poteri (verso l’amministrazione comunale) equivalenti a quelli dei fondiari immobiliaristi.

    Per farsi un’idea di come Milano doveva essere “sventrata” secondo i progetti dei Piani Regolatori dei primi anni ’50, l’immagine sottostante potrebbe rendere una vaga idea dei progetti faraonici di quel periodo.

    Piano Regolatore 1953/58

    Piano Regolatore 1953/58

    L’estrema sintesi del progetto dello schema viabilistico non deve trarre in inganno. Nello schema compaiono solo le direttrici in progetto. Nelle aree limitrofe erano previsti insediamenti urbani non molto dissimili da quello che poi venne limitato alla sola “city” e sventramenti paralleli a quelli principali. Sembra difficile da credersi ma già nei primi anni ’50, le linee guida dello stravolgimenti dell’area ex Varesine, Porta Nuova, Porta Garibaldi, poi riproposto e realizzato tra il 2000 sino in data attuale, era già previsto ma venne attuato solo dopo 50 anni per mancanza di gruppi finanziari e immobiliari disposti a mettere in circolo, fondi di investimento evolutisi poi nelle bolle immobiliari attuali.

    Le esigenze di quel periodo (sostanzialmente riprese dai progetti di integrazione alla mobilità regionale degli anni ’30) esulavano da una concezione tangenziale dell’attraversamento esterno della città e del collegamento ad altre arterie stradali e autostradali verso le varie destinazioni della Regione.

    La pianta circolare delle due circonvallazioni, in un periodo di assenza di tangenziali esterne, era concepita a cavallo del ventennio e del dopoguerra, come un ostacolo all’attraversamento rapido della città e del collegamento da questa con altre direttrici che, secondo la visione “radiale” del periodo fascista e dell’immediato dopoguerra, poteva essere aggirata solo realizzando “assi attrezzati” che sventrassero la città da Sud-Ovest verso Nord-Est e da Nord-Ovest verso Sue-Est (sino all’immediato dopoguerra, il traffico commerciale e privato non si snodava lungo l’autosole ma da Genova e daTorino, verso Milano e verso altre destinazioni site a Nord ed Est del capoluogo lombardo). Analogo sventramento era previsto da Nord-Ovest verso Sud Est a collegamento della Milano Laghi con l’Autosole.

    Una superstrada cittadina (Piano RG 53) doveva sventrare interi poderi cascinali del Moncucco (distrutti in parte qualche tempo dopo con le speculazioni edilizie popolari e convenzionate), Ticinese-Porta Genova, Solari, Mario Pagano, Fiera, Sempione, Porta Volta-Farini, per defluire nell’attuale Piazzale Lagosta e reinstradarsi verso il Viale Zara e Fulvio Testi.

    Chi proveniva dalla Milano Serravalle e non doveva terminare il viaggio a Milano (o doveva raggiungere rapidamente alcuni settori della città), ma proseguire, poteva, secondo questo progetto, intersecare la città, dall’attuale Piazza Maggi, ed immettersi in un qualcosa che in Italia avrebbe l’unico precedente con il “raccordo anulare” di Roma (quello di Milano non era un anello sopraelevato in quanto richiedeva lo sventramento di centinaia di immobili, e vie preesistenti, uffici, industrie, scuole, e tutto quello che incontrava lungo il suo cammino…radiale alla città).

    In realtà gli “assi attrezzati” erano due. Era previsto un secondo asse che dall’attuale Piazzale Kennedy verso Viale Viale Certosa, Corso Sempione, Via Cenisio, doveva bypassare l’uscita-raccordo Milano Laghi Certosa per intersecarsi in un faraonico incrocio attualmente localizzabile a Porta Volta/Farini-Piazza Baiamonti e defluire verso Viale Crispi, Bastioni Porta Nuova, Piazza Oberdan, congiungersi con V.le Regina Giovanna, Via Gaio, Via Sidoli sino in Piazzale Susa, Viale Mugello, Campania, Molise, Puglie, Lucania per defluire verso l’A1 autostrada del Sole (il viadotto tutt’oggi esistente che si snoda tra Porto di Mare-Rogoredo sino a V.le Lucania è una piccola applicazione di tale progetto che non vide pero’ mai una reale realizzazione per mancanza di fondi, anche statali, necessari ai rimborsi per gli espropri delle aree immobiliari private la dove la realizzazione di questi assi attrezzati radiali ne richiedeva l’ampliamento stradale o la creazione ex novo, tramite demolizioni e sventramenti di tutto quello che vi era interposto). Tale progetto venne accantonato proprio nell’anno di inaugurazione della Milano-Piacenza A1 (autosole), nel 1958.

    Viadotto scorrimento veloce del 1958 in Piazzale Corvetto (anni 70, malgrado il timbro postale della cartolina rechi l'anno 1985, ma dalle insegne pubblicitarie si comprende essere di almeno un decennio antecedente).

    Viadotto scorrimento veloce del 1958 in Piazzale Corvetto (anni 70, malgrado il timbro postale della cartolina rechi l’anno 1985, ma dalle insegne pubblicitarie si comprende essere di almeno un decennio antecedente). Questa fu una limitata applicazione degli arredi stradali che dovevano integrare tale sopraelevata con l’asse attrezzato diretto verso le autostrade Milano Torino e Milano Laghi, progetto abbandonato nel 1958.

    Il progetto per l’asse Milano Serravalle della Via Del Mare (A7) verso Viale Zara, era chiaramente una follia soprattutto per l’interminabile dedalo di incroci semaforizzati che da 60 anni penalizzano tale direttrice (Zara, Fulvio Testi), che nel caso di realizzazione di tale opera, sarebbe collassata nel giro di qualche anno a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

    Non considerando che tale direttrice, era, già da allora, luogo di esondazioni frequenti del fiume Seveso…

    Sembra assurdo ma i rimasugli di tali progetti vennero riproposti persino a cavallo degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, in coincidenza della Tangentopoli ’92 per la riqualificazione della rete veicolare a ridosso della Piazza S. Babila (via Bagutta).

    Come accennato, una porzione (puramente speculativa immobiliare) di queste follie urbanistiche (ormai vecchie di un secolo) ha trovato concretizzazione nelle speculazioni edilizie di Porta Volta-Garibaldi a cavallo tra i primi anni 2000 ed oggi (le cui opere inutili quanto deturpanti sono tanto elogiate da pagine facebook manovrate dai poteri forti, dedicate alla Milano Sparita…).

    Il resto delle follie si affievoli’ con la progressiva pedonalizzazione e limitazione al traffico automobilistico all’interno della Cerchia dei Navigli e con la realizzazione delle tangenziali Est ed Ovest a cavanno tra gli anni ’60 e ’70 e con una visione piu’ turistica della città… ripensamenti molto tardivi che comunque non hanno impedito il compiersi di scempi recenti.

    La nuova “City” di Milano Porta Volta-Nuova-Garibaldi e la costruenda “City Live” (ex Fiera Milano City-Scarampo-Monte Rosa-Buonarroti) non è per nulla la “Defence” parigina nella Pianura Padana. Milano e l’Italia sono sepolte sotto decenni di berlusconismo devastante che ha polverizzato economia, industria, finanza, impresa, moralita’ e democrazia. Indubbiamente il problema della prostituzione diurna a Milano ha origine dagli anni ’80 e ’90, ma negli ultimi 10-12 anni è esploso in tutta la sua violenza e non ci sono solo coinvolti “magnaccia” e crimine. Forze dell’ordine e mafia fanno affari d’oro con casalinghe e transgender ridotti all’attività di prostituzione nei viali e nelle piazze piu’ esclusive di Milano.

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    Aiutiamo i nostri amici gatti.

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    27 Ottobre 1962-27 Ottobre 2016: 54 anni dall’assassinio di Enrico Mattei

    Metanopoli anni 60.

    Metanopoli anni 60. Quando Milano e il Nord Italia, pur nelle contraddizioni sociali e politiche di una Repubblica Italiana nata dalle ceneri degli orrori nazifascisti e da una classe politica, sovente inadeguata e gia’ corrotta, prometteva di diventare la metropoli piu’ ricca ed una potenza industriale prima in Europa. Enrico Mattei e la sua AGIP fecero paura alle multinazionali americane, inglesi e francesi del petrolio ed alla mafia sicialiana, che gia’ all’ora, ambiva a dominare l’intera penisola, come di fatto avvenne, insieme alla ‘ndrangheta ed alla camorra. Oggi l’AGIP è solo un carrozzone semi privatizzato, decapitato nella sua conduzione manageriale espansionistica dalla CIA Americana con l’omicidio di Enrico Mattei nel 1962, simulato con un incidente aereo a Bascape’ (Pv).

    Milano Certosa anni 50-Enrico Mattei Viale Espinasse-Piazzale Accursio (area di servizio carburanti e ristorazione AGIP))

    Milano anni 50-Enrico Mattei – (area di servizio carburanti e ristoro AGIP). Mattei venne assassinato dai servizi segreti CIA Americani per mano di Cosa Nostra siciliana il 27 Ottobre 1962 a Bascapè (Pv). Il suo jet privato venne sabotato. A distanza di 54 anni (2016) non è ancora chiaro se il veivolo precipito’ a terra ancora integro o si disintegro’ in volo a causa della presenza di un ordigno esplosivo a bordo. Le testimonianze degli agricoltori che nelle immediate vicinanze di Bascape’ furono testimoni della tragedia riferirono di bagliori nel cielo e del precipitare di frammenti infuocati dei resti del jet, elementi che opterebbero per l’ipotesi di un’esplosione in volo. Il Jet era identificato nel codice di navigazione del corridoio aereo privato, come ALFA PAPA. (località di Milano non precisata, forse Piazza Ovidio).

    Inaugurazione Distributore Agip a Milano (anni '50). Enrico Mattei stringe la mano al benzinaio del chiosco AGIP. Località non precisata, forse Piazza Ovidio.

    Inaugurazione Distributore Agip a Milano (anni ’50). Enrico Mattei stringe la mano al benzinaio del chiosco AGIP. Località non precisata, forse Piazza Ovidio.

    Il Jet aziendale ENI-AGIP di Enrico Mattei, (codice di navigazione ALFA PAPA) perse i contatti radio con la torre di controllo dell’aeroporto Forlanini di Milano-Linate la sera del 27 Ottobre 1962 nelle campagne pavesi di Bascape’ lungo il corridoio aereo di Linate.

    L’aereo proveniva da Palermo, località dove, indagini pregresse, accertarono manomissioni ad opera di operai aeroportuali licenziatesi volontariamente il giorno successivo all’attentato, persone di cui si sospettano legami con la mafia siciliana (il tutto orchestrato, con molta probabilità da figure dirigenziali ENI-AGIP ostili alla figura di Mattei, servizi segreti italo americani, CIA, compagnie petrolifere anglo americane).

    Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962. Bascape' (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all'attentato che costo' la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell'AGIP.

    Bascape’ (Pv) il 28/10/1962. Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente (27 Ottobre 1962).
    Le immagini ritraggono il giorno successivo all’attentato che costo’ la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell’AGIP.

    Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962. Bascape' (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all'attentato che costo' la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell'AGIP.

    Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera del 27 Ottobre 1962.
    Le immagini ritraggono le campagne di Bascape’ (Pv) il 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all’attentato che costo’ la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell’AGIP.

    Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962. Bascape' (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all'attentato che costo' la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell'AGIP.

    Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962.
    Le immagini ritraggono Bascape’ (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all’attentato che costo’ la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell’AGIP.

    BREVE STORIA DELLE BRIGATE ROSSE (COLONNE MILANESI WALTER ALASIA, STRAGE DI VIA SCHIEVANO) E ACCENNI AL RAPIMENTO DI ALDO MORO

    Come sempre di consuetudine in questo web, viene anticipato che alcune cronologie milanesi “storiche” relative (in questo caso) al terrorismo politico degli anni ’70 ed ’80, nella citta’ di Milano, non hanno la pretesa di sostituirsi alle cronologie ufficiali (cronologie sicuramente depistate) della storia contemporanea della ex Capitale Morale d’Italia (il berlusconismo contribui’ a declassare Milano nel corso dei decenni sino all’attuale immobilismo economico e imprenditoriale soverchiato dalle infiltrazioni mafiose, in primi la ‘ndrangheta, che nei vari consigli regionali Lombardia di Forza Italia e Lega Nord… ma non solo, videro in tempi recenti, presenze ‘ndranghetiste …).
    Il presente articolo nasce dalla necessita’ di completare la poverta’ di contenuti storici di pagine politico commerciali facebook (pagine commerciali di vendita libri e di promozione di immagine e di consensi) come “Milano Sparita e da ricordare”; “Da Milano alla Barona” (che cita i fatti nei suoi prodotti di e-commerce ma non ne approfondisce le possibili cause politiche ed eziologiche alla causa); “Milano Sparita skyscrapers”; “Milano nei secoli”… etc… subordinate, alcune di esse, alla logica berlusconista (e storiografica) della censura politica se non della promozione ideologica, per le altre…

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    Le Brigate Rosse sono e rappresentano un misterioso rompicao storico mai risolto, (malgrado l’apparente iniziale spontaneismo di alcuni dei suoi fondatori, accusati tuttavia, da vari autori e fonti, di essere al servizio dei servizi segreti). Ufficialmente questo movimento di lotta politica si diffuse nelle lotte operaie per i diritti dei lavoratori. Le Brigate Rosse misero in atto, tuttavia, azioni di terrorismo e di rapimento di personaggi talmente potenti e strategici che le modalita’ organizzative rappresentano un mistero italiano e forse internazionale, ai limiti della fantapolitica, tutt’oggi avvolto nell’irrisolto.
    Le Brigate Rosse (forse il nome trovava ispirazione nelle Brigate antifasciste Partigiane per la Liberazione) sono parte della Storia di Milano perche’ ufficialmente (servizi segreti, massonerie deviate a parte) si costituirono nell’area milanese dei gruppi storici di lotte operaie e studentesche, in particolare modo all’interno della PIRELLI e della SIT-SIEMENS (secondariamente anche nella BREDA e ALFA ROMEO).
    Il “vivaio” dal quale le future BR attinsero militanti (verso il 1969) aveva un nome ed una sua identita’ politica e si chiamava COLLETTIVO POLITICO METROPOLITANO e successivamente SINISTRA PROLETARIA.
    In questo collettivo politico, eterogeneo e costituito, come accennato, da operai, principalmente delle industrie PIRELLI e SIT-SIEMENS, ma anche da gruppi studenteschi (un collettivo nato inizialmente come fronte di “lotta operaia”) dopo la nota e ormai appurata “Strage di Stato” di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969, prese piede la convinzione che simili attentati fossero di natura istituzionale (anche internazionale, vedesi le proclamazioni della lotta allo “Stato Imperialista delle multinazionali”, identificato nelle ingerenze politiche USA della CIA) e neofascista (Strategia della tensione) finalizzata alla repressione delle lotte operaie.

    La prima Brigata Rossa si costitui’ negli stabilimenti PIRELLI di Miano, verso il Novembre 1970.
    Diversi anni fa circolava una indiscrezione (mai ufficializzata mai ripresa dalle cronache e fonti ufficiali) nella quale si sosteneva che il reclutamento, soprattutto studentesco, delle militanze milanesi delle Brigate Rosse (intese come pura manovalanza ideologica e proselitista di facciata, piuttosto che di militanti coinvolti in azioni terroristiche vere e proprie), veniva anche gestito nell’allora Terrazza milanese degli aperitivi (si tenga presente che la locazione di 50 anni fa potrebbe non essere la stessa degli attuali omonimi Bar degli aperitivi, che annovera, attualmente la Terrazza Martini e la Terrazza Aperol) di Milano-DUOMO.
    In tale indiscrezione (le informazioni storiche sulla costituzione delle BR sono, oltre che confuse, quasi caotiche, controverse, soggettive e sicuramente depistate nel corso degli anni…) emergevano paradossi sulla natura dei personaggi che, nell’ombra, serravano e rinforzavano la futura manovalanza terroristica di Milano… personaggi non proprio da definirsi Comunisti ma prossimi ai servizi segreti…ed a Comunione e Liberazione (uno dei movimenti cattolici settari che contribuirono anche al finanziamento lobbistico di Forza Italia di Dell’Utri e Berlusconi, dopo aver insanguinato l’Italia con movimenti terroristici di estrema sinistra e forse anche di estrema destra).

    In questa sede non si vuole dare una rispolverata alle controverse e inverosimili tesi ufficiali (i reggenti delle Colonne costituenti furono i noti Semeria, Curcio, Cagol dall’Universita’ di Trento e Franceschini, Gallinari, Ognibene, Paroli, Pelli dai collettivi dell’Emilia).
    A conforto della tesi non “Comunista” dei fondatori delle Brigate Rosse, non ci sarebbe solo l’origine cattolica studentesca di alcune delle colonne fondatrici (vedesi Curcio, tra i vari) ma anche la sede ed il luogo dove le BR istituirono il primo “congresso” (clandestino) di questo movimento di lotta politica (di ufficiale ispirazione Marxista). Il primo ufficiale incontro venne organizzato in una saletta riunioni di Comunione e Liberazione di una parrocchia di Chiavari, in Liguria, poco dopo la fondazione ufficiale avvenuta a Milano nel Novembre 1970 (difficile credere che il Sacerdote di tale Parrocchia non sapesse della matrice politica dei personaggi a cui metteva a disposizione un locale riunioni…).
    Nella storia di Milano, nei prini anni ’70, si annoverano adesioni alle Brigate Rosse da parte di militanti ed operai dei quartieri Giambellino e Quarto Oggiaro.
    Gli ambienti di incontro e di operativita’ di questo movimento di Lotta furono sempre clandestini o semiclandestini e non ebbero mai, neanche inizialmente, una adesione e una approvazione politica e parlamentare.

    Nei primi anni ’70, all’interno delle BR, si costituirono gruppi parzialmente indipendenti cappeggiati dalle varie “Colonne” (Alasia, Curcio, Sossi, Moretti, tra i molti, Morucci, Faranda per le “colonne” romane…), “Colonne” ideologiche ed operative che si sarebbero poi rese protagoniste, negli anni successivi, di azioni di rapimento o agguati anche mortali a carico di dirigenti aziendali, armatori, imprenditori, forze dell’ordine, magistrati e personalita’ politiche e annche Giornalisti e persino un sindacalista.
    Adesioni e militanze avvennero anche a breve distanza dagli stabilimenti PIRELLI.
    Le industrie BREDA (Milano Bicocca-Sesto San Giovanni) videro la presenza di nuclei autonomi delle Brigate Rosse ed anche l’Alfa Romeo di Arese.
    Come noto, i quartieri Ticinese e Barona furono teatro di agguati mortali condotti dalle Brigate Rosse a cavallo tra gli anni 1979-80.

    Il piu’ noto fu l’agguato di Via Schievano tra Ticinese e Barona (proprio a ridosso del rilevato ferroviario dell’allora vecchio sottopasso della ex cintura Sud ferroviaria) eseguito (Colonna milanese Walter Alasia) la mattina dell’8 Gennaio 1980, nel quale persero la vita tre agenti di polizia: Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michele Tatulli (che nel corso dell’autunno inverno 1979/80, inclusa anche la mattina dell’eccidio, pare effettuassero indagini, in borghese, con auto civetta, relative a militanze politiche nelle due sedi dell’ITIS Feltrinelli, siti in Piazza Lucrezio Caro al Ticinese e in Via Pestalozzi 18). Il Ticinese fu teatro, pochi mesi dopo, il 28 Maggio 1980, in Via Salaino, dell’omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, la cui omonima Via venne dedicata nel Febbraio 1986, presso il quartiere Barona, tra le Vie Santa Rita da Cascia e Via Parenzo/Viale Faenza. L’omicidio non venne pero’ ufficialmente eseguito dalle BR ma dalla “Brigata XXVIII marzo”.

    Nel merito della “strage di Via Schievano”, cio’ che stupiva era la precisione ed altissima efficienza operativa (pari solo a commandi gestibili dai servizi segreti ministeriali italiani) di una Colonna (Walter Alasia) che per paradosso, prima di aver compiuto vari agguati mortali nella Citta’ di Milano, per tutto il 1980, venne, ne4l 1979, formalmente espulsa (con scissione decisa dai vertici ideologici delle BR) propio dalla linea esecutiva del Movimento della Brigate Rosse), perche’ ritenuta non aderente alla linea politico-operativa del comitato esecutivo e della direzione strategica.
    Vi è da chiedersi in nome di chi e per mano di cosa questa Colonna commise vari attentati mortali dalla linea esecutiva molto mirata e percisa, competente per la conoscenza degli ambienti riservati dove acquisire informazioni precise e dettagliate dove concretizzare vittime politiche ed efficiente per la precisione e rapidita’ delle azioni.
    Proprio questo attentato e proprio gli autori ufficiali, cosi’ come le modalita’ molto precise e “chirurgiche” nel quale venne consumato l’agguato di Via Schievano, spiccava per una conoscenza a propri (informazioni riservate ottenibili solo dalla Questura di Milano) della gestione operativa e dei coordinamenti investigativi (pare relativi a militanze politiche nelle due sedi dell’ITIS Feltrinelli, siti in Piazza Lucrezio Caro al Ticinese e in Via Pestalozzi 18) della Questura di Milano che nella mattina del 8 Gennaio 1980 inviava verso il quartiere Barona un’auto civetta della PS con finalita’ di investigazione territoriale e con all’interno tre agenti di PS in borghese…formalmente irriconoscibili come tali). Ufficialmente, lo stesso giorno dell’agguato. il Comunitato BR diramava che l’agguato era stato condotto per “salutare” l’arrivo del Generale dei Carabinieri Dalla Chiesa nei reparti investigativi antiterroristici di Milano.

    Sempre la Colonna Walter Alasia mise a compimento un omicidio proprio all’interno di un convoglio della Metropolitana Milanese M1, nel 12 Novembre 1980. La vittima era Renato Briano, direttore Ufficio Personale della Marelli.
    Si sottolinea che la scissione della Colonna Alasia dal fronte unitario delle BR avvenne indipendentemente dai fatti del 24 Gennaio 1979 con l’omicidio del sindacalista genovese, a Genova, Guido Rossa.

    Negli scenari degli eccidi BR emerge che all’interno di tale Movimento l’eterodirezione prevaleva sulle volonta’ dei singoli militanti terroristi (ovvero una poverta’ di autonomia con scelte e comportamenti influenzati dall’esterno e da varie fonti, centri e personaggi di potere, forse anche internazionali, forse gli stessi che oggi influenzano le opinioni, le idee e i comportamenti di milioni di persone tramite le reti sociali internet…).
    Nei primi anni ’80 emersero legami delle BR con organizzazioni mafiose ma persino con fronti terroristici opposti, come i NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari, ufficiali responsabili di stragi come l’Italicus e la strage del 2 Agosto alla stazione di Bologna.

    ROMA, Via Fani, 16 Marzo 1978

    Le versioni ufficiali non convincono in alcune parti…

    Oggi, 16 Marzo 2018, ricorre il 40° anniversario del rapimento dell’Onorevole democristiano Aldo Moro, il cui agguato, per l’efficienza operativa e la precisione esecutiva lascerebbe, a distanza di 40 anni, sbigottiti, stendendo, ulteriormente, un velo di misteri e di insoluti nella storia contemporanea d’Italia come anche di Milano (malgrado le televisioni di regime sostengano esserci stati unicamente, tra i protagonisti dell’eccidio, solo alcuni “sgangherati” brigatisti…).

    Sembra che nelle sequenze dell’agguato e del rapimento (con l’uccisione di cinque agenti di PS) non vi furono solo brigatisti.

    Da piu’ fonti si sosterrebbe, da decenni, che le “colonne” operative dei vertici territoriali delle BR fossero condotte da appartanenti ai servizi segreti ministeriali e non si escluderebbero coinvolgimenti di organizzazioni massoniche come la P2 e simili.

    Oltre agli immancabili personaggi dei Servizi Segreti italiani (presenti non solo per il rapimento di Moro ma anche per varie stragi di mafia come avvenne per gli omicidi di Falcone e Borsellino… ma la lista sarebbe molto piu’ estesa) da varie a varie fonti (si spera non disinformative) si includerebbe anche la presenza, tra gli esecutori, del Boss della Cosca della ‘ndrangheta calabrese di San Luca, Alfonso Nirta.

    La pista della ‘ndrangheta è accreditata da vari procuratori della Repubblica, tra i quali l’ex Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho.
    Tale Cupola della ‘ndrangheta aveva referenti negli ambienti dell’economia, della finanza, della politica e dei Servizi Segreti.

    Secondo fonti giornalistiche, sembra che i brigatisti autori del rapimento-strage non fossero a conoscenza della presenza di altri personaggi (‘ndrangheta) che supportarono (a loro insaputa ???!!!) lo scontro a fuoco a danno della scorta di Aldo Moro nella mattina del 16 Marzo 1978 in Via Fani a Roma (quartiere Tronfale).
    Si rammenta che a dispetto dell’assenza (o distorsione ?) di alcune informazioni nelle cronache storiche ufficiali (oggi disponibili nelle opere editoriali e nelle edizioni web) nella mattina dell’attentato in Via Fani un guasto insipegabile ad una sottocentralina SIP del Quartiere Trionfale di Roma, isolava telefonicamente un intero quartiere nei momenti e nei minuti successivi al rapimento.

    L’intero quartiere Trionfale di Roma, per alcuni e internimabili decine di minuti successivi all’agguato vedeva decine di migliaia di utenze telefoniche isolate (nel 1978 non esistevano le reti di telefonia celluare e senza rete telefonica fissa, NESSUNO POTEVA AVVISARE I CENTRALINI DEL 112-113 IN TEMPO UTILE…).

    La tesi ufficiale di questo presunto guasto delle linee telefoniche SIP (tesi ufficiale disponibile anche in wikipedia) attribuirebbe il guasto medesimo ad un sovraccarico dovuto al traffico telefonico generatosi dopo l’attentato.
    Una tesi piuttosto dubbia considerato che le vecchie linee telefoniche operavano con sistemi a commutazione di circuito e che negli anni ’70, almeno la meta’ degli abbonati SIP possedeva un allacciamento in DUPLEX (una lina per due allacciamente, una linea per due permutatori… uno dei due restava libero se la chiamata in corso era effettuata da uno dei due utenti…).

    Il DUPLEX era una condivisione di una sola linea telefonica (in pratica un doppino in rame tra telefono e permutatore alla prima centrale SIP di zona, condiviso tra due telefoni dislocati in appartamenti differenti o persino in vie differenti).

    Un sovraccatico di chiamate ai numeri di emergenza, nella peggiore delle ipotesi, avrebbero reso irraggiungibili i servizi di Pronto Intervento medesimi (per saturazione di chiamate rispetto ai trasferimenti di chiamata automatici disponibili per i numeri 112 e 113) NON L’INTERA RETE A CONNESSIONE DI CIRCUITO CHE ALLACCIAVA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ABBONATI SIP (sino a prova contraria, per intenderci…).

    Tuttavia un saturazione delle linee dei numeri di emergenza alle forze di Polizia (indipendenti dalle reti SIP)… non avrebbe isolato decine, centinaia di migliaia di linee delle utenze telefoniche private (i centralini di Pronto Intervento, anche all’epoca, operavano su linee a circuito fisico INDIPENDENTI dalla diramazione del traffico telefonico delle linee ufficiali SIP).

    All’epoca dei fatti le utenze private SIP erano prevalentemente con un contratto DUPLEX (meno costoso di un allacciamento SINGOLO), dove due utenze (due telefoni, due contratti indipendenti) condividevano una sola linea, dal combinatore telefonico sino al permutatore della piu’ vicina sottostazione.

    Lo scenario tecnico che si presentava per le reti SIP telefoniche dell’epoca era che nelle centrali (sottostazioni), mediamente, per UNA LINEA TELEFONICA (un solo doppino da 2 telefoni verso la centrale di zona) VI FOSSERO ALMENO DUE PERMUTATORI (i dispositivi che corrispondono alle numerazioni di due allacciamenti telefonici che condividono una sola linea in DUPLEX).

    Se un abbonato SIP chiamava il 112 o il 113, l’altro abbonato (che condivideva la stessa linea DUPLEX) non poteva chiamare nello stesso istante… avendo il telefono (e la linea) isolata sino a che l’altro abbonato non terminava la richiesta di emergenza con gli operatori 112-113.

    L’architettura stessa delle reti telefoniche dell’epoca IMPEDIVA SATURAZIONI del traffico telefonico (i permutatori superavano numericamente i doppini…).

    Questo comportava (rispetto alle versioni ufficiali) che almeno la meta’ delle persone che chiamassero numeri di emergenza… RIUSCISSE A FARLO (facendo decadere l’ipotesi del sovraccarico di chiamate all’origine dell’isolamento telefonico di un quartiere di centinaia di migliaia di abbonati per quasi mezz’ora dai fatti…).

    La presenza di connessioni telefoniche in DUPLEX (una buona percentuale di abbonati SIP verso la fine degli anni ’70) PREVENIVA SOVRACCARICHI ALLE CENTRALI… poiche’ (per esempio) se 5 utenti su 10 erano in DUPLEX, le linee erano libere per 5 utenti su 10… statisticamente per i contratti del periodo… (e per 5 permutatori), vanificando l’evento di un quartiere isolato per decine e decine di minuti (i “Colpi di Stato”, solitamente, negli anni ’70, prevedevano anche l’interruzione di alcuni servizi di comunicazione pubblica…).

    Se un certo numero di abbonati non riusciva a prendere la linea (perche’ l’altro utente DUPLEX stava chiamando numeri di emergenza) questo comportava che almeno la meta’ degli utenti DUPLEX avrebbe trovalo linee libere e non vi sarebbe stata la condizione di sovraccarico invece riscontrata la mattina del 16 Marzo 1978 (per circa 30 minuti dall’eccidio).

    La limitazione DUPLEX nel telefonare simultaneamente ai numeri di Pronto Intervento non poteva impegnare tutti i permutatori, dato che una percentuale delle utenze DUPLEX ne ve niva automatica esclusa (rendendo ardua la tesi del sovraccarico della rete telefonica in concomitanza del rapimento di Aldo Moro).

    L’esistenza, negli anni ”60 e ’70 (sino al 1994, anno nel quale TELECOM, nella conversione residuale delle vecchie linee analogiche in digitale… faceva decadere i vecchi contratti di condivisione fisica di una sola linea telefonica per due abbonati) di allacciamenti telefonici in DUPLEX determinava che una percentuale, anche prossima al 40% delle utente SIP del quartiere Trionfale, non potessero chiamare simultaneamente gli stessi numeri di emergenza, rendendo (quindi) non era del tutto credibile la tesi ufficiale del sovraccarico dei permutatori telefonici SIP di tale quartiere (il sovraccarico, come accennato, doveva essere dei servizi di Centralino di Pronto Intervento).

    Ai dubbi di questa versione si aggiunge il fatto che il luogo dell’agguato era sicuramente popolato da numerose palazzine di condominio (difficilmente la maggiorparte di esse superava i 5 piani, erano palazzine con un numero contenuti di appartamenti) ma si teme che il numero di chiamate contemporanee, avvenuto nei minuti immediatamente successivi all’attentato, non potesse superare le centinaia, un traffico comunque gestibile da qualsiasi sottostazione telefonica di quartiere dell’epoca (l’eccidio avvenne dopo le ore 9, ora in cui molti appartamenti circostanti al luogo dell’attentato erano oltretutto vuoti dei loro residenti essendo un giorno lavorativo).

    La tesi della saturazione dei relais elettromeccanici delle centrali telefoniche di quel periodo avrebbe delle tesi forse poco coerenti… dopo 40 anni dai fatti.

    Sorge (quindi) il sospetto che l’isolamento di migliaia di telefoni non potesse essere la conseguenza alle chiamate simultanee ai numeri di Pronto Intervento, essendo solo questi ultimi servizi quelli potenzialmente soggetti al collasso in caso di eccesso di chiamate (una versione ufficiale dove apparentemente si invertono le cause con gli effetti).

    Un mistero (uno dei tanti) tutt’oggi irrisolto e ufficialmente proposto con tesi non sempre verosimili.

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    STUDI RAI DELLA FIERA DI MILANO E LE TRE EDIZIONI DEL “RISCHIATUTTO” (quando la migliore produzione RAI si realizzava a Milano…)

    Locandina (Fiera Campionaria di Milano 1938, l'ultima prima del periodo bellico). Magneti Marelli, l'Ingegner Vecchiacchi Francesco e l'EIAR, applicando l'architettura elettronica dei primi televisori sperimentali a tubo catodico RCA, proponevano, a puro titolo sperimentale, le prime trasmissioni circolari di immagini (all'epoca definite radiovisione e gli apparecchi televisivi come radiovisori) trasmesse dal Parco Sempione, (antenna Branca).

    Locandina Promozionale Apparecchi di Radiovisione Magneti Marelli. (Fiera Campionaria di Milano 1939, l’ultima in tempo di pace. Pochi mesi precedevano l’ingresso nella seconda guerra mondiale). Magneti Marelli, l’Ingegner Vecchiacchi Francesco e l’EIAR, applicando l’architettura elettronica dei primi televisori sperimentali a tubo catodico RCA, proponevano, a puro titolo sperimentale, le prime trasmissioni circolari di immagini (all’epoca definite anche di radiovisione e gli apparecchi televisivi definiti, sovente, come radiovisori) trasmesse dal Parco Sempione di Milano, (ex antenna Torre Branca ).

    1940 Milano. Depliant illustrativo Magneti Marelli della televisione sperimentale allestita all'interno dell'area della Fiera di Milano con impianti di trasmissione presso il Parco Sempione. Il fascismo vedeva in questo nuova tecnologia delle trasmissioni di immagini a distanza uno strumento di propaganda e consenso che pero' non fece in tempo ad attuare. L'anno successivo tutte le produzioni industriali dedicate alla radiotecnica vennero sospese per incrementare la produzione bellica, pur nella grande limitatezza delle risorse militari del Regime fascista. La Televisione ebbe l'avvento solo 14 anni dopo con iniziali metodi di diffusione che forse si ispiravano alle iniziali finalità dell'ex Regime. Televisori solo presso locali pubblici, bar, ristoranti e anche cinematografi.

    1940 Milano. Depliant illustrativo delle prime trasmissioni televisive sperimentali EIAR- Magneti Marelli (supervisionato dall’Ingegner Vecchiacchi Francesco) della televisione sperimentale allestita all’interno dell’area della Fiera di Milano con impianti di trasmissione presso il Parco Sempione. Il fascismo vedeva in questo nuova tecnologia delle trasmissioni di immagini a distanza uno strumento di propaganda e consenso che pero’ non fece in tempo ad attuare. L’anno successivo tutte le produzioni industriali dedicate alla radiotecnica vennero sospese per incrementare la produzione bellica, pur nella grande limitatezza delle risorse militari del Regime fascista. La Televisione ebbe l’avvento solo 14 anni dopo con iniziali metodi di diffusione che forse si ispiravano alle iniziali finalità dell’ex Regime. Televisori solo presso locali pubblici, bar, ristoranti e anche cinematografi. Da notarsi, nell’immagine, un riquadro che ritrae un impianto di proiezione cinematografica con schermo retro-proiettore allineato al tubo di ripresa della telecamera. Tale metodo rimase in voga per molti decenni, sino all’avvento delle masterizzazioni delle pellicole su nastro magnetico e trasmissione dei film con sistemi AMPEX e successivamente tramite tecnologie Videotape.

    Studi RAI Fiera di Milano. Registrazione di una puntata del "Rischiatutto", con Mike Bongiorno e Sabina Ciuffini. Quando la produzione RAI di Milano superava per indici di ascolto la RAI di Via Tulada di Roma. In alcune puntate,il Rischiatutto raggiungeva e superava i 24 milioni di spettatori. Simili ascolti avvennero anche per Portobello di Enzo Tortora.

    Studi RAI Fiera di Milano. Registrazione di una puntata del “Rischiatutto”, con Mike Bongiorno e la valletta Sabina Ciuffini. Quando la produzione RAI di Milano superava per indici di ascolto la RAI di Via Teulada in Roma. Escludendo la prima edizione del 1970, le restanti tre vennero prodotte e trasmesse dagli studi della Fiera di Milano (le finali invece venivano allestite all’interno del Teatro dell’arte, sempre di Milano). Indici di ascolto altissimi. Alcune puntate de il Rischiatutto, raggiungevano e superavano i 24 milioni di spettatori (la finale del 25 Maggio ’74 arrivo’ al record storico di 30 milioni di spettatori, praticamente l’intero parco abbonati RAI). Simili ascolti avvennero anche per Portobello di Enzo Tortora anch’esso trasmesso dagli studi della Fiera di Milano. La sigle di apertura di questa trasmissione era disegnata dai “cartonisti” Sandro Lodolo e Bruno Bozzetto, come parte della grafica del programma. La carriera delle “vallette” di alcune trasmissioni come il Rischiatutto, si limitava, anche contrattualmente, al solo ruolo correlato a tale trasmissione. Molto difficilmente, in ambito RAI, per queste co-protagoniste della storia delle televisione italiana, era concesso prolungare la loro attività di conduzione e intrattenimento, oltre tali ambiti televisivi.

    Rischiatutto Milano Studi Rai Fiera Campionaria. Mike Bongiorno Sabina Ciuffini

    Rischiatutto Milano Studi Rai Fiera Campionaria. Mike Bongiorno Sabina Ciuffini

    Mike Bongiorno in 'Rischiatutto' 1970

    "Rischiatutto" 1972, Studi Fiera di Milano.

    “Rischiatutto” 1972, Studi Fiera di Milano (Wikimedia).

    ESILARANTE PARODIA DEL “RISCHIATUTTO” SECONDO LA VISIONE DEL GRANDE ALIGHIERO NOSCHESE

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    Anni ’70, nascita delle “televisioni private” milanesi.

    (il contenuto di queste ricerche, ricordi e testimonianze costituisce un dossier storico e biografico delle emittenti che fecero da precursore al successivo duopolio televisivo Fininvest-Mediaset. Le intepretazioni ivi esposte sono, per alcuni aspetti, quasi inedite).

    • Milano TV Canale 51 (1977-1983, Peruzzo Editore, studi iniziali in Via Washington)
    • Antenna Nord (1977-1983, Rusconi Editore, studi in Via Oldofredi, zona Lagosta)

    Forse la piu’ importante (per la radicazione dell’emittente nel territorio urbano milaese ed un palinsesto inedito e anticonformista) fu:

    Milano TV Canale 51

    Monoscopio Milano TV Canale 51 (UHF 34-51)

    Monoscopio (test-card) Milano TV Canale 51 (UHF 34-51)

    La sigla RVM (Registrazione Video Magnetica) dell’inizio trasmissioni di Milano TV Canale 51, nata a Milano nell’estate del 1977. I primi studi di trasmissione furono in Via Washington.

    L’emittente privata apparteneva al gruppo editoriale Alberto Peruzzo.

    In realta’ l’emittente nacque nel 1976 irradiando dalla frequenza UHF 34. A causa di un contenzioso legale avuto con la societa’ NOVECO (che occupo’ la frequenza UHF 51 sovrapponendosi alla frequenza registrata, da Milano TV, al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni di all’ora), l’esercizio regolare delle trasmissioni avvenne nel canale 51 solo verso l’estate del 1977 e l’identificazione commerciale di questa televisione privata di “Milano TV Canale 51” avvenne solo durante il 1977,

    L’emittente privata, pur vantando ottimi indici di ascolto, un palinsesto composto da film western e polizieschi, cartoni animati Giapponesi inediti al pubblico italiano (Daitarn III, Jeeg Robot d’acciaio), trasmissioni sportive (Gianni Brera) e notiziari in diretta dalle 08 del mattino sino alle 02 del mattino successivo (con programmazione di film per adulti il Sabato sera e notte) ebbe una storia molto breve e controversa.

    Nata nel 1977, insorta come una delle televisioni private a maggiore copertura del Nord Italia (praticamente sino al Veneto), scomparve nel 1983 per essere sostituita con Rete A (UHF 51). La seconda frequenza venne invece occupata dal Canale 5 (Fininvest) e questo ci farà, forse, capire, cosa si sottese alla rapida demolizione di una delle piu’ importanti TV commerciali che portava, nel suo logo e ragione sociale identificativa, il nome della città di Milano.

    Milano TV trasmise molti film “cult”, che dopo la sua scomparsa, raramente si ebbe occasione di rivedere sia nelle altre televisioni che distribuiti su supporti magnetici o digitali. Nei suoi palinsesti c’erano molti “poliziotteschi” degli anni ’70, tra i quali “La mala ordina” di Fernando di Leo.

    Milano TV dava fastidio a Silvio Berlusconi ed alle “majior” cinematografiche americane (oltre che ai circuiti di distribuzione cinematografica che con la nascita del duopolio RAI-FININVEST, vedevano maggiori profitti nella distribuzione e noleggio di pellicole in RVM da inserire in palinsesti televisivi nazionali di Prima Serata, come di fatto avvenne pochi anni dopo con Canale 5, con Rete 4 (letteramente depredata a Enzo Tortora di cui era direttore artistico, dal 1983 incarcerato causa complotto giudiziaio infamante che fece comodo proprio a Berlusconi ed alla neo nata Fininvest… dato che l’uscita di scena di Tortora fece praticamente fallire Antenna 3 Lombardia, di cui era fondatore e mando’ in crisi la gestione di Rete 4, acquisita nel 1984 da Berlusconi).

    Per meglio comprendere il destino di rapida scomparsa di questa televisione, dovremmo ricordarci chi fu il Direttore della testata televisiva, nominato da Alberto Peruzzo.

    Roberto Romani (direttore di Milano TV Canale 51) fu, dopo Telebiella, il secondo fondatore di una televisione privata (TeleLivorno) tra le prime nate in Italia.

    Roberto Romani ebbe, negli anni ’70, rapporti commerciali con Giacomo Properzy, proprietario di Telemilanocavo nel 1974, tv via cavo venduta a Silvio Berlusconi sempre nel 1974 (divenuta poi TeleMilano 58, via etere, intorno al 1978).

    Romani era giornalista e bazzicava nella nascente imprenditoria televisiva privata, appena liberalizzata dal DLG del 1976 che determinava la fine del Monopolio RAI.

    Alberto Peruzzo, non si sa bene se a conoscenza o meno di certi rapporti di Romani con Berlusconi, inseri’ nella propria testata televisiva di Milano TV, con la figura di direttore, un personaggio (Romani) che fece da “Cavallo di Troia” nei confronti del destino di questa televisione privata di impronta “cult” che per palinsesto e stile anticipava quella che poi divenne l’attuale ITALIA 1 (ex Antenna Nord del gruppo milanese Rusconi, nel 1982 acquisita da Fininvest).

    Dopo circa 5 anni di successi pubblicitari, di ascolti e di radicazione sul territorio, Alberto Peruzzo decise, verso il 1983, di dismettere l’emittente Milano TV e di occuparne le frequenze (UHF 51) con RETE A.

    E’ probabile che Paolo Romani, sfrutto’ il lancio mediatico personale di questa televisione (Milano TV) del quale era direttore e capo redattore per avviare la propria carriera e forse anche l’espansione monopolistica di Silvio Berlusconi e delle sue reti.

    La chiusura di Milano TV (e l’occupazione della seconda frequenza UHF 34 da Canale 5) simboleggiava una rinuncia, volontaria o meno, sia di Romani che dell’editore Peruzzo, di fronteggiare una libera concorrenza con l’espansione monopolistica di Fininvest.

    Questo video RVM di repertorio (1979) testimonia quanto Milano TV Canale 51 fosse importante e popolare anche a livelllo nazionale (Romani di Milano TV Canale 51 intervistato dalla dolce Silvia NICAICO)

    Paolo Romani, dopo l’esperienza di Milano TV, rimase con Peruzzo Editore sino al 1985 per poi passare a Telelombardia (Gruppo Ligresti). Successivamente si mise in proprio (Telelombardia 7).

    Nel 1994 divenne deputato di Forza Italia per avviarsi in una carriera politica che lo vide Ministro dello Sviluppo Economico e Sottosegretario delle Telecomunicazioni.

    Impossibile non sospettare che Silvio Berlusconi contribui’, sin dai primissimi anni ’80, a seminare uomini dalla figura manageriale e dirigenziale, all’interno delle tv private potenzialmente concorrenti al suo Canale 5, contribuendo, nel contempo, a creare reti TV che occupavano frequenze, a sivluppare reti di gestione pubblicitaria, a consolidare tale circuiti per poi prenderne il controllo sini a distruggere progressivamente queste forme di imprenditoria televisiva (dove tecnici, impianti, esperienze e frequenze venivano fagocitate da Fininivest) che permettevano ai piccoli imprenditori, piccole aziende ed all’economia milanese e lombarda di crescere anche grazie a spazi pubblicitari a costi moderati rispetto alle reti RAI e Fininvest.

    Romani si distinse anche nella direzione di Milano TV per le sue idee anticomuniste a anti socialiste (malgrado egli si qualificasse come “liberale” e apprezzasse la “Milano da bere” dell’amministrazione Pillitteri del PSI di Bettino Craxi, che accolse la “lobby” di Berlusconi, sostenendola e rappresentandola al Governo, salvo poi venirne stravolta dagli scandali giudiziari ad orologeria di Tantentopoli ’92, trampolino di lancio politico di Silvio Berlusconi in Forza Italia con alleanze Lega Nord e destra neofascista).

    Anche Romani, alla fine, divenne uno degli “uomini” di Berlusconi.

    Se negli anni ’70 e ’80 contribuiva a creare reti televisive locali con palinsesti inediti e innovativi, pochi anni dopo contribui’ a distruggere questa realta’, approdando, poi, nel 1994, (circa 10 anni dopo la dismissione di Milano TV) nelle schiere dei deputati di Forza Italia, divenendo rapidamente Ministro e con una carriera politica molto rapida.

    Paolo Romani è indubbiamente Milanese … ma di quelli che contribuirono, insieme al suo “capo” Silvio Berlusconi, a distruggere il Sistema Italia, il Sistema Milano e il Sistema Lombardia (il sistema Milano a partire dalla fine di televisioni potenzialmente concorrenti a Fininvest).

    Fa impressione visionare filmati televisivi della fine degli anni ’70, dove una Milano che tentava di risollevarsi dal terrorismo e dagli anni di piombo, piena di idee e promesse (e speranze), avrebbe visto demolire rapidamente la sua linfa commerciale ed economica, nonche’ culturale (attraverso le nuove televisioni private rapidamente nate e nel contempo rapidamente schiacciate dal monopolio berlusconista). Le televioni private a carattere locale potevano sostenere l’economia delle medie e piccole imprese che non potevano permettersi la realizzazione di spot pubblicitari e trasmissione dei medesimi nei costosi circuiti pubblicitari Fininvest-RAI.

    Berlusconi distrusse, prima, un sistema di telecomunicazioni cittadino e regionale basato sulle “tv libere”, e dopo, come Premier, distrusse il sistema Italia e Milano nel suo intero.

    Si tenga presente che Forza Italia controlla la pagina Facebook “Milano Sparita e da ricordare” (un monopolio commerciale, infarcito di profili multiaccount gestiti dagli “admin” di quella pagina che controlla, e sovente, manipola, distorce, censura la Storia di Milano, pilotando idee, ricordi ed opinioni del gregge di pecore che la foraggia con commenti demenziali e patetici like. Berlusconi ed i suoi “uomini” pur non possedendo piattaforme di Social Network, monopolizzano la diffusione della storia e delle immagini storiche di Milano con le stesse tecniche (molte illegittime ed al limite del codice penale) con cui crearono duopoli televisivi negli anni ’80.

    (fonti biografiche https://it.wikipedia.org/wiki/Canale_51 ; http://www.storiaradiotv.it/MILANO%20TV%20-%20CANALE%2051.htm ; http://www.storiaradiotv.it/PAOLO%20ROMANI.htm )

    • Antenna Nord (bozza soggetta a correzioni e revisioni)

    ANTENNA NORD

    storiografie :

    https://it.wikipedia.org/wiki/Antenna_Nord

    http://www.storiaradiotv.it/ANTENNA%20NORD.htm

    Come alcuni ricorderanno (a cavallo degli anni 1977-1983) una seconda importante emittente televisiva milanese, affiancata a Milano TV Canale 51, era rappresentata da ANTENNA NORD (Gruppo Rusconi Editore), una emittente nota soprattutto per il volto popolare della avvenente annunciatrice Gabriella Golia…

    Moltissimi di noi ignorano invece che anche per l’emittente milanese del Gruppo Edilio Rusconi Editore l’acquisizione da parte di Finivest avvenne con tempi e metodi a dir poco scandalosi. L’emittente non fece in tempo ad espandere il segnale verso il centro e sud Italia che quasi subito venne fagocitata da una societa’ “pirata” di Sivlio Berlusconi (Rete 10).

    Antenna Nord trasmetteva e produceva trasmissioni da Milano Via Ercole Oldofredi, zona Pola-Lagosta.

    Antenna primaria (Milano, Lombardia occidentale, Piemonte orientale): Grattacielo Pirelli. Ripetitore per la Lombardia : Valcava (Bg).

    L’autonomia imprenditoriale col Gruppo Rusconi ebbe vita bevissima.

    Dalla fine del 1982, Antenna Nord venne acquisita da una societa’ “fantoccio” (Rete 10) di Silvio Berlusconi.

    Antenna Nord nacque come televisione del Nord Italia. Successivamente il segnale venne progressivamente irradiato in quasi tutta Italia tramite vari network affiliati ad Antenna Nord).

    L’emittente si distinse per notevoli investimenti tecnologici e di programmazione…prima di essere incredibilmente ed al contrario di ogni aspettativa… fagocitata da Silvio Berlusconi-Fininvest (nel 1983).

    Similmente a quanto avvenne per Milano TV Canale 51, annoverava nella Direzione Artistica e amministrativa personaggi che fecero confluire (come avvenne con Paolo Romani per Milano TV CH 51) reti e dirigenti verso il gruppo Fininvest (Fedele Confalonieri) e successivamente nel “bouquet” parlamentare e senatoriale di Forza Italia (sino a ricoprire ruoli di ministri e sottosegretari).

    Antenna Nord (registrata al Tribunale di Milano nell’inizio del 1977…iniziò le trasmissioni circolari dal 2 Maggio 1977 in Lombardia e nel Piemonte orientale) aveva, per l’appunto, come vertice organicistico Fedele Confalonieri nella figura di Direttore Responsabile (figura che poi divenne l’attuale Presidente Mediaset).

    Rispetto a Milano TV CH 51, il palinsesto, pur integrando trasmissioni sportive come “Grand Prix” e la trasmissione per bambini e ragazzi “BIM BUM BAM” (che lancio’ il presentatore Paolo Bonolis), si differenziava per rinunciare al carattere di televisione locale per ambire ad un ruolo di Ammiraglia televisiva “leader” dalle aspirazioni nazionali, in diretta concorrenza con la RAI, molto prima della “cenerentola” emittente concorrente Telemilano 58 (già Canale 5) tra il 1980 e 1981.

    Antenna Nord si distingueva per una produzione propria limitata con poche dirette locali e registrate da studio, compensate pero’ dal noleggio e/o acquisizione di telefilm, film, cartoni animati provenienti da circuiti di distribuzione e noleggio cinetelevisivo decisamente costosi, ma di grandissimo successo (per certi aspetti epocali nei palinsesti italiani…), forieri di elevati indici di ascolto, indotti commerciali ed espansione pubblicitaria, tendenze e mode e decisamente molto concorrenziali anche rispetto alle neonate reti Fininvest e alla “mamma RAI”.

    Ironia della sorte, il nascente network di reti “Antenna Nord” conobbe l’apice del successo a partire dal Gennaio 1982 meno di un anno prima della cessione del network televisivo a Fininvest, quando Antenna Nord, imitando una “syndacation” di stampo americano, estese il proprio palinsesto “milanese” praticamene in tutta Italia. Alla fine dello stesso anno, quando ormai il Gruppo Rusconi aveva investito notevoli ed ingenti importi di capitale privato per estendere una copertura del segnale a livello nazionale, l’emittente (vincente su tutti i fronti) ed il “network televisivo” che beneficiava di una rete di ripetitori in differita che coprivano buona parte della penisola (era vietato trasmettere in diretta a livello Nazionale per le televisioni non RAI), nello stupore di molti, l’emittente (come accadde anche per Milano TV CH 51) venne ceduta a Fininvest, dove l’allora direttore responsabile (di Antenna Nord) Fedele Confalonieri, rivestirebbe OGGI, il ruolo di Presidente Mediaset…

    Come accennato, molto noto era il volto dell’annunciatrice Gabriella Golia e di alcuni palinsesti televisivi come il telefim Charlie’s Angels (Gli Angeli di Charlie) trasmessi nel palinsesto autunnale del 1979 e di notevole successo.

    Charlie's_angels

    sempre durante la migliore programmazione televisiva dell’autunno del 1979 comparvero “cartoon” di produzione Giapponese, che oggi rappresenterebbero dei veri e propri “cult” della produzione artistica cinetelevisiva nipponica degli anni ’70 molto apprezzata in Europa e molto piu’ tecnologicamente avanzata delle produzioni americane come “Hanna e Barbera” e similari di tale periodo.

    Impossibil e difficile elencarli tutti…

    I piu’ popolari e apprezzati furono gli episodi della serie LUPIN III° (“TMS Studios Anime [TMS animation]” 1967 circa, Giappone) programmata a partire dall’Ottobre 1979 (prodotta a fine anni ’60 per le televisioni nipponiche)

    cartoni animati come Mazinga, Daltanius, Charlotte e Candy Candy (quest’ultima serie di cartoni animati Giapponesi venne ripresa dall’allora “rhodigina” Teleradioreporter, oggi Odeon-TV, durante la primavera del 1980) e Peline Story. Anche la serie “Lady Oscar” (il personaggio era, nella realta’, un “transgender” … ed alcuni spezzoni vennero censurati dalle autorita’ italiane) divenne un cartone animato di culto, tutt’oggi apprezzato anche nei canali You Tube.

    Antenna Nord e Milano TV CH 51 si spartirono numerore serie e puntate di vari cartoni animati giapponesi come Mazinga, Jeeg Robot d’acciaio e Candy Candy …

    Tuttavia. come accennato, lo stile di programmazione di Antenna Nord si distinse subito per essere compatibile con una competizione nazionale affiancata ed in concorrenza con le principali reti RAI ed alla nascente Canale 5.

    Antenna Nord non si limito’ a lanciare personaggi di successo come Paolo Bonolis. Anche i comici Gigi e Andrea esordirono nella programmazione dell’emittente milanese (a ridosso di Piazzale Lagosta).

    Antenna Nord acquisto’ la prima serie televisiva di Star Trek.

    Star Trek

    Gli episodi vennero mandati in onda a partire dalla fine dell’Agosto del 1980.

    Sempre nel 1979 la stessa emittente trasmise anche la serie di telefilm “Blue Book-Project Ufo”.

    Nel 1982 il Network ITALIA 1 non nacque sotto il cappello di Berlusconi ma del gruppo Rusconi. Il 2 Gennaio 1982, Antenna Nord divenne ITALIA 1.

    Pertanto, dopo un annata 1982 piena di successi ed espansione, con un’emittente che fece anche crescere l’Agenzia Pubblicitaria milanese Manzoni (all’epoca in Via Villoresi al Ticinese), verso la fine dell’anno 1982, il network milanese venne rilevato da una societa’ “fantoccio” di Silvio Berlusconi (Rete 10), che per i primi tempi (forse per timore di oscuramenti delle Preture italiane in conseguenza di eccesso di concentrazione reti e divieto di trasmettere in diretta oltre i confini regionali) prese in gestione il network televisivo, che dal 4 Gennaio 1983 dismetteva l’affiancameto al logo Antenna Nord e divenne, a tutti gli effetti, una “controllata” del gruppo Fininvest.

    Sino all’autunno del 1983, Italia 1 conservava un palinsesto basato sulla programmazione nativa di Antenna Nord. Dall’autunno del 1983 la storica tramissione DRIVE IN (che sfruttava registi, autori e attori televisivi provenienti dalla RAI e Antenna 3 Lombardia) diede una identita’ consolidata alla rete televisiva.

    Anche in questo caso valgono le valutazioni già espresse per l’evoluzione di Milano TV CH 51.

    Viene da chiedersi se Silvio Berlusconi colloco’ suoi amici “Cavalli di Troia” all’interno delle nascenti mega televisioni private milanesi…per acquisirle quando diventavano troppo concorrenziali rispetto alla Cenerentola Canale5…? oppure vi furono accordi preliminari con vari gruppi editoriali che a loro apparenti spese (nell’assoluto paradosso) sperimentavano nuove tecnologie di palinsesto e copertura televisiva a livello nazionale per poi “regalare” i loro gioielli al Berluska (che si accollava solo parte dei debiti di investimento di tali reti) ?

    Nessuno puo’ dirlo anche perche’ non c’è nessuno, tranne forse questo blog, che si occupa di questi aspetti alquanto ambigui se non torbidi della storia dell’imprenditoria televisiva italiana… e milanese.

    Queste acquisizioni e concentrazioni televisive proprietarie avvennerro all’ombra della Loggia Massonica P2 (Propaganda 2) di Licio Gelli, di cui Silvio Berlusconi faceva parte sin dalla fine degli anni ’70.

    Si rammenta che nel 1983 l’unica emittente a carattere Nazionale non ancora acquisita da Berlusconi era Rete 4 ex VideoBergamo (Arnoldo Mondadori) di cui Enzo Tortora era azionista e direttore artistico.

    Strana coincidenza volle che l’inquisizione giudiziaria di Tortora (venne accusato di narcotraffico da esponenti della Nuova Camorra Organizzata) vide collassare Antenna 3 Lombardia (leader degli indici di ascolto lombardo-piemontesi e veneto emiliani negli anni 1980-83) di cui Tortora era fondatore e Rete 4 (di cui era direttore artistico) proprio nel periodo in cui Berlusconi era interessato all’acquisto di Rete 4 e nel contempo non sapeva come gestire il regime concorrenziale di Antenna 3 Lombardia. Rete 4 fu una emittente che fini’ con l’essere ceduta a Fininvest nell’estate del 1984. Antenna 3 Lombardia vide la progressiva dismissione verso altri imprenditori televisivi. Curiosamente gli studi di Castellanza dove venivano prodotte molte delle dirette serali dell’emittente (Pomofiore, La Bustarella, Napoleone e tantissime dirette di successo e con alti indici di ascolto) vennero messi all’asta giudiziaria intorno al 1985 e rilevati, come intuibile, da una societa’ controllata Fininvest, dove si produssero le puntate di “Ok il prezzo è giusto”, trasmissione Fininvest…

    Sono aspetti inquietanti della storia d’Italia (mai realmente approfonditi nemmeno a livello giudiziario) dove nell’arco di un decennio, un mediocre imprenditore edile, divenne il Re delle televisioni private ed entro’ il politica nel 1993 per diventare Premier nel 1994. Questo fu reso possibile grazie al consenso politico e di immagine che Berlusconi riusci’ a costruirsi verso gli italiani in virtu’ dell’essere proprietario di tre emittenti televisive nazionali.

    Oggi Berlusconi possiede non meno di 8 canali digitali in chiaro, 1 a pagamento e in Lombardia controlla indirettamente anche Antenna 3 Lombardia e Telelombardia…

    Il Berlusconismo e lo sfascio che arreco’ (e che sta arrecando tutt’oggi) alla Nazione ed al sistema economico, politico e sociale trovarono mezzo di diffusione e propaganda grazie al consenso elettrorale sapientemente costruito nei primi anni ’90 del 900 in virtu’ dell’essere proprietario di diverse reti televisive.

    Ulteriori “chicche” (praticamente sconosciute a tutti o quasi) sono rappresentate dal fatto che a fine anni ’70, il gruppo RCS controllava e gestiva l’emittente TAM, “TeleAltoMilanese” inizialmente fondata, nel 1975, da Enzo Tortora e Renvo Villa a Busto Arsizio, successivamente ceduta alla Rizzoli i cui studi viallestiti in Viale Europa a Cologno Monzese… dove da oltre 30 anni vi sono studi di produzione e ponti radio di MEDIASET …

    TAM trasmetteva, tra il 1977 e il 1982 circa, trasmissioni sportive, cartoons, spogliarelli notturni, film e videoclip musicali..Frequenze, studi e impianti vennero ceduti a Fininvest nei primi anni ’80 dal Gruppo Rizzoli Corriere della Sera…

    Dietro la storia contemporanea e recente di Milano si nascondono segreti e aneddoti degli accorpamenti monopolistici televisivi a favore di Silvio Berlusconi (il padre era Direttore Commerciale della Banca Rasini dove la famiglia mafiosa dei Bontade riciclava denaro sporco in tale banca milanese. Liquidita’ che permisero a Berlusconi di diventare palazzinaro EDILNORD e successivamente di monopolizzare il panorama televisivo italiano e di entrare in politica nell’arco di poco piu’ di un decennio dal consolideamento del suo duopolio televisivo…). (in aggiornamento).

    Come intuibile … una Milano d’altri tempi… con un fermento di idee e di iniziative che vennero “tarpate” verso la meta’ degli anni ’80 dal dilagante e progressivo monopolio Fininvest che andava a costituire un duopolio con la RAI.

    Milano (Cologno monzese ?) 1985. Uno dei simboli controversi della "Milano da bere" in stile Fininvest. Le "ragazze Fast Food". La prima edizione del Drive In venne prodotta presso gli studi Dear di Roma (1983-84). L'edizione successiva a Milano (come le successive). Fonti:PicCkick.it - Wikipedia

    Milano (Cologno monzese ?) 1985. Uno dei simboli controversi della “Milano da bere” in stile Fininvest. Le “ragazze Fast Food”. La prima edizione del Drive In venne prodotta presso gli studi Dear di Roma (1983-84). L’edizione successiva a Milano (come le successive).
    Fonti:PicCkick.it – Wikipedia

    Piazza Duomo, presumibilmente negli anni '80. Accesa discussione (ipoteticamente di tipo politico) tra cittadini della piccola e media borghesia, la nota "Maggioranza Silenziosa" che negli anni del dopoguerra sino a agli scandali di Tangentopoli '92m votava Democrazia Cristiana. Oggi, a distanza di 30 anni, i longevi sopravvissuti votano Forza Italia con lo stesso convincimento di all'ora. "Meglio mafiosi che comunisti".... e intanto l'astensionismo elettorale ormai prossimo al 60% e gli ottuagenari conservatori contribuiscono allo sprofondamento tombale del "sistema Italia" come anche del "sistema Milano e Lombardia".

    Piazza Duomo, presumibilmente negli anni ’80.
    Accesa discussione (ipoteticamente di tipo politico) tra cittadini della piccola e media borghesia, la nota “Maggioranza Silenziosa” che negli anni del dopoguerra sino a agli scandali di Tangentopoli ’92 (un vero Colpo di Stato) votava Democrazia Cristiana. Oggi, a distanza di 30 anni, i longevi sopravvissuti votano Forza Italia con lo stesso convincimento di all’ora. “Meglio mafiosi che comunisti”…. e intanto l’astensionismo elettorale ormai prossimo al 60% e gli ottuagenari conservatori contribuiscono allo sprofondamento tombale del “sistema Italia” come anche del “sistema Milano e Lombardia”.

    Fiera Milano City (Fiera Campionaria) 1988. Stand espositivo NASA e lo "Space Shuttle", La dismissione del Polo Fieristico storico a favore della Rho Fiera ha provincializzato e secondarizzato l'importanta e il rilievo internazionale di questa manifestazione. Un grazie alle amministrazioni Forza Italia e Lega Nord... per il declino inarrestabile della citta' di Milano. (archivio storico fondazione fiera campionaria).

    Fiera Milano City (Fiera Campionaria) 1988. Stand espositivo NASA e lo “Space Shuttle”, La dismissione del Polo Fieristico storico a favore della Rho Fiera ha provincializzato e secondarizzato l’importanta e il rilievo internazionale di questa manifestazione. Un grazie alle amministrazioni Forza Italia e Lega Nord… per il declino inarrestabile della citta’ di Milano. (archivio storico fondazione fiera campionaria).

    Viale della Liberazione (Porta Garibaldi) verso la fine degli anni '80. Oggi in questo sito padroneggia l'Unicredit Pavillon e una "Diamant Tower" in buona parte rimasta semivuota dall'anno della dichiarazione della sua agibilita', verso il 2012.

    Viale della Liberazione (Porta Garibaldi) verso la fine degli anni ’80. Oggi in questo sito padroneggia l’Unicredit Pavillon e una “Diamant Tower” in buona parte rimasta semivuota dall’anno della dichiarazione della sua agibilita’, verso il 2012.

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    ATM, alcuni “Gamba de legn” e veicoli filoviari tra la fine degli anni ’30, il periodo bellico e l’immediato dopoguerra

    Office della Stanga Isotta Fraschini TS40 anni '40

    (Tecnomasio-Office della Stanga) Isotta Fraschini TS40.

    Deposito ATM Viale Molise 1950 circa

    Deposito ATM Viale Molise 1950 circa

    Il Gamba de legn, lungo la Via Novara, primi anni '50

    Il Gamba de legn, lungo la Via Novara, primi anni ’50 (da archivio Photorail)

    Deposito e officine di manutenzione ATM del Gamba de legn, in Corso Vercelli, anni '50

    Deposito e area di manutenzione ATM del Gamba de legn, in Corso Vercelli, anni ’40

    Filmati in Super8 della Milano 1988. Filobus Circonvallazione Esterna 90/91. serie FIAT CGE (Compagnia Generale Elettromeccanica-Elettricità) 548 Viberti.

    Repertorio Registrazione Video Magnetica (Betamax-Sony ?, VHS ? Ampex ?) miscellanea vetture tramviarie ATM, anno 1979, riprese effettuate nel settore centro-sud di Milano (degna di nota la ex linea tram 13 per Piazzale Corvetto, da Viale Ungheria a fine anni 70)

    Via Ripamonti e restanti metrotramvie JumboTram serie 4900 Fiat Ferroviaria e Officine della Stanga. Anno 1979 (estate). Deposito ATM filoviaria V.le Molise, capolinea tram 23 via Monte Velino, Vetture 4900 e Peter Witt dirette da Via Tueliè-Gentilino verso deposito tram Ticinese Via Pietro Custodi-San Gottardo.

    TANGENTOPOLI ’92
    Dopo di essa la storia di Milano, Lombardia e Governi Italiani, è decaduta in CRONACA NERA e mafie.

    Con la consapevolezza che questa anteprima della Storia contemporanea di Milano (dalla fine della seconda guerra mondiale sino ad oggi, anno 2018) recherà MOLTO MA MOLTO fastidio a Magistratura e DDA Milanese, Carla Del Ponte (ex magistrato ticinese), Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, ed anche allo stesso PD “inciuciato” ed ovviamente anche agli autori di pagine Facebook MONOPOLISTE della storia di Milano (subordinate a commerci editoriali tramite multinazionali freetax come anche Amazon) relative alla Storia di Milano e Quartieri proposte in 3 pagine distinte Facebook + un forum Skyscraprercity e altri blog secondari (pagine commerciali… velatamente… ma non troppo… filo berlusconiste) e considerato che l’Italia sta precipitando verso un periodo poltico futuro a dir poco nefasto … vediamo di fare ordine (con la massima sintesi) della storia recente di Milano, una storia (il berlusconismo) di cui noi stessi milanesi (proprio a partire da noi) dovremmo vergognarci (e con noi il resto dei nativi, E NON, lombardi).

    Nell’immaginario collettivo del 99% degli italiani, il famoso Pool di “Mani Pulite” (tribunale di Milano), composto da:
    Gherardo Colombo (Briosco)
    Saverio Borrelli (Napoli)
    Ilda Boccassini (Napoli)
    Antonio Di Pietro (Cambopasso in Montenero di Bisaccia)
    CIA
    e magistrati secondari…

    avrebbe liberato ed emancipato la storia d’Italia e la societa’ italiana da una “orrenda classe politica supercorrotta”, debellata grazie all’operato disinteressato di un pool di magistrati eroici e indefessi…
    Classe politica ultracorrotta sostituita da falsi post-comunisti, e da politici del calibro di Silvio Berlusconi, Roberto Maroni, Umberto Bossi, Tremonti, Alemanno, Prodi, D’Alema etc…(dal 2012 Monti per poi arrivare alle infelici esperienze di Renzi).

    Purtroppo le cose non sono affatto in questi termini (non ne abbiano gli autori di Milano Sparita e da Ricordare Facebook, le pagine storigrafiche che meglio enfatizzano la Milano Berlusconista…(ESALTAZIONE DELLE SPECULAZIONI EDILIZIE DI BERLUSCONI NELLA CITTA’ DI MILANO TRA IL 2004 SINO AD OGGI). Purtroppo la realta’ è molto differente da quanto, sino ad ora, proposto da circa 3 pagine Facebook come “Da Milano alla Barona”, “Milano nei secoli” e il thread Skyscraperscity… magari la prossima volta sarebbe meglio che si estraniassero da interessi commerciali e …) .

    E’ veramente difficile dover sintetizzare cosa ci sia stato dietro Tangentopoli ’92 e l’ascesa ETERNA ed attuale di Silvio Berlusconi.

    Poiche’ la societa’ milanese, lombarda e italiana, crede che dopo quel COLPO DI STATO (basato su fatti corruttivi reali ma condotto da magistrati manovrati, anche e soprattutto dalla CIA e forse da gruppi finanziari legati a Cosa Nostra e lo stesso Berlusconi) l’Italia sia entrata in una florida fase di democrazia, onesta’ politica, trasparenza, ricchezza, liberta’ e benessere… dovremmo ricordare… ad una societa’ italiota ed a un “popolo” di smemorati (e ignoranti) storici come gli italiani… (inclusi lombardi e milanesi anche se sappiamo che oltre il 70% di essi provengono da regioni collocate nel Mezzogiorno italiano … e parliamo dei principali elettori della destra milanese e lombarda…) che le cose non andarono affatto in questi termini.

    Prima di proporre “video scandalo” non inediti ma poco noti, penalizzati dai motori di ricerca controllati dalle Polizie internazionali… basti sapere che:

    … Uno dei principali finanziatori illegali (tangenti) dei Partiti:

    Partito Socialista Italiano
    PLI
    PSDI
    Democrazia Cristiana (all’origine della corruzione della Prima Repubblica).

    fu Silvio Berlusconi

    ebbene…

    nessuna indagine di Tantentopoli ’92 (relativa al finanziamento illecito dei partiti a partire del PSI e CRAXI) si concluse con il rinvio a Giudizio di Silvio Berlusconi (non è vero che il suo ingresso in politica avrebbe impedito indagini e processi per effetto della sua immunita’ parlamentare. Berlusconi divenne Premier dopo oltre 2 anni dall’inizio del Colpo di Stato giudiziario avviato dal Gennaio 1992 e le indagini partirono sin dalla fine degli anni ’80… ma poteri superiori impedirono di rinviare a giudizio Berlusconi).
    Berlusconi finanzio’ illegamente il Partito Socialista Italiano sin dalla meta’ degli anni ’70, quando era un semplice imprenditore edile (gia’ in odore di mafia, lui e il padre https://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/04/berlusconi-e-bontate-i-rapporti-ricostruiti-dai-pm/75241/ ).

    Pare che Berlusconi, gia’ affiliato alla P2 nella meta’ degli anni ’70, favori’ l’ascesa di Bettino CRAXI all’interno del PSI, scalzando Pietro NENNI, sino alla elezione di CRAXI come segretario e nuovo leader del PSI.

    Il tutto avvenne (l’ascesa di CRAXI) con il contributo di pochi voti interni al PSI conquistati tramite un fondo nero in banche svizzere gestito e finanziato da Licio GELLI (P2) e Roberto CALVI.

    L’autodistruzione della Prima Repubblica partiva da lontano, sin dal 1976….

    I finanziamenti illeciti di Silvio Berlusconi ebbero seguito dalla meta’ degli anni ’70 sino a tutto il 1992 incluso, anche dopo l’avvio dello scandalo giudiziario.
    Dal 1992 sino ad oggi, Fininvest e Mediaset, nonche’ Berlusconi, furono ANCHE oggetto di indagini antimafia internazionali … i partiti alleati come Lega Nord e Alleanza Nazionale non potevano non sapere…(vedesi i video alla fine dell’articolo).

    Dal 1975/76 al 1992 trascorsero 20 anni dove la magistratura di Milano aveva tutto il tempo per raccogliere elementi contro di lui, contro le sue aziende edili, tra le quali EDILNORD, contro le sue holding finanziarie quali FININVEST e successivamente MEDIASET.

    Nulla di tutto questo accadde.

    In un video (non reperibile, in apparenza, in rete internet) risalente al 1990 circa, in una intervista (Canale 5) condotta dall’ex presentatore televisivo, (il fu Mike Bongiorno), alla domanda “Dottor Berlusconi… ma un imprenditore di successo come lei non ha mai pensato di entrare concretamente in politica ?”.
    Berlusconi rispose “Non è ancora arrivato il momento, e per ora non se ne parla… non è mia intenzione nè interesse al momento…”.
    Una risposta decisamente profetica… “non è ancora arrivato il momento”…
    bè il momento arrivo’ 3 anni dopo (Forza Italia venne costituita nel 1993, e dalla primavera del 1994 Berlusconi era gia’ Primo Ministro…).

    Sembra quasi che sapesse… che attendesse che il principale partito italiano, ILLEGALMENTE finanziato da Berlusconi (vedesi i vari decreti “Salva Berlusconi” e la Legge Mammi’) diretto da Bettino Craxi, il PSI … si mettesse da parte… (nel caso in esame, perche’ inquisito a livello giudiziario).

    CRAXI e BERLUSCONI erano amici e soci di “larghe intese”. Ciononostante l’egemonia statistica di CRAXI non permise al suo principale finanziatore quel salto di potere che (BERLUSCONI) ambiva all’interno della politica esecutiva e di governo. Per alcuni aspetti, CRAXI e BERLUSCONI avevano in comune (il passato è rivolto al defunto CRAXI, ovviamente) personalita’ politiche e caratteriali improntate ad un potere decisionale e autoritario autocratico spiccato per entrambi e si puo’ dire, in estrema sintesi, che il Berusconismo ebbe origine non solo con le leggi “Salva Berlusconi” varate da CRAXI quando era Presidente del Consiglio… anche le impronte personalistiche di questi due personaggi (disgraziatamente nati entrambi a Milano) forgiarono le basi di una Nazione pseudoautoritaria fondata sulla corruzione e sulle tangenti, ancor prima che Berlusconi arrivo’ al potere.

    Dai primi anni ‘2000, dopo la scomparsa di Craxi, si diffuse una apparente “leggenda metropolitana” che narrava di un “BAUSCIA” milanese, Silvio Berlusconi (ex venditore di spazzole elettriche, il padre apri’ a Milano, Via Cantu’ 5, tramite la Banca Privata Rasini di cui era direttore commerciale, un conto corrente dove confluivano gli averi della Famiglia mafiosa palermitana dei Bontate, noti esponenti di Cosa Nostra…con tali proventi fondo’ EDILNORD e successivamente FININVEST, fondata insieme all’affiliato mafioso dell’Utri) che nel 1976 chiese all’allora Ministro (PSI) Rino Formica di poter entrare in politica col ruolo di Ministro degli Esteri…
    La richiesta di Berlusconi, pare, venne inoltrata al Segretario del PSI, Bettino Craxi (personaggio caratterizzato da un temperamento non proprio diplomatico), che rispose (pare) con un “VAFFA’” rivolto sia a Berlusconi che allo stesso Formica per aver dato spazio e importanza ad una “mezza calzetta” (come CRAXI, a suo tempo, lo definiva e che non considerava degno di essere eletto a uomo istituzionale per tutta una serie di ragioni…).

    Sono note le indagini giudiziarie che videro Berlusconi e le sue EDILNORD, FININVEST e MEDIASET, capitalizzate con denaro di riciclaggio proveniente dalla mafia siciliana di Cosa Nostra.

    Berlusconi era indagato per narcotraffico (eroina e cocaina) sin dai primi anni ’80 e anche negli anni ’90.
    https://www.youtube.com/watch?v=UA9cotSLyzo

    Negli anni ’90, Silvio Berlusconi e Mediaset erano oggetto di indagini antimafia, antiriciclaggio e antinarcotraffico internazionali.
    Di questi dettagli la magistratura italiana e la Repubblica italiana secretarono tutto (per volonta’ del Premier Silvio Berlusconi e dei suoi ministri, oggi sono governatori regionali ex ministri del tesoro e dell’economia… che dire? potremmo azzardare anche i nomi di ex ministri come Scajola, Tremonti e Maroni, tanto per citarne alcuni?, Maroni, oltretutto è pregiudicato e nonostante la Costituzione italiana proibisca cariche pubbliche a Primi Ministri e amministratori regionali con precedenti penali, quest’ultimo ha ricoperto, da pregiudicato, funzioni di Ministro del Welfare, dell’Interno e Governatore Lombardia, lo stesso potrebbe avvenire per Berlusconi nei prossimi mesi…).
    Una serie di video indicativi (purtroppo sponsorizzati/prodotti dall’ex PM Antonio di Pietro, uno dei magistrati che favorirono, insieme alla Boccassini, Borrelli e Colombo, l’ascesa egemonica di Silvio Berlusconi) testimoniano il resoconto di un ex Commissario di Polizia (Canton Ticino) infiltratosi, nella meta’ degli anni ’90, all’interno di organizzazioni criminali brasiliane (Operazione “Mato Grosso”) dedite al narcotraffico (ex Commissario Fausto Cattaneo).
    In queste indagini (condotte, come accennato, anche dalla magistratura italiana che non procedette…) emerse che nei cartelli narcos Sud Americani campeggiavano, per l’Europa, organizzazioni logistiche e di riciclaggio finanziario correlabili all’attuale gruppo Mediaset anche nella figura di Silvio Berlusconi.

    Consultare questo video dove si raccolgono testimonianze di un ex dirigente di Polizia di Stato della Svizzera Italiana (Fausto Cattaneo), pro tempore infilitratosi nelle organizzazioni Narcos sud americane e di un giornalista ticinese.
    https://www.youtube.com/watch?v=UA9cotSLyzo
    In realta’ l’intervista si ripartisce in 4 video, di cui quello linkato sarebbe l’ultimo, mentre la versione integrale è disponibile nei sottostanti link
    https://www.youtube.com/watch?v=5R0B3eZodQQ
    https://www.youtube.com/watch?v=D4oZlPblfAQ
    https://www.youtube.com/watch?v=fdsRrr3nJ4w

    dai contenuti emerge che le indagini antimafia a carico di Silvio Berlusconi nacquero quando alcuni ispettori di Polizia vennero a conoscenza che i Narcos di Brasile e Colombia giravano i proventi a vari circuiti bancari che sfociavano, anche, con fiduciarie legate a Fininvest e Mediaset.. Queste cose erano note anche ai dirigenti della Lega Nord di Umberto Bossi sin dal 1994.
    Pare che dopo la rottura temporanea dell’alleanza politica FI-Lega Nord nel 1994, rottura che fece saltare il Primo Governo Berlusconi e il ritorno a elezioni anticipate (vinte dai DS), Bossi, Calderoli e altri funzionari della Lega Nord, a conoscenza pregressa del coinvolgimento di Berlusconi (e probabilmente dell’intera famiglia) e delle dirigenze Mediaset ex Fininvest in affari di riciclaggio mafioso… chiesero maggiori dettagli ai vertici della Polizia di Stato della Svizzera Italiana (che indagava, per conto suo, sui circuiti di riciclaggio internazionale dei traffici di cocaina), in particolare nelle figure del Capo Commissario Investigativo Fausto Cattaneo, e verso alcuni giornalisti “free-lance” della stampa ticinese e persino verso l’Alto Magistrato della Confederazione Elvetica… Carla Del Ponte.
    Dai contenuti si potrebbe ipotizzare che la Lega Nord, invogliata da una finalita’ di egemonia elettorale, egemonia gia’ avuta pochi anni prima allo scoppiare dello scandalo Tangentopoli (si narra che nel 1992 Bossi ambisse a ricoprire Governi di estensione Nazionale, condizione che venne poi conquistata da Berlusconi con una Forza Italia che vinceva le elezioni grazie alle alleanze con la Lega) ambisse a fare scoppiare uno scandalo politico (raccogliendo informazioni inedite sulle indagini antinarcos e antimafia della Polizia Ticinese, invitata ad aprire un filone di indagine esclusivamente riservato a Fininvest-Berlusconi) atto a far cadere definitivamente Silvio Berlusconi, dal panorama politico italiano.

    Le cronologie sono molto estese, complesse, impossibili da sintetizzare in questa sede (si raccomanda la visione dei video allegati, video non inediti ma finiti nel dimanticatoio). Ad un certo punto emerge, ancor prima che la Lega Nord si riappacificasse con Forza Italia (questo narrano le cronache ufficiali…) verso il 1996/97 circa, che il super magistrato elvetico Carla Del Ponte (accusata dai suoi connazionali di connivenze con gruppi finanziari di riciclaggio e atteggiamenti e condotte corruttive, magistrato ora in pensione) POSE IL VETO sulla continuazione di queste indagini… delle quali LA MAGISTRATURA ITALIANA ERA PARTE INFILITRATA MA CHE NULLA FECE EMERGERE NEL CORSO DEL TEMPO, SIA PER IL PERIODO IN QUESTIONE COME NEMMENO IN QUELLI SUCCESSIVI.

    Di Berlusconi riciclatore dei narcos brasiliani SIAMO A CONOSCENZA PER ESCLUSIVE RIVELAZIONI DI UN EX ISPETTORE DI POLIZIA TICINESE !

    BOCCASSINI & CO DOVE ERANO, DOVE SONO OGGI E COSA HANNO FATTO ?

    Impossibile che personaggi del calibro di TREMONTI, MARONI, e la lunga sequela di ex ministri,e “amici” della Lega Nord inclusi anche SALVINI e MARONI non sapessero e non sappiano e nulla di queste gravissime vicende.

    Si ricorda che queste vicende di crimine organizzato internazionale, di cui Berlusconi sarebbe oggetto di accuse di partecipazione, FANNO PARTE DELLA STORIA DI MILANO (Berlusconi è milanese, ebbe una madre, Rosa BOSSI ed una sorella …curioso il cognome identico a quello dell’ex “Senatùr” Umberto… che vissero, per 50 anni, nel quartiere Lorenteggio in Viale San Gimignano 12, oggi incorporato nel Municipio VI° di cui anche la Barona farebbe parte). Berlusconi si sposo’ (per la prima volta con la prima moglie, Carla Dall’Oglio) in una parrocchia di Viale San Gimignano nel lontanissimo 1965, quando all’epoca, risiedeva in tale quartiere.
    Berlusconi, da quel periodo, sino al decesso della madre, avvenuto nel 2008, EBBE RESIDENZA ANAGRAFICA non ad Arcore ma a MILANO, IN VIALE SAN GIMIGNANO 12,, zona Lorenteggio prossima alla Zona Navigli a circa 2 km dai confini storici del Quartiere Barona. Anzi, pare che la residenza in Viale San Gimignano 12 l’avesse ancora conservata nel 2013 quando venne condannato, in via definitiva, agli arresti domiciliari…
    Le cronache nere di questo nefasto personaggio, QUINDI, implicano e coinvolgono la storia di Milano contemporanea e sfiorano (in apparenza senza attraversarle direttamente) le cronologie del q.re Barona.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi

    Si richiama l’attenzione a questo strano fatto di cronaca nera e di indagine antimafia (disponibile nel link sottostante) avvenuto presso un condominio del Lorenteggio, nel 1996 (15 di Viale S. Gimignano), situato davanti al condiminio di Viale San Gimignano 12, dove risiedette Silvio Berlusconi per un breve periodo negli anni ’70, prima di trasferire il proprio domicilio in Villa Macherio ad Arcore e dove visse la madre e la sorella del medesimo, sino al 2009. Un fatto casuale ? Un fatto non casuale ?

    https://books.google.it/books?id=Rao8tpAx_ycC&pg=PA219&lpg=PA219&dq=berlusconi+abitava+in+viale+san+gimignano&source=bl&ots=V9BVsL96Bv&sig=w_R83j94HMCKVV5pdBthpNcQaTM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjT7IeNlKbZAhVB2qQKHVKLCykQ6AEIdTAJ#v=onepage&q=berlusconi%20abitava%20in%20viale%20san%20gimignano&f=false

    Comunque sia c’è da vergognarsi ad essere nati a Milano per il solo fatto che un milanese del genere abbia commesso tanti reati impuniti ED ABBIA INFANGATO LA STORIA E LA REPUTAZIONE DI MILANO, DEI MILANESI, DEI LOMBARDI ED ANCHE DEGLI ITALIANI.

    Non sono novita’ inedite le rivelazioni dei sospetti che le stragi dei giudici palermitani FALCONE e BORSELLINO facciano ricadere i sospetti, tra i vari e numerosi personaggi poltici e finanziari nazionali e internazionali, anche su MEDIASET e Berlusconi medesimo, come sostenuto in questo video dove si abbinerebbe la nascita di Forza Italia alle ceneri del PSI ed a sospette relazioni con Cosa Nostra siciliana.

    Si evidenzia, inoltre, che 25 anni di governi FI-LEGA NORD sia a livello nazionale che lombardo, vedono l’emergere di penetrazioni economico imprenditoriali e politiche della ‘ndrangheta nel tessuto economico e politico ed istituzionale lombardo, milanese e anche italiano (con ritmi e proporzioni notevolmente superiori alle precedenti amministrazioni PSI).

    TANGENTOPOLI ’92 FU UN COLPO DI STATO CHE PRATICAVA LA CUSTODIA CAUTELARE E MALTRATTAMENTI ALL’INTERNO DELLE CARCERI, MALTRATTAMENTI DELEGATI DAL POOL MILANESE DI “MANI PULITE”, AL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA, ALLO SCOPO DI ESTORCERE CONFESSIONI… O FORSE, PIU’ REALISTICAMENTE… PETTEGOLEZZI POLITICI E INDISCREZIONI DA UTILIZZARSI NEI PROCESSI INQUISITORI PER ELIMINARE POLITICAMENTE COLORO CHE NON PERMETTEVANO AD ALCUNI PARTITI POLITICI, (SI TEME A PARTIRE PROPRIO DAI PROGETTI POLITICI EGEMONICI DI SILVIO BERLUSCONI E COLLUSIONI DEL MEDESIMO CON LE CENERI DEL PCI, ORMAI ESAUTORATO DA ACHILLE OCHETTO SIN DAL 1989, A SEMPLICE PSEUDOPARTITO RIFORMISTA), DI IMPORSI NEL PANORAMA POLITICO LOMBARDO E NAZIONALE.

    … che tra Berlusconi, Lega Nord ed ex PCI (ridotto ad un partito pseudoprogressista affamato di potere e di corruttele) gli inciuci (anche attuali) fossero una tattica di potere e di governo… non sono novita’ come non sarebbero novità le infilitrazioni dei Servizi di Intelligence Centrali USA nelle pesantissime ingerenze politiche della Prima Repubblica italiana destinata a diventare, con Silvio Berlusconi, la Repubblichetta delle Banane….

    Il sottostante trafiletto è tratto da:

    http://www.italiamiga.com.br/noticias/artigos/tangentopoli_fu_un_colpo_di_stat.htm

    Insomma la magistratura ha surrogato il potere sovrano del Parlamento e prevaricato gli altri poteri dello stato, cioè ha preso il potere supremo non suo, con l’ “arma” dell’indagine giudiziaria snaturata. E già per questo è evidente che il colpo di stato è stato tutt’altro che legale. Per di più Cossiga non si limita ad un’affermazione generica, ma precisa i modi in cui l’indagine giudiziaria è stata snaturata ed usata come “arma”: “Al di là della valutazione simpatetica per la funzione moralizzatrice di Mani Pulite, anche lo storico Paul Ginsborg nella sua Storia d’Italia 1943-1996 è costretto a sottolineare gli elementi di giustizia sommaria e le violazioni delle libertà civili che hanno segnato le tappe fondamentali di Tangentopoli”. “Errori imperdonabili, l’impossibilità di esercitare fino in fondo il diritto alla difesa, il segreto istruttorio calpestato in diretta tv, l’avviso di garanzia in funzione di gogna mediatica, la custodia cautelare come strumento coercitivo per indurre alla confessione

    Tutti mezzi, in particolare l’ultimo, manifestamente illegali, con i quali “Nei 25 mesi che vanno dall’arresto di Mario Chiesa alla vittoria elettorale di Berlusconi i magistrati di Milano arrestano 4525 persone, mandano 24.400 avvisi di garanzia, inquisiscono 1069 parlamentari ed uomini politici. Una vera e propria crociata che lascia sul campo, oltre a un’alta percentuale di assoluzioni, ben 10 suicidi, 10 protagonisti della vita economica e politica del paese schiacciati dalla macchina inquisitoria“. Né il fatto che la violenza illegale della carcerazione per indurre alla confessione non sia stata esercitata personalmente e direttamente dai magistrati, ma sia stata ordinata alla polizia giudiziaria, cambia minimamente i termini della questione.

    Neppure Pinochet è andato personalmente col mitra in mano a sparare ad Allende

    Tangentopoli ’92, un COLPO DI STATO avviato dalla magistratura del Tribunale di Milano e da esponenti imprenditoriali della stessa citta’ di Milano, a partire da Silvio Berlusconi, principale beneficiario della inquisizione giudiziaria a danno del partito politico dal medesimo finanziato per decenni (Bettino Craxi e Partito Socialista Italiano). Un Colpo di Stato che ha smantellato una Prima Repubblica basata su uno Stato sociale di stampo keynesiano, sia pure in preda alla corruzione (considerando anche che l’egemonia di CRAXI poneva già delle basi malate ad un sistema neoschiavistico e mafiogenetico che esplose successivamente con i Governi Berlusconi, il suo principale finanziatore e lobbista), con una rivoluzione di stampo mafiogenetico liberista che vide nei trionfi elettorali di Silvio Berlusconi (quasi sempre dovuti alla Lega Nord, la forza politica alleata che ha permesso 25 anni di vittorie elettorali di una Forza Italia ridotta, oggi, al 16% …) ancor peggio con la “riformata” Lega Nord 2.0 di Maroni e Salvini, Maroni malgrado l’appartenenza alla Lega (anti immigrazione solo a parole) si distinse per essere il principale attore della demolizione dello stato sociale sostituito da una Seconda Repubblica fondata sulla precarieta’ lavorativa, sulla disoccupazione, sulla emigrazione all’estero di manodopera qualificata, sulla integrazione di manodopera extracomunitaria dequalificata, sui mercati finanziari speculativi, sul “dumping” sociale condotto tramite l’integrazione sociale e produttiva di milioni di cittadini extracomunitari che andavano ad erodere i diritti acquisiti del ceto medio basso italiano e lombardo (anche a nome e per conto delle politiche amministrative locali e nazionali di Forza Italia, politiche condotte nell’arco di un quarto di secolo da governi alternati con dubbie forze politiche di opposizione come l’attuale PD) sulle diseguaglianze sociali piu’ estreme (l’Italia è seconda nel mondo come livello di diseguaglianze sociali tra ceti piu’ ricchi e ceti piu’ poveri), su pseudoeconomie basate sul riciclaggio finanziario delle mafie (Mediaset e Berlusconi furono oggetto di indagini internazionali poiche’ fungevano da collettori dei proventi di mafie e narcos, reinvestiti nella gestione di reti televisive, immobiliari e banche …).

    https://scenarieconomici.it/mani-pulite-un-colpo-di-stato-giudiziario-di-diego-fusaro/

    Le riforme “macelleria sociale” del Welfare condotte da Roberto Maroni e Berlusconi (dicastero 2001-2006 del secondo Governo Berlusconi) e la legalizzazione della precarieta’ nel mercato del lavoro hanno favorito (volontariamente o involontariamente) la penetrazione delle organizzazioni mafiose negli appalti pubblici e privati, penetrazioni rese possibili solo depotenziando i diritti acquisiti dei lavoratori, la cui demolizione del potere contrattuale e retributivo permise alla ‘ndrangheta e Cosa Nostra, di inserirsi, tramite societa’ di consulenza in sub appalto, nel tessuto economico e imprenditoriale italiano, lombardo e milanese.

    SPLENDORI E MISERIE DEL “MIRACOLO ECONOMICO DELLA MILANO ANNI ’80” (ALL’ORIGINE DI TANGENTOPOLI E DELL’ASCESA DI BERLUSCONI)

    La trattazione, nel dettaglio, delle cronologie politiche, sociali ed economiche degli anni della “Milano da bere” richiederebbero un’opera monumentale per estensione e complessita’ degli argomenti trattati.

    Basti tuttavia sapere che verso la fine degli anni ’70, forse anche in conseguenza di un potente lobbista come Silvio Berlusconi e le sue EDILNDORD e FININVEST-MEDIASET e agganci di questo con alcuni direttori di reti televisive private come MILANO TV Canale 51 (Paolo ROMANI) e ANTENNA NORD (CONFALONIERI) e persino con la RAI (Mike BONGIORNO), Benedetto CRAXI (il suo diminutivo era Bettino), dopo essere diventato Segretario del PSI dal 1976 (circa 1 anno dopo che tale partito incominciava a ricevere finanziamenti illegali da Berlusconi), CRAXI medesimo ebbe una geniale intuizione che fini’ col favorire l’immagine imprenditoriale di Berlusconi, imprenditore dalle poche idee ma con tanti soldi e disponibilita’ economiche quasi sempre superiori ai reali utili dichiarati al fisco ed ai capitali sociali delle sue societa’.

    L’idea (di Craxi) era quella di far diventare la moda e la cura della propria immagine (vezzi solItamente riservati non alle masse ma alla casta politica e imprenditoriale nella notoria “BELLA VITA MILANESE”..(contornata da capi d’abbigliamento firmati e costosi, belle donne, volendo anche trasgressioni gay e transgender…. ristoranti di lusso, superalcolici e cocaina… anche la Roma Bene era dedita ad un Bengodi notturno identico a quello milanese, che imitava in parte i bagordi notturni romani di alcuni politici e imprenditori gravitanti intorno al Parlamento)… stili di vita appannaggio, all’epoca, soli di industriali, operatori finanziari, imprenditori e ovviamente politici. Craxi cercava di estendere questa tendenza costosa e per molti aspetti anche provinciale, verso un fenomeno edonistico di massa che lambisse persino gli strati sociali proletari delle periferie italiane.

    CRAXI, pur essendo nato a Milano aveva origini paterne siciliane ma era, a cavallo degli anni ’70 ed ’80, l’unico politico di professione nato a Milano e residente a Milano a sedere in Parlamento.

    Mai migliore target per un lobbista emergente come Silvio Berlusconi.

    CRAXI e BERLUSCONI erano due personaggi molto differenti tra loro (BERLUSCONI non ebbe mai condivisioni ideologiche di natura “socialista”… semmai frequentava Logge Massoniche di ispirazione fascista come la Propaganda 2 di Licio Gelli e faccendieri correlati a Cosa Nostra come Mangano e Dell’Utri…e negoziava con fiduciarie legate alla BNL, MontePaschi, banche zurighesi e fiduciarie svizzere…). Queste differenze culturali e politiche non impedirono conoscenze e amicizie personali tra Craxi e Berlusconi. Il primo presenzio’ ai battesimi dei figli di Berlusconi in diverse occasioni cosi’ come ai vari matrimoni contratti dopo il divorzio dalla prima moglie, Carla Dall’Oglio (che sposo presso la Chiesa di Viale San Gimignano il Marzo 1965.

    Malgrado differenze di carriera (politica per Craxi, da palazzinaro per Berlusconi), per Berlusconi doveva essere molto ultile l’avere a portata un politico “milanese” emergente (a sua volta) come Bettino CRAXI, un politico che offriva a Berlusconi la possibilita’ di esportare a livello nazionale e parlamentare l’immagine di un nuovo corso politico ed economico (con valenze anti comumiste e anti proletarie) di cui CRAXI si fece promotore e che plasmo’ con un effimero modello di Milano Capitale della Moda e degli Affari (che conteneva l’immagine di un imprenditore milanese di successo e in ascesa come Berlusconi) feceva comodo ad una forza politica (PSI) che cercava di indebolire il monopolio quarantennale del bipolarismo DC e PCI, utilizzando una forza bancaria come lo era Silvio Berlusconi.

    In questo modello di immagine e “look” (non sappiamo sino a quanto realmente capace di trascinare l’economia di una citta’ e di una nazione) inedito e per certi aspetti di “marketing”… Berlusconi ottenne grandi benefici a partire dalle sue televisioni “milanesi”, proprio a partire dalla iniziale “cenerentola” Telemilano 58 divenuta Canale 5 nel 1980.

    A partire da quella data e soprattutto dopo la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio del 1982, nacque un mito che vedeva nell’ Italian Style e nel Made in Italy, nella moda, nella cura dell’immagine, nella dieta mediterranea e nella speculazione finanziaria in borsa e negli affari facili, una nuova capitale politica e morale dell’Italia, ovvero Milano (una Milano gia’ indebolita dalla chiusura di molte fabbriche avvenuta durante una congiuntura economica sfavorevole, tra la fine degli anni ’70 e i primissimi anni ’80, anche in conseguenza della crisi energetica e petrolifera che invogliava, gia’ in quei tempi lontani, gli industriali a trasferire le attivita’ produttive altrove la dove la manodopera costava di meno…).

    I miti della “Milano da bere” (1982 circa sino al 1991, malgrado alcuni capitomboli finanziari del 1987) furono, in molti casi, piu’ effimeri che reali e l’Italia era trainata, piu’ che dalla moda e dalle reti televisive Fininvest, da una manifattura e una industria che nonostante la appena trascorsa crisi petrolifera e una iniziale crisi industriale, trainava ancora l’intera nazione.

    CRAXI riusci’ quindi a trasformare, almeno in parte, lo stile di vita della “DOLCE VITA POLITICA E INDUSTRIALE MILANESE ED ANCHE ROMANA” eleggendola a Moda e “Itaian style” in contrasto con l’allora grigiore parlamentare dell’area Democristiana e della sua perenne opposizione del PCI, in un fenomeno (consumistico e di moda) di massa.

    Nacquero i paninari (in realta’ i primi furono ex neofascisti “Sanbabilini”) e le varie case e marchi d’abbigliamento prodotti da stilisti italiani (non tutti, le mode paninare optavano in buona parte per produzioni estere), tutti, chi piu’ e chi meno, gravitanti intorno al PSI romano e milanese.

    Note erano le amicizie di CRAXI con l’immobiliarsita siciliano LIGRESTI, molte volte indagato per sospetti o evidenti rapporti con la mafia siciliana.

    In un certo senso, Cosa Nostra, a Milano, arrivo’ grazie a vari personaggi politici e imprenditoriali, i principali erano i La Russa, ovviamente Berlusconi (padre e figlio), e in una certa misura anche Craxi.

    Craxi, nonostante l’aver permesso e favorito la crescita imprenditoriale di Berlusconi (che nel 1986 acquisto’ la squadra di calcio del Milan, proveniente da 6 anni di scandali e disastri sportivi e societari) non permetteva a Berlusconi medesimo di fare un salto di potere emergente nel mondo della politica.

    Berlusconi fu il principale finanziatore del PSI ma curiosamente questi fatti non ebbero, nelle indagini di TANGENTOPOLI il doveroso risvolto giudiziario che avrebbe dovuto interrompere la pericolosa ascesa imprenditoriale e politica di Silvio Berlusconi, a partire dal 1993.

    E’ poco credibile la tesi di un Berlusconi in carriera politica per fuggire a processi e condanne, nonche’ incarcerazioni (finanzio’ illegamente il PSI e anche altri partiti, sin dalla meta’ degli anni ’70 e sempre da quel periodo riciclava denaro mafioso…).

    Nessuna indagine per riciclaggio mafioso e narcos culmino’ in rinvii a giudizio ancor prima che entrasse in politica (le indagini venivano insabbiate forse su volonta’ e potere politico dello stesso PSI ?).

    Era stato indagato per affiliazione mafiosa e riciclaggio sin dagli anni ’80, persino su inchiese di narcotraffico internazionale.

    Molto semplicemente la carriera politica di Berlusconi venne anche desiderata dall’amministrazione americana (CIA) anche nella perenne ossessione di eliminare elettorato e forze politiche di matrice comunista in territorio italiano (La CIA supporto’ a livello giudiziario la sua ascesa e la capitolazione di colui che lo fece emergere come imprenditore televisivo, ma che non gli permetteva spazi in politica e nel Parlamento, ovvero CRAXI).

    Sin dal 1978/79 gli uffici relazioni estere di Washington favorirono un rapporto di amicizia e di collaborazione professionale tra Berlusconi e il presentatore televisivo italoamericano Mike Bongiorno che inizio’ a lavorare per Berlusconi, immediatamente dopo che questi acquisi’ Telemilano 58, intorno al 1977.

    Viceversa non correva buon sangue tra Berlusconi ed Enzo Tortora (quest’ultimo mal visto sia da Fininvest che dalla RAI per effetto della concorrenza che questi fece, da impresario televisivo, tramite le reti TELEALTOMILANESE e ANTENNA 3 LOMBARDIA).

    La fine di Tortora è a tutti nota e con essa l’acquisizione di RETE 4 a favore di Fininvest e il progressivo fallimento di ANTENNA 3 i cui studi televisivi vennero acquistati, sempre da Fininvest, in alcune aste giudiziarie tenutesi nel 1985…).

    Vi sarebbe da riconoscere che Milano, pur avendo, nel bene ma soprattutto nel male, condotto e influenzato la storia contemporanea d’Italia degli ultimi 40 anni (tramite CRAXI prima e BERLUSCONI dopo) spicchi per essersi distinta nell’aver dato vita a due personaggi politici dagli impulsi e pulsioni DITTATORIALI, caratteristiche emergenti sia in CRAXI ma ancor di piu’ in BERLUSCONI, offrendo, soprattutto a quest’ultimo, una immagine internazionale dell’Italia (e anche di Milano)…DISASTROSA !!!

    La storia di questi due Statisti e la citta’ che ha visto i loro natali è sovente contorniata da provincialismo culturale, isolamento internazionale, corruzione, mafiogenesi e infiltrazione mafiosa, incapacita’ politica, finanziaria e industriale, arretratezza, recessione infinita, immoralita’ e immobilismo…

    Una immagine che ha fatto sprofondare l’Italia, sia a livello morale che economico nelle ultime posizioni delle preferenze di immagine e reputazione.

    anzi …NEL BARATRO !!! (in conseguenza del potere assoluto che direttamente o indirettamente Berlusconi, Forza Italia e partiti alleati, come Lega Nord, hanno verso Milano e la Lombardia ma anche nei confronti dell’intero (o quasi) panorama politico nazionale e verso la nazione intera… (senza prospettive di uscita per i prossimi decenni…).

    Alcuni vizi del mondo della moda, delle fotomedelle anoressiche, dei lati oscuri del capitalismo e della societa’ dei consumi, della corruzione e della penetrazione mafiosa delle mafie nell’economia e nella societa’…. forse sono NATI PER LA PRIMA VOLTA A MILANO ! (un triste primato, una squallida supremazia).

    Come anticipato, questo inserto storico, pur non costituendo e non ambendo ad essere un tentativo di orientamento elettorale e politico, restera’ all’apice delle pagine degli articoli di Milano Barona e Milano dal dopoguerra a Tangentopoli ’92 sino al giorno successivo delle elezioni politiche del 4 Marzo 2018, come riferimento storico per un popolo di smemorati ma anche di immorali che votano e preferenziano personaggi incandidabili, beneficiari di una concentrazione di potere unica al mondo, persone immorali e incandidabili sia a livello di Presidenti del Consiglio che Governatori Regionali. La Lega Nord, di Bossi prima, di Maroni e Salvini dopo, è perfettamente a conoscenza della natura illegale degli affari pubblici e privati di Silvio Berlusconi. Dopo Berlusconi bis, tutti i successivi governi furono possibili grazie alle alleanze politiche con la Lega, partito fantoccio clonato dalla “casa madre” di Forza Italia che anche nelle prossime elezioni potrebbe favorire il ritorno al Governo di un soggetto impresentabile (oltre che incapace di programmi sociali, economici e industriali) che riceve solo il 16% delle preferenze tra gli elettori dichiaramente non astenuti, permettendo il mantenimento di un Regime politico e esecutivo dove l’impoverimento della societa’ italiana, degli strati sociali piu’ deboli, di regioni, citta’, nazione ed economia reale, malaffare con mafie, tangenti, corruzioni varie, rappresenta l’unico obbiettivo di governo di questo imprenditore milanese che sin dagli anni ’60 e ’70, rappresentava la parte marcia di Milano (riciclaggio) che grazie a scandali politici e giudiziari (a danno dei partiti che un tempo finanziava) è diventata la parte marcia piu’ potente, influente d’Italia…. e piu’ ricca.

    Un tristisssimo primato per Milano, che dagli anni ’80 da Capitale morale che trainava l’economia di una nazione è diventata la Capitale del malaffare…

  • Milano (dal dopoguerra a Tangentopoli, programmazione non cronistorica)

    Milano (dal dopoguerra a Tangentopoli, programmazione non cronistorica)

    MILANOBARONA

    MMXVI-MMXXIV

    http://www.democraziaproletaria.it

    STEFANO TOSI,  RACCOMANDATO DA ADRIANO PEZZANO …

    https://milanobarona.altervista.org/2017/01/06/pagina-facebook-da-milano-alla-barona-storia-luoghi-e-persone-di-questa-terra/

    Per motivi tecnici  questo e successivi articoli dovranno essere frazionati rispetto all’impostazione originaria (Myblog.it non appartiene piu’ a TIM da diversi anni e sono state applicate misure economiche di depotenziamento server e servizi, al punto tale che le dimensioni degli articoli di questo, come di altri blog simili a questo, della piattaforma myblog.it, sono eccessive rispetto alla memoria cache dei server in dotazione). Pertanto, dal 1 Gennaio 2022, Milano dal dopoguerra a Tangentopoli proseguirà in questo nuovo articolo:

    https://milanobarona.altervista.org/2022/01/01/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-programmazione-non-cronistorica-edizione-2022/

    …Proseguendo di questo passo, myblog è destinato a scomparire ? …causa scarsi investimenti delle aziende di connettività e web hosting provider che vi sarebbero dietro e per una politica di scarsa promozione dei blog esistenti (verrebbero promossi solo quelli gestiti direttamente dalla proprietà…) a questo si aggiungerebbe l’ipotesi di varie segnalazioni “abuse” che la cricca Milano Sparita Skyscrapercity esercita, a livello da codice penale e querele, contro questo sito…?

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    MILANO SPARITA E TRASPORTI SKYSCRAPERCITY (e Facebook con “allegati” Milano Sparita e da ricordare, Da Milano alla Barona, etc…)?

    DA MILANO ALLA BARONA FACEBOOK ? MILANO SPARITA FACEBOOK ?

    MILANO NEI SECOLI FACEBOOK ?

    Facebook-No-Grazie-300x209

    NO GRAZIE ! (monopolio commerciale dal quale (si teme) deriverebbero quasi un milione di immagini …forse anche e principalmente dagli archivi fotografici civici del Comune di Milano. Milano Sparita e Milano Trasporti Skyscrapercity (dipendenti comunali e ATM) ne hanno permesso un business Facebook utilizzato anche per velate, ma efficaci, finalità elettorali, di promozione individuale, gestito senza regole in regime di monopolio)

    In tali pagine facebook non c’è una vera storia di Milano ma rassegna fotografica di promozione al commercio on-line (e di quotazione milionaria di Facebook esentasse) di molte foto postate nei forum Milano Sparita e Storia dei Trasporti Skyscrapercity alias pubblica amministrazione Comune di Milano (da quei forum moltissime inedite in originale) curiosamente acquisite (in quantità impressionanti” …) da Milano Sparita Facebook e anche ad altre pagine Fb della Barona, Milano nei secoli, etc… Chi non fa parte del “club” (gia’ segnalato alle autorita’ pagate per perseguire personaggi simili…) viene pesantemente denigrato e offeso… (gli accusatori sono , a loro volta, autori di web commerciali fotografici, pagine fbook commerciali, e libri dedicati alla “Milano Vintage”… persone che non gradiscono, per motivi “lucrativi”, l’esistenza di siti autonomi dedicati ai frammenti storici di Milano. siti che considerano dannosi per le loro attività …).

    Milano sparita e da ricordare Facebook (macelleria della storia locale di Milano).

    Questo sito è stato realizzato con fonti fotografiche e storiche il piu’ possibile indipendenti (dai monopoli politici di “Milano Sparita” Skyscrapercity e Facebook, malgrado tali personaggi abbiano monopolizzato immagini di acquisizione indeterminata rendendo difficilissima la gestione di siti web alternativi). E’ essenziale non avvalersi dei contenuti storico-fotografici delle Pagine Facebook commerciali e di promozione individuale personale di : “Da Milano alla Barona”, “Milano Sparita e da ricordare” e del forum “Milano Sparita Skyscrapercity” “Trasporti pubblici ATM di Milano” (le pagine fbook e skyscraper sono gestite da personaggi in relazione tra loro). Molto semplicemente, per pubblicare la storia della Barona ed una carrellata fotografica di Milano, non è necessario ricorrere a tali siti internet (fondalmentalmente superflui rispetto alle possibili cronologie storico-fotografiche di Milano) essendoci, anche in rete, fonti fotografiche e documentali alternative, poche ma anche migliori, più ricche di contenuti e discretamente affidabili (alcune richiedono verifiche preliminari) DA RENDERE SUPERFLUO fare riferimento a tali social net e forum (dove gli autori non danno contributo storico ma materiale poi utilizzato da facebook). Alcuni autori delle pagine facebook-SKYSCRAPERCITY sopra indicate, insultarono, diffamarono e denigrarono questo web e chi lo gestisce (vedesi l’ immagine parte di numerosi post di insulto, diffamazioni e denigrazione apparsi su tale forum tra il 20 e il 22 Luglio 2018 scorsi)

    Ci si domanda da dove attingano le fonti fotografiche utilizzate per stipare portali facebook di vendita, qualcuna di esse anche su Ebay, Gettyimages, ICharta,etc… (legittimo porsi questa domanda, se il Comune di Milano ha fatto discarica di risorse storiche se ne potrebbe fare uso più disinteressato). Chi insulta (l’offesa e l’umiliazione sembrano essere frequenti nel forum Milano Sparita Skyscrapercity, a giudicare dalle liti che intercorrono tra alcuni utenti) dimostra di essere l’autore poco affidabile già oggetto di critiche. … ALCUNI “UTENTI” DEL FORUM, GESTISCONO ARCHIVI DA POSTAZIONI DI LAVORO IN ORARI LAVORATIVI.

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    Questo web è indipendente, realizzato con risorse, fatiche e spese private, privo di condizionamenti politici, elettorali, commerciali, disinformativi. Questo sito non è concordato con multinazionali Facebook e da organizzazioni politiche cittadine, Nazionali e regionali (come invece riscontrabile in diverse pagine Facebook e Skyscrapercity) non è pubblicato da autori aspiranti “storici” affetti da patologie di protagonismo individuale, business, egopatie, etcAutori che non devono fare ricerche faticose e complesse… ma solo stampare libri e pubblicare foto raccolte da altri, tramite controllate di Facebook ed Amazon (e amici in Comune di Milano, PD-Lega-FI). Facebook e Amazon sono illegalità transnazionali che in cambio dell’apertura di pagine commerciali abbinate vendita on-line di libercoli effettuano una transazione economica di tali servizi con violazione della privacy e dati sensibili privati .

    Milano Sparita e Milano Trasporti Skyscrapercity ?

    ssc logo

    UTILIZZO IMPROPRIO E SPECULATIVO DELLE TESTIMONIANZE FOTOGRAFICHE DELLA STORIA DI MILANO, DEGNO DI INDAGINI GIUDIZIARIE E SENZA CONTROLLO DEGLI ORGANI DI VIGILANZA (PROVENIENZA RACCOLTE CIVICHE DI MILANO ?, SFRUTTATE DA FACEBOOK ITALIA ED AUTOEDITORIA ABBINATA PRIVA DI VALORE LEGALE E STORICO)

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    Milano soffocata da cupole politico affaristiche corruttive che governano Italia e Regione Lombardia (inciuciate con il PD) da quasi 40 anni !

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/lega-gli-avvocati-di-maroni-costavano-dieci-volte-quelli-di-bossi-soldi-alle-associazioni-e-i-bilanci-esplosi-in-due-anni-ecco-che-fine-hanno-fatto-i-49-milioni-scomtparsi/4738689/

    http://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Nel-nome-di-Matteo-2dc731e8-8f89-4019-996f-5cc47de295b9.html Liste elettorali Lega del sud Italia (e non solo) sostenute da esponenti del crimine organizzato? (dalle investigazioni di Report appare di si). Si auspicano indagini a carico dell’ax Governatore Regione Lombardia Roberto Maroni (e dell’amico Domenico Aiello !)

    https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/01/30/news/_cercate_nelle_banche_tedesche_i_40_milioni_presi_dalla_lega_-187621287/?refresh_ce

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    MMXVI-MMXXIII

    PER MOTIVI “CONSERVATIVI”, DI TUTELA DEI CONTENUTI DI MILANOBARONA, UN NUOVO WEB E’ STATO PUBBLICATO, ALLO SCOPO DI GARANTIRNE LA CONTINUITA’ IN CASO DI CENSURE… A NOME DI COLORO DI CUI SAPPIAMO… PARTITOCRAZIA DI MILANO, COMITATI D’AFFARI CHE INSULTANO, MINACCIANO AZIONI GIUDIZIARIE . TALE “ELITE” SI IMPONE COME UNICA FONTE LEGALE DELLA STORIA DI MILANO.

    ATTENZIONE !

    MilanoBarona (solo due articoli) è disponibile nei siti alternativi

    milanobarona.photo.blog

    integralmente nel web sottostante

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-estensione-dal-dicembre-2019/

    http://milanobarona.freeoda.com

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    INIZIO ARTICOLO Milano (dal dopoguerra a Tangentopoli)

     

    icona facebook 2013 = Breve storia della Massoneria…

    Facebook-Twitter-Quora (ed ex Yahoo Answers, nel cui staff vi erano collaboratori – informatori DIGOS-AISI ad indirizzo pedofilo-massonico mafioso ndranghetista , oggi migrati verso Quora ed altri social), comitati d’affari e massonerie illegali affaristiche organizzate in società segrete…

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    Storie di Milano e Quartieri… (ormai si ipotizzano anche centinaia di pagine tarocche sia fbook che web e blog … facenti capo ad un ristretto “vertice” di 3-4 persone collegabili anche ad un forum fondato nel 2006) pubblicate in piattaforme digitali “social” di aziende americane (una in particolare, nata ad Harvard University nel 2004 copiando facebook dal sito istituzionale del medesimo campus universitario) “off-shore” transnazionali (fondatori di social net USA pluricondannati, sempre negli USA, per frodi finanziarie e plagi di codici di programmazione web di Campus Universitari USA, tra gli anni 2004-2008) che non pagano le tasse dove fatturerebbero miliardi di euro a semestre (per esempio in Italia… “magnati” della “New Economy USA che non rispettano Leggi, persone e regole e offrono dati personali sensibili alla NSA-CIA, Governi e Polizie di Nazioni corrotte dove si violano i diritti umani ?). No Grazie ! Se conosci cosa si nasconde dietro i social e dietro coloro che se ne avvalgono per facili profitti esentasse … li eviti e non li usi …(purtroppo anche alcuni “”“milanesi””” e immobiliari che si sono arricchiti con la Milano Vintage arricchendo a loro volta Facebook… sovente pagine piene di cretinaggini dei follower…) anche senza abbinare acquisto libri a centinaia di homepage della Milano di una volta che deve strappare, agli sprovveduti, nostalgia, ricordi e lacrime…e commenti e citazioni ingenue , ridicole e gratuite …in cambio di nulla). Se esistessero meno storditi (e meno internauti affetti da patologie psichiatriche da dipendenze social “Milano e quartieri spariti”…), in Italia … le piattaforme social: facebook, twitter, skyscrapercity, Quora, etc… forse non esisterebbero a loro volta…ed internet non sarebbe il Far Web prodotto dai social anche “milanesi” (in molti casi facebook e twitter, come anche Telegram, Whatsapp. etc… sono dominati da autori e follower dementi).

     

    Per motivi tecnici questo articolo è stato frazionato e prosegue (dal 2019 al 2016) in questo nuovo link

    https://milanobarona.altervista.org/2021/10/08/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-dallagosto-2016-a-fine-dicembre-2019/

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    Linea di confine Comuni di Milano-Barona e Assago. Via Gattinara. Fonte immagine proprietaria.
    Linea di confine Comuni di Milano-Barona e Assago. Via Gattinara verso area Gratosolio Cascina Basmetto, Naviglio Pavese, Ponticello e Cascina Annone. Fonte immagine proprietaria.

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    Gli autori di tale homepage sono sicuri che il forno di panettoni ritratto nell’immagine appartenga agli ex stabilimenti Motta di Viale Corsica, anni ’40 50 del dopoguerra ?

    In rete non si trovano corrispondenze certe… potrebbe essere persino il forno dell’Alemagna o di qualche altra industria di panettoni da forno…

    Milano Sparita e da ricoverare al Pio Albergo Trivulzio…causa demenza senile dei suoi ammiratori e consumatori…

    Milano Sparita e da ricoverare al Pio Albergo Trivulzio insieme ai dementi senili di ammiratori follower che sbroccolano insieme agli autori di tale home page facebook con libri baresi-pugliesi allegati...
    Milano Sparita e da ricoverare al Pio Albergo Trivulzio insieme ai dementi senili di ammiratori follower che sbroccolano insieme agli autori di tale home page facebook con libri baresi-pugliesi allegati…

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    REPORT RAI3 DEL 19 OTTOBRE 2020

    LE IPOTESI SONO DUE:

    AMICIZIE CON AMBIENTI DELLA MAGISTRATURA (A PARTIRE DA QUELLA MILANESE) OPPURE SCARSA CONOSCENZA DEL TERRITORIO DEL MALAFFARE POLITICO E MAFIOSO DELLA LOMBARDIA E DEL NORD ITALIA (CONSEGUE CHE LE SOFFIATE RICEVUTE DAI MAGISTRATI SIANO SEMPRE DI PARTE E DISTORTE RISPETTO ALLA REALTA’).

    A FURIA DI FARE CRONACA GIUDIZIARIA BASATA ESCLUSIVAMENTE SU ATTI DI INDAGINE PRELIMINARE POTENZIALMENTE DEPISTATI… SI REALIZZANO TRASMISSIONI A LORO VOLTA DISINFORMATIVE (INVOLONTARIAMENTE O VOLONTARIAMENTE).

    NELLA NOTA PUNTATA DEL 19 OTTOBRE 2020 SI CITO’ NINO CAIANIELLO COME CAPOSTIPITE DEL VOTO DI SCAMBIO DI FORZA ITALIA E LEGA IN LOMBARDIA (QUANTO MENO DEL PASSATO SISTEMA DI COLLETTAZIONE PREFERENZE IN SINERGIA, PARE, ANCHE CON LA NDRANGHETA).

    IL SERVIZIO GIORNALISTICO E’ TUTTAVIA INCOMPLETO SIA PER I FATTI PREGRESSI CHE RECENTI… IN LOMBARDIA LA NDRANGHETA COLLETTA VOTI LEGA (SIA CHIARO CHE NEMMENO IL PD SAREBBE IMMUNE DA CERTI FENOMENI, ANZI…), DA QUASI 30 ANNI TRAMITE ALCUNI NOTI ESPONENTI DELLA “NUOVA NDRANGHETA” OVVERO AFFILIATI O GENELOGIE NDRANGHETISTE CHE OPERANO NELLA AMMINISTRAZIONE STRATEGICA DELLA SANITA’ PUBBLICA REGIONALE, CONVENZIONATA, NEGLI APPALTI CON REGIONE/I, MINISTERI, ETC…

    I NOMI (ANZI COGNOMI) AMPIAMENTI NOTI FURONO GIA’ OGGETTO DI EVENTI GIORNALISTICI, TRA I NOTI, UN NIPOTE, OPERA A MILANO PORTA VITTORIA IN APPALTI PER IL MINISTERO DI GIUSTIZIA E MINISTERO DELL’INTERNO E AISI-AISE.

    I CAPISALDI SONO POTENTI E QUASI SEMPRE IMPUNITI E SI CHIAMANO:

    CHIRIACO

    NERI

    PEZZANO

    NINO CAIANIELLO, AL MASSIMO, FACEVA DA SEGRETARIO A TALI PERSONAGGI…

    SE CONSIDERIAMO CHE LA TRASMISSIONE REPORT DEL 19 OTTOBRE 2020 VENNE PRODOTTA SULLA BASE DELLE RIVELAZIONI ED ACCESSI AGLI ATTI DI MAGISTRATI CON ORIENTAMENTO FORZA ITALIA E LEGA PROTAGONISTI DI ILLECITI IN APPALTI PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO, TRA I QUALI AGGIUDICARE A SOCIETA’ IN ODORE DI MAFIA AFFIDAMENTI DIRETTI E FIDUCIARI PER ELUDERE I CONTROLLI ANTIMAFIA … FAVORENDO SOLO GLI “AMICI” NON DOBBIAMO STUPIRCI CHE LO SCENARIO DI RADICAZIONE MAFIOSA IN LOMBARDIA IVI DESCRITTO IN TALE SERVIZIO GIORNALISTICO SIA TOTALMENTE LACUNOSO… SENZA POI CONSIDERARE CHE SE SI AMMETTE CHE IN LOMBARDIA IL BACINO ELETTORALE SIA IN MANO ALLE MAFIE… SI AMMETTEREBBE INCONDIZIONATAMENTE CHE LE DIA-DDA DI MILANO E BRESCIA NULLA O QUASI FECERO E FAREBBERO DA OLTRE 20 ANNI… ALTRO CHE ANTIMAFIA E TRASMISSIONI RIVELAZIONISTICHE… DICIAMO UNA BELLA CONFUSIONE E GAFFE INDIRETTAMENTE EVIDENTI…

    AVERE LA NDRANGHETA RADICATA, DA DECENNI, NEI SISTEMI SANITARI LOMBARDI E NEGLI APPALTI DEI TRIBUNALI RIVELA CHE IL CORPO MAGISTRATI (UNA BUONA PARTE DI ESSO) FAVORIREBBE LA NDRANGHETA… COME POSSIAMO CONSIDERARE ATTENDIBILI I CONTENUTI DI QUELLE PUNTATE DI REPORT BASATI SU SOFFIATE GIUDIZIARIE NATE GIA DEPISTANTI… VEDESI ANCHE L’ULTIMA TRASMISSIONE DEL 27 OTTOBRE 2021 ?

    IL PERSEGUIRE LA TECNICA TELEVISIVA DEL DIPINGERE LA MAGISTRATURA ITALIANA COME COMPOSTA DA EROI SENZA MACCHIA E SENZA PAURA (PRODUCENDO FORMAT BASATI ESCLUSIVAMENTE SU QUANTO FAREBBE COMODO E PIACERE AI MAGISTRATI DIFFONDERE IN TELEVISIONE), QUANDO CERTI FATTI SONO PROPRIO LA CONSEGUENZA DI CONNIVENZE TRA MAFIE E MAGISTRATURA… GENERA SICURAMENTE ALTI INDICI DI ASCOLTO, CARRIERE RAI… MA PRESENTA IL QUADRO DI UN SISTEMA ANTIMAFIA E ANTICORRUZIONE FORTEMENTE DISTORTO…CHE NON ESISTE E CHE VEDE PROPRIO LA MAGISTRATURA MILANESE E ITALIANA PARTE INTEGRANTE DI TALE SISTEMA…

    IL DIPINGERE LA MAGISTRATURA CORROTTA COME EROICA E’ UN ERRORE GRAVISSIMO CHE SCONFINA NELLA CATTIVA FEDE E NEL DOLO…INDIPENDENTEMENTE CHE POI CERTI POLITICI COME ATTILIO FONTANA QUERELINO GLI AUTORI PER DIFFAMAZIONE… GLI AUTORI MEDESIMI SI DIFENDONO SOSTENENDO DI CITARE I CONTENUTI DEGLI ATTI (QUALCUNO AVRA’ CAPITO IL SOTTILE GIOCHETTO CHE SOTTENDE IL GIORNALISMO SENSAZIONALISTA ITALIANO DOVE SCOPPIANO SCANDALI E FIOCCANO QUERELE… SI INCREMENTANO GLI INDICI DI ASCOLTO E LE OPINIONI DI MILIONI DI ITALIANI… POI IL TUTTO FINISCE IN UNA BOLLA DI SAPONE…E IL SISTEMA MAFIA E SISTEMA MAGISTRATURA CORROTTA PROSEGUE IMPUNITO ED EROICIZZATO… ).

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    ATTENZIONE !

    CAUSA SOTTODIMENSIONAMENTO SERVER DELLA PIATTAFORMA OSPITANTE QUESTO SITO DI MILANOBARONA, SI RENDE NECESSARIA LA FRAMMENTAZIONE DI QUESTO ARTICOLO “Milano (dal dopoguerra a Tangentopoli, programmazione non cronistorica)” CHE DAL PROSSIMO 1 GENNAIO 2022 VERRA’ RIPARTITO IN UNA TERZA PAGINA AGGIUNTIVA CON CONTENUTI IN PROGRESSIONE A PARTIRE DAL 1/1/2022.

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    Ghisolfa, fine anni '20 swl 900, attuale via Castellino da Castello, Scuola rinnovata Opera Pizzigoni.
    Ghisolfa, fine anni ’20 del 900, attuale via Castellino da Castello, Scuola rinnovata Opera Pizzigoni. Fonte Vitaminevaganti.com

     

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    https://www.raiplay.it/video/2021/12/Report—Puntata-del-27122021-1f87d349-2511-452a-b85d-a40ad0bf80e5.html

     ALCUNE RIFLESSIONI NEL MERITO DELLA TRAGEDIA DELLA FUNIVIA DEL MOTTATORE… EVENTO CHE VENNE ACCENNATO NEI SITI MILANOBARONA LO SCORSO FINE MAGGIO 2021.

    DAL CONTENUTO DELLA TRASMISSIONE REPORT RAI SOPRA LINKATO (REPORT QUANDO SI LIMITA ALLA CRONACA GIUDIZIARIA ESTRATTA DAGLI ATTI DI INDAGINE PRELIMINARE… NON BRILLA, EMERGONO LE PECCHE DEL SISTEMA GIUDIZIARIO E DI TALE PROCURA CHE SAPEVA MOLTO PRIMA DI DETERMINATI FATTI…REPORT HA MOLTE FALLE INFORMATIVE DOVUTE ALL’AFFIDARSI CIECAMENTE AD UN SISTEMA GIUDIZIARIO CORROTTO DI “DEFAULT”) CI SI DOMANDA SE GLI EX DIPENDENTI DELL’IMPIANTO FUNIVIARIO ABBIANO MAI PRESENTATO ESPOSTI PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VERBANIA (PARE CHE LA PRATICA DEL BLOCCO DEI FRENI DI EMERGENZA SI TRASCINASSE DAL 2014).  NEL CASO IN CUI, NEGLI ANNI PASSATI, QUALCUNO AVESSE PRESENTATO ESPOSTI O DENUNUNCE RELATIVE A TALE TRAGEDIA ANNUNCIATA E TALI NOTIZIE DI REATO FOSSERO STATE IGNORATE DAGLI ORGANI GIUDIZIARI (COME GENERALMENTE AVVIENE PER SEGNALAZIONI SIMILI) ANCHE TALE PROCURA, O NELLA VESTE DI PRECEDENTI MAGISTRATI OGGI TRASFERITISI IN ALTRE PROCURE, O NELLA VESTE DI UN ORGANICO ANCORA IN ESERCIZIO… AVREBBE PESANTI CORRESPONSABILITA’ NELLA VICENDA NOTA A TUTTI DA DIVERSI ANNI…

    NELLO SCORSO MAGGIO, IN MILANOBARONA SI FECE PRESENTE CHE LE RESPONSABILITA’ PENALI ANDREBBERO, PRESUMIBILMENTE,  ANCHE ESTESE ALL’ENTE REGIONALE DI CONTROLLO DEGLI IMPIANTI FUNIVIARI DELLA REGIONE PIEMONTE… IL RESPONSABILE DI TALE ENTE, IN UNA INTERVISTA TELEFONICA SI SAREBBE GIUSTIFICATO SOSTENENDO CHE L’ORGANICO ERA COMPOSTO DA SOLI 3 INGEGNERI SOTTOPAGATI E PARE CHE SEMPRE TALE ENTE REGIONALE DI CONTROLLO PREAVVISASSE I TITOLARI DELL’IMPIANTO PRIMA DI OGNI VISITA ISPETTIVA… SEMPRE ACCOMPAGNATA DA PRANZETTI NEI RISTORANTI…

    …MA PER QUALE MOTIVO SU UN SITO DEDICATO ALLA “MILANO VINTAGE” SI ACCENNA AD UNA TRAGEDIA AVVENUTA NELLA CONFINANTE REGIONE PIEMONTE ?

    LE MOTIVAZIONI SONO DUE.

    ESISTE UN “ITINERE” DI MAGISTRATI CHE PARTENDO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TORINO EFFETTUA, VIA VIA, DOMANDE DI TRASFERIMENTO VERSO IVREA, NOVARA E VERBANIA E DA QUESTE POI A MILANO O VERSO PROCURE LOMBARDE “SATELLITE” COME VARESE, COMO, LECCO, SONDRIO, POI BRESCIA E BERGANO PER POI MIGRARE VERSO EST IN QUEL DI PADOVA E POI VENEZIA… NELL’ITINERE SOPRA ACCENNATO QUALCHE PM E GIP SI RESE PROTAGONISTA, NEL 2014, DI UNA OMISSIONE DI ATTI INVESTIGATIVI NEL MERITO DI NOTIZIE DI REATO IMPUTABILI AD UN NOTO NDRANGHETISTA STANZIATO A MILANO, A SUA VOLTA PARENTE DI UN CAPOFAMIGLIA CHE OPERAVA ANCHE COME CONSIGLIERE REGIONALE DI FORZA ITALIA PRESSO IL “PIRELLONE”… (E COME DIRETTORE GENERALE ASL MONZA E ASL 1 MILANO) …VIEN SPONTANEO DOMANDARSI SE LA TRAGEDIA DEL MOTTATORE TROVERA’ REALE GIUSTIZIA NELLA PROCURA E TRIBUNALE DI VERBANIA… (A GIUDICARE DALLA ATTUALE CONDUZIONE DELLE INDAGINI SORGONO DUBBI… ANCHE PER EVIDENTI FATTI NOTI A TUTTI DA DIVERSI ANNI PRIMA DEL 23 MAGGIO 2021…).

    COME SEMPRE… IL “CLAN” DEL CLUB MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY E QUALCHE ALTRO LORO AMICO (E COMPARE) DELLA POLIZIA POSTALE E DIGOS NON ESITERA’ A SEGNALARE, DIRETTAMENTE ALLA PROCURA DI VERBANIA I CONTENUTI CHE STATE LEGGENDO…

    COME SIAMO MESSI MALE IN ITALIA…

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    @Milanomaniac 60 …. ma in 20 anni quante foto ti sei sbafato dall’Archivio ATM per foraggiare anche autoeditorie e home page Milano Sparita, Nei Secoli, La Mia Milano di una Volta, Da Milano alla Barona Facebook.. etc etc… ?

    lader

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    Le violazioni di copyright Milano sparita (magna magna Skyscrapercity) e da ricordare facebook verso il film “Il ragazzo di campagna”.

    Sono note le duplicazioni e pubblicazioni illegittime di sequenze cinematografiche del film “Il Ragazzo di campagna” (regia Castellano e Pipolo, con Renato Pozzetto, Faso Film, 1984) ad opera del social facebook Milano Sparita e da ricordare….per uso commerciale in violazione dei diritti d’autore ed ovviamente nella ignoranza storica delle capre di follower che quotano e seguono il commercio facebook di pura speculazione azionaria di Mark Zuckerberg …

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/b/b1/Il_ragazzo_di_campagna_-_Casoni_di_Carbonara_al_Ticino.png
    Casoni di Carbonara al Ticino 1983 circa.

    il borgo di Casoni Carbonara Ticino, ritratto nel fotogramma del film omonimo, anno di produzione 1983/84…. non esiste piu’, o quantomeno è stato trasformato in una “locazione” immobiliare per amanti del rustico in seconda casa della Pianura Padana tra Lombardia Pavese e Piemonte Vercellese

    File:Casoni di Carbonara al Ticino.jpg
    Casoni di Carbonara al Ticino nel 2018 circa, vie e servitu’ passive di pubblico passaggio convertite in ville bi-trifamigliari o monofamigliari…. un borgo irriconoscibile…

     

    un borgo decisamente irriconoscibile… ma le immobiliari, DETTANO LEGGE COME I BOSS DELLE MAFIE. (Milano prima tra tutte).

    Per consolarsi un video delle “littorine” Trenord in esercizio (anno 2018) tra Pavia e Vercelli… in transito a Cava Carbonara (Carbonara al Ticino-Casoni)…

    Cava Carbonara, Dicembre '18.
    Stazione ferroviaria di Cava Carbonara, Dicembre 2018.

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    Studi di produzione RAI Fiera di Milano, 1971. Fotogramma "sceneggiato" fantascientifico "A come Andromeda" ispirato da un telefilm fantascientifico del 1961 trasmesso dalla BBC Britannica.
    Studi e stabilimenti di produzione RAI della Fiera di Milano, 1971. Fotogramma dello sceneggiato fantascientifico “A come Andromeda” ispirato da una serie televisiva fantascientifica del 1961, trasmessa dalla BBC Britannica. https://it.wikipedia.org/wiki/A_come_Andromeda_(miniserie_televisiva)

    … meno di una decina di anni fa la RAI in associazione con FBI decise di censurare e oscurare tutti gli epidosi e sigle originali dello sceneggiato A COME ANDROMEDA (prevalentemente pubblicati su Youtube e Dailymotion), prodotto dalla RAI nel 1971, trasmesso in prima visione sul Programma Nazionale, tra il Gennaio e Febbraio 1972.

    Un’azione apparentemente autodistruttiva (nel merito di quella poca reputazione storica che la RAI medesima fatica a mantenere nel corso dei decenni…) inizialmente indotta dalla commercializzazione ERI-RAI di opere in DVD (anni 2009-11 circa) contenenti gli episodi originali di tale produzione filmata tra gli studi di produzione RAI di Milano, ambienti scenici compresi tra Milano Linate, Peschiera Borromeo, vicinanze Paullo e Pantigliate, e l’osservatorio astronomico Inglese di Bouldershaw Fell…

    La sigla iniziale, anch’essa sottoposta a sequestro preventivo dall’FBI, su richiesta RAI, è attualmente irreperibile… una breve traccia sonora in questo link sottostante…

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    http://www.ilportaledeitreni.it/wp-content/uploads//2017/01/

    Stazione Centrale, inverno 1976, locomotore elettrico E.626.135

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    http://www.orsinibiblio.com/

    Darsena ripresa da Viale Gorizia, fine anni ’50 – primi ’60 del 1900. Autore Paolo Monti

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    Attuale area della Città metropolitana di Milano, Sala cinematografica Alhambra, Via Dante Alighieri, Trezzano sul Naviglio, anni ’60 del 900. Fonte : Filmscoop.org

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    https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/

    Greco, seconda metà anni ’70, area di rimessa del Deposito Autobus-filobus ATM lungo Viale Sarca.

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    https://marcobecker.photoshelter.com/image/

    Immagine non vintage (contemporanea, anno 2007) del vecchio Ponte della Ghisolfa (1939 circa) ripresa dai binari dallo scalo ferroviario antistante alla Stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, (ex scalo Farini). Transitandoci sopra non si scorgono le campate di tale Ponte… visuale invece possibile dalla ferrovia.

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    Tra Ticinese e Barona, Naviglio Pavese. 1995, Via Ascanio Sforza in corrispondenza del vecchio Cavalcavia Giovanni Schiavoni... al tramonto...
    Tra Ticinese-Stadera-Chiesa Rossa e Barona q.re Spezia, Naviglio Pavese. 1995, Via Ascanio Sforza in corrispondenza di Piazza Francesco Carrara… al tramonto…

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    Da Milano Sparita e da ricordare, da Milano alla Barona gente di questa terra…, Milano Sparita Skyscrapercity, La mia Milano di una volta Facebook, Milano nei secoli Facebook… piu’ che une community UNA C*GLI*NITY… di incompetetenti…

    IL REBECCHINO NON ERA UN RIONE E NEMMENO UNA CONTRADA MA UNA PALAZZINA… SOLO DEI C*GLI*N1 MILANO SPARITA E DA RICORDARE E DERIVATE SKYSCRAPERCITY POTEVANO ELEGGERLO A QUARTIERE… VERO ? I C*GLI*N1 NON SI LIMITANO A TALE FORUM MA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI 85 ENNI CHE… FORAGGIANO TALI IDIOZIE RIVERSATE NELLE PAGINE COMMERCIALI FACEBOOK.

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    https://asisp.intesasanpaolo.com/publifoto/detail/IT-PF-FT001-008957/

    Il Ponte della Ghisolfa, (Cavalcavia Bacula), 1962.

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    https://www.socialismoitaliano1892.it/wp-content/uploads/2017/10/

    18-19 Maggio 1989 circa, quartiere “Solari”, ex Ansaldo, adiacenze Via Tortona, Congresso Nazionale Partito Socialista Italiano.

    https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000078251/2/milano-45-congresso-del-partito-socialista-italiano.html

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    https://c7.alamy.com/compit/2a011yw/

    Lambrate 1979, Catena di montaggio Leyland-Innocenti

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    Aprile 1993, tra il Vigentino e Vaiano Valle. Fonte immagine proprietaria.
    Aprile 1993, tra il Vigentino e Vaiano Valle. Fonte immagine proprietaria.

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    REPORT RAI3 DEL 13-12-21

    LA VICENDA DEL SERVIZIO “SICILIANO” DI PUBBLICO TRASPORTO OSPEDALIERO FIRST AID ONE ITALIA… NEL SERVIZIO SI NOTA CHE TALE “COOPERATIVA SOCIALE” OPERATIVA ANCHE IN LOMBARDIA, TRA LE QUALI BERGAMO, MILANO E PAVIA… NELLE VICENDE GIUDIZIARIE CHE LA VEDREBBERO COINVOLTA SI AVVALE DELLO STUDIO LEGALE DOMENICO AIELLO… L’AVVOCATO DELLA LEGA E DI ROBERTO MARONI-ROBERTO COTA (A LORO VOLTA AVVOCATI),

    IN REALTA’ LE COOP DEL TERZO SETTORE HANNO APPALTI IN REGIME DI MONOPOLIO ANCHE IN ALTRI SETTORI SANITARI LOMBARDI, VEDASI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE CENTRALI TERMICHE E IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE DEGLI OSPEDALI ASST DI MILANO E LOMBARDIA… NON CE NE SAREBBE UNA LOMBARDA, TUTTE DEL SUD ITALIA…

    LE “GOVERNANCE” DISASTROSE LOMBARDO PIEMONTESI DI FORMIGONI-COTA-MARONI E FONTANA STANNO SORTENDO I LORO FRUTTI…DI MALAFFARE…

    NON PARLIAMO POI DEGLI APPALTI AD AFFIDAMENTO DIRETTO IN ODORE DI MAFIA DEL TRIBUNALE DI MILANO E ALTRI SETTORI …TUTTAVIA I GIORNALISTI RAI PREFERISCONO NON OCCUPARSI DEL TRIBUNALE DI MILANO ESSENDO LA MEDESIMA STRUTTURA GIUDIZIARIA (INSIEME ALLA PROCURA DI PAVIA. NON MENO CORROTTA DI MILANO) UNA FONTE DI SOFFIATE GIUDIZIARIE TRA LE QUALI FIRST AID ONE… PECCATO CHE TALI SOFFIATE PROVENGANO DA AMBIENTI SIMILI A QUELLI DEGLI “INDAGATI”…

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    Barona, confine comune di Assago, Agosto 1995, Via Gattinara verso Cascina Bazzana e onomina Via, Maneggio all'aperto di cavalli. Non è dato sapere se trattasi di maneggio regolamentare o correlabile ad eventuali presenze storiche del crimine organizzato stanziato nella vicina Buccinasco... da oltre un decennio la vegetazione alberata ai piedi del viadotto sopraelevato all'Autostrada Milano Genova Serravalle... impedisce la visuale dal viadotto medesimo. Fonte immagine proprietaria.
    Barona, confine comune di Assago, Agosto 1995, Via Gattinara verso Cascina Bazzana e onomina Via. Maneggio all’aperto di cavalli. Non è dato sapere se trattasi di maneggio regolamentare o correlabile ad eventuali presenze storiche del crimine organizzato stanziato nella vicina Buccinasco… da oltre un decennio la vegetazione alberata ai piedi del viadotto sopraelevato all’Autostrada Milano Genova Serravalle… impedisce la visuale dal viadotto medesimo. Fonte immagine proprietaria.

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    L’ABUSIVISMO UNIVERSITARIO DI ALCUNI EX “ADMIN” (oltremodo pregiudicati) YAHOO ANSWERS, ATTUALI CEO MANAGER DI QUORA ITALIA E L’INFELICE, PREMIO NOBEL A G. PARISI.

    Un datato web di denuncia che anticipa le discutibili scelte governative di favorire la nomina del Premio Nobel per la Fisica…parte di un istituto nazionale martoriato da lottizzazioni politiche e nepotismi…e soggetti che esercitano abusivamente nelle istituzioni universitarie private come UNITRE e pare, nel passato, anche UNIFISICA Genova …oltre che presenziare conferenze di astrofisica e scientifiche senza possedere i titoli e le abilitazioni legali per farlo…

    https://marcopallavicini.webstarts.com/

    Nell’editoria “””scientifica”””” italiana l’abusivismo divulgativo scientifico ed anche storico è molto frequente e presumibilmente coinvolge anche qualche soggetto della “Milano Vintage-Milano Sparita”…

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    Immagine gia' proposta Ottobre 2021, Funerali Strage di Stato, Vertici Carabinieri, Esercito, Servizi Segreti, P2, di Piazza Fontana, Banca Nazionale dell'Agricoltura, del 12-12-1969.
    Immagine gia’ proposta Ottobre 2021, Piazza del Duomo, Funerali Strage di Stato del 12-12-1969 di Piazza Fontana-Banca Nazionale dell’Agricoltura, (Vertici Carabinieri, Esercito, Servizi Segreti, P2).

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    https://media.internazionale.it/images/2020/01/09/

    Piazza del Duomo, funerali della Strage neofascista P2, Servizi Segreti, Vertici Carabinieri ed Esercito, di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969.

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    Parco Teramo, Aprile 1994
    Barona, Aprile 1994, Parco Teramo.

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    TUTTO QUELLO CHE PROVIENE DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY-MILANO SPARITA FACEBOOK …SI DISTINGUE PER ESSERE PALESEMENTE FAKE, MATURATO NELL’IDIOZIA INCONSAPEVOLE DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ULTRA 80ENNI (CREDULONI) AI QUALI ANDREBBE INTERDETTO L’USO DI INTERNET E FACEBOOK…

    NON ESISTONO, IN FACEBOOK, UTENZE COME QUELLA FALSAMENTE DICHIARATA… ORMAI SONO I QUASI 20ENNALI E NOTI I GIOCHETTI DEI MULTIACCOUNT FAKE “MILANO SPARITA” CHE POSTAVANO, TRA IL 2010 E 2014, , DECINE DI IMMAGINI GIORNALIERE, INEDITE E TUTTE DI ORIGINE IGNOTA, ALCUNE DI ESSE ANCHE PARTE DELLE RACCOLTE CIVICHE ED ALTRE FONTI SUBORDINATE AD ATTIVITA’ ESTRANEE AI MILIONI DI EURO FATTURATI DA FACEBOOK MILANO E ITALIA (TUTTO ESENTASSE)…

    balle milano cparita skyscrapercity
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    Barona-San Cristoforo, omonimo ponticello pedonale, 1950. Fotogramma dal film: "E' arrivato il cavaliere" (regia, Steno e Monicelli con Tino Scotti).
    Barona-San Cristoforo, omonimo ponticello pedonale, Alzaia Naviglio Grande, Via Lodovico il Moro- Via Pestalozzi (fuori campo) Via Morimondo, 1950. Fotogramma dal film: “E’ arrivato il cavaliere” (regia Steno e Monicelli con Tino Scotti).

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    E’ noto che tale pagina Facebook, come Da Milano alla Barona, Milano Sparita fbook e centinaia di altre, ebbero origine, anche, da una intuizione “geniale” di Immobiliaristi e sindaci Forza Italia e PD… e qualche dirigente ATM… ovviamente a partire da Silvio Berlusconi e famiglia petrolifera dei Moratti… l’idea che rese ricchi alcuni… venne ereditata e rinforzata dal PD di Pisapia e Sala… promozioni immobiliari all’interno di pagine “””storiche”””” della Milano e quartieri Vintage… con materiale dalla tracciatura e biografia quasi interamente sconosciuta e apparsa a flotte di 50 immagini inedite, al giorno, dal 2006, nel forum Milano Sparita Skyscrapercity.

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    Le fantasiose recensioni (tutt’altro che disinteressate e gratuite…) che si leggono nelle promozioni immobiliari del social Urbanfile.blog (Parrocchia Milano Sparita facebook-SSC, da Milano alla Barona Facebook,ETC…), corrispondono al vero ? Mah…

    "SCHIEVANO HEADQUARTIER", Barona, 23 Gennaio 2020... paroloni inglesistici che nascondono il nulla... o quasi.
    “SCHIEVANO HEADQUARTER”, Barona, 23 Gennaio 2020…(il COVID 19 era già all’apice ma nessuno era a conoscenza dell’imminente Pandemia antropogenica) … paroloni inglesistici che nascondono il nulla… o quasi.

    Come venne a suo tempo scritto (23 mesi fa) in Milanobarona.myblog.it, e milanobarona.freeoda.com, nonchè publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-estensione-dal-dicembre-2019/

    e

    milanobarona.photo.blog

    nemmeno Corso Como e Corso Garibaldi ed i masterplan Porta Nuova e Porta Garibaldi risolsero i problemi di degrado e di “mala movida” esistenti a Milano da circa 20 anni e peggiorati negli ultimi anni.

    Anche il Moncucco e l’area compresa tra lo studentato IULM ed il fatiscente lotto Felice Lope de Vega e Piazza Fernanda Pivano (la Piazza è nuova toponomastica nata con le speculazioni immobiliari note, a breve ulteriormente estese in Via Palatucci e Via Franco Tosi Ettore Ponti) non è cambiato, nè migliorato di un millimetro…anzi…

    Le cause ?

    La zona è a ridosso del Ticinese e della “cocaina movida” lungo i Navigli Grande e Pavese, a ridosso di due fermate M2, Romolo e Famagosta, luoghi di narcotraffico serale e notturno, dove i frequentatori della movida, prima di raggiungere Darsena e Navigli (ulteriori piazza di spaccio), con metropolitana, auto o a piedi… fanno lo “shopping” di droghe prima di riempirsi di superalcolici lungo i navigli e degenerare in problemi di ordine pubblico a ridosso della Darsena.

    Si consideri, infine, che le speculazioni immobiliari tra Via Calindri e Piazza Pivano, tra una ventina max di anni saranno ridotte come molti altri “ghost quarter-tower” sparsi per Milano, vedasi anche Viale Richard, Via Lampedusa, Via Koch, Via Lorenteggio, Ripamonti-Ferrari, Certosa Musocco, etc… ma anche la “prestigiosa” Torre Galfa…della quale, malgrado le ristrutturazioni nessuno sa che farsene…

    Per il Moncucco … i ghost quarter sono prevedibili dal 2035 circa al termine delle locazioni e all’avvio di ristrutturazioni manutentive costose che non converranno agli immobiliaristi proprietari… prossimi abbandoni urbanistici che consolideranno ulteriormente il degrado ormai radicato tra Romolo e Famagosta, avente origini sin dai primi anni ’70 del 900 essendo la base di passaggio e logistica del narcotraffico (prima siculo calabrese tra il Giambellino e Buccinasco, oggi sempre ndranghetista, come in tutto il nord Italia… ma sub appaltato a mafie nigeriane, senegalesi, est europa, etc) … avente anche come sinergi di manovalanza storica il lotto ex IACP Lope de Vega…(anche la possibile demolizione del sopracitato lotto problematico dal 1975 non risolverebbe, comunque, il problema di fondo correlato ad una limitrofa mala movida consumatrice di droghe acquistate, anche, nelle vicine periferie, effetto di una città male amministrata da decenni ed al fatto che la vita notturna di Milano sia soprattutto “mala movida”…soprattutto Ticinese e Porta Garibaldi e Nuova…)

    I bla bla che leggiamo nelle varie pagine Facebook di Milano Vintage, Le mie vecchia Milano… Milano nei secoli e Barona, dove si invocano “””investimenti immobiliari”””

    Malgrado i contenuti da populismo di Piazza... erano mesi che gli autori di blog.urbanfile e Da Milano alla Barona facebook e Milano Sparita Skyscrapercity sapevano del decreto di demolizione della ex Cascina Barona senza che tali personaggi nulla fecero per contrastare quanto avvenne immediatamente dopo le Festività Natalizie 2021... anzi l'evento sbandierato nelle pagine fbook della Barona, oltre a contenere populismo di Piazza, sfrutto' la demolizione per promuovere la vendita dei libri abbinati e già che c'erano inserire le proposte immobiliari sostitutive alla Cascina... se fossero stati contrari avrebbero impedito post come quello sopra allegato, un apparente invito all'acquisto...
    Malgrado i contenuti da populismo di Piazza… uno scandalo, per molti versi, erano mesi che gli autori di blog.urbanfile e Da Milano alla Barona facebook e Milano Sparita Skyscrapercity sapevano del decreto di demolizione della ex Cascina Barona senza che tali personaggi nulla fecero per contrastare quanto avvenne immediatamente dopo le Festività Natalizie 2021… anzi l’evento sbandierato nelle pagine fbook della Barona, oltre a contenere populismo di Piazza, sfrutto’ la demolizione per promuovere la vendita dei libri abbinati e già che c’erano inserire le proposte immobiliari sostitutive alla Cascina… se fossero stati contrari avrebbero impedito post come quello sopra allegato, un apparente invito all’acquisto…

    arrivando persino a postare rendering di studi di architettura e quotazioni al mq…in periferie dove coloro che sono abituati a “lavorare” in aree centrali (e che non risiedono piu’ a Milano, optando per ville con campi da golf tra Usmate e Lesmo) NON VOGLIONO FREQUENTARE E NON FREQUENTERANNO… e nei blog.urbanfile sono puro publicismo pro immobiliarista… si consideri che Milano Sparita e da ricordare e le restanti pagine facebook di Milano e quartieri e correlati libri esistono anche per la “Albertini’s Connection” ovvero per iniziativa (dal 2006) di grossi gruppi di immobiliaristi…che tengono in scacco Milano e che contribuiscono a spopolarla anno per anno visti i costi immobiliari e il degrado regnante…altro che La Mia Vègia e Cara Milàn…facebook-skyscrapercity-pinterest-Amazon e autoeditoria Pugliese…

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    Agosto 1995, linea di confine Barona-Chiesa Rossa. Alzaia Naviglio Pavese. Evidenziato uno dei vecchi lampioni di illuminazione carreggiata stradale allestiti tra il primo e secondo dopoguerra, rimossi tra la fine anni '90 e primi anni 2000. Fonte immagine proprietaria.
    Agosto 1995, linea di confine Barona-Chiesa Rossa, Gratosolio. Alzaia Naviglio Pavese. Evidenziato uno dei vecchi lampioni di illuminazione carreggiata stradale Via Chiesa Rossa, allestiti tra il primo e secondo dopoguerra, rimossi tra la fine anni ’90 e primi anni 2000. Fonte immagine proprietaria.

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    Senza Parole, il livello dei fans della Milano Sparita facebook follower si commenta da solo e con esso il successo di libri da utilizzarsi come sostitutivi dei rotoloni Regina e Scottex.
    Senza Parole, il livello da imbecilli/e dei fans retribuiti delle pagine multiple Milano Sparita facebook follower si commenta da solo e con esso il successo di libri da utilizzarsi come sostitutivi dei rotoloni Regina e Scottex.

    Le note imbecillità (e razzismo) dei fans di La mia Milano d’una volta, Milano Sparita e da ricordare, Nei Secoli, le due Barona Facebook etc…

    L’immagine proviene da una ammiratrice 80enne delle pagine Milano e quartieri vintage sopra elencate, un caos di Lega-Forza Italia, F.lli d’Italia, PD-Iviva.

    La 80enne, fervida attivista Lega-F.lli D’Italia invoca l’apertura notturna delle Chiese SOLO per clochard accompagnati da cani randagi, ergo solo per cani, i clochard lasciamoli morire di gelo all’esterno dei sagrati…

    Questo è il target di consumatori delle derivate affaristiche Milano Sparita Skyscrapercity… oltremodo il figliuolo di tale ammiratrice, come già segnalato nel passato, passo’ dalla umile condizione di operaio metalmeccanico a Concessionario Nazionale Italia Centrale di una nota Compagnia Assicurativa con palazzine acquistate ad uso headquarter… vien da chiedersi, dato che Licio Gelli è defunto e la P2 non esiste piu’ , a quale massoneria potrebbero essersi rivolti per attingere a tanto denaro da reinvestire in attività imprenditoriali..

    Se si scrive male degli azionisti Facebook Italia… non lo si fa mai per caso…

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    immagine condivisa tramite puntamento esterno al link

    https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede

    Quartiere Niguarda, posteriore al 1981/’82 (anno di introduzione ex AMNU-AMSA campane raccolta differenziata del vetro, un esemplare visibile nel lembo destro inferiore dell’immagine), Via Francesco Gatti, ITIS Istituto Tecnico Industriale Luigi Galvani (IIS).

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    1 DICEMBRE 2021

    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY-FACEBOOK, NEI SECOLI, QUARTIERI, BARONA, ETC…

    mangiatoia_a_tramoggia_per_suini_ingrasso_lunga_cm_100_in_acciaio_inox_12
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    Oggi 1 Dicembre 2021 si affronterà uno dei principali problemi, ormai quasi ventennali, ovvero una delle numerose mostruosità che l’ambiente inevitabilmente illegale sotteso alle proprietà e azionariato Facebook Italia (stesse considerazioni per Yahoo Answers Quora Italia, Google, Twitter, etc…) determina a danno della libertà di opinione, espressione, documentazione, ricerca indipendente ed a danno dell’informazione storica in rete (e non)…anche con azioni diffamatorie a mezzo internet, ipotetica e presunta sorveglianza e informative politico giudiziarie sempre a mezzo rete … forse coadiuvati da settori della Polizia di Stato…che incaricano “admin” di facebook specializzati nella “Milano Vintage” di condurre attività di sorveglianza e dossieraggio a danno di autori come il gestore di questo sito (milanobarona).

    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY (NON PIU’ DI 3-4 PERSONE FISICHE, CIRCA 3 IN ITALIA, UNA NEGLI USA … CHE NEI PROFILI SKYSCRAPERCITY SI GENERALIZZANO COME DIPENDENTI ATM-COMUNE MILANO, A FARE DA “PONTE” TRA ALCUNI EX DIPENDENTI ATM-COMUNE MILANO … E QUALCHE POLITICO FI-PD-LEGA-ITALIA VIVA…) PRESUMIBILMENTE ANCHE AMICIZIE E/O IN CONSULENZE PUBLICISTICHE CON IMMOBILIARISTI, GIORNALISTI CORSERA-REPUBBLICA-LA STAMPA E VERTICI DI POLIZIA DI STATO E FORSE ANCHE MAGISTRATURA … NELLA FOGA DI FOTTERE AUTORI COME QUELLI CHE GESTISCONO QUESTO SITO E NELLA FOGA DI “METTERE IN SCACCO” AUTORI DI ALTRE PUBBLICAZIONI ISTITUZIONALI … FINIREBBERO COLL’ AUTOFOTTERSI A LORO VOLTA COME GIA’ AVVENNE TRA IL 2007-2021 CON UN PERSONAGGIO APPARENTEMENTE ESTRANEO ALLA VICENDA… TUTTAVIA ANCH’ESSO NOTO PER VANTARE TITOLI E QUALIFICHE NON POSSEDUTE, OVVERO UN NOTO CALABRESE, NATURALIZZATO A GENOVA QUINTO, PLURIPREGIUDICATO, INFORMATORE DIGOS-AISI, DOCENTE UNIVERSITARIO ABUSIVO, DIVULGATORE SCIENTIFICO ABUSIVO, DIPENDENTE DELLO STAFF DELL’EX ANSWERS YAHOO, E DEL FORUM COELESTIS, OGGI A COMPIERE ANALOGHI REATI NELLO STAFF DI QUORA ITALIA…TUTT’OGGI IMPEGNATO NELLA SORVEGLIANZA INTERNET E CYBER POLITICO GIUDIZIARIO.. MALGRADO LE DECINE DI QUERELE RICEVUTE NEGLI ANNI…

    …Nello scorso mese di Aprile, in questo sito venne postata l’immagine sottostante

    La "contrada" del Bottonuto (al confine settentrionale di Piazza del Duomo) nel 1934, in fase di imminente demolizione.
    La “contrada” del Bottonuto (al confine settentrionale di Piazza del Duomo) nel 1934, in fase di imminente demolizione.

    La fonte citata (pinterest) è ovviamente falsata, per ovvi motivi di prevenzione plagio e ostruzionismo publicistico ampiamente praticato dai soggetti di Milano Sparita Skyscrapercity …

    Gli AUTOLESIONISTI di cui sopra se ne accorsero 8 mesi fa ed impiegarono 8 mesi per scoprire da dove provenisse l’immagine allegata che ritrae realmente il lato nord-ovest del Bottonuto, antico quartiere a ridosso di Piazza Duomo, demolito negli anni 30 del 900 (qualche edificio sopravvisse sino alla fine degli anni 60 con l’ampliamento dell’attuale via Larga e via Pantano).

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5676

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/demolizione-del-rebecchino-1875_41110233294_o-jpg.2419424/

    L’immagine qui postata 8 mesi fa non è indicizzata nei motori di ricerca per la semplice ragione che pur essendo stata reperita in rete … la medesima sarebbe incorporata in un file .pdf di una sorta di tesina universitaria pubblicata da un Dipartimento Universitario di Roma.

    Come ormai siamo abituati ad assistere… per motivi di caos informativo anche conseguente alla presenza monopolistica ventennale del forum Milano Sparita SSC… in rete regna un caos ed una anarchia indescrivibile nel merito dell’oltre 1 MILIONE di immagini (dalla metà del 1800 sino all’epoca contemporanea) e testi storici della Milano Vintage… immagini che dal 2006 circolano in rete… sovente dolosamente prive di data, luogo, autore e contesto storico…truffa ?

    Anche tale immagine , nel suddetto file.pdf pubblicato da una Università di Roma… giace “orfana” di datazione, luogo, autore e fonte…

    L’immagine postata nello scorso Aprile 2021 ritrae realmente il Bottonuto… tuttavia proprio a causa della quasi totale assenza, in rete, di documentazione storica relativa alla completa ristrutturazione urbanistica del Bottonuto, tra l’Unità d’Italia e gli anni ’30 del 900… l’autore di questo sito sarebbe incorso in un errore di datazione, primi anni 30 al posto del 1874-75 circa.

    Malgrado l’errore involontario… la localizzazione era corretta (come piu’ volte scritto, questo sito non è storico, non potrebbe esserlo vista la impossibilità di accedere ad Archivi di Stato, Archivi Universitari, Sovrintendenze ai beni storici ed artistici ed anche vista l’estinzione di materiale librario sia nelle Biblioteche Civiche come nelle pochissime librerie commerciali sopravvissute al monopolio di Milano Sparita Skyscrapercity e loro librercoli di autoeditoria abbinati alle pagine facebook di Milano, e quartieri… Barona inclusa…).

    Ci si domanda, quindi, come e chi abbia permesso a NON ADDETTI AI LAVORI E PRIVI DEL TITOLO… di riassemblare (sovente in modo maldestro) capitoli editoriali altrui, migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di immagini (inedite sin dal 2006) in forum, facebook e libri di autoeditoria… dato che per accedere a materiale storico (incluso il Catasto Teresiano) occorre essere o giornalisti o titolari di dottorato di ricerca universitario o storici di professione… nessuna di queste categorie apparterrebbe alla Milano Sparita SSC composta, pare, anche da informatori di Polizie Giudiziarie… che “premiati” nel loro ruolo si sono visti insignire del ruolo di “ricercatori” e “publicisti” storici… tuttavia quei personaggi sono simili (nel ruolo di cyber sorveglianza alias spionaggio politicoguidiziario) a quel succitato Calabrese di quasi 90 anni che nell’associazione genovese di Astronomia Astropolaris e presso UNITRE e UNIFISICA di Genova,

    https://www.facebook.com/astropolarisgenova/?hc_ref=ARR9Vg-eW8K7xC1k1xuzwZK7wZ5Wr0Gq7cPLPVC7QJGk6FGO2tTc3wlEaB4F1sE8uXM&fref=nf&__xts__[0]=68.ARBfKF7EXpTc1yro7RVr3BU3-AM7cZORsi5DQqtuj0QDUU1Uuca6qpYdrcL4XR2SRxYO20OTGxnSxM5aJDYQuyS53E5ASi__usx4FnjXah1bPA1VRLUzHzYlyG_AgMh1BPVfmnYcbnrfO2jzs-iZXS-WhyuLkj8wYrgVoxJYC3kSonnqrf9M_ZSYpfJlWrm5KinjQFdOfi3hJMp7JoKJ5OIulL2mIyWZnU17WPLLYmthsIDBrUoFJXEYiXKOe_P8F2JY9Q3mMLEHkieW24BeURN-AyRt-Gz-oC6MFeh9s1WaXRN1mqGhPA&__tn__=kC-R

    https://it.quora.com/profile/Pietro-Genovese-3

    e negli eventi finanziati dal Comune di Genova (Festival della Fisica), verrebbe sponsorizzato come Astrofisico-Cosmologo, Matematico-Astronomo, ricercatore e Divulgatore Scientifico… tuttavia tale furbetto in odore di mafia sarebbe in ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE… possedendo solo la licenza elementare e alcuni vecchi atlanti di Astronomia “for dummies” ovvero per principanti…(del calabrese sopra menzionato, decine di migliaia di ex utenti Answers Yahoo sono a conoscenza dei reati e dell’abusivismo professionale e contro di lui fioccarono molte querele).

    Le accuse di errori di storicizzazione attribuibili ai 4 gatti di Milano Sparita SSC non sono campate per aria…

    La "contrada" del Bottonuto (al confine settentrionale di Piazza del Duomo) nel 1934, in fase di imminente demolizione.

    quanto sopra è effettivamente il Bottonuto… tuttavia gli AUTOFOTTUTI di Milano Sparita SSC hanno maldestramente “ricercato-scoperto” che tale agglomerato di case sarebbe il Rebecchino (il Rebecchino, come contrada di Milano NON ESISTE… era un caseggiato ai confini nord occidentali del Bottonuto).

    Tali “ricercatori dei poveretti”… nella foga di fottere siti come questo…(hanno impiegato 8 mesi per recuperare, da un web UniRoma , l’immagine) sono cascati nello stesso errore commesso da altri (o forse tali errori sono sempre della casinista Milano Sparita SSC che genera pagine Wikipedia con costrutti pescati da fonti editoriali altrui e con errori di qualificazione quartieri storici).

    https://www.bontadilombardia.it/rebecchino.html

    nel sito allegato sono elencate le fonti, tra le quali wikipedia… tuttavia non e’ mai esistita la Contrada o Rione del Rebecchino ma solo il Bottonuto… poi nel Bottonuto esistevano “sub contrade”, tra le quali il caseggiato del Rebecchino… tuttavia menzionare il Rebecchino anche come “isolato” a sè stante dal Bottonuto sarebbe fuorviante, da incapaci, e nella trappola pare ci siano cascati solo i “ricercatori” di Milano Sparita SSC.

    Per quale motivo si accuserebbero i 4 gatti di Milano Sparita SSC di sorveglianza, NON AUTORIZZATA, politico giudiziaria a danno di colui che gestisce questo sito ?

    Da anni … e soprattutto negli ultimi mesi… i soggetti sopra menzionati segnalano a Politici, Governatori Regionali, ex Ministri, Aziende come ENI, personaggi come Antonio RAZZI e Roberto Maroni, sindaci come Beppe Sala (o collaboratori al medesimo prossimi), Corseram La Stampa e tanto altro ancora, qualsiasi contenuto che riguarderebbe tali potentati e aziende menzionate in Milanobarona… si teme che tale sorveglianza sia coadiuvata e supportata dalla Cybersecurity un odore di mafia del Tribunale di Milano (appalti truccati) e anche col “calabro genovese” falso astrofisico sopra menzionato (in sinergia con la DIGOS e Polizia Postale nazionale di Milano, Padova, Genova, Torino, informatori DIGOS di Firenze e Monsummano Terme…) tali sospetti derivano da frequenti visite, in questo sito, di Ministero dell’Interno (DIGOS-POSTALE) ovvero MINISTERO dell’Interno da località esterne a Roma. …e Comune di Milano,.. visite da Genova Quinto, Firenze, Montesummano Terme… a quanto sopra, la Milano Sparita SSC forse riferirebbe anche verso redazioni giornalistiche come LA STAMPA (il giornale piu’ querelato d’Italia per le diffamazioni a danno di ignari cittadini, accusati di reati mai commessi, giornale diffamatore seriale), LA REPUBBLICA, CORRIERE DELLA SERA…

    Si segnalano anche frequenti visite da Buccinasco… curiosamente e soprattutto poco prima del noto omicidio di mafia avvenuto alcune settimane fa… tuttavia in Milanobarona ci si occupa solo della ‘ndrangheta di nuova generazione, quella che vede professionisti come la Cybersecurity sopra menzionata presso il Tribunale di Milano e appalti in altri enti pubblici…gestiti, anche, da aziende Fiorentine vicine ad un noto personaggio politico sotto gli affidamebti diretti illegali verso anche Finmeccanica-Lega… non ci si occupa della ‘ndrangheta storica radicatasi tra Barona – Buccinasco – Corsico – Trezzano sul Naviglio… generata da Soggiorni Obbligati di famiglie ndranghetiste, confini avviati dagli anni 70…

    Sia inoltre chiaro, una sola volta e per tutte … che qualsiasi possibile e futura querela “bavaglio” e/o sequestro giudiziario di siti e materiale informatico, azioni intimidatorie o anche attentati alla persona… potrebbero anche essere attribuite e attribuibili a determinati personaggi sopra elencati ed avvezzi alla “soffiata” a mezzo internet… come da diverso tempo si riscontra…

    Come piu’ volte scritto, Beppe Sala dovrebbe, forse, documentarsi meglio sulla condotta che certi personaggi, autodichiaratisi , nei profili Skyscrapercity, alle dipendenze di aziende prossime a tale Comune di Milano o direttamente in tale Comune, una condotta gia’ descritta sopra oltre a comportamenti diffamatori nel recente passato…tuttavia, come consuetudine, si agirebbe, con querele bavaglio, contro chi certe azioni le segnala… piuttosto che a discapito di coloro che ne sarebbero protagonisti… vedasi, per l’appunto, querele bavaglio per zittire chi “parla troppo”.

    Indubbiamente, se ci fossero meno deficienti tra le fila degli autori Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook oltre che utenti malati di dipendenza facebook, certi poteri dittatoriali del web Milano ec quartieri Vintage non esisterebbero nemmeno… ma tra gli ammiratori di Milano Sparita, Nei Secoli e quartieri spariti Facebook l’idiozia dilaga e con essa l’ignoranza…e i furbettni fanno redditi…

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    immagine condivisa tramite puntamento esterno al link

    https://c7.alamy.com/comp/2D8JMK9/

    Milano, Marzo 1967, luogo non localizzabile.

    Giorgio Gaber e Ombretta Colli.

    PS. E’ probabile che l’originale di questa immagine e/o una copia catalogata della medesima, sia in possesso della “community” Milano Sparita Skyscrapercity… e che tale immagine, a breve, possa essere riproposta, priva dei Watermark Alamy.com… nel medesimo forum… è altrettanto possibile che la medesima immagine possa, in futuro, essere riproposta, senza watermark, per uso commerciale, nella home page di Milano Sparita e da ricordare Facebook…e/o home Facebook “dedicate” alla Milano e quartieri spariti

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    TG2 POST del 29.11.21

    https://it-it.facebook.com/tg2rai/photos/a.405235206166580/4757317364291654/?type=3&theaterYkXdH636w3AgCpr8CsX4fJQt8bjG5MVnuKLJGYhpsodGRZ9pGEOIjzbPOrBe3vLkHhRhzNMCUVz6BrntG-W7OWaoXuE-k1KYvore7Zlj7TTXqjezM17CIQ06mONO1FjFcDYwmg-NNzoV1vT1HjFjcOvqh3fhwrVoUYE-sgi-JLLM4qochBMvg6QhTErR9jLRywz4z2a_1bDbaf4GvRwsbKOppLdQ&__tn__=EHH-R

    Quanto previsto in milabarona è stato pienamente confermato nella “ossquiosa e sdrucciolevole” intervista Giornalistica a Giuseppe Sala tenutasi, ieri, negli studi RAI di Roma.

    1 Miliardo di euro a finanziamento per l’edilizia popolare nelle periferie di Milano ?

    “No… ne servono di meno, ristruttureremo soprattutto edilizia ALER-MM degli anni ’30, il resto sono nuovi ed aggiuntivi 10 miliardi di operazioni immobiliari private (dai 3-4 milioni al mq) nelle perferie” (il centro ormai collassa di cemento ovunque… non c’è piu’ terreno sfruttabile, ora il lusso “agevolato” arrivera’ nelle periferie… soprattutto ovest e sud ovest di Milano).

    “Stiamo lavorando per attuare nuovi 10 miliardi di investimenti immobiliari privati… nelle periferie di Milano niente nuove case popolari, le periferie saranno utilizzate per quei 10 miliardi di investimenti immobiliari privati… qualcosa del PNRR lo utilizzeremo per ristrutturare l’edilizia popolare anni ’30 (risedono prevalentemente cittadini extracee)”. Del PNRR interessano soprattutto i finanziamenti per costruire nuove linee di metropolitana”

    …(in una Milano sempre piu’ spopolata ed improduttiva, col 50% di appartementi fantasma, + torri fantasma causa scarse opportunità lavorative e costo di immobili a livello di follia…).

    CVD Come Volevasi Dimostrare, PD = IV = FI… ormai anche i leghisti e i fan della Meloni stanno concretamente pensando di migrare verso il PD ultraliberista di Letta (e Renzi)… piu’ a destra e piu’ “liberista” della Lega e FI…

    …diciamo che i noti forum Milano Sparita Skyscrapercity e facebook, incluse le home Facebook – editoriali di quartieri ed anche Barona… hanno fatto un buon lavoro… di “influencer”… ma del resto … se andassimo a consultare tali pagine troviamo persino i post, risalenti ad 11 mesi fa, di progetti immobiliari, le quotazioni, al mq, ed i rendering delle nuove residenze di lusso in costruzione la dove sorgeva la maltrattata, dimenticata ed irrecuperabile ex Cascina Barona di Via Biella… meno male che si dichiarano neutri politicamente…e soprattutto indipendenti e storici di professione con una profonda conoscenza storica millenaria del territorio (oggetto, pero’ di speculazioni immobiliari che cancellano automaticamente la sua storia…disponibile, pero’, solo in facebook… anzi in Amazon…).

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    Museo della Scienza Leonardo da Vinci, fine anni '60. Locomotiva a vapore in dotazione nelle Regie Ferrovie dagli anni '20 del 900. Fonte: ex Istituto Geografico De Agostini
    Museo della Scienza Leonardo da Vinci, fine anni ’60. Locomotiva a vapore in dotazione nelle Regie Ferrovie dagli anni ’20 del 900. Fonte: Enciclopedia delle Scienze, ex Istituto Geografico De Agostini.

    COLLANA ENCICLOPEDICA “LE SCIENZE ” EX ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI 1971-73.

    L’intera collana enciclopedica venne acquisita, negli anni ’70, dalle Biblioteche Civiche Comune di Milano ed i tomi erano consultabili (senza prestito ma solo in sede) anche nelle Biblioteche Sant’Ambrogio, alla Barona, Odazio al Giambellino ed in altri punti bibliotecari comunali di Milano. Attendiamoci di vederne le immagini relative a Milano, le stesse riprodotte in questo sito, sul forum Milano Sparita Skyscrapercity e forse anche Milano Trasporti Skyscraperc…(i nomi kmetrici di forum e pagine facebook denotano un livello di QI molto scarso…) dato che i resi giaceranno in qualche magazzino comunale e saranno rapidamente sfruttati dalla “community” sopra citata… poi le stesse immagini le rivedremo in Milano Sparita e da ricordare Facebook e altre pagine lucrative della Milano Vintage…

    enc scienze

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    ENTRO MERCOLEDI’ 1 DICEMBRE:

    LA CONSORTERIA (L’ANNOSO PROBLEMA DELL’ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONI DELLA MANOVALANZA DEGLI “ADMIN”, ALCUNI AUTORI DI REATI PENALI, DI FACEBOOK, YAHOO ANSWERS, QUORA) MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E LE PAGINE + LIBRI DI AUTOEDITORIA PRODOTTI DALLA MEDESIMA “COMMUNITY”, ERRORI DI INTERPRETAZIONE STORICA E I DUBBI DI QUANTO MATERIALE LIBRARIO, MAPPE CATASTALI D’EPOCA, STAMPE E CARTOGRAFIE SIANO UTILIZZATI A FINI DI LUCRO, PRESUMIBILMENTE SENZA CHE NESSUNO LO SAPPIA, DA PRIVATI PRIVI DEI TITOLI PER FARLO E PER ESSERCI, AL POSTO DI ESSERE CONSULTATI, SENZA ASPORTO, NEGLI ARCHIVI UNIVERSITARI (CON UNA CONSULTAZIONE E RIPRODUZIONE AUTORIZZATA SECONDO NORMA DI LEGGE), RACCOLTE CIVICHE RISERVATE SOLO AGLI ASSESSORATI ALLA CULTURA, ARCHIVI DI STATO…SOPRATTUTTO IL DUBBIO IPOTETICO DI QUANTE IMMAGINI E ANNALI CRONISTORICI PREESISTENTI IN OPERE EDITORIALI DEL 900, UN TEMPO ANCHE DISPONIBILI NELLE BIBLIOTECHE DI QUARTIERE, ALLA SORMANI, SIANO CONFLUITI NELLE NOTE “””OPERE””” AUTOEDITORIALI “MILANO E QUARTIER VINTAGE” ABBINATE A FACEBOOK… ERGO IL SOSPETTO CHE POSSANO ESSERE STATE STATI SFRUTTATE PER ARRIVARE AL MONOPOLIO AUTOEDITORIALE DELLE SVARIATE PAGINE-BUSINESS E-COMMERCE FACEBOOK DELLA MILANO-QUARTIERI SPARITI…

    DI RECENTE SI SONO SCOPERTI, PERSINO, POSSIBILI ERRORI IN WIKIPEDIA… EVENTI CHE APRONO LE IPOTESI CHE TALI SOGGETTI GENERINO ANCHE PAGINE WIKIPEDIA CON LA STESSA SUPERFICIALITA’ CON LA QUALE SI “SBIZZARRISCONO” IN TALE FORUM.

    come-realizzare-alimentatori-fai-da-te-per-suini

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    A BREVE

    MANGIATOIE DELLA “COMMUNITY” MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY

    Maiali Nani Vietnamiti

    SI INVITANO COLORO CHE ANCORA NON LO SAPESSERO … DI EVITARE, NELLA MANIERA PIU’ CATEGORICA, LO SCAMBIO, ANCHE DELLA MINIMA INFORMAZIONE PERSONALE, CON SOGGETTI NOTI PER AVER SFRUTTATO, AD USO PRIVATO DI CONVENIENZA, FONTI FOTOGRAFICHE E STORICHE RISERVATE AL PUBBLICO (IN 16 ANNI, 12 CON FACEBOOK, CENTINAIA DI MIGLIAIA DI IMMAGINI INEDITE LE CUI FONTI SONO TUTT’OGGI SCONOSCIUTE) , PER USO COMMERCIALE FACEBOOK. A QUANTO SOPRA SI AGGIUNGONO REALI RISCHI DI ACQUISIZIONE DATI SENSIBILI PRIVATI DI UTENTI, OVVERO DI COLORO CHE, VIA INTERNET, ENTRASSERO IN CONTATTO CON TALI PROFILI FORUM ANONIMI. OVVERO NICK FALSI DI FANTASIA IN MULTIACCOUNT, PONENDO ULTERIORE CAUTELA NEL FORNIRE, AI MEDESIMI, IMMAGINI E RIFERIMENTI DOCUMENTALI PRIVATI E INEDITI, OLTRE CHE DATI PERSONALI, ESSENDOCI CONCRETI E DIMOSTRABILI RISCHI DI ACQUISIZIONI E ABUSO DATI SENSIBILI, SENZA IL CONSENSO DEGLI INTERESSATI, NONCHE’ RISCHI DI DIFFAMAZIONI E DENIGRAZIONI VERSO SOGGETTI, ANCHE IGNARI, CHE COSTITUIREBBERO, PER I MEDESIMI, UNA FORMA DI CONCORRENZA AL MONOPOLIO DAI MEDESIMI GESTITO (COMMERCIO FACEBOOK MILANO E QUARTIERI VINTAGE, USO INDIRETTO DI TERZI PERSONAGGI PER PROMOZIONE IMMOBILIARE, INFLUENZE SOCIAL VARIE… IN RETE).

    Passiamo, in via preliminare a qualche esempio pratico,,,

    ssc predazioni

    Libri di questo genere, potrebbero, per ipotetiche esperienze acquisite con tali personaggi, anche provenire da resi bibliotecari di 15-20 anni fa. Da quando sono comparse, in rete, pagine forum come Milano Sparita Skyscrapercity e omonime pagine facebook … ovvero in periodi compresi tra il 2006 è il 2010 circa, dalle Biblioteche Civiche di Milano sono progressivamente scomparse le opere editoriali dedicate alla storia di Milano, in termini sintetici quasi tutto il materiale editoriale inizialmente destinato al restauro cartotecnico e contenente opere editoriali relative alla storia remota e recente di Milano (e quartieri). PERTANTO, IN MENO DI 20 ANNI SI SAREBBE PROGRESSIVAMENTE SFOLTITO… SINO ALL’ATTUALE ASSENZA, ORMAI DECENNALE, IL “COMPENDIO” DI OPERE EDITORIALI UN TEMPO PRESENTI NEI PUNTI DI CONSULTAZIONE E PRESTITO BIBLIOTECARI.

    Tale materiale, si teme, venne, probabilmente ed inizialmente, accantonato in qualche magazzino… nell’attesa di altra destinazione…non lucrativa… forse anche come base documentale delle raccolte civiche…

    Con l’avvento dei forum sopra menzionati e delle note pagine commerciali Facebook… quello che un tempo era consultabile nelle biblioteche… lo possiamo, oggi, solo recuperare nelle note homepage delle Milano e quartieri spariti…

    Nel merito di vere e proprie azioni di “sorveglianza” utenti e cittadini “antagonisti” ed in conflitto con tale consorteria si allegano alcune “visite” verso questo sito da parte di utenze IULM e presunti “fondatori forum Milano Sparita SSC” attualmente residenti, con probabile doppio passaporto, negli USA… si osservi l’immagine sottostante… ovviamente la “consorteria” utilizza anche Tor e VPN anonime … per non essere identificata nella geolocalizzazione di appartenenza.

    IULM

    L’accesso dalla subnet IULM si verifica ogniqualvolta, in questo sito, si postano testi o immagini non graditi da tale “consorteria”. Tali visite sono correlate da “comunicazioni” (sovente indecifrabili) con account anonimi, di volta in volta generati, da qualche dipendente di tale Università, ovvero creati ex-novo nella piattaforma ex Virgilio, ITALIAONLINE.

    La seconda visita evidenziata potrebbe appartenere ad un noto account Milano Sparita SkyscraperC.

    La dove tali soggetti, dei quali si sospettano , anche, attività di dossieraggio NON AUTORIZZATO utenti, anche per conto DIGOS, nella consultazione di questo sito, troverebbero immagini, dai medesimi, non ancora acquisite, le medesime fonti fotografiche, a distanza di qualche mese, verrebbero ripostate nel forum sopra citato… successivamente le stesse immagini le ritroviamo pubblicate nelle homepage lucrative Milano Sparita Facebook ed altre pagine fbook dedicate sempre alla Milano e quartieri Vintage.

    (prosegue entro pochi giorni)

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    Scalo Ferroviario di Milano Stazione Centrale, fine anni '60 del '900. Fonte: Enciclopedia della Scienza, ex Istituto Geografico De Agostini, 1971/'73.
    Scalo Ferroviario di Milano-Stazione Centrale, fine anni ’60 del ‘900. Fonte: Enciclopedia della Scienza, ex Istituto Geografico De Agostini, 1971/’73. Immagine ripresa da una delle tre cabine di controllo ACEI.

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    http://saraceraolo.blogspot.com/2013/02/selezione-foto-del-museo-fotografia.html

    Stazione Centrale, 1960, autore Achille Sacconi.

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    CORRIERE DELLA SERA

    LA STAMPA

    LA REPUBBLICA

    LIBERO

    IL GIORNALE

    TGR LOMBARDIA

    TG RAI, TG MEDIASET, TG LA 7

    PENNETTE ALL’ARRABBIATA ? NO! PENNE ESCARGOT … (BAVA DI LUMACHE CON CHAMPAGNE CRISTAL PAGATI DAI POTENTI…)

    (MOLTI GIORNALISTI DI CENTINAIA DI TESTATE GIORNALISTICHE E RETI TV, SIA NAZIONALI CHE LOCALI , SONO PREFERIBILMENTE PIU’ “LINO LINGUETTA” CHE PROFESSIONISTI DELL’INFORMAZIONE, ERGO GIORNALI E TV DI REGIME, MOLTI, NEL TEMPO, SONO DEGENERATI NEL RUOLO DI DIFFAMATORI SERIALI SU COMMISSIONE, ISTIGATORI DI CONDANNE GIUDIZIARIE A SUON DI CALUNNIE A MEZZO STAMPA, VEDASI ANCHE LA VICENDA DELLA SMENTITA PISTA SATANICA DI TEMU’ NEL BRESCIANO, PARE TRATTASI DI UNA BUFALA GIORNALISTICA FORSE “SPOSATA” DALLA MAGISTRATURA. NOTIZIE FALSE E TENDENZIOSE, FAKE NEWS)

    La redazione del TGR RAI Lombardia lamenta la soppressione dell’edizione di mezzanotte causa pochi telespettatori… personalmente potrebbero anche sopprimere le restanti edizioni… visti i danni che recano a persone e cose , SI RAMMENTA, CHE TUTTE LE TESTATE SONO FINANZIATE CON DENARO FISCALE PUBBLICO PROVENIENTE DA TASSE PRELEVATE DALLE TASCHE DEI CITTADINI VITTIMA DI REATI PENALI COMMESSI DA GIORNALISTI E DISINFORMAZIONE DOLOSA, FALSA E TENDENZIOSA !

    Non è possibile elencare i numerosissimi reati penali che L’ORDINE DEI GIORNALISTI “consuma” quotidianamente (commissionate in tutta Italia da Ministri e Premier, Governatori Regionali, Consiglieri e Assessori Regionali, Sindaci, assessori, questori, prefetti, Magistrati, genealogie mafiose, Parlamentari e Senatori).

    Due esempi dimostrativi:

    Un redattore del Corriere della Sera, in un talk-show televisivo afferma che vi saranno problemi di attuazione del PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA… SOLO NEL SUD ITALIA.

    FALSO !

    Il PNRR incontrerà gravi ostacoli attuativi anche al nord poichè Regioni e Comuni non vogliono potenziare la Sanità Regionale e l’edilizia popolare… ergo preferiscono attuare ulteriori tagli alla Sanità per consolidare il ruolo degli imprenditori che gestiscono e possiedono Ospedali Convenzionati, Cliniche Convenzionate. Nella sola città di Milano sono previste le chiusure di un minimo di 2 ASST sino ad un massimo di 4. Si tratta del noto metodo dei tagli sanitari “Fontana-Formigoni-Berlusconi-Maroni” tecnica ormai 30ennale copiata, nei decenni, da un Governatore all’altro, copiato anche da tutte le Regioni (indipendentemente che siano Destra o Pd).

    Tutte le regioni sono oggetto di stanziamento di milioni, miliardi di euro governativi per potenziare le Terapie Intensive… attualmente nemmeno un euro è stato speso per tali potenziamenti sanitari in pandemia COVID (tutto si limita alla vaccinazione di massa, per il resto nulla sarebbe stato fatto).

    Idem per altre ASST e Aziende Ospedaliere della Lombardia… ma anche di tutte le restanti regioni italiane.

    EDILIZIA POPOLARE

    A Milano e non solo Milano… ovviamente Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Campania, etc… e quelle Regioni e Comuni soggetti a sperequazioni immobiliari … (Milano al top da oltre 20 anni) l’edilizia popolare ha conflitti di interesse con immobiliaristi e costruttori privati… lo scenario di una Lombardia ed aree metropolitane arricchite della realizzazione di poli residenziali ALER è pura fantascienza… il tempo dimostrerà quanto previsto… da decenni in Lombardia, ma anche Piemonte e Veneto, l’edilizia popolare è prossima allo smantellamento per favorire l’edilizia privata speculativa (ergo fondi PNRR che rimarranno nelle Banche Europee come già avvenuto per i fondi Sanitari Covid-19).

    NOVACS-NOPASS “ARMATA BRANCALEONE” (SE NON ESISTESSERO, DRAGHI LI INVENTEREBBE…)

    I giornalisti non perdono occasione per dimostrare di essere FORTI coi DEBOLI e lecchini coi POTENTI.

    Qualcuno di loro dovrebbe studiare il Codice Penale vista l’ignoranza dimostrata nei servizi di cronaca giudiziaria.

    Scrivere, sui muri : “Mario Rossi è un politico ladro” non è diffamazione non essendo l’articolo 595 CP un reato a procedimento d’ufficio.

    Chi lo scrive, identificato nell’azione, nell’immediato puo’ solo essere imputato di vandalismo tramite imbrattamento di muri.

    Perchè si apra un fascicolo istruttorio ai sensi ed effetti dell’art 595 CP, Mario Rossi deve presentare Denuncia-Querela presso la Procura della Repubblica e solo nel caso in cui un PM ravveda una notizia di reato.

    Non è una istigazione a delinquere poichè per esserlo vi dovrebbero esserci palesi istigazioni al non rispetto delle Leggi ed all’uso della violenza.

    Non è calunnia (per esserlo dovrebbero aprire un procedimento penale, con rinvio a giudizio e condanna di… Mario Rossi… ingiustamente imputato del reato 624 CP)

    Imputare un giovane protagonista di sgangherate e confusionarie manifestazioni “NO GREEN PASS” di associazione a delinquere art 416 CP, è un refuso diffamatorio di cronaca falsa e tendenziosa.

    L’art 416 CP prevede che l’associazione “delittuosa” sia condotta da almeno 3 persone.

    “Istigare” alla non vaccinazione non è reato di Istigazione a delinquere art 414 CP. La vaccinazione ANTI COVID… NON E’ OBBLIGATORIA…ALTRESI’ NON E’ OBBLIGATORIO SCARICARE IL GREEN PASS E CUSTODIRLO… COLORO CHE NON LO FANNO SONO CONSAPEVOLI DELLE LIMITAZIONI A CUI VANNO INCONTRO, GIUSTE O INGIUSTE CHE SIANO…

    Mario Draghi e Mattarella dovrebbero SERIAMENTE PREOCCUPARSI, semmai della INATTUABILITA’ DEL PNRR…(anche per loro incapacità politiche, attuative e di competenze) pare si siano entrambi dimenticati della Missione Governativa di “””RICOSTRUIRE L’ITALIA””” preferendo cerimoniali di Stato (infiniti) e rincorrendo 18enni con le idee confuse, forse manovrati dalla estrema destra…considerati terroristi ed eversivi…

    GIORNALISTI ITALIANI, LOMBARDI E MILANESI (ANCHE QUELLI LAUREATISI IN UNA CERTA UNIVERSITA’ “LIBERA “IULM = Istituto Universitario Linguette Moderne)?

    PENNETTE ALLA BAVA…EMILIO FEDE E SILVIO BERLUSCONI COMMUNICATIONS I FONDATORI DEL NEO GIORNALISMO “LUBRIFICATO-SDRUCCIOLEVOLE”, APPLICATO ANCHE DAL PD-IVIVA… (PIUTTOSTO CHE LE PENNETTE ALL’ARRABBIATA COL PEPERONCINO)

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    Stazione Centrale, presumibilmente anni '50 del 900.

    Stazione Centrale, presumibilmente anni ’50 del 900.

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    https://www.ansa.it/sito/notizie/magazine/numeri/2015/06/18/quando-litalia-snobbo-i-beatles_8056895c-5097-4189-832e-17ba62c376d7.html
    Giugno 1965, Velodromo Vigorelli, prove orchestrali dei Beatles.
    Pare che rispetto alle manifestazioni di delirio collettivo verificatesi in altri Stati Europei, in primis il Regno Unito… l’accoglienza dei fan italiani, sia nel concerto di Milano come nel successivo di Genova, fu meno esagitata e “tiepida” rispetto ai problemi di ordine pubblico verificatesi altrove durante le tournée internazionali.

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    LA “RENZI-LAZZARENO-SINDROME CRONICA” DEL PARTITO DEMOCRATICO PALAZZINARO …E DELLE LOBBY ZUCKERBERG “MILANO SPARITA E LA MIA VECCHIA MILANO D’UNA VOLTA E QUARTIERI DEI NAVIGLI SPARITI, CORVETTO, PORTA VENEZIA, PALAZZINE LIBERTY … FACEBOOK…”

    CASCINA MERLATA …

    https://www.youtube.com/results?search_query=cascina+merlata+milano

    Una cosa è certa:

    Il palazzinaro EDILNORD Silvio Berlusconi, sia nella veste di palazzinaro imprenditore… sia nella veste di ex pseudo-dittatore politico de la Repubblica delle Banane… HA FATTO SCUOLA (NEMMENO MUSSOLINI MODIFICO’ LA STORIA D’ITALIA COME BERLUSCONI) E TRACCIATO UN SENTIERO CHE E’ RIMASTO APPICCICATO ADDOSSO ANCHE E SOPRATTUTTO AL PARTITO DEMOCRATICO … COME FOSSE UNA ZECCA, UNA CIMICE… (RENZI HA TRASLOCATO MA IL RENZISMO “IMPRENDITORIALE” ROTTAMATORE CONCILIANTE CON L’ELETTORATO ED I METODI DI CENTRODESTRA E’ RIMASTO INDELEBILE IN TALE PARTITO, SOPRATTUTTO A MILANO, PERENNEMENTE ALLA RICERCA DI ELETTORI FORZA ITALIA E LEGA, UN TRAVASO CHE AL MOMENTO SOLO A MILANO E TORINO AVREBBE SUCCESSO… GRAZIE A QUOTE RECORD DI ASTENSIONISMO)

    dal 2019, su Youtube si postano, in lingua Inglese, video promozionali della Milano immobiliare…che non riesce piu’ a vendere boschi verticali (casermoni luxury dalle quotazioni folli, che pur vuoti-invenduti devono essere riscaldati con centrali termiche a Metano, ricche di CO2 e composti dello Zolfo.. e PM 10…) come quello sovrastante (di nuovi ne emergeranno, anche alla Barona, rilevati da terreni acquisiti a prezzi da “canile municipale”…) di invito all’investimento off-shore per Arabi e Cinesi… offerto quindi anche a Cinesi ed Emirati Arabi… visto chi i businessman USA e UK non ne vogliono sapere di comprare case di lusso a Milano… in lotti mastodontici…(qualcuno dovrebbe spiegare a PD-FI-LEGA che americani e britannici non amano le torri condominiali da 30 piani… ma le ville con campi da golf sulle colline briantee di Lesmo o nella Maremma Toscana…)

    Forse la prosecuzione infinita di lottizzazioni, come quelle raffigurate, potrebbe, molto presto, affossare il “Piano Marshall” di circa 1 miliardo di euro stanziati (per i prossimi 3 anni, improrogabili) dal Piano di ricostruzione e Resilienza destinati alla emergenza abitativa a Milano e hinterland… ovviamente tali fondi Europei non sono assegnabili per l’edilizia “luxury” in giga-condomini “alveare”...

    come tutti possono constatare… forse non ci sarebbero quasi più terreni dove assegnare progetti di edilizia popolare…essendo in buona parte tutti riservati all’edilizia stile Bosco Verticale… Pisapia, nel 2011, promise che i Masterplan Moratti prossimi all’ex Area Expo 2015 sarebbero stati revocati… tuttavia sono stati, da altri, ripresi ed attuati dalle amministrazioni successive…

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    Prosegue la mangiatoia di immagini delle Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook.

    (Novembre 2020)

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/p-zza-duomo_v-rso-via-torino_anni-40-fine-jpg.702675/

    (23 Novembre 2021)

    https://scontent.fblq1-1.fna.fbcdn.net/v/t39.30808-6/259036893_5179914462055533_2498805037124599258_n.jpg?_nc_cat=105&ccb=1-5&_nc_sid=973b4a&_nc_ohc=rU4n5OvbcyUAX_Ic1qv&_nc_ht=scontent.fblq1-1.fna&oh=e330848e613bd9b8203a190d6fbbe22f&oe=61A283D4

    appurato quanto sopra… se non esistesse qualche centinaio di migliaia di dementi senili con quinta elementare max terza media (età media, 85 anni…la generazione cha ha ricostruito, nel dopoguerra, l’Italia, gli stessi che l’hanno poi annientata votando Berlusconi, Bossi, Maroni …) che, in scandalosa connivenza con i giganti del capitalismo della sorveglianza, mette like, quota, scrive cose ridicole e svarioni ed acquista libri con Amazon… senza la dittatura gerontocratica-senile di pagine come Milano Sparita, Nei Secoli … tale “RSA” sarebbe già morta e sepolta da anni… e con essi le restanti decine di pagine facebook (gestite sempre dai medesimi) dei “quartieri spariti di una volta”.

    https://psicogenesis.it/news/1404/dipendenza-da-facebook-(e-da-social-network)

    Se il contenuto culturale delle pagine fbook sarebbe, già di suo conto, scadente e manipolato… se il livello culturale dei suoi fruitori ulteriormente basso e prossimo all’analfabetismo funzionale… immaginiamoci i danni associati alle patologie da dipendenza social…

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    Porta Ticinese, 1955. Darsena.
    Porta Ticinese, 1955. Darsena.
    Barona, vicinanze Assago, Agosto 1995, Via Gattinara.
    Barona, vicinanze Assago, Agosto 1995, Via Gattinara. Fonte immagine proprietaria.
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    TRA I 100 MILIONI ED 1 MILIARDO DI EURO I FONDI EUROPEI DEL “PIANO DI RICOSTRUZIONE E RESILIENZA” (DEI QUALI NON GLIENE FREGA NULLA A NESSUNO… I NOSTRI AMMINISTRATORI LOCALI ITALIANI PREFERISCONO “MANGIARE” SU LINEE DI CREDITO NON TRACCIABILI E PRIVE DI VINCOLI E MONITORAGGIO …) EROGABILI ANCHE A FAVORE DI ALER LOMBARDIA E METROPOLITANA MILANESE PER LA COSTRUZIONE DI NUOVI ALLOGGI POPOLARI…(STESSO SCENARIO PER LE ALTRE REGIONI).
    … Ma la Ursula von der Leyen conosce i “Masterplan”metropolitani di Milano e delle restanti aree metropolitane italiane ? (immobili di lusso, speculazione immobiliare anche su terreni periferici e aree degradate e fondi sovrani Emirati Arabi in clamoroso conflitto d’interessi con la ricerca di terreni urbani per edilizia popolare)
    ursula von der leyen
    tali Masterplan, dal 2000, sono orientati e non solo per Milano e Lombardia, non verso una “Milano pubblica-Torino pubblica-Roma-pubblica-Genova-pubblica, etc”… ma dalla autoparodia comica “Antonio Razzi’s Philosophy”…
    Il problema consiste nel fatto che gli amministratori di Regioni , Città e Metropoli tendono a farsi realmente i “cazzi loro” ed in quanto tali snobbano finanziamenti pubblici soggetti a tracciatura e monitoraggio in fase d’opera… (preferendo fondi a “pioggia” …e/o fondi finanziari privati…). Ci sono anche i noti rischi che a fronte della presentazione di “Progetti strabilianti”, solo sulla carta… con molti amministratori locali possano verificarsi dei “Incassa, giralo nelle casse comunali e regionali e…poi…vedremo cosa farne…e come…trasferirli altrove…”
    Fonte: web Espresso.
    Fonte: web l’ Espresso. L’imitatore Crozza imita l’imitazione che Razzi farebbe di se stesso.
    La Ursula non è a conoscenza di questi ulteriori dettagli… di bancarotta … proprio a partire dal “””patrimonio edilizia popolare””” della Lombardia e Milano (scenario che allinea il nord Italia al disastrato sud siculo calabrese e campano…).
    Ursula ignora anche Forza Italia-Lega-Partito Democratico-Italia Viva… vedono il futuro di Milano come una sorta di “Salotto Swarovski” del mattone di lusso…, per Wanda Nara, Lady Gaga, Ferragni, Fedez, VIP, etc… ovvero Nuovi boschi verticali sparsi per Milano, Giochi Invernali 2026, San Siro’s Coliseum e nuove San Siro’s Coliseum Towers… Dubai City a Scalo Porta Romana ed ex Scalo Farini… in tutta evidenza, a parte gli sbandierati progetti di recupero dell’edilizia popolare q.re San Siro-Segesta (guarda caso, proprio a ridosso del Masterplan del nuovo Stadio) a Milano … Di 1 miliardo di euro tracciabili e erogabili solo a risultati raggiunti… non gliene potrebbe fregare di meno agli amministratori… figuriamoci voler “spendere” 1 miliardo di euro in 3 anni… in conflitto di “aree edificabili” dei Masterplan del lusso immobiliare… da poco estesi anche nelle periferie più scalcinate…
    Ursula è a conoscenza che le aree edificabili di Milano, Centro e periferie, sono quasi TUTTE riservate ai Masterplan per torri residenziali di lusso e Dubai Tower Copy & Paste … e della quasi totale irrecuperabilità di buona parte dei lotti ALER-MM sparsi nelle perferie di Milano… ovviamente, come sopra indicato, l’assenza di suolo pubblico sottraibile ai grattacieli di lusso, dove edificare edilizia popolare ?
    Ursula, forse, ignora che a Milano la priorità amministrativa dei prossimi 5 anni sarà quasi (per non dire tutta) concentrata in masterplan miliardari del lusso ed eventi Olimpici, Stadi e opere accessorie ed eventi di moda … la “Milano residenziale del lusso”…
    Poi, sempre Ursula, si è dimenticata delle nostre mafie ed i rischi sui piani sanitari-edilizi, etc…
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    Assago Agosto 1995, verso Milano Barona Via Gattinara, strada Intercomunale, preumibilmente l'attuale Via Cascina Bazzana in Assago. Fonte immagine proprietaria.
    Assago, Agosto 1995, verso Milano Barona Via Gattinara, strada Intercomunale, presumibilmente l’attuale Via Cascina Bazzana in Assago. Fonte immagine proprietaria.
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    immagine condivisa tramite puntamento esterno al link
    https://www.bellaciaomilano.it/1945/images/FOTOCD/
    Durante il periodo bellico e durante la Resistenza Partigiana, i quartieri Barona (soprattutto questa) e Giambellino venivano accorpati al quartiere Ticinese, un accorpamento zonale (giusto o errato che fosse) tuttavia preesistente a tale periodo… sino alla costituzione (primi anni ’70) dei Consigli di Zona.
    Per la Barona era il CdZ 16, 5 per il Ticinese, 17 per il Giambellino e Lorenteggio.
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    https://manoxmano.it/milano/wp-content/uploads/2020/10/
    Periodo bellico, bombardamenti di caseggiati, attuati con raid aerei Angloamericani, lungo Corso Vittorio Emanuele…
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    Proseguono le “frodi” di Milano sparita e da ricordare Facebook.
    Questa immagine (selezionare link non attivo col tasto sx del mouse, poi col tasto dx “apri link in nuova pagina”)
    https://scontent.fblq1-1.fna.fbcdn.net/v/t39.30808-6/256347165_5159850397395273_2255995716635690885_n.jpg?_nc_cat=100&ccb=1-5&_nc_sid=973b4a&_nc_ohc=JQN2nc2UarAAX_HX9GS&_nc_ht=scontent.fblq1-1.fna&oh=343949510b407665fdc430980ef131ef&oe=619D3A61
    non proviene da un “””ammiratore””” di tale homepage … ma da una immagine postata 5 anni fa, con utenza anonima in Milàn l’era inscì…ovver nell’URL qui sotto riportato
    https://www.flickr.com/photos/milan_lera_insc/38051661444
    …GESTITA DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY… probabilmente la solita Raccolta Civica Fotografica… sfruttata a fini di commerci…e decine di migliaia di multiaccount fake a “potenziamento” di tale homepage Facebook…
    … ma ci sono ancora dei “poveretti penosi” che credono… dopo 2 decenni di puro lucro e errori editoriali e di contenuti… ancora a “Milano Sparita e da ricordare Fbook e Skyscrapercity” ? (che tali svantaggiati da Madre Natura siano, visti i multiaccount, solo i noti “club business” di facebook Skyscrapercity …che sappiamo essere spaventosamente carenti in morale, nè etica, umanità, freni inibitori, competenze, ancor meno principi e limiti… e ancor meno titolo…? ovvero esseri ignobili in ladrocinio ! )

    Rozzano, attuale Cittò Metropolitana di Milano, 1995. Vicinanze Conca Naviglio Pavese di Rozzano. Fonte immagine proprietaria.
    Rozzano, attuale Citta’ Metropolitana di Milano, 1995. Vicinanze Conca Naviglio Pavese di Rozzano. Fonte immagine proprietaria.

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    LE MENZOGNE SECOLARI DEGLI U.S.A.

    (SECONDA ED ULTIMA PARTE)

    …COSA NOSTRA, ‘NDRANGHETA, STRAGI FASCISTE, LOGGIA MASSONICA P2, MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO, LICIO GELLI, GOVERNI ANDREOTTI, PRESIDENTI COME COSSIGA E NAPOLITANO, TANGENTOPOLI ’92, AIDS, ELEZIONI DI SILVIO BERLUSCONI, INDIRETTAMENTE ANCHE RENZI, SALVINI, COVID-19 (IN SINERGIA COL DIPARTIMENTO DELLA DIFESA USA E FINANZIAMENTI AI LABORATORI, ANCHE CINESI, DI RICERCA E GENERAZIONE DI CORONAVIRUS), YAHOO ANSWERS, QUORA ITALIA, FACEBOOK, TWITTER, WHATSAPP, INSTAGRAM, ETC… SONO “REGALINI” CHE ANCHE LA C.I.A. CI AVREBBE GENTILMENTE OFFERTO NEI DECENNI… E NON SOLO ALL’ITALIA… (COLPI DI STATO IN CILE, PORTOGALLO, ARGENTINA, GRECIA, ETC) TRA LE VARIE “REGALIE” SI ANNOVERANO ANCHE LE GUERRE (A SPESE NOSTRE) CONTRO IRAQ, SIN DAL 1991, E AFGHANISTAN…

    … MA QUESTA SUPERPOTENZA TRACCIA UNA STORIA GLOBALE … VERITIERA OPUURE FALSATA ?

    10 GIORNI FA LA DIMOSTRAZIONE CHE VIDEO NASA COME QUELLO SOPRASTANTE SONO FAKE REGISTRATI NEGLI HANGAR DELLA NASA CON VIDEOCAMERE AMPEX E RIVERSATI SU BOBINE A NASTRO MAGNETICO, MATERIALE VIDEO SPACCIATO PER DIRETTE TELEVISIVE IRRADIATE DALLA LUNA VERSO IL RADIOTELESCOPIO DI PARKES, GALLES DEL SUD, AUSTRALIA.

    UNA ULTERIORE DIMOSTRAZIONE LA RICAVIAMO DA VIDEO AMPEX STORICI COME QUELLO SOTTOSTANTE:

    I CONTENUTI DELLA REGISTRAZIONE VIDEOMAGNETICA, CON VIDEOCAMERA AMPEX, EFFETTUATI DA OPERATORI RAI LA MATTINA DEL TRAGICO 16 MARZO 1978 IN VIA STRESA-VIA FANI, TRIONFALE-ROMA, PRESENTANO GLI STESSI “DIFETTI” DEI VIDEO DELLE “MISSIONI APOLLO 15” IN FALSA DIRETTA TELEVISIVA.

    COME DA AMMISSIONE (DELLO STESSO BRUNO VESPA) TRATTASI DI VIDEOREGISTRAZIONE DIFFERITA ELETTRONICA AMPEX (NON SI TRATTAVA DI UNA DIRETTA TRAMITE TRANSPONDER SAT TELESTAR), BOBINA CONSEGNATA DOPO POCHISSIMO TEMPO, AGLI STUDI RAI E TRASMESSA IL GIORNO STESSO NELLE VARIE EDIZIONI STRAORDINARIE DEL TG1… TALI RVM PRESENTANO GLI STESSI PROBLEMI “TECNICI” RISCONTRABILI NEI VIDEO NASA.

    NEGLI ANNI ’70 L’UNICA TECNOLOGIA RVM DISPONIBILE ERA QUELLA PRODOTTA DALL’AZIENDA U.S.A. AMPEX. LE VIDEOCAMERE A BOBINE, SE MANEGGIATE E MOVIMENTATE DURANTE LA REGISTRAZIONE , ERANO SOGGETTE A PROBLEMI DI ADERENZA DEL NASTRO MAGNETICO DELLE TESTINE DI VIDEOREGISTRAZIONE (ERANO CONCEPITE PER LA REGISTRAZIONE DA POSTAZIONI FISSE, NON MOBILI, LA “MECCANICA” DELLE TESTINE INTERFERIVA CON LO SCORRIMENTO MOTORIZZATO DEL NASTRO VIDEOMAGNETICO). SE UTILIZZATE COME NELLE TRAGICHE RIPRESE DEL 16 MARZO 1978, I VIDEO ACQUISITI (IN BASSA FREQUENZA, DALL’OBIETTIVO DELLA VIDEOCAMERA ALLE TESTINE DI REGISTRAZIONE) ERANO DISTURBATI DA DISTORSIONI CROMATICHE E INTERRUZIONI BREVISSIME DEL SEGNALE VIDEO. IDENTICI PROBLEMI NEI VIDEO NASA. IMMAGINI NITIDE, PRIVE DI “EFFETTO SABBIA” (NON ESSENDO DIRETTE “LUNARI” ACQUISITE VIA FREQUENZE RADIO MA DIRETTAMENTE DA VIDEOCAMERE AMPEX IN AMBIENTE TERRESTRE E ARTIFICIALE…) CON “DIFETTI” NELLO SCORRIMENTO DEL NASTRO SULLE TESTINE E PROBLEMI (EFFETTO DI TALI “SLITTAMENTI” DEL NASTRO) DI SINCRONIZZAZIONE IMMAGINI E GENERAZIONE DI DISTORSIONI CROMATICHE DI DISTURBO DELLA PORTANTE VIDEO A COLORI, EFFETTI CHE NEL CASO DEI VIDEO NASA POSSONO ANCHE ESSERE “INIETTATI” AGENDO SUI “TRIMMER” DI TARATURA DEI CIRCUITI DEI SISTEMI DI VRC AMPEX.

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    museo arte antica cast.sforzesco 1994
    Museo d’arte antica del Castello Sforzesco, 1994. Fonte immagine proprietaria.

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    https://www.gallerieditalia.com/wp-content/uploads

    Via Alessandro Manzoni angolo Via della Spiga , vicinanze Via Senato, nel periodo bellico, con evidenti bombardamenti di obiettivi civili compiuti da raid aerei Amgloamericani.


    Collocazione plausibile dell'immagine, Via Vittor Pisani, 1969 circa. Uno dei primi esemplari di vettura "1928" serie 1500 parzialmente restaurata nella livrea, da verde minidteriale ad arancione. Assenza del semipantografo (introdotto dal 1972/73), presenza dell'asta trolley a rotella come sistema di captazione elettrica. Fonte: Enciclopedia della scienza, ex Istituto Geografico De Agostini, 1972/'73.
    Collocazione plausibile dell’immagine, Via Vittor Pisani, 1969 circa. Uno dei primi esemplari di vettura “1928” serie 1500, linea tranviaria 1, parzialmente restaurata nella livrea, da verde ministeriale ad arancione. Assenza del semipantografo (introdotto dal 1972/73), presenza dell’asta trolley a rotella come sistema di captazione elettrica. Fonte: Enciclopedia della scienza, ex Istituto Geografico De Agostini, 1971/’73.

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    https://thesubmarine.it/2020/12/08/ricandidatura-sala-miano-disuguale/

    Beppe Sala e il PD renziano (“indipendente” come la Lista Renziana del Ministro della Transizione Ecologica Cingolani, che promette “Green Energy” ma autorizza nuovi pozzi petroliferi, Centrali a Metano e Gasolio e studi per nuove centrali nucleari, degassificatori, inceneritori, etc…)… per festeggiare la rielezione… concede nuovi spazi in regime 20ennale di “bolle” immobiliari…?

    https://blog.urbanfile.org/2021/11/01/milano-barona-nuova-torre-allorizzonte-in-via-ettore-ponti/

    Nel rendering si notano, oltremodo, errori progettuali palesi come il realizzare un palazzone di 46 metri a ridosso di una via stretta e angusta come Via Franco Tosi… torre appiccicata ad un altro palazzo di 10 piani realizzato nel 2003, ed a condomini e caseggiati “nani” (che non superano i 4-5 piani) asfaltati e ingabbiati da progetti al limite della follia…ma del resto, nel Gennaio 2021 si leggeva, nella homepage commerciale ed autopromozionale Da Milano alla Barona Facebook, che il quartiere ha “bisogno” di nuovi investimenti immobiliari…(stesse cose si leggono in Milano nei secoli facebook). infatti i siti Milanobarona, a differenza del Circo Milano Sparita Skyscrapercity e facebook e Milano nei Secoli e Quartieri spariti … non sono influenzati e condizionati da immobiliaristi, sindaci entranti ed uscenti, assessori, consiglieri , PD, FI, IV, Lega etc… con contenuti concordati anche da multinazionali della Sorveglianza Social…

    …MA FACENDO MENTE LOCALE… ALLA BARONA NON GIACCIONO DUE CANTIERI INCOMPIUTI (VIA PESTALOZZI E VIA COTTOLENGO) CAUSA SCARSO VOLUME DI ACQUIRENTI (IL TRACOLLO ECONOMICO ITALIANO PRECEDE DI MOLTI ANNI LA PANDEMIA)?

    SEMPRE ALLA BARONA NUOVA TORRE (A RIDOSSO DI PIAZZA MAGGI) DI 96 METRI DA UTILIZZARSI COME ALBERONE DI NATALE AD OGNI FESTIVITA’ NATALIZIA FUTURA… COME “BENVENUTO” PER GLI AUTOMOBILISTI CHE PROVENGONO DALLA “MILANO-SERRAVALLE-GENOVA”, OLTREMODO CON STRUTTURA A “VELE” COME LA CARBONIZZATA TORRE DEI MORO… NON LONTANA DALLA BARONA…MA LE 3 TORRI GHOST TOWERS DA 18 PIANI DI V.LE RICHARD, SEMPRE ALLA BARONA, VUOTE DA QUASI 20 ANNI… CHE FINE FARANNO ? (L’ETA’ MEDIA DI UNA TORRE OCCUPATA NON SUPERA I 15 ANNI… POI DIVENTA UNA TORRE FANTASMA, SOSTITUITA DA NUOVE TORRI DESTINATE A LORO VOLTA A DIVENTARE ANCH’ESSE RUDERI DOPO 15-20 ANNI)

    Sotto quale futura gestione passeranno i “boschi verticali 2” di Via Franco Tosi (piano regolatore industriale-artigianale nel lotto di futura speculazione per VIP residenziale)?

    I Fondi Sovrani di Dubai ? (a salvezza dei rischi di fallimento già corsi in Via Gaetano de Castilia nel flop immobiliare di cui tutti sanno).

    Da 15 anni si costruiscono torri “monouso” dove capita e dove meglio conviene…zero piani regolatori…

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    Milano 1969 circa. Capolinea di Piazzale Lotto del Filobus Circonvallazione esterna -(linea 90/91) Viberti-FIAT-2472-Monotral-CV-33-CGE nella sua livrea originale in verde bicolore ministeriale. (Fonte fotografica ex diritti riservati di riproduzione Istituto Geografico De Agostini)
    Immagine già postata a fine anno 2018. 1969 circa, capolinea di Piazzale Lotto, Filobus Circonvallazione esterna -(linea 90/91) Viberti-FIAT-2472-Monotral-CV-33-CGE nella sua livrea originale in verde bicolore ministeriale. (Fonte : Enciclopedia della scienza, ex Istituto Geografico De Agostini 1971/’73)
    Stazione M1 Linea Rossa di Pagano, fine anni '60 del '900. Fonte Enciclopedia delle Scienze, ex Istituto Geografico De Agostni 1971/'73.
    Stazione M1 Linea Rossa di Pagano, fine anni ’60 del ‘900. Fonte :Enciclopedia della Scienza, ex Istituto Geografico De Agostini 1971/’73.
    Segrate, fine anni '60 del 1900. Ponte Rodolfo Morandi (via). Fonte : Enciclopedia della scienza , 1971 (ex Istituto geografico De Agostini, 1971/73)
    Segrate, fine anni ’60 del 1900. Ponte Rodolfo Morandi (via). Fonte : Enciclopedia della scienza , 1971 (ex Istituto geografico De Agostini, 1971/73)

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    IL MASTERPLAN “PORTA NUOVA” E CITYLIFE ?

    UN COPIA E INCOLLA PEGGIORATIVO E MALDESTRO DI VECCHI MEGA PROGETTI ANNI ’80 DI SUPERSPECULAZIONE IMMOBILIARE… CHE SILVIO BERLUSCONI, GRAZIE A TANGENTOPOLI, “FREGO’” A BETTINO CRAXI PER CONDURLO DIRETTAMENTE, 15 ANNI DOPO… IN MODO CAOTICO, DOVE CAPITA E CONVIENE… SENZA UN PIANO REGOLATORE… CONSEGNANDOLO SUCCESSIVAMENTE, AL PD “FIORENTINO” LA CUI PROSECUZIONE DELLE SPECULAZIONI IMMOBILIARI A MILANO…SAREBBE SOLO L’INIZIO…

    https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/08/milano-un-grattacielo-sul-passato.html


    1 Luglio 1931. Inaugurazione Stazione Centrale. Noare l'assenza di Mussolini e la sbiadita aderenza alla dittatura Fascista di buona parte della popolazione residente di Milano (Mussolini, nell'intercalare milanese, durante il ventennio veniva identificato con "l'apostrofo" del "Crapùn"...
    1 Luglio 1931. Inaugurazione Stazione Centrale. Notare l’assenza di Benito Mussolini e la sbiadita aderenza alla dittatura Fascista di buona parte della popolazione residente di Milano (Mussolini, nell’intercalare milanese, durante il ventennio, veniva identificato con “l’apostrofo” del “Crapùn”…).

    ……………….

    ‘NDRANGHETA RADICATA NEI MINISTERI INTERNO E GIUSTIZIA ED APPALTI 20ENNALI TRUCCATI TRIBUNALE DI MILANO.

    Uno dei noti ‘ndranghetisti stanziati a Milano, “””esperto di cybersecurity””” più volte menzionato per radicazione ‘ndranghetista con Tribunale, DDA, Questura. DIGOS, e Procura della Repubblica di Milano… è corso ai ripari per nascondere la propria identità smascherabile, inserendo in Google, le parole chiave “cybersecurity Tribunale di Milano”…tale stringa di caratteri è stata rimossa dalle indicizzazioni Google riferibili a tale ‘ndranghetista (vive a spese nostre a Milano, Via Pietro Colletta 70) per timore che la sua appartenenza mafiosa calabrese diventasse troppo virale…

    Per conoscerne l’identità e il profilo Linkedin, di tale ndranghetista in affari con imprenditoria di Firenze, Polizia di Stato, Regione Lombardia, Tribunale, si devono utilizzare, di recente, nuovi costrutti di ricerca:

    Esperto in Cyber Security Crime, Senior Manager Information Security

    …nella prima pagina Google apparirà il suo profilo Linkedin…relativo al Tribunale di Milano. Davanti a simili eventi viene spontaneo domandarsi se tale personaggio (e non solo lui) non sia beneficiario di “sinergie” con i noti “storici” delle varie Milano Sparita e Quartieri spariti …???

    ………………..

    Fonte immagine pianetablunews.it

    trafiletto tratto da : www.pianetablunews.it

    Il misterioso logo di Facebook e l’azienda stessa potrebbero rendere omaggio a un simbolo massone
    all’interno delle logge: il Two Ball Cane, aka Tubal Cain.

    Di questi dettagli dovrebbero renderne conto gli acefalici che trascorrono la loro esistenza “larvale” sbrodolando idiozie quotidiane, diventandone complici, nei social net, a partire da Facebook…

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    Piazza della Scala, omonimo Teatro, 1844-50 circa avvio produzione cartellonistica, protopubblicitaria Office Grafiche Ricordi. Aoorofondimenti: https://www.magnanirocca.it/arte-e-imprenditoria-officine-grafiche-ricordi/
    Piazza della Scala, attiguo omonimo Teatro, 1844-50 circa, avvio produzione cartellonistica, protopubblicitaria Office Grafiche Ricordi. Approfondimenti: https://www.magnanirocca.it/arte-e-imprenditoria-officine-grafiche-ricordi/

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    https://www.lombardiabeniculturali.it/new_img_db/bcf/3a130/6/l/

    Antecedente al 1929/30, lavandaie lungo la fossa interna dei Navigli, coperta dal 1930.

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    Stazione FNM Bovisa negli anni '60 del 900. Fonte immagine : officinebovisa.com
    Stazione FNM Bovisa e marciapiedi d’attesa negli anni ’60 del 900. Fonte immagine : officinebovisa.com

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    Come più volte ribadito, i contenuti di questo sito, a differenza di altri siti “trash” e pagine asservite al potere “””istituzionale””” (nelle sue varie lobby) .. ovvero home Facebook di Milano nei secoli, Milano Spatita e da ricordare, Milano Sparita Skyscrapercity. Quartieri spariti e urbanfile, NON SONO GENERATI DA BOZZE STILATE DA IMMOBILIARISTI, FINANZIARIE, PREFETTI, QUESTORI, DIGOS, MAGISTRATI MASSONI, AVVOCATI PENALISTI MASSONI , SINDACI, EX SINDACI, CANDIDATI SINDACI, ASSESSORI E CONSIGLIERI, LEGA, FORZA ITALIA, PARTITO DEMOCRATICO, ITALIA VIVA…”CAVALIERI DEL LAVORO”, IMPRENDITORI, SENATORI E PARLAMENTARI, DIRIGENZA ENI, CORRIERE-IT, LA STAMPA, LA REPUBBLICA, LIBERO, IL GIORNALE…

    ovviamente, nell’entourage potremmo anche inventarare : Consorzi d’affari, Lions Club, Lobby, Confcommercio, Assolombarda, Facebook e Google USA e Italia,

    In virtù di quanto sopra si accenna, ovviamente in forma generica e puramente “in pillole”, che la Milano dei Masterplan https://blog.urbanfile.org/2019/03/30/milano-porta-nuova-il-futuro-di-gioia-pirelli/ deve anche la sua esistenza a consolidati rapporti tra il PD fiorentino e Toscano “Renziano” e il Centro Destra Berlusconista e Destra “milanese” e Lombarda… sin dall’anno 2000… non a caso alcuni dei noti “flop” immobiliari del Bosco Verticale sono stati affidati agli “sceicchi” del Qatar… Italia Viva, ovvero l’ ex PD Renziano, gli Emirati Arabi li conoscerebbe molto bene… tuttavia tale scenario non si limita al contributo della copia di Dubai nella città di Milano (se tale copia, di discutibile bellezza e utilità, andava fatta …era meglio erigerla lontano, e non addosso, a vincoli storici ed artistici)… tale “ponte” si estende anche ad altre attività correlate alle Pubbliche Amministrazioni di Milano (non ci si riferisce necessariamente al Comune ma ai settori Ministeriali di Giustizia e Interno e Appalti Sanitari Regionali … in covergenza con la “Galassia” Finmeccanica della Lega). Dove PD-LEGA, Forza Italia diverrebbero un tutt’uno indistinguibile e foriero di macellerie sociali. STOP, PASSO E CHIUDO.

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    LE PALLOCCHIE SPAZIALI NASA, OGGETTO DI “EVENTI” PROPAGANDISTICI BASATI SU STORICHE FAKE NEWS, IN QUESTO SITO AMPIAMENTE “SMONTATE”, SONO DISPONIBILI NELLE PAGINE SOTTOSTANTI (le false dirette lunari).

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    https://www.alamy.it/l-italia-lombardia-milano-1920-1930-image233877325.html

    Via Orefici angolo Piazza del Duomo, anni ’20 del 900.

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    https://tg24.sky.it/cronaca/approfondimenti/enzo-biagi#02

    Porta Ticinese, 1975 circa. Enzo Biagi fotografato lungo l’Alzaia Naviglio Grande.

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    Ticinese, 1970 circa. Lucio Battisti, Naviglio Pavese, Via Ascanio Sforza.
    Ticinese, 1970 circa. Lucio Battisti, Naviglio Pavese, Via Ascanio Sforza.

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    SEGRETI DI STATO… IN PILLOLE…

    Francesco Ciapanna Editore, a fine anni ’80, se la pandemia COVID-19 si fosse diffusa in quel periodo, al posto dell’epoca attuale, avrebbe utilizzato “l’arte” onomantica per rendere palesi contenuti subliminali inseriti negli acronimi “scientifici” del tipo (in lingua italiana):

    COVID-19 = COVID-DICIANNOVE = IO (D = Draghi ? ) VENDO VACCINI

    in effetti il Coronavirus sopra citato di vaccini ne sta vendendo piu’ di quanti se ne sarebbero venduti dall’ideazione della profilassi della vaccinazione ( Edward Jenner (1749-1823)) ovvero dal 1796 ad oggi…

    Complottismi da cazzari ?

    NO, retroingegneria nominalistica subliminale !

    Complottismo ?

    … veramente i cospirazionisti sono i Capitalisti USA della sorveglianza che hanno intasato di feticci satanico-massonici tutti i loghi commerciali dei loro social network, browser e motori di ricerca…(insieme agli idioti che trascorrono 24 ore al giorno su Facebook), Twitter = W I RETTI (molti massoni di Logge ad ispirazione Satanista-Esoterica sono pedofili e praticano la sodomia, evocata nel social Twitter)

    Nell’immagine sottostante alcuni “messaggi” massonico satanisti (per “illuminati”) contenuti nei loghi di Google, Facebook, nel Browser Chrome (666 integrato graficamente nel logo…CH Rome ovvero Guardie Svizzere nella Città del Vatic-ano… rimanendo sempre nel tema dei retti…sodomiti…pratica diffusa tra “illuminati” anche se ufficialmente deprecata tramite l’omofobia di facciata) etc…(ovviamente GOOGLE = (H) O LOGGE)

    Illuminati-simboli-nascosti

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    Fiera Campionaria 1962. Riproduzione della Capsula esplorativa della NASA. Programma Mercury.
    Fiera Campionaria 1962. Riproduzione della Capsula esplorativa della NASA. Programma Mercury. In 62 anni, la NASA, seppe imitare, piu’ che superare, le missioni orbitali terrestri dei sovietici CCCP.

    52 ANNI DI FAKE NEWS “MADE IN NASA-USA”, DIRETTE TELEVISIVE DALLA “LUNA”… MAI AVVENUTE ED UN LIVELLO DI DISINFORMAZIONE GLOBALE “MASTODONTICO”… 25 ANNI PRIMA DELL’AVVENTO DI INTERNET, 35 ANNI PRIMA DELL’AVVENTO DI FACEBOOK E DEL CALDERONE DI MENZOGNE U.S.A. (PARTITO REPUBBLICANO. LOBBY PETROLIFERE, LOBBY NEONAZISTE E MAFIE) YAHOO ANSWERS (ALLA CUI DISINFORMAZIONE ITALIANA COLLABORARONO ANCHE PREGIUDICATI DI SIMPATIA ‘NDRANGHETISTA, OGGI ANCORA OPERATIVI DALLA PERIFERIA GENOVESE DEL QUARTIERE DI QUINTO, COORDINATI DA CIA-AISI-AISE-DIGOS, ANCORA NEL LIBRO PAGA DI QUORA ITALIA CON LO PSEUDONIMO DI @PIETRO GENOVESE ALIAS PIETRO PLANEZIO).

    Il video soprastante è stato postato su un canale You-Tube da un disinformatore CIA-AISE-AISI italiano, nel 2014. Lo pseudonimo utilizzato è @Diego Trystero, dove il cognome adottato sarebbe di fantasia. “Debunker” incompetente in tematiche correlabili sia all’astronomia planetaria come anche in tema di telecomunicazioni…

    Insegnante di Storia dell’arte, utilizzato, in modo maldestro, dai servizi disinformativi CIA, nell’estate del 2014, dopo essere riuscito ad ottenere l’oscuramento di questo video:

    https://www.youtube.com/watch?v=CbZcuN77bqc

    @Trystero sostituisce il medesimo con una registrazione RVM (Registrazione Video Magnetica con Videoregistratori Televisivi basati su tecnologia AMPEX, a fine anni ’60, l’unica tecnologia VIDEOTAPE a bobine esistente negli studi televisivi USA).

    Il videotape della NASA https://www.youtube.com/watch?v=CbZcuN77bqc

    …”bannato” da Diego (la vera identità è riconducibile abbinando il falso nick con alcuni libercoli di Storia dell’Arte in autoeditoria, editi da tale soggetto di origine emiliana) conteneva un videotape AMPEX NASA simile a quello sovrastante ma differenziato da alcune sequenze riprese dal veicolo “lunare” ROVER equipaggiato di un’antennina parabolica con illuminatore centrale, le cui funzioni sarebbero state quelle di inviare, verso la Terra (radiotelescopio Australiano di Parkes), una “diretta” televisiva a colori (standard colore USA NTSC Never Twice the Same Color) di alcune delle Missioni Apollo 15,16 e 17…

    Nel video (bannato), oltre a spiccare l’assenza del globo terrestre lungo l’orizzonte lunare, si notava che la potenza e nitidezza del segnale analogico TV NTSC non subiva attenuazioni e disturbi quando il ROVER lunare, in movimento, subiva oscillazioni verticali superiori ai 10° gradi di ampiezza.

    Quanto sopra rivelava che il videotape a bobine ferromagnetiche AMPEX non riceveva un segnalre radio TV NTSC proveniente dalla Luna… ma un segnale in cavo coassiale standard RCA a “bassa frequenza” direttamente da una ripresa Televisiva (località ignota) effettuata, con telecamere a colori, sulla Terra…

    ::::::::::::::

    1.0 ) ERRORI TECNICI, SCIENTIFICI E NARRATIVI COMMESSI DALLA NASA NELLE “DIRETTE TV” LUNARI (SIC) DELLE MISSIONI APOLLO

    Nel video sottostante (già precedentemente menzionato)

    si dichiarono i seguenti passaggi tecnico scientifici:

    “The antenna has a nominal bandwidth of 200 MHz to cover the transmit and receive frequencies and a power handling capability of 20 watts. The antenna gain is nominally 24 db on boresight, 23.5 db over a 5° cone and 20.5 db over a 10° cone” (capitolo 1.3.4 – High Gain Antenna) Questo significa che era certamente necessario allineare correttamente la Terra al centro di quel mirino, ma che la trasmissione era comunque possibile entro un cono più ampio, sicuramente fino a 10°, ma il mirino in dotazione all’antenna copre quasi 18°.

    La capra (@Diego Trystero) ha scritto l’ultimo passaggio

    “” ma che la trasmissione era comunque possibile entro un cono più ampio, sicuramente fino a 10°, ma il mirino in dotazione all’antenna copre quasi 18°… ha trascurato dettagli sia tecnologici che astronomici di non poco conto…”

    Senza addentrarsi in complesse disquisizioni relative alla conversione tra Decibel e Potenza di segnale espressa in Watt, al secondo , si consideri che l’attenuazione (nel diagramma “polare” di radiazione dell’antenna a parabola installata sul ROVER “lunare”) di un “guadagno” d’antenna di circa 3 dB corrisponde ad un calo di potenza di segnale inviato o ricevuto pari quasi alla metà iniziale, inizialmente ottenuta con un allineamento “ottico” (verso il radiotelescopio di Parkes) contenuto nel “cono” di radiazione di 5° gradi per lato. Con un disallineamento di circa 5 + 5° (da 24 a 20,5 dB circa) avremo una potenza finale quasi pari ad 1/6 di quella irradiata o ricevuta con un allineamento invece contenuto nel cono di 5 gradi del diagramma di radiazione.

    esempio generico di un diagramma di radiazione d’antenna

    Diagramma di radiazione - Wikipedia

    Come si traducono gli effetti, in qualità dell’immagine del segnale TV NTSC ricevuto ?

    Da una iniziale immagine nitida a colori passeremmo ad una immagine con effetto “sabbia” (spikes). Oltremodo, in tutti gli standard NTSC, SECAM, PAL di trasmissione a colori di un segnale TV, quando la potenza del segnale ricevuto “crolla”, ed in tutti i vecchi televisori catodici analogici, e tutti gli impianti di ricezione ponti radio TV, LA PORTANTE DEL COLORE VIENE SOPPRESSA, limitando la ricezione delle immagini in Bianco e Nero.

    A quanto appena esposto si considerino ulteriori elementi tecnici:

    “The antenna has a nominal bandwidth of 200 MHz to cover the transmit and receive frequencies and a power handling capability of 20 watts

    Il credere che un amplificatore in radiofrequenza da 20 Watt possa inviare un segnale radio “utile” a circa 376.292 km di distanza (dalla superficie lunare alla sup. terrestre) con un “cono” di irradiazione iniziale di circa 20 Watt che da alcuni cm quadrati raggiungerebbe, dopo 376.292 km, l’estensione di centinaia di migliaia di km quadrati (sulla superficie terrestre “raccoglieremmo” un segnale da meno di un miliardesimo di watt circa, dopo 376.292 km di propagazione “interplanetaria”) sarebbe a dir poco utopico… (siamo molto al di sotto della soglia minima di guadagno d’antenna-dipolo e di guadagno pre amplificatori radiofreqenza per telecomunicazioni TV analogiche)

    1.1 ) ERRORI TECNICI DI “NARRAZIONE STORICA FALSATA”

    Nelle Missioni Apollo si sostiene che le dirette TV “lunari” sfruttavano, come ricevitore TV terrestre, il Radiotelescopio Australiano di Parkes

    https://it.wikipedia.org/wiki/Osservatorio_di_Parkes

    I RADIOTELESCOPI NON SONO PONTI RADIO TELEVISIVI !!!

    Non possiedono una tecnologia “super-eterodina” per ricevere segnali televisivi NTSC-SECAM-PAL dai quali estrarne le portanti VIDEO e COLORE (portanti modulate in ampiezza), SEGNALI DI SINCRONISMO IMMAGINE … DISCRIMINANDO, ANCHE, SEGNALI AUDIO modulati in frequenza.

    in sintesi, un’antenna parabolica radiotelescopica e gli impianti di preamplificazione, amplificazione Radiofrequenza, oscillatore locale, conversione in frequenze intermedie (meno critiche) di un radiotelescopio NON IMPLEMENTANO RIVELATORI DI PORTANZA VIDEO-COLORE DI UN SEGNALE TV MULTISTANDARD ANALOGICO… E NON IMPLEMENTANO STADI RIVELATORI DI PORTANTI AUDIO IN MODULAZIONE DI FREQUENZA !!!

    Durante le Missioni Apollo della NASA (con false dirette TV), comprese tra il 1969 ed il 1972, la NASA poteva avvalersi del Trasponder Satellitare TELSTAR (mondovisione tra USA-Canada-Sud America-Europa Occidentale) … tuttavia NON LO FECE !

    Possibili spiegazioni :

    Nelle “dirette TV lunari” NON PROVENIVA ALCUN SEGNALE TELEVISIVO a 200 MHz dalla Luna !

    … ma la qualità delle immagini di questo video NASA come dovrebbe essere interpretata (il termine videotape viene riservato a bobine inserite in cassette… AMPEX, precedendo SONY, realizzò prototipi di bobine in cassetta poi perfezionate da SONY) ?

    SI TRATTA DI UNA RVM (a bobine su VRC AMPEX) REGISTRATA IN SOLA BASSA FREQUENZA (DA TELECAMERE A VIDEOREGISTRATORI AMPEX) … LA POTENZA DEL SEGNALE RADIO “RICEVUTO” E’ TROPPO ELEVATA E PRIVA DI “SPIKES” PER ESSERE RICEVUTA DA UNA TRATTA INTERPLANETARIA DI 376.292 km .

    LE INTERFERENZE VIDEO PRESENTI NELLA RVM AMPEX NON SONO DA CALO DI POTENZA DEL SEGNALE TV… MA GENERATE AGENDO SULLE SCHEDE DEGLI STADI DI “GESTIONE” DELLA PORTANTE VIDEO, COLORE, SICRONISMI IMMAGINE… DIRETTAMENTE DAI CIRCUITI DEI VRC AMPEX IN DOTAZIONE SIA NEGLI STUDI TELEVISIVI DEI NETWORK TV USA, SIA ALL’INTERNO DEGLI IMPIANTI DI REGISTRAZIONE TV DELLA NASA.

    1,2 ) ERRORI DI ASTRONOMIA COMMESSI SIA DALLA NASA CHE DAI “DEBUNKER” COME @DIEGO TRYSTERO

    La Terra vista dalla Luna non si muove nel cielo, compie solo una lieve oscillazione che dura un mese, chiamata librazione, praticamente impercettibile per chi, come gli astronauti, si è trovato per tre giorni al massimo nelle zone centrali della faccia rivolta verso la Terra. Quindi una volta puntata l’antenna non ci si doveva più preoccupare perché la Terra non avrebbe cambiato posizione.

    La capra @Diego Trystero ignora che solo la Luna rivolgerebbe, sempre, la stessa faccia verso la Terra… ma la Terra, vista dalla Luna, ruota intorno al proprio asse con una velocità angolare (identica anche se osservata dalla Luna) pari a 360 ° in ca. 24 h solari cioè 729,2 10 –7 radianti al secondo , che corrispondono pressappoco a 15 ° all’ora.

    Cosa comporterebbe in termini di allineamento ottico tra la parabola del ROVER lunare e la parabola dell’osservatorio Radioastronomico di Parkes ?

    LA NECESSITA’ IMPERATIVA DI RIALLINEARE LA PARABOLA DEL ROVER LUNARE DI 10° OGNI 45 MINUTI CIRCA!

    A QUESTO SI CONSIDERI CHE DALLA LUNA I CONTINENTI TERRESTRI RUOTANO CON UNA INCLINAZIONE DI CIRCA 23°… TUTTAVIA IL MOTORE A GUIDA TELEMETRICA DELLA PARABOLA TV DEL ROVER… POTEVA MUOVERSI SOLO IN ORIZZONTALE !

    1.4) ULTERIORI ERRORI TECNOLOGICI DELLA NARRAZIONE STORICA FALSATA DELLE DIRETTE TV LUNARI DELLE MISSIONI APOLLO

    La parabola del Radiotelescopio di Parkes (come di tutti i restanti radiotelescopi) era del tipo ad “ILLUMINATORE CENTRALE” (prime focus).

    Il dipolo ricevente (illuminatore) coincide con Il fuoco ottico e si trova in asse con l’antenna e pertanto al centro di essa. Perciò il dipolo ricevente, per captare i segnali provenienti dalla Luna , è montato in corrispondenza del centro del disco paraboloide. Questo impone che il segnale televisivo irradiato dal ROVER lunare giaccia sullo stesso piano “visuale” del disco parabolico del radiotelescopio, ovvero allineato al piano del fuoco ottico del dipolo ricevente della parabola del radiotelescopio. Al minimo disallineamento (rotazione terrestre di 15 gradi orari, rotazione oltremodo inclinata, rispetto all’orizzonte lunare, di circa 23 gradi) il dipolo ricevente si troverebbe “offset” ovvero al di fuori del “fuoco” di massima concentrazione dell’energia elettromagnetica captata dalla parabola e fatta convergere verso l’illuminatore – dipolo – centrale all’asse di curvatura della parabola… ovvero… con disallineamento astronomico di pochi gradi si avrebbe una TOTALE PERDITA DEL SEGNALE TV.


    Piazza Duomo, oresumibylmente, funerali strage Banca Nazionale dell'Agricoltura, del 12 Dicembre 1969 in Piazza Fontana, il prossimo 12-12-21 il 52esimo anniversario ...
    Piazza Duomo, presumibilmente, funerali strage Banca Nazionale dell’Agricoltura, del 12 Dicembre 1969 in Piazza Fontana, il prossimo 12-12-21 il 52esimo anniversario …
    Milano Carrobbio-Ticinese. Via De Amicis, 1975, manifestazione per il diritto sociale alla casa. L'immagine evidenzia lo stridere dei contenuti sociali e politici della manifestazione con un'auto stile "cadillac americana" parcheggiata lungo la Via (davanti ad un noto garage di auto di lusso e sportive). Sono i contrasti di una Milano operaia, che contribui' allo sviluppo ed all'importanza di questa metropoli che sfrattava dal centro storico i suoi residenti per confinarli nelle periferie o per abbandonarli su una strada. Contrasti politico sociali che si inasprirono nel decennio successivo (anni '80 Milano da bere) e che divennero occasione e metodo negli anni della bolla immobiliare (anni 90-2000) per espellere dall'area metropolitana, diverse centinaia di migliaia di ex nativi e residenti. Un fenomeno che assunse proporzioni considerevoli nel periodo berlusconista.
    Milano Carrobbio-Ticinese. Immagine già postata nell’anno 2016. Via De Amicis, 1975, manifestazione per il diritto sociale alla casa. L’immagine evidenzia lo stridere dei contenuti sociali e politici della manifestazione con un’auto stile “cadillac americana” parcheggiata lungo la Via (davanti ad un noto garage di auto di lusso e sportive). Sono i contrasti di una Milano operaia, che contribui’ allo sviluppo ed all’importanza di questa metropoli che sfrattava dal centro storico i suoi residenti per confinarli nelle periferie o per abbandonarli su una strada. Contrasti politico sociali che si inasprirono nel decennio successivo (anni ’80 Milano da bere) e che divennero occasione e metodo negli anni della bolla immobiliare (anni 90-2000) per espellere dall’area metropolitana, diverse centinaia di migliaia di ex nativi e residenti. Un fenomeno che assunse proporzioni considerevoli nel periodo berlusconista.

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    https://www.alinari.it/it/dettaglio/ACA-F-051972-0000

    1956, Robecco sul Naviglio, attuale Città Metropolitana di Milano, veduta di Palazzo Archinto.

    Piùche un regalo dell'amico siamo nel serbatoio illimitato di raccolte civiche Comune di Milano...
    Più che un regalo dell’amico …siamo nel serbatoio illimitato di raccolte civiche Comune di Milano…molte di tali immagini diventano poi materia prima dell’azionariato milionario Facebook Italia di Milano Sparita e da ricordare e centinaia di homepage Facebook di quartiere e pagine Facebook sulla “””storia secolare di Milano”””.


    Fiera Campionaria 1951. Prototipo filobus Ansaldo San Giorgio.
    Fiera Campionaria 1951. Prototipo filobus Ansaldo San Giorgio.
    Ticinese, 1940. Posteria lungo l' Alzaia Naviglio Pavese.
    Ticinese, 1940. Posteria lungo l’ Alzaia Naviglio Pavese.

    BOLSONARO AD ANGUILLARA VENETA, PISTOIA, LE FIGURE CAPRINE DI MATTEO SALVINI E LA DISINFORMAZIONE STORICA (DOVUTA ANCHE A SCARSA COMPETENZA E/O ACCORDI “EDITORIALI” CON FACEBOOK U.S.A.) DI PAGINE FACEBOOK DEDICATE ALLA MILANO “VINTAGE” DI MARK ZUCKERBERG ED AI QUARTIERI, ANCHE “DA MILANO ALLA BARONA”…

    Nel merito dell’onore ai “caduti” brasiliani, in Italia, nel periodo bellico, nessun giornalota massone (il quasi 100% dell’ordine dei giornalisti) ha raccontato le cause della presenza di “caduti di guerra” di cittadinanza brasiliana.

    Si trattava di piloti di aerei bombardieri coordinati dall’aviazione militare Angloamericana che vennero utilizzati, prevalentemente, come avvenne con le forze aeree USA e Inglesi, per bombardare obiettivi civili (caseggiati, scuole, chiese, industrie non belliche). A volte, alcuni di questi bombardieri, o per esaurimento carburante, o per avarie ai motori… precipitava (non sempre tutti i membri dell’equipaggio riuscivano a salvarsi).

    Ci siamo dimenticati che l’Italia (soprattutto il nord Italia) non venne liberata dagli “alleati” ma dai Partigiani. Sino al 1945 gli “alleati” non misero piede in territorio nord Italiano… tranne sorvoli e bombardamenti con raid aerei… quindi più che una guerra di “fronte” fu una guerra tra Forze di Resistenza Partigiana e occupazione Nazifascista… ma non si tratto’ di eserciti di “posizione” USA-UK-Scozia-Australia-Brasile, etc…

    Considerato l’uso, sovente criminale, da parte USA e UK, delle forze aeree belliche internazionali “alleate”… ci sarebbe molto poco da commemorare tali eventi… che vennero celebrati persino in una nota pagina Facebook dedicata alla Barona… (2015) omettendo che le “forze alleate” non colpivano obiettivi militari, come da Convenzione di Ginevra imponeva… ma abitazioni, scuole, chiese, industrie, persino ospedali e fabbriche civili… allo scopo di esasperare la popolazione civile a ribellarsi contro l’occupazione Nazifascista… che gli “alleati” ben si guardavano dal reprimere militarmente… preferendo la “Strategia della tensione” mietuta facendo vittime tra i civili .

    Da molti anni corre voce, nelle homepage Facebook di Milano Sparita e “storia” dei quartieri, che stragi come la Scuola di Gorla, furono “tragici” errori e/o sgancio tecnico di ordigni bellici reso necessario per alleggerire i bombardieri in riserva di carburante… assolutamente falso e disinformativo!

    La “storia” revisionata da Lega e F.lli d’Italia e da Mark Zuckerberg, a volte, dipinge i criminali come eroi e viceversa.


    SUBNORMALI SI NASCE …E FACEBOOK ACCOMPAGNA IGNORANTI E AFFETTI DA DEFICIENZE COGNITIVE E CULTURALI… SECONDO LA LEGGE DELL’EREDITARIETA’ DEL MENDEL… MAI SI DIVENTA … ESSENDO CONGENITA E PARTE DEL “PATRIMONIO GENETICO” TRASMESSO TRA GENEALOGIE FAMIGLIARI…

    Ricordate la follower Facebook di Milano Sparita e da ricordare, Milano Vintage Quartieri della “Milano bene” (palazzi stile Liberty, torri Masterplan, etc…), attivismo estrema destra con periodici contenuti diffamatori, forse commissionati da informatori DIGOS, azionariato Facebook, populismo, sovranismo, negazionismo effetto serra, negazionismo COVID, integralismo cattolico, … con figlio che da operaio metalmeccanico, per “incanto”, dal 2011, si “convertì ” magicamente in brocker immobiliare e immobiliarista, rami finanziari e assicurativi… impossibile non pensare a linee di credito finanziario in riciclaggio…

    deficienze mentali azionisti facebook

    … il populismo di destra, filo petrolio, filo nucleare, filo carbonfossile… disdegna, sino al delirio fuorviante, la Transizione alle fonti energetiche rinnovabili.

    Tale odio è talmente viscerale che si confondono i Primi Ministri dei più 20 paesi economicamente più “ricchi e potenti” con Militanti Ecologisti

    Alla “sciura” sovranista populista ex meneghina trasferitasi in Centro Italia dovremmo ricordare che Biden, Johnson, Merkel, Draghi, etc… NON SONO ECOLOGISTI MA LEADER DI NAZIONI “CANAGLIA”…ovviamente usano JET Presidenziali e automobili blindate a benzina… per organizzarsi in Meeting Mondiali FARLOCCHI dove fingono di promettere una rivoluzione radicale del modo di produrre energia, tecnologia, cibo, farmaci, etc … ad EMISSIONI CO2 e Composti Aromatici da idrocarburi ZERO… promesse annunciate e volontaramente non mantenute… decennio dopo decennio!



    Si coclude la "passerella" degli ex stabilimenti e area di collaudo e formazione personale IBM e cliebti aziende che acquistavano sistemi meccanografici di tale transnazionale USA, presente, in Italia, almeno dal 1936. Rottole-Lambrate, veduta aerea degli stabilimenti IBM, nell'isolato compreso yta Via Carnia, Piazza Udine, Via Tolmezzo, primi anni '60 del 900. Si ricorda che IBM e la partner Mtcrosoft, malgrado siano "storicamente" le multinazionali che inventarono e diffusero i PC Personsl Computer... nei fatti vennero orecedute, sin dal 1962, dalla italiana OLIVETTI... e negli anni '70 dalla medesima Apple (Macintosh). Apple commercializzoì, sin dal 1977, i suoi primi Personal Computer Apple II con un'architettura successivamente adottata, dal 1980-81 da IBM, la differenza primaria, tra i due prodotti consisteva nelle differenti CPU adottate e nella preesistente scheda grafica a colori presente nelle configurazioni Apple.... inizialmente assente nei pc IBM 5150 con CPU Intel 8088...
    Si conclude la “passerella” degli ex stabilimenti e area di collaudo e formazione personale IBM e clienti aziende acquirenti dei sistemi meccanografici di tale transnazionale USA, presente, in Italia, almeno dal 1936. Rottole-Lambrate, veduta aerea degli stabilimenti IBM, nell’isolato compreso tra Via Carnia, Piazza Udine e Via Tolmezzo, primi anni ’60 del 900. Si ricorda che IBM e la partner Microsoft, malgrado siano “storicamente” le multinazionali che inventarono e diffusero i primi PC Personal Computer… nei fatti vennero precedute, sin dal 1962, dalla italiana OLIVETTI (Programma 101)… e negli anni ’70 dalla medesima Apple (Macintosh). Apple commercializzò, sin dal 1977, i suoi primi Personal Computer Apple II con un’architettura successivamente adottata, dal 1980-81, anche da IBM. La differenza primaria, tra i due prodotti, consisteva nelle differenti CPU adottate e nella preesistente scheda grafica a colori presente nelle configurazioni Apple…. inizialmente assente nei pc IBM 5150 con CPU Intel 8088…

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    https://formiche.net/2021/10/milano-iac-spazio/

    Milano, ospiterà, nel 2024, la 75esima edizione del Congresso astronautico internazionale.

    … tuttavia quante menzogne storiche e fake news popolano la storia delle missioni astronautiche, soprattutto NASA, dal 1959 ad oggi ?

    … prossimamente alcune delle presunte falsità che popolarono le Missioni Apollo sino al, si crede, mai avvenuto sbarco della NASA sul suolo lunare.

    Come “antipasto”, per il momento, gli errori commessi dai divulgatori “scientifici” nel merito della Missione ESA “Rosetta” ed il fallito atterraggio della Sonda Lander Philae sulla Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, nell’ormai lontano Novembre 2014.

    Che vi siano stati problemi tecnici nella fase di atterraggio Sonda Philae, dopo il suo sgancio dalla Sonda Spaziale Rosetta… non fu un segreto… ma siamo sicuri che le cronache “spaziali” dell’evento siano matematicamente attendibili e dimostrabili ?

    Alcuni calcoli di fisica gravitazionale smentirebbero i dati ufficiali.

    Per comprendere al meglio si deve cominciare dal calcolo della cosiddetta “Velocità di fuga minima” alla superficie del debolissimo campo gravitazionale di 67P/Churyumov-Gerasimenko (1,0 x 10^-3 m/s^2) pari ad un decimillesimo della gravità terrestre.

    67P/Churyumov-Gerasimenko ha una forma irregolare (la sua sagoma ricorda una paperella) e conseguentemente un campo gravitazionale a sua volta irregolare con un diametro minimo di circa 3500 metri ed uno massimo di circa 4000 metri.

    Assumendo una dimensione (non sferica come lo sarebbero pianeti e lune) media di circa 3750 metri, la sua velocità media di fuga (la velocità di allontanamento, dalla superficie, per sfuggire definitivamente dal suo campo gravitazionale) sarà di :

    {\displaystyle \mathrm {v} _{f}={\sqrt {\frac {2GM}{r}}}\equiv {\sqrt {\frac {2\mu }{r}}}}

    dove G sarebbe la Costante di gravitazione Universale, pari a {\displaystyle G=6,67\times 10^{-11}{\frac {{\text{N m}}^{2}}{{\text{kg}}^{2}}}}

    M la massa della cometa, prossima a (1±0,1)×10^13 kg

    r il raggio medio, pari ad 1/2 della dimensione media, pari a 1.875 m

    Vf = circa 0,843 m/s

    …nei resoconti ufficiali https://it.wikipedia.org/wiki/Philae_(sonda_spaziale)

    verrebbe dichiarata https://it.wikipedia.org/wiki/Philae_(sonda_spaziale)#L’atterraggio

    una velocità di impatto al suolo di circa 1 m/s.

    I resoconti ufficiali dei dati di telemetria riportano due principali problemi tecnici all’origine del mancato ancoraggio della Sonda Philae al suolo cometario.

    1 Mancato funzionamento degli arpioni di ancoraggio.

    2 Mancato azionamento dei retrorazzi frenanti di ausilio alla fase di discesa ed atterraggio al suolo.

    Si dichiara che per effetto di tali malfunzionamenti, ai quali si aggiungerebbe un “inatteso” suolo “soffice”, la sonda subì un primo rimbalzo in direzione di allontanamento dal suolo (non sono noti parametri balistici quali l’angolo di rimbalzo iniziale in un presunto volo parabolico generato da un urto anelastico con trasferimento, parziale, al suolo, di parte dell’energia cinetica di impatto).

    Nel primo rimbalzo (con una velocità Vo iniziale di 0,38 m/s) si dichiara che l’altezza massima di gittata raggiunse 1000 metri dal suolo per un tempo t di sorvolo di 1 ora e 51 minuti, pari a circa 5436 secondi.

    Qualche breve e semplice calcolo della quota massima di un volo parabolico smentirebbe i dati cinematici ufficialmente pubblicati.

    Con una Vo iniziale di 0,38 m/s avremo, nell’ordine:

    t tempo di volo parabolico

    t = 2 Vo x sin θ/g

    non essendo noto l’angolo sin θ di inclinazione iniziale della traiettoria di rimbalzo, si assume un valore ideale di 45 gradi, pari a sin 0,7071

    t = 537 s (al posto di 5436 s)

    … per la quota massima descritta nella parabola di moto Hmax =

    … per l’altezza massima di volo… Hmax = Vo^2 x sin^2 θ/2g = 36,1 metri (al posto di 1000 m)

    Applicando, invece, in risoluzione inversa, per Vo (incognita), il valore di Hmax 1000 m dichiarato si ricaverebbe una velocità iniziale Vo di rimbalzo pari a circa 1,42 m/s (al posto di 0,38 m/s)

    Applicando, in risoluzione inversa, per Vo (incognita), il valore di t max 5436 s

    otteniamo t = circa 3,83 m/s

    L’identica versione ufficiale (apparentemente errata) la ritroviamo anche nella versione Inglese di Wikipedia

    https://en.wikipedia.org/wiki/Philae_(spacecraft)#Landing_events

    Nei calcoli sopra effettuati sono stati trascurati altri parametri fisici come l’eventuale momento angolare rotatorio assunto dal Lander Philae durante la fase di “rinculo balistico” (condizione che avrebbe ulteriormente ridotto lunghezza, altezza e tempi di gittata).

    E’ probabile che ESA, avendo imparato, storicamente dalla NASA, a mentire sui propri fallimenti, nasconda, da anni, il fallimento esplorativo del Lander Philae… malgrado i fallimenti tecnici siano sempre stati, nella storia delle scienze aerospaziali, molto frequenti.

    Non si esclude che per effetto del mancato azionamento dei retrorazzi di frenata assistita all’impatto col suolo, la velocità di impatto fosse superiore a quella prevista e che l’urto anelastico al suolo abbia trasferito al Lander una quantità di moto prossima se non superiore alla velocità di fuga Vf di circa 0, 84 m/s, con l’effetto di un “rinculo balistico” capace di rilanciare il Lander verso lo spazio siderale, fuggendo irreversibilmente dal campo gravitazionale della Cometa 67P.

    … che dire ?… BALLE SPAZIALI ? … come da 60 anni la stessa NASA si rese protagonista …


    immagine condivisa tramite puntamento esterno al link

    https://slideplayer.it/slide/14032419/86/images/7

    Rottole-Lambrate, 1941, Business International Machines di Via Tolmezzo. Orti di guerra all’interno dello stabilimento BIM, nel dopoguerra diverrà IBM.

    Quando l’IBM aveva per acronimo BIM, Business International Machines

    Triste e tragico Ventennio Fascista, fonti fotografiche non verificabili…

    BIM, successivamente IBM, 1934-1938, Rottole, Lambrate, Via Tolmezzo, Piazza Udine, Business International Machines…

    immagini condivise tramite puntamento al link esterno:

    https://slideplayer.it/slide/14032419/86/images/3

    Rottole-Lambrate, Via Tolmezzo- Piazza Udine, 1934 circa. Inizio lavori fondamenta, BIM, poi IBM Italia

    https://slideplayer.it/slide/14032419/86/images/4

    “Cena aziendale” BIM, futura IBM Italia, 1938, Rottole-Lambrate, Via Tolmezzo-Piazza Udine.

    immagine condivisa tramite puntamento al link esterno:

    https://i.ebayimg.com/images/g/TrEAAOSw8vpfd0Si

    Milano, 1942. Luogo presunto, Porta Ticinese, Portone di ingresso della Chiesa di San Gottardo al Corso ‽ (nel sito ebay della raccolta fotografica iCHARTA, raccolta commerciale di immagini in vendita tramite licenza d’uso, apparirebbe la didascalia “Milano, 1942, matrimonio Montanelli e Margarethe de Colins de Tarsienn escono da Gottardo…”. Quindi un’immagine del periodo bellico che immortalerebbe il matrimonio tra Indro Montanelli e Margarethe de Colins de Tarsienn (Montanelli era un’ambigua e controversa figura del giornalismo italiano e milanese, prima una sua ultraventennale e fervente adesione al fascismo colonialista e razzista di Mussolini, dal Febbraio 1944, ad un anno dalla “Liberazione”, espresse insofferenza verso il Governo Badoglio II, in forma palesemente tardiva, e per questo venne incarcerato a San Vittore, per qualche mese, insieme alla moglie, rea di non averne denunciato le presunte idee antifasciste dell’ultima ora).



    LE BUFALE DEL GOVERNO MATTARELLA-DRAGHI

    Elencare tutte le bugie propagandistiche di questo Governo “tecnico” che in una Italia impoverita dal periodo COVID-19 sta procedendo a rincari sui prezzi dei beni alimentari al consumo ed allo scarico oneri dei costi di trasformazione e smaltimento della “materia prima Petrolio” in prodotti distillati in raffinerie per uso Produzione energia elettrica, così come l’utilizzo di gas naturale per produzione elettrica (rincaro bollette luce e gas) diverrebbe cosa quasi impossibile.

    Limitiamoci alla Fake News dello “switch-off” del “vecchio standard TV DVB T verso il nuovo segnale con tecnologia e algoritmi DVB T2…

    Dopo quasi 1 anno di comunicati Ministeriali che preannunciavano l’oscuramento del primo Standard di DTT (Televisione Digitale Terrestre) dal 20-10-21, la realtà dei fatti rivela che per il momento lo Standard DVB T non verrà oscurato limitandosi al solo spegnimento dei ponti radio che dal 2009-11 irradiano segnali in digitale ma col vecchio Standard “SD”, ovvero Standard Definition PAL (il passaggio dall’analogico al digitale, avvenuto tra il 2009 e 2011, non introdusse l’alta definizione HD a 16:9 ma il preesistente Standard PAL 4:3 emulato… che l’elettronica dei televisori LCD di vecchia ed attuale generazione allarga in simil formato 16:9 a bassa definizione).

    Quanto sopra, tradotto in termini pratici, comporta che sino al 2023 (anno nel quale dovrebbe avvenre la vera migrazione verso il nuovo protocollo DVB T2) i televisori DTT DVB T con standard SD e HD DVB T funzioneranno regolarmente … e riceveranno tutti i canali ex SD convertiti in HD.

    Appare charo che l’aver indotto milioni di italiani alla sostituzione prematura dei televisori digitali DTT DVB T e/o all’inutile acquisto di Decoder DTT DVB T2 “costretti” a funzionare col vecchio standard T1 … sia e rappresenti uno spreco di risorse economiche individuali che contribuiranno unicamente alla crescita dei PIL di Cina e Sud Corea, ovvero le Nazioni dove si producono i televisori digitali…


    Piazza Missori, fine anni '20 del 900. In evedenza la Basilica di San Giovanni in Conca, seccessivamente demolita nell'immediato dopoguerra.
    Piazza Missori, fine anni ’20 del 900. In evidenza la Basilica di San Giovanni in Conca, successivamente demolita nell’immediato dopoguerra.

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    Alcune integrazioni all’articolo MICROSOFT e BILL GATES, una storia di precarizzazione selvaggia del mercato lavorativo italiano (e non solo nell’ambito informatico) postato negli scorsi giorni :

    MICROSOFT si caratterizzo’, nel passato, come nel periodo attuale, per essere una multinazionale produttrice e distributrice di Sistemi Operatvi obsoleti e funzionalmente imitati da piattaforme concorrenti. Si consideri che i protocolli di connettività internet nacquero verso il 1968/69 all’interno del progetto universitario-militare ARPAnet, rete telematica sperimentale che si prefisse il compito di connettere calcolatori universitari, di aziende private USA committenti di progetti e ricerche in campo militare, rete di difesa missilistica, spionaggio satellitare e ricognizione satellitare ad uso sia scientifico che meteorologico, e i centri di elaborazione dati di Basi Militari e missilistiche sparse in territorio statunitense.

    Tali tecnologie vennero sviluppate, principalmente, con sistemi e reti operative UNIX e con esse la suite di protocolli TCP/IP sviluppati all’interno del progetto Defense Advanced Research Project Agency.

    ARPAnet era operativa, sin dai primi anni ’70, con calcolatori in ambiente UNIX equipaggiati con microprocessori Motorola (architettura successivamente, quasi del tutto emulata da Microsoft tramite la partner INTEL a partire dal 1980) e dispositivi Modem di connessione TCP/IP.

    I Personal Computer IBM-Microsoft furono privi di funzionalità e dispositivi di connessione (sia per reti aziendali locali, sia verso ARPAnet>Internet) sino al 1995. Solo con le versioni Windows 95 e Windows Server e Workstation 3.5/4.0, Microsoft colmava un divario di circa 25 anni esistente tra la medesima e le tecnologie UNIX.

    Si consideri, infine, che il protocollo web ipertestuale http in codice di formattazione HTML venne concepito da Tim Berners Lee tra il 1988 e ’89 presso il CERN di Ginevra e che i primi “navigatori” (browser) internet furono inizialmente implementati nelle workstation Sun-Solaris (UNIX) su compilazione dei Codici Sorgente della National Center for Supercomputing Applications (NCSA). Il primo browser, rilasciato tra il 1992 e ’93, si chiamava Mosaic. Microsoft cercò di implementarlo, con scarso successo, nel sottoprogramma grafiico Windows 3.x ma solo con l’avvento di Windows 95 e Windows for wokstation 4.0, la vera connettività verso ex ARPAnet (dal 1993 internet) fu resa possibile (non prima che Microsoft ideo’, tramite imitazione funzionale di Mosaic, il “suo” Internet Explorer, verso l’Agosto del 1995).


    SISMA MAGGIO-LUGLIO 2012, MODENESE E MANTOVANO:

    Alcuni giorni fa, in questo sito, venne evidenziata una forma di cattiva informazione delle rubriche giornalistiche del TGR Lombardia (nel merito della riclassificazione del Mantovano da area di sismicitità medio-bassa a medio-alta).

    Nonostante le cronologie ufficiali sulle cause “naturali” del sisma sopra accennato, neghino, non solo correlazioni tra trivellazioni ispettive per la ricerca di gas naturale… ma anche correlazioni tra sisma e possibile utilizzo di cavità naturali come volume di stoccaggio gas (arrivando a sostenere che tali progetti non furono mai attuati, limitandosi a forme di pura progettazione teorica) ESISTE un Decreto Legge Attuativo del 2011 (autorizzazione del Ministero dell’Ambiente) che autorizzava, nel territorio luogo di epicentri sismici, L’AVVIO DELLO STOCCAGGIO SOTTERRANEO DI GAS NATURALE.

    http://www.tanker-enemy.com/PDF/Gas_Emilia_decreto_17_02_12_32.pdf

    …per completezza… dato che l’essere confusi per cazzari complottisti sarebbe molto facile e probabile… tuttavia …

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    Barona anno 2000, confinante con Chiesa Rossa, Alzaia Naviglio Pavese (oltre la Conca Fallata), fotogramma del film "Chiedimi se sono felice".
    Assago, attuale Città Metropolitana di Milano, anno 2000, Alzaia Naviglio Pavese (molto oltre la Conca Fallata), fotogramma del film “Chiedimi se sono felice”.

    immagine condivisa tramite puntamento al link esterno:

    https://www.alamy.it/foto-immagine-turbigo-italia-03-12-2014-turbigo-centrale-termoelettrica-sul-naviglio-grande-in-lombardia-in-provincia-di-milano-camini-salire-verso-il-cielo-177571502.htm

    Immagine contemporanea delle origini del Naviglio Grande. Città Metropolitana di Milano, Turbigo, emissioni di gas serra “storici” (centrale termoelettrica ad olio combustibile, successivamente ricinvertita a Metano, attiva dal 1928, Ventennio Fascista) in territori a coltivazione agricola, Centrale Termoelettrica di Turbigo. Le emissioni, indipendentemente dalle, soventi, poco credibili attestazioni delle Agenzie Regionali per l’ Ambiente, dalle autocertificazioni di sostenibilità ambientale delle lobby petrolifere che gestiscono e/o forniscono oli per combustione e/o metanodotti ad impianti a basso rendimento energetico, sono TASSATIVAMENTE CO2, (consegue che tali emissioni non si limitino ai cicli di combustione termica per alimentare cineticamente le turbine collegate agli alternatori…) ma si estendano anche agli impianti (dislocati in altri siti) di raffinazione greggio, in olio combustibile, siti di raffinazione dove la CO2 emessa nelle fasi di trasformazione si abbina alla emissione di cancerogeni Composti Aromatici. L’attuale rincaro bollette, rispetto alle idiozie pubblicate dai giornalisti su bozze governative, disinformazione che verrebbe rafforzata, anche, da un noto soggetto pluripregiudicato di origine ‘ndranghetista, stanziato a Genova, informatore e collaboratore DIGOS, abusivo delle professioni Universitarie in Genova (fisica, astrofisica) nel libro paga dello staff del social net Quora Italia (centinaia di falsi multiaccount, il fake nick principale @Pietro Genovese), è dovuto all’aver riversato, sull’utenza, i costi di produzione e smaltimento di energia elettrica prodotta da petrolio raffinato e dai rincari di metano importato dalls Russia.

    Si è scelta, come esempio, la centrale di Turbigo, per una ragione molto elementare. Tutti gli impianti di raffineria (trasformazione petroli) e tutti gli impianti di combustione olio derivato dal greggio, e/o metano, sorti ad ovest di Milano, determinano, per una costanza degli schemi di circolazione atmosferica a basse quote, ovvero di una direzione, ovest-sud ovest verso est-nord est… una confluenza delle emissioni in direzione anche di Milano.

    Sempre per tali ragioni, la Centrale Termoelettrica di Tavazzano, pur trovandosi ad una manciata di km oltre i confini sud-orientali della Città Metropolitana di Milano, avrebbe, verso tale città, un impatto meno inquinante (le emissioni si convogliano, pero’, verso l’est della Provincia di Lodi e la bassa bergamasca).

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    Restando nel tema dell’ inquinamento metropolitano… (un tempo peggiore di quello attuale, pur con danni climatici non ancora attivi, come oggi) una immagine presumibilmente degli anni ’70, vicinanze Stazione Sesto San Giovanni Ferrovie dello Stato, ciminiere Industrie Falck

    immagine condivisa tramite puntamento al link esterno:

    Silvestre Loconsolo, 1921 – 2020


    Pratocentenaro, 1977. Esondazione Seveso il Largo San Dionigi in Pratocentenaro.
    Pratocentenaro, 1977. Esondazione Seveso, Largo San Dionigi in Pratocentenaro.

    Piccoli Segreti di Stato, interessi di multinazionali pertolifere USA-UK-IT, sub appalti mafie a livello Nazionale (raffinerie siciliane ma anche del Nord Italia con sub appalti in odore di mafia), inquinamento ambientale legalizzato.

    https://lavialibera.libera.it/it-schede-371-contrabbando_petrolio_pompe_bianche_criminalita

    Quacuno ricorderà la Strage di Viareggio del 29 Giugno 2009.

    Dopo 12 anni nessuna condanna definitiva, tutto in prescrizione…

    Molte trasmissioni televisive giornalistiche, soprattutto RAI 3, dedicarono ore ed ore di servizi d’inchiesta sulle cause reali dell’incidente.

    Ufficialmente le responsabilità sono di RFI-Ferrovie dello Stato, tuttavia, in 12 anni, non si sarebbe evidenziata a sufficienza la presenza di sub appalti di Ferrovie dello Stato verso compagnie ferroviarie pubbliche straniere, come Deutsche Bahn, nella gestione di materiale rotabile e di trazione ferroviaria in uso nel trasporto di GPL, carburanti, olio combustibile per centrali termoelettriche.

    Il deragliamento ferroviario di Viareggio fu la conseguenza dell’uso di materiale rotabile soggetto a scarsa manutenzione e vetusto.

    Soprassedendo sulla decennale mancanza di controlli sulla sicurezza e sullo stato di manutenzione di linee ferroviarie e materiale rotabile dell’ex FS ivi inclusi i sub appalti aggiudicati a compagnie ferroviarie straniere… soprassedendo ai danni ambientali, economici, di radicazione mafiosa nel settore della logistica della raffinazione petrolifera e nel trasporto di carburanti dalle raffinerie ai distributori… nessuno sa… e nessun giornalista, in 12 anni, mai disse …che l’impianto di raffinazione da dove partì il convoglio ferroviario, verso la Provincia di Caserta, giace a circa 300 metri dal confine occidentale della Città Metropolitana di Milano (in pratica, la raffineria di San Martino, è separata dall’alveo del fiume Ticino rispetto ai confini regionali, amministrativi e metropolitani di Lombardia, città di Magenta e Città Metropolitana di Milano).

    L’impianto , più volte suquestrato dalla Magistratura nel passato, luogo di inquinamento e incidenti ed esplosioni, ovvero inquinamento di parte della Lombardia occidentale e parte Piemonte orientale, dista, in linea d’area, dai confini comunali di Milano, circa 23 km, meno di 300 metri dai confini dell’ area metropolitana.

    La circolazione climatica della pianura padana e della Lombardia occidentale vede la costanza di un sistema di circolazione atmosferica, a basse quote, dai quadranti occidentali-sud occidentali, verso est-nord est… conseguenza diretta (ma poco nota) vorrebbe che le emissioni, inevitabilmente inquinanti, oltrepassino, con una certa frequenza, prossima ai 300 giorni solari, il Ticino, per convogliare verso il magentino sino a sfiorare i confini comunali di Milano (già ammorbati da qualche impianto di raffinazione ancora esistente a Rho).

    In tema di lobby petrolifere si ricorda che Milano dista qualche decina di km dalla Centrale Termoelettrica di Turbigo. Alla stessa latitudine, circa 10 km più ad ovest, in Piemonte, un’altra centrale a Metanoemette gas serra e residui di combustione fossile nelle vicinane di Novara. Sia chiaro che anche per i migliori impianti di filtraggio e raccolta prodotti di combustione (ossidi di azoto e biossidi di zolfo, oltre alla limitazione di CO2) una percentuale di tali emissioni verrebbe, inevitabilmente, diffusa in atmosfera.

    Ovviamente non si deve dimenticare la nota, equivalente ed inquinante Centrale di Tavazzano-Montanaso Lombardo, ex Provincia di Milano, dal 1992 provincia di Lodi. Nel caso di quest’ultima, tuttavia, le emissioni si propagano, soprattutto, verso Lodi e la bassa Bergamasca.

    Uno scenario di produzione di gas serra e composti “aromatici” cancerogeni &raffineria di San Martino), alle porte di Milano, da decenni e decenni sconosciuto al gregge di pecore che vi risiede (noto, invece, ad amministratori locali, agenzie ARPA, ENEL, Lobby Petrolifere)… che vede anche fenomeni di sospetta falsificazione dati di monitoraggio ambientale ARPA, ed ormai “ultradecennali” “pastette” alle giunte dei comuni Lombardo Piemontesi limitrofi a raffinerie inquinanti e centrali a olio combustibile, altrettanto inquinanti.

    L’utopia ingannevole che Milano possa diventare una sorta di oasi ecologica si infrange con la presenza di bombe ecologiche site a meno di 25 km dai confini comunali.

    Non si annovera la nota raffineria ENI di Sannazzaro dè Burgondi a sud di Pavia… in quel caso, soprattutto la citta’ di Pavia, sarebbe l’area metropolitana piu’ esposta, sia nell’emissione di inquinanti, sia in concomitanza dei frequenti incidenti che si verificano in tale impianto.

    Dovremmo anche ricordarci che alcune delle località elencate, oltre che essere parte di un clima locale che coinvolge la stessa Milano… sono anche terre di coltivazione del riso… riso nero… ma non sarebbe nero di seppia…

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    http://fotografieincomune.comune.milano.it/FotografieInComune/dettagliofotografia/SUP-3a120-0000019?context=photoByAuthor&position=9&contextRefValue1=Calzolari,%20Icilio

    Piazza della Scala, 1870 circa, e galleria Vittorio Emanuele.

    Autore immagine Icilio Calzolari.

    Isola Garibaldi, 2000. Una irriconoscibile Via Gaetano de Castillia a circa 4 anni dal finanziamento immobiliaristi Italo-USA del Masterplan voluto anche da Berlusconi, Albertini e Moratti . Fotogramma del film "Chiedimi se sono felice" .
    Isola Garibaldi, 2000. Una irriconoscibile Via Gaetano de Castillia a circa 4 anni dal finanziamento immobiliaristi Italo-USA del Masterplan-Maremoto-Tsunami voluto anche, e soprattutto, da Berlusconi, Albertini e Moratti . Fotogramma del film “Chiedimi se sono felice” .

    ERA UN FATTO, GIURIDICAMENTE DIMOSTRABILE, CHE DIETRO L’ATM E DIPARTIMENTI COMUNE MILANO, VI FOSSE QUALCHE UTENTE MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY … ERA E SAREBBE, ALTRETTANTO DIMOSTRABILE CHE DIETRO L’AZIONARIATO FACEBOOK DI QUARTIERI SPARITI E MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK… VI FOSSERO E VI SAREBBERO, SEMPRE GLI STESSI PERSONAGGI… QUANTO SOTTO ALLEGATO LO DIMOSTRA PER L’ENNESIMA VOLTA !

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5230

    milano sparita ssc facebook

    …UN FLUSSO PERMANENTE DI IMMAGINI INEDITE DI PROBABILE ORIGINE RACCOLTE CIVICHE DEL COMUNE DI MILANO E DELL’ARCHIVIO STORICO ATM, CEDUTO DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY A MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK !

    SAREBBE INTERESSANTE CAPIRE SE BEPPE SALA SIA INFORMATO SU FATTI IN CORSO DA QUASI 12 ANNI…


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    https://www.alamy.com/the-naviglio-grande-under-the-snow-milan-1958-image233878295.html

    Darsena, Porta Ticinese, 1958. Naviglio Grande e Ripa di Porta Ticinese innevati dallo storico gelo invernale del 1958.

    TGR e BGR Lombardia (considerazioni analoghe per il resto dei notiziari regionali in territorio Italiano)

    L’Italia contemporanea non si differenzia dal pregresso Regime Fascista in termini di controllo dell’informazione, per mano dell’ordine dei giornalisti,censura e disinormazione (ruoli di potere assolti anche dai social network, inclusi Milano Sparita e da ricordare e Quartieri vintage Facebook).

    Pochi sanno che il contenuto di notiziari, servizi giornalistici e informazione in carta stampata-web, viene concordato e persino abbozzato, da Prefetti, Questori, DIGOS, AISI-AISE, magistrati, aziende come ENI-SNAM-ENEL, multinazionali, etc… ovvero un livello di informazione al pari del passato Ventennio Fascista.

    L’ormai dimenticato sisma Lombardo-Emiliano del periodo Maggio-Luglio 2012, come sostenuto da ricerche e letterature indipendenti dal maxi faldone, in lingua Inglese, commissionato a suo tempo dalla Regione Emilia Romagna, che negava ogni correlazione tra sciami sismici e Stoccaggio di gas naturale nelle cavità dell’anticlinale di Mirandola, ebbe come fenomeno fisico scatenante la pressione fluidostatica esercitata dall’aver stoccato riserve di gas all’interno di cavità naturali nel Modenese, ovvero cavità geologiche presenti nell’aniclinale vicino a Mirandola.

    Quindi la sismicità anomala tra il Modenese ed il Mantovano (con ripercussioni un pò in tutto il Nord Italia, dove anche la stessa Milano fu luogo di sismi di intensità anomala, percepiti sino a Torino e nel Canton Ticino-CH), non fece parte di una sismicità statistica ma di un evento mai registrato prima.

    Lo sciame sismico non venne, come erroneamente creduto da fonti indipendenti di dubbia credibilità, generato da attivita di estrazione petrolifera (fracking), non essendoci, in tale periodo, in corso alcuna attività di estrazione petrolifera di quel genere nella zona, ma dall’aver stoccato metano all’interno di cavità naturali.

    Quando, dopo 10 anni dall’evento sismico, i proverbiali ritardi nel completamento della ricostruzione abitativa affliggerebbero, tutt’oggi, la popolazione del Modenese e del Mantovano, imponendo una riclassificazione delle aree interessate, da livello di pericolosità medio-bassa a livello elevato, imponendo, oltremodo, costi supplementari di edilizia anti-sismica… ci si dovrebbe ricordare delle reali cause det terremoti Mantovani e Modenesi del 2012.


    Linra di confine Ticinese-Barona. Febbraio 1994, Viale Cassala. vicinaze Piazzale delle Milizie, Chiesa di San Cristoforo.
    Linra di confine Ticinese-Barona. Febbraio 1994, Viale Cassala. vicinaze Piazzale delle Milizie, Chiesa di San Cristoforo.

    MICROSOFT e BILL GATES, una storia di precarizzazione selvaggia del mercato lavorativo italiano (e non solo nell’ambito informatico) : Parte Terza finale.

    L’ultima parte, dedicata al doloroso capitolo delle origini della precarietà semiqualificata, fa emergere uno scenario lavorativo ed esistenziale (dei comparti di pseudoconsulenza informatica, che per riflesso avrebbe precarizzato anche altri settori strategici, come le consulenze bancario-finanziarie e studi professionali di architettura) dominato, non solo, da un esercito di precari privi di quelle referenze clientelari che permetterebbero, loro, di eludere decenni di esperienze professionali frustranti e sotoopagate… ma l’esistenza di uno scenario Nazionale di frodi professionali che Microsoft medesima avrebbe, consapevolmente o meno, contribuito a diffondere nella sottocultura aziendale, ovvero la pratica di “risparmio” dei budget aziendali (al posto di costosi contratti di mantenimento di piattaforme informatiche proprietarie, si recluterebbero risorse umane in regime di Body Rental, da utilizzarsi al posto di onerose e impegnative forme di consulenza qualificata, oggi sempre meno diffusa in cambio del reclutamento di pseudo “specialist” recuperati tramite selezioni di candidati dai web “cercalavoro”, candidature sempre meno attuabili vista l’escalation di qualifiche e specializzazioni pretese, a fronte della negazione di percorsi formativi a cura di quella miriade di società caporalato delle quali si sarebbe descritta natura ed origine…).


    Non è la fogna a cielo aperto dei profili Facebook dei follower di Milano Sparita e da ricordare , alle quali si aggiungerebbero centinaia di homeepage facebook di quartieri, militande Lega, F.lli d'Italia, neofascismo, etc... 1994, tra Porta Venezia e Benedetto Marcello. Colonie di gatti randagi sui tetti dei caseggiati prospicienti a Corso Buenos Aires, Via Vitruvio, Piazza Lima. Fonte proprietaria.
    Non è la fogna a cielo aperto dei profili Facebook dei follower di Milano Sparita e da ricordare , alle quali si aggiungerebbero centinaia di homepage facebook di quartieri, militanze Lega, F.lli d’Italia, neofascismo, PD, etc… 1994, tra Porta Venezia e Benedetto Marcello. Colonie di gatti randagi sui tetti dei caseggiati prospicienti a Corso Buenos Aires, Via Vitruvio, Piazza Lima. Fonte proprietaria.
    Barona, Ronchetto sul Naviglio, Marzo 1995. Incrocio Via Enna, Via Buccinasco, Via San Colombano. In quasi 27 anni quasi tutto come prima, tranne gli alberi (un tempo assenti) ai cigli della strada, lampioni stradali differenti ed un cartellone pubblicitario oggi assente. Purtroppo, siamo molto vicini a Buccinasco, definita la Plati' ndranghetista del nord Italia.
    Barona, Ronchetto sul Naviglio, Marzo 1995. Incrocio Via Enna, Via Buccinasco, Via San Colombano. In quasi 27 anni quasi tutto come prima, tranne gli alberi (un tempo assenti) ai cigli della strada, lampioni stradali differenti ed un cartellone pubblicitario oggi assente. Purtroppo, siamo molto vicini a Buccinasco, definita la Plati’ ndranghetista del nord Italia.

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    MICROSOFT e BILL GATES, una storia di precarizzazione selvaggia del mercato lavorativo italiano (e non solo nell’ambito informatico) : Parte Seconda

    Appurato che Microsoft abbia formalmente ridimensionato l’assistenza e la manutenzione “proprietaria” dei sistemi informativi aziendali, di telecomunicazione e industriali (riducendola solo al cosiddetto “lato server” con un numero di apparati “proprietari” sempre piu’ limitato essendo, in parte, le medesime ex case madri competitor di Microsoft… a partire da IBM, includendo anche l’ambiente UNIX, orientate, la dove possibile, alle virtualizzazioni che sempre avverrebbero su piattaforme base Windows Server), appurato che Microsoft abbia favorito, per orientare il mercato dell’Office Automation verso di se, monopolizzandolo, incentivando l’Information Techonology “in affidamento”, ovvero aziende, anche multinazionali, effettuano automanutenzione e assistenza con personale dipendente interno e non più mediato da case madri (oggi la “mediazione” si limita alle implementazioni “storage”, fortemente proprietarie… tuttavia anche per esse si cerca di scaricare la “maintenance” su disoccupati cronici di incompleta e infelice autoformazione informatica “on the job” (appresa lavorando)), ci dovremmo chiedere (limitatamente al panorama italiano) come sia stata possibile questa macelleria sociale e carneficina-mattatoio di professioni e aspiranti professionisti eternamente sguatteri precari presi in prestito (body rental) nelle aziende (per risanare le loro inefficienze gestionali, sia informatiche che generali di scarsa produttività delle aziende italiane e di Milano) ?

    Dal punto di vista lobbistico, sin dall’imediato “scoppio” di Tangentopoli, Microsoft, Mediaset, Finmeccanica, Fincantieri, Telecom, IBM, Vodafone, 3, Banche, Assicurazioni e Immobiliari e molto altro ancora… finanziarono DS insieme a Forza Italia (autofinanziata da Mediaset) e Lega Nord (esistono libri contabili dei quali la controinformazione giornalistica, soprattutto RAI 3, si occupò , circa, una decina di anni fa).

    Tali Lobby riuscirono ad ottenere, dall’attuale PD (DS+Ulivo), nell’ordine:

    1997 Pacchetto Ministro Lavoro e Politiche Sociali Treu (introduzione Agenzie Interinali, Contratti precari di Collaborazione Coordinata e Continuativa) la precarizzazione iniziale di alcuni settori del “mercato del lavoro”

    2002-2003 Legge Biagi (Ministro Lavoro e Politiche Sociali Roberto Maroni, Premier Berlusconi) consolidamento ed estensione di centinaia di forme contrattuali precarie e la trasformazione dei contratti caporaleschi CO CO CO in CO CO PRO (Smartworking), ovvero contratti a progetto per body rental in sub appalto mediato da società di consulenza, sovente, le medesime, erano già capitalizzate, dagli anni ’90 in … “in odore di mafia”. “Decreto Legge che favoriva, volontariamente o involontariamente, le Lavatrici del riciclaggio mafioso delle “consulting” informatiche, studi legali, finanziari, architettura).

    2015-16 Jobs Act (Premier Matteo Renzi), dove ad una demolizione degli Ispettorati del Lavoro e dei controlli INAIL si procedette alla parziale sostituzione dei contratti caporaleschi CO CO PRO in contratti a tempo determinato (a causa delle frequenti cause legali che i contraenti precari di tali contratti avviavano per abusi e sfruttamenti di vario genere).

    Qualcuno avrà notato che CO CO PRO equivarrebbe a Smartworking… infatti a differenza delle idiozie che l’Ordine dei Giornalisti italiano “dispaccia”, sin dal Febbraio 2020, per Smartworking non si deve intendere una sorta di pseudonimo al telelavoro.

    Lo smartworking è una forma flessibile di auto-organizzazione, sia aziendale che individuale, del lavoro aziendale subordinato, reso assimilabile a quello di un libero professionista, ovvero lavoro con orario ridotto ma ad alta produttività, sia in presenza come da remoto (a casa propria o presso altre strutture aziendali),

    Ritornando alla Legge Biagi, possiamo comprendere che tale Macelleria Sociale targata Lega Forza Italia, oltre che a non corrispondere piu’ all’iniziale impianto legislativo prodotto dal Consulente Ministeriale Giuslavorista Marco Biagi, divenne (ereditando i danni già attuati dal Pacchetto Treu, rinforzandone i difetti), piaccia o meno ammetterlo (questo sito non è un giornale come il Corriere, La Repubblica o La Stampa, dove gli articoli di carattere sia locale che nazionale sono scritti da Questurini, Dirigenti e funzionari DIGOS, Prefetti, Politici locali e di Governo, Ministri ed ex Ministri… le cui bozze verrebbero poi riprofilate dai giornalisti e mandate sia in stampa che nel web…) una gigantesca lavatrice dove “denaro sporco del riciclaggio si deve lavare, piu’ bianco del bianco” (la precarizzazione e la esternalizzazione delle consulenze professionali determinava l’effetto di generare, centinaia di migliaia di società di consulenza, informatica, studi legali, studi di Architettura, Consulenza finanziaria, domiciliati nel Mezzogiorno Italiano e di dubbia capitalizzazione, sovente incompatibile con le normative anti mafia e anti riciclaggio). Non è dato sapere se trattasi di un “incidente di percorso” (mai risanato in 20 anni) o vi sia stata l’intenzione.

    Si consideri, pertanto, che oltre ad essere stata la macelleria sociale piu’ cruenta d’Europa (probabilmente la peggiore nella storia contemporanea mondiale, dal dopoguerra ad oggi, nemmeno Ronald Reagan fece di peggio, molte delle sue riforme vennero presto abbandonate proprio per gli stessi effetti che crearono in Italia) , la Legge “Biagi” fece fiorire (o quanto meno incremento’ ulteriormente) in regioni come la Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, centinaia di migliaia di “consulting” (molte finanziate con fondi UE ma costituite da ambienti correlati al crimine organizzato) con sede legale in tali regioni (onde prevenire indagini DDA da Milano) e “filiali” nel Nord Italia (a partire da Milano), dove tale caporalato “post moderno” si inseriva illegalmente nei sub appalti o nella consulenza dequalificata, contribuendo a precarizzare, in forma irreversibile, i comparti piu’ strategici (hi tech) dell’Italia (con l’effetto di “fuga di cervelli” tutt’oggi in corso). Gli effetti sono tutt’oggi in corso e giocano sulla cultura anti lavorativa di moltissime aziende (inclusi servizi sanitari regionali e comuni e Ministeri), banche e assicurazioni, collassate dal raccomandazionismo clientelare che renderebbe le medesime inefficienti con il “ricorso” a manodopera esterna (body rental) dequalificata e precaria (finalizzata al risanamento nelle fasi di “start-up” tecnologico, riprogettazione ma anche manutenzione delle infrastrutture tecnologiche dedicate alla normale “produttività” aziendale). Il fenomeno di cui sopra non si limita al “terziario” privato o pubblico regionale… dal 2007 circa coinvolge anche appalti per Ministeri dell’Interno e Giustizia. (prosegue)

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    immagine condivisa tramite puntamento al link esterno:

    https://www.beic.it/mostre/monti/gallery/img/

    Archivio BEIC, Darsena, 1965 circa, autore Paolo Monti.

    MICROSOFT e BILL GATES, una storia di precarizzazione selvaggia del mercato lavorativo italiano (e non solo nell’ambito informatico) : Parte Prima

    Viale Pasubio, 21, 20154 Milano MI

    Apre a Milano Microsoft House il nuovo indirizzo per l' innovazione in Italia - Microsoft News Center Italy
    fonte: Wikipedia

    Non possiedono social network come Mark Zuckerberg, non sono capitalizzati (a differenza di Zuckerberg), sin dal 2003-04 con fondi miliardari di dubbia origine in regime permanemente di bolla finanziaria (, Facebook, tecnicamente, nacque con piattaforme e prodotti finanziari quasi prossimi all’aggiotaggio speculativo, pratica tuttavia molto diffusa negli USA, a, punto tale che non costituirebbe, negli USA, un vero reale reato imputabile e perseguibile…)

    Micorosoft fondata nel 1974 da Paul Allen e Bill Gates, noto, il secondo, per un discutibile e probabilmente MILLANTATO curriculum di “hacker”…

    …gli affari di Bil Gates nacquero tra il 1974-78 quando acquisto’, a prezzo stracciato, un sistema operativo (avviabile da floppy disk 5 pollici a bassa densità di dati) MS Disk Operating System, ovvero un sistema operativo a linea di comando adattato per i primi IBM Personal Computer (IBM Compatibili erano i marchi non IBM, detti “assemblati” ,che potevano ospitare i sistemi operativi Microsoft) privi di disco fisso ma attrezzati di due unità floppy, una per “caricare” l’MS-DOS” (sistema operativo), la seconda unità per avviare programmi di vidoscrittura, calcolo aziendale, grafici, etc…

    Dopo un decennio (1980-90) di monopolio dei Personal Computer IìBM area “small business” (ovvero vendita e assistenza di computer e sistemi operativi destinati all’office automation di piccole aziende che non necessitavano di sistemi di calcolo con unità centrali e terminali), verso il 1990, Microsoft, incomincio’ a vendere un programma ad interfaccia grafica chiamato Windows 3.0 (un copia e incolla funzionale dei computer Macintosh di Steve Jobs (Apple Computers)).

    Sino al 1995, i sistemi Windows 3.x erano meri sotto programmi al posto di essere veri sistemi operativi come gli OSx Mac OS X della Apple, con limitazioni di utilizzo vistosamente marcate rispetto alla concorrente APPLE (in sostanza l’architettura Microsoft era penalizzata da microprocessori, INTEL a registri di calcolo piu’ lenti (8 bit) rispetto a tutti i restanti sistemi di concorrenza, a partire da APPLE. ma anche il mondo UNIX Sun Solaris…). Windows 3.x veniva abbinato ad un ulteriore sottoprogramma chiamato Office (prevalentemente un indiritto copia e incolla dei fogli di calcolo ed impaginazione della Lotus IBM).

    Windows 1.0 nacque nel 1985 e dopo un quinquiennio di ambienti di test divenne un sottoprogramma ad interfaccia grafica definitivo(il mouse venne introdotto in Microsoft in quel periodo, dispositivo brevettato dalla Xerox, adottato da Apple, Unix e successivamente nei Windows in ambiente DOS).

    Microsoft, sino al 1995-96, pur sfruttando il monopolio commerciale IBM ed abbinando i PC IBM ad un sistema operativo preinstallato (MS DOS), non riusciva a competere con i sistemi di “dominio” aziendale UNIX e con la “cugina” IBM, la softwarehouse LOTUS (che dal 1989 realizzo’ e diffuse i noti fogli di calcolo elettronico e di videoscrittura grafica, prodotti poi proposti come pacchetto aggiuntivo nei primi Windows 3.x, dal 1990).

    Microsoft non era competitiva, sino al 1995-96, nemmeno per i sistemi di posta elettronica aziendale (inclusi anche quelli integrabili con nomi dominio NIC Internet).

    Nel 1995, Microsoft, propose la prima versione di Windows ’95 (un prodotto piu’ prossimo all’home computer che allo small business aziendale) ad 8 bit (successivamente estesa a 16 bit) e nel 1996 mise in commercio Windows Server e Workstation NT 3.5/4.0 (primo prodotto Microsoft concepito per aziende che dovevano coindividere, con livelli di restrizioni centralizzate, documenti e file correlati alla produttività aziendale di piccola e media caratura).

    Proprio a partire da quella data, Microsoft, soprattutto con le piattaforme Windows Server NT 4.0 (32 bit multitasking), introdusse, la prima nel panorama mondiale dell’office automation, sistemi operativi per “produzione aziendale” che pur non essendo in “Licenza Libera” permettevano, grazie ad una apparente (e spesso ingannevole) semplicità d’uso, installazione e configurazione, la gestione dei medesimi sistemi… non piu’ per mano di contratti dì assistenza e supporto di consulenti esterni … ma direttamente per mano di quel personale interno che voleva o sapeva “masticare” l’amministrazione dell’Information Technology autogestita direttamente dalle aziende clienti Microsoft. Si consideri che NT 4.0 Server e lo stesso Win 95 furono “cannibalizzati” dal preesistente sistema operativo multitasking a 32 bit, IBM OS2 Warp (col benestare della succube IBM),

    Nel 1996 circa, abbinata alla piattaforma NT 4.0 Server veniva inizialmente proposto il sistema di posta centralizzata (non interfacciabile in internet) EXCHANGE 5.x.

    Pur non essendo ancora prodotti competetivi con ambienti operativi del tipo UNIX, e/o sistemi di posta centralizzata Lotus Domino e Notes, Microsoft fu la prima ad offrire una, seppur parziale, autogestione del parco server e client informatico aziendale.

    Microsoft, solo nell’anno 2000 produsse la prima piattaforma server a “domini gerarchici e foreste di domini” Windows 2000 Server (Standard ed Enterprise, suite già presenti, anche se con tecnologia più primitiva, nei precedenti NT 4.0 Server). Nello stesso periodo, Microsoft commercializzo’ anche il sistema di posta internet aziendale, Exchange 2000.

    Nei primi anni del primo decennio 2000 (2000-2005 circa) pur nella sempre maggiore diffusione di Windows 2000 Server (anche questo con una interfaccia apparentemente amichevole e intuitiva), l’abbinato sistema Exchange 2000 faticava a decollare a causa della migliore affidabilità del concorrente LOTUS Domino-Notes.

    Nel 2003, IBM decise di sviluppare internamente LOTUS Domino… tuttavia , sempre IBM, ridusse dolosamente ampie fette di mercato di tale prodotto… favorendo Microsoft col suo “copia e incolla funzionale” Exchange 2000.

    Dal 2003 al 2021, Microsoft ha conquistato fette di mercato aziendale globale sempre crescente (Windows Server 2008-2019, nelle ultile versioni anche a 64 bit, pur con grande ritardo rispetto ai sistemi UNIX).

    L’espansione ha stravolto anche i preesistenti sistemi proprietari “Mainframe” UNIX, IBM AS400, SNA 3270, Novell e tante altre tecnologie proprietarie. Il monopolio fu reso anche possibile dal fatto che pur essendo UNIX già multimediale (ma operativo in nicchie di mercato strategiche e nevralgiche), l’introduzione di Windows Server richiese la sostituzione dei sistemi di rete aziendale (locali e geografici) da Novell-Token Ring ad Ethernet. Tale espansione impose anche la sostituzione dei vecchi terminali “mainframe” con programmi di emulazione AS400-SNA3270 client su computer con sistemi operativi client Windows (XP, Vista, Win 7,8,9,10, etc… nelle versioni non home ma aziendali).

    Quindi gli ambienti “mainframe” UNIX e IBM, pur conservando un discreto mercato a livello server (unità centrali da installarsi in sale di calcolo, CED appositamente concepite) ridussero drasticamente l’assistenza proprietaria UNIX e IBM (come anche quella di patner IBM) sino a decimarla rispetto ai decenni precedenti.

    La limitatezza operativa dei sistemi Windows Server e client e la multimedialità in essi presente, accelerò le preesistenti funzioni di “routing internet” dei server UNIX con gli apparati Cisco System, declassando ulteriormente la precedente supremazia UNIX e degli ambienti Mainframe (operativi su reti Token e/o protocolli primitivi di tecnologia di rete-networkig Ethernet).

    Come ormai evidente, dal 1996 circa, Microsoft ha progressivamente declassato figure di consulenza informatica “proprietaria” limitandola ad un solo server AS-400 per azienda (la dove presenti, gli AS400 sono tutt’oggi adoperati nell’ambito logisitico e portuale) al posto di centinaia di terminali che convivevano, sulla stessa scrivania, con i personal computer IBM Windows).

    Minori costi di “budget” informatico per le aziende (nella primavera del 1998, Bil Gates firmo’ a Milano, presso la sede CARIPLO-Risk Management-Sale di contrattazione, un contratto di fornitura decennale anche in vista della successiva fusione di CARIPLO in Banca Intesa).

    La migrazione verso Windows, se da un lato permise a figure aziendali “in esubero” di ricollocarsi come figure di sistemisti informatici interni… dall’altro apri’ la strada ad una dequalificazione forzata di figure “consulenziali” esterne, non piu’ facenti parte di IBM (e aziende business partner) ma “pescate” tramite società di “body rental” (puri passacarte non aderenti ad aziende multinazionali di informatica) che precarizzarono, sino agli estremi attuali, la figura del “consulente.specialist” esterno. (prosegue)

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    https://www.ala-s.it/storage/

    anni ’60, Attuale Città Metropolitana di Milano, Naviglio della Martesana, Cassina Dè Pecchi.

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    https://www.corrieredellacalabria.it/2021/10/13/ndrangheta-a-buccinasco-gli-equilibri-di-potere-nella-plati-del-nord/

    L’HINTERLAND E LE PERIFERIE DI MILANO, COME IL CENTRO, INCLUSI APPALTI TRIBUNALE E LE AREE DIREZIONALI VOLUTE DA ALBERTINI E MORATTI… VEDONO, NON SOLO ECONOMIA APPARENTEMENTE “””SANA””” MA AMPIE AREE E ATTIVITA’ CONTROLLATE DALLA ‘NDRANGHETA, CHE A DIFFERENZA DI COSA NOSTRA, NON SI LIMITA A INVESTIMENTI IMMOBILIARI MA OPTA PER AGGIUDICARSI PEZZI DELLO STATO (MINISTERI IN FORZE NEI TRIBUNALI E QUESTURE) E DELLE MEDESIME POLIZIE GIUDIZIARIE E SERVIZI DI “INTELLIGENCE” INFORMATICA.

    TRIBUNALE DI MILANO E TRIBUNALE DI ROMA HANNO, DA 60 ANNI, IN COMUNE IL CONCETTO CHE IL CRIMINE ORGANIZZATO CONTROLLI PIU’ EFFICACEMENTE DI COMUNI, REGIIONI E REPUBBLICA, L’ORDINE PUBBLICO MEDESIMO, L’ORDINE SOCIALE E I FLUSSI DI DENARO REINVESTITI IN SOCIETA’ DI CONSULENZA INFORMATICA, STUDI LEGALI E IMMOBILIARI (INCLUSI SUB APPALTI PUBBLICI) E IMMOBILI…(ANZI LA SITUAZIONE DI MILANO E’ ANCHE PEGGIO).

    MENTRE LA ‘NDRANGHETA SI PREPARA, A MILANO E DINTORNI, A RISTABILIRE I PROPRI EQUILIBRI, INDISTRURBATA E CONSIDERATA “AMICA” SIN DAGLI ANNI ’70 (A MILANO SI INDAGA SOLO VERSO COLORO CHE SEGNALANO LA PRESENZA DELLE MAFIE, RINVIANDOLI A GIUDIZIO PER VILIPENDIO, DIFFAMAZIONE, ISTIGAZIONE ALLA RIBELLIONE DELLE ISTITUZIONI), I VERTICI ANTI TERRORISMO E DDA DI MILANO PREFERISCONO ATTRIBUIRE QUESTI FATTI E I CRIMINI NEO FASCISTI ALLE “PISTE ANARCHICHE”… STORIELLE IN VOGA SIN DA 1969, DEL RESTO HANNO, NELL’UFFICIO ACCANTO, “CONSULENTI” DI GENEALOGIA NDRANGHETISTA… MEGLIO DISTRARRE L’OPINIONE PUBBLICA SU SCRITTE MURALI CHE ANCHE LA DIGOS DIPINGE SIN DALLA FINE DEGLI ANNI ’60 IMPUTANDOLE AD ANARCHICI E “COMUNISTI”.

    … AH, CHE DISTRAZIONE… MA MILANO NON ERA IL PARADISO “CITTA’ STATO” (PADRONI A CASA NOSTRA… TUTTAVIA LO SLOGAN NASCE DA LISTE INDIPENDENTI PD) CHE DOVREBBE REFERENDARE LA “MILAN-EXIT” ? (PARADISO ISPIRATO DALLO STILE LUSSEMBURGO-LUGANO-DELAWARE.. TUTTAVIA IN TALI PARADISI FISCALI ARRIVANO SOLO I CAPITALI E NON CI SONO RADICAZIONI MAFIOSE, QUI INVECE CI SONO SCENARI SIMILI AL SUD ITALIA).

    RIDIAMOCI SOPRA… ECCO UN POSSIBILE LOGO ELETTORALE DI FANTASIA, SARCASTICO, DELLA MILAN-EXIT (DOPO LA REPUBBLICA DI SAN MARINO, LA NUOVA REPUBBLICA INDIPENDENTE DI MILANO, MONETA CORRENTE IL “MENEGHINO” = 1,08 EURO).

    milanexit

    A breve, (come già annunciato) la precarizzazione di comparti strategici (informatica) voluta da una nota multinazionale americana fortemente lobbista, alla pari di Facebook e Google,, qui operativa, come di simili, solo nella veste di importatore con pagamento tasse ripartito, principalmente, negli Stati dove il regime fiscale sarebbe minore.

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    https://condensed.altervista.org/navigli-ticinese/?doing_wp_cron=1634297008.3479130268096923828125

    Porta Ticinese, fine anni ’70, Bar caffetteria lungo il Naviglio Grande (localizzazione non specificata).

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    https://www.fondazione3m.it/page_mostra.php?id=8

    Porta Ticinese, Naviglio Pavese, 1969, Corte e portinaria Via Ascanio Sforza 17.

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    Visualizza immagine di origine
    Lambrate-Rottole verso Casoretto. Piazza Udine angolo Via Tolmezzo, primi anni ’60. Immagine già postata nel 2019. Gli edifici ritratti sono della IBM Italia (demoliti oltre 15 anni fa circa).

    La collocazione attuale sarebbe questa: (Google Street)

    Piazza Udine 2020

    Fatto curioso, a furia di cercare video della monorotaia di Chiba Station City (Jp), Google vede questa utenza come fosse Giapponese (Piazza Udine appare in ideogrammi nipponici)

    A proposito di IBM ma anche Microsoft.

    Come siamo messi, in Italia ed a partire da Milano, con la fuga di cervelli e laureati verso l’estero a causa della precarietà sottopagata di professioni, come il “Sistemista Windows Server” ed altri sistemi operativi ?

    Cosa ha determinato il progressivo abbandono di questa professione che sino alla metà degli anni ’90 era remunerativa e garantiva posti fissi e assunzioni dirette in multinazionali come IBM, Bull, Honeywell, Hewlett Packard, sia in ambito “elaborazione dati” che nel settore elettromedicale e dell’automazione industriale ?

    Come mai “informatici” e “programmatori” sono progressivamente scomparsi, alcuni emigrati all’estero, altri hanno rinunciato a candidarsi nello scarno e squallido mercato lavorativo italiano e di Milano ?

    Come mai la “Milano Città Stato” non si differenzia, per le professioni tecnologiche, dallo squallido scenario Nazionale ?

    A breve alcune testimonianze e la storia (compattata) di come la Lobby Microsoft abbia, seppur legalmente, dal 1995 sino ad oggi, finanziato gli ex DS (oggi PD), Forza Italia e Lega Nord prima (Lega oggi), per ottenere riforme del “Lavoratore” come la Legge Treu, poi la disastrosa Legge Biagi (in realtà di Berlusconi e Maroni) e poi le riforme di rinforzo alla precarietà di Matteo Renzi.

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    https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-5w060-0006035/

    Darsena, 1925, rimorchiatore fluviale “Venezia”, Industrie Breda.

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    Rottole-Palmanova 1981. Deposito ATM "Palmanova" (fotogramma film "Innamorato Pazzo")
    Rottole-Palmanova 1981. Deposito ATM “Palmanova” (fotogramma film “Innamorato Pazzo”)
    Profilo Facebook (avatar e generalità anagrafiche occultate) di arcinoto disinformatore DIGOS-ministero interno giustizia (Centro Italia), decennale difinformatore social, affinità neofasciste e attacchi anche fisici a magistrati non allineati all’ambiente giudiziario simil “milanese” dove Forza Italia, Lega e F.lli d’Italia costituirebbero le uniche correnti politiche di carriera della magistratura di Corso di Porta Vittoria (l’inganno e/o gli errori di alcuni giornalisti RAI e freelance che sdoganano tale magistratura come “toghe rosse” anti corruzione). Il post rimanda alle “Piste Anarchiche-comuniste” ovvero le presunte bufale della Procura di Milano che verrebbero attribuite sin dal 1969. La cronaca riporta che lo scorso Sabato, a Roma, la devastazione della sede CGIL venne attuata da esponenti storici NAR-Forza Nuova. Non risulta che a Milano siano avvenuti fatti simili. Forse il PM Procura Milano (omissis), noto generatore di Modelli 45 del Registro dei fatti non costituenti reato dovrebbe informarsi meglio, poi sia chiaro, chi scrive non ha nessuna relazione con nessuno (meglio soli che male accompagnati). Semplicemente si scopre che dal 12 Dicembre 1969 la Procura della Repubblica di Milano è abituata ad attribuire alle “piste anarchiche” crimini di Stato di manovalanza estremista di destra (SISDE-SISMI-P2-DIGOS. oggi AISI DIGOS). Ma c’è ancora qualcuno che crede al Tribunale di Milano ? Forse i giornalisti allocchi di RAI2 e RAI 3 si fanno abbindolare quotidianamente da false toghe rosse di Milano, in relatà toghe Tricolore ultra destra (per convenienza) ? A Roma, Saxa Rubra, qualcuno dovrebbe un pochino svegliarsi, no ?
    Forza Italia viene percepita, da alcuni calabresi legittimamente “non allineati”, come la Banca di Via Cantu’ 5, Milano, che un tempo veniva additata, da Michele Sindona, come la Banca della famiglia palermitana dei Bontate... ah si, i Segreti di Stato hanno imposto che tutto sia stato assolto come “Fatti non costituenti reato”, poi i giornalisti hanno reinterpretato come “fatti che non susssistono”, ovvero mai avvenuti.

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    Immagine non condivisibile con la piattaforma WordPress. Balera periferia di Milano, 1965. Un tempo, a Milano, una coppia del genere sarebbe stata apostrofata come "L'articolo IL", ovvero qualche taglia fisica di troppo o di troppo poco tra i due...
    Immagine non condivisibile con la piattaforma WordPress. Balera, periferia di Milano, 1965. Un tempo, a Milano, una coppia del genere sarebbe stata apostrofata come “L’articolo IL”, ovvero qualche taglia fisica di troppo o di troppo poco tra i due… Tempo qualche mese e questa immagine ce la ritroveremo in Milano Sparita e da ricordare Facebook.

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    ATTENZIONE:

    Si allega un link relativo ad alcune clausole vessatorie (in linea col Codice Rocco, ordinamento fascista italiano, penale e civile/amministrativo, tutt’oggi conservato nel Codice di Legge in vigore a partire dallo strapotere editoriale di avvalersi, senza autorizzazione, di immagini in copyright e l’Ordine dei giornalisti, imposto a suo tempo da Mussolini ma tutt’oggi vigente) applicate, da Google, nei termini di servizio (assenso e consenso) verso i suoi “consumatori”.

    Tra le varie si annovera la facoltà di sospendere gli account Google o persino di tracciare gli utenti (indisciplinati) perchè non sia possibile accedere alla homepage di tale motore di ricerca in caso di “sottrazione” di immagini da altri web che non siano di proprietà dell’utente medesimo.

    https://www.gstatic.com/gumdrop/excerpt_google.pdf

    In pratca , come pià volte evidenziato nei siti Milanonarona, le transnazionali USA difendono , direttamente o indirettamente, altri monopolisti, come Facebook Italia, dell’avvalersi del vecchio codice penale fascista che contemplava (nell’ambitto editoriale) e contempla il divieto di utilizzare immagini in copyright (anche per uso personale e non commerciale) se non si sarebbe Editori (infatti Milano Sparita Facebook e decine di altre pagine furbette di Quartieri Spariti, con l’autoeditoria, formalmente priva di valore legale, possono fare milioni utilizzando, senza consenso dei proprietari, centinaia di migliaia di immagini inserite nelle loro homepage commerciali, apparentemente di stampo editoriale… Ai milionari autori di pagine facebook “vecchia Milano da ricordare a acquistare” è permesso non rispettare i copyright, a siti come questo, invece, sarebbe proibito e se questi siti fossero nei servizi Google sarebbero gia’ stati oscurati, in via interna e stragiudiziale per violazione dei termini di servizio. Andrebbe ricordato che le Linee Guida UE sono di parere opposto…).

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    Per dimostrare di quanto, noi italiani, lombardi, milanesi, etc… siamo lontani anni luce dal concetto “naturale” di area metropolitana, in rete esistono video (impianti videosorveglianza metropolitana, Prefettura di Chiba (Chiba City) in Giappone). Chiba è una città di quasi 1 milione di abitanti, quindi prossima agli abitanti di Milano (pre Covid poco meno di 1.300.000, post Covid, pare, circa 300.000 unità in meno, non ci sono ancora dati demografici aggiornati). Chiba è, pur nella sua autonomia amministrativa, integrata all’area della Megalopoli di Tokyo, la cui vicinanza comporta benefici e migliorie in termini di infrastrutture, economia e trasporti, l’esatto contrario delle fesserie, che Lega e PD (liste indipendenti… omissis) predicano e praticano da 30 anni, province decapitate, ATM che, tranne poche eccezioni (M1 tratta Sesto S. Giovanni, realizzata in altre epoche, M2 Assago, attivata con anni di ritardo, ultima e irripetibile estensione dell’area metropolitana ai comuni confinanti, la tratta M2 da Cascina Gobba a Gorgonzola venne “adottata” da MM a fine anni ’70 dalla tranvia per Vaprio d’Adda) , tronca la propria rete ATM (da quasi 20 anni), con appalti e sub appalti di autolinee automobilistiche.

    Altro che Milano Città Stato e altre ridicolezze che si continuano a leggere nel web in perenne campagna elettoral-promozionale… Nei video sottostanti (scenari che in Italia ce li sogniamo nelle nostre città paesone, da Roma, a Torino, Bologna, Genova e anche Milano) la dimostrazione di cosa siano le vere aree metropolitane confinanti con le megalopoli, il beneficio che l’hinterland di Chiba ricava da Tokyo in termini di investimenti… (pur appartenendo ad una Prefettura autonoma) la quasi indistinguibilità tra centro e periferie… si consideri che il Giappone ha perso, oltre 20 anni fa, la supremazia tecnologica vedendosi superato dalla Cina, si immagini come potrebbero essere, oggi, le aree metropolitane giapponesi se tale supremazia fosse stata conservata.

    il secondo video è stato utilizzato, più che per documentazione reale della monorotaia a sospensione superiore di Chiba, come una sorta di contenitore LP di brani della Bertè… comunque la visione del panorama metropolitano è spettacolare come nel video precedente.

    chiba urban monorail

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    L’immagine sottostante ritrae un post diffamatorio di una “estimatrice” della galassia Facebook di home page dedicate sia alla Milano e quartieri “spariti” sia, anche, verso quelle home page che contengono migliaia di immagini della Milano “bene” (dalla cerchia dei Bastioni sino al Duomo, sfiorando la Darsena e attigui Navigli, ovviamente la “estimatrice” include anche le torri dei Masterplan disastrosi avviati da Albertini e la Moratti e proseguiti da chi sappiamo…) (segue sotto)

    diffamazione quotidiana facebook
    diffamazione quotidiana facebook

    I follower di Milano Sparita e da ricordare e altre migliaia di home fbook dedicate alla “Milano bene”, (solo centro storico e Masterplan) sono, nella stragrande maggioranza dei casi, elettori Lega (con simpatie verso la “Garbatellara” … de Roma, leader di un certo partito…muscolare…),

    Il profilo fbook sopra visualizzato (sono occultate le generalità e l’avatar per ovvi motivi), se esplorato come singola home page, alterna un chiaro “animalismo” (stile Brambilla) di destra… ovvero, non si tratta di interesse e amore per la natura ed un attivismo a favore della cosiddetta “green economy” ma dei tipici atteggiamenti radical chic della borghesia di destra ed estrema destra, anche prossima al neofascismo…(gli animali da compagnia sono oggetti d’arredo domestico… bisogna “tenerli” bene ed in ordine, il più possibile “macchinette” dispensatrici d’affetto incondizionato…come fossero un quadro d’autore… nessuno maltratterebbe una tela di valore…)

    Foto condivise di gattini e cagnolini, foto della “Vecchia Milano”, foto di eleganti condomini stile Liberty (dove esiste anche una presenza di ‘ndranghetisti imborghesiti ed affiliati, ivi anche per Cosa Nostra col colletto bianco, profumati, abbronzati ed elegantemente vestiti, alcuni anche grazie alle aste giudiziarie del Tribunale di Milano, appartamenti e condomini dove l’esercito di Colf filippine tira a lucido ogni mattina…).

    Ogni tanto compaiono condivisioni di stampo politico (Lega F.lli d’Italia) dove, disoccupati, invalidi, senza fissa dimora, disagiati, sono valutati come ladri parassiti, prossimi ad immondizia da conferire al Termovalorizzatore di Brescia… commenti del tipo: Ma in quell’incrocio c’è un barbone (senza fissa dimora) accompagnato da un cagnolino che cambia ogni settimana (racket delle elemosina, le vittime costrette a mendicare, sovente affiancate da un animale, allo scopo di suscitare maggiore “tenerezza”, a volte gli animali da affiancare al questuante vengono sostituiti nel tempo)… ho avvisato la Polizia perchè gli sequestrino l’animale sfruttato per chiedere elemosinaspero che venga denunciato e lo mettano in galera...(peccato che anche il “barbone” sarebbe sfruttato come l’animale).

    Molti sono post condivisi di altri utenti fbook residenti sia a Milano che in altre località italiane…

    Ogni 10-20 giorni circa appaiono diffamazioni (presumibilmente delegate da terzi) come quella sopra allegata, dove al posto di limitarsi a scrivere che una “torinese” sarebbe protagonista di malgoverno di animali, tale “segnalazione” è corredata da accuse di tossicodipendenza, valutazioni morali sullo stato di disoccupazione e precarietà, con tanto di nome, cognome e indirizzo, un vero reato di diffamazione a mezzo “telecomunicazioni”, art. CP 595 comma 3.

    Il post, come visibile, proviene da altri social ed è stato reso “virale” tramite una sorta di “catena di Sant’Antonio”.

    Inserendo in Google e Bing le generalità di quella persona, in prima pagina appaiono decine di post diffamatori pubblicati sia in facebook che in altre piattaforme.

    Se si segnala il post, dopo 10 minuti circa, si riceve una notifica nella quale lo “staff” di Facebook rigetta la richiesta di rimozione non considerando il contenuto in violazione dei termini di servizio.

    Come puo’ accadere tutto cio’ ?

    Le risposte sono molte, diciamo che nelle segnalazioni di quella fogna di social net (la fogna si estende anche agli utilizzatori) non sono contemplate violazioni diffamatorie.. altra spiegazione consiste nel fatto che l’utentessa indicata è, probabilmente, collaboratrice di Facebook (molti collaboratori sono anche azionisti di Fbook) ed autogestisce la moderazione del proprio profilo “condonando” i reati che commette nel suo utilizzo.

    Queste diffamazioni sono involontarie e casuali ?

    No, sovente sono commissionate da ambienti di militanza politica di estrema destra e destra, DIGOS (soprattutto nella veste di informatori operativi negli staff dei social net), Polizia Postale, etc… e vanno a colpire ignare persone che magari si sono “distinte” per un uso politico dei social “antagonista” al dilagante neofascismo… (il neofascismo permea le Polizie Giudiziarie, Magistratura, parallelamente al favoreggiamento del crimine organizzato e viene favorito e tollerato anche dai dirigenti dei principali Social media e motori di ricerca presenti anche in Italia).

    Se la vittima, di cui sopra, cercasse di presentare denuncia querela (non contro ignoti ma noti, dato che il profilo facebook sopra allegato corrisponde a generalità e “fotina” reali con tanto di località dell’autrice della diffamazione (località del centro Italia.. si …la sciura milanese appare nata a Milano (Isola Garibaldi) ma trasferita in altra località extraregionale)) , sia direttamente presso la Procura della Repubblica di Torino, sia tramite la Polizia Postale, tale notizia di reato verrebbe rubricata nel modello 45 dei fatti non costituenti reato. Ovviamente se si scrivessero identiche cose contro i lader passati e attuali di una destra… concedetemi il termine, di fogna e corruzione, da sciogliere, non solo nei movimenti ma anche nei 2 partiti parlamentari che alimentano i movimenti medesimi, entro pochi giorni la DIGOS sottoporrebbe a rastrellamenti il caseggiato di Via Lancia 102 , Torino, sino all’identificazione della “diffamatrice”, con perquisizione dell’appartamento, sequestro dei dispositivi di connessione internet (smarphone ed eventuali computer), poi condotta, tramite auto civetta, in Questura, sottoposta ad interrogatorio con rinvio a giudizio per diffamazione.

    Stop, nulla da aggiungere, diciamo che siamo messi male… diciamo anche che abbiamo potuto conoscere di che “pasta” sono i collaboratori Facebook (per collaboratori includiamo anche autori milionari di varie pagine fbook dedicate alla Milano e Quartieri spariti…). Una piccola “perla” Facebook: Il medesimo social, violando intrinsecamente la privacy degli idioti che lo usano massicciamente… permette, a chiunque, di diventare “sbirro”, nel senso che analizzando i contatti e le amicizie della “sciura” di cui sopra, ovvero la proprietaria del profilo fbook sopra allegato, si scopre che la sciura medesima ha un figlio che sino al 2011 era operaio in una fabbrica di componenti idraulici, poi per incanto è diventato stra ricco con acquisto di palazzina e terreno prospicente (uso terziario), reso edificabile per allargare gli “uffici” con aree di parcheggio clienti… ma quale banca (filantropa) avrebbe concesso centinaia di migliaia di euro per avviare, dal nulla, tale attività ? Che abbia sposato Paris Hilton… ? oppure c’è dell’anomalo sotto ?

    W Facebook…

    W anche gli italiani (all’estero vedono l’Italia come una Nazione/Repubblica Bananiera allo sbando dominata da politici corrotti, e governi tecnici molto lontano dalle democrazie, mafie, magistratura corrotta, polizie giudiziarie corrotte e fuga dall’italia per coloro che se lo possono permettere).

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    immagine condivisa (nessun salvataggio immagine in questo web) con puntamento al link:

    https://aess.regione.lombardia.it/ricerca/ricerca_src/scheda_ite.php?idk_id=ITE-OPD00-0000087883&sigla=aess_view&ite_tkt=IMG&alleg=/aess_upload/aess_view_web/Token/web/OPD-109628.jpg

    Porta Ticinese, 1983, Corso di Porta Ticinese.

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    Brera, Giardino Botanico, fine '800, come appariva la specola dell'osservatorio Astronomico di Brera (fonte wikipedia)
    Brera, Giardino Botanico, fine ‘800, come appariva la specola dell’osservatorio Astronomico di Brera (fonte wikipedia)

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    Sino a non molti anni fa l’Osservatorio Astronomico di Brera era una istituzione autonoma (includeva ed include anche una stazione meteorologica e monitoraggio condizioni climatiche del centro storico di Milano, affiancato alle stazioni meteorologiche di Linate e Malpensa aeroporti).

    Da diversi anni è sotto la “cupola” INAF Istituto Nazionale di Astrofisica , Viale del Parco Mellini 84, I-00136 Roma (ente pubblico di ricerca).

    INAF mantiene una stretta collaborazione con l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Roma Piazza dei Caprettari, 70 .

    Nel merito del secondo ente, del quale si rimanda la biografia agli articoli tematici Wikipedia, esiste, sin dal lontano 1961 una ambigua coesistenza con gli “ambienti” identificabili nei “poteri” istituzionali dell’Energia Nucleare intesa non solo come studio delle particelle sub atomiche (tramite acceleratori di particelle) ma anche come “motivazione pubblica” all’utilità delle centrali nucleari.

    Piaccia o meno accettare i fatti noti ora esposti… nello staff dell’ex social Yahoo Answers e nell’attuale staff di Quora (priva di sede legale in Italia ma con uno staff di collaboratori ereditato da Yahoo, del quale farebbero parte anche ex agenti di PS/DIGOS ed attuali operatori DIGOS/Polizia Giudiziaria e Postale e personale non abilitato all’insegnamento universitario nè alla ricerca…) come accennato, sarebbe in buona parte, ereditato dallo staff “ideologico ultradestra e di capitalismo della sorveglianza internet” di Yahoo Answers.

    Non deve stupire che entrambi gli enti (e soprattutto INFN ) siamo delle lobby molto potenti e, se necessario, autrici di cattiva informazione, enti a se stanti, e che controllino una presunta informazione scientifica nei social come Quora … del resto INFN è un “Buco nero supermassiccio” di finanziamenti pubblici (forse anche esteri), ovvero pagati anche dai disoccupati che assolvono l’IVA dei prodotti al consumo (354 milioni di euro il bilancio previsto per il 2019) … probabilmente nel bilancio INFN, forse, arriveranno anche finanziamenti di privati, presumibilmente anche dagli USA (soprattutto nella veste del Partito Repubblicano USA ed anche, nel passato, forse anche oggi, dai petrolieri BUSH senior e Junior…e piu’ recentemente da Trump).

    Fatto sta che un collaboratore genovese (in realtà calabrese con genealogia e affiliazioni tutt’altro che compatibili con le certificazioni anti mafia) non abilitato (nel merito degli studi scolastici) alla divulgazione scientifica e astronomica ha spadroneggiato (compiendo anche reati di diffamazione aggravata e calunnia per avere avviato, in sinergia con la Cyber Security del Tribunale di Milano, monopolio di un soggetto di genealogia ‘ndranghetista, l’apertura di fascicoli di indagine in palese regime calunnioso e non gestibili quando le competenze territoriali sono in Nazioni dove i codici penali differiscono dal Codice Rocco italiano) nelle categorie Fisica, Astronomia, Ingegneria dell’ex Answers Yahoo, intasandole (non sempre di propria iniziativa ma per sospetta “missione divulgativa” INFN e CICAP ) di “influenze” pro petrolio, energia nucleare e molto fascismo (molto di proprio).

    Oggi, la stessa persona, pregiudicata, è nel libro paga di Quora con l’account fake (uno dei tantissimi) @Pietro Genovese.

    In Quora vi sono reali o presunti operatori di staff impiegati dell’INFN (un presunto Network Administrator) ed anche INAF.

    @Pietro Genovese (in Answers era @sesquiossidodip) si è distinto (2007-2021) , per disinformazione ideologica (di chiara matrice ultradestra, oggi identificabile anche con Lega e F.lli d’Italia, piu’ indietro nel tempo con Forza Italia e Alleanza Nazionale) pro USA, pro nucleare fissile, Guerre del Golfo, pro petrolio e combustibili fossili, e palesemente contro le energie rinnovabili e la trazione privata elettrica.

    Tale personaggio, ha dimostrato incompetenza (al limite dell’ignoranza e dello scandalo) in tema di fisica, astronomia e ingegneria.

    Alcune perle… sotto elencate (sono, in parte, anche nel merito della “storia” di Milano per via del fatto che “Brera Osservatorio” passo’ all’INAF e per il fatto che le baronie universitarie che lo hanno reclutato , col ruolo di “influencer social”, insegnano a Genova, Milano Politecnico e Roma) .

    Eccole le “perle” (di ignoranza, non essendo diplomato nè laureato e facendosi “forza” con vecchi manuali di astronomia, si teme, presi e mai resi da un noto circolo privato legato alla specola astronomica di Genova, quella che lo manda in giro per mezza Italia a tenere conferenze e corsi di Università privata di “Relatività, Astronomia, Astrofisica, Cosmologia, storia dell’astronomia”).

    Partiamo dagli strafalcioni postati in quasi 15 anni di staff Yahoo Answers.

    Relatività Generale e Ristretta.

    Il “genio” della Gramigna, sia in Answers che Quora, nel secondo social col proprio nome e cognome (non menzionabile, al momento) , scrisse che, secondo lui, le stelle di tipo Nana Bianca, non possono degenerare in Stella di Neutroni (si omettono i dettagli astrofisici di questi oggetti cosmici) poichè per effetto della Dilatazione temporale gravitazionale) https://it.wikipedia.org/wiki/Dilatazione_temporale_gravitazionale (udite udite) vedrebbero il proprio tempo locale |To| dilatarsi all’infinito (ovvero congelarsi) rimanendo, per sempre, Nana Bianca…

    Ora, anche un “bullo” delle scuole superiori, se liceale, conosce fenomeni e formulette della Relatività Ristretta (estesa in Generale per l’astrofisica sopra citata), formule che gli insegnerebberi un principio Cardine.

    I fenomeni relativistici dei campi gravitazionali (lievi per stelle anche giganti, lievi anche per le Stelle di Neutroni, marcati per i Buchi Neri Stellari e Supermassicci) non sono misurabili nel tempo To locale del sistema soggetto a campo gravitazionale relativistico.. MA NEL TEMPO PROPRIO Td DELL’OSSERVATORE TERRESTE, INERZIALE RISPETTO A TALI CAMPI CAPACI DI PRODURRE UN COLLASSO DELLO SPAZIOTEMPO.

    Tradotto in volgare… per un osservatore inerziale e “immerso” in un campo gravitazionale modesto, come quello terrestre (9,81 m/s^2), una ipotetica Nana Bianca in collasso prossimo alla Stella di Neutroni, sarà oggetto di dilatazione temporale gravitazionale SOLO PER UN OSSERVATORE TERRESTRE Td medesimo (Td = tempo in dilatazione temporale misurato da una posizione distante, come la Terra), mentre il tempo locale della stella proseguirebbe il suo “scorrere” locale senza gli effetti misurati ad una distanza cosmologica dal cui tempo Td locale , misurato sulla Terra, derivano effetti Relativistici. Si consideri, oltremodo, che To, per il campo gravitazionale della Stella di Neutroni appena degenerata (da una Nana Bianca), pur essendo, rispetto alla Terra Td, maggiore, il medesimo non sarà mai misurabile PARI A (tempo infinito, nell’effetto Doppler Gravitazionale la lunghezza d’onda della radiazione elettromagnetica di un ipotetico raggio di luce prossimo all’Orizzonte degli Eventi, diretto verso la Terra… siamo prossimi ad un Velocità di fuga pari a quella della luce… è una lunghezza “lambda” infinita, pari ad un tempo perennemente “congelato”, cioe’ Red Shift estremo e abbattimento della informazione luminosa, abbattimento che sarebbe, teoricamente, all’origine del fenomeno Buchi Neri), ovvero quanto accade per il collasso dello spaziotempo (cosa possibile solo lungo l’OdE ed oltre, verso la Singolarità Gravitazionale, ergo lungo ed internamente all’Orizzonte degli Eventi di un Buco Nero).

    Quindi doppio errore da parte di un palese esercizio abusivo della professione (quello che passa il “convento” INAF-INFN Università pubbliche e private Genovesi e Romane e Politecnico di Milano è questo).

    ERRORI DI FISICA CLASSICA

    Confusioni tra sistemi di riferimento inerziali (non soggetti ad accelerazioni anche se in moto costante) e non inerziali, errori di ignoranza nel definire, geometricamente e matematicamente, le Forze Centripete e Centrifughe come Forze di reazione (la seconda, non è una forza di reazione ma forza apparente per osservatori solidali al moto rotatorio uniforme) … Se la forza centrifuga non è piu’ ortogonale al piano di rotazione (90°), quindi con angolo maggiore o minore di 90°, decade in una forza risultante NON CENTRIFUGA che pur essendo rotatoria vede, nella somma vettoriale, un valore di forza apparente minore o maggiore rispetto alla forza vincolare che trattiene la massa nella rotazione medesima (ergo non è più considerata forza centrifuga). Per questo “genio” (in realtà non abilitato alla divulgazione e ancor meno all’insegnamento), invece, esisterebbe una forza supercentrifuga (>90°) e/o mini centrifuga (<90°), sproloqui scritti, oltremodo, omettendo la variabile r = raggio… quindi a spanne in puro delirio senile.

    Altri errori (tantissimi) sono le sue famose autodomande (alcuni utenti lo apostrofavano come cazzaro e autore di boiate) sulle “gare” di velocità tra raggi luminosi e astronavi, dove calcolava una velocità risultante, della luce, da un riferimento in moto relativistico, superiore al valore di c = 300.000.000 m/s (c è una invariante relativistica a tutti gli effetti e per tutti i sistemi di riferimento, inerziali o accelerati anche a valori relativistici con v’ >1/10 c). Se sue raggi che viaggiano a velocità c si incontano, ciascuno misurerà la velocità dell’altro SEMPRE PARI A c.

    In Quora teorizzava, con altri Nick falso Universitari (l’arte di Yahoo venne appresa anche in Milano Sparita Skyscrapercity, intasata di multiaccount), che due raggi di luce in allontanamento radiale, complanari tra loro, determinano una velocità relativistica relativa pari a c+c = 2c !!!

    Pertanto, l’influencer retribuito da Polizia di Stato (Postale) DIGOS, Ministero Interno e indirettamente assoldato dal Ministero di Giustizia, Tribunali Milano, Genova, Padova, etc…INFN-INAF (reclutato grazie ad amicizie con un barone universitario non citabile) confondeva il relativismo Galileiano con la Relatività Ristretta (e Generale) calcolando moti relativistici come fossero moti Galileiani, ovvero per sistemi a velocità inferiore a 1/10 della luce (1/10*300.000.000 m/s) !!!

    Insulti, minacce (anche di morte), diffamazioni e anche calunnie (è confidente di alcune correnti Lega del Tribunale di Milano e Genova, ergo alcuni magistrati che prendono buone le calunnie che egli pratica verso gli utenti Answers e Quora che lo ridicolizzarono per gli strafalcioni commessi) ed esercizio abusivo delle professioni, completano lo scenario di errori e reati che tutt’oggi avvengono in Quora per mano di tale … quasi 90enne (all’anagrafe, pare, recuperando molte accuse ancora postate in rete, gli abbiano modificato il luogo di nascita e la data, “ringiovanito” di 10 anni, generando un Atto di Nascita sospettoso di essere falsato).

    Tale soggetto è classificato, in questa sede, come “Informatore DIGOS non graduato, visitatori Genova”, ossia non è Pubblico Ufficiale ma beneficiario dell’applicazione di alcune deleghe ministeriali.

    Coloro che sanno questa brutta storia da Social Net ergo Far Web, sono rimasti sconcertati dal Premio Nobel INFN (il soggetto sopra citato non è membro nè INFN nè INAF ma collabora, indirettamente ed esternamente, con tali enti) … saltando letteralmente dalla sedia.

    Non si vuole sostenere che in INFN non vi siano fisici e ricercatori perfettamente abilitati e rispettabili, tuttavia tale ente è soggetto a forme di finanziamento, forse privato (dall’estero), che hanno intriso alcuni dei suoi membri accademici… di una certa cultura (destra Trumpiana) complottista prossima al novacs… forse era meglio valutare… ma si teme che sia una “mandragata”

    Dal film cult "Febbre da cavallo" un fotomontaggio der "Mandrake" (alla romana) in Mandraghi (immagine pescata dalla rete internet)... insomma Mandraghi , nella sua cerimonialità, non seconda a quella di Mattarella, dichiara l'Eccellenza della ricerca scientifica italiana... si certo, magari un po' meno dell'attuale vincitore... ma tra Romani de Roma... si fanno "capannelle"...
    Dal film cult “Febbre da cavallo” un fotomontaggio der “Mandrake” nel compianto Gigi Proietti, ritrasformato (alla romana) in Mandraghi (immagine pescata dalla rete internet)… insomma Mandraghi , nella sua cerimonialità all’aria fritta, non seconda a quella di Mattarella, dichiara l’Eccellenza della ricerca scientifica italiana… si certo, magari un po’ meno nell’attuale vincitore… ma tra Romani de Roma… se fanno “capannelle”… e se vojono tanto bbene (‘tacci loro).

    Per sdrammatizzare i fatti sopra descritti, si chiude con un video clip che nel 1999-2000 faceva andare in bestia i Leghisti Padani…

    Er Piotta Supercafone (i coatti de Roma)… l’anticipazione moderata del successivo paramilitare “napoletano” Gomorra-Savastano… ambientato nelle Vele di Napoli…tra criminali e super pupe…

    ________

    CICAP 1992 Genova Astronomia.

    immagine condivisa (nessun salvataggio immagine in questo web) con puntamento al link:

    https://mi-radio.it/milano/rportaromana/foto/

    Porta Romana (località non specificata e non identificabile), 1976 circa, Citroen Ami 8 con adesivi pubblicitari della stazione radiofonica Radio Porta Romana.

    Una errata corrige rispetto ad una immagine postata alcuni giorni fa:

    L’emittente venne dismessa nel 1979 e la frequenza utilizzata venne occupata da Gamma Radio (al posto dell’erronea indicazione di Radio Deejay)

    :::::::::::::::::::::::::

    08-10-21

    Come anticipato ieri, oggi ci “divertiremo” all’assistere a livelli di pura demenza dimostrati e attuati dai soggetti sotto elencati e descritti:

    Come promesso, oggi uno “special” sulla tipologia di fauna che visita i siti milanobarona.

    Premettendo lo scarso afflusso di “navigatori internet” occasionali provenienti dai motori di ricerca, da circa 5 anni e mesi 2 i principali consumatori di questi web sono gli autori di:

    Milano Sparita Skyscrapercity (circa 3 persone a fronte di oltre 300 multiaccount ufficialmente registrati nel forum indicato)

    Da Milano alla Barona Facebook (incluso qualche “follower” di tale pagina commerciale autopromozionale facebook).

    Milano sparita e da ricordare Facebook

    Milano nei secoli Facebook

    Blog Urbanfile

    Consorzi interuniversitari (non è chiaro per quale motivo avvengano accessi da tali subnet universitarie)

    Qualche redazione giornalistica (per esempio La Stampa spa)

    Banche e finanziarie

    Studi di architettura (per esempio Lombardini22)

    Immobiliari

    Accessi dalla Prefettura Cinese di Fujian (Putian City)

    Accessi dallo Stato della Virginia (utente Milano Sparita Skyscrapercity ?)

    Finanziarie del Lussemburgo

    Accessi dall’area amministrativa UE Belga

    Università della Svizzera Tedesca

    Visite dalle città di:

    Cascina (Pisa) * (azionariato Facebook, informatori DIGOS ?)

    Montesummano Terme (Pistoia) * (informatori non graduati DIGOS)

    Firenze * (informatori non graduati DIGOS)

    Genova * (informatori non graduati DIGOS)

    Roma (tipologia non individuabile)

    Lamezia Terme

    Cagliari

    Palermo (molti accessi)

    Catania (alcuni accessi)

    Nelle statistiche dei visitatori emerge il “curioso” fenomeno della “eco” anche per pubblicazioni relative a personaggi e presunti fatti di mafie.

    Nel periodo in cui venne postata questa immagine (fine Agosto ’21):

    Barona limitrofa verso Ronchetto sul Naviglio, vicinanze lotto ex IACP-MI "Tre Castelli" 1989. Locale di musica Jazz "Capolinea". Locale non più esistente da diversi decenni... nelle pertinenze cascinali che ospitavano tale locale di musica... la mafia feceinvestimenti di riqualificazione tra la fine anni '90 e il primo decennio degli anni'2000 (diversi prestanome proprietari di scuderie, pertinenze cascinali, etc... anche residenti in Barona, vicinanze Santuario Santa Rita da Cascia e vie limitrofe...
    Barona limitrofa verso Ronchetto sul Naviglio, vicinanze lotto ex IACP-MI “Tre Castelli” 1989. Locale di musica Jazz “Capolinea”. Locale non più esistente da diversi decenni… nelle pertinenze cascinali che ospitavano tale locale di musica… la mafia fece investimenti di riqualificazione tra la fine anni ’90 e il primo decennio degli anni’2000 (diversi prestanome proprietari di scuderie, pertinenze cascinali, etc… anche residenti in Barona, vicinanze Santuario Santa Rita da Cascia e vie limitrofe…

    dopo la pubblicazione seguì una lunga serie di visite geolocalizzate nelle città siciliane di Palermo e Catania (la Milano Vintage Azionaria Facebook ha contatti con Palermitani e Catanesi e Lamezia Terme ?, oppure tali contatti provengono dagli informatori non pubblici ufficiali DIGOS ?).

    L’effetto “eco” venne, sempre da tali città, rafforzato dai post di video e didascalie come la seguente:

    in realtà Milano, tutta, non solo le dimenticate periferie… rientra totalmente nel delinquenziario Nazionale.

    Il Far West sarebbe anche il frutto di ALER (Lega) e MM (attuale PD) proprietari di una residuale (dove non venduta tramite riscatto di locazione) edilizia popolare nella quale il Racket delle occupazioni abusive e reti di narcos spadroneggiano malgrado segnalazioni e denunce…(idem per tutte quelle segnalazioni e denunce che riportano segnali di illegalità e sopraffazione mai repressi dalle autorità giudiziarie)…ovvero di di una certa magistratura “milanese” che rubrica denunce-querele contenenti notizie di reato (e di crimini anche organizzati) nel modello 45 (fatti non costituenti reato, fascicoli sospesi da indagini preliminari, fascicoli che non richiedono Decreti di Archiviazione …e conseguentemente Istanze di Opposizione all’Archiviazione…). Ormai il Tribunale di Milano, non si discosta dai Tribunali di Campania, Puglia, Sicilia e Calabria (con l’eccezione del Magistrato anti’ndrangheta Gratteri).. illegalità, racket, narcos, mafie,etc…sono considerate (come nel resto d’Italia) un potere (Anti Stato) parallelo allo Stato…(quest’ultimo delega al crimine organizzato la tutela dell’Ordine territoriale dove Comune, Regione, Repubblica…. latitano…). Quindi… per tale magistratura l’Ordine Sociale non deve essere esercitati dallo Stato …ma sub appaltato al crimine…(Case Popolari dove gli scenari di Gomorra alla “Savastano” spadroneggiano nella Milano Città Stato…Principato di un certo arco Parlamentare che ha fatto propri i disastri amministrativi dei Sindaci Forza-Italia-Lega-ex Alleanza Nazionale… addebitandosene, nella figura del PD Milano… tutti i meriti…).

    Elencare tutte le correlazioni non sarebbe umanamente possibile… comunque si tenga conto che ad ogni qualvolta si scrive “male” di ‘ndrangheta, Cosa Nostra, Spie politico-giudiziarie DIGOS-Polizia Postale (Milano, Padova, Sesto S. Giovanni, Lainate, Nova Milanese, Genova, etc…), di Immobiliari, Banche, multinazionali, Finanziarie, qualcuno (forse non avendo di meglio da fare nella sua squallida esistenza, tra questi anche Milano Sparita SSC) “informa” (presumibilmente) i diretti interessati che in questi web si consumerebbero potenziali reati di diffamazione… istingando alla querela i potenziali interessati.

    Se si scrive male delle Università Genovesi… e del carrozzone statale INFN, lo stesso giorno avverrrebbero visite dalla geolocalizzazione di Genova.

    Se si scrive male della ‘ndrangheta avvengono accessi, a volte, dalla Regione Calabria.

    Se si scrive male di Cosa Nostra avverrebbero accessi dalla Sicilia.

    Idem per banche, finanziarie, immobiliari, studi di architettura, etc…

    Si consideri la scarsa visibilità di questi siti !

    Si consideri che questo genere di visite avviene per “accesso diretto” (non dai motori di ricerca ma inserendo direttamente l’URL dei siti… come se i medesimi venissero girati da terze persone ai diretti interessati a mo’ di “pizzini”).

    Idem per continui accessi da Buccinasco e dal Comune (inteso proprio come Municipio) di Buccinasco.

    Ora, quel che stupisce è la rapidità con la quale viaggino informazioni sui contenuti postati (anche dopo qualche ora le aree geografiche citate visitano questi siti).

    E’ noto che anche e soprattutto la “fauna selvatica” di Milano Sparita Skyscrapercity (Azionariato Facebook e Urbanfile “monitorano” questi siti ed eventualmente riferiscono a immobiliari, banche, studi professionali, etc… contenuti (anche generici) contro tali categorie “professionali”).

    Oltre a quanto sopra si sospettano evidenti attività di “sorveglianza” da parte di Polizia Postale/DIGOS, appalti illegali Tribunale Milano (inclusi soggetti di genealogia ‘ndranghetista in forze negli appalti Tribunale di Milano, Genova e altre località sopra elencate).

    Purtroppo, da diversi anni, emerge che la “plebaglia” (inclusi gli psicolabili con insufficienze cognitive gravi malati da dipendenze social net) che frequenta Milano sparita e da ricordare Facebook e le restanti home page Facebook di Milano quartieri (con libri di autoeditoria annessi) preferisca tali contenitori vuoti (alcuni di tali contenitori sono popolati solo di immagini, rimandando all’acquisto di libri gli “approfondimenti”) a siti alternativi che richiedono un impegno mentale e culturale maggiore.

    E’ oltremodo chiaro che coloro che “sorvegliano” i contenuti di questi siti siano infastiditi dal fatto che questi web non siano “addomesticati” politicamente come le sopra citate pagine facebook e urbanfile e che cerchino di tracciarne i contenuti, sempre, nella speranza che, prima o poi, si arrivi all’oscuramento di uno o più web MilanoBarona.

    Di certo, questi siti non sono subordinati, rispetto a quelli sopra elencati, a poteri immobiliari come quelli sotto raffigurati (oltremodo, da pregressi articoli giornalistici sotto linkati si segnala che SALA avrebbe, secondo loro, intenzione di non confermare la nomina a qualche assessore contrario a certe “operazioni immobiliari” di cui sappiamo, oltremodo escludendo anche tutti i precedenti assessori del PD, notizia che se fosse vera confermerebbe la nota natura autonoma della lista civica di Sala, totalmente o quasi del tutto estranea al PD… partito rappresentato da Enrico Letta…che tutt’oggi festeggia con champagne e spumanti per la “vittoria” di Milano…)

    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/04/i-grattacieli-green-di-catella-spaccano-la-politica-milanese-a-pochi-mesi-dalle-elezioni-tutti-contro-tutti-sullaumento-delle-volumetrie/6087137/

    Come tutti sanno, Urbanfile e Milano Sparita Skyscrapercity, Milano sparita e da ricordare Facebook e tutte le pagine facebook di quartieri abbinati a libri di autoeditoria (verrebbe voglia di scrivere “Nati per servire”) sono da considerarsi, NON ENTITA’ INDIPENDENTI MA UN SOLO CONSORZIO subordinato a personaggi imprenditoriali, finanziari, politici e pubblici di un certo tipo, QUESTO NON E’ OVVIAMENTE POSSIBILE E NON POTREBBE MAI ESSERLO, DI CERTO, IN QUESTI SITI MILANOBARONA ! (INDIPENDENTI ED IN QUANTO TALE SGRADITISSIMI…PROPRIO DAGLI “STORICI” DI MILANO E QUARTIERI “VINTAGE”-FACEBOOK AZIONARIATO – E SITI COMMERCIALI WORDPRESS).

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    immagine condivisa (nessun salvataggio immagine in questo web) con puntamento al link:

    https://www.alamy.it/stabilimento-imperial-telefunken-occupato-dai-lavoratori-milano-1975-fabbrica-imperial-telefunken-occupata-dagli-operatori-milano-1975-image387976346.html

    Immagine già proposta nel 2020

    Ufficialmente, anno 1975, operaie Imperial Telefunken, siamo a Milano, Via G.B. Grassi… a dire dei residenti e del personale Ospedale Sacco, da decenni e decenni, il Comune di Milano avrebbe commesso degli errori di localizzazione confini territoriali… in sintesi la targa “Via G. B. Grassi”, come anche il cartello “MILANO”, lungo Via Milano di Baranzate, sarebbe posto all’interno nel Comune di Baranzate medesimo (circa 80 metri prima)… pare che anche i confini settentrionali dell’area ospedaliera del Sacco… siano nel Comune di Baranzate e non Milano… nell’errore ci casco’ , recentemente, anche Urbanfile che sponsorizzo’ un futuro condominio in Milano Roserio… ma forse tale cantiere, a Nord dei muri di cinta del Sacco… sarebbe già all’interno Baranzate… quindi oltre Milano Roserio.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.davidemaggio.it/archives/187579/

    Piazza Castello, 1979.

    Fotogramma di uno spot pubblicitario di una nota azienda produttrice di accessori per idropittura…

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E STORIA DEI TRASPORTI ATM…

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5657

    Lo scrivere quello che leggiamo nella didascalia…

    Pallocchie quotidiane...
    Pallocchie quotidiane…

    Nella didascalia leggiamo immagine tratta dalla pagina Fb “I tram di Milano”

    https://www.facebook.com/pg/TramMilano/photos/?ref=page_internal

    …peccato che sia falso, tutti possono consultare l’archivio foto di tale pagina fbook e constatare l’assenza di una immagine simile, oltremodo assente anche nelle ricerche per immagini Bing e Google.

    Inedita?

    Sicuramente, appare, senza citarne la fonte, per la prima volta su Milano Sparita Skyscrapercity (la manfrina prosegue da quasi 20 anni).

    Domani pomeriggio, 8-10-21 uno “special” dedicato alla “fauna” di visitatori dei siti MilanoBarona (diffamati sempre da tali soggetti sopra citati).

    Giuseppe Sala, Città Metropolitana di Milano (organigramma) e Giunta dovrrebbero preoccuparsi meno di questi siti e informarsi meglio del come mai, immagini (archivio storico ATM e Raccolte Civiche) della “Vecchia Milano” e dei “tram Vintage” esposte nel primo decennio degli anni 2000 (non oltre il 2008) nei mezzanini metropolitana e nelle bacheche pubblicitarie interne delle vetture tranviarie ATM… siano finite nella furia commerciale di Milano Sparita e da Ricordare Facebook e decine di altre pagine fb di quartieri…

    Si allega una delle non rare visite, di questo sito, da parte di qualcuno, molto vicino al primo cittadino.

    visite milanobarona.mybogNon sarebbe la prima…

    Sulla “fauna” di visitatori, domani uno “special”… spiccano le configurazioni “laptop” e “desktop” di un già noto dipendente comunale (Windows 7, IExplorer… non ha i permessi admin per installare altri browser… s’accontenta di quel che c’è).

    Riguardo a Sala, ci sono web e social (avversi al medesimo) molto ma molto più aggressivi di questo, molto più visitati di questo… magari visiti tali web al posto di preoccuparsi di siti internet secondari e penalizzati nei motori di ricerca…

    ________

    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.agefotostock.com/age/en/details-photo/milano-cabina-di-guida-di-un-convoglio-della-metropolitana-1964/MAR-W314048

    Cabina di manovra di un convoglio Metropolitana Rossa M1 anno 1964.

    __________

    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.csacparma.it/bruno-stefani-fotografia-moderna-per-un-paese-antico/

    Darsena, metà anni ’30 del ‘900.

    ___________

    INFORMAZIONI CORRETTIVE NEL MERITO DELLE “INFORMATIVE” ANTIMAFIA PUBBLICATE NEI WEB MILANOBARONA.

    Essendo poco conveniente pubblicare direttamente le generalità anagrafiche di personaggi in odore di mafia (Milano e Genova, al momento, in realtà anche Montecatini Terme, Firenze e Padova, come Lainate, Nova Milanese e Sesto S. Giovanni vedono collaboratori DIGOS-AISI di genealogia o affiliazione ndranghetista attivi nel gestire l’Anti Stato dentro lo Stato) si puntualizza che per risalire, ciascuno per proprio conto e metodo, all’identità dei soggetti di Milano (Porta Romana) e Genova (Quinto) , nel primo caso si deve utilizzare la parola chiave:

    cyber security linkedin tribunale milano

    considerando che solo un profilo Linkedin appartiene ad un noto personaggio di genealogia ‘ndranghetista, ovvero quel profilo contenente le parole: Tribunale di Milano, Ministero dell’Interno e Giustizia.

    Altri profili Linkedin (operativi presso aziende private) di Cyber Security sono ESTRANEI ai fatti e non devono essere fraintesi.

    Per quanto riguarda Genova, si inserisca la parola chiave

    CICAP 1992 Genova Astronomia.

    Nel secondo caso, oltre all’abusivismo delle professioni di divulgatore scientifico e docente universitario abbiamo anche catene di ristoranti e gioiellerie e vari profili Facebook fake con contatti permanenti verso gli ex Capisaldi dei Casamonica di Roma e personaggi calabresi di sospetta appartenenza …

    In ambo i casi siamo davanti a persone profondamente radicate (e protette) nei servizi Ministeriali dell’Interno e Giustizia, Polizia Postale, DIGOS… si faccia riferimento anche a questi link che descrivono gli appalti illegali in odore di mafia del Tribunale di Milano (giocoforza anche DIGOS, Interno e AISI sono inevitabilmente infiltrate e radicate se tali appalti sono affidati a personaggi incompatibili con le norme antimafia)

    https://books.google.it/books?id=n_AkDwAAQBAJ&pg=PA363&lpg=PA363&dq=aziende+odore+di+mafia+tribunale+milano&source=bl&ots=wAWYaiS5Yk&sig=ACfU3U0yhtIYq9dB4p-fN5-Q2Dn3JdOnOA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiZprGZz_TyAhW7g_0HHQx9BVA4ChDoAXoECCQQAw#v=onepage&q=aziende%20odore%20di%20mafia%20tribunale%20milano&f=false

    http://www.lavocedellevoci.it/2017/06/12/appalti-al-tribunale-di-milano-contro-legge-i-magistrati-collaudano/

    si conclude, specificando che alcune redazioni giornalistiche RAI 3 sono state, più volte, sollecitate e informate della situazione drammatica nella quale pezzi dello Stato sono ceduti alla ‘ndrangheta, ed invitate ad approfondire tali segnalazioni e, nel caso, produrne servizi televisivi (non esisterebbero alternative, denunciare non serve a nulla) ed a non considerare più il Tribunale di Milano come fonte informale attendibile per i loro servizi…(alcune “gaffe” sono già note come l’assenza di procedimenti contro i vertici Lega per i noti scandali finanziari e immobiliari e la riduzione all’ipotesi di reato di autoriciclaggio, al posto di riciclaggio, dell’attuale Governatore Regione Lombardia… idem , simili gaffe, su altri Tribunali sono recentemente avvenute con l’assoluzione di Marcello Dell’Utri e vertici ROS Carabinieri… il giornalismo di “frontiera” deve prendere atto che la magistratura , sovente, non è fonte attendibile essendoci depistaggi già nelle informazioni ricevute e poi tradotte in programmi giornalistici d’inchiesta)

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    https://www.insegneantiche.it/antiche-insegne/amarcord/insegne-epoca-milano/

    Via Spadari, primo decennio del ‘900.

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    LA PROSSIMA AVVENTURA DELLA IMMINENTE “MILANO DA BERE 2.0” PARABOLA POLITICA DOVE IL GOVERNO DRAGHI CONFEZIONERA’ UNA RIEDIZIONE DELLA ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 1982, NELLA ATTUALE CAMPIONE D’EUROPA, FORSE PROSSIMA CAMPIONE DEL MONDO, ITALIA CON PREMI NOBEL DELLA FISICA E CON LA SUA MIRACOLOSA CAPITALE MORALE DI GIUSEPPE SALA (E DI UN PD DEL QUALE NON FA REALMENTE PARTE PUR VENENDO UTILIZZATO, DAL PD MEDESIMO, COME CARRO DEL VINCITORE DOVE LETTA E’ SALITO BRINDANDO CON SPUMANTINI EFFERVESCENTI IN QUEL DI SIENA…).

    Prima di esporre alcune anomalie (dell’attuale Governo Draghi) sarebbe utile ricordare che tipo di economia, da quasi 20 anni, “anima” il PIL di Milano:

    Speculazioni immobiliari (che i giornalisti servili chiamano Innovazione Immobiliare, ricerca e innovazione tecnologica)

    Sfilate di moda

    decine di migliaia di ristorantini e localetti della Movida notturna.

    Studi legali penali e civili (a Milano ci sono piu’ avvocatucoli dell’intera Francia con Parigi inclusa)

    Il trend partì con Albertini (nel genio di Berlusconi), venne consolidato dalla Moratti, esteso da Pisapia, rafforzato da Sala (che nulla invento’ ma tutto mantenne, dopo Pisapia, dalle precedenti giunte Forza Italia).

    Di posti di lavoro, tale economia “vincente”, ne ha creati ben pochi (vedasi emigrazione di cervelli e di manodopera all’estero, anche nella “Grande Milano”) e tale economia “vincente” è recentemente collassata col COVID-19…

    Chiusa questa breve parentesi … passiamo ai poteri forti internazionali (Banche e finanziarie) che a fine 2020, anche grazie all’appoggio di Renzi, decisero di sfruttare al meglio la sponsorizzazione “Post Covid” eleggendo Mario Draghi a Premier di Governo.

    Malgrado i giornalisti scrivano che si tratti di un Governo a larghe intese a guida Centro Sinistra, in tale Governo, in 10 mesi, abbiamo solo visto Decreti Legge ed emendamenti tipici del periodo 2008-11 nel quale governava Berlusconi con la Lega e Alleanza Nazionale (la Meloni è, oggi, ufficialmente in opposizione).

    Come disse un noto editorialista… Un Governo di destra coi voti gratuiti della Sinistra (di fatto l’unica proposta concreta che Letta fece in questi mesi fu lo IUS SOLI… il resto è stare a guardare legislativo ed esecutivo e attuativo di Giorgetti…e Brunetta… e Cingolani pro Petrolio e Nucleare).

    Molti ricorderanno che l’ultimo (apparente) miracolo economico italiano (1982-87) avvenne anche grazie ad una sponsorizzazione (piu’ illusoria che reale) dell’Italia con la Coppa del Mondo 1982, col premio Nobel alla Fisica di Carlo Rubbia, con le Regate veliche dell’Azzurra e con l’elezione di Milano super moda a Capitale globale dell’economia e del Fashion nella nota formula “Ramazzotti, l’amaro della Milano da bere”.

    Proprio in quel periodo Cosa Nostra uccise il Generale Dalla Chiesa e Palermo vedeva morti e bombe di mafia… quasi ogni giorno… ovviamente prima delle Stragi di Capaci e Via D’Amelio…

    A Milano si estendeva il fenomeno dei “senza fissa dimora” e proprio da quel periodo le industrie chiusero gradualmente i battenti sino al collasso del primo decennio del 2000.

    Da circa un anno i “Grandi Vecchi” hanno rispolverato la Saga del “Sogno Italiano” 1982-87… dove ad un lento ma inesorabile processo di de-industrializzazione e di recessioni tenute nascoste sino alla fine del 1987 (compensate svalutando la Lira), un sistema paese che cadeva a pezzi veniva sponsorizzato, nel mondo, come l’ombelico del mondo medesimo…

    Oggi Draghi (ex burocrate della BCE) sta riattuando quanto sopra ricordato (a livello storico) rispolverando una pellicola cinematografica sbiadita.

    https://notizie.virgilio.it/covid-scontro-tv-bassetti-parisi-1503127

    Ritornando ai premi nobel “spaghetti” (Parisi) membro dell’Istituto di Fisica Nucleare (un poltronificio in piena tradizione italiana, filo Energia Nucleare) utile sarebbe ricordare (pochissimi ne sono a conoscenza) che Parisi , lo scorso 5 Marzo, dimostro’ la sua vera indole negazionista no vacs sostenendo, contro l’opinione dell’infettivologo Matteo Bassetti … , che i Vaccini poco o nulla fecero nel periodo di lock-down del Regno Unito (in sintesi il calo dei contagi era dovuto solo alle limitazioni di movimento delle persone).

    Non deve stupire questa posizione anti scientifica da parte di un Premio Nobel molto discutibile …

    INFN (istituto nazionale fisica nucleare) e INAF (istituto nazionale astrofisica) ce li siamo sorbiti per 20 anni nel social network come Yahoo Answers (soppresso, su ammissione dei proprietari e della stessa neo Presidenza Biden, per i contenuti antiscientifici postati , in Italia, anche da un noto pregiudicato di origine calabrese e con una certa “genealogia” ingaggiato, dal 1992 circa, prima nel CICAP, successivamente anche nelle Università Genovesi, ad improvvisarsi astronomo e astrofisico… personaggio autore di abusivismo professionale, sia nella veste di divulgatore scientifico che in quella di Astrofisico, anche in associazioni private dove organizza tutt’oggi corsi e conferenze dai costi individuali di svariate migliaia di euro… tuttavia non completò nemmeno gli studi di terza media, figuriamoci quale competenza astronomica e astrofisica possieda.

    Dal Settembre 2017 disinforma e gestisce una permamente campagna elettorale per partiti di destra nel social net Quora.

    Nel passato centinaia di ex utenti Yahoo Answers presentarono segnalazioni e lamentele a Yahoo Italia, Via Spadolini 7, Milano, ivi anche esposti e denunce contro questo soggetto (anche per le attività diffamatorie seriali delegate, al medesimo, da DIGOS e AISI, contro anti fascisti, anti nuclearisti, antimafia, anti petrolio, etc…).

    Come da tradizione giudiziaria italiana… il Modello 45 dei fatti non costituenti reato (insabbiamenti) sancisce che il reato esiste ma che per il PM non si debba procedere per questioni di convenienza.

    Immaginiamoci di quanta stima si possa avere di due enti “””scientifici””” che nei social hanno reclutato fior di delinquenti per indottrinarci sulle direttive del Partito Repubblicano Americano…

    INFN si è recentemente “distinta”, anche sulla rete Mediaset Focus, per omissioni storiche nel merito di una trasmissione sulla storia dell’elettrologia… su presunte pressioni USA, nel servizio, vennero omesse le generalità dell’inventore Nikola Tesla https://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla , ideatore dei sistemi elettrici a corrente alternata… limitandosi a citare solo le invenzioni semi fallimentari di Thomas Edison (che fece di tutto per ostacolare l’applicazione dei brevetti di Tesla e che contribui’ al fallimento personale influenzando la Westinghouse a chiedere, a Tesla, la rinuncia ai suoi brevetti, mandandolo in rovina e permettendo alla Westinghouse di ottenere profitti e monopoli assoluti…)

    Grazie INFN-INAF

    Grazie FOCUS-Mediaset.

    Per il resto, Dottor Mario Draghi… prosegua cosi’, forse la “ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 1982, 2.0” avrà successo… ma che la prossima volta si scelga un altro fisico… da Nobel… come diceva Pippo Baudo, qualcuno ha toppato per eccesso di politica di destra di un governo che vanterebbe “larghe intese”…

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    http://www.archetipo01.it/2017/10/21/le-antiche-porte-milano/

    Arco di Porta Nuova, 1885. Immagine, tuttavia, presente anche nel database immagini flickr.com (generalmente utilizzato dal monopolio azionariato facebook, quotabile in milioni di euro, di Milano Sparita SSC, quindi si teme che questa immagine possa provenire dalla raccolta di centinaia di migliaia di immagini “””inedite””” in rete sino al 2006, buona parte di esse di presunta preesistenza nelle raccolte civiche e bibliotecarie Comune di Milano e Archivio Storico ATM).

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    Adesivo pubblicitario di Radio Porta Romana, emittente radiofonica cin palinsesti avviativerso il 1976 e interrotti verso l'estate del 1979 per cedere la frequenza alla nascente Radio De-Jeeay.
    Adesivo pubblicitario di Radio Porta Romana, emittente radiofonica dai palinsesti avviati verso il 1976 e interrotti verso l’estate del 1979 per cedere la frequenza alla nascente Radio Deejay.

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    https://www.agefotostock.com/age/en/details-photo/italia-lombardia-milano-veduta-esterna-del-nuovo-ortomercato-di-milano-1967/MAR-W331417

    Morsenchio – Taliedo, 1967, “panoramica” Ortomercato all’indomani della sua inaugurazione.

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    Elezioni Comunali 2021

    L’arte camaleontica della lista indipendente Giuseppe Sala (nel PD solo come collocazione fittizia, totalmente estranea alle reali linee “programmatiche” di tale partito, agonizzante a livello Nazionale essendo privo di leader capaci di catalizzare voti e trainarne realtà locali come Milano) è l’Asso nella manica per la rielezione come Sindaco uscente.

    Tradotto in termini pratici, dopo il traino del Giugno 2016 dovuto all’effetto Matteo Renzi, all’epoca considerato, politicamente, come il reale ed unico erede (autoritario) di Silvio Berlusconi… il saper strappare voti dalla destra (Lega, F.lli d’Italia) ed avere un programma di “Real Estate” copia e incollato da Albertini e Letizia Moratti (e Lega) prolungherà per altri 5 anni la “Milano città Stato”; “Divina Milano”… una illusoria gestione di una apparente singolarità politica rispetto alla restante Regione Lombardia ed al resto del Nord come del centro-sud… ovviamente apparente dato che l’elezione beneficia di un meno 7% di elettori al voto e di programmi (destinati ai miliardari che popolano la cerchia delle ex mura Spagnole sino al Duomo) indistinguibili rispetto a Lega e Meloni…poi le prossime Olimpiadi Invernali (Milano dista oltre 2 ore da Sondrio, circa 3 coi treni, Milano climaticamente declassata da ex area con clima continentale a clima sub tropicale per via del cambiamento climatico) saranno un bel business per alcuni.. (con un ulteriore levitazione delle quotazioni immobiliari che per il centro e aree Masterplan passeranno da massimali di 1 milione di euro al metro quadro a 2 milioni di euro al metro quadro… Milano esclusa dai PIL prodotti dalle industrie HI-TECH della Brianza Orientale, da anni provincia di Monza e dalle manifatture lodigiane e le relative logistiche… ex Provincia di Milano).

    Per giocoforza si deve sopravvivere con i Boschi Verticali, le Torri dei Moro infiammabili… i villaggi olimpici a oltre 150 km di distanza dagli impianti sportivi della Valtellina e oltre il doppio di distanza rispetto a Cortina…

    Una lista civica perfettamente compatibile con le derive autoritarie e repressive di Mario Draghi (PD e M5S non hanno alcuna voce in capitolo da 10 mesi… al Governo dettano Legge Lega e Forza Italia … E SI VEDE… SEMBRA DI ESSERE RETROCESSI AL 2008…) Roberto Cingolani autorizza investimenti petroliferi malgrado siano stati vietati da anni, ENI-SNAM, lobby petrolifere USA e gasdotti Russia e i costi di errate scelte energetiche degli ultimi 30 anni, ovvero Centrali Termoelettriche, trivellazioni petrolifere e ispettive, metano, costi di smaltimento delle scorie nuclearI delle ex centrali atomiche e delle centrali che bruciano olii combustibili fossili… sono all’origine dei rincari di bollette elettriche e metano… nulla centra la riconversione ecologica).

    Nel merito del ritorno al Petrolio, questo blog

    https://dorsogna.blogspot.com/2017/02/la-lombardia-che-soffoca-sotto-le-nuove.html

    offre spunti interessanti col coinvolgimento della Lega e di Roberto Maroni (tale soggetto è, forse, anche protagonista di “suggerimenti efficaci” di dirigenti DIGOS in periodo nel quale non avrebbe alcun titolo per farlo). Altro che ripresa elettorale del PD, Enrico Letta (parente del Mediaset-Forza Italia Gianni Letta)… non raccontare bufale quando all’attuale Governo fai solo il passacarte …tutto in mano (energia, appalti sanitari, imminenti finanziamenti europei a pioggia per imprenditori Lega tesserati a Confindustria, nomine DIGOS, AISI/AISE) a Lega e Forza Italia (un governo in deriva autoritaria come avvenne solo col Governo Tambroni).

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    https://m.psecn.photoshelter.com/img-get/I0000EtY5hihzknU/s/750/750/

    Bovisa, 2000 circa, ex stabilimenti del Saponificio Sirio.

    Viale Lodovico Scarampo, incrocio Via Guglielmo Silva, 1964-65 circa.
    Viale Lodovico Scarampo, incrocio Via Guglielmo Silva, 1964-65 circa.
    ex Portello, ex Fiera Campionaria, tristemente, oggi nota, come City Life, Viale Lodovico Scarampo all'incrocio con via Guglielmo Silva. Immagine gia' monopolizzata da Milano Sparita Skyscrapercity... senza citarne la fonte... L'immagine ritrae un camion motrice IVECO con rimorchio a pianale ribassato, trainante una locotrice (o locomotore a seconda dei gusti...) elettrico E656-037 Officine Casaralta, Officine Meccaniche Reggiane, SOFER, TIBB Componentistica Ercole Marelli, Ansaldo, Asgen, Italtrafo, Officine Casertane (da wikipedia). Veicoli "semi eccezionali" del genere transitavano (al posto di locomotori ferroviari, carri cisterna e/o carri merci) anche, in quel periodo, tra Giambellino e Barona (dall'ex scalo San Cristoforo verso la DOLLMAR-SOLVAY di Via Barona, lungo le vie Schievano - Ettore Ponti-Santa Rita da Cascia, prima dell'apertura del Cavalcavia Don L. Milano, direttamente da tale cavalcavia dall'Aprile 1977 sino alla dismissione degli stabilimenti DOLLMAR.
    ex Portello, ex Fiera Campionaria, tristemente, oggi nota, come City Life, Viale Lodovico Scarampo all’incrocio con via Guglielmo Silva. Immagine gia’ monopolizzata da Milano Sparita Skyscrapercity… senza citarne la fonte… L’immagine ritrae un camion motrice IVECO con rimorchio a pianale ribassato, trainante una locotrice (o locomotore a seconda dei gusti…) elettrico E656-037 Officine Casaralta, Officine Meccaniche Reggiane, SOFER, TIBB
    Componentistica Ercole Marelli, Ansaldo, Asgen, Italtrafo, Officine Casertane (da wikipedia). Veicoli “semi eccezionali” del genere transitavano (al posto di locomotori ferroviari, i carri cisterna e/o carri merci) anche, in quel periodo, tra Giambellino e Barona (dall’ex scalo San Cristoforo verso la DOLLMAR-SOLVAY di Via Barona, lungo le vie Giambellino-Troya-Cassala-Schievano – Ettore Ponti-Santa Rita da Cascia, prima dell’apertura del Cavalcavia Don L. Milano, direttamente da tale cavalcavia dall’Aprile 1977 sino alla dismissione degli stabilimenti DOLLMAR).

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    PILLOLE DAL VIMINALE (ERGO SEGRETI DI STATO NON CLASSIFICATI COME TALI)

    I CASI LUCA MORISI e CARLO FIDANZA.

    Per LUCA MORISI (ferreo anti omosessuale, come il resto della LEGA e F.LLI D’ITALIA… tuttavia in “seratine” con escort di sesso maschile) il medesimo cerco’ di secretare la nota vicenda chiedendo copertura del caso al VIMINALE… senza riuscirci… per il secondo caso si evidenzia che i PM affidatari dell’inchiesta di Fanpage sono delle stesse correnti politiche dei due partiti sopra elencati…(F.lli d’Italia e Lega) a questo si aggiunge la similitudine dell’esposto di Fanpage al fake (falso, mai esistito) militante Maroniano che fece inquisire Bossi e Belsito (accusandoli della sottrazione di decine e decine di milioni di euro dai fondi cassa dei rimborsi spese elettorali) con un esposto inventato (ovvero mai depositato) consegnato al PM Robledo (stessa corrente politica…Lega F.lli d’Italia).. vien da chiedersi se l’esposto di presunti giri milionari d’affari personali e di Partito preceda fatti non ancora avvenuti… come DISTRATTIVO per reati posteriori, insabbiabili anche col Modello 45 dei fatti non costituenti reato

    A proporisto di FATTI NON COSTITUENTI REATO…

    I Giornaloti iscritti alle stesse massonerie degli imputati (ed anche dei magistrati) ci farebbero credere che l’assoluzione de Dell’Utri e Vertici Carabinieri corrisponda AL NON AVER COMMESSO IL REATO…invece l’assoluzione scandalosa sarebbe una reinterpretazione dei Giudici i quali sentenziarono che i FATTI EBBERO LUOGO…MA SECONDO LORO NON COSTITUIREBBERO REATO !!!

    Quindi assolti per aver commesso il fatto (considerato legale da certa magistratura politicamente pilotata… magistratura che vede nelle mafie un ottimo sostitutivo al Ministero dell’interno… persino in città come Milano le organizzazioni criminali garantirebbero “ordine” con metodi piu’ efficaci e persuasivi dello Stato, Regione e Comune…).

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    Corso Venezia, 1955 circa.
    Corso Venezia, 1955 circa.
    Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity sono vezze al furto di immagini e violazione del copyright... fa testo che questa foto venne postata, circa 2 mesi fa, proprio si questo sito... considerando che Milano Policroma e VecchiaMilanoDOC e Milano Sparita Skyscraoercty scrissero lo stesso verso questo sito... questi piu' che Amrogini D'Oro che diffondono l'immagine di traino universale dell'economia di Milano... sono autori di pubblicità politiche di politici che """amministrano""" Milano (la città piu' 'ndranghetizzata d'Italia...tra i vari problemi...).
    Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity sono vezze al furto di immagini e violazione del copyright… fa testo che questa foto venne postata, circa 4 mesi fa, proprio in questo sito… considerando che Milano Policroma e Vecchia MilanoDOC e Milano Sparita Skyscraoercty scrissero le stesse accuse verso questo sito… (in forma privata la prima, con seguito di messaggi aggressivi e minacciosi (rivelanti la vera natura e indole di personaggi, diversamente presentati alla stregua di storici, documentaristi,publicisti… quasi giornalisti (si vede…lo sarebbero molto similmente ai giornaloti), in forma pubblica per le seconde, con tanto di minacce di querele, risarcimenti, oscuramento web e sanzioni pecuniarie)…questi (la totalità delle Milano Sparita + centinaia di pagine fbook, forum, blog, etc…) piu’ che Ambrogini D’Oro che diffondono l’immagine di traino universale delle eccellenze dell’economia di Milano… (e dei suoi patrimoni artistici e urbanistici) sono (seppur velatamente) autori di pubblicità politiche di politicanti che “””amministrano””” Milano, in modo affaristico, da oltre 25 anni… (oltretutto la città piu’ ‘ndranghetizzata d’Italia… da oltre 20 anni (in precedenza era anche la città più colonizzata da “Cosa Nostra” d’Italia…tra i vari problemi…)). Quando si narra la storia di Milano si dovrebbe essere affiancati da esperti di mafie e da un supervisore che renda piu’ sincera e realistica l’esposizione web che non dovrebbe essere ridotta ad una sorta di passerella di meriti politici (della “Divina Milano, Milano Città Stato, Nei Secoli, etc…). come avvienem invece, per volontà di tali altolocati…

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    https://www.exportiamo.it/aree-tematiche/11856/tra-sogno-e-realtya-expo-2015-yi-alle-porte/

    Locandina/cartolina pubblicitaria EXPO 1906 a Milano.

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    https://www.lorenzopaciaroni.it/cartoline-da-unitalia-che-fu/

    Sesto San Giovanni (area metropolitana estesa di Milano, Città Metropolitana di Milano), Viale Casiraghi, 1965. In evidenza il “Castello” di Sesto San Giovanni, in realtà una sorta di Villa “Popolare” con appartamenti (a cavallo tra il secolo XIX e XX) affittati alle famiglie di operai delle limitrofe fabbriche).

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    https://www.sestodailynews.net/archivi/immagini/2014/C/

    sempre Viale Casiraghi, di Sesto S. Giovanni e il “Castello” negli anni ’70.

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    https://www.fondazionenicolatrussardi.com/pubblicazioni/panorama-milano/

    Via Broletto, intersezione con Via Dell’Orso. Datazione immagine assente, malgrado il “panorama” sia immutato rispetto ad oggi, l’immagine dovrebbe risalire agli anni ’90, dopo la privatizzazione della SIP in TELECOM ITALIA, verso il 1992/93 (delle due cabine telefoniche, oggi solo una sopravviverebbe in tale angolo di Milano… non erano più gialle ma dell’attuale livrea aziedale-commerciale e sociale di colore rosso).

    Nel vedere questa immagine ricordi quasi 30 ennali riemergono per coloro che leggevano (pochi) le rivelazioni (protette attualmente dal Segreto di Stato internazionale) sulle massonerie esoteriche nell’ex periodico Fotografare Novità di Francesco Ciapanna Editore (sono quelle che inserirebbero in forma subliminale il 666 nelle immagini pubblicitarie e loghi di alcune acque minerali… non menzionabili … essendoci rischi di querele… il massacro subito dal povero Ciapanna … fece scuola…). Verso il 1991 , Ciapanna, essendo anche domiciliato a Milano (tra Brera e Porta Nuova) effettuava, anche, sopralluoghi fotografici di questi angoli di Milano, o per servizi di fotografia semiprofessionale-amatoriale… o nel tentativo di abbinare il Nominalismo-Onomanzia alle sue teorie cospirative (che avevano un fondo di verità).

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    INFORMAZIONE (FUORI TEMA) NEL MERITO DEL PROSSIMO PASSAGGIO AL NUOVO STANDARD DVB T2 E LA PRESUNTA INFORMAZIONE (SOGGETTIVAMENTE POCO CHIARA) CHE SOPRATTUTTO LA RAI STAREBBE CONDUCENDO IN QUESTO PERIODO.

    Qualcuno si sarà accorto che collegando un decoder DVB T2 a televisori HD DVB T1 tali dispositivi esterni (collegabili con cavi HDMI o ethernet) ricevono tutti I canali HD Mediaset (ed anche RAI) tranne i primi 3 canali RAI 1,2,3 non HD.

    Forse, è una ipotesi che verrà verificata dal 20 Ottobre, l’informazione RAI che sostiene esserci una incompatibilità dei televisori prodotti prima del Dicembre 2018, potrebbe essere inesatta. Lo standard DVB T1 potrebbe permettere, ancora, previa risintonizzazione e per televisori prodotti sin dal 2011, la ricezione dei nuovi canali in DVB T2 (ovviamente con un livello di definizione inferiore rispetto ai televisori totalmente DVB T2, ma comunque in HD della preesistente tecnologia).

    Se fosse vero, anche l’acquisto dei decoder DVB T2 e nuovi televisori DVB T2 potrebbe , in via ipotetica, non essere obbligatorio.

    Gli spot mediaset sostengono che nel caso in cui televisori HD preesistenti ricevessero già regolarmente le frequenze con logo HD (persino televisori di 10 anni ricevono Mediaset in HD), non sarebbe necessario l’acquisto di nuovi tv o decoder (i decoder supportano solo DVB T2, protocollo non ancora adottato dalla RAI solo per i primi 3 canali ancora attestati al DVB T1).

    Comunque, dal 20-10 si comprenderà se la retrocompatibilità del nuovo segnale sarà ricevibile (o meno) anche dai vecchi televisori già HD.

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    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5652

    Dopo quasi 20 anni si scopre che i dipendenti comunali (vari dipartimenti) dei forum Milano Sparita Skyscrapercity, Vecchia Milano , Storia dei Trasporti ATM, Milano Sparita facebook etc... utilizzavano, queste immagini per popolare, anche, le derivate "business" Facebook Milano Sparita e da ricordare , Da Milano alla Barona, etc ??? ... ma questi libri provengono dalle raccolte (ritirate per restauri cartotecnici mai avvenuti) delle biblioteche civiche (inclusi i copyright mai concessi per le homepage Milano Sparita Facebook e le home page facebook di quartieri ?)??? ...C'è da crederci ???!!!...Meno male che uno di loro, 3 anni fa, scrisse che in questo web si verificavano furti delle "loro" immagini...
    Dopo quasi 20 anni si scopre che i dipendenti comunali (vari dipartimenti) dei forum Milano Sparita Skyscrapercity, Vecchia Milano , Storia dei Trasporti ATM, Milano Sparita facebook etc… utilizzavano, queste immagini per popolare, anche, le derivate “business” Facebook Milano Sparita e da ricordare , Da Milano alla Barona, etc ??? … ma questi libri provengono dalle raccolte (ritirate per restauri cartotecnici mai avvenuti) delle biblioteche civiche (inclusi i copyright mai concessi per le homepage Milano Sparita Facebook e le home page facebook di quartieri ?)??? …C’è da crederci ???!!!…Meno male che uno di loro, 3 anni fa, scrisse che in questo web si verificavano furti delle “loro” immagini…

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    https://www.lorenzopaciaroni.it/cartoline-da-unitalia-che-fu/

    1978, già ceduto ad un prezzo simbolico alla Regione Lombardia, ex Grattacielo Pirelli.

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    https://www.cabiriamagazine.it/film-italiani-premiati-agli-oscar/

    fotogramma del film “Ieri,oggi,domani” (regia Vittorio De Sica), tra Milano Rogoredo e San Donato Milanese, area direzionale ENI-SNAM.

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    https://www.circusfans.eu/2012/12/30/video-1962-50-anni-dal-rogo-del-circo-togni-a-milano/

    Incendio del Circo Togni, Porta Volta, 1962.

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    29.9.21

    Anomalie e simultanei problemi tecnici nelle piattaforme MyBlog e Lycos hanno determinato, nel primo caso, impossibilità di aggiornamenti in questo sito e la irraggiungibilità delle versioni “ridondate” in publish.lycos.com… (attualmente irraggiungibile)…sorge il sospetto che per disconnettere questo sito (nelle varie pubblicazioni) si attuino azioni di hackeraggio non piu’ a livello di singolo web ma a danno dell’intera piattaforma che ne ospiterebbe centinaia di altri…

    Stazione Centrale, visione parziale "Galleria dellecarrozze", 1970 circa.
    Stazione Centrale, visione parziale “Galleria delle carrozze”, 1970 circa.

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    https://c8.alamy.com/comp/2D7WDK1/

    Piazza Fontana, 15 Dicembre 1969, immagine indubbiamente “vintage” ma ripresa all’indomani della strage avvenuta il 12 Dicembre dello stesso anno… Massonerie, Servizi Segreti, indirettamente la CIA, vertici dell’Esercito Italiano, depistaggi DIGOS-Questure-Carabinieri, manovalanza neo fascista (e forse anche legami con la mafia) gli organizzatori ed esecutori…

    28/9/2021, strano ma vero sono ricomparse (nuove, si presume) le piastrelle di rivestimento originale (verde marino) dell'ex palazzo Savoia Assicurazioni, in corso di rifacimento (sia chiaro, nella vita ci sarebbero priorità ben maggiori... comunque, malgrado l'inutile aggiunta di un solaio "condonabile", qualche piccolo progresso sembra emergere nella Milano speculazione edilizia).
    Barona. Viale Famagosta-Via San Vigilio, 28/9/2021, strano ma vero sono ricomparse (nuove, si presume) le piastrelle di rivestimento originale (verde marino) dell’ex palazzo Savoia Assicurazioni, in corso di rifacimento (sia chiaro, nella vita ci sarebbero priorità ben maggiori… comunque, malgrado l’inutile aggiunta di un solaio “condonabile”, qualche piccolo progresso sembra emergere nella Milano superstite da 20 anni di speculazione edilizia super spudorata).

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    https://kids.kiddle.co/images/thumb/9/92/Milano–mailand-atm-sl-747517.jpg/

    Piazza Cordusio, 1984.

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    MASSONERIA E MAFIE (E FACEBOOK AZIONARIATO)

    Cesco Ciapanna libri, bibliografia, biografia | Libreria Editrice Ossidiane
    Franceco Ciapanna A 1935 Ω 2014 ex Francesco Ciapanna Editore, alternanza di residenze Roma e Milano (zona Via San Marco).

    https://milanobarona.altervista.org/2021/09/16/onomanzia-wordpress-francesco-ciapanna-francesco-ciapanna-editore-roma-via-lipari-8/

    Come anticipato alcuni giorni fa si espongono, in massima sintesi, le ragioni dell’importazione in milanobarona MyBlog e Lycos.com del sito https://onomanzia.wordpress.com/

    pubblicato da Francesco Ciapanna tra il 2010 ed il 2013 (sostanzialmente non più aggiornato dal 2013, generalmente wordpress ed altri web provider conservano web abbandonati per non oltre 15-20 anni massimo).

    Malgrado i numerosi web diffamatori (incluse testate giornalistiche) presenti nei motori di ricerca a danno del fu Francesco (detto Cesco) Ciapanna.. tale ex fotoreporter (quindi ex iscritto all’ordine dei giornalisti, ambiente fortemente vezzo all’iscrizione a massonerie) nel passato molto vicino agli ambienti massonici (per professione), a sua volta figlio di un massone pentito, tra il 1988, sino, a circa, 20 anni dopo (2008), pubblico’ (a fine periodico) i “segreti” delle massonerie (sia esoteriche che esoterico finanziarie e stragiste come la P2 e la massoneria del Partito Repubblicano USA, “Teschio e tibie” (il famoso segnale di pericolo folgorazione deriva proprio dai loghi di tale massoneria americana con adepti in tutto il mondo…)).

    L’ordine Mondiale (i vertici politici e finanziari, scalati in sottolivelli che alla base vedono numerosi giornalisti, mafiosi in genealogia (vedesi anche appalti Tribunale Milano e docenze universitarie abusive di Genova) .. in contatto ed interazione con la “società civile”), rispetto alle discipline scientifiche e tecnologiche (dalle medesime massonerie ideate a cavallo del XVIII e XIX secolo) dette “razionalistiche” …credono e praticano l’esoterismo e predicano e razzolano il Culto Satanista e pedoporno (tali societa’ segrete sono, da secoli, presenti anche nell’organigramma confessionale dello Stato del Vaticano).

    Quindi, alternando la gestione di banche, finanziarie, Governi, Aziende (e riciclando denaro mafioso come la P2), eventi sportivi (per esempio Olimpiadi, Olimpiadi Invernali, Società di calcio, etc..) alternano riti esoterici ad indirizzo Satanista (pedofilia, sacrifici umani, congressi orgiastici) e praticano Astrologia, Numerologia, Contattismo, Supertizione e persino la Cabala.

    L’estensione del Satanismo ha, come pratica di Culto Anticristico… anche lo stragismo di Stato (avente, in Italia, sia per gli ex NAR, come per le ex BR, PAC, Prima Linea,etc… manovalanza neo fascista e mafiosa, anche araba nelle forme di terrorismo finanziato da UK, USA principalmente, interagente con Servizi Segreti, Vertici di Polizia Investigativa, Politici, Finanza-Banche, Imprenditoria transnazionale, per esempio i social net).

    Cosa siginifica Sacrificio Umano ?

    11 Settembre: Le Vittime dell'11 Settembre: i suicidi

    … poi e prima di allora… Strage Stazione di Bologna, Piazza della Loggia, Italicus, Piazza Fontana, etc…

    Quindi alla “razionalità” dell’Ordine Mondiale (tecnologia e profitto), a livelli occulto abbiamo la “fede” alla Chiesa Romana ed ai suoi “opposti” (Satana)… gli “illuminati” (adepti delle massonerie) sono discepoli di Lucifero

    Il termine significa letteralmente Portatore di luce, in quanto tale denominazione deriva dall’equivalente latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre (portare), sul modello del corrispondente greco phosphoros (phos=luce e phero=portare), e in ambito sia pagano che astrologico esso indica la cosiddetta «stella del mattino», cioè il pianeta Venere visibile all’aurora, ed è anche identificato con questo nome. Nella corrispondenza tra divinità greche e romane l’apparizione mattutina del pianeta Venere era personificata dalla figura mitologica del dio greco Phosphoros e del dio latino Lucifer. Analogamente in Egitto Tioumoutiri era la Venere mattutina. Nell’antico Vicino Oriente, inoltre, la “stella del mattino” coincideva con Ishtar per i Babilonesi; Astarte per i Fenici; Inanna per i Sumeri.

    In ambiti dell’occultismo e dell’esoterismo, infine, Lucifero sarebbe il detentore di una sapienza inaccessibile all’uomo comune. (da wikipedia).

    Le massonerie i cui adepti si collocano ai vertici della “guida” (planetaria) dell’economia e della politica (come anche delle mafie) praticano (e fortemente credono) al NOMINALISMO

    Concezione filosofica, sorta nel Medioevo, che nega ogni esistenza reale alle entità astratte (concetti ed idee), riducendole a meri segni linguistici. (da wikipedia)

    https://it.wikipedia.org/wiki/Nominalismo

    Tradotto nel concreto, per a concezione filosofica del Nominalismo le cose esistono solo e finchè viene loro abbinato un nome (in falsariga un principio non dissimile dai fondamenti della Fisica Quantistica… le particelle hanno proprietà fisiche (tangibili) solo quando vengono osservate a livello strumentale… in assenza di punti osservativi (e misurativi) di riferimento.. non esisterebbero.

    L’applicazione e la sintesi del Nominalismo vede la congettura, nella quale, dominando il linguaggio umano si domini l’intera umanità (a sua insaputa)… tale applicazione si chiama Onomanzia:

    Pretesa arte di predire l’avvenire delle persone, interpretandone opportunamente il nome o le lettere di cui è costituito. (da wikipedia)

    In questa sede non si vuole (nè servirebbe per gli scopi prefissi) dimostrare la fondatezza del Nominalismo e della sua principale applicazione (Onomanzia)… ci si limita a dimostrare (nel senso ampio del termine) che almeno 7 lingue di uso comune (incluso l’Italiano) contengono “inserti” e derivazioni artificiali correlati a simboli e nomi anche “connesse” all’Ebraismo (da questa congettura Francesco Ciapanna finì sotto processo per delle mai dimostrate tendenze anti semite, anti ebraiche, formulate in circa 20 anni di pubblicazioni nel Periodico Fotografare Novità…).

    Quanto sopra non dimostra la fondatezza dell’Onomanzia ma la sua presenza generata da un certo tipo ed ordine di Massonerie criminali (dove avverrebbe l’inversione dell’ “albero” semasiologico, dove il Bene diventa Male e il Male Bene…)

    Il simbolo del ribaltamento dei principi morali e deontologici dell’Ordine Mondiale vede la lettera Y come “testimone” massonico della scissione di Male e Bene in simbiosi reciproca, la loro separazione e il culto del Male tramite il Satanismo.

    Per esempio, lo spot della “V” (campagna Presidenza del Consiglio e dei Ministri, promozionale vaccinazioni anti SARS-CoV-2) vede un curioso abbinamento alla necessita’ di raggiungere la immunita’ di gregge con le due dita della mano (indice e medio) divaricate come una “V”, ovvero un Y tronca…(origini SARS-CoV-2 antropiche, di questo ne parlerà Presa Diretta RAI3 oggi 27-9-21).

    Alcuni esempi pratici della presenza di “zeppe” enigmistiche (nominalismo ed onomanzia) in eventi e località di impatto internazionale.

    FUNIVIA DEL MOTTARONE

    MORTE LEDE, VIA FUNI, OITAN = MORTE LEDE, VIA FUNI, EITAN

    Non a caso, EITAN, oggi si trova nello Stato d’Israele…

    altri esempi..

    Funivia di Cavalese…Cavo Lese (il noto cavo tranciato da aerei US Army la prima volta ed il precedente incidente dello stesso impianto funiviario…)

    …altri esempi…

    SILVIO BERLUSCONI = VELO SU R(A)SINI RIC(IC)LO (LA BANCA MILANESE DI VIA CANTU’ 5 DOVE IL PADRE ERA DIRETTORE COMMERCIALE)

    .altri esempi…

    il piu’ volte citato (ma mai identificato, in questo sito…per ovvi motivi di rischi querela) calabrese (genealogia ndranghetista) in forze (dal 2007) presso i Servizi di Sicurezza Informatica del Tribunale di Milano (oltre che operatore di staff di Yahoo Answers, Google, Facebook, Quora, etc…)

    anagrammando enigmisticamente nome e cognome… otteniamo:

    ‘NDRINA APPREZZO (infatti è di genealogia ndranghetista)

    anagrammando enigmisticamente nome e cognome… di un secondo informatore DIGOS-AISI…questa volta in Genova, anch’esso di genealogia ndranghetista…otteniamo:

    N AL PESTO PREZIOSI

    L’IGNOTO (noto a chi scrive…) possiede, in regime di riciclaggio, ristoranti e gioiellerie..

    Per il momento è meglio fermarsi qui…

    Per conoscere l’identita’ di tali “””soggetti”””, con fatica ed un poco alla cieca… inserendo in Google

    “Cyber Security Tribunale Milano”

    e

    “CICAP Genova 1992 astronomia”

    è possibile tracciare l’identità anagrafica…

    …a proposito..

    GOOGLE

    = O LOGGE (l’H è muta e non si vede)

    … in chiusura… considerando che nel forum Milano Sparita Skyscrapercity si annoverano account del tipo

    @onomantico

    @opus

    filosofie e prelature cattoliche piu’ volte citate da Francesco Ciapanna… ci si domanda che relazione esista tra questi autori… con le massonerie ?

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    Cascina Gobba anni 1972-73 circa , vicinanze via Angelo Rizzoli, sopraelevata Linea M2 e tranvia per Vaprio d'Adda, prossima al primo capolinea del confine tariffa urana. Notare le discariche abusive che proprio in quel periododominarono le aree verdi incolte delle periferie milanesi... come dellerestanti metropoli italiane... ò'italiano medio, allora come oggi, se ne fotte dell'ambiente dimostrandosi "pulito" solo a casa propria... erano anni del rito domenicale di lavare l'auto (piu' amata che moglie e figli) lungo rogge e navigli e/o nelle fontanelle... erano gli anni dove avvenne il primo vero imbruttimento della società (dovuto anche a fenomeni migratori interni tutt'altro che forieri di civiltà e integrazione, di risse per un parcheggio, per questioni di viabilità... erano gli anni delle bische clandestine (una molto pericolosa proprio nella limitrofa Crescenzago, verso Via Civitavecchia... erano gli anni dei "capifamiglia" che digerivano la cena rimorchiando prostitute lungo le vie e viali periferici di Milano... furono anche gli anni che diedero avvio al bullismo scolastico (all'epoca non definitocome tale, piuttosto come devianza minorile)... Sotto questa immagine unospot Pubblicità Progresso, del 1972, probabilmente destinato anche alle salecinematografiche essendo stato prodotto con pellicola a colori...spot che si illudevano di civilizzare gli Italiani... appunto, le agenzie pubblicitarie che li creavano ed i vari Ministeri che finanziavano tali "Pubblicità Progresso" si illudevano che gli italioti si moralizzassero e assumessero condotte più civili... mere illusioni e miliardi delle vecchie Lire buttati al vento,,,
    Dovremo (forse) essere (localizzazione assente nella fonte) tra le linee di confine tra Vimodrone e Cascina Gobba anni 1972-73 circa , vicinanze via Angelo Rizzoli e fine di Via Padova, sopraelevata Linea M2 (all’epoca non ancora operativa per la tratta oltre il limite tariffa urbana) e tranvia per Vaprio d’Adda, prossima (o immediiatamente successiva), quindi, al primo capolinea del confine tariffa urbana. Notare le discariche abusive che proprio in quel periodo dominarono le aree verdi incolte delle periferie milanesi… come delle restanti metropoli italiane… l’italiano medio, allora come oggi, se ne fotte dell’ambiente dimostrandosi “pulito” solo a casa propria… erano anni del rito domenicale di lavare l’auto (piu’ amata che moglie e figli) lungo rogge e navigli e/o nelle fontanelle… erano gli anni dove avvenne il primo vero imbruttimento della società (dovuto anche a fenomeni migratori interni tutt’altro che forieri di civiltà e integrazione), di risse per un parcheggio, per questioni di viabilità… erano gli anni delle bische clandestine (una molto pericolosa proprio nella limitrofa Crescenzago, verso Via Civitavecchia… erano gli anni dei “capifamiglia” che digerivano la cena rimorchiando prostitute lungo le vie e viali periferici di Milano… furono anche gli anni che diedero avvio al bullismo scolastico (all’epoca non definito come tale, piuttosto come devianza minorile)… Sotto questa immagine uno spot Pubblicità Progresso, del 1972, probabilmente destinato anche alle sale cinematografiche essendo stato prodotto con pellicola a colori…spot (ed autori dei medesimi) che si illudevano di civilizzare gli Italiani… appunto, le agenzie pubblicitarie che li creavano ed i vari Ministeri che finanziavano tali “Pubblicità Progresso” si illudevano che gli italioti (molti turisti stranieri giurarono, in quel periodo, di non mettere mai più piede in Italia) si moralizzassero e assumessero condotte più civili… mere illusioni e miliardi delle vecchie Lire buttati al vento…(oggi possiamo dire che la società italiana non si sarebbe solo fascistizzata ma che interagisce, senza confini morali, con esponenti delle mafie per beneficiare di finanziamenti bancari, acquisto di immobili… per aggiustare gli esiti dei processi, per un posto letto nelle cliniche convenzionate… per un posto fisso per i figli…

    Ex Provincia di Milano (attuale Monza e Brianza), Desio, 1978, Deposito ATM con numerose vetture tranviarie "28" Peter Witt carrellate non restaurate. Non è dato sapere quante di quelle vetture erano in attesa di possibile restauro (riverniciatura della livrea in arancione, installazione del semipantografo al posto dell'asta a rotella di captazione elettrica). Probabilmente alcune di esse erano destinate ad essere "radiate", qualche altra, forse, furono donate alla Città di San Francisco-CA.
    Ex Provincia di Milano (attuale Monza e Brianza), Desio, 1978, Deposito ATM (il “palmizio” sul lato sinistro dell’immagine potrebbe trarre in inganno apparendo più prossimo ad una località mediterranea che all’alta Pianura Padana) con numerose vetture tranviarie della serie 1500 (“28” Peter Witt carrellate non restaurate). Non è dato sapere quante di quelle vetture erano in attesa di possibile restauro (riverniciatura della livrea in arancione, installazione del semipantografo al posto dell’asta a rotella di captazione elettrica). Probabilmente alcune di esse erano destinate ad essere “radiate”, qualche altra, forse, venne successivamente donata (nei decenni successivi) alla Città di San Francisco-CA.
    Immagine scaricata dalla memoria cache dei server bing, ex streaming Sole 24 ore (rimossa). Piazzale Loreto, Corso Buenos Aires, disordini in manifestazioni studentesche. Datazione possibile, 1971-1977 circa.

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    Italia in prima linea nella repressione delle autonomie altrui, tuttavia latitante nella lotta alle proprie mafie (escludendo il Giudice Nicola Gratteri).

    https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Arrestato-Sardegna-ex-presidente-della-Catalogna-Carles-Puigdemont-2e0a68ae-905f-43c1-a8b4-a74dc08ccc13.html

    Gli scenari politico giudiziari dell’Italia attuale sono ormai identici alle rappresentazioni cinematografiche (di 51 anni fa) di film come:

    “In nome del popolo italiano”

    “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto…”

    “Basso impero” (Borbonico, repressivo , immorale, fascistoide, piaggeria e corruzione…)

    Locandina film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.. (Gian Maria Volontè, Florinda Bolkan, Regia Elio Petro, 1970)
    Locandina film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. (Gian Maria Volontè, Florinda Bolkan, Regia Elio Petri, 1970)

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    Turro, 1969. Viale Monza 118 angolo Via Privata della Torre.
    Turro, 1969. Viale Monza 118 angolo Via Privata della Torre.

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    24-09-21

    Prosegue il presunto (ma probabilissimo) regime di violazione dei diritti d’autore di Milano sparita e da ricordare facebook

    immagini coperte da copyright
    immagini coperte da copyright

    L’utilizzo di falsi utenti “segnalatori e fornitori” di immagini che incrementano l’acquisto commerciale di libri d’autoeditoria (stampati in Puglia) non sgrava tale pagina commerciale dal pagamento del copyright per uso commerciale.

    La fonte originaria è riconducibile:

    https://www.dolcevitaonline.it/fiera-di-senigaglia-il-mercatino-storico-della-milano-alternativa-che-rischia-di-scomparire/

    Copyright © 2021 — DolceVita © DV Network Srl – registrazione Tribunale di Milano n.306 del 3 maggio 2006 – iscrizione R.O.C. (registro operatori comunicazione) n.36531 – ISSN: 19708599 (testata giornalistica periodica)

    Palese violazione !

    …ma dove sta la Polizia Locale e/o Polizia Postale (pari facoltà amministrative)?

    ah, che distrazione… pare facciano parte degli staff e tra gli autori…

    …pensare che sarebbe sufficiente condividere tale immagine anziche’ prenderne possesso scaricandola dal sito e postandola in MS Facebook…

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    Qualche giorno fa venne postata un’immagine (1990 circa) di donne d’etnia Rom in quel di Corso di Porta Vittoria, adiacenze Camera del Lavoro CGIL.

    Corso di Porta Vittoria, immagine databile tra la fine degli anni '80, primissimi '90 del 1900. Donne di etnia Rom lungo Corso di Porta Vittoria (all'epoca identificati come "zingari")
    Corso di Porta Vittoria, immagine databile tra la fine degli anni ’80, primissimi ’90 del 1900. Donne di etnia Rom lungo Corso di Porta Vittoria (all’epoca identificati come “zingari”)

    Proprio in quel periodo si verifico’ un “fattaccio” nel Deposito ATM Palmanova…moltissimi ricorderanno la RISSA tra l’ex Sindaco PSI Paolo Pillitteri ed i “cocchieri” ATM del deposito bus Palmanova (la causa era un accampamento Rom a ridosso del deposito ATM Palmanova).

    Si adotta il termine cocchieri… adottato negli anni ’80 dalla tifoseria ultras del Milan nelle vicinanze di Piazza Axum (Via Civitali) in corrispondenza del capolinea della 95 (piena all’inverosimile)… quando il “cocchiere” faceva la “cresta” alla tabella delle partenze… ritardando di alcuni minuti… la conduzione del mezzo verso Rogoredo FS…

    La tifoseria ultras del Milan apostrofava il manovratore coi seguenti titoli:

    “Uè, cocchiere, guarda che dovevano partire 5 minuti fa, datti una mossa…altrimenti guidiamo noi… (cantando) …ATM vaffanculo… ATM vaffanculo…”

    … infatti per raggiungere la Via Santa Rita da Cascia, dallo Stadio, trascorrevano anche oltre 45 minuti, sia per la congestione delle arterie stradali da Viale Aretusa, verso Bande Nere, sia per i ritardi di partenza dal capolinea…

    Ecco la rissa Pillitteri-Cocchieri ATM… al Deposito Palmanova… Maggio 1991… notare l’accento siculo di un autista (Lega Lombarda) d’autobus ATM..

    …eh si… anche 30 anni fa la Lega Nord rastrellava, su Milano, solo elettori siculo calabresi… dopo 30 anni lo scenario resta immutato… e gli appalti al Tribunale di Milano risentono di tale affetto tra Lega e siculo-calabresi…

    Si rende noto che gli accampamenti “zingari” verso Rottole-Cimiano-Crescenzago erano presenti sin dai primi anni ’70… (Via Angelo Rizzoli verso fermata M2 Crescenzago) conseguenza vuole che l’accampamento del 1990 (intorno al deposito Palmanova) fosse parte di una residenza “stanziale” e permanente gia’ ventennale

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/14_ottobre_07/quando-c-erano-facchini-stazioni-a327d050-4de5-11e4-b38c-5070a4632162.shtml

    Stazione Centrale, anni ’60 del 1900. Facchino in attesa di passeggeri (figura ausiliaria non più esistente nel periodo attuale).

    Precotto, anni 30 del 1900, trasformatori elettrici trifase (refrigerati ad olio) Ricevitrice Elettrica Nord Milano, AEM.
    Precotto, anni 30 del 1900, trasformatori elettrici trifase (refrigerati ad olio) Ricevitrice Elettrica Nord Milano, AEM.

    Una breve storiografia tecnica dell’immagine sopra postata. La figura ritrae due trasformatori elettrici trifase della Ricevitrice Elettrica Nord Milano Precotto, AEM (anni ’30 del 900).

    All’epoca le dimensioni di questi apparati elettrotecnici erano prossime ad un edificio di due piani e tali impianti venivano, preferibilmente, collocati sempre all’aperto (per via delle elevate temperature dissipate che impedivano), infatti per le tecnologie di allora, l’alloggiamento all’interno dei padiglioni di trasformazione elettrica di centrali come quelle di Precotto e Milano sud Stadera-Vigentino.

    Malgrado esistessero già le “macchine termiche di Carnot” (ovvero sistemi termodinamici di refrigerazione), nel caso in esame rappresentati dai sistemi di motori ad impulso (compressori e vasi di espansione) refrigeranti ad olio (contenuti all’interno degli involucri protettivi dei trasformatori sopra raffigurati) non esistevano, ancora, impianti di climatizzazione ambientale ad ammoniaca (vennero perfezionati nel Progetto Manhattan presso i laboratori segreti di Los Alamos, impianti di refrigerazione aria in ambienti chiusi resi necessari per via delle elevate temperature estive presenti nel deserto del Nuovo Messico (USA)). Un’ultima considerazione: La tecnologia di produzione e trasporto di energia elettrica a corrente alternata (contrapposta ai Brevetti Edison a corrente continua) venne ideata, realizzata e perfezionata da Nikola Tesla (per la Westinghouse Electric).

    Senza il contributo di Tesla, per oltre un secolo non sarebbe stato possibile produrre energia idroelettrica (soprattutto Valtellina) e trasportarla sino a Milano… con Edison la distanza massima di trasporto non superava qualche km. Questo comportava produrre corrente continua con centrali termoelettriche alimentate da Carbone, gas e Olii combustibili (scarti raffinazione petrolifera)..non solo… con i Brevetti Edison nella sola Milano di allora si sarebbero dovute costruire decine di centrali elettriche a carbone. Inutile evidenziare di quanto i cambiamenti climatici (effetto serra da combustibili fossili) si sarebbero anticipati (di molti decenni ) rispetto all’uso di una fonte d’energia rinnovabile (come l’idroelettrico)… tuttavia , oggi, la politica della distribuzione elettrica lungo tratte di centinaia e migliaia di km, ed i relativi elevati costi di manutenzione, è prossima ad essere abbandonata in sostituzione di impianti più piccoli e distribuiti lungo tratte minori (energia solare e soprattutto un network “paritetico” di produzione elettrica da pannelli solari condominiali e individuali dove l’energia eccedente verrebbe immessa nella rete elettrica per essere distribuita ad altri utilizzatori).

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    Piazzale Loreto, Viale Brianza, seconda metà anni 50 del 1900.
    Piazzale Loreto, Viale Brianza, 1960 circa.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/

    Bastioni di Porta Nuova (anni ’30 del 1900)

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    Pubblicità MIVAR anni '50.
    Pubblicità MIVAR anni ’50.

    Ieri, 20 Settembre 2021, si è spento Carlo Vichi (età 98 anni) fondatore dell’industria radiotecnica MIVAR che negli anni 60 (1963) trasferì gli stabilimenti di produzione radio e televisori, da Milano ad Abbiategrasso.

    Sulle vicende del dissesto imprenditoriale della MIVAR tutti sanno, come anche della proposta di Carlo Vichi, fatta alla Samsung Italia, di cedere gratuitamente gli stabilimenti di Abbiategrasso alla multinazionale sud coreana, offerta che venne snobbata per il semplice motivo di una simil evasione fiscale legalizzata che tutte le multinazionali localizzate in Italia (inclusa anche Microsoft) praticherebbero (negli Stati a maggiore pressione fiscale, come l’Italia, si dichiarano soprattutto perdite e passività reali che ridimensionano i fatturati imponibili), ovvero distribuire i profitti verso i paradisi fiscali e nello Stato dove presente la “Casa Madre”, per la Samsung la Corea del sud, Stati dove si dichiarano gli utili maggiori… gravati da un carico fiscale minore…). Non si sta sostenendo che Samsung Italia evada il fisco… molto semplicemente le multinazionali estere che non producono ma importano… hanno la tendenza ad autoappaltare a se stesse società controllate importatrici con sede legale e fiscale in Stati a minore regime tributario… (dove pagare le tasse dei fatturati contabilizzati in Italia), se Samsung avviasse produzione di televisori in Italia vedrebbe modificata una regolamentazione fiscale che pur operando in una apparente legalità, elude parte degli oneri per poi pagarli in regime agevolato in Stati a minore gettito fiscale.

    Ieri sera, nel “coccodrillo” (articolo giornalistico di necrologio) trasmesso dal TGR Lombardia… un refuso degno di nota (i servi.dell’informazione di Regime, ormai complementari a facebook, pagati per censurare le notizie, al posto di diffonderle sovente non sanno nemmeno leggere i contenuti di wikipedia o del pregresso web mivar.it che sino a pochi mesi fa conteneva la storia integrale della MIVAR, scritta da Carlo Vichi).

    La MIVAR non entrò in crisi negli anni ’80 con l’avvento dei TVColor… la crisi avvenne a partire dall’anno 2000 … anzi gli anni ’80 e ’90 furono di grande espansione commerciale… al punto tale che nel 1990 lo stabilimento di Abbiategrasso venne ampliato per potenziare e rimodernare le linee di produzione.

    Il successo commerciale della MIVAR derivò dai costi esorbitanti dei TVColor di produzione estera, come SONY, SABA, THOMSON, PHILIPS, NORDMENDE, etc…

    I televisori MIVAR erano più spartani … oltremodo l’assenza di costi pubblicitari (diversamente da quanto avveniva negli anni ’50-’60-’70) abbassava drasticamente i costi al dettaglio di tali televisori…favorendone la competitività commerciale.

    MIVAR fu vittima di un palese boicottaggio della grande distribuzione che verso la fine degli anni ’90 costitui’ un cartello di importazione a favore dei mercati Cinesi e della Turchia.

    La crisi MIVAR precedette di qualche anno l’avvento dei televisori ultrapiatti a Plasma, LCD, OLED… ovviamente quando, verso il 2003, nel mercato mondiale, si affacciarono i televisori non catodici LCD e plasma…tale industria (MIVAR) fece molta fatica a riconvertire la produzione (conversione che comunque avvenne) e soprattutto a proporla presso la grande distribuzione di elettronica audio video domestica.

    La MIVAR fini’ in amministrazione controllata verso il 2011 per sospendere definitivamente la produzione nel 2013.

    Nel 1989 il periodico PANORAMA dedicò un articolo alla MIVAR evidenziando le qualità imprenditoriali di Carlo Vichi… il record di vendite senza alcun costo in pubblicità, ma anche certe manie personali, tra le quali le fissazioni ideologiche per Mussolini ed Hitler… atteggiamenti e confidenzialità che gettarono non poche ombre sulla inizialmente stimata figura imprenditoriale del fondatore della MIVAR.

    Sono noti i conflitti tra la direzione MIVAR, sindacati e alcune generazioni di operai che vi lavorarono… tuttavia se paragonassimo tale imprenditoria con quella attuale, fatta di riciclaggio e assunzioni tramite raccomandazioni (anche mediate dalle mafie), Vichi, malgrado evidenti difetti caratteriali apparirebbe come un monumento dell’industria italiana e Lombarda (Carlo Vichi era di origini Toscane).

    Nel 2008 Report RAI gli dedico’ un servizio presso gli stabilimenti di Abbiategrasso, dove espresse i suoi dubbi sull’introduzione del digitale terrestre, dispositivo che avrebbe incrementato i costi dei televisori con scarsi rendimenti in termini di qualita’ dell’immagine (eventi verificatesi puntualmente, dal 2010-11 con lo switch-off dal vecchio sistema PAL superetorodina nell’attuale DVB1 (a breve DVB2).

    Con la chiusura (nel 2013) degli stabilimenti MIVAR venne posta una pietra tombale all’unica realtà industriale a medio contenuto tecnologico presente nell’hinterland sud ovest di Milano, da sempre economicamente piu’ depresso rispetto ad altre realta’ della ex provincia di Milano, oggi città metropolitana… una realtà prevalentemente dominata dall’agricoltura e dalla coltivazione del riso, molto simile a quella della confinante Lomellina e del vicino Piemonte novarese.

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    Corso di Porta Vittoria, immagine databile tra la fine degli anni '80, primissimi '90 del 1900. Donne di etnia Rom lungo Corso di Porta Vittoria (all'epoca identificati come "zingari")
    Corso di Porta Vittoria, immagine databile tra la fine degli anni ’80-primissimi ’90 del 1900. Donne di etnia Rom lungo Corso di Porta Vittoria (all’epoca identificati come “zingari”)
    Corso Buenos Aires, 1933 circa.
    Cordusio, primi '900, Via San Prospero, Bar Foresta Nera.
    Cordusio, primi ‘900, Via San Prospero, Bar Foresta Nera.

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    MILANO CITTA’ STATO DOVE C’E’ PIENA OCCUPAZIONE, INNOVAZIONE, BELLA VITA, APPARTAMENTI AL MILIONE AL METRO QUADRO, DOVE URGE UNA REPUBBLICA METROPOLITANA AUTONOMA DALLA LOMBARDIA E DALLA REPUBBLICA ITALIANA MEDESIMA (CON IL QURINALE E PALAZZO CHIGI SI INTERAGIREBBE DIRETTAMENTE SENZA LA CARTA COSTITUZIONALE BYPASSANDO LE REGIONI VERSO UN PARADISO FISCALE E GIUDIZIARIO)?

    Vedasi l’immagine sottostante:

    offerte impiego milano
    offerte impiego milano 16 Settembre 2021

    Spiccano 137 giorni di offerta pubblicata, senza candidature utili, spicca un’altra di 65 giorni, una terza di 110 giorni…

    Colpa del Reddito di Cittadinanza, indennita’ di disoccupazione, una tantum INPS per precari disoccupati, etc…?

    No, 500 euro di Reddito di Cittadinanza mensile a Milano sono sufficienti per l’abbonamento bisettimanale al baretto per cappuccino e brioche surgelata e moscia…

    Cosa sta accadendo ?

    • Troppe offerte a termine
    • Troppe specializzazioni pretese in assenza di formazione aziendale (se uno lavora a termine non potrà mai beneficiare di formazione aziendale non essendo dipendente di un’azienda).
    • Troppe raccomandazioni (molte gestite da ‘ndrangheta e Cosa Nostra) che rendono inefficienti le aziende imponendo i salvataggi da malagestione scaricandoli addosso a precari e disoccupati cronici (privi di formazione richiesta) caporalati da agenzie interinali e società di consulenza (a capitalizzazione dubbia…)
    • Decine di migliaia di Milanesi (oggi il termine è comunque vago e allargato) che nel periodo Covid sono emigrati a: Isola di Malta, Cipro, Santo Domingo, Costa Rica, Spagna, Germania, Inghilterra (la Brexit permette, comunque, candidature di ingegneri informatici, elettronici, meccatronici, chef, etc…), USA, Cuba, Sud America (a anche CINA… mentre Milano scoppierebbe di Cinesi…).

    Quindi… Milano Città Stato ?

    Naaaaaa !

    Ma i progetti per l’ex Scalo Farini con torri alte come a Dubai (questa volta i Masterplan sono del PD e non più Forza Italia-Lega-EX Alleanza Nazionale)?

    Bè ci stiamo avvicinando a Napoli… si costruisce per far circolare denaro da un paradiso fiscale all’altro verso le banche e assicurazioni e finanziarie “milanesi”…

    Milano, come il resto d’Italia, espelle, anche fuori dai confini Nazionali, laureati poveri con cittadinanza italiana e milanese per favorire l’imprenditoria che vince appalti come quelli del Tribunale e sostituire la popolazione residente con immigrati interni (raccomandati dal sud Italia) e manodopera extracomunitaria (si rammenti che tale previsione non appartiene solo alle pseudosinistre.. ma anche a Lega, Forza Italia, Italia Viva, Fratelli d’Italia…infatti anche la destra sollecita manodopoera a bassissimo costo da generarsi annullando gli ammortizzatori, con retribuzioni da fame che solo gli extracee possono garantire…altro che le fandonie di chiudere i porti…).

    Perchè il Reddito di Cittadinanza ha fallito ?

    Perchè è concepito per una società dove la selezione del personale aziendale e operaio avviene tramite i Centri per l’impiego, progetti formativi pubblici (monitorati da rischi di clientele raccomandatorie) in assenza di mafie che raccomandano incapaci in aziende, banche e assicurazioni… (come invece avviene anche e soprattutto a Milano)… quindi la raccomandazione non passa per gli uffici di collocamento ed i “Navigator”…collassano (come di fatto è collassata l’economia malgrado i chiari di Luna annunciati dallo pseudogoverno Draghi)

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    Giambellino 1982/’91 (tra Via Gentile Bellini, lungo l’intera Via Vespri Siciliani, sino a Piazza Napoli (per l’appunto…)).

    La Festa dei Gigli lungo la ex “Little Napoli” (Giambellino-Solari)…

    malgrado la presenza dell’attore e cantante Mario Merola…dai primi anni ‘2000 la “Little Napoli” (all’epoca molto prossima alla ex “Little Italy” di Manhattan…) dovette cedere il posto alla “Big Gioia Tauro”… che non si accontentò di un solo quartiere… ma volle prendere possesso dell’intera città… (Head Office, Via Freguglia-Manara).

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    Ex Bastioni di Porta Magenta, San Vittore, fine '800, attuale Via degli Olivetani, (Pio Istituto per i figli della provvidenza), ex Via Filangeri 3. Si nota, rispetto alle mappe di fine '800 che la ex Via e l'attuale Piazza, venne rinominata da Filangeri a Filang(i)eri.
    Ex Bastioni di Porta Magenta, San Vittore, fine ‘800, attuale Via degli Olivetani, (Pio Istituto per i figli della provvidenza), ex Via Filangeri 3. Si nota, rispetto alle mappe di fine ‘800, che la ex Via e l’attuale Piazza, venne rinominata da Filangeri a Filang(i)eri.
    Raffigurazione pittorica dell'Arco della Pace, anno 1889.
    Raffigurazione pittorica dell’Arco della Pace, anno 1889.
    Piazza del Duomo, 1898, presenza di truppe del Regio Esercito del Generale Fiorenzo Bava Beccaris. I Moti Popolari furono repressi in modo sanguinoso con colpi di mortaio sparati direttamente contro la folla dimostrante, Dopo soli 37 anni il neo nato Regno d'Italia mostrava già segni di cedimento sia in termini di ingiustizie sociali, di corruzione politica, di condizioni di lavoro disumane nelle fabbriche (a partire dalla Pirelli). 23 anni dopo, sempre a Milano nacque il Fascismo... orientato proprio a reprimere sistematicamente istanze sociali egualitarie... Un'Italia della quale ci sarebbe solo da vergognarsi, oggi come allora...
    Piazza del Duomo, 1898, presenza di truppe del Regio Esercito del Generale Fiorenzo Bava Beccaris. I Moti Popolari furono repressi in modo sanguinoso con colpi di mortaio sparati direttamente contro la folla dimostrante. Dopo soli 37 anni il neo nato Regno d’Italia mostrava già segni di cedimento sia in termini di ingiustizie sociali, di corruzione politica, di condizioni di lavoro disumane nelle fabbriche (a partire dalla Pirelli). 23 anni dopo, sempre a Milano nacque il Fascismo… orientato proprio a reprimere sistematicamente istanze sociali egualitarie… Un’Italia della quale ci sarebbe solo da vergognarsi, oggi come allora…

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    SEGRETI DI STATO “IN PILLOLE”

    4 mesi e mezzo fa Yahoo Answers ha chiuso frettolasamente … in questo sito se ne accennarono le ragioni…ma quali furono le reali motivazioni (rispetto alla tesi ufficiale, ovviamente falsa, dell’anti economicità della piattaforma social) ?

    Yahoo Italia aveva sede a Milano, Via Spadolini 7 (quindi siamo in tema…).

    Yahoo Answers soppresso dal 4 Maggio 2021
    Yahoo Answers soppresso dal 4 Maggio 2021

    La decisione della soopressione della piattaforma Answers di Yahoo ha come causa scatenante la presenza di due operatori di staff italiani di genealogia ‘ndranghetista, entrambi “Ethical Hacker” al servizio della DIGOS italiana la cui attività, tutt’oggi in corso, è coperta dai Servizi Segreti Italiani… a loro volta anche le querele e le segnalazioni contro questi due criminali del web sono state depistate e classificate sotto la copertura dei Segreti di Stato. Malgrado questo, un appartenente a genealogia ‘ndranghetista residente a Genova (quartiere Quinto) ed un secondo a Milano (porta Romana) operano indisturbati con le stesse mansioni (Quora, Domandina, Facebook, solo alcune delle numerose piattaforme social dove questi “imprenditori” tutt’oggi praticano campagna elettorale di destra, spiano utenti , diffamano cittadini italiani, profilando la loro attivita’ internet, hackerano computer, server, mailbox, etc…). Il primo possiede, catene di ristoranti e gioiellerie, il secondo Società individuali dove si colloca in sub appalto nei servizi di “sicurezza” Cyber del Ministero di Giustizia e dell’Interno. Del secondo, con elevata probabilita’, ne sarebbe a conoscenza Raffaele Cantone dell’ANAC che a suo tempo segnalo’ la situazione sopra descritta (relativa agli appalti illegali nel Tribunale di Milano).

    Negli atti giudiziari a carico dei due soggetti indicati si identificano gli indagati con Patenti automobilistiche (non più utilizzabili come documento di identificazione da anni) al posto della Carta di Identità. Tali soggetti , se sottoposti ad “interrogatori” farlocchi … si avvalgono (sempre) della facolta’ di non rispondere… ammettendo involontariamente le proprie colpe. Nel caso di Genova, sempre negli atti, si rileva l’utilizzo di un documento di identificazione inidoneo, ovvero una tessera Patente presumibilmente falsa, dove la foto tessera stampata appartiene ad un cittadino estraneo e di generalità differente dall’imputato. Fascicoli archiviati senza la spedizione (ai querelanti) della notifica del Decreto di Archiviazione (rendendo impossibile opporsi alla medesima).

    Le cause della chiusura di Answers Yahoo sono queste e presumibilmente classificate sotto la copertura del Segreto di Stato (le menzogne giornalistiche sono di tutt’altro contenuto).

    Emerge l’uso improprio della Polizia Postale (e dei consulenti esterni sopra elencati, privi dei requisiti antimafia) per attività di spionaggio, diffamazione, intimidazione, calunnia e repressione verso cittadini non criminali e nemmeno indagati. I fatti, si presume, sono stati gestiti anche dalla CIA (prima committente delle attività di spionaggio internet) e comunicati, presumibilmente, anche alla Presidenza di Joe Biden.

    Non e’ possibile, al momento, aggiungere altri dettagli… queste informazioni sono comunque recuperabili anche in rete .

    Si puo’ solo aggiungere che tali personaggi sono protagonisti di esercizio abusivo delle professioni universitarie e divulgative (uno di essi e’ oltremodo pregiudicato e privo dei titoli di informatore delle Polizie Giudiziarie Italiane)

    La natura para criminale (se non peggio) delle nostre infrastrutture d’intelligence è quotidianità da decenni e decenni…

    https://www.fanpage.it/attualita/ex-ndranghetista-e-informatore-dei-servizi-chi-e-il-presunto-reclutatore-dei-neonazi-italiani/

    (selezionare il link non attivo col tasto sx del mouse, poi col destro “apri link-indirizzo in nuova scheda)

    Il link soprastante non fa riferimento alla vicenda di Yahoo … rappresenta casi simili…

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    OGGI, 16 SETTEMBRE 2021, DOPO IL DECESSO, NEL MARZO 2014, DI FRANCESCO CIAPANNA, UNA COPIA CONSERVATIVA DEL SUO SITO

    https://onomanzia.wordpress.com/

    IN MILANOBARONA.MYBLOG.IT (a breve anche in publish.lycos.com/).

    (nei prossimi giorni alcuni approfondimenti e chiarimenti nel merito…).

    https://milanobarona.altervista.org/2021/09/16/onomanzia-wordpress-francesco-ciapanna-francesco-ciapanna-editore-roma-via-lipari-8/

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    Piazza del Duomo, lato Portici Settentrionali, Galleria Vittorio Emanuele II° (dal1900-1926 circa) ragazze minorenni intente nella riconsegna dei panni lavati nei Navigli di Milano.
    Piazza del Duomo, lato Portici Settentrionali, Galleria Vittorio Emanuele II° (dal1900-1926 circa) ragazze minorenni intente nella riconsegna dei panni lavati nei Navigli di Milano. Immagine, presumibilmente, già sfruttata per uso commerciale dalla Pagina Facebook “Milano Sparita e da ricordare” (titolo kmetrico che sottende il nulla nei contenuti).
    Galleria Vittorio Emanuele, fine '800 (circa), Ristorante Savini.
    Galleria Vittorio Emanuele, fine ‘800 (circa), Ristorante Savini.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://gucki.it/wp-content/uploads/2016/12/

    1953 circa, rifacimento (e non solo ricostruzione come sovente leggiamo nei post di “Milano Sparita e da ricordare facebook” …si noti il titolo kmetrico…già questo denota poco “sale in zucca” degli autori…legaioli…) Ottagono Galleria Vittorio Emanuele II°.

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    FAR WEST ITALIA

    FAR WEST MILANO

    FAR WEST BARONA…

    …mentre siti come questo:

    https://imbruttito.com/2018/04/11/cazzodici-che-sei-di-milano-se-poi-abiti-a-over-inculhinterland-puntata-n-6-estrema

    cercano di diffondere l’erronea convinzione che Milano sia una sorta di Principato Monegasco del Quirinale Romano, ovvero l’unico territorio italiano a Stato Centralista (prossimo alla Città Stato dove il 100% del PIL resta a Milano… alla faccia del resto del …mondo…) dove fascismo e Lega non attecchiscono perchè il PIL è intorno al 17% (del PIL Nazionale, dati pre COVID 2019) ed i poveri sarebbero, nell’arco di una 20 d’anni, stati relegati in altre province (tutte Lega e alleanze allargate di Centro-Destra), alcune anche ex Provincia di Milano… sia dall’Albertini, come dalla Moratti, idem per Pisapia e Sala), nativi milanesi sostituiti da milanesi d’adozione (moltissimi dal mezzogiorno italiano…rimanendo solo sul tema migratorio interno, escludendo l’immigrazione extra UE) …i milanesi d’adozione…sarebbero molto meglio dei nativi, quindi degli eletti a nuovi milanesi premiati dalla meritocrazia meneghina (peccato che escludendo il Bosco Verticale e l’infiammabile Torre dei Moro… tutti i progetti realizzati vedono architetti stranieri e imprese extra regionali… anzi anche la Torre dei Moro era un progetto “Torinese…”).

    …bene…oddio… mica troppo…

    in realtà Milano, tutta, non solo le dimenticate periferie… rientra totalmente nel delinquenziario Nazionale.

    Il Far West sarebbe anche il frutto di ALER (Lega) e MM (attuale PD) proprietari di una residuale (dove non venduta tramite riscatto di locazione) edilizia popolare nella quale il Racket delle occupazioni abusive e reti di narcos spadroneggiano malgrado segnalazioni e denunce…(idem per tutte quelle segnalazioni e denunce che riportano segnali di illegalità e sopraffazione mai repressi dalle autorità giudiziarie)…ovvero di di una certa magistratura “milanese” che rubrica denunce-querele contenenti notizie di reato (e di crimini anche organizzati) nel modello 45 (fatti non costituenti reato, fascicoli sospesi da indagini preliminari, fascicoli che non richiedono Decreti di Archiviazione …e conseguentemente Istanze di Opposizione all’Archiviazione…). Ormai il Tribunale di Milano, non si discosta dai Tribunali di Campania, Puglia, Sicilia e Calabria (con l’eccezione del Magistrato anti’ndrangheta Gratteri).. illegalità, racket, narcos, mafie,etc…sono considerate (come nel resto d’Italia) un potere (Anti Stato) parallelo allo Stato…(quest’ultimo delega al crimine organizzato la tutela dell’Ordine territoriale dove Comune, Regione, Repubblica…. latitano…). Quindi… per tale magistratura l’Ordine Sociale non deve essere esercitati dallo Stato …ma sub appaltato al crimine…(Case Popolari dove gli scenari di Gomorra alla “Savastano” spadroneggiano nella Milano Città Stato…Principato di un certo arco Parlamentare che ha fatto propri i disastri amministrativi dei Sindaci Forza-Italia-Lega-ex Alleanza Nazionale… addebitandosene, nella figura del PD Milano… tutti i meriti…).

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    Sant'Ambrogio verso Porta Magenta, presumibilmente primi anni '90. Antica Salumeria-Gastronomia in Via Borromei... oggi non più esistente, facciata della attuale palazzina in colore Bordeaux...
    Sant’Ambrogio verso Porta Magenta, presumibilmente primi anni ’90. Antica Salumeria-Gastronomia in Via Borromei… oggi non più esistente, facciata della attuale palazzina… in colore Bordeaux…
    Portobello Story - Puntata del 01/07/1977 - Video - RaiPlay
    Ex Fiera Campionaria, Luglio 1977, studi di produzione televisiva RAI, fotogramma sesta puntata di “Portobello” condotto da Enzo Tortora. (fonte : RAIPLAY)

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    I DISCEPOLI DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY… CANDIDATI AGLI AMBROGINI D’ORO ?

    https://imbruttito.com/2018/04/11/cazzodici-che-sei-di-milano-se-poi-abiti-a-over-inculhinterland-puntata-n-6-estrema

    (SEDE LEGALE DELLA “CASA MADRE” DELLA “CONSULTING WEB” A TRENTO… ODDIO.. DI MILANESE C’E’ MOLTO POCO…)

    NELL’ATTESA CHE L’AMBROGINO D’ORO VENGA ASSEGNATO (DA BEPPE (OMISSIS)) ANCHE A QUESTO SITO… SI PRECISA CHE PROPRIO LA LEGA NORD (ALLA BASE DI MOLTI WEB, INCLUSA MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY E DELLA CULTURA ALLEATO BERLUSCONISTA DEI GRATTACIELI INFIAMMABILI…) FECE FARE A MILANO DEGLI AUTOGOL SPAVENTOSI, COME IL REFERENDUM DEL ’92 PER LA COSTITUZIONE DI “LODI A PROVINCIA AUTONOMA…” (MILANO, LA EX GRANDE MILANO, SI FACCIA ATTENZIONE ALL’EX !!!… AVEVA COMPETENZE, UN TEMPO, SINO ALLA SPONDA NORD DEL FIUME PO) IDEM PER MONZA…

    …MILANO HA, PER EFFETTO DI QUANTO SOPRA, UN PIL DIMEZZATO (LE MANIFATTURE DI LODI NON SONO PIU’CONTABILIZZATE NELL’AREA METROPOLITANA DI MILANO)…CHE CERCA DI SOSTENERSI CON IL BOSCO VERTICALE…

    AUTORI DI SIMILI WEB, MOLTI DI ESSI SONO UN MINESTRONE LEGA-FI-EX PD RENZIANO… (ALLIEVI DI MS SKYSCRAPERCITY) DOVREBBERO, SEMMAI, PREOCCUPARSI DELL’ECCESSO DI CALABRESI NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DI MILANO… IVI L’ECCESSO DI ‘NDRANGHETA NELL’ECONOMIA MILANESE (PER L’ECCESSO DI CINESI… LASCIAMO A SALVINI E MELONI…GLI ONERI….MA SI TEME CHE NON GLI INTERESSI…).

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    Greco, 1976. Adiacenza Via Melchiorre Gioia, Naviglio della Martesana.
    Greco, 1976. Adiacenza Via Melchiorre Gioia, Naviglio della Martesana.

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    AVVERTENZA:

    Fonti storiche reperibili in rete differenziano le date della visita di De Gaulle nel nord Italia.

    Il 4 Giugno 1959 per Magenta, il 23 Giugno per Milano.

    L’immagine sottostante ritrae la “Parata Presidenziale” in Corso Sempione (presunta localizzazione) datata 23 Giugno.

    In entrambi i casi la visita (storicamente umiliante per Milano e per la stessa Magenta, occupate dall’esercito Franco Piemontese …dalla cui vittoria avvenne una transitoria annessione di Milano al Regno di Sardegna nel “sabaudo Piemontese”, dal 1861 il tutto venne unificato nel Regno d’Italia… tra le peggiori dimostrazioni storiche e massoniche di tutti i tempi ovvero della “campagne” Napoleniche e della Corona Britannica come anche delle massonerie degli Stati Uniti d’America… che già prevedevano il finanziamento a guerre mondiali sovraniste e interventiste, come la Prima e la Seconda Guerra Mondiale…finanziate dalla famiglia Rockefeller e dai von Rothschild…)

    In sintesi, prima Roma, ma ancor di piu’ e peggio per Magenta e Milano… si festeggiava, con la visita del Generale Francese Charles de Gaulle, la sanguinosa dipartita del preesistente Lombardo Veneto (macro regione parzialmente indipendente dall’annessione, ovviamente anch’essa frutto di occupazioni territoriali, all’impero Austro Ungarico) capitolato sotto l’ invasione franco piemontese del confinante Regno di Sardegna… come dire che in Iraq, ogni 23 Marzo dovrebbero festeggiare l’invasione della famiglia di petrolieri Bush… oppure che in Vietnam ed a Saigon ogni 1° Novembre dovrebbero festeggiare l’anniversario dell’invasione US Army…

    Da queste scandalose, autolesioniste e masochiste cerimonie commemorative si fonda l’Unità d’Italia, la Repubblica peggio e mal riuscita d’Europa…con aree di arretratezza culturale e depressione economica (e potenza di Mafie) tra le peggiori dell’emisfero Boreale… tuttavia sempre sottomessa a UK-USA (subalterna anche all’UE) e partecipe di 2 Guerre Mondiali,corresponsabile dell’affermazione politica e Militare di Hitler (alleati con la Germania Nazista), un’Italia sempre coinvolta (a spese proprie) nelle guerre più sporche come le due invasioni militari in Iraq (1991-2003), ivi l’Afghanistan…

    Presumibilmente Corso Sempione 23 Giugno 1959, De Gaulle e Presidente Gronchi in parata istituzionale.
    Presumibilmente Corso Sempione 23 Giugno 1959, De Gaulle e Presidente Gronchi in parata istituzionale.

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    corrierealtomilanese.com/2017/06/03/accadde-a-magenta-giugno-1959-quel-giorno-che-arrivarono-de-gaulle-gronchi-e-il-cardinal-montini-foto-e-cronaca-dellepoca

    4 Giugno 1959: Charles De Gaulle e Giovanni Gronchi…. Roma ?

    No, Magenta ! (gli approfondimenti nel link sopra indicato).

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    gallerieditalia.com/wp-content/uploads/2020/11/

    Duomo, Via G. Mazzini, festeggiamenti (ai “chiari di Luna”… il peggio doveva ancora venire…) per la caduta di Benito Mussolini e l’istituzione del Governo Badoglio… il Fascismo era tutt’altro che sconfitto… e ci vollero altri due anni di vera Guerra Civile per debellare occupazioni sia fasciste che naziste…gli “alleati” stavano a guardare senza intervenire… tranne che il bombardare obiettivi civili… molte analogie con le recenti Guerre US Army in Iraq….

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    http://fotografieincomune.comune.milano.it/FotografieInComune/dettagliofotografia

    Le Cinque Vie (immagine anteriore al 1950), ovvero, via Santa Maria Podone, Via Santa Marta, sulla destra l’accesso a Via Santa Maria Fulcorina; il tutto ripreso dalla Via Bocchetto

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    croceverdeapm.net/it/storiaroceverdeapm.net/it/storia

    Agosto 1944, quinto mese di scioperi ad oltranza dei manovratori ATM, vettura tranviaria condotta da fascisti (prevalentemente ingaggiati dal Regio Esercito…).

    L’immagine condivisa non costituisce una esaltazione del periodo fascista ma una testimonianza visiva, gia’ presente in rete da anni, dei drammatici fatti avvenuti nel periodo bellico italiano ed europeo della Seconda Guerra Mondiale.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    fanpage.it/milano/porte-di-milano/

    Il non più esistente Arco di Porta Tosa (attuale Piazza Cinque Giornate) in una immagine anteriore al 1894/95.

    Bollate (attuale Area Metropolitana di Milano), anni '70 (presumibilmente fine anni 70) studi radiofonici di Radio Bollate.
    Bollate (attuale Area Metropolitana di Milano), anni ’70 (presumibilmente fine anni 70) studi radiofonici di Radio Bollate.

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    Nel meccanismo a scatola cinese degli appalti illegali di Cyber Security e servizi informatici in odore di ‘ndrangheta del Tribunale di Milano esiste un interessante resoconto..

    https://books.google.it/books?id=n_AkDwAAQBAJ&pg=PA363&lpg=PA363&dq=aziende+odore+di+mafia+tribunale+milano&source=bl&ots=wAWYaiS5Yk&sig=ACfU3U0yhtIYq9dB4p-fN5-Q2Dn3JdOnOA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiZprGZz_TyAhW7g_0HHQx9BVA4ChDoAXoECCQQAw#v=onepage&q=aziende%20odore%20di%20mafia%20tribunale%20milano&f=false

    una azienda nominata nel dossier sopra linkato appartiene al gruppo FINMECCANICA…( molto vicina a Roberto Maroni idem per affidament diretti LeNord in altro ambito). Ovviamente la violazione delle direttive antimafia avviene nei subappalti (non necessariamente nella committente di primo livello, almeno in apparenza) dove ad una azienda sub appaltatrice (una Spa) si sub sub appalta ad una società individuale dove si colloca almeno un personaggio che in tale missione non dovrebbe esserci…a questo si aggiunga che la presenza di “hacker buoni” in odore di mafia e di servizi di supporto informatico precede gli affidamenti diretti del 2012-15 circa, risalendo al 2007.

    Nella filiera di sub appalti sotto al primo livello di “affidamento fiduciario”, comunque formalmente illegittimo (si usa la terminologia prossima a quella definita anche da Raffaele Cantone dell’Associazione Nazionale Anti Corruzione, oggi non riveste piu’ tale incarico) , si trova, quindi, una Spa ed una srl intestata ad un personaggio dal cognome coincidente con quello di un noto esponente ‘nadranghetista (omissis) ruolo incompatibile con le certificazioni antimafia, personaggio,come gia’ postato un anno fa, residente in Via Pietro Colletta , Porta Romana … tale soggetto opererebbe nella “sicurezza informatica”… per DIGOS, antiterrorismo, antimafia, Postale e probabilmente anche AISI…(lo si deduce dai “cover-up” adottati dalla magistratura quando fioccano segnalazioni sulla sua presenza), scenario che si protrae da decenni (gli appalti hanno una scadenza… l’assenza di appalti e la nomina di aziende per “amicizie” determina quasi due decenni di presenza illegittima di tale personaggio…).

    …Milàn te se pròpri consciada…

    Per maggiori approfondimenti, non essendo possibile andare oltre… parole chiave (Google) “Cyber Security Tribunale di Milano” permetterebbero (a fatica, ed alla cieca…ovviamente) di risalire al soggetto in questione…(fare attenzione a refusi degli algoritmi Google, alcuni nominativi elencati sono estranei ai fatti… solo uno è Mister X…).

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    Nel merito dei fatti di affidamento diretto, illegale, di diversi appalti di fornitura e servizi di Cyeber Security del Tribunale di Milano, fatti citati ieri, in questo sito, (disponibili piu’ sotto) si faccia riferimento anche a questo articolo (gia’ postato nel 2019) nel sottostante (link)

    http://www.lavocedellevoci.it/2017/06/12/appalti-al-tribunale-di-milano-contro-legge-i-magistrati-collaudano/

    Lo scenario non è mutato, anzi peggiorato ed alcuni “soggetti” privi di bando di gara monopolizzano i servizi sopra indicati dal 2007 con la presenza di personaggi incompatibili con le disposizioni antimafia…

    Di quanto sopra… sono noti i dettagli alle più alte cariche dello Stato anche tramite comunicazioni inviate alla Segreteria del Quirinale.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    http://fotografieincomune.comune.milano.it/FotografieInComune/dettagliofotografia

    Porta Magenta (già Vercellina), presumibilmente fine ‘800, veicoli a carrozza a trazione animale, nel caso raffigurato, carrozze a cavalli (affiancate alle tranvie omnibus a cavalli).

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    Rozzano (area Metropolitana di Milano), 1977, Via dei bucaneve.
    Rozzano (area Metropolitana di Milano), 1977. Via dei bucaneve.

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    NEL MERITO DEGLI OLTRE 49 MILIONI DI EURO SPARITI (IN REALTA’ LE “SPARIZIONI” PARTIRONO PRIMA E CONTINUARONO ANCHE DOPO LE DATE UFFICIALI) DAI FONDI PUBBLICI LEGA (RIMBORSI ELETTORALI) UN LINK MIRACOLOSAMENTE ANCORA RAGGIUNGIBILE DESCRIVE COSA SAREBBE, DA DECENNI, LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO, IVI LA DDA, IDEM IL TRIBUNALE…(SCENARI NON DIFFERENTI PER LE VARIE “TUTORIE DELL’ORDINE” … SIA MILANO COME NEL RESTO D’ITALIA…I CASI DELLE FAMIGLIE UVA, CUCCHI, GIULIANI, ETC… CON L’AVVENTO DEL BERLUSCONISMO-MARONISMO DA CELLA DI PUNIZIONE… FAREBBERO CRONACA…).

    https://www.google.it/books/edition/LADROPOLITANIA_LADRONIA/MfA9AQAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=ladropolitania+robledo&pg=PA883&printsec=frontcover

    TALE SCENARIO E’ PARTE INTEGRANTE (SENZA CONFINI,DOVE POLITICA E MAGISTRATURA SI CONFONDONO TRA LORO) DELLA EX “LEGA NORD PADANIA” (OGGI “BAD COMPANY” MA , VISTE LE INDAGINI GIORNALISTICHE, ANCHE DELL’ATTUALE PARTITO OMONIMO (LA REGIA E’ ANCHE IN FORZA ITALIA E LA RESTANTE DESTRA SOVRANISTA)).

    SI PRECISA CHE L’EX TESORIERE BELSITO, SICURAMENTE COINVOLTO IN OPERAZIONI FINANZIARIE ILLECITE PER CONTO LEGA NORD… APPARE PERO’ ESTRANEO AI FATTI ACCORSI DAL 2013 IN AVANTI…(PER ESSERE PRECISI DALL’ESTATE 2012 IN POI… QUANDO UMBERTO BOSSI E BELSITO ERANO GIA’ STATI ASFALTATI ED ESPULSI DAL PARTITO E SOTTO INDAGINE…PER FATTI DEL FUTURO… PIU’ CHE DEL PASSATO…).

    SE QUALCUNO SI CHIEDE DEL COME MAI IL 77% CIRCA DI DENUNCE, INFORMATIVE, ESPOSTI, SEGNALAZIONI DI FATTI E PERSONAGGI DI MAFIA (MILANO) FINISCA NEI CESTINI… (PIU’ CORRETTAMENTE: IN MOLTI CASI ATTI NEMMENO INSERITI NEL REGISTRO GIUDIZIARIO DI TALE TRIBUNALE, IN ALTRI QUERELE INSABBIATE NEL MODELLO 44 DEI FATTI NON COSTITUENTI REATO)… BE’, MAGARI SI LEGGA ANCHE IL CONTENUTO DEL LINK SOPRA PROPOSTO…

    LOMBARDIA E MILANO (IVI INCLUSI LIGURIA, PIEMONTE, VENETO,FRIULI) PROVENGONO DA 30 ANNI DI PREFETTI , QUESTORI E DIA … DOVE SI DICHIARA:

    “AMMILANO LA MAFIA NUN CE STA’ ‘”.. AL MASSIMO QUALCHE COSCA CHE RICICLA IN AZIENDE E CONSULENZE… PECCATO CHE QUALCHE “COSCA” ABBIA APPALTI PROPRIO NEL TRIBUNALE DI MILANO (RAFFAELE CANTONE, EX PRESIDENTE DELL’ANTI CORRUZIONE… PROVO’ A DENUNCIARE L’ECATOMBE DI MILANO GIUDIZIARIA… LA DESTRA E RENZI VOLLERO LA SUA TESTA… E LA OTTENNERO).

    UNA NOTA INTERESSANTE: LA CHIUSURA COVID (ATTUALMENTE ANCORA IN ESSERE) DI TUTTI GLI UFFICI GIUDIZIARI DI MILANO AVREBBE, IN 20 MESI CIRCA, AZZERATO DENUNCE ED ESPOSTI DI MAFIA, RICICLAGGIO, USURA, PIZZO… ESSENDO STATE IMPOSTE MISURE DI INVIO DEGLI ATTI TRAMITE POSTA ELETTRONICA PEC E SPID… CHISSA’ CHE FINE HANNO FATTO TALI ALLEGATI?”. IL COVID PRODOTTO IN LABORATORI CINESI, FINANZIATI ANCHE DA TRUMP….HA FATTO “MIRACOLI”… IN REALTA’ EMERGE IL SOSPETTO CHE GLI ATTI DI DENUNCIA INVIATI NEI SERVER DEL TRIBUNALE… VENGANO LETTI DA UN NOTO PARENTE DI ‘NDRANGHETISTI ALLE CONSULENZE INFORMATICHE DEL TRIBUNALE DI MILANO… E SI FACCIA IN MODO CHE NESSUNA DI ESSE DIVENTI INDAGINE PRELIMINARE… LASCIATE “MORIRE” NEI MODELLI 45, 44 (IGNOTI) E/O ISCRITTE IN REATI SECONDARI E SOTTOPOSTO AD ARCHIVIAZIONE SENZA ALCUNA INGAGINE (QUANTO SOPRA COMPORTA CHE SU 100 DENUNCE SI ARRIVI A 0 INDAGINI).

    CHIUDENDO LA “PARENTESI” SICULO-CALABRESE MILANESE… SI NOTA CHE LE MASCHERINE ANTI-COVID DI MATTEO SALVINI SONO PASSATE DAGLI SLOGAN: “PRIMA GLI ITALIANI” … A “PRIMA L’ITALIA”… SI TEME CHE LE SUCCESSIVE SARANNO “PRIMA GLI USA”, POI…”VOGLIO CHE RITORNI LA GRANDE AMERICA”… PER POI EVOLVERE IN “PRIMA TRUMP, VOTATE TRUMP DONALD, W LA FED”…SUCCESSIVAMENTE “I LOVE MARK ZUCKERBERG & FACEBOOK-NATIONAL SECURITY AGENCY & AISI-AISE”.

    BE’, AL RITMO DI 100 QUERELE AL GIORNO PRESENTATE CONTRO SACERDOTI, INVALIDI, ANTIFASCISTI, DISSENZIENTI, ULTIMI, POVERI CRISTI, ASSOCIAZIONI, DEFRAUDATI …ETC…LO SLOGAN “I LOVE ITALIAN PEOPLE, ITALIAN PEOPLE FIRST ONLY” STA PERDENDO DI CREDIBILITA’ (IDEM PER LA MELONI), QUINDI DAL POPOLO SOVRANO E AMATO (MA QUERELATO) SIAMO PASSATI ALL’AMORE UNIVERSALE VERSO LA NAZIONE (NON QUERELABILE)… DICIAMO CHE BERLUSCONI E MARONI TRA GLI ANNI ’90 E 2010 FECERO SCUOLA DI QUERULOMANIA PREVENTIVA…GLI ALLIEVI SUPERARONO I MAESTRI…

    URGE UNA LEGGE CHE PROIBISCA A QUALSIASI PSEUDO POLITICO (IN ITALIA… PRATICAMENTE TUTTI) DI FARE CAMPAGNA ELETTORALE E PROPAGANDA IN QUALSIASI SOCIAL NETWORK… FORSE TALE LEGGE ECLISSEREBBE MOLTI “UOMINI E DONNE DELLA PROVVIDENZA DELLA NAZIONE SOVRANA” … URGONO ANCHE MINORI TOLLERANZE VERSO MANIFESTAZIONI DI APOLOGIA DI FASCISMO (DURIGON UN CASO TRA TANTI… E CON ESSO ALCUNI PARTITI DALLO STATUTO IN VIOLAZIONE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA ERGO CONTENUTI E PROGRAMMI PROSSIMI AL VENTENNIO FASCISTA).

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    https://www.indygesto.com/indybooks

    Carrobbio, Via dei Piatti, presumibilmente Settembre 1986, periodo nel quale Enzo Tortora venne definitivamente assolto dai reati precedentemente attribuiti in un disegno calunnioso che determinava il suo arresto, a Roma, il 17 Giugno 1983. Personaggio non gradito da Fininvest (che nel 1985 , tramite asta giudiziaria, acquisiva alcuni studi televisivi di Antenna 3 Lombardia, della quale Enzo Tortora era co-fondatore…) e da dirigenti RAI…

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    Articoli profetici se considerata la data di edizione, 1982. 14 anni prima dell'avvento di internet 21 anni prima della diffusione del famigerato facebook si prevedeva l'uso di manipolazione della mente di miliardi di individui (già mentecattidi loro...) ad uso e consumo di massonerie, transnazionali,capitalismo della sorveglianza, le varie internazionali fasciste...
    Articoli profetici se considerata la data di edizione, 1982. 14 anni prima dell’avvento di internet , 21 anni prima della diffusione del famigerato facebook, si prevedeva l’uso dell’informatica e delle reti informatiche per la manipolazione della mente di miliardi di individui (già mentecatti di loro…) ad uso e consumo di massonerie, transnazionali, capitalismo della sorveglianza, le varie internazionali fasciste…pedopornografia, traffico d’armi e di valuta (bitcoin)
    L'immagine ritrae raccolte fondi (ad onor del vero altre decine di conti correnti "benefici" sono stati aperti per i residenti della Torre dei Mori)... Sorge spontanea una osservazione: Ma le circa 30.000 persone senza fissa dimora che Milano non riesce del tutto a nascondere... alcune di esse intervistate da le televisioni di mezzo mondo (i "dormitori" nel sottopasso del Mortirolo-Stazione Centrale)... non sarebbero altrettanto meritevoli di raccolta fondi per conferire loro unavita dignitosa ?.... Altro paradosso impossibile da non formulare... se un giorno dovesse andare a fuoco anche un solo appartamento del Bosco Verticale... le istituzioni "meneghine" indirebbero collette e "class-action" anche per qualche Sceicco sfollato da una delle sue migliaia di proprietà immobiliari sparse per il mondo ?
    L’immagine ritrae raccolte fondi (ad onor del vero altre decine di conti correnti “benefici” sono stati aperti per i residenti della Torre dei Mori)… Sorge spontanea una osservazione: Ma le circa 30.000 persone senza fissa dimora che Milano non riesce del tutto a nascondere… alcune di esse intervistate da le televisioni di mezzo mondo (i recenti “dormitori” nel sottopasso del Mortirolo-Stazione Centrale)… non sarebbero altrettanto meritevoli di raccolta fondi per conferire loro una vita dignitosa ?…. Altro paradosso impossibile da non formulare… se un giorno dovesse andare a fuoco anche un solo appartamento del Bosco Verticale… le istituzioni “meneghine” indirebbero collette e “class-action” anche per qualche Sceicco sfollato da una delle sue migliaia di proprietà immobiliari sparse per il mondo ? Non si rendono conto che il rincorrere solo i VIP di Milano… comporta un suicidio elettorale che potrebbe riconsegnare Milano alle Destre estreme affaristiche… quelle che proprio idearono i Masterplan “altamente infiammabili…” di cui sappiamo… usando un certo sarcasmo ???
    Piazza Castello, 6 Maggio 1945... soldati Inglesi e Statunitensi... festeggiano la"conquista" del territorio italiano settentrionale... appunto, piu' che di liberazione, si tratta di una rioccupazione, da una dittatura... ad un'altra...
    Piazza Castello, 6 Maggio 1945… soldati Inglesi e Statunitensi… festeggiano la “conquista” del territorio italiano settentrionale… appunto, piu’ che di liberazione, si tratta di una rioccupazione, da una dittatura… ad un’altra…(Patto Atlantico NATO, CIA,NSA, SISDI-SISME-AISI-AISE,MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO, DEMOCRAZIA CRISTIANA, FORZA ITALIA, LEGA SALVINI, FRATELLI D’ITALIA…)… ah, si dovremmo chiedere anche la Liberazione dalle mafie…
    Porta Nuova, 1900 circa. Rappresentazione artistica di Giuseppe Barbaglia, delle "Cucine Economiche" lungo il Naviglio della Martesana/San Marco, tra Via Melchiorre Gioia e Via San Marco.
    Porta Nuova, 1900 circa. Rappresentazione artistica di Giuseppe Barbaglia: le “Cucine Economiche” lungo il Naviglio della Martesana/San Marco, tra Via Melchiorre Gioia e Via San Marco.
    Raffigurazione artistica del Lazzaretto di Milano. Datazione dell'opera assente dalla fonte, considerata la doppia didascalia, Italiano e Francese ...potrebbe essere collocata a partre dal 1797 in concomitanza degli espropri Napoleonici.
    Raffigurazione artistica del Lazzaretto di Milano. Datazione dell’opera assente dalla fonte, considerando la doppia didascalia, Italiano e Francese …potrebbe essere collocata a partire dal 1797 in concomitanza degli espropri Napoleonici.
    Attuale Via San Giovanni sul Muro-Cairoli-Foro Bonaparte, 1872, Teatro (Conte) Francesco Dal Verme progettato da Giovanni Pestagalli. Approfondimenti:https://en.wikipedia.org/wiki/Teatro_Dal_Verme
    Attuale Via San Giovanni sul Muro-Cairoli-Foro Bonaparte, 1872, Teatro (Conte) Francesco Dal Verme progettato da Giovanni Pestagalli. Approfondimenti: https://en.wikipedia.org/wiki/Teatro_Dal_Verme
    Porta Romana 1965. Viale Beatrice d'Este in notturna. Fonte occultata per limitazione monopolio commerciale Milano Sparita Skyscrapercity,ffacebook, Milano nei secolifacebook, blog.urbanfile, DaMilano alla Barona facebook,Milano com'era una volta facebook, Milano Corvetto Facebook, etc...
    Porta Romana 1965. Viale Beatrice d’Este in notturna. Fonte occultata per limitazione del monopolio commerciale Milano Sparita Skyscrapercity/facebook, Milano nei secoli facebook, blog.urbanfile, Da Milano alla Barona facebook,Milano com’era una volta facebook, Milano Corvetto Facebook, etc etc…
    Parco Lambro, seconda metà anni'60 (gentile concessione immagine diun ex residente quartiere Feltre.
    Parco Lambro, seconda metà anni’60 (gentile concessione immagine di un ex residente nel quartiere Feltre).

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    Milano Sparita (con gli utili dei dividendi della bolla speculativa ventennale di Mark Zuckerberg) Skyscrapercity gestisce , probabilmente,… anche decine pagine facebook secondarie dalle quali importa immagini prive di datazione utile…(causa incompetenza).

    Immagine sottostante: Piazza Trento angolo Viale Isonzo 1957 circa… palazzina dalla facciata pulita (appena ultimata) in un periodo dove caldaie a carbone,stufe a legna, caldaie a nafta , estrattori di gas da cucina derivato da Carbon Fossile (EDISON Bovisa), industrie (inclusa la vicina BROWN BOVERI TIBB) rilasciavano nell’atmosfera… scighere, nebbie e polveri ricche di idrocarburi e ceneri (anche cancerogeni) che annerivano palazzi e monumenti e statue…nell’arco di una sola stagione invernale.

    Milano Sparita ?… “ma annate a magnà li bucatini all’amatriciana… “ come uno dei”leader” principali (uno su due, max tre, ovvero nemmeno 4 gatti ma solo 3) si sarebbe recentemente, ritratto in facebook… in presunta provincia di Rieti…

    cricca barona
    1957 circa.

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    Piazza del Duomo, primo decennio del 900... con la scighera...
    Piazza del Duomo, primo decennio del 900… con la scighera… e la neve…

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    www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-SWBU1-0000134

    Ticinese, 1964 circa. Darsena lungo Viale Gabriele D’Annunzio.

    Darsena 1970. Cliccare sopra l'immagine per la riproduzione del video ex Istituto Luce
    Darsena 1970. Cliccare sopra l’immagine per la riproduzione del video ex Istituto Luce
    Tavole di fumetti "Paperino" dei numeri di "Topolino" nelle prime edizioni disegnate in Italia. Non è dato sapere se la didascalia che farebbe riferimento a" Porta Ticinese" sia realmente stata pubblicata o trattasi di un'aggiunta successivamente scritta all'interno di tali tavole.
    Tavole di fumetti “Paperino” dei numeri di “Topolino” nelle prime edizioni disegnate in Italia (1953 circa). Non è dato sapere se la didascalia che farebbe riferimento a” Porta Ticinese” sia realmente stata pubblicata o trattasi di un’aggiunta successivamente scritta all’interno di tali tavole.

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    I “MILANESI” VIP CHE SUI SOCIAL SCRIVONO CONTRO REDDITI DI EMERGENZA, CONTRO I POVERI, REDDITI DI CITTADINANZA, REDDITI INTEGRATIVI FAMIGLIARI, SUSSIDI… CHE INVOCANO LIBERISMO SANGUINARIO E STORNO DI TALI FONDI VERSO GIA’ SPERIMENTATE FORME PREDATORIE DI SUSSIDIARIETA’ AGLI IMPRENDITORI… SI SONO DIMOSTRATI, INVECE, RICHIEDENTI SUSSIDI, IMMOBILI, ARREDAMENTI, AUTOMOBILI, ELETTRODOMESTICI E HI-TECH E DOMOTICA A SPESE (PARZIALI O TOTALI) DEI SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI MILANO… IDEM PER LA PRETESA CHE APPARTAMENTI DI LUSSO ALTERNATIVI.SIANO TUTTI UBICATI NEL VIGENTINO A RIDOSSO DI VIA ANTONINI…

    COLLETTE INDETTE SUI SOCIAL E MOBILITAZIONE DI ALTRI VIP E TROUPE TELEVISIVE …

    IMG_20210829_193933

    L’ASPETTO PIU’ STRABILIANTE E’ COSTITUITO DAL FATTO CHE TALI RICHIESTE SONO IMPERATIVAMENTE VOLUTE INDIPENDENTEMENTE DAI REDDITI (ALTISSIMI) DEI RESIDENTI DELLA “TORRE DEI MORO”, OVVERO UNA “COMUNITA’ ” DI VIP ALLA RICERCA DI STATUS SIMBOL E PRESTIGIO AD OGNI COSTO… SI CONSIDERI CHE ALCUNI DEGLI APPARTAMENTI VENIVANO UTILIZZATI SOLO PER FESTINI GLAMOUR DA DIVERSI VIP… SI CONSIDERI ANCHE CHE ALCUNI POSSIEDONO SECONDE CASE…(NON TUTTE A MILANO… MA COMUNQUE POSSEDUTE). SI CONSIGLIA, CALDAMENTE, AI VIP DI TALE EX TORRE DI CONTATTARE (PER COLLETTE MILIONARIE), VARIE E NOTE PAGINE SOCIAL GIA’ DISTINTE PER SOSTENERE LA MILANO MILIARDARIA A DISCAPITO DELLA VERA MILANO ESTINTA…

    OVVERO

    BLOG.URBANFILE

    MILANO SPARITASLYSCRAPERCITY

    MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK

    MILANO NEI SECOLI FACEBOOKE BLOG

    DA MILANO ALLA BARONA FACEBOOK

    CORVETTO FACEBOOK

    MILANO CITTA’ STATO

    VECCHIAMILANO.WORDPRESS

    ETC…

    IN QUESTI WEB-SOCIAL RACCOGLIERANNO, IN VIRTU’ DELLA DIFFUSA (E PIU’ VOLTE ANALIZZATA) SCARSA O ASSENTE COMPETENZA CULTURALE DEI MOLTI PLEBEI, AUTORI INCLUSI E FOLLOWER…. IMPORTI TALI DA RICOSTRUIRE, EX NOVO, L’INTERO PALAZZONE… FORSE DESTINATO A DEMOLIZIONE CONTROLLATA…E DA RICOSTRUIRSI…

    AUGURI !

    DIRETTE RAI, MEDIASET, PROBABILMENTE BARBARA D’URSO PROGRAMMERA’ UN’INTERA STAGIONE DI LACRIME E STORIE “COMMOVENTI” … E ULTERIORE RACCOLTA FONDI…PECCATO CHE DA DECENNI E DECENNI.. MILANO ANNOVERI NON MENO DI 25.000 SENZA FISSA DIMORA CHE CON LA PANDEMIA POTREBBERO ATTESTARSI ANCHE DEL DOPPIO… PECCATO CHE PER TALI SOGGETTI (MOLTI VITTIMA DI PIGNORAMENTI GIUDIZIARI) IL COMUNE ABBIA SEMPRE VOLTATO LORO LE SPALLE OFFRENDO MENSE CARITAS E DORMITORIO DI VIALE ORTLES (I FIGLI MINORI NELLE CASE FAMIGLIA).

    AL LUNGO INVENTARIO DELLE”GHOST TOWERS” DI MILANO… DA DOMENICA 29 AGOSTO …SE NE AGGIUNGE UNA NUOVA…PARTE DELLE SPECULAZIONI IMMOBILIARI AVVIATE DA GABRIELE ALBERTINI, LETIZIA MORATTI E PROSEGUITE CON PISAPIA E SALA… SI CONSIDERI LA TRISTE COLLOCAZIONE DELLA TORRE CONDOMINIALE A RIDOSSO DI POCHI METRI DA ALTRE PALAZZINE E FABBRICATI, DANNEGGIATI DALL’INCENDIO CON ULTERIORI SFOLLATI NON RESIDENTI NELLA TORRE… DAL 2005, A MILANO, SI REALIZZANO TORRI DOVE CAPITA E DOVE CONVIENE…ED IL PIU’ BELLO DEVE ANCORA AVVENIRE (QUASI 1 KM DI ALTEZZA PREVISTO PER VARIE TORRI NELL’EX SCALO FARINI, VILLAGGIO OLIMPICO, LOTTO TORRI E NUOVO STADIO DI SAN SIRO).

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    Porta Monforte, Via Vincenzo Bellini 11, Casa Campanini (una delle varie soggettive Liberty dell’architettura di Milano). Approfondimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Casa_Campanini
    Porta Ludovica, anni '30 del 900. Viale Bligny e Piazzle di Porta Ludovica con un "Gamba de legn" in transito.
    Porta Ludovica, anni ’30 del 900. Viale Bligny e Piazzale di Porta Ludovica con un “Gamba de legn” in transito. fonte ilpost.it
    1861, Porta Ticinese, fase di "interregno" tra la fine del Lombardo Veneto, breve annessione "Piemontese" al "Regno di Sardegna", costituzione del "triste e disastrato" Regno d'Italia (con una malfatta Monarchia pseudocostituzionale). Posterladi Porta Ticinese (precedente al restauro).
    1861, Porta Ticinese, fase di “interregno” tra la fine del Lombardo Veneto, breve annessione “Piemontese” al “Regno di Sardegna”, costituzione del “triste e disastrato” Regno d’Italia (con una malfatta Monarchia pseudocostituzionale). Posterladi Porta Ticinese (precedente al restauro).

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    ALCUNI CHIARIMENTI NEL MERITO DEI RECENTI “ACCENNI” ALLA VICENDA DEI QUASI 50 MILIONI DI EURO SCOMPARSI DAI FONDI DI RIMBORSO ELETTORALE PUBBLICO DELLA LEGA NORD (BAD COMPANY).

    SI RIMARCA CHE IL FANTOMATICO ESPOSTO PRESENTATO, SECONDO LE BUFALE GIORNALISTICHE DELL’APRILE 2012, DA UN ELETTORE “MARONIANO” ALL’ATTENZIONE DI UN CERTO PUBBLICO MINISTERO, GIA’ PRECEDENTEMENTE CITATO ED INDAGATO PROPRIO PER DIVERSE TELEFONATE PRIVATE E CONFIDENZIALI CON ROBERTO MARONI… RAPPRESENTA, COME ACCENNATO, UNA VERSIONE INVEROSIMILE DEI FATTI… COME POTREBBE UN ELETTORE LEGA NORD ESSERE A CONOSCENZA DEI BILANCI RISERVATI DI UN PARTITO ?

    SOPRATTUTTO COME SI POTEVA INDAGARE SU AMMANCHI DI DECINE DI MILIONI DI EURO…QUANDO TALI AMMANCHI SI SAREBBERO VERIFICATI NEL FUTURO E NON NEL PRESENTE DELL’EPOCA DELL’ESPOSTO ?

    PER IPOTESI DI CALUNNIA A DANNO DI BOSSI E BELSITO SI INTENDE DI UN ESPOSTO CONTENENTE FALSITA’ PROMOTRICI DI INDAGINI SU FATTI, COSE E DOCUMENTI DEI QUALI SI PRESUME L’INESISTENZA…OVVERO UNA VERA IPOTESI DI COMPLOTTO.

    QUANDO SI MENZIONANO LE MASSONERIE SI FAREBBE RIFERIMENTO A LOGGE AFFARISTICHE DOVE MAGISTRATI, POLITICI, AVVOCATI, FORZE DELL’ORDINE… AVREBBERO ACCESSO A INGENTI SOMME DI DENARO RICICLATO E DOVE SI FAVORIREBBERO APPALTI E CARRIERE ANCHE DI AZIENDE E SOCIETA’ CORRELATE A ‘NDRANGHETA E COSA NOSTRA… INSOMMA GLI SCENARI DESCRITTI E GIA’ NOTI A CHI SCRIVE…RACCONTATI DALL’AVVOCATO PIERO AMARA… TALI SCENARI DETERMINANO COMMESSE ILLEGALI IN LATITANZA DI BANDI DI GARA, DOVE GLI APPALTI, INCLUSI QUELLI DEI TRIBUNALI (MINISTERO DI GIUSTIZIA) SI AGGIUDICANO IN AFFIDAMENTO DIRETTO AD AMICI… TALE LOGICA HA DETERMINATO, PROPRIO ALL’INTERNO DEL TRIBUNALE DI MILANO, QUESTURA, POLIZIA POSTALE, LA PRESENZA DI ‘NDRANGHETISTI DI ULTIMA GENERAZIONE, OVVERO “PROFESSIONISTI CONSULENTI” PARENTI DI ESPONENTI NDRANGHETISTI (LA ‘NDRANGHETA CONCEPITA COME COSCHE PARAMILITARI SI LIMITA ALLA CALABRIA… NEL CENTRO NORD VEDE GENEALOGIE ‘NDRANGHETISTE FATTE DI AVVOCATI, A VOLTE ANCHE MAGISTRATI, CONSULENTI INFORMATICI, DIRIGENTI AGENZIA ENTRATE, DIRIGENTI ASL (ASST ATS PER LOMBARDIA) OVVERO NDRANGHETISTI IN DOPPIO PETTO E LAUREA INGAGGIATI PER POLIZIA POSTALE, AISI, DDA… IN SINTESI L’ESISTENZA DI UNA “MAFIA” NELL’ANTIMAFIA… (SCENARI SIMILI POTREBBERO, SI EVIDENZIA IL “POTREBBERO” ESSERE POTENZIALMENTE POSSIBILI ALTROVE, ANCHE AL TRIBUNALE DI GENOVA… FIRENZE, SIENA, PAVIA, BRESCIA, VICENZA, NOVARA E MOLTISSIMI ALTRI…OVVERO DOVE ALCUNE SOCIETA’ “SOSPETTE” GESTISCONO APPALTI E SERVIZI… DIFFICILE CREDERE CHE TALE SCENARIO SIA LIMITATO A UN SOLO O POCHI TRIBUNALI…).

    UN’ULTIMA PRECISAZIONE.

    LA DIDASCALIA DELL’IMMAGINE SOTTOSTANTE

    Barona limitrofa verso Ronchetto sul Naviglio, vicinanze lotto ex IACP-MI "Tre Castelli" 1989. Locale di musica Jazz "Capolinea". Locale non più esistente da diversi decenni... nelle pertinenze cascinali che ospitavano tale locale di musica... la mafia feceinvestimenti di riqualificazione tra la fine anni '90 e il primo decennio degli anni'2000 (diversi prestanome proprietari di scuderie, pertinenze cascinali, etc... anche residenti in Barona, vicinanze Santuario Santa Rita da Cascia e vie limitrofe...
    Barona limitrofa verso Ronchetto sul Naviglio, vicinanze lotto ex IACP-MI “Tre Castelli” 1989. Locale di musica Jazz “Capolinea”. Locale non più esistente da diversi decenni… nelle pertinenze cascinali che ospitavano tale locale di musica… la mafia feceinvestimenti di riqualificazione tra la fine anni ’90 e il primo decennio degli anni’2000 (diversi prestanome proprietari di scuderie, pertinenze cascinali, etc… anche residenti in Barona, vicinanze Santuario Santa Rita da Cascia e vie limitrofe…

    NON IMPONE CHE L’ATTUALE PROPRIETA’ DI RUSTICI CASCINALI IN VICINANZA DI PIAZZA NEGRELLI, BARONA, SIA “MAFIOSA”… DICIAMO CHE UNA VENTINA- QUINDICINA DI ANNI FA, QUALCHE PERSONAGGIO LEGATO AD AMBIENTI “SICILIANI” FECE COMPRAVENDITE REITERATE…TUTTAVIA NEI FRAZIONAMENTI PROPRIETARI QUALCHE PRESTANOME A CONOSCENZA DEI FATTI ACQUISTO’ E POI RIVENDETTE.. SCENARIO SIMILE ANCHE PER UN EDIFICIO SITO IN VIA ITALO SVEVO… TALI PRESTANOME RISIEDONO O RISIEDEVANO LUNGO LE VIE SANTA RITA DA CASCIA, VIA AMBROGIO BINDA, VIA ETTORE PONTI…

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    Porta Ticinese 1958 circa. Palazzina Filiale Banca Popolare Milano in costruzione. Fonte: renzozavanella.it
    Bastioni Porta Ticinese, Arco del Cagnola, vettura tranviaria EDISON,1914 circa.
    Bastioni Porta Ticinese, Arco del Cagnola, vettura tranviaria EDISON,1914 circa.
    Partenza Giro di Lombardia, 1961, ingresso Direzionale Grattacielo Pirelli, Piazza Duca d'Aosta.
    Partenza Giro di Lombardia, 1961, ingresso Direzionale Grattacielo Pirelli, Piazza Duca d’Aosta.

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    https://c8.alamy.com/comp/RGE1EY

    Piazza Missori, Corso Italia, anni ’60 del 900.

    Barona limitrofa verso Ronchetto sul Naviglio, vicinanze lotto ex IACP-MI "Tre Castelli" 1989. Locale di musica Jazz "Capolinea". Locale non più esistente da diversi decenni... nelle pertinenze cascinali che ospitavano tale locale di musica... la mafia feceinvestimenti di riqualificazione tra la fine anni '90 e il primo decennio degli anni'2000 (diversi prestanome proprietari di scuderie, pertinenze cascinali, etc... anche residenti in Barona, vicinanze Santuario Santa Rita da Cascia e vie limitrofe...
    Barona verso Ronchetto sul Naviglio, vicinanze Piazza Negrelli lungo la Lodovico il Moro, limitrofa lotto ex IACP-MI “Tre Castelli” , 1989. Locale di musica Jazz “Capolinea”. Locale non più esistente da diversi decenni… nelle pertinenze cascinali che ospitavano tale locale di musica… la mafia fece investimenti di riqualificazione tra la fine anni ’90 e il primo decennio degli anni’2000 (diversi prestanome proprietari di scuderie, pertinenze cascinali, etc… anche residenti in Barona, vicinanze Santuario Santa Rita da Cascia e vie limitrofe…)
    Porta Ticinese anni '60 del 900. Corso San Gottardo 12.
    Porta Ticinese anni ’60 del 900. Corso San Gottardo 12.
    Vicinanze Cordusio, Cnetro Storico, primi anni '60. Le Cinque Vie (quella inquadrata è Via Santa Maria Podone vista da Via Bocchetto. L'immancabile urbanfile blog ha prodotto diversi articoli dove si invoca (in modo velato ma evidente) la rasatura al suolo del quartiere considerato sciatto e decrepito.... magari potremmo proporre un grattacielo ad alta fiammabilità come quello carbonizzatosi in Via Giacomo Antoni al Vigentino... i discepoli di Milano SparitaFacebook e Skyscrapercity lasciano allibiti se consideriamo l'autoelezione a storici supremi di Milano e tuttologi dello Scibile Universale... mah... 'sti soggetti fanno paura...veramente tanta...
    Vicinanze Cordusio, Centro Storico, primi anni ’60. Le Cinque Vie (quella inquadrata è Via Santa Maria Podone vista da Via Bocchetto e Via del Bollo). L’immancabile urbanfile blog ha prodotto diversi articoli dove si desidera (in modo velato, non diretto… ma desiderato) la rasatura al suolo del quartiere considerato sciatto e decrepito…. magari potremmo proporre un grattacielo ad alta fiammabilità come quello carbonizzatosi in Via Giacomo Antonini al Vigentino… i discepoli di Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity lasciano allibiti se consideriamo l’autoelezione a storici supremi ed amanti “milanesi doc” di Milano e tuttologi dello Scibile Universale… mah…

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/soggetti

    Trattoria della Briosca, primi anni ’70, Ticinese, Via Ascanio Sforza 27.

    Piazza Cavour, anni '60 del 900.
    Piazza Cavour, anni ’60 del 900.

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    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/lega-gli-avvocati-di-maroni-costavano-dieci-volte-quelli-di-bossi-soldi-alle-associazioni-e-i-bilanci-esplosi-in-due-anni-ecco-che-fine-hanno-fatto-i-49-milioni-scomparsi/4738689/

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/24/procura-milano-lespresso-robledo-indagato-per-telefonata-avvocato-lega/1169251/https://irpimedia.irpi.eu/legamoney-lega-nord-crimine-organizzato/

    https://irpimedia.irpi.eu/legamoney-lega-nord-crimine-organizzato/

    https://www.linkiesta.it/2021/07/lega-salvini-bossi-49-milioni-genova/

    https://www.agi.it/politica/fondi_lega_salvini_maroni-4500972/news/2018-10-17/

    https://www.lagone.it/2020/07/17/fondi-lega-lassessore-lombardo-stefano-galli-indagato-riciclaggio-zingaretti-salvini-tace-dire-la-verita-sui-49-milioni/

    https://livesicilia.it/2019/04/26/lespresso-rivela-i-soldi-della-lega/

    ROBERTO MARONI E DARIO GALLI E LA VICENDA DEI 49 MILIONI DI EURO DI RIMBORSI ELETTORALI TRASFERITI IN LUSSEMBURGO TRAMITE EMISSIONE FATTURE (CI SI DOMANDA SE FATTURE CORRISPONDENTI A SERVIZI EROGATI REALMENTE… OPPURE NO !; SORGONO DUBBI) DELLO STUDIO LEGALE DI CORSO MONFORTE … MIRACOLOSAMENTE RITORNATI NELLE CASSE DELL’ASSOCIAZIONE “ROBERTO MARONI PRESIDENTE”

    REPORT RAI 3 TRA GLI ANNI 2012 E 2013 PRODUSSE INCHIESTE GIORNALISTICHE NELLE QUALI SI SOSTENEVA CHE DIETRO ROBERTO MARONI E AIELLO (QUEST’ULTIMO, PARE, SECONDO ALCUNE FONTI GIUDIZIARIE <<soggetto di interesse investigativo >>OVVERO DEGNO DI INDAGINI… SEMPRE IMPEDITE DALLA PROCURA DI MILANO )E LA MEDESIMA PARTE “ESCLUSA DAL CERCHIO MAGICO” VI FOSSE UNA RETE DI FIDUCIARIE FINANZIARIE E BANCARIE COMPLESSA CHE SPAZIAVA DA CHIASSO E TERMINAVA IN LUSSEMBURGO.

    NEL 2012 FRANCESCO BELSITO E LO STESSO BOSSI (ANCHE TRAMITE L’EX BLOG “LAVELINAVERDE” (OSCURATO DA QUERELE BAVAGLIO PER DIFFAMAZIONE SU QUERELE BAVAGLIO DI ROBERTO MARONI GENERATORE DI CENTINAIA DI QUERELA AL GIORNO PER DIFFAMAZIONE, STESSA ABITUDINE PER MATTEO SALVINI E ANCHE LA MELONI.. POTREMMO DIRE “PRIMA GLI ITALIANI… A FINIRE ALLA SBARRA”… ALTRO CHE AMORE PER IL POPOLO ITALIANO…) SOSTENEVANO CHE DIETRO ROBERTO MARONI VI FOSSERO MASSONERIE E LA BANCA PRIVATA ALETTI (NON L’OMONIMA TORINESE ESTRANEA AI FATTI … MA LA BANCA PRIVATA MILANESE NON LONTANA DALLA EX BANCA RASINI DEL PADRE DI SILVIO BERLUSCONI…).

    UNA COSA E’ CERTA!

    UMBERTO BOSSI E FRANCESCO BELSITO, SICURAMENTE PROTAGONISTI DI QUALCHE ILLECITO PATRIMONIALE… FURONO PERO’ DEL TUTTO ESTRANEI ALLA VICENDA DELLA SPARIZIONE DEI 49 MILIONI DI EURO PUBBLICI CHE UN FALSO ESPOSTO PRESENTATO NEL 2012 DA UN FALSO MILITANTE MARONIANO PRESSO LA SUPERCORROTTA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO… DEPOSITO’ ALL’ATTENZIONE DEL PUBBLICO MINISTERO ROBLEDO…VEDASI NEL LINK SOTTOSTANTE COSA SCRIVONO NEL MERITO DI ALFREDO ROBLEDO (INUTILE DIRE CHE LA CORRUZIONE POLITICA E GIUDIZIARIA ATTUALE E’ UN’ECATOMBE SE PARAGONATA AI DILETTANTI BETTINO CRAXI E SALVATORE LIGRESTI…).

    https://books.google.it/books?id=MfA9AQAAQBAJ&pg=PA883&lpg=PA883&dq=ROBLEDO+LADROPOLITANIA&source=bl&ots=_Muk1g7zNP&sig=ACfU3U2U2U7BARsFkveFVDzkFoYDelrX8A&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjd1733ttjyAhWK-6QKHbM0DJgQ6AF6BAgCEAM

    (L’INDIRIZZO INTERNET SOPRA LINKATO E’ OGGETTO DI “DENIAL OF SERVICES” OVVERO IRRAGGIUNGIBILE (TRAFFICO DATI OSCURANTE IL SITO, HACKERAGGIO PRODOTTO DA AGENTI AISI-DIGOS-POSTALE (NELLA FIGURA DI CONSULENTI HACKER)…”ETHICAL HACKER” COME LO SAREBBE ANCHE ADRIANO PE…(OMISSIS) MILANO, VIA PIETRO COLLETTA 70, UN APPARTENENTE A GENEALOGIA ‘NDRANGHETISTA , CONSULENZE IN SUB APPALTO E CONSULENZA PER AISI, DIGOS, POLIZIA POSTALE DI MILANO E TRIBUNALE DI MILANO…PARENTE DI NOTO NDRANGHETISTA (DECEDUTO) CHE ERA EX CONSIGLIERE REGIONALE FORZA ITALIA EX DIRIGENTE DI EX ASL MONZA E MILANO1). TALI INFORMAZIONI SONO PACIFICAMENTE REPERIBILI IN RETE E PARE, ANCHE OGGETTO DI ATTENZIONE DI UNA IMPORTANTE TRASMISSIONE GIORNALISTICA RAI…

    … QUINDI SORVOLANDO SU ALCUNI PM DELLA PROCURA DI MILANO…SI SCOPRE CHE QUANTO INDAGATO DA TALE PM NEL 2012 NON CORRISPONDEVA AL VERO… (LE INDAGINI SUCCESSIVE E DENUNCE DI PRECEDENTI TESORIERI RIMANDANO AL 2013 E NON PRIMA, L’AVVIO DEI TRASFERIMENTI VERSO L’ESTERO DI INGENTI SOMME DI DENARO…EMERGE, PURTROPPO, L’IPOTESI DI REATO CALUNNIOSA DALLA QUALE L’APERTURA DI UN PROCESSO PRESSO PROCURA E TRIBUNALE DI GENOVA (ANCHE A GENOVA ESISTE, PER AISI-DIGOS-POLIZIE-MAGISTRATURA UN ETHICAL HACKER CALABRESE ULTRA OTTANTENNE MOLTO SIMILE A QUELLO SOPRA CITATO IN QUEL DI MILANO) A CARICO DEL SUCCITATO EX TESORIERE LEGA NORD.

    ESSENDO L’EX TESORIERE BELSITO RESIDENTE A GENOVA, IL PROCESSO FARSA (CONSIDERANDO CHE GLI AMMANCHI DALLE CASSE LEGA AVVENNERO DOPO L’AVVIO DI QUEL PROCESSO E NON PRIMA) VENNE TRASFERITO PRESSO LA PROCURA DI GENOVA… CHE INDAGO’ E CONDANNO’ SULLA BASE DI FATTI MAI REALMENTE IMPUTABILI…

    SIAMO, QUINDI, NEI CONFRONTI DI UMBERTO BOSSI E BELSITO NELLA TUTT’ALTRO CHE TEORICA E CAMPATA…IPOTESI DI PURA CALUNNIA…

    49 MILIONI TRAFUGATI DA ROERTO MARONI E DOMENICO AIELLO E GALLI ?

    INFATTI, DOPO QUASI 10 ANNI TUTTI I PROCESSI A CARICO DI BELSITO SARANNO ESTINTI IN QUEL DELLA PROCURA E TRIBUNALE DI GENOVA…

    DOVREBBE APRIRSI, IN FORMA SCANDALOSAMENTE TARDIVA, UNA INDAGINE, PRESSO LA PROCURA DI MILANO, NEL MERITO DEI 49 MILIONI SPESI “IN AVVOCATI” E RITORNATI ALL’ASSOCIAZIONE ROBERTO MARONI PRESIDENTE.. TUTTAVIA SI EVINCE CHE PER VIA DELLA “SPARIZIONE” DI CIRCA 49 MILIONI DI EURO AVVENUTA DALLE CASSE LEGA NORD TRA IL 2013 E IL 2018… TALI NOTIZIE DI REATO SONO VICINE ALLA PRESCRIZIONE (I FATTI COMPRESI TRA IL 2013 E 2014 SONO GIA’ PRESCRITTI)… E MOLTO DIFFICILMENTE VEDREMO L’EMERGERE DELLA VERITA’ DELLO SCANDALO SOPRA DESCRITTO.

    SI RAMMENTA CHE ROBERTO MARONI, ALLA DOMANDA: “MA CHE FINE HANNO FATTO I 49 MILIONI…” RISPOSE:LI ABBIAMO SPESI TUTTI….” SI SPESI IN FATTURE DI AVVOCATI… RITORNATI POI NELL’ASSOCIAZIONE A SUO NOME NELLA QUALE NE’ GALLI NE’ MARONI DICHIARANO DI SAPERE NULLA…

    LO SCENARIO DEL TRIBUNALE DI MILANO RIFLETTE QUANTO RIVELATO DALL’AVVOCATO AMARA…

    UNA ULTIMA CONSIDERAZIONE:

    SALVINI E GIORGIA MELONI CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA…

    VIENE DA TEORIZZARE, DATO CHE IL REDDITO DI CITTADINANZA E’ FORMA PROVVISORIA NON SUPERIORE AI 3 ANNI…, SE NON FACCIA, FORSE, CONCORRENZA ALLE VECCHIE FORME DI VOTO DI SCAMBIO DA 80 ANNI ADOTTATE DAI PARTITI POLITICI ITALIANI A PARTIRE ANCHE DALLA DESTRA ?

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    Ticinese, Porta Genova 1932, raffigurazione artistica del punto di deflusso dell'Olona verso il bacino della Darsena. In evidenza l'ex ponticello di Corso Cristoforo Colombo, successivamente tombato. La corrispondenza attuale è quella di Piazzale Cantore tra il capolinea degli autobus e il COIN.
    Ticinese, Porta Genova 1932, raffigurazione artistica del punto di deflusso dell’Olona verso il bacino della Darsena. In evidenza l’ex ponticello di Corso Cristoforo Colombo, successivamente tombato. La corrispondenza attuale è quella di Piazzale Cantore tra il capolinea degli autobus e il COIN.

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    29 Agosto 2021

    L’incendio del “grattacielo” di Via Giacomo Antonini nel Vigentino…

    Lo “sviluppo” edilizio della Milano degli ultimi 16 anni e dei prossimi 20… e’ profondamente da rivedere… soprattutto nella scelta di materiali di rivestimento esterno…chissà se gli alberelli ridicoli del ridicolo progetto del bosco verticale sono fiammabili come il palazzone di Via Antonini ?

    IMG_20210829_193933

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.agefotostock.com/age/en/details-photo/milano-venditore-ambulante-di-caldarroste-1959…

    El castagnatt , 1959.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    https://www.agefotostock.com/age/en/details-photo/italia-lombardia-milano-fiera-di-sinigaglia…

    Immagine qualificata come :Fiera di Sinigaglia, 1930 circa.

    Piazza del Duomo ante 1864. Sulla sinistra un Palazzo con porticato Rinascimentale detto “Il Coperto dei Figini” demolito nel 1864 (realizzato nel 1467 da Solari Guiniforte) oggi quasi del tutto dimenticato. Immagine gia’ sfruttata dai noti blog.urbanfile per connotare di cultura e storia blog filo immobiliari…
    Piazza del Duomo 1945, giorni prossimi al 25 Aprile... tuttavia più che di una vera liberazione dalle dittature fasciste si passò ad una successiva riabilitazione con il MSI e con le destre parlamentari attuali, formalmente in violazione dei Princiipi della Costituzione...
    Piazza del Duomo 1945, giorni prossimi al 25 Aprile… tuttavia più che di una vera liberazione dalle dittature fasciste si passò ad una successiva riabilitazione con il MSI e con le destre parlamentari attuali, formalmente in violazione dei Principi antifascisti della Costituzione…

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    A BREVE ALCUNE RIFLESSIONI NEL MERITO DELLA VICENDA DEI 49 MILIONI DI EURO (FONDI PUBBLICI DI RIMBORSO SPESE ELETTORALI) “””SPESI””” IN BUONA PARTE DA ROBERTO MARONI PER “””CONSULENZE”””” LEGALI DELLO STUDIO MILANESE DEL LEGALE CALABRESE DOMENICO AIELLO… LA LEGGE (PER QUELLO CHE E’ DATO SAPERE) NON CONTEMPLA CHE TALI FONDI SIANO CONSUMATI CON L’EMISSIONE DI FATTURE DI CONSULENZE CON STUDI LEGALI… ESSENDO FONDI VINCOLATI PER ATTIVITA’ DI GESTIONE DELLE CAMPAGNE ELETTORALI DEI PARTITI… (OLTREMODO GLI IMPORTI DEI PAGAMENTI PARE SIANO STATI, IN PARTE, INSIEME AD ALTRE TRANCHE, TRASFERITI ALL’ESTERO) EVENTI AVVENUTI A MILANO (SECONDO LE CRONACHE GIORNALISTICHE), POTENZIALI REATI SUI QUALI MAI NESSUN PROCEDIMENTO VENNE AVVIATO DALLA PROCURA DI MILANO… ALTRESI’ SI ESPORRANNO, A BREVE, ULTERIORI RIFLESSIONI SULLA VICENDA DEI FONDI BANCARI ESTERI MILIARDARI INTESTATI AD ATTILIO FONTANA. RISPETTO ALLE INDAGINI GIORNALISTICHE NOTE A TUTTI, INCLUSE QUELLE DI REPORT RAI, LA PROCURA DI MILANO HA APERTO UNA CONTESTABILE IPOTESI DI REATO DI AUTORICICLAGGIO… IPOTESI FUORVIANTE E DAI RISVOLTI PENALI PIU’ BONARI RISPETTO ALLE ACCUSE DI RICICLAGGIO FORMULATE ANCHE NELLA TRASMISSIONE DEL 19-10-2020 DI REPORT. ANCHE SUL NOTO MONOPOLIO ELETTORALE DEL CENTRODESTRA GESTITO DA CAIANIELLO (NELLA INDAGINE DI REPORT SI SOSTENEVA ESSERCI UN MASSICCIO VOTO DI SCAMBIO IN LOMBARDIA, PARTE DI ESSO GESTITO ANCHE DA PERSONAGGI VICINI ALLA ‘NDRANGHETA… NESSUNA INDAGINE MAI AVVIATA DALLA PROCURA DI MILANO E DALLA DDA MEDESIMA DI TALE PROCURA… DA VOMITO !).

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    Milanoneisecoli facebook e monopoli che si vorrebbe vedere scomparire come le fontane ?

    http://milanoneisecoli.blogspot.com/2016/04/le-fontane-scomparse.html

    Monopoli commerciali (parte contraente di Skyscrapercirty-Milano Sparita e da ricordare Facebook, Da Milano alla Barona Facebook… Vecchia Milano WordPress…) impossibile reperire immagini che non siano parte anche delle note Raccolte Civiche confluite in certi siti…commerciali…

    La gestione di questo sito sta diventando sempre più difficoltosa visto l’esponenziale numero di vincoli crescenti nel reperimento di immagini…

    Piazza del Duomo anni ’30-’40 del 900 e fontane ventennio fascista.

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    Questa è l’ultima immagine Gettyimages pubblicabile in questo sito …(condivisione immagine disabilitata dal sito Portfolio Mondadori, guarda caso proprio quando in questo sito si postavano condivisioni in link per eludere violazioni di copyright…) che sia forse per merito, ???, di certi “furbetti gia’ noti e segnalati” (LEGA-F.LLI D’ITALIA-PD, ovvero “Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity”, “Da Milano Alla Barona Facebook” …., “Milano nei secoli facebook”, etc… ??? l’Arco Parlamentare Milanese che sembra , forse, dimostrare piu’ convivenze reciproche che contrasti ideologici…? (link non più condivisibili… salvo l’importare l’immagine direttamente sui server di questo sito con palese (anche se non voluta) violazione dei diritti di copyright che giova ricordare sono un impianto legislativo di quasi un secolo, generato con il Codice Rocco del Ventennio Fascista… in totale incompatibilità con le Direttive Comunitarie).

    èiazza Duomo 1950.
    Piazza del Duomo 1950 (ultima immagine postabile da Getty Images su questo sito).

    Dopo decenni che tali “segnalati” attinsero via Milano Sparita Skyscrapercity verso Milano Sparita e da ricordare Da Milano alla Barona facebook, Milano nei Secoli facebook , Milano Corvetto,e altre 100000 milano vintage fake Facebook tarocche…. verrebbe naturale domandarsi se…viste le condivisioni effettuate su questo sito di immagini in copyright sfruttate dai medesimi da quasi 20 anni… ci si domanda se per caso i medesimi abbiano, conseguentemente, imposto limitazioni di pubblicazione a danno di qualsiasi sito antagonista ai loro monopoli…(come questo, si intende)?

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    Vigentino 1960 circa. Chiesa Santa Maria Assunta.
    Vigentino 1960 circa. Chiesa Santa Maria Assunta.
    Immagine pescata da una fonte con didascalia poco corretta (immagine in copyright, fonte occultata e non tracciabile allo scopo di prevenire acquisizioni di Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook) . Immagine, in apparenza, non tracciabile coi motori bing e google. La didascalia riferisce di Piazza Arcole , 1968. Piazza Arcole è sicuramente attigua (dopo la svolta) ma le vie riprese sono Via Giovanni Segantini all’intersezione di Via Magolfa. Anno 1968 (autore noto ma omesso).
    Stazione Centrale, anni '60 del 900. Autore Elio Ciol.
    Stazione Centrale, anni ’60 del 900. Autore Elio Ciol.
    Via Cappellari, secondo decennio del '900.
    Via Cappellari, secondo decennio del ‘900.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    artevitae.it/storie-di-fotografie-gabriele-basilico/

    Ticinese-Carrobbio: Basilica di San Lorenzo in Maggiore e Colonne, anni ’80 del ‘900.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    4freemi.art.blog

    Palazzo Arcimboldi, Via Dell’Unione 12 (Ticinese), ante bombardamenti del 1943.

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    Da 5 anni e mesi 1, in questo sito, si segnala la natura criminale dei Social Network e dei miliardari “ameri CANI” massonici che ne sarebbero all’origine della loro fondazione e diffusione (CIA, PENTAGONO, FBI, MASSONERIA USA “TESCHIO E TIBIE”, NEONAZISMO, NEOFASCISMO, ISIS-CIA, FALSO INTEGRALISMO ISLAMICO TALEBANO, EMIRATI ARABI, RUSSIA DI PUTIN, ETC…).

    24082021 ikram-nzihi

    facebook non è l’evocazione della liberta’ d’espressione “ameri-can(i)a” ma un casellario giudiziale e penale-lista di proscrizione planetario che CIA, il Pentagono medesimo… avrebbe sostituito ai vecchi protocolli di spionaggio globale ECHELON-NSA… come tale, fbook ed i restanti social net, inclusa Facebook magrebina, collaborano con la Polizia Postale del Marocco per la localizzazione di cittadini marocchini autori di “post blasfemi” anti ALLAH… lo stesso dicasi per lo staff di Facebook Afganistan e dei confinanti emirati arabi…

    I cojoni (circa 8 miliardi) che utilizzano facebook, twitter, instagram,youtube, whatsapp, etc…inclusi 60 milioni di “deficientitaliani” cojoni… non hanno ancora capito che postare contenuti di contestazione e disagio sui social…(facebook,twitter,instagram,whatsapp,youtube) equivale ad una autodenuncia presso il piu’ vicino commissariato, procura, Casa Circondariale, per attivismo antagonista al potere precostituito della repubblichetta dittatoriale delle banane di turno…(per esempio l’Italia).

    La “Primavera Araba” del 2011 fu condotta dalla CIA e dall’ex Presidente Obama per sovvertire principalmente Libia ed Egitto… la ribellione “popolare” avvenne tramite Facebook… ne possiamo “apprezzare” gli effetti tutt’oggi…(vedesi Giulio Regeni).

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    immagine condivisa con puntamento al link: https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede

    Posterla di Porta Ticinese, Corso di Porta Ticinese, 1922, Cerimonia di insediamento dell’Arcivescovo Eugenio Tosi.

    Ticinese, 1914, gara di nuoto sul Naviglio Grande (Ripa di P.ta Ticinese).
    Ticinese, 1914, gara di nuoto sul Naviglio Grande (Ripa di P.ta Ticinese).
    Foro Bonaparte, Via Ricasoli verso Piazza Castello (primi del 900).
    Foro Bonaparte, Via Ricasoli verso Piazza Castello (primi del 900).
    Antenna 3Lombardia 1980
    Antenna 3 Lombardia, 1980 (cliccare per la riproduzione video)
    Via Sento, anni 20 del 1900.
    Via Senato, anni 20 del 1900.
    Scalo Ferroviario Rogoredo FS 1974 circa.
    Scalo Ferroviario Rogoredo FS, 1974 circa.

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    L’utilizzo di film protetti da copyright di Milano Sparita e da ricordare Facebook (consentito solo per siti non commerciali)

    Film allegati su Facebook Business (dietro presunte consulenze Milano S. Skyscrapercity) quando le normative UE considerano violazione dei diritti d’autore l’utilizzo di immagini e film (per uso commerciale)… quindi, allo stato dell’arte l’utilizzo di materiale video, a finalita’ di ecommerce (libri Milano Sparita) quando tale materiale sarebbe protetto da copyright internazionale (violazione diritti d’autore in utilizzo promozionale).

    violazioni diritti d'autore milano sparita SSC e Facebook
    Senza parole…

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    Colonie estive… si…ma nel periodo fascista, ennesima figura di “M” di Milano Sparita Skyscrapercity (da dove deriva l’immagine) e Milano Sparita e da ricordare Facebook… e con esse i milioni di deficienti follower che si assumono a complici…

    Figura di mer... della pagina business Facebook Milano Sparita e da ricordare.
    Figura di mer… della pagina business Facebook Milano Sparita e da ricordare.

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    Porta Venezia. Via Spallanzani-Corso Buenos Aires, anni '20 del 1900.
    Porta Venezia. Via Spallanzani-Corso Buenos Aires, 1930 circa.
    Presumibilmente corrispondente all'attuale Via Monte Rosa, Stabilimenti Motori e automobili Isotta Fraschini.
    Presumibilmente corrispondente all’attuale Via Monte Rosa, 1905, Stabilimenti Motori e automobili Isotta Fraschini.
    Carrobbio-Porta Ticinese 1975 circa, San Lorenzo in Maggiore (il colonnato), Colonne di San Lorenzo, Corso di Porta Ticinese.
    Carrobbio-Porta Ticinese, 1975 circa. San Lorenzo in Maggiore (il colonnato), Colonne di San Lorenzo, Corso di Porta Ticinese.
    Porta Venezia, 1975 circa, Coro Venezia verso Piazza Oberdan.
    Porta Venezia, 1975 circa, Corso Venezia verso Piazza Oberdan.
    Piazzale Loreto nel 1898 durante i "Moti del pane", in evidenza la presenza di soldati a cavallo. Imaggine sfruttata in blog.urbanfile per le note sponsorizzazioni pro rivoluzioni urbanistiche(... della serie radi al suolo Milano e inzeppala di torri ad uso speculativo...).
    Piazzale Loreto nel 1898 durante i “Moti del pane”. In evidenza la presenza di soldati a cavallo. Immagine recentemente sfruttata in blog.urbanfile per le note sponsorizzazioni pro rivoluzioni urbanistiche (… della serie radi al suolo Milano e inzeppala di torri fantasma…per la gioia di Catella & Co).

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    immagine condivisa con puntamento al link: fotografieincomune.comune.milano

    Carrobbio/Ticinese; Androne di ingresso del Palazzo di Via San Vincenzo 3 (anni ’20 del 900). L’edificio non esiste più, demolito poco tempo dopo lo scatto dell’immagine.

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    immagine condivisa con puntamento al link: sanlorenzomaggiore.com

    Porta Ticinese, Regno 1500-1600 circa (secoli XVI-XVII, tra il Ducato di Milano e la Dominazione Spagnola), Colonnato annesso alla Basilica di San Lorenzo in Maggiore e Pusterla di Porta Ticinese (immagine gia’ sfruttata per finalita’ commerciali e politiche da noti web, forum e social correlati alla candidatura di personaggi politici a Sindaco di Milano e/o per commerci editoriali facebook…).

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    collezioni.genusbononiae.it

    “Bastioni e Arco del Cagnola (Luigi) di Porta Ticinese”, attuale Piazza XXIV Maggio, Darsena,1900-1910 circa (14 Agosto 2021).

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    immagine condivisa con puntamento al link: alamy.com

    Fiera di Sinigaglia in Via Calatafimi, 1955 circa.

    Piazza Sempione, anni 50 del 1900.
    Piazza Sempione, anni 50 del 1900.

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    maremagnum.com

    Bastioni di Porta Venezia, anni 30 del 900.

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    Stazione di Porta Garibaldi in costruzione (1960-61).
    Stazione di Porta Garibaldi in costruzione (1960-61).
    Giardino zoologico di Milano, 1960 circa.
    Giardino zoologico di Milano, 1960 circa.

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    immagine condivisa con puntamento al link: alamy.com

    fotogramma del film: “Audace colpo dei soliti ignoti” (Regia Nanni Loy – 1959), Via Silvio Pellico angolo via Tommaso Grossi (Vittorio Gassman, Carlo Pisacane, Tiberio Murgia).

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    immagine condivisa con puntamento al link:

    wsimag.com

    “Case di ringhiera” (anni ’60-’70) Gabriele Basilico.

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    /www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2018/10/mostra-fondazione-mast-bologna/attachment/mario-finocchiaro-milano-darsena-1958-ca-mario-finocchiaro/

    Ticinese, Darsena (antecedente 1979/80).

    Autore Mario Finocchiaro.

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    Barona confinante con Gratosolio-Chiesa Rossa, 1995. Ponte Annone lungo il Naviglio Pavese. Fonte fotografica proprietaria.
    Barona, via Gattinara, Alzaia Naviglio Pavese, verso via Icilio Calzolari, confinante con Gratosolio-Chiesa Rossa, Agosto 1995. Ponte dell’Annone lungo il Naviglio Pavese. Fonte fotografica proprietaria.

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    https://www.lombardiabeniculturali.it

    Darsena, metà anni ’60.

    Tramogge di raccolta e sversamento sabbie trasportate tramite barconi.

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    Tutta mia la città! Dai tetti della Galleria! Milano si racconta in 100 storici scatti

    Darsena, 1977, Viale Gabriele D’Annunzio.

    Fiera Campionaria 1930 circa. Palazzo delle Sdintille
    Fiera Campionaria 1930 circa. Palazzo delle Scintille

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    Idroscalo, 1934. Esercitazioni per una regata competitiva.
    Idroscalo, 1934. Esercitazioni per una regata competitiva.

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    immagine con puntamento al link:

    FondazionePirelli/newFondazione/wp-content/uploads/2020/10/08134045/metropolitana-1-e1602256740205.jpg

    Metropolitana Linea 1, 1965 circa.

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    MILANO SPARITA E DA RIMANDARE ALLO STUDIO ELEMENTARE DELLA STORIA DI MILANO…

    Pagina Facebook candidata all’Ambrogino d’Oro… forse un mongolino d’oro sarebbe più appropriato…(leggere i commenti sottostanti).

    errori milano sparita e seguaci

    e’ risaputo che Mark Zuckerberg e Forza Italia-PD-Lega-F.lli d’Italia… partiti da liquidare per incapacità politica ed amministrativa, sia metropolitana come Nazionale… non esisterebbero più se a loro volta non esistessero milioni di incomptetenti ed ignotantoni che coi social hanno, disgraziatamente, avuto potere e risonanza planetaria…socialnet, fbook e twitter in primis… a dare spazio ad autori e ammiratori causa di danni e disinformazione… anche per Milano Sparita e da ricordare…e Follower valgono le stesse valutazioni (Dio li genera e poi li abbina… e forse anche tutela…e questo vale anche per altre pagine fbook di Quartieri e Milano…più errori da parte di autori e seguaci ci sarebbero…maggiori le visite, like, follower, prenotazioni di acquisti on-line…)

    Scrivere che negli anni 50 alla Darsena si teneva la Fiera di Sinigaglia… quando tale mercatino si allestiva, in tale periodo e successivi, in Via Vettabbia/Calatafimi, tra il Carrobbio-Ticinese e Porta Romana… scrivere che negli anni ’50 vi erano le giostre quando la Festa di Porta Genova venne terminata a fine anni ’40…rivela che il presunto successo di tale pagina… deriverebbe dal fatto che sia la pagina (come gli ammiratori) SONO E SAREBBERO PROFONDAMENTE INCOMPETENTI…(si omettono ulteriori considerazioni… ben peggiori di quelle appena scritte…) oltremodo se tale utente sostiene di aver partecipato, seppur da bambino, alle “giostre” della Darsena… be’, allora dovrebbe avere non meno di 90 anni e oltre (piu’ che a smanettare sui social… smantterebbe con un girello…!!!).

    Fontana,Sala,Maroni,Bernardo,Salvini,Meloni… con questi livelli di utenti e potenziali elettori ( “perle” di sapere del Popolo Sovrano meneghino che ha sommerso di letame la storia di Milano ) avrete elettori e nomine per i prossimi 100 anni… i socialnet sono lo specchio delle società…se qualcuno non se ne fosse ancora accorto…una societa’ (una città, una Regione, ed una Nazione allo sbando…).

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    immagine con puntamento al link:

    Home

    Piazza Duomo, 1942-43, sbancamento parziale della Piazza per la realizzazione di un rifugio antiaereo.

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    immagine con puntamento al link:

    Home

    Giambellino, 1954 circa (da riferimento della fonte indicata), Via Emanuele Odazio/Lorenteggio (in evidenza il Mercato Comunale coperto sul lato destro dell’immagine).

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    “Ona Strada Bagnada”, cortometraggio prodotto , circa, 25 anni fa, tra le origini del Naviglio Grande, Gaggiano, Trezzano sul Naviglio, Corsico, quartieri Barona-Richard Ginori, Barona San Cristoforo e Ticinese-Darsena (antecedente alle “dittature” social di Milano Sparita).

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    Via Santa Tecla (datazione acquaforte di Vitale Carlo assente), stimabile tra gli anni '30-'50 del 1900.
    Via Santa Tecla (datazione opera acquaforte di Vitale Carlo assente), stimabile tra gli anni ’30-’50 del 1900.
    Ticinese (luogo non specificato nè identificabile) fine anni '50. Scenario prossimo alle trame cinematografiche dei Film di Federico Fellini (per esempio "I vitelloni")... balera semiperiferica allestita nei cortili di pertienze cascinali periferiche... "gigolò" e "vitelloni"alla ricerca della "sciura" da rimorchiare per chissà quali intenzioni... scenari, come sopra accennato...prossimi ai film "Belli ma poveri" e "Poveri ma belli"... In questo caso... Milano e le sue periferie del dopoguerra gia' prossimo al Boom economico... non differivno dall'atmosfera Trasteverina Romana e dalle borgate medesime...
    Ticinese (luogo non specificato nè identificabile) fine anni ’50. Scenario prossimo alle trame cinematografiche dei Film Neoralisti di Federico Fellini (per esempio “I vitelloni”)… balera semiperiferica allestita nei cortili di pertinenze cascinali periferiche…ovvero “gigolò” e “vitelloni” alla ricerca della “sciura” (matura ma ancora piacente) da rimorchiare per chissà quali intenzioni… Scenari, come sopra accennato…prossimi ai film “Belli ma poveri” e “Poveri ma belli” (Dino Risi)… In questo caso… Milano e le sue periferie del dopoguerra gia’ prossimo al Boom economico… non differivano per nulla dall’atmosfera Trasteverina Romana e dalle borgate medesime…di quel periodo storico…

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E FACEBOOK… MULTIACCOUNT CHE NASCONDONO DUE O (OCCASIONALMENTE) TRE OPERATORI (UN NOTO DIPENDENTE DEL COMUNE DI MILANO…).

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5634

    l’armata Brancaleone… sopra citata (di pari rango e stirpe dei follower di Milano Sparita e da ricordare facebook + pagne fbook derivate e di quartiere) è in pausa agostiana da circa tre giorni…

    …questo dimostra (me c’erano ancora dubbi ?) la riduzione di tale gruppo storico ???… a due, occasionalmente, tre operatori massimo…ergo un forum decisamente MONTATO…(idem per le pagine fbook Milano Sparita, “Di una volta”, etc… e Quartieri “spariti”)…

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    Stazione Centrale di Bologna, 2 Agosto 1980.
    Stazione Centrale di Bologna, 2 Agosto 1980. (fonte: storiain.net)

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    immagine con puntamento al link:

    https://archiviostorico.fondazionefiera.it/oggetti/33530-plastico-del-world-trade-center-in-esposizione-alla-fiera-campionaria-di-milano-del-1964

    Fiera Campionaria 1964. Plastico del masterplan progettuale delle “Twin Towers”, ovvero di una parte del World Trade Center (tra le quali le Torri Gemelle a Manhattan-New York).

    https://it.wikipedia.org/wiki/World_Trade_Center

    …Parafrasando gli articoli “cospirazionisti” di Francesco Ciapanna (Francesco Ciapanna Editore, Roma, Via Lipari 8, articoli pubblicati nel periodico FOTOGRAFARE NOVITA’…editi tra il 1989 e 2008 circa)… Manhattan = mattana = mattanza … le Torri Gemelle ebbero un epilogo tragico (per l’appunto una mattanza umana..) l’11 Settembre 2001… corre voce “ventennale” che CIA-FBI contribuirono alla mattanza umana avvenuta in quel giorno… per motivi di occupazione militare dell’Iraq e dell’Afganistan… vedasi risorse petrolifere ex Persia Britannica… (le Twin Towers erano mega torri di amianto destinate alla demolizione controllata…impossibile un loro recupero,bonifica e riqualificazione…che sia forse, tale demolizione, avvenuta l’11/9/2001 ?)…ovvero (1)192(001), combinazione nominalistica-cabalistica molto in voga negli ambiti massonico mafiosi e satanisti americani , ovvero nella presunta Setta Repubblicana “Skull and Bones” ???

    https://it.wikipedia.org/wiki/Skull_and_Bones

    Cesco Ciapanna libri, bibliografia, biografia | Libreria Editrice Ossidiane

    Francesco Ciapanna 1935-2014

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    Vicinanze Piazza Duomo, 1860 circa, immagine coincidente con l'esecuzione progetto urbanistico di risistemazione.
    Piazza Duomo e area Duomo, 1860 circa, immagine coincidente con l’esecuzione del progetto urbanistico di risistemazione dell’area prospiciente alla cattedrale.
    Via Andrea Solari, 40. 1975-77 circa.
    Via Andrea Solari 40. (1975-77 circa).

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    Milano Sparita Skyscrapercity, gia’ segnalata, insieme a Milano Sparita e da ricordare Facebook, Milano nei Secoli, Milano Barona Fbook, etc… per un presunto utilizzo a fini di lucro di 1 milione di immagini storiche per uso finanziario, commerciale ed editoriale…

    Sempre Milano Sparita Skyscrapercity (e dipendenti Comune Milano) posta immagini di presunta raccolta Civica (settore Cultura e Spettacolo), come quella del link sottostante…

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-4246

    La stessa immagine

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.4461043247275995/4814009131979403/?type=3&eid=ARCDPRruDhjf-9QHos7gIpp1hc-_CDpihYZrSE1SbxRPx-tWB83WKh818bL99-RCTuOG4zZr3Z2P58QV&__xts__%5B0%5D=68.ARDURB3G4u3MkqFm38R9nPGapzpItONys5Imq68HKm_7mDAAcv5Ib1OAp8tFpM5q2H6XMdh4eLMZX_rjxfDPMVpZ-Ju-VzttWgRwHsy686X1FgDkpvGgMcG9Lu8090wzZW-l334gsjq2WbvRUlcfTsau1DvSz3o6BAsaXwkie8TSNMXyBoCAto68TpbVzCeUdq-ZfecrgcWyrc7A9EpeAjJ4aFqvmKJb9Jw3gay9iY7zwxyNqF7_y0gRaLfqiE31PAIV8aceZ7HCmcrbMOiVDcyVdq8XscvEkAXsChFK0xQQVeK9jyE-zQ&__tn__=EEHH-R

    viene sfruttata per azionariato Facebook Italia nella pagina Milano Sparita e da ricordare Facebook proposta da un account fake (per non menzionare quanti multiaccount fake esistitano in Milano Sparita Skyscrapercity).

    Possiamo, quindi sostenere che 1800 like siano, non solo di apparenti deficienti con cittadinanza italiana (e Milanese) …ma analoghi multiaccount come da antica tradizione americana…Yahoo Answers Italia insegno’ come generare milioni di multiaccount per quotare in borsa social net fallimentari…e con esso l’evoluzione di Quora, Twitter, Instagram, Telegram, etc…???

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    immagine con puntamento al link: https://www.livornotop.com/Collezionismo/Milano/cartoline_antiche%20Milano%20primo_novecento.htm

    Galleria Vittorio Emanuele, primo decennio del 900.

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    immagine con puntamento al link:

    https://casedellavetra.tumblr.com/page/2

    Enzo Jannacci e Ugo Tognazzi allo Stadio di San Siro (1972)

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    immagine con puntamento al link:

    https://archiviostorico.fondazionefiera.it/oggetti/29475-vista-del-duomo-di-milano-dalla-terrazza-martini

    Terrazza “Martini”, 1958.

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    Immagine con puntamento al link

    6/11/2002: UNA NUOVA PIAZZA PER IL CIRCO A MILANO

    Porta Garibaldi-Porta Nuova, 1980. Piazza Sigmund Freud- Via Luigi Sturzo-Melchiorre Gioia, Circo Moira Orfei.

    Porta Vittoria, 1930 circa. Mercato del Bestiame.
    Porta Vittoria, 1930 circa. Mercato del Bestiame.
    Porta Venezia, anni '30 del 1900. San Carlo al Lazzaretto (via Lazzaro Palazzi).
    Porta Venezia, anni ’30 del 1900. San Carlo al Lazzaretto (via Lazzaro Palazzi).
    Palazzo Castiglioni di Corso Venezia 47 (costruzione 1901-04) nel 1905. La porta originaria ritratta nell'immagine venne demolita verso il 1931 su pressioni dell'allora Regime Fascista che non gradiva nè comprendeva le due statue di corpi femminili realizzate , insieme all'intero edificio, su commissione di Ermenegildo Castiglioni da progetto dell'architetto Giuseppe Sommaruga. Le statue rappresentavano (in stile Art Nouveau) la pace l'industria. Lo stile Liberty, del palazzo, in contrasto con i canoni del periodo Fascista, determino' una campagna denigratoria culminata nella definizione, in dialetto meneghino, di "Ca' di ciapp", quasi a simboleggiare un richiamo alle case di tolleranza, impudicizia e pornografia...verso il 1931 le due statue vennero rimosse e trasferite nei magazzini del costruttore edile che edifico' la palazzina.
    Palazzo Castiglioni di Corso Venezia 47 (costruzione 1901-04) nel 1905. La porta originaria ritratta nell’immagine venne demolita verso il 1931 su pressioni dell’allora Regime Fascista che non gradiva nè comprendeva le due statue di corpi femminili realizzate , insieme all’intero edificio, su commissione dell’imprenditore Ermenegildo Castiglioni da progetto dell’architetto Giuseppe Sommaruga. Le statue rappresentavano (in stile Art Nouveau) la pace e l’industria. Lo stile Liberty, del palazzo, in contrasto con i canoni architettonici del periodo Fascista, determino’ una campagna denigratoria culminata nella definizione, in dialetto meneghino, di “Ca’ di ciapp”, quasi a simboleggiare un richiamo alle case di tolleranza, impudicizia e pornografia…verso il 1931 le due statue vennero rimosse e trasferite nei magazzini del costruttore edile che edifico’ la palazzina.

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    ... sempre Piazza del Duomo, fine anni '50, palloncini con simbolo Croce Rossa Italiana per coloro che offrivano donazioni volontarie.
    … sempre Piazza del Duomo, fine anni ’50, palloncini con simbolo Croce Rossa Italiana per coloro che offrivano donazioni volontarie.

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    immagine condivisa con link verso la fonte:

    https://www.agefotostock.com/age/en/details-photo/christmas-in-milan-crowd-thronging-on-the-escalator-of-la-rinascente-department-store-milan-december-1962/MDO-1313328

    La Rinascente, Milano, periodo Natalizio 1962.

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    BARONA, VIA ETTORE PONTI.

    via ettore ponti 29-7-21

    AUTOSALONI DI VIA ETTORE PONTI “LAND.ROVER E LAMBORGHINI…” FINITI NEL LIMBO…

    Allestiti tra il 2008 e il 2012… apparente riqualificazione di una strada periferica perennemente destinata al degrado ed all’abbandono… sono a loro volta degradati e falliti… abbandonati dal 2018, pareti e luci espositive monopolizzate dai “writers” con un ritorno al degrado (stile anni ’90) esattamente come versava tale via una trentina di anni fa circa… anzi peggio… in tali siti, sino al 1990 circa vi erano insediati la ditta di giocattoli e aeromodelli CO-MA ed un magazzino di cosmetici e profumi…(COPRA).

    Piu’ che la Milano (e l’Italia) delle Olimpiadi 2026 e dell’ex Expo 2015… assomiglia alla Milano dei fallimenti e delle aste giudiziarie…

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    link di condivisione immagine (non importata nel sito milanobarona) dalla fonte:

    https://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.lombardiabeniculturali.it%2Farchitetture900%2Fschede%2Fp4010-00513%2F&psig=AOvVaw08RNHGkrlqPGBp00YuDTHD&ust=1627620592649000&source=images&cd=vfe&ved=0CAcQjRxqFwoTCKCIgay9h_ICFQAAAAAdAAAAABAP

    Stazione di Porta Garibaldi, 1961.

    Via Bagutta verso la fine degli anni '60.
    Via Bagutta verso la fine degli anni ’60.

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    link di condivisione immagine (non importata nel sito milanobarona) dalla fonte:

    https://geoportale.comune.milano.it/sit/milano-come-era/

    1964-65, costruzione ex Palazzo INPS e “Pirellino” (Palazzo UTC) Torre Servizi Tecnici Comunali.

    Piazza del Duomo (anni50-60). Autore: Marin Corrado.
    Piazza del Duomo (anni50-60). Autore: Marin Corrado.

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    Immagine sottostante, link in condivisione da geoportale.comune.milano. Primi anni ’70, Cortile di corte in Via Scaldasole (Ticinese).

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY

    ERA GIA’ NOTO CHE I MILIONI DI EURO INCASSATI DA FACEBOOK ITALIA E ANCHE (IN DIVIDENDI) DAGLI AUTORI DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E FACEBOOK (E QUARTIERI) DERIVASSERO, A VOLTE, ANCHE DA LETTERALI “COPIA, INCOLLA E ME NE FOTTO” A DANNO DI SITI MINORI…(COME QUESTO, CON IMMAGINI RICERCATE IN RETE PER CONDIVIDERE RICORDI E TESTIMONIANZE… POI ACQUISITE, SENZA CITARNE LE FONTI, DAI PERSONAGGI SOPRA CITATI PER FORAGGIARE IL MONOPOLIO FACEBOOK SULLA STORIA FOTOGRAFICA DI MILANO…COME AVVIENE DA 16-11 ANNI).

    LA PROVA NELL’IMMAGINE SOTTOSTANTE

    NON SI TRATTA DI ECCEZIONI ALLA REGOLA.. MA DI UNA REGOLA IN CORSO DA 16 ANNI (11 PER MILANOSPARITA FACEBOOK, DERIVATA DA SKYSCRAPERCITY).

    Attività predatoria malgrado i 3autori di Skyscrapercity e Facebook accusarono questo sito di furto immagini da vecchiamilano.wordpress, Milano Sparita Facebook, Skyscrapercity, Da Milano alla Barona Facebook, etc... fonte falsa,in realta' la base documentale originale l'hanno copiata da questo sito, 3 settimane fa...
    Attività predatoria malgrado i 3 autori IN MULTIACCOUNT di Skyscrapercity e Facebook accusarono questo sito di furto immagini da vecchiamilano.wordpress, Milano Sparita Facebook, Skyscrapercity, Da Milano alla Barona Facebook, etc… tuttavia, malgrado il “giustizialismo” da Leoni da tastiera… si nota la fonte falsa,in realta’ la base documentale originale l’hanno intercettata e copiata da questo sito (dal quale hanno poi attinto alla fonte sovraimpressa nell’immagine sottostante, postata 3 settimane fa… (vedasi immagine sottostante).
    Porta Romana, presumibilmente 1977-78 circa. Largo della Crocetta (sulla sinistra verso Corso di Porta Vigentina, fuori campo la prosecuzione, verso la periferia, di C.sodi PortaRomana medesimo e sempre, fuori campo, il bivio di Via La Marmora. Immagine datata 1980, tuttavia si nota la linea elettrica aerea verso La Marmora (all'epoca tratta dismessa) non riqualificata per il semi-pantografo ed una palina di fermata ATM di colore verde ministeriale, verso il 1980 , escludendo i tram "bloccati" verso Desio e Seregno, tutte le tratte urbane tranviarie furono dotate di linee di linee aeree di captazione elettrica per pantografo... per tali dettagli l'immagine dovrebbe risalire ad un periodo compreso tra il 1975-'78 massimo...
    Porta Romana, presumibilmente 1977-78 circa. Largo della Crocetta (sulla sinistra verso Corso di Porta Vigentina, fuori campo la prosecuzione, verso la periferia, di C.sodi PortaRomana medesimo e sempre, fuori campo, il bivio di Via La Marmora. Immagine datata 1980, tuttavia si nota la linea elettrica aerea verso La Marmora (all’epoca tratta dismessa) non riqualificata per il semi-pantografo ed una palina di fermata ATM di colore verde ministeriale, verso il 1980 , escludendo i tram “bloccati” verso Desio e Seregno, tutte le tratte urbane tranviarie furono dotate di linee di linee aeree di captazione elettrica per pantografo… per tali dettagli l’immagine dovrebbe risalire ad un periodo compreso tra il 1975-’78 massimo…

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    Piazza Duomo, primi anni '70, celebrazione Festa dei lavoratori.
    Piazza Duomo, primi anni ’70, celebrazione Festa dei lavoratori.
    Stadio San Siro, 1973.
    Stadio San Siro, 1973.

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    immagine in link condiviso verso archetipo01.it/2017/10/21/le-antiche-porte-milano/

    Pusterla di Porta Ticinese, anni 50 del 900-

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    http://www.ilcielosumilano.it/2020/02/04/sugli-ex-scali-fs-unondata-di-cemento-senza-precedenti/

    Tonnellate di futuro “brutalismo” rivestito da finestre a specchio sugli ex Scali FS Farini e Porta Romana…(pare molto piu’ cemento e verticalità dei precedenti Masterplan CirtyLife, Porta Nuova-Garibaldi…)

    In una Milano ed una Italia mai state così tanto economicamente depresse …con “chiari di Luna” dell’attuale Governo Draghi… con una domanda pressochè assente ed una offerta enormemente superiore alla reale presenza attuale e futura di aziende e multinazionali…con un Telelavoro in consoldidamento che declassa e rende superflui nuovi Centri Direzionali… nuovi superquartieri sorgeranno… con facili rischi di trasformare le aree di Porta Nuova, Garibaldi, CityLife… in futuri “ghost quarter” (il contratto di locazione di BNL-BNP Paribas scade nel 2031, anno nel quale la Torre Diamante, per tale periodo necessitante di ristrutturazione, potrebbe diventare una ghost tower… oltremodo gia’ nata Torre Fantasma tra il 2012 sino al subentro di BNP nel 2016, dopo 4 anni di abbandono causa assenza di proponenti conduttori…).

    Dopo Ligresti, ora Catella ? (il principale ma non l’unico)…

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    Piazza Duca d'Aosta, Piazza IV Novembre, 1960 circa.
    Piazza Duca d’Aosta, Piazza IV Novembre, grattacielo Pirelli, 1960 circa.

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    1980

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    Periodico lavoratori ATM , 1955.
    Periodico lavoratori ATM , 1955.

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY (STORIA DEI TRASPORTI PUBBLICI ATM), MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK, MILANO NEI SECOLI, MIGLIAIA DI PAGINE FBOOK DI MILANO COM’ERA E COME LA RICORDEREMMO… ETC…. DA MILANO A BARONA FACEBOK, ETC… UN VENTENNALE CROGIOLO DI STUPIDAGGINI PRO COMMERCIO FACEBOOK…

    L’ULTIMA BOIATA — FACEBOOK…

    https://scontent.fblq1-1.fna.fbcdn.net/v/t1.6435-9/219878543_4795529680494015_7917959756354724671_n.jpg?_nc_cat=1&ccb=1-3&_nc_sid=973b4a&_nc_ohc=EUTI0ZDRhbQAX9IktVJ&_nc_ht=scontent.fblq1-1.fna&oh=1c6ad2be15cc66f03cac89fecd6528f7&oe=612378EE

    Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e attività all'aperto
    BOIATE SCRITTE IN MILANO SPARITA E DA RICORDARE FBOOK “La Galleria Vittorio Emanuele II in ricostruzione nel dopoguerra”

    Ad onor delle cronache…

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_gennaio_04/restauro-galleria-vittorio-emanuele-cantiere-verticale-cupolone-fragile-fa8fc3bc-b2b5-11e5-8f58-73f8cf689159.shtml

    non si tratta di ricostruzione post bombardamenti ma di rifacimento, anno 1955…

    ennesima BOIATA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY ?

    11 anni di SBROCCOLATE FIRMATE ANCHE MARK ZUCKERBERG. consiglieri regionali e comunali (bi-partisan), ATM e altro… alternate tra autori di tali pagine (Milano Sparita Skyscrapercity-Facebook) e follower (disorientati …ma tra essi anche elettori Lega, FI, Fratelli d’Italia) messi anche peggio…

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    Stazione Centrale 1963. Ennesimo assalto dei treni FS "Freccia del sud" in occasione delle ferieferragostiane... sovente il salire dai finestrini permetteva l'occupazione di posti prenotati da altri... Italia Far West... da sempre, oggi come allora...
    Stazione Centrale 1963. Ennesimo assalto dei treni FS “Freccia del sud” in occasione delle ferie ferragostiane… sovente il salire dai finestrini permetteva l’occupazione di posti prenotati da altri… Italia Far West… da sempre, oggi come allora…
    Ex area Fiera Campionaria, 1955, Piazzale Damiano Chiesa-Via Marcantonio Colonna, ultimazione Chiesa di Sant'Ildenfoso.
    Ex area Fiera Campionaria, 1955, Piazzale Damiano Chiesa-Via Marcantonio Colonna, ultimazione Chiesa di Sant’Ildenfoso.
    Gennaio 1985, la storica nevicata di circa 1 metro di coltre nevosa che mise in ginocchio Milano e l'intero nord Italia. L'immagine e' un rompicapo nel merito della localizzazione (foto sfocata, sgranata, visibilità ridotta e assenza di riferimenti attendibili. Giudicando dalla numerazione della veletta dell'Alfa Romeo Mille Casaro (l'autobus incustodito sulla destra dell'immagine), ovvero linea 65 e valutando il secondo bus nel lato sinistro dell'inquadratura (capolinea Piazza Agrippa, ovviamente, per il periodo, linea 65), includendo ulteriori dettagli,quali la presenza di un bifilare filoviario (rimosso nella direzione opposta... quindi tracce ed indizi di una ex linea filoviaria in dismissione... non si potrebbe escludere che il luogo dello scatto fosse quello a ridosso del vecchio Cavalcavia Giovanni Schiavoni verso il vecchio tracciato della Piazza Maggi (Barona). Ovviamente si tratta di una ipotesi... considerando che i bus di linea 65, per raggiungere il deposito Giambellino dovevano attraversare Viale Famagosta verso il Cavalcavia Don Milani. Proprio a causa dell'incertezza della localizzazione l'immagine non verrà, comunque, postata negli articoli e web dedicati al quartiere Barona (per il momento). La tratta del periodo riservata alla linea 65 non prevedeva tratti dove circolassero filovie... andando per esclusione si potrebbe, quindi, ipotizzare il Cavalcavia Schiavoni... ma si tratta solo di una ipotesi con facolta' d'errore...
    Gennaio 1985. Questa immagine, postata circa 3 settimane fa, sottoposta ad ulteriori analisi si conferma essere stata scattata nel Quartiere Barona-Moncucco (vicinanze quartiere Torretta-Spezia) sopra la collinetta artificiale del tratto di Viale Famagosta compreso tra Piazza Maggi, Vie Santander-San Vigilio (sulla sinistra, fuori campo, l’ex Palazzo Savoia Assicurazioni di Gio Ponti) Le motivazioni della localizzazione sono allegate più sotto… Si teme che questa immagine e la sua didascalia verranno plagiate dalle pagine Skyscrapercity “Milano Sparita” e dalle pagine Facebook Italia di “Milano Sparita e da ricordare” e “Da Milano alla Barona” Facebook Italia-Amazon… per uso commerciale e di promozione individuale… // Gennaio 1985, la storica nevicata di circa 1 metro di coltre nevosa che mise in ginocchio Milano e l’intero nord Italia. L’immagine e’ un vero rompicapo nel merito della localizzazione (foto sfuocata, sgranata, visibilità ridotta e assenza di riferimenti attendibili). Giudicando dalla numerazione della veletta dell’Alfa Romeo Mille Casaro (l’autobus incustodito sulla destra dell’immagine), ovvero linea 65, e valutando il secondo bus nel lato sinistro dell’inquadratura (capolinea Piazza Agrippa, ovviamente, per il periodo, della linea 65), includendo ulteriori dettagli, quali la presenza di un bifilare filoviario (apparentemente rimosso nella direzione opposta… quindi tracce ed indizi di una ex linea filoviaria in dismissione… forse la 95 nella vecchia tratta Rogoredo FS – Via Modica…non si potrebbe escludere che il luogo dello scatto fosse quello di Viale Famagosta a ridosso del vecchio dosso di Viale Famagosta medesimo (Via San Vigilio appena alle spalle delle auto bloccate in primo piano) verso il vecchio tracciato della Piazza Maggi (Barona). Ovviamente si tratta di una ipotesi… in parte avvalorata proprio dai lampioni visibili sullo sfondo… identici a quelli ancora allestiti in quel periodo in Viale Famagosta medesimo… considerando anche che i bus di linea 65, per raggiungere il deposito Giambellino e per uscire dal medesimo deposito (verso lo Stadera e il capolinea di Piazza Agrippa) , dovevano attraversare Viale Famagosta da e verso il Cavalcavia Don Milani. La tratta del periodo riservata alla linea 65 non prevedeva tratti dove circolassero filovie… andando per esclusione si potrebbe, quindi, ipotizzare Viale Famagosta in corrispondenza del vecchio dosso/collinetta artificiale…
    Via Manzoni, 1961.
    Via Manzoni, 1961.
    Piazza Duomo-Corso Vittorio Emanuele, 80esima edizione Giro di Lombardia, 1986, Gianbattista Baronchelli.
    Piazza Duomo-Corso Vittorio Emanuele, 80esima edizione Giro di Lombardia, 1986, Gianbattista Baronchelli.
    Piazza Duomo, insegne luminose, 1951.
    Piazza Duomo, insegne pubblicitarie, 1951.

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    immagine link verso

    https://storiedimenticate.it/battaglia-del-vigorelli/

    la vera storia della “Battaglia del Vigorelli” (Luglio 1971).

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    Terrazze del Duomo, 1977.
    Terrazze del Duomo, 1977.
    Linea di confine, Barona e Ticinese/Cermenate. Via Ascanio Sforza-Naviglio Pavese, all'intersezione con Via Silvio Spaventa.
    Linea di confine, Barona e Ticinese/Cermenate, anni ’30 del 900. Via Ascanio Sforza-Naviglio Pavese, all’intersezione con Via Silvio Spaventa.

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    immagine sottostante condivisa tramite link da lombardiabeniculturali.it (immagine non caricata nel web milanobarona.myblog).

    Largo Cairoli, 1965.

    Porta Tosa (attuale Piazza Cinque Giornate in Porta Vittoria) 1885.
    Ippodromo di San Siro, 1966, il gruppo cabarettistico dei Gufi : Nanni Svampa, Gianni Magni, Roberto Brivio e Lino Patruno.
    Ippodromo di San Siro, 1966, il gruppo cabarettistico dei Gufi : Nanni Svampa, Gianni Magni, Roberto Brivio e Lino Patruno.
    Crescenzago, anni 70-80, l'area sterrata sede di giostre e Luna Park, per decenni, Via Padova-Via Giovanni Paradisi.
    Crescenzago, anni 70-80, l’area sterrata… sede di giostre e Luna Park, per decenni, in Via Padova-Via Giovanni Paradisi.
    Pratocentenaro, anni '30 del 1900. Via Michele de Angelis (attuale Via Val Maira).
    Pratocentenaro, anni ’30 del 1900. Via Michele de Angelis (attuale Via Val Maira).
    Piazza Duomo1964
    Piazza Duomo, 1964
    Casello di Melegnano, 1960 circa.
    Casello di Melegnano, 1960 circa.
    Gennaio 1977 animali da Circo, Elefanti (Festa della Befana) in Corso di PortaTicinese. Autore De Bellis.
    Gennaio 1977, animali da Circo, Elefanti (Festa della Befana) in Corso di PortaTicinese. Autore De Bellis.

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    Immagine sottostante : link dal sito

    http://corriere.milano

    ZOO nei giardini di Porta Venezia, anni ’80.

    Darsena, 1983. Fotogramma del Film "Un povero ricco" (Regia Pasquale Festa Campanile).
    Darsena, 1983. Fotogramma del Film “Un povero ricco” (Regia Pasquale Festa Campanile).

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    https://notizie.virgilio.it/joe-biden-social-uccidono-gente-1491440

    Secondo Joe Biden i social network (Facebook, Twitter, Whatsapp, etc…) tramite la loro complicità con lobby politiche disinformative (prevalentemente estrema destra inglese, USA, Italiana, Ungherese, Polacca, etc…, anche in Italia ci sono milioni di utenti ingaggiati dalle nostre destre per disinformare in tema di vaccini e pandemie Covid) ucciderebbero persone che non vaccinandosi esporrebbero se stesse e altre persone ai rischi generati da una epidemia letale… bene, forse dovrebbe avere il coraggio di METTERE AL BANDO, DEFINITIVAMENTE, I SOCIAL NETWORK MADE IN U.S.A., (in questo sito, di recente, sono stati postati alcuni esempi di tale disinformazione ideologica su Twitter…) se lo facesse… anche alcuni politici italiani e autori di pagine social “Milano e Navigli, quartieri vintage” milionarie … dovrebbero trovarsi un nuovo lavoro…(per qualcuno il primo lavoro della vita…).

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    Piazza Cordusio angolo Via Meravigli, 1951.
    Piazza Cordusio angolo Via Meravigli, verso Via Dante, 1951.

    Immagine sottostante link verso biblio.polimi.it, fondo Silvano Zorzi,Giorgio Macchi e Egidio Cantisani,

    Viadotto di viale Certosa – Monteceneri, 1965 circa.

    Christian Schiefer, Milano, Piazzale Loreto, l’esposizione dei gerarchi sulla pensilina, 1945 – Fonte: Archivio di Stato del Canton Ticino (Svizzera), Fondo fotografico Christian Schiefer.

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    I FLOP (VERGOGNOSI) STORICI DI “MILANO SPARITA E DA RICORDARE” FACEBOOK.

    https://contropiano.org/news/cultura-news/2021/07/04/i-nazisti-di-ludwig-una-storia-da-ricordare-0140408

    14 Maggio 1983, Viale Monza, strage (6 morti) per l'attentato incendiario al Cinerma "Eros Sex Center" per mano di una falange neo Nazista di Ordine Nuovo, ovvero il nucleo terroristico criminale Ludwig. Si tratta di ambienti terroristico criminali molto vicini ai nostri Servizi Segreti, P2, stragismo Piazza Fontana, Piazza della Loggia e Brescia, Italicus, 2 Agosto Bologna e la Strage di Natale del 1984 lungo iltratto appenninico della linea ferroviaria Bologna Firenze. Di questo attentato stragista (che determinò la chiusura definitiva del Cinema Eros, dal 14 Maggio 1983) sopravvivono vaghi ricordi sfumati nel tempo. Tuttavia , in rete, vi sono diversi siti, anche di quotidiani, che descrivono i fatti occorsi il 14 Maggio 83 in quella ex sala cinematografica... Gli """storici""" di Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook sembrano , tuttavia, ignorare o censurare la fine che quella ex Sala Cinematografica fece 38 anni fa... al punto tale che meno di un mese fa la Pagina Facebook "Milano Sparita e da ricordare", insieme ai pecoroni ignoranti che seguono e vivacizzano di sproloqui e svarioni storici tale pagna... celebrarono tale ex Cinema VM 18 come una saletta cine porno di periferia... in nostalgia dei tempi nei qualii i videoregistratori VHS erano poco diffusi, Youporn non esisteva e si facevano "rimpatriate" "pugnettare" tra amici nei cinemini a "luci rosse"... Se questi autori di pagine facebook abbinate a libri ...potremmo definirli storici... mah, giudicate voi...
    14 Maggio 1983, Viale Monza, strage (6 morti) per l’attentato incendiario al Cinema “Eros Sex Center” per mano di una falange neo Nazista di Ordine Nuovo, ovvero il nucleo terroristico criminale Ludwig. Si tratta di ambienti terroristico criminali molto vicini ai nostri Servizi Segreti, P2, stragismo Piazza Fontana, Piazza della Loggia e Brescia, Italicus, 2 Agosto Bologna e la Strage di Natale del 1984 lungo iltratto appenninico della linea ferroviaria Bologna Firenze. Di questo attentato stragista (che determinò la chiusura definitiva del Cinema Eros, dal 14 Maggio 1983) sopravvivono vaghi ricordi sfumati nel tempo. Tuttavia , in rete, vi sono diversi siti, anche di quotidiani, che descrivono i fatti occorsi il 14 Maggio 83 in quella ex sala cinematografica… Gli “””storici””” di Milano Sparita Facebook … sembrano , tuttavia, ignorare o censurare la fine che quella ex Sala Cinematografica fece 38 anni fa… al punto tale che meno di un mese fa la Pagina Facebook “Milano Sparita e da ricordare”, insieme ai follower pecoroni che seguono e vivacizzano di sproloqui e svarioni storici tale pagna… (che non sarebbe l’unica nel ridicolo panorama di Pagine Facebook abbinate anche a libri… dove lo svarione storico trionfa… insieme all’ignoranza dei follower) celebrarono tale ex Cinema VM 18 come una saletta cine porno di periferia… in nostalgia dei tempi passati nei quali i videoregistratori VHS erano poco diffusi, Youporn non esisteva e si facevano “rimpatriate” “pugnettare” tra amici nei cinemini a “luci rosse”… di periferia… Se questi autori di pagine facebook …potremmo definirli storici… mah, giudicate voi…

    Link di condivisione immagine da alamy.com: Piazzale Gabriele Rosa (Corvetto), 1984.

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    ANNUNCI SHOCK!

    Se andassero in porto …citta’ come Milano saranno soffocate da ulteriori colate di cemento con nuovi stadi e Masterplan “commerciali – direzionali” annessi… Lo Stadio Meazza ha (forse) i mesi contati… prima di essere demolito?

    https://sport.virgilio.it/bomba-di-gravina-annuncia-europeo-e-mondiale-in-italia-699898

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    Stazione di Porta Garibaldi (tra le Vie Giuseppe Ferrari e Don Luigi Sturzo) verso la metà degli anni '60.
    Stazione di Porta Garibaldi (tra le Vie Giuseppe Ferrari e Don Luigi Sturzo) verso la metà degli anni ’60.

    Un sincero, interessante e attualissimo articolo sulla speculazione edilizia ed immobiliare della Milano degli ultimi 17 anni…

    http://www.ilcielosumilano.it/2016/01/08/catella-il-nuovo-ligresti-uguale-uguale/

    Una delle poche voci controcorrente in una marea di pseudo blog, social e web di esaltazione a tale logica…

    §§§§§§§§§§

    Ulteriori critiche alla scandalosa speculazione immobiliare dove si costruisce senza vendere nulla, o quasi, con torri e quartieri direzionali nati fantasma ai quali si sommano torri e uffici costruiti 20-35 anni fa, utilizzati per circa 15-18 anni (alcuni rimasti sempre vuoti) e poi abbandonati al degrado… altro che Porta Nuova-Garibaldi-CityLife-Scalo Porta Romana… masterplan in buona parte invenduti, quei pochi andati in porto … tra 15-20 anni potrebbero, concretamente, fare la fine delle ex aree direzionali ex Ligresti… Assenza di indagini giudiziarie e fiscali patrimoniali colmano il far west edilizio che Milano subisce, piuttosto che beneficiarne…

    https://www.startmag.it/innovazione/ciclone-manfredi-catella-sulla-milano-post-covid/

    https://www.affaritaliani.it/milano/da-salvatore-ligresti-a-manfredi-catella-il-problema-degli-immobiliaristi-599195.html

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    L’immagine sovrastante (un link verso un sito) ritrae una persona (le generalità sono omesse per i motivi sotto esposti) relativamente nota nel centro storico di Milano negli anni ’70, personaggio che a modo suo espresse ribellione e disagio verso il Potere Politico Economico e mediatico Precostituito. Dal 2006, probabilmente anche contro la volontà di qualche parente ancora in vita (e/o eventuale genealogia famigliare correlata a tale personaggio) l’immagine, in decine di foto che ritraevano tale persona nelle aree verdi del centro di Milano, è stata sfruttata (soprattutto da Facebook e le lobby che ci sono dietro le principali pagine Fbook “””dedicate””” a Milano e quartieri + libri di autoeditoria venduti on-line…) per finalità commerciali, ergo incrementare con like, follower e visite i valori azionari di tali pagine la cui proprietà ed i cui profitti sono spartiti tra Facebook medesima e soggetti gravitanti intorno a politici, imprenditori, Facebook medesima, immobiliari… le stesse figure che negli anni hanno delegato la gestione “””storica””” di una forma di propaganda filo immobiliare (Lega e Forza Italia le prime… successivamente anche la “opposizione” e componenti di Destra oggi non del tutto allineate a Lega e FI) a favore di una Milano piu’ o meno demolita e abbandonata o ridotta a torri e quartieri fantasma… adombrata da speculazioni immobiliari con quotazioni a partire da 16.000 euro al metro quadro…(i Boschi Verticali, da Porta Nuova e Garibaldi Masterplan, dai Masterplan Citylife, Scalo Porta Romana Olimpiadi 2026 e il recente EXPO 2015…) e la prossima demolizione dello Stadio Meazza in probabile Masterplan Olimpiadi Universali (le note Olimpiadi del mattone come si disse a Roma… qualche anno fa…)…

    Vien da domandarsi se il pubblico ludibrio “social” al quale venne sottoposto un defunto dal lontano 1983 sarebbe stato gradito dal medesimo… e/o acconsentito da eventuali famigliari discendenti dalla famiglia del medesimo…?

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    Stazione Centrale 1941. Littorina Alb64 FIAT con elettrogeno a gas metano.
    Stazione Centrale 1941. Littorina automotrice Alb64 FIAT con gruppo motore termico a gas metano e/o benzina.
    Niguarda, 1988, Via Benefattori dell'Ospedale.
    Niguarda, Marzo 1988, Via Benefattori dell’Ospedale.

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    Ghost Towers, Ghost Quaters, Ecomostri… ma arrivano le Olimpiadi 2026 !!!…(quindi nuovi ecomostri, Ghost Towers, Ghost Quarters…)…?

    I quartieri fantasma di oggi erano Masterplan 20 anni fa ed anche meno…sarebbe un’economia sana?

    Soluzioni ?

    Siccome nel passato remoto e recente si e’ costruito TROPPO… costruendo ulteriore troppo sul troppo… le soluzioni sono e saranno di una Milano come Roma… ? quartieri abbandonati dopo speculazioni edilizie, quartieri ghetto, violenza, droga, degrado, abusivismo…imperano… questi sono i destini di buona parte dei Masterplan Garibaldi-Porta Nuova, Citylife, Porta Vittoria, Villaggio Olimpico Scalo Porta Romana, Santa Giulia, Quartiere Adriano, Cascina Merlata, etc…?

    Soluzioni ?

    qualcuno, forse, frequentare più frequentemente le Antiche Residenze “Green Economy” premiate urbanisticamente a ridosso di Viale Papiniano-Piazzale Aquileia…(Boschi pensili Orizzontali) e con essi la pletora di giornalisti ed editorialisti e presunti storici di Milano ?

    Che soluzioni adottare all’esistenza di ecomostri anni ’80 ai quali si sono aggiunti altri ecomostri sopra elencati ?

    Ulteriori ecomostri?

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    Immagine sottostante (link verso “cache memory” Google Search),

    Piazza Sigmund Freud (Porta Garibaldi), 1992/93 circa (immagine non scaricata dal sito “Lega Salvini-Fontana-Maroni” Lombardiabeniculturali, vincolato da diritti di proprietà intellettuale a fronte di decine di migliaia di donazioni immagini e fonti … a costo zero)..

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    Immagine sottostante, set di ripresa cinematografica “Miracolo a Milano” (Vittorio De Sica).

    Trattasi di link di condivisione immagine non importata in questo sito dai server media.gettyimages.com !

    Set of the film Miracle in Milan in piazza del Duomo. Milan, 1950s Foto di attualità - Getty Images

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    DA MILANO ALLA BARONA FACEBOOK (UNO DEI NUMEROSI PRODOTTI DERIVATI DI MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK E MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY, UNO TRA CENTINAIA)… QUANDO NON C’E’ PIU’TRIPPA PER GATTI … I GATTI SI MANGIANO I RATTI…

    Leggere commenti allegati all'immagine...
    Leggere commenti allegati all’immagine…

    AHAHAHAHAHA

    MIO DIO… MAI DIVERTITO COSI’ TANTO IN VITA MIA…

    …NEI VECCHI FILM DI VITTORIO GASSMAN… SI RECITAVA…

    “MA ‘NDO VAI ?”

    (LA RISPOSTA ERA… “MA CHETTE FREGA?”)

    GLI “AVAMPOSTI” AEREI DELLA LUTWAFFE NAZIFASCISTA TEDESCA… ALLA BARONA… NON SONO MAI ESISTITI DATO CHE L’UNICA CONTRAEREI ANTI BRITANNICA (RAF) ESISTENTE ERA, CIRCA, COSTITUITA DA 8 SGANGHERATI AEREI DELLA CAPRONI… INFATTI L’INTERA ITALIA VENNE RASA AL SUOLO DALL’AERONAUTICA DI BOMBARDIERI ANGLO AMERICANI…

    IL QUARTIERE “TRE CASTELLI”, TRA IL 1974 E ’76… RICHIESE DEPOSITI DI CEMENTO, CALCE E SABBIA… IN POLVERE… (IL “FERRO DA STIRO” A RIDOSSO DI UNA CAVA TUTT’OGGI OPERATIVA) PER EDIFICARE CASERMONI POPOLARI E SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE DI QUARTIERE ?…(AHO’ GAJARDO…)

    VERAMENTE MOLTO AZZECCATO QUESTO POST (CHE CONTIENE, APPARENTEMENTE, SEGMENTI DI VERITA’):

    Roberto Zais

    Vista la storia pluridecennale di infiltrazioni e presenze mafiose nella zona , c’ e’ da aver paura pensando a come l’ hanno riempita,quella cava. Andrebbe fatta una ricognizione.
    • ·
      Rispondi
    • · 1 g

    MARK ZUCKERBERG , PER “DA MILANO ALLA BARONA/MILANOSPARITA, ETC…”…HA ESAURITO LE PILE…?

    MA (… MILANO SPARITA E URBANFILE-MILANO CITTA’ STATO, ETERNE, NEI SECOLI DEI SECOLI, DI UNA VOLTA, ETC…) ‘NDO ANNATE ?

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    Porta Romana (limitrofa Porta Vittoria) Marzo 1973. Manifestazione esponenti Sinistra extraparlamentare (alcuni di essi diventati poi fondatori di partiti di estrema sinistra Parlamentare). Spicca Mario Capanna (per approfondimenti consultare la fonte web menzionata nell'immagine).
    Porta Romana (limitrofa Porta Vittoria) Marzo 1973. Manifestazione esponenti Sinistra extraparlamentare in Via Francesco Sforza (alcuni di essi diventati poi fondatori di partiti di estrema sinistra Parlamentare). Spicca il controverso (in alcune fasi della sua carriera politica) Mario Capanna (per approfondimenti consultare la fonte web menzionata nell’immagine).

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    LA STUPIDITA’ CONGENITA E IL DEFICIT INTELLETTIVO INVALIDANTE, COME AMPIAMENTE DESCRITTO IN QUESTO SITO, DAL LUGLIO 2016…, NON E’ REATO MA SAREBBE CAUSA DI REATI ANCHE PENALI (VEDASI ANCHE LE VICENDE DELLE VARIE “MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY” E QUARTIERI BARONA, CORVETTO, TICINESE, ETC… SPARITI…) DOVE SI SCRISSERO COSE DI OGNI GENERE CONTRO QUESTO SITO TRA IL 2017/18.

    FACEBOOK, MATERIA PRIMA DI FATTURAZIONI MILIARDARIE (FACEBOOK) COME ANCHE PER ALTRI SOCIAL U.S.A. E DEI TITOLARI DI YAHOO ANSWERS, QUORA, TWITTER, INSTAGRAM, TICTOK, ETC…, COME SOPRA ACCENNATO, PURTROPPO, NON E’ REATO MA CAUSA DI REATI…

    (PER QUANTO RIGUARDA L’IMMAGINE SOTTOSTANTE, UN CHIARO “TWEET” MANOVALANZA, SI PENSA …RETRIBUITA DA LEGA , F.LLI D’ITALIA …E MOLTI ALTRI…) TALE SOCIAL…(TWITTER) NON SAREBBE SECONDO A FACEBOOK, YAHOO ANSWERS E QUORA…

    FA TESTO IL DELIRIO DI QUESTO “””BLOGGER”””” (MILANO, DIRIGENTE D’AZIENDA…”INFLUENCER” LEGA E F.LLI D’ITALIA) E LE SUE TEORIE (NOVACS, NEGAZIONISMO COVID-19, PROPAGANDE FILO LEGA E FILO F.LLI D’ITALIA) QUOTIDIANAMENTE POSTATE, PRESUMIBILMENTE, DISINFORMAZIONE…

    stefano rigon twitter lega flli d'italia
    Idiozie retribuite?

    SI INFORMA CHE NEL MERITO DEI POST CHE TALE SOGGETTO PROPAGANDA…I VACCINI NON IMPEDIREBBERO (COME INVECE EGLI SOSTIENE E DIFFONDE) LA DIFFUSIONE DEI VIRUS MA L’IMMUNITA’, PARZIALE O TOTALE, DAGLI EFFETTI DI LETALITA’ DEI MEDESIMI VERSO LA POPOLAZIONE CHE AVREBBE RAGGIUNTO L’IMMUNITA’ DI GREGGE… OVVERO I VIRUS NON SONO ELIMINATI DAI VACCINI… MA RESI QUASI INNOCUI…

    …QUESTI SONO GLI ESEMPI (DA QUERELA)…DI DOVE FINIREBBERO I RISARCIMENTI PUBBLICI ELETTORALI AI PARTITI… A PARTIRE DA LEGA (SENZA CONSIDERARE I 49 MILIONI DI EURO, PARTE DI ESSI, PARE (SECONDO INFINITI ARTICOLI GIORNALISTICI E DOSSIER TELEVISIVI), FINITI NEI PARADISI FISCALI.

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    Porta Romana, presumibilmente 1977-78 circa. Largo della Crocetta (sulla sinistra verso Corso di Porta Vigentina, fuori campo la prosecuzione, verso la periferia, di C.sodi PortaRomana medesimo e sempre, fuori campo, il bivio di Via La Marmora. Immagine datata 1980, tuttavia si nota la linea elettrica aerea verso La Marmora (all'epoca tratta dismessa) non riqualificata per il semi-pantografo ed una palina di fermata ATM di colore verde ministeriale, verso il 1980 , escludendo i tram "bloccati" verso Desio e Seregno, tutte le tratte urbane tranviarie furono dotate di linee di linee aeree di captazione elettrica per pantografo... per tali dettagli l'immagine dovrebbe risalire ad un periodo compreso tra il 1975-'78 massimo...
    Porta Romana, presumibilmente 1977-78 circa. Largo della Crocetta (sulla sinistra verso Corso di Porta Vigentina, fuori campo la prosecuzione, verso la periferia, di C.so di Porta Romana medesimo e sempre, fuori campo, il bivio di Via La Marmora. Immagine datata 1980, tuttavia si nota la linea elettrica aerea verso Via La Marmora (all’epoca tratta dismessa) non riqualificata per il semi-pantografo ed una palina di fermata ATM di colore verde ministeriale…verso il 1980 , escludendo i tram “bloccati” verso Desio e Seregno, tutte le tratte urbane tranviarie furono dotate di linee di linee aeree di captazione elettrica per pantografo… per tali dettagli l’immagine dovrebbe risalire ad un periodo compreso tra il 1975-’78 massimo…
    Porta Romana primi dell'800. Teatro Carcano (prima della sua ricostruzione nel 1913) lungo l'attuale Corso di Porta Romana.
    Porta Romana (primi dell’800, REGNO LOMBARDO-VENETO). Teatro Carcano (prima della sua ricostruzione nel 1913) lungo l’attuale Corso di Porta Romana.
    link verso server cache di Google. Piazza Duomo 1941, lugubri celebrazioni della “Gioventù Hitleriana”… (immagine non scaricata dai server alamy.com, condivisione immagine tramite link).
    Porta Venezia 1932. Via Benedetto Marcello.
    Porta Venezia 1932. Via Benedetto Marcello.

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    FILMATO SENZA AUDIO, 16 mm, ANNO 1931, COSTRUENDA RICEVITRICE ELETTRICA MILANO SUD TRA LE ATTUALI VIE LUSITANIA E LAMPEDUSA (TRA LO STADERA E IL VIGENTINO, OLTRE I CONFINI SUD DEL MORIVIONE).

    LA CASCINA RIPRESA NELL’IMMAGINE DOVREBBE RISALIRE (FORSE, IN VIA IPOTETICA) ALLA CASCINA TREBBIA COLLOCATA (E MOLTO RAVVICINATA) AL CONFINE SUD-EST DELLA RICEVITRICE ELETTRICA MENZIONATA. LA CASCINA GANDINA ERA, INVECE, PIU’ DISTANTE DALLA STAZIONE ELETTRICA RISPETTO ALLA C.NA TREBBIA CHE VENNE DEMOLITA NEL PERIODO NEL QUALE SORSE IL “QUARK DUE RESIDENCE” (LA CASCINA SORGEVA TRA VIA LAMPEDUSA E L’ATTUALE VIA VIRGILIO FERRARI). LA MAPPA BUSETTI DI MILANO, 1939, COLLOCA LA C.NA TREBBIA NELLE IMMEDIATE VICINANZE CONFINALI CON TALE STAZIONE ELETTRICA AEM E LE IMMAGINI DEL FILMATO SEMBREREBBERO, FORSE, ACCREDITARE TALE IPOTESI.

    TALE SITO E’ ATTUALMENTE UN “GHOST QUARTER”, OVVERO EX AREA E PLESSO DIREZIONALE (INCLUDEVA ANCHE UFFICI INPS) ABBANDONATO DA DECENNI…LIMITROFO AL RESTANTE QUARTIERE FANTASMA ALLA FINE DEL TRATTO TRANVIARIO DI VIA RIPAMONTI…

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    Rappresentazione artistica del Cortile interno dell'Arcivescovado (datazione opera non disponibile)
    Rappresentazione artistica del Cortile interno dell’Arcivescovado (datazione opera non disponibile)

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY ( 5 ANNI DI GRAVI PROBLEMI CHE I MEDESIMI DETERMINEREBBERO DELIBERATAMENTE NELLA GESTIONE DI QUESTO SITO, COME DI ANALOGHI…VERSO I QUALI DI TUTTO SUCCESSE ED ATTUALMENTE SUCCEDEREBBE…) NON E’ NUOVA A CITAZIONI NON VERE SULLE FONTI DI IMMAGINI DAI MEDESIMI POSTATE, IMMAGINI CHE FINIRANNO NELLE MILIONARIE (ANCHE PER MERITO LORO…) PAGINE FACEBOOK DI MILANO SPARITA, NEI SECOLI, “MILANO COME CE LA RICORDIAMO…E COME ERA UNA VOLTA…”, QUARTIERI SPARITI… BARONA, CORVETTO, ETC, ETC, CON ANNESSE “””OPERE””” AUTOEDITORIALI STAMPATE IN PUGLIA, IN UNGHERIA, IN ALBANIA, IN CALIFORNIA…(CON CENTRI DI COSTO NEL DELAWARE U.S.A.)

    False fonti di Milano Sparita Skyscrapercity...l'immagine proviene da milanobarona.myblog.it, la fonte è quella indicata nell'immagine sottostante, qui postata il 13 Giugno 2021...
    Omissione delle fonti di Milano Sparita Skyscrapercity…l’immagine proviene da milanobarona.myblog.it, la fonte è quella indicata nell’immagine sottostante, qui postata il 13 Giugno 2021… Pertanto tale foto non proviene dalla pagina Fbook (gestita dai medesimi ?) Tram Milano https://www.facebook.com/TramMilano/ (pagina Fbook che posta foto contemporanee e non vintage, oltremodo) ma da apice.unimi.it e milanobarona.myblog.it

    Via Noto, capolinea tram 24, Ripamonti Vigentino, 1966, postata in milanobarona il 13 Giugno 2021 (fonte sovraimpressa nell’immagine medesima).

    Vigentino, 1965. Capolinea tram 24 di Via Noto (Via Giuseppe Ripamonti)

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    Corso Sempione, anno 1953.
    Corso Sempione, anno 1953.
    Idroscalo anni '50-'60 del 1900 (immagine non linkabile).
    Idroscalo anni ’50-’60 del 1900 (immagine non linkabile dalla fonte).
    Refettorio Santa Maria delle Grazie, 1922 circa.
    Refettorio Santa Maria delle Grazie, 1922 circa.
    Ex Palazzo di Cristallo della Innocenti di Via Rubattino.
    Ex Palazzo di Cristallo della Innocenti di Via Rubattino.
    Milano 1950-51. Fotogramma del Film Miracolo a Milano (regista Vittorio De Sica)... bambini nati negli orti di Cavoli (Cavolo Lombardo di Milano)...sino alla fine degli anni '70 ... per questioni di moralità cattolica ... si raccontava ai bambini che i medesimi erano nati non da un concepimento sessuale ma spontaneamente negli orti di cavolo...
    Milano 1950-51. Fotogramma del Film Miracolo a Milano (regista Vittorio De Sica)… bambini nati negli orti di Cavoli (Cavolo Lombardo di Milano)…sino alla fine degli anni ’70 … per questioni di moralità cattolica … si raccontava ai bambini che i medesimi erano nati non da un concepimento sessuale ma spontaneamente negli orti di cavolo… (leggenda alternativa alla “Cicogna”…) il Film ricalca questa “leggenda” molto diffusa negli anni nei quali tale opera cinematografica venne prodotta…
    "Pirellone" in ultimazione tra il 1959/60.
    “Pirellone” in ultimazione tra il 1959/60.

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    Gli errori “toponomastici” di blog.urbanfile…(terreno di Milano Sparita)

    …l’immagine sotto linkata (dal medesimo blog)

    non ritrae solo l’ex Palazzo Carminati di Piazza Duomo 17 ma anche il Palazzo del civico 19 (si, quello dove Bettino Craxi incassava mazzette…). La “storia” (errata) di Milano Sparita Skyscrapercity (storia di Milano) ha effetti pandemici… come considerare Viale Richard alla Barona… Piazza Ohm, Via Santa Rita da Cascia, Via Watt e Via Ettore Ponti…un rione di San Cristoforo… certo l’ex Richard Ginori tra fine ‘800 sino al periodo bellico faceva stampare mappe di Milano con la dicitura “Richard Ginori di San Cristoforo”… tuttavia tale etichettatura topologica era, in parte, errata…(malgrado lo Scalo Ferroviario San Cristoforo, del Giambellino, quindi oltre San Cristoforo…, dal quale provenivano e confluivano vagoni merci verso gli stabilimenti R. Ginori).

    Facciamo finta di credere che siano dovuti alle errate mappe di Google… tuttavia la Milano di Skyscrapercity e Facebbook non collima, moltissime volte, con la storia recente e remota di tale area metropolitana..

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    Largo Cairoli verso Via Luca Beltrami e la Torre del Filarete.
    Largo Cairoli verso Via Luca Beltrami e la Torre del Filarete.
    Ticinese, anni ì90. Poetessa Alda Merini e abitazione della medesima (lungo l'Alzaia Naviglio Grande).
    Ticinese, presumibilmente anni ’90. Poetessa Alda Merini e abitazione della medesima (lungo l’Alzaia Naviglio Grande).
    1943 (o posteriore), dalla guglia maggiore del Duomo una panoramica degli ultimi caseggiati superstiti del Bottonuto.
    1943 (o posteriore), dalla guglia maggiore del Duomo una panoramica degli ultimi caseggiati superstiti del Bottonuto.
    Pusterla di Sant'Ambrogio, primi anni '50.
    Pusterla di Sant’Ambrogio, primi anni ’50.
    Ports Genova, anni'50. Corso Cristoforo Colombo angolo Viale Coni Zugna.
    Porta Genova, anni’50. Corso Colombo angolo Viale Coni Zugna.
    Corso di Porta Ticinese anni '80 (fonte fotografica : Pinterest)
    Corso di Porta Ticinese anni ’80 (fonte fotografica : Pinterest). Immagine già postata nel Settembre 2018, dopo che la medesima venne sfruttata per finalità di commercio da Milano Sparita e da ricordare con a seguito 974 ignoranti (diversamente abili) che apposero, in tale social, pari numero di like…l’immagine esiste da 12 anni in altre fonti… costava fatica mentale cercarla… oppure si tratta solo di “bot e algoritmi” ? (gli stessi usati nelle pagine fbook “official” Lega di Matteo Salvini e F.lli d’Italia Giorgia Meloni? , web prevalentemente illegali e da oscuramento…)
    Stazione Centrale 1959. Colonie estive marine (Igea Marina) finanziate dalla AEM.
    Stazione Centrale di Milano, 1959. Colonie estive marine (Igea Marina) finanziate dalla AEM.

    Link verso ICharta (immagine condivisa), Porta Romana 1964, Piazzale Medaglie d’Oro e Arco di P.ta Romana.

    Ripa di Porta Ticinese, Agosto 1975.
    Ripa di Porta Ticinese, Agosto 1975.

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    L’immagine sottostante (pubblicabile solo dietro pagamento di 50 euro, previo download con transazione interbancaria non è scaricata dal sito commerciale che le “proporrebbe”… ma condivisa tramite link all’URL di AGEFOTOSTOCK… TECNICAMENTE EQUIVALE AD UNA CONDIVISIONE SUI SOCIAL (apparentemente concessa da tale sito in forma gratuita). Ovviamente l’immagine venne gia’ “monopolizzata”, tempo fa da Milano Sparita Skyscrapercity…

    Via Torino nel 1954.

    Via Edmondo de Amicis, 14 Maggio 1977.
    Via Edmondo de Amicis, 14 Maggio 1977.
    Porta Romana, anni '80. Viale Isonzo.
    Porta Romana, anni ’80. Viale Isonzo.

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    Raffaella Maria Roberta Pelloni

    Bologna, 18 giugno 1943Roma, 5 luglio 2021

    Milano Roserio 1970. Cavalcavia Giovanni Battista Grassi (vicinanze Ospedale L.Sacco). Fotogramma tratto dall'unica versione integrale reperibile in rete del film "Il caso Venere privata", diretto da Yves Boisset, tratto dal romanzo Venere privata di Giorgio Scerbanenco. Tra gli interpeti principali abbiamo anche una esordiente Raffaella Carrà non ancora consolidata nella futura carriera televisiva delle edizioni "Canzonissim" della RAI di Via Teulada-Roma. Putroppo la resa grafica del film (Youtube) è molto scadente in conseguenza di una possibile masterizzazione digitale a bassa compressione in formato AVI di una videoregistrazione VHS domestica di questa pellicola trasmessa tra gli anni '90 ed i primi 2000 dalle reti Mediaset (prima rete 4 della quale non esistono versioni postate nei social media, successivamente ITALIA 1, quella disponibile in rete).

    Milano, tra Quarto Oggiaro, Vialba-Roserio 1970. Cavalcavia Giovanni Battista Grassi (vicinanze Ospedale L.Sacco). Fotogramma tratto dall’unica versione integrale reperibile in rete del film “Il caso Venere privata”, diretto da Yves Boisset, tratto dal romanzo Venere privata di Giorgio Scerbanenco. Tra gli interpeti principali abbiamo anche una esordiente Raffaella Carrà non ancora consolidata nella futura carriera televisiva delle edizioni “Canzonissima” della lunga “saga” della RAI di Via Teulada-Roma. Proprio pochi mesi dopo la produzione di questo non particolarmente fortunato film la “show-girl” bolognese ebbe un successo straordinario nella edizione di Canzonissima 1970-71. Putroppo la resa grafica del film (Youtube) è molto scadente in conseguenza di una possibile masterizzazione digitale a bassa compressione in formato AVI di una videoregistrazione VHS domestica di questa pellicola trasmessa, presumibilmente, tra gli anni ’90 ed i primi 2000 dalle reti Mediaset (la prima identificabile sarebbe Rete 4 della quale non esistono versioni postate nei social media. Successivamente ITALIA 1, quella disponibile in rete, dalla quale sono stati acquisiti alcuni fotogrammi).

    il caso venere privata 1970 cavalcavia gb grassi 1970

    Piazza dei Mercanti 1970. Fotogramma dal Film "Il caso Venere privata". Una rara immagine della Carrà a Milano.

    Piazza e Via dei Mercanti 1970. Fotogramma dal Film “Il caso Venere privata”. Una rara immagine della Carrà a Milano.

    Fotogramma delfilm Rocco e i suoi fratelli (regia Luchino Visconti). Stabilimenti Alfa Romeo Portello. Fonte: sito unitremilano.
    Fotogramma del ilm Rocco e i suoi fratelli (regia Luchino Visconti). Stabilimenti Alfa Romeo Portello. (Fonte: sito unitremilano.it)

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    AVVERTENZA !

    L’immagine soprastante (progetto anno 1969 Cavalcavia Don Lorenzo Milani, tra i quartieri Barona, ex area Richard Ginori e Giambellino) non e’ una foto scaricata dal sito:

    http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/ricercatematica/DarioMelloneIllustratore#&&hsp=RRVM_DET-1-50-69750

    ma un link wordpress verso tale fonte (quindi non riprodotta su web server myblog-wordpress ma linkata verso i web grafiche.comune.milano.it).

    L’immagine (Mellone Dario illustratore) ritrae l’intersezione Viale Richard, Via Lodovico il Moro, come si presentava nel 1969 (circa) sino al Giugno 1984 quando tale area venne “riqualificata” con le noti “Torri Ligresti-Richard” della dismessa area di scalo ferroviario e industriale della Richard Ginori-Pozzi Ginori).

    Il link all’illustrazione si rende necessario viste le “filippiche” terroristiche allegate da tale sito (che beneficia di donazioni… ovvero il Comune di Milano medesimo, zelante contro i siti no-commerce amatoriali, come questo, generoso e tollerante verso le aree Milano Sparita e da ricordare Facebook, ivi Quartieri spariti… e Skyscrapercity… dove si annoverano centinaia di migliaia di immagini vincolate come la soprastante… liberamente utilizzate, per Facebook, con finalita’ commerciali… mentre verso siti come questo, si applicano pesi e misure terroristiche… come i vincoli di proprieta’ sotto elencati).

    “dal sito sopra citato: Avvertenze Le opere sono tutelate dal diritto d’autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e integrazioni).
    L’utilizzo di immagini riproducenti opere di artisti viventi o morti da meno di 70 anni, quindi non ancora di Pubblico Dominio, esige l’autorizzazione dell’avente diritto o della SIAE, sezione OLAF, se quest’ultima lo rappresenta.
    Per quanto concerne l’utilizzo delle immagini delle opere di proprietà di questo Istituto Civico, si invita a prendere visione e a compilare la richiesta di autorizzazione qui allegata e le condizioni d’uso, ai sensi del Regolamento per i Civici Istituti d’Arte, Scienza e Storia e, per quanto riguarda le tariffe, della delibera di G.C. n. 3175/2002.
    [Allegato] “”

    non si aggiungono ulteriori commenti… sono cose che si commentano da sole nel panorama di un Comune (e sue aziende municipalizzate in SPA) che tollera speculazioni Facebook ma applica il codice penale e civile a coloro che si limitano alla condivisione senza lucri del sapere al posto della speculazione USA del medesimo… tollerata, se non promossa, dalle medesime istituzioni comunali…(sempre per tali motivi il link soprastante non verrà postato negli articoli e web dedicati alla Barona).

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    Ristorante Savini, Galleria Vittorio Emanuele, anni '20 del 1900.
    Ristorante Savini, Galleria Vittorio Emanuele, anni ’20 del 1900.

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    LE CASTRONERIE STORICHE DI MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK

    milano sparita led zeppelin

    Il disastroso concerto dei Led Zeppelin a Milano nel 1971

    …MALGRADO SIA ARCINOTA LA FIGURA DI “EMME” CHE GLI ORGANIZZATORI DEL “CANTAGIRO”, PREFETTURA E COMUNE DI MILANO, BAGARINAGGIO ABUSIVO E INCIVILTA’ ITALIOTA…FECERO…ANCHE NEI FATTI DI GUERRIGLIA URBANA DEL LUGLIO 1971 IN OCCASIONE DI UN CONCERTO DEL GRUPPO POP-ROCK SOPRA CITATO… LA PAGINA FACEBOOK AMMIRATA DA PALESI INCAPACI… CONTINUA (PER FARE “CASSETTA”…) A PROPORRE UN EVENTO DEL QUALE VERGOGNARSI… (TALE GRUPPO FECE COMUNICATI STAMPA DI “FUOCO” CONTRO ITALIA E ITALIANI…PER ANNI…COSE CHE RIMASERO NELLE CRONACHE GIORNALISTICHE… MONDIALI… PER MOLTI ANNI…).

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    Porta Genova-Ticinese, ponte pedonale di Via Casale e Via Paquale Paoli (sul Naviglio Grande).
    Porta Genova-Ticinese (anni ’60), ponte pedonale di Via Casale e Via Paquale Paoli (sul Naviglio Grande).
    Piazza del Duomo, anni '60.
    Piazza del Duomo, anni ’60.
    Barona 1945, Via Pestalozzi 18, Stabilimenti Cinematografici ICET (anni di produzione1945-1965, successivo trasferimento a Cologno Monzese, attuale locazione Mediaset). Negli articoli dedicati al quartiere Barona e nel sito http:\\milanobarona.freeoda.com esistono maggiori dettagli relativi a questo centro di produzione cinematografica esistito in Barona per circa 20 anni nelle vicinanze della Chiesa di San Cristoforo.
    Barona 1945, Via Pestalozzi 18. Stabilimenti Cinematografici ICET (anni di produzione1945-1965, successivo trasferimento a Cologno Monzese, attuale locazione Mediaset). Negli articoli di milanobarona.myblog.it dedicati al quartiere Barona e nei siti: http:\\milanobarona.freeoda.com e http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/ esistono maggiori dettagli (pubblicati nella primavera 2018) relativi a questo centro di produzione cinematografica esistito in Barona per circa 20 anni nelle vicinanze della Chiesa di San Cristoforo.

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    Nella speranza che il video sottostante non venga sottoposto a filtri dalla “”””””Polizia Postale Italiana”””””” , ovvero diventi VM 18 con accesso alla visione subordinato alla comunicazione del codice VISA, MASTERCARD,AMERICAN EXPRESS…e/o Numero Documento di Identita’… (i multiapici sono doverosi quando si farebbe riferimento alle divise… di questi ultimi anni…di un’Italia sempre più prossima alla Banana’s Republic di Woody Allen…), si propone un volto inedito della Festa del Naviglio 1974 (o Festa dei Navigli… all’origine si limitava soprattutto al Naviglio Grande).

    Proteste dei residenti che non si riconoscevano in tale evento (voluto dalle “””Nobilta’ Meneghine””” non molto lontane dalle Parodie della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare) … residenti che protestavano per affitti stellari in cambio di “ratere”… una condizione gia’ nota nella storia di Milano… sistematicamente censurata dai venditori di libri, ricordi, lacrime e nostalgia delle varie pagine Facebook…Lega, FI, PD, etc…

    Ma chi erano i proprietari delle case di ringhiera (affittate ad operai ed artigiani) del Ticinese, Barona, Centro Storico, Isola Garibaldi, Porta Venezia, Bovisa, Dergano, etc… ?

    Molti/e si arricchirono con la Borsa Nera durante il periodo bellico… non tutti erano di Milano, alcuni Piemontesi e Torinesi… altri Pavesi… e di altri capoluoghi lombardi…alcuni erano anche industriali e imprenditori…che affittavano a “strozzo” (usando un termine del giornalista Massimo Fini) ratere a immigrati del sud Italia ma anche e soprattutto a lombardi e milanesi di ceto operaio con stipendi che difficilmente permettevano la sottoscrizione di un mutuo bancario per l’acquisto di un appartamento… L’immigrazione massiccia dal sud Italia rendeva difficile (con attesedi molti anni), allora come oggi (oggi è decisamente peggio) inserirsi in graduatorie IACP-MI per l’assegnazione di alloggi popolari… e le casedi ringhiera rappresentavano l’unica opzione praticabile… a volte con attese di assegnazione di alloggi popolari lunghe molti anni…

    …Diciamo che Pillitteri prima ma soprattutto Albertini “risolsero” il problema…. sfratti di massa da Ticinese e Isola Garibaldi e confische/vendite a immobiliari (qualcuna in odore di “riciclo”…) oggi le “topaie” sono quotate dalle 500.000 euro in su… non ci abitano milanesi ma Inglesi, cittadini USA, e imprenditori di una certa “borghesia” che annovera anche maxi evasori … in alcuni casi vengono ancora affittate a prezzi Hollywoodiani…(alcuni anni fa, in una ex casa di ringhiera alla Barona, Via Giacomo Watt, un attico ricavato dai solai venne venduto a 800.000 euro…). Un’arte sapiente (Albertini, predecessori e successori) di ricavare oro… dalle ex ratere…

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    LE PSEUDOSCIENZE DELLA LEGA E FRATELLI D’ITALIA…

    Non solo Facebook è un calderone globale di scemenze made in Lega-F.lli d’Italia…anche Twitter (vedasi ancheTrump Donald) è la voce della disinformazione CIA e Partito Repubblicano USA. (CERCANO DI COMPENSARE IL “DECESSO” DI YAHOO ASNWERS, 20ENNALE SOCIAL DI DISINFORMAZIONE ANCHE NEOFASCISTA)

    Leggasi attentamente i contenuti di un profiloTwitter manovalanza della diffusione di informazioni false e tendenziose…ovvero fake news commissionate a militanti della destra estrema filo trumpiana:

    TWITTER STEFANO RIGONI VIRUS, A DISPETTO DELLE BOIATE SCRITTE NEL POST SOPRA ALLEGATO…NON SONO DOTATI DI SISTEMA NERVOSO E AUTOCOSCIENZA… SONO SEQUENZE DI DNA INCAPSULATO IN UNA MEMBRANA DI PROTEINE… COME TALI NON POSSONO VOLONTARIAMENTE MODIFICARE LA SEQUENZA DI DNA PER ELUDERE L’IMMUNITA’ VACCINALE PER AUTOGENERARE VARIANTI BIOSTRATEGICHE CHE PERMETTANO LORO DI INFETTARE E DANNEGGIARE PERSONE GIA’ IMMUNIZZATE DA VACCINI…

    COLORO CHE SCRIVONO E DIVULGANO IDIOZIE COME QUELLA SOPRASTANTE SONO IMPUTABILI DI INFORMAZIONI FALSE E TENDENZIOSE.

    LE MUTAZIONI DEI VIRUS SONO CASUALI, NON POSSONO ESSERE AUTOINDOTTE IN TALI MICRO-ORGANISMI… AVREBBERO COMUNQUE LUOGO ANCHE SENZA IMMUNITA’ ARTIFICIALI O NATURALI…

    ORMAI E’CHIARA L’ORIGINE NON EVOLUTIVA DEI VIRUS SARS (L’ISTITUTO DI RICERCA PASTEUR DI PARIGI PARE ABBIA IDENTIFICATO UNA SEQUENZA CROMOSOMICA IDENTICA A QUELLA GIA’ PRESENTE NEI VIRUS HIV (AIDS)).

    LA DESTRA REPUBBLICANA E LE DESTRE SOVRANISTE EUROPEE, SUD AMERICANE, INCLUSO, ANCHE SE IN MISURA MINORE, IL PARTITO CONSERVATORE DI BORIS JOHNSON, NEGANO, A FASI ALTERNE, DA UN LATO L’ESISTENZA DEL CORONAVIRUS COVID-19, DALL’ALTRO NE MINIMIZZANO GLI EFFETTI, DA UN’ALTRO LATO ANCORA ATTUANO CONDOTTE NOVACS… (SI TEME CHE DIETRO IL NEGAZIONISMO SI CELI QUANTO GIA’ NOTO DA OLTRE 15 MESI… CINA E DESTRE TRUMPISTE REPUBBLICANE U.S.A., SONO STATE PROTAGONISTE DI FINANZIAMENTI GOVERNATIVI U.S.A. ALLA RICERCA (NON MEDICA MA MILITARE) DELL’USO LETALE DEI CORONAVIRUS… ) IL NOTO LABORATORIO DI WUHAN VENNE FINANZIATO DALL’AMMINISTRAZIONE TRUMP SINO ALL’APRILE 2020 QUANDO LA PRIMA ONDATA DEL COVID19 ERA GIA’ PANDEMIA A TUTTI GLI EFFETTI… COL COVID-19 CINA E USA HANNO QUINTUPLICATO I RISPETTIVI PIL… GRAZIE ALL’INCREMENTO DELL’USO DEI SERVIZI DELIVERY E WEB SERVICE DI AMAZON, DELL’USO DI FACEBOOK,TWITTER…MENTRE LA CINA (PARTNER ECONOMICO DEGLI USA SIN DAL 1972) HA FATTO AFFARI D’ORO CON LA PRODUZIONE DI MASCHERINE, DISPOSITIVI DI MISURAZIONE TEMPERATURA (TERMOSCANNER) ED ALTRI PRESIDI MEDICO SANITARI… ECCO COSA SI NASCONDEREBBE DIETRO IL NEGAZIONISMO DELLE ULTRADESTRE USA, BRASILIANE, UNGHERESI, BRITANNICHE ED EUROPEE (ED ITALIANE) ED OVVIAMENTE ANCHE DIETRO UN ANALOGO NEGAZIONISMO DEL PARTITO COMUNISTA CINESE…

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    Autunno 1983, Inverno 1984. Fotogramma dal film di Ermanno Olmi "Milano 1983". Milano fu la culla della precarietà sia giovanile che in età matura dove laureatii con 110 e lode si contendevano posti a termine come cassieri e operatori di banco al Burghy... oppure come Pony express... nel 1991 la prima Legge che autorizzava contratti di lavoro temporanei, nel 1997, i Democraticidi Sinistra con il "Pacchetto Treu" varavano la prima forma di Macelleria Sociale che legalizzavail lavoro nero, la neo schiavitù, il caporalato,con i Contratti CO.CO.CO . (Contratti di Collaborazione Coordinata Continuativa) e le Agenzie Interinali... Il colpo di grazia definitivo venne dato da Roberto Maroni e Silvio Berlusconi con la "Legge Biagi" del 2003... riforme causa di recessioni economiche tutt'oggi in corso... Con il "Jobs Act" Renzi perfezionò laneo schiavitù maroniana e berlusconista... Se volessimo trovare una causa della crisi economica ventennale dell'Italia... proprio in tali riforme fallimento identificheremmo l'origine del tracollo italiano...(e milanese).
    Autunno 1983, Inverno 1984. Fotogramma dal film di Ermanno Olmi “Milano 1983”. Milano fu la culla della precarietà sia giovanile che in età matura dove laureati con 110 e lode si contendevano posti a termine come cassieri e operatori di banco al Burghy… oppure come Pony express… (inclusi anche i concorsi come spazzini all’AMSA) , nel 1991 la prima Legge che autorizzava contratti di lavoro temporanei, nel 1997, i Democratici di Sinistra con il “Pacchetto Treu” varavano la prima forma di Macelleria Sociale che legalizzava il lavoro nero, la neo schiavitù, il caporalato, con i Contratti CO.CO.CO . (Contratti di Collaborazione Coordinata Continuativa) e le Agenzie Interinali… Il colpo di grazia definitivo venne dato da Roberto Maroni e Silvio Berlusconi con la “Legge Biagi” del 2003… riforme causa di recessioni economiche tutt’oggi in corso… Con il “Jobs Act” Renzi perfezionò la neo schiavitù maroniana e berlusconista… Se volessimo trovare una causa della crisi economica ventennale dell’Italia… proprio in tali riforme fallimento identificheremmo l’origine del tracollo italiano…(e milanese).
    Piazza del Duomo, Maggio 1997. (fonte immagine proprietaria)
    Piazza del Duomo, Maggio 1997. (fonte immagine proprietaria)
    Boy Scout nei pressi della Stazione Centrale (anni '50).
    Boy Scout nei pressi della Stazione Centrale (anni ’50).
    1968, circa. Manifestazione dipendenti Olivetti. La Olivetti, pur essendo stata fondata e diretta da un manager illuminato e lungimirante aveva settori di produzione non del tutto allineati alla filantropia del suo fondatore... questo si tradusse in aree di malcontento, scontri sindacali e anche diversi errori di ricerca e produzione come avvenne con il ramo elettronico che invento' e diffuse il primo personal computer, Programma 101, un prodotto strategico che venne sottovalutato dalla dirigenza dell'impresa e che fini' coll'essere cannibalizzato dall'industria informatica USA che ne copio' illegalmente le tecnologie innovative...
    1968, circa. Manifestazione dipendenti Olivetti. La Olivetti, pur essendo stata fondata e diretta da un manager illuminato e lungimirante aveva settori di produzione non del tutto allineati alla filantropia del suo fondatore… questo si tradusse in aree di malcontento, scontri sindacali e anche diversi errori di ricerca e produzione come avvenne con il ramo elettronico che invento’ e diffuse il primo personal computer, Programma 101, un prodotto strategico che venne sottovalutato dalla dirigenza dell’impresa e che fini’ coll’essere cannibalizzato dall’industria informatica USA che ne copio’ illegalmente le tecnologie innovative…
    Una delle due Torri Garibaldi nel 2007.
    Una delle due Torri Garibaldi nel 2007.
    Via Luca Beltrami, 1960. Scavi Metropolitana Linea Rossa MM1.
    Via Luca Beltrami, 1960. Scavi Metropolitana Linea Rossa MM1.
    ...Ultime locomotive a vapore nella Stazione di Porta Genova (1965).
    …Ultime locomotive a vapore nella Stazione di Porta Genova (1965).
    Gennaio 1985, la storica nevicata di circa 1 metro di coltre nevosa che mise in ginocchio Milano e l'intero nord Italia. L'immagine e' un rompicapo nel merito della localizzazione (foto sfocata, sgranata, visibilità ridotta e assenza di riferimenti attendibili. Giudicando dalla numerazione della veletta dell'Alfa Romeo Mille Casaro (l'autobus incustodito sulla destra dell'immagine), ovvero linea 65 e valutando il secondo bus nel lato sinistro dell'inquadratura (capolinea Piazza Agrippa, ovviamente, per il periodo, linea 65), includendo ulteriori dettagli,quali la presenza di un bifilare filoviario (rimosso nella direzione opposta... quindi tracce ed indizi di una ex linea filoviaria in dismissione... non si potrebbe escludere che il luogo dello scatto fosse quello a ridosso del vecchio Cavalcavia Giovanni Schiavoni verso il vecchio tracciato della Piazza Maggi (Barona). Ovviamente si tratta di una ipotesi... considerando che i bus di linea 65, per raggiungere il deposito Giambellino dovevano attraversare Viale Famagosta verso il Cavalcavia Don Milani. Proprio a causa dell'incertezza della localizzazione l'immagine non verrà, comunque, postata negli articoli e web dedicati al quartiere Barona (per il momento). La tratta del periodo riservata alla linea 65 non prevedeva tratti dove circolassero filovie... andando per esclusione si potrebbe, quindi, ipotizzare il Cavalcavia Schiavoni... ma si tratta solo di una ipotesi con facolta' d'errore...
    Gennaio 1985, la storica nevicata di circa 1 metro di coltre nevosa che mise in ginocchio Milano e l’intero nord Italia. L’immagine e’ un vero rompicapo nel merito della localizzazione (foto sfuocata, sgranata, visibilità ridotta e assenza di riferimenti attendibili). Giudicando dalla numerazione della veletta dell’Alfa Romeo Mille Casaro (l’autobus incustodito sulla destra dell’immagine), ovvero linea 65, e valutando il secondo bus nel lato sinistro dell’inquadratura (capolinea Piazza Agrippa, ovviamente, per il periodo, della linea 65), includendo ulteriori dettagli, quali la presenza di un bifilare filoviario (apparentemente rimosso nella direzione opposta… quindi tracce ed indizi di una ex linea filoviaria in dismissione… forse la 95 nella vecchia tratta Rogoredo FS – Via Modica…non si potrebbe escludere che il luogo dello scatto fosse quello di Viale Famagosta a ridosso del vecchio dosso di Viale Famagosta medesimo (Via San Vigilio appena alle spalle delle auto bloccate in primo piano) verso il vecchio tracciato della Piazza Maggi (Barona). Ovviamente si tratta di una ipotesi… in parte avvalorata proprio dai lampioni visibili sullo sfondo… identici a quelli ancora allestiti in quel periodo in Viale Famagosta medesimo… considerando anche che i bus di linea 65, per raggiungere il deposito Giambellino e per uscire dal medesimo deposito (verso lo Stadera e il capolinea di Piazza Agrippa) , dovevano attraversare Viale Famagosta da e verso il Cavalcavia Don Milani. Proprio a causa dell’incertezza della localizzazione l’immagine non verrà, comunque, postata negli articoli e web dedicati al quartiere Barona (per il momento). La tratta del periodo riservata alla linea 65 non prevedeva tratti dove circolassero filovie… andando per esclusione si potrebbe, quindi, ipotizzare Viale Famagosta in corrispondenza del vecchio dosso/collinetta artificiale… ma si tratta solo di una ipotesi con facolta’ d’errore…
    Via Alessandro Manzoni, anni '60, Archi di Porta Nuova.
    Via Alessandro Manzoni, anni ’60, Archi di Porta Nuova.
    Certosa - Musocco, 1989, immagine in teleobiettivo con effetto di appiattimento delle distanze e ingrandimento dei soggetti più distanti (il condiminio di Via Gallarate 131 appare piu' alto delle Torri poste nelle vicinanze di Via Stephenson... Le torri ritratte, realizzate verso il 1985-86 giacciono abbandonate da oltre 11 anni (ghost towers)... tuttavia in tale "terra di nessuno" sicontinua a costruire malgrado la evidente scarsa appetibilità logistica della zona (vedesi i mega condomini del neo quartiere Cascina Merlata e vedesi i vati Hotel in torre realizzati per l'Expo 2015... anch'essi "ghost towers", in una sequenza di fallimenti e abbandoni (oltre ad un cantiere abbandonato da oltre 7 anni...). Milano Certosa e Roserio sono lembi di Milano ... dimenticati da Dio... tutto cio' che venne costruito negli ultimi 35 anni è diventato un ammasso di immobili invenduti, inaffittati e abbandonati al loro destino...
    Certosa – Musocco, 1989, immagine in teleobiettivo con effetto di appiattimento delle distanze e ingrandimento dei soggetti più lontani (per l’effetto ottico sopra accennato il condominio di Via Gallarate 131 appare piu’ alto delle Torri poste nelle vicinanze di Via Stephenson…). Le torri ritratte, realizzate verso il 1985-86, giacciono abbandonate da oltre 11 anni (ghost towers)… tuttavia in tale “terra di nessuno” si continua a costruire malgrado la evidente scarsa appetibilità logistica ed immobiliare della zona (vedasi i mega condomini del neo quartiere Cascina Merlata e vedasi i vari Hotel in torre realizzati per l’Expo 2015… anch’essi “ghost towers”, in una sequenza di fallimenti e abbandoni (oltre ad un cantiere abbandonato da oltre 7 anni…). Milano Certosa e Roserio sono lembi di Milano … dimenticati da Dio… tutto cio’ che venne costruito negli ultimi 35 anni è diventato un ammasso di immobili invenduti, inaffittati e abbandonati al loro destino…
    Biglietto di accesso allo Stadio San Siro (campionato Serie B 1980/81) partita Milan Lazio (gradinata). Nel campionato 1980/81 il Milan era retrocesso in serie a causa della nota vicenda del "Calcio scomesse"... in evidenza la pubblicità del neo nato ntwork televisivo Finisvest Canale 5...
    Biglietto di accesso allo Stadio San Siro (campionato Serie B 1980/81) partita Milan Lazio (gradinata). Nel campionato 1980/81 il Milan era retrocesso in serie B a causa della nota vicenda del “Calcio scomesse”… in evidenza la pubblicità del neo nato network televisivo Fininvest Canale 5…
    Manifestazione (culminata nell’omicidio di Antonio Custra) del 14 Maggio 1977 in via Edmondo De Amicis.

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    I VIDEO AMATORIALI DELLA FUNIVIA DEL MOTTARONE…

    PER MOTIVI NON COMPRENSIBILI I VIDEO YOUTUBE POSTATI NEL 2020 (E ANNI PRECEDENTI) RELATIVI A SEQUENZE PRIVE DI CONTENUTI DEGNI DI CENSURA E LIMITAZIONE DI VISIONE ,,, SONO STATI CENSURATI… C’E’ DA CHIEDERSI SE LA PRETESA DI ILLEGITTIMA IDENTIFICAZIONE (TRAMITE CARTA DI CREDITO O CARTA DI IDENTITA’) ALLA VISIONE DI TALI FILMATI …NON NASCONDA QUANTO GIA’ SOSPETTATO SULL’OPERATO DEI MAGISTRATI COINVOLTI NELL’INDAGINE… QUALCHE NOME GIA’ NOTO (NEL RECENTE PASSATO) PER ARCHIVIAZIONI PREMATURE DI DENUNCE RELATIVE A PERSONAGGI E FATTI DI MAFIA… IN QUESTO SITO, CIRCA UN MESE FA, VENNERO POSTATE ALCUNE BASI DOCUMENTALI RELATIVE SIA AI PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DI SISTEMI FUNIVIARI COME QUELLO OGGETTO DELLA TRAGEDIA DEL 23 MAGGIO 2021… SIA RELATIVAMENTE AI MAGISTRATI INGAGGIATI NELLE INDAGINI TUTT’ALTRO CHE TRASPARENTI…

    NON SUSSISTONO GLI ESTREMI PER CONSIDERARE TALI VIDEO COME VIETATI AI MINORI… (NON CI SONO CONTENUTI PASSIBILI DI CENSURA….) TRANNE L’INGANNO DI SCHEDARE I RICHIEDENTI VISIONE… E’ FORSE INTUIBILE CHE NEI FILMATI VI SIANO (SCOMODI) INDIZI DI COLPEVOLEZZA NEI RIGUARDI DEI TITOLARI DELL’IMPIANTO E DELLE SOCIETA’ IN SUB APPALTO… INCARICATE DELLA MANUTENZIONE…(NEI FILMATI APPAIONO PRESUNTE STRANE OSCILLAZIONI DELLA FUNE TRAENTE DELL’IMPIANTO FUNIVIARIO… MA SI TRATTA DI FILMATI AMATORIALI RISALENTI AGLI ANNI PASSATI) COME VERSO GLI ENTI PREPOSTI ALLA VIGILANZA MANUTENTIVA PERIODICA…(OMESSA ?)… ???

    … QUALCUNO FORSE, CON LA FALSA GIUSTIFICAZIONE DELLA CENSURA, CERCA DI MORTIFICARE, OCCULTARE E IMPEDIRE LA RICERCA DI INDIZI PROBATORI ???

    ENNESIMA TRAGEDIA ALL’ITALIANA DESTINATA A RIMANERE IMPUNITA ???

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    1970 circa, Stazione Centrale, assalto treni Elvetici diretti a Como San Giovanni-Chiasso Monte Olimpino (CH). Assalto e occupazione posti con accesso... dai finestrini come da tradizione italica...
    1970 circa, Stazione Centrale, assalto treni Elvetici diretti a Como San Giovanni-Chiasso Monte Olimpino (Como (I) verso Ponte Chiasso, confine italosvizzero Chiasso (CH)). Assalto e occupazione posti con accesso… direttamente dai finestrini …come da tradizione italica…
    Piazza Duomo 1974, Stramilano.
    Piazza Duomo 1974, luogo di partenza della Stramilano edizione ’74.
    Corso di Porta Ticinese Maggio 1975.
    Corso di Porta Ticinese , Maggio 1975.
    Concerto dei Beatles al Vigorelli, 24 Giugno 1965.
    Concerto dei Beatles al Vigorelli, 24 Giugno 1965.
    Porta Venezia, seconda metà anni '50. La scighera mattinale nelle rigide giornate invernali, forse incrementata anche dalla presenza di industrie e caldaie a carbone e nafta... conferisce un'atmosfera crepuscolare (seppur potenzialmente inquinante)... atmosfera resa ancor più suggestiva dalla fiammata emessa dalla rotella del trolley nei punti di contatto della linea...siamo in Corso Venezia all'intersezione con Via Palestro.
    Porta Venezia, seconda metà anni ’50. La scighera mattinale nelle rigide giornate invernali, forse incrementata anche dalla presenza di industrie e caldaie a carbone e nafta… conferisce un’atmosfera crepuscolare (seppur potenzialmente inquinante)… atmosfera resa ancor più suggestiva dalla fiammata emessa dalla rotella del trolley nei punti di contatto della linea…siamo in Corso Venezia all’intersezione con Via Palestro.
    1 Novembre 1964. Cerimonia inaugurale della prima Linea della metropolitana milanese. Certe cerimonie viste col senno di poi si distinguono per exxesso di "Pompa Magna" con presenza di Cardinali, Vescovi, esponenti Nobiliari, Carabinieri impettiti... proprio da tali eccessi il regista cinematografico Luciano Salce trovo' ispirazione (come a sua volta la trasse Paolo Villaggio nei libri dai quali vennero realizzati i principali film che lo vedevano protagonista tragicomico) nella saga di Fantozzi (film e personaggi nati non casualmente...). Scenari che ricalcano le parodie della Contessa Serbelloni Mazzanti Viandalmare con i "vari navali" solenni in presenza di Cardinali porporati vittima di involontarie mutilazioni delle falangi... L'Italia moralista del potere invadente degli Organi Ecclesiastici e di un certo perbenismo ingessato che si è sgretolato col passare dei decenni...
    1 Novembre 1964. Cerimonia inaugurale della prima Linea della metropolitana milanese. Certe cerimonie viste col senno di poi si distinguono per eccesso di “Pompa Magna” con presenza di Cardinali, Vescovi, esponenti Nobiliari, Carabinieri impettiti… proprio da tali eccessi il regista cinematografico Luciano Salce trovo’ ispirazione (come a sua volta la trasse Paolo Villaggio nei libri dai quali vennero realizzati i principali film che lo vedevano protagonista tragicomico) nella saga di Fantozzi (film e personaggi nati non casualmente…). Scenari che ricalcano le parodie della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare con i “vari navali” solenni in presenza di Cardinali porporati vittima di involontarie mutilazioni delle falangi… L’Italia moralista, paternalista e grottesca del potere invadente degli Organi Ecclesiastici e di un certo perbenismo ingessato che si è sgretolato col passare dei decenni…
    Porta Vittoria 1971. Largo Marinai d'Italia e periodo ferragostiano vissuto in città.
    Porta Vittoria 1971. Largo Marinai d’Italia e periodo ferragostiano vissuto nelle fontane della città.
    Torri e stazione di Porta Garibaldi, antecedenti al 2008. Il ciclone di speculazione urbanistica ed edilizia firmato Albertini, Moratti e Berlusconi-Formigoni ha reso "storiche" anche immagini scattate meno di 13-14 anni fa...
    Torri e stazione di Porta Garibaldi, antecedenti al 2008. Il ciclone di speculazione urbanistica ed edilizia firmato Albertini, Moratti e Berlusconi-Formigoni ha reso “storiche” anche immagini scattate meno di 13-14 anni fa…
    Dino Buzzati (Belluno 1906-Milano 1972, giornalista, scrittore, pittore) in Via Solferino.
    Dino Buzzati (Belluno 1906-Milano 1972, giornalista, scrittore, pittore) in Via Solferino.
    Via e Largo Giambellino all'intersezione con Via Emanuele Odazio (1960)
    Via e Largo Giambellino all’intersezione con Via Emanuele Odazio (1960)
    Galleria Vittorio Emanuele (1931), negozio apparecchi radio Radiomarelli. La ressa è dovuta ad un evento commerciale e promozionale (per pochi eletti visti i costi proibitivi degli apparecchi radiofonici rispetto ai salari medi riconosciuti durante il Regime Fascista) dove era possibile assistere all'audizione EIAR di concerti (di musica classica) radiofonici. Il Regime Fascista sopperì allo scarso potere d'acquisto della medesima classe media (ed operaia) diffondendo il comodato d'uso di apparecchi radio di propaganda fascista piu' noti come Radio Balilla e Radio Rurale, ovvero apparecchi di ricezione radiofonica in Onde Medie prodotti dalle principali industrie di radiotecnica italiane, a partire dalla Radiomarelli. Tali apparecchi riceventi avevano il condensatore variabile (manopola di sintonia) piombato allo scopo di monopolizzare l'ascolto sulla unica stazione radiofonica emittente del periodo (EIAR di Roma) e nel contempo impedire la ricezione di stazioni radiofoniche straniere (le quali, seppur in lingua estera, potevano diffondere notizie e informazioni censurate dal Regime Mussoliniano).
    Galleria Vittorio Emanuele (1931), negozio apparecchi radio Radiomarelli. La ressa è dovuta ad un evento commerciale e promozionale (per pochi eletti visti i costi proibitivi degli apparecchi radiofonici rispetto ai salari medi riconosciuti alle classi medie e operaie durante il Regime Fascista) dove era possibile assistere all’audizione EIAR di concerti (di musica classica) radiofonici. Il Regime Fascista sopperì allo scarso potere d’acquisto della medesima classe media (ed operaia) diffondendo il comodato d’uso di apparecchi radio di propaganda fascista piu’ noti come Radio Balilla e Radio Rurale (distribuiti soprattutto nei locali pubblici ed in forma minore, subordinata al tesseramento PNF, anche nelle abitazioni), ovvero apparecchi di ricezione radiofonica in Onde Medie prodotti dalle principali industrie di radiotecnica italiane, a partire dalla Radiomarelli. Tali apparecchi riceventi avevano il condensatore variabile (manopola di sintonia) piombato allo scopo di monopolizzare e vincolare l’ascolto sulla unica stazione radiofonica emittente del periodo (EIAR di Roma) e nel contempo impedire la ricezione di stazioni radiofoniche straniere (le quali, seppur in lingua estera, potevano diffondere notizie e informazioni censurate dal Regime Mussoliniano).
    Un esemplare originale di apparecchio Radiomarelli modello Musagete.
    Un esemplare originale di apparecchio radio a valvole Radiomarelli, modello Musagete.
    Agosto, 1970 circa, Stazione Centrale, consueto assalto delle Frecce del sud (il finestrino era l'accesso per bagagli, valigie e persone... totalmente ignorate le porte rialzate di salita e discesa...). Questi scenari, tutt'altro che storia del passato lasciano aperti non pochi dubbi sul cosa sia l'Italia e buona parte degli italiani...
    Agosto, 1970 circa, Stazione Centrale, consueto assalto delle Frecce del sud (i finestrini erano l’accesso per bagagli, valigie e persone… totalmente ignorate le porte rialzate di salita e discesa…). Questi scenari, tutt’altro che storia del passato… lasciano aperti non pochi dubbi sul cosa sia l’Italia e buona parte degli italiani…

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    OLIVETTI E LO SPIONAGGIO INDUSTRIALE U.S.A. E LE INGERENZE LOBBISTICHE DELLE INDUSTRIE AMERICANE DELL’INFORMATICA (IBM, HP, TRA LE PRINCIPALI)

    Stazione Centrale, anni '60, pubblicita' Olivetti.
    Stazione Centrale, anni ’60, pubblicita’ Olivetti.

    Olivetti è una realta’ industriale e tecnologica scomparsa dal territorio italiano da oltre 20 anni.

    Pochi conoscono la vergognosa storia di plagio tecnologico, a danno di Olivetti, da parte di alcune multinazionali americane (a partire da Hewlett Packard) che copiarono, senza pagarne i diritti di brevetto industriale, l’architettura tecnologica del Computer da scrivania (il primo calcolatore elettronico programmabile ad uso personale, ovvero il primo Personal Computer) Olivetti Programma 101 , progettato dall’ingegner Pier Giorgio Perotto nel 1964.

    Il calcolatore programmabile con schede magnetiche (progenitrici dei principi di funzionamento dei successivi “dischetti magnetici ad alta densita’ di dati”, ovvero i Floopy Disk) sostituiva, per il periodo nel quale venne concepito e prodotto, gli ingombranti , lentissimi e costosissimi Calcolatori ad unita’ di memorizzazione a nastro magnetico su bobina (prevalentemente prodotti dalla IBM).

    Malgrado HP venne condannata a risarcire Olivetti di un importo di circa $ 900.000, le soluzioni tecniche adottate da Olivetti con il Personal Computer Programma 101 entrarono, negli anni ’70, progressivamente nelle architetture dei progenitori dei Personal Computer (sia sul versante Apple-Mcintosh come su quello dei Personal Computer IBM equipaggiati del sistema operativo MSDOS della Microsoft, venduto ad IBM da Bill Gates… Bill Gates a sua volta acquisto’ il sistema operativo da un programmatore che glielo cedette ad un prezzo irrisorio…).

    Sia quindi chiaro, una volta per tutte, che il Personal Computer non venne inventato da IBM e Bill Gates, verso il 1979/80, ma da Olivetti intorno al 1964.

    Negli anni ’60 IBM divenne una lobby politica transnazionale che fece pressioni ai Governi Democrtistiani (prevalentemente le correnti Andreottiane) per mortificare e defininanziare la ricerca informatica del gruppo Olivetti…

    Del resto la storia dell’informatica e della rete internet “made in U.S.A.” è costellata di plagi… Mark Zuckerberg e il suo Facebook (organo di spionaggio politico giudiziario finanziato dalla NSA-CIA americana) copio’ i codici sorgente e le funzionalita’ dai social network universitari del Campus dell”Harvard University (per tale fatto, Zuckerberg, venne condannato ad ingenti somme di risarcimento, in sede civile transattiva)…

    …ritornando a Microsoft… molti sanno che i sistemi operativi ad interfaccia grafica prodotti da Bill Gates (Windows) furono formalmente delle ricompilazioni del preesistente sistema operativo della concorrente APPLE, ovvero OS Mcintosh… anche la piattaforma Microsoft di email aziendale Exchange/Outlook altro non fu che una trasposizione informatica del primo sistema di posta elettronica aziendale centralizzabile su server (Lotus Domino-Lotus Notes).

    https://it.wikinew.wiki/wiki/Programma_101

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    Stazione di Porta Genova, 1963. Locomotiva a vapore (l'elettrificazione della linea Milano Mortara avenne nel 1965).
    Stazione di Porta Genova, 1963. Locomotiva a vapore in servizio movimento treni per trasporto passeggeri (l’elettrificazione della linea Milano Mortara avenne nel 1965).
    Corso Vittorio Emanuele II°, anni '50, Chiesa di San Raffaele.
    Corso Vittorio Emanuele II°, anni ’50, Chiesa di San Raffaele.
    1 Novembre 1964, inaugurazione Metropolitana "Rossa" Linea 1 (forse un poco in Pompa Magna, stile "Capovaro rivado ?" della fantozziana saga della Contessa Serbelloni Mazzanti Viandalmare).
    1 Novembre 1964, inaugurazione della Metropolitana Milanese “Rossa” Linea 1 (forse un poco in Pompa Magna, ricorda lo stile “Capovaro rivado ?” della fantozziana saga della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare…).
    Immagine invernale dell'Abbazia di Chiaravalle.
    Immagine invernale dell’Abbazia di Chiaravalle.
    Stazione Centrale, Piazza Duca d'Aosta, anni '60. Bud navetta di collegamento alla Fiera Campionaria.
    Stazione Centrale, Piazza Duca d’Aosta, anni ’60. Bus navetta di collegamento alla Fiera Campionaria.
    Piazza Greco (fine anni '50).
    Piazza Greco (fine anni ’50).
    L'immagine non permette di stabilire se trattasi della Stazione Centrale di Milano o Francoforte. Primi anni '60. Le "Frecce del sud" non si limitavano alle tratte Milano (sovente con origine da Torino) - Villa San Giovanni (Calabria), Reggio Calabria e/o Bari... ma proseguivano (come origine) anche Via Brennero verso la Svizzera con origine Francoforte. Il materiale ferroviario (insufficiente) era comunque di Ferrovie dello Stato Italiano e la confusione e la calca regnante nelle stazioni e dentro le carrozze era la regola...
    L’immagine non permette di stabilire se trattasi della Stazione Centrale di Milano o Francoforte (generalmente le tratte via Brennero non transitavano per Milano ma puntavano direttamente verso lo snodo ferroviario Bologna-Firenze). Primi anni ’60. Le “Frecce del sud” non si limitavano alle tratte Milano (sovente con origine da Torino) – Villa San Giovanni (Calabria), Reggio Calabria e/o Bari… ma proseguivano (come origine) anche Via Brennero verso la Svizzera con origine Francoforte. Il materiale ferroviario (insufficiente) era comunque di Ferrovie dello Stato Italiano e la confusione e la calca regnante nelle stazioni e dentro le carrozze era la regola…
    Stazione Centrale, primi anni '60. Le "Frecce del sud" non si limitavano alle tratte Milano (sovente con origine da Torino) - Villa San Giovanni (Calabria) e/o Bari... ma proseguivano (come origine) anche Via Brennero verso la Svizzera con origine Francoforte. Il materiale ferroviario era comunque di Ferrovie dello Stato e la confusione e la calca regnante nelle stazioni e dentro le carrozze era la regola...
    Stazione Centrale, primi anni ’60. Le “Frecce del sud” non si limitavano alle tratte Milano (sovente con origine da Torino) – Villa San Giovanni (Calabria), Reggio Calabria e/o Bari… ma proseguivano (come origine) anche Via Brennero verso la Svizzera con origine Francoforte. Il materiale ferroviario (insufficiente) era comunque di Ferrovie dello Stato Italiano e la confusione e la calca regnante nelle stazioni e dentro le carrozze era la regola…
    Piazza della Scala, primi anni '70, Palazzo Marino.
    Piazza della Scala, primi anni ’70, Palazzo Marino.
    Piazza del Duomo, anni '60.
    Piazza del Duomo, anni ’60.
    Stazione Centrale, 1958.
    Stazione Centrale, 1958.
    Bovisa, fine anni '50, presumibilmente Via Fusinato all'intersezione con Via Lambruschini.
    Bovisa, fine anni ’50, presumibilmente Via Fusinato all’intersezione con Via Lambruschini.
    Via Brera anni '50, Bar Jamaica. Autore Ugo Mulas.
    Via Brera anni ’50, Bar Giamaica (Jamaica). Autore Ugo Mulas.
    Ticinese 1950 circa. Piazza Bibbiena, Viale Tibaldi. Gara competitiva di monopattino.
    Ticinese 1950 circa. Piazza Bibbiena, Viale Tibaldi. Gara competitiva di monopattino.
    Affori, 1960 circa. Manicomio Paolo Pini (definitivamente chiuso nel 1999). Tra i pazienti di questa struttura psichiatrica si annovera anche la poetessa Alda Merini (negli anni '60).
    Affori, 1960 circa. Manicomio (Ospedale Psichiatrico) Paolo Pini (definitivamente chiuso nel 1999). Tra i pazienti di questa struttura psichiatrica si annovera anche la poetessa Alda Merini (negli anni ’60).
    15/16 Agosto 1943. Galleria Vittorio Emanuele distrutta dai bombardamenti angloanericani.
    15/16 Agosto 1943. Galleria Vittorio Emanuele distrutta dai bombardamenti aerei angloamericani.
    Piazza Dergano (anni '60).
    Piazza Dergano (anni ’60).
    Milano 1960 circa. Luogo non specificato e non localizzabile, presumibilmente periferia... con i tipici "filari" di lampioni (un arredo urbano tipicamente da via di periferia) in uso tra gli anni '50 sino alla fine degli anni '90.
    Milano 1960 circa. Luogo non specificato e non localizzabile, con i tipici “filari” di lampioni (un arredo urbano tipicamente da via di periferia milanese) in uso tra gli anni ’50 sino alla fine degli anni ’90.
    Via Orefici, anni ’70.
    Fiera Campionaria 1971.
    Fiera Campionaria 1971.

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    SANTA GIULIA (tra Morsenchio e Rogoredo)…IL BORGO CHE NON ESISTE, UNA INVENZIONE IMMOBILIARE FIRMATA Zunino e Grossi (PROGETTO URBANISTICO CON AVVALLI DI ALBERTINI, MORATTI E I SILENZI DI PISAPIA E SALA) OVVERO UNA SPECULAZIONE IMMOBILIARE DOVE SOTTO LE FONDAMENTA DI PALAZZI DI “PRESTIGIO” VENNERO SVERSATE TONNELLATE DI VELENI PROVENIENTI DALL’AREA EX MONTEDISON DI MORSENCHIO E DALLA FIBRONIT DI BRONI (PV) (AMIANTO).

    Morsenchio (datazione immagine assente, presumibilmente anni 70 del 900). Ex industrie chimiche della Società Italiana Prodotti EsplosivI, successivamente Appula S.A, dal 1941 (sino agli anni '80) Montecatini Edison e varie divisioni produttive della medesima.
    Morsenchio (datazione immagine assente, presumibilmente anni 70 del 900). Ex industrie chimiche della Società Italiana Prodotti EsplosivI, successivamente Appula S.A, dal 1941 (sino agli anni ’80) Montecatini Edison e varie divisioni produttive della medesima.

    Si tralasciano i noti ed ormai dimenticati eventi di mafia e disastro ambientale correlati alla realizzazione del Quartiere Santa Giulia tra gli ex Borghi Morsenchio e Rogoredo…vicenda che coinvolse nomi del calibro di Zunino, Grossi, illazioni verso Abelli e la ‘ndrangheta movimento terra …che nella fase di creazione delle fondamenta riverso’ tonnellate di Arsenico ed Amianto nell’area edificabile dove oggi sorge “Santa Giulia Smart”… inglesismi che da 10 anni nascondono, non solo speculazioni immobiliari… ma cantieri sub appaltati alla ‘ndrangheta con la generazione di una sorta di “Terra dei fuochi” alla periferia sud est di Milano…

    Nel periodo dei fatti, la Sindachessa Letizia Moratti dichiarava che si trattava di falsi ed illazioni e che a Milano la Mafia non esiste…

    Un noto personaggio “milanese” (correlato a tali bombe biologiche di veleni sotterrati nelle fondamenta dei palazzi) vive indisturbato tutt’oggi a Milano, Via Pietro Colletta 70, amicizie con FORZA ITALIA e LEGA… lo zio calabrese (ex Consigliere Regionale Forza Italia, ex Direttore Generale ASL 1 Milano con influenze intimidatorie verso l’ARPA Lombardia) coordinava operazioni di smaltimento abusivo rifiuti tossico nocivi anche nel costruendo lotto di Santa Giulia.

    Viene da domandarsi se la pratica dello smaltimento veleni non sia stata adottata anche per i cantieri City Life e Porta Nuova… cosi’ come non potrebbe essere adottata anche per il futuro Villaggio Olimpico ex Scalo FS di Porta Romana…

    Una “chicca” degna di nota fu un fatto occorso nella funesta homepage Milano Sparita e da ricordare… verso fine Maggio 2016 un post ritraente una foto pubblicitaria del Quartiere Santa Giulia… invitava i follower di tale pagina ad acquistare gli appartamenti ancora invenduti in tale Lotto… il tutto coordinato da funzionari immobiliari delle immobiliariste che ne curarono la costruzione e la vendita pre e post cantiere…

    inutile ribadire di quanto il Berlusconismo e il Formigonismo abbiano mietuto danni e sputtanamenti del “sistema Italia, sistema Lombardia e sistema Milano” dal 1994 sino ad oggi.

    Inutile anche ribadire i silenzi di Pisapia e Sala e le connivenze con tale sistema che 16 anni fa veniva apostrofato come “Furbetti del quartierino…”… si!, il Quartierino di Santa Giulia…

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    Piazzale Fiume verso Via Vittor Pisani, 1940 circa. Si pubblica questa immagine con la riserva che la medesima possa essere stata oggetto di monopolio fotografico-documentale da parte del forum Milano Sparita Skyscrapercity e della pagina Facebook Milano Sparita e da ricordare...
    Piazzale Fiume verso Via Vittor Pisani, anni ’30 del 900 (approssimativamente tra il 1932-’39). Si pubblica questa immagine con la riserva che la medesima possa essere stata oggetto di monopolio fotografico-documentale da parte del forum Milano Sparita Skyscrapercity e della pagina Facebook Milano Sparita e da ricordare…(le ricerche per immagine danno esito negativo ma i margini di errore dei motori di ricerca si attesta al 50%)
    Negozio Transex di Via Cappellari ed Heavy metal (anni '80).
    Negozio Transex di Via Cappellari… ed Heavy metal (anni ’80).
    Lainate (area metropolitana di Milano), 1958, Area di servizio Villoresi Ovest A9.
    Lainate (area metropolitana di Milano), 1958, Area di servizio Villoresi Ovest A9.
    Milano Ticinese, Ponte Via Valenza e Alzaia Naviglio Grande, 1957. Fotogramma del Film "Susanna tutta Panna" (da squadravolanteligera.com)
    Immagine gia’ pubblicata nell’Ottobre 2016 e riproposta : Milano Ticinese, Ponte Via Valenza e Alzaia Naviglio Grande, 1957. Fotogramma del Film “Susanna tutta Panna” (da squadravolanteligera.com)
    Porta Ticinese, 1914. Ponte dello Scodellino, confluenza Naviglio Grande nella Darsena.
    Porta Ticinese, 1914. Ponte dello Scodellino, confluenza Naviglio Grande nella Darsena.
    Darsena, 1900 circa.
    Darsena, 1900 circa.
    Immagine di ardua localizzazione pur nella evidenza che ritragga il Naviglio della Martesana. Il viadotto sullo sfondo dell'immagine non è, probabilmente, autostradale ma la sopraelevazione della Metropolitana 2 ai confini tra Cascina Gobba e Cologno Monzese (dovremmo essere gia' nel territorio di Cologno Monzese). Il periodo della ripresa intorno ai primi anni '80. La fotografia è, presumibilmente, meno antica di quanto apparirebbe, successiva agli anni '60 e prossima ai primissimi anni '80 (la tratta M2 Cascina Gobba - Cologno venne parzialmente attivata nell'anno 1981).
    Immagine di ardua localizzazione pur nella evidenza che ritragga il Naviglio della Martesana. Il viadotto sullo sfondo dell’immagine non è, probabilmente, autostradale ma la sopraelevazione della Metropolitana 2 ai confini tra Cascina Gobba e Cologno Monzese (dovremmo essere gia’ nel territorio di Cologno Monzese). Il periodo della ripresa intorno ai primi anni ’80. La fotografia è, presumibilmente, meno antica di quanto apparirebbe, successiva agli anni ’60 e prossima ai primissimi anni ’80 (la tratta M2 Cascina Gobba – Cologno venne parzialmente attivata nell’anno 1981).
    Milano, 1961, luogo non specificato e non localizzabile. Immagine da Agenzia Giornalistica per la Cronaca milanese dal titolo prossimo al seguente : "Sgombero dalle Coree". Nella consuetudine meneghina di quel periodo con il termine "Coree" si faceva riferimento ad alloggi di case minime, alloggi popolari Comunali o IACP-MI, alloggi e caseggiati abbandonati e/o da demolire, occupati abusivamente da immigrati dell'Italia meridionale (malgrado tra gli occupanti potessero anche annoverarsi emigrati da regioni come il Veneto e il Friuli).
    Milano, 1961, luogo non specificato e non localizzabile. Immagine da Agenzia Giornalistica per la Cronaca milanese dal titolo prossimo al seguente : “Sgombero delle Coree”. Nella consuetudine meneghina di quel periodo con il termine “Coree” si faceva riferimento ad alloggi di case minime, alloggi popolari Comunali o IACP-MI, alloggi e caseggiati abbandonati e/o da demolire, occupati abusivamente (ma anche regolarmente) da immigrati dell’Italia meridionale (tale etichetta veniva riservata, indistintamente, anche per gli occupanti potessero anche annoverarsi emigrati da regioni come il Veneto e il Friuli).
    Celebrazione del Primo Maggio (datazione presunta 1975-80 circa) lungo Corso Venezia.
    Celebrazione del Primo Maggio (datazione presunta 1975-80 circa) lungo Corso Venezia.
    Piazza Duomo 1956 circa. Foto dalla soggettiva non casuale. "Piccionaie" (assembramenti umani e di pennuti...)
    Piazza Duomo 1956 circa. Foto dalla soggettiva non casuale. “Piccionaie” (assembramenti umani e di pennuti…)
    Confine di Milano con Sesto San Giovanni (1965 circa). Viale Ercole Marelli, presidio di protesta contro CONFINDUSTRIA. Un asinello ha sul "groppone" appeso un cartello con la seguente scritta: "Mi sunt gnuc ma la Confindustria la me bat ! "
    Confine di Milano con Sesto San Giovanni (1965 circa). Viale Ercole Marelli, presidio di protesta contro CONFINDUSTRIA. Un asinello ha appeso sul “groppone” un cartello con la seguente scritta: “Mi sunt gnuc ma la Cunfindustria la me bat ! “
    Radio Taxi FIAT 600 Multipla all'interno dell'area fieristica.
    Radio Taxi FIAT 600 Multipla all’interno dell’area fieristica.
    Via dei Mrcanti, 1960 circa.
    Via dei Mercanti, 1961 circa.
    Piazza Duca d'Aosta , 1956.
    Piazza Duca d’Aosta , 1956.
    Piazza Duomo, 1949 circa. In evidenza un triciclo con volante (al posto del manubrio)
    Locate di Tirulzi (attuale area città metropolitana di Milano), industria pastorizzazione e confezionamento latte .
    Locate di Triulzi 1955 (attuale area città metropolitana di Milano). Industria di pastorizzazione ed imbottigliamento latte .
    Stazione Centrale 1960 circa.
    Stazione Centrale, 1960 circa.
    Corteo del Primo Maggio, anni '60, lungo corso Venezia.
    Corteo del Primo Maggio, anni ’60, lungo corso Venezia.
    Vigentino, 1965. Capolinea tram 24 di Via Noto (Via Giuseppe Ripamonti)
    Vigentino, 1965. Capolinea (tram 24) di Via Noto (Via Giuseppe Ripamonti)
    P.zza Luigi di Savoia, Stazione Centrale, anni '60.
    P.zza Duca d’Aosta , Stazione Centrale, anni ’60.

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    AVVERTENZA !!!

    I CONTENUTI SOTTOSTANTI NON FANNO PARTE DI FORME DI NEGAZIONISMO COVID-19.

    I TERMOSCANNER A TELECAMERA IN BANDA OTTICA… SONO DISPOSITIVI MEDICO-CHIRURGICI ED ELETTROMEDICALI ?

    NON PROPRIAMENTE !!! (ANCHE SE IN ITALIA VENGONO ADOTTATI COME SE LO FOSSERO)

    https://www.triesteallnews.it/2020/05/30/coronavirus-e-termoscanner-hai-la-febbre-o-no-affidabilita-questa-sconosciuta/

    Ospedale di Menaggio, donato speciale termoscanner: con la temperatura a 37.5 le porte non si aprono - ComoZero

    A COSA SERVIREBBERO QUESTI “DISPOSITIVI” ?

    INDIPENDENTEMENTE CHE SIANO PRODOTTI IN CINA, COREA, GIAPPONE, USA, UE… SONO (QUASI SEMPRE) ANCHE DISPOSITIVI BIOMETRICI DI RICONOSCIMENTO FACCIALE !!!

    LA TEMPERATURA CORPOREA VISUALIZZATA PUO’ ESSERE SOGGETTA A MARGINI DI ERRORE DI ANCHE 1-1,5 GRADI CELSIUS

    QUESTO COMPORTA CHE SE UNA PERSONA HA 38 GRADI CENTIGRADI DI FEBBRE, TALI “DEVICE” POTREBBERO REGISTRARE 36.7 CENTIGRADI CORPOREI

    TALI “DEVICE” SONO QUINDI UTILI PER “MILITARIZZARE” L’ACCESSO A:

    OSPEDALI (PRONTO SOCCORSO, REPARTI, AMBULATORI)

    EX ASL E ASL

    CENTRI COMMERCIALI

    SUPERMARKET

    UFFICI PUBBLICI, TRIBBUNALI, QUETURE, PREFETTURE, COMMISSARIATI, ETC E UFFICI PRIVATI…

    ETC… ???

    IN MANIERA PARZIALE (MOLTI APIRETICI POTREBBERO, IN REALTA’, ESSERE “PIRETICI”) .

    IL LORO ACQUISTO NON GARANTISCE UNA TOTALE PREVENZIONE ANTI COVID.

    MA LA COLPA E’ DEI PRODUTTORI ?

    NO… NON SONO DISPOSITIVI MEDICI MA SENSORI DI ACCESSO AD AREE SORVEGLIATE E VIGILATE…IN BANDA TERMICA… ALCUNI DI ESSI DOTATI DI SOFTWARE DI RICONOSCIMENTO FACCIALE (NELLA MAGGIORANZA DEI CASI)… MA NON SI TRATTA DI DISPOSITIVI OSPEDALIERI (I MEDESIMI COSTRUTTORI NON COMMERCIALIZZANO TALI DEVICE PER QUEL GENERE DI FINALITA’).

    QUINDI, IN QUESTA SEDE, NON SI SOSTIENE CHE SIANO PRODOTTI TRUFFA, SEMPLICEMENTE, DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA COVID-19, IN EUROPA, SOPRATTUTTO IN ITALIA, (ED ANCHE NELLE RESTANTI NAZIONI) QUALCUNO HA VOLUTO IMITARE LE DISCUTIBILI MISURE DI “CORDONE SANITARIO” ADOTTATE IN CINA, PREVALENTEMENTE NELL’AREA METROPOLITANA DI WUHAN) TRA IL 2019 E 2020!!!

    I SENSORI IN BANDA TERMICA CON VIDEOCAMERA SONO SENSORI BIOMETRICI (ALCUNI DI ESSI POSSONO, PER LIMITAZIONI INTRINSECHE A TALE TECNOLOGIA… AVERE MARGINI DI INCERTEZZA DI MISURAZIONE CORPOREA ANCHE DI 1 CENTIGRADO (1 CELSIUS)).

    … MA ALLORA … QUANDO SERVIREBBERO … ? SOLO PER PERSONE CON UNA TEMPERATURA CORPOREA DI CIRCA 38,5 CENTIGRADI… UNA PERSONA CON UNA TEMPERATURA DI 38 CELSIUS POTREBBE ESSERE REGISTRATA COME APIRETICA…

    … MA I PORTATORI ASINTOMATICI SENZA FEBBRE ?

    BE’, SONO QUELLI CHE A MILANO (IN VIA UFFICIALE) HANNO PORTATO LA VARIANTE DELTA DEL COVID-19 (PARE, IN PARTE REFRATTARIA AI VACCINI) OVVERO LA VARIANTE “INDIANA” (DI REFRATTARIE ALLE IMMUNIZZAZIONI VACCINICHE AVREMMO ANCHE LE VARIANTI BRASILIANE E SUD AFRICANE…).

    IN SINTESI I TERMOSCANNER NON SONO, IN QUANTI TALI, IMPUTABILI DI ERRORI DI PREVENZIONE ANTIPANDEMICA… GLI ERRORI SONO IMPUTABILI A QUELLE AUTORITA’ POLITICHE, NON SOLO ITALIANE, CHE HANNO CONSIDERATO COME DISPOSITIVI SANITARI TALI “DEVICE”.

    TALI DEVICE DOVREBBERO ESSERE ABBINATI ANCHE A TEMOMETRI “TIMPANICI” ED ALTRE FORME DI DIAGNOSTICA VELOCE ANTI COVID-19 (DA SOLI NON GARANTISCONO MISURE PREVENTIVE).

    COME MAI NESSUNO HA MAI EVIDENZIATO CHE I VERI “UNTORI” DEL COVID E DELLE SUE VARIANTI SONO IGNARI (E SPESSO INCOSCIENTI) PORTATORI ASINTOMATICI CHE NON RIVELANO FEBBRI NEGLI HUB DEGLI AEROPORTI, OSPEDALI, UFFICI, CENTRI COMMERCIALI, STADI, ETC…? (MOLTI “IMPRENDITORI” DI MILANO E LOMBARDIA CHE VIAGGIANO COSTANTEMENTE TRA ITALIA E INDIA E CINA…E BRASILE… PER ESEMPIO…).

    IN 18 MESI, LA PANDEMIA E’ STATA GESTITA, REALMENTE, CON PROTOCOLLI SANITARI… RIGOROSI A LIVELLO GLOBALE… OPPURE SINO AD OGGI LE MISURE PREVENTIVE SONO INSUFFICIENTI ED ERRATE E FAVORISCONO LA DIFFUSIONE DI UNA SERIE ORMAI INTERMINABILE DI VARIANTI ? (SI TEME DI NO… MA A LIVELLO GLOBALE LE COSE NON SONO ROSEE COME SI CREDE IN ITALIA…)

    ORMAI A MILANO E IN ITALIA… LA VARIANTE “COVID-19 DELTA” E’… REALTA’ E SI TEME CHE CON ESSA NE FAREMO I CONTI NEI PROSSIMI MESI…ANCHE PER GLI “IMMUNIZZATI” (CI SI AUGURA DI SBAGLIARE… OVVIAMENTE…).

    :::::::::::::::::::

    Milano, 1968 circa, luogo non specificato. Scritte inneggianti al rivoluzionario cinese di ispirazione Marxista, Mao Zedong (Mao Tse-tung). Qualche "dissociato" ha "corretto" la scritta trasformata in W MAO METTO... (profeta fondatore della religione Islamica). Ironia della sorte... dopo alcuni decenni, sia la Superpotenza che diede i Natali a MAO, sia i paesi mediorientali dove si professa l'Islam... furono , nel primo caso, terra di conquista e delocalizzazione capitalista USA-UK, nel secondo caso... un presunto pretesto (la Cospirazione CIA delle Twin Towers 11 Settembre 2001) di invasione militare alla conquista di riserve petrolifere della ex Persia (IRAQ).
    Milano, 1968 circa, luogo non specificato. Scritte inneggianti al rivoluzionario cinese di ispirazione Marxista, Mao Zedong (Mao Tse-tung). Qualche “dissociato” ha “corretto” la scritta trasformandola in W MAO METTO… (profeta fondatore della religione Islamica). Ironia della sorte… dopo alcuni decenni… sia la Superpotenza che diede i natali a MAO (Cina), sia i paesi mediorientali dove si professa l’Islam… furono , nel primo caso, terra di conquista e delocalizzazione capitalista USA-UK (a danno dell’Europa), nel secondo caso… un presunto pretesto (la presunta Cospirazione CIA delle Twin Towers 11 Settembre 2001 imputabile alla famiglia BUSH) di invasione militare alla conquista di riserve petrolifere della ex Persia (IRAQ)…sempre a danno dell’Europa…

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    SI CONSIGLIA LA LETTURA DELL’ARTICOLO SOTTO LINKATO (DEL 2016 MA ANCORA ATTUALISSIMO)

    http://www.ilcielosumilano.it/2016/11/16/milano-quartieri-fantasma-palazzi-nuovi-mai-abitati/

    Il contenuto risale a fine 2016 periodo nel quale la speculazione edilizia di Milano era al massimo livello. Rispetto a 5 anni fa solo una delle 4 torri di Milano Barona Viale Richard-Lodovico il Moro ex Richard Ginori, è stata oggetto di “recladding” (con inevitabile effetto “scarpa e ciabatte”). Nulla è cambiato e nuovi Masterplan avanzano in modo aggressivo come quello dell’ex Scalo di Porta Romana.

    Si ricorda nuovamente che i Masterplan City Life e Porta Nuova-Garibaldi non nacquero per esigenze logistiche di multinazionali, banche, assicurazioni, uomini d’affari alla ricerca di appartamenti di lusso a Milano… tali progetti furono arbiitrari, creati dal nulla per fare circolare molto denaro… in un periodo che annovera ben 3 recessioni globali (2001-04; 2008-11; 2020 oggi…).

    Giova ricordare che lo tsunami palazzinaro di Silvio Berlusconi, Roberto Formigoni, Albertini, Moratti, Boeri, Pisapia e Sala… ha favorito (con errori urbanistici da processo giudiziario) ROMA e la RAI medesima di ROMA.

    Berlusconi ambiva, sin dai primi anni ’80, a depotenziare il ruolo di industria televisiva della RAI degli ex Studi della Fiera di Milano.

    Col Masterplan City-Life, il “Generalissimo” Silvio Berlusconi (Re dei Legittimi impedimenti per immininente decesso, come di recente nuovamente verificatosi col PM Siciliano…) ha sfrattato la RAI nei capannoni decrepiti di Via Mecenate…

    fonte Wikiwand
    fonte Wikiwand. (piu’ che studi di produzione televisiva sembrano stage e Uffici Casting …per aspiranti fotomodelle…)

    … del resto gli errori del progetto Porta Nuova-Garibaldi… consistono anche nel non aver confinato la costruzione di torri all’interno del perimetro dell’ex Fiera Milano City sino ad edificare verso i confini ex Portello e Montestella (è previsto un secondo trasferimento verso l’ex area Portello entro il 2025 con tanto di vanti e meriti della Lega di Salvini… tuttavia il tutto nacque con lo smantellamento della ex Fiera sin dal 2008…).

    Ancora una volta gli alleati storici di Berlusconi (Lega e Lega Salvini) raccontano menzogne… gli studi di produzione RAI di Milano Fiera vennero smantellati e demoliti a partire dal 2007 offrendo ampia opportunita’ di monopolio territoriale a Mediaset https://it.wikipedia.org/wiki/Centro_di_produzione_Rai_di_Milano )

    Se si fosse costruito solo in quell’area (concependo una citta’ dell’innovazione come Parigi fece con la Dèfense) … vi sarebbe stato posto anche per un rinnovato centro di produzione RAI Milano… al suo posto abbiamo, invece, la sede del Milan…

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    Piazza Duca d'Aosta, 1958 circa, una delle poche immagini che ritraggono Grattacielo Pirelli e Torre Galfa in stato di cantiere in costruzione. Siamo all'inizio di un breve quanto effimero "boom economico" limitato al solo Nord Italia, prevalentemente Torino, Ivrea, Milano, Sesto San Giovanni, Brescia, Genova e l'Emilia manifatturiera. I ritmi e metodi di crescita economica erano del tutto identici a quelli della Cina degli ultimi 20 anni... dove 10.000 morti per lavoro a semestre... errano considerati fisiologici ed ineluttabili... in realta' il "Miracolo economico" piu' che manifestarsi negli anni 1958-62... ebbe semplice manifestazione sociale soprattutto con la diffusione dell'automobile e la possibilità di beneficiare di carburanti derivati dal petrolio a prezzi conveninenti e senza razionamenti... ovvero anche grazie alla politica energetica e petrolifera dell'ENI-AGIP-SNAM di Enrico Mattei, ucciso in un attentato aereo (Bascape') il 27 Ottobre 1962 (esecutore Cosa Nostra e Servizi Segreti Italoamericani... corresponsabile anche la Francia con le sue ex politiche colonialistiche negli Stati Nord Africani dove si estraeva petrolio. Anche la Gran Bretagna ebbe un possibile ruolo nella vicenda... di fatto il "Boom economico" si interruppe dal 1963 immediatamente dopo la morte di Mattei).
    Piazza Duca d’Aosta, 1958 circa, una delle poche immagini che ritraggono Grattacielo Pirelli e Torre Galfa in stato di cantiere in avanzamento. Siamo all’inizio di un breve quanto effimero “boom economico” limitato al solo Nord Italia, prevalentemente Torino, Ivrea, Milano (per un lungo periodo, ormai passato, eletta come Traino dell’economia Nazionale e “Capitale Morale”), Sesto San Giovanni, Brescia, Genova e l’Emilia manifatturiera. I ritmi e metodi di crescita economica erano del tutto identici a quelli della Cina degli ultimi 20 anni… dove 10.000 morti per lavoro a semestre… errano considerati fisiologici ed ineluttabili… in realta’ il “Miracolo economico” piu’ che concretizzarsi negli anni 1958-62… ebbe semplice manifestazione sociale soprattutto con la diffusione dell’automobile e la possibilità di beneficiare di carburanti derivati dal petrolio a prezzi conveninenti e senza razionamenti… ovvero anche grazie alla politica energetica e petrolifera dell’ENI-AGIP-SNAM di Enrico Mattei, ucciso in un attentato aereo (Bascape’) il 27 Ottobre 1962 (esecutore Cosa Nostra e Servizi Segreti Italoamericani e Britannici… corresponsabile anche la Francia con le sue ex politiche colonialistiche negli Stati Nord Africani dove si estraeva petrolio. Anche la Gran Bretagna ebbe un possibile ruolo nella vicenda… di fatto il “Boom economico” si interruppe dal 1963 immediatamente dopo la morte di Mattei).
    Quartiere di Baggio,1963, Via Anselmo da Baggio.
    Quartiere di Baggio,1963. Via Anselmo da Baggio, la Biblioteca Civica appena inaugurata, l’ex Cascina Monastero.

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    RESIDENCE INPS DI CORSO DI PORTA ROMANA…

    Edificato nel lontano 1967 (anno presunto dell’immagine soprastante) da 54 anni utilizzato come soluzione di locazione (presumibilmente dipendenti INPS, forse anche Agenzia delle Entrate) temporanea a prezzi estranei al “libero mercato” totalmente inaccessibile per via dei costi mensili di locazione, mediamente 2.000 euro mensili nelle perferie, tra i 3.000 e 5.000 euro nei quartieri intermedi…

    E’ evidente che la palazzina sia da tempo priva di un progetto di ristrutturazione, sia interna che esterna… e’ altrettanto evidente che lo stile architettonico sia obsoleto… pare che gli appartamenti siano affittati a prezzi ultraribassati (tra 100 e 200 euro mensili)… anche per lo stato di scarsa manutenzione in cui verserebbero…come ulteriomente evidente che la locazione non sia mediata da Agenzie Immobiliari ma “inter-nos” tra INPS delle sedi territoriali di Milano e il personale che vi lavorerebbe.

    Non si vogliono prendere le difese di tale Ente dominato da lunga tradizione di raccomandazioni e clientelismo… ivi disservizi , anche mangerie…e anche arretratezza…tuttavia non si comprendono articoli di lamentela recentemente apparsi nei noti blog e siti dove (in alcuni di essi) si inneggia alla speculazione immobiliare per una Milano sempre piu’ riciclona, Radical-Chic, Milano Citta’ Stato, Milano Federale, Milano Divina, Milano Città Eterna, Milano l’ombelico del Mondo… traino dell’economia Mondiale… (su quest’ultimo aspetto ci sarebbe molto da discutere). In tali pseudo articoli si invoca lo schifo dovuto ad immobili affittati a “straccioni” per 100 euro mensili… in pieno centro…e lo schifo urbanistico medesimo di tale palazzina descritta come avente Bocche di lupo e inferriate al posto delle finestre… se ne chiede la demolizione in quanto nella Milano Radical Chic firmata Berlusconi-Albertini-Moratti-Pisapia-Boeri-Sala… solo persone sublimi vi dovrebbero risiedere, anche in locazione, per canoni mensili non inferiori ai 10-15.000 euro …

    Consiglio, da amico, a tali geni incompresi… di confidarsi con un buon medico…

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    Via Gattamelata e Viale Teodorico, anni '60.
    Via Gattamelata e Viale Teodorico, fine anni ’60.
    Quartiere Adriano verso il confine di Sesto San Giovanni, Via Carlo Marx e Via F.lli di Dio (1979 circa).
    Quartiere Adriano verso il confine di Sesto San Giovanni, Via Carlo Marx e Via F.lli di Dio (1979 circa).

    Tra Porta Vittoria e Porta Romana, vecchio Ortomercato (lungo Corso XXII Marzo), anno 1965 di imminente trasferimento del vecchio Ortomercato in Via Cesare Lombroso. L’immagine ritrae gli ultimi mesi di attivita’ del cosiddetto “nuovo Verziere” definitivamente traslocato in Via C. Lombroso dal 1965. Carretto a traino manuale di rivenditore al dettaglio di prodotti d’ortofrutta.

    Viale Elvezia angolo Via Canonica (1958/'72). Fotomontaggio (foto composizione) di una torre "gemella " (in realta' lo stile differiva tra i due progetti) a quella edificata verso la seconda meta' degli anni '50 verso il lato sud-occidentale del Parco Sempione (scalo Cadorna FNM) all'angolo tra via Giuseppe Revere e Viale Pietro e Maria Curie. Il progetto prevedeva un supercondominio di circa 20 piani che andasse a colmare un'assimetria urbanistica generata dalla torre condominiale di Via Revere. Il masterplan venne "cassato" dalla Soprintendenza Lombarda del Monumento. Al suo posto, sorge, dal 1972 circa, un plesso condominiale realizzato sempre dallo staff di architetti Gnecchi-Ruscone Francesco; Gentili Tedeschi Eugenio. (fonte storica e fotografica sito lomardiabeniculturali)
    Viale Elvezia angolo Via Canonica (1958/’72). Fotomontaggio (foto composizione) di una torre “gemella ” (in realta’ lo stile differiva tra i due progetti) a quella edificata verso la seconda meta’ degli anni ’50 verso il lato sud-occidentale del Parco Sempione (scalo Cadorna FNM) all’angolo tra via Giuseppe Revere e Viale Pietro e Maria Curie. Il progetto prevedeva un supercondominio di circa 20 piani che andasse a colmare un’asimmetria urbanistica generata dalla torre condominiale di Via Revere. Il masterplan venne “cassato” dalla Soprintendenza Lombarda del Monumento. Al suo posto, sorge, dal 1972 circa, un plesso condominiale di 6 piani piu’ solaio (in attico), realizzato sempre dallo staff di architetti Gnecchi-Ruscone Francesco; Gentili Tedeschi Eugenio. (fonte storica e fotografica sito lombardiabeniculturali)
    Viale Elvezia 18, immagine contemporanea.
    Viale Elvezia 18, immagine contemporanea. Progetto rivisitato 1958-’72 architetti Gnecchi-Ruscone Francesco; Gentili Tedeschi Eugenio.
    Cinema Excelcior, Galleria del Corso, 1972, Prima Visione del Film: Ultimo Tango a Parigi. Archivio La Notte.
    Cinema Excelcior, Galleria del Corso, 1972. Prima Visione del Film: Ultimo Tango a Parigi. Archivio La Notte.
    Piazzale Loreto, Via Andrea Costa, Via Nicola Antonio Porpora, anni ’80.
    Chiesa Rossa, 1973, Via dei Missaglia, Via Pietro Boifava, Via S. Teresa, apertura Grande Magazzino Standa Montedison.
    Chiesa Rossa, 1973, Via dei Missaglia, Via Pietro Boifava, Via S. Teresa, apertura Grande Magazzino Standa-Montedison.

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    L’immagine sottostante venne pubblicata lo scorso Venerdi’ 4 Giugno 2021 (leggere con attenzione la didascalia)

    AVVERTENZA: Si pubblica questa immagine (fonte sovraimpressa) dopo una verifica di ricerca per immagine (Google e Bing) con esito apparentemente negativo. Tuttavia non si esclude che questa fotografia sia stata, in passato, postata da Milano Sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity. Se questa immagine ce la ritroviamo in tali forum significa che ne ignoravano l'esistenza... altrimenti è gia' stata oggetto di monopolio... Siamo in corrispondenza di Viale Liguria (sulla destra Viale Romolo) verso Viale Cassala, anno possibile della ripresa 1955 circa (il fotografo ha posteggiato la sua auto lungo il Viale, la Fiat 1100/103 S2, tale modello venne prodotto verso il 1955). La vettura filoviaria Linea 91 è molto simile ad una Alfa Romeo 140 AF-SIAI-CGE serie ATM 452-456, prodotte nel 1949 (tuttavia è assente la ghiera frontale del marchio ALFA ROMEO... altra variante è la colorazione verde ministeriale omogonea della parte inferiore della carrozzeria frontale, in genere per queste vetture era bicolore anche nella parte inferiore). Comunque l'anno è prossimo al 1955.
    AVVERTENZA: Si pubblica questa immagine (fonte sovraimpressa) dopo una verifica di ricerca per immagine (Google e Bing) con esito apparentemente negativo. Tuttavia non si esclude che questa fotografia sia stata, in passato, postata da Milano Sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity. Se questa immagine ce la ritroviamo in tali forum significa che ne ignoravano l’esistenza… altrimenti è gia’ stata oggetto di monopolio… Siamo in corrispondenza di Viale Liguria (sulla destra Viale Romolo) verso Viale Cassala, anno possibile della ripresa 1955 circa (il fotografo ha posteggiato la sua auto lungo il Viale, la Fiat 1100/103 S2, tale modello venne prodotto verso il 1955). La vettura filoviaria Linea 91 è molto simile ad una Alfa Romeo 140 AF-SIAI-CGE serie ATM 452-456, prodotte nel 1949 (tuttavia è assente la ghiera frontale del marchio ALFA ROMEO… altra variante è la colorazione verde ministeriale omogonea della parte inferiore della carrozzeria frontale, in genere per queste vetture era bicolore anche nella parte inferiore). Comunque l’anno è prossimo al 1955.

    infatti… @pinomaiuli e @Milanomaniac60 (si consideri, inoltre, che su 400 multiaccount dichiarati le utenze corrispondenti a persone reali non supererebbero le 3 …) non hanno tardato a utilizzare le immagini provenienti da ebay.it per popolare il forum

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5608

    con falsa mancata identificazione del luogo, ulteriormente falsamente localizzate da @Milanomaniac60 (Da Milano alla Barona Facebook ma anche Milano Sparita e da ricordare Facebook e altre centinaia di pagine fbook e siti civetta…)

    Ora… le uniche ipotesi plausibili sono le seguenti:

    Tali personaggi (azionariato Facebook gestito all’origine da Forza Italia e Lega e successivamente anche PD) ignoravano l’esistenza di tali immagini (provenienti da raccolte private intestate ad uno studio fotografico non piu’ esistente) oppure, come apparirebbe dalla cronologia dei fatti, su ebay sono finite in vendita raccolte private ICharta… tuttavia sarebbe logico chiedersi chi si cela dietro tali raccolte private… loro ? (vedasi anche Raccolte Civiche Comune di Milano… delle quali notiamo la totale assenza in web come “fotografieincomune.comune.milano.it e l’intasamento di immagini da Raccolte Civiche nelle pagine facebook elencate , inclusi i forum sempre sopra elencati.). La seconda ipotesi (raccolte che finiscono , in copia o originale, in vendita…) , in apparenza, apparirebbe la piu’ plausibile non essendo indicizzate, tali immagini, nei motori Bing e Google, ergo il recuperare la sottopagina che le conterrebbe … in un sito contenitore di decine e decine di migliaia di immagini… e’ impresa ardua, decisamente improbabile come da diversi anni, ormai, si ipotizza…

    L’immagine sopra proposta (Venerdi’ 4 Giugno ’21) è parte delle mancanti immagini di Viale Liguria-Viale Romolo riprese intorno al 1955 (confine Ticinese-Barona Moncucco).

    ebay viale liguria anno 1955ebay2 viale liguria anno 1955ebay3 viale liguria anno 1955ebay4 viale liguria anno 1955ebay via crescenzazo 1967

    Corso Europa, 1960 circa.
    Corso Europa, 1960 circa.
    Via Filippo Turati (verso Piazza della Repubblica) ex Largo Donegani (oggi Piazza Stati Uniti d’America), 1967.
    Via Dante, 5 Luglio 1982. Festeggiamenti per la vittoria della partita Italia-Brasile (3 a 2 disputata nello Stadio di Sarria' di Bercellona) che permetteva l'accesso alla finale Italia Germani dell'8 Luglio 1982, con vittoria della Nazionale (Coppa del Mondo) per 3 a 1, partita disputata presso lo Stadio Stadio Santiago Bernabéu di Madrid.
    Via Dante, 5 Luglio 1982. Festeggiamenti per la vittoria della partita Italia-Brasile (3 a 2 a favore della Nazionale, partita disputata nello Stadio di Sarria’ di Bercellona) che permetteva l’accesso alla finale Italia Germania dell’8 Luglio 1982, con vittoria della Nazionale (Coppa del Mondo) per 3 a 1, partita disputata presso lo Stadio Stadio Santiago Bernabéu di Madrid.
    Vigentino, anni '60, immagine archivio La Notte, rapina in Via Ripamonti (vicinanze Via Noto).
    Vigentino, anni ’60, immagine archivio La Notte, rapina in Via Ripamonti (vicinanze Via Noto).
    Stazione Centrale desrta (anni '70-'80) causa sciopero ferrovieri.
    Stazione Centrale deserta (anni ’70) causa sciopero ferrovieri.
    l'immagine sovrastante venne gia' postata nel passato. La si ripropone poiche' a causa di una errata dazione da altra fonte, anche in questo sito venne erroneamente datata nell'anno 1976, mentre si tratterebbe del 1966, dato che la Trattoria Briosca lungo l'Alzaia Naviglio Pavese) chiuse, per sempre , nel 1972.
    l’immagine sovrastante venne gia’ postata nel passato. La si ripropone poiche’ a causa di una errata dazione da altra fonte, anche in questo sito venne erroneamente datata nell’anno 1976, mentre si tratterebbe del 1966, dato che la Trattoria Briosca (lungo l’Alzaia Naviglio Pavese) chiuse, per sempre , nel 1972.

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    ALIQUOTA FISCALE 15% FACEBOOK, GOOGLE, TWITTER (E MICROSOFT).

    I GIORNALOTI ITALIANI DI RAI-MEDIASET-CAIRO EDITORE E TESTATE GIORNALISTICHE NON CI INFORMANO CORRETTAMENTE DELLA PRESUNTA DIRETTIVA COMUNITARIA SULLA TASSAZIONE DEI SOCIAL NET IN ITALIA ED EUROPA.

    TALI TRANSNAZIONALI NON PAGANO LE TASSE EVASE IN EUROPA NEI PARADISI FISCALI. LE TASSE LE PAGANO FORFETTARIAMENTE (IN PRATICA UNA ALIQUOTA SIMILE) NEGLI USA… ESSENDO GOOGLE ITALIA E FACEBOOK ITALIA NON REGISTRATE NELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE E NON AVENDO ALCUN ONERE TRIBUTARIO IN ITALIA…

    QUINDI FACEBOOK, TWITTER, GOOGLE, ETC… PIU’ CHE EVADERE IL FISCO NEGLI USA (REGISTRANDO MARCHI E RAGIONI SOCIALI+CAPITALI SOCIALI NEI PARADISI FISCALI…) MOLTO PIU’ SEMPLICEMENTE SI LIMITANO A PAGARE I TRIBUTI EUROPEI SOTTOCONTABILIZZATI… NEGLI U.S.A.

    SE TALI TRANSNAZIONALI EVADESSERO LE TASSE ANCHE NEGLI U.S.A. , PAGANDO SOLO IN PARADISI FISCALI (VEDASI ESTERNALIZZAZIONI E DELOCALIZZAZIONI TIPO FIAT E MEDIASET) INDEBOLIREBBERO IL PIL USA DEPOTENZIANDO ECONOMICAMENTE LA PRIMA SUPERPOTENZA, SEGUITA DALLA CINA.

    QUINDI LE BALLE CHE FACEBOOK PAGHEREBBE LE TASSE NELLA SOLA IRLANDA… SONO UNICAMENTE BALLE…

    … A PROPOSITO DI FACEBOOK… TRALASCIANDO 3600 INTERDETTI COGNITIVI CHE STANNO SOMMERGENDO DI LIKE L’IMMAGINE SOTTOSTANTE…

    incompetenza storica milano sparita e da ricordareSI EVIDENZIA (ANCHE VERSO TALI INTERDETTI …CHE SENZA TALE PAGINA FBOOK PASSEREBBERO LA GIORNATA A DARE CIBO AI PICCIONI O SU YOUPORN…) CHE IL CINEMA RITRATTO NELLA FOTO, 1980, CINEMA EROS, VIALE MONZA 101, NEL MAGGIO 1983 ANDO’ DISTRUTTO PER UN INCENDIO (6 VITTIME TOTALI).

    https://storiedimenticate.it/rogo-cinema-eros/

    SEMBRA CHE GLI AUTORI DI TALE PAGINA FACEBOOK NON LO SAPPIANO… EPPURE TALE EVENTO E’ REPERIBILE IN RETE DA DECENNI… OLTREMODO GIA’ CITATO ANCHE IN MILANOBARONA DAL 2018 (3 ANNI ).

    CIO’ CHE FA RABBIA NON E’ TANTO LA INCOMPETENZA STORICA DI TALE PAGINA FBOOK (RIPERCOSSA DA ANALOGA IN SKYSCRAPERCITY)… CIO’ CHE LASCIA SGOMENTI E’ L’IGNORANZA DI MIGLIAIA DI “””MILANESI””” (ETA’ MEDIA 82 ANNI CIRCA PER TALE PAGINA) CHE COME SCRISSE UMBERTO ECO… QUANDO PASSAVANO 18 ORE AL BAR, OGNI GIORNO, (PRIMA CHE ARRIVASSE MILANO SPARITA E DA RICORDARE) VENIVANO ZITTITI APPENA APRIVANO BOCCA… OGGI INVECE HANNO SPAZIO E POTERE DI SPROLOQUIO IN TALE SOCIAL…

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    Imbottigliamento latte pastorizzato nella Centrale del Latte di Milano, anni '50.
    Imbottigliamento latte pastorizzato nella Centrale del Latte di Milano, anni ’50.
    Darsena anni '60. lato Viale Gorizia.
    Darsena, anni ’60, lato di Viale Gorizia.
    Immagine del periodico non autorizzato "Mondo Beat", n. 4. Nel 1967 i "militanti"di un gruppo italiano ispirato dalle prime forme di ribellione d'oltreoceano (Beta Generation) si raduno' all'interno di un'area di un'azienda dismessa lungo la Via Ripamonti ,al Vigentino.
    Immagine del periodico… forse “non autorizzato”… “Mondo Beat”, n. 4. Nel 1967 i “militanti” di un gruppo italiano ispirato dalle prime forme di ribellione anti capitalista ed anti imperialista d’oltreoceano (Beat Generation) si raduno’ all’interno di un’areai lungo la Via Ripamonti , al Vigentino, nelle vicinanze della Roggia Vettabbia. Approfondimenti storiografici: https://storicamente.org/sessantotto-casilio_link9
    Porta Vittoria, Marzo 1967, sciopero della fame contestatori "Beat Generation" (nella omonima Via, sulla destra dell'immagine, esisteva in tale periodo un luogo di ritrovo denominato "La cava"). fonte storiografica https://it.wikipedia.org/wiki/Beat_Generation
    Porta Vittoria, Febbraio/Marzo 1967, sciopero della fame contestatori “Beat Generation” (nella omonima Via, sulla destra dell’immagine, esisteva in tale periodo , un luogo di ritrovo di tale gruppo di contestatori, denominato “La cava”, redazione del periodico “Mondo Beat”). Fonte storiografica https://it.wikipedia.org/wiki/Beat_Generation
    Stabilimenti Autobianchi , linea di assemblaggio della Lambretta, anni '60.
    Stabilimenti Autobianchi , linea di assemblaggio della Lambretta, anni ’60.
    AVVERTENZA: Si pubblica questa immagine (fonte sovraimpressa) dopo una verifica di ricerca per immagine (Google e Bing) con esito apparentemente negativo. Tuttavia non si esclude che questa fotografia sia stata, in passato, postata da Milano Sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity. Se questa immagine ce la ritroviamo in tali forum significa che ne ignoravano l'esistenza... altrimenti è gia' stata oggetto di monopolio... Siamo in corrispondenza di Viale Liguria (sulla destra Viale Romolo) verso Viale Cassala, anno possibile della ripresa 1955 circa (il fotografo ha posteggiato la sua auto lungo il Viale, la Fiat 1100/103 S2, tale modello venne prodotto verso il 1955). La vettura filoviaria Linea 91 è molto simile ad una Alfa Romeo 140 AF-SIAI-CGE serie ATM 452-456, prodotte nel 1949 (tuttavia è assente la ghiera frontale del marchio ALFA ROMEO... altra variante è la colorazione verde ministeriale omogonea della parte inferiore della carrozzeria frontale, in genere per queste vetture era bicolore anche nella parte inferiore). Comunque l'anno è prossimo al 1955.
    AVVERTENZA: Si pubblica questa immagine (fonte sovraimpressa) dopo una verifica di ricerca per immagine (Google e Bing) con esito apparentemente negativo. Tuttavia non si esclude che questa fotografia possa essere stata, in passato, oggetto di pubblicazione da Milano Sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity. Se questa immagine ce la ritroviamo in tali forum… nell’arco di qualche ora o giorno massimo… significa che ne ignoravano l’esistenza… altrimenti è gia’ stata oggetto di monopolio… Siamo in corrispondenza di Viale Liguria (sulla destra Viale Romolo) verso Viale Cassala, anno possibile della ripresa 1955 circa (il fotografo ha posteggiato la sua auto lungo il Viale, la Fiat 1100/103 S2, priva di conducente, tale modello venne prodotto verso il 1955). La vettura filoviaria ritratta , Linea 91, è molto simile ad una Alfa Romeo 140 AF-SIAI-CGE serie 452-456, prodotte nel 1949 (tuttavia è assente la ghiera frontale del marchio ALFA ROMEO… altra variante è la colorazione verde ministeriale omogonea della parte inferiore della carrozzeria frontale, in genere per queste vetture era bicolore anche nella parte inferiore). Comunque l’anno è prossimo al 1955.

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    A Milano Gio Ponti (la sua storia di designer e architetto) conta (per Soprintendenza e amministratori) meno di un tombino di ghisa…

    Tra Monforte a Acquabella, Casa Marmont di Gio Ponti, Piazza Ermete Novelli angolo Via Gustavo Modena, 1936/37 circa.

    … come sopra accennato, Milano, per molti aspetti, tutela meno il patrimonio architettonico di quanto farebbe la stessa città di Roma con il quartiere EUR.

    Un esempio recente lo troviamo nell’immagine sottostante, Barona-Moncucco…

    savoia assicurazioni gio ponti 6-5-21
    Ex Palazzo Savoia Assicurazioni di Gio Ponti (1971), Via San Vigilio angolo Viale Famagosta.

    Questo articolo doveva essere postato entro lo scorso 7 Maggio 2021 ma a causa della concomitante pubblicazione di un articolo dedicato allo stesso edificio da parte di urbanfile.blog (un altro genio incompreso come Milano Sparita Skyscrapercity, in sinergia profonda con la medesima)… e’ slittato tutto di un mese…

    Il fatto, in quanto tale, non interessa a nessuno… nel succitato urbanfile.blog (dove autore e commenti sono, si sospetta, prevalentemente della stessa persona… come avviene da quasi 20 anni anche con Milano Sparita SSC) un autocommento evidenzia che le piastrelle (presumibilmente di Klinker) verde marino… di Gio Ponti sarebbero sparite (se la cosa fosse accaduta al Palazzo di Via Andrea Doria-Caiazzo… non sarebbe passata inosservata) . Ora non e’ dato sapere se saranno ri-posate (ovviamente nuove, impossibile recuperare quanto rimosso) o sostituite da altro materiale da facciata… comunque è emblematico di come la città di Milano ed i suoi amministratori e Soprintendenza… se ne fottano di falsi restauri mascherati, in realta’, da vere e proprie ristrutturazioni con aggiunta di solai…

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    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5604

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5605

    IN 24 ORE 50 IMMAGINI POSTATE, CIRCA 100 COMMENTI DA BAR (UMBERTO ECO, NEL 2011, DISSE CHE FORUM E SOCIAL DANNO SPAZIO A PERSONE CHE NEI BAR VERREBBERO APOSTROFATE CON FRASI “…MA STAI ZITTO CHE E’ MEGLIO…”… INFATTI SIA PER MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY CHE FACEBOOK … DAVANTI A 200 MULTIACCOUNT GESTITI, OGNI GIORNO DA 3 PERSONE FISICHE …MASSIMO… ASSISTIAMO PROPRIO A QUEL FENOMENO CHE E’ ALLA BASE, OLTREMODO, DELL’ESISTENZA DI “INFLUENCER” FACEBOOK (MELONI E SALVINI) CHE NONOSTANTE QUOTIDIANE SCIOCCHEZZE SCRITTE VANTANO LA POPOLAZIONE ITALIANA (60 MILIONI) MOLTIPLICATA PER 100… DI FOLLOWER, “INFLUENCER” CHE NON SAPREBBERO FARE DI MEGLIO … AUTOELETTI CANDIDATI PREMIER !!! (IMMAGINATEVI SE CHIARA FERRAGNI, REGINA DEI SOCIAL DIVENTASSE PREMIER DEL GOVERNO ITALIANO… !!!).

    INTERNET E ZUCKERBERG, TRA CIRCA UN SECOLO, AVRANNO UNA COLLOCAZIONE STORICA AL PARI DI QUELLA CHE EBBERO LA BOMBA ATOMICA, MUSSOLINI ED HITLER… L’APOCALISSE DEL GENERE UMANO…E GIA’ CI SIAMO DENTRO SINO AL COLLO…

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    Scalo ferroviario delle Varesine (Stazione di Porta Nuova), 1958. Il soggetto rotratto è il pittore Guido Strazza.
    Scalo ferroviario delle Varesine (ex Stazione di Porta Nuova), 1958. Il soggetto ritratto è il pittore Guido Strazza.
    Milano, Novembre 1979, prima pagina del quotidiano pomeridiano "La Notte" fondato nel 1952 da Carlo Pesenti. La testata, che nella sola rivendita della città di Milano vantava tirature di 250.000 copie, dopo circa 25 anni di successo in termini di vendita e lettura ... dovette affrontare un lento declino avviatosi verso la fine degli anni '70, pare, in coincidenza con l'avvento delle televisioni commerciali private che distolsero molti lettori di tale quotidiano dalle letture serali. Non sono chiare e certificate le motivazioni di una lenta ma inesorabile disaffezione (sensiibile soprattutto dopo la seconda meta' degli anni '80) a tale quotidiano... le interpretazioni ufficiali parlano di un pendolarismo "milanese" sempre più distratto da un traffico caotico e mezzi pubblici sempre piu' affolati, tali da rendere difficile una lettura confortevole dal rientro della giornata lavorativa (e treni per i lettori che non risiedevano a Milano) ... qualunque fosse la causa, il quotidiano, dopo essere stato rilevato, nel 1984, dal Gruppo Rusconi, chiuse definitivamente i battenti nel 1995. Forse, nel lento declino di tale testata vi sarebbe, anche, l'adozione di titoli di testata un po' troppo enfatizzati rispetto ai contenuti di cronaca reali... quasi a ricercare una sorta di "scoop" giornalistico forzato che determino' una progressiva disaffezione alla testata.
    Milano, Novembre 1979, prima pagina del quotidiano pomeridiano “La Notte” fondato nel 1952 da Carlo Pesenti. La testata, che nella sola rivendita della città di Milano vantava tirature di 250.000 copie, dopo circa 25 anni di successo in termini di vendita e lettura … dovette affrontare un lento declino avviatosi sin dalla fine degli anni ’70, pare, in coincidenza con l’avvento delle televisioni commerciali private che distolsero molti lettori di tale quotidiano dalle letture serali. Non sono chiare e certificate le motivazioni di una lenta ma inesorabile disaffezione (sensiibile soprattutto dopo la seconda meta’ degli anni ’80) a tale quotidiano… le interpretazioni ufficiali parlano di un pendolarismo “milanese” sempre più distratto da un traffico caotico e mezzi pubblici sempre piu’ affollati, tali da rendere difficile una lettura confortevole dal rientro della giornata lavorativa (e treni per i lettori che non risiedevano a Milano) … qualunque fosse la causa, il quotidiano, dopo essere stato rilevato, nel 1984, dal Gruppo Rusconi, chiuse definitivamente i battenti nel 1995. Forse, nel lento declino di tale testata vi sarebbe, anche, l’adozione di titoli di testata un po’ troppo enfatizzati rispetto ai contenuti di cronaca reali… quasi a ricercare una sorta di “scoop” giornalistico forzato che determino’ una progressiva disaffezione alla testata. Approfondimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/La_Notte_(quotidiano)

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    L’immagine sottostante venne postata quasi 5 anni fa (Agosto 2016) nell’articolo https://milanobarona.altervista.org/2016/07/31/milanobarona/

    Palazzo Savoia Assicurazioni, via San Vigilio Milano Barona 1971

    Palazzo Savoia Assicurazioni, Viale Famagosta angolo via San Vigilio Milano Barona 1971 (Gio Ponti). Questo plesso direzionale divenne oggetto di ispirazione per una biblioteca metropolitana della Città di Denver (Colorado US), sempre ad opera di Gio Ponti. (inserimento Agosto 2016)

    La stessa immagine con didascalia similare, ulterioremente copiata da wikipedia …venne ripresa dalla pagina facebook sottostante

    da milano alla barona savoia assicurazioni

    … considerando che tale pagina preesisteva da circa 4 anni… e considerando che la medesima non fece mai cenno di questo edificio esistente nel Quartiere Barona da 50 anni…. l’unica conclusione possibile che si potrebbe formulare è l’evidente non conoscenza della presenza di edifici ad uso uffici progettati dal noto architetto e designer nel quartiere del quale qualcuno avrebbe sempre ambito ad assumerne (in delega di Milano Sparita Skyscrapercity) una forma assoluta di prelazione storica ed editoriale… pur ignorandone molti aspetti e particolari storici… Anche in questo caso possiamo trarre le note considerazioni di arroganza e monopolio che sono tipiche di tale forum e di circa 200 pagine facebook e forum, blog e web, come quella di cui sopra… business derivati da tale “sodalizio” (a danno di siti internet alternativi… come questo).

    Piazza Cordusio, 1956 circa.
    Piazza Cordusio, 1956 circa.
    Viale Monte Ceneri angolo Via Grigna, 1964 circa, abbattimento platani dello spartitraffico (parterre) per la realizzazione del cavalcavia di Viale Serra e Viale Monteceneri.
    Viale Monte Ceneri angolo Via Grigna, 1964 circa, abbattimento platani dello spartitraffico (parterre) centrale del Viale per la realizzazione del cavalcavia di Viale Serra e Viale Monteceneri.
    Baggio (Vecchia), anni '60, Via Maffeo Bagarotti all'incrocio con Via Benozzo Gozzoli.
    Baggio (Vecchia), anni ’60, Via Maffeo Bagarotti all’incrocio con Via Benozzo Gozzoli.
    Pubblicità Lambretta Innocenti, anni '60.
    Pubblicità Lambretta Innocenti, anni ’60.

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    (ARTICOLO SCONSIGLIATO AI MILIONI DI UTENTI FACEBOOK SOVRANISTI (REPUBBLICHINI-PRESIDENZIALISTI MODELLO F.LLI D’ITALIA, FORZA ITALIA,LEGA) CHE POPOLANO E AMMIRANO MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK… CHE POSTA FALSE CELEBRAZIONI REPUBBLICANE PER DARE SPAZIO E VOCE A COMMENTI REPUBBLICHINO-PRESIDENZIALISTI…)

    75° ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA…(DELLE BANANE ?)

    SIAMO SICURI CHE L’ATTUALE SCENARIO POLITICO E PARLAMENTARE ITALIANO , INCLUSO QUELLO AVVICENDATOSI DAL 1994 AD OGGI, RIFLETTA ED APPLICHI I VERI PRINCIPI DELLA COSTITUENTE ED I VALORI DI DEMOCRAZIA, DIRITTO AL LAVORO STABILE E GARANTITO, VALORI CONQUISTATI ANCHE CON LA LIBERAZIONE DEL 25 APRILE ?

    SORGONO DUBBI… SOPRATTUTTO PER LE “CRONOLOOGIE” AVVENUTE CON LA LOGGIA MASSONICA P2, STRAGI DI STATO, STRAGI MAFIOSE DEI SERVIZI SEGRETI DI STATO E DI NOTI IMPRENDITORI…DEL 92,93, GOVERNI STILE SUD AMERICANO (OVVERO GOVERNI STILE BRASILE, PERU’, CON PREMIER RICCHI A CAPO DI PAESI POVERI E IMPOVERITI COME I GOVERNI DI BERLUSCONI + ALLEATI E GOVERNI PD + ATTUALI).

    NEL 2009, ALL’ESTERO, L’ITALIA VENIVA PERCEPITA COME NELLA IMMAGINE SOTTOSTANTE (FONTE WIKIPEDIA)

    Manifestazione contro Berlusconi durante la sua visita ad Amsterdam (2009) FONTE: BIOGRAFIA DI BERLUSCONI SU WIKIPEDIA

    OVVERO DI UNA DITTATURA (STILE LATINO AMERICANO) CHE MINAVA LE RESTANTI E CONFINANTI DEMOCRAZIE EUROPEE…(COME DI FATTO AVVENNE TRAMITE FACEBOOK ED ANCHE YAHOO ANSWERS)

    BERLUSCONI E’ NATO A MILANO, ISOLA GARIBALDI, DAL PADRE LUIGI… SCRIVERNE FA PARTE DELLA STORIA DI MILANO, PASSATA E CONTEMPORANEA… NON SONO ARGOMENTI FUORI TEMA…

    IN POCHI ANNI… COSA FECE CAMBIARE IDEA ALLE SOCIETA’ SOCIALDEMOCRATICHE EUROPEE ?

    FACEBOOK !!! (GOVERNI SOVRANISTI DI DESTRA CHE NON RINNEGANO FASCISMO E NAZISMO, COME AVVIENE IN OLANDA, POLONIA, UNGHERIA)… DICIAMO CHE TALI GOVERNI “SOVRANISTI” (FINANZIATI SOTTO BANCO DA TRUMP MA ANCHE DALLA CIA) HANNO IMPARATO LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE POLITICA DALLE DESTRE ITALIANE INSORTE SIN DAL 1994…

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    LATRINE VINTAGE DI UNA MILANO NON SPARITA…

    tempo fa, in questo sito, si scrisse che sino agli anni ’60 del 1900 i palazzi di Milano… edificati con negozi che si affacciavano sulle vie …si distinguevano per negozi privi di sanitari e anche lavandini… gli esercenti dovevano utilizzare una turca, in comune, da cortile …parte delle proprieta’ comuni del condominio. Per tale ragione i clienti di bar e ristoranti non potevano beneficiare di “toelette”… in alternativa potevano ricorrere ai vespasiani delle pubbliche vie. Tali criteri edilizi furono applicati sino alla fine degli anni ’60… come nel caso della latrina condominiale (Porta Nuova) ritratta nell’immagine sottostante

    Latrine di Porta Nuova.
    Latrine di Porta Nuova, foto contemporanea, sanitari originali dei primi anni ’50 del 900.

    La latrina condominiale sopra ritratta è stata acquisita da TripAdvisor… siamo a poche centinaia di metri dagli “chicchissimi” grattacieli di Torre Solaria, Bosco Verticale, Unicredit, Unipol, Melchiorre Gioia 22… Diamond Tower…etc… tali torri semivuote sono la roccaforte della Milano radical chic (ben rappresentata a destra come a centro”sinistra”) che vuole strade giardino tra una torre e l’altra con vertenze sindacali (le varie Generali, BNP, Allianz, etc…) perche’ si immettano fragranze di bosco nei sistemi di climatizzazione di tali torri e si possa beneficiare di fitness e palestre in orari di “smart-working” (termine che i giornaloti italiani confusero con telelavoro… si tratta di due cose che tra loro non hanno relazione…).

    Forse c’è qualche cosa che non funziona nellla Milano Verticale in speculazione edilizia… in odore di ‘ndrangheta…tale latrina, se fosse venduta come vano a se stante, varrebbe circa 90.000 euro… anche in questo caso qualcosa non torna…

    Il capitolato visualizzato è tipico degli anni ’50… e non si tratta di un caso isolato nella falsa Milano in Miracolo Economico…

    Tale sanitario (e capitolato) è tutt’oggi applicato per le celle del Carcere di San Vittore… beh, qualcosa , in 50 anni, e’ migliorato… nei primi anni ’70 in tale Casa Circondariale si utilizzavano i buioli…(rappresentazione parziale nel film sottostante, “Detenuto in attesa di giudizio”…)

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    Tra Porta Nuova e Brera, 1967, cortile Caserma Carabinieri, arresto del rapinatore seriale Pietro Cavallero. Delle rapine della Banda Cavallero il regista Carlo Lizzani produsse un film nel 1968 (Banditi a Milano).
    Tra Porta Nuova e Brera, 1967, cortile Caserma Carabinieri di Via Moscova, arresto del rapinatore seriale Pietro Cavallero. Delle rapine della Banda Cavallero il regista Carlo Lizzani produsse un film nel 1968 (Banditi a Milano).
    Porta Romana, Via Friuli nel 1969. Interno cortile caseggiati popolari, bambini che giocano.
    Milano 1963 circa, luogo non specificato, Ambukatorio Mutualistico all'interno di un appartamento... insomma i precursori della serie cinematografica "IL MEDICO DELLA MUTUA... IL PROFESSOR GUIDO TERSILLI..." di Alberto Sordi... Oggi in Lombardia (ma non solo) la medicina territoriale è stata soffocata dalle riforme sanitarie di Roberto Maroni (ASST)... tuttavia i medici di base, non solo in Lombardia, sono una categoria professionale che da almeno 20 anni ha smesso e dismesso la professione medica per ridursi a operatore di Computer che stampa ricette e impegnative, delegando le diagnosi precoci alla Medicina Privata convenzionata... infatti questi sistemi di "sanita' federale-regionale" sono alla base dell'ecatombe pandemica Covid-19 in Lombardia ma anche, nel suo complesso, nelle restanti Regioni del nord e di tutta la Penisola italiana... infatti la prima variante di Covid-19 nacque in "Padania" tra il Dicembre 2019 e Gennaio 2020... il resto lo fece la privatizzazione di Formigoni e dello stesso Maroni tra il 1994 e il 2018... Ospedali che non funzionano, pochi posti letto per Terapie Intensive e Rianimazione... poche sequenzializzazioni delle varianti del Covid- Si tenga anche presente che in tutta Europa il piano vaccinico venne gestito quasi esclusivamente dai "medici di famiglia" utilizzando email e telefono... solo in Italia si dovette ricorrere ai mega centri vaccinali ed applicazioni informatiche di prenotazione... vedasi anche lo scandalo Lega "ARIA" di qualche mese fa... infatti l'Italia e la Lomardia sono gli unici territori europei dove la profilassi vaccinica Covid non viene gestita dalla Medicina Generale Ambulatoriale... ricorrendo agli SMS per prenotare gli appuntamenti... forse Fontana doveva stringere accordi con Mark Zuckerberg (il Re di Milano Vintage commerciale e speculativa) per attivare una pagina Facebook di prenotazione vaccinale per anziani e categorie fragili... e successivamente tutti gli altri...
    Milano 1963 circa, luogo non specificato, Ambulatorio Mutualistico all’interno di un appartamento… insomma i precursori della serie cinematografica “IL MEDICO DELLA MUTUA… IL PROFESSOR GUIDO TERSILLI…” di Alberto Sordi… Oggi in Lombardia (ma non solo) la medicina territoriale è stata soffocata dalle riforme sanitarie di Roberto Maroni (ASST e Case di riposo)… tuttavia i medici di base, non solo in Lombardia, sono una categoria professionale che da almeno 20 anni ha smesso e dismesso la professione medica per ridursi a operatore di Computer che stampa ricette e impegnative, delegando le diagnosi precoci alla Medicina Privata convenzionata (a Milano vedasi Humanitas e San Raffaele di Berlusconi)… infatti questi sistemi di “sanita” federale-regionale” sono alla base dell’ecatombe pandemica Covid-19 in Lombardia ma anche, nel suo complesso, nelle restanti Regioni del nord e di tutta la Penisola italiana… infatti la prima variante di Covid-19 nacque in “Padania” tra il Dicembre 2019 e Gennaio 2020… il resto lo fece la privatizzazione di Formigoni e dello stesso Maroni tra il 1994 e il 2018… Ospedali che non funzionano, lottizzati da raccomandazioni politiche Lega e FI, pochi posti letto per Terapie Intensive e Rianimazione… poche sequenzializzazioni delle varianti del Covid- Si tenga anche presente che in tutta Europa il piano vaccinico venne gestito quasi esclusivamente dai “medici di famiglia” utilizzando email e telefono… solo in Italia si dovette ricorrere ai mega centri vaccinali ed applicazioni informatiche di prenotazione dal costo di 22 milioni di euro… vedasi anche lo scandalo Lega “ARIA” di qualche mese fa… infatti l’Italia e la Lomardia sono gli unici territori europei dove la profilassi vaccinica Covid non viene gestita dalla Medicina Generale Ambulatoriale… ricorrendo agli SMS ed agli smartphone per prenotare gli appuntamenti… forse Fontana doveva stringere accordi con Mark Zuckerberg (il Re di Milano Vintage commerciale e speculativa firmata Lega, FI e anche PD) per attivare una pagina Facebook di prenotazione vaccinale per anziani e categorie fragili… e successivamente tutti gli altri…

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    E’ NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA ?

    Milano Sparita Skyscrapercity rivendica scoperte storiche da Nobel di Stoccolma… tuttavia effettuando ricerche x immagine (quando funzionano, ovvero al 50% dei casi) si scopre che quando hanno esaurito le raccolte civiche passano al setaccio altri web… (sempre che non si tratti di web sempre gestiti dagli stessi…)…

    …inserendo (in skyscrapercity) immagini apparse in forma piu’ o meno inedita, qualche giorno prima…

    Pagina web apparentemente vincolata da tassativi diritti d'autore (vietata riproduzione parziale o integrale senza autorizzazione), postata meno di due settimane fa.
    Pagina web apparentemente vincolata da tassativi diritti d’autore (vietata riproduzione parziale o integrale senza autorizzazione), postata meno di due settimane fa.

    L’immagine sovrastante, pur se inserita in un web vincolato da diritti d’autore, esiste da molti anni nella Raccolta di Virgilio Carnisio (per tale immagine non e’ dato sapere se esistAno vincoli da copyright….). Sempre tale foto (come da costume) venne gia’ postata da Milano Sparita SSC nel 2018, tale foto poi conflui’ anche in Pinterest… non è dato sapere (google e bing non danno esito positivo) se gia’ postata anche da Milano Sparita e da ricordare Facebook (pagina commerciale… anche se abbinata ad un prodotto editoriale … si evidenzia che il postare immagini non licenziate da copyright genera potenziali violazioni sui diritti d’autore).

    La stessa immagine postata su Milano Sparita Skyscrapercity... quindi quale sarebbe la fonte primaria da dove viene pescata tale immagine ?
    La stessa immagine postata su Milano Sparita Skyscrapercity… quindi quale sarebbe la fonte primaria da dove viene pescata tale immagine ?

    Le normative del copyright italiano autorizzano… senza apparente “licenza” (e solo per una volta) l’uso di immagini vincolate da diritto d’autore per uso editoriale… ma l’uso editoriale comporta che si possa stamparla all’interno di una pagina di un libro… differentemente tale diritto non vale per la pubblicazione della stessa immagine in siti commerciali come Milano Sparita Facebook. Per paradosso il vecchio ed inadeguato ordinamento italiano sui diritti d’autore, in linea teorica, proibirebbe la pubblicazione (in siti web non commerciali come Milanobarona) delle stesse immagini per uso personale (scandalosamente vincolato ad autorizzazione legale del proprietario e/o al pagamento dei diritti d’autore che svincolerebero, SOLO PER UNA VOLTA, la pubblicazione dell’immagine su un sito internet non commerciale e non editoriale…)

    Come evidente, la normativa italiana (non accolta ne’ recepita dalle direttive UE, totalmente differente dalla medesima) favorisce l’abuso editoriale Facebook e ingabbia singoli cittadini che senza fini di lucro condividono testimonianze fotografiche per uso divulgativo amatoriale privo di lucro… in questo scenario caotico e classista, assolutamente non adeguato alla realta’ web degli ultimi 26 anni… alcuni soggetti, a partire da certe pagine Facebook (gestite anche da siti Forum come Skyscrapercity), hanno riempito (per fini di commercio) homepage Facebook e libri abbinati e acquistabili online da tali pagine, di immagini protette da diritti d’autore… mentre coloro che pubblicano per pura condivisione di un bene privato ma diffondibile per bene comune … si troverebbero potenzialmente nella violazione di copyright…

    Sarebbe ora che anche per il web italiano si applicassero le Direttive Europee.

    SE POSTI IN INTERNET IMMAGINI VINCOLATE DA COPYRIGHT E FAI COMMERCIO CON TALI IMMAGINI, SENZA PAGARE LICENZE DI TALI IMMAGINI, VIOLI LEGGI E NORME DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE E DEVI PAGARE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI IMMAGINI POSTATE SENZA LICENZA ALCUNA…

    … SE LO SCENARIO DI CUI SOPRA VENISSE APPLICATO IN ITALIA… VEDREMMO SCOMPARIRE CENTINAIA DI PSEUDOPAGINE FACEBOOK ((E NON SOLO FACEBOOK) SPECIALIZZATE NELLA VENDITA DI LIBRI ONLINE (I COSTI DEI DIRITTI D’AUTORE SUPEREREBBERO QUELLI DEI PROFITTI…) E TUTTO RITORNEREBE COME 20 ANNI FA…

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    Piazza della Scala nel periodo di austerity petrolifera del 1973/'74
    Piazza della Scala nel periodo di austerity petrolifera del 1973/’74
    Tra Porta Vittoria e Porta Romana, Via Pace, contestazione anti autoritarismo scolastico e universitario di alcuni studenti dell'Ente morale scolastico L'Umanitaria.
    Tra Porta Vittoria e Porta Romana, Via Pace (1968/’69 circa), contestazione anti autoritarismo scolastico e universitario di alcuni studenti dell’Ente morale scolastico L’Umanitaria.
    Cinema Aurora Via Paolo Sarpi, primi anni '80 (esercizio sala 1908-2003). biografia http://www.giusepperausa.it/cinema_aurora.html
    Cinema Aurora di Via Paolo Sarpi, primi anni ’80 (esercizio sala 1908-2003).
    storia Sala Cinematografica: http://www.giusepperausa.it/cinema_aurora.html
    Viale Enrico Boezio, vettura ricondizionata serie 5200, doppio sistema di alimentazione elettrica (trolley, in captazione, semipantografo), linea 19.
    Viale Severino Boezio, vettura ricondizionata serie 5200, doppio sistema di alimentazione elettrica (trolley in captazione, semipantografo), linea 19. In evidenza, oltre alla vettura tranviaria, un esemplare di FIAT 128 3P color rosso vermiglio (sulla destra della vettura tranviaria), la seconda vettura FIAT (di tipo “sportivo”), dopo la nota “FIAT 131”, ad essere equipaggiata di fanali bianchi posteriori di retromarcia.
    Venduto Fiat 128 3P 1100 vettura molt. - auto usate in vendita
    Un esemplare di FIAT 128 3P 1100 (berlinetta), prodotta tra il 1975/80, simile a quello presente nell’immagine soprastante.
    Via Paolo Sarpi verso la met degli anni '80. UNA NOTA PER I NOTI MONOPOLISTI DI MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY E FACEBOOK. L'IMMAGINE (FONTE SOVRAIMPRESSA) E' PROTETTA DA COPYRIGHT, SI EVIDENZIA CHE QUALORA, LA SI RITROVASSE, MAGARI PER IL NATALE 2021, SU MILANO SPARITA E DA RICORDARE... SORGEREBBERO SOSPETTI DI VIOLAZIONI DEI DIRITTI D'AUTORE. Indubbiamente anche il postarla in questo sito, senza la "liberatoria" del proprietario... potrebbe teoricamente determinare una violazione dei diritti rivendicabili in Sede Civile... ma la stessa immagine in una pagina commerciale... (considerando anche le Linee Normative UE) come la si potrebbe considerare ? Vedremo cosa accadra' nelle prossime settimane e mesi...
    Via Paolo Sarpi verso i primii anni ’80. UNA NOTA PER I NOTI MONOPOLISTI DI MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY E FACEBOOK. L’IMMAGINE (FONTE SOVRAIMPRESSA) NON SEMBRA ESSERE MAI “PASSATA” (SALVO ERRORI BING E GOOGLE) DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E FACEBOOK… LA MEDESIMA IMMAGINE SAREBBE, OLTREMODO, PROTETTA DA COPYRIGHT. SI EVIDENZIA CHE QUALORA, LA SI RITROVASSE (MAGARI PER IL NATALE 2021 CON INVITO AGLI ACQUISTI LIBRI FACEBOOK SESTA EDIZIONE) SU “MILANO SPARITA E DA RICORDARE”… SORGEREBBERO SOSPETTI DI VIOLAZIONI DEI DIRITTI D’AUTORE. Indubbiamente anche il postarla in questo sito, senza la “liberatoria” del proprietario… potrebbe teoricamente determinare una violazione dei diritti rivendicabili in Sede Civile… (IN QUESTO SITO L’USO è PERSONALE) …ma la stessa immagine in una pagina commerciale… (considerando anche le Linee Normative UE) come la si potrebbe considerare ? IN VIOLAZIONE ? Vedremo cosa accadra’ nelle prossime settimane e mesi…COME GIA’ DETTO, YAHOO ANSWERS HA CHIUSO, QUALCUN’ALTRO DOVREBBE FINIRE ALTRETTANTO…(quanti danni che farebbe la politica Lega, Forza Italia, F.lli d’Italia e PD, di Milano e Lombardia, in rete e nei social… danni ai quali si aggiungerebbero quelli dovuti alla stupidita’ della gente che sostiene tali social e forum, votando, oltremodo, tali forze politiche…ovvero sostenendo e votando quei politici che vorrebbero fotterli) !
    Intersezione tra Corso Sempione e Via Domodossola, 1977. Vettura "1928" serie 1500 parzialmente ricondizionata con doppia alimentazione elettrica, trolley e pantografo. Livrea originale in verde ministeriale .
    Intersezione tra Corso Sempione e Via Domodossola, 1977. Vettura linea 1, “1928” serie 1500 parzialmente ricondizionata con doppia alimentazione elettrica, trolley e pantografo (in utilizzo, nella immagine). Livrea originale in verde ministeriale .
    Piaza Vetra angolo Via Urbano III°, anni '70
    Piazza Vetra angolo Via Urbano III°, anni ’70

    z

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    (OT = Out of theme = breve articolo fuori tematica sito Milanobarona)

    I fulmini abbattono ponti e tranciano funi trainanti di impianti funiviari ?

    NO !

    Ponte Morandi Genova 1967
    Ponte Morandi Genova-Polcevera 1967

    Circolano tesi (dopo 3 anni) sulle presunte effettive cause del crollo del Ponte Morandi… una di queste (pubblicata anche in un sito dedicato alla Milano Vintage da eleggersi (Milano) a Capitale autonoma di se stessa… ) sostiene che uno degli stralli cedette per colpa di un fulmine (circola anche la tesi che un tempo il Morandi fosse equipaggiato di parafulmini… successivamente rimossi….tuttavia non e’ dato sapere…se tale notizia sia attendibile).

    Anche se il 14 Agosto 2018 uno dei piloni portanti fosse stato colpito da un fulmine (era in corso un temporale al momento del crollo), tale evento meteorologico poteva danneggiare solo il rivestimento in Calcestruzzo e Cemento Armato che fungeva da “guaina” al trefolo di stralli in acciaio contenuti nel rivestimento, per l’appunto, di calcestruzzo. Decisamente improbabile che funi d’acciaio si potessero spezzarsi per l’azione di un fulmine …idem per i giunti (eventi che avrebbero , nella peggiore delle ipotesi, rimosso, tramite frantumazione , parte della guaina di rivestimento degli stralli in acciaio… i fulmini possono danneggiare manufatti edili per l’effetto del forte riscaldamento (da ionizzazione) della massa d’aria attraversata dal fulmine… questo genera un fronte d’onda acustico talmente intenso da danneggiare materiali non flessibili e non metallici come anche il calcestruzzo).

    … Quindi gli stralli in acciaio (seppur parzialmente corroso dal tempo e dalla salsedine e da una manutenzione scadente) cedettero per il fulmine ?

    NO!

    (ma tuttavia circola tale ipotesi , soprattutto nel web ed anche all’interno di siti non “cospirazionisti”)

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    Dopo quasi 3 anni… sempre ad un fulmine verrebbe imputata la “tranciatura” del trefolo della fune trainante della ex funivia Alpino-Mottarone …

    Anche in questo caso, considerando che i piloni medesimi fungerebbero da parafulmine… è improbabile che la fune traente, a pochi centimetri dalla “testa fusa” (giunzione a caldo in lega di stagno della fune trainante al cono metallico di giuntura col braccio-carrello della cabina), potesse venire quasi del tutto tranciata per l’effetto di un flusso di cariche elettriche che si sarebbe, invece, distribuito lungo l’intero anello di fune del sistema traente… al posto di concentrarsi solo nel punto di scarica…

    COSA NON DICONO I GIORNALISTI E COSA NON E’ CAPACE, ALLO STATO ATTUALE, DI GESTIRE LA MAGISTRATURA (PONTE MORANDI e MOTTARONE)?

    Che allo stato attuale delle cose, sia per la prima, come per la seconda sciagura, non si conoscono le reali cause all’origine di entrambi gli eventi catatrofici (per la funivia è ovvio che l’esclusione dei freni di cabina sia alla origine del disastro… ma non si comprendono, dopo una settimana, le cause di rottura della fune di trazione).

    Sul ponte Morandi, in questo sito, gia’ si scrisse 3 anni or sono… per il caso della Funivia del Mottarone… l’unica particolarita’ degna di nota è l’obsolescenza dell’impianto (anche in presenza di una manutenzione da “manuale”) e la presunta inadeguata gestione e manutenzione ordinaria. Uno dei punti salienti dei vecchi impianti è costituito dall’abbandono, da molti anni, della tecnica “testa fusa” attualmente sostituita, negli impianti piu’ recenti, da ganasce statiche fissate e regolate da un sistema meccanico che fisserebbe (senza saldature e senza rischio di scivolamento-scorrimento) la fune traente (non piu’ interrotta da saldature di lega di Stagno) al carrello delle cabine funiviarie.

    Altro particolare omesso dai giornalisti:

    Le pulegge motrici (alle quali sono collegate le funi traenti) sono tutte dotate, in tutto il mondo, (sia per impianti obsoleti come recenti) di un sistema di blocco rotazione quando avviene un black-out di corrente e/o per qualsiasi altra anomalia meccanica lungo il sistema di fune traente… (se il motore si arresta… la forza peso della cabina farebbe girare l’indotto del motore elettrico e organi di trasmissione nella direzione opposta alla salita… facendo scivolare fune e la cabina verso il basso, a valle (fenomeno piu’ probabile quando la cabina si troverebbe prossima alla stazione di arrivo, per avere un sistema di trazione in equilibrio, a motore spento, entrambe le cabine di salita e discesa dovrebbero trovarsi alla stessa quota, ragion per la quale tutti i motori di fune traente sono dotati di un freno di emergenza, di blocco rotore e puleggia motrice dispositivo che si attiva quando il motore si arresta durante la manovra di salita e discesa). E’ questo il motivo per il quale all’estero non sono obbligatori i freni indipendenti di blocco carrello (della cabina) della fune portante.

    L’evento di autorottura di una fune traente e/o del cedimento della medesima nel punto di Testa Fusa è, forse, il primo (Mottarone) verificatosi nella storia della trazione funiviaria.

    Le cause ?

    Mah, i recenti aggiornamenti parlano di una vera revisione dell’impianto condotta solo verso il 1998, quando venne ceduto a Comune e Regione Piemonte che sostennero 3 miliardi di Lire per il ripristino dell’impianto (le funi risalgono a tale periodo)… dopo il ripristino si indette una Gara d’appalto nella quale gli enti pubblici restauratori vennero estromessi e la gestione ritornava alla precedente proprietà…si rende anche noto che l’inserimento automatico dei freni di emergenza sul carello della cabina avviene quando vi sarebbero due eventi tra loro distinti: Pare che una ditta esterna ed estromessa dal Bando di Gara, denunciasse che le tecnologie dell’impianto fossero quasi fuori norma…

    Normative italiane troppo blande sulla vita media delle funi in esercizio (ovviamente anche i controlli visuali nei punti di saldatura refrattari ai sistemi di controllo magneto-induttivi, possono generare errori di perizia in fase di controlli periodici, errori piu’ probabili al termine dei 5 anni che separano il rifacimento periodico della “testa fusa”).

    Riassumendo… quali anomalie potrebbero attivare i freni di emergenza cabina?

    Calo tensione elettrica motori di trazione

    Calo tensione meccanica fune portante (slittamenti di velocita’ cabina conseguenti a onde stazionarie lungo la fune e decelerazioni impreviste che inseriscono i freni di emergenza).

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    Morsenchio, 1960 circa, Via Oreste Salomone.
    Piazzale Dateo, 1974 circa.
    Piazzale Dateo, 1974 circa.
    Vigentino, primi anni '90, immagine notturna di Via Gargano, torretta ex Pastificio Automatico Continuo.
    Vigentino, primi anni ’90, immagine notturna (non si tratta di negativo ma di diapositiva forse rielaborata nella scala dei grigi dopo la conversione in Bianco e Nero) di Via Gargano, torretta (da non confondersi con la torre piezometrica in primo piano) dell’ ex Pastificio Automatico Continuo.
    Tra le periferie di Lambrate e Ortica (vicinanze Via Corelli), 1970-71 circa, Viadotto dei Parchi , Tangenziale EST in costruzione.

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    E' fuori discussione che insieme alle home page di Salvini, Meloni e altri personaggi politici populisti italiani, Faceook Italia abbia fatto una fortuna... Milano Sparita Faceook è tra le prime fonti miliardarie di redditi notax (i profitti sono pagato nello Stato di California e agli erari USA)... tuttavia pur essendo nota la massa di pecoroni che alimenta gratis e incoscientemente tale Capitalismo della Sorveglianza... tale massa di inetti dimostra di possedere anche poca memoria... immagine (come ormai quasi tutte quelle apparse in 11 anni) "gia' passata" in tale Home Page decine e decine di volte... ma il Popolo (eta' media 70-95) non ricorda e apprezza con fiumane di like cose gia' viste e riviste,,,
    E’ fuori discussione che insieme alle home page di Salvini, Meloni e altri personaggi politici populisti italiani, Facebook Italia abbia fatto una fortuna miliardaria in Italia… Milano Sparita Facebook è tra le prime fonti miliardarie di redditi no-tax (i profitti generati da un progetto e manifesto politico di Silvio Berlusconi, Albertini, Moratti, Forza Italia-Lega, dirigenza ATM e varie “fondazioni”) sono tassati nello Stato di California e agli erari USA, in Italia, dal 2004 ad oggi, poco piu’ di 100.000 euro di sanzioni Agenzia Entrate…, si e nò il prezzo di un garage nel centro di Milano )… tuttavia pur essendo nota la massa di pecoroni che alimenta gratis e incoscientemente tale Capitalismo della Sorveglianza… tale massa medesima di inetti dimostra di possedere anche poca memoria… immagine (come ormai quasi tutte quelle apparse in 11 anni) “gia’ passata” in tale Home Page decine e decine di volte… ma il Popolo (eta’ media 70-95 anni, Facebook è diventata la piattaforma piu’ “geriatrica” tra i social…) non ricorda e continua ad apprezzre con fiumane di like cose gia’ viste e riviste…ma non ricordate anche per questioni “senili”…

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    Inquadratura fotografica (circa meta' anni '80) identica alla precedente, presenza di barriere da cantiere M3, in aggiunta alla precedente, la presenza del Burghy sotto Palazzo Carminati e insegna pubblicitaria Computer Toshiba (assente in quella dell'82 essendo il "mondo" dei Personal Computer IBM Compatibili apparso verso il 1981...
    Inquadratura fotografica (circa meta’ anni ’80) identica alla precedente, presenza di barriere da cantiere M3 come nella immagine del 1982, in aggiunta alla precedente, la presenza del Burghy sotto Palazzo Carminati (assente nell’82) e insegna pubblicitaria Computer Toshiba (assente in quella dell’82 essendo il “mondo” dei Personal Computer IBM Compatibili apparso verso il 1981…). Si nota, anche, l’insegna della CRI Cassa Risparmio di Torino, una filiale venne aperta nel 1988-89 in Piazza G.S. Ohm alla Barona, presso la base della quarta Torre di Viale Richard (torri Ligresti).
    Insegne Pubblicitarie Piazza Duomo, 1982, album fotografico di turista Giapponese
    Insegne Pubblicitarie Piazza Duomo, 1982, album fotografico di turista Giapponese
    Casoretto-Rottole, tratto iniziale di Via Palmanova negli anni '50. I binari sono della Tranvia Milano-Gorgonzola-Vaprio.
    Casoretto-Rottole, tratto iniziale di Via Palmanova negli anni ’50 (vicinanze Piazza Sire Raul). I binari sono della Tranvia Milano-Gorgonzola-Vaprio.
    28-5-74
    28/5/1974
    Tra Lambrate e Ortica, Milano-Rubattino, Via Riccardo Pitteri , padiglioni stabilimenti Leyland-Innocenti.
    Tra Lambrate e Ortica, Milano-Rubattino nel 1975, Via Riccardo Pitteri , padiglioni stabilimenti Leyland-Innocenti.

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    L’ARGOMENTO DEL VIDEO SOTTOSTANTE E’ INDUBBIAMENTE FUORI TEMA RISPETTO AL CONTENUTO DEL SITO.

    VIDEO (UNICI REPERIBILI IN RETE) GIRATI 8 MESI (10 IL SECONDO) PRIMA DELLA SCIAGURA DEL MOTTARONE, QUOTE DI TRAZIONE FUNIVIARIA (DAL PIANO INCLINATO AL VAGONCINO) ALTISSIME A CAUSA DELLE CAMPATE DI LUNGHEZZA RECORD TRA IL SECONDO E TERZO PILONE, DA VERTIGINI SOLO A VEDERLE IN VIDEO, IMPOSSIBILE SOPRAVVIVERE IN CASO DI ESCLUSIONE FRENI DI EMERGENZA…NEI FILMATI EMERGONO VIBRAZIONI SIGNIFICATIVE TRASMESSE DALLA FUNE TRAENTE A FINE SALITA (IN QUALCHE COMMENTO SONO CONSIDERATE NORMALI ESSENDO SMORZATE DALLA PULEGGIA MOTRICE… IN ENTRAMBI I VIDEO SONO, PERO’, PERCEPITE CON STUPORE DAI PASSEGGERI…)

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    Scultura di Pegaso, 1972, Stazione Centrale.
    Scultura di Pegaso, 1972, Stazione Centrale.
    Tra Porta Vittoria e Porta Romana, Rotonda della Besana , Vie Santa Barnaba-Enrico Besana, antecedente al 1940. L'immagine ritrae la ex lavanderia a caldaie a vapore (la ciminiera è ben visibile alla sinistra della chiesa) utiilizata dall'Ospedale Maggiore, Cà Granda sino al suo trasferimento presso i Padiglioni del Nuovo Ospedale Maggiore di Niguarda.
    Tra Porta Vittoria e Porta Romana, Rotonda della Besana (ripresa da Viale Monte Nero 51) , Vie Santa Barnaba-Enrico Besana, prossima al 1939/40, non oltre il periodo di inizio del bellico. Si nota, nel lato sinistro dell’immagine la “torre” del costruendo Palazzo di Giustizia (lato Santa Barnaba), attorniato, ancora, da una impalcatura (periodo stimato 1939-40).
    L’immagine ritrae la ex lavanderia a caldaie a vapore (la ciminiera è ben visibile alla sinistra della chiesa) utiilizata dall’Ospedale Maggiore-Cà Granda sino al suo trasferimento presso i Padiglioni del Nuovo Ospedale Maggiore di Niguarda (1937-40 circa).
    Mensa Pirelli-Bicocca, 1957 circa.
    Mensa Pirelli-Bicocca, 1957 circa.

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    Possiamo immaginare che alle 6:30 del mattino vi siano 60 interdetti che in 14 minuti appongano 60 like a post (immagini provenienti da Milano Sparita Skyscrapercity) come il sottostante ?

    La risposta è affermativa, considerando che il forum dal quale tali immagini verebbero pescate è a sua volta gestito da personaggi messi in condizioni simili…

    milano sparita e da ricordare 27-5-21
    Nei prontuari dell’elenco patologie psichiatriche annoverabili in quelle che determinano disabilità permanenti riconosciute dalle Commissioni Mediche per l’Invalidità Civile ci vorrebbe anche la dipendenza patologica da social network, sovente tali patologie non si limitano a invalidare coloro che passano 24 ore al giorno a delirare e “quotare” con like qualsiasi boiata, sia fotografica che didascalica venga proposta…(sovente infarcita di errori ) ma anche gli autori di forum (dal quale facebook attingerebbe) che verserebbero in condizioni simili a quelle dei loro consumatori della allegata pagina Facebook… ovviamente si consideri che si tratta, a prescindere da tutto, di Azionisti Facebook… quindi tali sarebbero fuorche’ storici di professione …ricordiamocelo dato che da due decenni, sia loro, che tale pagina, si distinguono per essere autori di web e social con autoqualifiche di ricerca e professionali totalmente indimostrabilii… che la gente confonde con ruoli di ricercatori storici… (lo stesso scenario del defunto Yahoo Answers)
    Corso Monforte (1930-40 circa).
    Corso Monforte (1930-40 circa).
    Stazione Ferrovie Nord Milando di Bovisa 1985 circa.
    Stazione Ferrovie Nord Milano, del quartiere Bovisa, 1985 circa.
    Milano, luogo non precisato, manganellate di due agenti del Reparto Celere ad una ragazza... in minigonna...
    Milano, luogo non precisato (presumibilmente tra i civici 9-11 di Via Larga), manganellate di due agenti del Reparto Celere ad una ragazza… in minigonna…(ed apparentemente senza uno stivale… salvo inganni visivi di una immagine a bassa risoluzione). E’ probabile che l’immagine ritragga i noti scontri tra manifestanti e Reparto Celere PS del 19 Novembre 1969, episodio nel quale perse la vita l’agente del Reparto Celere Antonio Annarumma. Come noto le circostanze del fatto non furono mai realmente chiarite . Esisterebbe una seconda versione molto simile a quella della vicenda dell’Ispettore Raciti di Palermo, avvenuta molti anni piu’ tardi, nel 2007. Sui fatti del 19-11-69 esistono, pertanto, due versioni, come formalmente esisterebbero due versioni anche per il caso dell’Ispettore Raciti. https://www.ilriformista.it/svolta-nel-caso-raciti-lispettore-non-fu-ucciso-da-speziale-ma-da-un-mezzo-della-polizia-178423/ https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Annarumma
    Stazione Centrale, 1959, assalto al treno "Freccia del sud" nel periodo ferragostiano. Piu' che assalto pare una occupazione arbitraria di posti prenotati da parte di passeggeri privi di prenotazione...
    Stazione Centrale, 1959, assalto al treno “Freccia del sud” nel periodo ferragostiano. Piu’ che assalto pare una occupazione arbitraria di posti prenotati da parte di passeggeri privi di prenotazione… Costume italico del non rispettare mai le regole (ma di imporle).
    Quartiere Mazzini (tra Vigentino e Corvetto), seconda metà anni '60, Via San Dionigi.
    Quartiere Mazzini (tra Vigentino e Corvetto), seconda metà anni ’60, Via San Dionigi.
    Presidio Vigili del fuoco alla Fiera Campionaria (1956).
    Presidio Vigili del fuoco alla Fiera Campionaria (1956).
    Quando si scaricano immagini per un potenziale uso commerciale (per esempio Milano Sparita e da ricordare Facebook) sarebbe buona abitudine citarne la vera fonte, al posto di inventarsela...
    Quando si scaricano immagini per un potenziale uso commerciale (per esempio Milano Sparita e da ricordare Facebook) sarebbe buona abitudine citarne la vera fonte, al posto di inventarsela…

    LO SAPEVATE CHE SILVIO BERLUSCONI, VERSO IL 1969, OTTENNE UNO STRAVOLGIMENTO VIABILISTICO DELLA CITTA’ DI MILANO (RISPETTO AD UN PROGETTO INIZIALE GIA’ ESECUTIVO) PER DIFENDERE INTERESSI PRIVATI DI “””INVESTIMENTO””” IMMOBILIARE A MILANO E PERIFERIE ?

    IL “””CAVALIERE””” HA RIVOLTATO (sempre per interessi privati), COME UN GUANTO, MILANO E ITALIA, SIN DAGLI ANNI ’60 DEL 900… MA POCHI LO SANNO…

    Periferia Est Milano, 1970 circa, piloni viadotti Tangenziale Est A51 in costruzione.
    Periferia Est Milano, 1970 circa, piloni viadotti Tangenziale Est A51 in costruzione.

    fonte contestuale all’articolo sottostante:

    https://storiedimenticate.it/svincolo-linate-forlanini/

    Da molti decenni, a Milano e negli ambienti politici bazzicati da sostenitori e oppositori del “Cavaliere di Viale San Gimignano 12” ,circola questa “informativa” ,vecchia di quasi 60 anni ma emblematica sul potere discrezionale e sulle influenze storico giudiziarie, ormai quasi globali, che Silvio Berlusconi “vanterebbe” nel panorama storico, economico e sociale dell’Italia e non solo… degli ultimi 60 anni…

    Si tratta di fatti gia’ noti ma dimenticati per via della scarsa diffusione che ebbero nei periodi dove tali eventi si consumarono (primi anni ’70).

    Come noto, Milano, verso la fine degli anni ’50, senti’ il bisogno di un anello autostradale esterno (le Tangenziali) che alleggerisse le tutt’altro che larghe e scorrevoli arterie cittadine dal traffico (soprattutto pesante) che si diramava dalla Brianza e da Torino-Varese verso Bologna e Genova, una tangenziale, quindi, che collegasse (senza passare per Milano centro) Brianza e Milano Laghi TORINO con l’Autosole (inaugurata nel 1956 nella tratta sino a Lodi, nel 1958 da Piacenza verso l’Emilia Romagna e l’Appennino). Idem per la nascente Autofiori Milano Serravalle.

    Nel 1968 venne approvato ed attuato il progetto della Tangenziale Ovest. L’anno successivo quello del progetto della Est (inaugurata tra il 1971/72).

    Quest’ultima tratta , nel progetto gia’ delineatosi a fine anni ’60, doveva estendersi oltre i confini esterni attuali, diciamo, tanto per avere una idea approssimativa, nelle vicinance dell’attuale Ospedale San Raffaele e proprio sopra i terreni dove… SILVIO BERLUSCONI… ad est dell’attuale Cimitero di Lambrate, costrui’ Milano2 (mentre la Tangenziale attuale sorgerebbe, invece, ad ovest di tale Campo Santo…).

    Silvio Berlusconi chiese ed ottenne di spostare il tracciato originale della Tangenziale Est avvicinandolo di circa 2 km al centro città.

    In apparenza nulla di male, anzi, si sarebbe risparmiato materiale stradale per un tracciato meno esteso, in senso tangenziale, ai raccordi dei punti di ingresso cittadini.
    Tale scelta determino’, piaccia o meno riconoscerlo, varianti al limite della follia.

    Spostando la Tangenziale Est a ridosso del Quartiere Monlue’ (al posto di collocarla ai suoi confini est) vi furono delle varianti obbligatorie che imposero la costruzione di uno svincolo di uscita, in direzione Linate-Forlanini, accessibile dalla terza corsia di sorpasso, ovvero il noto (unico al mondo) e causa di quotidiani incidenti… svincolo di uscita a sinistra mai realizzato in paesi a guida automobilistica destrorsa.

    L’accrocchio venne risolto solo verso il 2008 con la sua chiusura e la costruzione di un nuovo svincolo a destra.

    Sembra che il tracciato troppo spigoloso della Tangenziale Est, dovuto all’eccessiva vicinanza con l’agglomerato urbano e frequenti “zig-zag” obbligatori come l’ex Borgo di Monlue’, abbia eletto la Tangenziale Est come l’autostrada piu’ pericolosa al mondo con una media di un morto ogni 8 km di tangenziale… sembra anche grazie alla conseguenza di quella variante di progetto pretesa da Berlusconi… per non compromettere le “opere” edilizie in quel di Segrate Milano 2 e della futura costruzione del San Raffale (senza considerare che sempre la Est quasi attraverserebbe le finestre del Centro Cardiologico Monzino… quando nel progetto iniziale doveva oltrepassare il quartiere di Ponte Lambro, lasciandolo alla sua sinistra…).

    Comunque sia, UN GRAZIE A SILVIO BERLUSCONI (ED ELETTORI DEL MEDESIMO E DEI PARTITI ALLEATI COME F.LLI D’ITALIA E LEGA) PER COME AVREBBE CONDIZIONATO LO SVILUPPO URBANISTICO DI MILANO, DALLA META’ ANNI ’60… AD OGGI (VEDASI ANCHE MASTERPLAN GARIBALDI-PORTA NUOVA, CITYLIFE, RHO FIERA, EXPO2015, ETC…) ED ANCHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DELL’ITALIA DEGLI ULTIMI 30 ANNI.
    Grazie Cavaliere … (ED AI PIETOSI MAGISTRATI DI MILANO CHE NE FAVORIREBBERO STRALCI E PRESCRIZIONI NEI PROCESSI… VISTE LE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANITARI CONTESTATE ANCHE DALLA CORTE EUROPEA DI STRASBURGO…).

    A Berlusconi-Lega dobbiamo anche Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook, oltre a pagine derivate, dalle medesime, gestite anche dal Partito Democratico.

    GRAZIE !

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    Il mondo è piccolo (quanto meno Internet è piccolo…)

    intesa san paolo milano sparita facebook
    intesa san paolo milano sparita facebook

    Potremmo dire che Internet è piccola… se i motori di ricerca funzionassero… l’immagine in alto a sinistra (assalto treno “freccia del sud” stazione centrale Milano), vincolata da copyright per usi commerciali ce la siamo vista sciorinare da Milano Sparita Fbook… ma sarebbe inevitabile chiedersi, nel dubbio, se siano state pagate le licenze d’utilizzo…

    La didascalia reca, visto anche l’abbigliamento da fine anni ’50 se non ’60, forse un errore di datazione. 1959, probabilmente, nel ’49 l’immigrazione a Milano era presente ma non di proporzioni tali come avvenne negli anni 50 e 60.

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    L’immagine sottostante (fonte sovraimpressa) ritrae una fotocomposizione d’epoca (1907) parte di un progetto faraonico, forse realizzabile con un budget iniziale di 70 milioni di Lire dell’epoca, che paradossalmente non imponeva la demolizione totale della Contrada del Bottonuto, rappresentato dalla realizzazione di un Corso d’Italia che dal Carosello tranviario di Piazza Duomo terminava, circa 27 km in rettifilo, ad ovest di Magenta, ovvero a Bernate Ticino, proprio ai confini Lombardo Piemontesi.

    corso d'italia 1907 cittaconquistatrice
    Una sorta di “Grandeur” Parigina nella lenta Milano dei Navigli inizio ‘900 ?

    Il “Boulevard” tra il Duomo e le origini del Naviglio Grande sarebbe stato equipaggiato di tranvie elettriche, canali sotterranei di posta pneumatica, telefono, telegrafo e orologi elettrici, acqua e gas, elettricità, teleriscaldamento , teleclimatizzazione, aspirazione della polvere,etc…

    Il progetto prevedeva quindi un asse attrezzato di quasi 30 km che dal Carosello Edison tranviario di Piazza Duomo, lambisse le rive del Ticino… in competizione con la tranvia Milano Monza.

    Indubbiamente, considerata la allora Milano Industriale, ancora concentrata sulla forza motrice dei Navigli (vedasi anche la Richard Ginori alla Barona sul Naviglio Grande) il progetto ambiva ad un asse tecnologico aperto verso l’ex Regno Sabaudo di Sardegna (Piemonte dall’Unita’ Italiana) e prossimo alla ferrovia Milano Torino.

    Progetto sicuramente faraonico (che solo Parigi, in quel periodo, sapeva realizzarne di simili) al quale, forse, il PRG 53 (La Racchetta) si ispiro’ nella tratta mai realizzata ad Ovest di Piazza Missori…

    fonte http://www.cittaconquistatrice.it/il-corso-ditalia-a-milano-1910/

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    Piazza Sempione Arco della Pace, 1908, Corpo Vigili Urbani in bicicletta.
    Piazza Sempione Arco della Pace, 1908, Corpo Vigili Urbani in bicicletta.
    Piazza Cordusio, anni '60. Vettura "28" serie 1500 da Via Broletto verso Via Tommaso Grossi.
    Piazza Cordusio, anni ’60. Vettura “28” serie 1500, linea 21, svolta da Via Broletto verso Via Tommaso Grossi.

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    Yahoo Answers e Milano Sparita Skyscrapercity (Milano Sparita e da ricordare Facebook+1000 derivate facebook ma anche urbanfile.blog, vari blog google, altri web come Cronache Edilizie…Wordpress) hanno qualche cosa in comune ?

    Si, multiaccount (circa 5 persone che si spacciano per centinaia) e molto monopolio (che non lascia spazio a voci alternative) ed anche errori e arroganza, nel senso che tale forum SSC, e le relative pagine facebook, ai quali si aggiungono anche blog … e il resto del bestiario “Azionariato Facebook” sono a corredo di libri composti da immagini, sovente prive di fonte, quasi 1 milione, o pescate dai siti altrui e distinte per essere tempestate di elucubrazioni inconcludenti varie…(sia in rete come nella carta stampata).

    Madre natura, regola che valeva anche per lo staff di Yahoo Answers (Polizia Postale, AISI-AISE, Lega, Casa Pound, Forza Italia, Fratelli d’Italia, ETC…ambienti molto analoghii alle Milano Sparita…) si distingue (rispetto al passato Yahoo Answers ed al tragico presente dell’azionariato Facebook nei forum e pagine sopra elencate), per non potersi concedere il lusso di generare medie statistiche di 99 invalidi su 100, tali da richiedere alla Mutua lo stato di diversamente abili in percentuale del 99%.

    Se cosi’ fosse (come sarebbero loro) l’umanita’ si sarebbe estinta…

    Si faccia riferimento allo screenshot sottostante

    deficienze milanosparita skyscrapercity
    nel 1970 non transitavano piu’ vetture tranviare lungo Corso Venezia…

    L’immagine non proviene dall’archivio dell’Unita’ ma dal sito milanoattraverso.it, web dal quale, guarda caso, Milanobarona, attinse (prima che lo fecero anche tali “””diversamente abili”””) alcune immagini… circa 6 giorni fa (segui’ uno strano blocco alle modifiche di questo sito, risolto solo aprendo un ticket di assistenza… strano ma vero solo questo sito aveva problemil, i restanti blog di italiaonline-virgilio, andavano regolarmente…).

    Si osservi molto attentamente l’immagine sottostante (databile 1965-70 circa).

    Corso Venezia e Giardini liberi da binari e cavi aerei di captazione tranviaria elettrica. Si noti anche che l’imbocco alla Via Palestro era privo di raccordi tranviari (malgrado esistano immagini del 1972 che ritraggano un prototipo di “Jumbo tram” a trolley fermo davanti al portale neoclassico della Galleria d’Arte Moderna (probabolmente ATM conservo’, da Piazza Cavour sino in prossimita’ di Corso Venezia, la tratta tranviaria, ancora elettricamente funzionante, dotandola (forse) di un tronchetto deviatoio, oppure la vettura poteva semplicemente fare retromarcia (assistita da pattuglie dei Vigili) nella direzione Palazzo Svizzero Piazza Cavour verso Via Manzoni ( i binari esistono tutt’oggi e terminano 100 m prima dell’intersezione con C.so Venezia).

    Corso Venezie 1968-70 circa. Fonte immagine libro "Milano in mano" editore Mursia, ristampa 1974-75 (proprietà autore web).
    Corso Venezie 1965-70 circa. Fonte immagine libro “Milano in mano” editore Mursia, ristampa 1974-75. Corso Venezia e i giardini pubblici antistanti al Museo di Scienze Naturali sono liberi da binari e linee tranviarie di captazione elettrica e Via Palestro non ha prolungamenti tranviari verso C.so Venezia.

    L’immagine di milanoattraverso.it ritrae Corso Venezia. Nel sito milanoattraverso.it, forse (errare humanum est, vedasi Milano Sparita e da ricordare e Skyscraper…anche Milanobarona… si intende…) qualche errore di battitura (forse attribuibile alla fonte fotografica catalogata di tale immagine) ha determinato una datazione 1970 … I divesamente abili di Milano Sparita SSC ( gemella Milano Sparita Facebook da ricordare) se ne sono accorti e ci hanno “marciato sopra”… La datazione non e’ circoscrivibile ad un anno preciso ma sicuramente è compresa nel periodo in cui , a causa degli scavi per la M1 in Corso Venezia, le linee tranviarie che arrivavano da Oberdan-Buenos Aires, verso Piazza San Babila (e via Palestro) vennero deviate all’interno dei Giardini Pubblici di Porta Venezia (circa fine anni ’50, primi anni ’60, con grande approssimazione). Consegue che nel 1970 tali linee tranviarie oltre a non essere piu’ presenti nel vialetto pedonale interno alla cancellata dei Giardini di Porta Venezia (passavano proprio davanti all’ingresso del Museo di Scienze Naturali, all’interno del recinto del parco) erano , oltremodo, anche soppresse lungo Corso Venezia… in sostituzione della funzionante M1 (nel ’70 funzionava anche la M2 e forse, in Via Palestro, pur essendoci ancora binari e filari elettrici perfettamente funzionanti, tale via era gia’ oggetto di soppressioni di linea tranviaria, assumendo l’aspetto attuale, cioe’ di una strada in pieno centro, libera da linee sia tranviarie che di autobus…

    Quindi, la datazione di tale foto è prossima ai primi anni ’60, forse proprio al 1960.

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    Vecchia Stazione Centrale (attuale Piazza della Repubblica). (1910-20 circa)
    Vecchia Stazione Centrale (attuale Piazza della Repubblica). (1910-20 circa)
    VI° Triennale di Milano, 1936, "Fontana di Camerlata" (commissionata dalle autorita' fasciste di Como, luogo nella quale sarebbe dovuta essere permanentemente posata, in Piazza Camerlata nell'omonimo quartiere comasco. L'opera di Cesare Cattaneo e Mario Radice venne inizialmente allestita all'interno del Parco Sempione ma da quel sito non venne mai trasferita a causa di danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. L'opera venne ricostruita fedele all'originale verso il 1960 per essere definitivamente installata in Piazzale Camerlata a Como, fontana tutt'oggi esistente in tale luogo.
    VI° Triennale di Milano, 1936, “Fontana di Camerlata” (commissionata dalle autorita’ fasciste di Como, luogo nella quale sarebbe dovuta risiedere permanentemente, in Piazzale Camerlata nell’omonimo quartiere comasco). L’opera di Cesare Cattaneo e Mario Radice venne inizialmente allestita all’interno del Parco Sempione ma da quel sito non venne mai trasferita a causa di danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. L’opera venne ricostruita fedele all’originale, verso il 1960, per essere definitivamente installata in Piazzale Camerlata a Como, fontana tutt’oggi esistente in tale luogo.
    Via Giovan Battista Pirelli , 1980. Autore: Gabriele Basilico.
    Via Giovan Battista Pirelli , 1980. Autore: Gabriele Basilico.
    Segrate, 1974, attuale città metropolitana di Milano, sede direzionale Mondadori Editorie in ultimazione. Architetto Oscar Niemeyer (citta' di Brasilia il progetto principale). Si evidenzia che l'headquartier progettato e costruito verso la meta' degli anni '70 non apparteneva alla famiglia Berlusconi ma alla Arnoldo Mondadori Editore.
    Segrate, 1974, attuale città metropolitana di Milano, sede direzionale Mondadori Editore in ultimazione. Architetto Oscar Niemeyer (citta’ di Brasilia il progetto principale di tale designer). Si evidenzia che l’headquarter progettato e costruito verso la meta’ degli anni ’70 a Segrate, non apparteneva alla famiglia Berlusconi ma originariamente alla Arnoldo Mondadori Editore.
    Brasilia – Veduta
    Brasilia, Palazzo Itamaraty (in primo piano), sullo sfondo il Congresso Nazionale del Brasile. (wikipedia)
    Vecchia Stazione Centrale 1910/20 circa, locomotiva a vapore in partenza dalla vecchia Stazione ferroviaria di Piazzale Fiume, oggi Piazza dellla Republica.
    Vecchia Stazione Centrale 1910/20 circa, locomotiva a vapore in partenza dalla vecchia Stazione ferroviaria di Piazzale Fiume, oggi Piazza dellla Repubblica.

    LED ZEPPELIN MILANO 1971

    Un evento da dimenticare, contrassegnato dalla proverbiale disorganizzazione italica, alla quale nemmeno Milano si sarebbe mai risparmiata… scontri nelle vicinanze LIDO-Piazzale Lotto, ex area Fiera Campionaria, tra pubblico espulso dal Vigorelli (causa carenza posti) e Polizia… per la vendita di un quantitativo di biglietti superiore al pubblico fisicamente ospitabile al Vigorelli ed anche per ampie flotte di maleintenzionati che volevano assistere al concerto, entrando abusivamente senza pagare.

    Milano Sparita Facebook, come sempre, esalta eventi storici meneghini dei quali ci sarebbe molto poco da commemorare… ma nessuno (tra milioni di confusionari , ignoranti, e ovviamente falsi sostenitori di tale pagina fboook, che apprezzano tale pagina fbook) conosce la vera versione dei fatti..(tale homepage descrive fatti ed eventi al 50% del contenuto, censurando aspetti che potrebbero avere impatti negativi sulla valutazione del sito e sulla vendita di libri di autoeditoria).

    led zeppelin milano sparita facebook skyscrapercity

    La vera versione dei fatti nascosti da Facebook Italia...
    La vera versione dei fatti nascosti da Facebook Italia…

    https://www.panorama.it/led-zeppelin-1971-notte-incubo-vigorelli-milano


    se proprio interessa la “diretta” di quel concerto (anticipata per via dei disordini in corso sia dentro che fuori il Vigorelli) esistono filmetti (brevi sequenze traballanti in super8) originali di tale evento (tale gruppo musicale dichiaro’ che in Italia non si sarebbero mai piu’ ripresentati per eventi simili… forse l’inizio dell’Italia che tutti oggi conosciamo, da decenni?)

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    Bresso (anni 50), attuale città metropolitana di Milano, industrie motoristiche e cicloautomoilistiche ISO-Rivolta. Contestualizzazione storica https://it.motor1.com/news/388424/iso-rivolta-storia-auto-foto/
    Bresso (anni 50), attuale città metropolitana di Milano, industrie motoristiche e cicloautomoilistiche Iso-Rivolta. Contestualizzazione storica https://it.motor1.com/news/388424/iso-rivolta-storia-auto-foto/ https://it.wikipedia.org/wiki/Iso_Rivolta
    Un prototipo di auto sportiva di lusso da competizione della Iso-rivolta (primi anni '70)
    Un prototipo di auto sportiva di lusso da competizione della ISO-Rivolta (primi anni ’70)
    Autobus extraurbano ATM, Lancia Esagamma , utilizzato come primo veicolo BIBLIOBUS nel 1984.
    Autobus extraurbano ATM, Lancia Esagamma (modificato), utilizzato come primo veicolo BIBLIOBUS nel 1984.

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    https://www.primapaginanews.it/articoli/-processo-ruby-ter-pm-siciliano-berlusconi-ha-malattia-grave-493306

    … …la Spagna ebbe il “Generalissimo Franco”, l’Italia, da 30 anni avrebbe il “Generalissimo Silvio”… (60 anni, il Generalissimo, anche in imprenditoria edile-televisiva).

    E’ storia contemporanea che a Berlusconi l’aria di Porta Vittoria faccia molto male ogni qual volta riceve una comunicazione giudiziaria da Via Freguglia-Manara… e si ammali gravemente per ogni notifica di dibattimento in aula per evasione fiscale e l’infinito Ruby-ter-quater-penta, etc…

    Dopo la Madonna di Fatima abbiamo la beatificazione di una …gia’ beata per guarigioni miracolose nel passato…

    saranno ormai 20 anni, anzi 27, (nel 1994 internet stava arrivando in Italia e ci dovevamo accontentare di TG RAI e TG5,STUDIO APERTO, TG4, listati a lutto con giornalisti/e in giacca a cravatte nere e volti cinerei prossime all’edizione straordinaria di trapasso del Cavaliere causa accanimento giudiziario…) che assistiamo ai “pre-coccodrilli”…ovvero all’immimente annuncio necrologio di morte del Cavaliere causa accanimento giudiziario e violazione dei diritti della Corte dei Diritti dell’Uomo, Crimini contro l’umanità …genocidio, etc…

    Con le gravi patologie contratte in 27 anni di rinvii di udienza per evasione fiscale, corruzione giudiziaria, BUNGA BUNGA, quasi 700 milioni di euro soggetti a processi per evasione fiscale sono finiti in PRESCRIZIONE (salvo un solo caso di condanna in 3 gradi di giudizio per circa 6,7 milioni di euro , sentenza al vaglio della Corte Europea per i diritti dell’Uomo e dell’Umanità, dove si sostiene esserci stati metodi di crimini contro il Cavaliere ma anche contro l’Umanità medesima…).

    Tra 10 anni saremo allo stesso punto iniziale di oggi… gravi patologie del Cavaliere (a 95 anni), rischio di morte e nuovi stralci e prescrizioni e archiviazioni…causa compassione umana…

    Nel merito di Santa Prescrittrice in Freguglia-Manara (il Cavaliere, come anche l’amico Maroni, beneficiano di molti ex voto e offerte nella Parrocchia di Via Freguglia-Manara…) verso il 2008 si distinse, tale Devota e futura Beatificata, per aver assolto (piu’ correttamente archiviato) un fascicolo di Indagine Preliminare contro un noto Dirigente di PS (un Commissariato sito a Nord-Est Milano) per aver omesso la trasmissione di una denuncia querela a carico di un pusher Magrebino (…i nuovi milanesi che popolano le periferie trascurate da 30 anni di giunte distratte da affari e “pan grattato”…). E’ sufficiente questo per comprendere che Santa Devota sara’ benefattrice involontaria di una ennesima guarigione miracolosa del Cavaliere (ad Agosto prossimo lo vedremo al Bilionaire con Briatore, senza mascherina, tra champagne e “gnocche”… tutti senza mascherina e senza “Green card/pass” ovviamente a Settembre prossimo un nuovo ricovero al S. Raffaele…per una variante di Covid contratta in Sardegna, poi nuovi stralci inverno-primaverili causa rischio di decesso imminente per complicazioni post Covid) ogni qual volta i processi che lo riguardano finiscono in prescrizione e archiviazione. Una nota finale:

    Ma corrisponderebe al vero il suo contagio (piu’ correttamente malattia e ricovero) dello scorso Settembre 2020, dimesso dopo 10 giorni piu’ pimpante di uno scolaretto all’uscita dalle elementari, uscito dal San Raffaele senza mascherina e senza l’ambulanza che lo doveva scortare in tenuta antipandemica sino ad Arcore ?… ma come?, il medico personale Zangrillo (Lega e Forza Italia lo vogliono candidato al Nobel per la scienza) è uno dei principali negazionisti italiani del Covid-19 !!!, ora abbiamo i gravi strascichi pre “de cuius hereditate agitur“… (probabilmente Mediaset verra’ trasferita a Pechino, da Cologno Monzese, ceduta ai Cinesi insieme ai grattacieli di Porta Garibaldi, P.Nuova, Bosco Verticale, CityLife,Bovisa, Q.re Adriano e Cascina Merlata e il prossimo A2A ex Scalo Romana) per l’imminente trapasso… e tracollo aziendale post lutto….).

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    La "contrada" del Bottonuto (al confine settentrionale di Piazza del Duomo) nel 1934, in fase di imminente demolizione.
    La “contrada” del Bottonuto (al confine settentrionale di Piazza del Duomo) nel 1934, in fase di imminente demolizione.
    Porta Vittoria, anni '50, Casa Albergo di Via Corridoni (autore Luigi Moretti).
    Porta Vittoria, anni ’50, Casa Albergo di Via Corridoni (autore Luigi Moretti).

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    BOSCO VERTICALE ?

    QUANTE BUGIE RACCONTATE IN 12 ANNI !

    https://notizie.tiscali.it/economia/articoli/Flop-Bosco-Verticale-e-il-finto-boom-economico-di-Milano/

    BERLUSCONI-ALBERTINI-MORATTI-PISAPIA-SALA

    Siamo sicuri di attribuire loro la nascita di un Boom Economico a Milano, tra il 2012 sino al Marzo 2020 ?

    Si omettono citazioni dirette di imprese costruttrici e architetti… si cerca di sintetizzare in poche decine di righe le bugie raccontate dai politici, dalla stampa, dal web (notizie poco attendibili anche dai vari urbanfile e varie Skyscrapercity, incluse le DECINE di Milano Vintage Facebook, tutte coordinate da un ristretto gruppo di sedicenti storici autocollocatisi ai vertici, all’apice, della Storia di Milano e Quartieri…).

    Le due torri edificate tra il 2009 e 2013 furono costruite da una sola Impresa che falli’ per gli sforamenti rispetto ai preventivi iniziali e per un’annunciato fallimento di vendite che non era solo imputabile alla recessione economica ma al progetto in quanto tale, attuabile solo negli emirati arabi, in Cina o negli USA.

    Si è scritto che dopo il fallimento della prima impresa, il vero completamento fu a cura della seconda, mentre in realta’ quasi tutto era gia’ stato allestito dalla prima fallita.

    Si è scritto che il capitolato della prima impresa prevedeva una quotazione al metro quadro di circa 7.000 euro, mentre con la seconda si passava ad oltre 8.000 essendoci migliorie non adottate dalla prima.

    Se i pochi appartamenti acquistati risalgono alla primavera del 2014 e formalmente terminarono (gli acquisti) non oltre la fine estate del 2015 (gia’ nelle “mani” dei Fondi Sovrani del Qatar) comporta che col subentro della seconda impresa… almeno l’80-90% del capitolato era gia’ stato posato e mancavano solo rifiniture secondarie.

    Se sin dall’estate del 2014 si annunciava che le Torri sarebbero state affidate ad una gestione araba (Fondi Sovrani del Qatar) questo sarebbe dovuto al fatto che emerse (a politici, immobiliari e costruttori) il presunto flop della fattibilita’ d’impresa economica e commerciale del progetto.

    Si scrive che gli appartamenti di tali torri erano e sono tutt’oggi in vendita.

    Notizie non corrispondenti, propriamente, del tutto al vero!

    Lo furono solo alcuni appartamenti acquistati prima della cessione degli immobili in torre ad investitori medio orientali. Questi POSSIEDONO quote millesimali di maggioranza all’interno delle quali sostengono i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni (incluse le piante sui terrazzini) e i costi millesimali di gestione condominale preventiva e consuntiva, incluse le tasse (di proprietà, quelle di rendita fondiaria sono contabilizzate nel QATAR), delle decine e decine di appartamenti invenduti, che non sono necessariamente in vendita ma in locazione per “uomini d’affari” che vogliono trascorrere dei periodi di trasferta a Milano…(non e’ dato sapere quanti ne vengano effettivamente affitati nell’arco di un anno solare, al dire di molte fonti, quasi nessuno).

    Vi sono elementi oggettivi che fanno ipotizzare che senza il QATAR i costi a carico dei singoli proprietari (pochissimi) sarebbero cosi’ insostenibili da costringerli ad una frettolosa rivendita (sottoprezzo) pena il sequestro immobiliare … (deriverebbe un ulteriore spopolamento dei pochi condomini presenti nelle torri… sempre che in 8 anni non siano gia’ tutti scappati).

    Il valore reale degli appartamenti era, verso il 2015, di circa 8.000 euro al metroquadro… tutta la sequela di presunte premiazioni e riconoscimenti internazionali di tali torri ha levitato i costi a cica 15/16.000 euro al mq, ma la maggioranza degli appartamenti sono vuoti, anche inaffittati. In realta’ le manovre supervalutative hanno compromesso ulteriormente la vendita e successiva locazione degli appartamenti.

    L’aver ceduto le parti comuni e le proprieta’ (subalterni = appartamenti + pertinenze) ai Fondi Sovrani del Qatar determina che le rendite catastali e patrimoniali e immobiliari (vedasi la voce : CESPITI) siano, in buona parte, tassate in Qatar e/o nei Paesi dove viene registrata la sede legale della finanziaria-fiduciaria che gestisce Fondi Sovrani e gli immobili fisicamente collocali nell’Isola Garibaldi.

    In conclusione, questo “salvataggio” e’ anche avvenuto per quote condominiali della Torre Solaria + sottotorri abbinate allo stesso plesso residenziale … ma anche ad altre torri non residenziali come Unicredit, BNL (Torre Diamante + diamantini) ed altri cantieri e torri realizzate e forse in corso di realizzazione.

    La domanda che sorge sarebbe:

    Perche’ il QATAR ?

    Ma… nella risposta piu’ semplice… si affidano spazi immobiliari invenduti e inaffittati di tutta l’area Masterplan Porta Nuova e Garibaldi a gestori che prevengano i rischi di fallimento delle immobiliari che rischierebbero di addossarsi , nei bilanci, passivita’ che farebbero scendere i loro titoli finanziari venduti nelle Borse di mezzo mondo… oltre a perdite nei loro Capitali Socali. Idem per le 3 torri di CityLife, pur essendo ufficialmente di proprieta’ di immobiliari o delle assicurazioni che le occupano parzialmente… ammortizzano le perdite affidando vendite di spazi non alienati nè affittati ai fondi del Qatar.

    Perche’ tutto questo ?

    Lo si è gia’ scritto di recente in Milanobarona…, tranne Microsoft Italia (le Piramidi tra Via Pasubio e Monte Grappa), Cisco Italia (Torri Bianche di Vimercate), Oracle Italia (Palazzine basse verso Porta Garibaldi-Porta Nuova), Samsung (un Diamantino), NON CI SONO MULTINAZIONALI HI-TECH e multinazionali di altro genere che vogliano investire a Milano ne’ in Italia (ancor meno nelle Torri di …Berlusconi di Porta Nuova e CityLife).

    Il filmato linkato all’inizio di questo articolo evidenzia che Milano vive di movida… infatti il Covid-19 ha messo in ginocchio questa città… avendo stoppato movida e vita notturna… altro che boom economico di Berlusconi-Albertini-Moratti-Pisapia e Sala-

    Pisapia aveva, con molta probabilità, la facolta’ di revocare le licenze edilizie comunali delle Torri Solaria e Bosco Verticale (ma non lo ha fatto) altresi’ ridimensionare il Masterplan CityLife, come noto, Sala prosegue la filosofia degli “””investimenti immobiliari””” … è probabile che dopo la Mutua Assicurazione del QATAR, i Cinesi salveranno le “iniziative” urbanistiche di nuovi investimenti immobiliari del PD (oltre a quelle di Berlusconi con Albertini e Moratti), riprese dagli accordi Berlusconi-Albertini-Moratti (vedasi Bovisa, Cascina Merlata e Scalo di Porta Romana, questo di pura iniziativa PD giunta 2016-21).

    … quindi le fandonie che leggiamo anche in facebook e skyscrapercity (in questo forum ci sono anche altri gruppi di discussione specializzati nelle torri di Milano, P Nuova-Garibaldi e CiryLife-Bovisa-Cascina Merlata) ?

    (risposta alla domanda soprastante) Beh, dietro ci sono personaggi e agenzie di marketing e comunicazione sociale e politica che commissionano contenuti “motivazionali” pro “””investimenti””” (e proelettorali) nell’ immobiliare… nel frattempo Milano perde aziende, perde residenti , realizza almeno 9 linee di metropolitana quando ne basterebbero solo 4, si fa carico di centinaia di migliaia (prossimi al milione) di immigrati che si rivolgono ai servizi sociali per sussidi… senza considerare le centinaia di migliaia di occupazioni ALER-MM abusive tollerate dal Comune ma anche e soprattutto condonate dal Tribunale di Milano … per via degli stati di gravidanza e figli a carico degli occupanti abusivi, specie se stranieri (solo una percentuale degli immigrati extraCEE sono realmente occupati).

    … ma tra il 2012 sino al Covid (Febbraio 2020) a Milano c’era il Boom Economico ?

    NO!, crescita di disoccupazione e poverta’, dopo il Covid lo scenario ha assunto connotati drammatici… (chi lavorava a termine ed ha contratto il Covid è stato licenziato).

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    Porta Romana, fine anni '70, la "cuspide" formata dalle Vie Nervesa e Longanesi. Autore Gabriele Basilico.
    Porta Romana, fine anni ’70, la “cuspide” formata dalle Vie Nervesa e Longanesi. Autore Gabriele Basilico.

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    Da alcuni anni esistono un sito google-blog ed una pagina facebook dedicati allo sfascio nel quale verserebbe Roma (finanziati dal PD?):

    fbook roma fa schifo e urbanfile
    Roma e la sua ormai quasi irreversibile configurazione medio orientale

    Comprensibilissimo e condivisibile, la Giunta Raggi, dopo le devastazioni di Alemanno e Mafia Capitale, ha ulteriormente messo in ginocchio un’area metropolitana “Capitolina” umiliata persino da Napoli, forse l’effettivo capoluogo “Capitale” del Centro Sud Italia rispetto ad una Roma in agonia da decenni (dal Lazio in giu’, si intende).

    Malgrado questo si confonde la gestione ordinaria di una metropoli (gestione mai garantita, ancor meno da Alemanno, Marino e Raggi) dagli investimenti urbanistico-immobiliari… Roma… anche in presenza di investimenti… finirebbe col dilapidare i capitali erogati…(persino Milano non garantirebbe un ritorno di finanziamenti governativi… figuriamoci Roma…).

    Milano viene presa come esempio (la pagina fbook venne attivata circa 3 anni fa comparando Roma con Porta Nuova e Porta Garibaldi (intesi come Masterplan urbanistico)… peccato che sembrano ignorare i dettagli dei “Grattacieli” di Milano , valutati (in tale pagina fbook) solo per l’apparente meraviglia estetica che si proverebbe a vederli… non si considerano o non si conoscono alcuni fallimenti immobiliari e finanziari dietro tali progetti urbanistici, gli impatti devastanti sul costo immobiliare per la citta’ di Milano, gli effetti sociali di esclusione, i “soccorsi” degli Emirati Arabi per alcune opere architettoniche realizzate… e fallite ancor prima di essere completate… Anche nel merito delle cartolarizzazioni di Sala per “investimenti” nelle periferie… consiglierei di informarsi meglio… oggi nelle periferie di Milano si specula tra la Bovisa e Musocco e Cascina Merlata (vicinanze area Expo2015) e Quartiere Adriano… non si parla mai dei cantieri abbandonati sempre tra Musocco e Cascina Merlata di Hotel mai ultimati con scheletri di cemento e impalcature abbandonate dal 2011… il Bosco Verticale, sempre nello stesso periodo rischiava una sorte analoga (Pisapia promise , nel 2010-11, in campagna elettorale, il blocco dei cantieri sopra elencati, inclusa la nuova “Wuhan” in costruzione a nord del Cimitero di Musocco, torri condominiali a forma di pagoda cinese con stili urbanistici molto simili a quelli delle metropoli cinese… 30 piani in condomini alveare destinati ad essere, si teme, visto lo sfascio post-Covid ma anche prima di tale pandemia… invenuti e rilevati da Fondi di investimento sia Cinesi che degi Sceicchi Arabi…anche Bovisa non se la passa bene… torri condominiali con ritmi di 5 grattacieli residenziali a semestre… ma chi acquisterà tutti quegli appartamenti…? Fondi Sovrani QATAR e Cina ?).

    Tale pagina fbook ha sicuramente ragioni da vendere… ma dimenticano che a Roma, esiste un piano regolatore che vincola la costruzione di torri solo all’EUR (tranne approvazioni urbanistiche eccezionali). Quindi anche se si costruisse una Manhattan all’EUR, la restante Roma non cambierebbe aspetto rimanendo una sorta di Citta’ del Cairo in Italia (stiamo offendendo Citta’ del Cairo, si intende…). Si ignorano anche alcuni fattori storici di Milano…

    Milano ha perso, in 30 anni, popolazione, vocazione industriale e in parte anche imprenditoriale… oggi Comune e ATM attuano progetti (rispolverati dalle tavole in carta chimica cerata disegnate tra gli anni ’70 e ’80 dalla MM-ATM) di nuove metropolitane (M4 la principale) basati su esigenze di mobilita’ appartenenti a non meno di 27 anni fa…con una popolazione che aveva esigenze di mobilità di pendolarismo “periferia-centro.periferia” simile al film di Ermanno Olmi “Milano 1983” (1.700.000 residenti contro i 1.400.000 attuali in buona parte pensionati, sottoccupati e inoccupati, da un iniziale pendolarismo operaio-impiegatizio, oggi ridotto solo alla seconda categoria) si sta quindi passando dall’aver avuto una rete di metropolitane insufficiente (anni ’50-’90) al realizzare progetti ormai da accantonarsi… al punto da cartolarizzare immobili del Comune per coprire i finanziamenti di tali progetti.

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    Appurato che Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook, incluse tutte le homepage (abbinate a libri) di facebook (di quartieri e storie secolari) siano una palese manifestazione dozzinale di Social Network (come lo era Answers di Yahoo, deceduto dal 4 Maggio scorso…) degna di nota è la “perla” storica sostenuta nella versione facebook di alcuni giorni fa (proprio nel giorno nel quale questo sito era bloccato).

    milanosparita 18-5-21

    l’immagine, gia’ postata, guarda caso, circa un mese fa, in questo sito , ritrae una locomotiva a vapore in partenza alla stazione centrale, anno 1947-49 circa.

    I soliti noti (migliori candidati non potrebbero essere che gli Skyscrapercity) postano pseudo teorie storiche sostenendo che si tratterebe di treni diretti a Venezia (tratta non elettrificata completamente sino al ’56 circa tra Vicenza e Venezia).

    Nel ’47/49, non erano elettrificate molte tratte (oltre alla Milano Venezia), tra le quali:

    Milano Bergamo

    Milano Torino,

    Milano Como…

    … e molte altre…ancora…

    In tale data solo una linea era elettrificata sin dal 1902, ovvero la Lecco Chiavenna-Sondrio (ma non nella tratta da Milano a Lecco).

    Nel 1947, salvo errori di cronologia, solo la Milano Bologna era elettrificata sin dal 1938, sin dall’origine della Stazione Centrale.

    Quindi quasi impossibile stabilire le tratte abbinate a treni in locomotiva a vapore… quando il 99% erano tutti trainati da motrici non elettriche…

    Consegue che in questo post

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.4245907932122862/4602069846506667/?type=3&eid=ARAuqyUYl78s3nZBp77VHawKWOTBMLcjUcqBCM8xcqa38ZcwTRMY_3uV8BqaUnL1YqN4h2lmGd1EPb7l&__xts__%5B0%5D=68.ARBFl42NFPL1FDgsuNG9jIHzGXnT4VSW-RAky0Ms1iLj9e7m8CzI06Z6i47Wsi30OgG2gycMOBx_MXysq3OqGWfSPP14_D9hMvK2jK1HCDeM4jQ2TzWWVenMyFxjg-ykfsKTy_U2HH383Mp36U0wQfQHeBoEwA1KM_baxXiDunpif0I5yhYf3bEJveSQ8SV9WtkLDsj7ujtMXPa85QZ4K51KXuIu45NWqEtTb2eN48UC65fn2Q58RaGYXsLCJqRrQDbknM6-KjesW0-inY3YtimugYF57TUxRSTPP4BqcTiAG3JM1-oC6A&__tn__=EHH-R

    ancora una volta, qualche genio di Milano Sparita (sicuramente Skyscraper) ha scritto svarioni, dato che nel ’47/’49 non solo la Milano Venezia era a locomotiva a carbone… ma tutte le restanti ….tranne le tratte per Bologna (in Valtellina e nel Lario vi erano le ferrovie a trifase tra Lecco-Chiavenna, Colico e Sondrio).

    Complimenti Milano Spartita e da contabilizzare per l’ennesimo svarione…

    https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_della_Valtellina

    https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Milano-Bologna

    Risultati immagini per IMMAGINI DEL POLLICE OK | Smiley, Immagini divertenti, Emoticon

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    15-17 Gennaio 1985 (inizio precipitazioni nevose dal 13-1-’85)

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    Barona-Ronchetto S/N, 1975, complesso Istituto Autonomo Case Popolari Milano (rilevato da fallimento GESCAL) di Via Camillo da Giussani, occupazioni appartamenti non ancora certificati per abitabilita' (occupazioni simili, nello stesso periodo anche in Via Felice Lope de Vega, sempre Barona ma anche Bignami Fulvio Testi e Via Val Maira (Ca Granda-Pratocentenaro). Notare il quotidiano Lotta Continua di Adriano Sofri... vien da chiedersi se dietro certi fatti di cronaca nera non vi fossero i Servizi Segreti Italiani... e non solo o semplice militanza Marxista "spontanea".
    Barona-Ronchetto sul Naviglio, 1975, complesso di edilizia popolare Istituto Autonomo Case Popolari Milano (rilevato da fallimento GESCAL) di Via Camillo da Giussani, occupazioni appartamenti non ancora certificati per abitabilita’ (occupazioni simili, nello stesso periodo anche in Via Felice Lope de Vega, sempre Barona… ma anche Bignami Fulvio Testi alla Bicocca Pirelli e Via Val Maira (Ca Granda-Pratocentenaro). Notare il quotidiano Lotta Continua di Adriano Sofri… vien da chiedersi se dietro certi fatti di cronaca nera non vi fossero i Servizi Segreti Italiani… e non solo o semplice militanza Marxista “spontanea”.
    Piazza Duomo, 1975.
    Piazza Duomo, 1975.

    Un interessante e attuale (dopo quasi 9 anni dalla sua pubblicazione in rete) articolo nel merito delle connivenze con il nuovo Ligresti di Milano (omissis) e le due Giunte PD che hanno proseguito e aggravato la linea della speculazione edilizia di Milano avviata da Lega-Forza Italia-Alleanza Nazionale tra il 2004 sino al 2011.

    Due o tre cose su Milano. Sulla speculazione edilizia. E sulle rivoluzioni mancate.

    A breve alcune note sulla esterovestizione dei Fondi Sovrani del QATAR (aspetti comunque gia’ noti a tutti sin dal 2014 quando ci si accorse che dietro ai fallimenti delle imprese che costruivano il Bosco Verticale, simbolo del PD Radical-chic, ma anche del Berlusconismo senza freni e della connivenza tra i due partiti (le connivenze sono parte reale anche negli ambienti social promozionali delle varie Milano Sparita, Quartieri, …nei Secoli, etc…), soggiacevano fallimenti ancora piu’ gravi… nessuno voleva o poteva comprare appartamenti da 10.000 euro al mq che in termini di sole spese condominiali mensili e mantenzione piante… altrettanti ne richiederebbe al mese per appartamento… Senza i fondi (rendite fondiarie) del QATAR, oggi il Bosco Verticale, e non solo quello, era un cantiere incompiuto sequestrato dal Tribunale di Milano, occupato abusivamente da senzatetto, prossimo ad un decreto di demolizione…(emesso dopo decenni dallo stop per fallimento).

    Il “sacco di Milano” ha avuto, come effetto, la moltiplicazione x 10 dei canoni di locazione in tutta Milano e altrettanto per i prezzi di vendita immobiliare, ANCHE IN QUARTIERI ULTRAPERIFERICI DISTANTI DA PORTA NUOVA-GARIBALDI E CITYLIFE… gli effetti sono stati centinaia di migliaia di sfratti e di sequestri giudiziari di proprietari, anche milanesi, che “non reggevano il ritmo”, tasse stellari, affitti stellari, disoccupazione e morosita’ involontarie, impossibilità di pagare spese condominiali come proprietari (la popolazione di Milano incrementa per le ondate migratorie extracomunitarie e per l’elevata natalita’ delle famiglie straniere, mentre residenti e nativi spopolano (+ correttamente sono cacciati da Milano ergo Servizi Sociali latitanti salvo abusivi stranieri) fuori area metrpolitana in decine di migliaia ogni anno) e centinaia di migliaia di appartamenti vuoti ai quali si aggiungono, ogni anno, nuove decine di migliaia di appartamenti nuovi (vedasi anche Cascina Merlata) che nessuno puo’ comprare… I fondi del QATAR in realta’ hanno “salvato” (una sorta di Mutua Assicurazioni) anche gli spazi vuoti di altre torri di Porta Nuova-Garibaldi… seppur con azionariato di minoranza…(da 5 anni, in questi siti, si evidenzia che le torri di Milano sono semivuote… che si costrui’ molto oltre la richiesta di mercato).

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    Festival del Re Nudo, nel 1973 non organizzata , però, a Milano Parco Lambro (solo dal 1974), bensì all’Alpe del Vicerè del Comune di Erba (Como).

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    19/05/2021

    COMUNICAZIONE AI VISITATORI DI MILANOBARONA (PER IL MOMENTO UNA BRUTTA NOTIZIA PER I GIA’ SEGNALATI , ALLE AUTORITA’ PREPOSTE SIN DA 25 MESI OR SONO, PERSONAGGI DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK) :

    QUESTO SITO, PER MOTIVI NON DEL TUTTO CHIARITI, E’ STATO INTERDETTO A MODIFICHE ED AGGIORNAMENTI PER CIRCA 24 ORE, PROBLEMA SEGNALATO CON UN TICKET DI ASSISTENZA, PER IL MOMENTO RISOLTO, NON E’ DATO SAPERE SE TRATTASI DI UN PROBLEMA TECNICO DI ACCESSO DELLE UTENZE VIRGILIO VERSO WORDPRESS O, COME VIENE SPONTANEO TEMERE (VISTI I PRECEDENTI ANCHE CON MILANOBARONA.FREEODA.COM), DELLA ENNESIMA SEGNALAZIONE FALSA E PRIVA DI FONDAMENTO EFFETTUATE DAI SOGGETTI CHE “””AMMINISTRANO””” MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY E MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK (ENTRAMBI WEB DAI CONTENUTI GIA’ OGGETTO DI SEGNALAZIONE, ANCHE IN TERMINI DI DIRITTI D’AUTORE PER USO COMMERCIALE).

    IPOTESI DI ALCUNI AUTORI DEL DISSERVIZIO (ELENCATI NEI WEB SOTTOSTANTI)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-estensione-dal-dicembre-2019/

    http://milanobarona.freeoda.com/

    (ANCHE PER I WEB SOPRASTANTI, NEL PASSATO, SONO AVVENUTE FALSE SEGNALAZIONI CHE DETERMINARONO IL BLOCCO ALLE MODIFICHE E L’OSCURAMENTO)

    ALCUNI DETTAGLI NEL MERITO DI (IN VIA IPOTETICA, SENZA PROVE DIRETTE NON SI PUO’ ACCUSARE…) CHI E PER QUALE MOTIVO CERCHI DI OSCURARE I WEB MILANOBARONA .LE SEGNALAZIONI ALLE AUTORITA’ PREPOSTE SONO ORMAI COSA PREGRESSA VERSO TALI PERSONAGGI CHE, COME GIA’ DETTO, TUTTO SONO FUORCHE’ STORICI E AUTORI LETTERARI…(I NOMINATIVI ELENCATI RIMARRANNO IN TALI WEB SINO AL 23 MAGGIO PROSSIMO, QUALORA L’INTERDIZIONE A QUESTO SITO DOVESSE RIPRESENTARSI, TALI IDENTITA’ ANAGRAFICHE POTREBBERO, NON SOLO PERMANERE ALL’INFINITO, MA FINIRE COLL’ESSERE INDICIZZATE DAGLI ALGORITMI GOOGLE E BING… PER SEMPRE… SALVO RICHIESTA DI “OBLIO” DEI DIRETTI INTERESSATI (ELIMINAZIONE DI TUTTI I RIFERIMENTI ANAGRAFICI DA GOOGLE E BING A TEMPO INDETERMINATO)

    IN 24 ORE SI E’ NOTATA UNA SINDROME DI “COPIA E INCOLLA” DI IMMAGINI GIA’ POSTATE IN QUESTO SITO (ANCOR PRIMA DELLA COMUNICAZIONE DEI PROBLEMI DI AGGIORNAMENTO, SUCCESSIVAMENTE PUBBLICATE (POCHE ORE DOPO ) NELLA PAGINA FACEBOOK MILANO SPARITA E DA RICORDARE E MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY (VEDASI IMMAGINI DEL GALLARATESE NEL 1966, DATO CHE LA TENDENZA DI QUESTI SOGGETTI CHE SI CREDONO FURBI MA IN REALTA’ SAREBBERO SOLO DEI POVERI PSICOLABILI CHE SI NASCONDONO DIETRO LE SOTTANE DI POLITICI LOMBARDI E SINDACI…).

    QUANTO SOPRA SONO DETTAGLI CHE LASCIANO APERTA L’IPOTESI CHE IL BLOCCO SIA CONSEGUENZA DI UNA, ENNESIMA, SEGNALAZIONE DOLOSA ALLO STAFF DI VIRGILIO… FATTI IDENTICI A QUANTO AVVENNE UN ANNO FA PER MILANOBARONA.FREEODA.COM… AL MOMENTO SI PREFERISCONO ESCLUDERE IPOTESI DI HACKERAGGIO… )

    PER COMPENSAZIONE, ANCHE IN QUESTO SITO VERRANNO INTEGRATE LE IMMAGINI RESTANTI IN AGGIUNTA A QUELLA POSTATA IERI (GALLARATESE E PROTESTE PER ILLUMINAZIONE STRADALE ASSENTE) PRIMA DEL “BLOCCO” UN POCO ATIPICO DI QUESTO SITO (UN ANNO FA AVVENNE COSA ANALOGA PER MILANOBARONA.FREOODA).

    PER QUANTO RIGUARDA I VARI “DA MILANO ALLA BARONA”, “MILANO SPARITA FACEBOOK E SKYSCRAPERCITY” SI RAMMENTA CHE NON MIETONO TIMORE A NESSUNO, CI SI ASTIENE DAL COMMENTARE COSA SAREBBE OPPORTUNO FARE A CIASCUNO DI LORO, LEONI DA TASTIERA NEL GRUPPO, CONIGLIETTI CHE SI NASCONDONO DIETRO LE SOTTANE DI SINDACI, ASSESSORI, POLITICI, POLIZIE POSTALI, SE PRESI SINGOLARMANENTE…(nominativi temporanamente indicati nei web sopra elencati, oltremodo autori di segnalazioni false).

    SI INFORMA CHE PROPRIO A CAUSA DEL BLOCCO DI QUESTO SITO, ANCHE SE TEMPORANEO, MIGRAZIONI WEB SONO GIA’ STATE EFFETTUATE VERSO ALTRI WEB HOSTING PROVIDER (MANCA SOLO IL PAGAMENTO DI UN ABBONAMENTO ANNUALE PARI A 4 CAFFE’ AL MESE). IL RIPETERSI DI SIMILI PROBLEMI ATTIVERA’ UN NUOVO MILANOBARONA. E’ SCANDALOSO CHE UNA PAGINA FACEOOK OGGETTO DI SEGNALAZIONI E DENUNCE RIESCA A BLOCCARE (IN VIA IPOTETICA, SE FOSSE VERO) UN WEB NON COMMERCIALE CHE PUNTUALIZZA GLI ABUSI DI TALE PAGINA GIA’ SEGNALATA A CHI DI DOVERE OLTRE DUE ANNI FA !!!

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    Gallaratese 1966. Proteste degli assegnatari ex IACPM (Istituto Autonomo Case Popolari Milano) per l'assenza di illuminazione stradale nelle vie del quartiere "satellite" appena ultimato. IACPM (un ente subordinato allo IACP Nazionale) ed il medesimo Comune di Milano, all'epoca Giunte Social Democratiche e non Socialiste PSI, si limitivavano a realizzare pezzi di "nuova Milano" periferica coi fondi centrali stanziati dallo IACO di Roma. Sovente tali fondi stanziati non coprivano tutte le opere accessorie, dai lampioni, alle fognature rombinate, all'asfaltatura delle vie, alla costituzione di nuove linee di autobus ATM... alle Poste - Telegrafi... quando, o per colpa di uno Stato Centralista Romano o per colpa di mangerie di imprese e del Comune medesimo... i fondi non erano sufficienti... si lasciavano interi quartieri appena costruiti, senza linee di collegamento, asfaltatura strade, illuminazione stradale, etc... Nello stesso periodo, piu' a sud, il Quartiere Sant'Ambrogio alla Barona versava in contesti simili e dovette attendere il 1971 per l'istituzione di una linea bus ATM (74) che lo collegasse al resto della città. Si consideri inoltre che tali problemi non erano dovuti solo a fondi IACP insufficienti... dal Ventennio Mussoliniano vige la regola di tutte le giunte succedutesi dal 1948 ad oggi, di dare precedenza e utilizzo delle risorse disponibili al Centro dell'area metropolitana (problemi tutt'oggi esistenti)... verso il 1966 le risorse erano utilizzate per prolungare la nuova M1 prevalentemente autofinanziata anche da figure private come la Pirelli e il progetto M2. la cui prima tratta venne inaugurata nell'autunno 1969... Autore immagine Lorenzo Pizzamiglio.
    Gallaratese 1966. Proteste degli assegnatari ex IACPM (Istituto Autonomo Case Popolari Milano) per l’assenza di illuminazione stradale nelle vie del quartiere “satellite” appena ultimato. IACPM (un ente subordinato allo IACP Nazionale) ed il medesimo Comune di Milano, all’epoca Giunte Social Democratiche e non Socialiste PSI, si limitivavano a realizzare pezzi di “nuova Milano” periferica coi fondi centrali stanziati dallo IACO di Roma. Sovente tali fondi stanziati non coprivano tutte le opere accessorie, dai lampioni, alle fognature rombinate, all’asfaltatura delle vie, alla costituzione di nuove linee di autobus ATM… alle Poste – Telegrafi… quando, o per colpa di uno Stato Centralista Romano o per colpa di mangerie di imprese e del Comune medesimo… i fondi non erano sufficienti… si lasciavano interi quartieri appena costruiti, senza linee di collegamento, asfaltatura strade, illuminazione stradale, etc… Nello stesso periodo, piu’ a sud, il Quartiere Sant’Ambrogio alla Barona versava in contesti simili e dovette attendere il 1971 per l’istituzione di una linea bus ATM (74) che lo collegasse al resto della città. Si consideri inoltre che tali problemi non erano dovuti solo a fondi IACP insufficienti… dal Ventennio Mussoliniano vige la regola di tutte le giunte succedutesi dal 1948 ad oggi, di dare precedenza e utilizzo delle risorse disponibili al Centro dell’area metropolitana (problemi tutt’oggi esistenti)… verso il 1966 le risorse erano utilizzate per prolungare la nuova M1 prevalentemente autofinanziata anche da figure private come la Pirelli e il progetto M2. la cui prima tratta venne inaugurata nell’autunno 1969… Autore immagine Lorenzo Pizzamiglio.
    Gallaratese, 1966, come leggibile dall'immagine, intersezione Via Urugay - Via Benedetto Croce, autore Marino Ravagnani.
    Gallaratese, 1966, come leggibile dall’immagine, intersezione Via Urugay – Via Benedetto Croce, autore Marino Ravagnani.
    Pratocentenaro (ex borgo accorpato a Milano all’inizio degli anni ’20 del 900), Via del riposo (oggi Via G.Koerner).
    Pratocentenaro (ex borgo accorpato a Milano all’inizio degli anni ’20 del 900), Via del riposo (oggi Via G.Koerner).
    Porta Nuova, vicinanze Porta Garibaldi, 1961, cantiere Palazzo INPS ripreso dalla Via Viviani.
    Porta Nuova, vicinanze Porta Garibaldi, 1961, cantiere Palazzo INPS ripreso dalla Via Viviani.
    Piazza Duomo, Febbraio 1978.
    Piazza Duomo, Febbraio 1978.
    Gallaratese 1966. Proteste degli assegnatari ex IACPM (Istituto Autonomo Case Popolari Milano) per l'assenza di illuminazione stradale nelle vie del quartiere "satellite" appena ultimato. IACPM (un ente subordinato allo IACP Nazionale) ed il medesimo Comune di Milano, all'epoca Giunte Social Democratiche e non Socialiste PSI, si limitivavano a realizzare pezzi di "nuova Milano" periferica coi fondi centrali stanziati dallo IACO di Roma. Sovente tali fondi stanziati non coprivano tutte le opere accessorie, dai lampioni, alle fognature rombinate, all'asfaltatura delle vie, alla costituzione di nuove linee di autobus ATM... alle Poste - Telegrafi... quando, o per colpa di uno Stato Centralista Romano o per colpa di mangerie di imprese e del Comune medesimo... i fondi non erano sufficienti... si lasciavano interi quartieri appena costruiti, senza linee di collegamento, asfaltatura strade, illuminazione stradale, etc... Nello stesso periodo, piu' a sud, il Quartiere Sant'Ambrogio alla Barona versava in contesti simili e dovette attendere il 1971 per l'istituzione di una linea bus ATM (74) che lo collegasse al resto della città. Si consideri inoltre che tali problemi non erano dovuti solo a fondi IACP insufficienti... dal Ventennio Mussoliniano vige la regola di tutte le giunte succedutesi dal 1948 ad oggi, di dare precedenza e utilizzo delle risorse disponibili al Centro dell'area metropolitana (problemi tutt'oggi esistenti)... verso il 1966 le risorse erano utilizzate per prolungare la nuova M1 prevalentemente autofinanziata anche da figure private come la Pirelli e il progetto M2. la cui prima tratta venne inaugurata nell'autunno 1969...
    Gallaratese 1966. Proteste degli assegnatari ex IACPM (Istituto Autonomo Case Popolari Milano) per l’assenza di illuminazione stradale nelle vie del quartiere “satellite” appena ultimato. IACPM (un ente subordinato allo IACP Nazionale) ed il medesimo Comune di Milano, all’epoca erano Giunte Social Democratiche e non Socialiste PSI, si limitivavano a realizzare pezzi di “nuova Milano” periferica coi fondi centrali stanziati dallo IACP di Roma. Sovente tali fondi stanziati non coprivano tutte le opere accessorie, dai lampioni, alle fognature tombinate, all’asfaltatura delle vie, alla costituzione di nuove linee di autobus ATM… alle Poste – Telegrafi… quando, o per colpa di uno Stato Centralista Romano o per colpa di mangerie di imprese e del Comune medesimo… i fondi non erano sufficienti…(ovvero si usciva dal “bilancio” comunale) si lasciavano interi quartieri appena costruiti, senza linee di collegamento ATM, asfaltatura strade, illuminazione stradale, etc… Nello stesso periodo, piu’ a sud, il Quartiere Sant’Ambrogio alla Barona versava in contesti simili e dovette attendere il 1971 per l’istituzione di una linea bus ATM (74) che lo collegasse al resto della città. Si consideri inoltre che tali problemi non erano dovuti solo a fondi IACP insufficienti… dal Ventennio Mussoliniano vige la regola di tutte le giunte succedutesi dal 1948 ad oggi, di dare precedenza e utilizzo delle risorse disponibili al Centro dell’area metropolitana (problemi tutt’oggi esistenti)… verso il 1966 le risorse erano utilizzate per prolungare la nuova M1 prevalentemente autofinanziata anche da figure private come la Pirelli e il progetto M2. la cui prima tratta venne inaugurata nell’autunno 1969…

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    IL VECCHIO DELLA POLITICA MENEGHINA CHE AVANZA…(e il nuovo che arretra)…

    ALBERTINI E SALA SONO GLI UNICI CANDIDATI POSSIBILI (IL PRIMO HA TEMPORANEAMENTE DEFERITO) DI DUE PARTITI DECOTTI (FORZA ITALIA E PD) AFFLITTI DA “PADRI PADRONI” CHE A FURIA DI ACCENTRARE NON AVREBBERO PIU’ NUOVI CANDIDATI DA PROPORRE (I PADRONI SONO, OVVIAMENTE, BERLUSCONI, LETTA E RENZI …QUEST’ULTIMO PASSATO IN PROPRIO MA SEMPRE INFLUENTE NELLE DISAVVENTURE DEL PD…).

    CONVERREBBE LORO FONDARE LA LISTA CIVICA UNIFICATA:

    PDFI, Partito Democratico (di) Forza Italia e fare un triumviro Borgomastro: Sala, Albertini, Berlusconi (con assessori tipo Salvini e Moratti)

    Nel merito delle gaffes e dei flop (volendo …le piu’ concrete FIGURE RIDICOLE) di tali Partiti, tali politici amministratori ed ex amministratori.. spicca l’utilizzo di Milano Sparita facebook di immagini come quelle postate in questo sito sottostante

    La Milano della Cerchia interna dei navigli? Non era così bella

    Bernardino Bison, Il Naviglio Morto, Porta Beatrice a Brera, prima metà del XIX sec. Un angolo abbastanza tetro

    Il quadro (opera pittorica) è stupendo ma raffigura una Milano della Fossa Interna che venne tombinata nel 1929 senza il dispiacere di nessuno, causa miasmi, infiltrazioni e insetti provenienti da canali putridi e mai piu’ manutenuti per quasi un secolo…

    Milano Sparita Fbook , qualche tempo fa, qualifico’ l’immagine come : “Quando Milano era come Venezia”, sicuramente foto pescata insieme alla localizzazione da Milano Sparita Skyscrapercity… ovviamente dietro queste immagini, come avviene da quando, in periodo Expo, a qualcuno venne l’idea di trasformare l’ex cerchia in una Las Vegas con Navigli interni, Naviglio di S. Marco e Martesana finti ricostruiti…proponendo, tra un appalto e l’altro, un lotto di 20 torri Porta Nuova e l’altro… tra un Expo, Giochi Olimpici, Olimpiadi Invernali… e l’altro… anche appalti per ricostruire i Navigli…

    Peccato che gli esperti considerino inutile tale trovata e che sempre gli addetti ai lavori scoprirono che di pittoresco e romantico nella fossa interna di Milano vi era poco, quasi nulla, solo i pittori restituivano scenari lagunari, le foto dimostrano , invece, case fatiscenti, magazzini disordinati, acque sporche, muri marci…

    Ormai PD, FI, Lega sono a corto di idee su come sfruttare per appalti e speculazioni sia immobiliari che appaltistiche… una Milano con una WASP (l’acronico USA della classe dirigente di razza bianca nei quartieri alti ) in centro e con periferie ormai ridotte al distretto “afrikaans” del BRONX anni ’70-’80 dove girarono il film Taxi-Driver, una Milano irriconoscibile ad uso Grandi Eventi miliardari e uso Las Vegas d’Europa… proponendo, oltre a un Cavalcavia Serra/Monteceneri con giardini pensili, macachi, orti e serre erboristiche, coccinelle diffuse con lo spray in bombolette…

    La carne al fuoco, in 15 anni, è stata tanta, talmente tanta che nella foga di rispolverare progetti obsoleti (come Porta Nuova-Garibaldi), nel parapiglia c’è scappata anche la Linea 4, figlia di vecchi progetti Linea 3, poi rettificati, di una Milano anni ’70 e ’80, operaia, dove dal Giambellino le tute blu dovevano recarsi non lontano da Forlanini e Rubattino…alla Leyland…

    Entro l’autunno, in pompa magna , forse una porzione di tale linea verra’ inaugurata… ma a qualcuno è sfuggito che le stazioni:

    Largo GelsomIni

    Segneri

    San Cristoforo

    saranno (soprattutto le utime 2), salvo demolizione ex case IACP anni 40 per ex coloni del Ventennio… ed anche demolizione del restante “””patriomonio””” MM-ALER tra Segneri, Inganni, Giambellino, Lorenteggio, Odazio, Apuli, etc… (prevalenza extracomunitaria con autoassegnazione abusiva) quasi del tutto inutilizzate… (per paradosso solo con nuove speculazioni immobiliari in sostituzione dei ghetti ALER-MM tali fermate M4 …avrebbero ragione d’esistere).

    Il Giambellino e parte del Lorenteggio vedono residenti islamici (abuisivi o in contratto) impiegati (per quei pochi che lavorano) nel “Delivery”… con mogli islamiche che non possono lavorare per vincoli religiosi… con figli che in tema di abbandono scolastico… sono al TOP. Di prendere la metropolitana M4 non gliene passa nemmeno per l’anticamera del cervello…

    Chi proviene da Corsico, Gaggiano, Albairate e Abbiategrasso (FS.LeNord) non deve scendere a M4 San Cristoforo ma Romolo M2…(difficilmente cambieranno abitudine).

    Quando si legge di Milano Citta’ Stato, Milano e Lombardia Federali e autonome… sorge questo dubbio. Forse a Milano conviene, visti errori e sprechi, mantenere gli accordi di finanziamento “Romano” storico anche per il prossimo decennio… se diventasse federale nel federale arriverebbero mazzate di tasse locali non piu’ scaricabili sulle altre Regioni come da diverso tempo avviene… (la situazione e’ ribaltata rispetto ai tempi dei Socialisti, oggi Milano costa piu’ di Roma Ladrona… con 1/2 di residenti rispetto ai quei tempi).

    I costi pubblici in tema di trasporti metropolitani, ivi compresi gli errori progettuali M4 (che escludono Via Forze Armate dove Baggio permetteva un ritorno di passeggeri assente nelle fermate elencate) avranno, oltre ai prezzi e costi gia’ sostenuti, mancati ritorni per tre stazioni ubicate nei peggiori quartieri degradati di Milano…(la metro, in se non riduce il degrado, anzi…).

    San Cristoforo-Segneri-Gelsomini sono errori di progetto (solo da Frattini e lungo la Lorenteggio-Foppa la linea vedra’ un numero decente di passeggeri) che saranno oneri passivi sul gobbo di Comune e indirettamente Regione, ammortizzabili spalmando su altre regioni e città (ovvero chiedendo ancora piu’ soldi di spesa storica) a Roma Ladrona…).

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    milano sparita 16-5-21
    16-5-21

    Con rammarico e dopo quasi 24 ore di sofferte riflessioni, non resta altra alternativa che segnalare l’ennesimo FLOP di Milano Sparita e da ricordare Facebook (deriva da Skyscrapercity e si vede…).

    La storia sara’ anche toccante e dai contenuti drammatici ma si nota una omissione storica non casuale (nell’immagine sono state nascoste le generalita’ anagrafiche e il volto, ovviamente si rimanda alla consultazione di tale pagina fbook).

    Nel Giugno 1942 la chiamata alle armi non era per andare a combattere su un fronte di guerra “alleato” (contro i Nazisti) ma l’opposto, a sostegno del loro esercito a capo di Hitler e in sualternita’ alle sue egemonie espansionistiche.

    E’ un dettaglio non citato nella fruttuosa pubblicazione che avra’ sicuramente fatto impennare le prenotazioni on-line del libro abbinato…

    Caduti, loro malgrado e per dramma dei loro famigliari, NON PER LA PATRIA ma per HITLER. E’ l’ennesimo esempio che dimostra e giustifica la piu’ volte imprecata SOPPRESSIONE giudiziaria di tale pagina facebook… (nel merito di Skyscrapercity non servono ulteriori commenti… erano cose note, CVD, Come Volevasi Dimostrare).

    Entro qualche giorno un breve articoletto relativo ai FONDI SOVRANI DEL QATAR coi quali mezza Milano immobiliare ha domicilio fiscale negli Emirati Arabi verso i quali si pagano tasse e si rilasciano azioni finanziarie per torri costruite e fisicamente e materialmente ubicate a Milano, a partire dall’invenduto del Bosco Verticale e quote di altre note immobiliari coinvolte nelle lottizzazioni Garibaldi-Porta Nuova-Cirty Life…hanno trasferito nel QATAR medesimo proprietà e rendite immobiliari…

    Nel frattempo potete anche leggervi questo interessante articolo (Giugno 2016) di Massimo Fini

    http://www.massimofini.it/articoli-recenti/1574-la-milano-disumana-dei-grattacieli-

    del-qatar

    L’articolo è protetto da diritti di riproduzione e non sarebbe possiile copia-incollarlo in questo sito.

    Quando venne pubblicato, Fini ricevette insulti anche nella pagina Facebook Milano Sparita e da ricordare, con commenti simili del tipo “Comunistoide, se vivi tanto male a Milano puoi anche traslocare”… beh è il livello culturale degli ammiratori delle Milano Sparita, Milano com’era una volta, Quartieri di una volta… e cosi’ via…

    La Milano degli ultimi arrivati Radical Chic, che vogliono che i viadotti cittadini vengano trasformati in serre dove coltivare l’erboristeria per tisane depurative… è quella che poi posta in facebook testimonianze storiche belliche… “dimenticando” di scrivere che i soldati italiani andavano a morire sul fronte Russo per Adolf Hitler… ma ormai con facebook la Storia, come sosteneva l’ex Editore di Fotografare, Francesco Ciapanna, la possiamo, non solo reinventare ma anche ribaltarne i significati “semasiologici” (il male diventa bene e il bene diventa male).

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    Via Boccaccio, caffetteria Motta e scavi Metropolitana Linea 1 nel 1960 circa.

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    Nella immagine sottostante, 1962 circa, è ritratta la costruenda Parrocchia di Santo Curato d’Ars al Giambellino. L’immagine ritrae Largo Giambellino, Via Giambellino e Largo dei Biancospini. La panoramica potrebbe apparire, ad una valutazione supeficiale, come una semplice e banale veduta periferica di caseggiati periferici di tipo civile ed economico… in realta’, la fotografia in Bianco e nero, ricolorata a mano, contiene, non solo una panoramica della periferia sud occidentale di Milano, Giambellino e San Cristoforo-Barona, ma anche qualche dettaglio di archeologia industriale.

    Purtroppo l’immagine è stata gia’ oggetto di inutili post dei soliti noti e fastidiosi personaggi di Milano Sparita Skyscrapercity (Giugno 2018)… ma del resto non possiamo pretendere diversamente da coloro che della storia di Milano ne avrebbero fatto un manifesto idelogico nelle pagine fbook (di analogo nome), oltre che un business apparentemente privo di leggi.. (si spera sempre e si auspica sempre in una futura soppressione di tali forum e home page facebook, incluse anche quelle di Quartieri …).

    La piccola sagoma della palazzina di colore azzurro ritratta alle spalle della Chiesa in costruzione (il fotografo che ha colorato il positivo in Bianco e Nero ha preso nota dei colori degli edifici ritratti), colore reale dell’edificio, ospitava la Ditta Giovanni Gnocchi, (cancelleria e materiale per ufficio e disegno), nota a coloro che risiedevano nel quartiere Giambellino tra gli anni ’50-’90 ed anche il confinante quartiere Barona.

    La Ditta falli’ negli anni ’90, probabilmente, sotto l’effetto dell’Office Automation aziendale… dove l’utilizzo di nastri inchiostrati per macchine da scrivere e scolorine a pennello veniva soppiantato da Personal Computer e Stampanti.

    L’Office Automation limitava anche l’uso di inchiostri per stilografiche … e indirettamente anche l’uso di Chine inchiostrate per i vecchi “Rapidograph Koh I Noor” ovvero penne a china di precisione utilizzate non solo da disegnatori tecnici e meccanici ma anche da artisti e fumettisti… (professioni eclissate con la computergrafica).

    largo giambellino 1962-63 circa Santo Curato D'Ars chiesadimilano
    Largo Giambellino 1962 circa, in evidenza la piccola palazzina di colore azzurro della ex ditta Gnocchi SA (area centrale della foto, collocata oltre la sagoma della Parrocchia in costruzione), azienda leader di prodotti di cancelleria per ufficio, purtroppo fallita verso gli anni ’90 del 1900.

    Le immagini sottostanti ritraggono alcuni prodotti di questa azienda ormai scomparsa dal contesto urbano del Giambellino da non meno di due decenni…

    Nella foto sottostante (Google Streetview) verso il 2008 esisteva ancora un piccolo settore di facciata, una sorta di rovina, della Ditta Gnocchi, ancora risparmiato dalla demolizione.

    street view 2008 rovine facciata Ditta Cancelleria Gnocchi Largo Giambellino
    Largo Giambellino nel 2008, ancora esistente la facciata della ex Ditta Gnocchi S.A. relativa all’ingresso dipendenti e scritte elencanti le principali categorie merceologiche prodotte da tale azienda di articoli di cancelleria per uffici.

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    VINTAGE-GNOCCHI-Inchiostro-di-China-Blusegnalibro-bookmark-gnocchi-milano-inchiostri-china-e367317e-c00e-46c3-8df7-18224882ece3

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    26-27 Aprile 1945, giorni dell'insurrezione antifascista a Milano. Piazza Lima verso Corso Buenos Aires, Via Scarlatti. Autore Pietro Secchia.
    26-27 Aprile 1945, giorni dell’insurrezione antifascista a Milano. Piazza Lima verso Corso Buenos Aires, Via Scarlatti. Archivio (Fondazione Feltrinelli) Pietro Secchia.
    Arco della Pace Marzo 1955. In apparenza l'abbigliamento dei soggetti ritratti potrebbe trarre in inganno essendo apparentemente prossimo a quello degli anni '80. I tre vincitori di una gara a premi basata sull'aver percorso 100.000 km a "cavallo" di un ciclomotore Lambretta.
    Arco della Pace Marzo 1955. In apparenza l’abbigliamento dei soggetti ritratti potrebbe trarre in inganno essendo apparentemente prossimo a quello degli anni ’80. Sono ritratti i tre vincitori di una gara a premi basata sull’aver percorso 100.000 km a “cavallo” di un ciclomotore Lambretta.

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    Milano negli anni di Tangentopoli (1993-’97)

    formentini
    Sindaco di Milano, Marco Formentini (1993-1997), nel 1993 circa.

    Marco Formentini, per certi aspetti un “leghista” preso in prestito dalla Sinistra Parlamentare italiana, ex Partigiano, “Leghista” parzialmente convinto di esserlo e di appartenerci realmente… ebbe l’ingrato compito di diventare “Borgomastro” di Milano proprio quando CIA e Pool Giudiziario della Procura e Tribunale di Milano (e probabilmente anche qualche lobby “sotterranea” di colui che beneficio’ al meglio di tale terremoto giudiziario, ovvero Silvio Berlusconi) stavano facendo a pezzi il Sistema Milano e il Modello Lombardia…

    Dal 1993 sino… sostanzialmente ad OGGI (indipendentemente dai progetti urbanistici di vecchio stampo di Gabriele Albertini, concretizzatisi dal 2008 e tutt’oggi in corso d’opera) Milano perse pezzi di industria, pezzi di impresa, di aziende e perse anche pezzi di popolazione.

    Nel 1971 si sfiorarono 1.800.000 residenti,

    https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/statistiche/censimenti-popolazione/

    …nel 1991 si scese poco al di sotto del 1.400.000

    nel 2001 a 1.256.211

    nel 2011 a 1.240.173

    quindi il picco piu’ basso nel 2011con 1.240.173 residenti

    (in 30 anni 600.000 residenti persi, in stima approssimativa, i picchi piu’ bassi tra il 1993 sino al 2012)

    https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/statistiche/popolazione-andamento-demografico/

    La ripresa della popolazione, duole specificarlo, piu’ che ad una “seconda vita” economica di Milano, corrisponderebbe ad una progressiva ricrescita demografica migratoria extracomunitaria (immigrati che si trasferirono a Milano, sin dagli anni ’90, con ondate sempre piu’ consistenti negli anni ‘2000 (vedasi la Bossi-Fini che non prevedeva quote massime superate le quali si doveva provvedere ad una redistribuzione nazionale e vedasi anche gli Europarlamentari Bossi e Salvini che votavano contro la redistribuzione a livello Europeo…) , immigrati che fanno figli a differenza dei pensionati “milanesi” sopravvissuti in questi decenni ed a differenza dei giovani italiani e “milanesi” che per scelta ma soprattutto per precarieta’ economica e lavorativa non possono concepire nuovi figli…

    Il trend sopra illustrato prese avvio dagli anni ’90 in un periodo nel quale Umberto Bossi (che alternava periodi di rottura con Berlusconi e Forza Italia, a periodi di alleanza elettorale) disse che dell’invasione extracomunitaria poco importava.. il problema era Roma Ladrona (lo disse anche quando al Governo di Roma c’era l’alleato Berlusconi ed anche quando l’alleato era anche la Lega, lui medesimo… anche a livello elettorale).

    La ricrescita demografica di Milano, dal 2012 circa al 2019, oltre a fattori di massiccia immigrazione extracomunitaria sarebbe dovuta ad una nuova forma di immigrazione dal mezzogiorno italiano… questa volta non si tratta di aspiranti operai… ma duole scriverlo… (e su questo dato, Forza Italia, la stessa Lega e il PD, avrebbero responsabilità), ma di beneficiari di voto elettorale “mercenario”, maturato nel Sud Italia… e culminato in raccomandazioni lavorative sia presso settori amministrativi di Aziende, Banche, Finanziarie e Assicurazioni site a Milano, sia nel calderone raccomandatorio rappresentato dal Governo Regione Lombardia (a Milano 3 grattacieli, Pirelli e le due torri del Palazzo di Melchiorre Gioia vedono dipendenti pubblici regionali, ai quali si aggiungono le sedi ALER, senza considerare le ex ASL, oggi ASST e ATS, volute dal “duetto” Maroni-Berlusconi… ) come del Comune di Milano…dovremmo anche dire che Berlusconi e Formigoni seppero copiare la mangiatoia ministeriale romana di “Roma Ladrona” ed applicarla a Milano e Lomardia…

    A Formentini capito’ la malaugurata sorte di prendersi carico di una “Città di Milano” schiacciata dal’affarismo di Roberto Formigoni, dagli scandali ad orologeria di Tangentopoli… dal rampantismo Berlusconista che avanzava e da evidenti stati di isolamento politico nel quale la sua amministrazione dovette barcamenarsi… nel frattempo Forza Italia e DS (oggi PD) a livello Governatvo, riempivano le periferie delle citta’ italiane e di Milano.. di ondate inarrestabili di extracomunitari con figli a seguito e gravidanze in corso, di Delocalizzazioni Industriali verso la CINA e paesi asiatici e dell’ex URSS europeo…. e la mafia (soprattutto la ‘ndrangheta) allungava i suoi tentacoli sul “Sistema Milano” (e Lombardia)… riempiendo gli spazi lasciati vuoti da Tangentopoli e il relativo terremoto giudiziario… e Milano medesima assisteva alla fuga della sua popolazione preesistente (degrado, carovita e costi immobiliari sempre in corso di inlfazione, calo dell’occupazione, nuove forme di precarieta’, crollo dell’istituzione famigliare e delle nascite da parte di popolazione italiana).

    Dallo sfascio sopra raffigurato emerse il Berlusconismo di Gabriele Albertini (detto il Sindaco in mutande per aver sfilato in una “anteprima di moda dell’intimo maschile” di Valentino… tutto nudo tranne un paio di Boxer di cachemire). Dopo la sua elezione a Sindaco, Umberto Bossi lo defini’ col nomignolo di “Albertina”, ne seguirono minacce di querele e le pubbliche scuse imposte da Silvio Berlusconi…

    Albertini pianifico’ la “Restaurazione di Milano” secondo modelli urbanistici vecchi come il Cucco… nei quali si riprendeva un modello urbano milanese anni ’50 (a sua volta preso in prestito dal vecchio Piano Regolatore del 1953, a sua volta dalla Milano del Ventennio, ovvero della urbanizzazione di memoria Mussoliniana fatta di palazzoni eleganti nel Centro di Milano, Giardini e parchi fioriti in pieno centro e poveri ed operai confinati nelle case popolari oltre la Circonvallazione Esterna… un modello che persino oggi viene riproposto anche dal PD e da varie fondazioni noprofit che propongono una Milano Centro Radical chic con viadotti trasformati in profumatissimi giardini pensili, strade piantumate e giardinetti con erbe e fiori per le tisane erboristiche a disposizione dei ricchi residenti… e grattacieli sempre piu’ alti.. stile Emirati Arabi…).

    Insomma, da decenni si rispolvera, completandolo di generazione in generazione, l’utopia del Ventennio che vedeva gli operai nelle periferie (oggi trattasi di extracomunitari) e gli uomini d’affari tra un grattacielo e l’altro del centro .. quel modello parzialmente attuato negli anni del “boom” e poi frettolosamente abbandonato a fine anni ’60 perche’ snobbato da tutti i finanziatori interpellati.. quel Masterplan chiamato “Porta Nuova-Garibaldi” e CityLife… ebbe una resurrezione dal 2000 circa.. goffamente chiamato e cammuffato sotto il nome di “Cittadella della moda”…(continua nei prossimi giorni)

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    Idroscalo, seconda metà anni ’60. Autore Mario Cattaneo.
    Milano 1957, inaugurazione nuovi impianti di pastorizzazione e confezionamento Centrale del latte. In evidenza la presenza di due "Marinitt".
    Milano 1957, inaugurazione nuovi impianti di pastorizzazione e confezionamento Centrale del latte. In evidenza la presenza di due “Martinitt”.
    manifesto elettorale ex lega nord 1993 web casadellavetra.tumlr.com
    … in tema di Centrale del Latte (ex) una aggiunta alla breve cronologia (indubbiamente incompleta) della Giunta Lega Nord (Formentini) 1993-1997. Una dimenticanza relativa alla ormai affossata vicenda della tentata privatizzazione (estate 1993) della Centrale del Latte, o meglio della sua “cartolarizzazione” per motivi di deficit di bilancio proposta dall’assessore alle Finanze del Comune, Marco Vitale nella estate 1993. Ufficialmente Formentini si oppose e la vicenda slitto’ nel 2000 (Giunta Albertini) con la cessione alla Granarolo di Bologna, i cui impianti di Via Castelbarco vennero , per sempre, dismessi nell’Agosto 2006.
    Quartiere sperimentale Triennale (QT8), 1951/52 circa, vicinanze Via Giuseppe Pagano Pogatschnig ( cognome impronunciabile). L'immagine ritrae la palazzina (Casa INA Multipiano) progettata da Lingeri Pietro; Zuccoli Luigi. Il canale in primo piano, salvo errori, dovrebbe trattarsi dell'Olona (all'epoca con acque ancora relativamente cristalline, 20 anni piu' tardi, ovviamente tombinato, una cloaca...
    Quartiere sperimentale Triennale (QT8), 1951/52 circa, vicinanze Via Giuseppe Pagano Pogatschnig ( cognome impronunciabile). L’immagine ritrae la palazzina (Casa INA Multipiano) progettata da Lingeri Pietro; Zuccoli Luigi. Il canale in primo piano, salvo errori, dovrebbe trattarsi dell’Olona (all’epoca con acque ancora relativamente cristalline, 20 anni piu’ tardi, ovviamente tombinato, una cloaca…).
    Lambrate-Quartiere Feltre, vicinanze Via Feltre, 1962 circa, Via Pisani Dossi (lotto residenze INA Casa).
    Lambrate-Quartiere Feltre, vicinanze Via Feltre, 1962 circa, Via Carlo Alberto Pisani Dossi (lotto residenze INA Casa).

    idiozie 2 milano sparita facebook

    Dopo 16 anni di “GRANDE STORIA” dei forum Skyscrapercity Milano Sparita e Storia dei Trasporti Pubblici ATM, e dopo 11 anni di “GRANDE STORIA” di Milano Sparita e da ricordare Facebook (senza contare altre centinaia di homepage Facebook abbinate, correlate alle storie fotografiche e libri autoptodotti di Quartieri e Secoli di Milano) ci si attendevano migliori testimonianze e cronache storiche rispetto ad immagini come la sottostante…dove 1400 ignoranti irreversibili esprimono, duole molto scriverlo, ammirazione e preferenza verso immagini (e verso una pagina fbook) di pura incivilità italiana a cavallo tra gli anni ’60 e ’90, quando le “Frecce del sud” venivano prese d’assalto e quando i turisti stranieri confidavano, in italiano… “Noi in Italia non ci verremo mai più”. Del resto, se in quegli anni le fabbriche chiudevano dal 1 al 31 Agosto costringendo esodi forzati… oggi anche con ferie programmate e ripartite in vari periodi dell’anno… la stragrande maggioranza dei pecoroni, allora come oggi (oggi si potrebbe evitarlo), opta per 1-31 Agosto… i film della serie Fantozzi… non nacquero per caso…popolo BOVE (e di bovari), italiani e “””milanesi””” d’adozione furono e sono anche oggi…

    Milano Sparita Facebook, per vendere libri e perche’ si incrementino i contatori visite a 1 milione all’ora per serata… (circa 6 milioni nella serata di ieri) deve postare simili schifezze… oltremodo sara’ la terza o quarta volta che in circa 5 anni tale immagine viene riciclata… (un business milionario sul quale nessuno indaga…) non potrebbe fare diversamente visti anche gli “storici” che ci lavorano dal 2006…

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    Radio Milano International, (ante 1982) Deejay Claudio Cecchetto.
    Radio Milano International, (ante 1982) Deejay Claudio Cecchetto.

    “EL FÜRMENTA…”

    … il primo sindaco di Milano con elezione diretta… quella che doveva essere una miglioria della nuova Legge Elettorale, col tempo, si rivelo’ una trappola nella quale Berlusconi prima e Renzi-Letta poi, inserirono Sindaci affaristici alla guida di Milano…(Olimpiadi Universali… al momento candidatura fallita, Expo 2015, Olimpiadi invernali 2026… ma ci possiamo giurare che , prima o poi, Milano ospitera’ le Olimpiadi che quest’anno si svolgono in Giappone… il business, il debito pubblico e il Recovery Plan potrebbero essere bruciati proprio in eventi (Grandi Eventi) come questo (del resto è ai tempi del “Pilli” che in Italia e Milano non sono luogo di eventi sportivi internazionali come lo furono i Mondiali Italia 90, dove, dopo tutto, vi furono, forse, minori danni dell’Expo 2015 e delle future superurbanizzazioni Porta Romana delle Olimpiadi Invernali 2026 …).

    Per paradosso, verso il Maggio 1997, la base Lega Nord di Milano etichettava, il futuro candidato a Sindaco Albertini… come il “Pillitteri di Forza Italia…” (in un certo senso furono profetici ma le cose andarono anche peggio rispetto a quando governava il “Pilli”…).

    manifesto elettorale ex lega nord 1993 web casadellavetra.tumlr.com

    Manifesto Elettorale di Marco Formentini, Lega Nord, elezioni Sindaco di Milano, mandato 21 giugno 1993
    12 maggio 1997

    Marco Formentini (Lega Nord) nato il 14 aprile 1930 a La Spezia , morto a Milano il 2 gennaio 2021, come ampiamente noto, fu il primo Sindaco di Milano di appartenenza non PSI … dal dopoguerra (pur avendo inizialmente militato nello schieramento Parlamentare del PSI ).

    Formentini fu successore dell Sindaco Provvisorio, eletto d’ufficio, sul nascere dello Scandato “Mani pulite”/”Tangentopoli ’92” Giampiero Borghini (Partito Comunista Italiano sino al 1991, Partito Democratico della Sinistra 1991/92, Partito Socialista Italiano 1992,1994).

    Rimandando, a Wikipedia…

    https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Formentini_(politico)#Ritiro_dalla_politica_e_attivit%C3%A0_di_professionista

    la controversa biografia nel merido della sua amministrazione di Primo Cittadino, Marco Formentini, nell’unico mandato ricoperto da Marco Formentini medesimo…si distinse per un immobilismo amministrativo novevole (in parte giustificato dagli scandali appaltistici dei precedenti mandati PSI).

    …si evidenziano alcune delle peculiarita’ amministrative di questo Sindaco, formatosi, per paradosso, nell’area politica del Partito Socialista Italiano (non aveva opinioni “entusiastiche” verso Bettino Craxi… su questa sua impressione è impossibile non condividere analoghe sensazioni…).

    La sua amministrazione, come noto nelle Biografie…e per coloro che vissero a Milano nel periodo del suo mandato… era rappresentata da un immobilismo urbanistico e viabilistico assoluto, sintetizzabile nel principio che Milano non necessitava, all’epoca, di nuove linee di Metropolitana e che le medesime dovevano essere sostituite da apposite metrotranvie…

    Su queste, ormai, storiche e vecchissime dichiarazioni, vi saranno, forse, alcuni approfondimenti nelle prossime settimane…in Milanobarona…

    … diciamo che l’amministrazione di Formentini si distinse per aver ricevuto, in consegna, una Milano appena precipitata nel Baratro Tangentopoli ’92… e per aver riconsegnato, verso l’estate del 1997, a Gabriele Albertini, una Milano perfettamente conservata “allo stato dell’arte”… inalterata … esattamente come 5 anni prima… all’anno 1992…al punto tale che si potrebbero riconoscere alcuni “””meriti”””, verso tale Sindaco, ovvero di essere colui che fu capace di prolungare la vita dei lampioni stradali in pietra e calcestruzzo… dagli anni 1947/49 sino al 1999 circa.

    L’immobilismo di Formentini (parzialmente giustificabile con i fatti di corruzione e tangenti della precedente gestione PSI di Tognoli e Pillitteri, dove Via Manara e Via Freguglia, con Di Pietro e il suo pool, incluso Piercamillo Davigo che recentemente rivelo’ della presenza di presunte massonerie nel Tribunale di Milano… ma và?, qui lo si scrive da 5 anni…) rimando’ ai mandati Albertini e Moratti… lo scempio urbanistico i cui effetti sono ancora palesemente percepibili (progetti Porta Nuova Garibaldi, Expo 2015, future olimpiadi invernali 2026…).

    L’immagine sottostante, recentemente postata su questo sito (Milanobarona) ritrae Vie di Milano, nel 1995, Giunta Formentini… dove l’arredo urbano dei lampioni di illuminazione stradale risaliva alla fine degli anni ’40… i lampioni di Via Chiesa Rossa nel 1995… (dal 1999 Milano venne stravolta da un “Recladding urbanistico” di Albertini… tutt’oggi in corso, Recladding che ebbe effetti opposti all’amministrazione Formentini.. ovvero cancellazione della Storia e della identita’ di Milano… letteralmente polverizzate).

    Barona-Chiesa Rossa/Gratosolio, Agosto 1995, Naviglio Pavese, Alzaia Naviglio Pavese-Via Chiesa Rossa. (fonte immagine proprietaria)
    Barona-Chiesa Rossa/Gratosolio, Agosto 1995, Naviglio Pavese, Alzaia Naviglio Pavese-Via Chiesa Rossa. (fonte immagine proprietaria)

    Alla Giunta Formentini… coincide (suo malgrado, concediamogli, alla memoria, il diritto di non essersi reso conto di cosa gli accadeva, sotto il naso, durante il suo mandato ) la non gloriosa fase di invasione extracomunitaria delle periferie di Milano… e con essa l’arrivo (si presume, suo malgrado, concediamogli, alla memoria, il diritto di non essersi reso conto di cosa gli accadeva, sotto il naso, durante il suo mandato ) di nuove forme di organizzazione criminale, a Milano, come la ‘ndrangheta (ma anche , seppur in forma minoritaria, la Camorra, con la registrazione, alla Camera di Commercio di Milano, di migliaia di societa’ di consulenza ed aziende, finanziate dal riciclaggio mafioso, fenomeno che con le giunte di Forza Italia, divenne ancora più grave), aziende dell’area “nero-grigia” dell’economia milanese…che furoreggiarono , ulteriormente, a partire dagli anni delle future amministrazioni di Forza Italia…

    … di certo la Milano Capitale dell’Italia Federale era una utopia dal sapore fantozziano irrealizzabile lontana anni luce dalle sue promesse e venne polverizzata con le amministrazioni Albertini e Moratti…dove la Lega Nord faceva da stampella a Forza Italia, per ottenere maggioranze dove gestire meglio il business privato di Silvio Berlusconi.

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    Porta Vittoria, 1965. Via Bezzecca 24, ex Albergo Mercato.
    Porta Vittoria, 1965. Via Bezzecca 24, ex Albergo Mercato.
    Arena Civica, Agosto 1880, spettacolo di Numachia, ovvero un gioco di battaglia navale (una rappresentazione) allestito allagando il "catino" (anfiteatro) dell'Arena dove venivano collocate delle finte navi da guerra con le quali si inscenavano finte battaglie. L'origine del gioco era Greco Romana. Civico Archivio Fotografico, autore Lamberto Vitali.
    Arena Civica, Agosto 1880, spettacolo di Naumachia, ovvero un gioco di battaglia navale (una rappresentazione) allestito allagando il “catino” (anfiteatro) dell’Arena dove venivano collocate delle finte navi da guerra con le quali si inscenavano finte battaglie navali. L’origine del gioco era Greco Romana. Civico Archivio Fotografico, autore Lamberto Vitali.
    Piazza Duomo, anni '60, Monumento Celebrativo di Vittorio Emanuele II°, di Ercole Rosa. Se dovessimo porre una domanda a tutti i frequentatori della Piazza, in un determinato momento, del chi e cosa rappresenti e colui che lo ideò, è probabile che il 99% risponderebbe con Boh ? Malgrado vi siano improbabili e inattendiili autonomisti nel web (simulati, questi la Repubblica Italiana la vogliono eccome, sennò si dovrebbero mettere a dieta...) ' , nel web (i vari web (omissis)...Citta' Stato e molti altri) tali personaggi e partiti chiedono l'autonomia per meglio condurre corruzione e clientele senza risponderne al Codice Penale... Ritornando al Monumento... notiamo che era allora, come oggi, molto apprezzato dai piccioni (come trespolo, si intende)... dove riposano e depurano gli intestini... dopo una scorpacciata di mangime per volatili...
    Piazza Duomo, anni ’60, Monumento Celebrativo di Vittorio Emanuele II°, di Ercole Rosa.
    Se dovessimo porre una domanda a tutti i frequentatori della Piazza, in un determinato momento, del chi e cosa rappresenti e colui che lo ideò, è probabile che il 99% risponderebbe con Boh ?
    Malgrado vi siano improbabili e falsi autonomisti nel web (simulati, questi la Repubblica Italiana la vogliono eccome, sennò si dovrebbero mettere a dieta…) ‘ , nel web (i vari web (omissis)…Citta’ Stato e molti altri) tali personaggi e partiti chiedono l’autonomia per meglio condurre appalti e licenze edilizie senza risponderne a determinati livelli… Ritornando al Monumento… notiamo che era allora, come oggi, molto apprezzato dai piccioni (come trespolo, si intende)… dove riposano e depurano gli intestini… dopo una scorpacciata di mangime per volatili…in cambio di una foto ricordo…
    Bovisa anni '80, Cascina Albana. Autore Campi Massimo (Collezione Aldo Bortoli).
    Bovisa anni ’80, Cascina Albana. Autore Campi Massimo (Collezione Aldo Bortoli).

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    Il Covid-19 ed una preesistente ristrutturazione globale del lavoro impiegatizio e tecnico stanno sfoltendo il lavoro in “presenza” anche da molto prima che scoppiasse la nota pandemia…

    https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/grattacieli-smartworking-1.6269185

    c’è da domandarsi sino a che punto i progetti all’infinito di ulteriori torri…

    https://www.grattacielimilano.it/it/milano-2020-2023-tutti-i-nuovi-grattacieli-in-arrivo/

    saranno ancora sostenibili per una citta’ con meno di 1.400.000 residenti (di questi meno di 67.000 nati in tale capoluogo…), dall’estensione , in km^2, pari ad 1/8 di Roma… considerando anche l’ormai crisi strutturale dell’economia italiana e anche di Milano, avrebbe come cause , elementi che non si trovano nel Covid ma risalgono a decenni e decenni fa…(siamo in recessione dal 2002)

    Molti web e forum, pagati per farlo, disinformano nel merito, ovviamente nella disinformazione non potevano mancare anche gli onnipresenti

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5585

    #111,697 · 11 h ago

    A questi soggetti dovremmo ricordare che alcuni progetti come Domus Omnium vennero abbandonati, più che per i semplici ritardi del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di “Roma Ladrona”… (parafrasando il partito “Bad Company”, debitore di 49 milioni di euro, per il quale scrivono a nome di altri…) anche per la concausa di costi iniziali pari a 7 miliardi di lire e studi di settore dove non si garantiva un ritorno economico tale da recuperare a medio termine tali investimenti ultramiliardari… in un periodo di congiuntura dove il Miracolo Economico era finito da un pezzo…(anche per effetto della morte di Enrico Mattei, uno dei promotori della crescita con PIL da Cina e con ritmi di motorizzazione automobilistica mai visti prima…) dovremmo anche ricordare che in quel periodo si costruirono il Grattacielo di Porta Romana e una delle due torri all’ingresso della Via Turati, affacciate su Piazza della Repubblica (progetti che misero fine, sino all’arrivo di Ligresti,.alla moda dei Centri Direzionali in torre nel centro di Milano, negli anni ’70 l’unico progetto di Centro Direzionale fu quello di Assago Milanofiori dal 1976, palazzine basse costruite dove sino a poco tempo prima c’erano risaie e fontanili…).

    Forse dovremmo anche ricordare a tali “storici” del Carroccio… che in quegli anni i finanziatori non riciclavano, come oggi, per conto di mafie e grandi evasori… oggi si possono costruire torri a fondo quasi perduto (per chi ricicla non contano i profitti ma far circolare denaro a fornitori e imprese in sub appalto e impiantisti…e costituire fondiarie e immobiliari…con denaro proveninente da reti finanziarie anonime).

    In quegli anni chi finanziava progetti di grattacieli aveva bisogno di piani di investimento garantiti… ecco perche’ molti progetti faraonici venivano accantonati… infatti dal 1967 alla cessione, a prezzo simbolico, della Pirelli (del suo grattacielo) alla Regione Lombardia, nel 1977… il passo era breve e se Pirelli quasi regalava… significava che non vi fossero proponenti all’acquisto alternativi…(quindi se Domus Omnium fosse decollato verso il 1968-69, e completato verso il 1971/72, sussistevano concreti rischi di invenduto e/o inaffittato… salvo locare o vendere a prezzi che avrebbero solo limitato debiti e perdite…).

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    Rho, attuale città metropolitana di Milano, Via G. Garibaldi nel 1955.
    Rho, attuale città metropolitana di Milano, Via G. Garibaldi nel 1955.
    Arco della Pace, Corso Sempione, metà anni '50 (circa).
    Arco della Pace, Corso Sempione, metà anni ’50 (circa).

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    I GRATTACIELI D’ITALIA…DEGLI ULTIMI 26 ANNI

    REALMENTE SERVIREBBERO ALL’ECONOMIA DEL”PAESE”… OPPURE SONO OPERAZIONI DI SPECULAZIONE IMMOBILIARE FINE A SE STESSA ?

    (PARTE PRIMA)

    Centro Direzionale: Proseguono i lavori di restauro...

    dove si trova il Centro Direzionale sopra raffigurato ?

    NAPOLI…

    Si, Napoli sarebbe l’area metropolitana produttrice della maggiore percentuale di PIL del mezzogiorno italiano… molte delle “torri” che svettano il suo “sky-line” sono anche firmate dall’architetto Renzo Piano…

    Il centro direzionale nacque verso la metà degli anni ’90 …

    Centro Direzionale di Napoli: il primo agglomerato di grattacieli d'Italia

    …per paradosso l’area fu governata da un PRG (Piano Regolatore del territorio)… assente invece a Milano (dove , dal 2006 circa, si sarebbe costruito alla caso… dove meglio conveniva alle immobiliari, qui non menzionabili per rischi di querele bavaglio… immobiliari che si sono sostituite a Piani Urbanistici, PRG e Soprintendenze…anche con impatti urbanistici negativi come avvenne e avviene tutt’ora per Porta Garibaldi e Porta Nuova.

    Sia chiaro, non si starebbe sostenendo che Napoli, area metropolitana dove il PIL verrebbe generato, in buona percentuale, anche dal riciclaggio della Camorra… sia un esempio urbanistico ed economico, ossia un modello da utilizzarsi come riferimento agli errori di Milano…(dove, comunque, una alta percentuale del PIL deriva da speculazioni immobiliari e riciclaggio ndrangheta).

    Le torri “Partenopee” che si sono aggiunte, dopo la realizzazione del progetto iniziale, 1995 circa, sono destinate, come similmente avverrebbe in quella città, tranne casi rari (attualmente una torre utilizzata da TIM, in modo parziale, assenza di compagnie estere… purtroppo anche Milano non si differenzia, come vedremo a breve), a rimanere semivuote e/o essere occupate da “sedi del Governo Regionale” (come avviene, dal 1977, anche con Regione Lombardia, ex grattacielo Pirelli, sempre con Regione Lombardia, dal 2011-12 circa, col Nuovo Palazzo Lombardia di Via Melchiorre Gioia) ?

    Si considerino. comunque, le similitudini urbanistiche tra Napoli e Milano.

    A Milano, il Pirelli e il Palazzo Lombardia di Via M.Gioia SONO PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (Regionali ma sempre Carrozzone Pubblico si tratterebbe, con sprechi , inefficienze, mangerie, corruzione, raccomandazionismo, etc… tipiche di tutte le pubbliche amministrazioni italiane). Si consideri che il PD, prima , e Forza Italia e Lega poi, nei primi due decenni del secolo del nuovo Millennio, trasferirono funzioni e poteri (e sprechi), dai Ministeri Romani alle Regioni , dove diversi Governatori, abuserebbero dei poteri conferiti,sia a livello gestionale e affaristico come anche a livello di interessi privati e personali…( tra cui la “necessità” di occupare torri o costruirle, come avvenne anche per Bologna e recentemente per Torino, con la mai ultimata “Torre Piemonte”). Palazzo Lombardia ebbe come finanziatore la Regione Lombardia medesima e furono anche utilizzati fondi destinati alla manutenzione ALER della Regione medesima.

    Campania,Sicilia e Lombardia le peggiori Regioni in termini di casi di corruzione locale e sprechi, come anche di cattiva gestione… La Calabria non viene menzionata perchè il Regime di sfascio e radicazione ndranghetista conferirebbe, a tale territorio, connotazioni di controllo extra Statale-Regionale in contesto paramilitare mafioso…

    Ritornando a Milano… anche l’ex “Pirellino” (Uffici Tecnici del Comune di Milano), ormai abbandonato da moltissimi anni… è (era) pubblica amministrazione, seppur locale… ovvero una torre “storica” che non produsse mai un vero PIL … ma che amministrava edilizia popolare del Comune e competenze tecnico urbanistiche e catastali…

    Le torri “Partenopee” sono occupate, non solo da Enti Pubblici locali ma anche da Procure-Tribunali, Prefetture, Agenzia Entrate ed altri enti pubblici… diciamo pure che in tale Centro Direzionale, oltre a qualche banca / assicurazione… l’economia del terziario presente in tale Centro Uffici… si limiterebbe a pubblica amministrazione … ed il PIL prodotto, non sarebbe concentrato in tale area… ricordiamoci che in Campania (ma vedremo… anche per la Lombardia nel settore alimentare), il PIL è prodotto da grandi pastifici che esportano in tutto il mondo, dal settore Turistico Alberghiero e Ricettivo…

    … Servirebbero, quindi… sulla carta… Centri Direzionali come quello sopra menzionato e raffigurato ?

    … ma… diciamo che conferirebbero un generico senso di “modernità” alla Città di Napoli… (similmente per Milano le “””riqualificazioni””” Garibaldi-P.Nuova, ex Fiera Milano) forse anche indirettamente come “pacchetto turistico” della città… ma da questo a considerare una City… tirata su dal nulla verso la meta’ anni ’90 dalle Giunte di Bassolino… come un Volano economico… ne corre…

    Una breve premessa: Quando si parla di finanziatori di un progetto di Centro Direzionale, si configurerebbero due scenari possibili. Il primo vedrebbe come “attore” l’immobiliare che ne affitterebbe le cubature costruite, nel secondo caso, i finanziatori sono societa’ costruttrici sovente costituite dagli utilizzatori finali (i proprietari degli immobili destinati a Centro Direzionale, ovvero aziende che non si occuperebbero di costruzioni e immobili ma con target di tutt’altra natura). Societa’ costituite per costruire e successivamente sciolte dopo il completamento del progetto. In Italia ed anche a Milano, si è assistito, in questi decenni, alla tendenza (usa e getta) rappresentata dallo sfruttare inizialmente l’immobile, per circa 20 anni, salvo poi rivenderlo in condizioni pessime e da restauro (Recladding) e/o mantenerne la proprieta’ per semplice rendita catastale e ammortizzatore patrimoniale di perdite e passivita’ (vedasi anche Ligresti (ed eredi) con l’ex Torre Galfa sino al 2012 e alcuni distretti periferici come le torri di Via Stephenson (sempre sino a pochi anni fa) … lo stesso avviene anche per enti pubblici, Comune incluso).

    Si consideri, comunque, che i grattacieli italiani, tranne forse l’unico nel suo genere, l’ex Pirelli di Piazza Duca d’Aosta, sono, se non bastasse, mediocri e copie di analoghe torri londinesi e USA…. questo anche prima dell’avvento del Berlusconismo… vedasi anche ex torri Garibaldi…quindi l’attrattiva turistica è molto modesta…

    …e Milano ?

    Non siamo a livelli molto differenti da Napoli.. Torri occupate solo al 30% della volumetria complessiva, aziende italiane e straniere correlate all’Hi-Tech ed alla ricerca… sono ASSENTI, escludendo l’ex Pirelli e il nuovo Palazzo Regione Lombardia… abbiamo solo Banche e Assicurazioni che anche prima di trasferirsi nelle aree Garibaldi-Porta Nuova e City Live… esistevano a Milano, come , per esempio, UniCredito (tra Uruguay e Lampugnano)…

    … ma quale PIL produrrebbero BNL (Diamand-Tower), UniCredit, Allianz , Generali, prossimamente anche UNIPOL… a Milano ?

    Business dei fornitori ed impiantisti a parte… di PIL reale se ne produrrebbe molto poco…

    Molto meno di quello immaginato e invariabile rispetto a quando tali Banche/Assicurazioni erano nelle vecchie sedi…

    Come mai le multinazionali come Microsoft, Samsung, Oracle, Cisco (alcune di quelle elencate erano nell’hinterland come Sesto San Giovanni,oggi in Palazzine , non torri, ubicate tra Porta Garibaldi e Porta Nuova) non occupano grattacieli (Microsoft non occupa torri nemmeno negli USA, dove sarebbe presente a Redmond, in una Palazzina Campus nello Stato di Washington…Washingon della Costa Occidentale, da non confondersi con Washington DC dove risiede la Capitale e la White-House Presidenziale…) ?

    Molto semplice… ce lo insegnerebbe anche Pirelli… COSTI DI GESTIONE E MANUTENZIONE PROIBITIVI…

    Anche le multinazionali del farmaco, dell’healthcare e della biochimica snobbarono sempre Milano, (alcune erano a Bollate), per poi trassferirsi nel Veneto e in Emilia…

    CISCO Italia (CISCO System) è insediata in una delle, ormai quasi trentennali… “Torri Bianche” di Vimercate, Monza-Brianza… di Milano Porta Nuova non gliene potrebbe (detto alla Romana… ) “fregà de meno”…

    …appurata la attuale inutilita’ economica dei “grattacieli” UniCredit, BNL, Generali, Allianz, etc… si giunge alla sconsolata conclusione che tali torri nacquero sulla base degli stessi errori immobiliari commessi da Breda, Pirelli e anche Bristish Petroleum, a cavallo degli anni ’50 e ’60 dello scorso secolo…

    CityLife , pur avendo acquirenti stranieri come Allianz, per la natura assicurativa e immobiliare della medesima, fatica ad essere assimilata ad un investitore-proprietario-committente estero… gli investimenti non sono assimilabili a quelli effettivi di una multinazionale, come per esempio, Microsoft o Samsung (che ha in locazione uno dei “diamantini” di Viale della Liberazione) che acquista o affitta grattacieli da Progetto (masterplan) per esigenze di mercato ed esigenze strategiche… in sostanza, banche ed assicurazioni a parte (il “core business” di tali “aziende” e’ immobiliare, per natura), non ci sono multinazionali estere che hanno concretamente investito nei progetti Porta Nuova e CityLife…

    Del resto la storia milanese e italiane dei Centri Direzionali vede rapidi declini essendo le Multinazionali italiane (meno di frequente quelle straniere), nate inizialmente come super aziende monolitiche e legalmente costituite in Societa’ per Azioni, con distretti industriali tra Milano Bicocca e Sesto San Giovanni… aziende inizialmente monolitiche che pero’, sin dai primissimi anni ’70, scelsero la nostrana strategia della DIVERSIFICAZIONE e FRAMMENTAZIONE (anche per girare intorno, legalmente o meno, al fisco italiano) in decine, centinaia di fiduciarie controllate, in centri di investimento speculativo e finanziario in regime di “Off-Shore” (anche in paradisi fiscali)… esterovestizioni che resero, sin da oltre mezzo secolo fa… TOTALMENTE INUTILE costruire grattacieli, Centri Direzionali, a Milano Varesine, Garibaldi, Porta Nuova… City-Life, come anche nelle successive aree direzionali periferiche di Salvatore Ligresti… al Lorenteggio, alla Barona-Lodovico il Moro-Richard, Via Ripamonti, Certosa-Stephenson, Ortica…

    Si consideri anche che le aziende italiane, a partire da Pirelli ma anche Mediaset… NON INVESTONO I CAPITALI ACCUMULATI, FONDANDO NUOVE AZIENDE CHE INSEDIANO NUOVI GRATTACIELI… SEMMAI LI ELUDONO IN OFF-SHORE (diversificazione all’estero in attivita’ speculative e finanziarie)… una strategia seguita anche da FIAT…di Torino e dalla stessa TELECOM.

    PERTANTO, COLORO CHE SCRISSERO CHE L’AREA EX VARESINE RIMASE INCOLTA PER MEZZO SECOLO… CAUSA DEGRADO URBANISTICO E IMMOBILISMO POLITICO E ECONOMICO MILANESE, LOMBARDO E ROMANO, NON SCRIVONO IL VERO, DISTORCENDO LA STORIA METROPOLITANA DI MILANO E NON SOLO… ALTRETTANTO PER IL “RECUPERO” DI TALE AREA, UN MASTERPLAN FORZATO AD USO E CONSUMO DI POCHI… AREE CHE SARANNO DESTINATE AD UN DECLINO IMMOBILIARE E FUNZIONALE, ENTRO 25 ANNI…(ENTRO TALE TERMINE LE TROVEREMO COME LE ATTUALI TORRI LIGRESTI E/O IL “PIRELLINO” ?… RUDERI DEI QUALI NESSUNO SA COME DISFARSI… CAUSA CAPITALISMO LADRONE, SPECULATIVO ED EVASORE ALLA ITALIANA…).

    In tema di controllate (Pirelli)… LO SAPEVATE CHE UniCredit sarebbe una controllata del Gruppo Pirelli-Benetton e che Olimpia SpA (TELECOM Tronchetti Provera) farebbe sempre parte dell’originario gruppo (o dinastia) Pirelli (per paradosso, la sede Pirelli attuale è una mediocre palazzina alla periferia Bicocca di Milano, la controllata, UniCredit, avrebbe stravolto, col suo “grattacielo” parte della Milano secolare e Neo Classica di Porta Garibaldi… anche se il palazzone sarebbe di C…(omissis) (la nuova Ligresti di Milano, dagli interessati autoproclamatasi migliore delle vecchie Holding di… Salvatore… piu’ attenta al design ed alla qualità dei materiali…mah…).

    (fine parte prima)

    … la seconda parte affrontera’ le Estero Vestizioni di alcune torri residenziali dell’Isola Garibaldi…(dove si costrui’ con target superiori a quelli finanziariamente sostenibili dal “Sistema Italia” e “Sistema Milano”).

    Sarebbe molto bello che REPORT RAI 3 si occupasse di questi problemi… chi scrive non puo’ ricevere dritte da

    AISI

    AISE

    DDA

    Magistratura

    Guardia di Finanza

    Agenzia delle Entrate

    CIA

    FBI

    Interpol

    …SI… a REPORT (nella figura del suo principale redattore-master video maker) si offendono quando si illaziona che riceverebbero dossieraggi dalle nostre “intelligence” ministeriali… tuttavia è possibile loro trasmissioni siano prodotte da informazioni confidenziali e dossieraggi che nessun giornalista sarebbe capace di produrre… senza il supporto della magistratura e delle Intelligence Nazionali e USA… chi scrive, in questo sito, non potrebbe mai ricevere… informazioni tanto dettagliate e supporti audio.video a conferma… salvo lo scrivere su fatti e personaggi conosciuti direttamente…

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    Fiera di Sinigaglia 1959. Autore Mario Finocchiaro. Difficile capire se lo "spazio ambulante" fosse reale, nella forma in cui lo si vede... oppure vi sia un "artefizio" del fotografo... a giudicare dalle apparenze, con un solo quadro (origine?) in quel giorno vi dovevano rimediare, pranzo e cena, almeno 4 persone...
    Fiera di Sinigaglia 1959. Autore Mario Finocchiaro. Difficile capire se lo “spazio ambulante” fosse reale, nella forma in cui lo si vede… oppure vi sia un “artefizio” del fotografo… a giudicare dalle apparenze, con un solo quadro (origine?) e qualche paio di scarponi…in quel giorno vi dovevano rimediare, pranzo e cena, almeno 4 persone…
    Torre Velasca in costruzione, 1956/57, ripresa dalle guglie del Duomo, sulla sinistra la sagoma del Campanile/Torreottagonale della Chiesa di San Gottardo in Corte di Via Pecorari.
    Torre Velasca in costruzione, 1956/57, ripresa dalle guglie del Duomo, sulla sinistra la sagoma del Campanile/Torre ottagonale della Chiesa di San Gottardo in Corte di Via Pecorari.

    Ci sono soggetti (casta)…

    http://milanoneisecoli.blogspot.com/2018/11/la-torre-velasca-dove-un-tempo-cera-la.html

    che sovente non citano mai le fonti da dove attingono scritture ed immagini…

    Milano Sparita Skyscrapercity , in 16 anni, ha fatto piu’ danni che benefici… (ma quanti danni , da piangere per … secoli, al pari di Yahoo Answers…soppresso dalla CIA…)!!!

    Domani, 12 Maggio 2021

    Questo è il GRATTACIELO più BRUTTO d’Europa?

    cercheremo di capire del perche’, a Milano, dopo il 1963, (salvo speculazioni di Ligresti e “economia del mattone e cazzuola”… di Albertini-Moratti-Pisapia-Sala-Berlusconi) non si costruirono/costruivano piu’ “””grattacieli”””” (la fragile economia italiana e la tendenza delle nostre furbette “””multinazionali”””.. a differenziarsi e frazionarsi in “1000” Srl, e societa’ fittizie…andrebbe totalmente contro la realizzazione di inutili centri direzionali…).

    Milano, Bologna,Genova, Torino, Roma (e persino Napoli) non sono strutturate su economie “business enterprise” malgrado certi blog, forum e social SBRODOLINO tesi ridicole ed opposte… e si vedano sorgere, in tali pseudo metropoli (Milano al top)… torri come i funghi sotto il pavimento di una tenda da Camping…in un umido bosco di betulle…dell’Alta Valtellina …

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    Giugno 1945, Porta Vercellina, Piazzale Aquileia, Carcere do San Vittore, colloqui a "distanza" tra detenuti fascisti e famigliari.
    Giugno 1945, Porta Vercellina, Piazzale Aquileia, Carcere di San Vittore, colloqui a “distanza” tra detenuti fascisti e famigliari.
    Corso Littorio (attuale Corso Monforte)fine anni'20 del 900. Sullo sfondo Largo San Babila (oggi Piazza) e sul lato superiore dell'immagine la nota "Casa Veneziana" demolita verso il 1938. Si specifica che la fonte dell'immagine primaria sarebbe quella sovraimpressa nell'immagine medesima... malgrado tale fonte sia stata abbondantemente sfruttata dai forum MilanoSparita Skuscrapercisty, Milano Sparita Facebook e Milano nei Secoli... quindi si propone quanto gia' oggetto di utilizzo anche commerciale da fonte comune.
    Corso Littorio (attuale Corso Monforte) fine anni’20 del 900. Sullo sfondo Largo San Babila (oggi Piazza) e sul lato superiore dell’immagine la nota “Casa Veneziana” demolita verso il 1938. Si specifica che la fonte dell’immagine primaria sarebbe quella sovraimpressa nell’immagine medesima… malgrado tale fonte sia stata abbondantemente sfruttata dai forum MilanoSparita Skuscrapercisty, Milano Sparita Facebook e Milano nei Secoli… quindi si propone quanto gia’ oggetto di utilizzo anche commerciale da fonte in comune.
    Corso Vittorio Emanuele, 1925.
    Corso Vittorio Emanuele, 1925.

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    Fonte e contestualizzazione immagine e testo sottostanti, dai siti

    museodelnovecento.org

    https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/al_museo_della_scienza_e_della_tecnologia_il_restauro_della_donnina_di_milano_di_marino_marini-152655.html

    QT8, Monte Stella, fine anni '50, autore immagine Mario De Biasi (approfondimenti testo sottostante).
    QT8, Monte Stella, fine anni ’50, autore immagine Mario De Biasi (approfondimenti testo sottostante).

    Monte Stella, 1960 circa, “Donnina di Milano” (il fotografo De Biasi diede,a questa foto, tale titolo, titolo che venne poi trasferito alla sopra raffigurata statua di Marino Marini, scolpita tra il 1931-32).

    Originariamente raffigurante un Angelo, una sorta di figura arcaica e archetipica , pare dispersa durante lo scompiglio ed il caos dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, pare rivenuta, non a caso, proprio nelle macerie della Seconda Guerra… ovvero tra i rifiuti edilizi inerti (edifici e macerie dei bombardamenti) del costruendo Monte Stella (composto , proprio, dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale), inizialmente fissata (dopo un frettoloso recupero) sopra un piedistallo provvisorio (basamento, forse di cemento), nel luogo e nel periodo ritratto nella foto, ovvero il Monte Stella…”portafortuna” di coppiette e “arredo urbano” per arrampicate dei ragazzini che frequentavano il sito.

    Verso il 1967, riconosciuto lo spessore artistico della statua (ma non il suo autore), anche per effetto di varie segnalazioni di M. De Biasi, venne rimossa dal Monte Stella per una collocazione meno precaria rispetto a quella iniziale.

    Nel 1970 venne identificata , da Gualtieri di San Lazzaro, come opera di Marini (Piccolo Angelo) e ricollocata nei Giardini Perego. Pare che nel periodo nel quale la statua doveva entrare a far parte delle Collezioni Civiche, la medesima subì una caduta accidentale andando a pezzi… dal 2017 si segnala il progetto del suo restauro nei locali del Museo della Scienza (non ci sono aggiornamenti recenti nel merito…). L’immagine sovrastante, come di altre… prelevate dalla raccolta di Mario De Biasi, sono state oggetto di brevi articoli e “post” da parte dei “soliti noti” (Skyscrapercity Milano Sparita e blog UrbanFile)… tra una proposta immobiliare e l’altra… tanto per dare una parvenza di cultura, storia ed arte… a cio’ che di culturale… soggettivamente molto poco… sarebbe… considerando tali forum e blog…).

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    Via Alessandro Manzoni, 1905.
    Via Alessandro Manzoni, 1905.
    Ticinese , Festa del Naviglio Grande (anni '70-'80, presenza linea elettrica tranviaria e illuminazione stradale antecedente anni '90, case di ringhiera e palazzine non restaurate, soggettivamente ancora abitate da residenti del Ticinese, assenza arredo urbano da "movida").
    Ticinese , Festa del Naviglio Grande (presunti anni ’70-’80, presenza linea elettrica tranviaria e illuminazione stradale antecedente anni ’90, case di ringhiera e palazzine non restaurate e ricolorate, soggettivamente ancora abitate da residenti del Ticinese, assenza arredo urbano da “movida”).
    Barona-Chiesa Rossa/Gratosolio, Agosto 1995, Naviglio Pavese, Alzaia Naviglio Pavese-Via Chiesa Rossa. (fonte immagine proprietaria)
    Barona-Chiesa Rossa/Gratosolio, Agosto 1995, Naviglio Pavese, Alzaia Naviglio Pavese-Via Chiesa Rossa. (fonte immagine proprietaria)
    Bovisa, anni '70 (1980 come data taeorica), la vecchia Via Bovisasca (siamo in prossimita' dell'attuale intersezione di Via Assietta-Via El Alamein.
    Tra Bovisa-Affori e Bovisasca, anni ’70 (1980 come data ipotetica), la vecchia Via Bovisasca in direzione periferia (siamo in prossimita’ dell’attuale intersezione di Via Assietta-Via El Alamein, con Via Carlo Cicogna Mozzoni alle spalle del fotografo).

    Lo stesso luogo nel 2020…

    nuova via bovisasca

    Porta Romana, Fossa Interna dei Navigli, Via Francesco Sforza, 1924, incendio dell'Archivio Civico di Via della Signora 7. L'incendio, da parte dei Vigili del Fuoco, viene domato dal lato opposto di Via Francesco Sforza con una pompa idrovora a vapore che, probailmente, attingeva acque direttamente dalla fossa interna del Naviglio. Il vapore emesso dall'idrovora nasconde, nella fotografia, quello emesso dalle fiamme anche dal lato parallelo di Via della Signora.
    Porta Romana, Fossa Interna dei Navigli, Via Francesco Sforza, 1924, incendio dell’Archivio Civico di Via della Signora 7. L’incendio, da parte dei Vigili del Fuoco, viene domato dal lato opposto (rispetto a Via della Signora), ovvero da Via Francesco Sforza, con una pompa idrovora a vapore che, probailmente, attingeva acque direttamente dalla fossa interna del Naviglio. Il vapore espulso dall’idrovora nasconde, nella fotografia, quello emesso dalle fiamme anche dal lato parallelo di Via della Signora.

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    LE “SMANETTATE” DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY…

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5219

    i post risalgono al Primo Maggio di un anno fa e vedono, come protagonista principale, una immagine (fonte non citata dai furbettini…) d’archivio del sito

    http://fotografieincomune.comune.milano.it/FotografieInComune/dettagliofotografia/SUP-s5010-0000033?context=photoByCatalogue&position=315

    nel sito sussiste una inversione di catalogazione… autore PAOLO MONTI, primi anni ’60, erroneamente catalogata (dal sito del Comune di Milano) come Via Magolfa. In Via Magolfa, Ticinese, non e’ mai esistito un Centro Direzionale.

    Come riscontrabile, l’immagine viene postata in negativo E RICHIEDE un software di rendering digitale in positivo.

    tramite questo sito

    https://www.fotoeffetti.com/out/752240394229807499

    e’ convertibile, via fotoritocco, in immagine B/N positiva (vedasi quella sottostante)

    positivo via antonio bordoni

    (immagine orientata, orizzontalmente, al rovescio)

    ovviamente il negativo non si limita ad invertire l’ordine della scala di grigi ma anche l’orientamento dell’immagine, invertita in senso orizzontale.

    La localizzazione è però grossolana.

    Via Pirelli è l’intersezione in fondo, la via ritratta è una irriconoscibile Via Antonio Bordoni

    via antonio bordoni… insomma… piu’ precisione nelle localizzazioni delle foto di Paolo Monti… cosi’ “bravi” coi vespasiani… così pressapochisti coi centri direzionali…

    … certo che sono degli smanettoni del web… mica da ridere…

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    Porta Garibaldi/Porta Nuova, ex Varesine 1979 circa. Immagine postata dai web forum autoproclamatisi "storico-scientifici" della "Milano che fu-Milano Vintage" bkig, forum che scrivono a nome di altri e che, come sosteneva il defunto editore del periodico Fotografare, Francesco Ciapanna, la storia verrebbe progressivamente falsata dopo circa due generazioni intermedie... dai fatti reali ale ugie trascritte. Questa immagine bollata come "Degrado di una citta'" raffigura l'area della ex Stazione delle Varesine, retrocessa di qualche centinaio di metri, verso l'attuale Stazione LeNord-FS di Porta Garibaldi. L'immagine dovrebbe ritrarre l'area incolta i cui lavori di bonifica terminarono circa 9-10 anni prima dopo la dismissione avvenuta nel 1961. Nel 1979, circa qualche anno prima, nel 1977, la Industrie Pirelli cedette alla Regione Lombardia, lo storico grattacielo di Piazza Duca d'Aosta ad una cifra simbolica... Per quale motivo ? Era considerato inutile e oneroso per le esigenze dell'industria che lo fece costruire 17 anni prima... tra agli anni '70 e '80, molti grossi gruppi industriali, per eludere il fisco e liberarsi senza troppi oneri e cavilli sindacali del loro organico... frazionarono le iniziali SpA in Srl e persino SAS, ovvero , come anche e da sempre Berlusconi fece (il promotore dei grattavieli vuoti della Milano contemporanea) ricostituivano in Italia ed all'estero microsocieta' e fiduciarie controllate (molte nei paradisi fiscali) dove disperdere utili gravati da tasse). Infatti, tanto per fare un esempio... MEDIASET non ha grattacieli... Negli anni 70 (la regola vale anche oggi) piu' nessuna azienda voleva impegnarsi in investimenti immobiliari onerosi preferendo il sottobosco fiscale e sindacale per i profitti e i dipendenti ripartiti in logiche del Sub Appalto in filiera. Oggi, ci verrebero invece a raccontare balle (con toni di retorica e propaganda da Ventennio...) che solo Berlusconi, Lega e attuale PD "meneghino" avrebbero fatto risorgere Milano dagli anni bui dei "socialisti". A breve un articolo di approfondimento sulle bugie narrate dai Capisaldi della Milano descritta via Web, "Storici" che sovente mentono sapendo di mentire...
    Porta Garibaldi/Porta Nuova, ex Varesine 1979 circa. Immagine postata dai web forum autoproclamatisi “storico-scientifici” della “Milano che fu-Milano Vintage” blog, forum che scrivono a nome di altri e che, come sosteneva il defunto editore del periodico Fotografare, Francesco Ciapanna, la storia verrebbe progressivamente falsata dopo circa due generazioni intermedie… dai fatti reali verso bugie trascritte e diffuse con gli organi di informazione (prima), nei testi scolastici e storici dopo… Questa immagine bollata come “Degrado di una Milano…’” raffigura l’area della ex Stazione delle Varesine, retrocessa di qualche centinaio di metri, verso l’attuale Stazione LeNord-FS di Porta Garibaldi. L’immagine dovrebbe ritrarre l’area incolta i cui lavori di bonifica terminarono circa 9-10 anni prima dello scatto ( dopo la dismissione della vecchia Stazione, avvenuta nel 1961). Nel 1979 appariva come vediamo… circa qualche anno prima, nel 1977, la Industrie Pirelli cedettero alla Regione Lombardia, lo storico grattacielo di Piazza Duca d’Aosta ad una cifra simbolica… Per quale motivo ? Era considerato (dalla Pirelli) inutile per le “evolute” esigenze aziendali e industriali e oneroso per le esigenze dell’industria che lo fece costruire 17 anni prima… tra agli anni ’70 e ’80, molti grossi gruppi industriali, per eludere il fisco e liberarsi (senza troppi oneri e cavilli sindacali) del loro organico… frazionarono le iniziali SpA in Srl e persino SAS, ovvero , come anche e da sempre Berlusconi fece (il promotore dei grattacieli vuoti della Milano contemporanea), ricostituivano in Italia ed all’estero microsocieta’ e fiduciarie controllate (molte nei paradisi fiscali) dove disperdere utili gravati da tasse. Infatti, tanto per fare un esempio… MEDIASET non ha grattacieli… (la sede di Cologno Monzese venne rilevata da Rizzoli-Corriere della Sera nei primi anni ’80). Negli anni 70 (la regola vale anche oggi) piu’ nessuna azienda voleva impegnarsi in investimenti immobiliari onerosi (grattacieli e centri direzionali d’autore) preferendo il sottobosco fiscale e sindacale per i profitti ed i dipendenti ripartiti in logiche del Sub Appalto in filiera (e progressivamente sostituiti da Precari). Oggi, ci verrebbero invece a raccontare frottole (con toni da retorica e propaganda da Ventennio…) che solo grazie a Berlusconi, Lega e attuale PD “meneghino” si sarebbe fatta risorgere Milano dagli anni bui dei “socialisti/comunisti” e di depressione economica e urbanistica (bugie, in molti casi…). A breve un articolo di approfondimento sulle bugie narrate dai Capisaldi della Milano “Vintage” descritta via Web, “Storici” che, a volte, mentono sapendo di mentire…
    Panoramica di Piazza Duomo vista dal transetto nord del Duomo e parziale veduta del Carosello Tranviario. Autore Osvaldo Lissoni, 1910-’20 circa.
    Corvetto, 1960 circa. Piazzale Gabrio Rosa, inaugurazione nuove autolettighe Croce d'Oro di Via Mincio.
    Corvetto, 1960 circa. Piazzale Gabriele Rosa, inaugurazione nuove autolettighe Croce d’Oro di Via Mincio.
    Barona 1964, Via Rimini, costruendo Quartiere di Via Spezia.
    Barona 1964, Via Rimini, costruendo Quartiere di Via Spezia. Autore Carla Cerati.
    Fiera Campionaria Edizione 1956. Strano, ma fattibile da oltre 120 anni… pullman (a rimorchi) di trasporto visitatori a trazione elettrica (senza fili). I veicoli a trazione elettrica, anche nel settore tranviario e ferroviario, senza fili, ovvero con generatori accumulatori, erano possiili, sin dalla fine dell’800. “Mamma” U.S.A. e anche “Mamma” United Kingdom… con le loro riserve petrolifere e miniere di Carbone… spinsero perche’ prevalesse la trazione a motori alimentati da combustibili fossili… gli effetti di Gas serra… sono tutt’oggi ben noti e viaibili…

    A BREVE SU QUESTO SITO:

    La vera storia del terreno delle ex Varesine (ex Stazione delle Varesine dismessa nel 1961, smantellata completamente solo dopo quasi 8 anni dalla sua chiusura).

    Coloro che verrebbero pagati da certe immobiliari… scrivono che l’area compresa tra Viale della Liberazione e Via Melchiorre Gioia-Galilei era il nulla …e Albertini (ex sindaco) l’avrebbe trasformata in “oro colato” di fior di grattacieli…ammirati in tutto il mondo…

    Tali personaggi… non scrivono che la demolizione della Stazione delle Varesine e la bonifica dell’area si prolungarono sino al 1970… (bonifica terreni attraversati da binari e riempimento movimento terra sostitutiva… quasi 10 anni dopo dal completamento della vecchia “City” circa 7 anni dopo dalla ultimazione del “Pirellino”, palazzo Uffici Tecnici del Comune, abbandonato da anni).

    Dopo il 1969 il Comune di Milano ed i “capitalisti” meneghini (Breda, BP, Pirelli) dichiaravano, per quel periodo, la inutilita’ di nuovi grattacieli (negli anni ’70 la Pirelli regalava alla Regione Lombardia il noto grattacielo di Gio Ponti perche’ troppo oneroso e sovradimensionato per le esigenze aziendali). Qualsiasi progetto venne abbandonato sino alle riproposte della Milano anni ’80 di Paolo Pilliteri e sino alla costruzione delle Torri Garibaldi Ferrovie dello Stato, tra il 1984 e ’92.

    Negli anni ’80, le grosse aziende, per poter licenziare senza vincoli giuridici i dipendenti in esubero o non graditi… si frazionarono in piccole SRL dalle iniziali SpA… dove si decretava che “Piccolo era bello” e che le aziende competitive erano quelle con meno dipendenti. Decadde l’esigenza di torri e aree direzionali !!!

    Per tale motivo a Milano non si costruiirono piu’ torri sino all’arrivo di Ligresti che le costruiva, per meglio locare le volumetrie realizzate a prezzi competitivi , nelle periferie … “filosofia” che Berlusconi e Albertini ruppero verso il 2000 per dare avvio a speculazioni immobiliari dove si arrivo’ allo stato attuale dove si occuperebbe, mediamente, solo il 30% di una torre destinata ad ospitare direzioni finanziarie di Banche e Assicurazioni…

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    Piazza Duca d' Aosta 1957, area dove sorgeva lo stabilimento Pirelli della Brusada, avvio cantiere del costruendo Grattacialo Pirelli, ultimato intorno al 1960).
    Piazza Duca d’ Aosta 1957, area dove sorgeva lo stabilimento Pirelli della Brusada, avvio cantiere del costruendo Grattacialo Pirelli, ultimato intorno al 1960).
    Via Antonio di Rudinì, Ospedale San Paolo alla Barona, prossimo all'ultimazione, 1977/78 circa.
    Via Antonio di Rudinì, Ospedale San Paolo alla Barona, prossimo all’ultimazione, 1977/78 circa.

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    IL BESTIARIO DI MILANO SPARITA E DA RICORDARE E DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY, VEDE , PER LA PRIMA, NON SOLO LE NOTE E RIDICOLE “PERLE DI STORIA!”… GESTITA DA 3 “ADMIN” …(AL MASSIMO CONCEPIBILE) CHE LA IMPOSTEREBBERO NEL MODO CHE CONOSCIAMO DA QUASI DUE DECENNI ( STESSI SOGGETTI DI SKYSCRAPERCITY), AI MEDESIMI INDIVIDUI SI AGGIUNGEREBBERO ULTERIORI SCIOCCHEZZE SCRITTE , ANCHE, DAGLI AMMIRATORI DI TALE PAGINA (PAPERISSIMA-SPRINT SAREBBE DA DILETTANTI … AL CONFRONTO…)

    baggianate utenti Milano Sparita

    L’IMMAGINE SOVRASTANTE RITRAE I PORTICI MERIDIONALI DI PIAZZA DUOMO NEL 1920 (SI NOTA ANCHE LA “MANICA LUNGA” DEL BOTTONUTO , RIONE-CONTRADA DEMOLITO IN BUONA PARTE NEGLI ANNI ’30 DEL 900). UN UTENTE SOSTIENE CHE VERSO IL 1920 RIFORNIVA , PERSONALMENTE, DI SALUMI E CARNI, I NEGOZI DEI PORTICI MERIDIONALI.

    NEL 1920, AMMETTENDO CHE AVESSE 20 ANNI… COMPORTEREBBE CHE OGGI NE AVREBBE, CIRCA 121 !!!

    E’ IMPOSSIBILE NON CONSIDERARE IMMONDIZIA TALI GENERI DI PAGINE FACEBOOK MA ANCHE CERTI FORUM CHE SIMULANDO RICERCHE STORICHE FASULLE, POSTANO 100 IMMAGINI INEDITE DI MEDIA AL GIORNO… PER POI METTERLE A DISPOSIZIONE DELLA PLEBE DI MILANO SPARITA E DA RICORDARE… URGEREBBE UN GARANTE DEL WEB … FORUM E HOMEPAGE FBOOK DA SOPPRIMERE COME E’ RECENTEMENTE AVVENUTO CON ANSWERS YAHOO…

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    Area Metropolitana di Milano, San Donato Milanese, Palazzo Direzionale ENI, concomitanza Festa di Santa Barnaba.
    Citta’ Metropolitana di Milano, San Donato Milanese, Palazzo Direzionale ENI, 1958 circa, concomitante Festa di Santa Barnaba.
    Stadio di San Siro, 1989 circa, lavori di ampliamento terzo anello per i Mondiali di Calcio, Italia '90.
    Stadio di San Siro, 1989 circa, lavori di ampliamento terzo anello per i Mondiali di Calcio, Italia ’90.
    Piazza Baiamonti-Via Paolo Sarpi primi 900 ex borgo ortolani. Si posta questa immagine col dubbio che sia gia' stata sfruttata per finalita' di business Faceook da Milano Sparita e da Ricordare, Milano Sparita Skyscrapercity, Milano nei Secoli e altre centinaia di pagine Faceook gestite dalla derivazione primaria Skyscrapercity. La ricerca per immagini da esito negativo ma sbaglia nel 50% dei casi...
    Piazza Baiamonti-Via Paolo Sarpi primi 900 ex Borgo degli Ortolani. Si posta questa immagine col dubbio che sia gia’ stata sfruttata per finalita’ di business Facebook da Milano Sparita e da Ricordare, Milano Sparita Skyscrapercity, Milano nei Secoli e altre centinaia di pagine Facebook gestite dalla derivazione primaria Skyscrapercity. La ricerca per immagini da esito negativo ma sbaglia nel 50% dei casi…
    Pronto Soccorso (1964) del Policlinico di Via Francesco Sforza, angolo Via Sanra Barnaba.
    Il vecchio Pronto Soccorso (1964) del Policlinico di Via Francesco Sforza, angolo Via Santa Barnaba.
    Viale Certosa (in direzione Piazzale Accursio) sotto una delle campate dell'appena ultimato Cavalcavia del Ghisallo (1859 circa).
    Viale Certosa (in direzione Piazzale Accursio) sotto una delle campate dell’appena ultimato Cavalcavia del Ghisallo (1959 circa).
    Immagine scattata dal civico 131 di Via Gallarate ritraente il costruendo Cavalcavia del Ghisallo (1958 circa).
    Immagine scattata dal civico 131 di Via Gallarate ritraente il costruendo Cavalcavia del Ghisallo (1958/59 circa).
    Viale Monteceneri verso l'incrocio con Viale Certosa, 1965.
    Viale Renato Serra/Monteceneri verso l’incrocio con Viale Certosa, 1965.
     I Martinitt, 1960, istituzione che si prendeva carico degli orfani di Milano, Istituzione tuttavia controversa per via di una visione da "collegio minorile" di una popolazione infantile rea di essere solo stata sfortunata... Istituzione spazzata via dal "vento" del '68...
    I Martinitt, 1960, Istituzione che si prendeva carico degli orfani di Milano, Istituzione tuttavia controversa per via di una visione da “collegio minorile” di una popolazione infantile rea di essere solo stata sfortunata… Istituzione spazzata via dal “vento” del ’68…
    Via Orefici, 1968.
    Via Orefici, 1968.
    Piazza Duomo, 1971, autore Mario Cattaneo... soldati e minigonna... un binomio precario che si dissolveva in circa 16/12 mesi di Naja obbligatoria... scappatelle che impegnavano al minimo ma che appagavano i sogni e le illusioni di adolescenti dislocati a migliaia di km di distanza. Autore Mario Cattaneo
    Piazza Duomo, 1971, autore Mario Cattaneo… soldati e minigonna… un binomio precario che si dissolveva in circa 16/12 mesi di Naja obbligatoria… scappatelle che impegnavano al minimo ma che appagavano i sogni e le illusioni di adolescenti dislocati a migliaia di km di distanza, sogni che si dissolvevano al termine del Servizio di Leva Obbligatoria.

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    Autori Anglosassoni (USA e UK) di Milano Sparita Facebook , in queste foto di pura confusione collettiva (indotta, ovviamente), non dicono che nelle Case di Ringhiera di Milano, i milanesi sono stati cacciati dalle “loro” immobiliari (USA, UK prevalentemente, ivi finanziarie e banche) per ospitarvi dipendenti del Consolato USA e UK, imprenditori del Sud Italia… approdati a Milano… pieni di soldi dalla tracciatura impossibile da conoscersi.

    bugie Milano Sparita FbookNon solo Milano Sparita ma verita’ sparite e milanesi spariti… oggi le Case di Ringhiera sono occupate da furbetti USA e italiani di regioni del Mezzogiorno Italiano ufficialmente “depresse”… (tranne loro che possono acquistare con 1 milione di euro appartamenti in Corso Como … in contanti…preventivamente accreditati su conti correnti fittizi… ).

    Milano Sparita Facebook?

    No grazie !

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    IL SOCIAL YAHOO ANSWERS HA CHIUSO BARACCA

    yahoo chiusoquando la stessa fine per FACEBOOK (e le varie Milano Sparita e Milano e quartieri di una volta…) , SKYSCRAPERCITY, TWITTER, INSTAGRAM, etc… ?

    Stamani, ore 07:00 GM+2, fuso orario di Roma, dopo 16 anni di incessante attivita’ disinformativa, spionistica e propagandistica, il Social Network (a domanda e risposte) Yahoo Answers è stato definitivamente soppresso mettendo Off-Line 16 anni di contenuti in diverse lingue internazionali.

    Il fatto, in quanto tale, e’ storico (seppur snobbato e forse censurato dagli organi di informazione televisiva e radiofonica) dato che “muore” un segmento di “storia” del web che precedette l’avvento dei disastrosi e attuali social network come Facebook, Twitter, Instagram etc…(e forum altrettanto dannosi come Skyscrapercity e vari blog di pura propaganda politica mascherata da informazione urbanistica).

    Le giustificazioni ufficiali del suo attuale proprietario, Verizon Media (una controllata del Gruppo IBM, che lo rilevò nel 2016/17) , sono l’obsolescenza e la scarsa competitivita’ e redditivita’ della piattaforma rispetto ai più moderni social, problemi nel moderarne la presenza di “troll”, presenza di contenuti scadenti e non verificati, dal punto di vista culturale e scientifico, presenza di “teorie del Complotto”.

    Indiscrezioni parzialmente ammesse dalla Proprieta’ rivelano (ammettendolo a denti stretti e con imbarazzo e riluttanza) che la piattaforma era diventata, da tempo, la “voce” delle Destre Neofasciste-Neonaziste, di mezzo mondo (USA, Italia e Brasile hanno trasformato Yahoo nella “Casa del Fascio” di Mussoliniana memoria… Lega e F.lli d’Italia in primis), luogo di attivismo Pro Trump, con odio verso invalidi, diversamente abili, disoccupati, autistici, malati di tumore, omosessuali, etnie non di razza bianca, comunisti, indigenti, strati sociali disagiati, etc… e di teorie negazioniste del Covid-19. Lamentele da parte della neo amministrazione Biden e della medesima FBI.

    In realta’ l’ultima versione soprastante ammetterebbe che tale ex social network imbarazzava e incrinava l’immagine di Verizon Media e indirettamente della reale proprietaria IBM Corporation (da circa 5 anni).

    I fatti si ridurrebbero a queste due versioni ufficiali ?

    No, sono , in parte, delle bugie. Non si trattava di problemi di moderazione ma di crimini e reati commessi , su commissione (dal 2005), proprio dai moderatori nel libro paga di tale social network e delle Polizie (e mafie) di mezzo mondo… (come accennato, Answers divenne, sin da subito, quasi 20 anni fa, il contenitore propagandistico delle Destre Fasciste nei Governi di molte Nazioni, di Lobby del Petrolio, delle armi, del riciclaggio finanziario internazionale, ivi incluso, anche, reti del crimine organizzato, luogo di spionaggio autorizzato politico giudiziario, di profilazione dossieristica di Polizie e apparati sia Giudiziari come di Spionaggio dei Servizi Segreti , sia di singole Nazioni sia globali, luogo di campagna elettorale permanente e illegale, luogo di diffamazione messa in atto dagli staff di Yahoo Answers, sia a danno di politici e attivisti, sia a danno degli utenti).

    Sia chiaro che non vi sono sufficienti elementi per sostenere che le varie proprieta’ che si succedettero nella gestione di Yahoo Answers avessero rapporti col crimine organizzato. Tuttavia (e questo vale x tutti i social net) quando si sottoscrivono accordi di spionaggio e sorveglianza degli utenti con CIA e Polizie di varie Nazioni, incluse interazioni con Servizi Segreti (la CIA gia’ lo sarebbe di suo) si accetta, tacitamente, che la piattaforma diventi oggetto di acquisizione dati privati sensibili anche da parte di apparati “deviati” delle Intelligence sia USA come di altre Nazioni, Italia inclusa… nel mondo dello spionaggio anche le mafie hanno ruoli e poteri… questo conferirebbe una immagine negativa e denigrata delle proprieta’ che acquisirono Yahoo Answers dal 2005 ad oggi (anche l’ultima ben conosceva lo “stato dell’arte di Answers”,,, situazione simile per Facebook, Twitter e altri…).

    L’aspetto piu’ drammatico è però rappresentato dal fatto che con la chiusura di Answers, i crimini sopra elencati si sono spostati in altre piattaforme, come Quora, allargandosi e consolidandosi in Facebook, Twitter, dove avvengono, da molti anni, cose simili…

    Non si è detta, quindi, la verita’ …vista anche la frettolosa decisione di sopprimere una piattaforma sicuramente obsoleta e “trash” utilizzata, tuttavia, molto intensamente, sino a pochi giorni fa, che fruttavamilioni di euro a settimana, anche tramite frodi commerciali e importi finanziari e pubblicitari enormi (miliardi di domande e risposte generate dagli staff per simulare un successo di visite e di potenziali introiti pubblicitari e di quotazione finanziaria dove le stime del valore azionario si baserebbrero sul falso volume di utenti iscritti e attivi artificialmente generato… con la connivenza dalle Polizie di mezzo mondo, in sinergia con la CIA ,una falsa floridita’ finanziaria e NASDAQ dietro la quale si nascondevano forme colossali di introiti registrati sotto “altre voci”… soprattutto da quando Yahoo chiuse in Italia, la sede Legale di Milano… un copione gia’ noto per Facebook e altri social e motori di ricerca (una mascheratura che si nasconde tutt’oggi per Facebook, Twitter e altri) . Answers è oltremodo responsabile di un piano di spionaggio politico atto a schedare centinaia di milioni di utenti, mettendo a disposizione i contenuti delle loro mailbox Yahoo… alla CIA ogniqualvolta questa ne faceva richiesta ed alle Polizie e Servizi Segreti (a partire da quelli italiani AISE ) di tutto il mondo.

    https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2016/10/05/news/nuova-bufera-su-yahoo-milioni-di-mail-girate-ai-servizi-segreti-americani-1.34781918

    una breve precisazione:

    Per Costituzione Americana la Central Intelligence Agency non ha potere investigativo diretto verso i cittadini USA residenti in USA (solo l’FBI puo’ investigare, anche senza mandato giudiziario, cittadini americani, incluso il leggerne anche le loro caselle di posta elettronica).

    Chi chiedeva, dunque, alla CIA, di hackerare le mailbox Yahoo per girarne i contenuti ai servizi segreti ed alle Polizie ?

    Ovviamente i Servizi Segreti degli Stati Europei e sud Americani, dove Yahoo Answers registrava Domini Internet nelle aree geografiche dove distribuiva il suo portale e il suo social network, come avvenne anche per l’Italia, dal 2006, con it.yahoo.com avente per alias Yahoo.it con il relativo servizio email abbinato alla registrazione di milioni di account anche in Italia (Yahoo annovera tutt’oggi, circa 12 miliardi di account, oltre la meta’ di essi falsi profili e account di “servizio” (Polizia, lobby, apparati di spionaggio, crimini organizzati) ovvero account generati dagli staff di tutti i Paesi dove Yahoo Answers offriva servizi social, di news e posta elettronica)).

    In Italia , a partire da quando (da quale data) prese piede la pratica dei nostri Servizi Segreti di chiedere ai Social Network di schedare e violare dati privati e sensibili dei cittadini italiani per classificarne i contwnuti, dossierarne la vita, opinioni, idee e contatti, ivi attivita’ internet, pubblicazioni e messaggistica privata ?

    Formalmente si concretizzo’ sin dalla estate del 2006…

    Dal 2008 sino ad oggi, per quanto la pratica di hackerare mailbox e tracciarne le attivita’ Internet, tale “pratica” vide una intensificazione coi Governi Berlusconi Ter…

    In realta’ lo spionaggio telematico nacque con l’arrivo di Internet medesima, ovvero verso il 1994… tuttavia nei Governi Berlusconi lo spionaggio legale e soprattutto illegale, tramite social network , subi’ delle impennate notevoli, soprattutto nel periodo 2008-2012, con rinvigorimenti dello Spionaggio di Stato di Polizia anche sotto il Governo Renzi (2014-inizio ’17) per subire un ulteriore incremento quando Matteo Salvini era Ministro dell’Interno (2018-’19). Si evidenzia che diversi Governi mondiali hanno la cattiva abitudine di affidare, ai Social, lo spionaggio e la profilazione dei loro cittadini…tuttavia, tale pratica, non ebbe mai pause e per quanto concerne Verizon Media Yahoo, attivita’ prosegue e proseguira’ anche nel futuro … i 12 miliardi di account SONO, IN BUONA PARTE, DELLE POLIZIE INTERNAZIONALI (non meno di 6 miliardi sono utenze fake utilizzate per propaganda politico-elettorale filo fascista e di estrema destra, disinformazione e spionaggio… sin dalla nascita di tale social, avvenuta ufficialmente nel 2005 ma in realta’ gia operativa neglo USA sin dal 1995 circa quando Yahoo offriva gruppi di discussione utenti… prima che questi confluissero nel social Answers, attivaato dal 2005 sino a stmattina, ore 07 + 2GMT fuso orario di Roma).

    Si faccia, quindi, mente locale che coi Governi Berlusconi e con i ministeri di Roberto Maroni prima e Salvini dopo, con Renzi di mezzo, le riforme dei Servizi Segreti Italiani inclusero la pratica di utilizzare Yahoo, Facebook, Twitter, Whatsapp, Instagram, etc… per spiare, anche senza mandato giudiziario ed a discrezione, milioni di cittadini, anche italiani, come anche di politici locali, Funzionari di Polizia, etc… milioni di cittadini, anche in Italia (soprattutto) per uso dossieraggio e successivamente anche di DIFFAMAZIONE SU COMMISSIONE MINISTERIALE e repressione giudiziaria verso coloro che manifestavano e manifesterebbero dissenso e disagio SOPRATTUTTO verso schieramenti e politici del CentroDestra italiano…

    Per quanto riguarda Yahoo Answers ed il suo staff italiano (interamente costituito da pubblici ufficiali, in esercizio o in pensione, molti pregiudicati ed in contatto anche con mafie, ovvero da confidenti e informatori di Polizia e collaboratori di Servizi Segreti), eliminare 16 anni di reati comporta gravi problemi di dimostrazione probatoria per migliaia di ex utent diffamati e minacciati dagli staff internazionali di Yahoo Inc.

    Pare, oltremodo, che per mano di Yahoo , vennero messe in atto gravi forme di diffamazione, persecuzione, denigrazione e Pubblico Ludibrio di cittadini italiani anti fascisti, anti mafia, rei di aver presentato esposti e denunce per fatti di mafia e corruzione… tali azioni diffamatorie che sarebbero alla concausa della soppressione del servizio Answers (non solo in Italia) ).

    In realta’, mettendo Off-Line 16 anni di archivio Yahoo Answres, si occultano e “risanano” altri reati imputabili al suo staff… uno dei piu’ interessanti è costituito dalla frode scolastica… Yahoo Answers (Italia e USA) si distingueva per milioni di domande (e risposte frode) nelle sezioni di

    FISICA

    MATEMATICA

    SCUOLA e COMPITI

    dove centinaia di migliaia di studenti, per 15 anni, chiedevano, on-line, la soluzione di Verifiche Scolastiche, Compiti e forse anche Esami di Stato… (ci sono prove che lo dimostrano a livello giuridico e giudiziario).

    Risolvendo illegalmente compiti, verifiche ed esami si otteneva un parco utenti e visite molto nutrito ed a beneficio degli introiti pubblicitari e quotazioni del sito Answers…???

    Una breve nota di approfondimento andrebbe dedicata, almeno, alla tipologia dei personaggi degli staff Yahoo (che non hanno cessato attivita’ di sorveglianza remota e disinformazione su delega, proseguendo per i social come Quora, Facebook, Twitter, ma anche forum e social secondari come_: “sosmatematica”, “domandina”, etc…) –

    Come noto, anche in conferma di recenti indagini giornalistiche a carico dei Servizi Segreti Italiani… i medesimi sono composti da numerose figure “mercenarie” (in alcuni casi anche di spie al servizio di altri Stati Esteri) con veri e propri “apparati” composti anche da personaggi affiliati al crimine organizzato , al malaffare, alla ricettazione, al traffico umano e di organi, al riciclaggio ed anche di peggio… in tali ambiti anche gli staff di sorveglianza e disinformazione dei principali Social Network (ivi confidenti e collaboratori di Polizie e Servizi Segreti e Giudiziari) sono frequentemente in contatto con ambienti criminali se non, persino, esponenti dei medesimi…

    Lo scenario sopra descritto, contestualizzato nella realta’ Italiana e Milanese, vede anche la presenza di un gia’ citato in Milanobarona (mesi di Settembre e Novembre 2020) Hacker (consulente Ministeriale di Cyber Security) calabrese (con false generalita’ anagrafiche) professionista alle consulenze in appalti truccati per Ministero dell’Interno ivi Polizie Giudiziarie e Palazzo di Giustizia di Milano (e Procura) nipote di un noto boss della ‘ndrangheta radicata in Lombardia di cui lo zio ex Consigliere Regione Lombardia di Forza Italia e successivamente molto vicino agli ambienti della Lega.

    Yahoo Answers, sotto il peso di migliaia di denunce contro i dipendenti dello staff, per reati penali di varia natura, commessi nelle funzioni di moderatori e confidenti di Polizie internazionali… ha perso il regime di apparato di spionaggio confidenziale… divenendo, in parte, pubblica, la sua funzione di spionaggio e sorveglianza politica e giudiziaria…QUESTO SAREBBE LA VERA CAUSA DELLA SUA FRETTOLOSA SOPPRESSIONE !

    Molti dei suoi moderatori persero, negli anni, il Lume della ragione, contraendo patologie psichiatriche (molto diffuse nei moderatori di social e di forum… in questo sito, Milanobarona, da anni, sono stati descritti forum e social dove si consumerebbero fatti simili…)…

    Al neo Presidente USA Biden l’insperato compito di cambiare registro ai servizi di spionaggio globale della CIA ed alle commistioni della medesima con mafie e spionaggio illegale e criminale di molti Stati Esteri e cittadini dei medesimi… oggetto di loro dossieraggio… sempre all’Amministrazione Biden spetterebbe anche il ruolo di soppressione dell’uso di sorveglianza politica e disinformazione politica dei principali Social Network concepiti negli USA… come ovviamente della scandalosa connivenza dei Servizi Segreti Italiani con ambienti criminali e disegni criminosi a danno di cittadini in dissenso verso forze politiche e Governi interni e affiliazioni dei medesimi con reti di Crimine Organizzato Nazionale e Internazionale.

    Yahoo Answers ha chiuso sotto il peso di migliaia di denunce presentate nei Tribunali di mezzo mondo per la sorveglianza e disinformazione “remota” al quale, tale social, si sarebbe prestato, nei decenni, sia in associazione con la CIA come anche con i Governi di molti Stati oggetto di spionaggio politico-giudiziario dei cittadini in essi residenti…

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    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5577

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5576

    Il pubblicare, in 24 ore, 30 immagini (saranno 60 alle 23:59 di oggi, 3 Maggio 2021, come media, compulsivamente, da 16 anni, altrettante nel forum Trasporti Pubblici ATM) è una patologia psichiatrica ?

    Si, potrebbe trattarsi anche di questo (malattie professionali si intende), dato che dietro certi forum ci sono transnazionali USA come Facebook che lavano il cervello di tali personaggi ( dal 2006…) perchè, i medesimi, producano materiale commerciale concretamente privo di contestualizzazione storica… da mettere a disposizione alle home Page di Milano Sparita e da Ricordare e di moltissime altre simili (si teme che le home page facebook siano centinaia, tutte alimentate da una sola fonte…).

    … Ma il successo di pubblico e di vendite ?

    …. tutto da dimostrarsi, sovente, in parte simulato… i social net Twitter, Facebook, Instagram, etc… (Yahoo è recentemente deceduto di tale male…) si autoalimentano di multiaccount la dove le preferenze collassano… ma si tratta di diagnosi di morte prematura….(il resto lo completa l’ignoranza della societa’ italiana… alcuni la chiamano spregiativamente Plebe…).

    Domani, 4 Maggio 2021, dalle 7:05 GMT + 2 di Roma… un Dossier sulla soppressione di Yahoo Answers (sopravvive solo il portale di news, il social net si è autodistrutto per cause simili ai mali che affliggono Facebook e le homepage di Milano, Barona, Milano nei Secoli, Corvetto, etc…) per effetto di eccessi di monopolio di informazioni storiche non messe a disposizione in modo gratuito e libero alla collettivita’. Facebook e le sue pagine dedicate a Milano Vintage soffrono, oltremodo, da sintomi simili a quelli alla causa della fine di Yahoo Answers, ovvero produttivita’ patologica di un social morto per superlavoro e scarso contenuto culturale… chi è al soldo di transnazionali USA… perde la testa e la ragione…il “virus” potrebbe propagarsi anche in Skyscrapercity e Facebook nelle pagine sopra elencate…

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    Largo Cairoli, 1960 circa.
    Largo Cairoli, anni ’60.
    Via Brera, 1965 circa.
    Via Brera, 1965 circa.
    Vigentino 1995. Via Marco D'Agrate, traliccio Bassa Tensione AEM.
    Vigentino 1995. Via Marco D’Agrate, traliccio Bassa Tensione AEM. Fonte immagine proprietaria.
    Quarto Oggiaro-Certosa, fine anni '60. Via Antonio Mambretti angolo Via Cinque Maggio. Corteo Alfa Romeo.
    Quarto Oggiaro-Certosa, fine anni ’60. Via Antonio Mambretti angolo Via Cinque Maggio. Corteo Alfa Romeo.
    Milano, anni '60, interno di un supermercato.
    Milano, anni ’60, interno di un supermercato.
    Via Carlo Farini (identificata come tale nel sito asisp.intesasanpaolo), esodo residenti causa bombaardamenti nell'Agosto 1943.
    Via Carlo Farini (identificata come tale nel sito asisp.intesasanpaolo), esodo residenti causa bombaardamenti nell’Agosto 1943.
    Piazza Duomo 1908 (Regno Lombardo-Veneto). Veduta laterale della Cattedrale con una facciata non ancora ultimata nella veste odierna (completamento verso il 1830). Illustrazione di G.Galliano.
    Piazza Duomo 1908 (Regno Lombardo-Veneto). Veduta laterale della Cattedrale con una facciata non ancora ultimata nella veste odierna (completamento verso il 1830). Illustrazione di G.Galliano.
    Arco della Pace 1918, lo scrittore Hernest Hemingway (seduto nel sidecar).
    Arco della Pace 1918, lo scrittore Ernest Hemingway (seduto nel sidecar).

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    DOPO I VESPASIANI DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY… IL PHOTOSHOP DI MILANO SPARITA E DA SFRUTTARE FACEBOOK

    grottesca milano sparita e da ricordare

    50 anni fa la Mondadori stampava Almanacco Paperino e Almanacco Topolino con pagine alternate colore/bianco e nero… ovviamente i lettori di tali fumetti della Disney (disegnati pero’ da fumettisti italiani), erano costituiti da un pubblico infantile e pre-adolescenziale, da 3 a 13 anni circa. Lo scarso gradimento di stampe fumettistiche con pagine colorate alterne… costrinse l’editore a investire maggiori costi di tiratura a colori per incrementare le vendite… del resto erano anni della tecnologicamente arretrata Televisione RAI in Bianco e Nero (qualche benestante poteva permettersi, dal 1969-70, Televisori a colori dove ricevere trasmissioni a colori della TSI-Telemontecarlo, Koper Capodistria… ) quindi le cose colorate… per una generazione della TV in Bianco e Nero.. erano molto importanti… soprattutto da bambini…

    50 anni e passa… dopo… le generazioni ammiratrici di Milano Sparita e da ricordare Facebook… (eta’ media 65/70-90 circa) sembrano essere regredite a bambini… anzi regredite alla generazione dei loro figli… oggi 50-60 enni…

    Davanti ad una immagine taroccata con Photoshop… colorata artificialmente esclamano… “Ohhh, Bellissima…” … alla stregua di quando, nel lontanissimo 1971, l’ex negozio di elettrodomestici sito in Via Biella alla Barona, esponeva , funzionanti (anche di Domenica), in vetrina, due TV Color SABA-PHILCO sintonizzati sulla “Svizzera” (con colori saturati , tramite regolazione manuale, al massimo, tali da conferire una colorazione quasi rossa ai volti dei conduttori televisivi)… davanti al negozio si formava un capannello di gente e di bambini che esclamavano… “che bella la televisione a colori, papa’ me la prendi ?”

    50 anni fa era comprensibile, ancor di piu’ lo stupore dei bambini… oggi, fiori di 80 enni “vibranti” sembrano retrocessi di 75 anni… oltremodo la Stazione Centrale è ancora li, non è scappata… la si puo’ ancora vedere e fotografare (con gli smartpone) anche oggi… A COLORI !!!

    Ora si comprende il profilo medio degli ammiratori di pagine Facebook di Milano Vintage e di Quartieri… e lo squallore che si prova a tentare di comprendere di certi fenomeni di delirio collettivo indotti da Facebook…

    il 4 Maggio prossimo… lo “Special” su Yahoo Answers e contenuti poco noti sulle cause della sua frettolosa soppressione…

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    Chiesa di San Babila (al centro) 1750 circa. A sinistra la Chiesa di Santa Maria a destra la Schola di Santa Marta (ex Cappella di S. Biagio)
    Chiesa di San Babila (al centro) 1750 circa. A destra la Chiesa di San Romano, a sinistra la Schola di Santa Marta (ex Cappella di S. Biagio). Aquaforte di Gaetano Bianchi. Civica Raccolta Stampe Achille Bertarelli
    Piazza Duomo 1906.
    Piazza Duomo 1906.
    Piazza Duomo tra il 6 o 9 Maggio 1898, artiglieria pesante del Regio Esercito di Umberto I, Generale Bava Beccaris, a breve utilizzata non per una guerra di posizione ma per reprimere col sangue, a suon di cannonate, i moti di Milano contro una popolazione di soli civili privi di armi.
    Piazza Duomo tra il 6 e 9 Maggio 1898, artiglieria pesante del Regio Esercito di Umberto I, Generale Bava Beccaris, a breve utilizzata non per una guerra di posizione ma per reprimere col sangue, a suon di cannonate, i moti di Milano contro una popolazione di soli civili privi di armi.
    La Vettabbia in Via Calatafimi verso il 1880.
    La Vettabbia in Via Calatafimi verso il 1880 (la copertura nel 1929 in coincidenza con la copertura della Cerchia Interna dei Navigli).
    Cartografia manoscritta Canale della Vettabbia, Secolo XVI, dal Canale Molino delle Armi alla confluenza col Redefossi a Chiaravalle.
    Cartografia manoscritta Canale della Vettabbia, Secolo XVI, dal Canale Molino delle Armi a Chiaravalle.
    Lombardo-Veneto 1801 circa, come sarebbe apparso il Foro Bonaparte, Lato campagna Porta Sempione... senza l'Arco della Pace dal Progetto Urbanistico iniziale di Giovanni Antonio Antolini
    Milano, Regno Lombardo-Veneto 1801 circa, come sarebbe apparso il Foro Bonaparte, Lato campagna Porta Sempione… senza l’Arco della Pace dal Progetto Urbanistico iniziale di Giovanni Antonio Antolini
    Piazzale Cadorna angolo Via Giosuè Carducci, 1950 circa.
    Piazzale Cadorna angolo Via Giosuè Carducci, 1950 circa.
    Esposizioni Riunite del 1894 - Castello Sforzesco - Cortile del padiglioni degli Olii e dei Vini. Da notarsi l'assenza della "ricostruita" Torre del Filarete (1890-1905)
    Esposizioni Riunite del 1894 – Castello Sforzesco e la Torre di Bona- Cortile del padiglioni degli Olii e dei Vini. Degna di nota era l’assenza della “ricostruita” (non inquadrato il cantiere) Torre del Filarete (1890-1905). Fonte immagine sito Lombardiabeniculturali.

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    I Paninari di Milano, nel 1986, erano del tutto sconosciuti ed ignorati dalla Catena di ristorazione rapida (Fast Food) McDonald’s …

    Roma, Piazza di Spagna 1986. Proteste di Claudio Villa, Bracardi e dello Dtilista Valentino contro l'apertura del primo Mc Donald's italiano. Un aneddoto curioso nel merito della apertura, prima in Italia, di un ristorante Mc Donald's a Roma e non Milano (citta' che annoverava, gia' da circa 6 anni, la presenza dei Fast Food Burghy, Gruppo italiano Cremonini) : McDonald's ignorava che esistessero, in Italia e soprattutto nell'area metropolitana di Milano, potenziali clienti (e anche catene concorrenti) di hanburger e patatine fritte... McDonald's apri' il primo suo ristorante di rapida consumazione a Roma... perche' Roma era la principale meta turistica italiana di cittadini americani... snobbando il potenziale luogo di consumo del Nord Italia... rappresentato dalla tendenza modaiola dei Paninari...
    Roma, Piazza di Spagna, 1986. Proteste di Claudio Villa, Bracardi e dello Stilista Valentino contro l’apertura del primo McDonald’s italiano. Un aneddoto curioso nel merito della apertura, prima in Italia, di un ristorante Mc Donald’s a Roma e non Milano (citta’ che annoverava, gia’ da circa 6 anni, la presenza dei Fast Food Burghy, Gruppo italiano Cremonini) : McDonald’s ignorava che esistessero, in Italia e soprattutto nell’area metropolitana di Milano, potenziali clienti (e anche catene concorrenti) di hamburger e patatine fritte… McDonald’s apri’ il primo suo ristorante di rapida consumazione a Roma… perche’ Roma era la principale meta turistica italiana di cittadini americani… snobbando il potenziale luogo di consumo del Nord Italia… rappresentato dalla tendenza modaiola dei Paninari…un paradosso storico dovuto anche al fatto che in tale periodo… Milano non era una metropoli aperta agli itinerari turistici internazionali come avvenne solo a partire dagli anni ‘2000 (pur essendo una citta’ comunque visitata da turisti stranieri… non era ancora considerata una meta obbligatoria come Roma, Venezia e Firenze…). Era ovviamente consolidata l’opinione che McDonald’s aprisse a Roma… anche con finalita’ imperialistiche come uso e consumo da parte della imprenditoria di “magnati” americani…
    Fiera Campionaria edizione 1958. Autoarticolato North American Van Lines (presumibilmente trasportato via Cargo aereo o marittimo) contenente un campionario esposivito di "cucine a gas automatiche" della RCA-Whirpool. Per cucine automatiche si intendeva cucine a gas dotate di girarrosto elettrico e timer per le temporarizzazioni dei tempi di cottura... Nulla di robotico e di elettronico.. ma se paragonato alle cucine (gli angoli o locali cottura) delle case italiane (a fine anni 50 la stragrande maggioranza delle famiglie milanesi e italiane possedeva ancora la "cucina economica" della nonna... tali semi elettrodomestici apparivano quasi fantascienza... ovvero cucine all'Americana... in realta' i locali di cottura delle aitazioni d'oltreoceano avevano, come minimo, le dimensioni di un soggiorno o di una vamera da ketto, molto piu' ampie delle cucine domestiche italiane... generalmente arredate solo nei due lati del locale al posto dei 4 lati abitualmente presenti nelle abitazioni USA...
    Fiera Campionaria edizione 1958. Autoarticolato North American Van Lines (presumibilmente trasportato via Cargo aereo o marittimo) contenente un campionario esposivito di “cucine a gas automatiche” della RCA-Whirlpool. Per cucine automatiche si intendeva cucine a gas dotate di girarrosto elettrico e timer meccanico per le temporarizzazioni dei tempi di cottura… Nulla di robotico e di elettronico.. ma se paragonato alle cucine (gli angoli o locali cottura) delle case italiane (a fine anni ’50 la stragrande maggioranza delle famiglie milanesi e italiane possedeva ancora la “cucina economica” della nonna… ) tali semi elettrodomestici apparivano quasi fantascienza… ovvero cucine all’Americana… in realta’ i locali di cottura delle abitazioni d’oltreoceano avevano, come minimo, le dimensioni di un soggiorno o di una vamera da letto, molto piu’ ampie delle cucine domestiche italiane… generalmente arredate solo nei due lati del locale al posto dei 4 lati abitualmente presenti nelle abitazioni USA… Whirlpool non ebbe grande seguito negli anni successivi a questa esposizione… tuttavia industrie italiane come la Indesit… copiarono gli accorgimenti elettromeccanici di tali cucine… inserendole gradualmente nel mercato italiano… insieme alle neo-nate Lavatrici elettriche… Pochi sanno che l’industria Torinese Indesit SPA, invento’, negli anni ’70, uno Standard di sistema di trasmissione televisiva a colori, nominato ISA, alternativo ai preesistenti Standard europei PAL e SECAM… Lo Standard venne però bocciato dal Ministero delle Telecomunicazioni a favore dello Standard tedesco PAL. Indesit venne assorbita dalla Whirlpool Corporation nel 2014… alla fine … tale Colosso industriale americano, dopo quasi 60 anni… riusci’ ad assorbire una industria inizialmente italiana che riusci’ a concepire anche uno standard di trasmissioni televisive a colori capace di competere con gli standard europei ed anche USA (NTSC). Nel panorama di sfascio industriale dei Governi Berlusconi-Prodi -Monti e Renzi…si deve annoverare anche questo “cadavere eccellente”…
    Piazza Duomo, 1865 circa.
    Il Laghetto dell'Ospedale (Laghetto di Santo Stefano) di Arturo Ferrari,l'opera è successiva alla copertura di tale bacino, avvenuta verso il 1857 .
    Il Laghetto dell’Ospedale (Laghetto di Santo Stefano) di Arturo Ferrari , Milano 1861-1932 (approssimativamente l’attuale Via Laghetto). L’opera è successiva alla copertura di tale bacino, avvenuta verso il 1857 .
    Piazza Cesare Beccaria 1890 circa. Sullo sfondo la ciminiera della Centrale Elettrica in corrente continua prodotta da dinamo, brevetto Edison.
    Piazza Cesare Beccaria 1890 circa. Sullo sfondo la ciminiera della Centrale Elettrica di Via Santa Radegonda, in corrente continua prodotta da dinamo, brevetto Edison.

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    RIDIAMOCI SOPRA…(NON POTREMMO … DIVERSAMENTE…)

    DOPO LO STORICO FILM DI FANTASCIENZA (ANNI ’50) “INVASIONE DEGLI ULTRACORPI” … A MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY E’ AVVENUTA UNA INQUIETANTE INVASIONE DI VESPASIANI… (TUTTO FA STORIA, VERO? ANCHE GLI “URINARI”…)

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5571

    vespasiani milanosparita

    … CON TANTO DI AVVENTORI… NELL’ATTO DELLA MINZIONE…

    urinatoi vintage milano sparita

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    Il programma Fininvest Deejay Television ebbe un certo contributo nella diffusione della moda “Paninara” negli anni 1984-’87…

    Piazza San Babila 1987. Paninari verso il termine di questa breve, anche se intensa, tendenza modaiiola, unicamente italiana, che ebbe origine a Milano, pare, inizialmente, da personaggi molto vicini all'ambiente ex "sanbabilino"..., la "tendenza" nacque tra il 1983-'84 per estinguersi verso l'estate del 1987 (la foto ritrae gli "scampoli" di tale moda...esauritasi proprio nell'anno dello scatto di tale immagine.
    Piazza San Babila 1987. Paninari verso il termine di questa breve, anche se intensa, tendenza modaiola, unicamente italiana, che ebbe origine a Milano, pare, inizialmente, da personaggi molto vicini all’ambiente ex “sanbabilino”… la “tendenza” nacque tra il 1983-’84 per estinguersi verso l’estate del 1987 (la foto ritrae gli “scampoli” di tale moda…esauritasi proprio nell’anno dello scatto di tale immagine). Alla diffusione della moda “Paninara” un contributo storico lo si potrebbe anche attribuire all’industria televisiva Fininvest con il programma “Deejay Television” prodotto e diretto da Claudio Cecchetto, Gerry Scotti, Linus e Kay Rush (una anteprima della trasmissione nel video soprastante), trasmesso dal network ex Gruppo Rusconi, ex Antenna Nord, ovvero Italia1.
    Biglietteria Stazione Centrale 1931 circa.
    Biglietteria Stazione Centrale 1931 circa.
    Maggio 1898, Corso di Porta Venezia occupata dalle truppe del Generale Bava Beccaris che reprimette col sangue le manifestazioni di protesta di una popolazione affamata e stremata dal un neo Regno d'Italia stravolto, allora come oggi, nella veste di Repubblica, da recessioni economiche, disoccupazione, diseguaglianze, tassazioni e incapacita', da parte dei "Centri di Potere e Governo" di farvi fronte. I moti di Milano vennero repressi col sangue, a suon di cannonate, dal Generale del Regio Esercito di Umberto I, il quale premio' l'atto terroristico e sanguinario messo in atto per reprimere le ribellioni popolane alla fame ed alla miseria imperante, gesto che fu alla causa del Regicidio di Umberto I nel 1900 , condotto dall'Anarchico Gaetano Bresci. Approfondimenti: https://www.orsomarsoblues.it/2015/05/7-maggio-1898-la-gente-protesta-per-fame-bava-beccaris-la-prende-a-cannonate-ed-il-re-buono-gli-da-una-medaglia/
    7 Maggio 1898, Corso di Porta Venezia occupata dalle truppe del Generale Bava Beccaris che reprimette col sangue le manifestazioni di protesta di una popolazione affamata e stremata da un neo Regno d’Italia “malfatto”, sgangherato e stravolto, (in parte…allora come, anche oggi, nella veste di Repubblica), da recessioni economiche, disoccupazione, diseguaglianze, tassazioni e incapacita’, da parte dei “Centri di Potere e Governo”, di farvi fronte. I moti di Milano vennero repressi col sangue, a suon di cannonate, dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris…del Regio Esercito di Umberto I… il quale premio’ l’atto terroristico e sanguinario messo in atto da tale Generale…per reprimere le ribellioni popolane dovute alla fame ed alla miseria imperante, gesto che fu alla causa del Regicidio di Umberto I nel 1900 , condotto dall’Anarchico Gaetano Bresci. Approfondimenti: https://www.orsomarsoblues.it/2015/05/7-maggio-1898-la-gente-protesta-per-fame-bava-beccaris-la-prende-a-cannonate-ed-il-re-buono-gli-da-una-medaglia/

    Immagine sottostante gia’ postata, in questo sito, circa un anno fa. (leggasi la didascalia allegata per capirne localizzazione e possiile data). Questa immagine mancava nella “””collezione””” di questo “club” gravitante intorno alla dirigenza ATM e forse anche Lega, PD, etc… (la Milano Bene…) di Milano Sparita e Storia dei Trasporti Pubblici Skyscrapercity, altrettanto mancava nella collezione di Milano Sparita e da ricordare Facebook… collezione di oltre 1 milione di immagini, delle quali solo il 20% raccolte dalla rete, le restanti sono inedite e dalla tracciatura e origine IGNOTA (ovviamente sfruttate commercialmente da decine di homepage Facebook di Milano e quartieri… un business milionario… anche considerando che vi potrebbe essere anche qualche azionista Facebook). La si ripropone anche per questioni di indicizzazioni Bing e Google. Una ultima considerazione. La media di 50 immagini, inedite o prese da altri siti, come questo, pubblicate da Milano Sparita e Trasporti Pubblici ATM, a giudizio soggettivo di chi scrive, non rappresentano solo un monopolio assolutistico di matrice ,forse, anche politica… per qualcuno si rasentano apparenti disturbi al limite dell’ossessivo-compulsivo… Nel merito di patologie psichiatriche contratte da professionisti dei social-network… il prossimo 4 Maggio 2021 un articolo dedicato all’Inferno (si, Inferno !) dello staff dell’ex Yahoo Answers e delle patologie psichiatriche contratte da alcuni personaggi di Genova, Gioia Tauro, Roma, Milano (Sesto S.Giovanni) e Ferrara… patologie che si sarebbero, negli anni, pesantemente riversate su tale social ed a danno del medesimo, eventi concausa della chiusura definitiva di tale social che la Magistratura Italiana usava, tramite istanze alla CIA, per acquisire, sovente illegalmente e secondo disegni quasi criminosi, informazioni su utenti e cittadini rei di dissenso anti Lega, anti Forza Italia, anti Renzi, anti Berlusconi, etc…, antifascisti e antimafia… anti USA… onde costruire dossieraggi per uso inquisitorio in regime di giustizia politicamente pilotata. Si rende anche noto che Milanosparita e da ricordare Facebook, ha recentemente postato una foto storica del Bar-Ristorante-Caffetteria “GINROSA”… sorge pero’ un dubbio… tale locale, sito in Piazza San Babila, è tutt’oggi esistente ed in esercizio… magari specificarlo nelle didascalie… qualcuno, in “malafede” potrebbe anche illazionare che si tratti di sponsorizzazione…(omissis). Del resto, in questi ultimi mesi, alcune pagine fbook di “Milano” si sono abbandonate a vere e proprie vetrine pubblicitarie… delle quali si teme non tutto sia legittimo in spazi dove il commercio dovrebbe essere specificato nella fase di attivazione della homepage…

    Niguarda-Viale Fulvio Testi (in prossimità dell'intersezione con Viale Cà Granda) anni '70 (forse 1977). Foto scattata dalla sopraelevazione ferroviaria del sezionamento che collega la tratta tra Quarto Oggiaro-Turro-Stazione Centrale. Esondazione del noto Seveso con impraticabilità per allagamento di tutte le corsie di Viale Fulvio Testi (con l'effetto di un blocco totale nelle due direzioni della direttrice stradale). (fonte immagine, web milano.repubblica)

    Pratocentenaro-Niguarda (confinante con Pratocentenaro). Viale Fulvio Testi (in prossimità dell’intersezione con Viale Ca’ Granda) anni ’70 (forse 1977). Foto scattata dalla sopraelevazione ferroviaria del sezionamento che collega la tratta tra Quarto Oggiaro-Turro-Stazione Centrale. Esondazione del noto fiume Seveso con impraticabilità pressochè totale per allagamento di tutte le corsie di Viale Fulvio Testi (con l’effetto di un blocco totale nelle due direzioni della direttrice stradale, linee tranviarie dei controviali incluse). (fonte immagine, web milano.repubblica)

    Barona, 1975, fotogramma del film :Non si scrive sui muri a Milano" (Regia Raffaele Maiello). Il lotto ex IACP in costruzione, ripreso dell'immagine, è quello compreso tra le Vie Santander e Felice Lope de Vega, lotto che venne ultimato circa un anno dopo dal plesso che si affaccia tra le vie Eugenio Curiel e Viale Famagosta.
    Barona-Moncucco, 1975, fotogramma del film “Non si scrive sui muri a Milano” (Regia Raffaele Maiello). Il lotto ex IACP in costruzione, ripreso nell’immagine, è quello compreso tra le Vie Santander e Felice Lope de Vega (palazzina sul lato destro dell’immagine), lotto che venne ultimato circa un anno dopo dal plesso che si affaccia tra le vie Eugenio Curiel e Viale Famagosta.
    Fiorucci, anni '80.
    Fiorucci, Galleria Passarella, anni ’80.
    Corso Venezia, 1910 circa (fonte publicitaria)
    Corso Venezia, 1910 circa (fonte pubblicitaria)
    Corsia dei Servi 1860 circa (attuale Corso Vittorio Emanuele II), nella fase di "inter-regno" tra il Lomardo-Veneto e il Regno d'Italia.
    Corsia dei Servi 1860 circa (attuale Corso Vittorio Emanuele II), nella fase di “inter-regno” tra il Lombardo-Veneto e il Regno d’Italia (dal 1861).
    Stazione Rogoredo FS, 1984.L'immagine ritrale la vecchia stazione ferroviaria poco prima della sua demolizione con ricostruzione di quella attualmente esistente.
    Stazione Rogoredo FS, 1984. L’immagine ritrae la vecchia stazione ferroviaria poco prima della sua demolizione con ricostruzione, al suo posto, di quella attualmente esistente.

    Le nevrosi e la solitudine della generazione… Paninara (film Sposerò Simon Le Bon)

    Fermata Cairoli, Linea 1-Metropolitana , 1996. Autore Ernesto Fantozzi.
    Fermata Cairoli, Linea 1-Metropolitana , 1996. Autore Ernesto Fantozzi.
    Arco di Porta Romana, tra il primo e secondo decennio del '900.
    Arco di Porta Romana (attuale Piazzale delle Medaglie d’Oro) , tra il primo e secondo decennio del ‘900.
    Arco di Porta Nuova, raffigurazione pittorica, 1852.
    Arco di Porta Nuova Medievale (attuale Via A. Manzoni), raffigurazione pittorica, 1852. (fonte: web arhetipo01)
    Fiera Campionaria, 1966.
    Fiera Campionaria, 1966.
     Balera del Ticinese (anni '50). Autore Mario Cattaneo.
    Balera del Ticinese (anni ’50). Autore Mario Cattaneo.
    Sesto San Giovanni, 1960, Viale Fulvio Testi, verso Viale Brianza di Cinisello. Fotogramma del film "Afalto che scotta" , Regia: Claude Sautet. Fonte immagine e localizzazione: web davinotti.com
    Sesto San Giovanni (citta’ metropolitana di Milano), 1960, area di servizio AGIP (non piu’ esistente sotto tale marchio) lungo Viale Fulvio Testi, verso Viale Brianza di Cinisello. Fotogramma del film “Asfalto che scotta” (Regia: Claude Sautet). Fonte immagine e localizzazione: web davinotti.com

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    … A proposito di Milano Sparita…

    Entrambe le versioni, sia Facebook che Skyscrapercity (la prima derivata dalla seconda) , si distinguono per sfruttamento di fonti storiche altrui (senza mai citarne le fonti, come da costume).

    https://www.facebook.com/CanottieriSanCristoforo/photos/10157332241256365/

    il link sovrastante contiene alcuni richiami storici relativi alle Cartiere Burgo di Corsico (post pubblicato nel Maggio 2020)

    le stesse informazioni le ritroviamo in una recente pagina del forum sopra citato

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5568

    dove si accenna , unicamente, alla fonte dell’immagine senza citare che le didascalie (dai medesimi prodotte) sarebbero state lette E ACQUISITE da suddetta pagina fbook.

    Ovviamente i copia e incolla non dichiarati … non si fermerebbero a questo…

    la sottostante immagine

    venne postata anche in questo web (Milanobarona) verso la fine di Giugno 2020 e con essa la localizzazione che non sarebbe stata effettuata da Milano Sparita Skyscrapercity (conseguentemente anche Facebook) ma da questo sito, l’immagine ritrae l’Alzaia Trieste di Corsico (la localizzazione è assente nella homepage fbook Canottieri San Cristoforo).

    … a proposito di scarse cognizioni storiche (generali e milanesi) di tale forum… spicca questa recente immagine postata lo scorso Venerdi’ 23 Aprile (e per alcuni aspetti divertente al limite del ridicolo) ovvero l’immagine di un vespasiano (anni ’60) in zona Forlanini (ci possiamo scommettere che la localizzazione preesisteva nella raccolta fotografica da dove avrebbero attinto l’immagine medesima…)

    vespasiano milano sparita ssc

    … si !, dobbiamo riconoscerlo che Milano Sparita SSC, dedicò interamente tale pagina 5566 … ai “Cessi della Milano che fù” 🙂

    @andreottico non lo interpreti come un attacco personale (il problema di quel forum è un problema di “branco”… fortunatamente molti ma molti di meno di quello che sembra)…

    Le didascalie che decorano tale pagina (inclusa la presunta localizzazione di un “cesso pubblico”) rivelano scarsa conoscenza storica e sociale della Repubblica Italiana degli anni del secondo dopoguerra e del Boom Economico… come rivelerebbero, anche, scarsa competenza storica meneghina.

    I manifestini affissi sopra l’urinatoio pubblico (i vespasiani, a Milano, vennero dismessi verso il 1978 per l’incuria in cui giacevano e il fetore che emanavano anche a decine di metri di distanza… tranne alcuni esemplari sopravvissuti nei capolinea tranviari, come avvenne per Piazza Negrelli… alla Barona) , a differenza di quanto “contestualizzato” dagli “””storici”””” di tale Forum… non sarebbero la conseguenza dell’uso diretto di tali urinatoi (per quanto sporchi e maleodoranti potevano essere)…le locandine pubblicitarie degli studi medici specializzati nelle malattie veneree…non erano concepite per eventuali malattie all’apparato utinario contratte nell’uso occasionale di tali urinatoi pubblici… ma rappresentavano le uniche forme di pubblicita’ non censurabile all’epoca (per studi medici di Milano che si occupavano di malattie dell’apparato urogenitale…tuttavia pubblicita’ abusiva perchè affissa in luoghi non autorizzati.) …

    I “signori” della Storia di Milano (e gia’ che ci siamo dello Scibile Universale…) non conoscono i livelli di censura moralista applicata (anche nella pubblicita’) dal perbenismo della morale cattolica imposta dai “canoni” morali dalla Democrazia Cristiana e dai suoi infiniti Governi alternatisi dal 1948 sino al 1992… senza alcuna forma di tregua…

    Non era possibile affiggere manifesti e locandine pubblicitarie di studi medici specializzati nelle disfunzioni sessuali e malattie degli organi urogenitali nei tram, negli autobus, negli spazi pubblicitari appositamente consentiti… l’unico posto possibile erano i vespasiani.

    Un altro dettaglio sfuggito agli “””storici””” di Mark Zuckerberg… sino alla fine degli anni ’50, nei palazzi edificati a Milano (che ospitavano anche negozi), si costruivano locali commerciali privi di bagno interno (solitamente nel retrostante cortile vi era un gabinetto, generalmente una turca in comune, appositamente nascosta in un locale dedicato… destinata ai commercianti di tali negozi).

    Per tale motivo, persino i bar potevano essere sprovvisti di gabinetto sul retro… e per tale motivo, sino agli anni ’60 del 900, non era possibile chiedere l’uso del bagno all’interno di un bar… i vespasiani rappresentavano l’ultima “spiaggia” in caso di necessita’…

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    Dal sito Lombardiabeniculturali: "incoronazione di Ferdinando I Imperatore del Regno Lombardo-Veneto il 6 settembre 1838 in una stampa di Alessandro Sanquirico del 1839" Raffigurazione custodita presso la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Albo G 12, tav. 3
    Dal sito Lombardiabeniculturali: “incoronazione di Ferdinando I Imperatore del Regno Lombardo-Veneto il 6 settembre 1838 in una stampa di Alessandro Sanquirico del 1839” Raffigurazione custodita presso la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Albo G 12, tav. 3
    Via Orefici, Novemre 1971, camionetta Reparto Celere contromano durante un intervento di sfollamento e repressione di scontri tra manifestanti.
    Via Orefici, Novembre 1971, camionetta Reparto Celere contromano durante un intervento di sfollamento e repressione di scontri tra manifestanti.
    Porta Garibaldi e Arco Neoclassico di Giacomo Moraglia, fine '800. Porta Comasina sino al 1860, attuale Piazza XXV Aprile. La Milano neoclassica è stata pesantemente danneggiata dallo sviluppo immobiliare di Porta Volta, ex Varesine, con torri condominiali e Unicredit che incombono, in totale violazione dei vincoli storico artistici che la Soprintendenza doveva tutelare... Il PGT (Piano Governo del Territorio) della Regione Lomardia ha totalmente fallito le suefinalita', sostituendosi ai vecchi Piani Regolatori... nei fatti l'area di Porta Nuova, che per le sue caratteristicheandava, parzialmente, realizzata nell'area CityLife... impatta pesantemente con il Centro Storico ... dove essa sarebbe stata realizzata ... le ex Varesine potevano essere luogo di edificazione urbana ma con torri meno elevate e dallo stilestridentecon la Milano Secolare posta a poche centinaia di metri... tali progetti (Bosco Verticale, Unicredit, Torre Solaria) potevano essere realizzati nell'ex Fiera MilanoCiity... cosi' non si fece per speculazione immoiliare dovuta a maggiori quotazioni immobiliari e maggiori rendite catastali delle opere realizzate a ridosso del Centro Storico, area dove le quotazioni immobiliari sono le piu' elevate d'Italia e d'Europa... Una dimostrazione di arroganza e di incivilita' in buona parte imputabile al Berlusconismo imperante nel periodo in cui il progetto prese piede...
    Porta Garibaldi e Arco Neoclassico di Giacomo Moraglia, fine ‘800. Porta Comasina sino al 1860, attuale Piazza XXV Aprile. La Milano neoclassica è stata pesantemente danneggiata dallo sviluppo immobiliare della confinante Porta Volta, ex Varesine, con torri condominiali e Unicredit che incombono, in totale violazione dei vincoli storico artistici che la Soprintendenza doveva tutelare… Il PGT (Piano Governo del Territorio) della Regione Lombardia ha totalmente fallito le sue finalita, sostituendosi ai Piani Regolatori (ufficiosamente concepito per esonerare il Comune di Milano da responsabilita’ dirette sulla gestione delle riqualificazioni urbanistiche, nei fatti consegna alle immobiliari la facolta’ di profitto e gestione lucrativa illimitata, quasi incontrollata e non subordinata a comitati tecnici e consiliari e priva di pianificazione). Nei fatti l’area del Progetto di Porta Nuova, che per le sue caratteristiche andava, parzialmente, realizzato nell’area CityLife… impatta pesantemente con il Centro Storico … dove esso sarebbe stata poi realizzato … le ex Varesine potevano essere luogo di edificazione urbana ma con torri meno elevate e dallo stile meno stridente rispetto alla Milano Secolare posta a poche centinaia di metri… tali progetti (Bosco Verticale, Unicredit, Torre Solaria, Torre Diamante) potevano essere realizzati nell’ex Fiera MilanoCity… cosi’ non si fece per speculazione immobiliare… dovuta a maggiori quotazioni immobiliari e maggiori rendite catastali delle opere realizzate a ridosso del Centro Storico, area dove le quotazioni immobiliari sono le piu’ elevate d’Italia e d’Europa… Una dimostrazione di arroganza e di incivilita’ in buona parte imputabile al Berlusconismo imperante nel periodo in cui il progetto prese piede…(pienamente condiviso dal PD nelle Giunte Pisapia e Sala).
    Porta Venezia, (presumibilmente intorno al secondo decennio del 900),PiazzaVenezia(attuale Piazza Oberdan). Fonte immagine: pastorevito.it
    Porta Venezia, (presumibilmente tra il primo e secondo decennio del ‘900), Piazza Venezia (attuale Piazza Oberdan). Fonte immagine: pastorevito.it
    Lambrate 1953, Via Giovanni Ventura.
    Lambrate 1953, Via Giovanni Ventura.

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    Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity… le Paperissima Sprtint del web della Milano “Vintage”.

    L’immagine sottostante (una schermata acquisita dal forum indicato)…

    milano sparita ssc errore datazione via zama

    ritrae le case minime di Via Zama (demolite prima del 1980)… la titolazione effettuata dai sopra citati contiene un errore di datazione (una papera?). Piu’ che la Via Zama fine anni ’70, l’assenza di automobili posteggiate rivela che siamo, come soglia massima cronologica, non oltre la meta’ o fine degli anni ’50, forse anche molto prima.

    1977 indicherebbe FIAT 500, 126, Alfa Romeo Giulia (quest’ultima molto quotata come auto da “duri” nelle periferie milanesi popolari di quel periodo…) FIAT 124, 128, etc… mentre si nota l’assenza totale di auto immatricolate e soprattutto si nota l’assenza (sui tetti delle case minime e dello stabile all’angolo della via) della selva di antenne televisive (RAI1,2,Svizzera, Capodistria,TeleMontecarlo) in voga in quel periodo…

    … facciamo finta che al posto di digitare ’57, abbiano digitato ’77…per errore.. mah…

    Paperissima Sprint - Wikipedia

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    Carrobio, 1970 circa. Via del Torchio 16. Autore Virgilio Carnisio
    Carrobbio, 1970 circa. Via del Torchio 16. Autore Virgilio Carnisio

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    https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/03/04/news/bocciato_l_ente_regionale_delle_prenotazioni_online-290176948/

    UNA ERRATA CORRIGE (RELATIVA ALLA TRASMISSIONE REPORT RAI3 DEL 19 APRILE 2021).

    I COSTI ELEVATI ALL’ENNESIMA POTENZA DELLA PIATTAFORMA DI PRENOTAZIONE SMS DELL’AZIENDA (LEGA) “ARIA”, CONTABILIZZATI TRA I 18 E 22 MILIONI DI EURO, (SOLDI BUTTATI NEL GABINETTO… APPLICAZIONE INUTILIZZABILE, MAI SOTTOPOSTA A “BETA TESTING”, CONCEPITA NEL TENTATIVO DI MONETIZZARE LA PENDEMIA SARS2-COVID-19) …A DIFFERENZA DI QUANTO SOSTENUTO IN TALE TRASMISSIONE… NON SARANNO SOLO A CARICO DEI RESIDENTI IL LOMBARDIA MA DELL’INTERA NAZIONE. LA LOMBARDIA NON E’ REGIONE A STATUTO AUTONOMO E NON BENEFICIA DI FEDERALISMO FISCALE… (SE PASSAVA IL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA… QUELL’IMPORTO LO SI PAGAVA SOLO IN REGIONE LOMBARDIA CON FIOR DI TASSE…) . LA LOMBARDIA E’ LA REGIONE PIU’ FINANZIATA D’ITALIA CHE NEGLI ULTIMI ANNI, INSIEME ALLE PRECEDENTI OLIMPIADI INVERNALI 2006 DI TORINO (REGIONE PIEMONTE), HA INDEBITATO I BILANCI DEL TESORO E GENERATO, ANCHE CON L’EXPO 2015 E LA BREBEMI, DEBITI PUBBLICI ASTRONOMICI… QUEI 22-18 MILIONI DI EURO VERRANNO RECUPERATI CON LE IMPOSTE NAZIONALI A CARICO DI TUTTE LE REGIONI…

    VALE LA PENA RICORDARE CHE LA COMPIACENTE MAGISTRATURA DI MILANO NON HA MAI ATTIVATO PROCEDIMENTI PENALI PER IL RECUPERO DI QUEI FAMOSI 49 MILIONI DI EURO CHE DALLE CASSE DELLA TESORERIA DELLA LEGA SAREBBERO FINITI NEL NULLA… CON TALE “TESORETTO” SI POTREBBE AMMORTIZZARE UN DEBITO DI 18 MILIONI DI EURO DERIVANTE DALLE COSTOSISSIME CONSULENZE DELL’APPLICAZIONE SMS “ARIA”…. (LA STORIELLA DEI MILIONI DI EURO SPESI A FONDO, SOVENTE, PERDUTO PER L’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI INFORMATICI SANITARI LOMBARDI, TRA I QUALI IL NOTO SISS… VA AVANTI DAL GOVERNO REGIONALE FORMIGONI DEL 2002…).

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    Stabilimenti Alemagna, area magazzini e consegne, 1950 circa.

    Idroscalo-Tribune, 1965
    Idroscalo-Tribune, 1965
    Leyland Innocenti di Milano Lambrate, linea di assemblaggio, 1979.
    Leyland Innocenti di Milano Lambrate, linea di assemblaggio, 1979.
    Cantieri TORNO della metropolitana M1 in Piazza Duomo, 1961.
    Cantieri TORNO della metropolitana Linea 1-M1 in Piazza Duomo, 1961.
    Via Gattamelata, anni '60.
    Via Gattamelata, anni ’60.
    Porta Garibaldi/Monumentale, 1963. Via Carlo Farini, Convento di Sant'Antonio dei Frati Franscescani.
    Porta Garibaldi/Monumentale, 1963. Via Carlo Farini, Basilica Santuario Sant’Antonio di Padova e annesso Convento di Sant’Antonio dei Frati Franscescani (Frati Minori).
    Casa degli Omenoni, primi del '900 (attuale Via degli Omenoni 3)
    Casa degli Omenoni, primi del ‘900 (attuale Via degli Omenoni 3).

    http://www.ilcielosumilano.it/2020/12/31/a-macconago-il-cemento-inizia-a-invadere-il-borgo/_

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    ORE 07:00 GMT DI ROMA , YAHOO ANSWERS, SOCIAL NET (DIFFERENTE RISPETTO A FACEBOOK, TWITTER, INSTAGRAM, etc.. PER L’ASSENZA DI UNA HOME PAGE RISERVATA ALL’UTENTE ISCRITTO) HA SOSPESO, PER SEMPRE, LE ATTIVITA’, CONGELANDOSI IN SOLA LETTURA.

    DALLE 07 DEL 4 MAGGIO L’ARCHIVIO DOMANDE E RISPOSTE ANDRA’ OFF-LINE PER SEMPRE, CHIUDENDO, PER PRIMO, LA ORMAI PASSATA GLORIA DEI SOCIAL NETWORK.

    QUANDO LA STESSA FINE PER I RESTANTI SOCIAL ? (CROGIOLO DI SPIONAGGIO POLITICO GIUDIZIARIO, FRODI, DISINFORMAZIONE, VIOLENZA, APOLOGIA DEL FASCISMO, ETC…)

    DAL 4 MAGGIO 2021, SU MILANOBARONA LE NOTE E REALI CAUSE DELLA SUA CHIUSURA E LO SPIONAGGIO AUTORIZZATO CIA DELLE MAILBOX DEI SUOI UTENTI (FATTI REALI REPERIBILI NEI MOTORI DI RICERCA).

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    Porta Monforte, anni '60, via Poerio, Scuola Germanica.
    Porta Monforte, anni ’60, via Poerio, Scuola Germanica.
    Giambellino, 1960 circa. Piazza Tirana e Via Giambellino.
    Giambellino, 1960 circa. Piazza Tirana e Via Giambellino.
    Motoraduno proprietari scooter Vespa in Piazza Duomo nel 1951.
    Motoraduno proprietari scooter Vespa in Piazza Duomo nel 1951.
    Via Alcuino 4, 1960 circa, Istituto Tecnico Professionale Cesare Correnti studente del Corso Riparatori Motoristi... intento nella riparazione di una Lambretta.
    Via Alcuino 4, 1960 circa, Istituto Tecnico Professionale Cesare Correnti, studente del Corso Riparatori Motoristi… intento nella riparazione di una Lambretta.
    Autobus ATM Lancia Esagamma, Via Porpora angolo Via Giuseppe Merzario, direzione Piazza Bottini, Stazione FS Lambrate... nel 1977, Milano anni di piombo ?. No! Trattasi di un diorama (la fonte web è sovraimpressa nell'immagine).
    Autobus ATM Lancia Esagamma, Via Porpora angolo Via Giuseppe Merzario, direzione Piazza Bottini, Stazione FS Lambrate… nel 1977, tipica Milano anni di piombo ? No! Trattasi di un diorama (la fonte web è sovraimpressa nell’immagine) presumibilmente realizzato da fotografie d’epoca del sito urbano… fedelmente riprodotto. https://www.scalatt.it/fotostoria_Milano_Lambrate.htm
    Trenno,, 1966. Aia di una cascina (non specificata nella fonte). L'unica nota corredata all'immagine è l'imminente sfratto dei suoi occupanti, dal quale se ne potrebbe dedurre l'imminente demolizione ?
    Trenno, 1966. Aia di una cascina (non specificata nella fonte). L’unica nota corredata all’immagine è l’imminente sfratto dei suoi occupanti, dal quale se ne potrebbe dedurre l’imminente demolizione ?

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    ATTENZIONE !

    Pittogramma ISO 7010 "Pericolo generico" in alluminio - W001

    qualcuno ha “taggato” l’archivio immagini di questo sito (come anche di milanobarona.freeoda.com) associandolo, tramite gli “spider” di Google ,ad un web di “phishing” (acquisizione dati sensibili personali e dati memorizzati nei dispositivi di connessione internet).

    Phishing milanobarona

    Effettuando ricerche per immagini contenenti parole chiave specifiche, come Milano, Barona, etc… appaiono immagini taggate Milanobarona che rinviano a siti internet “pirata” come i seguenti:

    www.messiconews.it

    https://tireallcornerprove.live/utkvmigu/

    aprendo tali web si rischiano acquisizioni non autorizzate di dati personali e lo scaricamento di “trojan, worms, virus, etc…” con effetti di tracciamento della navigazione internet privata, furto di password, dati memorizzati nei personal computer, smartphone,etc…

    TALI SITI NON HANNO ALCUNA CORRELAZIONE CON I WEB “MILANOBARONA” !!!

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    Portello, 1988, Cavalcavia Renato Serra/Monte Ceneri. Autore Cesare Colombo.
    Portello, 1988, Cavalcavia Renato Serra/Monte Ceneri. Autore Cesare Colombo.
    cartolina illustrata in vendita nella sezione italiana di Ebay. Sorgono dubbi sulla paternita' dell'autore della transazione. Si tratta di una immagine parte di una serie postata in Milano Sparita Skyscrapercity... viene spontaneo chiedersi se chi propone in vendita cartoline storiche sfruttate poi in facebook per finalità commerciali... non sia la stessa persona... Boh? chi potrebbe saperlo ?
    cartolina illustrata in vendita nella sezione italiana di Ebay. Piazza Missori e Via Albricci riprese da una finestra di un palazzo di via Paolo da Cannobio, 1963 circa. Sorgono dubbi sulla paternita’ dell’autore della transazione. Si tratta di una immagine parte di una serie postata in Milano Sparita Skyscrapercity… viene spontaneo chiedersi se chi propone in vendita cartoline storiche sfruttate poi in facebook per finalità commerciali… non sia la stessa persona… Boh? chi potrebbe saperlo ? Si spera di sbagliarsi… ma chi pensa male vede giusto… ?!? mah…
    Via Montenapoleone, anni ’60.

    Stazione Centrale nel 1953. Binari deserti causa sciopero ferroviieri FS.

    Stazione Centrale nel 1953. Binari deserti causa sciopero ferrovieri FS.

    Piazza Caiazzo, 1965 circa.

    Piazza Caiazzo, 1965/66 circa. Il cantiere che sovrasta la Piazza, presumibilmente, riguarda anche i lavori di scavo dell’allora costruenda Metropolitana M2 Linea Verde nella tratta Caiazzo-Cascina Gobba. (fare riferimento al link sottostante)

    https://it.wikipedia.org/wiki/Linea_M2_(metropolitana_di_Milano)

    Cantiere attuale Stazione Centrale )1925-29 circa)

    Cantiere attuale Stazione Centrale (1925-29 circa)

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    APPROFONDIMENTI ARTICOLO DEL 5 APRILE 2021, RELATIVAMENTE AGLI ERRORI DI RIPARTIZIONE RIONI E QUARTIERI (DI MILANO)

    RISCONTRABILI IN : GOOGLE MAPS

    12 giorni fa (5/4/21) , questo sito ha affrontato il problema della ripartizione caotica dei rioni e quartieri storici di Milano, effettuata dal servizio gratuito Google Maps. Tale sfasamento esistente tra nomi di località e mappe cittadine Google non si limita al servizio citato ma avrebbe, forse, origine da presunti errori e svarioni commessi anche da coloro che si cimentarono, DA NON STORICI, a partire dal 2006 circa, nel costruendo MONOPOLIO web (fotografico e anche cartografico) della città di Milano, monopolio prevalentemente riscontrabile in Facebook (pagine dedicate a Milano e qaurtieri) e Skyscrapercity, includendo anche Urbanfile…e forse integratosi anche nelle mappature urbane di Google maps…

    Osservando le mappe di Milano dei primi del ‘900 … (la casistica è molto piu’ ampia e gli errori non si limiterebbero a quelli riferiti a Google …estendendosi invece … verso molti altri blog e forum ) …possiamo notare che rioni locali del Quartiere Barona, identificati come San Cristoforo… erano differentemente chiamati, tra fine ‘800 e primi ‘900… , con altre denominazioni… ovvero come Rottole (attualmente tale definizione la vediamo soppiantata da San Cristoforo, principalmente nelle prossimità delle Via Pestalozzi e Giacomo Watt)

    L’attuale Viale Richard , nei primi del ‘900, non era identificato come parte del Rione San Cristoforo… ma come area Caselli Daziari di San Cristoforo.

    La Stazione di San Cristoforo, nacque, come tale, nel 1909, pur essendo parte del comune di Lorenteggio, poi accorpatosi a Milano nel 1923, successivamente identificato come Giambellino-Lorenteggio… la Stazione conservò tale nome pur non essendo mai stata parte del Rione di San Cristoforo sul Naviglio Grande… ma anche gli stessi stabilimenti Richard Ginori, pur essendo in parte, inclusi nel Rione di San Cristoforo (nel lato ovest prossimo all’attuale Viale Richard… ) , non avrebbero mai fatto parte di tale rione e tutt’oggi sarebbe improprio identificarlo come tale (trattasi di una eredità della ex manifattura Richard Ginori che incorporava, nella denominazione degli Stabilimenti Richard Ginori alla Barona… la denominazione Richard Ginori San Cristoforo… includendo anche settori non propriamente parte del rione).

    Del resto si consideri che, da decenni, persino l’attuale Comando Carabinieri San Cristoforo di Via Bianca Milesi… NON SI TROVEREBBE NEL RIONE STORICO DI SAN CRISTOFORO sul Naviglio Grande…MA NEL QUARTIERE TORTONA/SOLARI… (non è dato sapere se coprisse, come competenze territoriali… anche l’Alzaia Naviglio Grande prima che venisse aperta la Stazione Carabinieri Barona verso il 1998).

    Per decenni, e per abitudine, col nome di San Cristoforo… si sarebbero inclusi quartieri esterni ed estranei al medesimo… e/o si sarebbero inclusi settori della Barona e del Giambellino-Lorenteggio… limitrofi ma non facenti parte di tale rione.

    Anche definire la Via Ambrogio Binda… come parte di San Cristoforo… sarebbe un poco confusionario… il rione succitato, almeno storicamente, non andrebbe oltre l’intersezione tra Via Brugnatelli e Via Pestalozzi e avrebbe come confini “naturali” la Cascina Dosso, gli impianti sportivi Canottieri Milano e Olona, circa mezza tratta della Via Morimondo e parte degli ex stabilimenti R. Ginori lungo la Via Lodovico il Moro (ed il cavalcavia “Delle Milizie” di Viale Cassala).

    Che dire… forse negli ultimi decenni … escludendo qualche confusione amministrativa nel merito del nominare alcuni Comandi CC e Stazioni Ferroviarie con nomi di rioni storici limitrofi (ma non compresi nelle ubicazioni di tali infrastrutture…)…spiccherebbero presunti svarioni di qualche “storico” (Skyscrapercity) autoreferenziatosi come tale… spadroneggiando, con poca coerenza e con metodi alcuanto discutibili, nell’estendere settori limitati di quartieri ad aree cittadine limitrofe inizialmente estranee… commettendo qualche leggerezza e svarione… di troppo…

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    Piazza Duomo, 1960 circa, autore Marco De Biasi.
    Piazza Duomo, 1960 circa, autore Marco De Biasi.

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    Mark Zuckerberg ringrazia il forum Milano Sparita e Storia Trasporti Pubblici ATM Skyscrapercity, dirigenti comunali/funzionari impegnati nella crescita del PIL U.S.A e Californiano dei Social Media/Network gravitanti intorno al succitato imprenditore informatico americano…

    Pubblicazioni provenienti, probabilmente, anche da Raccolte Civiche, in monopolio internet per mano degli “interessati”, (MS SSC 4 settembre 2017), diventano serbatoio immagini per uso commerciale Milano Sparita e da Ricordare Facebook

    (link sottostante https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-storia-dei-trasporti-pubblici.1553988/page-1112)

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.4074311669282490/4509242745789378/?type=3&eid=ARAXqwgMf9TPi6crzrvph3CzROmk3xY9UzViaGxb8cb0lwekgxrl8CQqZ_1r6U_z6uLegspHjzz2cI9O&__xts__%5B0%5D=68.ARAMgXKncQMVmjYqPUod7-kUbkEo9-AzsrI9VoRmMlnX32RJY_aV_sBdGy5SJQPHSrxq_J8e07_CHm5wTQizQ5r_5r4cLkcBgFtkLL7cxZnQOvJOByURXV3Rk0U0hgWvIK_ipGDvaIHZesk1eTy80y6nT7jZd58dDb__751gvLjGGz0c7tc24Ycs-TV1Tnlu8VblrISo0XjCJCpAaIXFVoYh20hvM5L2H2Gfjnp_E_r_eTDrMUcb46-ljrBAzc1h7rJ3Pbsa1Reh-cG10fOA-2Bi-EraFypCK9DbVxyKF4IXLMV9rmF8dw&__tn__=EHH-R

    … come sostenuto da 5 anni a questa parte…. Milano Sparita SSC divenne serbatoio immagini business di centinaia di pagine Facebook di “Milano d’una volta, Barona d’una volta, Milano nei secoli, etc…”

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    Arco della Pace, fine '800.
    Arco della Pace, fine ‘800.
    1932 circa, demolizione Biglietteria vecchia Stazione centrale.
    1932 circa, demolizione Biglietteria vecchia Stazione centrale.
    Arena Civica e Arco della Pace, fine '800.
    Arena Civica e Arco della Pace, fine ‘800.
    Ticinese 1969. Ripa di Porta Ticinese angolo Via Argelati. Autore Virgilio Carnisio.
    Ticinese 1969. Ripa di Porta Ticinese angolo Via Argelati. Autore Virgilio Carnisio.

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    SE A MILANO VI FOSSE MENO ILLEGALITA’ E COSTRUTTORI IN ODORE DI… , NON VI AVREBBERO LUOGO GLI SCEMPI URBANISTICI…CHE SONO TANTI…

    http://www.ilcielosumilano.it/2017/09/16/prosegue-la-distruzione-della-milano-neoclassica/

    …MALGRADO ALCUNI DEFICITARI MENTALI … IN SOCIAL NET COME FACEBOOK E FORUM… ESALTINO (PERCHE’ PAGATI PER FARLO) GLI SCEMPI URBANISTICI TUTT’OGGI IN CORSO D’OPERA DA QUASI 20 ANNI…

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    Parco Sempione, 1927. Modello 8A Isotta Fraschini. Fonte web Touring Club Italiano
    Parco Sempione, 1927. Modello 8A Isotta Fraschini. Fonte web Touring Club Italiano

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPER E FACEBOOK…ANDREBBERO DEFINITE CON L’ATTRIBUTO “IL PARADISO DELLE INCOMPETENZE”…

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5555

    L’immagine sottostante:

    Milano anni '60, Solari-San Vittore, Viale Papiniano intersezione via Pietro Azario. Calesse lungo Viale Papiniano. I capannoni in evidenza sul lato destro dell'immagine furono, pochi anni dopo lo scatto di questa foto, sostituiti da un supermercato tutt'oggi esistente.
    Milano anni ’60, Solari-San Vittore, Viale Papiniano intersezione via Pietro Azario. Calesse lungo Viale Papiniano. I capannoni in evidenza sul lato destro dell’immagine furono, pochi anni dopo lo scatto di questa foto, sostituiti da un supermercato tutt’oggi esistente.

    venne postata, con circa 3 anni di anticipo, rispetto al Paradiso delle Incompetenze sopra citato, già datata. Milano Sparita Skyscrapercity non ha effettuato (come plausibile) alcuna datazione comparativa dell’immagine per le motivazioni seguenti:

    Già localizzata e data da questo sito nella fine estate 2018, già localizzata (in modo indipendente) dai consulenti di Lombardiabeniculturali

    http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00213/

    L’immagine è databile intorno al 1960, in una incertezza di cronologia compresa tra la fine anni ’50 sino alla prima metà anni 60.

    Milano Sparita SSC, pertanto, ha, come sempre, sfruttato comparazioni e localizzazioni di questo sito e del portale web Lombardiabeniculturali, per imbastire raffinamenti storici e cronologici GIA’ EFFETTUATI DA ALTRI… del resto che tali personaggi NON SIANO STORICI DI PROFESSIONE (e nemmeno per hobby) lo riscontriamo quotidianemente nei refusi della loro “creazione commerciale” Milano sprita e da ricordare Facebook, pagina social ribattezzabile come… IL “PARADISO DEGLI STOLTI”, sia verso gli autori, sia verso gli ammiratori inetti (la miniera di diamanti di Mark Zuckerberg) che popolano, a flotte giornaliere di milioni, tale homepage “made in Zuckerberg”… che tutto sarebbe fuorchè storia di Milano…(business web con Milano Vintage…).

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    Brona-San Cristoforo, 1965, Via Lodovico il Moro 11, vettura ATM serie 5300 nella livrea originale in verde bicolore ministeriale. Autore Virgilio Carnisio.
    Barona-San Cristoforo, 1965, Via Lodovico il Moro 11-Naviglio Grande, vettura ATM, linea 19, serie 5300 nella livrea originale in verde bicolore ministeriale. Autore Virgilio Carnisio.
    Barona-Moncucco, 1969. Via Moncucco 33 (oggi 29(, Cascina Moncucco ed un'osteria ancora in esercizio a fine anni '60. Nel peroodo della foto, il settore del Moncucco non era ancora teatro di cattive frequentazioni come avvenne qualche anno dopo, principalmente a partire dal 1973-74 circa.
    Barona-Moncucco, 1969. Via Moncucco 33 (oggi 29), Cascina Moncucco ed un’osteria ancora in esercizio a fine anni ’60. Nel periodo della foto, il settore del Moncucco non era ancora teatro di cattive frequentazioni come avvenne qualche anno dopo, principalmente a partire dal 1973-74 circa. Autore Virgilio Carnisio.
    Parco Lambro, 1972, Agenti di Polizia Comunale effettuano controlli sullo stato documentale dei motocicli utilizzti da giovani frequentatori dell'area verde attrezzata. Autore Ernesto Fantozzi.
    Parco Lambro, 1972, Agenti di Polizia effettuano controlli sullo stato documentale dei motocicli utilizzti da giovani frequentatori dell’area verde attrezzata. Autore Ernesto Fantozzi.
    1930, vicinanze ex Stabilimenti Pirelli della Brusada, ultimazione nuova Stazione Centrale.
    1930, vicinanze ex Stabilimenti Pirelli della Brusada, ultimazione nuova Stazione Centrale.
    Corso di Porta Vittoria 1932, Palazzo Sindacati dell’Industria.
    Piazza Cordusio e Via Dante, primi '900.
    Piazza Cordusio e Via Dante, primi ‘900.
    Stazione Centrale 1931, nelle guide turistiche non italiane è nota come Royal Pavilion, overo Sala d'attesa della Famiglia Reale dei Savoia (ed eventualmente di altre "Dinastie regnanti" di transito). Totalmente sconosciuta ai milanesi come altrettanto a livello Nazionale, è timidamente inserita negli itinerari turistici di agenzie di viaggio estere e del FAI. In realtà si tratterebbe di un vero e proprio Padiglione, del quale ne vediamo ritratto una piccola porzione in una immagine del 1932, appena completato nella costruzione della Stazione Centrale di Milano.
    Stazione Centrale 1931/’32. Nelle guide turistiche non italiane è nota come Royal Pavilion, overo Sala d’attesa della Famiglia Reale dei Savoia (ed eventualmente di altre “Dinastie regnanti” di transito).
    Totalmente sconosciuta ai milanesi come altrettanto a livello Nazionale, è timidamente inserita negli itinerari turistici di alcune agenzie turistiche estere e del FAI. In realtà si tratterebbe di un vero e proprio Padiglione (mai reso accessibile al pubblico) , del quale ne vediamo ritratta una piccola porzione in una immagine del 1932, appena completato nella costruzione della Stazione Centrale di Milano.

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    MILANO SPARITA E DA SOTTOPORRE A REVISIONE PER REFUSI STORICI NOTEVOLI

    SVARIONI milano sparita fbook ssc 2

    In tutta franchezza lo “stile” delle ragazze (oggi ultra settantenni) che passeggiano nel 1971 in Via Montenapoleone… più che essere classificabile come “Italian Style” (all’epoca solo Missoni aveva avviato le prime esposizioni di moda a Milano, gli altri gruppi di “Italian Fashion” non erano ancora stati costituiti) rappresenterebbe l’introduzione della minigonna che non venne inventata, come capo d’abbigliamento “ribelle”, in Italia (da stilisti italiani), ma che nacque nel mondo Anglosassone…verso la fine degli anni ’60 per mano della stilista londinese

    Mary Quant

    Quindi più che di stile dei raffinati salotti meneghini di Via Montenapoleone (1970 circa) trattasi, forse, di “stile” parzialmente importato da Elio Fiorucci di cui lo storico negozio inaugurato nel 1967 in Galleria Passarella…

    In quel periodo, si era appena superata la fase nella quale… se una ragazza osava indossare una minigonna… rischiava una denuncia a piede libero (sezione DIGOS Buoncostume) per atti osceni e insulto alla pubblica decenza da parte di qualsiasi pubblico ufficiale che si trovasse nelle vicinanze… magari Milano Sparita e da ricordare e la Plebe che segue tale pagina fbook… dovrebbero: O rinfrescarsi la memoria… o documentare meglio le didascalie abbinate alle immagini di promozione commerciale…

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    Partita inaugurale dello Stadio di San Siro, 19 Settembre 1926.
    Partita inaugurale dello Stadio di San Siro, 19 Settembre 1926.
    1989 circa. Lavori ampliamento del nuovo terzo anello dello Stadio Meazza.
    1989 circa. Lavori ampliamento del nuovo terzo anello dello Stadio Meazza.
    Via Mercato, 1974 circa.
    Brera. Via Mercato, angolo Via Carpoforo, 1974 circa.

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    Milano Prima Guerra Mondiale 1916. Milano (e Monza) non furono bombardate con raid aerei nella Seconda Guerra Mondiale... lo furono anche con la Prima Guerra del 15-18. L'immagine ritrae un cratere (luogo non precisato) prodotto da un Biplano bombardiere Austriaco (ritratto nella foto sottostante).
    Milano, Prima Guerra Mondiale , 1916. Milano (e Monza) non furono bombardate con raid aerei solo nella Seconda Guerra Mondiale… lo furono anche durante la Prima Guerra del 15-18. L’immagine ritrae un cratere (luogo non precisato) prodotto da un ordigno sganciato da un Biplano Aviatik, bombardiere Austriaco (ritratto nella foto sottostante).
    fontte storica : https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2020/02/tnt-Primo-bombardamento-su-Milano-Gardolo-prima-guerra-mondiale-1a13a1e7-cb86-4c7e-aad4-2bb2e9c9ac54.html "Da Gardolo a Milano: 104 anni fa il primo bombardamento sulla città Nove velivoli Aviatik decollarono dall'aeroporto a nord di Trento, allora territorio austriaco, per sganciare le bombe sulle centrali elettriche. A Milano si contarono 18 morti. Due a Monza"
    fonte storica : https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2020/02/tnt-Primo-bombardamento-su-Milano-Gardolo-prima-guerra-mondiale-1a13a1e7-cb86-4c7e-aad4-2bb2e9c9ac54.html “Da Gardolo a Milano: 104 anni fa il primo bombardamento sulla città
    Nove velivoli Aviatik decollarono dall’aeroporto a nord di Trento, allora territorio austriaco, per sganciare le bombe sulle centrali elettriche. A Milano si contarono 18 morti. Due a Monza”

    https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2020/02/tnt-Primo-bombardamento-su-Milano-Gardolo-prima-guerra-mondiale-1a13a1e7-cb86-4c7e-aad4-2bb2e9c9ac54.html

    Partirono da Gardolo, all’epoca territorio austriaco, i 9 aerei che il 14 febbraio 1916 bombardarono Milano. Fu uno dei primissimi, se non il primo, attacco aereo della storia della prima guerra mondiale su suolo italiano. Ma ecco un riassunto di ciò che accadde quel triste giorno di oltre un secolo fa, così come descritto dagli storici.

    E’ il 14 febbraio 1916. Intorno alle 8 del mattino, dall’aeroporto di Gardolo, all’epoca territorio austro ungarico, decollano 12 velivoli bombardieri Aviatik Taube (con ali a forma di colombo) con destinazione Milano.
    L’obiettivo è il bombardamento di alcune centrali elettriche per sferrare un colpo decisivo alle risorse energetiche per le industrie italiane.
    Ciascun aereo porta 80 chili di bombe e 270 litri di carburante.
    Il tempo non è dei migliori. I velivoli devono approdare in Lombardia percorrendo la Valsabbia. Lungo le creste di confine grava però una fitta nebbia e l’umidità manda in tilt le bussole.
    Alcuni di questi aerei, privi di riferimenti, sono così costretti a rientrare alla base. Un altro raggiunge Monza per errore e altri tre raggiungono invece regolarmente l’obiettivo.
    La zona in cui si trovano le centrali è densamente abitata da civili. A Milano diciotto persone perdono la vita e altrettante rimangono ferite. Altre bombe sono sganciate sopra Monza causando due morti.
    Le vittime sono prevalentemente abitanti della zona che, anzichè ripararsi, si riversano in strada sospinti dalla curiosità.
    Al termine della missione, uno degli aerei, viene abbattuto dalla contraerea italiana. Gli altri rientreranno all’aeroporto di Gardolo senza alcun danno.

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    Pusterla di Porta Ticinese, primi del '900.
    Pusterla di Porta Ticinese, primi del ‘900, cartolina postalizzata.
    Parco delle Basiliche-Piazza Vetra-San Lorenzo in Maggiore, fine anni '70. Autore Mario De Biasi.
    Parco delle Basiliche-Piazza Vetra-San Lorenzo in Maggiore, fine anni ’70. Autore Mario De Biasi.
    1984, Carlo Tognoli, recentemente scomparso lo scorso 5 Marzo 2021 (complicanze Covid-19) insieme al controverso Bettino Craxi. L'aspetto più paradossale del successivo scandalo di Tangentopoli (1992) fu il fatto che Craxi venne sostituito dal suo principale finanziatore occulto, ovvero Silvio Berlusconi... con effetti di corruzione generale, illegalità, infiltrazioni e radicazioni mafiose, sia a livello lombardo e milanese sia a livello Nazionale... ancor peggiori della "Prima Repubblica"... ma cosi' il "Popolo Sovrano" volle e vorrebbe anche oggi... con istanze del ritorno al fascismo autoritario ventilato da Meloni e Salvini...
    1984, Carlo Tognoli, ex Sindaco di Milano (1976-1986) recentemente scomparso lo scorso 5 Marzo 2021 (complicanze Covid-19) insieme al controverso Bettino Craxi. L’aspetto più paradossale del successivo scandalo di Tangentopoli (1992) fu il fatto che Craxi venne sostituito dal suo principale finanziatore occulto, ovvero Silvio Berlusconi… con effetti di corruzione generale, illegalità, infiltrazioni e radicazioni mafiose, recessioni economiche e arretratezza sociale e culturale… sia a livello lombardo e milanese sia a livello Nazionale… ancor peggiori della “Prima Repubblica”… ma cosi’ il “Popolo Sovrano” volle e vorrebbe anche oggi… con istanze del ritorno al fascismo autoritario ventilato da Meloni e Salvini… (e Facebook-Twitter) probabili candidati di un possibile Regime-Governo di estrema destra post Draghi…
    Piazza Duomo 1896, collocazione e allestimento del Monumento dedicato alla battaglia di San Martino del Giugno 1859. L'opera, soprattutto in tempi recenti ed in siti come "Milano Città Stato" è stata oggetto di pesanti accuse e critiche per la scarsa "monumentalità" della rappresentazione statuaria in quanto tale e per il fatto che il monumento volgerebbe il sedere del cavallo (da battaglia) verso i passanti prospicienti a Palazzo Carminati. Indubbiamente il monumento ritrae una sequenza, forse parzialmente fantasiosa, della suddetta Battaglia (Vittorio Emanuele arresterebbe il suo cavallo per voltarsi indietro e incitare il suo esercito alla Battaglia...). Appurata la scarsa "grazia" dell'opera, indubbiamente molto poco monuumentale e raffigurante una costruenda Unità d'Italia della quale ci sarebbe soprattutto da vergognarsi, dal 1861 ad oggi... appurato quindi che l'opera sia scarsamente commemorativa e poco estetica... ci si dovrebbe comunque interrogare se l'attuale Milano e la sua storia contemporanea e recente, costellata anche da forme estreme di corruzione, malcostume, arretratezze (condivise col resto della Nazione)... sia realmente distinguibile rispetto alla Italietta stracciona e da poveretti nella quale viviamo e della quale anche Milano fa parte... non essendo piu' Austroungarica da una "vita"... ed essendo, proprio a partire dal 1861, eletta, insieme a Torino, come future capitali della tardiva e sgangherata Rivoluzione Industriale "Italica". Critiche condivisibilissime... ma figlie di scarsa memoria storica e politica... Lombardia e Milano medesima hanno dimostrato di essere l'Italietta sgangherata e stracciona anche con la gestione dell'epidemia SARS2 Covid-19... ne parla tutt'oggi il Mondo... la Germania ci ha accusato di essere responsabili della prima variante extra cinese del Covid 19, variante sviluppatasi tra l'inverno e la primavera 2020 causa proverbiale malasanità dei nosocomi lombardi, milanesi ... oltre che italiani... forse qualcuno dovrebbe rinfrescarsi la recente memoria degli scempi malasanitari di Berlusconi, Formigoni e Roberto Maroni... (fonte immagine: web Lombardiabeniculturali)
    Piazza Duomo 1896, collocazione e allestimento del Monumento dedicato alla battaglia di San Martino del Giugno 1859, condotta da Vittorio Emanuele II°. L’opera, soprattutto in tempi recenti ed in siti come “Milano Città Stato” è stata oggetto di pesanti accuse e critiche per la scarsa “monumentalità” della rappresentazione statuaria in quanto tale e per il fatto che il monumento volgerebbe il sedere del cavallo (da battaglia) verso i passanti prospicienti a Palazzo Carminati. Indubbiamente il monumento ritrae una sequenza sgraziata, forse parzialmente fantasiosa, della suddetta Battaglia (Vittorio Emanuele arresterebbe il suo cavallo per voltarsi indietro e incitare il suo esercito alla Battaglia…). Appurata la scarsa “grazia” dell’opera, indubbiamente molto poco monuumentale e raffigurante una costruenda Unità d’Italia della quale ci sarebbe soprattutto da vergognarsi, dal 1861 ad oggi… appurato quindi che l’opera sia scarsamente commemorativa e poco estetica… ci si dovrebbe comunque interrogare se l’attuale Milano e la sua storia contemporanea e recente, costellata anche da forme estreme di corruzione, malcostume, arretratezze (condivise col resto della Nazione)… sia realmente distinguibile rispetto alla Italietta stracciona e da poveretti nella quale viviamo e della quale anche Milano fa parte… non essendo piu’ Austroungarica da una “vita”… ed essendo, proprio a partire dal 1861, eletta, insieme a Torino, come future capitali della tardiva e sgangherata Rivoluzione Industriale “Italica”. Critiche condivisibilissime… ma figlie di scarsa memoria storica e politica… Lombardia e Milano medesima hanno dimostrato di essere l’Italietta sgangherata e stracciona anche con la gestione dell’epidemia SARS2 Covid-19… ne parla tutt’oggi il Mondo… la Germania ci ha accusato di essere responsabili della prima variante extra cinese del Covid 19, variante sviluppatasi tra l’inverno e la primavera 2020 causa proverbiale malasanità dei nosocomi lombardi, milanesi … oltre che italiani… forse qualcuno dovrebbe rinfrescarsi la recente memoria degli scempi malasanitari di Berlusconi, Formigoni e Roberto Maroni… (fonte immagine: web Lombardiabeniculturali)

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    Milano Sparita da ricordare Facebook = sito commerciale

    Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e il seguente testo "ALCATRAZ 2000 ©"foto protetta da Copyright, postata in Europa, senza pagarne i diritti di riproduzione, altrimenti non appariva il simbolo copyright… (da un sito fb commerciale).

    la cui fonte non dichiarata era

    https://www.nycsubway.org/perl/show?50191

    complimenti…(anche alla gemella del forum SSC…)

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    Come anticipiato ieri (questo sito è stato il primo, forse al mondo, a darne la notizia)… Yahoo Social (Answers) chiude definitivamente dal 20 Aprile 2021. (segue dopo il banner)

    https://quifinanza.it/lifestyle/video/yahoo-answers-chiude-archivio/477890/

    …ufficialmente lamentele della Presidenza BIDEN per la presenza di frange neonaziste e neofasciste nel social in tutte le versioni linguistiche presenti.

    La notizia lascia pero’ trapelare che altre motivazioni sarebbero alla causa della chiusura di Yahoo Answers… in esclusiva si puo’ limitatamente accennare, che quanto meno, contro lo staff italiano sono pervenute, negli anni, querele per la presenza di operatori staff autori di diffamazione, spionaggio, vicini al mondo del riciclaggio, massoneria, neofascismo e contatti con il crimine organizzato (duole scriverlo, molti di loro indossano o indossavano la divisa…). Vi sono elementi per credere che le vicende italiane non siano isolate e che certi fatti si estendevano, forse, anche in altri contesti dove Yahoo Answers si affidava a persone (prevalentemente Polizie ed ex agenti di Polizia) incaricate di “gestire” utenti e contenuti postati dai medesimi… azioni sovente oggetto di censure illegittime e discriminatorie , minacce, diffamazioni, intimidazioni, persecuzioni, e propaganda neo fascista e filo Lega (anche nella parte italiana) ed estrema destra… oltre i limiti consentiti e diffusa direttamente dallo staff internazionale…(omissis.)

    SI TENGA ANCHE PRESENTE CHE QUORA ITALIA, SOCIAL A DOMANDA E RISPOSTA, SIMILE A YAHOO ANSWERS, HA RECLUTATO, DAL 2017,GLI STESSI STAFFER YAHOO OGGETTO DI DENUNCE E SEGNALAZIONI E FORSE, GLI STESSI STAFFER ALLA CAUSA DELLA SUA CHIUSURA, OVVIAMENTE ANCHE E SOPRATTUTTO IN ITALIA.

    Questi dettagli, in realtà, furono, da questo sito, già generiamente accennati nel Novembre 2020…

    Gli aspetti non si limitano a questo (le “illazioni sopra sostenute sono DIMOSTRABILI con documentazione comprovante quanto scritto) … nei prossimi giorni altri dettagli relativi all’abuso del social da parte di studenti italiani che chiedevano e in parte ottenevano, da anni, le soluzioni di verifiche scolastiche… azioni vietate dalla Legge… azioni che coinvolgono , si teme, anche qualche personaggio dello staff italiano o ex dipendente del medesimo social…

    Sia ben inteso che Yahoo non è l’unico caso… Facebook e Twitter farebbero anche di peggio…ma si teme che sia utopico sperare che un giorno… anche tali social CHIUDANO BARACCA (e con loro chi si sarebbe arricchito con propagande ideologiche, disinformazione, abusivismo editoriale e publicistico…).

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    Darsena, anni '70. Impegnative manovre di allineamento barcone...
    Darsena, anni ’70. Impegnative manovre di allineamento barcone…
    Linea di confine Giambellino-Barona San Cristoforo, Via Pesto, locomotiva a vapore della tratta dello Scalo compreso tra Porta Genova e San Cristoforo, datazione immagine assente, potrebbe spaziare dagli anni '30 sino alla metà degli anni '60 del '900. Fonte web mumi-ecomuseo.
    Linea di confine Giambellino-Barona San Cristoforo, Via Pesto, locomotiva a vapore della tratta dello Scalo compreso tra Porta Genova e San Cristoforo, verso la Milano Abbiategrasso-Mortara, datazione immagine assente, potrebbe spaziare dagli anni ’30 sino alla metà degli anni ’60 del ‘900. Fonte web mumi-ecomuseo.
    Le "terrazze" del Duomo, 1910 circa.
    Le “terrazze” del Duomo, 1910 circa.

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    STRANO E APPARENTEMENTE IMPOSSIBILE DA CREDERCI… MA E’ UFFICIALE LA CHIUSURA DEL PRIMO SOCIAL NETWORK DELLA SQUALLIDA STORIA DEL CAPITALISMO DELLA SORVEGLIANZA, ERGO UN ESEMPIO QUASI 30ENNALE DI “DITTATURA DIGITALE” (PER CERTI ASPETTI… QUASI UNA MAFIA) FINANZIATA DALLA CIA-FBI, MASSONERIE, CON RADICAZIONI (ALMENO IN ITALIA) CON PERSONAGGI CORRELATI O VICINI ANCHE AL CRIMINE ORGANIZZATO IN SINERGIA CON “DIVISE”… (NELLO STAFF) E POLIZIE GIUDIZIARIE… E CON AZIONI E PIANI DI SPIONAGGIO UTENTI … AD OPERA, PER YAHOO ITALIA ASK & ANSWERS DELLE NOSTRE

    DIGOS

    POLIZIA DI STATO

    SERVIZI SEGRETI AISE

    MAGISTRATURA.

    CHI ESPRIME ANTIFASCISMO E DISSENSO, (ANCHE IN ITALIA) VIENE SORVEGLIATO DALLO STAFF E MESSO SOTTO PROCESSO (I RESTANTI SOCIAL SI COMPORTANO NELLA STESSA MANIERA, GOOGLE INCLUSO, NELLA PARTE FORUM E BLOG)

    YAHOO CHIUDE (LA PARTE SOCIAL) DAL 20 APRILE 2021 PER ESSERE CANCELLATO, DOPO QUASI 30 ANNI, DAL 4 MAGGIO 2021, ERGO 30 ANNI DI REATI POTENZIALI O REALI…RIMOSSI SOTTO, FORSE, IL PESO DI MIGLIAIA DI DENUNCE, ANCHE ITALIANE, DEPOSITATE CONTRO QUESTO SOCIAL E CONTRO IL SUO STAFF.

    NON E’ ANCORA DISPACCIATO DALL’ANSA MA YAHOO ASNWERS (IL SOCIAL NATO NEL 1994 ANCHE SE RESO WWW SOLO NEL 2004-06, IL PRIMO ANCHE RISPETTO A FACEBOOK) CHIUDE IN TUTTA FRETTA ENTRO UN MESE.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Yahoo!_Answers

    Dal 20 Aprile 2021, il servizio chiuderà e sarà disponibile solo in modalità lettura. Il 4 Maggio 2021, verrà chiuso anche il sito web e non sarà più possibile accedere.

    https://it.answers.yahoo.com/dir/index?sid=396545660

    Il sito di Yahoo Answers verrà chiuso il 4 maggio 2021 (ora della costa est degli USA) e dal 20 aprile 2021 (ora della costa est degli USA) sarà in modalità di sola lettura. Non verranno apportate modifiche ad altre proprietà o servizi di Yahoo o al tuo account Yahoo. Puoi trovare maggiori informazioni sulla chiusura di Yahoo Answers e su come scaricare i tuoi dati in questa pagina di aiuto

    APPROFONDIMENTI, NEL MERITO, I PROSSIMI GIORNI… SI SPERA CHE ANCHE FACEBOOK, TWITTER, INSTAGRAM, WHATSAPP, QUORA… PRIMA O POI FACCIANO LA STESSA FINE…(PER QUALCUNO FINIREBBE UNA PACCHIA ILLEGALE IN CORSO DA ANNI). SI AUSPICA, OLTREMODO, CHE SKYSCRAPERCITY PROVVEDA A BANNARE QUEI THREAD CHE NON SONO A CONTENUTI DI ARCHITETTURA … DATO CHE OCCUPARSI DI “””STORIA DI MILANO E TRAM””” E’ AL DI FUORI DEI TERMINI DI SERVIZIO DI TALE PIATTAFORMA FORUM

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    GOOGLE MAP E IL CAOS DEI QUARTIERI DI MILANO…

    https://www.google.com/maps/place/Barona,+Milano+MI/@45.4375272,9.1350297,14z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x4786c390d30bacdf:0x51684c8d991a2ec0!8m2!3d45.4373609!4d9.154683

    Google ha un monopolio planetario della topografia mondiale riversata sulla rete… non ci sono gestori europei nè italiani che vogliano competere… malgrado il monopolio Google e le sue mappe metropolitane (quindi non solo Milano ma tutte le città d’Italia e del mondo) siano piene di errori anche gravissimi (inevitabili vista la mole di informazioni di geografia metropolitana planetaria da gestirsi) sulla suddivisione dei nomi territoriali dei quartieri…

    Morivione è nel Vigentino… ma Google lo vuole tra Ticinese-Chiesa Rossa, Stadera e quasi Barona…

    San Cristoforo, da rione dalla superficie limitata… è stato trasformato in macro-quartiere da Google…UN ERRORE, FORSE, CAUSATO DALLA EX PROPRIETA’ INDUSTRIE RICHARD GINORI CHE FECE APPORRE NELLE MAPPE DI MILANO, PER QUASI UN SECOLO, LA DICITURA “STABILIMENTI RICHARD GINORI SAN CRISTOFORO… COL TEMPO SAN CRISTOFORO DIVENNE ANCHE UN SETTORE DELLA BARONA NON PARTE DI TALE RIONE … SEPPUR LIMITROFO… (una seconda anomalia “antica” riguarderebbe la titolazione di una stazione FS al Giambellino, in quella di “Stazione di San Cristoforo” …quando questa si sarebbe (invece)sempre trovata , storicamente, nel territorio del Giambellino (idem per lo Scalo FS San Cristoforo, da sempre compreso nel lembo meridionale del Quartiere Giambellino… questa non è ovviamente colpa di Google))…

    Google map ha quindi esteso San Cristoforo… anche all’interno del Ticinese (termina, invece, col Ponte delle Milizie, andando verso Porta Genova), estendendola, anche, sino a Romolo ed oltre, praticamente anche includendo l’ex Sieroterapico. Anche dal lato opposto è avvenuta una cosa simile… prolungandolo ben oltre i confini dell’ex manifattura Richard Ginori… sino quasi verso Corsico e sino alle Vie Giacomo Watt e Piazza Ohm.

    Google Map sbaglia anche nella collocazione del rione Ronchetto sul Naviglio, ex Comune indipendente da Milano sino ai primi anni ’20

    Ronchetto si estende anche sino alla Via Lodovico il Moro e non deve essere confuso nè sostituito, con una denonimazione Poderale della Cascina Restocco Maroni (questa Cascina non fece Rione come avviene con l’ex Cascina Moncucco e viene qualificata come Restocco Maroni mentre sarebbe Ronchetto-Barona).

    Altro svarione è attribuibile a questo articolo

    http://urbanfilemilano.blogspot.com/2015/01/zona-san-cristoforo-il-degrado-da-san.html

    L’articolo tratta di due quartieri distinti, Ticinese (confinante con Rione San Cristoforo), Barona-Moncucco e Ticinese-Viale Romolo ed ex Sieroterapico !!!

    Urbanfile.blog cade nel tranello degli errori di Google etichettando come “Milano San Cristoforo”… Viale Liguria verso Piazza Belfanti… peccato CHE NON SIA MAI STATO SAN CRISTOFORO ma Ticinese… lo dice uno che nel 1990 si diplomo’ all’ITIS Giorgi di Viale Liguria…proprio dove oggi Urbanfile.blog e la sua montagna di inglesismi che lo distinguono… lo qualifica come Rione di San Cristoforo!!!

    Anche le torri Ligresti di Viale Richard-Piazza G.S. Ohm, duole scriverlo, malgrado oggi siano ubicate la dove GOOGLE Map qualifica tale settore della Barona come San Cristoforo… SONO UN POCO OLTRE ed esterne a tale sub-rione della Barona (San Cristoforo, lasciando perdere il nome della Stazione FS di Piazza Tirana… non va oltre quello che rimane della Cascina Dosso… lungo l’Alzaia Naviglio Grande, parallelamente non andava oltre una porzione degli ex Stabilimenti Richard Ginori ed ex Pozzi Ginori).

    La Barona ha confini molto piu’ estesi di quelli voluti da Google, ovvero confinante con i Comuni di Buccinasco, Corsico, Assago, delimitata dalla Ferrovia Milano Mortara, ex cintura sud ferroviaria, oggi passante sub urbano per Albairate, dal Naviglio Pavese…

    Google confonde il Borgo Barona dei Corpii Santi, antecedente all’accorpamento con Milano… COL QUARTIERE BARONA, UN TEMPO BEN DELIMITATO DAI CONFINI AMMINISTRATIVI DELLA EX ZONA 16… Tale ripartizione erronea sembra curiosamente coincidere con la copertina di un libro e di una pagina Facebook dedicata alla “storia” della Barona…

    Google si avvale delle mappe e delle banche dati GPS degli Istituti Geografici Militari U.S.A. … E SI NOTANO GLI INEVITABILI (QUINDI COMPRENSIBILI E “FISIOLOGICI”) ERRORI MASTODONTICI…(inevitabili vista la megalomania del “motore di ricerca americano” di mappare topologicamente e visivamente, a livello di immagini stradali, l’intero globo terrestre… o quasi…)

    Dopo la “strage” del “sapere” storico di Milano di Milano Sparita nelle varie versioni… Google ci ha messo del suo… ovviamente gli errori citati non sono i soli… erano solo due casi dimostrativi… la Milano Google Map è molto sfasata rispetto a come era e sarebbe la Milano reale…

    Altro che dare dell’ignorante a questo sito e chi lo gestirebbe… si guardassero a casa propria e guardassero gli strumenti internet U.S.A., facebook incluso… che gli autori della Milano Sparita (non solo fisicamente ma , grazie a loro, anche nei ricordi e negli annali storici) utilzzerebbero… !

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    Santa Maria delle Grazie 1915 circa.
    Santa Maria delle Grazie 1915 circa.
    Arena Civica, 1948-50 circa. Fonte immagine web:reddit.com
    Arena Civica, 1948-50 circa. Fonte immagine web:reddit.com

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    MILANO SPARITA E DA RICORDARE

    Facebook

    Skyscrapercity…

    …MA CI HANNO VERAMENTE INSEGNATO ED ERUDITO SULLA STORIA DI MILANO?

    A giudicare dagli svarioni che il popolo di ammiratori e ammiratrici, di tali social e forum… sfoderano, sfiorando il ridicolo…

    PARE PROPRIO DI NO !!!

    Ne sappiamo MENO DI 10-11 ANNI FA…

    Vedasi la “perla” sottostante…

    svarioni milano sparita fbook da skyscrapercity

    LA OSTERIA DELLA BRIOSCA… NON E’ STATA CHIUSA PER DEMOLIZIONE CAUSA COVID-SARS2-19… TALE LOCALE VENNE DEFINITIVAMENTE CHIUSO 49 ANNI OR SONO, NEL 1972. I TITOLARI LO RIAPRIRONO, SENZA SUCCESSO, E CON ALTRO NOME, A POCA DISTANZA… MA CHIUSE DEFINITIVAMENTE NEL 1978.

    Si pubblica integralmente il post senza censure anagrafiche… in modo tale che ciascuno di noi sia consapevole della porzione di RIDICOLO che contribuiamo a generare… ALIMENTANDO SOCIAL NET che producono SOLO DANNI… FACEBOOK-INSTAGRAM,TWITTER-YAHOO-QUORA… Producono solo danni ed andrebbero oscurati per Decreto Costituzionale.. e la festa finirebbe per molti furbetti che ci campano, politici popUlisti inclusi che sfruttano tali schifezze per vincere le elezioni…

    SOCIAL NET ?

    NO, GRAZIE, DA VIETARSI PER LEGGE !!!

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    Porta Garibaldi, antecedente al 2008- Torri Gatibaldi Ferrovie dello Stato. (fonte web Milanofoto)
    Porta Garibaldi, antecedente al 2008- “Torri Garibaldi” Ferrovie dello Stato. (fonte web Milanofoto)
    Barona, 1975, Viale Famagosta, fotogramma dal film: "Non si scrive sui muri a Milano", regia di Raffaele Maiello
    Barona, 1975, Viale Famagosta, fotogramma dal film: “Non si scrive sui muri a Milano”, regia di Raffaele Maiello

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    MILANO SPARITA E DA DEPREDARE

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5541

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5540

    se vi fossero ancora dubbi sul fatto che qualcuno, negli ultimi 16 anni, ha sfruttato (indirettamente, facendo da “ponte” senza mai, a livello indiziario, apparire come responsaile), numerosissime immagini di raccolte storiche e cataloghi, anche vincolate da diritti d’autore e diritti a pagamento di riproduzione, soprattutto per uso commerciale… …gli stessi autori non si porrebbero problemi ad offrire elementi indiziari che dimostrino quanto contestato da anni… sarebbero proprio questi utilizzi che azionisti Facebook … permetterebbero, poi, di sfruttare a beneficio di lucro da parte di pagine fbook dalla quotazione milionaria e squisitamente commerciale, quindi col vincolo di pagare tali diritti d’autore e di riproduzione… vincoli sui quali non si crede (sino a dimostrzione contraria) siano stati assolti gli oneri di riproduzione… lo stesso dicasi per le note “localizzazioni” miracolistiche… rese possibili solo sfruttando un repertorio di cataloghi talmente vasto e di utilizzo non pubblico e ancor meno commerciale… annoverante milioni di immagini confluite in facebook dai furbi di cui sappiamo.

    Giova, infine, ricordare che le condotte disoneste sono ormai una pratica “meneghina” in corso da decenni in una città di circa 1 milione e 400.000 residenti con soli 67.000 circa nati a Milano (anche da zero generazioni). Una metropoli USA E GETTA ad uso e consumo di disonesti, furbetti che provengono da regioni a rischio mafia, stranieri extracomuntari che sanno di approdare in “LIDI” dove il dumping sociale vede , dai primi anni ’90, una progressiva espulsione di milanesi a favore degli ultimi arrivati , pronti a beneficiare di opportunità e ammortizzatori sociali negati ai fessacchiotti che a Milano c’erano nati… non ci si deve, quindi, stupire che questa Milano non avrebbe piu’ storia e che coloro che si autoeleggono storici del web sarebberi solo alla ricerca di redditi e viralità elettorale internet-social…

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    Certosa/Musocco/Vialba, 1996, Via Giorgio Stephenson, Via Cesare Musetti, autore Gabriele Basilico.
    Certosa/Musocco/Vialba, 1996, Via Giorgio Stephenson, Via Cesare Musetti, autore Gabriele Basilico.
    Buonarroti, Largo Zandonai 1967. Luogo della rapina al Banco di Napoli del gruppo di rapinatori seriali facenti parte della Banda di Pietro Cavallero.
    Buonarroti, Largo Zandonai , 1967. Luogo della rapina al Banco di Napoli ad opera del gruppo di rapinatori seriali facenti parte alla Banda di Pietro Cavallero.

    L’immagine sottostante ritrae le Torri Ligresti di Viale Richard, a ridosso del cavalcavia Don Lorenzo Milani nel 1988. Immagine già postata nell’Ottobre 2019, acquisita e ritagliata (per occultarne l’identificazione del sito dove pubblicata) nel margine superiore dai provocatori di Milano Sparita e Storia dei Trasporti Pubblici di Milano (Skyscrapercity) … viene riproposta anche con la funzione di ripristinarne l’indicizzazione in Google e Bing nelle ricerche per immagine.

    Milano 1988, Barona. Primavera 1988, ultimazione per l'insediamento di aziende e aree direzionali delle "Torri Ligresti" di Viale Richard, a fianco del Cavalacavia Don Lorenzo Milani. Il plesso di aree direzionali e di terziario venne realizzato sopra i terreni degli ex stabilimenti Richard Ginori, ufficialmente chiusi per crisi di settore dopo essere stati rilevati dal gruppo immobiliare di Salvatore Ligresti. La realizzazione delle quatro torri richiese quattro anni (Luglio 1984-estate 1988) ed avvenne in violazione del PRG preesistente che prevedeva, per tale area, destinazioni immobiliari di tipo industriale ed artigianale. L'unico aspetto "positivo" delle "riqualificazioni" delle aree periferiche ospitanti distretti industriali dismessi (degli anni '80) era la totale assegnazione (vendite e locazioni) delle volumetrie realizzate. A distanza di oltre 20 anni, a partire dalla metà degli anni '2000, sino alla data attuale, i vari progetti "Porta Volta" e "City Live"... come probabilmente il futuro progetto "San Siro", videro concrete difficoltà nella compravendita immobiliare e nella locazione immobiliare ad uso terziario, sia per l'eccesso di offerta, sia per la speculazione immobiliare causa di superquotazioni del prezzo al metro quadro, inaccessibili a quasi tutte le aziende site nel territorio milanese e lombardo, sia per il periodo di recessione economica che l'Italia affronta sin dai primi anni '2000, peggiorato a partire dal 2008, dissesto industriale ed economico mai risanato sino in data attuale. (autore immagine Cesare Colombo, fonte fotografica web "fotografieincomune").
    Milano 1988, Barona. Primavera 1988, ultimazione per l’insediamento di aziende e aree direzionali delle “Torri Ligresti” di Viale Richard, a fianco del Cavalacavia Don Lorenzo Milani. Il plesso di aree direzionali e di terziario venne realizzato sopra i terreni degli ex stabilimenti Richard Ginori, ufficialmente chiusi per crisi di settore dopo essere stati rilevati dal gruppo immobiliare di Salvatore Ligresti. La realizzazione delle quatro torri richiese quattro anni (Luglio 1984-estate 1988) ed avvenne in violazione del PRG preesistente che prevedeva, per tale area, destinazioni immobiliari di tipo industriale ed artigianale. L’unico aspetto “positivo” delle “riqualificazioni” delle aree periferiche ospitanti distretti industriali dismessi (degli anni ’80) era la totale assegnazione (vendite e locazioni) delle volumetrie realizzate. A distanza di oltre 20 anni, a partire dalla metà degli anni ‘2000, sino alla data attuale, i vari progetti “Porta Nuova” e “City Live”… come probabilmente il futuro progetto “San Siro”, videro concrete difficoltà nella compravendita immobiliare e nella locazione immobiliare ad uso terziario, sia per l’eccesso di offerta, sia per la speculazione immobiliare causa di superquotazioni del prezzo al metro quadro, inaccessibili a quasi tutte le aziende site nel territorio milanese e lombardo, sia per il periodo di recessione economica che l’Italia affronta sin dai primi anni ‘2000, peggiorato a partire dal 2008, dissesto industriale ed economico mai risanato sino in data attuale. (autore immagine Cesare Colombo, fonte fotografica web “fotografieincomune”).
    Upim Piazzale Corvetto, 1966. Autore Valentino Bassanini.
    Upim Piazzale Corvetto, 1967. Autore Valentino Bassanini.
    Filobus linea Milano Bersso, FIAT 672F TIBB CANSA, 1975/76 circa, in Via Fabio Filzi angolo Via Luigi Galvani, vicinanze Stazione Centrale, Melchiorre Gioia. Fonte: web ilportaledeitreni.
    Filobus linea Milano Bresso, FIAT 672F TIBB CANSA, 1976, in Via Fabio Filzi angolo Via Luigi Galvani, vicinanze Stazione Centrale, Melchiorre Gioia. Fonte: web ilportaledeitreni.
    Fiera Campionaria 1947- Cabina telefonica pubblicitaria (antecedente a quelle posate dalla STIPEL in Piazza San Babila nel 1952-53) all'interno dell'area espositiva della Fiera Campionaria.
    Fiera Campionaria 1947- Cabina telefonica pubblicitaria (antecedente a quelle posate dalla STIPEL in Piazza San Babila nel 1952-53) all’interno dell’area espositiva della Fiera Campionaria.
    Parco Lambro 1974. Hippie ( figli dei fiori, è un movimento di controcultura giovanile americana) in frequentazione dell'are verde notoriamente nota , negli anni '70, per essee frequentata e luogo di incontri e persino concerti (sulla falsariga di Woodstock) basati su principi di rifiuto e trasgressione rispetto alla cultura perbenista della società "imperialista" che proprio nell'egemonia USA divenne oggetto di critiche e contestazioni giovanili... evolutesi dai movimenti, sempre USA della Beat Generation, tra i quali anche la Rivoluzione sessuale e l'uso di stupefacenti per evadere da una realtà considerata piatta e opprimente... verso livelli di conoscenza e di vita piu' "spirituali" con uno stato "allargato" della coscienza. Fonte immagine: maisonbibelot.com
    Parco Lambro 1974. Hippie ( figli dei fiori, è un movimento di controcultura giovanile americana) in frequentazione dell’area verde notoriamente nota , negli anni ’70, per essere frequentata e luogo di incontri … e persino concerti (sulla falsariga di Woodstock) basati su principi di rifiuto e trasgressione rispetto alla cultura perbenista della società “imperialista” che proprio nell’egemonia USA divenne oggetto di critiche e contestazioni giovanili… evolutesi dai movimenti, sempre USA, della Beat Generation, tra i quali anche la Rivoluzione sessuale e l’uso di stupefacenti (per evadere da una realtà considerata piatta e opprimente… verso livelli di conoscenza e di vita piu’ “spirituali” con uno stato “allargato” della coscienza). Fonte immagine: maisonbibelot.com
    Galleria Vittorio Emanuele, anni '30 del '900.
    Galleria Vittorio Emanuele, anni ’30 del ‘900.
    Ticinese, Gennaio 1985, nevicata storica di oltre 1 metro di neve nelle periferie di Milano. Viale Cassala angolo Via Pastorelli, allagate dallo scioglimento di un manto nevoso superiore ad 1 metro...
    Ticinese, Gennaio 1985, nevicata storica di oltre 1 metro di neve nelle periferie di Milano. Viale Cassala angolo Via Pastorelli, strade allagate dallo scioglimento di un manto nevoso superiore ad 1 metro…
    Ticinese Maggio 1976. Piazza XXIV Maggio, interstazionale linea 25, vettura a carrelli "1928" serie 1500 restaurata con livrea arancione, doppia alimentazione elettrica a trolley (prossimo alla dismissione) e pantografo. Le linee aerre di alimentazione elettrica tranviaria sono ancora ibride con le intersezioni "crociera" ancora compatibili per la vecchia asta di captazione ma predisposte anche per il semipantografo già implementato nelle vetture.
    Ticinese Maggio 1976. Piazza XXIV Maggio, interstazionale linea 25, vettura a carrelli “1928” serie 1500 restaurata con livrea arancione, doppia alimentazione elettrica a trolley (prossimo alla dismissione) e semipantografo. Le linee aeree di alimentazione elettrica tranviaria sono ancora ibride con le intersezioni in bronzo “crociera” ancora compatibili per la vecchia asta di captazione elettrica ma predisposte anche per il semipantografo già implementato nelle vetture. In evidenza la presenza, anch’essa prossima alla dismissione, della cassetta postale del servizio “posta celere” utilizzato per la distribuzione intermedia dello smistamento della corrispondenza cartacea del servizio di Stato di Poste e Telegrafi.
    Piazza Duomo 1932, notturna Galleria Vittorio Emanuele.
    Piazza Duomo 1932, notturna Galleria Vittorio Emanuele.
    Stazione Centrale, 1946.
    Stazione Centrale, 1946.
    Barona 1974-75. Centro per l'assistenza finanziaria paesi africani interni. (fonte immagine: Lomardiabeniculturali)
    Barona 1974-75. Via San Vigilio 10. Centro per l’assistenza finanziaria paesi africani interni (attuale Collegio di Milano). Progetto architettonico di Zanuso Marco; Crescini Pietro. L’immagine è stata, presumibilmente, scattata dal cantiere del costruendo Ospedale San Paolo alla Barona. (fonte immagine: Lombardiabeniculturali)
    Presumibilmente Avellino o provincia della medesima. Campi di accoglienza terremotati del sisma Novembre 1980 dell'Irpinia, contanier e roulotte fornite dal Comune di Milano.
    1980, presumibilmente Avellino o provincia della medesima. Campi di accoglienza terremotati del sisma Novembre 1980 dell’Irpinia, container e roulotte fornite dal Comune di Milano.
    Brera 1975. Via rera all'incrocio con le vie Fiori Chiari e Fiori Oscuri.
    Brera 1975. Via Brera all’incrocio con le vie Fiori Chiari e Fiori Oscuri.
    Vigorelli, 1965, delirio collettivo durante i concerto dei Beatles
    Vigorelli, 1965, delirio collettivo durante il concerto dei Beatles
    Corso Magenta, anni '50, Santa Maria delle Grazie. Autore Mario De Biasi.
    Corso Magenta, anni ’50, Santa Maria delle Grazie e Piazza omonima. Autore Mario De Biasi.
    Fiera Campionaria, anni '50. Immagine notturna del Palazzo delle Nazioni.
    Fiera Campionaria, anni ’50. Immagine notturna del Palazzo delle Nazioni.
    Castello Sforzesco, 1978. Autore Toni Nicolini.
    Castello Sforzesco, 1978. Autore Toni Nicolini.
    Milano, 1978. Stazione radiofonica di Radio Studio 105. Disk Jockey Mike Chieregato. (fonte: web mi-radio)
    Milano, 1978. Stazione radiofonica di Radio Studio 105. Disk Jockey Mike Chieregato. (fonte: web mi-radio)
    Arese Città Metropolitana di Milano, 1978. Camion Bisarca in uscita dallo stabilimento ALFA ROMEO. Fonte immagine: archivio fotografico web Dino Fracchia
    Arese Città Metropolitana di Milano, 1978. Camion Bisarca in uscita dallo stabilimento ALFA ROMEO. Fonte immagine: archivio fotografico web Dino Fracchia
    1980/81 circa. Radio Milano International, disk jockey Leonardo Re Cecconi (Leopardo lo pseudonimo nelle dirette radiofoniche). Fonte: Corriere.it
    1980/81 circa. Radio Milano International, disk jockey Leonardo Re Cecconi, (Rho 1954-Milano 2004, Leopardo lo pseudonimo nelle dirette radiofoniche). Fonte: Corriere.it
    Dergano, 1985 circa. Via Baldinucci, ex Stabilimenti Cinematografici ARMENIA.
    Dergano, 1985 circa. Via Baldinucci, ex Stabilimenti Cinematografici ARMENIA. La struttura era parte di un complesso di case di produzione cinemtografica della Milano-Films, fondata nel 1910 e dismessa nel 1926. https://it.wikipedia.org/wiki/Milano_Films
    Piazza Duomo 1980, esibizione Circo Americano,
    Piazza Duomo 1980, esibizione Circo Americano.
    Basilica di Sann Babila, 1910 circa. (fonte: web pastorevito)
    Basilica di San Babila, 1910 circa. (fonte: web pastorevito)
    Parco Sempione, anni '60.
    Parco Sempione, anni ’60.
    Piazza della Scala, 1938.
    Piazza della Scala, 1938.
    Chiostro Abbazia di Chiaravalle, 1915 circa.
    Chiostro Abbazia di Chiaravalle, 1915 circa.
    Piazza Duomo 1960, con due "Martinitt".
    Piazza Duomo 1960, con due “Martinitt”.

    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK ?

    NO GRAZIE !!!

    LA SECONDA DERIVA DALLA PRIMA… ED IN TUTTA ONESTA’, PUR ESSENDOSI , TEORICAMENTE… ARRICCHITI ED AVENDO FATTO ARRICCHIRE FACEBOOK ITALIA I CONTENUTI ANTOLOGICI E STORICI SAREBBERO SCADENTI E PRIVI DI FONTE DOCUMENTALE DI PROVENIENZA…(LA PAGINA FBOOK CITATA E’ COMMERCIALE E SE VENISSE CEDUTA A TERZI AVREBBE UN VALORE DI MERCATO STIMABILE IN ALCUNI MILIONI DI EURO…VISTI I MILIONI DI ACCESSI GIORNALIERI E VISTI I MILIONI DI POST GIORNALIERI ATTIVI SU TALE PAGINA…)

    …POSSIAMO ANCHE IPOTIZZARE CHE AUTORI E COLLABORATORI SIANO ANCHE AZIONISTI FACEBOOK…

    TUTTAVIA, MALGRADO IL BUSINESS ESENTASSE E IL GRANDISSIMO SUCCESSO (SIA DI LIKE COME DI FOLLOWER … ANCHE SE I BOT E FAKE SONO SICURAMENTE PRESENTI…) OLTRE CHE DI AFFARI… TALI PAGINE E TALI FORUM SONO ALL’ORIGINE DI MOLTISSIMI SVARIONI ED ERRORI, SIA PER MANO DEI LORO AUTORI, SIA PER MANO DELLA “MASSA” (MAL ORIENTATA PROPRIO PER COLPA DI TALI SOCIAL-NET) CHE HA DATO POTERE E DENARO A COLORO CHE LA GESTISCONO (DIETRO DEI MEDESIMI AUTORI E FORNITORI… ANCHE LEGA E FORZA ITALIA E SICURAMENTE QUALCHE IMMOBILIARE FONDIARIA… ).

    ERRORI QUOTIDIANI, TRA I NUMEROSI SI MENZIONA QUELLO NOTATO NELLO SCREENSHOT SOTTOSTANTE

    errori utenza milano sparita e da ricordarePOSSIAMO NOTARE UN ERRORE STORICO COLOSSALE.

    LA EX STAZIONE FERROVIARIA DI PORTA NUOVA (DA NON CONFONDERSI CON L’OMONIMA NON PIU’ ESISTENTE, DISMESSA NEL 1961, CHIAMATA “DELLE VARESINE”), ESISTE TUTT’OGGI IN VIA MELCHIORRE GIOIA 5, OSPITA, DA MOLTI DECENNI, LA GUARDIA DI FINANZA (SEDE TERRITORIALE). PERTANTO LA DIDASCALIA SCRITTA DA UN AMMIRATORE DI TALE PAGINA FBOOK CON LE IDEE MOLTO CONFUSE… E’ ERRONEA.

    SIA CHIARO, SONO ERRORI UMANAMENTE POSSIBILI A TUTTI (CHE TUTTI NOI POTREMMO FARE…) MA SI TRATTA ANCHE DELLA CONSEGUENZA DI DECENNI DI PESSIMA STORIA DI MILANO DIFFUSA DA MARK ZUCKERBERG E AUTORI DI FORUM (SOPRA MENZIONATI) DA CONSIDERARSI STORICI IMPROVVISATI AUTOREFERENZIATI COME TALI…(CON QUESTO NON SI SOSTIENE CHE IL PRESENTE WEB SIA STORICO, NON LO SAREBBE COME NON LO SAREBBERO TALI SOCIAL…E FORUM…).

    “”In futuro divento l’Istituto di Moda Marangoni ed in epoca recente l’Hotel Maison Moschino””

    RAPPRESENTA UN ESEMPIO DI CANTONATA STORICA CHE MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY (ALL’ORIGINE DELLA VERSIONE FACEBOOK)… SI MERITA… VISTO IL METODO ADOTTATO (SUFFRAGIO UNIVERSALE DI MILIONI DI UTENTI DISORIENTATI IN PROMOZIONE COMMERCIALE PERMANENTE DI LIBRI E DI HOMEPAGE FACEBOOK DI DUBBIO VALORE STORICO… MA DI PALESE FORMA COMMERCIALE SENZA REGOLE E SENZA LIMITI…)

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    Tombone del Naviglio di San Marco. (1900 circa)
    Tombone del Naviglio di San Marco. (1900 circa)
    Piazza Duomo 1961, veduta panoramica (assemblaggio di due fotografie distinte) dei Portici Settentrionali e Galleria Vittorio Emanuele, immagine ripresa dal cantiere M1 della linea metropolitana rossa in costruzione. L'immagine sarebbe stata più suggestiva se il fotografo avesse ripreso il fotogramma a sinistra con la stessa angolazione di quello adiacente...
    Piazza Duomo 1961, veduta panoramica (assemblaggio di due fotografie distinte) dei Portici Settentrionali e Galleria Vittorio Emanuele, immagine ripresa dal cantiere M1 della linea metropolitana rossa in costruzione. L’immagine sarebbe stata più suggestiva se il fotografo avesse ripreso il fotogramma a sinistra con la stessa angolazione di quello adiacente…(o viceversa)
    Piazzetta (del) Liberty, 1970 circa. )fonte: web tuttocollezioni)
    Piazzetta (del) Liberty, 1970 circa. (fonte: web tuttocollezioni)
    Ticinese 1970. Ripa di Porta Ticinese, Festa del Naviglio Grande in notturna. (fonte: web maremagnum)
    Ticinese 1970. Ripa di Porta Ticinese, Festa del Naviglio Grande in notturna. (fonte: web maremagnum)
    Piazza San Babila e Corso Vittorio Emanuele negli anni 60. (fonte_ web tuttocollezioni)
    Piazza San Babila e Corso Vittorio Emanuele negli anni 60. (fonte: web tuttocollezioni)
    Porta Romana anni '60. PIiazza S. Nazaro e Basilica SS Apostoli e S. Nazaro (fonte: web tuttocollezioni)
    Porta Romana anni ’60. PIiazza S. Nazaro in Brolo e Basilica SS Apostoli e S. Nazaro (fonte: web tuttocollezioni)
    Fiera di Milano, 1935, Salone Internazionale Aeronautico stabilimento fotografico Crimella
    Fiera di Milano, 1935, Salone Internazionale Aeronautico. (stabilimento fotografico Crimella) Fonte: web lombardiabeniculturali
    Contini settentrionali Isola Garibaldi. Piazzale Lagosta 1, datazione immagine non disponibile. Considerando l'assenza di traffico e di automobili posteggiate, non posteriore ai primi anni '50, presumibilmente anche anni '30-'40 del 900.
    Confini settentrionali Isola Garibaldi. Piazzale Lagosta 1 (facciata esterna dell’architetto Giulio Ulisse Arata) , datazione immagine non disponibile. Considerando l’assenza di traffico e di automobili posteggiate, non posteriore ai primi anni ’50, presumibilmente anche anni ’30-’40 del 900. (fonte: web culturadimpresa.org)
    Milano 1984. Raro fumetto di satira politica (stampato sa una casa editrice di Milano) dal titolo "Le avventure di Craxi e Martelli" con uno stile non molto dissimile dalle vignette umoristiche di Giorgio Forattini. L'album caricatura un Claudio Martelli dall'aspetto di bimbetto "sculacciato" da un Bettino Craxi con tanto di ramazza con didascalie inerenti alla fame di "potere" di Ministeri del PSI nelle alleanze del Pentapartito con la Democrazia Cristiana... (tuttofumetto.shop)
    Milano 1984. Raro fumetto di satira politica (vignettista Angese, stampato da una casa editrice di Milano) dal titolo “Le avventure di Craxi e Martelli” con uno stile non molto dissimile dalle vignette umoristiche di Giorgio Forattini (e dei periodici satirici dell’Unità). L’album caricatura un Claudio Martelli dall’aspetto di bimbetto “sculacciato” da un Bettino Craxi autoritario con tanto di ramazza e con didascalie inerenti alla fame di “potere” di nuovi Ministeri del PSI … nelle alleanze del Pentapartito con la Democrazia Cristiana… (tuttofumetto.shop)
    Piazza Duomo 1984 (Maggio), inconsueta Parata Militare delle Forze Armate (EI).
    Piazza Duomo 1984 (Maggio), inconsueta Parata Militare delle Forze Armate (EI).
    Acquabella-Ortica 1933. Sgombero e demolizione baraccopoli, erroneamente definite, nelle cronale del periodo "case minime". Si trattava di manufatti di lamiera e anche mattoni faticosamente costruiti da sfrattati... considerando che siamo nel pieno del Ventennio Fascista e considerando le boiate dette da Almirante e Mussolini (nipote) prima, da Berlusconi e Salvii-Meloni dopo, La Russa dopo, De Corato anche... non si vedono quei segni di "Stato Sociale Mussoliniano" tanto decantati, anche oggi, da F.lli d'Italia e Lega, Casa Pound,, Forza Nuova, etc...
    Acquabella-Ortica 1933. Sgombero e demolizione baraccopoli, erroneamente definite, nelle cronache del periodo “case minime”. Si trattava di manufatti di lamiera e anche mattoni faticosamente costruiti da sfrattati… considerando che siamo nel pieno del Ventennio Fascista e considerando le cretinate sovente dette da Almirante e Mussolini (nipote) prima, da Berlusconi e Salvini-Meloni dopo, La Russa e De Corato anche… non si vedono quei segni di “Stato Sociale Mussoliniano” tanto decantati, anche oggi, da F.lli d’Italia e Lega, Casa Pound, Forza Nuova, etc… La disinformazione Facebook del massone Mark Zuckerberg ha trovato una miniera d’oro nel revisionismo storico svolto, da decenni, dal MSI prima e dagli alleati di Forza Italia oggi…

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    IL FILONE DEMENZIALE DEL BERLUSCONISMO-FORMIGONISMO-MARONISMO-SALVINISMO E COIMA …CON ALTRE IMMOBILIARI… ABBINATO ALLA “ZUCKERBERG MANIA” DI MILANOSPARITA NELLE SUE VARIE VERSIONI SKYSCRAPERCITY E FACEBOOK (ANCHE URBANFILE E I SUOI BLOG)…

    In questo sito, da circa 5 anni, si sono trattati (l’unico a farlo) gli squallidi esempi di architettura ideologica dI “destra”… (approvata anche dal PD di Pisapia e Sala) nata, piaccia o meno, da precise istanze di speculazione immobiliare made in “Berlusconi” e certi pseudoarticoli ai limiti della diffamazione scritti per giustificarne l’esistenza.

    uno dei più emblematici è il sottostante (ai limiti del delirio se non fosse palesemente influenzato da contenuti quasi propagandistici scritti dal suo autore…).

    http://www.gizmoweb.org/2012/01/il-brutto-dell%E2%80%99architettura-ovvero-lo-strano-caso-di-giancarlo-perotta/

    per prevenirne migliori indicizzazioni in Google e Bing non è linkato… chi vuole divertirsi a leggerlo selezioni l’URL col mouse e con tasto dx selezioni “apri in nuova scheda”.

    Perchè si tratta di un articolo ridicolo e potenzialmente diffamatorio ?

    Perchè assume l’architettura dei grattacieli milanesi costruiti negli anni ’80… oltre che orrenda… anche come Comunista… mentre COIMA e simili sarebbero (non lo si scrive ma lo si lascia intendere) la Liberazione da tale dittatura atchitetturale Comunista regnante negli anni ’80 del 900.

    Peccato che le ex Torri Garibaldi siano state progettate da architetti che si ispirarono, quasi sino a copiarne lo stile, da architetti statunitensi quali Philip Johnson e da John Burgee, ovvero coloro, che per primi, a New York sfidarono l”immobilismo architettonico del vecchio grattacielo a parallelepipedo in solo acciaio-vetro…che per quasi un secolo domino’ l’architettura internazionale.

    Si legga l’articolo wikipedico dedicato allo stile, sicuramente contestato dai “puristi anglosassoni” che fu all’origine dell’italianizzato stile “post-moderno”

    Philip Johnson e da John Burgee

    Bollare come “filo rosso” (ovvero architettura proletaria) lo stile delle ex torri derivate dell’attuale Sony Building , ovvero di un grattacielo di 37 piani di New York, situato nella Madison Avenue, tra la 55ª e la 56ª strada, progettato da Philip Johnson e da John Burgee nel 1978; la cui costruzione fu terminata nel 1984 tra numerose controversie… apre la strada alla INCOMPETENZA STORICA E URBANISTICA GENERALIZZATA … DALLA QUALE FURONO PARTORITE OSCENITA’ COME MILANOSPARITA NELLE VARIE VERSIONI FACEBOOK MA ANCHE SKYSCRAPER…

    Il Sony Building, a New York-Manhattan, esiste ancora, le Torri Garibaldi furono, su imperativo di Berlusconi e delle sue immobiliari… semidemolite (tranne la tromba dell’ascensore) per ricostruirle piu’ basse in stile “Grattacielo Lancia” di Torino, ovvero stile dirigista italiota dal quale Berlusconi, i suoi sindaci, gli amici PD… derivano.

    Sony Building di New York. Lo stile, oggi, puo' apparire poco estetico... ma fu il primo grattacielo a rompere lo schema parallelepipedo... le varianti delle ex torri Garibaldi erano sicuramente migliori... ma il Berlusconismo leghismo determino' la fine di tali torri).
    Sony Building di New York. Lo stile, oggi, puo’ apparire poco estetico… ma fu il primo grattacielo a rompere lo schema parallelepipedo… le varianti delle ex torri Garibaldi erano sicuramente migliori… ( ma il Berlusconismo leghismo determino’ la fine di tali torri).

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    L’immagine sottostante, proposta due giorni fa, localizzata (dal web quattroruote) come Tangenziale Ovest di Milano… sembra essere errata.

    Non si trovano, tuttavia corrispondenze sicure con nessun tratto della Tangenziale Ovest (apparentemene protebbe assomigliare alle vicinanze dello svincolo per Via Ripamonti-Statale (o ex statale) 412 per la Val Tidone… e quell’agglomerato di palazzine visibile…potrebbe sembrare la Via Noverasco e Noverasco medesima verso Via Ripamonti. Tuttavia nonci sono corrispondenze…

    Escludendo quindi che si tratti di Tangenziale Ovest …(non vi sono riscontri lungo l’intero tratto)) si è cercato sulla Est… ma incredibilmente nessuna corrispondenza nemmeno nel segmento opposto di Tangenziale.

    Potrebbe assomigliare alle vicinanze dello sinvolo CAMM per Via Fantoli… ma è difficile trovare effettive corrispondenze con i caseggiati tra San Donato Milanese verso Paullo e Peschiera Borromeo lungo la Paullese.

    Idem per una attribuzione di tale luogo alle vicinanze con Ponte Lambro verso Via Vittorini.. le corrispondenze non coinvincono.

    Visti i frequenti errori riscontrati negli archivi documentali storici e fotografici di Milano… considerando il monopolio di Milano Sparita nelle varie versioni Skyscrapercity e facebook … sorge spontanea la domanda se quattroruote non abbia ricevuto immagini mal catalogate proprio da tali soggetti… tutt’altro che bene intenzionati…

    mah…

    Tangenziale Ovest, 1973
    Tangenziale Ovest, 1973
    Corso Buenos Aires 1980 circa (dal risvoltino dei Jaens di uno dei passeggeri dei motocicli ritratti potremmo anche verso il 1983-84, periodo nel quale si usava tale "accorgimento" nell'abbigliamento casual maschile)
    Corso Buenos Aires 1980 circa (dal risvoltino dei Jeans di uno dei passeggeri dei motocicli ritratti sul lato dx dell’immagine potremmo anche essere verso il 1983-84, periodo nel quale si usava tale “accorgimento” nell’abbigliamento casual maschile)
    Tangenziale Ovest, 1973
    Tangenziale Ovest, 1973
    Magenta 1958 (città metropolitana di Milano), Piazza Liberazione (fonte immagine: ebay)
    Magenta 1958 (città metropolitana di Milano), Piazza Liberazione (fonte immagine: ebay)

    I BAMBINI DELL’ASILO MARIUCCIA…

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5515

    COME SOSTENUTO, IN VARIE OCCASIONI IN QUESTO SITO (MILANOBARONA)…

    …INTERNET, FORUM E SOCIAL NET HANNO DATO SPAZIO E POTERE AI PLEBEI … DIMOSTRAZIONE DEL FATTO CHE SE IN QUESTO SITO SI ATTINGONO IMMAGINI DAL WEB FONDAZIONE FIERAMILANO, LA PLEBE A SUA VOLTA ATTINGE (SUBITO DOPO) ALTRE IMMAGINI SEMPRE DA TALE SITO…

    SE IN QUESTO SITO SI ATTINGONO IMMAGINI DA DAL SITO “PINCOPALLO”, DOPO POCHE ORE ALTRE IMMAGINI DI TALE FORUM (SKYSCRAPERCITY) SAREBBERO ATTINTE SEMPRE DAL SITO “PINCOPALLO” (E/O LE MEDESIME QUI POSTATE).

    IDEM PER L’OMONIMA E DERIVATA MILANO SPARITA FBOOK (LA QUAL COSA DIMOSTRA CHE GLI “ADMIN” SONO GLI STESSI, IDEM PER DA MILANO ALLA BARONA, MILANO NEI SECOLI, ETC…)

    UN TEMPO, A MILANO SI DICEVA “I BAMBINI DELL’ASILO MARIUCCIA”… VOLENDO ANCHE UN PERSONAGGIO DEL FILM “BIANCO ROSSO E VERDONE”… DOVE L’EMIGRATO ITALIANO PROVENIENTE DAL BRENNERO (EMIGRATO IN GERMANIA) IN UN AUTOGRILL AUTOSTRADALE… VEDENDO UNA BAMBINA INTENTA A GUSTARE UN LECCA-LECCA A FORMA DI TITTI (IL CANARINO ANTAGONISTA DI GATTO SILVESTRO).. SI PRECIPITAVA A COMPRARLO A SUA VOLTA… PER INVIDIA…

    BAMBINI DELL’ASILO MARIUCCIA A CAPO DELLA STORIA FACEBOOK DI MILANO…

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    Madrid durante una parata delle milizie del Generale Francisco Franco ? No, Milano 1946, Porta Domodossola, parata di Carabinieri a cavallo in attesa della visita del Presidente della Repubblica Enrico De Nicola.
    Madrid durante una parata delle milizie del Generale Francisco Franco ? No, Milano 1946, Porta Domodossola, Fiera Campionaria, parata di Carabinieri a cavallo in attesa della visita del Presidente della Repubblica Enrico De Nicola.
    Parco Sempione, 1958. Autore Paolo Monti
    Parco Sempione, 1958. Autore Paolo Monti
    Galleria Vittorio Emanuele, 1960 circa.
    Galleria Vittorio Emanuele, 1960 circa.
    Fiera Campionaria edizione 1955... immagine ritraente Carabinieri con una divisa prossima alla contemporanea milizia dei Carabinero Spagnoli al servizio deel Generrale Francisco Franco...
    Fiera Campionaria edizione 1955… immagine ritraente Carabinieri con una divisa prossima alla (all’epoca) contemporanea milizia dei Carabineros Spagnoli al servizio del Generale dittatore Francisco Franco… Una Italia, allora come oggi, più prossima ai paesi latino e mediorientali che europei…
    Via Vitruvio verso Piazza Duca d'Aosta, anni '60. (fonte : web bambolediavole.wordpress)
    Via Vitruvio verso Piazza Duca d’Aosta, anni ’60. (fonte : web bambolediavole.wordpress)
    Via Elba , 1968 (parallela di Via G. Washington). Fotogramma film Banditi a Milano , sequenza di inseguimento automobilistico "char case". (Regia Carlo Lizzani)
    Via Elba , 1968 (parallela di Via G. Washington). Fotogramma film “Banditi a Milano” (Regia Carlo Lizzani) , sequenza di inseguimento automobilistico “car chase”.
    Giambellino 2015. Vetrata Stazione di San Cristoforo in stato di abbandono nello stato in cui si trovava nell'anno 2015.
    Giambellino 2015. Vicinanze Stazione di San Cristoforo (in stato di abbandono nello stato in cui si trovava nell’anno 2015).

    Baggio , via Fratelli Zoia 182. La casa dove soggiorno' Don Giuseppe Gervsini, noto nella ormai scomparsa cultura popolare e popolana milanese come El Pret de Ratanà. Si promettono, per le prossime settimane, alcuni approfondimenti della non semplice e piuttosto scrarna biografia di questo Sacerdote che... disprezzava un certo tipo di "Plebe"... una Plebe tutt'oggi presente, ahinoi, anche in alcuni social network dedicati alla """storia di Miano"""

    Baggio , via Fratelli Zoia 182.
    La casa dove soggiorno’ Don Giuseppe Gervasini, noto nella ormai scomparsa cultura popolare e popolana milanese come El Pret de Ratanà.
    Si promettono, per le prossime settimane, alcuni approfondimenti della non semplice e piuttosto scarna biografia di questo Sacerdote che… disprezzava un certo tipo di “Plebe”… che pretendeva, dal medesimo, miracoli, regalie e concessioni materialmente impossibili da realizzarsi… una Plebe tutt’oggi presente (come generazione successiva) , ahinoi, anche in alcuni social network dedicati alla “””storia di Miano””” (l’ignoranza degli utenti fbook è la miniera d’oro di Zuckerberg e dei partiti politici italiani…)

    ____(segue nella parte sottostante)____

    gervasini picuki

    el Pret de Ratanà nel Ventennio fascista dominato da “uomini della provvidenza” (Benito Mussolini) (tutt’oggi, dal 1994 ad oggi , l’Italia e la Lombardia soffrono di sindromi sottoculturali di natura politica molto simili… nate con TANGENTOPOLI tramite l’ingresso in politica di Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Formigoni, Roberto Maroni e Matteo Salvini… (per il Lazio e il Centro sud l’equivalente Giorgia Meloni e qualche altro Governatore ducetto…come De Luca…) …tanti ducetti nati anche intorno a Milano e limitrofe…

    Senza nulla togliere ai meriti umanitari di don Giuseppe Gervasini… del quale non servono ulteriori biografie, nato il 1 Marzo 1867 a Sant’Ambrogio Olona (basso Varesotto), da una famiglia poverissima che, forse, per garantire studi scolastici decenti al figlio e sottrarlo dalla miseria più “nera”, decise di avviarlo a studi ecclesiastici permettendogli di diplomarsi al Liceo Scientifico…

    … il fenomeno dei preti guaritori, escludendo Francesco Forgione (Padre Pio) anch’egli Presbitero, non ebbe, MAI PIU’ , successivi casi (come forse, non ebbe nemmeno predecessori…).

    Per quale motivo ?

    Il mito del Pret de Ratanà (la Chiesa prese, sin da subito, le distanze sulle sue presunte doti di guaritore… i casi di guarigioni, più o meno miracolose non furono mai realmente documentati con metodi scientifici) , senza nulla togliere alle conoscenze erboristiche ad uso medicale di tale Sacerdote… (in un periodo in cui non esistevano gli antibiotici e la medicina soffriva, ancora, di arretratezze e limitazioni scientifiche ed era riservata alle fasce sociali piu’ facoltose, in periodi nei quali non esisteva quasi del tutto l’industria farmaceutica e ci si avvaleva di costosi “preparati galenici” prodotti nei retri delle farmacie) risentì del periodo storico italiano, quello del Ventennio fascista e di una Italia sottomessa ad un Regime di Polizia dittatoriale… governato da una sorta di “Semi-Dio” terreno (Benito Mussolini) il quale si era prefisso di sorvegliare anche la vita privata di ogni singolo cittadino…

    Del resto la popolarità di don Giuseppe Gervasini sali’ all’apice quando fu in grado di condurre alla guarigione la figlia minore di Benito Mussolini (Anna Maria) affetta da poliomelite.

    In un’epoca storica fatta da “uomini della provvidenza” (oggi siamo in un periodo para-dittatoriale non dissimile da quello in corso esattamente un secolo fa, all’epoca promosso dalla diffusione della radiofonia, oggi da Facebook ed altri Social network, mezzi di comunicazione idonei alle dittature ed ai Regimi Autoritari…) non poteva non esserci un presunto prete “stregone”… capace di bloccare una vettura tranviaria della ex linea 34 in Via Fratelli Zoia verso il civico 182 di Baggio…

    … del resto non si potrebbe di certo rimproverare don Giuseppe Gervasini di essersi preso gioco della “sua gente” (le offerte spontanee erano sempre consegnate alle Autorità Ecclesiastiche e mai per arricchimento personale) e di aver lucrato sulle sue presunte doti di guaritore e/o di esperto erborista autodidatta… in un periodo sia storico che scientifico nel quale la medicina offriva poco o nulla di concreto … e quando era in grado di offrirlo lo riservava solo ai ceti sociali più privilegiati.

    don Giuseppe Gervasini, comprensibilmente dotato di poca pazienza verso un certo tipo di “popolo” (frequentissime e leggendarie le ingiurie rivolte a bivacchi di persone, soprattutto di genere femminile, che stazionavano davanti alla sua dimora ricevuta in dono da un benestante proprietario che pare beneficiò delle sue cure… ), sovente alternava, nei suoi “protocolli” terapeutici ,alcune bizzarre e disgustose “terapie” di origine popolare.

    Chi non ricorda i rimedi “della nonna” (in voga in quel periodo) come il far mangiare un ratto ai bambini che facevano pipì a letto ?

    Quindi certi rimedi ,apparentemente assurdi e disgustosi ,prescritti dal Pret de Ratanà ,erano perfettamente allineati alle culture popolari del suo periodo… periodo di Regime dittatoriale dove la società italiana, lombarda e milanese venne resa, ancor di più che nel passato, succube ed ulteriormente ignorante e disinformata (scenario che stiamo rivivendo con l’avvento attuale dei Social Network).

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    Come anticicpato qualche tempo fa (leggasi il trafiletto sovrasante), DOMANI 7 MARZO 2021 si accennerà alle analogie esistenti tra la PLEBE (si, un termine odioso e anche offensivo…) dei follower delle varie Milano Sparita e da ricordare, a volte anche derivazioni Skyscrapercity della medesima, altre derivate facebook di quartiere (perlomeno alcune, non tutte) e la Leggenda (in parte tale) dei poteri demiurgici e di guaritore del povero Don Giuseppe Gervasini, noto nella ormai scomparsa cultura popolare e popolana milanese come El Pret de Ratanà.

    Distintosi, nella storia di Milano, come Sacerdote collerico e ingiurioso… abbinato a guarigioni miracolose forse attribuibili alle sue conoscenze erboristiche in campo medico… dovette avere, sicuramente, molta pazienza con la Plebe che lo elesse, contro la sua volontà, con il quasi epiteto ridicolizzante: “el Pret de Ratanà”.

    La generazione nata negli ultimi anni della sua vita, a cavallo del periodo bellico, fu quella che lo conobbe solo tramite racconti e testimonianze anche popolane… purtroppo tale generazione (oggi mediamente 75-85 enni), dopo aver conosciuto gli orrori della guerra… dovette rimboccarsi le maniche diventando una sorta di generazione abbinabile alla locuzione latina ora et labora, tradotta letteralmente, significa “prega e fai fatica”.

    E’ una generazione che ha costruito , quasi da zero, l’Italia e anche Milano… ma è anche una generazione alla quale venne negata una vera infanzia e il diritto allo studio, una generazione che per via del forte controllo territoriale e sociale clericale votò Democrazia Cristiana e anche Movimento Sociale per oltre 50 anni, la stessa che successivamente elesse Silvio Berlusconi, Bossi, Maroni, Salvini e Meloni…

    Oggi è riversata, purtroppo con una ignoranza di fondo notevole, anche in Facebook a partire da Milano Sparita e da ricordare.

    I danni, involontari, alla circolazione di idee, storia e cultura, come anche la pluralità, sono ecatombali…

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    Corso Vittorio Emanuele, 1986. Nella fotografia, sulla destra, il pittore e writer statunitense Keith Haring.
    Via Verziere verso Largo Augusto, 1983.
    Via Verziere verso Largo Augusto, 1983.
    Abbazia di Chiaravalle 1955 circa. (fonte immagine: web arsvalue)
    Abbazia di Chiaravalle 1955 circa. (fonte immagine: web arsvalue)
    Giardini pubblici di Porta Venezia, 1960 circa. Mamme e "tate" della """Milano bene""" con bambini accessoriati di automobilina a pedali. Tali giocattoli, sino ad allora realizzati con materiali tipo latta... avrebbero visto una radicale innovazione ... ovvero il Moplen, materia plastica derivata dal petrolio ()polipropilene isotattico).
    Giardini pubblici di Porta Venezia, 1960 circa. Mamme e “tate” della “””Milano bene””” con bambini accessoriati di automobilina a pedali. Tali giocattoli, sino ad allora realizzati con materiali tipo latta… avrebbero visto una radicale innovazione nelle materie prime con i quali venivano prodotti… ovvero il Moplen, materia plastica derivata dal petrolio (polipropilene isotattico).
    Stazione di Porta Genova, primi del '900.
    Stazione di Porta Genova, primi del ‘900.

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    Nella foto sottostante, Cordusio 2011, Via Santa Margherita.

    No, non è un fake e nemmeno un gregge di pecore smarritosi dai campi del Gratosolio (ammesso che ne esistano ancora…) in cerca di vetrine da vedere nel centro di Milano a due passi dalla Scala.

    E’ il set di ripresa del film The Last Shepherd di Marco Bonfanti…

    The Last Shepherd 2011 via santa margherita

    Tra Cordusio e Foro Bonaparte, Via Santa Maria alla Porta (anni 50). (fonte immagine web pubblicitario).
    Tra Cordusio e Foro Bonaparte, Via Santa Maria alla Porta (anni 50). (fonte immagine web pubblicitario).

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    Milano Spartita e da ricordare Facebook e Skyscrapercity… quando archivi fotografici e catalogazioni foto diventano una negazione per essere , si teme da anni, sfruttati a scopo di commercio facebook.

    L’immagine screenshot sottostante proviene da Milano Spartita Skyscrapercity… si spartita … per motivi ampiamente descritti …da anni …

    Premettendo la non del tutto attendibile corrispondenza con Via Agnello 15 , spicca (anche agli occhi di un non vedente) la totale assenza di corrispondenze con tale localizzazione.

    Le ipotesi sono, come sempre due:

    Alle localizzazioni miracolistiche non ci crede nessuno !

    Qualcuno gabba, qualcuno, si sospetta, ha accesso, come da moltissimi anni si constata, ad archivi fotografici che sappiamo ampiamente sfruttati, ESENTASSE, in facebook… milano spartita

    Immagine sottostante già postata tra i mesi di Marzo e Maggio 2020.

    Via Andrea Ponti verso la fine degli anni ’60, Barona San Cristoforo.

    Immagine che Milano SPARTITA (Formigoni, Maroni, Berlusconi, Moratti, Sala) Skyscrapercity ha postato, forse direttamente prelevata da questo sito, tra ieri ed oggi 2 Marzo 2021…

    Barona fine anni '60. Via Andrea Ponti vista dall'Alzaia Naviglio Grande (in parallalo alla Via L. il Moro) con alle spalle l'area Absidale della Chiesa di San Cristoroforo. Si nota la sagoma dell'ex fabbrica Mapelli e della Scuola elementare Pestalozzi. Siamo in data antecedente al 1971, anno di istituzione della linea BUS 74 della quale è ancora assente la palina della fermata 74,collocata, tra il 1971 sino all' Aprile 1985 circa.
    Barona fine anni ’60. Via Andrea Ponti vista dall’Alzaia Naviglio Grande (in parallelo alla Via L. il Moro) con alle spalle l’area Absidale della Chiesa di San Cristoroforo. Si nota la sagoma dell’ex fabbrica Mapelli e della Scuola elementare Pestalozzi. Siamo in data antecedente al 1971, anno di istituzione della linea BUS 74 della quale è ancora assente la palina della fermata 74,collocata, tra il 1971 sino all’ Aprile 1985 circa.
    Sempione-Cenisio 1953. Stazione FNM Bullona. (fonte immagine: arcgis.com)
    Sempione-Cenisio 1953. Stazione FNM Bullona. (fonte immagine: arcgis.com)

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    Evvai!

    Dopo che Milano Sparita e da ricordare ha beneficiato, nella giornata di oggi 1 marzo 2021, di una identica immagine gratis del sito Metro&Tram…gentilmente e inconsapevolmente offerto da un ignaro F. Bizzarri, con gratitudine di Mark Zuckerberg per l’impennata di visite e prenotazioni libri dovute a tale immagine (una cartolina postale illustrata), anche questo sito vorrebbe beneficiarne dell’omaggio dovuto a tale immagine, Mezzanino M1 Amendola Fiera verso la metà anni ’60…

    cartolina31_F...ma come è cambiata la cara nostra Milano… quanti Lazarùn… che un tempo non c’erano e se c’erano non avevano tribune e spalti… con Zuckerberg ci asfaltano…

    Giardini di Porta Venezia innevati, 1953. Autore Mario De Biasi.
    Giardini di Porta Venezia innevati, 1953. Autore Mario De Biasi.
    Villapizzone 1963. Capolinea tranviario di Piazza Pompeo Castelli. In evidenza una rara immagine di una vettura 4700 sulla linea 12, vettura a due casse quando , su tale linea, prevaleva la circolazione di vetture del tipo "1928" serie 1500 oppure le 5100/5200/5300. Nella veletta della vettura numerata in evidenza il capolinea Piazza Miani alla Barona...
    Villapizzone 1963. Capolinea tranviario di Piazza Pompeo Castelli. In evidenza una rara immagine di una vettura 4700 sulla linea 12, vettura a due casse quando , su tale linea, relativamente al periodo degli anni ’50 e ’60 quando si estendeva tra Piazza P. Castelli e Piazza Miani, linea dove prevaleva la circolazione di vetture del tipo “1928” serie 1500 oppure le 5100/5200/5300. Nella veletta della vettura numerata 4726, in evidenza, il capolinea Piazza Miani alla Barona…
    Vigentino 1963. Via Noto-Ripamonti, capolinea tram 24 (fonte immagine: web repubblica.it)
    Vigentino 1963. Via Noto-Ripamonti, capolinea tram 24 (fonte immagine: web repubblica.it)

    I venduti a Forza Italia, Lega e PD di “admin” di Milano Sparita (e spartita da Sala, Pisapia, Moratti, Fontana e Albertini) e da ricordare fbook sostengono che una scarpa e una ciabatta urbanistica a Milano… vada bene e sia il “bello”… carta canta di quanto sia vero il contrario, una metropoli cresciuta nel caos e disordinatamente negli ultimi 20 anni…una occasione di riammodernamento urbanistico persa e mancata…

    Quali sono gli impatti di disarmonia urbanistica dovuti al lottizare un intero Viale della Liberazione con torri... senza un piano regolatore ? Di far assomigliare Milano a Napoli... dove il segmento di palazzine d'epoca compreso tra le vie Gustavo Fara e Cornalia ... fa a "pugni" con Diamdon Tower, il diamantino sino alla Torre Solaria. Ancora una volta si ribadisce che Milano aveva INDISCUTIBILMENTE la necessità di un rinnovo urbanistico con uno suo skyline... ma che questo andava, forse, orientato un pò più verso le periferie. Quando nacque la "City" di Milano tra il 1957 e 62, questa venne realizzata in un'area che all'epoca era semiperiferica... non incollatta al Centro Storico ed alle case di ringhiera e stabili secolari... (fonte immagine: we mufoco)
    Quali sono gli impatti di disarmonia urbanistica dovuti al lottizzare un intero Viale della Liberazione con torri… senza un piano regolatore ? Di far assomigliare Milano a Napoli… (nä scarpa e nä sciavata…) dove il segmento di palazzine d’epoca compreso tra le vie Gustavo Fara e Cornalia … fa a “pugni” con Diamond Tower, incluso il Diamantino … sino alla Torre Solaria. Ancora una volta si ribadisce che Milano aveva INDISCUTIBILMENTE la necessità di un rinnovo urbanistico con uno suo skyline NUOVO DI ZECCA… ma questo andava, forse, orientato un pò più verso le periferie. Quando nacque la “City” di Milano, tra il 1957 e 62, questa venne realizzata in un’area che all’epoca era semiperiferica… non incollata al Centro Storico ed alle case di ringhiera e palazzine secolari…come invece avviene dal 2004 ad oggi… (fonte immagine: web mufoco)
    San Vittore-Carrobbio 1957. Via San Vincenzo 25, benedizione nuove vetture di ambulanza Fiat 1100- 2 nel cortile della sede Croce Verde APM (fonte immagine: web APM Milano)
    San Vittore-Carrobbio 1957. Via San Vincenzo 25, benedizione nuove vetture di ambulanza Fiat 1100- 2 nel cortile della sede Croce Verde APM (fonte immagine: web APM Milano)

    Le vecchie scuderie dell'Ippodromo di San Siro. Immagine contemporanea, web archistadia)

    Le vecchie scuderie dell’Ippodromo di San Siro. (Immagine contemporanea, web archistadia)

    Porta Vittoria-Monforte. Santa Maria della Passione (1940-50 circa) Via del Conservatorio
    Porta Vittoria-Monforte. Santa Maria della Passione (1940-50 circa) Via del Conservatorio.
    Bastioni di Porta Genova 1923, Darsena, attuale Viale Gabriele D'Annunzio. Presumibilmente un prototipo degli attuali "pedalò" da spiaggia, coperto da brevetto "Limonta". Fonte immagine web: motocluboggiono.
    Bastioni di Porta Genova 1923, Darsena, attuale Viale Gabriele D’Annunzio. Presumibilmente un prototipo degli attuali “pedalò” da spiaggia, coperto da brevetto “Limonta”. Fonte immagine web: motocluboggiono.
    Torre di controllo traffico aereo Aeroporto di Linate, 1955 circa.
    Torre di controllo traffico aereo Aeroporto di Linate, 1955 circa.
    Vigentino 1947. Via Gallura. Campo sportivo "Forza e coraggio"
    Vigentino 1947. Via Gallura. Campo sportivo “Forza e coraggio”

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    ssc logo

    Gli addetti o forse più correttamente gli opinionisti “storici” di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito Democratico liste civiche indipendenti Pisapia-Sala… non finiscono MAI di stupire.

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5499

    nella pagina sopra allegata (non è linkata, selezioare il testo e selezionare Apri in una nuova scheda…) troviamo tentativi di motivazione elettorale (simili a quanto già ci propone Milano sparita Facebook, una derivazione della prima) relativa alla loro promozione della Milano attuale dove Porta Nuova, Garibaldi e City Live, unite alla prossima “Olimpic Village 2026” rappresentano la rinascita di Milano (prima del Covid si propagandava di una Milano traino dell’economia mondiale… oggi si chiedono sussidi alle casse regionali e comunali… forse qualcuno gabbava… visto che Milano viveva di turismo e movida) dove colate di cemento costruiranno a 200-300 km di distanza da quello che dovevano costruire a Sondrio e Cortina, lottizzazioni edilizie che, per qualcuno, rappresentavano la rinascita di Milano dopo gli anni bui dei “comunisti” Craxi e Martelli…

    Il video che hanno allegato lo dimostra in termini di propaganda (causa attentati hacker e inserimento codice “malefico” non è possibile generare l’anteprima Youtube, accontentatevi del link, in questo sito molte funzionalità sono corrotte o malfunzionanti… per cause non note)

    https://youtu.be/lzbVp0S4HU0

    Tali sostenitori della politica del mattone e delle rendite catastali, gli stessi che potrebbero avere promosso facebook di Milano Sparita e da ricordare, le varie pagine fbook relative alla Milano e quartieri di una volta, etc…(in borsa e in fatturati finanziari solo x quelle pagine ci sono utili di alcuni milioni di euro, utili che Facebook Italia non fattura in Italia ma in California come tassa forfettaria fittizia) non dicono (non lo sanno ?), pero’, quanta ndrangheta si nascose dietro i cantieri di Porta Nuova, Garibaldi, CityLife, e che potrebbe insidiarsi anche nella prossima, si teme, Porta Romana… soprattutto in termini di movimento terra e cantieri… Non dicono dei meccanismi a scatola cinese delle holding che si celano dietro tanti cantieri…

    Tali personaggi non dicono che la nostra Polizia Postale (loro amici) e l’Agenzia Entrate ha “””sanzionato””” circa 15 anni di miliardi di euro di utili facebook Italia NON DICHIARATI, ERGO EVASI, con la ridicola ammenda di 150.000 euro !!! (anche Milano Sparita e da ricordare fa parte di fatturati facebook con l’importo ridicolo sopra menzionato)

    Nel merto dei “grattacieli” Diamante, Unicredit, Allianz, Generali, etc… si ricorda che non sono aziende che producono denaro ma aziende (banche e assicurazioni) che gestiscono un PIL milanese, lombardo e italiano… ridicolo, da terzo mondo, dove esiste, dolenti o nolenti, per tutte le banche italiane e le finanziarie e fiduciarie… ahinoi…anche denaro riciclato (nella dolosa miopia di magistratura e Agenzia delle Entrate…)

    Una piccola precisazione che tali personaggi si sono dimenticati di scrivere…ora lo sanno… (poveretti le amnesie tirano brutti scherzi, a volte si deve informare coloro che ignorano …).

    L’utopia dello skyline di Milano “moderna” si infrange davanti a certi fatti…

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    Brera 1951. Via Formentini.
    Brera 1951. Via Marco Formentini.
    Bollate, Città metropolitana di Milano, 1960 circa. Piazza San Francesco.
    Bollate, Città metropolitana di Milano, 1960 circa. Piazza San Francesco.
    Brera anni '50 (1955 circa), Vicolo Piero Manzoni, avventori del bar Giamaica (Jamaica) ... prevalentemente artisti, intellettuali, universitari... sovente squattrinati... (fonte immagine: web raccolta fotografica Alpha Castaldi). L'uso della presente immagine non e' commerciale con fini di lucro.
    Brera anni ’50 (1955 circa), Vicolo Piero Manzoni, avventori del bar Giamaica (Jamaica) … prevalentemente artisti, intellettuali, universitari… i medesimi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera, sovente squattrinati… (fonte immagine: web raccolta fotografica Alpha Castaldi). L’uso della presente immagine non e’ commerciale con fini di lucro.
    Milano 1961. Addetta alla etichettatura confezioni di carne in un negozio Supermaerket. Località di Milano non precisata. Fonte immagine web TCI, Touring Club Italano
    Milano 1961. Addetta alla etichettatura confezioni di carne in un negozio Supermarket. Località di Milano non precisata. Fonte immagine web TCI, Touring Club Italano
    Emilio Longoni 1890, Triennale di Brera 1891. “La Piscinina” (fonte: web pinterest)
    brianzacentrale.blogspot.
    brianzacentrale.blogspot
    Taxi FIAT Multipla, verde ministeriale, 1956, Piazza della Scala.
    Taxi FIAT Multipla, bicolore nero/verde ministeriale, 1956, Piazza della Scala.
    Piazza Duomo 1943. Periodo bellico, scavi per la realizzazione di un rifugio antiaereo.
    Piazza Duomo 1943. Periodo bellico, scavi per la realizzazione di un rifugio antiaereo.

    Coima SGR, Covivio e Prada Holding S.p.A si sono aggiudicate (nello scorso autunno 2020) l’acquisto dell’area edificabile dell’ex Scalo ferroviario di Porta Romana, per una cifra di circa 180 milioni di euro pretesa da FS Sistemi Urbani Srl e Rete Ferrovia Italiana SpA.

    Si tralasciano alcune evidenti perplessità dell’ennesima maxi operazione immobiliare… limitandosi ad evidenziare la difficile “location” geografica del Villaggio Olimpico rispetto ai luoghi di competizione sportiva previsti in Valtellina e ancor peggio Cortina… I villaggi Olimpici andavano realizzati a Sondrio e Cortina… Milano non ha alcuna relazione pratica con tale evento…

    https://buildingcue.it/scalo-porta-romana-coima-covivio-prada/23723/

    Milano, ormai più che per libera scelta… per ovvia necessità di sopravvivenza post recessione COVID (in realtà la recessione già preesisteva ..) si dimostra la Capitale mondiale del mattone (eufenisticamente detto “investimento immobiliare”).

    Le propagande elettorali di Maroni Roberto, Pisapia, Sala e Fontana della Milano e Lombardia capitali del mondo e traino dell’economia mondiale si sono irreversibilmente polverizzate con la pandemia COVID-19 e con l’ormai palese segnale che l’economia di Milano vivesse solo sul turismo (aspetto non negativo ma palesemente segno di un tracollo industriale, aziendale d’impresa e di investimenti sulla ricerca e innovazione che declinò rovinosamente negli anni ’90 senza mai più ripartire a causa della incapacità gestionale di Forza Italia, Lega e PD…)

    Il masterplan lascerà, sembra, escluse le aree dismesse ex industriali a sud di tale Scalo, più propriamente comprese tra Viale Ortles e Via Marco d’Agrate-Quaranta (aree apparentemente escluse, o parzialmente escluse, per via del minore valore immobiliare dei terreni…).

    Il tutto, come di moda dal 2004 ad oggi… senza un PRG dedicato che prevenga accostamenti di stile urbanistico disarmonici come verificatosi per Porta Nuova…

    …e’ prematuro scrivere polemiche… Se son rose fioriranno e con esse anche le spine

    Rischi di radcazione e infiltrazione mafiosa nelle “”””grandi opere””””” Olimpiadi Invernali 2026 sono concreti …

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    Pazza Duomo 1956, insegne luminose delle "reclame" dei principali prodotti che alcuni anni dopo divennero "Carosello" pubblicitario RAI. Malgrado esistano fonti che attruibuiscano l'appartenenza e la collocazione di tali insegne a Palazzo Carminati... le "luminarie" occupavano solo parzialmente sulla facciata di Palazzo Carminati, occupando al superficie di due palazzi collocati nel lato ovest di Piazza Duomo (forse durante il ventennio fascista le insegne pubblicitarie impegnavano la facciata di tale palazzo ? Milou Steiner
    Pazza Duomo 1956, insegne luminose delle “reclame” dei principali prodotti che alcuni anni dopo divennero “Carosello” pubblicitario RAI.
    Malgrado esistano fonti che attruibuiscano l’appartenenza e la collocazione di tali insegne a Palazzo Carminati… le “luminarie” occupavano solo parzialmente la facciata di tale Palazzo , estendendosi ben oltre la sua superficie verticale (forse durante il ventennio fascista le insegne pubblicitarie impegnavano la sola facciata di tale palazzo ? Osservando l’immagine sottostante, 1929 circa, risulterebbe di no ).
    Autore immagine: Milou Steiner
    Piazza Duoo 1929. Rifacimento della pavimentazione su progetto del Portaluppi. Si nota una prevalenza di insegne pubblicitarie, per paradosso, sul palazzo attiguo a Palazzo Carminati.
    Piazza Duomo 1929. Rifacimento della pavimentazione su progetto del Portaluppi. Si nota una prevalenza di insegne pubblicitarie, per paradosso, sul palazzo attiguo a Palazzo Carminati. (fonte: web Lombardiabeniculturali)
    Piazza Duomo 1956. Malgrado la ancora scarsa motorizzazione del periodo, una Piazza Duomo ed un Corso Vittorio Emanuele (ancora attraversato dai tram) invaso da automobili. Erano i tempi della circolazione stradale "radiale" assecondata nell'ex Piano Regolatore PRG 1953 che voleva le circonvallazioni come anello di traffilico locale, da quartiere a quartiere, e le arterie che solcavano il centro storico come passaggio rapido tra gli estremi opposti della città, verso destinazioni autostradali... progetto e filosofia urbanistico-metropolitana abbandonato nel 1958, o quantomento "congelato" per non essere mai più ripreso nei decenni successivi. Autore immagine: Milou Steiner.
    Piazza Duomo 1956. Malgrado la ancora scarsa motorizzazione del periodo, una Piazza Duomo ed un Corso Vittorio Emanuele (ancora attraversato dai tram) invaso da automobili. Erano i tempi della circolazione stradale “radiale” assecondata nell’ex Piano Regolatore PRG 1953 che voleva le circonvallazioni come anello di traffilico locale, da quartiere a quartiere, e le arterie che solcavano il centro storico come passaggio rapido tra gli estremi opposti della città, verso destinazioni autostradali… progetto e filosofia urbanistico-metropolitana abbandonato nel 1958, o quantomento “congelato” per molti anni successivi…per non essere mai più ripreso nei decenni successivi. Autore immagine: Milou Steiner.
    Porta Ticinese-Darsena anni '50-'60 del 1900. Lavandaie. Autore Cesare Colombo (repubblica web)
    Porta Ticinese-Darsena anni ’50-’60 del 1900. Lavandaie. Autore Cesare Colombo (repubblica web). L’immmagine venne postata nell’Aprile 2020 e la si riproporrebbe a causa di ripetuti tentativi di de-indicizzazione (nella ricerca per immagini Google e Bing) messa in atto dagli pseudostorici di Milano Sparita Skyscrapercity… esperti in tutto fuorchè storici (opinione personale) e ricercatori malgrado si reputino tali e al TOP delle competenze… diciamo che sino ad oggi sono, più che altro, stati capaci di “asfaltare” le indicizzazioni dei motori di ricerca verso alcuni siti, a partire da questo. Non sono riusciti , al momento, a recare danno anche alla stessa versione Lycos di questo web, i cui link sono allegati nella parte inferiore di questi commenti, link che permettono a questo sito di sopravvivere alle asfaltature recate da 4-5 personaggi che hanno permesso (si crede volontariamente) a Milano Sparita facebook, Da Milano alla Barona facebook e Milano nei Secoli facebook ed altre decine di pagine facebook e web “civetta” di essere quotabili per milioni di euro nei titoli borsistici di Mark Zuckerberg e di vendere libri in e-commerce… opere che di storico hanno forse più il nome che i contenuti… interferenze potenziali non solo alla storia locale di Milano ma per via del monopolio assolutistico ed arrogante che hanno assoggettato in rete… un danno alla democrazia ed alla pluralità della rete (per tematiche legate alla Milano vintage) scenario a suo tempo segnalato alle autorità che dovrebbero vigilare e reprimere, se necessario, situazioni di dominanza arrogante di tale genere… Chiudo con una nota. Tali soggetti hanno inserito come datazione immagine il 1953, peccato che in rete ed in tutti i web dove pubblicata, tale data non sia riportata. Le ipotesi sono due: datazione intuita-inventata/possesso e accesso alle note raccolte fotografiche civiche catalogate, a suo tempo, ovvero decenni or sono, da e per il settore Cultura del Comune di Milano… La prepotenza e l’arroganza sono un “corso” politico milanese nato con Pillitteri e imperante tutt’oggi con connivenze e protezioni politiche…

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-estensione-dal-dicembre-2019/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Fotogramma del film "Audace colpo dei soliti ignoti" di Nanni Loy, 1959. Fonte immagine, web davinotti.com. La scena ritratta venne comunque rispresa nella estate del 1959. La torre GALFA venne inaugurata circa un anno prima del grattaciielo Pirelli.
    Fotogramma del film “Audace colpo dei soliti ignoti” di Nanni Loy, 1959. Piazza Duca d’Aosta-Stazione Centrale. Fonte immagine, web davinotti.com. La scena ritratta venne comunque rispresa nella estate del 1959. La torre GALFA, visibile nella immagine, venne inaugurata circa un anno prima del grattacielo Pirelli.

    AUDACE-COLPO-DEI-SOLITI-IGNOTI-e1575411397136

    Vialba Roserio 1979 circa. Capolinea tram 33 e 19 Via Grassi Giovanni Battista, prospiciente ingresso pedonale e veicolare Ospedale Luigi Sacco. L'immagine provena dalla pagina social "La mia Milan di una volta".... tuttavia si pubblica con riserva potendo appartenere alle famigerate "raccolte civiche" sfruttate da Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook...
    Vialba – Roserio anni ’80. Capolinea tram 33 e 19 Via Grassi Giovanni Battista, prospiciente l’ ingresso pedonale e veicolare dell’Ospedale Luigi Sacco. L’immagine proviene dalla pagina social “La mia Milano di una volta”…. tuttavia si pubblica con riserva potendo appartenere alle famigerate “raccolte civiche” sfruttate da Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook…
    Cascina Linterno nel 1819 raffigurata in una opera artistica di Giovanni Migliara. In realtà linterno era un Borgo a se stante parte del Comune autonomo di Baggio, accorpato col Comune di Milano nel 1923. Elemento storico primario fu (dal 1926 al 1941) , presso il sopracitato borgo di Linterno il soggiorno di don Giuseppe Gervasini che visse e operò a ridosso di tale complesso cascinale, meglio noto come "el Pret de Ratanà"
    Cascina Linterno nel 1819 raffigurata in una opera artistica di Giovanni Migliara. In realtà Linterno era un Borgo a se stante, parte del Comune autonomo di Baggio, accorpato col Comune di Milano nel 1923.
    Elemento storico primario fu (dal 1926 al 1941) , presso il sopracitato borgo di Linterno, il soggiorno di don Giuseppe Gervasini che visse e operò a ridosso di tale complesso cascinale, meglio noto come “el Pret de Ratanà”
    Via Ascanio Sforza angolo Via spaventa (anni 30))
    Via Ascanio Sforza angolo Via Silvio Spaventa (anni 30)
    Brera anni 30 del 900. Via Monte di Pietà.
    Brera anni 30 del 900. Via Monte di Pietà.
    Castello Sforzesco )1904 circa) privo della Torre del Filarete (in costruzione come visibile dell'immagine).
    Castello Sforzesco (1904 circa) privo della Torre del Filarete (in costruzione, come visibile nell’immagine).
    Via Montenapoleone all'intersezione con Via Borgospesso (anni '50).
    Via Montenapoleone all’intersezione con Via Borgospesso (anni ’50-1960 circa).
    Porta Genova 1970 circa. Scalo ferroviario parallelo alla Via Valenza. Fonte immagine: web mumi-ecomuseo.
    Porta Genova 1970 circa. Scalo ferroviario (della Stazione di Porta Genova FS) parallelo alla Via Valenza.
    Fonte immagine: web mumi-ecomuseo.
    Piazza Duomo 1980, Carnevale Ambrosiano, sfilata di carri. (fonte immagine: web bollateoggi)
    Piazza Duomo 1980, Carnevale Ambrosiano, sfilata di carri. (fonte immagine: web bollateoggi)

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    I FURBACCHIONI DEL QUARTIERINO…

    IL VECCHIO ELENE CURTIS “HEADQUARTER” DELL’EX CDZ 17 PRIMATICCIO-LORENTEGGIO…

    Noto per coloro che risiedevano tra Baggio e la Barona nei decenni passati…

    Citarne le fonti non era (forse) più corretto…?

    vero ?

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5492

    URL non linkato per impedire indicizzazioni di tale thread in Google e Bing

    Qualcuno dei medesimI ha dimenticato di allegare la fonte delle immagini oggetto di tale indicizzazione (5492)

    tutto deriva da qui

    Fotografo Zabban Roberto

    http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/autori/7868/?current=13

    Cosmesis - Helene Curtis - Milano - Stabilimento - Veduta esterna

    Cosmesis - Helene Curtis - Milano - Stabilimento - Veduta esterna

    Cosmesis - Helene Curtis - Milano - Stabilimento - Veduta esterna

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    Ticinese 1965. Immagine proveninente dalla pagina social "La mia Milano di una volta" (scoperta casualmente ieri... non è dato sapere se autonoma o meno rispetto alle Milano Sparita e da comprare con libri stampati in Puglia...). La pagina fbook citata sembra in buona fede anche se si apre con un monito di "XX" ennio memoria simile a :"Qui non si parla di politica..." (non ne abbiano a male gli autori, è una sensazione soggettiva... scritta in buona fede). Ripa di Porta Ticinese 1965 con un tram 12 in arrivo e diretto verso il centro e Piazza P. Castelli.
    Ticinese 1965. Immagine proveniente dalla pagina social “La mia Milano di una volta” (scoperta casualmente ieri… non è dato sapere se autonoma o meno rispetto alle Milano Sparita e da comprare con libri stampati in Puglia…). La pagina fbook citata sembra in buona fede anche se si apre con un monito da “XX°” memoria, simile a :”Qui non si parla di politica…” (non ne abbiano a male gli autori, è una sensazione soggettiva… scritta per effetto di suggestioni immediate… ). Ripa di Porta Ticinese, 1965, con un tram 12 in arrivo e diretto verso il centro città e verso Piazza P. Castelli. La pagina fbook menzionata è penalizzata da un sovraccarico di immagini postate che impediscono la consultazione cronologica nei mesi… i browser ” crashano” quando si cerca di setacciarne le pubblicazioni pregresse… (aggiornamento: Osservando con più attenzione l’immagine si nota un dettaglio, relativo al periodo dello scatto…. La bambina ritratta, probabilmente davanti ad un negozio di latteria, ha tra le mani uno di quei “gadget” regalati con le raccolte punti della Invernizzi… sulla falsariga di quanto veniva pubblicizzato nei Caroselli RAI di quel periodo. Si nota anche un distributore a monetine di gomme da masticare a palline “pralinate”, oggetti che scomparvero verso gli anni ’80…).
    Ticinese, immagine recene. Per quanto questa foto di un gondoliere lungo le acque del Naviglio Grande in Ripa di Porta Ticinese possa sembrare suggestiva... rivela la perdita di identità storica della "vecchia Milano"... una Milano orfana del proprio passato, sconvolta da decenni di Movida selvaggia e da speculazioni immobiliari con ex residenti fuggiti verso l'Hinterland, la provincia o persino altre regioni...se non addirittura all'estero alla ricerca di professioni stabili e meglio retribuite... (qui riservate ad una stretta cerchia di raccomandati e parentopoli) La Milano in perdita di identità non trova la sua storia... nelle note pagine Facebook, merospecchio elettorale dei politici milanesi e lombardi.
    Ticinese, immagine recente. Per quanto questa foto di un gondoliere lungo le acque del Naviglio Grande in Ripa di Porta Ticinese possa sembrare suggestiva… rivela la perdita di identità storica della “vecchia Milano”… una Milano orfana del proprio passato, sconvolta da decenni di Movida selvaggia e da speculazioni immobiliari con ex residenti fuggiti verso l’Hinterland, la provincia o persino altre regioni…se non addirittura all’estero alla ricerca di professioni stabili e meglio retribuite… (qui riservate ad una stretta cerchia di raccomandati e parentopoli) La Milano in perdita di identità non trova la sua storia… nelle note pagine Facebook, mero specchio elettorale dei politici milanesi e lombardi.
    Stazione Centale 1932 circa. (fonte immagine: web portaledeitreni)
    Stazione Centale 1932 circa. (fonte immagine: web portaledeitreni)
    Pianerottplo/troma delle scale di Palazzo Mezzanotte (attuale Borsa e Finanza Milano) tra il 1920-30 del 1900.
    Pianerottolo/tromba delle scale di Palazzo Mezzanotte (attuale Borsa e Finanza Milano) tra il 1920-30 del 1900.

    Una sequenza di timbrature postali di corrispondenza aziendale (anni ’30 ’40 ’50 del 900) di alcune industrie di Milano.(fonte ebay)

    timbrp postale a binda timbro postale magneti marelli timbro postale colombo timbro postale safar

    Melegnano (1950), Città Metropolitana di Milano, Piazza Garibaldi e Via Roma. (fonte immagine web Altervista paesi-della-bella-Italia). In attesa di vedersi postata la stessa immagine nelle pagine Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity... si invitano i medesimi a non essere timidi e prelevare o ricercare in rete la stessa immagine... Su, coraggio, è tuttp gratis !!!
    Melegnano (1950), Città Metropolitana di Milano, Piazza Garibaldi e Via Roma. (fonte immagine web Altervista paesi-della-bella-Italia).
    In attesa di vedersi postata la stessa immagine nelle pagine Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity… si invitano i medesimi a non essere timidi e prelevare o ricercare in rete la stessa immagine… Su, coraggio, è tutto gratis !!! (volendo potrebbero anche includere queste immagini nei loro libri senza l’assenso di nessuno e sostenere introitii). Ogni lasciata è persa…
    Milano 1966. Immagine serale di Corso Buenos Aires (ripresa da Piazzale Loreto). (piccclick)
    Corso Buenos Aires fine anni’ ’60 ripreso da Piazzale Loreto. L’immagine venne proposta da questo sito nel Settembre 2018. Ieri Milano Sparita e da ricordare Fbook (anche da dimenticare nella fattispecie tale pagina e chi la gestisce… Lega…) ha postato la stessa immagine che, guarda caso, si è de-indicizzata rispetto ai motori di ricerca per immagini. A Roma, “scherzandoci sopra” (scusate il romano forse con errori)… direbbero “Ma che je possa pijà uno sturbo a loro e omonimi di Skyscrapercity…”
    Arco della Pace 1929, ripreso dall'attuale viale pedonale Elvezia.
    Arco della Pace nel 1929, ripreso dall’attuale viale pedonale Malta.
    Melegnano (città metropolitana di Milano) Castello Mediceo.(FONTE IMMAGINE: web Altervista Milano nei cantieri dell'arte)
    Melegnano (città metropolitana di Milano) Castello Mediceo. (Fonte web Altervista Milano nei cantieri dell’arte)
    Milano anni 30, presumibilmente Ricevitrice Elettrica Precotto AEM. In evidenza le dimensioni monumentali dei due trasformatori elettrici trifase alti quanto un edificio di tre piani. (Oggi le dimensioni sono pari a quelle di un furgone... negli anni '30 del 900 i vasi di espansione degli olii refrigeranti erano tali da conferire diensioni imponenti per tali apparati)
    Milano anni 30, presumibilmente Ricevitrice Elettrica Precotto AEM. In evidenza le dimensioni monumentali dei due trasformatori elettrici trifase alti quanto un edificio di tre piani. (Oggi le dimensioni sono pari a quelle di un furgone… negli anni ’30 del 900 i vasi di espansione degli olii refrigeranti gli avvolgimenti elettrici erano di ingombro tale da conferire dimensioni imponenti per tali apparati)
    Caeenevale Ambrosiano 1980, sfilata di carri in Piazza Duomo. (fonte immagine: web bollateoggi)
    Carnevale Ambrosiano 1980, sfilata di carri in Piazza Duomo-Piazza dei Mercanti. (fonte immagine: web bollateoggi)
    Fiera Campionaria edizione 1932. 3 £ Lire per l'accesso al pubblico...
    Fiera Campionaria edizione 1932. 3 £ Lire per l’accesso al pubblico…
    Viale Corsica, periodo bellico 1940 circa. (fonte immagine: web lombardiabeniculturali)
    Viale Corsica, periodo bellico. 1940 circa. (fonte immagine: web lombardiabeniculturali)

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    LA STORIA DI MILANO, SCRITTA MALE DA MARK ZUCKERBERG E DISCEPOLI MENEGHINI CHE SFRUTTANO IL GREGGE DI PECORONI (FOLLOWER DI TALI PAGINE) PER BRUCIARE LE TAPPE DI VENDITA LIBRI E VISIBILITA’ DI SGANGHERATI PERSONAGGI PUBBLICI VIRALI…

    Le ambiziose e venali Milano Sparita ci hanno male abituato ad una storia fotografica dove, secondo loro, l’immagine vale piu’ di 1000 parole… (idem per le versioni facebook di quartiere…).

    Dietro tale business si sottende scarsa cognizione storica… forse l’esempio più palese è rappresentato dalle didascalie (parzialmente inesatte):

    LE INSEGNE PUBBLICITARIE DI PALAZZO CARMINATI DI PIAZZA DUOMO…

    In realtà le insegne pubblicitarie luminose di Piazza Duomo, rimosse da Albertini a fine anni ’90 perchè lesive al decoro della Piazza (si… gli uomini di Silvio Berlusconi si distinsero per boiate del genere… gli stessi uomini che poi, 10 anni dopo, fecero milioni di euro con Milano Sparita Facebook e altre pagine… i profitti non sono limitati ai libri, voce minima di guadagno… ma alle quotazioni finanziarie in regime di “Bolla”… di Facebook Italia…)… ricoprivano due palazzi … al posto di uno solo…

    …bene… anzi male… Palazzo Carminati non era l’unico edificio ricoperto da insegne luminose… anche il palazzo alla sua destra, guardando dal Sagrato, era ricoperto di insegne, tra le quali anche quella della “reclame” del Lucido Brill… col famoso omino semovente (in realta’ era una sequenza di accensioni e spegnimenti a farlo apparire in movimento…)

    Quindi, quando si scrive una didascalia del tipo “Insegne luminose di Palazzo Carminati”… si commette, PER CERTI VERSI… un errore…

    …ma cercate,SE SIETE CAPACI…, di spiegarlo ai commerciali di Facebook Italia ed agli “storici” di Skyscrapercity…!!!!

    Palazzo Carminati , pur essendone quello con maggiori insegne allestite, non era il solo ad esserne ricoperto... PPiazza Duomo anni '70-
    Palazzo Carminati , pur essendo quello con maggiori insegne allestite, non era il solo ad esserne ricoperto… Piazza Duomo anni ’70- ARISTON, SPLUGEN, LUCIDO BRILL e altre ancora non facevano parte del Palazzo Carminati…

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    Le tre immagini sottostanti sono già apparse in questo sito ma per ovvi tentativi di deindicizzazione Google e Bing da parte di certi “””amici””” dell’indirizzo sottostante

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5484

    si è costretti a riproporle allo scopo di evitare di scomparire dai motori di ricerca per immagini e testi, palese e cronico tentativo messo dai succitati in atto da anni…

    Torre Velasca (1961). (fonte immagine: web fotografieincomune)
    Torre Velasca (1961). (fonte immagine: web fotografieincomune)
    Parco Sempione 1959. Viale Gadio. (autore Cesare Colombo, web corriere.it)
    Parco Sempione 1959. Viale Gadio. (autore Cesare Colombo, web corriere.it)
    Milano 1960 circa, Brera. Via Tivoli angolo Corso Garibaldi. (fonte fotografica web "fotografieincomune")
    Milano 1960 circa, Brera. Via Tivoli angolo Corso Garibaldi. (fonte fotografica web “fotografieincomune”)

    Non si sostiene che compiano reati, si evidenzia, pero’, che sarebbero autori di furbizie degne dei dipendenti di pubbliche amministrazioni… alle quali apparterrebbero…Quando si pensa al fatto che questi soggetti con in tasca tessere di partito, dipendenti pubblici con uno stipendio pagato con i prelievi fiscali, anche dei senza reddito (vedesi IVA) attuano simili condotte da iphone pagati migliaia di euro e computer aziendali (e privati ) dal valore di migliaia di euro (Apple) viene da rabbrividire…

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    Corvetto, primi anni '70, Viale Enrico Martini, autobus Alfa Romeo 1000 Casaro. Immagine archivio Kaiblinger.
    Corvetto, primi anni ’70.Viale Enrico Martini, autobus Alfa Romeo 1000 Casaro. Immagine archivio web Kaiblinger.
    Ortica , anni '70, Cavalcavia Buccari, autobus Alfa Romeo 902 AU, verde ministeriale.
    Ortica , primi anni ’70 (antecedente al ’73-74, periodo di soppressione della presenza dei bigliettai a bordo, evidenziato con adesivi posti sulla sommità frontale dei veicoli, adesivi assenti nella vettura ritratta). Cavalcavia Buccari, autobus Alfa Romeo 902 AU, Linea 75 (all’epoca Loreto/Susa-Ortica) , verde ministeriale. Archivio web Kaiblinger.
    Fiera Campionaria edizione 1962. Magnetofoni a nastro con bobine .
    Fiera Campionaria edizione 1962. Magnetofoni con bobine a nastro.

    milano sparita Skyscraper

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5483

    E’ “””interessante””” osservare che il Cerchio Magico (presumibilmente un settore del Cerchio Magico lievemente più ampio della cricca Milano Sparita e trasporti Facebook e Skyscrapercity) posti immagini inedite (vedesi lo screenshot sovrastante ) DELLE QUALI NON CONOSCIAMO L’ORIGINE (raccolte civiche???) dichiarando di averle pescate da una pagina facebook (Sei della Barona se…) interdetta alle visite essendo privata e riservata a qualche utente. Bè COMING ON… prossimamente (per uso commerciale) , emtro poche ore dovremmo vederla su “Da Milano alla Barona Facebook”… si teme l’ennesima astuzia per non permettere di conoscere la fonte dell’immagine ? (inedita come ormai oltre 1 milione dal 2006 ad oggi tra decine di pagine fbook commerciali e web civetta dai medesimi gestiti…)

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    SCAVI (PERFORAZIONI CON FRESE) M4 CARROBBIO (VIE DE AMICIS, CESARE CORRENTI, P.ZZA RESISTENZA PARTIGIANA) E RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI MANUFATTI MURARI (RETI IDRICHE ?, FORTIFICAZIONI ?) COMUNICATI, UFFICIALMENTE UN ANNO DOPO LA SCOPERTA…(SUCCESSIVA A QUANTO GIA’ EMERSO IN SAN BABILA NEL 2018)

    milano repubblica mura medievaliAI TEMPI DELLE PUBBLICAZIONI “RIVELAZIONISTICHE” DI FRANCESCO CIAPANNA (FOTOGRAFARE NOVITA’), DECEDUTO NEL MARZO 2014… IL MEDESIMO AVREBBE SOSTENUTO CHE IMMAGINI COME QUELLA SOVRASTANTE (PERFORAZIONI M4) RAPPRESENTEREBBERO UNA MESSA IN SCENA NELLA QUALE I MANUFATTI MURARI SCOPERTI QUALCHE METRO SOTTO LO STRATO DI MANTO STRADALE (PRESUMIBILMENTE FATTI RISALIRE AL PERIODO MEDIEVALE O DEL TARDO PERIODO ROMANO) SAREBBERO STATI COLLOCATI DOPO LO SVENTRAMENTO, SIMULANDO RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI DI CITTA’ E SITI ANTICHI DI CIVILITA’ MAI ESISTITE.

    TESI SICURAMENTE ARDITE CHE TRA GLI ANNI ’80 SINO AL 2008 CIRCA POPOLARONO LE PAGINE DI CODA DEL PERIODICO “FOTOGRAFARE NOVITA’”… ARTICOLI CHE COSTARONO MOLTE QUERELE, PROCESSI E CONDANNE (E DIFFAMAZIONI) A DANNO DI FRANCESCO CIAPANNA (ALL’EPOCA LA REDAZIONE DI TALE MENSILE ERA A ROMA, VIA LIPARI 8, PERIODICO FONDATO NEL 1967).

    IN QUESTA SEDE NON SI VOGLIONO DI CERTO SOSTENERE CERTE TESI E RESUSCITARE IPOTESI DISCUTIBILI…

    IN SALVEZZA DELLA (SI SPERA) GENUINITA’ DEI RITROVAMENTI CI VIENE UTILE L’IMMAGINE SOTTOSTANTE…

    scavi-M4 milano cityrumorsDOVE POSSIAMO CONSTATARE L’AFFIORARE DEI MANUFATTI IN MURATURA NELLA FASE DI SCAVI PRELIMINARI (FINALIZZATI A ISPEZIONI CHE PREVENGANO DANNEGGIAMENTI IRREVERSIBILI PRODOTTI DALLE FRESE A “TALPA”).

    … O QUANTO MENO… SI CONCEDE FIDUCIA AI COMUNICATI UFFICIALI…

    DA QUALE EVENTO EBBERO ORIGINE LE TEORIE DELLA STORIA ARCHEOLOGICA SIMULATA DI FRANCESCO CIAPANNA ?

    A SUO DIRE, IN SUOI ARTICOLI POSTATI NEL 1989, EPOCA IN CUI NON ESISTEVA INTERNET… EGLI SCOPRI’, PRESSO UNA TIPOGRAFIA DI ROMA, VERSO LA META’ DEGLI ANNI ’70… (DOVE VENIVANO STAMPATI I NUMERI DI “FOTOGRAFARE”) , CHE IN ESSA ALCUNI GESUITI FACEVANO STAMPARE LIBRI ANTEDATATI CONTENENTI FATTI ED EVENTI STORICI INVENTATI…

    CONTRO FRANCESCO CIAPANNA SI MISERO IN MOTO PERSONAGGI COME PIERO ANGELA… E IL SUO FANTOMATICO CICAP… LA MEDESIMA SETTIMANA ENIGMISTICA (ACCUSATA DA F. CIAPANNA DI CONNIVENZE CON ORDINI MONDIALI DI COSPIRAZIONE E PERSUASIONE DI MASSA CON DISPOSITIVI NOMINALISTICI E ONOMANTICI IN SENO AD ATTIVITA’ MASSONICHE…)

    E’ TROPPO COMPLESSO SPIEGARE,NEL DETTAGLIO, LA CRONOLOGIA DI PRESUNTE SCOPERTE “COMPLOTTISTE” RIVENDICATE DA FRANCESCO CIAPANNA… MA SI CONSIDERI, COMUNQUE, CHE QUALCHE FONDAMENTO DI VERITA’ FORSE SUSSISTEVA NEI SUOI ARTICOLI… TUTTAVIA ERRORI INTERPRETATIVI ED UNA SCARSA CAPACITA’ DIVULGATIVA E COMUNICATIVA DI F.CIAPANNA TRASFORMARONO UNA NOTIZIA SENSAZIONALE … IN UN DISASTRO ECATOMBALE SIA DI IMMAGINE… SIA GIUDIZIARIO… SIA PATRIMONIALE DEL MEDESIMO EDITORE E DELL’ALLORA PIU’ VENDUTO PERIODICO DI FOTOGRAFIA AMATORIALE IN ITALIA (E IN EUROPA)… OGGI I PERIODICI (SU CARTA STAMPATA) DI FOTOGRAFIA SONO TUTTI O QUASI AL FALLIMENTO PER LA MORTE DELLA FOTOGRAFIA AMATORIALE PROVOCATA DALLE FOTOCAMERE INTEGRATE AGLI SMARTPHONE (VEDASI SELFIE, FOTINE E BANALITA’ VARIE)… E ANCHE FOTOGRAFARE, DOPO LA VIOLENTA ESTROMISSIONE DEL SUO FONDATORE (VERSO IL 2008) E LA SUA SOSTITUZIONE CON UN NUOVO PROPRIETARIO ED UNA NUOVA REDAZIONE…, HA RECENTEMENTE RIPRESO LE PUBBLICAZIONI… (DOPO ALCUNI ANNI DI INATTIVITA’) …MA IN QUESTO CASO LE DIFFICOLTA’ NON SONO PIU’ CORRELATE AI DISASTRI EDITORIALI DI F. CIAPANNA… MA ALLA MORTE DELLA FOTOGRAFIA AMATORIALE E SEMI PROFESSIONALE INDOTTA DAI “TELEFONINI”…

    NEL MERITO DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI M4… BE’, QUALCHE DUBBIO POTREBBE BALENARE NELLE MENTI DEI PIU’ SOSPETTOSI… MA NON SI ENTRA NEL MERITO…

    A FRANCESCO CIAPANNA DOBBIAMO, NEL BENE E NEL MALE, IL MERITO DI AVER IMPORTATO IN ITALIA (DAL 1988-89) LE TESI DEI COMPLOTTI LUNARI (PURTROPPO TESI, IN QUESTO CASO, IN PARTE VERITIERE), DOVE LA NASA, TRA IL 1969 E IL 1972 SIMULAVA MISSIONI UMANE LUNARI MAI AVVENUTE (TUTT’OGGI NON ESISTONO LE TECNOLOGIE PER FARLO, VEDASI I PERENNI RINVII DELLE MISSIONI SU MARTE…), LE TESI SULLE PRESUNTE PERICOLOSITA’ DEI VACCINI, SULLA PRESUNTA ORIGINE ARTIFICIALE DELLA SINDROME DELL’IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA (AIDS), SULLA PESANTE E CRIMINALE PRESENZA DELLE MASSONERIE NELLE CARRIERE POLITICHE E GIUDIZIARIE E UNIVERSITARIE DELL’ESTABLISHMENT DEI GOVERNI E DEL COSIDDETTO “ORDINE MONDIALE”…(INCLUSA L’ORIGINE MASSONICA DELLE MAFIE ITALIANE).

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    Viale Regina Giovanna 1957. Nel periodo dei film "Peppone e Don Camillo"... la benedizione religiosa del primo giorno di attività del primo negozio "Supermarket". (fonte immagine: web Reddit.com)
    Viale Regina Giovanna 1957. Nel periodo dei film “Peppone e Don Camillo”… la benedizione religiosa del primo giorno di attività del primo negozio di grande distribuzione… “Supermarket”. (fonte immagine: web Reddit.com)
    Lambrate 1960 circa. Via Giovanni Ventura.
    Lambrate 1960 circa. Via Giovanni Ventura.
    Barona 1963. Fotogramma del film "Ieri oggi domani" diretto da Vittorio De Sica. Siamo in Via Lodovico il Moro (l'immagine proviene dal web alamy.com, erroneamente localizzata in Ripa di Porta Ticinese), un centinaio di metri dopo la biforcazione della Via Morimondo).
    Barona-S.Cristoforo 1963. Set del film “Ieri oggi domani” diretto da Vittorio De Sica. Siamo in Via Lodovico il Moro (l’immagine proviene dal web alamy.com, erroneamente localizzata in Ripa di Porta Ticinese), un centinaio di metri dopo la biforcazione della Via Morimondo.
    Parco Sempione con seggiovia nel 1953. (fonte immagine: web maremagnum)
    Parco Sempione con seggiovia nel 1953. (fonte immagine: web maremagnum)

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    MURA MEDIEVALI SCOPERTE SOTTO METRI DI SEDIMENTO SECOLARE E MILLENARIO NEL CANTIERE M4 DI VIA DE AMICIS

    https://initalia.virgilio.it/milano-metro-m4-mura-medievali-45248

    SI COGLIE L’OCCASIONE PER EVIDENZIARE CHE I RESTI MILLENARI DELLA “MILANO SECOLARE” NON SORGONO ALLO STESSO LIVELLO DELLE VIE ATTUALI DI MILANO… NE CONSEGUE CHE AFFERMAZIONI DEL TIPO (“PAGINA FBOOK DA MILANO ALLA BARONA”) CHE (PURTOPPO) LA EX CASCINA BARONA DI VIA SIMONE MARTINI-VIA BIELLA, RECENTEMENTE DEMOLITA (TRANNE LE MURA PERIMETRALI), SAREBBE MILLENARIA, ADDIRITTURA PIU’ ANTICA DEI MANUFATTI SOPRA I QUALI SORSE LA CHIESETTA DI SAN CRISTOFORO…NON POTREBBE, COMUNQUE, ESSERE VERA… NON ESSENDO DATABILE COME ULTRA MILLENARIA…TALE CASCINA… SE LO FOSSE STATA SI SAREBBE TROVATA ALL’INTERNO DI UNA DEPRESSIONE PRODONDA ALMENO QUALCHE METRO… MA VALLO A SPIEGARE AGLI “STORICI” DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY… TUTTO TRANNE CHE RICERCATORI DI STORIA, AUTOQUALIFICAZIONI UN POCHINO IN MILLANTERIA DI CREDITO… VERO ?

    OGGI, CON FACEBOOK E SKYSCRAPERCITY… TUTTI SONO E SIAMO STORICI, TUTTI SONO SUPERSPERTI ED ECCELLENZE CULTURALI…FORSE AVEVA RAGIONE IL POVERO FONDATORE DI “FOTOGRAFARE NOVITA’ “, ALL’ANAGRAFE FRANCESCO CIAPANNA, DECEDUTO NEL MARZO 2014 DOPO DECENNI DI PERSECUZIONI GIUDIZIARIE E DIFFAMAZIONI (TUTT’OGGI IN CORSO), IL QUALE SOSTENEVA ESSERCI MOLTO FALSO E MOLTE INVENZIONI NELLA STORIA UFFICIALE E NELLE ENCICLOPEDIE, NONCHE’ NELLE UNIVERSITA’… (CIAPANNA ERA FIGLIO DI UN MASSONE PENTITO E BEN CONOSCEVA LE BUGIE DEL POTERE ECONOMICO-POLITICO UFFICIALE).

    https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS1gdG97h0x2tqYKg8DfaLYFrvVWFh02RTOdw&usqp=CAU

    NEI PROSSIMI GIORNI UNA TRASPOSIZIONE “A MEMORIA” DEGLI “SCRITTI” DELL’EX EDITORE, IL FU FRANCESCO CIAPANNA, NEL MERITO DI ALCUNE ANOMALIE (RISCONTRABILI , PURTROPPO, ANCHE NEL CANTIERE DI VIA DE AMICIS (M4)… )

    NON SI ANTICIPA NULLA… COLUI CHE SCRIVE E’ PIENAMENTE CONSAPEVOLE DEI RISCHI DI “SPUTTANAMENTO” , OVVERO DENIGRAZIONI, DIFFAMAZIONI, QUERELE, PUBBLICO LUDIBRIO, INSITI NEL PUBBLICARE LE TESI DELL’EX EDITORE DI UNA DELLE PIU’ IMPORTANTI, FAMOSE, LETTE E PRATICATE RIVISTE DI FOTOGRAFIA AMATORIALE, IN ITALIA E IN EUROPA, PERIODICO CHE VIDE LA PROPRIA FINE PROPRIO NELLE PUBBLICAZIONI (1989-2008 CIRCA) DEL SUO CO-FONDATORE (CHE ANDO’ IN BANCAROTTA PER VIA DELLE DECINE E DECINE DI CONDANNE IN SEDE CIVILE DA PARTE DI FIOR DI MASSONI ALTOLOCATI…)

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    Ticinese 1971 circa. INAM - Sezione Territoriale e Poliambulatorio 'Milano - Ticinese', via Emilio Gola. La struttura andava a sostituire uffici e ambulatori ospistati presso la ex Clinica Ronzoni. La medesima Ronzoni venne integralmente migrata presso l'Ospedale San Paolo alla Barona verso il 1979. La palazzina ritratta, come molti ricorderanno... veniva chiamata la "Mutua"... alcuni ricorderanno anche, lungo Via Argelati (davanti al muro di cinta della omonima piscina, negli anni '70, l'ambulatorio pediatrico del Dr. Pascucci (territorialmente copriva anche ampi settori della limotrofa Barona, ex CDZ Zona 16).
    Ticinese 1971 circa. INAM – Sezione Territoriale e Poliambulatorio ‘Milano – Ticinese’, via Emilio Gola. La struttura andava a sostituire uffici e ambulatori ospitati presso la ex Clinica Ronzoni. La medesima Ronzoni venne integralmente migrata presso l’Ospedale San Paolo alla Barona verso il 1979. La palazzina ritratta, come molti ricorderanno… veniva chiamata la “Mutua”… alcuni ricorderanno anche, lungo Via Argelati (davanti al muro di cinta della omonima piscina, negli anni ’70), l’ambulatorio pediatrico del Dr. Pascucci (territorialmente copriva anche ampi settori della limitrofa Barona, ex CDZ Zona 16).
    Idroscalo, 1950 circa.
    Idroscalo, 1960 circa.
    Prima Classe carrozze Ferrovie Nord Milano (1959-60 circa)
    Prima Classe carrozze Ferrovie Nord Milano (1950-60 circa)

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    OSSERVATE BENE LA PLANIMETRIA CATASTALE TERRITORIO COMUNALE (1965) SOTTOSTANTE

    Barona '65 circa, mappa CTC Via Antonio di Rudinì
    Barona ’65 circa, mappa CTC Via Antonio di Rudinì

    Nei siti sottostanti ci sono errori di storia locale relativi alla Barona

    Milano | Ronchetto sul Naviglio – L’ospedale unico San Cristoforo non va bene

    https://it-it.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/3162615167174040/?type=3&theater

    Nel 1964 non esisteva alcun cantiere di edificazione del futuro Ospedale San Paolo… l’unico cantiere in essere era il futuro polo geriatrico ubicato nel lato opposto della via (evidenziato col circolino blu).

    L’immagine postata nella pagina facebook it-it.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/3162615167174040/?type=3&theater ritrae la “benedizione” del plastico del progetto del nuovo ospedale San Paolo… in sostituzione della vecchia clinica Ronzoni (Ticinese), scorporata, tra il 1970 e 1979 in INAM (l’attuale ASST di Via Emilio Gola) e dal 1979/80 nell’Ospedale San Paolo alla Barona.

    Il cantiere del San Paolo parti’ verso il 1968 in abbinamento al costuendo Lotto del Q.re Sant’Ambrogio Secondo…

    Il San Paolo venne collaudato, dal punto di vista ingegneristico, verso il 1978 ma l’attività ospedaliera parti’ a singhiozzo solo dal 1979-80 (per tutti gli anni 80, e parte 90, l’ala centrale rimase vuota e inutilizzata).

    Ancora una volta la politica milanese e lombarda che controlla anche i web (oltre che varie televisioni locali) dimostra di ignorare la storia del territorio dove fa affari (omissis), spopola e domina senza regole nè etica…

    Il S, Paolo non venne costruito dal 1964 ma non meno di 4 anni dopo e venne inaugurato quasi nel 1980 (con 9 piani centrali non ancora ultimati).

    Milano sparita e da ricordare… Cerchio Magico di Da Milano alla Barona… blog.urbanfile, etc… NO GRAZIE !!!, ritornate a studiare…

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    Ortica-Forlanini fine anni '7'. Via Arcangelo Corelli e sovrappasso pedonale ferroviario. Fonte immagine: web lombardiabeniculturali-
    Ortica-Forlanini fine anni ’70. Via Arcangelo Corelli e sovrappasso pedonale ferroviario. Fonte immagine: web lombardiabeniculturali.
    Abbiategrasso (Città metropolitana di Milano), 1980. Castello Visconteo. (autore Paolo Monti)
    Abbiategrasso (Città metropolitana di Milano), 1980. Castello Visconteo. (autore Paolo Monti)
    Legnano (Mi) primi anni '80- Emittente televisiva, centro di produzione A3L, Antenna 3 Lombardia (co fondatori Enzo Tortora-Renzo Villa) . Gli studi televisivi erano ubicati a Legnano, in via per Busto Arsizio 15, sul confine con il comune di Castellanza.
    Legnano (Mi) primi anni ’80- Emittente televisiva, centro di produzione A3L, Antenna 3 Lombardia (co fondatori Enzo Tortora-Renzo Villa) .
    Gli studi televisivi erano ubicati a Legnano, in via per Busto Arsizio 15, sul confine con il comune di Castellanza.
    Ticinese-Porta Genova 1969. Corte di Via Vigevano 9.
    Ticinese-Porta Genova 1969. Corte di Via Vigevano 9.
    Sommità grattacielo Pirelli fotografata all'ultimazione del medesimo (1960). In evidenza la Via Vitruvio ripresa in notturna con uno scatto a lunga esposizione. (fonta immagine: living corriere.it)
    Sommità grattacielo Pirelli fotografata all’ultimazione del medesimo (1960). In evidenza la Via Vitruvio ripresa in notturna con uno scatto a lunga esposizione. (fonta immagine: living corriere.it)
    Lainate 1958 (vicinanze area di servizio Villoresi Ovest), Autostrada Milano Laghi.
    Lainate 1958 (vicinanze area di servizio Villoresi Ovest), Autostrada Milano Laghi.
    Vialba primi anni '80. Volontari Croce Bianca Vialba (web crocebiancavialba)
    Vialba primi anni ’80. Volontari Croce Bianca Vialba (web crocebiancavialba)
    Arrotino ambulante, 1940 circa. (fonte immagine web milanoud)
    Arrotino ambulante, 1940 . (fonte immagine web milanoud)
    Corvetto-Mazzini (1970 circa). Piazza Angilberto II°. Supermercato Stella. Un centro vendita della identica catena di grande distribuzione esisteva, sempre nello stesso periodo, anche nel quartiere Barona in Viale Famagosta 16. (fonte immagine, pagina sociale Corvetto-Vintage).
    Corvetto-Mazzini (1970 circa). Piazza Angilberto II°. Supermercato Stella. Un centro vendita della identica catena di grande distribuzione esisteva, sempre nello stesso periodo, anche nel quartiere Barona in Viale Famagosta 16. (fonte immagine, pagina sociale Corvetto-Vintage).
    Cortile di case di ringhiera (1969). Località di Milano non precisata. (fonte immagine: web raccolta fotografica di Virgilio Carnisio)
    Cortile di case di ringhiera (1969). Località di Milano non precisata. (fonte immagine: web raccolta fotografica di Virgilio Carnisio)
    Barona, Via Francesco Olgiati, guerrigliaa urbana innscata dalla Polizia di Stato, sgombero del centro sociale ZAM. Emerge lo "scollamento" tra un ormai partito finanziario, immobiliare ed affaristico Partito Democratico (anche nelle Giunte Pisapia e Sala) e le aree di disagio e antagonismo sociale delle periferie milanesi, ormai luoghi del nulla dove preesistenti tessuti sociali si sono polverizzati tra gli anni '90 (sino ad oggi) per via di vari fattori storico sociali, demografici e anagrafici, componenti sia Nazionali che locali all'origine di un "dumping sociale" (avviato da Lega e Forza Italia nel lontano 1993) che ha visto l'affermazione di una "borghesia meridionale borbonica" sovente abbinata al riciclaggio mafioso ed all'imigrazione nord africana ed est europea (inclusa quella cinese), una misclela potenzialmente esplosiva ulteriormente alimentata da diseguaglianze sociali estreme frutto di politiche scellerate neo liberiste (Forza Italia, Lega, PD, Fratelli d'Italia ex Alleanza Nazionale) che hanno imposto, con violenza ed arroganza, precarietà e un mercato immobiliare riservato a soli milionari... contesto al quale si aggiungono assenza di spazi di ritrovo e aggregazione...
    Barona, Maggio 2013, Via Francesco Olgiati, guerriglia urbana innscata dalla Polizia di Stato e dall’amministrazione Pisapia + Prefetto, sgombero del centro sociale ZAM (siamo lontani dai falsi miti anni 70 e 80 che dipingevano come eroi e martiri le forze di Polizia… oggi esistono radicazioni ndranghetiste e di Cosa Nostra, anche nei vertici di tali poteri e nei medesimi appalti a tali strutture, ivi incluse le funzioni giudiziarie dei vari Tribunali e Procure, sempre al servizio di poteri, anche mafiosi, affaristici, corruttivi e rampanti). Emerge lo “scollamento” tra un ormai partito finanziario, immobiliare ed affaristico Partito Democratico (anche nelle Giunte Pisapia e Sala) e le aree di disagio e antagonismo sociale delle periferie milanesi, ormai luoghi del nulla (le periferie) dove preesistenti tessuti sociali si sono polverizzati tra gli anni ’90 (sino ad oggi) per via di vari fattori storico sociali, demografici e anagrafici, componenti sia Nazionali che locali all’origine di un “dumping sociale” (avviato da Lega e Forza Italia nel lontano 1993) che ha visto l’affermazione di una “borghesia meridionale borbonica” sovente abbinata al riciclaggio mafioso ed all’imigrazione nord africana ed est europea (inclusa quella cinese), una misclela potenzialmente esplosiva ulteriormente alimentata da diseguaglianze sociali estreme frutto di politiche scellerate neo liberiste (Forza Italia, Lega, PD, Fratelli d’Italia ex Alleanza Nazionale) che hanno imposto, con violenza ed arroganza, precarietà, disoccupazione, negazione di percorsi professionali formativi post diploma e università, e un mercato immobiliare riservato a soli milionari… contesto al quale si aggiungono assenza di spazi di ritrovo e aggregazione… (fonte immagine: archivio web Dino Fracchia)
    Magenta (Città metropolitana di Milano), Basilica San Martino. (ebay)
    Magenta (Città metropolitana di Milano), Basilica di San Martino. (ebay)
    Articolo Cronaca di Milano de l'Unita del 22 Gennaio relativo ai problemi viabilistici dovuti alla nevicata storica avvenuta tra il 13 e il 16 Gennaio 1985 (1 metro di neve nelle periferie, 80 cm in centro). Se l'evento si ripetesse oggi le ripercussioni sarebbero, sicuramente, ancora più gravi dei tempi che furono... Milano si è, per alcuni aspetti, nello scorrere dei decenni... "irromanita"... oggi sono sufficienti 15 cm per avere gli stessi effetti di paralisi della maxi nevicata di 36 anni fa...
    Articolo Cronaca di Milano de l’Unita del 22 Gennaio 1985 relativo ai problemi viabilistici dovuti alla nevicata storica avvenuta tra il 13 e il 16 Gennaio 1985 (1 metro di neve nelle periferie, 80 cm in centro). Se l’evento si ripetesse oggi… le ripercussioni sarebbero, sicuramente, ancora più gravi dei tempi che furono… Milano si è, per alcuni aspetti, nello scorrere dei decenni… “irromanita”… oggi sono sufficienti 15 cm per avere gli stessi effetti di paralisi della maxi nevicata di 36 anni fa…
    Piazza Duca d'Aosta vista da Piazza IV Nivembre (incluso il Pirelli...) nel 1965. fonte immagine : web tvsvizzera.it
    Piazza Duca d’Aosta vista da Piazza IV Novembre (incluso il Pirelli…) nel 1965. fonte immagine : web tvsvizzera.it
    Stadio Meazza, 1970 circa.
    Stadio Meazza, anni ’70.
    Il "modernariato" della telefonia pubblica anni '70 e '80. Piazza del Duomo dal lato Arengario e Palazzo Reale, anni '60. Cabine telefoniche Società Idroelettrica Piemontese a gettoni. I gettoni telefonici, escludendo l'uso improprio (anni70 e 80). come moneta corrente al cambio... vennero soppressi verso il 1993 , nel senso che SIP, nella fase di privatizzazione in TELECOM oltre a dismettere il famoso sistema di condivisione di un solo combinatore telefonico con due abbonati SIP, terminava il conio dei gettoni telefonici SIP che vennero utilizzati sino al 1995 circa, quando si decise di sostituirli alle già esistenti schede prepagate (alcuni telefoni erano ibridi, a gettone e scheda prepagata e rimasero tali sino al 1995 , anno nel quale tutti i telefoni pubblici TELECOM funzionavano solo a scheda magnetica e smisero di essere cablati alla rete telefonica, collegandosi alla medesima tramite ponti radio a frrequenza prossima al Gigahertz. Col diffondersi della telefonia mobile le "cabine" divennero sempre più rare sino a scomparire del tutto.
    Il “modernariato” della telefonia pubblica anni ’70 e ’80. Piazza del Duomo dal lato Arengario e Palazzo Reale, anni ’80. Cabine telefoniche Società Idroelettrica Piemontese a gettoni (probabilmente anche a monete). I gettoni telefonici, escludendo l’uso improprio (anni70 e 80), come moneta corrente al cambio… vennero soppressi verso il 1992/93 , nel senso che SIP, nella fase di privatizzazione in TELECOM, oltre a dismettere il famoso sistema di condivisione di un solo combinatore telefonico con due abbonati SIP (DUPLEX), terminava il conio dei gettoni telefonici SIP (sin dagli anni ’80 SIP diffuse telefoni pubblici con doppio sistema di credito, a gettone e monete) che vennero utilizzati sino al 1995 circa, quando si decise di sostituirli con le già esistenti schede prepagate (alcuni telefoni, tra il 1992 e 95, erano ibridi, a gettone, monete e scheda prepagata… e rimasero tali sino al 1995 , anno nel quale tutti i telefoni pubblici TELECOM funzionavano solo a scheda magnetica e smisero di essere cablati alla rete telefonica, collegandosi alla medesima tramite ponti radio a frequenza prossima al Gigahertz). Col diffondersi della telefonia mobile le “cabine” divennero sempre più rare sino a scomparire del tutto. (fonte immagine: web neiade)
    Sesto San Giovanni, 1949. Area di servizio e ristoro della compagnia petrolifers AQUILA. Il distributore era collocato nel vecchio tracciato della (all'epoca) superstrada Serenissima Torino Trieste. Dal 1962 venne riqualificata in autostrada A4 con delle varianti di tracciato a Sesto San Giovanni. L'area di servizio ritratta venne demolita, forse, in concomitanza con l'ampliamento della seconda corsia negli anni '60.
    Sesto San Giovanni, 1949. Area di servizio e ristoro della compagnia petrolifera AQUILA. Il distributore era collocato nel vecchio tracciato della (all’epoca) superstrada Serenissima Torino Trieste. Dal 1962 venne riqualificata in autostrada A4 con delle varianti di tracciato a Sesto San Giovanni. L’area di servizio ritratta venne demolita, forse, in concomitanza con l’ampliamento della seconda corsia negli anni ’60.
    Via Manzoni (1967). Franca Rame. (fonte immagine: web pezzenticonilpapillon.blogspot)
    Via Manzoni (1967). Franca Rame. (fonte immagine: web pezzenticonilpapillon.blogspot)
    Largo San Babila (attuale Piazza San Babila) in data anteriore al 1935. In evidenza gli edifici in stile neogotico veneziano "Case Veneziane", demoliti per essere sostituiti dalla Galleria San Babila, Palazzo Giò Ponti e Piazzetta Umberto Giordano.
    Largo San Babila (attuale Piazza San Babila) in data anteriore al 1935. In evidenza, sulla destra, gli edifici in stile neogotico veneziano “Case Veneziane”, demoliti (dal Regime Fascista) per essere sostituiti dalla Galleria San Babila, Palazzo Giò Ponti e Piazzetta Umberto Giordano.
    Porta Ticinese 1900 circa (attuale Piazza XXIV Maggio), tram a cavalli (omnibus), Porta del Cagnola. Fonte immagine: web lombardiabeniculturali
    Porta Ticinese primi anni del ‘900 (attuale Piazza XXIV Maggio), tram a cavalli (omnibus), Porta del Cagnola. Si nota la presenza delle linee aeree di captazione elettrica tranviaria della Edison, questo dettaglio rivela che le tranvie a trazione animale sono prossime alla dismissione. Fonte immagine: web lombardiabeniculturali
    Gambadelegn (Gamba de legn) a Porta Venezia. (datazione immagine assente, presumibilmente tra il primo e secondo decennio del '900) Fonte immagine: web lombardiabeniculturali
    Gambadelegn (Gamba de legn) a Porta Venezia. (datazione immagine assente, presumibilmente tra il primo e secondo decennio del ‘900) Fonte immagine: web lombardiabeniculturali
    Roveda (Mi) frazione di Sedriano (1945-49 circa)- Il "gambadelegn" (Porta Magenta-Magenta-Castano Primo) transita lungo strade allagate. (fonte immagine. web lombardiabeniculturali)
    Roveda (Mi) frazione di Sedriano (1945-49 circa)- Il “gambadelegn” (Gamba de legn) (Porta Magenta-Magenta-Castano Primo) transita lungo strade allagate. (fonte immagine. web lombardiabeniculturali)

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    IN TEMA DI RIMBORSI COMMERCIANTI PER UNA SETTIMANA “NON DOVUTA” DI ZONA ROSSA LOMBARDIA, LE RIVENDICAZIONI DEL LEGHISTA FONTANA POTREBBERO AVERE LIQUIDITA’ CHIEDENDO AGLI EX VERTICI LEGA ED EX VERTICI GOVERNO REGIONALE CHE FINE HANNO FATTO 49 MILIONI DI EURO (FONDI PUBBLICI). SECONDO REPORT, QUASI 14 MILIONI DI EURO SONO STATI ACCANTONATI DA ROBERTO MARONI E SPESI (UNA BUONA PARTE DI ESSI , VEDESI ANCHE SPESE LEGALI DELL’AMICO CALABRESE, AVVOCATO DOMENICO AIELLO) PER VOCI DI COSTO CHE SEMBRANO ESTRANEE ALLA NORMALE GESTIONE ELETTORALE DEL PARTITO…(VOX REPORT E PROCURA DI MILANO… QUEST’ULTIMA NON SEMBRA PERO’ ATTUARE MISURE DI RECUPERO E GIUDIZIO VERSO QUESTI FATTI…)

    QUALCUNO HA AMICI PRESSO LE PROCURE DELLA REPUBBLICA DI GENOVA E DI MILANO…?

    QUANTO SOPRA SCRITTO E’ VISIONABILE NELLA TRASMISSIONE DISTRIBUITA SU RAIPLAY

    https://www.raiplay.it/video/2021/01/Report-36ecb482-6064-4b6e-9e30-a0474334ff7f.html

    Castano Primo (Mi), inizio 900, immagine qualificata come Via Tadini. In evidenza il capolinea extraurbano del "Gambadelegn" della tratta Porta Magenta-Castano Primo.
    Castano Primo (Mi), inizio 900. Immagine qualificata come Via Tadini. In evidenza il capolinea extraurbano del “Gambadelegn” (Gamba de legn) della tratta Porta Magenta-Castano Primo.
    Manovratori del Gambadelegn Porta Magenta-Castano Primo. (fonte immagine gambadelegntreno.wordpress)
    Manovratori del Gambadelegn (Gamba de legn) Porta Magenta-Castano Primo. (fonte immagine gambadelegntreno.wordpress)
    Stazione Centrale 1937. Galleria delle carrozze. (fonta immagine: wikipedia)
    Stazione Centrale 1937. Galleria delle carrozze. (fonte immagine: wikipedia)
     Porta Nuova 1961. Via San Marco con un naviglio della Martesana ancora navigabile. (fonte immagine: geoportale.comune.milano)

    Porta Nuova 1961. Via San Marco con un naviglio della Martesana (qui di San Marco) ancora navigabile. (fonte immagine: geoportale.comune.milano)
    Tra Porta Monforte e Ortica, 1983. Via Giancarlo Sismondi, interno di un Market A&O (in evidenza i fustini cilindrici di cartone di detersivo per lavatrici). (fonte immagine: web flickr)
    Tra Porta Monforte e Ortica, 1983. Via Giancarlo Sismondi, interno di un Market A&O (in evidenza i fustini cilindrici di cartone di detersivo per lavatrici). (fonte immagine: web flickr)
    Piazza del Duomo 1930 circa. Visione notturna della Caffetteria Alemagna. (fonte immagine: web pinterest).
    Piazza del Duomo 1930 circa. Visione notturna della caffetteria Alemagna. (fonte immagine: web pinterest).

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    (TRAFILETTO AMATORIALE SCONSIGLIATO AI FOLLOWER DI MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK)

    ATTILIO FONTANA E GLI ERRORI RECIPROCI DI REGIONE LOMBARDIA-ISS-CTS CONTE.

    Coronavirus, Fontana: "Presentato il ricorso al Tar contro la zona rossa in Lombardia" - Il Fatto Quotidiano(fonte immagine ilfattoquotidiano)

    LA VICENDA DEI PRESUNTI ERRORI STATISTICI DELL’ISS E DELLA MEDESIMA REGIONE LOMBARDIA E’ NOTA A TUTTI ED E’ PROBABILE CHE VI SIANO COLPE RECIPROCHE…

    LA RIVENDICAZIONE DI ATTILIO FONTANA NEL MERITO DI UN RISARCIMENTO DEI COMMERCIANTI PER UNA PRESUNTA SETTIMANA DI ZONA ROSSA NON DOVUTA… SAREBBE ANCHE LEGITTIMA… A PATTO CHE SI ATTINGA DAI FONDI ESTERI OFF-SHORE LEGA DOVE (PARE) FINIRONO I 49 MILIONI DI FINANZIAMENTI PUBBLICI…

    QUINDI, LA PROPOSTA DI FONTANA E’ LEGITTIMA … MA IL CONTO LO GIRIAMO AI VERTICI LEGA E GOVERNO REGIONALE ATTUALI E DEL PRECEDENTE GOVERNO REGIONALE COME DELL’ATTUALE E PRECEDENTE SEGRETERIA NAZIONALE LEGA …

    MALGRADO LE INDAGINI REPORT RAI3 DEL 20 OTTOBRE E VARI FILONI DI INDAGINI A CARICO DEI VERTICI LEGA (2012-OGGI) E DEL MEDESIMO GOVERNO REGIONALE LEGA-FI-FLLI D’ITALIA…AL MOMENTO NON SI VEDONO, ALL’ORIZZONTE, RINVII A GIUDIZIO, AVVISI DI GARANZIA…(ALLA PROCURA DI MILANO LA LEGA E LO STESSO “PATRON STORICO” BERLUSCONI… HANNO PIU’ AMICI CHE NEMICI…).

    LOMBARDIA DA COMMISSARIARE COME LE REGIONI CALABRIA, CAMPANIA E SICILIA…

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    Barona, anni '60, Via Ambrogio Binda (limitrofa deposito autocisterne Luigi Neri). Negozio di ferramenta. L'attività commerciale esiste anche oggi, sempre lungo tale via, collocata in altro numero civico. Per evidenti questioni di pubblicità non dediderabile, si omette la ragione sociale dell'esercizio commerciale.
    Barona, anni ’60, Via Ambrogio Binda (limitrofo al deposito autocisterne Luigi Neri). Negozio di ferramenta. L’attività commerciale esiste anche oggi, sempre lungo tale via, collocata, però, in altro numero civico. Per evidenti questioni di pubblicità non desiderabile, si omette la ragione sociale dell’esercizio commerciale.

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    MILANO SPARITA E DA RICORDARE… MA SIAMO SICURI CHE GLI AUTORI DI TALE PAGINA FACEBOOK RICORDINO ?

    ENNESIMA BUFALETTA MADE IN MARK ZUCKERBERG

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s720x720/141286176_4252973021416353_3271819359084115420_n.jpg?_nc_cat=1&ccb=2&_nc_sid=0debeb&_nc_ohc=GI7SZ5Ny9FwAX95JLxs&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&tp=7&oh=6145c6b64c22359c838268b0f9b4d293&oe=602FE417

    boiate milano sparita e da ricordare facebook

    IMJMAGINE PRELEVATA DA QUESTO ARTICOLO DE LA REPUBBLICA

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/11/08/news/milano_galleria_armani_tim_asta_record_con_rialzo-240581938/

    I COMMENTI DEL GREGGE DI PECORE (PIU’ CHE IMMUNITA’ DI GREGGE TRATTASI DI DEMENZA DI GREGGE…) “RICORDANO” CHE IN GALLERIA VITTORIO EMANUELE SI FACEVANO CODE DI ORE ED ORE PER TELEFONARE AL MOROSO IN SICILIA SENZA GRAVARE SULLA BOLLETTA SIP DI CASA…

    PUR ESSENDO UN CENTRO SIP CON LOCALI ATTREZZATI DI DECINE DI TELEFONI A TARIFFA FORFETTARIA A CONSUMO, PAGATA ALLA CASSA… IL GREGGE NON RICORDA CHE NEL 1980, PER ATTIVARE O DISDIRE UN ALLACCIAMENTO Società Idroelettrica Piemontese… NON ESISTEVANO I NUMERI VERDE GRATUITI ED I CONTACT CENTER…E/O IL WEB… MA CI SI DOVEVA RECARE NEI NEGOZI-UFFICI AMMINISTRATIVI SIP (OGNI CITTA’ IL PROPRIO) PER RICHIEDERE O DISDIRE UN ALLACCIAMENTO TELEFONICO.

    IN TALE PUNTO, TABACCAI E BARISTI, ACQUISTAVANO, ANCHE, SACCHI DI GETTONI PER VENDERLI AGLI AVVENTORI CHE NE FACEVANO RICHIESTA…(LA CODA ERA ANCHE DI ESERCENTI CHE DOVEVANO RIFORNIRSI DI GETTONI)

    CODE KMETRICHE SI… MA NON SOLO PER TELEFONARE AL MOROSO SICILIANO…

    MILANO SPARITA E DA RICORDARE ?

    NO GRAZIE !

    Crescenzago 1962. Veduta aerea stabilimenti e direzione della Rizzoli Editore. (fonte immagine: web doncalabria)
    Crescenzago 1962. Veduta aerea stabilimenti e direzione della Rizzoli Editore. (fonte immagine: web doncalabria)
    Milano 1959. Località non precisata, interno di un Nightclub. Fonte immagine: raccolta fotografica web di Alfa Castaldi.
    Milano 1959. Località non precisata, interno di un Nightclub. Fonte immagine: raccolta fotografica web di Alfa Castaldi.

    LA STORIA PER DILETTANTI ALLO SBARAGLIO (LA “CORRIDA” RADIOFONICA DI CORRADO MANTONI) DI MILANO SPARITA E STORIA DEI TRASPORTI PUBBLICI SKYSCRAPERCITY

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5467 (LINK NON ATTIVO, PER APRIRLO SELEZIONARLO , POI COL TASTO DX DEL MOUSE SCEGLIERE APRI LINK IN NUOVA FINESTRA).

    furbizie msc

    Le mappe catastali di Ronchetto sul Naviglio, (periodo intermedio tra il LombardoVeneto ed il Regno d’Italia (ed analogo tra i Corpi Santi e l’ accorpamento a Milano)), 1884 circa, come facilmente verificabile, non sono pubblicate in rete e nulla si trova nel web del Comune di Milano (SIT Geoportale e mappe storiche 1884-2012).

    I soggetti (dipendenti comunali e ATM MM) indicati, come noto, potrebbero attingere da fonti (Raccolte Civiche) pubbliche… del resto i sospetti che Miano Spairta e da ricordare Facebook attinga proprio da tali fonti sarebbero tutt’altro che infondati…

    Non si esclude che tali mappe siano estrapolate da libri parte di raccolte civiche e che le varie presunte scoperte territoriali siano una mera e non dichiarata copia incollatura di tracce editoriali da fonti non dichiarate (come da rito in tali forum)

    Piuttosto (prima che arrivassero i Lockdown) che passare 8 ore lavorative trascorse davanti alle macchinette del caffè… forse è meglio che tali soggetti sprechino il tempo a trastullarsi con materiale storico del quale non saprebbero che farsene… palesemente incapaci di gestirlo (si devono scrivere libri, contenenti aspetti, eventi, e scoperte inedite e innovative).

    Non ci si deve poi stupire nel leggere alcune affermazioni del tipo:

    (da Milano alla Barona facebook) “La Cascina Barona era l’edificio più antico (millenario, si aggiunge in questo commento) della Barona”.

    Che la Cascina Barona risalisse ai periodi Paleocristriani (o prossimi, posteriori) è tutto da dimostrarsi.

    Ci sono datazioni al CARBONIO del sito recentemente demolito (ed utilizzato per un secolo ed oltre in modo improprio e trascurato, nonchè modificato in modo altrettanto increscioso a “show-room”) ?

    NO !

    Ci sono mappe catastali risalenti ad ere prossime all’anno 1000 dC che dimostrino che già in quel periodo tale fabbricato fosse condiserato, negli “annali”, come molto antico ?

    NO !

    A volte ci si chiede se tali “svolte epocali” non siano solo un pretesto per invogliare all’acquisto di libri ?

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    Parco Sempione Arco della Pace 1978. Fonte immagine: sergiomore.wordpress
    Parco Sempione Arco della Pace 1978. Fonte immagine: sergiomore.wordpress
    Cattedrale del Duomo di Milano, 1959. Aspirante suicida in stallo sopra una guglia. Alla fine si "arrese" senza akcun tragico evento...
    Cattedrale del Duomo di Milano, 1959. Aspirante suicida in stallo sopra una guglia. Alla fine si “arrese” senza alcun tragico evento…
    Ticinese 1970. Via Vettabbia, Fiera di Senigaglia.
    Ticinese 1970. Via Vettabbia, Fiera di Sinigaglia.
    Piazza della Scala, 1961. Atipico ingorgo stradale alla "Romana". Fonte immagine, web quattroruote
    Piazza della Scala, 1961. Atipico ingorgo automobilistico alla “Romana”.
    Fonte immagine: web quattroruote
    Porta Romana 1960 circa- Via Valsugana. Autore Mario Carrieri, fonte immagine web hay hill gallery
    Porta Romana 1960 circa. Via Valsugana. Autore Mario Carrieri, fonte immagine web hay hill gallery

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    Cascina Barona, una demolizione annunciata da anni…

    index

    Non si vuole avere la presunzione di descrivere fatti storici non essendo uno storico il soggetto che scrive queste righe, le quali sono un modestissimo e incerto apporto di esperienze e conoscenze di fatti ed eventi personali,vissuti direttamente.

    La foto sovrastante, già postata in questo web nel Maggio 2020, ritrae (1972 circa) il lato nord di tale plesso cascinale (Via Biella angolo Via Zumbini) i cui locali, già da quel periodo, come anche precedentemente, furono adibiti, forse, ad usi impropri e male manutenuti (essendo delle probabilli locazioni per uso artigianale, meccanico, commercio di componenti di arredo).

    I fabbricati furono, in parte, anche modificati sia internamente che esternamente, al punto tale che l’aspetto di cascina di corte si limitava al lato sud tra Via Biella e Simone Martini (l’angolo tra le due vie).

    Negli anni ’90 l’area espositiva di un noto riferimento commerciale (non è possibile scrivere nomi commerciali, che residenti ed ex residenti conosceranno sicuramente), fu oggetto di un cambio proprietario con investimenti pubblicitari televisivi costosi (visto il fatturato medio della precedente proprietà).

    Su tale proprietà, chi scrive, ebbe, verso l’anno 2000, l’occasione di apprendere alcuni dettagli poco rassicuranti da parte di un Offertista tecnico di una nota azienda milanese operante nel settore degli impianti petroliferi in Medio Oriente ed in Italia (tale personaggio era di origine calabrese e conosceva personalmente il proprietario che in quel periodo apri’ un secondo punti vendita nell’hinterland ovest di Milano).

    Non è possibibile aggiungere altro poichè personaggi del genere, in evidenti intrallazzi politici e giudiziari… possono utilizzare le Procure come Arieti per zittire chi solo accennerebbe a determinati fatti.

    Non è dato sapere se l’attuale proprietà sia un trapasso ereditario o un successivo atto di compavendita…

    Il plesso cascinale, sino a prova contraria, era un bene immobiliare privato, non soggetto a vincoli storici… il proproetario era, pertanto, nella facoltà di destinarlo a quello che voleva, eventualmente anche demolirlo.

    L’incendio di acuni anni fa, di possibile origine dolosa, permetteva e giustificava un potenziale impossibile recupero con destinazione del terreno ad uso immobiliare.

    STOP.

    Non è possibille aggiungere altro.

    Si consideri che anche nella eventualità di un acquisto da parte del Comune di Milano… tale opzione non avrebbe garantito un recupero storico del fabbricato.

    Si conclude, sottolineando che, per molti sapetti, è inutile “strapparsi i capelli” per eventi come quello descritto… lo stesso quartiere Barona, da decenni, ha perso, come buona parte di Miano, la propria identità sociale e storica.

    Non saranno siti internet come questo e pagine facebook commerciali abbinate a libri… a ricostruire un passato morto e sepolto da fattori complessi che videro, soprattutto, le periferie di Milano, tra gli anni ’90 e 2000, svuotarsi di residenti nativi e sostituiti, in parte da immigrazione straniera, in altra invase dalla nota “borghesia meridionale” che sovente ricicla con ingenti capitali nelle periferie e anche nelle zone centrali di Milano.

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    Da Milano Sparita e da ricordare alla Barona Facebook

    Quando le ex giunte Moratti e Pisapia decisero di delegare a Facebook comizi web di involontari e inconsapevoli Capipopolo.damallabnei prossimi giorni una breve sintesi di forme imbarazzanti (per gli autori delle balconate stile Palazzo Venezia…) di populismo da quartiere …

    forme non nuove che rivelano paradossi… a partire dal fatto che il decadimento di riferimenti e testimonianze storiche delle periferie milanesi è sempre esistito. Nella fattispecie la Cascina Barona era, da decenni, appetito di investimenti immobiliari, un appetito che le giunte Pisapia e Sala hanno ulteriormente incrementato.

    All’autore della pagina sopra ritratta dovremmo rammentare che proprio le Giunte che hanno lanciato publicisticamente i suoi libri e i suoi siti facebook… sono alla causa della recente (ma prevista da anni e clamorosamente ritardata sino a pochi giorni fa) rasatura al suolo dell’ex plesso cascinale Barona.

    Sempre verso tale personaggio (aspirante riferimento assoluto di quartiere… la cosa in se preoccupa un poco…) dovremmo anche fare notare che non esistono fonti certe nel merito che l’ex cascinae Barona fosse l’edificio più antico, dato che la Chiesetta di San Cristoforo pare sia sorta da recuperi di una Chiesa d’epoca Romanica a sua volta ripresa da un edificio ancora più antico…

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    Barona 1958 circa. Via Santa Rita da Cascia verso Piazza Guglielmo Miani. Sullla destra i civici 65 e 67 della omonima Via. Fonte immmagine web moma.org autore Mario Carrieri.
    Barona 1958 circa. Via Santa Rita da Cascia verso Piazza Guglielmo Miani (alle spalle del fotografo l’attuale Via Capo Palinuro). Sulla sinistra le palazzine dei civici 65 e 67 della omonima Via. Fonte immmagine web moma.org autore Mario Carrieri.
    Barona 1958 circa. Via Santa Rita da Cascia verso il palazzo di Via Bari 2 e il Santuario, visti da Piazza Guglielmo Miani. Autore Mario Carrieri.
    Barona 1958 circa. Via Santa Rita da Cascia verso il palazzo di Via Bari 2 e il Santuario, visti da Piazza Guglielmo Miani. Autore Mario Carrieri.
    Corvetto 1984, Piazzale Gabrio (Gabriele) Rosa. Manifestazione anti missilistica nucleare.
    Corvetto 1984, Piazzale Gabrio (Gabriele) Rosa. Manifestazione anti missilistica nucleare.
    Miano 1963. Copertina del periodico di fotografia professionale e semiprofessionale Ferrania (la redazione era a Milano). Fonte immagine web Fondazione3M
    Miano 1963. Copertina del periodico di fotografia professionale e semiprofessionale (e amatoriale di alto livello) Ferrania (la redazione era a Milano). Fonte immagine web Fondazione3M
    Barnzate di Bollate, 1975,Milano (confinante con Roserio-Vialba) Area fabbricati della Imperial Telefunken e mobilitazione operai causa cassa integrazione e licenziamenti dovuti alla crisi commerciale di tale industria che quando esistente faceva parte della multinazionale AEG, CGE-TELEFUNKEN. Non ci sono molti commenti da aggiungere. Gruppi esteri finanziati anche dallIRI, gruppi che incassavano i fondi pubbici di ricostruzione industriale e poi decretavano il fallimento dopo aver fatto man bassa di capitali erogati anche dal Ministero del Tesoro e delle Politiche industriali. Il gruppo sopravvisse sino al 1984 per poi essere rilevato da controllate della PHILCO, proseguendo la propria agonia sino al 2010 dopo infiniti passaggi proprietari e tanto denaro pubblico buttato al vento. Indicativo che il marchio TELEFUNKEN apparteneva all'industria di radioelettronica tedesca che inventò i miglior sistema di trasmissione immagini televisive a colori (PAL COLOR). In evidenza un manifesto del PCI,, partito specializzato nella raccolta di tessere la dove le fabbriche italiane collassavano...
    Baranzate di Bollate, 1975, Milano (confinante con Roserio-Vialba) Area fabbricati della Imperial Telefunken e mobilitazione operai causa cassa integrazione e licenziamenti dovuti alla crisi commerciale di tale industria che quando era esistente faceva parte della multinazionale AEG, CGE-TELEFUNKEN.
    Non ci sono molti commenti da aggiungere. Gruppi esteri finanziati anche dall IRI, gruppi che incassavano i fondi pubbici di ricostruzione industriale e poi decretavano il fallimento dopo aver fatto man bassa di capitali erogati anche dal Ministero del Tesoro e delle Politiche industriali.
    Il gruppo sopravvisse sino al 1984 per poi essere rilevato da controllate della PHILCO, proseguendo la propria agonia sino al 2010 dopo infiniti passaggi proprietari e tanto denaro pubblico buttato al vento. Indicativo che il marchio TELEFUNKEN apparteneva all’industria di radioelettronica tedesca che inventò il miglior sistema di trasmissione immagini televisive a colori in analogico (PAL COLOR). In evidenza un manifesto del PCI, partito specializzato nella raccolta di tessere la dove le fabbriche italiane collassavano…
    Milano 1986 Festival de l'Unità, tendone dedicato all'informatica con un Peraonal Computer IBM Compatibile della Olivetti, modello M24, prodotto venduto in tutto il mondo, compatibile con il sistema operativo Microsoft MS DOS. Glia anni '80 vedevano la Olivetti conquistare enormi fette di mercato globale nel campo dei persobal computer ed anche degli Home Computer (come il famoso Olivetti Prodest). Alla distruzione del comparto personal computer Olivetti provvisero i Governi Prodi e Berlusconi... pagati dalle lobby USA che mal vedevano la nota industria dell'informatica italiana Olivetti... esercitare concorrenza alle case madri USA come HP, IBM, tra le principali multinazionali che imposero i loro prodotti a livello globale a discapito di tutte le concorrenti. Si ricorda che Oivetti, nel 1962 invento' il primo personal computer da scrivania, la Programma101 che venne utilizzata persino dalla NASA per gli algoritmi di calcolo delle varie missioni orbitali in corso negli anni '60. Progrmma101 venne abbandonato perchè le lobby IBM e HP non tolleravano innovazioni tecnologiche "made in Italy" al ounto tale che HP rubo' ik progetto industruale Oluvetti producendo computer del tutto identici al Programma101... ne nacque una causa legale che diede ragione a Olivetti... ma che non permise l'affermazione del prodotto e del suo brevetto... nei mercati internazionali... fu la condanna a morte di Olivetti... fine che si concretizzò verso la fine anni '90...-
    Milano 1986 Festa de l’Unità, tendone dedicato all’informatica con un Personal Computer IBM Compatibile della Olivetti, modello M24, un prodotto venduto in tutto il mondo, compatibile con il sistema operativo Microsoft MS DOS. Gli anni ’80 vedevano la Olivetti conquistare enormi fette di mercato globale nel campo dei personal computer ed anche degli Home Computer (come il famoso Olivetti Prodest). Alla distruzione del comparto personal computer Olivetti… provvisero i Governi Prodi e Berlusconi… pagati dalle lobby USA che mal vedevano la nota industria dell’informatica italiana Olivetti… esercitare concorrenza alle case madri USA come HP, IBM, tra le principali multinazionali che imposero i loro prodotti a livello globale a discapito di tutte le concorrenti. Si ricorda che Oivetti, nel 1962 ,invento’ il primo personal computer da scrivania, la Programma101 che venne utilizzata persino dalla NASA per gli algoritmi di calcolo delle varie missioni orbitali in corso negli anni ’60. Progrmma101 venne abbandonato perchè le lobby IBM e HP non tolleravano innovazioni tecnologiche “made in Italy” al punto tale che HP rubo’ (plagio e spionaggio industriale) il progetto industriale Olivetti producendo computer del tutto identici al Programma101… ne nacque una causa legale che diede ragione a Olivetti… ma che non permise l’affermazione del prodotto e del suo brevetto… nei mercati internazionali… fu la condanna a morte di Olivetti… fine che si concretizzò verso la fine anni ’90…-
    Dergano, decenni '20-'30 del '900. Latte in polvere per alimentazione neonatale Carlo Erba.
    Dergano, decenni ’20-’30 del ‘900. Latte in polvere con integratori alimentari per l’alimentazione neonatale (Carlo Erba).

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    La Milano devastata dalle giunte di destra di Silvio Berlusconi, dalle lobby di Formigoni, Roberto Maroni , Albertini e Moratti in associazione con De Corato, devastazione alla quale si sono aggiunti Pisapia e Giuseppe Sala…

    http://www.ilcielosumilano.it/2019/05/23/milano-quartieri-popolari-sempre-piu-ingestibili-e-malfamati/

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    Barona 1964. Fotogramma del film "Bianco Rosso Giallo Rosa" di Massimo Mida.
    Barona 1964, Piazza Guglielmo Miani angolo Via Santa Rita da Cascia. Fotogramma del film “Bianco Rosso Giallo Rosa” di Massimo Mida.
    bianco rosso giallo piazza miani 1964 davinotti-com
    Barona 1964, Piazza Guglielmo Miani angolo Via Santa Rita. Fotogramma del film “Bianco Rosso Giallo Rosa” di Massimo Mida.
    Quarto Oggiaro 1941. Largo Boccioni.
    Quarto Oggiaro 1941. Largo Boccioni.

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    LE SPECULAZIONI COMMERCIALI DI FACEBOOK INC E FACEBOOK ITALIA NON SI LIMITANO ALLE PAGINE “”MILANO E RIONI VINTAGE” MA SI ESTENDONO ANCHE A FURTI DI CODICI SORGENTE SVILUPPATI INDIPENDENTEMENTE DA SOFTWARE HOUSE ANCHE ITALIANE (COME RISCONTRATO NELLA NOTIZIA SOTTOSTANTE)

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/05/facebook-condannata-a-pagare-oltre-3-milioni-di-risarcimento-a-una-societa-italiana-copiata-una-sua-app/6055821/

    APPURATO CHE LA STORIA DI MILANO SIA OGGETTO SFRUTTAMENTO DI IMMAGINI IN COPYRIGHT, VINCOLATE DA USO STORICO CORRELATO AD ARCHIVI PUBBLICI, E PESCATO DA OPERE EDITORIALI ALTRUI… APPURATO CHE ANCHE TESTI STORICI, DIALETTALI E POETICI SIANO OGGETTO DI SFRUTTAMENTO (COMMERCIALE)… FACEBOOK NON SI LIMITA AI PRODOTTI EDITORIALI MA COPIA E INCOLLA, CODICE SORGENTE PROPRIETARIO VINCOLATO DA DIRITTI DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE.

    LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MILANO (A FAVORE DI UNA SOFTWARE HOUSE DI CASSINA DE PECCHI) RENDE SOLO PARZIALE GIUSTIZIA AD EVENTI DI APPROPRIAZIONE INDEBITA CON DANNI IRREVERSIBILI A COLORO CHE NE SAREBBERO VITTIME… SENTENZE CHE RICHIEDONO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO DI PERIZIA INFORMATICA… COSTI LEGALI E CONDANNE CHE PUR APPARENDO SALATISSIME… SONO PURO SOLLETICO PER MARK ZUCKERBERG.

    PURTROPPO… COME ACCENNATO, AZIONI SPECULATIVE DI FACEBOOK NON SI LIMITANO A SINGOLE AZIONI MA SI PERPETUANO REITERATE DA DECENNI PER CERTE PAGINE (OMISSIS)…

    I LAZZARONI DELLA POLIZIA POSTALE SONO BEN PAGATI PER ASSICURARE OPERA DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DI ILLECITI A MEZZO WEB… TUTTAVIA SI NOTA CHE REGNEREBBE, IN TALI CORPI DI POLIZIA… IL TOTALE MENEFREGHISMO…

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    Il Rutamatt (immagine impropriamente qualificata come discaarica nel web lombrdiabeniculturali) presumibilmente localizzato (datazione assente, data presunta compresa tra il 1960 e 1970) nel lembo più meridionale e periferico del Vigentino confinante con Porta Romana verso il Corvetto.Dovremmo essere tra Via Marco d'Agrate-Via Passo Pordoi e Via dell'Assunta (in alternativa tra Viale Ortles e Via Marco d'Agrate). Piazzuola del "rutamatt" prevalentemente composta da residui ferrosi e imballi. Autore immagine Mario Cattaneo, fonte web Lombardiabeniculturali.
    Il Rutamatt (immagine impropriamente qualificata come discarica … dal web lombardiabeniculturali) presumibilmente localizzato, forse (localizzazione assente, datazione assente, data presunta compresa tra il 1960 e 1970) nel lembo più meridionale e periferico del Vigentino confinante con Porta Romana verso il Corvetto (scenari che persino in data attuale assomigliano alle periferie romane che sanno di “borgata”). Dovremmo (forse) essere tra Via Marco d’Agrate-Via Passo Pordoi e Via dell’Assunta (in alternativa tra Viale Ortles e Via Marco d’Agrate). Sullo sfondo l’intelaiatura di un apparente gasometro dismesso, forse l’ex gasometro oltre Porta Ludovica ? (si escluderebbe la Bovisa per via della scarsa urbanizzazione del luogo ritratto, prossimo ad assomigliare alla estrema periferia sud di Milano). Altri siti periferici dove si annoverava la presenza di gasometri erano verso l’Ortica (tutt’oggi esisstente e prossimo alla demolizione). La penetrazione di elettrodotti a bassa tensione nel t4essuto urbano di Milano era e sarebbe prerogativa del Vigentino e di Precotto. Piazzuola del “rutamatt” prevalentemente composta da residui ferrosi e imballi.
    Autore immagine Mario Cattaneo, fonte web Lombardiabeniculturali.
    Quarto Oggiaro, 1966 circa, matrimonio con auto "USA" (negli anni '60 era in voga l'usanza di celebrare matrimoni con noleggio di modelli anni '50 di automobili americane).
    Quarto Oggiaro, 1966 circa, matrimonio con auto “U.S.A.” (negli anni ’60 era in voga l’usanza di celebrare matrimoni con noleggio di modelli d’automobile anni ’50 di produzione americana).
    Quarto Oggiaro 1966. Largo Boccioni.
    Quarto Oggiaro 1966. Largo Boccioni.
    Stabilimenti Alfa Romeo di Arese, 1960 circa.
    Stabilimenti Alfa Romeo Portello, 1960 circa.
    Ex caffetteria Alemagna 1960 circa (Via Torino angolo Via Orefici. Autore Mario de Biasi, fonte web riquadro.com.
    Ex caffetteria Alemagna, 1960 circa (Via Torino angolo Via Orefici). Autore Mario De Biasi, fonte web riquadro.com.
    Piazza Medaglie d'Oro1987. Arco di Porta Romana. (fonte immagine web arsvalue)
    Piazzale Medaglie d’Oro 1987. Arco di Porta Romana. (fonte immagine web arsvalue)

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    IL 2020 VOLGE OGGI AL TERMINE.

    UN ANNO DOMINATO DA UNA PANDEMIA DI QUASI SICURA ORIGINE ANTROPICA BIOGENETICA CHE HA ACCELERATO, SIA IN ITALIA CHE NEL MONDO, LA CONCENTRAZIONE DI RICCHEZZA NELLE MANI DI FACEBOOK, TWITTER, AMAZON, MICROSOFT E I GROSSI “BRAND” DELLA DISTRIBUZIONE ON-LINE.

    TRA GLI EVENTI CHE NON VORREMMO PIU’ RICORDARE (E VEDERE) LE IDIOZIE PROPOSTE NELLA PAG. FACEBOOK SOTTOSTANTE, DOVE AD UN ATTORE DEFUNTO SI ATTRIBUIREBBERO FRASI OFFENSIVE CHE SINTETIZZEREBBERO IL PENSIERO (vedasi anche la sparizione dei 49 milioni di euro dalle casse della Lega e molti paradisi fiscali arricchiti da fondi proveninenti dalla Lombardia e Milano) DI LEGA-FRATELLI D’ITALIA, FORZA ITALIA (CON UN PD RENZIZZATO CHE VI CORRE DIETRO).

    idiozie milano sparita

    FACEBOOK E TWITTER ANDREBBERO OSCURATI… MA LE CONNIVENZE CON MAGISTRATI, DIVISE, POLITICI E I MENTECATTI CHE “LIKANO” (QUOTANO) QUESTA PAGINA DI UNA MILANO CHE VORREMMO VEDERE SPARITA DEFINITIVAMENTE… ALIMENTANO IL MALE OSCURO DI QUESTE MANIFESTAZIONI DI DEMENZA COLLETTIVA…

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    Fotogramma film "Boccaccio '70" con Romy Schneider e Sophia Loren, diretto da Mario Monicelli, Federico Fellini, Luchino Visconti e Vittorio De Sica. Ex Largo Donegani (oggi Piazza Stati Uniti d'America) verso Via Turati. (fonte web l'architetto)
    Fotogramma del film “Boccaccio ’70” (1962) con Romy Schneider e Sophia Loren, diretto da Mario Monicelli, Federico Fellini, Luchino Visconti e Vittorio De Sica. Ex Largo Donegani (oggi Piazza Stati Uniti d’America) verso Via Turati. (fonte web l’architetto)
    Torre Velasca (1961). (fonte immagine: web fotografieincomune)
    Torre Velasca (1961). (fonte immagine: web fotografieincomune)
    Piazza della Scala (1957). (fonte immagine: web schermolux)
    Piazza della Scala (1957). (fonte immagine: web schermolux)
    Immagine qialificata come "via periferica di Milano", presumibilmente una irriconoscibile Via Comasina (anni '50) a poche centinaia di metri dal confine con Cormano. Attualmente non esistono riferimenti comporatavi per via della progressiva demolizione, nel corso dei decenni, della schiera di case d'epoca e villette e piccole palazzine distribuite lungo i due lati della via, oggi sostituite da aree di "verde attrezzato" e parcheggi. (fonte immagine web lombardiabeniculturali>)
    Immagine erroneamente qualificata come “via periferica di Milano” (dal sito lombardiabeniculturali). Apparentemente una irriconoscibile Via Comasina (anni ’50) a poche centinaia di metri dal confine con Cormano. Ad una successiva verifica risulta, invece, essere Cormano all’altezza del civico 166 (la seconda palazzina sulla sinistra, quella in primo piano, con bar e insegna telefono STIPEL non esiste più) della SP44 ex Statale dei Giovi nelle vicinanze delle Vie Zara e Tiziano. Attualmente, per quanto concerne la Via Comasina di Milano (stravolta dai rimaneggiamenti urbanistici delle varie giunte di Milano, dal PSI sino ad oggi…) non esistono riferimenti comparativi per via della progressiva demolizione, nel corso dei decenni, della schiera di case d’epoca e villette e piccole palazzine distribuite lungo i due lati della via , sia verso Cormano come verso Affori, oggi sostituite da aree di “verde attrezzato” e parcheggi inutilizzati. Una nota a margine dell’ecatombe di catalogazioni errate sulle fonti fotografiche storiche di Milano. Qualche furbetto gravitante intorno alle varie pagine Facebook e Skyscrapercity … potrebbe avere “girato” decine di migliaia di fonti fotografiche delle raccolte civiche ad enti istituzionali che si sono ritrovati materiale privo di datazione e localizzazione… i sospetti di quanto in essere sono tutt’altro che avventati… (fonte immagine web lombardiabeniculturali)
    Corvetto 1983. Viale Lucania angolo Piazzale Corvetto, vettura filoviaria 631, FIAT 2405 - Viberti Monotral CV34 / CGE. Fonte immagine: web bkcw-bahnbilder.de
    Corvetto 1983. Viale Lucania, vettura filoviaria 361, Linea 93, FIAT 2405 – Viberti Monotral CV34 / CGE. Fonte immagine: web bkcw-bahnbilder.de
    Viale Stelvio 1987. Fiat 2472 Viberti CGE detto “Vibertone”, linea 90-91. Fonte immagine: web bkcw-bahnbilder.de
    Viale Stelvio 1987. Fiat 2472 Viberti CGE detto “Vibertone”, linea 90-91. Fonte immagine: web bkcw-bahnbilder.de

    “Startup” emittente A3L, Antenna 3 Lombardia (co fondatori Enzo Tortora-Renzo Villa) primi di Novembre 1977.

    Gli studi televisivi erano ubicati a Legnano, in via per Busto Arsizio 15, sul confine con il comune di Castellanza.

    L’immagine sottostante sostituisce la classica anteprima Youtube. Motivi tecnici non risolvibili impediscono l’attivazione del codice di incorporamento… (tra attacchi hacker e problemi simili … la gestione di questo sito risulta sempre più difficile e prossima ad essere impossibile… e ci si chiede se sia casuale o frutto di qualche “””perbenista pro Fontana Salvini””” di Milano Sparita Skyscrapercity, Facebook e Da Milano alla Barona…)

    https://youtu.be/7lfSMVuaWpA

    A Lear NOVEMBRE 1977

    Porta Romana 1983, Piazzale Lodi, Fiat 2472 Viberti CGE detto "Vibertone", linea 90-91. Fonte immagine: web bkcw-bahnbilder.de
    Porta Romana 1983, Piazzale Lodi, Fiat 2472 Viberti CGE detto “Vibertone”, linea 90-91. Fonte immagine: web bkcw-bahnbilder.de
    Calvairate 1983. Piazzale Vincenzo Cuoco, vettura filoviaria linea 93 Akfa Romeo 1000 presumibilmente serie 200-220 detta anche "Tubocar". Fonte immagine_ web bkcw-bahnbilder.de
    Calvairate 1982. Piazzale Vincenzo Cuoco, vettura filoviaria linea 93 Afa Romeo 1000 presumibilmente serie 200-220 detta anche “Tubocar”. Fonte immagine_ web bkcw-bahnbilder.de
    Piazza Duomo 1972
    Piazza Duomo 1972
    Piazza della Scala fine anni '50.Claudia Cardinale e Annie Girardot. (web archivio Patrimonio Luce)
    Piazza della Scala (1960 circa). Claudia Cardinale e Annie Girardot. (web archivio Patrimonio Luce)
    Ripa di Porta Ticinese 1970 circa. (fonte immagine: web studio Orsini bibliografico)
    Ripa di Porta Ticinese e Alzaia Naviglio Grande, alla confluenza con la Darsena, 1970 circa. (fonte immagine: web studio Orsini bibliografico)
    Tra Porta Magenta e Cairoli (Marzo 1977). Via Giosuè Carducci verso Piazzale Cadorna. In evidenza filobus linea 96-97 FIAT 2405 Viberti, componente elettrica CGE. (Ad una verifica si scopre che l’immagine è già stata sfruttata per finalità commerciali dalla cricca dei forum Storia dei trasporti ATM e Milano Sparita Skyscrapercity IMMAGINE POI GIRATA A MILANO SPARITA FACEBOOK PER USO COMMERCIALE).
    Ricinese (data approssimata 1975-'77). Via Meda verso l'incrocio con Viale Tibaldi. (fonte immagine omessa a titolo preventivo di acquisizioni in regime di abuso da parte dei forum Storia de trasporti e Milano Sparita Skyscrapercity)
    Ticinese (data approssimata 1975-’77). Via Meda verso l’incrocio con Viale Tibaldi, a ridosso di Via Carlo Maderno. In evidenza una vettura “ventotto”, serie 1500, linea 15 (Piazza Axum – Gratosoglio) recentemente restaurata con sistema di captazione elettrica a pantografo e obliteratrice a bordo senza bigliettaio. (fonte immagine omessa a titolo preventivo di acquisizioni in regime di abuso da parte dei forum Storia de trasporti e Milano Sparita Skyscrapercity)
    Porta Venezia Maggio 1973- Viale Piave all'incrocio con Via Nino Bixio. Incidente stradale.
    Porta Venezia Maggio 1973- Viale Piave all’incrocio con Via Nino Bixio. Incidente stradale. (fonte immagine omessa a titolo preventivo di acquisizioni in regime di abuso da parte dei forum Storia de trasporti e Milano Sparita Skyscrapercity)

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    Facebook Business “Da Milano alla Barona” pagina decisamente criticabile, puramente commerciale e di promozione individualista… Un web social molto discutibile che propone editorie di storia millenaria di un borgo accorpato a Milano a fine 800… dalle datazioni spesso errate e con molti refusi (alcuni clamorosi) che non possono passare inosservati !

    Quanto commercializzato si distigue per molti errori di datazione storica delle fotine inedite sfruttate per redditi da web…

    Questa immagine , palesemente in errore di datazione… conferma quanto sostenuto…

    colombini… erroneamente datata (dagli “storici universitari” autoeletti come tali, mai dimostrati esperti di Storia dei Trasporti ATM e Milano Sparita SKyscrapercity) primi anni ’50, (in realtà risalirebbe al periodo 1955-56).

    Una ulteriore dimostrazione della datazione oggettiva (1956) la possiamo riscontrare nelle mappe catastali CTC del 1956.

    CTC 1956 Barona Santuario S Rita
    Mappa CTC 1956 Barona Via S. Rita da Cascia

    Nel 1955-56 il Santuario di Santa Rita (appena ultimato) era raggiungibile da due soli itinerari stradali. Una Via Ettore Ponti in ampliamento e piantumazione, oppure da una Via Santa Rita da Cascia stretta e non ancora ampliata… come avvenne solo dal 1958 circa. Il Santuario fu vincolato da impalcature di cantiere sino al 1956. Sempre entro tale data Via Santa Rita era una via di estrema periferia dalle dimensioni di una strada a senso unico (venne ampliata solo dal 1958, nel tratto Piazza Miani-Via Ettore Ponti, il tratto compreso tra Ettore Ponti e Piazza Ohm venne ampliato solo verso il 1970 circa).

    La datazione dell’immagine OFFICINE FERROVIARIE TALLERO, risale, inequivocabilmente, ad un anno non anteriore al 1956.

    Si rammenta che il quartiere Barona, sino alla metà degli anni ’50, era costituito da vie non asfaltate e prive di marciapiedi (escludendo Via L. il Moro, Via Pestalozzi, e una parte iniziale della Via Ambrogio Binda). Per paradosso, proprio il completamento del Santuario accelerò la riqualificazione stradale del quaeriere … a partire dal 1955 (vedesi nuovo capolinea tram 12 in Piazza Miani).

    Ticinese 1920 circa- Corso San Gottardo. (fonte: web pubblicitario)
    Ticinese 1920 circa. Corso San Gottardo. (fonte: web pubblicitario)
    Via dei Mercanti fine anni '50. Autore immagine Cesare Colombo (fonte: web raccolta fotografica Cesare Colombo)
    Via dei Mercanti fine anni ’50. Autore immagine Cesare Colombo (fonte: web raccolta fotografica Cesare Colombo)
    Night Ckub (1958). Autore Alfa Castaldi, località di Milano non precisata. (fonte: web raccolta immagini di Alfa Castaldi)
    Night Club (1958). Autore Alfa Castaldi, località di Milano non precisata. L’atmosfera ritratta ricorda i luoghi del “peccato” immortalati nel film “Il Moralista” con Alberto Sordi e Franca Valeri. Il 1958 è anche l’anno della “Legge Merlin” che determinò la soppressione delle “Case chiuse” e trasferì sulla strada la prostituzione femminile (consegnandola alle organizzazioni criminali). (fonte: web raccolta immagini di Alfa Castaldi)

    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E FACEBOOK ?

    Ma nemmeno le rane…

    Tra le varie BOIATE proposte come vecchiamilano…, Milano Sparita Skyscrapercity e Milano Sparita Facebook (vedesi nel link non attivo sottostante, per visualizzarlo selezionare, col tasto destro del mouse, la voce “apri link in nuova scheda o apri collegamento”)

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.3613640468682948/4149525425094447/?type=3&eid=ARAK6X1CN4NEehRZMo95dUYKxFME7UgCiMX5Dn-xRsxDlNi93NBzAA3zDBwjeNteJNLp3w_Fukx5GlBu&__xts__%5B0%5D=68.ARDUCFVnX5wlCiymTz2mv0XEavGJp_GvLvmLkwDZ2awbMGK6en-qWQyqzwwbmfWkqC12kdMlRQWQOZKmtRt0Qv4T1FON6kIlT6u6yH5shGeJZkgAUFgtVVOb2jwL3WEJ4z_v7APnFEI0qiJJWDyhZIjX9Qwx28bgA2F9pcfkCKaSmuxFqH0k0AVRXNWqlSL0ol6H8ETTqDw5EJCsK-kKGZ2mMp5dhRXYtT3-AFW85w4ZnPdaG9ekX7-Z1nOmpnOUU3F4To6yhWL-HuZrckl0Nye1abHxAkFVujDhYRZeCMYCyiSHN87o6xS_bDkvSv8I6twzsXnq5ZVUmIVcVlrThU6etQ&__tn__=EEHH-R

    …protetti dalla magistratura… ci propongono, per offerte di acquisto della quinta edizione del libercolo “Milano Sparita e da ricordare”” , immagini del Castello Sforzesco ante 1905 e post 1905 con la ricostruzione (un poco tarocca) della “Torre del Filarete”.

    Le “cartoline viaggiate” della Raccolta Civica del Comune di Milano, (peculato ?) utilizzate per promozione commerciale e inserite in libercoli stampati in California o in Puglia (chiunque avesse da contestare utilizzi lucrosi di immagini non autorizzate dovrebbe avviare tentate cause al’estero o nell’Italia meridionale) per conto di una multinazionale Facebook prossima ad essere una vera e propria organizzazione a delinquere multinazionale… non sono sufficienti a descrivere la vera storia (incerta) che si sottende alla Storia ufficiale del Castello Sforzesco di Milano… molto differente dalle boiate che possiamo leggere nella pagina facebook indicata e nei libercoli Skyscrapercity ad essa abbinata.

    La cosiddetta “Torre del Filarete” non fu una mera ricostruzione della torre distrutta nel 1521 (della quale non possediamo immagini artistiche della medesima… quella ricostruita nel 1905 non avrebbe alcuna relazione architettonica con la precedente…).

    Non sarebbero nemmeno note le reali cause della sua distruzione (malgrado esistano versioni ufficiali non dimostrabili a livello storico…).

    Si faccia riferimento alla cronologia di questo web

    https://duomo24.it/2018/10/05/castello-sforzesco-milano-la-torre-del-filarete-le-sue-leggende/

    L’ipotesi ufficiale del crollo dovuto ad una esplosione accidentale per mano di un soldato francese (tale versione sostiene che nel secolo 1500 tale torre venisse utilizzata come armeria dagli invasori francesi) non avrebbe mai avuto una reale dimostrazione ne’ riscontro.

    Vi sarebbe una seconda ipotesi correlata al temperamento meschino e sanguinario del Maresciallo di Francia e conte di Lautrec e Comminges, Odet de Foix, autore della incarcerazione di un artigliere svizzero (“Il Bombarda”) e della sua convivente “Assuntina”. La narrazione sostiene che Odet de Foix “traviò” la fidanzata dell’artigliere svizzero in una festa orgiastica, degradandola al ruolo di prostituta. Il “Bombarda”, per vendetta, orientò un’arma da fuoco (per l’appunto una bombarda) verso la Torre del Filarete destinata a deposito di munizioni… e la fece esplodere…

    Esisterebba anche una terza versione che attribuirebbe il crollo della Torre a l’azione di un fulmine che fece detonare gli esplosivi immagazzinati in tale manufatto.

    Pertanto, indipendentemente dalle strenne natalizie di Skyscrapercity e Facebook , la Torre del Filarete ridisegnata ex novo dall’Architetto Luca Beltrami (verso il 1900), ha una storia incerta, talmente tale da mettere, forse, in discussione la sua stessa esistenza passata sino alla sua edificazione ai primi del 900… data l’ncertezza delle fonti che furono alla causa del suo crollo…

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    Affori 1956. Via Pellegrino Rossi, numerob civico 46. (fonte immagine: web fratellirossi)
    Affori 1956. Via Pellegrino Rossi, numero civico 46. (fonte immagine: web fratellirossi)
    Precotto 1931. Ricevitrice elettrica Nord dell'AEM. (fonte immagine: web Archivio AEM)
    Precotto 1931. Ricevitrice elettrica Nord dell’AEM. (fonte immagine: web Archivio AEM)
    via-Ailanti-fonte-MiPer-1977
    Tra Villapizzone e Bovisa, Via Ailanti nel 1977. (fonte: web milano.biblioteche)
    Via Giuseppe Verdi angolo Via Alessandro Manzoni 1956. Palazzo Cova. (fonte : web margraf.it)
    Dicembre 1969. Piazza Fontana stra
    12 Dicembre 1969. Piazza Fontana Strage di Stato e fascista (con regie transnazionali USA e CIA). (FONTE WEB ILGIORNO.IT)
    Villapizzone 1928. Via Fusinato 2, posteria di Mauro Brioschi . milano.biblioteche
    Villapizzone 1928. Via Fusinato 2, posteria di Mauro Brioschi.
    Milan AC - 1985 - Paolo Rossi (Prato, 23 settembre 1956 – Siena, 9 dicembre 2020) e Giussy Farina nella difficile stagione castilcica di Seria A del girone 1985/86. (wikipedia)
    Milan AC – 1985 – Paolo Rossi (Prato, 23 settembre 1956 – Siena, 9 dicembre 2020) e Giussy Farina nella difficile stagione calcistica di Seria A del girone 1985/86. (wikipedia)
    Cagnola 1968. Via Chiari (fonte: web milano.biblioteche)
    Cagnola 1968. Via Chiari (fonte: web milano.biblioteche)
    Bovisa, presumibilmente fine anni '50. Ponte Lambruschini. (web: milano.biblioteche)
    Bovisa, presumibilmente fine anni ’50. Ponte Lambruschini. (web: milano.biblioteche)

    l’immagine soprastante (un link verso la nota Milano Sparita SSCrapercity)

    visualizza la foto (tratta da un libro in originale del quale non è dato sapere) della Stazione FNM Bullona verso gli anni ’20 del 900.

    venne postata nel 2016

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-3503

    un giorno fa venne riproposta sostenendo che proverrebbe da un gruppo facebook.

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5433

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/stazione-nord-di-milano-bullona-vista-dalla-banchina-nel-1924-jpg.827230/

    Ricerche per immagini (google, bing) restituiscono come unica pubblicazione Skyscrapercity…

    La trasparenza e la buona fede scarseggiano, come noto, in tale forum… fonte di 1 milione di immagini dalla tracciatura e appartenenza IGNOTA (come noto , tali immagini vengono poi sfruttate da pagne fbook omonime per uso commerciale…)

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    Gli errori di datazione immagine di:

    Milano Trasporti

    Milano Sparita

    Skyscrapercity

    Da Milano alla Barona Facebook

    da flickr.com (yahoo)
    da flickr.com (yahoo)

    L’immagine ritrae la tranvia Milano Corsico (dismessa nel Marzo 1966) in corrispondenza di via Vittorio Emanuele di Corsico (1961 circa. forse qualche anno dopo).

    Pur considerando che le competenze relative alla segnaletica stradale “orizzontale” (quella dipinta sull’asfalto) siano comunali e che il Comune di Corsico, allora come oggi disponga di minori risorse rispetto a Milano… si nota che nella prima metà degli anni ’60, per via di una motorizzazione non ancora del tutto consolidata (ergo traffico veicolare ancora limitato agli spostamenti lavorativi e di trasporto) le cosiddette linee orizzontali di “mezzeria” (separazione due corsie di marcia opposta) non erano ancora tracciate … mentre certi presunti storici della Domenica… sostengono che immagini come la soprastante o quella recentemente postata da tali disastrosi web dedicati alla Milano Vintage, apparterrebbero alla seconda metà del decennio ’50 del 900…

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    Piazza Cordusio 1955. Autore Cesare Colombo, apparentemente immagine non correlabile a fotogrrammi da film. Un bambino in costume da indiano accompagnato da due uomini dall'aspetto singolare (borse portadocumenti in stile "faccendieri" (o giù di li...). Non è dato sapere se l'immagne sia stata sfruttata dai monopolisti Milano Sparita Skyscrapercity e Facebbook. (fonte web_fotografieincomune.comune.milano)
    Piazza Cordusio 1955. Autore Cesare Colombo. Apparentemente immagine non correlabile a fotogrammi da film. Un bambino in costume da indiano accompagnato da due uomini dall’aspetto singolare (borse portadocumenti in stile “faccendieri” ).
    Non è dato sapere se l’immagne sia stata sfruttata dai monopolisti Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook. (fonte web: fotografieincomune.comune.milano)
    Porta Romana 1910 circa. Crociera (corsia) di degenza dell'Ospedale Maggiore Cà Granda (attuale sede Università Statale). (fonte web: artsandculture.google)
    Porta Romana 1910 circa. Crociera (corsia) di degenza dell’Ospedale Maggiore Cà Granda (attuale sede Università Statale). (fonte web: artsandculture.google)

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    Un evento finito nel dimenticatoio … 1 Dicembre 1989

    Michail Gorbačëv

    visita ufficialmente Milano (dopo essere stato ricevuto dal “luciferino” Giulio Andreotti, a Roma…presso il Campidoglio…)

    seguono immagini della visita (1 Dicembre 1989) acquisite, in parte, dal sito parco-sempione.blogspot

    michail-gorbaciov-galleria-vittorio-emanuele-footage

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    Troupe televisiva RAI tra Largo Cairoli e Piazza Castello, 1 Dicembre 1989

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    gorbaciov 1dicembre 89 parco-sempione blogspot3

    gorbaciov 1dicembre 89 parco-sempione blogspotgorbaciov dicembre 89

    …una breve nota di cronaca Nazionale avvenuta tre anni e mezzo prima… tra la fine Aprile e Maggio 1986, in Italia, in corrispondenza dell’incidente nucleare di

    Černobyl’

    Il noto incidente-disastro colposo della centrale nucleare di

    Černobyl’

    la cui “nube radioattiva” investì anche il Nord Italia.

    Tale evento determinò vaghe e confuse (da parte del Governo Italiano) misure di prevenzione anti contaminazione che poco o nulla servirono ma che generarono maldestri e fallimentari tentativi di protezione da eventi di contaminazione radioattiva a tutela della popolazione italiana.

    Tra le varie misure venne consigliato di non consumare latte fresco e verdure a “foglia larga”… (vedesi “fallout radioattivo”) con l’effetto di indurre disastri economici nel settore agroalimentare.

    I CTS (comitati tecnico scientifici) di allora credettero che l’astensione dal consumo di latte fresco prevenisse rischi di contaminazione “da pascolo” degli animali bovini da quali si produceva latte da mungitura.

    In realtà, sin dagli anni ’20 e ’30 del 900, le aziende zootecniche produttrici di latte vaccino alimentavano le mucche con mangimi di sintesi e di origine zootecnica (macellazione scarti ovini, suini e bovini)… la visione “bucolica” degl esperti nominati dagli allora Governi Andreotti e Pentapartito… di latte vaccino prodotto da pascoli incontaminati dove le piogge radioattive avrebbero contaminato il foraggio erbivoro delle mucche…era pura fantasia dettata dalla incompetenza dei Comitati Scientifici nominati in tale periodo…

    Gli allevamenti di mucche dalla quali si produceva latte fresco ed a lunga conservazione erano, come avviene oggi, confinati in aziende zootecniche con bovini alimentati tramite mangimi artificiali…e gli effetti della contaminazione radioattiva verso tale produzione erano minimi.

    Gli effetti furono di tonnellate di latte fresco invenduto sugli scaffali (anzi, bancofrigo) di supermercati e negozi… con danni notevoli alla filiera agroalimentare di allora…

    Anche la Centrale del latte di Milano dovette bloccare la produzione e distribuzione di latte fresco ed a lunga conservazone causa inutili e ingiustificate misure Governative di prevenenzione anti contaminazione nucleare…

    Via Comasina, fine anni '50. L'immagine è orientata verso Affori, alle spalle del fotografo in direzione Cormano. Sulla sinistra la nota tranvia per Limbiate. (fonte immagine_ web lombardiabeniculturali)
    Via Comasina, fine anni ’50. L’immagine è orientata verso Affori, alle spalle del fotografo direzione Cormano. Sulla sinistra la nota tranvia per Limbiate. (fonte immagine_ web lombardiabeniculturali)
    Barona (lembo meridionale del Moncucco),attuale via San Paolino, copertura colatore Olona-Lambro Meridionale nel costruendo Quartiere Sant'Ambrogio 1, nel 1963. Questa immagine (l'ultima utile) ritrae la Cascina Sant'Ambrogio a corte unica, demolita nel periodo del completamento del Lotto edilizio di tale costruendo quartiere di edilizia PEEP. Questa foto (anno 1963) dimostra che Viale Famagosta, anche dopo la sua asfaltatura, era una via senza uscita sino al completamento del Quartiere S. Ambrogio (a partire dal 1965-66) e che le immagini, postate dalla pagina fbook, Da Milano alla Barona... recanti datazioni, di tale Viale, 1965 circa, sono errate di non meno 2.3 anni. L'assenza di circolazione automobilistica del Viale Famagosta permase sino al 1965-66 circa... sino a quando non venne completato il lotto PEEP Sant'Ambrogio 1 e sino a quando non venne ultimato il collegamento verso Piazza Maggi, 1965-66. Proprio l'assenza di copertura del Lambro Meridionale nel tratto Famagosta-Via San Vigilio dimostra che sino al 1963 tale viale era isolato verso Piazza Maggi. (fonte immagine web MM Spa).
    Barona (lembo meridionale del Moncucco),attuale via San Paolino, copertura colatore Olona-Lambro Meridionale nel costruendo Quartiere Sant’Ambrogio 1, nel 1963. Questa immagine (l’ultima utile) ritrae la Cascina Sant’Ambrogio a corte unica, demolita nel periodo del completamento del Lotto edilizio di tale costruendo quartiere di edilizia PEEP. Questa foto (anno 1963) dimostra che Viale Famagosta, anche dopo la sua asfaltatura, era una via senza uscita sino al completamento del Quartiere S. Ambrogio (a partire dal 1965-66) e che le immagini, postate dalla pagina fbook, Da Milano alla Barona… recanti datazioni, di tale Viale, 1965 circa, sono errate di non meno 2.3 anni. L’assenza di circolazione automobilistica del Viale Famagosta permase sino al 1965-66 circa… sino a quando non venne completato il lotto PEEP Sant’Ambrogio 1 e sino a quando non venne ultimato il collegamento verso Piazza Maggi, 1965-66. Proprio l’assenza di copertura del Lambro Meridionale nel tratto Famagosta-Via San Vigilio dimostra che sino al 1963 tale viale era isolato verso Piazza Maggi. (fonte immagine web MM Spa).
    Si propone una seconda immagine della fase di copertura del Lambro Meridionale a ridosso dell'attuale Via San Paolino nel 1963 in zona Barona - Moncucco. In evide za (pur nella scarsa qualità dell'immagine) la Cascina Sant'Ambrogio (il nome è dimostrato nelle mappe Stagniweb di Milano, tra gli anni '30 e '50 del 900 inclusa la mappa Busattii. E' probabile, conoscendo le egopatie del club cricca Milano Sparita Skyscrapercity e la controllata pagina fbook Da Milano alla Barona, che queste immagini, o altre inedite, negate ai comuni mortali, compaiano su tali web, con versioni in contrasto con quelle qui proposte... del resto è noto che a tali soggetti, che preme evidenziare, non hanno alcun titolo di storici, cercheranno di denigrare quanto ricostruito nel merito di queste ummagini, sicuramente modeste nella qualità visiva, ma quasi inedite nella contestualizzazione cronologica del quartiere. La Cascina S. Ambrogio (a Milano ne esiste una seconda omonima ma in altro quaeriere) venne demolita per fare spazio alle aree attrezzate e di servizio previste nel progetto del Lotto Sant'Ambrogio... che forse deve il suo nome... a tale Cascina. Prepariamoci, quindi, a versioni e date in totale contrasto con quanto qui riportato da parte dei soliti noti, molto avidi di fama e redditi da web... poco interessati alla cronologia storica del Quartiere... La fonte è sempre un file pdf scaricato dal sito MMSpa.
    Si propone una seconda immagine della fase di copertura del Lambro Meridionale a ridosso dell’attuale Via San Paolino, nel 1963, in zona Barona – Moncucco. In evidenza (pur nella scarsa qualità dell’immagine) la Cascina Sant’Ambrogio (il nome è dimostrato nelle mappe Stagniweb di Milano, tra gli anni ’30 e ’50 del 900 inclusa la mappa Busatti). E’ probabile, conoscendo le egopatie del club cricca Milano Sparita Skyscrapercity e la controllata pagina fbook Da Milano alla Barona, che queste immagini, o altre inedite, negate ai comuni mortali, compaiano su tali web, con versioni in contrasto con quelle qui proposte… del resto è noto che tali soggetti, che preme evidenziare, non hanno alcun titolo di storici, cercheranno di denigrare quanto ricostruito nel merito di queste immagini, sicuramente modeste nella qualità visiva, ma quasi inedite nella contestualizzazione cronologica del quartiere. La Cascina S. Ambrogio (a Milano ne esiste una seconda omonima ma in altro quartiere) venne demolita per fare spazio alle aree attrezzate e di servizio previste nel progetto del Lotto Sant’Ambrogio 1… che forse deve il suo nome… a tale Cascina. Prepariamoci, quindi, a versioni e date in totale contrasto con quanto qui riportato da parte dei soliti noti, molto avidi di fama, successo, ammiratori, like e vendite… e redditi da web… poco interessati alla cronologia storica del Quartiere… La fonte è sempre un file pdf scaricato dal sito MMSpa.
    BARONA Moncucco-area Cascine Monterobbio-Beldiletto, 1963, biforcazione future Via San Vigilio e Via San Paolino. Attuale Via San Paolino, Q.re Sant'Ambrogio 1. Copertura Lambro Meridionale. Il cascinale visibile sullo sfondo corrisponde all'ex Cascina Sant'Ambrogio, demolita nel periodo di ripresa di questa immagine. (fonte immagine: web MM spa)
    BARONA Moncucco-area Cascine Monterobbio-Beldiletto, 1963, biforcazione future Via San Vigilio e Via San Paolino. Attuale Via San Paolino, Q.re Sant’Ambrogio 1. Copertura Lambro Meridionale. Il cascinale visibile sullo sfondo corrisponde all’ex Cascina Sant’Ambrogio, demolita nel periodo di ripresa di questa immagine. (fonte immagine: web MM spa)
    Musocco 1958, fine di Viale Certosa (tutt'oggi viale periferico di Milano dominato dalla presenza di "impresari funerbri" vista l'estrema vicinanza col Cimitero Maggiore). Vendita ambulante di fiori in coincidenza delle Festività di Ognissanti e Commemorazione di tutti i defunti. (autore immagine Cesare Colombo).
    Musocco 1958, fine di Viale Certosa (tutt’oggi viale periferico di Milano dominato dalla presenza di “impresari funerbri” vista l’estrema vicinanza col Cimitero Maggiore). Vendita ambulante di fiori in coincidenza delle Festività di Ognissanti e Commemorazione di tutti i defunti. (autore immagine Cesare Colombo).
    Piazza Missori 1955, Palazzo del Liceo Classico Beccaria già sede delle scuole Arcimbolde / collegio Barnabiti e convento dei Barnabiti (1600).Archivio web Antonio Cederna
    Tra Ticinese e Porta Ludovica 1975. ITIS Feltrinelli in Piazza Tito Lucrezio Caro. (fonte: web apice.unimi)
    Tra Ticinese e Porta Ludovica 1975. ITIS Feltrinelli in Piazza Tito Lucrezio Caro. (fonte: web apice.unimi)
    Forogramma dal film "Milano calibro 9", Via Paolo da Cannobio, verso Via Pecorari, nel 1972. (fonte immagine: web pollanetsquad)
    Forogramma dal film “Milano calibro 9”, Via Paolo da Cannobio, verso Via Pecorari, nel 1972. (fonte immagine: web pollanetsquad)
    Tra Porta Ticinese e Romana, Viale Bligny nel 1964. (fonte: apice.unimi)
    Tra Porta Ticinese e Romana, Viale Bligny nel 1964. (fonte: apice.unimi)
    Piazza Piemonte e Teatro Nazionale (datazione possibile tra il 1924-30).
    Piazza Piemonte e Teatro Nazionale (datazione possibile 1924-30).
    Pusterla di Porta Ticinese vista dal lato delle attuali Via De Amicis e Molino delle armi. La presenza dei cavi aerei di captazione elettrica tranviaria e di un'automobile orienta la datazione verso il 1920. (delcampe.net)
    Pusterla di Porta Ticinese vista dal lato delle attuali Via De Amicis e Molino delle armi. La presenza dei cavi aerei di captazione elettrica tranviaria e di un’automobile orienta la datazione tra il 1920/30. (delcampe.net)

    colombini2

    DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY A DA MILANO ALLA BARONA FACEBOOK… CON CONFUSIONE E RETI ELETTORALI…

    L’immagine sovtastante, già postata (per replica) con critiche, alcuni giorni fa su tale pagina commerciale fbook, oltre che essere oggetto di errori di datazione da parte degli autori (autori… tra virgolette…) ha avuto un seguito di commenti contenenti ulteriori errori.

    I binari della ex tranvia Milano Corsico vennero smantellati l’anno successivo alla soppressione definitiva di tale linea, ovvero verso il 1967.

    Corrisponde, pertanto, al refuso, il sostenere che tra il 1969 e 70 tali binari fossero acora presenti lungo il tratto compreso tra Piazza Negrelli e il confine con Corsico.

    Una seconda osservazione, non pertinente l’immagine considerata…. riguarda le centinaia di foto della “Milano sparita” in vendita su Ebay e altri web commerciali, incluso Getty Images Portfolio Mondadori… tutte sono parte della collezione sterminata di immagini (ormai un milione) postate, in quasi 20 anni, da Milano Sparita Skyscrapercity e Milano Sparita Facebook, presumibilmente copie digitali su stampa digitale delle medesime…

    Per quanto riguarda ammiratori/trici delle pagine Fbook Da Milano alla Barona ed anche Milano nei Secoli e Milano Sparita Fbook, duole scriverlo… ma Facebook Italia, come avrebbe sempre fatto… costituisce il suo “successo” con amicizie, contatti, follower, liker e quanto altro… ammiratori (presunti) che PREESISTEVANO alla nascita di tali pagine commerciali… reti di contatti sociali in parte costituitesi anche tramite reti e bacino elettorale, dei vari partiti di destra (Lega Forza Italia Fratelli d’Italia) e sinistra (PD)…

    Qualcuno, leggendo queste cose… avrà un travaso di bile… ma i fatti reali sono configurabil nello scenario appena descritto… “oggi tu dai una cosa a me e io darò una cosa a te”… recitava uno spot pubblicitario degli anni 70…

    Diciamo che le pagine Fbook di quartiere, dopo aver venduto libri, per quasi 10 anni… a tali contatti preesistenti… hanno raggiunto la fine vendita da diverso tempo… ma non se ne vorrebbero fare una ragione…

    Via Vittor Pisani nell'immediato dopoguerra.
    Via Vittor Pisani nell’immediato dopoguerra. (fonte: web comune.mottavisconti)
    Stazione Centrale 1957. Binario 5. (fonte: web Lombardiabeniculturali)
    Stazione Centrale 1957. Binario 5. (fonte: web Lombardiabeniculturali)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari. Datazione immagine assente, presumibilmente anni '30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al "razionalismo" del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari. Datazione immagine assente, presumibilmente anni ’30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al “razionalismo” del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari. Datazione immagine assente, presumibilmente anni '30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al "razionalismo" del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari. Datazione immagine assente, presumibilmente anni ’30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al “razionalismo” del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari. Datazione immagine assente, presumibilmente anni '30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al "razionalismo" del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari (cortile). Datazione immagine assente, presumibilmente anni ’30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al “razionalismo” del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari. Datazione immagine assente, presumibilmente anni '30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al "razionalismo" del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)
    Verziere, Via delle Ore 8, Casa degli Ostiari. Datazione immagine assente, presumibilmente anni ’30 del 900 e non successivi dato che lo stabile venne demolito ed al suo posto sorge una palazzina con stile architettonico prossimo al “razionalismo” del ventennio fascista. (fonte immagine_ web fotografieincomune.comune.milano)

    DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY A MILANO ALLA BARONA FACEBOOK… CON ERRORI E FLOP EVITABILI SE CI FOSSE UN VERO CONSULENTE STORICO TRA RAGAZZINI DI 30 ANNI (gia’ storico all’età di 22 anni) DIVENUTI, PER INCANTO E PER MAGIA, STORICI… E AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE CHE ANDREBBERO RIUTILIZZATI PER DIRIGERE IL TRAFFICO E CONTROLLARE LE LIMITAZIONI EPIDEMICHE DI QUESTO PERIODO …

    Ennesima figuraccia di Milano Sparita SSC e Da Milano alla Barona facebook

    colombini2

    Ovviamente dal contenuto provocatorio… si sostiene che l’immagine ritraente Via Lodovico il Moro in corrispondenza con via Manfredonia sia una “chicca” degli “amici” di Milano Sparita Skyscrapercity. Falso, proviene dal web Lombardiabeniculturali… questa immagine venne postata anche in questo sito come anche milanobarona.freeoda.com ed un terzo web publish.lycos oltre due mesi e mezzo fa. Passino le bugie … ma notando la didascalia trapela l’ennesimo errore (sembra quasi provocatorio) di datazione. La foto non risale alla seconda metà degli anni ’50 ma ad un decennio successivo, pochi anni prima (se non prossimo) alla dismissione della linea tranviaria Milano Corsico. Verso la metà degli anni ’50 il traffico automobilistico era ancora molto scarso e non vi erano dipinte (salvo casi particolari) le linee intermittenti di mezzeria sull’asfalto… linee ben presenti nell’immagine.

    A titolo dimostrativo si allega una foto della medesima via in corrispondenza di Via Merula, verso la metà degli anni ’50, dove la segnaletica orizzontale non sarebbe ancora presente.

    errori da milano alla barona

    Si coglie anche l’occasione per ricordare, nel merito del precedente errore commesso da tale pagina fbook… che il Santuario di Santa Rita venne costruito tra il 1939 e il 1956, tempi molto lunghi a causa del periodo bellico e a causa degli scarsi fondi disponibili per effetto della ricostruzione di molte altre chiese milanesi danneggiate dai bombardamenti… se questi sarebbero gli storici di professione… dovremmo rivolgere la domanda a cosa e come debbano essere i veri storici laureati…alla Statale di Milano… questa è storia “fai da te” farcita di presunzione, scorrettezze, arroganza…

    Stadio di San Siro il 3 marzo 1985. Maradona e Franco Baresi. (fonte :stilemilan)
    Stadio di San Siro il 3 marzo 1985. Maradona e Franco Baresi. (fonte :stilemilan)
    Gratosolio 1970 circa. Veduta del super Lotto Edilizio ex IACP di Via Costantino Baroni. (pinterest)
    Gratosolio 1970 circa. Veduta del super Lotto Edilizio ex IACP di Via Costantino Baroni. (pinterest)
    Porta Monforte primi del 900. Attuale Piazza Del Tricolore alla intersezione con Viale Majno e Viale Bianca Maria.
    Porta Monforte primi del 900. Attuale Piazza del Tricolore (vista da Viale Majno) alla intersezione con Viale Majno e Viale Bianca Maria.
    Farini 1934. Piazza Spotorno-Viale Stelvio con un transito di una vettura filoviaria Breda sperimentale, di serie non disponibile in collaudo sulla rete filoviaria ATM per un appalto di fornitura destinato alla rete filoviaria di Roma. (fonte immagine Clamfer).
    Farini 1934. Piazza Spotorno-Viale Stelvio con un transito di collaudo di una vettura filoviaria Breda sperimentale, di serie non disponibile ed in prova sulla rete filoviaria ATM per un appalto di fornitura destinato alla rete filoviaria di Roma. (fonte immagine Clamfer).

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    DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY A MILANO ALLA BARONA FACEBOOK… CON ERRORI E FLOP EVITABILI SE CI FOSSE UN VERO CONSULENTE STORICO TRA RAGAZZINI DI 30 ANNI DIVENUTI, PER INCANTO E PER MAGIA, STORICI… E AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE CHE ANDREBBERO RIUTILIZZATI PER DIRIGERE IL TRAFFICO E CONTROLLARE LE LIMITAZIONI EPIDEMICHE DI QUESTO PERIODO …

    La foto sottostante, postata con un’abile azione di furbizia, preventivamente non anticipata nel forum sopra citato, pecca dell’ennesimo errore di datazione.

    colombini

    Nei primi anni ’50 il Santuario di Santa Rita da Cascia non era stato acora ultimato. L’immagine ritrae, invece, una chiesa ultimata e liberata da impalcature, condizione possibile solo a partire dal 1956 e non prima.

    Quindi ennesimo errore in una pagina convenzionata con Mark Zuckerber in persona…dove gli autori si propongono come Capipopolo storici di un territorio nel quale si arrocano il titolo autorefernziale di fonte unica commercialmente fruibile.

    Spicca l’assenza di segnalazioni dell’errore di datazione commesso… ma di questa monolitica e acritica approvazione e consenso generale non ci si deve stupire… essendo il gioco delle parti… tu fai un favore a me e io ne farò uno a te…

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    Il “bandito” stempiato, miope, artrosico e cardiopatico…

    rvallanzasca

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/07/09/news/vallanzasca_chiede_di_uscire-261457595/

    In forma tardiva, con un ritardo di oltre 5 mesi, si segnala un fatto di cronaca giudiziaria eluso dai principali organi di informazione…

    Vien da chiesersi quale periocolo pubblico possa rappresentare la semi libertà di un 71 enne artrosico, indubbiamente con un orribile passato da criminale socialmente pericoloso… che avrebbe però ormai scontato, dopo quasi 44 anni di carcere, le gravissime colpe di cui si sarebbe macchiato durante gli anni ’70, inventando, in quel periodo, il metodo dei “rapimenti a scopo di autofinanziamento” che nel decennio successivo, (anni ’80 e ’90) venne copiato dalla ndrangheta (quella che ha costruito buona parte dei “nuovi” grattacieli di Milano, tra il 2004 sino alla data attuale…).

    Nel 2014, in semi libertà, venne presumibilmente colto in un atto di taccheggio all’Esselunga di Viale Umbria … per aver, presumibilmente, rubato una paletta di plastica uso giardinaggio…

    Se andassimo a vedere personaggi politici come Berlusconi… hai voglia … altro che 44 anni, 144 non sarebbero sufficienti… ma questa è la magistratura milenesota e italiota…

    … scusate… una dimenticanza… a proposito di Esselunga di Viale Umbria… a poche centinaia di metri di distanza, in Via Pietro Colletta 70 , risiede il nipote di un boss della ndrangheta… cliente abituale di tale supermarket… magari se la videosorveglianza di tale negozio fosse “attenzionata” dalla DDA del Tribunale di Milano… non sarebbe cosa malvagia… hai voglia di perseguitate Vallanzasca… oggi c’è di peggio, molto peggio…

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    Porta Nuova vicinanze ex Varesine 1960 circa. Via Melchiorre Gioia tra Via G. Battista Pirelli e Via Luigi Galvani. Il Naviglio della Martesana è ancora presente, verrà ricoperto, gradualmente, lugo tale via, proprio a partire da quel periodo. (fonte immagine: web lombardia beni culturali)
    Porta Nuova vicinanze ex Varesine 1960 circa. Via Melchiorre Gioia tra Via G. Battista Pirelli e Via Luigi Galvani. Il Naviglio della Martesana è ancora presente, verrà ricoperto, gradualmente, lungo tale via, proprio a partire da quel periodo. (fonte immagine: web lombardia beni culturali)
    Idroscalo, 1959.
    Idroscalo, 1959.
    Fiera Campionaria 1958, Viale Cassiodoro e Viale Boezio (fonte immagine: web fondazionefieramilano)
    Fiera Campionaria 1958, Viale Cassiodoro e Viale Boezio (fonte immagine: web fondazionefieramilano)

    Fiera Campionaria 1958, Viale Cassiodoro e Viale Boezio (fonte immagine: web fondazionefieramilano)

    Monte Stella anni 60. (fonte immagine: web CAIMILANO)
    Monte Stella anni 60. (fonte immagine: web CAIMILANO)
    Monte Stella 1970 circa. (fonte immagine : web CAIMILANO)
    Monte Stella 1970 circa. (fonte immagine : web CAIMILANO)
    Lambrate 1960 circa. Sottopasso ferroviario di Via Nicola Porpora verso via Rombon. E' molto probabile che questa immagine, pur non risultando pubblicata dalla cricca Milano Sparita Skyscrapercity per Milano Sparita e da Ricordare Mark Zuckerberg, sia già stata sfruttata per finalitò di ecommerce da tali forum e social (le ricerche Google e Bing , per immagine, danno esito negativo ma è probabile che si tratti di un falso negativo). Autore foro Paolo Monti, fonte web Milanoattraverso.
    Lambrate 1960 circa. Sottopasso ferroviario di Via Nicola Porpora verso via Rombon. E’ molto probabile che questa immagine, pur non risultando pubblicata dalla cricca Milano Sparita Skyscrapercity per Milano Sparita e da Ricordare Mark Zuckerberg, sia già stata sfruttata per finalità di ecommerce da tali forum e social (le ricerche Google e Bing , per immagine, danno esito negativo ma è probabile che si tratti di un falso negativo). Autore Paolo Monti, fonte web Milanoattraverso.

    Rassegna fotografica di immagini della Stazione Centrale nel 1970. L’atmosfera è molto simile alle sequenze iniziali del film “Detenuto in attesa di giudizio” (con Alberto Sordi) girato l’anno successivo proprio lungo gli stessi binari ritratti in queste foto. Il contenuto del video può essere esposto a rischi di plagio da parte delle note Milano Sparita Facebook e personaggi che foraggiano di immagini la medesima pagina per finalità di commercio e lucro…

    Vigentino, 1965-70 circa, Via Ripamonti-Via Noto, Capolinea tram linea 24 (purtroppo l'immagine non ritrae vetture al capolinea). (fonte immagine web: lastatalenews.unimi)
    Vigentino, 1965-70 circa, Via Ripamonti-Via Noto, Capolinea tram linea 24 (purtroppo l’immagine non ritrae vetture al capolinea, tranne la sagoma di una vettura dalla serie non identificabile in fondo al primo tratto della Via Noto). (fonte immagine web: lastatalenews.unimi)

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    Milano Sparita Skyscrapercity , veramente da Oscurare per Decreto di Sequestro Giudiziario Preventivo…RGNR ….?

    La foto sottostante (chiaramente una bufala volontaria di Milano Sparita Skycrapercity) finalizzata a quelle fasulle “errata corrige ” (la milionesima) dove si simulano localizzazione miracolistiche tramite palesi fake, falsi (posto errori, mi correggo con altra identità per eccellere nella correzione).

    standa-via-torino-anni-60-jpg.735192

    a dispetto di quanto sbrodolato in questa pagina

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5412

    non ritrae Via della Palla angolo Via Torino, ma una via “de Roma”…

    La fotina ritrae Ingrid Bergman all’uscita di una Standa di Roma, non di Milano (deducibile anche dalle numerazioni civiche su sfondo bianco con numeri neri, l’esatto opposto di quelle utilizzate, da sempre, a Milano), verso il 1960 circa (pare nel Settembre 1960).

    Si consiglia la visione el web sotto linkato

    https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL0000010580/11/ingrid-bergman-ripresa-nel-supermercato-standa.html?indexPhoto=5&startPage=.

    Meno male che tale forum “scolpirebbe nel granito le tracce e le orme degli storici dell’orizzonte genesiaco dello scibile universale e dello scibile meneghino”…

    A giudicare dalle cantonate non sembra… ma con assoluta certezza si tratta di uno scherzo (o fanno sul serio ?…fanno sul serio inteso come similazioni di saccenza sciorinate con multiaccount dove lo stesso soggetto si domanda e si risponderebbe simulando correzioni ultradotte…comunente note come false dimostrazioni di saccenza, dove per falso si intende l’accedere a catalogazioni o informazioni non accessibili ai “più” ed usarle a proprio uso e consumo…)

    Ci sono o ci fanno per sciorinare false conoscenze storiche anche della città di Roma , dopo false ERRATA CORRIGE dove ridelocalizzano il luogo dello scatto fotografico ?

    A Roma, direbbero SOLA (fregatura)!

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    Porta Garibaldi 1943. Sfollati dei bombardamenti in Piazza XXY Aprile. (fonte;: mountcity.it)
    Porta Garibaldi 1943. Sfollati dei bombardamenti nella (attuale) Piazza XXV Aprile. (fonte;: mountcity.it)

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    Alberto Genovese ed i “””””festini”””””” di Via delle Asole-Piazza S. Maria Beltrade…

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_novembre_11/09-milano-documentoicorriere-web-milano-89fac810-23f1-11eb-91a0-a6d59c8b2360.shtml

    Genovese è uno dei tanti esempi della nuova “imprenditoria” ambrosiana, fatta di festini a base di sesso, cessione gratuita di enormi quantità di stupefacenti, start-up di aspiranti modelle da indirizzarsi ai principali network televisivi, … insomma l’apoteosi berlusconista del 2005, quando in piena recessione maccheronicoitaliana, conseguente ad un premier ed alleati (vedesi i Ministeri del “BOBO”,,, per bobo non si intende il vecchio pseudonimo del figlio di Bettino Craxi … ma di molto peggio, in salsa Lega varesina…) con riforme del lavoro disastrose e in pieno scandalo della Banca Popolare di Lodi, un Silvio con bandana e toupè appena trapiantato diceva che se le ragazze in fiore sono disoccupate… bussino al cancello della Villa Macherio che avrebbe provveduto lui e l’Ufficio Casting di Cologno Monzese (ed un secondo, all’epoca esistente in zona Cenisio, Via Aosta) a trovare “lavoro” a tali disoccupate… nacque il “Bunga Bunga” (la terrazza in superattico “Sentimento” era un “remake” del Bunga di Arcore… ovviamente con malcapitate ingenue e ingannate che finivano in situazioni come quelle oggetto di “indagini”… ). Simbolica la latitanza della Procura di Milano (che dista qualche centinaia di metri da Via delle Asole) che da anni riceveva denunce querele ed esposti sui fatti oggetto di cronache scandalistiche attuali… ma non ci si deve stupire… il PIL di Milano, da circa 20 anni, lo fanno questi “imprenditori di startup”…

    W Milano Sparita e da ricordare…facebook, una vetrina delle illusioni…

    In tema di pagine Facebook dedicate alla nuova “Milano da bere e da sniffare” c’è qualche pagina Facebook di successo (non è quella appena citata, tuttavia condivide con la prima successi di visite e like) dove il webmaster che la gestirebbe, da alcuni anni, non si discosta, di molto, da ambienti similari… ma questa è la “Milano d’elite” che Lega e Pd (un tempo anche FI) difendono con tutte le loro forze… e diffondono come esempio e come sprono a votare e far votare tali Partiti… (la stessa Procura considera bene questa Milano… come anche quella dei riciclaggio politico imprenditoriale… ma son cose che in questo sito vengono segnalate da anni, ovviamente inutilmente e nella indifferenza di tutti …).

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    Sempre da Stagniweb, immagine allegata da didascalia che accusa il degrado di un progetto mancato della City anni 60 mai realizzata. La risposta era semplice. Per realizzare una Milano come Londra o Parigi erano necessarie aziende floride e di grosse dimensioni, fortemente capitalistiche che non fossero FIAT, Alfa Romeo, SIP e i soliti "barcaroli" della imprenditoria alla stracciona di tradizione italica. Dagli anni '80, nella Milano da Bere... solo l'ex FERROVIE DELLO STATO costrui' due grattacieli a ridosso della Via Pepe... poiche' nemmeno la tanto pavoneggiata economia "Lumbarda e milanesa" poteva permettersi torri come quelle già esistenti a Barcellona, Madrid, Londa, Francoforte, Parigi... Per "reuperare" la City ci volle il riciclaggio mafios ndranghetista e banche ed assicurazioni che con nuove gabbole fiscali... costruissero torri semivuote o totalmente vuote che pur non essendo nè vendute, nè allocate nè utilizzate... rendevano e rendono milioni di euro annuali dalle rendite catastali di colate di cemento dentro anime d'acciaio e pannelli di vetro... anche Formigoni e Maroni con Lega e Forza Italia, tramite il Palazzo Lombardia di Via Melchiorre Gioia, Sassetti, riuscirono a "recuperare" il "degrado" anni '70 e '80 della City incompleta. Non si vuole fare la crociata a Stagniweb, tuttavia si sperava che in tale sito vi fosse maggiore spessore culturale rispetto alle Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity, ovvero l'ammettere che Milano, nostro malgrado, sia parte e complice della Italietta da 4 soldi di cui sarebbe cittadina... il collasso sanitario Covid dimostra proprio quanto Milano sia pienamente città Italiana nel dramma di esserlo a pieno titolo e con essa la Lombardia...
    Sempre da Stagniweb, immagine allegata da didascalia che accusa il degrado di un progetto mancato della City anni 60 mai realizzata. La risposta era semplice. Per realizzare una Milano come Londra o Parigi erano necessarie aziende floride e di grosse dimensioni, o multinazionali che investissero seriamente in territorio italiano, aziende fortemente capitalistiche che non fossero FIAT, Alfa Romeo, SIP. Mediaset, RAI, Italtel e i soliti “barcaroli” della imprenditoria alla stracciona di tradizione italica. Dagli anni ’80, nella Milano da Bere… solo l’ex FERROVIE DELLO STATO costrui’ due grattacieli a ridosso della Via Pepe… poiche’ nemmeno la tanto pavoneggiata economia “Lumbarda e milanesa del sciùr Bossi” poteva permettersi torri come quelle già esistenti a Barcellona, Madrid, Londra, Francoforte, Parigi… oggi persino Mosca, Leningrado, Stalingrado… Per “reuperare” la City ci volle il riciclaggio mafioso ndranghetista e banche ed assicurazioni che con nuove gabbole fiscali… costruissero torri semivuote o totalmente vuote che pur non essendo nè vendute, nè allocate nè utilizzate… rendevano e rendono milioni di euro annuali dalle rendite catastali passive e speculative di colate di cemento dentro anime d’acciaio e pannelli di vetro… anche Formigoni e Maroni con Lega e Forza Italia, tramite il Palazzo Lombardia di Via Melchiorre Gioia-Sassetti, riuscirono a “recuperare” il “degrado” anni ’70 e ’80 della City incompleta. Non si vuole fare la crociata a Stagniweb, tuttavia si sperava che in tale sito, ottimo e ricco di strumenti di riferimento storico , vi fosse maggiore spessore culturale rispetto alle Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity (pubblicazioni politiche Milano Sparita dominate da velate propagande Lega mascherate da storia…), ovvero l’ammettere che Milano, nostro malgrado, sia parte e complice della Italietta da 4 soldi di cui sarebbe cittadina e “capitale omorale”… il collasso sanitario Covid di Milano e Lombardia, guarda caso, dimostra proprio quanto Milano sia pienamente città Italiana nel dramma di esserlo a pieno titolo e con essa la Lombardia medesima (anche grazie a Forza Italia prima e Lega poi…).
    Via Buonarroti 1979 (fonti Stagniweb, Italianostra). Una breve nota. Nel sito da dove questa immagine viene prelevata si parla di degrado di Milano a ridosso dell'abbandono del Piano Regolatore PRG 53. I rattoppi dell'asfalto on prossimità dei binari tranviari non è una caratteristica di quegli anni ma di sempre. Tutt'oggi, se andassimo in Viale Con Zugna assisteremmo a cedimenti , tipo cratere, della posa dell'asfaltatura in prossimità della pavimentazione tranviaria, un problema esistente da sempre che all'estero venne risolto inserendo una tipologia di asfalto, in prossimità dei binari, idonea alle vibrazioni prodotte da transito delle vetture, accorgimento mai adottato, sino ad oggi, dal Comune di Milano. (fonte stagniweb)
    Via Buonarroti 1979 (fonti Stagniweb, Italianostra). Una breve nota. Nel sito da dove questa immagine viene prelevata si parla di degrado di Milano a ridosso dell’abbandono del Piano Regolatore PRG 53. I rattoppi dell’asfalto in prossimità dei binari tranviari non sono una caratteristica di quegli anni ma di sempre. Tutt’oggi, se andassimo a verificare in vie, come Viale Con Zugna, assisteremmo a cedimenti , tipo cratere, della posa dell’asfaltatura in prossimità dei binari tranviari, un problema esistente da sempre che all’estero venne risolto inserendo una tipologia di asfalto, in prossimità dei binari, idonea alle vibrazioni prodotte da transito delle vetture, accorgimento mai adottato, sino ad oggi, dal Comune di Milano, che si limita alla posa della bitumazione ordinaria anche in presenza di pavimentazione tranviaria. (fonte stagniweb)
    Piazza Duomo, serata dell'11 Luglio 1982, Italia Campione del Mondo. Una illusione sociale e l'avvio dell' Italian Style con annessa la nuova "Milano da Bere"... un artefatto politico pubblicitario del PSI che si sgretolò meno di 10 anni dopo questi eventi...
    Piazza Duomo, serata dell’11 Luglio 1982, Italia Campione del Mondo. Una illusione sociale e l’avvio dell’ Italian Style con annessa la nuova “Milano da Bere”… un artefatto politico pubblicitario del PSI che si sgretolò meno di 10 anni dopo questi eventi…
    Piazza Duomo, serata dell'11 Luglio 1982, Italia Campione del Mondo. Una illusione sociale e l'avvio dell' Italian Style con annessa la nuova "Milano da Bere"... un artefatto politico pubblicitario del PSI che si sgretolò meno di 10 anni dopo questi eventi...
    Piazza Duomo, serata dell’11 Luglio 1982, Italia Campione del Mondo. Una illusione sociale e l’avvio dell’ Italian Style con annessa la nuova “Milano da Bere”… un artefatto politico pubblicitario del PSI che si sgretolò meno di 10 anni dopo questi eventi…

    Darsena 1985. Ex sindaco Carlo Tognoli (mandato 1976-86) con Loredana Bertè. (fonte immagine: web corriere.it)
    Darsena 1985. Ex sindaco Carlo Tognoli (mandato 1976-86) con Loredana Bertè. (fonte immagine: web corriere.it)
    Morivione-Vigentino 1978 circa. Cuspide delle Vie convergenti, Morivione e Corrado II° il Salico. Erroneamente catalogata come Via dei Fontanili, tale via si troverebbe dal lato opposto di Via Corrado il Salico, pur localizzata nelle vicinanze del luogo dello scatto. Autore Gabriele Basilico, fonte immagine web: lombardiabeniculturali.
    Morivione-Vigentino 1978 circa. Cuspide delle Vie convergenti, Morivione e Corrado II° il Salico. Sulla destra il canale della Roggia Vettabbia. Località erroneamente catalogata come Via dei Fontanili, tale via si troverebbe dal lato opposto di Via Corrado il Salico, pur localizzata nelle vicinanze del luogo dello scatto. Autore Gabriele Basilico, fonte immagine web: lombardiabeniculturali.

    Immagini come la sottostante sono sospettosamente delle fregature in piena regola, dato che l’account che domanda agli “esperti” potrebbe essere un multiaccount generato dai medesimi che fingono competenze storiche non possedute. Considerando che tali personaggi “””lavorano””” anche per la Polizia Municipale… sarebbe ora che venissero utilizzati per la vigilanza delle restrizioni anti covid vigenti in Lombardia e sul territorio nazionale… al posto di occuparsi di queste cose…

    frodi milano sparita skyscraper

    Villapizzone 1921 circa. Villaggio (Quartiere) Campo dei Fiori alla intersezione con Via Mac Mahon. (fonte Wikipedia) https://it.wikipedia.org/wiki/Quartiere_Campo_dei_Fiori Il villaggio non esiste più, venne gradualmente demolito negli anni del dopouguerra per essere sostituito da palazzine di piccole e medie dimensioni ex IACP.
    Villapizzone 1971, Via Mac Mahon, occupazioni stabili ex IACP. (fonte immagine Wikipedia)
    Villapizzone 1971, Via Mac Mahon, occupazioni stabili . (fonte immagine Wikipedia)
    Viale Stelvio intersezione Via Farini nel 1979. Filobus 92 F 721 ricostruito dal FIAT 672F/CGE Cansa
    Viale Stelvio intersezione Via Farini nel 1979. Filobus linea 92 F 721 ricostruito dal FIAT 672F/CGE Cansa (nella immagine sottostante la versione originale del FIAT 627F) (fonte web : ilprotaledeitreni)
    FIAT 672 F (alfasport club)
    FIAT 672 F (alfasport club)
    Bovisa 1979 circa, Via Bovisasca. (autore Gabriele Basilico, fonte web fondazione3m)
    Bovisa 1979 circa, Via Bovisasca. (autore Gabriele Basilico, fonte web fondazione3m)

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    Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook e da NON ricordare…

    Milano Sparita Skuscrapercity e vie sparite e dimenticate... L'immagine, postata dalla Mark Zuckerber Corporation Fundation ergo Milano Sparita e da NON ricordare Facebook... proviene da Milano Sparita Skyscrapercity (non indicizzata da Google e Bing per due ipotesi: La prima che non sia stata postata ma girata direttamente a tale pagina... Ls seconda ipotesi è un'abile deindicizzazione (non sempre gli riesce, molte immagini restano nelle pagine cache di Google e Bing). Nella didascalia c' e una dimenticanza... le vie inquadrate sono Via dei Tulipani e Largo Giambellino ... mentre Via dei Biancospini è quasi fuori campo, se ne scorge il lato Ovest..
    Milano Sparita Skyscrapercity e vie sparite e dimenticate… L’immagine, postata dalla Mark Zuckerber Corporation Fundation ergo Milano Sparita e da NON ricordare Facebook… proviene da Milano Sparita Skyscrapercity (non indicizzata da Google e Bing per due ipotesi: La prima che non sia stata postata ma girata direttamente a tale pagina… Ls seconda ipotesi è un’abile deindicizzazione (non sempre gli riesce, molte immagini restano nelle pagine cache di Google e Bing)). Nella didascalia c’ e una dimenticanza… le vie inquadrate sono Via dei Tulipani e Largo Giambellino … mentre Via dei Biancospini è quasi fuori campo, se ne scorge a malapena il lato Ovest…ma proprio a malapena. Poveretti … dobbiamo comprenderli… sono postumi delle libagioni , Free Covid, post feggiamenti per l’assoluzione di R. Maroni (a Roma direbbero “t’è annata de fino” … nel senso che l’hai scampata per un filo … ma proprio per il rotto della cuffia (omissis)).
    Immagine pubblicata con la "riserva" che la medesima non sia stata già oggetto di speculazione commerciale nei Milano Sparita Facebook e Skyscrapercuty. Apparentemente , ricerche per immagini in Google e Bing non danno esito positivo, comunque, trattasi di fotografia restaurata, presumibilmente scattata, a giudicare dalle versioni di auto TAXI parcheggiate a ridosso dei Portici Settentrionali di Piazza Duomo, verso i primi anni '80. Fonte Alamy.com versione con Watermarks non licenziabile.
    Immagine pubblicata con la “riserva” che la medesima non sia stata già oggetto di speculazione commerciale nei ‘Milano Sparita’ Facebook e Skyscrapercuty. Apparentemente , ricerche per immagini in Google e Bing, non danno esito positivo, comunque, trattasi di fotografia restaurata, presumibilmente scattata, a giudicare dalle versioni di auto TAXI parcheggiate a ridosso dei Portici Settentrionali di Piazza Duomo, verso i primi anni ’80. Fonte Alamy.com versione con Watermarks non licenziabile.
    Galleria delle carrozze, Stazione Centrale, presumibilmente anni '50. Noleggio con "autista" sidecar non motorizzati ma a "ciclo". Fonte immagine sito pubblicitario.
    Galleria delle carrozze, Stazione Centrale, presumibilmente anni ’50. Noleggio con “autista” sidecar non motorizzati ma a “ciclo”. Fonte immagine da sito pubblicitario.
    Aprile 1944, Via Santa Margherita angolo Via Silvio Pellico. Recinzioni "Cavallo di Frisia" circondano l'Hotel Regina, sequestrato dalla GESTAPO sin dal Settembre 1943. (fonte immagine e contestualizzazione storica : web Corriere.it)
    Aprile 1944, Via Santa Margherita angolo Via Silvio Pellico. Recinzioni “Cavallo di Frisia” circondano l’Hotel Regina, sequestrato dalla GESTAPO sin dal Settembre 1943. (fonte immagine e contestualizzazione storica : web Corriere.it)

    Sant’Ambrogio e Porta Magenta nel 1958

    ASSOLTO PER AVER COMMESSO IL FATTO (MA POLITICAMENTE NON CONDANNABILE PER QUESTIONI DI “SEI POLITICO”)

    MALAGIUSTIZIA E’ FATTA !

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/05/roberto-maroni-assolto-in-cassazione-per-caso-eupolis-i-giudici-reato-non-configurabile/5993684/

    NON POSSIAMO PRETENDERE CHE DA MAGISTRATI IN CARRIERA POLITICA LOTTIZZATA, PROSSIMI AD ENTRARE NELL’ENTORUAGE DEGLI ALTI VERTICI DEL CSM E DELLA CORTE COSTITUZIONALE (CON IN TASCA TESSERE LEGA, FRATELLI D’ITALIA, FORZA ITALIA E CENE CON ALTI DIRIGENTI DI TALI PARTITI) VI SIA DIMOSTRAZIONE DI IMPARZIALITA’ DI GIUDIZIO.

    DI FATTO ASSOLTO PER AVER COMMESSO IL FATTO MA NON CONFIGURABILE COME REATO (PIU’ CORRETTAMENTE UN REATO NON CONFIGURABILE, LE FANTASIE DELLE CORTI DI CASSAZIONE SONO INFINITE PUR DI NEGARE L’EVIDENZA, LE STESSE CORTI CHE CONFERMANO, IN TERZO GRADO, DUE ANNI DI RECLUSIONE PER IL FURTO DI UN FLACONCINO DI ALCOOL DENATURATO AL SUPERMARKET !!!) PERCHE’ LE FORME DI CORRUZIONE SONO INTERPRETATE DALLA CORTE DI CASSAZIONE COME FORME LEGITTIME DI COMPARAZIONE TRA CANDIDATI (CONCEDEVA VIAGGI E PREMI PER VALUTARE QUALI FOSSERO I MIGLIORI CANDIDATI DEL SUO ENTOURAGE… SIC !) . DEL RESTO ANCHE PER SALA BEPPE (L’AREA DOVE PD-LEGA E FI SI CONFONDONO DIVENTANDO INTERCAMBIABILI) LE COSE SONO ANDATE SIMILMENTE “IN PRESCRIZIONE PER AVER COMMESSO IL FATTO”…

    BOBO HA ALTRI PROCESSI IN CORSO PER CORRUZIONE (PARE DI UN ARCHITETTO DONNA… IL BOBO DEVE ESSERE UN BUON PARTITO PER IL SESSO OPPOSTO… VISTO CHE BUONA PARTE DELLE INCHIESTE CHE LO RIGUARDANO SONO SEMPRE DOMINATE DA PROTAGONISTE “IN FIORE” PARE, DALLE CRONACHE, SEMPRE IN SENO ALLE NOTE GRANDI OPERE CHE HANNO RESO MILANO LA TANGENTOPOLI MONDIALE…) MA SAPPIAMO COME ANDRANNO A FINIRE…

    IERI SONO STATE STAPPATE, A MILANO, MOLTE BOTTIGLIE DI CHAMPAGNE, NON SOLO TRA GLI ALTI VERTICI DELLA LEGA E DELLE LOBBY COSTITUITESI CON “OLIMPIADI INVERNALI 2026” E QUELLE PREESISTENTI DA DECENNI, DOVE PD, FI E LEGA SONO IN COMPROMESSO STORICO CON APPETITI IN COMUNE IN UNA MILANO SEMPRE PIU’ SPROFONDANTE NEL LETAME… GRAZIE ANCHE A LORO…) MA ANCHE VERSO QUEI “MILANESI” CHE DEL BUSINESS FACEBOOK DELLE MILANO “VINTAGE” HANNO FATTO UNA FORTUNA (VERSO LORO STESSI E LE MULTINAZIONALI CHE ASSERVIREBBERO…) ED HANNO TIRATO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO VEDENDO I PROPRI CAPI POLITICI NUOVAMENTE ASSOLTI COL “SEI POLITICO”, IN LIBERA CIRCOLANE E LIBERTA’ D’AZIONE…

    L’ENTOURAGE DI MARONI VEDE UNA SFILZA DI COGNOMI CHE DI PADANO E LOMBARDO NON HANNO NEMMENO L’OMBRA E CHE SEMBRANO L’ANAGRAFE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE (BOBO CON LOMBARDI E SETTENTRIONALI NON E’ MAI ANDATO D’ACCORDO, NEMMENO CON L’EX AMICO CO FONDATORE BOSSI, MEGLIO DA NAPOLI IN GIU’… ‘STI PADANI NON LI DIGERISCE PROPRIO…). INFATTI LA LEGA, ESCLUDENDO LE MAGGIORANZE SENZA ALLENZE, COME IL VENETO, RACCOGLIE CONSENSI SOPRATTUTTO DALL’ABRUZZO IN GIU’ ALLEATA CON LA MELONI E CON I RESIDUI DI FORZA ITALIA,,, SCENARI CHE RICORDANO BETTINO CRAXI E IL SUO PSI A FINE ANNI ’80, PRIMI ’90 DEL 1900.

    DAVANTI A QUESTO GENERE DI ASSOLUZIONI DI MATRICE “6 POLITICO” VIEN DA CHIEDERSI COME 49 MILIONI DI EURO SPARITI DALLE CASSE DELLA LEGA, TRA IL 2012/13 SINO AD OGGI, (FONDI PUBBLICI FORAGGIATI DAL PRELIEVO FISCALE, QUINDI NOSTRI SOLDI CHE LA LEGA HA UTILIZZATO PER AFFARI PERSONALI PROPRI E SPECULAZIONI PROPRIE FACENDOLI PIU’ VOLTE ENTRARE E USCIRE DAI PROPRI BILANCI) POSSANO RIENTRARE, PERCHE’ NO, ANDANDO A CONFISCARE DIRETTAMENTE I PATRIMONI IMMOBILIARI E BANCARI DEI VERTICI ATTUAI, RECENTI E STORICI DELLA LEGA (TUTTI CORRENTISTI DI CONTI ESTERI MOLTO ROBUSTI DALLA TRACCIABILITA’ IMPOSSIBILE).

    L’ASSOLUZIONE DI MARONI ERA GIA’ STATA PREVISTA, DA ANNI, IN QUESTO SITO…(MALGRADO SI INVOCASSE PIENA CHIAREZZA E IMPARZIALITA’ GIUDICANTE) STESSA SORTE DI “6 POLITICO” CON FONTANA E IL RESTO DELL’ENTOURAGE LEGA-FI, ANCHE PER GLI APPALTI ILLEGALI DI CAMICI E CRICCHE CON ALCUNE BIG PHARMA… ED ALTRO ANCORA…

    REPORT RAI, PRESENTANDO TALI INCHIESTE COME IL PRELUDIO AD UN NUOVO TERREMOTO GIUDIZIARIO, UN TERREMOTO CHE NON ARRIVERA’ MAI PERCHE’ AL TRIBUNALE DI MILANO CI SONO MOLTI AMICI DI LEGA E FORZA ITALIA (E ANCHE PD) INDAGATI E INQUIRENTI GIUDIZIARI SONO LE STESSE LOBBY POLITICHE LEGA FI, DOVE IL CONTROLLATO SAREBBE ANCHE IL CONTROLLORE… RISCHIA DI PERDERE CREDIBILITA’ E STA COLLEZIONANDO, SIN DA OGGI, FIGURE IMBARAZZANTI MALGRADO LE VICENDE SIANO VERE E SCANDALOSE.

    SAREBBE ORA CHE REPORT DISSE LE COSE COME STANNO E FACESSE UNA BELLA TRASMISSIONE DEDICATA AGLI APPALTI TRUCCATI DEL TRIBUNALE DI MILANO (CON COINVOLGIMENTI TRA POLITICI DI DESTRA E MAGISTRATI) E SULLO SFASCIO SANITARIO DI MILANO E LOMBARDIA, SFASCIO TARGATO LEGA-FORZA ITALIA NEGLI ULTIMI TRE GOVERNI REGIONALI E DEGLI ULTIMI 20 ANNI DI GOVERNI BERLUSCONI… IN CHE STATO RIVERSANO GLI OSPEDALI PUBBLICI DI MILANO E LOMBARDIA (PER SAPERLO NON ERA NECESSARIO IL COVID, E’ SUFFICIENTE FARE VISITA A DIVERSI PADIGLIONI DEL POLICLINICO, DI NIGUARDA DEL FATEBENEFRATELLI, ANCHE DEL SAN CARLO, NON DISSIMILI, IN VARIE SITUAZIONI, DA NAPOLI E ROMA…

    IN UNA MILANO SEMPRE PIU’ AFFONDANTE NEL LETAME… I “6 POLITICI” ASSOLUTORI SONO ANCHE CONCEPITI PER LE FUTURE TANGENTOPOLI “OLIMPIADI INVERNALI 2026” DOVE PD-LEGA E FI CI MANGERANNO SOPRA COME MAI SI SAREBBE VISTO SINO AD ORA… IN UNA MILANO CON SERVIZI E SANITA’ DA TERZO MONDO E PERIFERIE DA QUARTO MONDO…

    IL COVID, OLTRE CHE ESSERE UNA MANNA PER I POLITICI LOMBARDI E MILANESI … SARA’ LA MANNA PER COLORO CHE VINCERANNO I BANDI PER LE INFRASTRUTTURE SPORTIVE… AVVERRA’ COME AVVENNE PER EXPO2015, CANTIERI CHE PER VIA DELLA PANDEMIA PARTIRANNO A MENO DI 2 ANNI DALL’EVENTO, CON RISARCIMENTI ALLE IMPRESE APPALTATRICI PER RITARDI … NON DIPENDENTI DALLA LORO VOLONTA’…

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    Stazione Centrale 1962, lato accesso "Galleria delle Carrozze" Piazza IV Novembre. (fonte immagine web Fondazionefiera)
    Stazione Centrale 1962, lato accesso “Galleria delle Carrozze” Piazza IV Novembre. (fonte immagine web Fondazionefiera)
    Città Studi-Lambrate 1962. Pista di allenamento atletica leggera del Centro Sportivo Giurati. (fonte immagine visualizzata nella foto).
    Città Studi-Lambrate 1962. Pista di allenamento atletica leggera del Centro Sportivo Giurati. (fonte immagine visualizzata nella foto).
    San Vittore 1907-24 circa. Via Ariberto 27. (fonte immagine ccppdezza.it)
    San Vittore-Papiniano 1907-24 circa. Via Ariberto 27. (fonte immagine ccppdezza.it)
    Piazza Porta Venezia (1879, fine secolo circa), oggi Piazza Oberdan. In evidenza le "ippotranvie" con annessi carretti ricolmi di fieno, alimentazione base degli animali (cavalli) desinati a generare "forza motrice" per la locomozione di tali sistemi di trasporto pubblico. (fonte immagine : web fotografieincomune.comune.milano)
    Piazza Porta Venezia (1879, fine secolo circa), oggi Piazza Oberdan. In evidenza le “ippotranvie” ed anche la circolazione di carretti ricolmi di fieno, alimentazione base degli animali (cavalli) destinati a generare “forza motrice” per la locomozione di tali sistemi di trasporto pubblico. (fonte immagine : web fotografieincomune.comune.milano)
    Parco Lambro 1976. VI Festa del Proletariato Giovanile. (fonte immagine http://foranastasis.over-blog.it PS, speriamo che i puritani ultra moralisti destrromani integralisti dvx-sisti non si scandalizzino troppo nel vedere i "tusann biot" ... nel Febbraio 2020 quando vennero postate immagini e video (Youtube) di Moana Pozzi a qualcuno venne uno "sciopone"... e segnalarano come pornografico questo sito quando si trattarebbe di immagini non sottoponibili a nessuna VM (vietato ai minori)... Di questi soggetti ...si preferisce riderci sopra per non piangerci e incavolarsi ... (Rob de matt ma minga tropp ... te fan sfascià el fidegh...). Chissà, magari preferirebbero foto di uomini palestrati... (a Milàn se diseva... te me parè 'n Marisa...)
    Parco Lambro 1976. VI Festa del Proletariato Giovanile. (fonte immagine http://foranastasis.over-blog.it) PS , speriamo che i puritani ultra moralisti destristi integralisti di Milano Sparita Skyscrapercity… non si scandalizzino troppo nel vedere i “tusann biott” … Nel Febbraio 2020 quando vennero postate immagini e video (Youtube) di Moana Pozzi a qualcuno venne uno “sciopone”… e segnalarano come pornografico questo sito quando si trattarebbe di immagini non sottoponibili a nessuna VM (vietato ai minori)… Di questi soggetti …si preferisce riderci sopra per non piangerci e incavolarsi … (Rob de matt ma minga tropp … te fan sfascià el fidegh…). Chissà, magari preferirebbero foto di uomini palestrati… (a Milàn se diseva… Parè ‘n Marisa…), E’ proprio vero che quando si hanno amicizie altolocate e politiche si crede di essere proprietari della vita e cose altrui…
    seggiovia parco sempione 1951 circa panorama
    Una ulteriore foto della atipica seggiovia del Parco Sempione (1951 circa), allestita negli anni ’50 del 1900.
    Vigentino primi anni '90. Via Bernardo Quaranta angolo Via Gargano. Ex stabilimenti YOMO, oggi sostituiti da un centro commerciale con supermarket. La foto non è, forse, da considerarsi vintage ma testimonia gli scampoli industriali di una Milano che non esiste più, itinerario percorribile con l'autobus 95 (per chi proveniva e proviene tutt'ora dalla Barona) all'epoca con vetture bus non autosnodate, sovente anche a bordo delle vetture FIAT 421 Pistoiesi (in dotazione ATM tra gli anni 70 e i primi '90.
    Vigentino primi anni ’90. Notturna di Via Bernardo Quaranta angolo Via Gargano. Ex stabilimenti YOMO, oggi sostituiti da un centro commerciale con supermarket. La foto non è, forse, da considerarsi vintage ma testimonia gli scampoli industriali di una Milano che non esiste più, itinerario percorribile con l’autobus 95 (per chi proveniva e proviene tutt’ora dalla Barona) all’epoca con vetture bus non autosnodate, sovente anche a bordo delle vetture FIAT 421 Pistoiesi (in dotazione ATM tra gli anni 70 e i primi ’90). Fonte:gelestatic.it
    Ticinese-Porta Genova 1981. Via Valenza (ponte della medesima) all'intersezione con Ripa di Porta Ticinese. Fotogramma del Film "Asso", Regia Castellano e Pipolo, interpreti principali Adriano Celentano, Edwige Fenerch. (fonte immagine davinotti.com)
    Ticinese-Porta Genova 1981. Via Valenza (ponte della medesima) all’intersezione con Ripa di Porta Ticinese. Fotogramma del Film “Asso”, Regia Castellano e Pipolo, interpreti principali Adriano Celentano, Edwige Fenerch. (fonte immagine davinotti.com)

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    Tram e deposito di Desio LUOGO del CUORE del FAI!!!!

    stefano paolini

    Italia

    1 nov 2020 —

    Con 232 voti il deposito di Desio è il secondo luogo più votato della provincia di MonzaBrianza, tuttavia su scala nazionale è in 649a posizione.

    Votate i tram e il deposito di Desio come Luogo del Cuore del Fondo Ambiente Italiano FAI. Visto che ATM sta in silenzio da ormai DUE ANNI, facciamoci sentire ancora!!!!

    Votate qui:

    https://fondoambiente.it/luoghi/deposito-tram-interurbani-atm-ex-stel?ldc&fbclid=IwAR2zGFwfTNyFAzG9if6ubFp16dJVeDwbkoG8WcHd6qEbmUZYywNB6Z0sbSs

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    Milano Kitsch dove risiede la Milano "Radical Chich" di residenti arricchiti che si atteggiano a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari piuttosto che sostanziali. Lo stile neoclassico dei Bastioni di Milano è dei palazzi del 1800 che contornano tali luoghi in convivenza con le torri del "Berlusconi-Albertini-Moratti" (seguite dai Pisapia e Sala, promotori della continuità berlusconista dello stravolgimento urbano e sociale di Milano) ha l'effetto di un pugno nello stomaco (situazione analoga in Piazzale Giulio Cesare, ex sede Fiera Milano). Non si vuole sostenere che Milano non dovesse rinnovarsi dopo 45 anni di immobilismo urbanistico ma appare molto evidente l'assenza di un Piano Regolatore del Territorio che organizzasse e meglio qualificasse le aree dove realizzare la cosiddetta "City2" che andando controcorrente agli imperativi di speculazione immobiliare e bolle immobiliari volute da Forza Italia, Lega e PD, poteva essere destinata (pur non a impatto zero) in due aree. Quella preesistente dell'ex Fiera Milanocity (l'ubicazione delle Torri doveva essere concentrata verso il Portello (osando anche a ridosso della Circonvallazione esterna, non verso l'area Sempione Buonarroti con contrasti architettonici da "pugno nello stomaco", idem per i lotti di Porta Nuova, perlomeno potevano evitare ammassi di vetro e cemento della torre Unicredito, che poteva essere realizzata proprio dove oggi sorgono nuovi e inutili grattacieli residenza in Via Melchiorre Gioia. Una terza area completamente dimenticata che poteva essere alternativa a Porta Nuova era quella a ridosso dell'Università Milano Bicocca, dove si è costruito il brutto, area dove si potevano realizzare "City" in contesti urbanistici a pianta stradale "riga e squadra" che meglio permettevano la realizzazione di nuovi centri direzionali. Si è scelta la via della speculazione (terreni a ridosso del Centro Storico con immobili uso terziario venduti e affittati a prezzi astronomici con l'effetto di torri semivuote e in corso di svuotamento anche per il doppio effetto recessivo Covid. Nemmeno a Napoli le aree direzionali furono costruite a ridosso del centro storico come si sarebbe fatto, con impatti urbanistici pessimi, a Milano. La tradizione da Sagra strapaesana di Berlusconi e del suo impero politico imprenditoriale al quale Sala e il PD bussano, in cerca di ospitalità e protezione... ha stravolto Milano imbruttendola. Le ciofeche di immagini che vediamo postate nella pagina Facebook Milano Sparita e da ricordare di culto ed esaltazone di tali cementificazioni speculative sono mera propaganda elettorale della galassia politica Berlusconi Silvio (FI, F.lli d'Italia, Lega, Pd).
    Milano Kitsch dove risiede la Milano “Radical Chich” di residenti arricchiti che si atteggiano a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari piuttosto che sostanziali (vedesi FI prima e PD poi).
    Lo stile neoclassico dei Bastioni di Milano è dei palazzi del 1800 che contornano tali luoghi in convivenza con le torri dei “Berlusconi-Albertini-Moratti” (seguite dai Pisapia e Sala, promotori della continuità berlusconista dello stravolgimento urbano e sociale di Milano) ha l’effetto di un pugno nello stomaco (situazione analoga in Piazzale Giulio Cesare, ex sede Fiera Milanocity).
    Non si vuole sostenere che Milano non dovesse rinnovarsi dopo 45 anni di immobilismo urbanistico ma appare molto evidente l’assenza di un Piano Regolatore del Territorio che organizzasse e meglio qualificasse le aree dove realizzare la cosiddetta “City2” che andando controcorrente agli imperativi di speculazione immobiliare e bolle immobiliari volute da Forza Italia, Lega e PD, poteva essere destinata (pur non a impatto ccompletamente zero) in due aree.
    Quella preesistente dell’ex Fiera Milanocity (l’ubicazione delle Torri doveva essere concentrata verso il Portello (osando anche a ridosso della Circonvallazione esterna), non verso l’area Sempione Buonarroti con contrasti architettonici da “pugno nello stomaco”, idem per i lotti di Porta Nuova, perlomeno potevano evitare ammassi di vetro e cemento della torre Unicredito, che poteva essere realizzata proprio dove oggi sorgono nuovi e inutili grattacieli residenza in Via Melchiorre Gioia.
    Una terza area completamente dimenticata (che poteva essere alternativa a Porta Nuova) era quella a ridosso dell’Università Milano Bicocca, dove si è costruito il brutto, area dove si potevano realizzare nuove “City” in contesti urbanistici a pianta stradale “riga e squadra” che meglio permettevano la realizzazione di nuovi centri direzionali. Si è scelta la via della speculazione (terreni costosissimi a ridosso del Centro Storico con immobili uso terziario venduti e affittati a prezzi astronomici con l’effetto di torri semivuote e in corso di svuotamento anche per il doppio effetto recessivo Covid). Nemmeno a Napoli le aree direzionali furono costruite a ridosso del centro storico come si sarebbe fatto, con impatti urbanistici pessimi, a Milano. La tradizione da “Sagra strapaesana” di Berlusconi e del suo impero politico imprenditoriale al quale Sala e il PD bussano, in cerca di ospitalità e protezione… ha stravolto Milano imbruttendola. Le ciofeche di immagini che vediamo postate nella pagina Facebook Milano Sparita e da ricordare di culto ed esaltazone di tali cementificazioni speculative sono mera propaganda elettorale della galassia politica Berlusconi Silvio (FI, F.lli d’Italia, Lega, Pd).
    Piazza Suca D'Aosta 1955. Scavi per le fondamenta del costruendo Grattacielo Pirelli. (fondazionefiera)
    Piazza Duca D’Aosta 1955. Scavi per le fondamenta del costruendo Grattacielo Pirelli. Sono ancora eretti i muri perimetrali degli ex stabilimenti della “Brusada” gravemente danneggiati durante i bombardamenti del periodo bellico. (fondazionefiera)

    Negli anni ’50 esisteva, in modo atipico, una seggiovia che attraversava il Parco Sempione.

    Si evita di postare una immagine già sfruttata dai soliti nulla sapienti di Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity per fini commerciali, proponendo una illustrazione, di tale impianto poi dismesso, pubblicata dalla Domenica del Corriere (illustratore Walter Molino) ed una seconda immagine ritraente la Stazione di partenza di tale impianto atipicamente realizzato in pianura ed a Milano

    Seggiovia P Sempione

    stazione partenza seggiovia parco sempionestazione partenza seggiovia p sempione 2

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    Stazione Ferrovie Nord Milano di Bullona nel 1989. (fonte immagine web ilportaledeitreni)

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    Social network che popolano di fake (domane e risposte false) i loro contenuti per meglio apparire e presentarsi verso gli inserzionisti pubblicitari ma soprattutto per essere meglio quotati nei mercati finanziari (potenziali reati commessi in territorio italiano, già segnalati a diverse Procure delle Repubbliche, potenziali reati insabbiati da Pubblici Ministeri complici e compiacenti, le carriere politiche della magistratura italiana, lombarda, milanese, sono subordinate agli asservimenti politici del centro destra, non solo della sinistra, minoritaria nel panorama della malagiustizia italiana targata Lega, Forza Italia, F.lli d’Italia).

    yahoo_nuovologo

    quora

    Non solo Facebook con i suoi bot, script e algoritmi (e con la presenza nei rispettivi staff di persone prezzolate ingaggiate “pescando” dai nostri contingenti di Polizia di Stato, pesantemente lottizzata e prezzolata, prevalentemente da correnti politiche Lega, F.lli d’Italia e Forza Italia (e Casa Pound e Forza Nuova)). I Social commettono frodi di rilevanza anche penale, all’interno delle proprie “reti sociali” quotate miliardi di dollari nei titoli NASDAQ e nelle pubbliche offerte d’acquisto che tali social net praticano autovalutandosi (aggiotaggio finanziario e commerciale ?) sia sulla base di statistiche sospettosamente false sia vendendo dati sensibili dei polli che si iscrivono a tali piattaforme, a Governi, Polizie, Magistrature e Aziende dedicate al “Capitalismo della sorveglianza”…

    Mentre Facebook (a partire dalle note pagine di Milano Sparita e le altre pagine commerciali di Milano e Quartieri) ha blindato le immagini della “Milano Vintage” (di origine non tracciabile per stime che superano il milione di foto di origine mai chiarita, sfruttate per uso commerciale e propagandistico promozionale, con alcuni casi di presunte violazioni dei diritti d’Autore e soprattutto incombendo nelle violazioni imposte dalle Direttive UE in materia di foto sfruttate per commerci on-line)) impedendo, da alcuni giorni, il salvataggio su disco fisso delle immagini pubblicate (non sono più possibili azioni come il “salva immagine con nome”), i social come Facebook, Twitter, Instagram, Yahoo e Quora, da molti anni, praticano la discutibile tecnica del “fake generating” consistente, come parzialmente noto con Facebook e Twitter, nel generare milioni di profili utenti falsi che autoquotano e autoseguono gli utenti di profilo politico (il fenomeno è generalizzato ma coinvolge, come noto, pagine social generate dei vertici della Lega, F.lli d’Italia, Forza Italia e pagine di estrema destra).

    Pochi sanno che le presunte frodi attribuibili a Facebook (e altri social net ) sono un metodo copiato da altri social net “a domanda e risposta” come Yahoo, il primo social nato negli USA dal 1994 le cui tecniche informatiche e funzionali vennero copiate, dal 2003-04, da Facebook (negli USA vi furono delle cause legali intentate da Yahoo verso Zuckerberg per presunte violazioni dei brevetti tecnici relativi alle tecnologie).

    Yahoo , ex Yahoo Italia, Milano Via Spadolini 7, sede legale dismessa dal 2017 con evidenti impossibilità di azioni legali contro la medesima e contro gli italiani che collaborano, in “smart-working” con tale piattaforma dal lontano 2006, (prevalentemente Agenti di Polizia di Stato, militanti neo fascisti, informatori DIGOS, hacker e quanto di peggio annovera, da decenni, tale piattaforma), fu la prima, in Italia, negli USA e nel mondo, a popolare le proprie categorie (ask & answers) di milioni, ormai miliardi di utenze false (circa 12 miliardi di account vedono percentuali superiori all 80-90% di profili direttamente generati dagli staff sparsi per il mondo).

    Yahoo, ancor prima che nacque Facebook, invento’ la pratica di generare milioni di falsi profili utenti per finalità di propaganda politica e idelogica (vedasi i vari Presidenti americani come la famiglia Bush e di recente lo psicopatico Trump) dove milioni di account domandavo e rispondevano a favore dell’elezione di Presidenti Repubblicani ed a favore delle politiche estere guerrafondaie di tali Presidenti USA.

    Yahoo ha attraversato, in 26 anni, differenti passaggi proprietari in conseguenza di ruberie interne e di pessime gestioni manageriali, malgrado tale social beneifici, anche, di finanziamenti governativi USA per il ruolo di influenza ideologica praticato sin dal 1994, pur essendo una piattaforma in profondo ed irreversibile declino (attualmente appartiene ad un pacchetto di transnazionali facenti parte della Corporation IBM) senza mai abbandonare evidenti relazioni e rapporti con l’amministrazione centrale USA (Casa Bianca e Pentagono) e con i servizi di informazione e spionaggio USA come la CIA, la National Security Agency e anche l’FBI.

    Le ingerenze politiche ed elettorali di Yahoo non si limitarono al territorio USA ma investirono l’intero pianeta nelle varie versioni Yahoo tra le quali anche quella italiana.

    Sia chiaro a tutti che la stragrande maggioranza dei profili utenti falsi presenti nei Server Yahoo come di altri social più recenti e di successo rispetto a Yahoo… non sono generati da utenti reali ma da algoritmi e persone fisiche al servizio contrattuale degli staff di Yahoo, sparsi in tutto il mondo e composti da militanti politici e attivisti politici di destra ed estrema destra (Lega, F.lli d’Italia, Forza Italia, Casa Pound, Forza Nuova, etc…) dipendenti delle nostre DIGOS, Polizie di Stato, Polizie Postali, persino servizi segreti, con estesi contatti con le nostre magistrature, sovente complici di tali forme di “Capitalismo della sorveglianza”…(che esiste, in Italia, grazie anche al favoreggiamento della magistratura e delle Polizie Postali).

    Purtroppo l’illecito non si limita a queste “affiliazioni” (con organi di Polizia interna come avverrebbe scandalosamente in Italia).

    Alcuni di questi “collaboratori dello staff” (noti e molti di loro con pèrecedenti penali) hanno anche contatti diretti con la ‘ndrangheta e tali contatti non sono casuali o ignoti alle proprietà di tali transnazionali… fanno parte di politiche di spionaggio politicogiudiziario ampiamente concordate tra Yahoo e il Governo Italiano.

    Si tenga presente che questi accordi, formalmente illegali e forieri di reati penali imputabili a Yahoo, nacquero prevalentemente, durante il Governo Berlusconi Ter (2008-11) quando la Lega presedieva Dicasteri come il Ministero dell’Interno.

    Ancora una volta la Lega ha fatto danni che nessuno vuole rimediare !

    Per quale ragione, nella “lista di proscrizione” , sarebbe stata inserita anche Quora ?

    Perchè noti personaggi del “Cyber spionaggio” neofascista presenti da decenni negli staff di Yahoo (alcuni di essi noti e querelati per tali fatti, come anche la diffamazione sistematica commissionata da Politici Italiani, criminalità organizzata e magistratura italiana) sono stati anche reclutati dal secondo social net a “domanda e risposta” nato negli USA, ovvero Quora (dal 2017 esiste una versione Italia dove alcuni degli staffer di Yahoo operano abitualmente anche per tale social, commettendo illeciti come quelli sopra descritti e imputabili a Yahoo, metodi che poi vennero perfezionati anche da altri social come Facebook, Twitter ma persino da motori di ricerca come Google (Yahoo fu madre di questi sistemi di Sorveglianza politico giudiziaria dove l’infiltrazione ndranghetista annovera più di un personaggio noto per avere relazioni col mondo delle mafie).

    Ancora una volta non si possono fare nomi, ma tra questi soggetti che operano per le nostre Polizie abbiamo anche quel noto nipote di un ‘ndranghetista, residente a Milano, Via Pietro Colletta 70, personaggio in affari con la magistratura milanese e con varie legislature governative sia regionali che nazionali..

    Duole evidenziare, pur nella presunta buona fede della trasmissione REPORT RAI (al limite della ingenuità, che tale trasmissione rischia di vedersi ritorcere contro) , che le indagini antimafia e anticorruzione ufficialmente attribuibili alla Procura di Milano, siano soprattutto di facciata e che da decenni, dopo la nota Tangentopoli, tali indagini producono solo polveroni mediatici, incrementano vendite di giornali, visite di siti internet, indici di ascolto di trasmissioni… ma si estinguono in bolle di sapone non essendoci la volontà di mettere fine a corruzione e radicazione ndranghetista nelle istituzioni ed economie di Milano e Lombardia… tali radicazioni sono ben presenti nella stessa giustizia milanese e lombarda (ovviamente segue uno schena Nazionale) e persino nei collaboratori di molti social net USA che reclutano personale disinformativo in Italia.

    Si chiude questa parentesi “social network” specificando che il generare milioni di falsi utenti e milioni di false domande e risposte, dal contenuto disinformativo ed ideologico propagandistico, costituisce reato di Frode, Truffa e Falso ideologico… ma si deve anche ammettere che tali presunti reati vedono la complicità di Polizie e Magistrature italiane (e forze politiche italiane e Lombarde), oltre che danni commerciali ed erariali ad inserzionisti pubblicitari e fisco (non parliamo poi delle condizioni fiscali di tali collaboratori, con doppio e triplo lavoro e/o pensionati… ).

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    Porta Nuova 1950. Fotogramma del film "Ceonaca di un amore" di Michelangelo Antonioni. Viale Tunisia ripreso da Piazza della Repubblica. (fonte immagine imcdb.org)
    Porta Nuova 1950. Fotogramma del film “Cronaca di un amore” di Michelangelo Antonioni. Viale Tunisia ripreso da Piazza della Repubblica. (fonte immagine imcdb.org)
    Porta Venezia, Piazza Oberdan 1943-44 circa. Sfilata della X° MAS . un corpo militare indipendente, ufficialmente di fanteria di marina della Marina Nazionale Repubblicana della Repubblica Sociale Italiana, attivo dal 1943 al 1945. Come intuibile tale corpo armato militare si macchio' di crimini nelle alleanze con l'esercito Nazista e per reprimere col sangue la Resistenza Partigiana. L'immagine postata non rappresenta una rievocazione ed esaltazione di tale periodo storico e di tale corpo militare ma un semplice richiamo storico del periodo bellico a Milano. (fonte immagine web cronacaossona)
    Porta Venezia, Piazza Oberdan 1943-45 circa. Sfilata della X° MAS . un corpo militare indipendente, ufficialmente di fanteria di marina della Marina Nazionale Repubblicana della Repubblica Sociale Italiana, attivo dal 1943 al 1945. Come intuibile tale corpo armato militare si macchio’ di crimini nelle alleanze con l’esercito Nazista (reparti militari tedeschi) e per reprimere col sangue la Resistenza Partigiana. L’immagine postata non rappresenta una rievocazione ed esaltazione di tale periodo storico e di tale corpo militare ma un semplice richiamo storico del periodo bellico a Milano. (fonte immagine web cronacaossona)
    Stazione Centrale, Galleria delle Carrozze, primi anni '70.
    Stazione Centrale, Galleria delle Carrozze, primi anni ’70.

    Spot televisivo Monteshell 1988.

    Ticinese 1972. Via Pasquale Paoli 8 (fonte: http://pibistudio.blogspot.com)
    Ticinese 1972. Via Pasquale Paoli 8 (fonte: http://pibistudio.blogspot.com)
    Ticinese (confinante a 50 metri dalla Barona), 1977 circa, immagine di Ripa di Porta Ticinese ripresa dal ponte della circonvallazione esterna 90/91 di Viale Cassala (già ristrutturato dal precedente ponte ferroviario in ferro). Immagine allineata al palazzo (alle spalle del fotografo) all'angolo Ripa di Porta Ticinese-Cassala. Una vettura serie 5200 (linea 19) restaurata con livrea arancione e con doppia alimentazione elettrica a pantografo (non ancora utilizzato) e trolley. Autore Mario Forni. Immagine sicuramente a colori, poi convertita, come solito, in Bianco e Nero. Ahinoi questa immagine ripresa a ridosso della chiesetta di San Cristoforo proviene (ma guarda che coincidenza !) dai tesserati "padani" Milano Sparita e Storia trasporti pubblici Skyscrapercity (ma guarda che strana coincidenza). Ricerche con Bing e Google non fanno emergere fonti utili (sembra che Mario Forni non abbia un sito web dedicato e non sono chiare le fonti, omesse da tale forum "sola-io" ... ma che svista, si sono dimenticati di citare le fonti editoriali o web dell'immagine !). Non è dato sapere se proviene da un'opera editoriale o da l'unico sito che ospita alcune immagini di tale fotografo, ovvero Milanopolicroma Fbook (dove, ma guarda che coincidenza fortuita, uno degli utenti di Milano Sparita SSC, posterebbe immagini e commenti ... con la sua vera identità anagrafica... un ex ATM, tanto per capirci). Come noto... il forum di Milano Sparita SSC accuso' di predazione questo sito, (Milanobarona), di furto immagini di proprietà dei medesimi (peccato che molte di esse finiscano in Facebook, anche per loro mano, ma nessuno di loro lancerebbe strali di accusa ...come invece farebbero verso questo sito...) . La verità è un'altra... ovvero che questi "municipali" detengono un monopolio di immagini prossimo al 100% , "pics" pubblicate in internet a milioni ...e sarebbe quasi impossibile non incappare, anche involontariamente, nell'orticello del loro monopolio (su 100 immagini vagliate, 99 sarebbero fagocitate dai medesimi, poi ripubblicate in pagine facebook commerciali). Post Scriptum ... Milano Sparita SSC e Milano Trasporto SSC hanno sbagliato la via localizzata ...che non sarebbe Via Lodovico il Moro (che termina ai pedi del ponte ferroviario della ex Cintura Sud, oggi suburbana LeNord), ma Ripa di Porta Ticinese... ma che SVISTA... da un colosso ...(son tutti colossi in quel forum) della storia di Milano ...e già che ci siamo... dell'orizzonte genesiaco dello scibile universale (che parolone, ueh ? mica male... ciumbia !) non ci attendevamo tale svarione... povera Italia, povera Lombardia, povera Milano...
    Ticinese (confinante a 50 metri dalla Barona), 1977 circa, immagine del tratto di confine di Ripa di Porta Ticinese ripresa dal ponte della circonvallazione esterna 90/91 di Viale Cassala (già ristrutturato dal precedente ponte ferroviario in ferro). Immagine allineata al palazzo (alle spalle del fotografo) all’angolo Ripa di Porta Ticinese-Cassala. Una vettura serie 5200 (linea 19) restaurata con livrea arancione e con doppia alimentazione elettrica a pantografo (non ancora utilizzato) e trolley. Autore Mario Forni. Immagine sicuramente a colori, poi convertita, come solito, in Bianco e Nero. Ahinoi questa immagine ripresa a ridosso della chiesetta di San Cristoforo proviene (ma guarda che coincidenza !) dai tesserati “padani” Milano Sparita e Storia trasporti pubblici Skyscrapercity (ma guarda che strana coincidenza). Ricerche con Bing e Google non fanno emergere fonti utili (sembra che Mario Forni non abbia un sito web dedicato e non sono chiare le fonti, omesse da tale forum “sola-io” … ma che svista, si sono dimenticati di citare le fonti editoriali o web dell’immagine !). Non è dato sapere se proviene da un’opera editoriale o da l’unico sito che ospita alcune immagini di tale fotografo, ovvero Milanopolicroma Fbook (dove, ma guarda che coincidenza fortuita, uno degli utenti di Milano Sparita SSC, posterebbe immagini e commenti … con la sua vera identità anagrafica… un ex ATM, tanto per capirci). Come noto… il forum di Milano Sparita SSC accuso’ di predazione questo sito, (Milanobarona), di furto immagini di proprietà dei medesimi (peccato che molte di esse finiscano in Facebook, anche per loro mano, ma nessuno di loro lancerebbe strali di accusa …come invece farebbero verso questo sito…) . La verità è un’altra… ovvero che questi “municipali” detengono un monopolio di immagini prossimo al 100% , “pics” pubblicate in internet a milioni …e sarebbe quasi impossibile non incappare, anche involontariamente, nell’orticello del loro monopolio (su 100 immagini vagliate, 99 sarebbero fagocitate dai medesimi, poi ripubblicate in pagine facebook commerciali). Post Scriptum … Milano Sparita SSC e Milano Trasporto SSC hanno sbagliato la via localizzata …che non sarebbe Via Lodovico il Moro (che termina ai pedi del ponte ferroviario della ex Cintura Sud, oggi suburbana LeNord), ma Ripa di Porta Ticinese… ma che SVISTA… da un colosso …(son tutti colossi in quel forum) della storia di Milano …e già che ci siamo… dell’orizzonte genesiaco dello scibile universale (che parolone, ueh ? mica male… ciumbia !) non ci attendevamo tale svarione… povera Italia, povera Lombardia, povera Milano…
    Piazza Duomo, inverno 1973/74 con Domeniche dove vigeva il divieto assoluto a livello Nazionale della circolazione di veicoli privati, causa la mai dimostrata crisi petrolifera degli anni 1973/74- Piazza Duomo e Palazzo Carminati con i capolinea delle linee d'autobu 74 e 76 di collegamento tra Piazza Duomo e Via Teramo e Q.re Sant'Ambrogio alla Barona ( nella forografia si intravede, dietro un classico calesse trainato da un cavallo destinato alle corse ippiche dellìIppodromo di San Siro, un autobus a gasolio FIAT UM 411 in verde ministeriale (linee bus Duomo Via Teramo e Q.re Sant'Ambrogio nella prima metà degli anni '70). Fonte immagine Agefotostock.
    Piazza Duomo, inverno 1973/74 con Domeniche dove vigeva il divieto assoluto (a livello Nazionale) della circolazione di veicoli privati, causa la mai dimostrata crisi petrolifera degli anni 1973/74- Piazza Duomo e Palazzo Carminati con i capolinea delle linee d’autobus 74 e 76 di collegamento tra Piazza Duomo e Via Teramo e Q.re Sant’Ambrogio alla Barona (nella forografia si intravede, dietro un classico calesse trainato da un cavallo destinato alle corse ippiche dell’Ippodromo di San Siro, un autobus a gasolio FIAT UM 411 in verde ministeriale, appartenente alle linee bus 74-76 (tra Piazza Duomo e la Barona) istituite dal 1971, tra Duomo e Via Teramo e Q.re Sant’Ambrogio, alla Barona, nella prima metà degli anni ’70). Fonte immagine Agefotostock.

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    Generalmente quando si ha a che fare con delle “sola” (rigorosamente con tessera Lega) si assistono a scene penose che sommergono di fango gli autori medesimi di tali rappresentazioni:

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5396

    La foto

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5396#lg=attachment665764&slide=0

    è stata, da non meno di quasi 3 anni, già localizzata nel sito milanobarona.freeoda.com

    carnisio milanobarona

    … che dire… chiedano consulenza a Matteo Salvini, Mascetti, Ninuzzo Caianiello, Attilio Fontana, Roberto Maroni, Siri e company della Banda Magnamo…. pardon Banda Bassotti della Lega-Palazzo Regione Lombardia e anche della Corte Pd aspirante alla Banda Bassotti & company…

    Intervista alla Banda Bassotti: liberi pensatori o anche poeti? | ilbernina

    E’ un tragico e squallido frangente citare le tangentopoli Milanesi e Lombarde targate Lega- Berlusconi e Pd… ma 40 anni fa la ditta CO-MA Via Ettore Ponti 12, Barona, produceva, pagandone i diritti Walt Disney, pupazzetti ritraenti i personaggi disneiani (quelli pubblicati sul settimanale Topolino) venduti nelle catene di rivendite giocattoli, inclusi i Magazzini ex Mapelli di Via Andrea Ponti.

    Come sono cambiati i tempi e quanti soldi in antifurto per proteggere i propri beni…

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    Via Montenapoleone 1970 circa. Fonte immagine sovraimpressa nella medesima.
    Via Montenapoleone 1970 circa. Fonte immagine TCI sovraimpressa nella medesima.
    Via Montenapoleone in pieno periodo "anni di piombo" nel 1977 (notarsi la doppia linea di mezzeria che indicava un doppio senso di marcia con divieto di sorpasso). Fonte agefotostock e informazioni sovraimpresse nellìimmagine).
    Via Montenapoleone verso Via Manzoni (immagine in teleobiettivo con distanze prospettiche ridotte) in pieno periodo “anni di piombo” nel 1977 (notarsi la doppia linea di mezzeria che indicava un doppio senso di marcia con divieto di sorpasso). Fonte agefotostock e informazioni TCO sovraimpresse nellìimmagine).
    Comasina (datazione posibile 1975-80), Piazza Pietro Gasparri (lato terminalee senza uscita della medesima). Atmosfera da film "poliziottesco" anni '70 con una pattuglia tipicamente anni '70 (Alfa Romeo Giuli 1600) in dotazione nel periodo degli "anni di piombo" con una livrea rinnovata a partire dal 1975/76 circa (prima di allora erano di colore verde militare). Atmosfera tipicamente "tesa" come era comune nelle periferie milanesi nei periodi nei quali la vecchia ligéra (mala milanese) si armò (anche per l'infiltrazione del crimine organizzato dell'Italia meridionale) compiendo rapine, anche mortali, in molti Istituti di Credito. Luoghi, quindi, dove nacque, anche, sempre in queel periodo, la Banda della Comasina guidata dal "Bel Renè) Renato Vallaanzasca che nacque tra la zona Loreto e Lambrate lungo la Via Porpora e visse, in età adolescienziale nel quartiere Giambellino per poi essere imprigionato nel Carere Minorile del "Beccaria" (non molto lontano dal Giambellino medesimo). Fonte immagine, web fondazionealdoaniasi
    Comasina (datazione possibile 1976-80), Piazza Pietro Gasparri (lato terminale e senza uscita della medesima). Atmosfera da film “poliziottesco” anni ’70 con una pattuglia della Polizia di Stato tipicamente anni ’70 (Alfa Romeo Giulia 1600) in dotazione nel periodo degli “anni di piombo” con una livrea rinnovata a partire dal 1975/76 circa (prima di allora erano di colore verde militare). Atmosfera tipicamente “tesa” come era comune nelle periferie milanesi nei periodi dove la vecchia ligéra (mala milanese) si armò (anche per l’infiltrazione del crimine organizzato dell’Italia meridionale) compiendo rapine, anche mortali, in molti Istituti di Credito milanesi. Luoghi, quindi, dove nacque (sempre in queel periodo) la “Banda della Comasina” guidata dal “Bel Renè” Renato Vallanzasca (che nacque tra la zona Loreto e Lambrate lungo la Via Porpora e visse, in età adolescienziale nel quartiere Giambellino per poi essere imprigionato nel Carere Minorile del “Beccaria” , non molto lontano dal Giambellino medesimo). Fonte immagine: web fondazionealdoaniasi
    Verziere (datazione possibile 1922-40 circa), Via Beccaria. Palazzo del Capitano di Giustizia (attuale Comando Polizia Locale Municipale ). L'attuale edificio che da decenni ospita il Comando Polizia Municipale di Milano venne realizzato e ultimato verso il 1605 per ospitare la sede dell'amministrazione della giustizia a Milano per circa tre secoli a partire dal periodo delle dominazioni spagnole. Si cita da wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_del_Capitano_di_Giustizia "Il palazzo fu la principale sede dell'amministrazione della giustizia a Milano per circa tre secoli, dal XVI al XIX, durante le dominazioni spagnole ed austriache. Il capitano di giustizia era infatti, fin dall'epoca medioevale, la figura che sovrintendeva all'ordine pubblico della città. La costruzione dell'edificio fu deliberata negli anni settanta del Cinquecento, dietro l'impulso del governatore spagnolo Don Gabriel de la Cueva y Girón duca di Albuquerque, e dell'arcivescovo Carlo Borromeo, i quali fornirono anche i fondi iniziali per la costruzione. Il progetto fu affidato all'architetto milanese Pietro Antonio Barca, di cui costituisce la prima opera nota[1]. Il palazzo era detto anche "delle nuove carceri", in quanto in esso venivano anche rinchiusi i detenuti. Presso l'ala nord, oggi prospettante su piazza Beccaria, era la casa del boia e il luogo dove avvenivano le esecuzioni capitali. A tale motivo, infatti, la piazza venne intitolata nell'Ottocento al fautore dell'abolizione della pena di morte, Cesare Beccaria. Del progetto originale sono la facciata verso piazza Fontana e la corte centrale, mentre il resto è principalmente frutto degli ampliamenti successivi e delle ristrutturazioni effettuate dall'architetto Piero Portaluppi a seguito dei danni riportati durante la seconda guerra mondiale. " L'immagine proviene dal portale web "fotografieincomune.comune.milano, localizzata come Via San Zeno, quando in realtà tale vicolo si trovava dal lato opposto del palazzo dove attualmente sorge Largo dei Bersaglieri.
    Verziere, confini ex contrada del Bottonuto (datazione possibile 1922-40 circa), Via Beccaria. Sul lato destro il Palazzo del Capitano di Giustizia (attuale Comando Polizia Locale Municipale ). L’attuale edificio che da decenni ospita il Comando Polizia Municipale di Milano venne realizzato e ultimato verso il 1605 per ospitare la sede dell’amministrazione della giustizia a Milano per circa tre secoli a partire dal periodo delle dominazioni spagnole. Si cita da wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_del_Capitano_di_Giustizia “Il palazzo fu la principale sede dell’amministrazione della giustizia a Milano per circa tre secoli, dal XVI al XIX, durante le dominazioni spagnole ed austriache. Il capitano di giustizia era infatti, fin dall’epoca medioevale, la figura che sovrintendeva all’ordine pubblico della città.
    La costruzione dell’edificio fu deliberata negli anni settanta del Cinquecento, dietro l’impulso del governatore spagnolo Don Gabriel de la Cueva y Girón duca di Albuquerque, e dell’arcivescovo Carlo Borromeo, i quali fornirono anche i fondi iniziali per la costruzione. Il progetto fu affidato all’architetto milanese Pietro Antonio Barca, di cui costituisce la prima opera nota[1]. Il palazzo era detto anche “delle nuove carceri”, in quanto in esso venivano anche rinchiusi i detenuti. Presso l’ala nord, oggi prospettante su piazza Beccaria, era la casa del boia e il luogo dove avvenivano le esecuzioni capitali. A tale motivo, infatti, la piazza venne intitolata nell’Ottocento al fautore dell’abolizione della pena di morte, Cesare Beccaria.
    Del progetto originale sono la facciata verso piazza Fontana e la corte centrale, mentre il resto è principalmente frutto degli ampliamenti successivi e delle ristrutturazioni effettuate dall’architetto Piero Portaluppi a seguito dei danni riportati durante la seconda guerra mondiale. ” L’immagine proviene dal portale web “fotografieincomune.comune.milano”, localizzata come Via San Zeno, quando in realtà tale vicolo si trovava dal lato opposto del palazzo dove attualmente sorge Largo dei Bersaglieri.

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    Milano Sparita Skyscrapercity (e Milano Trasporti) ?

    ssc logo

    In questa pagina indicizzata

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5392

    si sostiene che questa immagine

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/1603450924015-png.652064/

    sia stata scattata all’interno del salone dell’esposizione fotografica “Ma noi ricostruiremo”.

    Assolutamente no !

    Apparirebbe un alone bianco molto fastidioso del led illuminante il soggetto inquadrato (indipendentemente che la foto sia scattata con uno smarphone o una fotocamera digitale).

    Poi si nota la perfetta perpendicolarità del soggetto fotografato (soprattutto con gli smarphone le foto scattate peccano sempre di una lieve “inclinazione” di qualche grado, non percepibile nell’anteprima del display.

    … invece si notano condizioni di luminosità da fotografia duplicata da carta chimica e/o diapositiva … assolutamente impossibili in un ambiente interno con luce artificiale.

    Anche nel caso si disattivasse il “flash” (non esiste più il vecchio flash, i dispositivi a fotocamera, in condizioni di luce artificilale,attivano led illuminanti tramite automatismi dei sensori ccd o tecnologie simili) le condizioni di disomogeneità dell’illuminazione artificiale si noterebbero, mentre l’immagine è equivalente ad un positivo in carta chimica o ancor meglio in diapositiva, scansito in formato digitale (rimuovere i watermark con photoshop o simili non permette il recupero dei bits persi nell’inserimento del marchio digitale, da questo l’ipotesi che si tratti di copie originali o seconde copie che in teoria certe persone non potrebbero possedere in “chiaro”…) Non è semplice chiedere ad un software di capire come riempire spazi privi di informazione… sovente nemmeno i programmi in dotazione alle Polizie scientifiche arrivano a tanto…

    Impossibile non ipotizzare che le foto utilizzate in tale esposizione siano copie plotterate in gigantografia da altre copie acquisite dalle ormai tristemente note Raccolte Civiche (poi acquisite da Intesa San Paolo… in forma ufficiale e corretta).

    Se cosi fosse esisterebbero copie primarie da qualche altra parte… e ce le vediamo poi messe in bella vista in rete ? (come noto … destinate a finire in Facebook senza marchio digitale).

    Non si esagera nel pensare (pensare è un diritto) che diverse delle immagini senza watermark (marchio di proprietà e di diritti d’autore digitale inserito nella informazione in codice binario dell’immagine) non siano “smacchiate” ma siano originali o copie primarie preesistenti a quelle proposte con marchio di proprietà e/o esposte nelle mostre private.. (o vendute nei siti web dedicati come, per esempio, Gettyimages ma anche ebay…).

    Non si aggiunge altro… ad intenditori poche spiegazioni per capire…(o cercare di farlo).

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    Ticinese Naviglio Vallone (Conca di Viarenna). Datazione immagine compresa tra il 1910 e 1929. Il Naviglio Vallone collegava la cerchia dei Navigli con la Darsena lungo due vie (alzaie) parallele (Via Olocati e Via Vallone). Il naviglio venne coperto nello stesso periodo di copertura della fossa interna dei Navigli, intorno al 1930. Fonte immagine sovraimpressa nella foto.
    Ticinese. Naviglio Vallone (Conca di Viarenna). Datazione immagine compresa tra il 1910 e 1929. Il Naviglio Vallone collegava la cerchia dei Navigli (l’attuale Via De Amicis) con la Darsena lungo due vie (alzaie) parallele (Via Olocati e Via Vallone). Il naviglio venne coperto nello stesso periodo di copertura della fossa interna dei Navigli, intorno al 1930. Fonte immagine sovraimpressa nella foto.
    "Cartolina musicale" ritraente Piazza della Repubblica (1955 ). Una immagine simile ma ritraente Piazza della Scala venne postata nel Luglio 2020. Un "gadget" molto in voga negli anni 50 del 900 erano delle cartoline illusstrate contenenti un sottile disco in vinile (la sagoma del disco a 78 giri è distinguibile nell'immagine) che poteva essere riprodotto, musicalmente, da giradischi a 78 giri posizionando direttamente la cartolina sul piatto del giradischi ed appoggiandovi sopra la testina di lettura del microcolco. Fonte immagine: web stagnniweb.it, riferimento immagine http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=cart_mi&Inizio=18&Righe=10&InizioI=1&RigheI=50&Col=5 )
    “Cartolina musicale” ritraente Piazza della Repubblica (1955 circa). Una immagine simile (ma ritraente Piazza della Scala) venne postata nel Luglio 2020. Un “gadget” molto in voga negli anni 50 del 900 erano delle cartoline illusstrate contenenti un sottile disco in vinile (la sagoma del disco a 78 giri è distinguibile nell’immagine) che poteva essere riprodotto, musicalmente, da giradischi a 78 giri posizionando direttamente la cartolina sul piatto del giradischi ed appoggiandovi sopra la testina di lettura del microcolco. Il brano inciso in questa cartolina musicale era “Casetta in Canadà” (M. Panzeri, 1957). Fonte immagine e contestualizzazione: web stagnniweb.it, riferimento immagine http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=cart_mi&Inizio=18&Righe=10&InizioI=1&RigheI=50&Col=5 )
    Portici Vittorio Emanuele verso i Portici Settentrionali di Piazza Duomo nel 1940 (fonte immagine delcampe.net)
    Portici Corso Vittorio Emanuele verso i Portici Settentrionali di Piazza Duomo nel 1940 (fonte immagine delcampe.net)

    Milano Sparita Skyscrapercirty ?

    ssc logo

    Forum giuridicamente dimostrato essere costellato da omissioni e bugie.

    L’ultima, degna di nota, è l’immagine (schermata) sottostante

    incoerenze milano sparita sktyscrapercity

    si sostiene che l’immagine ritraente Piazza XXIV Maggio (datazione tra il 1907-14) si stata “pescata” da facebook.

    Falso (come sempre).

    L’immagine venne postata qualche giorno fa in questo sito, ovvero Milanobarona

    Ticinese (data stimabile tra il 1907-14). Piazza XXIV Maggio, partenza gara ciclistica Milano Sanremo. (web moreschiphoto)
    Ticinese (data stimabile tra il 1907-14). Piazza XXIV Maggio, partenza gara ciclistica Milano Sanremo. (web moreschiphoto)

    e la fonte sarebbe un web di attività fotocine in Sanremo (indicato nella didascalia).

    L’immagine non ritrae la Darsena (fuori campo) come si sostiene nel forum indicato ma Piazza XXIV Maggio (alle spalle dei ciclisti la parte finale di Viale Gorizia attuale, angolo Piazza XXIV Maggio). E’ palese che sia a ridosso della Darsena anche se il soggetto Milano Sparit SSC crede di dimostrare maggiore superiorità scrivendo cose che sono sottointese.

    Milano Sparita SSC è composta da soggetti fissi (non 800 come apparirebbe nelle statistiche utenti di tale forum), stimabili intorno a non piu’ di 4-5 … soggetti che devono avere fatto corsi da “staffer moderatori” di Social Network (si ipotizzano anche legami con la Polizia Postale, senza considerare che tra di loro esiste già qualche divisa in mansioni amministrative d’ufficio…).

    Perche’ si sostiene e si ipotizza che siano stati addestrati al ruolo di moderatore di social ?

    I colpi bassi, scorrettezze (anche a danno di questo sito) molte volte riscontrate, le dichiarazioni non veritiere, l’aver forse censurato alcuni video youtube linkati in milanobarona, l’arroganza, la presunzione, il cercare di denigrare e di far passare per pazzi e incompetenti la “concorrenza” (ovviamente azioni ampiamente ricambiate in questo sito… dove si cerca, nei limiti, di rispondere per le rime…).

    Insomma, parliamoci chiaro, senza questi “moderatori” in stile social come facebook, le varie Milano Sparita e altre pagine fbook come anche quelle della Barona, non esistevano per la semplice ragione che il 95% del materiale fotografico circolante in rete proviene da tale forum (si ipotizza che poi ne esista dell’altro girato direttamente a Facebook).

    Sia chiaro che non sono illazioni, sono CONSTATAZIONI !

    Quello che si vede da anni lo dimostra come anche le enormi difficoltà a reperire immagini che non siano state fagocitate nel loro vortice e poi riproposte in facebook…

    Il moralismo impregnante tali personaggi è tipico di altri social (moderatori e staff dove la Polizia Postale spadroneggia nel ruolo di fake user commettendo anche reati penali) , non solo fbook e twitter ma anche i vecchi Yahoo e la copia carbonata di Yahoo rappresentata da Quora Italia (dove a dispetto del nome non ha nessuna sede legale in Italia ma solo divise maccheroniche, molte dell’Italia meridionale con tutti gli annessi e connessi…divise che commettono diversi illeciti al limite del reato, come avviene anche per Yahoo).

    Come accennato, a breve un dossier relativo a Yahoo e Quora… ovviamente, in apparenza, non ci sono relazioni tra il forum sopra citato e Yahoo/Quora… tuttavia ci sono analogie tra le quali il fenomeno dei multiaccount che cercano di condizionare in modo non trasparente opinioni e idee collettive .

    Per Yahoo e Quora, ovviamente, come noto, anche per Facebook (come accennato) vi sono ipotesi di reato (il generare decine di migliaia, centinaia di migliaia di multiaccount falsi per mano degli staff…per un social net come quelli elencati… non si sta ovviamente parlando di Skyscrapercity… corrisponde alle ipotesi di violazioni dei codici penali artt,li 640 e 641 cp di frode informatica (nei vari commi) e truffa).

    Perche’ ?

    I social network vendono spazi pubblicitari dove il “click” sopra il banner, effettuato dall’utente (sempre che non sia un fake o un robot, bot o algoritmo) corrisponde ad una provvigione calibrata sul numero di account presenti e sulle attività generate (se fossero generate da ampie percentuali di fake account la frode è certificata)… lo stesso dicasi per le quotazioni finanziarie nel pacchetto NASDAQ.

    Le borse Wall street exchange e London exchange quotano le OPA e le transazioni delle azioni dei social net,( inclusi facebook, twitter, instagram, Yahoo , Quora, e You tube) sulla base dei milioni, miliardi di utenti iscritti… gioforza vuole che se sono, in percentuali superiori al 50%, cloni generati dagli stessi amministratori di network (manualmente o tramite bot) la truffa è palese.

    Su questo tema si approfondirà nei prossimi giorni ma si consideri che su esperienze personali, tali presunte truffe sono commesse anche in territorio italiano da staffer italiani per conto di tali transnazionali USA e i reati sono imputabili dalle Procure Italiane… che tuttavia insabbiano anche dietro denuncia querela poiche’ dietro tali staffer ci sono operatori delle forze dell’ordine, molti nell’esercizio delle loro funzioni (come detto non si fanno riferimenti a Milano Sparita Skuscrapercity ma ai social net che possono beneficiare anche delle immagini postate dai medesimi, come oltremodo tale fenomeno è riscontrato nei social Yahoo e Quora di natura differente da facebook… pur essendoci analogie nei metodi).

    E’ un argomento pericoloso da affrontare singolarmente, Report RAI potrebbe farlo se avesse la volontà di farlo… esentando altri dall’esporsi, non solo a querele bavaglio ma rischi di incolumità personale piu’ che concreti… quindi Report (che conosce bene questi scenari) potrebbe produrre puntate su questo scenario …. da vomito, dove politici italiani e “divise” (e magistratura politicizzata a destra) escono con un crollo di immagine e credibilità da livelli di baratro (per via della dilagante corruzione regnante nelle Polizie italiane, non esenti, anche, da fenomeni di infiltrazione e radicazione ndranghetista).

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    Fiera campionaria 1940. (fonte immagine: web lombardiabeniculturali)
    Fiera campionaria 1940. (fonte immagine: web lombardiabeniculturali)
    Piazza Duomo e arco Galleria Vittorio Emanuele nel 1941. Fonte: web maremagnum
    Piazza Duomo e arco Galleria Vittorio Emanuele nel 1941. Fonte: web maremagnum

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    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/piazza-xxv-aprile-viale-crispi-e-pasubio-1943-jpg.637747/

    Quando le localizzazioni di un luogo bombardato quasi 80 anni fa sono impossibili (per assenza totale di riferimenti) e si finge di essere superstorici quando in realtà si attinge da probabili raccolte civiche…(la correttezza del monopolio Milano Sparita nelle varie clonazioni SSC e Facebook lascia a desiderare)

    Milano sparita Skyscrapèrcity (purtroppo non fa parte delle cose che dovrebbero sparire… come la gramigna ce la troviamo dappertutto) simula competenze storiche che nemmeno i cattedratici universitari possiedono.

    I cattedratici universitari non possiedono (possedere è il termine più idoneo per il monopolio Milano Sparita…) raccolte civiche catalogate con le quali apparire (e non essere) storici… ovviamente le immagini dell’esposizione “Ma noi ricostruiremo”, le trovermemo prossimamente nelle pagine facebook delle varie Milano sparita, nei secoli, etc…ma del resto tali immagini sono solo copie di quanto in originali ALTRI possiedono da decenni…(o attingono senza comprendere che cosi’ facendo alimentano Zuckerberg e non la storia… ma sono cose che ormai le sanno anche i gatti…).

    Quando un’immagine non ha riferimenti tali da essere, in qualche misura, localizzabile e la si trova miracolosamente localizzata (come per molte altre…) l’unica conclusione logica possibile è quanto sopra ipotizzato.

    LEGA , DDA di Milano e ‘ndrangheta

    https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Mogli-camici-e-cavalli-dei-paesi-tuoi–0b7f8a90-9958-4fab-a3b6-47ce512554cb.html

    sarebbe interessante se Report avesse il coraggio di dedicare una puntata agli appalti truccati del Tribunale di Milano, relativa Procura e diversi legami con la ‘ndrangheta.

    Se in Lombardia si è arrivati al punto di ammettere che la ‘ndrangheta candida ndranghetisti come assessori e sindaci e che nessun comune lombardo sia esente da radicazioni ndranghetiste, a partire dalla provincia di Varese, terra della Lega e terra della ndrangheta… tale ammissione indica che le DDA (Divisioni Distrettuali Antimafia) di Milano e Brescia… hanno fallito (volontariamente) le funzioni antimafia per le quali furono costituite… chissà cosa potremmo dire delle vittorie elettorali di Governatori regionali degli ultimi 26 anni … ma anche del controllo mafioso di economia, politica e istituzioni della Lombardia e ancor di più della città di Milano…?

    A breve un articolo dedicato alla presenza di affiliati ‘ndranghetisti negli staff di operatori dei social network Yahoo Oath e Quora Italia… (i social a “domanda e risposta” che insieme a Facebook e Twitter hanno, tramite manipolazioni e frodi, non solo permesso le vittorie elettorali di esponenti Lega e Fratelli d’Italia ma che al loro interno contengono sospetti affiliati ndranghetisti e forze di Polizia a loro volta affiliate a tali organizzazioni…). Non solo sospetti di infiltrazioni ndranghetiste in tali social net ma anche frodi ed evasione fiscale massiccia per mano di tali “staffer” che generano milioni di false domande e false risposte per gonfiare dolosamente le quotazioni pubblicitarie e finanziarie di tali social net (le Procure del nord Italia latitano e insabbiano denunce querele e segnalazioni di tali frodi che hanno anche un notevole impatto nel merito di mancati accertamenti della Guardia di Finanza e magistratura nel merito degli introiti pibblicitari in territorio italiano che tali social avrebbero e che non verrebbro dichiarati all’erario …e persino (relativamente) a dirette competenze antimafia.

    Piazza Cordusio mel 1963. (fonte immagine: web todocoleccion.net)

    Piazza Cordusio mel 1963. (fonte immagine: web todocoleccion.net)

    Immagine formato famiglia di Piazza del Duomo nel 1959 (fonte web panoramio)
    Immagine formato famiglia di Piazza del Duomo nel 1959 (fonte web panoramio)

    Milano Sparita e Storia dei Trasporti pubblici Skyscrapercity… se le conosci le eviti…

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5386#post-170258702

    La recente esposizione fotografica “Ma noi ricostruiremo” (archivio Publifoto Intesa San Paolo) è stata, da personaggi in palese conflitto di interessi… definita deludente…

    Eh, si, qualsiasi forma di concorrenza a Facebook (Milano Sparita, Milano nei secoli, Da Milano alla Barona, etc.. tra web “civetta” come Cronache Edili Milanesi, ad amici come Milano Policroma… e altre centinaia di pagine Fbook direttamente o indirettamente gestite da questi soggetti che gestirebbero archivi di raccolte civiche e altre immagini pescate anche dalla rete… in orario di lavoro e nelle postazioni di lavoro…) darebbe molto fastidio in certi ambienti…

    Non è dato sapere se l’archivio Intesa San Paolo sia stato, sino ad oggi, mantenuto riservato ed i contenuti esposti in forma inedita in tale esposizione… non è dato nemmeno sapere se tali immagini siano vincolate, o meno, da un utilizzo proprietario… fatto stà che con la scusa della “localizzazione” le rivedremo presto da Skyscrapercity a Facebook (sopra elencate le pagine commerciali principali beneficiarie del forum Milano Sparita SSC…)

    Tali personaggi considerano deludente tutto quanto non farebbe fare soldi a Facebook… malgrado il “deludente” non impedisca ai medesimi di fare libera incetta fotografica (intesa come file immagine) per poi correre il rischio di “rivedere” tali immagini in web social facebook di natura commerciale.

    ATTILIO FONTANA e REPORT di questa sera 19 Ottobre 2020

    La trasmissione RAI 3 sopra citata ha anticipato un dossier scandalistico verso questo “””Governatore”””” Lega Nord > Lega (attuale) accusandolo di essere in seno ad una nuova Tangentopoli dove persino la ‘ndrangheta è parte attiva in affarismi politici durante l’emergenza COVID 19…

    Non si conoscono i dettagli del dossier… questa sera sapremo nel dettaglio le varie vicende…

    Ad onor del vero tali scenari non sono unici e riservati solo a Fontana… anche per Maroni e Formigoni le cose andarono molto similmente… (Fontana sta per “cadere” e dietro l’angolo c’è il pericolo di una seconda ricandidatura di Roberto Maroni) la differenza, forse, consiste nel fatto che Maroni Roberto ha molti amici nella Procura della Repubblica di Milano (e di Genova, sentenze scandalose a favore delle ruberie di 49 milioni di euro di fondi pubblici… ) e nel Tribunale medesimo (incluso Genova dove le condanne furono riversate verso un’altra figura di ruolo sicuramente molto secondario, prossima al capro espiatorio).

    Le recenti condanne di Maroni sui piccoli fatti di corruzione e concussione sono bazzecole rispetto ad altri fatti totalmente ignorati dagli amici magistrati (amici intesi come compagni di merende tra magistratura milense e genovese e Lega) leghisti e forzisti del corpo magistrati di Milano (e Genova)…

    La tesi leghista e neofascista (Lega e F.lli d’Italia, un tempo anche Forza Italia) che la malagiustizia sia targata “Toga Rossa” è quanto di più falso esista al mondo… la magistratura italiana è quasi tutta Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (per esempio i fondi Banca Rasini usati da Berlusconi per costituire Fininvest… mai nessun processo per associazione maffiosa per Berlusconi.. e volendo anche per qualche leghista… non parliamo poi delle evasioni fiscali miliardarie di Berlusconi…ignorate o condonate… con pene ridicole…).

    In fondo … i contenuti della trasmissione REPORT di questa sera sono cose che già si conoscevano (chi scrive è a conoscenza di relazioni spaventose tra Lega e certi ambienti in odore di ma…. (omissis), Quindi nulla di nuovo (l’aspetto sconcertante sono le poche indagini a carico di questi ex governatori che sperano, senza timore, che il tutto finisca nella solita bolla di sapone come avvenne nel 2013 con un’altro governatore, l’avvocato Roberto Cota, Lega, che si vide poi assolvere grazie alle “alchimie” dell’amico di Maroni, ovvero l’avvocato Aiello verso il quale il Giudice Gratteri chiese, senza ottenere, la competenza territoriale per indagarlo e procedere con rinvii a giudizio del caso… Quindi,alla fine della “fiera” sono cose che si sapevano e viene da domandarsi se coloro che votarono gli ultimi 3 governatori Lombardia ed uno del Piemonte (una tangentopoli mai interrottasi) non sarebbero di meno dei lestofanti che hanno eletto nel Governo Regionale…

    Altro enigma è il come un perfetto sconosciuto come lo era Attilio Fontana sia riuscito a stravincere nelle elezioni a Governatore…su un parco elettorale di 12 milioni di elettori… (omissis).

    Milano è la capitale mondiale delle mafie, ‘ndrangheta in primis (radicata anche negli appalti della Procura e Tribunale di Milano), seguita da Cosa Nostra approdata a Milano sin dagli anni ’60 (Camorra e Sacra Corona Unita sono solo subappaltate in gare sanitarie, informatiche e di altri servizi della Lombardia… in mano alla ndrangheta) col benestare della DDA di Milano, Procura e Tribunale…

    ma del resto non ci si deve meravigliare… coloro che sono iscritti alle massonerie (moltissime toghe milanesi e genovesi) ai affiliano anche ad alcuni ordini mafiosi… e non si tratta di diffamazioni… è la Storia italiana, anche della P2 ma non solo… lo stesso giudice antimafia Gratteri ammise che proprio dalle massonerie di Cavour, agli albori dell’unità d’Italia… nacque la ‘ndrangheta…(in realtà nacquero anche Cosa Nostra, Camorra e Sacra Corona Unita) organizzazione squisitamente massonica che i politici lombardi, insieme a Cosa Nostra, amano moltissimo (gli esponenti di Cosa Nostra siciliana sostengono che tale mafia esiste perche’ la voglioni i politici sicialiani per potersi arricchire con i capitali reinvestiti dai profitti di narcotraffico e per le tangenti ricevute negli appalti truccati).

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    Piazza Duomo 1935. Portici Settentrionali.
    Piazza Duomo 1935. Portici Settentrionali.

    Milano Certosa-Garegnano e Portello 1958. Cavalcavia del Ghisallo, Piazzale Appennini (poi Piazzale Kennedy), Viale Scarampo/De Gasoeri.

    Ticinese (data stimabile tra il 1907-14). Piazza XXIV Maggio, partenza gara ciclistica Milano Sanremo. (web moreschiphoto)
    Ticinese (data stimabile tra il 1907-14). Piazza XXIV Maggio, partenza gara ciclistica Milano Sanremo. (web moreschiphoto)
    Piazza del Cordusio 1902 circa. Palazzo del Credito Italiano. Fonte immagine: web Lombardiabeniculturali
    Piazza del Cordusio 1902 circa, Palazzo del Credito Italiano (sulla sinistra) e Palazzo Assicurazioni Generali (sulla destra). Fonte immagine: web Lombardiabeniculturali
    Porta Venezia 1910 circa, ex Viale Monforte poi Viale Piave. Albergo Diana costruito sull’area degli ex Bagni Diana. La struttura alberghiera rispecchiava, originariamente, gli standard europei colonialistici dell’epoca dove in un’unico edificio alberghiero di lusso si concentravano sale da ballo, eventi mondani, caffè per intellettuali, ristoranti e servizi termali, Casinò e Sale da Gioco. Questi ultimi (servizi termali) non vennero però realizzati, pare, per via dell’assenza di strutture e reti idriche adeguate che si sostituissero alle acque non potabili delle rogge che precedentemente alimentavano i Bagni Diana. fonte fotogradica web livornotop, fonte storica https://it.wikipedia.org/wiki/Kursaal_Diana.
    Verifiche preventive nel merito di preesistenti pubblicazioni di questa immagine da parte del noto forum monopolisa Milano Sparita SSC darebbero esito negativo, tuttavia vi sono elevate probabilità che questa immagine sia stata già utilizzata sia da tale forum che dalla pagina commerciale facebook Milano Sparita e da ricordare…
    Via Torino 1950. Localizzazione qualificata come Via Torino nel 1950. Considerando la demolizione di alcuni edifici lungo l'asse Via Torino-Via delle Asole, dovremmo (FORSE) trovarci in corrispondenza del palazzo di Via Lupetta 1 angolo Via Torino (sulla sinistra, fuori campo, la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, ovviamente non inquadrata. Nella fotografia non è possibile distinguere la pavimentazione tranviaria attualmente presente lungo Via Torino... si considera, pertanto, attendibile, la localizzazione proposta dall'archivio fotografico web Giancolombo.
    Via Torino 1950. Localizzazione qualificata come Via Torino nel 1950. Considerando la demolizione di alcuni edifici lungo l’asse Via Torino-Via delle Asole, dovremmo (FORSE) trovarci in corrispondenza del palazzo di Via Lupetta 1 angolo Via Torino (sulla sinistra, fuori campo, la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, ovviamente non inquadrata). Nella fotografia non è possibile distinguere con attendibilità la pavimentazione tranviaria attualmente presente lungo Via Torino… si considera, pertanto, comunque più che attendibile, la localizzazione proposta dall’archivio fotografico web Giancolombo.
    Parco Sempione 1949. Foto ritraente Gian Battista Colombo, ovvero l'autore fotografo della foto medesima. (fonte immagine http://www.giancolombo.net/biografia.html)
    Parco Sempione e Lambretta nel 1949, autore Gian Battista Colombo. (fonte immagine http://www.giancolombo.net/)
    Piazza Castello e Castello Sofrzersco viste dalla Via Luca Beltrami (1970 circa), Fonte immagine sovraimpressa nella medesima.
    Piazza Castello e Castello Sofrzersco viste dalla Via Luca Beltrami (1970 circa). Fonte immagine sovraimpressa nella medesima.

    PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO e omissioni d’atti d’ufficio…

    Nell’Aprile 2019 venne presentata una circostanziata segnalazione contro il presunto abuso di immagini di origine editoriale (con le evidenti limitazioni ad uso commerciale che ne derivano) e di probabile conservazione istituzionale (raccolte storiche e fotografiche civiche) che la Pagina Facebook Milano Sparita e da ricordare (in realtà non sarebbe l’unica pagina facebook a compiere azioni illegittime) presumibilmente farebbe nel postare immagini che anche i “gatti” sanno provenire da libri di storia milanese…(libri estranei alla vendita online di tale pagina come di altri blog e forum).

    L’ultimo caso degno di nota (in realtà tutti i giorni avvengono le stesse cose, tuttavia solo in alcuni casi… tali “passaggi” sono dimostrabili) è quello che da tempo si nota nel Forum Milano Sparita Skyscrapercity, in un secondo blog WordPress (gestito sempre da uno degli utenti di tale forum, quello che diede del ladro all’autore di questo sito, il medesimo soggetto che minaccio’ azioni legali sempre all’indirizzo del “ladro” che gestirebbe milanobarona).

    L’immagine, di evidente vincolo editoriale per blog che vendono libri e per pagine facebook che vendono libri… sarebbe quella disponibile nel link sottostante

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2957556347624700/3957701164276875/?type=3&eid=ARAulb6CGFXDD_f3CU_DPQhAkJeUNgazbWPAaaaOj6w4xDwikGnV_OJQnVGgB-wY703hMIxLy3uAog1O&__xts__%5B0%5D=68.ARDFdlrJb9DBPLTaWUInrZec8A_sZQWTVsAVJpd2XJ_17XAs4ra3DgBgbf1m22rSfuywE_ehWSnPvb-DMBgIa_rA21bICNWXm8afb6lIcZMJKaa7SC8P0c_u8RDaTGKWp3Xh7UH4jCOvyTrVpBbCcNPEC_NaaH448svRhMpnfTMVtyAyaYrMpTu0mh1C7y3Fxsw4ep1cAMIFqqq0cAejLRfl_To0bML641hAgrxa3G6ye6w8niRj9naPmGdqHtn8Nv540yw5Y51YvLTWYs7XEOt_B34WMeqrVnJemUb4j0liG-pdzRUkNewSllIlLcIAcBRKeZiQ4z0GmHSbPmZBUQbLWA&__tn__=EHH-R

    Questa immagine, postata per uso commerciale, è già nota e passata nel forum sopra citato

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-1524#post-99709122

    … in realtà chiunque può proseguire la ricerca con Google e Bing (ricerca per immagini) scoprendo che tale fotografia d’epoca venne usata, sempre per scopo commerciale, anche in altri blog (uno di questi in wordpress) come elemento storico correlato alla vendita di un libro dedicato alla “storia” di Milano.

    Il personaggio in questione, che scrisse, senza problemi, di considerare questo sito e il suo autore come soggetti che ruberebbero immagini con azioni degni di sanzioni da parte delle autorità competenti, senza risparmiare minacce di querele per diffamazione e violazione dei diritti d’autore (di tale soggetto si conosce l’identità anagrafica e il luogo di residenza… e non solo lui…) non manifesta, tuttavia, alcuna irritazione per il fatto che Milano Sparita Fbook utilizzi immagini e didascalie provenienti dai suoi blog (e anche da Skyscrapercity).

    Questi fatti, nella loro totalità, vennero ratificati, tramite querela denuncia, nell’Aprile 2019…

    … peccato il constatare che a Milano e in Italia, la Legge valga solo per coloro che non la violano… per i deboli…mentre per coloro che (presumibilmente) non la rispettano (non rispettando nemmeno il prossimo) si riscontrino palesi protezioni da parte di qualcuno…

    … del resto da parte di coloro che si fanno scudo e protezione di politici, anche regionali, che in campo sanitario e non solo… avrebbero commesso ogni genere di illeciti, non dobbiamo attenderci nulla di buono… (i fatti lo dimostrato da oramai 15 anni…).

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    Barona 1975, Ronchetto sul Naviglio limitrofa Cascina Restocco Maroni. Via Camillo da Giussani, occupazione cantieri edili stabili ex IACP. Occupazioni di protesta simili avvennero, sempre in quel periodo, anche nel lotto ex IACP Felice Lope de Vega -Famagosta. Fonte immagine web milanoattraverso, archivio primario CFP Bauer)
    Barona 1975, Ronchetto sul Naviglio limitrofa Cascina Restocco Maroni (formalmente il lotto ex IACP denominato “Tre Castelli”. Via Camillo da Giussani, occupazione cantieri edili stabili ex IACP. Occupazioni di protesta simili avvennero, sempre in quel periodo, anche nel lotto ex IACP Felice Lope de Vega -Famagosta. Fonte immagine web milanoattraverso, archivio primario Cfp Bauer)
    Barona 1975, Ronchetto sul Naviglio limitrofa Cascina Restocco Maroni. Via Camillo da Giussani, occupazione cantieri edili stabili ex IACP. Occupazioni di protesta simili avvennero, sempre in quel periodo, anche nel lotto ex IACP Felice Lope de Vega -Famagosta. Fonte immagine web milanoattraverso, archivio primario Cfp Bauer)
    Barona 1975, Ronchetto sul Naviglio limitrofa Cascina Restocco Maroni. Via Camillo da Giussani, occupazione cantieri edili stabili ex IACP. Occupazioni di protesta simili avvennero, sempre in quel periodo, anche nel lotto ex IACP Felice Lope de Vega -Famagosta. Fonte immagine web milanoattraverso, archivio primario Cfp Bauer)
    Quarto Oggiaro (immagine priva di datazione), presumibilmente fine anni ’70, primi anni ’80. Inconfobili ciminiere della ex raffineria petrolifera FINA. (fonte immagine, web partecipami.it)
    Barona 1976 (confinante con Basmetto Cascina-Chiesa Rossa). Via Gattinara (cascina Annone sul lato sinistro). Fotogramma del Film "Come ti rapisco il pupo" (la pellicola ha due titoli commerciali, il secondo "Cinque furbastri, un furbacchione". Regia di Lucio De Caro, tra gli interpreti principali, Franca Valeri, Teo Teocoli, Massimo Boldi). La ripresa è stata effettuata dal Ponte pedonale Annone (ricostruito nel 1985). Fonte immagine e contesto cinematografico tratti dal web davinotti.com
    Barona 1976 (confinante con Basmetto Cascina-Chiesa Rossa). Via Gattinara (cascina Annone sul lato sinistro). Fotogramma del Film “Come ti rapisco il pupo” (la pellicola ha due titoli commerciali, il secondo : “Cinque furbastri, un furbacchione”. Regia di Lucio De Caro, tra gli interpreti principali, Franca Valeri, Walter Chiari , Teo Teocoli, Massimo Boldi). La ripresa è stata effettuata dal Ponte pedonale Annone (ricostruito nel 1985). Fonte immagine e contesto cinematografico tratti dal web davinotti.com
    fonte letterbox.com
    fonte letterbox.com

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-estensione-dal-dicembre-2019/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/co-ma-milano-barona-via-ettore-ponti-12-1950-1989-giocattoli-e-aeromodellismo/

    Ticinese 1976. Darsena dal lato di Viale Gorizia verso origine Naviglio Pavese e Piazza XXIV Maggio. (fonte immagine omessa per prevenire ulteriori acquisizioni del Forum Milano Sparita SSC, già in posizione dominante nella pubblicazione di immagini vintage di Milano...)
    Ticinese 1976. Darsena dal lato di Viale Gorizia verso origine Naviglio Pavese e Piazza XXIV Maggio. (fonte immagine omessa per prevenire ulteriori acquisizioni del Forum Milano Sparita SSC… posizione dominante nella pubblicazione di immagini vintage di Milano…)

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    LOCKDOWN del comune di Milano e la nullafacenza di molti dipendenti italiani delle pubbliche amministrazioni municipali e municipalizzate delle città italiane (in questi aspetti Nord e Sud sono nella stessa “barca” considerando che Milano Sparita Skyscrapercirty annovera qualche fannullone…).

    E’ cosa nota che diversi comuni italiani, grandi e piccoli, da 9 mesi si sono messi in ferie (da casa propria, comodamente all’aria condizionata nella recente estate trascorsa ed ora al caldo dei termosifoni di un inverno precoce arrivato sin dalla fine di Settembre 2020).

    Giuseppe SALA, dopo aver finto di non vedere 9 mesi di Uffici chiusi al pubblico (Anagrafe inclusa) e di Uffici aperti ma vuoti… con il personale, anche correlato alle Polizie Municipali, amministrativo comodamente chiuso in case ben arredate e dal valore immobiliare notevole, dotate di tutte le tecnologie domotiche possibili… superconfortevoli e con la “tata” che viene a pulire regolarmente tali immobili impeccabili…avrebbe richiamato il proprio gregge di dipendenti, impiegati, quadri intermedi e dirigenti al ritorno in ufficio… (al momento l’invito non ha raccolto adesioni).

    Lo scenario denunciato da alcuni organi di informazione italiani (Lockdown = assenteismo, anche se ufficialmente si dovrebbe lavorare e rispondere al telefono da casa propria) non risparmia Milano… sia nelle funzioni comunali come persino qualle aziendali private… recentemente abbinata alla città di Messina, dove un Sindaco “sceriffo” sta procedendo al licenziamento in massa di molti dipendenti già noti per girare i pollici in orari di lavoro nelle postazioni di lavoro… (da 9 mesi girano i pollici da casa propria). Sala dovrebbe avere il coraggio di fare altrettanto… del resto, tanto per fare un esempio, in ATM lavora, da 9 mesi, solo il personale autisti e manovratori… il resto (come anche in altri dipartimenti) è comodamente a casa a sorseggiare caffè espressi in cialde e spumosi cappuccini davanti al computer…

    Senza voler essere troppo faziosi, anche nel merito di quanto appena scritto sopra

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5376 https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5377

    si inviterebbero gli stackanovisti dello Smart Working, quanto meno, a citare le fonti editoriali dalle quali postano foto di libri dedicati alla vecchia Milano e nel contempo citare le fonti storiche cosi’ generosamente postate in kmetriche risposte delle quali sorgono dubbi sulle reali competenze storiche sciorinate e si crede essere kmetriche citazioni prelevate da opere editoriali delle quali, come sempre, non si citano le fonti… chiedere correttezza a questi “Re delle pantofole” in appartamenti dotati di tutte le tecnologie possibili… forse sarebbe troppo… vero ?

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    Torre Velasca in costruzione nel 1956 (attualmente considerata come un'espressione del "brutalismo" architettonico italiano, ovvero dell'uso massiccio di cementi e calcestruzzi nella realizzazione di edifici residenziali e per uso uffici e religioso). Fonte immagine web arengario.
    Torre Velasca in costruzione nel 1956 (attualmente considerata come un’espressione del “brutalismo” architettonico italiano, ovvero dell’uso massiccio di cementi e calcestruzzi nella realizzazione di edifici residenziali e per uso uffici e religioso). Fonte immagine web arengario.
    Ticinese 1976, Viale Gorizia Darsena nella sua portata ridotta, antecedente o successiva ai periodi di "secca". Fonte immagine omessa allo scopo di prevenire ulteriori acquisizioni da parte del Forum Milano Sparita Skyscrapercity.
    Ticinese 1976, Viale Gorizia e Darsena nella sua portata ridotta, antecedente o successiva ai periodi di “secca”. Fonte immagine omessa allo scopo di prevenire ulteriori acquisizioni da parte del Forum Milano Sparita Skyscrapercity.
    Immagine di Cesare Colombo, Cairoli 1956, Largo Cairoli. Fonte fotografica web fotografieincomune, fonte "ovviamente" non citata da @misterno26 nei forum Storia dei trasporti pubblici Milano e Milano Sparita Skyscrapercity. Leggasi anche questa pagina indicizzata https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-storia-dei-trasporti-pubblici.1553988/page-1452 Sbrodolate "storiche" sui percorsi e fermate della linea 15 ed altri "tram", gli """storici"""" (come dire bbero a Roma, tanto per riderci su, "er mejio der mejo" ) oltre i copia e incolla (da wikipedia) delle tratte storiche tranviarie ATM Milano degli anni 50 non saprebbero fare. Cerchiamo, invece, di concentrarci sull'impato estetico e quasi pittorico di questa immagine ritratta in pieno centro a Milano nel secondo dopoguerra all'esordio de futuro Miracolo economico... quasi una "natura morta" estrapolata da un grigio, nebbioso e austero paesaggio urbano... ma se pretendessimo analoghe analisi da coloro che la storia di Milano l'hanno tradotta e massacrata in un business per Zuckerberg.... pretenderemmo troppo dal loro intelletto...
    Immagine di Cesare Colombo, Cairoli 1956, Largo Cairoli-Foro Bonaparte. Fonte fotografica web fotografieincomune, fonte “ovviamente” non citata da @misterno26 nei forum Storia dei trasporti pubblici Milano e Milano Sparita Skyscrapercity. Leggasi anche questa pagina indicizzata https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-storia-dei-trasporti-pubblici.1553988/page-1452 Kmetriche copia e incollate “storiche” (da wikipedia) sui percorsi e fermate della linea 15 ed altri “tram”, dagli “””storici”””” (come direbbero a Roma, tanto per riderci su, “er mejo der mejo” ). Ahinoi, oltre i copia e incolla (da wikipedia) delle tratte storiche tranviarie ATM Milano degli anni 50 non saprebbero fare. Cerchiamo, invece, di concentrarci sull’impatio estetico e quasi pittorico di questa immagine ritratta in pieno centro a Milano nel secondo dopoguerra all’esordio del futuro Miracolo economico… quasi una “natura morta” estrapolata da un grigio, nebbioso, invernale e austero paesaggio urbano… ma se pretendessimo analoghe analisi da coloro che la storia di Milano l’hanno tradotta in un business per Zuckerberg…. pretenderemmo troppo dal loro intelletto…
    Ticinese 1976. Darsena lato Viale Gorizia, deflusso verso Naviglio Pavese, Piazza XXIV Maggio. Fonte immagine omessa per prevenire acquisizioni del forum in regime di monopolio Milano Sparita Skyscrapercity
    Ticinese 1976, Darsena in secca lungo Viale Gorizia. Fonte immagine omessa per impedire acquisizioni al forum monopolista Milano Sparita Skyscraperciry

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    Le bugie RAI (Partito Democratico) nel merito della recente trasmissione “Presa Diretta” RAI 3 del 28 Settembre 2020.

    … da tempo si percepivano velate e poco apparenti intese sottobanco tra Partito Democratico e Lega… (partiti in apparenza antagonisti). Nella trasmissione Presa Diretta di Lunedi’ 28 Settembre scorso urgono alcune correzioni cronologiche nel merito dei 49 milioni di euro che la Lega ha sapientemente trafugato all’estero e riciclato in varie operazioni finanziarie e immobiliari e/o consumando milioni di euro di rimborsi elettorali nella Fondazione Maroni Presidente e/o per consumo personale dei vertici medesimi della ex Lega Nord poi Lega Salvini Presidente.

    A correzione di informazioni depistate si ricorda e si rammenta che i Pubblici Ministeri Robledo (Milano) e Pinto (Genova) non indagarono, dal 2012 al 2014 verso gli attuali tesorieri Lega ed i vertici (Maroni e Salvini e le figure dirigenziali sottostanti, come Siri…) ma misero “in croce” l’ex Segretario Roberto Bossi e l’ex tesoriere Belsito. Il famoso “esposto” presentato nell’inverno 2012 da un sedicente “maroniano” presso la Procura della Repubblica di Milano (in realtà ratificato da un personaggio molto vicino a Maroni) diede l’avvio alla inquisizione calunniosa e diffamatoria a danno dell’ex Segretario Roberto Bossi, dalle cui dimissioni Roberto Maroni prima e Matteo Salvini poi diventarono i vertici direttivi ed elettorali della ex Lega Nord di Maroni Presidente e Salvini Premier.

    Nella trasmissione RAI 3 succitata, i PM indicati vengono sdoganati come gli scopritori del fatto che i 49 milioni di euro sparirono dalle casse della Lega, dopo l’esposto sopra citato e non prima…

    Questi fatti non esonerano la famiglia Bossi dall’aver, per uso personale, utilizzato i fondi pubblici di Partito nel corso degli anni… tuttavia il “peculato” presunto dell’ex segretario Lega (e probabilmente dell’ex tesoriere Belsito) è cosa estranea alla sparizione del 49 milioni di euro, esportazione e riciclo avvenuto con varie forme e metodi dal 2013 in poi sino ai giorni nostri…

    I fatti sopra indicati rivelano (come da tempo si sostiene in questo web) connivenze tra la Lega Nord in generale, con la Procura e Tribunale di Milano…

    Si rende noto che tutte le figure interne della Lega che utilizzarono tali fondi per scopi personali sono implicate… compreso quel personaggio ex pusher titolare di una grossa impresa di costruzioni ed impiantistica nella bergamasca… (si consideri inoltre che il narcotraffico, nel Nord Italia è gestito dalla ‘ndrangheta…).

    Uno scenario da schifo che richiedeva il commissariamento Governo Lombardia e lo scioglimenti del partito Lega… si ricorda inoltre che Maroni, nel 2013, aveva annunciato la sua intenzione di sciogliere tale partito… ancor prima che l’intero importo dei 49 milioni venisse occultato… lo sciogliere un Partito comporta anche l’estinguere, d’ufficio, i debiti milionari…

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    Piazza Duomo 1976. Fonte immagine omessa per prevenire ulteriori acquisizioni da parte del forum in regime di monopolio, Milano Sparita Skyscrapercity.
    Darsena 1976, Naviglio Grande (Ripa di Porta Ticinese) arcata Ponte dello Scodellino. (fonte omessa allo scopo di prevenire acquisizioni da parte del forum monopolita Milano Sparita Skyscrapercity).
    Adriano Celentano in versione Jarry Lewis, 1960 circa. Per quanto riguarda la localizzazione, come ormai siamo abituati ad assistere (non a caso) per tutto il repertorio fotografico della Milaano Vintage, oltre a non esserci riferimenti certi nell'immagine ancor meno ce ne sarebbero nella didascali originale di questa foto venduta on line ... la didascalia in lingua inglese riferisce "Piazza Duomo"... cosa assolutamente falsa. Siamo, certamente, in uno dei due parchi principali di Milano. Le ipotesi sono: Giardini Pubblici di Porta Venezia o Piazza Castello... per quest'ultima oltre a non aver trovato riferimenti attuali con la sagome dei tetti degli edifici presenti sullo sfondo, ci sarebbe da considerare la scarsa ampiezza dei giardinetti che separano le mura del Castello Sforzesco dal marciapiede della medesima Piazza Castello... si potrebbe ipotizzare un Corso Venezia... ma in entrambi i casi, sia per i decenni trascorsi (Milano è l'unica città del mondo che ha demolito quasi totalmente il centro storico... e la dove non lo ha raso al suolo per farne torri... ha stravolto profili e sagome di vecchi palazzi d'epoca... quindi ... solo chi possiede le foto originali puo' saperlo... ovvero i soliti noti di Milano Sparita Skyscrapercity... anche questa immagine, come sempre avviene e non casualmente, viene postata senza data e senza localizzazione, anzi con localizzazione errata che peggio non si potrebbe. Forse gli edifici sullo sfondo sono quelli di Via Mario Pagano, lato Nord del Parco Sempione ?
    Adriano Celentano in versione Jarry Lewis, 1960 circa. Per quanto riguarda la localizzazione, come ormai siamo abituati ad assistere (non a caso) per tutto il repertorio fotografico della Milano Vintage, oltre a non esserci riferimenti certi nell’immagine ancor meno ce ne sarebbero nella didascalia originale di questa foto venduta on line … la didascalia in lingua inglese riferisce “Piazza Duomo”… cosa assolutamente falsa. Siamo, certamente, in uno dei due parchi principali di Milano. Le ipotesi sono: Giardini Pubblici di Porta Venezia o Piazza Castello… per quest’ultima oltre a non aver trovato riferimenti attuali con la sagome dei tetti degli edifici presenti sullo sfondo, ci sarebbe da considerare la scarsa ampiezza dei giardinetti che separano le mura del Castello Sforzesco dal marciapiede della medesima Piazza Castello… si potrebbe ipotizzare un Corso Venezia… ma in entrambi i casi, sia per i decenni trascorsi (Milano è l’unica città del mondo che ha demolito quasi totalmente il centro storico… e la dove non lo ha raso al suolo per farne torri e casermoni di lusso… ha stravolto profili e sagome di vecchi palazzi d’epoca… ) sia per lo sfondo sfuocato dell’immagine… è quasi impossibile localizzare con certezza il luogo…quindi … solo chi possiede le foto originali puo’ saperlo… ovvero i soliti noti di Milano Sparita Skyscrapercity… Anche questa immagine, come sempre avviene e non casualmente, viene postata (dalla fonte Getty Images) senza data e senza localizzazione, anzi con localizzazione errata che peggio non si potrebbe. Forse gli edifici sullo sfondo sono quelli di Via Mario Pagano, lato Nord del Parco Sempione ?

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    Da Milano Sparita Skyscrapercity alla Barona Facebook

    storie e testimonianze dell’ignoranza di tale forum (Milano Sparita) che controlla centinaia di pagine facebook di Milano e quartieri…

    Si osservi l’immagine già postata in questo web per correzioni relative ad errori di datazione commessi dai soliti noti dipendenti e dirigenti Comune di Milano… di Milano Sparita Skyscrpaercity…

    Via Bari, incrocio Via Santa Rita da Cascia verso Via Modica e Via Portaluppi, 1963 circa
    Via Bari, incrocio Via Santa Rita da Cascia verso Via Modica e Via Portaluppi, 1959 circa o anteriore.

    Nella pagina facebook “Da Milano alla Barona”, tale immagine venne datata primi anni ’60, mentre la foto venne scattata in data anteriore al 1960 per via dell’assenza del condominio di Via Modica 16.

    Quel condominio, assente nell’immagine, è quello evidenziato nell’immagine sottostante ripresa nello stesso luogo (tra i civici 4 e 2 di Via Bari)

    IMG_20200929_110454

    I conti non tornano … malgrado qualcuno si venda come storico (e capopopolo) di un quartiere… essendo, addestrato da “cattivi maestri” di Milano Sparita Skyscrapercity…

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    Da Milano Sparita Skyscrapercity alla Barona Facebook

    Prosegue, come sempre avvenuto da 8 anni, l’acquisizione o la consegna di immagini inedite postate dal forum sopra citato (dal 2006 un milione circa) verso tale pagina Facecook

    https://it-it.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/2865952686840291/?type=3&theater

    la ennesima fotina vintage di San Cristoforo e lavandaie proviene da Milano Sparita SSC

    alla pag. 4814
    Tale tendenza, quando un utente di tale forum non posta direttamente la foto in https://it-it.facebook.com/storiadellabarona/ , avviene anche per Milano Sparita Facebook come ampiamente dimostrato. Si nota la scomparsa da Google di indicizzazioni per la ricerca immagini che puntano al forum sopra indicato (difficile capire se sia stata voluta o meno tale invisibilità di ricerca immagini…) al punto tale che si deve ricorrere a Bing.
    Fa specie che per queste contestazioni, da sempre negate dagli interessati (che beneficiano di protezioni …) i medesimi, tra il 2017 e 2019 oltre che accusare di ladrocinio questo sito, di insultare, denigrare e altro, minacciarono querele per diffamazione e per sottrazioni illegali delle “loro” immagini, cosi’ come per presunte violazioni di copyright (ma da quale pulpito…).
    un altro aspetto interessante della vicenda… consiste nel fatto che le immagini postate dalle pagine facebook sopra citate (puramente commerciali con immensi vincoli sia nelle foto che nei film e filmato) vengono preventivamente rimosse da Milano Sparita Skyscrapercity… peccato che almeno in Bing restino nella memoria cache dei server… infatti l’immagine era postata a pagina MILANO Sparita – Page 4814 – SkyscraperCity
    A queste persone poco interessa la storia ma i ricavi dalle vendite di libri, dalle partnership con Facebook e dalla popolarita, stile capopolo in territori ben definiti di Milano… loro e chi li segue tramite like e follower… idem per il forum succitato che esiste per tale funzione (di paravento…coprispalle).
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    Porta Ticinese, anni '50 (immagine pdiva di datazione certa), Vicolo dei Lavandai. Autore Mario Cattaneo, fonte immagine: web Lombardia beni culturali
    Porta Ticinese, anni ’50 (immagine priva di datazione certa), Vicolo dei Lavandai. Autore Mario Cattaneo, fonte immagine: web Lombardia beni culturali
    Porta Romana anni 60 (immagine priva di datazione certa), Chiesa di San Nazaro in Brolo a ridosso del porticato dell'Università degli Studi. (fonte immagine web lombardia beni culturali)
    Porta Romana anni 60 (immagine priva di datazione certa), Chiesa di San Nazaro in Brolo a ridosso del porticato dell’Università degli Studi. Autore Mario Cattaneo, (fonte immagine web lombardia beni culturali)
    Ticinese 1976. Naviglio Pavese Via Ascanio Sforza. Trattoria Briosca.
    Ticinese 1976. Naviglio Pavese – Via Ascanio Sforza. Trattoria della Briosca.

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    … Sulle strade della Barona… narcos della ‘ndrangheta…

    Trasmissione "Mafie italiane Clandestino" dek 28.9.2020 e base d'appoggio narcos della 'ndrangheta.
    Trasmissione “Mafie italiane Clandestino” del 28.9.2020 e base d’appoggio narcos della ‘ndrangheta.

    … in tema di connivenza “milanese” tra organizzazioni criminali (in primis la ‘ndrangheta), Polizie, Carabinieri e Tribunale e Procura di Milano, imprenditori, banche, finanziarie, ivi i partiti politici, in primis la destra “lumbarda padana”…(con la sinistra che si organizza per entrare nel business) nella trasmissione “mafie italiane-clandestino” diffusa dalle ore 21.38 sino alle 23.03 sul canale DTT “Discovery Nove”… una cattiva sorpresa è emersa, casualmente e inaspettatamente, nella visione del filmato-documentario prodotto da network televisivi madrileni della TV Spagnola…

    La trasmissione trasmessa Sabato sera 26 Settembre 2020 (video non disponibile per acquisizione fotogrammi, per riprodurlo è necessario pagare un canone annuale sul sito di tale canale televisivo) era dedicata alla radicazione della ‘ndrangheta nella città di Milano e in Lombardia.

    Le riprese risalgono all’estate del 2019 e ritraggono uno scenario perfettamente identico allo scenario che viene descritto in questi siti “Milanobarona” e “Milano dal dopoguerra a tangentopoli” dal 2016…

    E’ probabile che in territorio italiano non sia mai stata trasmessa una trasmissione cosi’ dettagliata sulla presenza ormai istituzionale della mafia calabrese nel territorio comunali di Milano (come in Lombardia).

    L’episodio di ieri sera verteva sulla presenza di narcos ndranghetisti (e personaggi apparentemente “puliti” e non affiliati) che operano presso il confine svizzero tra il Lago Maggiore e il Lago di Como, tra Varese e Como medesima , nell’introduzione di kilogrammi di cocaina e marijuana purissime dal confine svizzero (narcos colombiani, mafia albanese verso la ndrangheta). Un ripresa di un noto e ricercato narcos calabrese (con volto coperto, immagini alterate e voce alterata elettronicamente) che si è offerto di mettere a disposizione della troupe televisiva le immagini dei percorsi che un “milanese” apparentemente incensurato e non affiliato, effettua da località prossime al confine italosvizzero sino a Milano… con una Polo Wolksvagen …

    Lo “spallone” della droga (se cosi’ volessimo chiamarlo) dopo aver percorso parte dell’autostrada Milano Laghi, all’altezza dell’ex Autogrill Villoresi Ovest verso Lainate (struttura recentemente demolita), a corto di benzina si ferma incautamente nell’area di servizio Villoresi Ovest … facendo andare su tutte le furie un capo clan calabrese che lo seguiva a breve distanza in direzione Milano…

    Le riprese si interrompono quando tale pseudo affiliato (considerato apparentemente inesperto per il capo clan ndranghetista) riparte dopo aver fatto rifornimento in direzione Viale Certosa-Tangenziale…

    Le riprese ripartono con una visione inaspettata… (al punto tale che non è stato possibile nemmeno fotografare lo schermo televisivo a dimostrazione di quanto scritto)
    Viale Faenza (Barona) all’imbocco con la Via Bari. Si distinguono le scuole di Via Salerno e uno degli ingressi dei noti supercondomini siti in fondo alla Via Bari (vedasi immagine Google sopra allegata). Non è chiaro se la base logistica fosse all’interno del supercondominio o nelle palazzine adiacenti verso Via Santa Rita da Cascia…

    Le riprese proseguono, comunque, all’interno dei vialetti condominiali per poi interrompersi e ricominciare all’interno di un appartamento modestamente arredato, in un locale cucina con pensili e cucina a gas dei primissimi anni ’80, piastrelle e pavimenti della fine anni ’60…

    In tale appartamento (forse una locazione, forse abbandonato per tale funzione) il capo clan analizza e si assicura che la droga pura contenuta nei 5 kg di panetti sia tale, effettuando alcune operazioni di chimica di base. Non è dato sapere se tale appartamento sia anche una raffineria o una semplice base d’appoggio per i narcos calabresi (prima di indirizzare gli stupefacenti alle raffinerie della droga dedicate alla città di Milano…)

    Si evidenzia che a meno di 100 metri dal luogo esiste il Comando Carabinieri Barona…?!

    I 5 kg di stupefacenti allo stato grezzo, secondo i contenuti del programma, sono destinati interamente al “mercato” di consumatori della città di Milano… e forse tale appartamento di Via Bari è la base di passaggio di tutta la droga per Milano (si applica il condizionale non essendo del tutto chiara la vicenda narrata nella trasmissione-report di produzione spagnola).

    Ragionando sulla tipologia di tale trasmissione non si potrebbe fare a meno di pensare che simili contatti e simili riprese non siano possibili senza che personaggi della magistratura e delle Polizie nelle direzioni investigative antimafia permettano e assicurino ai ndranghetisti l’assoluta sicurezza di impunità durante la produzione e ripresa dei filmati, ergo ampie aree di connivenza tra ndrangheta e mafie calabresi…

    Nella trasmissione si è ampiamente dibattuto che Milano non si limiterebbe ad essere la “Piazza” principale della cocaina in Europa … ma anche la città europea dove prevale, nell’economia ufficiale (quindi oltre il 50% del PIL di origine da reinvestimenti ndranghetisti), una ampia fetta di imprenditori affiliati alla ‘ndrangheta (in realtà le affiliazioni sono anche tra la magistratura milanese e le forze dell’ordine…). E’ probabile che a distanza di un anno dalle riprese sopra citate tale base logistica di Via Bari sia stata abbandonata …

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    Ticinese verso la fine degli anni '60 (immagine priva di datazione), Via Argelati angolo Ripa di Porta Ticinese e bar dove furono, in quel periodo, girate le sequenze di diversi film. La fonte di tale immagine è il web milano.repubblica dalla quale i soliti noti di Milano Spairta Skyscrapercity hanno attinto molto materiale fotografico...
    Ticinese verso la fine degli anni ’60 (immagine priva di datazione), Via Argelati angolo Ripa di Porta Ticinese e bar dove furono, in quel periodo, girate le sequenze di diversi film. La fonte di tale immagine è il web milano.repubblica dalla quale i soliti noti di Milano Spairta Skyscrapercity hanno attinto molto materiale fotografico…

    Milano Sparita Skyscrapercity una cultura storica non reale.

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5366

    dal 2006, senza interruzione alcuna, sia di giorno che di notte, con apici di attività nelle postazioni di lavoro in orari di lavoro… il gruppetto a capo di tale forum sciorina una cultura storica non propria attinta da centinaia di libri dedicati alla storia di Milano.

    E’ molto probabile che non tutto sia di proprietà dei medesimi, molto provenga dal settore Educazione e cultura del Comune di Milano (raccolte editoriali frutto di donazioni ma anche acquisti per uso Biblioteche Civiche e anche libri ritirati dalle biblioteche medesime per logorio e rilegatura… materiale editoriale chissà come… finito in rete e parte di esso poi acquisito da pagine facebook di natura commerciale a partire da Milano Sparita e da ricordare…)

    Darsena 1960. Barcone Nibbio (la chiatta di maggiore portata, i carichi massimi raggiungevano le 130 tonnellate di materiale da cava). Fonte immagine Corriere.milano.it
    Darsena 1960. Barcone Nibbio (la chiatta di maggiore portata, i carichi massimi raggiungevano le 130 tonnellate di materiale da cava). Fonte immagine Corriere.milano.it

    L’immagine sottostante (Forum Milano Sparita Skyscrapercity, dipendenti comunali) data l’immagine medesima ad un generico “anni ‘ 30” circa…

    milanomaniac

    in realtà questa immagine la si trova nell’album di foto acquistabili on-line del sito Portfolio Mondadori (vedesi l’immagine sottostante)

    Cathedral Duomo in city of Milan, 1956 (Photo by RDB/ullstein bild via Getty Images)
    Cathedral Duomo in city of Milan, 1956 (Photo by RDB/ullstein bild via Getty Images)

    nella didascalia originale la datazione viene indicata con l’anno 1956 e trattasi di errore di battitura che rimanderebbe l’anno dello scatto al 1936.

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    OGGI AL PARLAMENTO (Regionale Lombardia Roberto Maroni … mai più…)

    Si premette che l’ordine deontologico degli Avvocati non permette la permanenza dell’iscrizione all’albo di avvocati pluripregiudicati (come nel caso in esame di Roberto Maroni). Ci si domanda come sia possibile che un politico, governatore, ministro e qualsiasi altra cosa si voglia… conservi l’iscrizione al ruolo ( avvocato giuslavorista) malgrado la presenza di precedenti… Molti detenuti laureatisi in Legge, civile e penale… si sono visti rifiutare l’abilitazione al ruolo… perchè pregiudicati…idem avvocati condannati in via definitiva…

    Roberto Maroni, detto BOBO… 1000 ragioni per riflettere sul concedergli, o meno, ulteriori voti e consensi in passato ottenuti in modo poco trasparente e con metodi non dissimili da quanto avviene nelle regioni del meridione italiano (uno dei vari dinosauri della politica italiana con una carriera parlamentare più lunga di quella di Giulio Andreotti e dell’amico e socio Silvio Berlusconi, in politica dal 1978 circa, ahinoi prima con Democrazia Proletaria… poi il ribaltone con la Lega nel 1982… quasi 43 anni di carriera politica ed un mondo “gerontrocratico” di vecchi polmoni asmatici e squarciati che non ne vogliono sapere di mettersi DEFINITIVAMENTE in pensione visto i problemi arrecati in quasi mezzo secolo).

    Milano, 8 nov. (askanews) - Condanna confermata per Roberto Maroni nel processo d'appello che vedeva l'ex governatore lombardo imputato per presunti favori a due sue ex collaboratrici. Lo hanno deciso i giudici della Corte d'Appello di Milano infliggendo al politico della Lega a 1 anno di carcere, così come già avvenuto al termine del primo grado di giudizio. Il collegio presieduto dal giudice Piero Gamacchio ha tuttiavia riqualificato il reato contestato a Maroni (non più turbata libertà nella scelta del contraente ma turbata libertà degli incanti) per il contratto "su misura" ottenuto da Mara Carluccio, sua collaboratrice al Ministero dell'Interno, in Eupolis, società regionale lombarda che si occupa di formazione professionale. Come nel processo di primo grado, è stato invece assolto dall'accusa di induzione indebita relativa alle presunte pressioni esercitate sui vertici Expo per far partecipare Maria Grazia Paturzo (altra sua ex collaboratrice al Viminale con cui, secondo la procura, avrebbe intrattenuto "una relazione affettiva") a una viaggio istituzionale a Tokio interamente pagato dalla società incaricata di organizzare e gestire l'Esposizione Universale del 2015. Il sostituto procuratore generale Vincenzo Calia aveva chiesto di condannare l'ex governatore a 2 anni e 6 mesi di carcere per entrambi i capi di imputazione. Maroni non era presente in aula al momento della lettura del verdetto. Il collegio presieduto dal giudice Piero Gamacchio ha confermato la condanna per tutti gli altri tre imputati: 1 anno per l'ex capo della segreteria politica di Maroni, Giacomo Ciriello, 10 mesi e 20 giorni per l'ex segretario generale della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, e 6 mesi per Mara Carluccio. L'ex direttore generale di Eupolis, Alberto Brugnoli, aveva patteggiato la pena a 8 mesi di carcere.
    Milano, 8 nov. (askanews) – Condanna confermata per Roberto Maroni nel processo d’appello che vedeva l’ex governatore lombardo imputato per presunti favori a due sue ex collaboratrici. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Appello di Milano infliggendo al politico della Lega a 1 anno di carcere, così come già avvenuto al termine del primo grado di giudizio. Il collegio presieduto dal giudice Piero Gamacchio ha tuttiavia riqualificato il reato contestato a Maroni (non più turbata libertà nella scelta del contraente ma turbata libertà degli incanti) per il contratto “su misura” ottenuto da Mara Carluccio, sua collaboratrice al Ministero dell’Interno, in Eupolis, società regionale lombarda che si occupa di formazione professionale.
    Come nel processo di primo grado, è stato invece assolto dall’accusa di induzione indebita relativa alle presunte pressioni esercitate sui vertici Expo per far partecipare Maria Grazia Paturzo (altra sua ex collaboratrice al Viminale con cui, secondo la procura, avrebbe intrattenuto “una relazione affettiva”) a una viaggio istituzionale a Tokio interamente pagato dalla società incaricata di organizzare e gestire l’Esposizione Universale del 2015. Il sostituto procuratore generale Vincenzo Calia aveva chiesto di condannare l’ex governatore a 2 anni e 6 mesi di carcere per entrambi i capi di imputazione. Maroni non era presente in aula al momento della lettura del verdetto.
    Il collegio presieduto dal giudice Piero Gamacchio ha confermato la condanna per tutti gli altri tre imputati: 1 anno per l’ex capo della segreteria politica di Maroni, Giacomo Ciriello, 10 mesi e 20 giorni per l’ex segretario generale della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, e 6 mesi per Mara Carluccio. L’ex direttore generale di Eupolis, Alberto Brugnoli, aveva patteggiato la pena a 8 mesi di carcere.

    Tempo fa qualcuno lo ribattezzo’ ATTILA IL FLAGELLO DI DIO…dove passa non cresce più vegetazione…e nei fatti le cose lo confermano a pieno titolo.

    Si ricorda che i vertici della Lega (Maroni e Salvini) furono additati nel merito di quei 49 milioni di euro di risarcimenti per spese elettorali… finiti nel limbo ,,, con due Procure (Milano e Genova) che fingono di non capirci nulla… FINGONO ! (perche’ lottizzate dalle stelle correnti politiche che loro indagherebbero…)

    Le cronache giudiziarie di cui sopra (fonte https://www.askanews.it/politica/2019/11/08/condanna-confermata-in-appello-per-roberto-maroni-top10_20191108_161136/) non si limitano a quelle recenti…

    http://www.wilditaly.net/maroni-condannato-per-oltraggio-e-resistenza-al-pubblico-ufficiale-condanna-la-violenza-2802/

    La fedina penale dI “Bobo” è costituzionalmente incompatibile anche come candidato alla direzione di un canile…(il suo rapporto con la CIA non era differente da quello che fu per Antonio Di Pietro…si, del resto anche Napolitano lo fu… in rappoti con la CIA, anche Berlinguer incontrava segretamente Giorgio Almirante per spartirsi luoghi e spazi di scontro politico e ideologico che permetteva ad entrambi, perchè no, di arricchirsi per fare gli oppositori a vita… e per mandare avanti strategia della tensione e lotta di classe…perenni) ragion per cui chi scrive… negli anni ’80 votava per Democrazia Proletaria (ignorando che tra il 1978 e 82 vi fosse, tra i ranghi, anche il BOBO…) turandosi il naso.. vista la puzza di CIA aleggiante anche nell’ex PCI… non parliamo poi dell’attuale DP con i matrimoni dei suoi ministri aventi come “padrino” i direttori compartimentali della CIA americana…idem per Silvio Berlusconi… considerando che su di lui non venne mai condotta un’indagine con rinvio a giudizio per la nota Banca Rasini del padre del medesimo ed i rapporti con la famiglia mafiosa palermitana DI Cosa Nostra dei Bontate… riferibile al padre di Berlusconi, direttore commerciale di tale banca all’ombra della Madonnina…). In parole povere, viste le normative penali e costituzionali italiane, Bobo (come anche molti altri parlamentari, ministri, etc…) non sarebbe compatibile con incarichi pubblici, nemmeno di Sindaco… ma… la colpa di certe candidature non la possiamo attribuire solo ai candidati ma ai “varesini” pronti a rieleggerlo per questioni di interessi personali vari…più che per meriti politici …

    … alcune “perle” delle sue esperienze di Ministro (Governi Berlusconi bis e ter)…

    Come Ministro del Lavoro fu una ecatombe… (con le sue riforme il nord divenne come il sud, dove il principale metodo di assunzione e carriera lavorativa si riduceva alla raccomandazione politica) …un fallimento totale…forse non era tutta colpa sua… ma tale ecatombe lo fu suo malgrado e anche per il suo operato…(insieme a Formigoni, ci sarebbero centinaia di migliaia di “lumbard” che rivoterebbero questi, spiace scriverlo…politici da mettere in soffitta o in discarica… o anche in un certo posto…ma è la cronaca, politici e governatori e ministri pregiudicati anzi pluripregiudicati… autori di problemi d’ogni genere, politici che incrementano il consenso ed i voti… a suon di condanne giudiziarie e condotte deprecabili…problemi dai medesimi creati … non proprio casuali o frutto di sviste…pessimi politici che proseguono nel successo di consensi e presenziano in trasmissione televisive…(gli effetti li paghiamo tutt’ora e non solo i “lumbard” ma anche a livello Nazionale).

    La nota Riforma Biagi (poi ulteriormente perfezionata da Renzi nel 2014-16 con il Jobs-act e la fandonia delle “Tutele crescenti”) alla quale “Bobo” mise mano personalmente insieme a Slivio Berlusconi tra il 2001 e il 2003 … fece retrocedere l’Italia ed il mercato del lavoro “lumbard” e milanese a quello di fine ‘800 con la ricomparsa di forme di caporalato che nel Nord Italia non furono mai viste… (Il Bobo e forse anche gli “Amici” ex DS , oggi PD, di Romano Prodi contribuirono, insieme a Berlusconi, a determinare, si teme non del tutto involontariamente, fenomeni di emigrazione dal Nord Italia, ovvero Milanesi, Lombardi, Piemontesi e Veneti, alcuni fior di laureati … che per non finire a fare i barboni da “Fratel Ettore” dovettero emigrare all’esterno…)

    La Legge Biagi con i suoi contratti a progetto fu la manna per le aziende e consulting che operavano illegalmente in sub appalto e molte di esse erano in odore di riciclaggio… (oggi, dopo quasi 20 anni, città come Milano vedono il 90% di società di consulenza avere ragione sociale in Calabria, Sicilia, Campania, Puglia… effetto Biagi (anche se Biagi, forse, non aveva queste intenzioni… le avevano altri…).

    Maroni e precarietà e miseria sociale (ivi la disuguaglianza) sono un sinonimo indissolubile (ovvviamente sotto la vecchia regia di Silvio Berlusconi). Ovviamente egli apri’ le acque per l’ecatombe ulteriore fatta dal Partito Democratico dal 2013 ad oggi…

    …come anticipato …il fenomeno dell’emigrazione per povertà da Milano e dal Nord Italia … non esisteva sino ai primi anni ‘2000 e di questo dobbiamo ringraziare certi Ministri e certi Premier in quel di Arcore e gli “amici” Lega, Pd ex DS come Prodi, per fare alcuni esempi…).

    Tale Legge e tale Ministro (nel Berlusconi Bis) determinarono (al nord Italia e anche Milano, anzie proprio da essa) impennate di disoccupazione, sfruttamento, degrado e impoverimento del mondo del lavoro, collasso dell’occupazione, dell’investimento tecnologico nel mondo del lavoro… e fecero entrare l’Italia, dal 2003 in avanti (gli effetti perdurano tutt’oggi) in una recessione che anticipo’ quella della Lemhan’s Brother del 2008 e l’attuale recessione da Covid-19…).

    Bobo non fece di meno come Ministro degli Interni (escludendo i pestaggi e gli omicidi occorsi nei fatti del noto G8 del Luglio 2001 di Genova, dove Berlusconi fece conoscere la sua vera natura autoritaria e dittatoriale, sua e dei ministri che elesse nei vari Dicasteri, vedesi Scajola Claudio… per fare un esempio).

    Dal 2008 al 2011 i pestaggi nei Commissariati, nelle Questure, nei Penitenziari, nelle Caserme Carabinieri non si contano… vedasi anche il Caso Cucchi… si consideri che la media dei morti volontariamente o involontariamente ammazzati, in quegli anni, all’interno di Caserme, Penitenziari, e Commissariati superava i 700 casi annuali… cifre da Desaparecidos… argentini…comunque la media attuale non si discosta di molto … dimostrando che il berlusconismo autoritario dittatoriale e anche il leghismo di estrema destra repressiva, da Stato di Polizia…(meno male che volevano la secessione… oggi l’autonomia…) fecero scuola tra le varie “forze dell’ordine di Stato”…scuole condotte anche verso il PD e renziani vari. Persino il Movimento 5 stelle… apprese molto dall’autoritarismo repressivo Berlusconiano…pur ripudiandolo in apparenza (nei Governi Scajola e Maroni le motivazioni erano dovute a direttive e linee guida che consigliavano il pugno di ferro verso chi commetteva reati comuni e di dissenso al Regime, o anche di semplice detenzione per uso personale di stupefacenti…) peccato che un analogo pugno di ferro non venne adottato per i narcotrafficanti e per le mafie (ovviamente Bobo non puo’ essere il solo imputabile di leggerezza verso le mafie dato che in Italia è dal 1948 che si applica tale leggerezza… quindi anche nei Dicasteri del Governo Berlusconi Bis… non ci si comporto’ diversamente dai precedenti ai 62 anni di Repubblica… se riferito tra il 2008 e il 2011 come altrettanto avvenne con i Governi successivi sino all’attuale…)

    Come Governatore regione Lombardia si distinse (insieme a Formigoni, al quale garanti’ la continuità del suo operato) per … tagli dei posti letto e ridimensionamento delle unità di terapia intensiva, spostamento dei finanziamenti sanitari regionali ai privati, ivi le riforme delle RSA lombarde e lo smantellamento territoriale delle ASL e di alcune funzioni dei medici di base nel precedente Governo Lombaria… hanno generato (grazie a Formigoni e Maroni con Fontana tutto impegnato a mantenere tale situazione) effetti come quello dell’ecatombe sanitaria lombarda nei mesi di emergenza della pandemia Covid 19 a cui poi si aggiunsero condotte decisamente deprecabili di Fontana + Gallera e dello stesso Governo Conte.

    E’ opinione di chi scrive che si farebbe più danno ad andare a votare qualcuno che ha fatto solo danni piuttosto che a non andarci… quanto meno si puo’ sempre giustificare il fatto di non aver contribuito a diventare complici di politici e amministratori locali molto poco affidabili (privi di meriti e di risultati raggiunti… tranne le ecatombe su descritte…politici INCANDIDABILI ma che sarebbero sempre sulla cresta dell’onda del consenso e dei voti… da parte di elettori rastrellati con metodi non proprio trasparenti nello scegliere chi votare e chi no).

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    Via Larga 1956. Il soggetto ritratto e l'architetto Amos Edallo. A dispetto del nome, era italiano, nato a Castelleone in provincia di Cremona e venne assunto dall'Ufficio Tecnico del Comune di Milano per occuparsi del piano di ricostruzione della città dagli effetti post bellici dei bombardamenti. Suo il Piano Regolatore Generale del 1953, contenente alcuni progetti controversi come quello de la "Racchetta" che prevedeva la realizzazione di arterie stradali cittadine (flusso radiale) a scorrimento veloce, in sintesi delle autostrade urbane che prevedevano anche l'abbattimento di alcuni vincoli storici ed artistici, progetto in parte non completato. Per maggiori informazioni biografiche https://it.wikipedia.org/wiki/Amos_Edallo
    Via Larga 1956. Il soggetto ritratto e l’architetto Amos Edallo. A dispetto del nome, era italiano, nato a Castelleone in provincia di Cremona e venne assunto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Milano per occuparsi del piano di ricostruzione della città dagli effetti post bellici dei bombardamenti. Suo il Piano Regolatore Generale del 1953, contenente alcuni progetti controversi come quello de la “Racchetta” che prevedeva la realizzazione di arterie stradali cittadine (flusso radiale) a scorrimento veloce, in sintesi delle autostrade urbane che prevedevano anche l’abbattimento di alcuni vincoli storici ed artistici, progetto in parte non completato (venne sospeso nel 1958 con l’eventualità di riprenderne le linee guida negli anni successivi, cosa che non avvenne anche per via di altre progettualità urbane che si realizzarono negli anni successivi). Il progetto prevedeva anche il potenziamento stradale della Via Larga, ritratta nella foto, ampliamento in parte realizzato negli anni ’60 senza che tale arteria divenisse un collegamento stradale a scorrimento veloce e sostenuto come era previsto nel progetto iniziale. Per maggiori informazioni biografiche https://it.wikipedia.org/wiki/Amos_Edallo
    Porta Venezia Agosto 1922. Incendio (di matrice fascista) della Redazione giornalistica de l'Avanti (il quarto "assalto" dal 1919). (fonte immagine web infoaut)
    Porta Venezia Agosto 1922. Via Lodovico da Settala. Incendio (di matrice fascista) della Redazione giornalistica de l’Avanti (il quarto “assalto” dal 1919). (fonte immagine web infoaut)

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    COMING-ON… PROSSIMAMENTE NUOVA FOTINA DEL QUARTIERE BARONA SAN CRISTOFORO POSTATA DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY PER “DA MILANO ALLA BARONA” FACEBOOK

    L’immagine sottostante proviene dal forum https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5361 ed a breve, per finalità di commercio e promozione individuale potremmo vederla pubblicata, in bella mostra, nella pagina facebook sopra citata

    nuova immagine per da milano alla barona

    Una breve valutazione. Il citare come fonte quella indicata qui

    https://www.ebay.it/sch/m.html?_odkw=fotografia+60%27%2F70%27+milano&_ssn=mariotti_filatelia&_armrs=1&_osacat=0&_from=R40&_trksid=p2046732.m570.l1313&_nkw=fotografia++milano&_sacat=0

    non comporta (tranne che per gli ingenui) che tale raccolta fotografica non sia collegata agli utenti del forum sopra indicato. Del resto il 90% di foto postate il 10 anni da Milano Sparita e da ricordare facebook, anche se non direttamente dimostrabile, proviene da un archivio comune utilizzato da Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity, Milano nei secoli, Da Milano alla Barona e da altre decine, centinaia di pagine facebook di carattere politico (nel senso che in tali pagine i vari amministratori locali fanno vetrina di se) … insomma la fonte ebay potrebbe essere sempre la fonte comune sopra ipotizzata.

    Mark Zuckerberg e l’erario USA ringraziano per il PIL che Milano sta contribuendo verso le ricchezze di alcuni social e dell’erario USA dove i social pagano le tasse (ma non le pagano in Italia…).

    GRAZIE Milano Sparita in tutte le versioni !!!

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    COVID 19 (SARS CoV-2) in Lombardia (Febbraio-Aprile 2020)

    Si consiglia la visione del filmato sotto linkato (non viene presa a riferimento la rete televisiva La7 come un esempio di giornalismo politico corretto… molto semplicemente è una delle poche televisioni che ha trasmesso, in diretta, le testimonianze dell’ecatombe sanitaria firmata Attilio Fontana, Roberto Maroni, in parte anche pregressa come Roberto Formigoni e le incapacità ed omissioni del medesimo Governo Conte).

    https://www.la7.it/piazzapulita/rivedila7/giu-la-maschera-piazzapulita-puntata-del-10092020-11-09-2020-339091

    (dal minuto 18.04)

    come noto, questo sito è indipendente e non costituisce una sorta di “Giullare” della Politica Lombarda e milanese (a differenza di note pagine Facebook della storia di Milano e quartieri… pagine web di natura commerciale e politica…di cui sappiamo…). Per tale ragione si scrive la possibile verità sulla vicenda COVID 19… al posto di propagande elettorali (più o meno velate) come note pagine Fbook farebbero, da anni, non solo nel merito di questa vicenda ma in generale sulla reputazione politica degli amministratori locali LEGA e PD… poichè si teme che i loro autori siano incaricati per farlo…

    Rivedendo il filmato di cui sopra emerge chiaramente che la “conta”, in Lombardia (il criterio è comunque di valenza Nazionale) dei decessi per SARS CoV-2 è notevolmente inferiore ai fatti reali (forse in percentuali prossime al 100% se non superiori).

    Nel filmato prendiamo coscienza del fatto che gli apici di decessi (in Lombardia ma il criterio vale anche per altre Regioni) a livello di Province … non sarebbe e non era più correlato al numero di contagiati ma alla incapacità dei servizi ospedalieri locali (e dei servizi territoriali delle ex ASL lombarde e dei medici di base) di far fronte ad un ingestibile numero di casi di contagiati. Nella Provincia di Bergamo (ma si teme che lo stesso discorso sia applicabile per Brescia, Cremona, Mantova e anche Milano) si è arrivati all’ecatombe di malati di SARS CoV-2 verso i quali nessuna struttura sanitaria nè ospedaliera avrebbe prestato nemmeno i protocolli diagnostici di base. Gli effetti sono quelli testimoniati nel filmato, ovvero di malati di COVID 19 non refertizzati, ai quali non venne praticato il tampone e nemmeno un ricovero (in realtà non furono nemmeno praticate visite di base a domicilio e nemmeno il trasporto in ospedale), abbandonati al loro destino … e deceduti in casa per asfissia polmonare (potenzialmente una strage colposa o colpevole.

    Le omissioni volontarie o forzate delle strutture sanitarie (e delle strutture politiche amministrative regionali che dovevano coordinarle e supportarle) hanno determinato una percentuale di decessi per COVID enormemente superiore alle statistiche ufficiali… e nel contempo hanno ulteriormente compromesso qualsiasi possibilità terapeutica per i pazienti entrati in ospedale quando ormai… non c’era più nulla da fare.

    Lo scenario descritto, come evidente, non trova più, come causa scatenante, il numero di contagi in un determinato territorio… ma l’incapacità del sistema sanitario locale (regionale per province) di farvi fronte.

    Un lockdown tempestivo non avrebbe comunque modificato nulla o quasi del quadro emergenziale di alcune province lombarde (simili situazioni avvennero anche in Piemonte, principalmente nella provincia di Alessandria… per motivi identici.. ovvero decenni di tagli alla sanità per deviare i finanziamenti alle strutture convenzionate private… decapitazione di posti letto e unità di rianimazione e terapia intensiva…).

    Le responsabilità ?

    Sono molte, sono sicuramente complesse… ma vedono la latitanza di Governo e Regioni… Lombardia in prima posizione !

    Una Nazione normale, ovviamente non sarebbe il caso dell’Italia… vedeva le dimissioni volontarie (come minimo) del Ministro della Salute e di qualche Governatore regionale e annesso assessore a Welfare e sanità…

    I fatti narrati nel filmato sopra proposto, se inquadrati in ipotesi penali di reato, vedono gravi imputazioni per omissione di soccorso e di fatto interruzione di pubblico servizio sanitario e di emergenza…

    sono reati penali che prevedono (indipendentemente dai riscarcimenti in sede giudiziaria) la formulazione di capi d’imputazione gravissimi ed il sollevamento dagli incarichi di governatori regionali, assessori sino al Governo centrale di Roma…

    Sino ad oggi, nulla di tutto questo è avvenuto e siamo limitati ad indagini aperte da un PM donna di corrente politica lottizzata Lega (in quel della Procura di Bergamo…) indagini limitate alle omissioni del Governo Conte… indagini che bypassano le responsabilità locali del governo regionale.

    Ora passiamo alla presunta origine artificiale del SARS CoV-2.

    Non sono più segreti e nemmeno più complotti… è ufficiale la notizia che per decenni l’amministrazione USA sino all’attuale mandato di Donald Trump abbia finanziato protocolli di ricerca virale presso il noto centro di “massima sicurezza” di studi virali della cittadina cinese di Wuhan.

    In questa sede non è possibile sviscerare tutti i dettagli tecnici e scientifici della vicenda… ormai la stessa RAI ha reso ufficiale il fatto che in tale laboratorio si creavano, tramite ingegneria genetica, supervirus (Gain-of-Function Research)
    dotati di recettori capaci di penetrare, con successo, nelle cellule umane meglio dei precedenti “Coronavirus” di presunta origine naturale. E’ quindi noto che la comunità scientifica, in un’ampia percentuale, consideri non solo inutili e antiscientifici tali esperimenti di ingegneria genetiva virale… (non sono utili allo sviluppo di terapie e vaccini anti Coronavirus)… ma che di fatto costituiscano, tali laboratori, una sorta di fabbrica di armi biologiche letali (gli USA investono, da decenni, in ricerca per armi biologiche di sterminio di massa, ricerca con evidenti finalità militari).

    Appurato che il Codiv 19 non sia naturale (e vi sono molte premesse per crederlo) ora resterebbe da capire se la sua diffusione pandemica sia frutto di un incidente o sia volontaria (negli anni ”40, ’50 e ’60, USA Army sperimentava contaminazione radioattive e nucleari a livello di popolazione di massa infondendo isotopi radioattivi negli acquedotti di alcune cittadine americane)…

    viene pertanto logico chiedersi se la diffusione del SARS CoV-2, come anche dei precedenti virus SARS sia casuale e accidentale o dietro vi siano studi epidemiologici planetari… (sembra complottismo ma non lo sarebbe…).

    Donald Trump ufficialmente accusa la CINA di aver diffuso (anche deliberatamente) il SARS CoV-2… ma il Governo USA finanzio’ tali esperimenti cinesi sino all’Aprile 2020 !!! (Obama li sospese nel 2017 ma Trump riprese i finanziamenti del 2017).

    SARS CoV-2 è una manna per le “BIGH PHARMA” USA e Europee… come sarebbe altrettanto una manna per le transnazionali USA come Amazon, Twitter, Facebook, Microsoft e per tutte quelle “corporation” che della transazione monetaria e della logistica e distribuzione via internet di merci e servizi… ne avrebbero fatto il principale “core business”. SARS CoV-2 sta estendendo la percentuale di diseguaglianze e disparità sociali nel mondo…

    Altra anomalia degna di nota è, per paradosso, la lentezza con la quale SARS CoV-2 si diffonde a livello planetario (si, sembra un paradosso ma i “rate” di contagio sono lenti malgrado i mezzi di informazione ci dicano il contrario)… le normali influenze stagionali si diffondono a livello planetario nell’arco di pochi mesi e altrettanto si estinguono … il SARS CoV-2 ha ritmi di contagio paradossalmente lenti ed a “macchia di leopardo”.

    In evidenza che tutti i Governi del mondo abbiano, forse dolosamente, sottostimato la letalità del virus… quasi a volerne favorire la diffusione.

    Il Negazionismo del virus, tanti praticato anche in Italia dalla destra parlamentare… non sarebbe casuale. Negandone l’esistenza si favorirebbe la sua diffuzione… negandone l’esistenza si assolverebbero alcuni Governatori regionali da accuse di vera e propria strage colposa (o colpevole) in ambito regionale…

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    Porta Romana 1930 circa. Via Festa del Perdono e Largo Francesco Righini già via Ospedale e via Palletta 1930 (fonte fotografica: web fotografieincomune.comune.milano)
    Porta Romana 1930 circa. Attuali Via Festa del Perdono e Largo Francesco Richini già via Ospedale e via Palletta (fonte fotografica: web fotografieincomune.comune.milano)

    Si invitano i visitatori a consultare l’articolo milanobarona.myblog relativo alla Barona (questo è dedicato a Milano in generale), in conseguenza della enorme difficoltà nel reperire immagini “vintage” della Barona…

    Barona (datazione anteriore al 1967, immagine priva di localizzazione temporale, qualificata come "anni 60"). Via Lodovico il Moro all'altezza di Via Manfredonia. In evidenza la tranvia Milano Corsico (soppressa nel Marzo 1966, nella tratta Corsico Abbiategrasso già dal 1956). Considerando che la tranvia venne soppressa nel 1966, la datazione dello scatto (riconducibile agli anni '60) non dovrebbe essere ulteriore al 1967 dato che la sede tranviaria venne rapidamente rimossa per allargare la sede stradale al transito automobilistico e delle autolinee sostitutive alla Milano Corsico. (immagine tratta dal web lombardiabeniculturali.it)
    Barona-Ronchetto sul Naviglio (datazione anteriore o prossima al 1967, immagine priva di localizzazione urbana ed anche temporale, qualificata come “naviglio anni 60”). Via Lodovico il Moro all’altezza di Via Manfredonia. In evidenza la tranvia Milano Corsico (soppressa nel Marzo 1966, nella tratta Corsico Abbiategrasso già dal 1956). Considerando che la tranvia venne soppressa nel 1966, la datazione dello scatto (riconducibile agli anni ’60) non dovrebbe essere ulteriore al 1967 in un periodo compreso tra la fine degli anni ’50 e il 1967 (nol oltre) dato che la sede tranviaria, alla soppressione della linea, venne rapidamente rimossa per allargare la sede stradale al transito automobilistico e delle autolinee sostitutive alla Milano Corsico. Autore Mario Cattaneo (immagine tratta dal web lombardiabeniculturali.it)
    Ticinese 1958. Modella in posa nella Darsena. Autore Ugo Mulas (pinterest)
    Ticinese 1958. Modella in posa nella Darsena. Autore Ugo Mulas (pinterest)
    Monforte Agosto 1943. Piazza del Tricolore. Carretti di sfollati dai bombardamenti subiti dalla città di Milano nell'estate del 1943. Fonte immagine: web italia.1943.altervista
    Monforte Agosto 1943. Piazza del Tricolore. Carretti di sfollati dai bombardamenti subiti dalla città di Milano nell’estate del 1943. Fonte immagine: web italia.1943.altervista

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    Il pressapochismo di Milano Sparita Skyscrapercity e delle sue derivate commerciali Da Milano alla Barona e Milano Sparita e da ricordare Facebook.

    Soprassedendo al fatto (già segnalato oltre 1 anno e mezzo fa alla Procura della Repubblica di Milano) dell’immane quantità di materiale fotografico pubblicato in rete (oltre 1 milione di immagini) dalla provenienza di immagini dall’origine mai tracciata (imputabie a tale Forum) e delle relative pagine facebook commerciali che attinsero per decenni diventando dominanti, ricche e influenti (in Europa ci sono normative che vincolano lo sfruttamento commerciale di immagini protette da diritti d’autore e vincolate ad un uso storico, vedesi Raccolte Civiche fotografiche del Comune di Milano) … qualcuno fingerebbe di non sapere che Facebook non sarebbe una piattaforma “ads-free” in quanto tale… anche semplici pagine individuali producono profitti per la stessa Facebook medesima… non parliamo poi di quando tali pagine sono abbinate ad ecommerce per non parlare di quando tale forma di commercio va a includere anche libri di altri editori contenenti tematiche che nulla abrebbero a che vedere con il contenuto della pagina… come possiamo chiaramente constatare anche nella pagina dedicata alla Barona…si deve pero’ constatare della scarsa capacità di questi monopolisti legati a PD, Forza Italia e Lega (che sottraggono diritti e modalità di pubblicazione ed espressione a coloro che vorrebbero gestire siti non commerciali in forma autonoma e indipendente) di correlare immagini a datazioni considerate accettabili. La pagina facebook relativa alla Barona, dal Gennaio 2020 ad oggi, (per esempio) ha superato abbondantemente le 100 fotografie inedite (quasi tutte inedite, alcune di esse erano già in rete e sono state astutamente abbinate ad utenti dalla identità non verificabile) immagini relative al quartiere Barona, quasi tutte precedentemente postate nel forum Milano Sparita SSCity, composto, prevalentemente, da dipendenti dei comparti tecnico amministrativi comunali…

    L’ennesima immagine (sottostante)

    errori barona facebook 3

    viene datata “primi anni ’60”,,,

    Non ci sono elementi che dimostrino tale datazione… la quale puo’ essere retrocessa, anche, in un periodo compreso tra il 1956 e 1959.

    Analizzando il repertorio fotografico che proprio questi soggetti avrebbero pubblicato, sia in forma editoriale, sia in rete, appare chiaramente che sino al 1955 circa, tutte le vie della Barona non erano asfaltate (escludendo Via Lodovico il Moro, Pestalozzi, e Via A. Binda. …Queste avevano una pavimentazione tranviaria … ma nei lati l’asfalto era assente e sostituito da sabbie compresse …)

    Dal 1955 circa le sopraelencate vie, incluse Via Santa Rita da Cascia, Via Ettore Ponti alberata (non esisteva il tratto tra Via Binda e Piazza Bilbao) ed anche Via G. Watt, vennero asfaltate e tombinate (le vie Pestalozzi, Biella, Binda vennero asfaltate nei lati non pavimentati dalla sede tranviaria).

    Via Giacomo Watt, sino al 1955 circa era una selva di erbacce, binari industriali e un sottile “nastro” di sede stradale composta da materiale da riporto (sabbie e granulato) compressato… e solo verso la metà degli anni 50, insieme ad altre vie, assunse l’assetto stradale e veicolare odierno. Nel 1955 venne realizzato il capolinea del 12 in Piazza Miani, prolungandolo dalla Via Biella, una via sterrata sino al 1955. Anche i marciapiedi, escludendo le Vie L. il Moro e Pestalozzi… erano assenti sino al 1955.

    Dedotto quanto sopra, la foto sovrastante non puo’ essere quindi antecedente al 1955 e non successiva al 1962 (anno nel quale la sede centrale di Viale Famagosta venne sbancata, livellata e asfaltata, rimanendo pero’ priva di segnaletica orizzontale e lampioni ad arco, allestimenti completati solo verso il 1965-66).

    Datare l’immagine sovrastante come “primi anni ’60” è molto pressapochistico dato che potrebbe tranquillamente essere stata scattata tra il 1956 e 1960, quindi prima dei “primi anni ’60”,

    Malgrado le aspre critiche esposte in questo articolo …si coglie l’occasione per fare i complimenti a Milano Sparita SSC per la mole ciclopica (oltre 1 milione) di immagini monopolizzate e distribuite per uso commerciale nei vari “centri di costo e di fatturazione” Facebook (con modalità subdole che per essere dimostrate richiederebbero monitoraggi e tracciamenti informatici, hackeraggio di profili social, email, utenze e computer sia aziendali che privati, spionaggio informatico della Polizia Postale… ente di Polizia politicamente lottizzato e corrotto con carriere politiche a suon di tessere di partiti…anche con sub appalti con un certo personaggio calabrese con zio Consigliere Forza Italia e Lega… indagato per certe frequentazioni … residente in Via Pietro Colletta 70, azionista Facebook, in appalti Polizia di Stato, del quale, in questo sito, sono stati rivelati alcuni aneddoti…. Polizia Postale che qui vediamo complice anziche’ controparte verso determinati fatti).

    Facebook Italia, una multinazionale che non paga tasse in Italia, ed i cui profitti, anche quelli prodotti da “milanesi”… sono fatturati all’estero, ivi le tasse… ha fatto una fortuna con le pagine sopra elencate (la fortuna l’hanno fatta anche alcuni personaggi di Milano…che da casa propria, dalla scrivania della propria postazione di lavoro, senza muovere un dito, ottengono redditi internet di varia natura il cui PIL verrebbe contabilizzato in California) e altre decine e centinaia di pagine secondarie gestite sempre da tali soggetti… in regime di monopolio… regime di monopolio dal quale ne scaturi’ una segnalazione alla Procura di Milano… …ovviamente essendoci protezioni di natura politica ed anche giudiziaria… non vedremo mai accertamenti del caso…ma semmai, rischi di controquerele da parte dei noti altolocati “milanesi”). La Procura di Milano annovera magistrati che in vita loro non hanno mai condotto una indagine o un giudicato onesto e corretto… Berlusconi, Maroni, Salvini, Moratti, Pisapia e Sala sono personalità politiche alle quali dovremmo dire “grazie”… (omissis).per aver riversato il futuro della storia di Milano… a Mark Zuckerberg oltre che di profitto alle segreterie dei principali partiti politici, anche Nazionali (anche qualche dirigente ed ex Presidente ATM Milano ha avuto il suo ruolo sin dal 2006…).

    GRAZIE !!!

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    Bovisa 1952. Piazza Bausan. Fonte dell'immagine sovraimpressa nella medesima.
    Bovisa 1952. Piazza Bausan. Fonte dell’immagine sovraimpressa nella medesima.
    Tra Borgonuovo e Porta Nuova, Piazza Cavour, verso Via Manin nel 1924. Carnevale Ambrosiano, corsa delle carriole. (fonte immagine web fotografieincomune.comune.milano.it)

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    Da Milano alla Barona facebook, Milano Sparita facebook e Milano storia dei trasporti pubblici Skyscrapercity, Milano Sparita Skyscrapercity…un ammasso di azioni illegittime e INCOMPETENZA…

    aggiornamenti al 16-9-20 nel merito degli ormai abitudinali errori di datazione immagini di tale pagina faacebook (immagine sottostante)

    da milano alla barona errori 2

    Come dimostrato più sotto, la datazione dell’immagine sottostante, indipendentemente dalla presenza della roggia confluente dalla Desa, non risale ai primi anni 60 ma agli anni 50 del 900. Nel 1962-63 Via Santa Rita da Cascia non era più attraversata da tralicci della bassa tensione (interrati dopo il 1960). La roggia, nel 1972 non era più scoperta e la Via Bari era una strada priva di asfalto ma con tale roggia completamente ricoperta. Nel 1972 Via Portaluppi era asfaltata e senza attraversamenti di rogge. La copertura di tale roggia dovrebbe coincidere con la costruzione dei supercondomini posti alla fine di Via Bari (dal civico 20 in avanti), quindi verso la fine degli anni ’60 e non oltre !!! La pagina facebook in questione continua a narrare una storia del quartiere tutta sua, assolutamente sfasata nel luoghi e nei tempi. Del resto le cose non vanno meglio nelle pagine fbook di Milano Sparita e da ricordare, non vanno meglio nei forum Skyscrapercity di Milano Sparita e Storia dei trasporti.

    Le cause ?

    Innanzitutto, pagine come Da Milano alla Barona, Forum come Milano Sparita SSC pubblicano troppe foto (per Da Milano alla Barona superiamo 100 immagini inedite nell’arco di 9 mesi !!!, una media di 80-100 immagini inedite per Milano Sparita SSC e le relative derivazioni commerciali Facebook). Questi soggetti, ormai prossimi allo squilibrio, non reggono più il ritmo, cercano di strafare, di imporre un loro Ordine monopolista politico commerciale in rete… perdendo letteralmente il controllo della situazione e costellando di errori e copia e incolla da fonti altrui le loro “opere” web e non solo. La “Storia” narrata da questi autori non ha mai avuto un supporto e una supervisione di storici ufficiali e soprattutto snobba le correzioni che provengono da alcuni utenti ormai consci dello stato dell’arte di tale sito (e di tali forum). E’ scoperta di stamani che nel forum Milano Sparita SSC

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5357

    …si copiano e incollano didascalie (Caselli Daziari periferici nella Milano del 1924) di altri siti senza citarne la fonte. Si rammenta a tali “geni” che i caselli daziari vennero definitvamente dismessi per Decreto Regio tra il 1929-30 (mentre in tale forum se ne parla come se dopo il 1924 sarebbero sopravvissuti per ulteriori decenni e decenni. Sono ormai 4 anni che in questo sito si evidenziano condotte tutt’altro che corrette e sopravvalutazioni delle proprie competenze che poi portano agli svarioni come quello sotto descritto.

    Osserviamo attentamente questa immagine:

    errori Colombini Tosi da Milano alla Barona

    questa foto è stata notata da colui che gestisce questo sito da non meno di 5 giorni or sono. Pareva una foto di origine “famigliare”, ovvero proveniente da album di parenti (dell’autore ufficiale) già noti per avere contribuito alla co fondazione di tale pagina facebook… quindi considerando che l’immagine non ha un valore storico particolare, nemmeno estetico (considerando la discarica a cielo aperto visibile nell’immagine)… considerando lo scarso valore commerciale della medesima… si è scelto di non segnalare cio’ che come ormai avviene da 9 anni accade quotidianamente… ovvero foto girate da Milano Sparita SSC a Da Milano alla Barona e anche a Milano Sparita Facebook.

    Leggendo perio’ le contestazioni LEGITTIME postate da una utente, ovvero che tale immagine non risalirebbe ai primi anni ’60 ma alla fine degli anni ’50… è doveroso effettuare un ennesimo report delle incompetenze croniche di questi soggetti che si qualificano come storici di Milano e anche della storia d’Italia… (vedesi il libro proposto nel sito). La foto non è dei primi anni ’60 perche’ notiamo l’assenza di un palazzo ubicato al civico 16 di Via Modica.

    Quindi l’immagine risale agli anni ’50, INDIPENDENTEMENTE che si conosca o meno la data della tombatura della roggia evidenziata nella fotografia, roggia che scorreva al di sotto dell’attuale Via Bari e Via Portaluppi.

    Ora passiamo alle prove dell’ennesima CAPPELLATA di “Da Milano alla Barona” facebook

    Si osservi la foto sottostante del 1960

    Via Modica 1960 circa e la Cooperativa E. Satta. Fonte: http://coopbarona.it/storia/
    Via Modica 1960 circa e la Cooperativa E. Satta. Fonte: http://coopbarona.it/storia/

    L’immagine proviene dal sito della Coop E.Satta ANPI Barona e venne postata, in Milanobarona, nel Giugno 2018 (dopo tale pubblicazione scoppio’ il putiferio… nel forum Milano Sparita SSC, gli incompetenti furbastri di cui sopra, ovvero Milano Sparita SSC e derivate commerciali, fecero una rassegna di insulti e denigrazioni verso questi sito). L’immagine, del 1960, ritrae il condominio di Via Modica 16 in costruzione (quello che un tempo ospitava la seconda sede del negozio market A&O, dopo che aveva traslocato dalla vicina Via A. Binda, verso il 1985(86). Il condominio, nel 1960 era in costruzione mentre nella foto postata Da Milano alla Barona, non esiste ancora, pertanto la datazione dell’immagine risale alla fine degli anni ’50. Una ulteriore nota è rappresentata dal fatto che verso il 1960 circa e dopo di allora, la linea elettrica a bassa tensione (visibile nella foto iniziale) che attraversava la Via Santa Rita da Cascia, venne interrata (in immagini del 1962 e persino nelle ortofoto di quel periodo non si notano più i tralicci aerei AEM che alimentavano condimini e fabbriche site nel circondario). Quindi, ancora una volta, tale pagina facebook e i noti casinari di Milano Sparita SSC hanno toppato … collezionando l’ennesima figura di mer….. (direi che in tale merito non se ne perdono una di tali figure barbine). Sgarbi direbbe CAPRE !

    Come è cambiata la Barona… direi in peggio a partire dai soggetti che vogliono diventare famosi e avere redditi da pagine facebook dedicate a tale quartiere (Milano e periferie SONO IRRICONOSCIBILI nell’arco di un ventennio circa).

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    Bastioni di Porta Venezia, Piazzale Fiume, 1931 circa (o successivo). Demolizione della vecchia Stazione Centrale di Milano, ubicata nell’attuale Piazza della Repubblica.

    Di bufala Berlusconi in ossigenoterapia non c’è solo l’immagine sottostante… probabilmente, si teme che l’intera vicenda di un Silvio Berlusconi malato di Covid 19 Sars CoV-2 sia essa stessa una bufala…(non nuova se riferita agli eventi clamorosi abbinati a questo personaggio).

    Come moltissimi sospettano e come confermato dai servizi giornalistici RAI/Mediaset/La 7, etc… il filmato di un Berlusconi in doppio petto e cravatta (ma come ? malato di polmonite bilaterale interstiziale e ufficialmente contagiato solo 3 settimane fa, dopo 10 giorni di ricovero con trattamento antivirale… è noto che i protocolli terapeutici cinesi furono un fallimento ed oggi solo la Plasmaterapia ed i cortisonici permettono di superare questa terribile malattia), uscente dal padiglione D del San Raffale, pimpante e senza autolettiga con personale in tenuta pandemica (i decreti legislativi dei DPR di Conte impongono che un malato infetto da Covid sia trasportato a casa in ambulanza, anche con veicoli sanitari privati a pagamento, con le note misure di abbigliamento antivirale del personale paramedico…) fanno emergere i sospetti di una ipotetica bufala creata ad arte (non nuova per questo personaggio che cerca di ritornare in “auge” all’età di 84 anni dopo la sua formale morte della carriera politica).

    Berlusconi e Zangrillo, forse, non dicono la verità e qualsiasi persona puo’ comprendere come non sia possibile che un 84 enne contragga il virus a fine Agosto 2020 e gaurisca clinicamente (siamo nel miracolo) dopo meno di 11 giorni di ricovero. Tempistiche impossibili !!!

    Il decorso del Covid, quando si anticipa la dimissione con paziente ancora positivo ai tamponi ,impone che il malato contaminante e contagiato non venga trasportato con mezzi e personale non paramedico (quindi niente auto blu e scorta privata verso la Villa di Arcore !).

    La possibile bufala ha origine da accuse mosse verso i virologi del San Raffaele e verso una Lega + Fratelli d’Italia + Casa Pound, totalmente negazionista verso l’esistenza del virus… tutti ricordano le affermazioni di un noto virologo del S. Raffaele, verso fine Maggio, nelle quali si dichiarava la morte clinica del Covid…. i fatti, a livello planetario, dimostrano il contrario e trattasi di informazione falsa e tendenziosa degna di rinvio a giudizio…

    Un Berlusconi in piena forma dopo solo due settimane dal contagio avvalora la falsa tesi del Virus clinicamente morto dopo il Maggio 2020… dove anche un 84enne, se curato in tempo, guarirebbe più forte e sano di prima…

    dietro le negazioni ci sono tentativi di negare lo sfascio sanitario lombardo durante l’emergenza di Febbraio-Marzo e Aprile…

    Milano è totalmente esclusa da ricerce e sperimentazioni dei vaccini anti Covid… Milano e Lombardia, grazie alle politiche sanitarie regionali di Maroni, Formigoni e Fontana …. sono emarginate dalla ricerca Nazionale, già traballante di suo…che vede nello Spallanzani di Roma l’unico istituto integrato nella sperimentazione internazionale.

    Virologi di altre regioni sostegnono che la notizia di un Covid 19 esauritosi a fine Maggio, notizia e previsione falsate, sia nata dal tentativo di ripristinare l’emigrazione sanitaria verso Milano da parte di pazienti di altre regioni… soprattutto del sud Italia… un business che Fomigoni creò per indebitare le restanti regioni nei rimborsi di pazienti curati in Lombardia… un business che si è parzialmente interrotto dopo l’epidemia Covid…

    Nei prossimi giorni alcuni dettagli, in parte già noti, nel merito del tracollo sanitario Lombardi nella gestione dell’emergenza e nel merito dell’origine artificiale del Virus, prodotto in laboratori cinesi dietro finanziamenti di fondazioni private e “Big pharma” USA ed anche europee.

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    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-estensione-dal-dicembre-2019/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    Inverno 1924, Via Visconti di Modrone, cerchia interna dei navigli. Autore Emilio Sommariva, fonte immagine: Lombardia beni culturali.
    Inverno 1924, Via Visconti di Modrone, cerchia interna dei navigli. Autore Emilio Sommariva, fonte immagine: Lombardia beni culturali.

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    Milano Sparita Skyscrapercity e Milano Trasporti Skyscrapercity… (se li conosci li eviti)

    Qualche giorno fa, in questo web, venne messa in discussione la localizzazione di questa immagine:

    misterno abusi

    diversi dettagli non tornerebbero… soprattutto se riferiti ai primi anni ’50 ( come sostenuto nella didascalia).

    Infatti se osserviamo una visuale simile (più avanzata rispetto alla fotografia di cui sopra, ripresa verso il 55-56) (immagine sottostante postata nel Giugno 2020)

    Piazza Duca d'Aosta 1955-56 circa. Resti degli ex Stabilimenti Pirelli della Brusada, distrutti durante i bombardamenti aerei angloamericani nel periodo bellico. Quest'area vedrà la realizzazione del futuro Grattacielo Pirelli. (fonte fondazionepirelli)

    Piazza Duca d’Aosta 1955-56 circa. Resti degli ex Stabilimenti Pirelli della Brusada, distrutti durante i bombardamenti aerei angloamericani nel periodo bellico. Quest’area vedrà la realizzazione del futuro Grattacielo Pirelli. (fonte fondazionepirelli)

    …notiamo l’assenza di una palazzina invece presente nell’immagine iniziale.

    La palazzina mancante è rappresentata dagli edifici degli stabilimenti della Brusada-Pirelli gravemente danneggiati nel periodo bellico.

    L’immagine Mondadori Portfolio postata dai “geni” sopra indicati non è databile verso i primi anni ’50 ma retrodatabile agli anni ’30, prima del periodo bellico.

    Nell’immagine Gettyimages notiamo le palazzine integre.

    Nell’immagine sopra indicata (circa metà anni 50), notiamo, invece, i resti degli stabilimenti della Brusada non ancora rasi del tutto al suolo per la edificazione del futuro grattacielo Pirelli.

    Consegue che la foto Gettyimages risale a circa 20 anni prima dei primi anni ’50 (proprio per questo motivo non tornavano alcuni dettagli quali il vuoto prospettico (anni ’50) dovuto alla presenza dei soli muri perimetrali dell’ex stabilimento gravemente danneggiato durante i bombardamenti, stabilimento del quale, sino al 1956 circa, rimasero solo i muri perimetrali sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale (per tali motivi l’immagine Gettyimages sembrava scattata verso Piazza Luigi di Savoia e non dal lato riovolto verso Piazza IV Novembre).

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    Stazione Centrale, anni '30-'40 del 1900.
    Stazione Centrale, anni ’30-’40 del 1900.
    Stazione Centrale anni '30.
    Stazione Centrale anni ’30.
    Brera-Montenapoleone 1930 circa. Si riporta integralmente la didascalia pubblicata nel sito fotografieincomune.comune.milano.it “Veduta animata delle demolizioni in via Monte di Pietà nelle adiacenze dell’angolo con via Giuseppe Verdi per l’espansione della sede della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Sulla sinistra si nota un cancello di ferro battuto che è in piedi tutt’oggi tra la Ca’ de Sass in via Monte di Pietà 6 e il Palazzo delle Colonne in via Verdi 8.”
    Ticinese verso la fine del periodo bellico, 1945. Mercato nero e presumibilmente “borsa nera” in Via Conca del Naviglio. (fonte #Alessandro Twitter)

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    L’immagine sottostante, postata circa 9 giorni or sono, ritrae un condominio dove un noto affiliato ‘ndranghetista, parente di un altrettanto noto esponente della ‘ndrangheta in Lombardia, risiederebbe (Milano) personaggio in odore di mafia (tesserato a partiti di centro destra con un profilo facebook saturo di fotine ritraenti tale “uomo d’onore calabrese” con i principali esponenti del centro destra lombardo e Nazionale, incluso qualche “padre fondatore” di tale sistema di alleanze…). Egli lavora per i servizi informatici del tribunale e Procura di Milano (con visibilità di appalti anche a livello nazionale), soggetto beneficiario di aste giudiziarie sicuramente truccate e imbastite proprio nel Tribunale dove egli gestisce appalti senza Bandi di Gara legali (vedesi le pregresse inchieste dell’ANAC e di Raffaele Cantone…l’ANAC venne estromessa dal controllo antimafia e anticorruzione negli appalti della ricostruzione del Nuovo Ponte Morandi di Genova… ponte le cui modalità di crollo il 14 Agosto 2018 vedono ombre e anomalie sulla dinamica ufficiale dei fatti…).

    IMG_20200818_101654

    Tale soggetto opera in appalti (Polizia Postale) dove collocherebbe risorse di Polizia presso gli staff dei più importanti motori di ricerca e social network californiani, tra i quali Yahoo, Quora, Facebook e molti altri social media… (il tutto mediato da forze politiche di Centro Destra… ma con un centro-sinistra che sarebbe ansioso e trepidante di entrare a far parte del “cerchio magico” dove si diventa milionari…)

    L’Italia, Lombardia e Milano incluse, vedono un controllo territoriale e istituzionale di Comitati d’affari massonico mafiosi (la “mafia del colletti bianchi” che altro non sarebbe che un alto livello della ‘ndrangheta radicata in Lombardia con coinvoltimenti di numerosi esponenti, anche verticistici delle Forze dell’Ordine, Governo Regionale, amministrazioni locali e Magistratura (per non parlare di Banche, finanziarie, fiduciarie, e imprenditoria).

    Bene… tale controllo che la Repubblica Italiana, soprattutto a partire da Tangentopoli ’92, ha consegnato a ‘ndrangheta, Cosa Nostra, Camorra, etc… è, indirettamente, anche all’origine dei noti fatti di cronaca nera di Colleferro, dove gli autori del regolamento di conti (pestaggio con tecnica di arti marziali a livello professionale) del povero Willy Monteiro, studente e lavoratore, a dispetto delle boiate diffuse dalla stampa italiana e dalle medesime istituzioni giudiziarie e di Polizia… deve la sua origine alla presenza, ormai radicata, di un certo tipo di controllo territoriale criminale nel Lazio e soprattutto nella Provincia di Roma (il Lazio si sarebbe “calabresizzato”… e con esso altre regioni, Lombardia e Milano in testa)…

    L’omicidio di Willy si configura, giorno per giorno, in una vera e propria esecuzione premeditata…

    https://www.fanpage.it/roma/omicidio-di-colleferro-lamico-di-willy-ucciso-da-criminali-che-riscuotono-i-debiti-di-droga/

    I soggetti imputati di omicidio colposo erano in realtà oggetto di 8 Carichi Pendenti per lesioni gravi in pestaggi commissionati da figure sulle quali non sembra pendano indagini (sembra che i contesti siano correlati al recupero crediti, forse dell’usura e del racket degli imprenditori, a debiti di droga e quanto è configurabile nel metodo mafioso).

    Willy Monteiro, a dispetto della disinformazione imperante , non partecipo’ mai a nessuna rissa e si teme che il regolamento di conti mortale (comissionato da qualcuno) sia correlabile a fatti di crimine organizzato (al posto di “ragazzate”), dato che i pestaggi erano sempre commissionati da terze figure…

    L’omicidio di Willy non è correlato a “ragazzate vivaci” del branco… ma ad un regolamento di conti commissionato…(aspetti nascosti dai mezzi di informazione).

    Ci si chiede come mai 2 esperti in arti marziali con decine di processi in corso per lesioni gravi e forse anche altri reati correlati al crimine, personaggi ricchissimi che vivevano al di sopra dei redditi ufficiali, socialmente pericolosi… non siano mai stati sottoposti a Custodia Cautelare per prevenire la reiterazione dei reati di cui tutti sapevano…

    Scenari di Gomorra… scenari che non hanno risparmiato nemmeno Milano…

    Le correnti politiche massonico mafiose della magistratura italiana (i fatti contestati sono potenzialmente diffusi in tutto il territorio italiano) vedono affiliazioni con certi “ordini” di crimine e vedono nel controllo territoriale delle mafie una forma di ordine sociale più efficace ed efficiente dell’ordine che dovrebbero garantire le istituzioni, le forze di Polizia e la magistratura medesima…

    Anche Milano vede una profonda radicazione della ‘ndrangheta calabrese… che ormai non è più costituita da pecorai analfabeti armati di lupara ma da professionisti (ovviamente fedeli alla mafia ed alle cosche dalle quali discendono) multilaureati che lavorano per conto delle tecnologie di “intelligence” (social network e motori di ricerca) e spionaggio ministeriale e politico giudiziario in appalti aggiudicati in affidamento diretto fiduciario per conto di Tribunali e Procure, Questure, Prefetture, Servizi Sanitari Regionali, Servizi informatici Agenzie Entrate, Dirigenza delle Agenzie delle Entrate (a livello territoriale) Finanza tributaria, appalti sanitari a livello regionale e nazionale, commercialisti, avvocati, dirigenti di filiale di banche e uffici postali, professionisti immobiliari e proprietari fondiari…

    L’ecatombe di illegalità e crimine regnante in Italia vede come “cancellieri” (ovvero come Forze dello Stato colluse con ordini criminali massonico mafiosi) moltissima magistratura e moltissimi operatori delle Polizie (Municipali, Polizia di Stato, Carabinieri, Guarda di finanza, etc…).

    Anche Milano vede situazioni “kafkiane” nelle quali la magistratura reprime non coloro che si macchiano di reati di mafia, riciclaggio, corruzione e affarismo e associazione a delunquere… ma coloro che segnalano tali notizie di reato (questo avviene per via di una rete di protezione giudiziaria alla quale confidano molti criminali… denunciare o segnalare comporta mettere sotto accusa un sistema giudiziario colluso).

    Non ci si deve, quindi, stupire che anche in località apparentemente lontane, come Colleferro, i picchiatori professionisti in “recupero crediti e regolamenti di conti” siano protetti da Polizie e Magistratura… si teme che anche per quell’episodio nessuno andrà realmente al “gabbio” ma tutto si ridurrà, al massimo, a qualche anno di arresti domiciliari, visto il potenziale insabbiamento dei fatti, le false testimonianze, l’omertà ed il radicamento criminale nelle istituzioni italiane nazionali.

    Un’ultima nota: I recenti fatti della Caserma Carabinieri di Piacenza Levante… non sono un fatto isolato ma ampiamente diffuso nei vari Corpi di Polizia… la magistratura conosceva certi fatti da molti anni ma non intervenne sino quando prese coscienza che tale “organizzazione” stava diventando più potente del controllo territoriale criminale (narcotraffico in particolare)…

    L’Italia è non solo fallita ed in bancarotta… ma nei fatti ne stiamo celebrando il funerale e allestendo la pietra tombale (se qualcuno non se ne fosse ancora accorto … e simili discorsi valgono anche per Milano).

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    @Misterno26 = Mister no(n sono tanto lucido)

    Nel noto Bestiario di Milano Sparita e da ricordare, Milano nei secoli, Da Milano alla Barona, aventi tutti derivazione commerciale e monopolistica dalla follia eletta a pseudostoria di “Milano sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici ATM”… tra le varie perle e le varie “chicche” quotidiane si annoverano alcune prodezze del presunto emigrato italoamericano @Misterno26 e la gragnola di immagini Mondadori Gettyimages che tale poveretto sta intasando nel noto forum succitato (la media di immagini postate tra i due forum citati. si attesta al centinaio al giorno, siamo a circa 1 milione di immagini postate dal 2006 ad oggi, circa l’80% delle medesime provengono, si teme, da Raccolte Civiche e libri di storia di Raccolte Civiche…

    Presa coscienza della tipologia di soggetti “frequentanti” tale forum (non è dato sapere se Misterno26 sia realmente cittadino USA con doppio passaporto… o possa essere assimilato ad una delle gabbole multiaccount-multifake gestite da tale forum … avvalendosi di browser del tipo TOR o altri Proxy Server internet (persino l’antivirus AVG offre identità USA anche se connessi dal Rione Sanità di Napoli…) coi quali si rende anonima la propria connessione e identità…proponendone una farlocca… Per tali motivi @Misterno26 potrebbe, anche, non essere un geolocalizzabile negli USA… data la tendenza di questi soggetti a generare multiaccount farlocchi (coi quali si domanderebbero e si risponderebbero da soli…com avviene da oltre 15 anni…).

    Presa coscienza delle sospette mistificazioni … ed ulteriormente presa coscienza che si cercherebbe palesemente di fare incetta di immagini gettyimages per privarne l’uso ad altri autori… (immagini della cui origine aleggiano molti sospetti di provenienza dalle Raccolte Civiche del Comune di Milano…non sempre l’immagine smacchiata da tale Forum proviene da Mondadori o Alinari, a volte avviene l’opposto, immagini proveninenti da Raccolte Civiche potrebbero essere cedute a Mondadori, Alinari e altri…)… emergono alcuni errori di localizzazione del nostro “italoamericano” @Misterno26.

    Osservare la schermata sottostante:

    misterno abusi

    non esiste un lato ovest di Piazza Duca d’Aosta per la semplice ragione che il lato ovest della Stazione Centrale è Piazza IV Novembre. Non esiste un lato ovest di Piazza Duca d’Aosta che condurrebbe i binari verso Piazza IV Novembre … per la semplice ragione che la piazza inquadrata (sempre che lo sia, non ci sono palesi corrispondenze), dovrebbe essere Piazza IV Novembre… e basta !

    Appurato questo, l’immagine non trova, soggettivamente, delle corrispondenze con Piazza IV Novembre (nemmeno nell’anno 1950), rimandando la localizzazione ad altre ed ulteriori forme di ricerca… concretamente difficili da attuare (errare è umano, perseverare è diabolico).

    …Caro @Misterno26, dovresti allegare, nella didascalia, la prefazione: “Ipotesi di localizzazione”…

    Se andassimo a vedere una ipotetica inquadratura dello stesso luogo, circa 30 anni dopo, (ovviamente 30 anni sono moltissimi, sia chiaro) ci renderemmo conto che, forse, le proporzioni (ivi incluso la facciata dell’Hotel Gallia) della piazza Iv Novembre non tornano del tutto…(soprattutto se la visuale avrebbe origine dalla Galleria delle Carrozze della medesima stazione Centrale, un tempo adibita a passante tranviario…).

    Piazza IV Novembre e Piazza Duca D'Aosta nel 1981, dalla "galleria delle carrozze"... quando era ancora attraversata da linee tranviarie. fonte immagine /en.sporvognsrejser.dk

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    Cerchia dei Navigli (datazione assente, tra il 1910 e 29 circa) all'altezza di Via Visconti di Modrone. Sullo sfondo il Ponte delle Sirenette (trasferito al Parco Sempione dopo la copertura della cerchia interna). Fonte immagine: web fotografieincomune.comune.milano.
    Cerchia dei Navigli (datazione assente, tra il 1910 e 29 circa) all’altezza di Via Visconti di Modrone. Sullo sfondo il Ponte delle Sirenette (trasferito al Parco Sempione dopo la copertura della cerchia interna). Fonte immagine: web fotografieincomune.comune.milano.
    Il Naviglio di San Marco di Giovanni Migliara (compreso tra il 1800, anteriore al 1837). fonte immagine: daldisegnoalclick.wordpress.com
    Il Naviglio di San Marco di Giovanni Migliara (compreso tra i primi anni del 1800 e non successivo al 1837). fonte immagine: daldisegnoalclick.wordpress.com
    Milano 1892. Ex Ippovia convertita in tranvia (sempre della Socientà Anonima degli Omnibus) con vetture tranviarie a motore ad induzione elettrica alimentato da accumulatori elettrici. La Società Anonima degli Omnibus, intorno al 1892, per contrastare la concorrenza della Edison, convertiva le preesistenti linee tranviarie a trazione animale (Ippovie) con vetture elettriche alimentate da accumulatori. L'impresa, per evidenti limitazioni tecniche offerte dalle tecnologie di fine '800, non ebbe il successo sperato (limitata autonomia, surriscaldamento degli accumulatori elettrici, rischi di esplosione e incendi dei medesimi). A partire dal 1893, le ex ippovie OMNIBUS vennero rilevate dalla multinazionale EDISON e convertire in tranvie elettriche. (fonte immagine: web Panorama.it)
    Milano 1892. Ex Ippovia convertita in tranvia elettrica, senza fili (sempre gestite dalla Socientà Anonima degli Omnibus, ex Ippotenvie) con vetture tranviarie a motore ad induzione elettrica alimentato da accumulatori elettrici (che non necessitavano di linee elettrriche aeree di captazione).
    La Società Anonima degli Omnibus, intorno al 1892, per contrastare la incombente concorrenza della Edison, convertiva le preesistenti linee tranviarie a trazione animale (Ippovie) con vetture elettriche alimentate da accumulatori elettrici autonomi. L’impresa, per evidenti limitazioni tecniche offerte dalle tecnologie di fine ‘800, non ebbe il successo sperato (limitata autonomia, surriscaldamento degli accumulatori elettrici, rischi di esplosione e incendi dei medesimi). A partire dal 1893, le ex ippovie OMNIBUS vennero rilevate dalla multinazionale EDISON e convertire in tranvie elettriche. (fonte immagine: web Panorama.it)

    Solari anni '60. Incrocio Via Vincenzo Foppa con Via dei Grimani e Via G.Washington. (fonte web requadro.com)
    Solari anni ’60. Incrocio Via Vincenzo Foppa con Via dei Grimani e Via G.Washington. (fonte web requadro.com)

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    …tra le varie “perle” (ad essere gentili) quotidiane che possiamo leggere nel forum (dipartimenti comunali… tanto il loro stipendio lo paghiamo noi come per le restanti pubbliche amministrazioni… con Beppe Sala che per questioni di voti elettorali proporrebbe un aumento dei loro stipendi.. quando potremmo sostituirli tutti con l’outsourcing, ATM inclusa, Anagrafe Inclusa, etc…) Milano Sparita Skyscrapercity, di recente, una “chicca” è apparsa in tale forum … ovvero un presunto scempio di alberi lungo Viale Forlanini… in una data dai medesimi mai precisata.

    Mah !!!

    Nella foto sottostante (pubblicata in Milanobarona verso i primi di Giugno 2020, prontamente copiata dai medesimi nel loro forum…)un’immagine di Viale Forlanini intorno al 1960 circa… bè di filari di cipressi o platani… nemmeno l’ombra (gli alberi che vediamo sono parte di terreni non ancora edificati, notarsi poi lo spartitraffico centrale appena attrezzato di lampioni…).

    In che cosa consisterebbe il vile scempio di alberi in Piazzale Ovidio e Viale Forlanini ?

    Sempre in tale forum si lamenta una toponomastica meneghina troppo legata ad ex Regine, Duca e simili…

    Ma questa gente, nella vita, non avrebbe di meglio da fare ? (forse si consiglia di cambiare pusher), anche in orario di lavoro ben remunerato, che lo scrivere cose inutili in tali forum (oltre a smacchiare immagini dai loro watermark proprietari… immagini che poi vediamo postate, a distanza di tempo, nelle note pagine Facebook di Milano Sparita e da ricordare, Milano nei Secoli, Barona, etc…) ?

    Forlanini-Taliedo 1960 circa. Ampliamento e spartitraffico centrale in Viale Forlanini, 1960 circa. (fonte web Lombardia beni culturali)

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    Parco delle Basiliche (poi Parco Giovanni Paolo II), Via Vetere 1975. (web Dino Fracchia PhotoShelter)
    Parco delle Basiliche (poi Parco Giovanni Paolo II), Via Vetere, Gennaio 1975. (web Dino Fracchia PhotoShelter)
    Teatro e cinematografo dei Filodrammatici, Via Filodrammatici e Piazza Paolo Ferrari nel 1936. Fonte immagine : italianways.com
    Piazza della Scala 1890 circa. Autore immagine: Hulton Archive/Getty Images Japan)
    Piazza della Scala 1890 circa. Autore immagine: Hulton Archive/Getty Images Japan)
    Piazza Duomo primi anni '50 del 1900. Autore foto Alfred Eisenstaedt, fonte Gettyimages Japan
    Piazza del Duomo primi anni ’50 del 1900. Autore foto Alfred Eisenstaedt, fonte Gettyimages Japan. In evidenza l’insegna luminosa Martini China.
    Centrale del latte anni '70. (fonte: web IlSole24ore)
    Centrale del latte negli anni ’70. (fonte: web IlSole24ore)

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    A Milano comanda la ‘ndrangheta…

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    L’immagine sovrastante ritrae un condominio di Via Pietro Colletta 70, Porta Romana.

    In tale palazzo (capitolato e classe immobiliare di prestigio) vi risiede un parente di un noto esponente della ‘ndrangheta calabrese stanziata in Lombardia. Più dettagliatamente un parente di un noto esponente che sino al 2012 era Consigliere Regionale di Forza Italia, (poi bazzicante ambienti Lega negli appalti sanitari regionali) quando si aprì uno scandalo che lo costrinse alle dimissioni da dirigente ASL e l’espulsione da Forza Italia (scandalo, all’epoca avviato dall’ex magistrato Antonio di Pietro quando era Segretario del Partito Italia dei Valori…).

    In Lombardia… certe forme della politica di Centro Destra… fecero infiltrare la ‘ndrangheta nelle dirigenze delle ex ASL di Monza-Brianza e ASL 1 Milano (oggi ATS Città Metropolitana di Milano…).

    Non è possibile indicare le generalità anagrafiche dei “personaggi” coinvolti in questo Dossier … basti sapere che il parente di quel tale dirigente ASL … venne coinvolto anche nello scandalo di Paola Canegrati la regina degli appalti delle cure odontoiatriche in Lombardia.

    Il parente di tale suiper consigliere regione Lombardia (lo zio , Consigliere Regionale, era frequentatore del clan Iamonte-Moscato) detta legge negli appalti sanitari lombardi (e non solo) e presso Procura e Tribunale di Milano con molte gare non subordinate a concorso ma tramite affidamenti fiduciari/diretti.

    Nel 2017, tale personaggio , avente genealogia con un noto esponente della ‘ndrangheta, vinse un’asta giudiziaria presso il Tribunale di Milano, nella quale era in “palio” l’attuale appartamento di prestigio sito in Porta Romana, Via Pietro Colletta 70, presso il quale risiede (fatto curioso, pur essendo sposato, tale immobile non sarebbe in comunione dei beni).

    Dal 2018 vi risiede.

    Tale personaggio (ricco e potente e beneficiario di una rete di protezione giudiziaria nella quale alla presentazione di una denuncia di segnalazione di tale personaggio si assiste ad archiviazioni “lampo” entro due settimane dalla ratifica… con ravvisabili reati di omissione e favoreggiamento dei magistrati coinvolti in tali insabbiamenti… si consideri anche che molte querele dirette verso questo personaggio vengono insabbiate tramite mancata trascrizione nel Registro Giudiziario del Tribunale… questo avviene non solo per la Procura di Milano ma potenzialmente per qualsiasi Procura italiana…Procure che informano tale personaggio della presenza di denunce ed esposti a suo carico…il quale procede, grazie a connivenze con molti magistrati, anche della DDA, a controquerelare i “segnalatori” per diffamazione…) ha profonde conoscenze (insieme allo zio) degli alti vertici del Governo Regione Lombardia (per tre mandati, si intende, a partire dagli anni ’90). Egli vanta amicizie profonde e clientelari con i vertici della Polizia di Stato e Polizia Postale di Milano (come accennato le influenze e gli appalti sono però a livello Nazionale con dialoghi diretti anche con la CIA e NSA americane per quanto riguarda Social Network e Motori di ricerca…) e interland (anche la DDA di Milano non gode di buona salute… proprio per le amicizie che questo personaggio ha con magistrati e funzionari e dirigenti delle varie Polizie… presentare querele contro tale soggetto corrisponde a vedersele, come minimo occultate…).

    Non a caso gli appalti vinti con il Ministero di Giustizia, pur se locali a Milano, sono correlati ai servizi informatici ed alla sicurezza informatica per conto di Tribunali e Polizie Giudiziarie dove tale personaggio opera.

    Vedasi anche questo articolo

    http://www.lavocedellevoci.it/2017/06/12/appalti-al-tribunale-di-milano-contro-legge-i-magistrati-collaudano/

    dove pur non essendo direttamente citato …rivela il clima di illegalità (e di corruzione) imperante nel Tribunale e Procura di Milano (lo scenario non cambia per Polizia Postale, Questura e Prefettura dove il sostenere che vi siano palesi infiltrazioni ‘ndranghetiste non corrisponde al falso ma ad una verità sottaciuta da non meno di 25 anni).

    Tale personaggio di Via Pietro Colletta 70 a Milano, è il classico “professionista” che opera, si teme, in contatto e rapporti con la ‘ndrangheta calabrese e lombarda (decine di magistrati lo “conoscono” … aggiudicandosi anche appalti e protezione da indagini e rinvii a giudizio). Tale soggetto possiede anche un profilo Linkedin dove non si è fatto problemi a scrivere che nella sua qualifica di Ethical Hacker (ovvero esperto di sicurezza informatica), lavora presso il Tribunale di Milano.

    In realtà i suoi appalti e consulenze sono al servizio dello spionaggio informatico politico giudiziario con finalità repressive, di schedatura, di intimidazione, di persecuzione sia criminale che giudiziaria (anche illegale, supportato da sinergie tra Motori di Ricerca, Social Network e le nostre Polizie e magistrature..attività di hackeraggio e spionaggio illegali nel senso del non essere autorizzato da singoli magistrati).

    Tale individuo (nato in Calabria ma con un Atto di nascita falso che lo vede nativo di un comune al confine tra Italia e Slovenia) ha commesse anche per i social network, quali:

    Yahoo

    Quora Italia

    Google

    Facebook

    Twitter

    ed i restanti social media “planetari”…

    non è dato sapere se tali social net e motori di ricerca siano informati della sua appartenenza mafiosa… ma vi sono casi nei quali tale personaggio ha diffamato i suoi querelanti con la protezione e impunità di Social Net e motori di ricerca ben informati della cosa… (come accennato la Magistratura milanese e italiana avviano forme di persecuzione anche pseudoterroristica verso i cittadini che querelano e segnalano questo personaggio e/o fatti analoghi per mano di altri soggetti).

    Sempre tale soggetto (beneficiario di una rete di protezione giudiziaria che si estende anche per i Servizi Segreti italiani, presso i quali opera) ha commesse e appalti (sia pregressi che attuali) per progetti e servizi informatici legati alla Sanità Regionale (non solo lombarda). Nei fatti sopra citati, avvenuti tra il 2010 e 2012, quando un parente di tale “informatico” venne deposto da ruoli dirigenziali presso l’ex ASL 1 Milano di Corso Italia 19 (causa appartenenza al mondo della ‘ndrangheta), tale soggetto operava come Project Manager presso l’ASL 1 dove lo zio era dirigente e consigliere regionale…

    Un’ultimo aspetto inquietante è rappresentato dal fatto che in tale appalto vi erano non meno di 3 società (di cui solo una ufficialmente vincitrice del bando) pugliesi delle quali si sospettavano legami (riciclaggio) con la Sacra Corona Unita pugliese… quindi non solo la presenza della ‘ndrangheta ma sinergie tra differenti mafie italiane… tutte in appalti vinti a Milano e Lombardia (una delle 3 società vinse anche un appalto per il Comune di Milano, tale azienda era citata nell’Albo Pretorio del 2011-12).

    Si conclude questa breve segnalazione in Dossier… specificando che quando tale soggetto (Ethical Hacker) opera in affidamento diretto e fiduciario presso Polizie Giudiziarie e Tribunale di Milano… si intenderebbe di amici magistrati che potrebbero averlo favorito… tutti sanno (negli ambienti giudiziari e di Polizia) di chi sarebbe parente… come altrettanto scandalosa sarebbe la situazione della capitalizzazione delle sue aziende… considerando che appartiene ad una genealogia che affida i propri profitti al riciclaggio bancario e finanziario.

    Qualcuno potrebbe chiedersi… come mai il crimine organizzato (Cosa Nostra, ndrangheta) collabori con lo Stato e le Regioni ?

    Ma… diciamo che potrebbe far parte degli accordi Stato Mafia intercorsi tra gli anni ’80 e ’90 (dai quali si ebbe anche il Colpo di Stato Giudiziario di Tangentopoli ’92 e l’ascesa di Forza Italia… e anche Lega…).

    In questo scenario emerge che Stato e Regioni non proteggono i loro cittadini dalle organizzazioni criminali ma proteggerebbero esponenti di organizzazioni criminali… dalle denunce di cittadini informati, loro malgrado, dei fatti !

    Si consideri che gli accordi NATO e CIA, nell’antica crociata USA anticomunista in Europa ed in Italia… considerano le mafie come un efficace deterrente anticomunista e di controllo del territorio… nei fatti Milano ha un territorio controllato dalla ‘ndrangheta…

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    Naviglio Grande, Ponte dello Scodellino-Darsena 1981. Festa del Naviglio (fonte immagine maremagnum.com)
    Naviglio Grande, Ponte dello Scodellino-Darsena 1981. Festa del Naviglio (fonte immagine maremagnum.com)

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    Da Milano alla Barona con mentalità adolescenziale, con arroganza, con scarsa competenza…

    errori datazione catasto CTC dell'Oglio

    …come facilmente deducibile dall’immagine sovrastante, tale pagina Facebook e conseguentemente Milano Sparita e Storia dei trasporti pubblici Skyscrapercity continuano ad insistere (con la nota tattica delle elucubrazioni e dell’arroganza assunta a supponenza) sul pretendere di avere ragione davanti ad errori di datazione già ampiamente descritti in questo sito Milanobarona nei giorni scorsi.

    Le mappe del Catasto Territoriale del Comune di Milano, datate 1965 non corrispondono allo stato catastale di Milano nel 1965 poichè le ortofoto dalle quali sarebbero state disegnate sono il frutto di ricognizioni fotografiche aeree di alcuni anni prima, ovvero prossime al 1962.

    Foto di un V.le Famagosta privo di illuminazione stradale nel controviale centrale, privo di segnaletica orizzontale, privo di traffico, privo di palazzone Coop Lombardia, privo di dosso tra Via S. Vigilio e Piazza Maggi… privo di Supermarket Stella… fanno retrodatare le immagini utilizzate per finalità commerciali, agli anni 1962-63 massimo, non oltre.

    Consiglio agli autori della pagina fbook di migrare verso il social TikTok, per teenager e ragazzine e ragazzini alla ricerca di like a qualsiasi costo… L’incapacità di stendere decenti cronologie dello sviluppo edilizio e viabilistico della Barona lo troviamo anche nel libro abbinato al commercio online dal quale la pagina esiste solo per tale funzione (tutt’altro che storica)?

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    Tra Porta Magenta e Sempione, 1930 circa. Piazza Nicolò Tommaseo verso Via Francesco Petrasca. (fonte immagine: web losciame.it)
    Tra Porta Magenta e Sempione, 1930 circa. Piazza Nicolò Tommaseo verso Via Francesco Petrasca. (fonte immagine: web losciame.it)

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    Imminente, vedremo nella pagina Facebook Da Milano alla Barona, una nuova fotina del tormentone “Mulino della Pace” alla Barona (vedesi linl sottostante)

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5341#lg=attachment466606&slide=0

    Anche in questo caso la provenienza dell’immagine non è dichiatata (creazione ex novo dello “Spirito Santo” ?) ma servirà per incrementare le vendite (e i profitti, anche per Facebook e Amazon) dei vari co-autori…

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    Porta Tosa (Porta Vittoria) verso la fine del 1800 poco prima che tale arco venisse demolito. Porta Tosa venne ribattezzata in Porta Vittoria a ricordo dell'Unità d'Italia. Nel 1895 venne completato l'attuale Obelisco, dedicato all'Unità d'Italia ed alle Cinque Giornate di Milano, insurrezione armata popolare pilotata dalle massonerie franco piemontesi di Cavour nel tentativo (riuscito) di sconfiggere il regno Lombardo Veneto a favore di una illusoria libertà ottenuta con l'unificazione del Regno d'Italia. Si consideri che dopo, circa, 60 anni dopo questi fatti, a Milano, nacquero i Fasci di Combattimento che posero le basi ideologiche e politiche del Ventennio Fascita, eventi che contribui' a trascinare l'Italia nella Seconda Guerra Mondiale (anzi ad essere una concausa principale). Definire "libertario" il Regno d'Italia ed in senso generale l'Unificazione d'Italia, inclusa l'attuale Repubblica, considerando il dominio delle mafie, le Stragi di Stato e il terrorismo di Stato.... è a dir poco eufenistico se non folle... ma la Storia la scrivono e la fanno massonerie e potenti e di fatto se ne vedono gli effetti. Una nota curiosa era la presenza di un bassorilievo nella volta dell'Arco di Porta Tosa, raffigurante una donna nuda nell'atto di depilarsi il pube. Un significato mai chiarito, del quale esistono due versioni. La prima raffigurava la punizione alla quale venivano sottoposte le donne che praticavano la prostituzione e/o adultere... la seconda prevede due varianti correlate all'occupazione di Milano da parte di Federico Barbarossa. Nella prima versione si narra di una donna che per distrarre le truppe occupanti si affaccio' su un balcone nell'intento di radersi la vagina, nella seconda interpretazione come un segno di dispresso verso il Barbarossa per aver saccheggiato la città senza poi rimediare agli atti criminali con forme di risascimento verso la popolazione vittima dei suoi sacchetti (La donna in depilazione vaginale rappresentava, secondo questa interpretazione il Barbarossa medesimo degno di essere accostato alla reputazione di una prostituta). (fonte immagine: web santieprofeti).
    Porta Tosa (Porta Vittoria) verso la fine del 1800 poco prima che tale arco venisse demolito. Porta Tosa venne ribattezzata in Porta Vittoria a ricordo dell’Unità d’Italia. Nel 1895 venne completato l’attuale Obelisco, dedicato all’Unità d’Italia ed alle Cinque Giornate di Milano, insurrezione armata popolare pilotata dalle massonerie franco piemontesi di Cavour nel tentativo (riuscito) di sconfiggere il regno Lombardo Veneto a favore di una illusoria libertà ottenuta con l’unificazione del Regno d’Italia. Si consideri che dopo, circa, 60 anni dopo questi fatti, a Milano, nacquero i Fasci di Combattimento che posero le basi ideologiche e politiche del Ventennio Fascita, evento che contribui’ a trascinare l’Italia nella Seconda Guerra Mondiale (anzi ad esserne una concausa storica principale).
    Definire “libertario” il Regno d’Italia … ed in senso generale l’Unificazione d’Italia, inclusa l’attuale Repubblica, considerando il dominio delle mafie, corruzione, ingiustizie sociali, illegalità diffusa, incluse le Stragi di Stato e il terrorismo di Stato…. è a dir poco eufenistico se non folle… ma la Storia d’Italia la scrissero e la fecero le massonerie ed i “potenti” (ne abbiamo anche un esempio contemporaneo delle pagine facebook dedicate a Milano e quartieri) e di fatto se ne vedono gli effetti. Una nota curiosa era la presenza di un bassorilievo nella volta dell’Arco di Porta Tosa, raffigurante una donna nuda nell’atto di depilarsi il pube. Un significato mai chiarito, del quale esistono due versioni. La prima associa l’appellativo “Tosa” a “tonsa”, ovvero tosata… da cui il nome di Porta Tosa (poi Vittori) raffigurava la punizione alla quale venivano sottoposte le donne che praticavano la prostituzione e/o adulterio… la seconda prevede due varianti correlate all’occupazione di Milano da parte di Federico Barbarossa. Nella prima versione si narra di una donna che per distrarre le truppe occupanti si affaccio’ su un balcone nell’intento di radersi la vagina, nella seconda interpretazione, tale bassorilievo andava interprtato un segno di disprezzo verso il Barbarossa per aver saccheggiato la città senza poi rimediare agli atti criminali con forme di risascimento verso la popolazione vittima dei suoi sacchetti (La donna in depilazione vaginale rappresentava, secondo questa interpretazione, il Barbarossa medesimo degno di essere accostato alla reputazione di una prostituta). (fonte immagine: web santieprofeti).
    "Colazione" al Dormitorio Comunale di Viale Ortles nel 1964. Negli anni successivi al boom economico rappresentava un punto di arrivo, di inizio verso una faticosa ma concreta ascesa sociale (inizialmente costellata di precarietà, disagi e sacrifici). Da circa tre decenni rappresenta un punto finale di fallimento e perdite materiali e sociali (anche se negli ultimi 25 anni è monopolizzato da "ospiti" extracomunitari che hanno reso poco conveniente la presenza di italiani indigenti, ormai frequentatori di panchine, di parchi, di sottopassi ferroviari e stradali nella totale indifferenza delle autorità comunali e dei servizi sociali che se ne dovrebbero, per Legge, prendersene carico. Autore Mario Orsini, fonte immagine web stsenzatitolo.com
    “Colazione” al Dormitorio Comunale di Viale Ortles nel 1964. Negli anni successivi al boom economico rappresentava un punto di arrivo, di inizio verso una faticosa ma concreta ascesa sociale (inizialmente costellata di precarietà, disagi e sacrifici). Da circa tre decenni rappresenta un punto finale (senza ritorno) di fallimento e perdite materiali e sociali (anche se negli ultimi 25 anni è stato monopolizzato da “ospiti” extracomunitari particolarmente violenti e tendenti alla delinquenza) che hanno reso poco conveniente la presenza di italiani indigenti, ormai frequentatori di panchine, di parchi, di sottopassi ferroviari e stradali nella totale indifferenza delle autorità comunali e dei servizi sociali che se ne dovrebbero, per Legge, prendersene carico. Autore Mario Orsini, fonte immagine web stsenzatitolo.com
    Piazza Cavour 1910 circa, (fonte immagine: web losciame.it)
    Piazza Cavour 1910 circa, (fonte immagine: web losciame.it)
    Ticinese anni '20 del 900. Darsena. (fonte immagine: web milanoalquadrato)
    Ticinese anni ’20 del 900. Darsena. (fonte immagine: web milanoalquadrato)
    Estate 1969. Rivolta detenuti nel carcere di San Vittore.
    Estate 1969. Rivolta dei detenuti nel carcere di San Vittore.
    Piazza del Camposanto (non più esistente) collata sul lato absisale del Duomo, immagine antecedente al 1926. In evidenza la ciminiera della centrale termoelettrica Santa Radegonda (Via Santa Radegonda) realizzata nel 1883 ed operativa da fine Giugno del medesimo anno. Il progetto, dell'ingegnere Giuseppe Colombo, applicava il brevetto di Thomas Alva Edison, basato sulla produzione di energia elettrica in corrente continua tramite dinamo alimentate dall'energia termica della cmbustione di carbone. La centrale venne realizzata sopra l'area edificabile di un ex teatro e doveva illuminare Piazza del Duomo e le vie adiacenti, il Teatro alla Scala, il Teatro Manzoni, ed alcuni locali pubblici (caffè Biffi e magazzini al dettaglio). La centrale termoelettrica ebbe vita breve, pur essendo la prima in assoluto in Europa Continentale. I brevetti Edison di centrali e linee elettriche in corrente continua venne rapidamente superato dalla tecnologia Westinghouse Electric Company (brevetto Nikola Tesla) basata sulla generazione elettrica in corrente alternata che offriva maggiore potenza elettrica prodotta e minori perdite di energia lungo le linee elettriche di trasporto che potevano estendersi, rispetto al brevetto Edison, anche di centinaia di km senza imporre la costruzioni di centrali termoelettriche a ridosso dei luoghi e degli edifici che dovevano essere serviti da tale sistema di trasporto di energia elettrica. La centrale venne demolita nel 1926. (fonte immagine: web Lombardia beni culturali).
    Piazza del Campo Santo (non più esistente) collocata sul lato absisale del Duomo, immagine antecedente al 1926. In evidenza la ciminiera della centrale termoelettrica Santa Radegonda (Via Santa Radegonda) realizzata nel 1883 ed operativa da fine Giugno del medesimo anno. Il progetto, dell’ingegnere Giuseppe Colombo, applicava il brevetto di Thomas Alva Edison, basato sulla produzione di energia elettrica in corrente continua tramite dinamo alimentate dall’energia termica della combustione di carbone. La centrale venne realizzata sopra l’area edificabile di un ex teatro e doveva illuminare Piazza del Duomo e le vie adiacenti, il Teatro alla Scala, il Teatro Manzoni, ed alcuni locali pubblici (caffè Biffi e magazzini al dettaglio).
    La centrale termoelettrica ebbe vita breve, pur essendo la prima in assoluto in Europa Continentale.
    I brevetti Edison di centrali e linee elettriche in corrente continua vennero rapidamente superati dalla tecnologia Westinghouse Electric Company (brevetto Nikola Tesla) basata sulla generazione elettrica in corrente alternata che offriva maggiore potenza elettrica prodotta e minori perdite di energia lungo le linee elettriche di trasporto che potevano estendersi, rispetto al brevetto Edison, anche di centinaia di km senza imporre la costruzioni di centrali termoelettriche a ridosso dei luoghi e degli edifici che dovevano essere serviti da tale sistema di trasporto di energia elettrica. La centrale venne demolita nel 1926. (fonte immagine: web Lombardia beni culturali).

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    Da Milano alla Barona facebook ?

    NO GRAZIE !!! (se la conosci la eviti)

    Quando una pagina facebook (popolata di svarioni ed errori) esiste grazie al Partito Democratico.. assessori e vari quadri intermedi di tale Partito… e quando si postano immagini dalla fonte occultata (provenienti, con elevata probabilità, da Civiche Raccolte fotografiche…probabilmente vincolate per un uso non commerciale) e quando la datazione dell’immagine è errata perchè tali soggetti sopravvivono copia incollando le didascalie di immagini catalogate da terze persone, ovviamente non loro (non ne sarebbero capaci).

    L’immagine sottostante, insieme ad una precedente del 5-6 Agosto 2020, postate dal forum Milano Sparita Skyscrapercity e Da Milano alla Barona fbook (da tale forum, come tutti sanno, vennero poi generate pagine facebook di natura commerciale con uso indiscriminato di centinaia di migliaia di immagini delle quali non si è mai dichiarata la fonte)… ha una datazione errata… (assenza del supermarket Stella, poi GS ed oggi Carrefour, inaugurato nel 1965). L’immagine sottostante è circoscrivibile agli anni 1962-63 e non oltre !!!

    L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto

    Gli errori di Milanomaniac60 e Da Milano alla Barona facebook non si limitano a quanto sopra ma proseguono… insieme ad una immagine prececentemente postata il 6 Agosto 2020 con ulteriori errori di datazione.

    Viale Famagosta e la nota collinetta costruita per collegare, tramite sottopasso, Via Moncucco sino alla Cascina Monterobbio (sottopasso mai realizzato) e il collegamento con Piazza Maggi, vennero ultimate tra il 1965 e 1966.

    nell’immagine precedente, come in quella sottostante…

    da milano alla barona 2

    viene effettuata una datazione intorno al 1965.

    La data è errata ed antecedente a tale anno (collocabile tra il 1962-63 e non oltre. Spicca l’assenza del Palazzo Coop Lombardia, ultimato tra il 1965 e 66, sono assenti i lampioni stradali ad arco, assente la segnaletica orizzontale del Viale, con 3 corsie per senso di marcia, assenza totale di traffico).

    Come accennato, il completamento di Viale Famagosta (tra Piazza Miani e Piazza Maggi) avvenne tra il 1965 e 1966 quando venne, oltremodo, completato il noto palazzone di COOP Lombardia al 75 di V.le Famagosta (davanti al quale sorse un dosso artificiale, sempre verso il 1965, che probabilmente doveva fare da terrapieno ad uno svincolo di disimpegno (in un breve tunnel attraversante tale dosso) verso il parcheggio interno di tale sede COOP e contemporaneamente collegare, tramite il medesimo sottopasso veicolare, la Via Moncucco tra le Cascine Moncucco e Monterobbio separate dal nuovo Viale Famagosta che troncava il tracciato originario della medesima Via Moncucco… parallelamente alla Via San Paolino (sottopasso mai realizzato, di tale progetto rimase un dosso atipico tra il 1965 circa e il 1988 circa, anno nel quale venne sbancato per l’ampliamento del Viale tra Via Santander e Piazza Maggi).

    L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto

    La foto sovrastante non può essere del 1965 ma degli anni ’62-63 (e non oltre).

    Si nota chiaramente (lato sx della foto, lato sud di V.le Famagosta) l’assenza del Supermercato Stella (inaugurato tra il 1965-65, poco prima del collegamento del Viale con Piazza Maggi (nella foto scorgiamo che i fabbricati abitativi, dal lato sud, Via Annibale Cusi, terminano con la palazzina che da quasi 40 anni ospita, a suo fianco, una nota pizzeria ad asporto lungo il tratto iniziale di Viale Famagosta. Dopo tale palazzina, osserviamo che gli unici fabbricati sono capannoni artigianali e industriali. Spicca l’assenza del parcheggio del supermarket Stella e il fabbricato del supermarket medesimo (oggi Carrefour).

    Le fotine girate (alla pagina fbook della Barona) da Milano Sparita Skyscrapercity (delle quali non è dichiarata la fonte pur essendoci uno sfruttamento commerciale senza regole delle medesime) sono state scattate in data anteriore al 1965, probabilmente verso i primissimi anni ’60 (non successive al 1963).

    Per quale motivo si contesta tale datazione ?

    Nel 1965 circa Viale Famagosta era prossimo ad accogliere il traffico (nelle immagini totalmente assente) proveniente dal nuovo collegamento di Piazza Maggi. Il Viale completato e aperto al traffico di Piazza Maggi doveva essere attrezzato da lampioni ad arco collocati nei salvagente dei controviali ed essere attrezzato di linee di mezzeria delle 3 corsie per senso di marcia (assenti nelle immagini).

    Nelle immagini della cricca Milano Sparita SSC il Viale termina verso Via S. Vigilio-Santander (oltremodo quest’ultima era solo un sentiero sterrato a fianco del Lambro Meridionale). Nelle immagini non si intravede, da Piazza Miani, nemmeno il dosso sopra citato e non si intravede il Palazzone Coop ultimato verso il 1965-88 (nell’immagine non esiste nemmeno il cantiere).

    Pertanto la datazione è antecedente al 1964 e “contenuta” tra il 1963 circa e non oltre.

    Da Milano alla Barona Facebook e Milano Sparita ssc hanno poi commesso ulteriori svarioni

    questa immagine aerea non comprende la palazzina di Viale Famagosta 21 (che fa angolo con Via Felice Venosta), realizzata in data anteriore al 1963. Al suo posto si notano campi e sentieri sterrati.

    L'immagine può contenere: spazio all'aperto

    Anche questa immagine ha una datazione non attendibile (ufficialmente il 1965, Milano Sparita SSC l’ha ridatata anteriormente al 1963… ma vi sono molte discrepanze in quanto molti edifici antecedenti al 1965 erano già presenti nella ricognizione fotografica aerea del 1965, una datazione erronea che potrebbe essere ricollocata intorno al 1962 e non successivamente).

    Il civico 13 di Via Santa Rita venne ultimato nel 1962/63. Nelle ortofoto del 1965 (63?) tale plesso non esiste e si intravedono le fondamenta di un cantiere. Lo stesso dicasi per altri palazzi (per esempio Via Ettore Ponti angolo Via Santa Rita) realizzati nei primi ’60 e non ancora presenti nelle ortofoto del 63-65 (datazioni anch’esse antecedenti e non successive al 1962).

    E’ noto che le ortofoto aeree del territorio di Milano sono datate non sulla data di sorvolo aereo ma sulla data di pubblicazione (1965) delle medesime fotografie aeree (per un uso anche catastale). I fotogrammi devono essere convertiti in mappe catastali e questo richiede anni di lavoro. Possono trascorrere, pertanto, anni prima che i fotogrammi vengano assemblati e acquisiti dagli uffici del catasto e del territorio.

    Si evidenzia che tra gli errori che Da Milano alla Barona Facebook e Milano Sparita SSC avrebbero commesso c’è anche l’aver ignorato che la linea filoviaria 95 venne prolungata da Piazzale Chiaradia a Via Modica, SOLO NEL 1967.

    Prima di tale data non era possibile non essendo stato completato il collegamento tra Via San Vigilio e Piazza Maggi, ultimato intorno al 1966 (nella foto non vediamo il dosso e non vediamo il Palazzo Coop completato verso il ’65-’66)..

    In sintesi Viale Famagosta, nel 1965, doveva presentarsi con uno sfondo differente da quello visibile da Piazza Miani, Viale Famagosta 2. Ovvero con un cantiere (sullo sfondo dell’immagine) di un edificio ad uso uffici in costruzione (non presente nelle immagini che appaiono, chiaramente, antecedenti al 1965 ma persino al 1964 , databili verso il 1963).

    La pagina Facebook succitata (Da Milano alla Barona) potrà sicuramente disporre di decine di migliaia di immagini d’epoca inedite in regime di monopolio e di speculazione (relative alla Barona) che i dipendenti comunali di Milano Sparita Skyscrapercity girano mensilmente (siamo a 100 immagini nell’arco di un mese solo per tale pagina fbook) per uno sfruttamento commerciale indiscriminato…

    malgrado questa loro “superiorità” (finalizzata al commercio del libro di cui sappiamo, anzi dei libri, dato che in tale pagina vediamo banner pubblicitari di homepage relative a pubblicazioni amatoriali di astronomia lunare), SONO PALESEMENTE CARENTI IN TEMA DI CRONOLOGIA DI ESPANSIONE DELLE INFRASTRUTTURE URBANISTICHE E VIABILISTICHE DEL QUARTIERE BARONA NEGLI ANNI ’50.’60-’70 ED ANTERIORI E SUCCESSIVI.

    Ancora un volta dimostrano di essere, oltre che notoriamente scorretti e notoriamente illegittimi nell’uso indiscriminato di foto dalla fonte non dichiarata… palesemente incompetenti per il ruolo che si sono autocostruiti grazie ad appoggi politici (assessorati vari) … delle amministrazioni poliiche della Giunta di Milano.

    Tra l’altro emerge chiaramente che in tema di business, le frange LEGA Forza Italia di Milano Sparita e da ricordare Facebook, Milano nei Secoli fbook e Da Milano alla Barona (PD) si vogliono molto bene e sfruttano una banca fotografica in comune in regime di monopolio (soffocando le iniziative altrui) malgrado appartengano a lottizzazioni politiche antagoniste.

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    La vicenda di malagiustizia del Tribunale del Lavoro di Milano

    Marica Ricutti

    fonte nextquotidiano
    fonte nextquotidiano (meritevole

    Si premette che per prevenire ritorsioni (sia legali che sotto forma di attacchi hacker dei quali, da tempo, si sospetta, in via ipotetica, la Polizia Postale di Milano e personaggi già noti… che non gradiscono forme di concorrenza nel business delle varie pagine Facebook, personaggi già segnalati alla Procura della Repubblica di Milano) in questo resoconto non verranno citate le controparti dell’ex dipendente di una nota multinazionale dell’arredamento domestico… cosi’ come non verranno direttamente menzionate le generalità anagrafiche di un Giudice del Lavoro di Milano (meritevole di sollevamento dagli incarichi di magistratura, lo stesso dicasi per molti altri magistrati operativi in tale sezione), all’oirigine di uno scandalo giudiziario (in regime irregolarità procedurale, di assenza di una nomina periziale CTU, Consulenza Tecnica d’Ufficio).

    Si consideri che tale vicenda ha fatto il giro del mondo ed era oggetto di una Interrogazione Parlamentare nella Legislatura dell’ex Governo Gentiloni (dal Giugno 2018 sostituita dal Governo Bicolore LEGA-M5STELLE). Tale interrogazione non ebbe mai luogo per il decadimento del mandato legislativo di tale governo a partire dall’Aprile 2018.

    Come accennato alcuni giorni fa, la vicenda di Marica Ricutti (che non ha alcuna responsabilità nel merito dei contenuti di questo articolo, non essendone nemmeno a conoscenza) è stata oggetto di articoli giornalistici della BBC e della CNN

    https://www.bbc.com/news/world-europe-42179143

    La vicenda non è recente e risale all’anno 2017.

    La Ricutti, dipendente da 17 anni di una nota multinazionale del “bricolage” dell’arredamento (nell’interland di Milano), dopo circa 5 anni di comunicata indisponibilità all’azianda nell’effettuare turni di lavoro in fasce orarie antecedenti alle 9 del mattino , (a causa della invalidità totale del suo secondo figlio di 5 anni), si è vista licenziare in tronco senza una motivazione di giusta causa apparentemente plausibile e legittima.

    Non è possibile sviscerare tutti i dettagli della vicenda. Basti sapere che il giudice del Lavoro che ha rigettato il ricorso della lavoratrice, sentenziando (senza la nomina di una CTU d’Ufficio, quindi sostituendosi ad essa in violazione delle norme giudiziarie che imporrebbero la costituzione di un perito d’ufficio che valuti i contenuti ed i fatti di un ricorso giudiziario per licenziamento senza giusta causa) la legittimità del licenziamento (quindi decretando che non sussisterebbe alcuna forma discriminatoria da parte dell’azienda) ha prodotto danni morali e materiali notevoli a danno di tale ricorrente (le vittime sono molte di più, la vicenda qui descritta è solo la prima ad essere diventata di dominio pubblico dopo decenni di abusi giudiziari di vario genere che tramite diversi giudici della sezione del Lavoro di Milano, hanno mietuto migliaia e migliaia di vittime).

    Il magistrato giudicante è un magistrato già noto per sentenze tecnicamente inadeguate, valutate in modo parziale, di parte, discriminatorie e sovente in violazione dell’ordinamento giudiziario.

    L’assenza di una nomina di Consulenza tecnica d’Ufficio è una piaga ultra decennale che affligge il corpo magistrati della Sezione del Lavoro di Milano, nel senso che presso tale sezione…sarebbe rito di molti magistrati procedere al giudizio bypassando il contradditorio della parte ricorrente…senza che questi sia qualificato da una perizia tecnica di merito.

    Per coloro che volessero conoscere le generalità di tale magistrato si rimanda a questo articolo corsera

    http://www.cgil.milano.it/wp-content/uploads/2018/04/CORRIERE-4-APRILE.pdf

    In estrema sintesi si porta a conoscenza che il Tribunale del Lavoro di Milano è, da decenni, oggetto di richiami (da parte del CSM) per una decennale e cronica inadeguatezza dell’iter procedurale e giudiziario verso il ricorso giudiziario da forme di licenziamento senza giusta causa. Migliaia di denunce sono state presentate dai ricorrenti e dai legami dei medesimi contro la Sezione del Lavoro del Tribunale di Milano… denunce sistematicamente insabbiate (i magistrati coinvolti hanno fatto, per contro, una brillante carriera … come solitamente avviene in Italia per magistrati protagonisti di malagiustizia).

    Le omissioni imputabili, da decenni, alla Sezione del Lavoro del Tribunale di Milano (quindi abusi ed omissioni di cui si renderebbero protagonisti molti giudici del lavoro), spaziano dal non nominare un perito d’Ufficio (Consulenza tecnica d’ufficio) all’abuso di potere giudicante, ad errori di forma e di rito perpetuati nella valutazione di ricorsi di lavoratori licenziati senza giusta causa, vittime di mobbing, costretti a dimissioni forzate, violazioni contrattuali e tanto altro ancora…

    La consulenza tecnica d’ufficio è l’attività esercitata da un esperto, cui il giudice ricorre nell’ambito del processo per ottenere nozioni specialistiche su dati di particolare complessità ovvero per svolgere indagini che richiedono specifiche competenze e conoscenze.

    Quindi un giudice, per sentenziare nei termini di Legge, non puo’ esprimere un verdetto basandosi unicamente sulle testimonianze e sulle cronologie delle parti MA DOVREBBE ACQUISIRE I CONTENUTI CONTESTUALI, TECNICI, GIURIDICI E GIURISPRUDENZIALI dalle relazioni prodotte da uno o più esperti nominati in sede istruttoria nel ricorso ad un licenziamento senza giusta causa.

    In sintesi, un quadro ultra ventennale di una Sezione del Lavoro del Tribunale di Milano protagonista di forme di omissione procedurale nella valutazione di casi di sospetto licenziamento senza giusta causa.

    Anche la vicenda sopra menzionata vede l’ennesima vittima di ingiustizie giudiziarie in regime di malagiustizia per mano di noti pseudomagistrati “filodatoriali” (molti sono parte di correnti politiche Lega Forza Italia, Fratelli d’Italia e non mancano anche i casi di PD… diciamo che quando si tratta di tutelare interessi personali e clientelari a discapito di interessi collettivi destra e sinistra vanno d’amore e d’accordo.

    Tali forme di omissione non sono dovute a scarsa competenza o superficialità operativa ma rappresentano un Patto (di non belligeranza) che la magistratura milanese ha sottoscritto con le aziende site nel territorio milanese… per scoraggiare ricorsi giudiziari nel caso di licenziamenti illegittimi, mobbing, comportamenti discriminatori, violazioni dei termini del contratto, demansionamenti, e tutto quanto è annoverabile negli abusi datoriali commessi a danno dei lavoratori.

    Spicca, cercando informazioni in rete nel merito di questo giudice, una totale parzialità giudicante che vede il rigetto dei ricorsi in primo e secondo grado e nel contempo atteggiamenti di tutela verso i noti pelandroni delle pubbliche amministrazioni (in sintesi quel giudice… ma tali praiche sarebbero un denominatore comune per l’intero corpo magistrati, massacra i licenziati senza giusta causa provenienti dal settore privato… ma reintegra, invece, i furbetti del cartellino provenienti dalle pubbliche amministrazioni).

    Come promesso, non si vuole scrivere un trattato nel merito di questo grave caso. Si evidenzia che la tattica del riversare, sull’ex lavoratore licenziato, gli oneri economici (da disoccupati) del ricorso in Appello e in Cassazione (i sindacati coprono solo le spese del ricorso, mentre Appello e Cassazione sono a carico del licenziato) non sarebbe casuale ma effetto di una forma di Patto che il Tribunale di Milano ha contratto con le aziende site nel territorio a tutela dei casi di violazione dell’Istituto dei diritti del lavoratore.

    Tra le tattiche adottate dalle aziende milanesi (anche quando sono multinazionali estere), oltre a quanto sopra abbiamo, come riscontrabile nel caso di Marica Ricutti, forme di denigrazione-diffamazione preventiva condotta tramite articoli giornalistici e social network.

    La Ricutti è stata letteralmente linciata ed esposta a pubblico ludibrio da parte di molte testate giornalistiche web e da numerose pagine social di Facebook (si teme su delega giudiziaria e aziendale).

    Bollata come una sorta di pelandrona comunista che vorrebbe vivere ad “uffo” sulle spalle delle multinazionali, bollata come una facinorosa che sarebbe dalla parte della Giustizia solo se la medesima le darebbe ragione… la Ricutti è stata socialmente radiata nel web, con contenuti ai limiti della diffamazione.

    Si rende noto che in sede di Appello (sempre Milano), verso la fine del 2018, il ricorso è stato nuovamente rigettato (il corpo magistrati delle varie sezioni del Tribunale di Milano è granitico quando si tratta di difendere omissioni e irregolarità commesse da un/una collega del corpo giudicante).

    La causa è in Cassazione ed allo stato attuale delle cose non si conoscono ancora gli esiti.

    Emerge, nella vicenda, la totale inadeguatezza dell’impianto ricorrente della CGIL, l’incapacità dei suoi RSU di rivendicare (in sede vertenziale, pre giuridica) quali sarebbero i vincoli ed i doveri imputabili all’azienda.

    Convivenze tra CGIL e adiende milanesi sono note e riscontrate sin dagli anni ’80. I referenti CGIL coinvolti nella vicenda della Ricutti sono noti per una notevole inaffidabilità fallimentare trentennale e scarsa buona fede nella condotta di vertenze sindacalai e processi di ricorso a licenziamenti senza giusta causa.

    Emerge una incapacità dei legali giuslavoristi CGIL di imporre l’esecuzione di un rito giudiziario che contempli anche una Consulenza Tecnica d’Ufficio (il giudice non puo’ giudicare sul sentito dire delle controparti…)…

    Non risulta, da parte dei legali CGIL, una impugnazione della sentenza nel merito di evidenti difetti e anomalie di giudizio e valutazione, tra le quali la cronica omissione delle costituzioni di Consulenze Tecniche d’Ufficio.

    E’ una piaga che per la sezione del Lavoro del Tribunale di Milano si trascina dagli anni ’90 senza che nessun organo del CSM abbia, sino ad ora, provveduto ad agire a livello disciplinare contro i giudici protagonisti di tali malefatte.

    Il prossimo articolo sulla Malagiustizia del Tribunale di Milano sarà dedicato ad alcuni settori illegali degli appalti informatici e di Cyber Security in forze presso Procura e Tribunale di Milano.

    Tra i vari affidamenti diretti/fiduciari (in parole povere appalti illegali) che Procura e Tribunale commettono, illegalmente, per aggiudicare commesse ed appalti senza indire un Bando di Concorso e di Gara… spicca un appalto di sicurezza informatica (presso il Tribunale di Milano) vinto e riconfermato da una decina d’anni… a favore di un parente di un noto esponente della ‘ndrangheta calabrese stanziata in Lombardia. Tale esponente ndranghetista (di cui un suo parente nell’infrastruttura informatica di tale Tribunale), negli anni passati era Consigliere Regionale di Forza Italia (successivamente migrato nella Lega) e ricopriva ruoli dirigenziali nelle ex ASL di Monza e Milano… Oggi il “discendente” di tale famiglia (della quale non è possibile fare nomi) si aggiudica immobili di prestigio nella aste giudiziarie del Tribunale di Milano e vince appalti in affidamento fiduciario sempre presso il Tribunale di Milano.

    L’unico dettaglio rivelabile è la residenza di tale personaggio, amico e faccendiere dei vertici del Governo Regionale… Via Pietro Colletta 70, condominio di prestigio in Porta Romana con immobili di prestigio.

    Da indagini personali effettuate a carico di questo soggetto, sono emerse anomalie nelle visure camerali dell’immobile di cui sarebbe unico proprietario (non compare l’importo di transazione e il notaio presso il quale la vincita all’asta ha comportato un passaggio di proprietà a favore di tale soggetto).

    Si evidenzia che tale discendente di genealogia ‘ndranghetista lavora e collabora con la Polizia Postale e la Polizia di Stato… in sinergia con le amministrazioni e gli staff tecnici di Facebook Italia, Google Italia, Microsoft Italia, Yahoo. Altresi’, tale personaggio calabrese, vanta profonde amicizie con dirigenti e funzionari di Questura e Prefettura della Polizia di Stato di Milano… scenario dove emerge palesemente una forma di infiltrazione ndranghetista in tali organi di Polizia Giudiziaria… (la penetrazione della ndrangheta presso le “divise” è un’ecatombe nel territorio di Milano… ma è un fenomeno endemico in tutta Italia).

    Si rende noto che tale personaggio, pur essendo nato in Calabria, si avvale di un Certificato di Nascita falso che lo vede nativo di un comune al confine tra Italia e Slovenia… mentre i suoi natali sarebbero calabresi…

    Simili accrocchi impongono profonde amicizie con settori ministeriali ma anche dei servizi segreti ministeriali…

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    Capolinea tranvia Abbiategrasso Corsico Milano, 1930 (via vittorio Emanuele). Fonte immagine: web ilportaledeitreni
    Capolinea tranvia Abbiategrasso Corsico Milano, 1930 (via vittorio Emanuele). Fonte immagine: web ilportaledeitreni Questa immagine è stata già fagocitata (e successivamente girata a Milano Sparita Facebook) dal forum monopolista Storia dei trasporti pubblici Milano (la postarono, circa 7 mesi or sono). Come appare evidente, finchè non intervverrà un’autorita di vigilanza, sull’uso commerciale di centinaia di migliaia di immagini di provenienza non dichiarata (questa proviene della fonte su indicata), non si vedrà mai la fine di questo fenomeno che in altre nazioni avrebbe visto, probabilmente, lo stop in tempi rapidi (ma siamo in Italia e poi con facebook i nostri politici vincono le elezioni !).

    L’utente che ha postato l’immagine linkata (co fondatore di Da Milano alla Barona fbook, Milano Sparita fbook e Milano trasporti Skyscrapercity) non sembra raccontare la verità…

    L’immagine sotto linkata…

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/v-le-misurata_civ-19_v-rs-via-tagiura_anni-50-olona-jpg.442308/

    … non proviene dal facebook. Quel genere di immagini, generalmente, provengono dall’archivio fotografico storico dei sinistri stradali-viabilistici della Polizia Municipale di Milano… (immagine ovviamente, da moltissimi anni, rimossa da tale ufficio e probabilmente migrata nelle note Raccolte Civiche che in 10 anni sono gradualmente migrate nelle varie pagine commerciali facebook).

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    Trasloco (a cavalli) a Milano. Immagine priva di localizzazione e di una datazione precisa prelevata dal database immagini (in vendita) alamy.com (apparentemente mai apparsa nel forum monopolistico e accentratore milanosparita skyscrapercity). Data presunta indicata nella fonte tra il 1910-20. Si tratta di un trasloco arrivato a destinazione, fuori ombra di dubbio. In apparenza non ci sono corrispondenze tra l'immobile inquadrato nella foto e il plesso di case popolari (1903) di Via Solari (finanziatore Società Umanitaria).
    Trasloco (a cavalli) a Milano. Immagine priva di localizzazione e di una datazione precis, immagine prelevata dal database immagini (in vendita online) alamy.com (apparentemente mai apparsa nel forum monopolistico e accentratore milanosparita skyscrapercity).
    Data presunta indicata nella fonte tra il 1910-20. Si tratta di un trasloco arrivato a destinazione, fuori ombra di dubbio. In apparenza non ci sono corrispondenze tra l’immobile inquadrato nella foto e il plesso di case popolari (1903) di Via Solari (il cortile di quel plesso di residenze pololari aveva ed avrebbe tutt’oggi un ciotolato erboso molto simile a quello ritratto nella foto). Il finanziatore di tale plesso di alloggi popolari era la Società Umanitaria (tuttavia non si trovano, apparentemente, corrispondenze oggettive con tale localizzazione).

    MILANOBARONA E’ FRUIBILE ANCHE NEI LINK TRIPOD.COM SOTTO ELENCATI

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-estensione-dal-dicembre-2019/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/co-ma-milano-barona-via-ettore-ponti-12-1950-1989-giocattoli-e-aeromodellismo/

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    Nei prossimi giorni un breve resoconto sulla Malagiustizia del Tribunale di Milano: Il caso Marica Ricutti (la sentenza scandalosa, palesemente frutto di pressioni e di decisioni tutt’altro che libere e serene, sospettosamente modellate da condizionamenti …ha fatto il giro del mondo, con articoli, contro il Tribunale del Lavoro di Milano, pubblicati persino dalla BBC e da varie testate sia giornalistiche che televisive europee e persino USA). La giustizia meneghina, nel suo complesso, si distingue per sentenze potenzialmente frutto di corruzione e pressioni, condotte scandalose che meriterebbero la radiazione dall’albo di categoria giudiziaria di numerosi magistrati (sia in sede penale, civile che giuslavorista).

    Già nota e decennale la vicenda delle aste giudiziarie del Tribunale di Milano. Un caso del quale non è possibile indicare riferimenti diretti è la vincita di un’asta immobiliare da parte di un parente di un noto esponente della ‘ndrangheta (purtroppo non è possibile andare oltre, ci si limita a specificare che l’immobile si trova in Via P. Colletta, si tratta di immobili di lusso…). E’ la cima dell’iceberg…

    …Milàn te se propri cunsciada…

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    Cortometraggio promozionale edizione 1965 Fiera Campionaria di Milano (in evidenza televisori e radio a transistor e valvole MIVAR)

    Piazza San Carlo e Basilica di San Carlo al Corso (1955)

    Dal 14 Agosto 2020, in questo web viene ripristinata l’etichettatura delle immagini pubblicate. Questo si rende necessario allo scopo di prevenire delle acquisizioni da parte di Milano Sparita Skyscrapercity e Milano Trasporti (sempre SSC), immagini poi girate a Milano Sparita, Milano nei Secoli, Da Milano alla Barona facebook, etc… per uso commerciale e di promozione personale. Nulla impedisce ai soggetti citati di acquisire le medesime immagini direttamente dalle fonti citate in questo sito che, preme rimarcare, non è il supermarket a sbafo di immagini da sfurttarsi per uso lucrativo, di promozione individuale (ed in alcuni casi anche elettorale).

    Croce Verde Milano. Lettiga a mano, 1915 circa, sede di Via Stella 31, successivamente Via Corridoni. (fonte immagine_ web Croce Verde Milano
    Croce Verde Milano. Lettiga a mano, 1915 circa, sede di Via Stella 31, successivamente Via Corridoni. (fonte immagine_ web Croce Verde Milano)
    Piazza San Sepolcro 1948. Ambulanza Lancia Artena della Croce Verde Milano. fonte immagine: web croce verde apm
    Piazza San Sepolcro 1948. Ambulanza Lancia Artena della Croce Verde Milano. fonte immagine: web croceverdeapm
    QT8 nel 1962. Via Angelo Salmoiraghi (fotogramma del film "BOCCAZZIO 70). Fonte immagine sovraimpressa nella foto.
    QT8 nel 1962. Via Angelo Salmoiraghi (fotogramma del film “BOCCACCIO 70). Fonte immagine e localizzazione dalla fonte web sovraimpressa nella foto.

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    Da oggi, 14 Agosto 2020, in questo web viene ripristinata l’etichettatura delle immagini pubblicate. Questo si rende necessario allo scopo di prevenire delle acquisizioni da parte di Milano Sparita Skyscrapercity e Milano Trasporti (sempre SSC), immagini poi girate a Milano Sparita, Milano nei Secoli, Da Milano alla Barona facebook, etc… per uso commerciale e di promozione personale. Nulla impedisce ai soggetti citati di acquisire le medesime immagini direttamente dalle fonti citate in questo sito che, preme rimarcare, non è il supermarket a sbafo di immagini da sfurttarsi per uso lucrativo (ed in alcuni casi anche elettorale).

    Fiera Campionaria 1955, Piazzale Giulio Cesare. Visita del Presidente Luigi Einaudi poco prima del termine del suo mandato di secondo Presidente della Repubblica. (fonte web: archivio storico fondazione fiera di milano)

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    La cricca di Milano Sparita Skyscrapercity finge di localizzare immagini già localizzate, dalla primavera del 2019, in questo sito (milanobarona).

    L’ultimo episodio degno di nota riguarda un’immagine postata nella loro pagina Milano Sparita Facebook, priva (apprentemente) di localizzazione.

    immagine poi postata in Skyscrapercity… (l’immagine che vedete anche ritratta nel riquadro sottostante al link)

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5332

    la cricca (ad essere gentili) ha “scoperto” una localizzazione che la medesima aveva già visitato, in questo sito, nella scorsa primavera 2019, ovvero l’ immagine sottostante con localizzazione in Viale Boezio.

    Viale Boezio milanobarona 2019

    l’identificazione del luogo è leggibile nello screenshot allegato

    L’aspetto piu’ divertente di questa pantomima consiste nell’aver copiato i passaggi di individuazione del luogo effettuati in milanobarona con la stessa sequenza simulata da Milano Sparita SSC.

    Inizialmente il luogo appariva come Corso Sempione. Ad una successiva verifica emerse che si trattava di Viale Boezio, sempre nelle vicinanze di Corso Sempione e Piazza VI Febbraio.

    Ancora una volta Milano Sparita facebook e Skyscrapercity (incluso anche Milano Trasporti, gestito sempre da tali soggetti), Da Milano alla Barona, Milano nei secoli, e le varie pagine facebook di quartiere (lottizzate dalla politica “meneghina”) che si servono di immagini e didascalie di questo sito (milanobarona) senza indicarme la fonte… hanno dato una “grande” dimostrazione di onesta’, competenza e metodo…

    Su Milano Policroma è meglio astenersi dai commenti (relativi ad altri problemi, non quelli appena descritti…)

    L’origine dei “mali” sopra elencati si chiama Lega e PD…(partiti complementari, non antagonisti). Milano è ormai diventata una Roma della Valle Padana…

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    Fiera Campionaria 1966. Stand dell'industria di televisori lombarda MIVAR. (fonte immagine web archivio fondazione fiera)
    Fiera Campionaria 1966. Stand dell’industria di televisori “lombardo-milanese” prima e abbiatense poi MIVAR. (fonte immagine web archivio fondazione fiera)
    Brera 1964. Bar Jamaica. (autore Uliano Lucas, web omonimo).
    Brera 1964. Bar Jamaica. (autore Uliano Lucas, web archivio fotografico omonimo).

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    9-8-2020

    Si comunica, oggi, 11:40, la morte di Franca Valeri (Franca Mari Norsa) nata a Milano 31 Luglio 1920 (simbolo di una Milano e di un’Italia che non esistono più, sostituite dal nulla).

    https://notizie.virgilio.it/franca-valeri-morta-1413647

    fvaleri

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    Milano 1064, località non specificata nella fonte utilizzata. Interno di una drogheria di Milano. Notare, in un'epoca nella quale i supermercati erano ancora poco diffusi, l'abbondante presenza di scatolame e conserve alimentari varie, categoria merceologica progressivamente abbandonata da questo genere di negozi nei decenni successivi.
    Milano 1964, località non specificata nella fonte utilizzata. Interno di una drogheria-salumeria di Milano. Notare, in un’epoca nella quale i supermercati erano ancora poco diffusi, l’abbondante presenza di scatolame e conserve alimentari varie, categoria merceologica progressivamente abbandonata da questo genere di negozi nei decenni successivi.

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    https://www.partecipami.it/infodiscs/view/35750

    … quando PD e Lega di Milano e Lombardia, pur fingendo di litigare… perseguono gli stessi obiettivi di buttare al vento fondi pubblici…

    Milano è lottizzata persino nelle pagine facebook … (come documentato) una città impresentabile, improponibile malgrado PD e Lega lottizzano e spartiscono aree metropolitane e sanità regionale da moltissimi anni (con gli effetti a tutti noti)

    Salvini disse recentemente “Milano capitale del mondo dell’innovazione” (si l’innovazione di come gestire le cose pubbliche ingegnerizzando lo stile tangentopoli)… dovremmo ricordargli che non siamo in California (ma pur di conquistare voti si è disposti a dire sproloqui).

    Procura di Milano, dove sei ? (sei parte correa di queste cose ?)

    … e soprattutto… chi vota questa gente ? (percentuali di astensione elettorale lombarda e milanese superiori al 50%)

    MILANO SPAR(T)ITA E DA RICORDARE (facebook)…

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    Collaudi Metropolitana M1 Gennaio 1963.

    nuovatlantide.org
    nuovatlantide.org

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    27 Luglio 1993 Strage di Via Palestro (fonte immagine cep-srl.com)
    27 Luglio 1993 Strage di Via Palestro (fonte immagine cep-srl.com)

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    Ponte della Ghisolfa (cavalvavia Adriani Bacula) dal tratto finale di Viale Monte Ceneri. Autore Ernesto Treccani (dal web la repubblica.it)
    Ponte della Ghisolfa (cavalcavia Adriano Bacula) fotografato dal tratto finale di Viale Monte Ceneri angolo Via Mac Mahon. Luogo di riprese fotografiche già proposto in questo sito … con la variante raffigurata nell’immagine. Autore immagine Ernesto Treccani (dal web la repubblica.it)
    Porta Volta 1931 circa. Via Galilei, demolizione rilevato ferroviario (in coincidenza con l'apertura della Stazione delle Varesine di Porta Nuova, a sua volta dismessa a partire dal 1961, sostituita dalla Stazione FS di Porta Garibaldi)
    Porta Volta 1931 circa. Via Galilei con la Chiesa di San Gioachimo, demolizione sopraelevazione ferroviaria (in coincidenza con l’apertura della Stazione delle Varesine di Porta Nuova, a sua volta dismessa a partire dal 1961, sostituita dalla Stazione FS di Porta Garibaldi). (fonte immagine: web newsweek). Fonte fotografica primaria: CIVICO ARCHIVIO FOTOGRAFICO MILANO.
    Milano Baggio. Cascina sella nuova, nel 1995. (fonte immagine: web cascinevercellina.xoom.it)
    Milano Baggio-Bisceglie. Cascina Sella Nuova, nel 1995. (fonte immagine: web cascinevercellina.xoom.it)

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    Franca Valeri (Franca Mari Norsa) Milano 31 Luglio 1920

    franca-valeri-1

    https://it.wikipedia.org/wiki/Il_vedovo

    Pero (Mi) Via Oratorio, 1970 circa. (ebay)
    Pero (Mi) Via Oratorio, 1970 circa. (ebay)
    Crescenzago 1939 (presumibilmente Via Padova, Via Palmanova a Crescenzago ancora non esisteva, terminava a Ciminiano e proseguiva con il nome di Via Rottole). Area di servizio distributore carburanti per auto (le rare che transitavano in quel periodo). Fonte immagine: web museo Fisogni
    Crescenzago 1939 (presumibilmente Via Padova, Via Palmanova a Crescenzago ancora non esisteva, terminava a Ciminiano e proseguiva con il nome di Via Rottole). Area di servizio distributore carburanti per auto (le rare automobili che transitavano in quel periodo). Fonte immagine: web museo Fisogni

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    Facebook viene condannata solo quando viola i diritti d’autore di aziende potenti, mentre nulla avviene quando le violazioni di copyright (per uso oltremodo commerciale) sono spudoratamente evidenti ma gli organi di vigilanza (Polizia Postale e Guardia di Finanza) non muovono un dito…per procedere d’ufficio agli accertamenti…indagini e rinvii a giudizio !

    https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/link-a-contenuti-protetti-facebook-condannata-per-violazione-di-copyright/

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    Stazione di Porta Garibaldi, 1963 circa. (fonte immagine: web Lombardia beni culturali)
    Stazione di Porta Garibaldi, 1963 circa. (fonte immagine: web Lombardia beni culturali)
    Piazzale del Santuario di Santa Rita da Cascia alla Barona, 1964, (immagine postata, per la prima volta, in forma inedita, il Giugno 2018 su questo sito e milanobarona.freeoda.com, quindi una foto già apparsa in questi web. Il Piazzale, cosi' come si presentava in questa immagine non esiste più dal lontano 1985, quando venne sbancato insieme ad una porzione del Mulino Desa per lasciare spazio alla costruenda Via Walter Tobagi (i lavori partirono nel Giugno 1984, terminarono nel tardo inverno 1986 con l'apertura della tratta sino all'incrocio con Viale Faenza e Via Parenzo. (fonte fotografica proprietaria)
    Piazzale del Santuario di Santa Rita da Cascia alla Barona, 1964, (immagine postata, per la prima volta, in forma inedita, il Giugno 2018 su questo sito e milanobarona.freeoda.com, quindi una foto già apparsa in questi web). Il Piazzale, cosi’ come si presentava in questa immagine, non esiste più dal lontano 1985, quando venne sbancato insieme ad una porzione del Mulino Desa per lasciare spazio alla costruenda Via Walter Tobagi (i lavori partirono nel Giugno 1984, terminarono nel tardo inverno 1986 con l’apertura della tratta Walter Tobagi sino all’incrocio con Viale Faenza e Via Parenzo). I platani visibili nella foto vennero abbattuti alle fine di Ottobre 1976 perche’ pericolanti (alcuni di essi vennero sradicati da un violento temporale nell’estate del 1976).(fonte fotografica proprietaria)
    Piazza Duomo primissini anni '60 durante gli scavi della linea 1 della metropolitana. Sopraelevazioni di aspetto quasi militare (da genio pontieri) per i pocho varchi automobilistici in una Piazza letteralmente sospesa nel vuoto...
    Piazza Duomo 1960 circa durante gli scavi della linea 1 della metropolitana. Sopraelevazioni di aspetto quasi militare (da genio pontieri) per i pochi varchi automobilistici in una Piazza, almeno parzialmente, sospesa nel vuoto…
    Via Palestro nella nevicata del Gennaio 1985. (fonte web: ilmilaneseimbruttito)
    Corso Venezia 1961 circa. Riempimento scavi galleria Metropolitana 1 e riasfaltatura. (fonte web: iconoteca.arc.usi.ch)
    Corso Venezia 1961 circa. Riempimento scavi galleria Metropolitana 1 e riasfaltatura. (fonte web: iconoteca.arc.usi.ch)
    Ortica 1970 circa, vicinanze Via Camillo e Otto Cima, diramazione ferroviaria tra smistamento Segrate e Lambrate FS, viadotto Tangenziale Est in costruzione. (fonte iconoteca.arc.usi.ch)
    Ortica 1970 circa, vicinanze Via Camillo e Otto Cima, diramazione ferroviaria tra smistamento Segrate e Lambrate FS, viadotto Tangenziale Est in costruzione. (fonte web: iconoteca.arc.usi.ch)
    Lambretto (o Lambro Meridionale o Colatore Olona) Piazza Bilbao (a pochi metri dal gattile "Mondo gatto") il 23 Luglio 2020. 25 anni dopo l'immagine sottostante scattata nell'Aprile 1995. Poco o nulla è cambiato (a parte i supporti fotografici, all'epoca rullini AGFA, oggi Smartphone) rispetto alla sottostante foto. Acque torbide (forse 25 anni fa per la presenza di industrie oggi scomparse le acque erano ancora piu' inquinate come appare dalla foto sottostante) e detriti nelle stesse posizioni dell'Aprile 1995. Una fogna a cielo aperto che andrebbe coperta e che forse, prima o poi lo sarà. Questo non cambierà piu' di quel tanto le cattive frequentazioni (che permarranno anche dopo le lottizzazioni edilizie in corso con palazzine già assegnate ad uso uffici nell'area ex Fonderia Vedani... l'area è tutt'oggi degradata e lo rimarrà indipendentemente dalla speculazione edilizia tanto esaltata nel blog Urbanfile (sempre parte del club furbetti Milano Sparita). Ci si augura che questa immagine non finisca nella pagina facebook Da Milano alla Barona come avvenne nel Gennaio 2017 con l'immagine di 25 anni fa...
    Lambretto (o Lambro Meridionale o Colatore Olona) Piazza Bilbao (a pochi metri dal gattile “Mondo gatto”) il 23 Luglio 2020. 25 anni dopo l’immagine (sottostante) scattata nell’Aprile 1995. Poco o nulla è cambiato rispetto alla sottostante foto (a parte la vegetazione infestante, piu’ folta e un poco più trascurata di 25 anni fa… ed a parte i supporti fotografici, all’epoca rullini AGFA, oggi Smartphone). Acque torbide (forse 25 anni fa per la presenza di industrie oggi scomparse le acque erano ancora piu’ inquinate, come visibile dalla foto sottostante) e detriti nelle stesse posizioni dell’Aprile 1995. Una fogna a cielo aperto che andrebbe coperta e… forse… prima o poi lo sarà. Questo non cambierà piu’ di quel tanto le cattive frequentazioni del luogo (che permarranno anche dopo le lottizzazioni edilizie in corso con palazzine ad uso terziario già assegnate ad uso uffici nell’area ex Fonderia Vedani… l’area è tutt’oggi degradata e lo rimarrà indipendentemente dalla speculazione edilizia tanto esaltata nel blog Urbanfile… sempre parte del club furbetti Milano Sparita). Ci si augura che questa immagine non finisca nella pagina facebook Da Milano alla Barona come avvenne nel Gennaio 2017 con l’immagine di 25 anni fa…
    Piazza-Bilbao-Scolmatore-Olona-1995
    Piazza Bilbao, Lambro Meridionale Aprile 1995. (fonte immagine proprietaria)
    Corso Buenos Aires in notturna (anni 80). (fonte immagine: web giusepperausa)
    Corso Buenos Aires in notturna (anni 80). (fonte immagine: web giusepperausa)

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    Nel link sottostante (Milano Sparita Skscrapercity)

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/piazzale-cantore-darsena-1961-jpg.333765/

    l’immagine di una fotografia “vintage” postata in questo sito circa due mesi fa

    Piazzale Antonio Cantore-Darsena, Viale Dannunzio 1961.
    Piazzale Antonio Cantore-Darsena, Viale D’Annunzio 1961.

    Come sempre avviene… i protagonisti di tale forum inseriscono nel loro ambiente web immagini gia’ indicizzate in questo sito con l’ipotetico lo scopo di sostituire gli inidici PageRank (e Spider Googlebot) Google associati a questo sito con i contenuti di immagine del loro forum. Per contro si nota che le indicizzaioni delle immagini “scomode” dove condividono gli stessi archivi fotografici con l’omologo Milano Sparita Facebook sono abilmente rimosse (gli effetti consistono nel fallimento di ricerca immagini nella verifica che quanto si voglia pubblicare in questo sito non sia già stato fagocitato dal loro…col risultato di pubblicare immagini che si credevano non apparse in tale forum… mentre ricerche successive e casuali rivelano il contrario…). In sintesi, come già riscontrato in questi 4 anni di programmazione web, si cerca di primeggiare nelle chiavi di ricerca ad immagine oscurando la visibilità di altri web (questo metodo lo si è riscontrato anche per altre decine di web, che condividono l’archivio fotografico di tale forum e di Facebook, dei quali si sospetta la gestione di questi soggetti). In concreto, se queste immagini inizialmente postate in milanobarona risultano indicizzate in Google sia come link che come immagine, aggiungendole nel forum SSC si potrebbe determinare una retrocessione di questo sito a favore di Milano Sparita SSC come già avvenuto in centinaia di altre occasioni (senza contare gli attacchi hacker con distruzione di testo ed immagini sia in questo che in altri siti…).

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    Cartolina illustrata (presumibilmente una lastra fotografica stampata, ritoccata e colorata a mano) di Via Molino delle Armi (distribuita da Fiera Campionaria Milano). L'immagine, non datata, potrebbe ricondursi ai primi del '900, in una fase anteriore alle prime motorizzazioni automobilistiche private (assenza totale di veicoli d'epoca). La fonte è piccllick, noto web nel quale si vendono foto provenienti da raccolte civiche (omissis)...
    Cartolina illustrata (presumibilmente una lastra fotografica stampata, ritoccata e colorata a mano) di Via Molino delle Armi (distribuita da Fiera Campionaria Milano). L’immagine, non datata, potrebbe ricondursi ai primi del ‘900, in una fase anteriore alle prime motorizzazioni automobilistiche private (assenza totale di veicoli d’epoca). La fonte è piccllick, noto web nel quale si vendono anche foto e cartoline originali pubblicate nelle varie Milano Sparita esistenti nel web…
    Giardini Pubblici di Porta Venezia. Il Ponte delle Sirene durante la nevicata del Gennaio 1985. (fonte : web ilmilaneseimbruttito)
    Giardini Pubblici di Porta Venezia. Il Ponte delle Sirene durante la nevicata del Gennaio 1985. (fonte : web ilmilaneseimbruttito)
    Via Palestro negli anni '60. In evidenza una vettura tranviaria serie 5000. (fonte immagine: web forum mondotram)
    Via Palestro negli anni ’60. In evidenza una vettura tranviaria serie 5000. (fonte immagine: web forum mondotram)

    https://milanobarona.altervista.org/2017/03/12/ditta-co-ma-milano-barona-via-ettore-ponti-12-giocattoli-e-aeromodellismo/

    Lo Zoo (Giardino zoologico) degli ex Giardini Pubblici di Porta Venezia, 1970 circa (dal 2002 intitolati ad Indro Montanelli), in un filimino in Super8 di Antonio de Gradi (da wikipedia)

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    In alcune zone del Lazio… certi soggetti verrebbero definiti come: “morti de fame” (come si usa dire nel Lazio, Roma e Ciociaria)… Da Milano alla Barona, Milano nei secoli, Milano Sparita e da Ricordare Facebook, copiano da questo sito immagini postate qualche giorno fa…

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/via-varesina-1963-foto-carla-cerati-jpg.204051/

    … quando nella vita non si è nessuno si cerca il riscatto e la compensazione nei social network e nei forum… vero ?

    Possiamo dire “grazie” a certa magistratura ? (sia sempre chiaro, non per il disprezzo e i danni che avvengono verso questo sito… ma in generale… verso la storia (nel male e nel bene) di Milano …)

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    Convoglio Metropolitana Milanese 1 linea rossa nei primi mesi di esercizio di tale linea.
    Convoglio Metropolitana Milanese 1 linea rossa nei primi mesi di esercizio di tale linea.
    Il desiner olandese Bob Noorda collaboro' attivamente ai progetti di comunicazione visiva, segnaltetica e di design della Metropolitana Milanese, sia nelle fasi di realizzazione della tratta M1 come anche della M2. Approfondimenti: https://www.industrianova.it/2018/05/29/la-funzione-dei-segni-bob-noorda-maestro-della-comunicazione/ https://it.wikipedia.org/wiki/Bob_Noorda
    Il designer olandese Bob Noorda collaboro’ attivamente ai progetti di comunicazione visiva, di segnaletica e di design della Metropolitana Milanese, nelle fasi di realizzazione della tratta M1 come anche della M2. Approfondimenti:
    https://www.industrianova.it/2018/05/29/la-funzione-dei-segni-bob-noorda-maestro-della-comunicazione/
    https://it.wikipedia.org/wiki/Bob_Noorda
    Immagine già proposta nell'Aprile 2019. Foto aerea degli stabilimenti ed officine grafiche Rizzoli di Milano Crescenzago (anni '60). In tale complesso (nella palazzina direzionale) vi erano anche le sedi della CINERIZ Cinematografica, che tra le varie produzioni, anche successive al decesso di Angelo Rizzoli, avvenuto a fine Settembre 1970, produssero le prime pellicole della "saga" di Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio con la regia di Luciano Salce. Vi sono vari elementi che fanno intuire, anche sulla base dei funerali "faraonici" allestiti nella cerimonia fumebre di Angelo Rizzoli, che il regista Luciano Salce, nelle prime pellicole dedicate alle sventure aziendali e famigliari del personaggio Fantozzi... trovo' ispirazione anche in alcuni inevitabili contenuti al limite della megalomania di certi riti famigliari occorsi a Milano e in tale locazione industriale (Rizzoli, amministrazione e officine) proprio in corrispondenza dei fatti appena menzionati. Anche le ambientazioni aziendali dei primi film della Saga di "Ugo Fantozzi"... per quato ambientate nelle pubbliche aziende parastatali romane... devono aver trovato diversi spunti di ispirazione negli ambienti aziendali della Rizzoli Editore... un colosso nel periodo in questione, per molti aspetti, un collettore di assunzioni impiegatizie e operaie... un poco mediato dalla Democrazia Cristiana di allora (non sono segreti i rapporti politici tra Angelo Rizzoli e Giulio Andreotti) ed anche SocialDemocratici (le allora giunte di Milano erano pesantemente influenzate da alleanze politiche PSDI con forti influenze democristiane... da cui un bacino elettorale di assunzioni aziendali in seno a tali intese).
    Immagine già proposta nell’Aprile 2019. Foto aerea degli stabilimenti ed officine grafiche Rizzoli-Cineriz di Milano Crescenzago (anni ’60) in una via Civitavecchia che dal 1971 divenne, nel tratto immortalato nella foto, Via Angelo Rizzoli (prolungata sino a Cascina Gobba, tratto finale di Via Padova), come dedica postuma all’imprenditore editore fondatore di tale colosso industriale ed editoriale. In tale complesso (nella palazzina direzionale, sita nel lato sud-ovest del complesso visibile nell’immagine) vi erano anche le sedi della CINERIZ Cinematografica, che tra le varie produzioni, anche successive al decesso di Angelo Rizzoli, avvenuto a fine Settembre 1970, produsse, le prime pellicole della “saga” di Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio con la regia di Luciano Salce. Vi sono vari elementi che fanno intuire, anche sulla base dei funerali “faraonici” allestiti nella cerimonia fumebre di Angelo Rizzoli, a fine Settembre 1970, nel quartiere Crescenzago-Cimiano… che il regista Luciano Salce, nelle prime pellicole dedicate alle disavventure aziendali e famigliari del personaggio Fantozzi… trovo’ ispirazione anche in alcuni inevitabili contenuti al limite della megalomania di certi riti famigliari occorsi a Milano e in tale locazione industriale-imprenditoriale…(Rizzoli, amministrazione e officine) proprio in corrispondenza dei fatti appena menzionati.
    Anche le ambientazioni aziendali dei primi film della Saga di (del ragionier) “Ugo Fantozzi”… per quanto ambientate nelle pubbliche aziende parastatali e paraministeriali romane… devono aver trovato diversi spunti di ispirazione negli ambienti aziendali della Rizzoli Editore…milanese… un colosso nel periodo in questione, per molti aspetti, un collettore di assunzioni impiegatizie e operaie… un poco mediato dalla Democrazia Cristiana di allora (non sono segreti i rapporti politici tra Angelo Rizzoli e Giulio Andreotti) ed anche SocialDemocratici (le allora giunte di Milano erano pesantemente influenzate da alleanze politiche PSDI con forti influenze democristiane… da cui un bacino elettorale di assunzioni aziendali in seno a tali intese). Le rappresentazioni dei vari “Supermegadirettore Galattico, granfigliodiputt… ” derivano anche dalle parodie cinematografiche delle mastodontiche oligarchie aziendali e organigrafiche regnanti nella Rizzoli Editore e Corsera… sia primach e dopo il decesso di Angelo Rizzoli. Rizzoli e Corsera, negli anni di piombo, tra i ’70 e gli ’80… pagarono pesantemente le lottizzazioni politiche della DC (malgrado il Corsera veniva additato come giornale comunista delle BR…)… Giochi di potere, anche in ambito di terrorismo di Stato che negli uffici di Via Solferino e anche di Crescenzago… trovarono esponenti e protagonisti di fatti di cronana nera… anche terroristica e correlata ai Servizi Segreti…insediatisi nel gruppo Rizzoli Corsera.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Anni '60 del 900. Angelo Rizzoli con alcuni collaboratori dell'industria cinematografica CINERIZ (località non precisata e non identificabile). In evidenza alcune locandine delle principali produzioni di quel periodo (fonte biografia A. Rizzoli)
    Anni ’60 del 900. Angelo Rizzoli con alcuni collaboratori dell’industria cinematografica CINERIZ, inizialmente costituita a Roma, ma che negli anni ’60 venne sempre piu’ imglobata nella compagine azionistica e imprenditoriale Rizzoli Editore, nella realtà editoriale milanese . In evidenza alcune locandine delle principali produzioni di quel periodo (fonte biografia A. Rizzoli). Cineriz era una forma semi concorrenziale a Cinecittà…malgrado si avvalse di attori e registi cresciuti in seno alla realtà cinematografica romana… ed al monopolio cinematografico di Roma… nonostante questo… numerose pellicole prodotte dalla Rizzoli entrarono nella storia del cinema internazionale.
    Crescenzago, seconda metà anni '50 del 900. Angelo Rizzoli in un sopralluogo dei cantieri che ospiteranno la Direzione Generale, le officine grafiche, gli stabilimenti e le amministrazioni della Rizzoli Editore e di alcuni comparti dell'industria cinematografica milanese CINERIZ. (fonte biografia Angelo Rizzoli).
    Crescenzago, seconda metà anni ’50 del 900. Angelo Rizzoli in un sopralluogo dei cantieri che ospiteranno la Direzione Generale, le officine grafiche, gli stabilimenti e le amministrazioni della Rizzoli Editore e di alcuni comparti dell’industria cinematografica milanese CINERIZ. (fonte biografia Angelo Rizzoli).
    Ticinese. Piazza XXIV Maggio (anni '50-'60), Autore Ferruccio Malandrini. La quercia ritratta nella foto è divenuta secolare alcuni anni fa.
    Ticinese. Piazza XXIV Maggio (anni ’50-’60). Autore Ferruccio Malandrini. La quercia ritratta nella foto è divenuta secolare alcuni anni fa.
    Stabilimenti Innocenti di Lambrate, 1963. Linea rifinitura veicoli. In evidenza una 950 Spider (stile Ghia), uno dei pochi modelli sportivi prodotti dalla Innocenti di Milano Lambrate. (fonte registroinnocenti.org)
    Stabilimenti Innocenti di Lambrate, 1963. Linea rifinitura veicoli. In evidenza una 950 Spider (stile Ghia), uno dei pochi modelli sportivi prodotti dalla Innocenti di Milano Lambrate. (fonte registroinnocenti.org)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Staabilimenti Innocenti di Lambrate (fine anni '60 circa). Linea di rifinitura veicoli. (fonte web registroinnocenti.org)
    Staabilimenti Innocenti di Lambrate (anni ’60). Linea di rifinitura veicoli. (fonte web registroinnocenti.org)
    Palazzo Reale visto dai Contrafforti del Duomo. presumibilmente anni '60. Autore immagine Renzo Tortelli, sito web omonimo. Duole rimarcare che il sito e l'archivio fotografico in esso contenuto è privo di datazione immagini e localizzazione delle medesime. Questo atteggiamento lassivo di postare inventari fotografici orfani di tutto... lascia spazio ai nullafacenti di Milano Sparita Skyscrapercity, i quali, disponendo di civiche raccolte librarie e fotografiche possono attingere a copie di queste immagini, localizzazioni di archivio delle medesime, postarle nel loro forum per poi assistere all'abuso commerciale dell'omonima Milano Sparita Facebook...
    Palazzo Reale visto dai Contrafforti del Duomo. presumibilmente anni ’60. Autore immagine Renzo Tortelli, sito web omonimo. Duole rimarcare che il sito e l’archivio fotografico in esso contenuto sono privi (ormai è una tradizione delle raccolte fotografiche di Milano Vintage) di datazione immagini e localizzazione delle medesime. Questo atteggiamento lassivo di postare inventari fotografici orfani di tutto… lascia spazio ai “furbetti” di Milano Sparita Skyscrapercity, i quali, disponendo di civiche raccolte librarie e fotografiche, possono attingere a copie di queste immagini, localizzazioni di archivio delle medesime, postare immagini con localizzazoi “inedite”… nel loro forum… per poi assistere all’abuso commerciale dell’omonima Milano Sparita Facebook…che ripropone (per uso lucroso) le medesime immagini complete di anno e luogo… per uso commerciale-promozionale. Non ci sono nemmeno le garanzie che questa foto non sia già apparsa su tali web… (le ricerche in google e bing, per immagine, restituiscono esiti negativi… ma nel 90% dei casi questo avviene perche’ ci sono persone, sovente i diretti interessati, che deindicizzano tali fotografie dal pregresso pubblicato in Milano Sparita SSC e Facebook (con la finalità di eliminare prove che dimostrino l’uso e l’abuso commerciale di fotografie come questa)).
    Brera anni 760. Via Ponte Vetero, "spaccio" di generi di varia categoria merceologica. Autore immagine Virgilio Carnisio, fonte web: Archiviofotografico.org
    Brera, 1970 circa. Via Ponte Vetero, “spaccio” di generi di varia categoria merceologica. Autore immagine Virgilio Carnisio, fonte web: Archiviofotografico.org
    Carrobbio-Ticinese, anni '60, Corso di Porta Ticinese 10, Salumeria-Alimentari. Autore Virgilio Carnisio, fonte web: Archiviofotografico.org
    Carrobbio-Ticinese, presumibilmente anni ’50-’60, Corso di Porta Ticinese 10, Salumeria-Alimentari. Autore Virgilio Carnisio, fonte web: Archiviofotografico.org
    Tra il Carrobbio e Porta Magenta-Parco Sempione, Via Cappuccio. Anni '60. autore Virgilio Carnisio, fonte web: archiviofotografico.org
    Tra il Carrobbio e Porta Magenta-Parco Sempione, negozio di drogheria e alimentari in Via Cappuccio. Anni ’60. autore Virgilio Carnisio, fonte web: archiviofotografico.org
    Tra Carrobbio, Sant' Ambrogio e Porta Magenta. 1970 circa, Negozio di Alimentari lungo la Via Nirone. Autore Virgilio Carnisio, fonte web: archiviofotografico.org
    Tra Carrobbio, Sant’ Ambrogio e Porta Magenta. 1970 circa, Negozio di Alimentari lungo la Via Nirone. Autore Virgilio Carnisio, fonte web: archiviofotografico.org

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Brera 1965 circa. Via Madonnina e Piazza del Carmine. Autore Virgilio Carnisio, fonte web: Archiviofotografico.org
    Brera 1965 circa. Via Madonnina e Piazza del Carmine. Autore Virgilio Carnisio, fonte web: Archiviofotografico.org
    Porta Venezia 1971. Farmacia alla "cuspide" dell'edificio sito tra Corso Buenos Aires e l'angolo di Via Spallanzani. Autore Virgilio Carnisio, fonte web Archiviofotografico.org
    Porta Venezia 1971. Farmacia alla “cuspide” dell’edificio sito tra Corso Buenos Aires e l’angolo di Via Spallanzani. Autore Virgilio Carnisio, fonte web Archiviofotografico.org
    Quarto Oggiaro 1965 circa. Palina fermata linea Q, nel labirinto di alloggi popolari che distingueva questo quartiere. Quarto Oggiaro era parte del Comune di Milano ma non veniva considerato tale nei collegamenti ATM gestiti con rari autobus Navetta che avevano origine da Largo Boccioni, attraversavano marginalmente e frettolosamente le vie interne del quartiere per poi dirigersi verso il Capolinea di Piazza Firenze. Più agevole il collegamento per coloro che si trovavano nelle adiacenze di Largo Boccioni dove era possibile servirsi, anche nel periodo immortalato dalla foto, dei tram 33 e 19. (fonte immagine: web milano.biblioteche).
    Quarto Oggiaro 1965 circa. Palina fermata linea Q, nel labirinto di alloggi popolari che distingueva questo quartiere. Quarto Oggiaro era parte del Comune di Milano ma non veniva considerato tale nei collegamenti ATM gestiti con la stessa modalità delle linee extraurbane, con rari autobus Navetta che avevano origine da Largo Boccioni, attraversavano marginalmente e frettolosamente le vie interne del quartiere per poi dirigersi verso il Capolinea di Piazza Firenze. Più agevole il collegamento per coloro che si trovavano nelle adiacenze di Largo Boccioni dove era possibile servirsi, anche nel periodo immortalato dalla foto, dei tram 33 e 19. (fonte immagine: web milano.biblioteche, fonte originale della foto, Archivio Unità).
    Crescenzago 26 Settembre 1970. Funerali di Angelo Rizzoli. (fonte web doncalabria.net)
    Crescenzago 26 Settembre 1970. Via Civitavecchia-Via Angelo Rizzoli. Stabilimenti e officine grafiche Rizzoli e Cineriz. Funerali di Angelo Rizzoli. (fonte web doncalabria.net)
    Piazza Castello anni '60. Autore Roberto Spampinato, fonte web admiraphotography
    Piazza Castello anni ’60. Autore Roberto Spampinato, fonte web admiraphotography
    Casoretto-Rottole verso Cimiano (limitrofa Parco Lambro). Luglio 1967, Via Palmanova (l'immagine è orientata in direzione Leoncavallo-Sire Raul). Corteo contro la guerra in Vietnam. Siamo in una irriconoscibile Via Palmanova a poche decine di metri dall'intersezione Via Carnia-Via Cesana. Gli attivisti del corteo erano molto prossimi ai giovani pacifisti della "Beat Generation". (fonte immagine Lombardia beni culturali)
    Casoretto-Rottole verso Cimiano (limitrofa Parco Lambro). Luglio 1967, Via Palmanova (l’immagine è orientata in direzione Leoncavallo-Sire Raul). Corteo contro la guerra in Vietnam. Siamo in una irriconoscibile Via Palmanova (i binari della tranvia per Gorgonzola, Vaprio e Cassano d’Adda non sono visibili rendendo più ardua la identificazione del luogo, in quel periodo privo di piantumazione negli spartitraffico, con le corsie ridotte ad una per senso di marcia a causa della presenza della sede tranviaria citata). Siamo a poche decine di metri dall’intersezione Via Carnia-Via Cesana. Gli attivisti del corteo erano molto prossimi ai giovani pacifisti della “Beat Generation”. (fonte immagine Lombardia beni culturali)

    Prestare attenzione ai virus presenti nel web Milano Sparita Skyscrapercity

    Tale forum, già noto per le “perle” storiche che i suoi frequentatori ed autori ci regalano frequentemente nella convinzione di apparire superesperti dello scibile universale della Storia di Milano (un esempio tra tutti le date di soppressione del tram 12, tra Cordusio e Piazza Miani, soppressione della tratta avvenuta dal Giugno 1971 in applicazione della “Riforma Tranviaria” del 1970 (quando si decreta, a livello di Consiglio e Giunta Comunale, di sopprimere e/o ridurre tratte di linee tranviarie per sostituirle con linee di autobus… tale attuazione non avviene nell’arco di qualche settimana come sostengono questi superesperti dello scibile storico milanese…)

    La riforma venne approvata nel 1970 ma richiese un anno per l’inizio della sua applicazione.

    Quando si sopprime una linea tranviaria (in quella riforma se ne cancellarono e modifcarono parecchie… e la cosa non ebbe attuazione immediata) e la si sostituisce con diverse linee di bus che prolungano verso la periferia il percorso… si devono studiare i punti stradali delle nuove fermate, recuperare o acquistare nuove paline di fermata, acquistare nuovi autobus o razionalizzare il parco di quelli già esistenti, produrre cartelli di fermata per le nuove linee, … insomma una riorganizzazione che quando viene decretata a livello di giunta comunale per una azienda municipalizzata, richiede anche e come minimo un anno per la sua attuazione.

    Il tram 12 circolo’ in Barona sino al Giugno 1971, non sino al 1970. Si consideri che ATM attese le prime assegnazioni degli alloggi del nuovo quartiere Sant’Ambrogio 2 (che vennero consegnate a partire dal 1971 per proseguire a tutto il 72) lungo le Vie de Pretis, de Nicola. La linea 74 percorse tali vie e San Paolino, San Vigilio… solo dal Giugno 1971 , idem per la 76 verso Via Teramo… tali linee automobilistiche vennero istituite proprio a partire dal Giugno 1971, non 1970, anno nel quale venne approvata la riforma tranviaria che richiese, per alcune tratte, come il 18 di Baggio, persino 7-8 anni per l’attuazione (con il tram 12 si fece prima vista la brevità della tratta soppressa e la facilità della sua sostituzione con due linee d’autobus).

    Chiusa questa breve parentesi, visitando il forum degli scibilisti storici di Facebook-SSC, si incorre in virus presenti sui server di tale forum

    Trattandosi di virus in lingua italiana che ridirottano su falsi web TIM in lingua italiana… dove si incorre nel rischio di vedersi acquisiti illegalmente dati personali… si puo’ ipotizzare che tali virus provengano dalle configurazioni (domestiche e aziendali) dei geni della storia meneghina…(si consiglia l’oro l’installazione di antivirus adeguati).

    Il contagio avviene (verso i server SSC) caricando immagini su tale piattaforma (come abitualmente fanno), un upload dove anche i virus che hanno a bordo dei loco computer…migrano sui server SSC.

    eccone uno appena contratto stamattina 7 Giugno… visitando tale forum (probabilmente i server SSC non sono protetti da antivirus adeguati)

    virus milano sparita skyscrapercityLa schermata ritrae l’attivazione della protezione antivirus apparsa mentre si stava navigando in questa url https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5258

    Caricando la pagina di tale indirizzo appare un allarme di contagio da virus informatico e si viene reindirizzati in una pagina di “phishing” (ovviamente fake) qualificata come TIM, dove in cambio di un premio inesistente si chiede l’inserimento di dati sensibili personali…

    La home page di Milano sparita SSC è infetta da virus. E’ sufficiente inserire l’indirizzo e dare l’invio che appena la si visualizza appare un warning di due antivirus distinti… che dire… oltre ai virus mentali ci sono anche i virus informatici… visto che per i secondi ci pensano AVG e Clamwin, per i primi (vedesi l’anno di soppressione del traM 12 nella tratta Cordusio Miani)… ci vuole una migliore preparazione storica di tali personaggi… ma si teme che la loro preparazione sia come la salute dei loro computer… pieni di worm, virus, bachi, instabili, DA FORMATTARE come gli utiizzatori medesimi… (ogni volta che mi collego a Milano sparita SSC gli antivirus bloccano la connesione a tale indirizzo e killano i virus-trojan che si scaricano, senza consenso, da tale forum).

    Insomma… fate attenzione … tra siti violati, segnalati, oscurati, cancellati… ora ci sono anche i virus…(probabilmente non è a causa della loro volontà… ma i server SSC non sono particolarmente protetti da download di schifezze virali in codice malefico…).

    Alcune settimane fa, connettendosi come web master in questo sito (milanobarona) si assisteva a qualcuno che si connetteva (a sua volta) verso il computer utilizzato, avviando una sorta di “remote desktop”, prendendo il controllo di questo computer, muovendone il puntatore del mouse aprendo programmi, cancellando file…(per disconnetterlo si era costretti a riavviare il computer).

    Ci si chiede se questo anonimo non sia lo stesso che cancella il codice html devastando anni di lavoro cronologico per questo sito…???

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    Raduno degli Alpini Galleria Vittorio Emanuele anni '60. Autore Roberto Spampinato (fonte web admiraphotography)
    Raduno degli Alpini Galleria Vittorio Emanuele anni ’60. Autore Roberto Spampinato (fonte web admiraphotography)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Rogoredo, anni '50 del 900. Scalo ferroviario. Autore Roberto Spampinato (fonte web admiraphotography)
    Rogoredo, anni ’50 del 900. Scalo ferroviario. Autore Roberto Spampinato (fonte web admiraphotography)
    Barona, 1971 circa. Ultimazione cantiere lotto Sant'Ambrogio 2. (fonte web: Circolo fotografico milanese)
    Barona, 1971 circa. Ultimazione cantiere lotto residenza popolare “Sant’Ambrogio 2”. (fonte web: Circolo fotografico milanese)
    Via Varesina 1963. Autore Carla Cerati (fonte web profilo rwitter Stefano Bò)
    Via Varesina 1963. Autore Carla Cerati (fonte web profilo twitter Stefano Bò)
    Forlanini-Taliedo 1960 circa. Ampliamento e spartitraffico centrale in Viale Forlanini, 1960 circa. (fonte web Lombardia beni culturali)
    Forlanini-Taliedo-Mecenate, tratto terminale di Viale Corsica, 1960 circa. Ampliamento e posa spartitraffico centrale con lampioni in Viale Forlanini. (fonte web Lombardia beni culturali)
    Stazione Centrale 1960 circa. (fonte web profilo utente Twitter). Autore non noto.
    Stazione Centrale 1960 circa. (fonte web profilo utente Twitter). Autore non noto. L’immagine, in apparenza, scattata con un tempo di esposizione lungo, ritrae solo un soggetto immobile, mentre il resto dei passeggeri che lo circondano appare in movimento. L’effetto è suggestivo e professionale… ma questa foto potrebbe essere stata ritoccata (con software di fotoritocco) molto a posteriori rispetto alla datazione della medesima e gli effetti suggestivi non appartenere al negativo originale.
    Gratosolio seconda metà anni '70, in corrispondenza del Capolinea tranvia 15. Autobus navetta Gratosolio-Rozzano, veicoli per uso extraurbano Lancia Esagamma 718.441 carrozzeria FB (sempre "Cavalli di battaglia" del trasporto di superficie ATM, non elettrificato, degli anni '70 e '80 sia in area metropolitana che nell'interland. (fonte web scoprirozzano.info)
    Gratosolio (presumibilmente già anni ’80 del 900), in corrispondenza del Capolinea della tranvia 15. Autobus navetta Gratosolio-Rozzano, veicoli per uso extraurbano i “Lancia Esagamma 718.441 carrozzeria FB” (sempre … “Cavalli di battaglia” del trasporto automobilistico di superficie ATM, non elettrificato, degli anni ’70 e ’80 sia in rete area metropolitana, come gli Esagamma 421, come nella rete dell’interland, con gli Esagamma 718.441. Fonte web scoprirozzano.info)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Piazza de Angeli, omonima fermata M1, fine anni '80, 1990 circa, capolinea linea bus 63, Lancia Esagamma FIAT 421 "Carrozzeria Pistoiesi"... un cavallo di battaglia dei trasporti automobilistici di superficie ATM negli anni '70 e '80. (fonte web anticacredenzasantambrogiomilano.org)
    Piazza de Angeli, omonima fermata M1, (presumibilmente fine anni ’80-primi anni ’90 circa). Capolinea linea bus 63, con un FIAT 421 “Carrozzeria Pistoiesi”… un cavallo di battaglia dei trasporti automobilistici di superficie ATM negli anni ’70 e ’80. (fonte web anticacredenzasantambrogiomilano.org)
    Bascapè, confine province di Pavia e Milano, il 28 Ottobre 1962, corridoio aereo di Linate-Forlanini, all'indomani dell'omicidio del Manager di Stato ENI-AGIP (rifondatore SNAM) Enrico Mattei. Il bireattore privato ENI (i resti del medesimo) postumi da una esplosione dolosa del velivolo. L'immagine è stata scattata dal fotografo professionista Giancolombo (Gian Battista Colombo)
    Bascapè, confine province di Pavia e Milano, il 28 Ottobre 1962, corridoio aereo di Linate-Forlanini, all’indomani dell’omicidio del Manager di Stato ENI-AGIP (rifondatore SNAM) Enrico Mattei. Il bireattore privato ENI (i resti del medesimo) postumi da una esplosione dolosa del velivolo. L’immagine è stata scattata dal fotografo professionista Giancolombo (Gian Battista Colombo) all’indomani dell’attentanto che determino’ la fine dell’esistenza del più importante e significativo manager industriale della storia della Repubblica Italiana. Strage di Stato coadiuvata da CIA, Cosa Nostra Siciliana, Democrazia Cristiana, Movimento Sociale Italiano e servizi segreti nazionali ed internazionali (per paradosso, alcuni dei partiti politici menzionati furono finanziati da Enrico Mattei… nella utopia di conquistare la loro “simpatia e benevolenza”). (arhivio e fonte http://www.giancolombo.net)
    Cimiano-Crescenzago verso Lambrate. 1960, fotogramma del film Rocco e i suoi fratelli (regia Luchino Visconti), Via Monfalcone angolo Via Marazzani. (fonte web giovanniraspini)
    Cimiano-Crescenzago verso Lambrate-Casoretto-vicinanze Piazza Udine, 1960. Fotogramma del film Rocco e i suoi fratelli (regia Luchino Visconti).Via Monfalcone angolo Via Marazzani. (fonte web giovanniraspini)
    2005, Cavalcavia Serra-Monteceneri-Scarampo chiuso al traffico (22-6) notturno nel periodo successivo ai primi anni 2000 dopo alcuni incidenti mortali che misero in evidenza la potenziale pericolosità dell'opera viabilistica realizzata a fine anni '50, parte del progetto e Piano Regolatore "La Racchetta" (abbndonato sin dal 1958). Per paradosso, pur essendo un'infrastruttura datata, molto poco sicura e oggetto, nei decenni passati, dell'installazione di autovelox, semafori dissuasori, limiti estremi di velocità, telecamere, etc... chiusure notturne e temporanee e altro... non è mai stato sostituito con progetti e infrastrutture alternative ad un tratto di circonvallazione esterna un tempo congestionato dalla vicinanza dell'ex Fiera Campionaria, oggi quel poco che rimane viene chiamato MilanoCity dove l'intersezione con Viale Certosa e Via Mac Mahon ed altre strade secondarie, incluso il raccordo urbano di Viale A de Gasperi verso le autostrade Milano Laghi, Torino, Brescia-Venezia, costituisce uno dei più nevralgici e congestionati settori della città di Milano, penalizzato dalla presenza dell'ex Scalo Farini-FNM che taglia, da innumerevoli decenni, in due i quartieri Ghisolfa e Derganino e le limitrofe Bovisa e Villapizzone (in realtà il Cavalcavia Serra-Monteceneri non esiste per via di tale barriera ferroviaria ma come scorrimento veloce ai rallentamenti nel tratto Certosa-Mac Mahon, congestione veicolare già presente sin dalla fine degli anni '50, periodo in cui venne realizzata tale opera.. il Ponte della Ghisolfa (Bacula) è invece il vero cavalcavia che collega quartieri di Milano altrimenti isolati dalle ferrovie FS e FNM sopra citate. I progetti faraonici di moda in questi ultimi tempi (non attuato, per esempio per Genova, vedesi crollo del Ponte Morandi e ricostruzione di un altro ponte nello stesso tracciato di quello crollato) propongono sottopassi in tunnel a scorrimento veloce alternativi ai cavalcavia... opera sicuramente faraonica, forse improponibile come l'attuale cavalcavia.
    Portello-Cagnola 2005, Cavalcavia Serra-Monteceneri-Scarampo chiuso al traffico (22-6) notturno… nel periodo successivo ai primi anni 2000 dopo alcuni incidenti mortali che misero in evidenza la potenziale pericolosità dell’opera viabilistica realizzata a fine anni ’50, parte del progetto e Piano Regolatore “La Racchetta” (abbndonato sin dal 1958).
    Per paradosso, pur essendo un’infrastruttura datata, molto poco sicura e oggetto, nei decenni passati, dell’installazione di autovelox, semafori dissuasori, limiti estremi di velocità, telecamere, etc… chiusure notturne e temporanee e altro… non è mai stato sostituito con progetti e infrastrutture alternative ad un tratto di circonvallazione esterna un tempo congestionato dalla vicinanza dell’ex Fiera Campionaria ( oggi quel poco che rimane viene chiamato MilanoCity) dove l’intersezione con Viale Certosa e Via Mac Mahon ed altre strade secondarie, incluso il raccordo urbano di Viale A de Gasperi verso le autostrade Milano Laghi, Torino, Brescia-Venezia, costituisce uno dei più nevralgici e congestionati settori della città di Milano, penalizzato anche dalla presenza dell’ex Scalo Farini-FNM che taglia, da innumerevoli decenni, in due i quartieri Ghisolfa e Derganino e le limitrofe Bovisa e Villapizzone (in realtà il Cavalcavia Serra-Monteceneri non esiste per via di tale barriera ferroviaria ma come scorrimento veloce ai rallentamenti nel tratto sottostante Certosa-Mac Mahon, congestione veicolare già presente sin dalla fine degli anni ’50, periodo in cui venne realizzata tale opera…). Il Ponte della Ghisolfa (Bacula) è invece il vero cavalcavia che collega quartieri di Milano altrimenti isolati dalle ferrovie FS e FNM sopra citate (non esiste piu’ lo scalo Farini, la tratta ferroviaria sovrastata dal Ponte Bacula, poteva diventare sotterranea ?). I progetti faraonici di moda in questi ultimi tempi (progetto alternativo al ponte di Genova, non attuato dopo il crollo del Ponte Morandi, dove si è ricostruito un altro ponte nello stesso tracciato di quello crollato) propongono sottopassi stradali in tunnel a scorrimento veloce alternativi ai cavalcavia… opera sicuramente faraonica (che richiede pianificazioni manutentive come i ponti), forse improponibile come l’attuale cavalcavia… ma quanto meno non visibile in superficie… Milano, in due decenni, si è rinovata unicamente nel patrimonio immobiliare (vedesi i master plan di Porta Nuova e City Life per non parlare di cosa succederà con i progetti Olimpiadi Invernali 2026) ma conserva il vecchiume e l’obsolescenza stradale, viabilistica e automobilistica degli anni della ricostruzione post-bellica, opere sicuramente mal concepite e urbanisticamente difettate e superate ma rimaste attive, paradossalmente insostituibili (anche per via della immobilità delle amministrazioni degli ultimi 2 decenni… più interessate alla speculazioni edilizie dei vari Master Plan sopra citati che a rinnovare realmente l’area metropolitana). Opere datate, post belliche… ma sfruttate sino ai giorni nostri e paradossalmente insostituibili… molto probabilmente lo saranno ancora per molti futuri decenni…dato che non ci sono alternative e la realizzazione di opere alternative, oltre che richiedere ulteriori disagi e costi, è attualmente pura fantascienza ed utopia (in un panorama Nazionale e Regionale basato su debiti, recessioni e immobilismo ai progetti… esclusi quelli dove si puo’ speculare sul mattone e sul mercato immobiliare).

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

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    Bovisa (giorno Epifania 1992), cavalcavia Adriano Bacula, Ponte della Ghisolfa e il Viberti FIAT-CGE (dovrebbe essere il FIAT 2472) proveniente dal Cavalcavia Serra-Monteceneri. Il periodo dello scatto di questa immagine (sito stagniweb.it) è prossimo allo “scoppio” di Tangentopoli, scandalo giudiziario che determino’, per molti aspetti, la fine definitiva ed irrecuperabile della Milano industriale e ammiraglia d’Italia e di parte dell’Europa… si certamente la corruzione del PSI era presente e dannosa,,, fu all’oirigine del Debito Pubblico (si consideri che tutti i partiti adottavano il sistema della tangenti del PSI, sostanzialmente venne attaccato solo un Partito del Sistema … ma non il Sistema che rimase tale e quale) …non cambio’ nulla con Forza Italia-lega-Alleanza Nazionale… idem con il PD… che riproposero modelli peggiori del sistema precedente… (ma cosi’ vollero i poteri forti, gli stessi che pochi mesi dopo assassinarono i magistrati Falcone e Borsellino. Il 1992 fu un anno terribile per la storia (stragista e golpista) dell’Italia). La Milano ritratta nell’immagine, oggi, non esiste piu’… e non si tratta solo di cambiamento urbano con tonnellate di torri il cui utilizzo e destinazione finale rimane, in diversi casi, un rebus… essendoci una offerta che supera astronomicamente la domanda… ma una radicale mutazione sociale e politica ed economica… In quel periodo, entrando in una gastronomia si potevano acquistare dei Supplì… che a differenza di oggi, non erano gli “arancini siciliani” ma polpette dorate in una impanatura che ricopriva del risotto alla milanese (senza sugo al pomodoro o ragu’, piselli e altro) con varietà di funghi, oppure salsiccia spezzetata o fegatini. Oggi se si chiede un supplì si riceve un arancino siciliano. L’identità milanese, lombarda, anche gastronomica, è scomparsa… malgrado le fandonie propagandate dalla Lega di Salvini e Fontana… Campanilismo ? No, ad ogni regione e luogo la propria tradizione… ma le cose, dopo tale periodo andarono in altra direzione e la Milano di oggi è solo un raccomandazioniificio dove banche, assicurazioni, enti pubblici e amministrazioni regionali e comunali fungono da Centro per l’Impiego… subordinato anche ad un preesistente voto di scambio di altre regioni italiane… che culmina con l’approdare a Milano con la raccomandazione politica in tasca… ad intenditori poche parole…e Milano di milanese non ha piu’ nulla da parecchi decenni… malgrado una ridicola propaganda di milanesità ancora presente nelle propagande degli amministratori locali della metropoli…
    Ponte Adriano Bacula (ponte della Ghisolfa) 1960 circa (fonte immagine Lombardia beni culturali)
    Cavalcavia Adriano Bacula (ponte della Ghisolfa) 1960 circa (fonte immagine Lombardia beni culturali)

    Circa due settimane or sono venne segnalato, in questo web, il periodico attacco hacker (intervengono sul codice HTML cancellando manualmente il testo di interi anni di programmazione a danno dei contenuti di questo articolo (Milano dal dopoguerra a tangentopoli).

    Attacchi e segnalazioni non veritiere (con evidente intento di richiesta di oscuramento) sono già avvenuti anche per milanobarona.freeoda.com (sito danneggiato nella conversione ASCII dei testi contenuti e per alcune immagini corrotte, una ottantina circa… e scusate se è poco, non visibili perchè danneggiate da un non meglio identificato malware e dalla rimozione del profilo utente originale col quale venne generato e aggiornato il sito per oltre due anni).

    Il bollettino di guerra si estende anche verso http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/ (account sospeso, impossibile modificare e aggiornare il sito che permane visibile ma bloccato alle modifiche). Per puro caso, esistendo due domini di autenticazione (lycos e tripod) loggandosi a quello alternativo si accede e si aggiorna nonostante il blocco nell’altro dominio…nessuna comunicazione e nessuna risposta sia pervenuta nel merito.

    Chi opera per questi danni?

    Persone già note o le medesime che hanno incaricato terze figure di intervenire per censurare e danneggiare i contenuti di questi siti che a differenza di altri …non sono commerciali ed i contenuti storico cronologici sono disponibili direttamente dal sito e non vincolati da acquisto di libri tramite transazioni bancarie on-line con carte di credito e prepagate…

    Cavalcavia Adriano Bacula (ponte della Ghisolfa) 1960 circa. (fonte immagine: web Lombardia beni culturali)
    Cavalcavia Adriano Bacula (ponte della Ghisolfa) 1960 circa. (fonte immagine: web Lombardia beni culturali)
    Carnevale 1959 sul Sagrato del Duomo. (fonte web: bergamasca.net)
    Carnevale Ambrosiano del 1959 in Piazza Duomo. (fonte web: bergamasca.net)
    Ticinese Carrobbio, 1956 circa. Colonne di San Lorenzo in Maggiore e Corso di Porta Ticinese. (fonte web bergamasca.net)
    Ticinese Carrobbio, 1956 circa. Colonne di San Lorenzo in Maggiore e Corso di Porta Ticinese. (fonte web bergamasca.net)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

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    Per quale motivo Milano, dagli anni ’90-‘2000 non attira più eventi culturali come un tempo ?

    Il problema è lontano, ha origine da una profonda crisi imprenditoriale, industriale e anche politica (coincide col declino inarrestabile del Sistema Italia).

    Negli anni ’60 Milano non era solo “cumenda e ragiunatt” … era ENI di Metanopoli e brevetti innovativi per l’invenzione e la produzione di materie plastiche che rivoluzionarono (nel bene come anche nel male, vedesi smaltimento derivati dal petrolio) la vita di milioni di persone.

    La “grande Milano” di quel periodo deve molto anche ad aziende apparentemente parastatali (ENI AGIP) condotte da Enrico Mattei (venne ucciso con metodi e mandanti politici e di Stato, la sua morte fu una Strage di Stato… non molto diversa dai metodi adottato da coloro, che 30 anni dopo, che uccisero i magistrati antimafia Falcone e Borsellino… la mafia come esecutore o co esecutore, i mandanti gli alti vertici dello Stato, di una certa economia, CIA, Servizi Segreti nazionali ed internazionali, etc…).

    Il rapido sviluppo, anni ’60, di Milano fece paura non solo alle correnti democristiane di Giulio Andreotti… ma alle stesse superpotenze come USA, UK, e anche la Francia…

    Questo fu un paradosso dato che Enrico Mattei fu un co fondatore della Democrazia Cristiana ancor prima che questa diventasse un partito (e successivamente un Partito Stato).

    La British Petroleum (che nel 1959-60 si insedio’ nella Torre Galfa) importava, oltre al petrolio (incluse alcune licenze di estrazione in territorio italiano) Carbone dalle miniere inglesi e scozzesi… questo veniva venduto alla Edison… Mattei, invece, voleva sottoscrivere convenienti contratti di fornitura Metano con l’ex URSS (incluso anche il petrolio)… il Metano non ha gli effetti di inquinamento ambientale del Carbone e della Nafta (annerimento facciate palazzi e monumenti, nerofumo, piogge acide, sostanze volatili altamente cancerogene e causa di danni al sistema nervoso oltre che respiratorio e linfatico). Dalla BP acquistavamo combustibili solodi pur non essendo estratti in Italia, in nome di una subalternità ai paesi anglosassoni… viceversa con gli scarti del raffinamento petrolifero si creavano nuovi materiali plastici e polimerici innovativi, con brevetti italiani ai quali collaboravano le università di Milano, come il Politecnico.

    Negli anni del Miracolo Economico ed anche nei decenni successivi (sino alla fine degli anni ’90) gli industriali finanziavano gallerie d’arte ed eventi culturali poichè conveniva loro farlo per lanciare, nel mondo, l’immagine di una Milano centro del mondo medesimo… dopo tangentopoli ’92, gradualmente è declinato tutto sino alla profonda crisi della fine degli anni ‘2000, tutt’oggi presente ed ulteriormente aggravata da una economia basata sulla finanza che ricicla per le mafie, sul sommerso, su attività effimere e sull’economia del mattone (fondiarie immobiliari), che a differenza di quanto si faccia credere non producono posti di lavoro, se producono ricchezza, questa è frutto di riciclaggio e viene distribuita e accumulata dai gruppi finanziari, assicurativi, immobiliari e bancari.

    In questa intervista, del 2016, al fotografo professionista Enrico Cattaneo, alcune testimonianze di come era Milano quando l’economia del nord Italia funzionava (pur con mille contraddizioni e lati negativi) e tale indotto finanziava la cultura poi diffusa come biglietto da visita per il mondo…

    Area espositiva e istituzionale dell'ENI alla Fiera Campionaria (1960 circa), (fonte web: fondazione fiera)
    Area espositiva e istituzionale dell’ENI alla Fiera Campionaria (anni ’60), (fonte web: fondazione fiera)

    Oggi nulla esiste più di tutto questo e anche una Galleria d’Arte, aperta nel centro di Milano… sopravvive, si e no, una stagione… per poi fallire… malgrado le fanfare di Sala, Fontana e dei recenti Governi (il male ha origini lontane, da Tangentopoli ’92, con vari colpi di grazia messi in atto dai Governi Berlusconi-Lega sino ai giorni nostri).

    http://graffitiamilano.blogspot.com/2016/02/enrico-cattaneo-documentarista-milano.html

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    Ticinese 1960, Ripa di Porta Ticinese lungo il Naviglio Grande. Autore immagine Pepi Merisio (fonte web valeriabella.com)
    Ticinese 1960, Ripa di Porta Ticinese lungo il Naviglio Grande. Autore immagine Pepi Merisio (fonte web valeriabella.com)
    Sempione-Sarpi (Borgo degli Ortolani) 1940. Immagine di Federico Patellani, localizzata da Pinterest come Piazza Luigi Ercole Morselli con una vistosa presenza di immigrazione originaria della Repubblica Popolare Cinese. Chinatown ha origini e radicamenti etnici molto più remoti di quanto comunemente si creda. Nel periodo bellico questa comunità che visse in modo silenzioso e quasi invisibile sino ala fine degli anni '90 del 900 era particolarmente attiva nell'allestire, in un periodo dove tutto scarseggiava ed era razionati, mercatini e bancarelle dove si vendeva (seppur in modeste e scarsissima qualità) ogni genere di categoria merceologica, sovente assemblata e prodotta nel quartiere di Via Paolo Sarpi tramite lavoro nero, sottopagato, i cui profitti, ieri come oggi, sfuggivano alle Tributarie del periodo fascista come sfuggono alle Tributarie della "Terza Repubblica".
    Parco Sempione-Sarpi (Borgo degli Ortolani) 1940. Immagine di Federico Patellani, localizzata(in Pinterest) come Piazza Luigi Ercole Morselli con una vistosa presenza di immigrazione originaria della Repubblica Popolare Cinese. Chinatown, a Milano, ha origini e radicamenti etnici molto più remoti di quanto comunemente si creda. Nel periodo bellico questa comunità (che visse in modo silenzioso e quasi invisibile sino alla fine degli anni ’90 del 900) era particolarmente attiva nell’allestire, in un periodo dove tutto scarseggiava ed era razionato o totalmente irreperibile, mercatini e bancarelle dove si vendeva (seppur in quantità modeste e scarsissima qualità) ogni genere di categoria merceologica, sovente assemblata e prodotta nel quartiere di Via Paolo Sarpi tramite lavoro nero, sottopagato, i cui profitti, ieri come oggi, sfuggivano alle Tributarie del periodo fascista come sfuggono, oggi, alle Tributarie della “Terza Repubblica”. Quindi il fenomeno è tutt’altro che recente… è solo passato dalla quasi invisibilità degli anni ’90 (dove termino’ la discrezione di questa comunità cinese) alla identità territoriale che ha soffocato le precedenti identità correlate a nativi milanesi, che a partire dagli anni ‘2000, in buona percentuale, dovettero vendere (sempre a tale comunità) attività commerciali, case e identità di quartiere… con modalità simili, ma molto più traumatiche, dei quartieri ghetto di New York (generalmente ex quartieri operai abbandonati cone aree dismesse, vicino a Manhattan, verso il Queen, verso il Bronx, quartieri operai in parte abbandonati insediati dalle varie “China Town”, “Little Italy”…ghetti etnici sorti pero’ dove nessuno o quasi vi abitava da tempo… condizione, invece, molto differente da quello che accadde a Milano …).
    Viale Corsica nel 1940. Autore immagine Federico Patellani (fonte Lombardia beni culturali)
    Viale Corsica nel 1940. Autore immagine Federico Patellani (fonte Lombardia beni culturali)
    Stazione Centrale, flusso di pendolari lungo la scalinata di uscita della stazione. (datazione immagine non presente, presumibilmente anni '80-'90 del 1900). Autore immagine gianni Berengo Gardin (fonte stagniweb)
    Stazione Centrale, flusso di pendolari lungo la scalinata di uscita della stazione. (datazione immagine non presente, presumibilmente anni ”90 del 1900). Autore immagine Gianni Berengo Gardin (fonte stagniweb)

    Monica Stucchi (Valerie Dore), Milano.

    “Get Closer”, 1985

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    Ticinese 1979. Darsena in veste invernale... un poco "vitrea" ma sempre rappresentativa delle attività lavorative di "movimento terre" (sabbie) ancora operative ed attive nell'anno in cui venne ripresa questa immagine. Il trasporto di sabbie cesso' tra il 1979/80. Autore immagine Pepi MERISIO.
    Ticinese 1979. Darsena in veste invernale… un poco “vitrea” per via dei “rigori invernali” ben raffigurati in questa immagine… ma sempre rappresentativa delle attività lavorative di “movimento terre” (sabbie) ancora operative ed attive nell’anno in cui venne ripresa questa immagine. Il trasporto di sabbie cesso’ tra il 1979/80. Autore immagine Pepi MERISIO.
    Centro Storico Duomo 1945. Modelle da sfilata di moda (in un periodo disastroso e catastrofico per l'Italia e Milano). Autore Federico Patellani (nelle sue immagini molti soggetti femminili, da aspiranti attrici, ad attrici sui set cinematografici, a candidate Miss Italia a modelle... rappresentano un mondo fatato nel quale questo fotoreporter e registra cine si "abbandonava" volentieri... (fonte immagine: Lombardia beni culturali). Biografia Patellani: https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Patellani
    Centro Storico, Duomo 1945. Modelle da sfilata di moda (in un periodo, malgrado la liberazioe del 25 Aprile… disastroso e catastrofico per l’Italia e Milano…). Autore Federico Patellani (nelle sue immagini molti soggetti femminili, da aspiranti attrici, ad attrici vere e proprie sui set cinematografici, a candidate Miss Italia a modelle… rappresentano un mondo fatato-fiabesco nel quale questo fotoreporter e regista cinematografico si “abbandonava” volentieri…). (fonte immagine: Lombardia beni culturali). Biografia Patellani: https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Patellani
    Bicocca 1945. Capolinea tranvia 31, operai e impiegati stabilimenti Pirelli e Breda di Viale Sarca. (fonte immagine e contestualizzazione storica Lombardia beni culturali).
    Bicocca 1945 (successivo al 25 Aprile). Capolinea tranvia 31, Bignami/Viale Fulvio Testi. Operai e impiegati Pirelli e Breda (soprattutto impiegati, le maestranze operaie della Breda e della Pirelli…sovente non risiedevano a Milano ma nelle limitrofe Sesto San Giovanni, sino alla Provincia di Bergamo, ovviamente non utilizzavano il 31, direzione centro, per rientrare a casa dai turni di lavoro…). Siamo nelle vicinanze degli Stabilimenti Pirelli e Breda di Viale Sarca. (fonte immagine e contestualizzazione storica Lombardia beni culturali). Autore immagine: Fotoreporter e regista cinematografico Federico Patellani.
    Rozzano, Conc di Rozzano lungo il Naviglio Pavese, chiuse ed edificio della vecchia Filanda di Rozzano (1995). Fonte fotografica proprietaria.
    Rozzano, Conca di Rozzano lungo il Naviglio Pavese, chiuse ed edificio della vecchia Filanda di Rozzano (1995). Fonte fotografica proprietaria.
    Ex Varesine (tra Porta Nuova e Isola Garibaldi). Molto ptobabilmente il tracciato ferroviario ritratto nell'immagine (anni 60) apparteneva alle ex Varesine, Stazione e tratto terminale dismessi a partire dal 1961, sostituiti dalla nuova stazione FS di porta Garibaldi.
    A giudicare dalle corrispondenze degli edifici siamo paralleli alla Via Guglielmo Pepe in piena Isola Garibaldi, e strano ma vero, tale scorcio della “vecchia Milano” è sopravvissuto, sino ad oggi, agli sventramenti dei vari Bosco Verticale, Unicredit e Moratti-Albertini-Pisapia… Quindi la tratta ferroviaria visibile nell’immagine apparteneva già alla Stazione FS di Porta Garibaldi e non alla dismessa Stazione delle Varesine (chiusa a Novembre 1961).

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    Sagrato del Duomo 1965. Danzatrici in costume tradizionale scozzese. L'immagine, probabilmente, ritrae un evento della "Settimana Britannica" organizzato a Milano, in Piazza Duomo nell'anno di datazione dell'immagine. (fonte web : ebay, non sono reperibili altri fonte primarie di questa immagine)
    Sagrato del Duomo 1965. Danzatrici in costume tradizionale scozzese. L’immagine, probabilmente, ritrae un evento della “Settimana Britannica” organizzato a Milano, in Piazza Duomo, nell’anno di datazione dell’immagine. (fonte web : ebay, non sono reperibili altri fonti primarie di questa immagine)
    Milano Certosa-Roserio 1962 (fonte forum ferrovie.it post del Luglio 2018). Questa immagine ritraente il vecchio Bivio Fiorenza (oggi Quadrivio di raccordo tra la Milano Brescia Venezia, Milano Laghi, Milano Torino e tangenziali Nord ed Ovest (peduncolo) non venne mai proposta e postata in forma inedita dal forum Milano Sparita Skyscrapercity (verso Marzo Aprile 2019). Semmai avvenne l'opposto. Fu il forum di Ferrovie.it a trattare, pare per primo, gestione e interpretazione di queste immagini, poi acquisite da Milano Sparita SSC nella primavera 2019 e fatte proprie. L'immagine ritrae il vecchio raccordo stradale poi ampliato in quadrivio verso la metà degli anni '60. In questo thread https://www.ferrovie.it/forum/viewtopic.php?t=43010 tutti i contenuti che poi vennero fatti propri da Milano Sparita SSC, incluse le immagini di cantiere della realizzazione di tale raccordo autostradale a ridosso dell'Ospedale Sacco, nelle planimetrie dell'epoca ancora qualificato come Sanatorio...
    Milano Certosa-Roserio 1962 (fonte forum ferrovie.it post del Luglio 2018). Questa immagine ritraente il vecchio Bivio Fiorenza (oggi Quadrivio di raccordo tra la Milano Brescia Venezia, Milano Laghi, Milano Torino e tangenziali Nord ed Ovest (peduncolo) non venne mai proposta e postata in forma inedita dal forum Milano Sparita Skyscrapercity (verso Marzo Aprile 2019). Semmai avvenne l’opposto. Fu il forum di Ferrovie.it a trattare, pare per primo, gestione e interpretazione di queste immagini, poi acquisite da Milano Sparita SSC nella primavera 2019 e fatte proprie. L’immagine ritrae il vecchio raccordo stradale poi ampliato in quadrivio verso la metà degli anni ’60. In questo thread https://www.ferrovie.it/forum/viewtopic.php?t=43010 tutti i contenuti che poi vennero fatti propri da Milano Sparita SSC, incluse le immagini di cantiere della realizzazione di tale raccordo autostradale a ridosso dell’Ospedale Sacco, nelle planimetrie dell’epoca ancora qualificato come Sanatorio…
    Anche questa immagine (cantiere potenziamento da bivio a quadrivio Fiorenza, anni 1965) proviene dal forum ferrovie.it, immagine poi ripresa da Milano Sparita SSC. L'immagine, forse, ritrae l'allestimento del collaudo dei raccordi a svincolo, collaudo effettuato con veicoli e rimorchi pesanti delle imprese appaltatrici dell'opera (come apparirebbe nell'immagine in questione per la presenza di un Sanecar con rimorchio fermo in attesa lungo una rampa appena ultimata.
    Anche questa immagine (cantiere potenziamento da bivio a quadrivio Fiorenza, anno1965) proviene dal forum ferrovie.it, immagine poi ripresa da Milano Sparita SSC 9 mesi dopo. L’immagine, forse, ritrae l’allestimento del collaudo dei raccordi a svincolo, collaudo effettuato con veicoli e rimorchi pesanti delle imprese appaltatrici dell’opera (come apparirebbe nell’immagine in questione per la presenza di un Sanecar con rimorchio fermo in attesa lungo una rampa appena ultimata).
    Neve in Piazza Duomo nel 1929. (fonte web arte.go.it)
    Neve in Piazza Duomo nel 1929. (fonte web arte.go.it)

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    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Immagini come la sottostante (in bianco e nero, d’epoca), periodo bellico e/o anni 30 del 900, ritraente Piazzale Loreto, apparentemente inedite se cercate con Google e Bing come fonte e proveninenza da altri siti, sono, forse, acquisite, come ormai noto, da raccolte civiche e/o libri, raccolte editoriali fotografiche a disposizione ed utilizzo dei settori e dipartimenti storia e cultura del Comune di Milano. Sovente, dal nulla, si materializzano in Milano Sparits SSC e dopo qualche giorno, o settimana, diventano raccolta fotografica di pagine facebook dove l’immagine postata si trasforma (dolenti o nolenti) in un forma di pubblicità commerciale al libro abbinato (questa è l’interpretazione della normativa europea che in Italia dovrebbe essere applicata dalla Polizia Postale … ma sorge il sospetto che tali “agenti” siano realmente impegnati in tali missioni?… (oppure proteggere coloro hackerarno e danneggiano (su commissione) i siti internet che segnalano il fenomeno…piuttosto che vigilare… si guardano bene dal farlo per i moti che sappiamo… La scritta didascalica (Piazzale Loreto 1935 ca) non preesiste all’immagine… è stata aggiunta da tale forum…

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    in altri casi… i gentiluomini di tale forum (che dalle postazioni di lavoro fanno, come lavoro, solo la ricerca immagini) prelevano decine di foto da siti come questo http://www.elioborgonovo.it/le-rubriche/letture/863-a-la-veggia-stria-ghe-pias-el-taxi?highlight=WyJ0YXhpIl0=

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    senza citare le fonti… (fosse una sola immagine… ci puo’ stare… ma quando arriviamo a 10… almeno un accenno alla fonte, no?) anche in quel caso, prima o poi, le pics finiranno nella pagina Fbook della Lega Nord… succitata (Milano sparita e da ricordare…) contribuendo all’ecommerce che in Italia crea posti di lavoro = 0, paga 0 di tasse, fattura 0 di PIL ma gira gli utili in California (lo stesso dicasi per pagine fbook Barona, Milano nei secoli, etc…).

    … certo che se la Lega gestisce tali web come gestisce gli ospedali lombardi e milanesi… (o come l’attuale Governo Conte ha gestito emergenza Covid e sistema Italia… c’è da stare freschi…).

    Certe cose è meglio saperle che no, vero ?

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    Via Dante 1932. Fotogramma film "Gli uomini che mascalzoni" (fonte web milano nel cinema blogspot).
    Via Dante 1932. Fotogramma film “Gli uomini che mascalzoni” (fonte web: “milano nel cinema blogspot”).
    Isolita quanto suggestiva ripresa dall'alto della Stazione Centrale negli anni '60 del 1900.
    Insolita quanto suggestiva ripresa dall’alto della Stazione Centrale di Milano (anni ’60 del 1900)
    Largo Cairoli nel 1930. (fonte web foto mediateca italiana)
    Largo Cairoli nel 1930. (fonte web foto mediateca italiana)
    Immagine di Federico Patellani, Centro Italia di Fotografia,ritraente, nel 1961, la cucina da pranzo di una famiglia di immigrati meridionali. La presenza di elettrodomestici e l'aspetto, come la spaziosità, rivelano che il ceto è comunque piu' prossimo al piccolo borghese che al proletariato. Una nota di attenzione ai dettagli dell'arredo domestico di 59 anni anni or sono. Come appare dall'immagine la lavatrice ha fatto la comparsa (nelle case milanesi e italiane) da pochissimo. La lavatrice ritratta è, probabilmente, un modello INDESIT, di quelli, forse, privi di serpentina a resistenza elettrica che scaldava l'acqua prelevata dalla rete idrica (nei primi modelli, più economici, l'acqua calda veniva prelevata dall'apposito raccordo dell'acqua calda generata dal "boiler" a gas o elettrico. Lo scarico della lavatrice, come ancora molti ricorderanno, in appartamenti dove non era prevista la presenza di tale elettrodomestico, era costituito da un tubo di gomma che veniva posato nel lavello della cucina e dal quale la lavatrice scaricava l'acqua sporca del ciclo di lavaggio (se lo si dimenticava avvolto dietro il telaio della lavatrice si rischiava di allagare l'appartemento, incidenti domestici frequentissimi per l'epoca. Indubbiamente scaricare acqua di lavaggio sporca nel lavello dove si lavavano piatti e verdure era un sacrificio all'igiene ... un compromesso per poter utilizzare tale elettrodomestico senza intervenire pesantemente nell'impianto idraulico dell'appartamento. Notare l'assenza di miscelatore nel rubinetto del lavello (sino ai primi anni '60, sovente nei bagni e nelle cucine i rubinetti acqua calda e fredda erano distinti, in coppia, come visibile nell'immagine.
    Immagine di Federico Patellani, archivio web Centro Italia di Fotografia, ritraente, nel 1961, la cucina da pranzo di una famiglia di immigrati meridionali. La presenza di elettrodomestici e l’aspetto del vano cucina, di dettagli come la spaziosità del vano, rivelano che il ceto è comunque piu’ prossimo al piccolo borghese che al proletariato. Una nota di attenzione ai dettagli dell’arredo domestico di 59 anni anni or sono.
    La lavatrice, nel 1961, ha fatto la comparsa (nelle case milanesi e italiane) da pochissimo. La lavatrice ritratta è, probabilmente, un modello INDESIT, di quelli, forse, privi di serpentina a resistenza elettrica che scaldava l’acqua prelevata dalla rete idrica (nei primi modelli, più economici, l’acqua calda veniva prelevata dall’apposito raccordo dell’acqua calda generata dal “boiler” a gas o elettrico). Lo scarico della lavatrice, come ancora molti ricorderanno, in appartamenti dove non era prevista la presenza di tale elettrodomestico, era costituito da un tubo di gomma, lungo anche metri, che dalla pompa di scarico della lavatrice si estendeva siono al lavello della cucina e dal quale la lavatrice scaricava l’acqua sporca del ciclo di lavaggio (se lo si dimenticava avvolto dietro il telaio della lavatrice in funzione… si rischiava di allagare l’appartemento, incidenti domestici frequentissimi per l’epoca). Indubbiamente scaricare acqua di lavaggio sporca nel lavello dove si lavavano piatti e verdure era un sacrificio all’igiene … un compromesso per poter utilizzare tale elettrodomestico senza intervenire pesantemente nell’impianto idraulico dell’appartamento. Notare l’assenza di miscelatore nel rubinetto del lavello (sino alla metù degli anni ’50 ed anche qualche anno dopo, sino ai primi ’60, sovente nei bagni e nelle cucine, i rubinetti acqua calda e fredda erano distinti, in coppia, indipendenti, come visibile nell’immagine). Questo tipo di cucine sopravvisse sino a non pochi anni di distanza dal periodo attuale, diciamo, senza esagerare, pur con elettrodomestici più recenti, sino ai primi anni ‘2000 (era una regola negli anni ’70, verso gli ’80 le ristrutturazioni proponevano “l’open space” ovvero abbattimento del muro e porta divisori tra salotto e tinello, ed un nuovo modello di cucina attrezzata di monoblocco (cucina componibile con pensili) per la creazione di un ambiente unico come avviene anche nei periodi attuali… e la lavatrice trovo’ in periodi meno remoti, la sua collocazione nel locale bagno.
    Parco Sempione-Porta Magenta-Cadorna 1961. Cavalcavia di Viale Pietro e Maria Curie. Giorgio Gaber (fonte web twitter homepage di un utente).
    Parco Sempione-Porta Magenta-Cadorna 1961. Cavalcavia di Viale Pietro e Maria Curie. Giorgio Gaber (fonte web twitter homepage di un utente). PS, si pubblica questa foto, apparentemente inedita nei motori di ricerca Bing e Google (ricerche poco affidabili, sovente quello che appare inedito non lo sarebbe pur non comparendo nelle ricerche Google e Bing per immagine). Si considera attendibile la didascalia originale a commento del contenuto della immagine medesima, malgrado non si riscontri, in apparenza e secondo un giudizio soggettivo e suggestivo, assoluta somiglianza col personaggio pubblico menzionato nella foto, pur riconoscendo che l’immagine sia datata, prossima alla data dichiarata (1961), come riscontrabile dal contesto fotografico conteuto nella fonte dell’immagine.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Piazzale Antonio Cantore-Darsena, Viale D'annunzio 1961.
    Porta Genova, 1961. Piazzale Antonio Cantore-Darsena, Viale D’Annunzio.

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    RSA e Ospedali Lombardi e di Milano. Qualcuno ha cercato, oltre che di risparmiare, e tanto, sui costi ospedalieri regionali di degenza degli anziani malati di CoronaVirus… (trasferendoli nelle RSA) anche di abbassare le statistiche ufficiali sulle percentuali di contagiati in Lombardia (e Piemonte)?

    Sembra, in apparenza, di si,

    Nella didascalia dell’immagine pittorica del refettorio del Pio Albergo Tirvulzio prossima al periodo 1910-19) alcuni dettagli e ipotesi…

    Per quale motivo in Lombardia le ASST-ATS lombarde e le strutture di monitoraggio sanitario terriotorilale sono cosi’ restie a fare tamponi ?

    Non si vogliono statistiche sul livello di contagio in Lombardia (e Milano)?

    Secondo le stime di alcuni virologi , a Milano circorelerebbero non meno di 100.000 infetti (le stime considerano, come soglia massima, 300.000 infetti e post infetti, contro valori ufficiali di 1/10 ?) Come vanno le cose nel resto della Regione ?.. e nel resto d’ Italia ?

    Quanti disastri sono stati commessi dai nostri governanti Nazionali, Regionali, Sistemi Sanitari e ospedalieri regionali e ASL-ATS-ASST-USL, etc.. e altri enti preposti al monitoraggio di questa epidemia-pandemia il cui virus vettore, pare, fosse presente persino dal Novembre 2019 in regioni lontane dalle Zone Rosse… come Liguria e Lazio ?

    Proporzioni analoghe per difetto di tamponi (che non sono un sistema di monitoraggio perfetto… ma al momento non c’è di meglio… volendo tali ricerche si potrebbero fare, sulla popolazione di Milano e Lombardia… anche a sua insaputa… e volendo anche per il resto d’Italia… anche da un semplice prelievo del sangue… anche per prestazioni non Covid-19… quanti sarebbero i contagiati in Italia ? Moltiplicati per 100, e oltre (da 22.000 circa a non meno di 100.000 mila sino a 300.000 ?… nella sola Milano… come previsto da tempo ?). Le stime ufficiali… in che misura sono in difetto rispetto alla situazione reale ?

    Per quale motivo i vertici Regione Lombardia non vogliono statistiche epidemiologiche territoriali a tappeto e preferiscono boicottare le analisi di massa (per conoscere migliori percentuali di contagiati, virus e anticorpi, se presenti questi ultimi… (non sempre). è sufficiente un prelievo del sangue per altre prestazioni… ma in Lombardia non si effettuano nemmeno i tamponi richiesti dalle autorità sanitarie di presidio territoriale…).

    Refettorio Pio Albergo Trivulzio. Autore il pittore divisionista Morbelli Angelo (1853/ 1919). Osservando l'opera sorge solo un piccolo dubbio. Se sia stata realizzata prima o dopo il 1910, data nella quale tale istituzione caritatevole (dalla storia recente costellata di scandali giudiziari gravissimi) fosse la vecchia struttura (attualmente occupata dal Palazzo delle Stelline) o qualla "nuova" dove attualmente esiste tale "ospizio", cioè tra Viale Bezzi e Via Trivulzio, realizzata nel 1910 per motivi di igiene, spazio e accessibilità, requisiti carenti nella vecchia "sede. Nel sito artnet esiste una seconda opera, qualificata come "prima del 1910" dove gli ambienti sembrano molto simili a quelli dell'immagine qui proposta il che farebbe datare luogo e ambienti come antecedenti alla collocazione attuale, dal 1910. Una piccola nota di cronaca (nera ?) nel merito dello scandalo Lombardo (ma non solo, anche la regione Piemonte "vanta" tristi primati di malasanità, malagestione della medesima e corruzioni sanitarie e tagli e riforme regionali pessime dove, se possibile, si è cercato di nascondere il fenomeno epidemiologico COVID-19 scaricando pazienti malati di Coronavirus (over 70) dagli Ospedali alle RSA- Case di Riposo. Le accuse rivolte contro i vertici della Regione Lombardia (che comunque ha delle gemelle in tema di scandali sanitari, come avvenuto con ol vicino Piemonte) nel pieno del disastro epidemiologico Covid-19 ed in seno a riforme regionali, ormai 20 ennali, volute da Formigoni, Maroni e Fontana (dietro la regia di Silvio Berlusconi, dei vertici del San Raffaele, Humanitas e utte le lobby nazionali e internazionali che hanno, nei fatti, demolito il diritto Universale dei residenti lombardi ad un libero, facile e gratuito accesso alle cure sanitarie anche più costose e complesse...) dove si è smantellata una rete nosocomiale pubblica (nche grazie a ventennali tagli governativi a posti letto e risorse) a favore di cliniche private... via via convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale... Per quale motivo questo modello ha causato l'ecatombe del contagio (e dei decessi) Covid-19? Per la semplice ragione che il paziente COVID, giovane o anziano, costa in termini di farmaci, consumo di ossigeno e altre forme di somministrazioni fiosologica e farmacologica, personale OSS e paramedico, personale medico... moltissimo... e che le cliniche convenzionate, e su questo includiamo anche S. Raffaele e Humanitas (malgrado siano, sulla carta, ospedali completi a tutti gli effetti), non vogliono e non riescono a soddisfare. Qualcuno, tra gli alti vertici della Regione Lombardia, allo scoppiare dell'epidemia... ha pensato che trasferendo anziani infetti da Covid presso le RSA lombarde... senza pero' finanziare e attrezzare le medesime come se fossero ospedali (giova ricordare che le RSA non sono ospedali, non sono cliniche, il personale medico è ridotto all'osso, idem il paramedico, prevale l'ausiliario OSS che non ha le competenze infermieristiche e mediche per affrontare criticità pandemiche come quella del Covid. Tale maldestro errore (non si comprende se doloso o frutto di incompetenza, quindi colposo) ha determinato che le RSA, per non spendere, a loro volta, centinaia di migliaia di euro per attrezzarsi a simili emergenza (difficile che lo potevano fare dato che erano necessarie unità di terapia intensiva e di rianimazione e competenze di virologi, infettivologi, ematologi, immunologi, pneumologi, cardiologi, etc...) hanno, in vari casi, mischiato pazienti sani con pazienti infetti... con gli esiti noti. A questo scenario (grave con implicazioni penali notevoli, dove se fossimo in una Nazione non mafiogenetica... avrebbe comportato la radiazione dal ruolo di alcuni vertici del Governo Lombardia... ma sia chiaro, lo stesso dicasi per il Governo Nazionale, errori e facilonerie, omissioni e mancati controlli, legiferazione confusa e incompetente... hanno contribuito all'ecatombe sanitaria di Lombardia e Piemonte, agli errori gravissimi ai tentativi di risparmiare fondi e risorse, scaricandole sulle RSA... di alcuni governatori regionali e l'assenza di monitoraggio e misure correttive da parte del Governo Conte che come tutti sanno, cede alle pressioni di lobby farmacenutiche nella stessa misura di come cedono gli amminsitratori lombardi con altre farmaceutiche... nella gara di un business dove alla disgrazia si vuole affiancare il profitto. Non si accenna alle anomalie genetiche del CoVid-19, alla sua reale origine, alla "Gallina dalle uova d'oro" che tale Corona Virus rappresenta a favore delle multinazionali del farmaco, a favore dei colossi internet e dell'ec-commerce e sul fatto che questo virus perde di letalità dopo 1 mese e mezzo-due mesi massimo dal contagio... autoinibendosi anche a fronte di pazienti che non hanno sviluppato anticorpi... una condizione molto peggiore dell'influenza classica che espone milioni di persone a future reinfezioni, forse dello stesso virus e/o di mutazioni del medesimo quando la stagio fredda riprenderà ad esserci.
    Refettorio Pio Albergo Trivulzio. Autore il pittore divisionista Morbelli Angelo (fonte web Lombardia beni culturali) (1853/ 1919). Osservando l’opera sorge solo un piccolo dubbio. Se sia stata realizzata prima o dopo il 1910, data nella quale tale istituzione caritatevole (dalla storia recente costellata da scandali giudiziari gravissimi) fosse la vecchia struttura (attualmente occupata dal Palazzo delle Stelline) o qualla “nuova” dove attualmente esiste ancora tale “ospizio”, cioè tra Viale Bezzi e Via Trivulzio, struttura realizzata nel 1910 per motivi di igiene, spazio e accessibilità, requisiti carenti nella vecchia “sede”. Nel sito web “artnet” esiste una seconda opera dello stesso pittore (pubblicata sotto), qualificata come “prima del 1910” dove gli ambienti non sembrano molto simili (assenza del colonnato nella seconda opera, presenza del colonnato in quella antecedente al 1910) a quelli dell’immagine qui proposta il che farebbe datare luogo e ambienti (forse) come successivi alla collocazione attuale, dal 1910. Una piccola nota di cronaca (nera ?) nel merito dello scandalo Lombardo (ma non solo, anche la regione Piemonte “vanta” tristi primati di malasanità, malagestione della medesima e corruzioni sanitarie e tagli e riforme regionali pessime dove, se possibile, si è cercato di nascondere il fenomeno epidemiologico COVID-19 scaricando pazienti malati di Coronavirus (over 70) dagli Ospedali alle RSA- Case di Riposo). Le accuse rivolte contro i vertici della Regione Lombardia (che comunque ha delle regioni gemelle in tema di scandali sanitari, come avvenuto con il vicino Piemonte) nel pieno del disastro epidemiologico Covid-19 ed in seno a scellerate riforme regionali, ormai 20 ennali, volute da Formigoni, Maroni e Fontana (dietro la regia di Silvio Berlusconi, quando era Premier, dei vertici del San Raffaele, Humanitas e tutte le lobby nazionali e internazionali che hanno, nei fatti, demolito il diritto Universale dei residenti lombardi ad un libero, facile e gratuito accesso alle cure sanitarie anche più costose e complesse…) dove si è smantellata una rete nosocomiale pubblica coordinata dai Poli Universitari (anche grazie a ventennali tagli governativi a posti letto e risorse) a favore di cliniche private… via via convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale…tramite tangenti-mazzette) Per quale motivo questo modello ha causato l’ecatombe del contagio (e dei decessi) Covid-19? Per la semplice ragione che il paziente COVID, giovane o anziano, costa, individualmente, importi enormi in termini di farmaci, consumo di ossigeno e altre forme di somministrazioni fiosologiche e farmacologiche, personale OSS e paramedico, personale medico… moltissimo… e che le cliniche convenzionate, e su questo includiamo anche S. Raffaele e Humanitas (malgrado siano, sulla carta, ospedali completi a tutti gli effetti), non vogliono e non riescono a soddisfare.
    Qualcuno, tra gli alti vertici della Regione Lombardia, allo scoppiare dell’epidemia… ha pensato che trasferendo anziani infetti da Covid presso le RSA lombarde… senza pero’ finanziare e attrezzare le medesime come se fossero ospedali (giova ricordare che le RSA non sono ospedali, non sono cliniche, il personale medico è ridotto all’osso, idem il paramedico, prevale l’ausiliario OSS che non ha le competenze infermieristiche e mediche per affrontare criticità pandemiche come quella del Covid) provocando, volontariamente o meno, la catena enorme di decessi nelle regioni del Nord Ovest italiano.
    Tale maldestro errore (non si comprende se doloso o frutto di incompetenza, quindi colposo) ha determinato che le RSA, per non spendere, a loro volta, centinaia di migliaia di euro per attrezzarsi a simili emergenza (difficile che lo potevano fare dato che erano necessarie unità di terapia intensiva e di rianimazione e competenze di virologi, infettivologi, ematologi, immunologi, pneumologi, cardiologi, etc…) abbiano, in vari casi, mischiato volontariamente pazienti sani con pazienti infetti… senza attrezzarsi con struttre di isolamento e pre-flitro…e senza essere attrezzate dagli enti regionali preposti alla Sanità sia ospedaliera che territoriale…con gli esiti noti. A questo si aggiunga che numerose segnalazioni dell’arrivo del Covid-19 (ancor prima che fosse nota la sua esistenza) vennero messe a tacere sin dal Novembre-Dicembre 2019… a partire dalla Lombardia…nelle vesti delle ex Asl (ASST) alle quali venne cambiato solo il nome ma non i difetti e le carenze…
    A questo scenario (grave con implicazioni penali notevoli, dove se fossimo in una Nazione non mafiogenetica… avrebbe comportato la radiazione dal ruolo di alcuni vertici del Governo Lombardia… ma sia chiaro, lo stesso dicasi per il Governo Nazionale, errori e facilonerie, omissioni e mancati controlli, legiferazione confusa e incompetente… ) hanno contribuito (come noto) i vertici politici Regioali ), inclusi gli errori gravissimi dovuti ai tentativi di risparmiare fondi e risorse, scaricandole sulle RSA medesime… condotte di alcuni governatori regionali e l’assenza di monitoraggio e misure correttive da parte del Governo di Roma. Il Governo nazionale attuale, come tutti sanno, cede alle pressioni di lobby farmacenutiche nella stessa misura di come cedono gli amminsitratori lombardi con altre farmaceutiche… nella gara ad un business dove alla disgrazia si vuole affiancare il profitto. Piccolo accenno alle anomalie genetiche del CoVid-19, alla sua reale origine, alla “Gallina dalle uova d’oro” che tale Corona Virus rappresenta a favore delle multinazionali del farmaco, a favore dei colossi internet e dell’e-commerce e sul fatto che questo virus perde di letalità dopo un mese e mezzo-due mesi massimo dal contagio… autoinibendosi anche a fronte di pazienti che non hanno sviluppato anticorpi… una condizione molto peggiore dell’influenza classica che espone milioni di persone a future reinfezioni, forse dello stesso virus e/o di mutazioni del medesimo quando la stagione fredda riprenderà ad esserci. Troppa “manna dal cielo” per le industrie dei farmaci… troppa “manna dal cielo” per i colossi di internet… questo virus letale è una benedizione per i più forti, una ecatombe per i più deboli e ci si domanda sino a che punto il tutto sia casuale…

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    Pio Albergo Trivulzio, refettorio prima del 1910. Autore opera (olio su tela) Angelo Morbelli. (fonte web Pinterest)
    Pio Albergo Trivulzio, refettorio prima del 1910. Autore opera (olio su tela) Angelo Morbelli. (fonte web Pinterest)
    Fiera di Sinigaglia, presumibilmente anni '70. Autore immagine Mario Cattaneo.
    Fiera di Sinigaglia, presumibilmente anni ’70. Autore immagine Mario Cattaneo.
    Barona 1970 circa, ultimazione lotti del nuovo quartiere di edilizia popolare Sant'Abmrogio 2. (fonte web laboratorioimmagine.it dal libro "Milano Periferia")
    Barona 1970 circa, ultimazione lotti del nuovo quartiere di edilizia popolare Sant’Abmrogio 2. (fonte web laboratorioimmagine.it dal libro “Milano Periferia”)
    Barona-Quartiere Sant'Ambrogio 1968 circa. Bambini che giocano sul muro di cinta della Parrocchia (appena ultimata, nell'anno 1968) San Giovanni Bono. (fonte web laboratorioimmagine, slide motion libro "Milano Periferia".)
    Barona-Quartiere Sant’Ambrogio 1968 circa. Bambini che giocano nell’area sopraelevata confinante coll muro di cinta della Parrocchia (appena ultimata, nell’anno 1968) di San Giovanni Bono. (fonte web laboratorioimmagine, slide motion libro “Milano Periferia”)

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    Barona primi anni '70. Ponte ferroviario di San Cristoforo e Via Lodovico il Moro verso Ripa di Porta Ticinese. In evidenza il vecchio ponte veicolare delle Milizie, demolito e completamente rifatto nella seconda metà degli anni '70. La gigantografia pubblicitaria Motta (insieme alla pubblicità del Supecortemaggiore ENI-SNAM-AGIP installata sul lato opposto del ponte, costituivano una forma di pubblicità permamente che sopravvisse dagli anni '60 sino a buona parte degli anni '70 . (fonte web "Milano periferia", libro omonimo, pubblicato in formato "slide-motion" nel sito laboratorioimmagine.it)
    Barona primi anni ’70. Ponte ferroviario di San Cristoforo e Via Lodovico il Moro verso Ripa di Porta Ticinese. In evidenza (anche se in secondo piano) il vecchio ponte veicolare delle Milizie, demolito e completamente rifatto nella seconda metà degli anni ’70. La gigantografia pubblicitaria Motta (insieme alla pubblicità del Supecortemaggiore ENI-SNAM-AGIP installata sul lato opposto del ponte, costituivano una forma di pubblicità permamente che sopravvisse dagli anni ’60 sino a buona parte degli anni ’70 . (fonte web “Milano periferia”, libro omonimo, pubblicato in formato “slide-motion” nel sito laboratorioimmagine.it)
    Barona, Via Biella angolo Via Bonaventura Zumbini, palina (ancora in verde ministeriale) fermata autobus 76 (Via Teramo-Piazza Duomo), in un periodo compreso tra il 1971 (dal Giugno di quell'anno) al 1974/75 circa (dopo tale data le paline vennero tutte riverniciate in arancione). Per il momento, per i residenti ed ex residenti del q.re Barona, dovete accontentarvi di una immagine formato francobollo che ingrandita perde dettagli. Si auspica di recuperarne, in rete, una identica ma di risoluzione migliore. Dell'esistenza di questa immagine, i furbetti di Milano Sparita e Barona varie Syscrapercity Facebook conoscono molto bene l'esistenza e probabilmente non l'hanno mai sfruttata, per uso e.commerce a causa delle ridotte dimensioni. Si coglie l'occasione per segnalare che questa come decine di altre foto (molte postate su tali forum e pagine fbook dal 2012 in avanti) sono parte di un libro con i vincoli e le normative europee ben note...
    Barona, Via Biella angolo Via Bonaventura Zumbini. Questa immagine potrà avere scarso rilievo per coloro che non hanno mai vissuto in Barona, nel periodo ritratto nell’immagine. Invece per coloro che vi hanno vissuto… il significato (e forse) l’impatto emotivo e di ricordo potranno anche essere notevoli (per qualcuno anche di più…). La palina ATM (nel periodo in esame ATM corrispondeva all’acronimo Azienda Trasporti Municipali, unavecchia nomenclatura da municipalizzata che venne conservata e dimostrata, per circa 44 anni, anche dalla permanenza del verde ministeriale nell’arredo urbano aziendale di linea sino agli anni ’80). Il sito ritratto corrisponde, quindi, alla fermata autobus 74-76 (Q.re Sant’Ambrogio-Piazza Duomo la prima, Via Teramo-Piazza Duomo la seconda), sostitutiva alla dismessa tranvia 12 (Pizza Castelli-Villapizzone, Piazza Miani-Barona). Siamo o dovremmo essere in un periodo compreso tra il 1971 (dal Giugno di quell’anno) al 1974/75 circa (dopo tale data le paline vennero tutte riverniciate in arancione, la presenza del verde indica che la palina era dell’ex tram 12, dismesso nella primavera del 1971, per essere sostituito dalle linee 74 e 76). Paline di colore verde comparvero nei nuovi percorsi 74-76, di Viale Famagosta, delle vie del Q.re S.Ambrogio, Via Barona, Teramo. Si trattava di allestimenti di fermata recuperati da linee (soprattutto tranviarie) dismesse in quel periodo (in attesa di ricolorazione malgrado vennero allestite, in Barona, a partire dal Giugno 1971, periodo nel quale l’adozione dell’arancione era già operativo dal 1969-70 per numerosissimi veicoli ATM cosi’ come per le paline di fermata). Per il momento, per i residenti ed ex residenti del q.re Barona, dovranno accontentarsi di una immagine formato francobollo che ingrandita perde dettagli (e si vede). Si auspica di recuperarne, in rete, nel futiro, una identica ma di risoluzione migliore. Dell’esistenza di questa immagine, i furbettini di Milano Sparita e Barona varie (Syscrapercity Facebook) ne sono a conoscenza (da molti anni) e probabilmente non l’hanno mai sfruttata, per uso e-commerce, a causa delle ridotte dimensioni. Si coglie l’occasione per segnalare che questa come decine di altre foto (molte postate su tali forum e pagine fbook dal 2012 in avanti) sono parte di un libro con i vincoli e le normative europee ben note…per siti e social di natura COMMERCIALE all’interno dei quali si fanno acquisti (invogliati dalla foto inserite).
    Forlanini, Via Cavriana 26, 1971 (foto di Virgilio Carnisio), interno di una osteria-trattoria la cui pertinenza edilizia (pertinenza cascinale o ex fornace ?) è tutt'oggi esistente al numero civico di tale via a poche centinaia di metri da Viale Forlanini. In evidenza il televisore Bianco e Nero a valvole (acceso) collocato sopra l'androne di ingresso della trattoria. (fonte web Repubblica-milano)
    Forlanini, Via Cavriana 26, 1971 (foto di Virgilio Carnisio), interno di una osteria-trattoria la cui pertinenza edilizia (pertinenza cascinale o ex fornace ?) è tutt’oggi esistente (purtroppo ospita una discoteca) al numero civico di tale via a poche centinaia di metri da Viale Forlanini. In evidenza il televisore in Bianco e Nero a valvole (acceso) collocato sopra l’androne di ingresso della trattoria. Non siamo lontani dalla Cascina Cavriana (che da il nome alla via) sita al 51, una realtà rurale che probabilmente non ha fatto la storia di Milano (avendo una storia propria, poi inglobata nella città di Milano che raramente tutelava queste realtà agricole) ma che testimonia, nella zona periferica in questione, la preesistenza di un borgo agricolo tra l’attuale Forlanini, Monluè andando verso Lambrate (i Borghi dei Corpi Santi erano la realtà produttiva agricola e alimentare che riforniva Milano, incluse le “signorie” di cui era popolata) http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00880/?view=ricerca&offset=13 https://www.milanoalquadrato.com/2016/02/22/in-principio-era-un-borgo-agricolo-poi-il-parco-forlanini-e-da-oggi-il-grande-forlanini/ (fonte web Repubblica-milano)
    Piazza San Babila 1982, Palazzo del Toro. Sorvolando sulle "ceneri" sopra il quale questo palazzo sorse (demolizione Casa Mozzanica, della quale venne conservato solo un portale d'ingresso) e della Galleria De Cristoforis, realizzato negli anni '30 del 900 dall'architetto Lancia Emilio (il progetto era in realtà differente, più innovativo ma come di frequente avvenne le gerarchie fasciste del periodo temevano slanci architettonici troppo innovativi e probabilmente ampiamente più evoluti della stessa architettura retorico monumentale fascista che ne poteva uscire umiliata... https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_del_Toro http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00069/ Lo scatto ripreso in questa immagine è del fotografo Paolo Monti che seppe immortalare l'aspetto e l'effetto "transatlantico" dell'edificio, per sua natura monumentale-lapideo come tutte le opere architettoniche del ventennio fascista. La facciata, a differenza di come si presenta negli ultimi 30 anni, appare annerita e apparentemente priva di manutenzione. Si dovrebbe specificare che negli anni del dopoguerra sino alla fine degli anni '80 ma persino parte degli anni '90, a Milano, oltre alla presenza di inquinamento industriale (un tempo esistevano molte industrie e la qualità dell'aria era peggiore di quella attuale), i condomini, i lotti di edilizia popolare, erano ancora attrezzati con caldaie a nafta ma persino a carbone e la stessa produzione di Gas AEM avvenniva, sino alla metà degli anni '90, con l'estrazione dal carbon fossile. Gli effetti di piogge acide, polveri sottili, nerofumo, particolato, sulle facciate degli edifici erano quelli ben visibili in questa immagine. (fonte web wikipedia, contestualizzazione wikipedia e Lombardia beni culturali).
    Piazza San Babila 1982, Palazzo del Toro. Sorvolando sulle “ceneri” sopra il quale questo palazzo sorse (demolizione Casa Mozzanica, della quale venne conservato solo un portale d’ingresso) e della Galleria De Cristoforis, realizzato negli anni ’30 nella fase di sventramento dell’ex Largo San Babila, tipica opera del ventennio fascista del ‘900 progettata dall’architetto Lancia Emilio (il progetto era in realtà differente ed inizialmente affidato ad altri architetti… considerato troppo innovativo… come di frequente avveniva tra le gerarchie fasciste del periodo .. che temevano slanci architettonici troppo innovativi e probabilmente più evoluti della stessa architettura retorico monumentale fascista che ne poteva uscire umiliata…) https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_del_Toro http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00069/ Lo scatto ripreso in questa immagine è del fotografo Paolo Monti che seppe immortalare l’aspetto e l’effetto “transatlantico” dell’edificio, per sua natura monumentale-lapideo come tutte le opere architettoniche del ventennio fascista. La facciata, a differenza di come si presenta negli ultimi 30 anni, appare annerita e apparentemente priva di manutenzione. Si dovrebbe specificare che negli anni del dopoguerra sino alla fine degli anni ’80 ma persino parte degli anni ’90, a Milano, oltre alla presenza di inquinamento industriale (un tempo esistevano molte industrie e la qualità dell’aria era peggiore di quella attuale), i condomini, i lotti di edilizia popolare, erano ancora attrezzati con caldaie a nafta ma persino a carbone e la stessa produzione di Gas AEM Bovisa avveniva, sino alla metà degli anni ’90, con l’estrazione dal carbon fossile. Gli effetti di piogge acide, polveri sottili, nerofumo, particolato, sulle facciate degli edifici erano deleterei e quelli immortalati nell’immagine ben visibili e deturpanti. (fonte web wikipedia, contestualizzazione wikipedia e Lombardia beni culturali).

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Cartolina ATM, presente nel web stagniweb della quale si riporta testualmente la didascalia (purtroppo, pur dando esito negativo le ricerche immagine in Bing e Google, questa foto è sicuramente passata dai forum Milano Sparita e Milano Trasporti ssc, come avviene pe ril 95% circa delle immagini riservate a Milano... circolanti in rete).
    Cartolina ATM, presente nel web stagniweb della quale si riporta testualmente la didascalia (purtroppo, pur dando esito negativo le ricerche immagine in Bing e Google, questa foto è sicuramente passata dai forum Milano Sparita e Milano Trasporti ssc, come avviene pe ril 95% circa delle immagini riservate a Milano… circolanti in rete). “”M2 Udine-Cascina Gobba. Concludiamo con una cartolina relativa a un momento molto specifico della storia della metropolitana milanese. Nei primissimi tempi dell’esercizio della nuova Linea 2, inaugurata nel 1969 tra Caiazzo e Cascina Gobba, non essendo ancora disponibili i treni ad essa destinati, si sono usati i convogli della linea 1, ovviamente non alimentati con la terza rotaia ma con appositi pantografi: un’occasione unica e non più ripetuta per ammirare questi treni alla luce del sole! “”
    Una osteria di Porta Vigentina nel 1953 (località non precisata).
    Una osteria di Porta Vigentina nel 1953 (località non precisata).
    Barona 1978 circa. Piazzale Luigi Negrelli e capolinea del tram 19. Questa immagine, come per la quasi totalità del monopolio, non autorizzato, dei forum Milano Sparita e Milano Trasporti SSC proviene dalle raccolte in copia originale o in formato file di tali "forum". E' un'immagine che è stata scartata dalla pagine facebook della "storia della Barona" perche' Piazzale Negrelli non si è mai distinto per essere una piazza urbanisticamente gradevole ed "in ordine" (decenni di aree di parcheggio in campi sterrati, acquitrinosi, dimenticati dalle amministrazioni comunali, solo di recente qualche intervento di miglioria urbanistica è stato fatto. La foto ritrae una vettura "1928" parzialmente revisionata (convertita con presa elettrica e dispositivo di contatto a pantografo) anche se non ancora riverniciata. La presenza di un vespasiano (necessario ai manovratori ATM durante la breve pausa al caoliena) ha reso "schizzinoso" l'autore della pagine Facebook succitata che preferisce celestiali immagini di famiglia di cascine e cascinali demoliti... nel quartiere Barona, quasi si volesse conferire un'immagine bucolica e romantica di un ex Borgo dei Corpi Santi, annesso a Milano immediatamente dopo l'Unità d'Italia... la cui popolazione agricola preesistente, tuttavia, non ha determinato popolose genealogie che urbanizzarono il neo quartiere Barona... area periferica che vide un incremento della popolazione e la nascita di un tessuto sociale solo nel dopoguerra ed ancora di più verso gli anni '60 del 1900, popolazione composta anche ed in larga fetta da nativi di altre province lombarde, italiane e molti meridionali (come avvenne per le restanti periferie di Milano). La visione bucolica che qualcuno, ormai dal 2012, cerca di conferire alla storia di questo quartiere (quanto meno pre-accorpamento a Milano e volendo anche dopo...) non sempre ha corrispondenze col mondo reale e con la vera storia locale... ma le versioni Facebook che vorrebbero narrare chi siamo, chi eravamo e cosa saremo sono influenzate proprio da filosofie e politiche d'oltreoceano che, in molti casi, distorcono fatti e avvenimenti... per non parlare delle censure e filtri politici ... Si propone questa foto nella quale possiamo rivedere l'aspetto (magari non ordinatissimo e poco curato) del capolinea dell'ex linea 19 a fine anni '70, con la presenza di vetture in verde ministeriale originale all'epoca di produzione delle "carrellate serie 1500" dette anche Peter Witt"
    Barona 1978 circa. Piazzale Luigi Negrelli e capolinea del tram 19. Questa immagine, come per la quasi totalità del monopolio, non autorizzato, dei forum Milano Sparita e Milano Trasporti SSC, proviene dalle raccolte (ufficialmente affidate ad altri enti… non a loro che ne sono, in parte, i possessori diretti e che le sftutterebbero per incentivare commerci facebook) in copia originale o in formato file di tali “forum”. E’ un’immagine che è stata scartata dalla pagine facebook della “storia della Barona” perche’ Piazzale Negrelli non si è mai distinto per essere una piazza urbanisticamente gradevole ed “in ordine” (decenni di aree di parcheggio in campi sterrati, acquitrinosi, dimenticati dalle amministrazioni comunali, solo di recente qualche intervento di miglioria urbanistica è stato fatto conferendo, al piazzale, un aspetto meno trascurato e incolto). La foto ritrae una vettura “1928” parzialmente revisionata (convertita con presa elettrica e dispositivo di contatto a pantografo) anche se non ancora riverniciata in arancione ministeriale. La presenza di un vespasiano (uno dei pochi che sopravvisse anche dopo gli anni ’70, dato che vennero, per via dell’assenza di pulizia, sanificazione e manutenzione, tutti rimossi essendo maleodoranti… un vespasiano (ancora presente negli anni ’90) necessario ai manovratori ATM durante la breve pausa al capolinea) ha reso “schizzinoso” l’autore della pagina Facebook succitata, personaggio che preferisce celestiali, poetiche, sublimi immagini di famiglia con paradisiache cascine e cascinali ormai demoliti… nel quartiere Barona, quasi si volesse conferire un’immagine bucolica e romantica (palesemente non in linea verso coloro che in tale quartiere ci sono nati e conoscono £vita morte e miracoli”… complessità storica e sociale che verrebbe, da tale personaggio, semplificata e ridotta a “chicca” cartolinistica che invoglia all’acquisto di libri… la storia di un ex Borgo dei Corpi Santi, annesso a Milano immediatamente dopo l’Unità d’Italia… la cui popolazione agricola preesistente, tuttavia, non ha quasi minimamente determinato popolose genealogie che urbanizzarono il neo quartiere Barona… (non esiste un seguito alla presenza cascinale che si estinse progressivamente tra gli anni ’50 e ’80 e con essa le vecchie generazioni che la praticavano… diventando, nei decenni, un’ area periferica che vide un incremento della popolazione e la nascita di un tessuto sociale solo nel dopoguerra ed ancora di più verso gli anni ’60 del 1900, popolazione composta anche ed in larga fetta da nativi di altre province lombarde, italiane e molti meridionali (come avvenne per le restanti periferie di Milano). La visione bucolico-dionisiaca che qualcuno, ormai dal 2012, cerca di conferire alla storia di questo quartiere (quanto meno al pre-accorpamento a Milano e volendo anche dopo…) non sempre (anzi mai) ha corrispondenze col mondo reale e con la vera storia locale… ma le versioni Facebook che vorrebbero narrare, al posto nostro, sovente contro di noi, contro la volontà di chi la pensa diversamente, chi siamo, chi eravamo e cosa saremo sono influenzate proprio da filosofie e politiche d’oltreoceano (e politicanti milanesi e lombardi, soprattutto Lega e Pd) che, in molti casi, distorcono fatti e avvenimenti… per non parlare delle censure e filtri politici … Si propone questa foto nella quale possiamo rivedere l’aspetto (magari non ordinatissimo e forse poco curato) del capolinea dell’ex linea 19 a fine anni ’70, con la presenza di vetture in verde ministeriale originale all’epoca di produzione delle “carrellate serie 1500” dette anche “Peter Witt”

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Qiartiere Stadera-Baia del Re, 1961, Cerimonia funebre. (autore Cesare Colombo).
    Quartiere Stadera-Baia del Re, 1961, Cerimonia funebre in Via Montegani. (autore Cesare Colombo).

    (web soggetto ad intrusioni hacker con danneggiamenti documentali periodici)

    per la visione integrale della cronologia “Milano dal dopoguerra a Tangengopoli”, finchè non verrà distrutto anche quello, fare riferimento al seguente sito http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    Il web implementa anche la sezione dedicata alla Barona

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Considerati gli ulteriori danni documentali (prodotti da false segnalazioni di frode e pubblicità non concordata da parte di determinati personaggi…segnalazioni che determinarono la chiusura del sito, intorno al 13 Aprile, il ripristino è parziale e molte immagini pur essendo archiviate non sono disponibili a causa della rimozione del profilo utente originale… ) del sito milanobarona.freeoda.com , il link soprastante costituisce un valido riferimenti alternativo, ricordando a tutti che non esistono solo le versioni “Barona” e “Milano Sparita” Facebook (che non contengono nulla, tranne promozioni fotografiche di acquisto libri in e-commerce, foto proveninenti da archivi e raccolte civiche del Comune di Milano e di privati (girate dai forum Milano Sparita e Milano Trasporti SSC), sulle quali ci sarebbe da fare molta luce… idem per Milano Skyscrapercity e Facebook…) ma esistono altre “voci” che a differenza di queste, postano integralmente, in forma gratuita, le cronologie storiche di Milano e quartieri senza vincolarle all’acquisto di libri tramite multinazionali che controllano economie e società globali e social network che ci spiano anche quando siamo al gabinetto… (gli autori di tali pagine e forum non cascano casualmente in certi intrecci di potere … facebook, amazon e Ssyscrapercity sono roccaforti dove possono fare quello che gli pare (in realtà sarebbero esposti a molti vincoli… ma denunciare non serve viste le coperture politiche e giudiziarie che possiedono).

    Monforte-San Babila-confini Porta Venezia 1953 circa. Via San Damiano angolo Corso Venezia. Immagine, ovviamente pubblicitaria, sicuramente creata ad "hoc" dell'artista-attrice circense Moira Orfei. In rete esistono, circa, una decina di immagini simili riprese tra Piazza Duomo e vicinanze Via Vitruvio Stazione Centrale, secondarie di Via Manzoni. In quasi tutte queste foto appaiono "vitelloni" (sulla falsa riga del film con Alberto Sordi, diretto da Federico Fellini, piu' o meno nel periodo delle foto... vitelloni che "ronzano" intorno ad una fatalona e "maggiorata" Moira Orfei... Indubbiamente siamo nell'Italia di film neorealisti come Miracolo a Milano, Napoletani a Milano, Pane amore e fantasia, Poveri ma belli, etc... dove ad un moralismo democristiano e clericale (imposto anche dalla Chiesa Romana) si affiancava il peccato della trasgressione... emblematico fu il film con Alberto Sordi "Il Moralista"...con Vittorio de Sica e diretto da Giorgio Bianchi...
    Monforte-San Babila-confini Porta Venezia 1953 circa. (autore foto Mario de Biasi) Via San Damiano angolo Corso Venezia. Immagine, ovviamente pubblicitaria, sicuramente creata ad “hoc” dell’artista-attrice circense Moira Orfei (alla quale, nella veste di potenziale diva del Cinema era interessato Federico Fellini ed altri registi e produttori dell’allora “star system di Cinecittà”… tuttavia tali progetti non sembra che ebbero seguito. In rete esistono, circa, una decina di immagini simili riprese tra Piazza Duomo e vicinanze Via Vitruvio Stazione Centrale, secondarie di Via Manzoni. In quasi tutte queste foto appaiono “vitelloni/mosconi/pappagalli” (sulla falsa riga del film con Alberto Sordi, diretto da Federico Fellini, piu’ o meno nel periodo delle foto… vitelloni che “ronzano” intorno ad una fatalona e “maggiorata” Moira Orfei…). Indubbiamente siamo nell’Italia bigotto democristiana antisocialista e anti comunista anche rappresentata da film neorealisti come Miracolo a Milano, Napoletani a Milano, Pane amore e fantasia, Poveri ma belli, etc… dove società e sistema erano permeati da un falso moralismo democristiano e clericale (imposto anche dalla Chiesa Romana) al quale si affiancava il peccato della trasgressione… (molti Onorevoli DC ne erano protagonisti, soprattutto a Roma nella emblematica Via Veneto….) emblematico fu anche il film con Alberto Sordi “Il Moralista”…con Vittorio de Sica e diretto da Giorgio Bianchi…che rappresentava la doppia vita e la doppia pelle della classe politica, dirigente e imprenditoriale, nonche’ intellettuale, dell’Italia pre miracolo economico e post fascismo di all’ora…

    Immagine qialificata come "Milano Poste e Telegrafi anni '60". Forse si tratta delle, un tempo note, Poste Centrale Cordusio (dove sino all'avvento di internet e della posta elettronica coloro che volevano corrispondere con privati, in forma anonima o diretta, aprivano delle caselle postali aventi come destinazione "Fermo Posta Cordusio".
    Immagine qualificata come “Milano, Poste e Telegrafi anni ’60”. Forse si tratta delle, un tempo note, “”Poste Centrale Cordusio”” (dove sino all’avvento di internet e della posta elettronica coloro che volevano corrispondere con privati, in forma anonima o diretta, aprivano delle caselle postali aventi come destinazione “Fermo Posta Cordusio”). La messaggistica anonima e riservata non nacque di certo con l’avvento di Internet… quest’ultimo favori’ la diffusione di forme di scambio “epistolare” digitale poi culminato nei famigerati social network… dove furbi e Leoni da tastiera ma anche disinformatori di professione diffondono fake news ed anche di peggio…
    Barona, Aprile 1944, periodo bellico, bombardamenti angloamericani nel quartiere Barona, danni al moluni (Blondel) che ospitava gli impianti di lavorazione tempera per pittura della ditta Maimeri, sita all'attuale civico 17 di Via Ettore Ponti. Questa foto, non inedita, postata verso il Giugno 2018 scateno' le ire di personaggi che con Facecook e SSC promuovono diffusione anche commerciale di opere editoriali sulla "storia" di Milano e quarieri. Dopo tale data apparvero insulti, denigrazioni (al limite della diffamazione) calunnie, e ogni genere di bassezze... la rappresaglia dura tutt'oggi e chi ne fa le spese sono i siti come questo... continuamente sotto attacco. Non è possibile aggiungere altro... sono cose che si commentano da sole...
    Barona, Aprile 1944, periodo bellico, bombardamenti angloamericani nel quartiere Barona, danni al muluno (Blondel) che ospitava gli impianti di lavorazione tempera per pittura della ditta Maimeri, sita all’attuale civico 17 di Via Ettore Ponti. Questa foto, non inedita, postata verso il Giugno 2018 scateno’ le ire di personaggi che con Facecook e SSC promuovono e commerciano opere editoriali sulla “storia” di Milano e quarieri. Dopo tale data apparvero insulti, denigrazioni (al limite della diffamazione) calunnie, e ogni genere di bassezze… la rappresaglia dura tutt’oggi e chi ne fa le spese sono i siti come questo… continuamente sotto attacco e danneggiati (altri web vengono bloccati senza ragione alcuna, rimossi i contenuti, danneggiati i medesimi). Non è possibile aggiungere altro… sono cose che si commentano da sole…

    Aggiornamenti sugli attacchi Hacker e sabotaggi messi in atto da alcuni (non meglio qualificabili criminali informatici, falchi travestiti da colombe) più volte citati in questo sito, personaggi che con la storia di Milano e quartieri avrebbero NULLA con cui spartire ma che per ambizione e facili guadagni e notorieta’ concessa grazie a benemerenze politiche milanesi e lombarde… si sono improvvisati storici… personaggi che non si possono nominare ma dei quali sono note le azioni (azioni che non si limitano a questo sito, sono un modus vivendi di questi personaggi che sfruttano internet per compensare quello che la vita reale non gli ha concesso…

    Procediamo con ordine.

    Come noto, questo web (milanobarona.myblog.it) è stato oggetto ed è tutt’ora oggetto di azioni criminali di hacheraggio con devastazioni del contenuti documentale, testuale e multimediale.

    Di recente, qualcuno ha devastatol in questo articolo, circa, 2 anni e mezzo di pubblicazioni (è sufficiente controllare la cronologia per constatare che mancano, da alcuni giorni, 2 anni di aggiornamenti postati dall’Agosto 2016 all’estate 2018).

    Motivi ?

    Chi gestisce pagine facebook (e di un certo forum noto e più volte citato) vuole mantenere il monopolio assoluto, mediato da lobby USA che garantiscano loro un potere assoluto nel web e profitti esentasse e al di fuori di regole e leggi (ovviamente l’istanza primaria è commerciale e di notorietà personali) ed anche l’esclusiva di immagini che sono apparse prima su questo sito (indipendentemente da tali personaggi) che nel loro ciarpame web ed editoriale… ovviamente per arrivare a questo monopolio e conservarlo non si sottraggono a certi “atti” (questi soggetti, sopra qualificati in un certo modo…sono tali anche indipendentemente dai reati potenzialmente attribuibili ai medesimi… si tratta di un loro stile di vita… quando il problema diventa complesso… non lo affrontano… LO ELIMINANO ! (con i metodi descritti) …la tipologia dei soggetti si è progressivamente svelata proprio in virtu’ delle azioni (e reazioni) che questi sono abituati, da una vita, a compiere, indipendentemente dalla pubblicazione delle loro “storie di Milano e quartieri ed anche indipendentemente da questo sito (Dio li ha fatti… ce li teniamo come tali, anzi ce li manteniamo come tali…).

    Si premette che determinati personaggi, anche prima di tali azioni, sono stati oggetto di segnalazione alla Procura della Repubblica di Milano (per altri fatti meno gravi…

    Allo stillicidio si aggiunge, di recente, (circa 24 ore), il blocco (ovviamente su presunta falsa segnalazione in Inglese americano fatta, si teme e si presume, da uno dei personaggi non citabili nelle reali identità anagrafiche… dei quali è noto.. risiedere negli USA, collabora attivamente con Amazon e Facebook per la promozione di pagine Facebook dedicate a Milano e quartieri… e con gli editori di libri di raccolta fotografica da vendersi su Facebook… “attività” svolta direttamente dali USA.

    Qualcuno ha ottenuto il blocco dell’accesso alle modifiche al sito http://publish.lycos.com/milanobarona/ (blocco account di accesso e modifica del web senza alcuna comunicazione email nel merito, il sito era attivo e modificabile sino a 24 ore fa). Il sito è, al momento, on.line ma non è più possibile modificarlo…ed appare un messaggio simile a quello apparso su milanobarona.freeoda.com … dall’inglese… web account bloccato per frodi pubblicitarie in violazione dei termini di servizio. Molto probabilmente, un personaggio del forum menzionato indirettamente, vivendo negli USA, invia false segnalazioni sostenendo con calunnia e malafese che l’esistenza di due siti (milano barorn myblog e milanobarona.lycos, costituisce, per il secondo, una pubblicità a favore del primo… ovviamente nessun idiota darebbe credito ad un simile deifiente (noto sia come nickname sia con nome e cognome… ma conoscendo come funzionano le restrizioni web negli USA… a tale deficiente (in certi forum gli idioti abbondano) viene considerato attendibile… chissa’ magari è dipendente di qualche autority USA correlata a FBI, Polizie o simili (nella vita la realta’ supera la fantasia…).

    Fatti analoghi accaddero 1 mese fa anche per milanobarona.freeoda.com (qualcuno ottenne, sempre dagli USA, cancellazione sito e profilo accesso dietro falso pretesto di false segnalazioni di attività fraudolenta commerciale pubblicitaria…) CHIUNQUE PUO’ CONSTATARE CHE I WEB CHE PUBBLICANO CONTENUTI DI MILANO E BARONA NON CONTENGONO PUBBLICITA’ NE’ COMMERCIO, NE’ VENDITA E NON COSTITUISCONO PUBBLICITA’ DI NESSUN GENERE CON NESSUNA CONDOTTA FRAUDOLENTA…ESCLUDENDO la pubblicità (postata da Italiaonline e Virgilio) di milanobarona.myblog.it, banner non gestiti dall’autore del web ma inseriti da Italiaonline per compensare le spese ed i costi di spazio web hosting gratuito (i web che fatturano con la pubblicità, nella fattispecie i suoi autori, devono avere migliaia, decine di migliaia di accessi giornalieri, cosa non possibile in questo web… una valanga di visite giornaliere tali da abilitare il servizio “AdSense” con il quale si conteggiano e si fatturano i “click” quotidiani (migliaia) di visite ai banner pubblicitari…permettendo anche al “web master” di guadagnare e volendo anche specularci (non avviene nulla di tutti cio’ in questo sito come i restanti… nemmeno in forma indiretta).

    Cio’ che scatena azioni di crimine informatico (e/o di segnalazioni calunniose che provocano la censura dei siti) da parte di questi soggetti (quanto meno qualcuno è autore o ha delegato altri di tali azioni, incluse quelle distruttive quando non ottengono cio’ che voglioni segnalando il sito al servizio abusi… dietro falsi pretesti…) è l’invidia nei riguardi dei contenuti di questi siti, percepiti come concorrenziali e di flessione fatturati verso questi soggetti che sono stati già attenzionati, senza risultati, alla connivente Procura della Repubblica di Milano (per altri fatti… paradossalmente meno gravi).

    A consultare le pagine facebook di questi deficienti viene da stupirsi che ve ne siano di analoghi che offrano a titolo gratuito foto personali il cui scopo non è storia e memoria… ma vendere… e su questo si puo’ concludere che i megalomani si circondano di mediocri… dei quali non possono fare a meno… altrimenti non verrebbero considerati megalomani…

    Altro non è possibile aggiungere… questa è la Milano post tangentopoli (dove la corruzione è nel quotidiano come i crimini) questa è la Milano dove non si è capaci nemmeno di costruire un reparto COVID che funzioni e che garantisca i posti letti promessi per cui è costato (dopo aver svenduto, ai privati, l’intero sistema sanitario regionale, ovviamente è molto difficile ricostituirlo in poche settimane quando Formigoni, Maroni e Fontana lo hanno smantellato nell’arco di 30 anni…). Come sono peggiorate le cose in 28 anni… con internet ulteriormente peggio…

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    Monumentale-Procaccini, fine anni '70- Piazzale Cimitero Monumentale verso Via Procaccini, fermata circonvallazione tranviaria 29-30. (web freeforumzone.it)
    Monumentale-Procaccini, fine anni ’70- Piazzale Cimitero Monumentale verso Via Procaccini (la palazzina sul lato sx dell’immagine non esiste più, sostituita da un successivo condominio alcuni anni fa). Fermata circonvallazione tranviaria 29-30. (web freeforumzone.it)
    Stazione Bovisa e industrie SIRIO primo '900 (fonte web ricerche storico documentali politesi-poliMI).
    Stazione Bovisa e industrie SIRIO nel primo ‘900 (fonte web ricerche storico documentali politesi-poliMI).
    Una visione notturna di Piazza della Scala, 1959,
    Una visione notturna di Piazza della Scala, 1959.
    Porta Garibaldi e Stazione FS omonima, 1977-78 circa. Viale Luigi Sturzo (sullo sfondo le palazzine d'poca di Via Francesco Vigano' oggi oscurate dagli ammassi di vetro, acciaio e altri materiali della Unicredit... Immagine di Uliano Lucas probabilmente ripresa dal cavalvacva Eugenio Bussa.
    Porta Garibaldi e Stazione FS omonima (stazione FS ovviamente fuori campo, oltre il lato sinistro della foto), 1978/79 circa (immagine ripresa con teleobiettivo). Viale Luigi Sturzo verso l’attuale (non esistente all’epoca) Piazza Gae Aulenti, un tempo, marginalmente occupata da Piazza Sigmund Freud, oggi confinata sul lato nord di Viale L.Sturzo (sullo sfondo le palazzine d’epoca di Via Francesco Vigano’ oggi oscurate dagli ammassi di vetro, acciaio e altri materiali della Unicredit… e di un ente assicurativo…). Immagine di Uliano Lucas probabilmente ripresa dal cavalvavia Eugenio Bussa. Paesaggio e scenario… oggi irriconoscibile e non più identificabile da immagini come questa.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    ... La Barona della memoria collettiva di coloro che vi hanno vissuto nei decenni trascorsi. Immagine ripresa dal campanile della Parrocchia San Nazaro e Celsio. Una panoramica, quasi completa (e decisamente rara) del sito industriale della ex Fonderia Vedani, presumibilmente ritratta intorno al 1990. Immagine prelevata dal sito ANSA.
    … La Barona della memoria collettiva di coloro che vi hanno vissuto nei decenni trascorsi, almeno a partire dagli anni ’60-’70 del 1900 quando l’assetto produttivo, sociale ed urbano era industriale-artigianale con la presenza di significative realtà medio piccolo industriali… che non si limitavano alla Richard Ginori ma anche l’industria di modellismo e giocattoli CO-MA di Via Ettore Ponti 12, la Esperis e anche la SIT di Via Giacomo Watt (Società italiana Telecomunicazioni, tanto per intenderci un’azienda che produceva e testava impianti televisivi, ponti radio anche per l’industria televisiva privata commerciale, nascente negli anni ’70 e ’80). Immagine ripresa dal campanile della Parrocchia San Nazaro e Celsio. Una panoramica, quasi completa (e decisamente rara), a 360° del sito industriale della ex Fonderia Vedani, presumibilmente ritratta intorno al 1990. Immagine prelevata dal sito ANSA.it .
    Affori 1984. Via Astesani e limitrofe con un repertorio vetture ATM degno di nota. In evidenza la tranvia per Limbiate con il "bloccato/motrice elettrica 535+503+536". Curiosamente, lungo la via, sul marciapiede un auyobus FIA UM 411 nella sua livrea originaria in verde ministeriale bicolore. Riguardo a all'autobus FIAT (modelli acquistati tra la fine degli anni '50 e primi '60) si tratta di uno degli ultimi esemplari circolanti nel 1984. Già alcuni anni prima, questi modelli vennero dontati alla Repubblica di Cuba per metterli in servizio nella scarsa rete di trasporto pubblico urbano della Capitale dell'Isola... gli esemplari rimasti circolarono sino ai primi anni '80, alcuni di essi esclusi dalle revisioni ATM (riverniciatura in arancione ministeriale) per essere definitivamente dismessi verso la metà degli anni '80. (fonte web cabaretmilano)
    Affori 1984. Via Astesani e limitrofe con un repertorio vetture ATM degno di nota. In evidenza la tranvia (non convertita nelle prese elettriche e linee di alimentazione al pantografo, preesiste la vecchia tecnologia a trolley) per Limbiate con il “bloccato + motrice elettrica 535+503+536”. Curiosamente, lungo la via, sul marciapiede, sosta un autobus FIAT UM 411 nella sua livrea originaria in verde ministeriale bicolore. Riguardo all’autobus FIAT (modelli, generalmente a Gasolio, acquistati tra la fine degli anni ’50 e primi ’60) si tratta di uno degli ultimi esemplari circolanti nel 1984. Già alcuni anni prima, questi modelli vennero donati (da ATM) alla Repubblica di Cuba per metterli in servizio nella scarsa rete di trasporto pubblico urbano della Capitale dell’Isola… l’Avana…gli esemplari rimasti in dotazione ad ATM-MI circolarono sino ai primi anni ’80, alcuni di essi (come avvenne con numerose vetture filoviarie non autosnodate e non Viberti) furono esclusi dalle revisioni programmate ATM (riverniciatura in arancione ministeriale) conservarono la livrea verde ministeriale sino alla “radiazione”…per essere definitivamente dismessi, dalla rete, verso la metà degli anni ’80. (fonte web cabaretmilano)
    Affori, Via Astesani anni '50 del 900.
    Affori, Via Astesani anni ’50 del 900.
    Milano Rogoredo 1969-70 circa. Viadotti in completamento tratta Rogoredo-Forlanini Tangenziale Est in costruzione. Nella foto aerea si distingue il vecchio tracciato (lato superiore immagine) del raccordo verso il Cavalcavia Pontinia mentre la Via Rogoredo, esattamente come avviene anche oggi, si dirama verso gli Stabilimenti Redaelli e la omonima Stazione FS oltre che essere ben visibile nel punto sottostante alla campata dei viadotti di tangenziale.
    Milano Rogoredo 1969-70 circa. Viadotti in completamento tratta di raccordo e svincoli Rogoredo-Forlanini della costruenda Tangenziale Est. Nella foto aerea si distingue il vecchio tracciato (lato superiore sinistro immagine) del raccordo verso il Cavalcavia Pontinia mentre la Via Rogoredo, esattamente come avviene anche oggi, si dirama verso gli Stabilimenti Redaelli (non più esistenti) e la omonima Stazione FS oltre che essere ben visibile nel punto sottostante alla campata dei viadotti di tangenziale, in direzione sud.
    Immagine già postata in questo sito (verso Marzo-Aprile 2019). Barona, 1974, Viale Famagosta (in prossimità dell'incrocio con Via San Vigilio-Santander). Sopralluogo pattuglie Polizia di Stato 113 presso un'officina di carrozzeria che un tempo era ubicata in tale punto di un Viale Famagosta ultimato ed aperto al traffico pochi anni prima (verso il 1966, nel 1967 venne istituita la linea filoviaria 95, teoricamente prolungata da Piazza Enrico Chiaradia (VIgentino) sino a Via Modica-Miani. La Barona, in quel periodo, anche ed in conseguenza di una espansione edilizia e urbanistica improntata sull'edilizia lottizzata popolare (ex IACP) vide l'insediarsi di problematiche di natura migratoria interna, sociale e anche criminale. Non era infrequente che meccanici d'auto e carrozzieri presente nel quartiere avviassero sinergie con il mondo della ricettazione di auto rubate e della cannibalizzazione dei loro pezzi di ricambio... fenomeno tutt'oggi dilagante in Italia... ma che nel periodo in questione costituiva un duro lavoro di questure e commissariati delle periferie di Milano. Purtroppo l'immagine, pur donandoci l'aspetto di Viale Famagosta negli anni '70, con un certo tipo di lampioni stradali, con la ripartizione delle corsie centrali a scorrimento veloce in 3 corsie per senso di marcia !!! (si, nel tempo venne ribattezzato il "viale della morte" per via degli incidenti mortali che caratterizzavano serate e nottate di quartiere di quel periodo... dove alcuni soggetti sfrecciavano lungo tale arteria stradale anche a velocità superiori ai 100 km/h, gare di velocità che si prolungavano anche lungo Via Santa Rita da Cascia (Viale Faenza non era ancora dotato di corsie a scorrimento veloce intermedie...). Nella foto, come già evidenziato nel periodo in cui venne proposta per la prima volta nel sito, notiamo i bifilari elettrici filoviari... ma sfortunatamente nessuna vettura 95 in transito... (archivio Dino Fracchia).
    Immagine già postata in questo sito (verso Marzo-Aprile 2019). Barona, 1974, Viale Famagosta (in prossimità dell’incrocio con Via San Vigilio-Santander). Sopralluogo pattuglie Polizia di Stato 113 presso un’officina di carrozzeria che un tempo era ubicata in tale punto di un Viale Famagosta da poco ultimato ed aperto al traffico pochi anni prima (verso il 1966, nel 1967 venne istituita la linea filoviaria 95, teoricamente prolungata da Piazza Enrico Chiaradia (VIgentino) sino a Via Modica-Miani). La Barona, in quel periodo, anche ed in conseguenza di una espansione edilizia e urbanistica improntata sull’edilizia lottizzata popolare (ex IACP) vide l’insediarsi di problematiche di natura migratoria interna, sociale e anche criminale. Non era infrequente che meccanici d’auto e carrozzieri presente nel quartiere avviassero sinergie con il mondo della ricettazione di auto rubate e della cannibalizzazione dei loro pezzi di ricambio… fenomeno tutt’oggi dilagante in Italia… ma che nel periodo in questione costituiva un duro lavoro di questure e commissariati delle periferie di Milano. Purtroppo l’immagine, pur donandoci l’aspetto di Viale Famagosta negli anni ’70, con un certo tipo di lampioni stradali, con la ripartizione delle corsie centrali a scorrimento veloce in 3 corsie per senso di marcia !!! (si, nel tempo venne ribattezzato il “viale della morte” per via degli incidenti mortali che caratterizzavano serate e nottate di quartiere di quel periodo… dove alcuni soggetti sfrecciavano lungo tale arteria stradale anche a velocità superiori ai 100 km/h, gare di velocità (ma anche mancato rispetto del codice stradale e assenza di rete semaforica) che si prolungavano anche lungo Via Santa Rita da Cascia… e dal 1977 anche lungo il cavalcavia Don Milani sino al Giambellino (Viale Faenza non era ancora dotato di corsie a scorrimento veloce intermedie…). Su Yuoutbue esiste qualche video girato da alcuni “centauri” (lotto Lope de Vega), postato oltre 15 anni in tale piattaforma, girato nei primi anni ‘2000… dove gli itinerari “clandestini” di queste gare di velocità (stile anni ’70 ) sono ancora nei ricordi di imprese non proprio nei limiti del codice viabilistico. Nei video (in realtà più di uno, moto e auto ripercorrono a velocità sostenute l’arteria Famagosta-Santa Rita,Don Milani-Bellini) proprio come avveniva in periodi di “mala” anni ’70 tra i quartieri Barona e Giambellino… si vedono sfrecciare, in pieno giorno ed in condizioni di traffico sostenute, direttamente da riprese effettuate in tali veicoli, moto e auto lungo tali arterie periferiche del quartiere Barona. Nella foto (per concludere), come già evidenziato nel periodo in cui venne proposta per la prima volta nel sito, notiamo i bifilari elettrici filoviari… ma sfortunatamente nessuna vettura 95 in transito… (archivio Dino Fracchia).
    Giardini Porta Venezia-Zoo anni 50 del 1900-
    Giardini Porta Venezia-Zoo anni 50 del 1900.

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    Alcuni chiarimenti nel merito di alcune furbizie dei “signori” di Milano Sparita SSC

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5238

    Come noto, le miracolose localizzazioni di cui sono protagonisti questi soggetti sono la conseguenza dell’accesso diretto a foto e catalogazioni originali di immagini precluse ai “comuni mortali”… come già ampiamente trattato in questo sito.

    Chissà se questo secondo lavoro svolto nel primo lavoro, in questo periodo di “smart-working” viene svolto da casa o dalle scrivanie delle postazioni di lavoro ?

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    Immagine trovata, semi casualmente, in rete in quei siti che in modo semiserio dovrebbero occuparsi di foto d'archivio della Milano di un tempo... Primi anni '70, Ticinese, Alzaia Naviglio Pavese in una immagine difficile da decifrarsi, forse un "Sabato" del Carnevale meneghino. La didascali descrive di un tassista (Cesarino) mascherato da emiro davanti ad una Mercedes con targa Emirati Arabi... di meglio non si riuscirebbe a decifrare da questa immagine... scattata proprio in tempi di "austerity" petrolifera (1972-74).
    Immagine trovata, semi casualmente, in rete… in quei siti che in modo semiserio dovrebbero occuparsi di foto d’archivio della Milano di un tempo… Primi anni ’70, Ticinese, Alzaia Naviglio Pavese in una immagine difficile da decifrarsi, forse un “Sabato” del Carnevale meneghino. La didascalai descrive di un tassista (Cesarino) mascherato da emiro davanti ad una Mercedes con targa estera (non si distingue se Emirati Arabi…, Inglese o altra Nazione Europea…) di meglio non si riuscirebbe a decifrare da questa immagine… scattata proprio in tempi di “austerity” petrolifera (1972-74).
    Piazza della Scala-Via Manzoni 1967. Manifestazione "Beat Generation" (i cosiddetti capelloni decomunistizzati che non trovarono consenso e simpatie verso la "società civile" che li osteggiava e li esponeva, insieme a giornali e forze dell'ordine anche a pestaggi e pubblico ludibrio, nonche' processi farsa sommari... Questa non era ancora la generazione "Marxista" del "sessantottini" delle contestazioni studentesche avviatesi l'anno successivo anche indipendentemente da questo piccolo movimento di studenti contestatori che praticavano il pacifismo, la libertà di costume, l'uso semi liberalizzato delle droghe ... ma che non avevano una collocazione ideologica e politica nella sinistra parlamentare... al punto tale che persino i militanti PCI ed ex Partigiani si dimostravano ostili verso questo movimento giovanile di ribellione ad un Ordine Mondiale basato su guerre, imperialismo e profitto... ma che non predicava la rivoluzione comunista...).
    Piazza della Scala-Via Manzoni 1967. Manifestazione “Beat Generation” (i cosiddetti capelloni decomunistizzati che non trovarono consenso e simpatie verso la “società civile” che li osteggiava e li esponeva, insieme a giornali e forze dell’ordine anche a pestaggi e pubblico ludibrio, nonche’ processi penali farsa sommari… Questa non era ancora la generazione “Marxista” del “sessantottini” delle contestazioni studentesche avviatesi l’anno successivo anche indipendentemente da questo piccolo movimento di studenti contestatori che imitiavano i coetanei USA… praticavano il pacifismo, la libertà di costume, l’uso semi liberalizzato delle droghe … ma che non avevano una collocazione ideologica e politica nella sinistra parlamentare… al punto tale che persino i militanti PCI ed ex Partigiani si dimostravano ostili verso questo movimento giovanile di ribellione ad un Ordine Mondiale basato su guerre, imperialismo e profitto… ma che non predicava la rivoluzione comunista…). Fonte web Dinamopress.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    ... quando l'urbanizzazione periferica disordinata del "boom economico" rendeva simili alcune periferie milanesi alle alienazioni urbane del "Bronx" di New York. Un campo di bocce delimitato da un muro di cinta che ricorda una recinzione carceraria che separa una strada cittadina da un cortile destinato all'ora d'aria dei detenuti. Gli aspetti urbanistici più contrastati ed "estemi" non sono passati inosservati all'autore dell'immagine, Ernesto Fantozzi.
    Vicinanze Viale Monza 1962 circa (limitrofe secondarie)… quando l’urbanizzazione periferica disordinata del “boom economico” rendeva simili alcune periferie milanesi alle alienazioni urbane del “Bronx” di New York. Un campo di bocce delimitato da un muro di cinta che ricorda una recinzione carceraria che separa una strada cittadina da un cortile destinato all’ora d’aria dei detenuti. L’immagine (sapientemente immortalata dal fotoreporter autore) evidenzia gli spazi di libertà e di azioni molto limitati nel constesto urbano dal quale sono stati “catturati” Un cane, un pastore tedesco, segue la sua padrona che contemporaneamente spinge un passeggino dove viene confinata la “passeggiata” di un bambino. Entrambi non hanno autonomia di movimento… (gli spazi angusti del campo di bocce sembrano evidenziare un “comune denominatore” per tutti i soggetti ritratti della foto… la libertà è una illusione …) Gli aspetti urbanistici più alientanti, contrastati ed “estemi” non sono passati inosservati all’autore dell’immagine… che sintetizza con il massimo significato di quello che il fotografo voleva evidenziare (autore Ernesto Fantozzi).
    Ticinese 1963, Via Conca del Naviglio. Negli anni '60 era un abituale luogo di compravendita e contrattazione della piccola "mala" (Ligera o Liggera) milanese che ricettava merce derivata da furti in attività commerciali o appartamenti di residenti facoltoai ed in tale via si vendevano beni e oggetti frutto di refurtiva. Come noto era una "mala" che non feriva, non uccideva, non si organizzava in mafie, pur commettendo, comunque, reati. Le cose peggiorarono a partire dalla fine anni '60 quando a questi soggetti si infiltrarono, sino a sostituirli, esponenti del crimine organizzato dell'Italia meridionale (già efficientemente integrati con il mondo delle forze dell'ordine, una certa imprenditoria esportata da tali regioni, in particolar modo avvocati... e ambienti bancari, finanziari e giudiziari nonche' delle istituzioni e anche dei Servizi Ministeriali e Segreti...
    Ticinese 1963, Via Conca del Naviglio. Negli anni ’60 era un abituale luogo di compravendita e contrattazione della piccola “mala” (Ligera o Liggera) milanese che ricettava merce derivata da furti in attività commerciali o appartamenti di residenti facoltosi … ed in tale via si vendevano beni e oggetti frutto di refurtiva. Come noto era una “mala” che non feriva, non uccideva, non si organizzava in mafie, pur commettendo, comunque, reati. Le cose peggiorarono a partire dalla fine anni ’60 quando a questi soggetti si infiltrarono, sino a sostituirli, esponenti del crimine organizzato dell’Italia meridionale (già efficientemente integrati con il mondo delle forze dell’ordine, una certa imprenditoria esportata da tali regioni, in particolar modo avvocati… e ambienti bancari, finanziari e giudiziari nonche’ delle istituzioni e anche dei Servizi Ministeriali e Segreti…)
    Milano, 1962, località non determinabile. Una scenetta tipica dell'italiota medio ... proprio a partire da quel periodo di motorizzazione di massa promossa dal "boom economico". Lite tra automobilisti... peccato che la quasi rissa non sia scatenata da reali danni alle carrozzerie delle utilitarie ma al solo fatto di "aver osato" posteggiare in misura troppo ravvicinata e potenzialmente tale da impedire, non solo, una agevole manovra di disimpegno dal parcheggio ... ma potenzialmente foriera di rischio di graffi alle vernici delle reciproche carrozzerie... Scenette come questa rigurgitava l'Italia... anche di allora... e rappresenta una radicata sottocultura del culto e del mito dell'auto come "status sociale di rango" tutt'oggi imperante insieme allo sfogglio di costosi iphone e smartphone fondamentalmente inutili... ma da esibirsi nella vita sociale (in questi mesi limitata dall'ecatombe COVID-19...).
    Milano, 1962, località non determinabile. Una scenetta tipica dell’italiota medio … proprio a partire da quel periodo di motorizzazione di massa promossa dal “boom economico”. Lite tra automobilisti… peccato che la quasi rissa non sia scatenata da reali danni alle carrozzerie delle utilitarie ma al solo fatto di “aver osato” toccare i reciproci paraurti…èer posteggiare in misura troppo ravvicinata e potenzialmente tale da impedire, non solo, una agevole manovra di disimpegno dal parcheggio … ma potenzialmente foriera di rischio di graffi alle vernici delle reciproche carrozzerie… Scenette come questa rigurgitava l’Italia… anche di allora… e rappresenta una radicata sottocultura del culto e del mito dell’auto come “status sociale di rango” tutt’oggi imperante insieme allo sfoggio di costosi iphone e smartphone fondamentalmente inutili… ma da esibirsi nella vita sociale (in questi mesi limitata dall’ecatombe COVID-19…).
    Milano 1959, suonatori di zampogne. Località non precisata e non localizzabile. Dall'abbigliamento il clima meteorologico non è quello natalizio... ma nessuno metterebbe in discussione che di suonatori ambulanti di zampogne e piffero si tratti...
    Milano 1959, suonatori di zampogne. Località non precisata e non localizzabile. Dall’abbigliamento il clima meteorologico non è quello natalizio… ma nessuno metterebbe in discussione che di suonatori ambulanti di zampogne e piffero si tratti…
    Lambrate 1926 circa. Via Camillo Golgi, ex industrie Grafiche "Bracci-Manzini". Fonte web IlSole24ore.
    Lambrate 1926 circa. Via Camillo Golgi, ex industrie Grafiche “Bracci-Manzini”. (Fonte web IlSole24ore)
    Terrzza Duomo, anni '50 del '900. Fotoricordo... recensionata dal periodico "Ferrania", (1947-1967), dall’omonima azienda produttrice di pellicole fotosensibili. Cosa rappresentava, quindi, la Ferrania nel panorama tecnico industriale fotografico e fonografico italiano ? https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrania_Technologies (fonte
    Terrazze del Duomo, anni ’50 del ‘900. Fotoricordo… recensionata dal periodico “Ferrania”, (1947-1967), dall’omonima azienda produttrice di pellicole fotosensibili. Cosa rappresentava, quindi, la Ferrania nel panorama tecnico industriale fotografico e fonografico italiano ? https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrania_Technologies (fonte web fondazione3m)

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    I “signori” di Milano Sparita Skyscrapercity (e di Milano Trasporti), parzialmente pensionati, alcuni di loro sono ancora al “servizio” dirigenziale e di funzionari c/o Comune di Milano e varie municipalizzate, ex municipalizzate, etc… probabilmente non hanno di meglio come investire il proprio improduttivo orario d’ufficio che il controllare i contenuti di questo sito come di simili (vedasi anche gli effetti devastanti di una segnalazione farlocca effettuata verso il “servizio abusi” di Milanobarona.freeoda, divenuto anch’egli, come le sorti di questo sito, un divertimento innocuo per bambini de…di segnalazioni, mirate alla sua cancellazione… come di fatto avvenne e dei cui contenuti è ancora in corso un faticoso recupero che non si limita alla perdita di immagini ma a dei danni di indicizzazione delle medesime… sono presenti nella home folder pubblica ma non vengono caricate per via della cancellazione iniziale del profilo utente…).

    Non avendo di meglio da fare, monitorano i contenuti di immagine postati in questo sito per poi riprenderli e indicarne come fonte web, siti che sino 24 ore fa NON CONTENEVANO tali immagini, il che fa presumere essere web gestiti (in ipotesi) sempre da lor signori ed utilizzati come fonte “specchietto”….

    un esempio tra alcuni

    https://www.skyscrapercity.com/cdn-cgi/image/format=auto,onerror=redirect,width=1920,height=1920,fit=scale-down/https://www.skyscrapercity.com/attachments/p-zza-tirana-x-via-giambellino_1955-jpg.128767/

    l’immagine contiene la foto sottostante postata poco tempo fa in questo articolo

    Giambellino 1955, Piazza Tirana. Immagine notturna (presumibilmente scattata da un veicolo dotato di piattaforma mobile di manutenzione linee aeree ATM) di Via Giambellino (verso Largo GIambellino).
    Giambellino 1955, Piazza Tirana. Immagine notturna (presumibilmente scattata da un veicolo dotato di piattaforma mobile di manutenzione linee aeree ATM) di Via Giambellino (verso Largo GIambellino).

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    (immagine qui postata non meno di 14 giorni or sono)

    come verificabile in questo thread

    https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/page-5234

    … forse tentativi di scavalcare i pagerank e le indicizzazioni di google e bing allo scopo di apparire sempre loro nei motori di ricerca (si consideri che dopo la pubblicazione nel forum indicato, al 90% le ritroviamo in Milano Sparita Facebook, Nei Secoli, Da Milano alla Barona e tutta la galassia di pagine commerciali che vendono libri stampati negli USA, pagano le imposte USA, non creano posti di lavoro in Italia, alimentano una economia delle multinazionali che stanno, “magicamente” sfruttando la pandemia COVID-19 per conquistare il controllo totale del commercio di tutti i generi merceologici via web e carte di credito.

    Dovrebbero trovare qualche cosa in più da fare sulle scrivanie di tali gentiluomini che appaiono sprecati, annoiati, trastullanti negli organigrammi in cui inseriti… e dediti ad altro, ivi incluso un personaggio che vive negli USA e fa parte attiva e leader di tale gruppo.

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    Atrio biglietteria e scale mobili di accesso ai binari della Stazione Centrale di Milano (prossimo al 1960 circa).
    Atrio biglietteria e scale mobili di accesso ai binari del piano superiore della Stazione Centrale di Milano (prossimo al 1960 circa).
    Ex zona Fiera di Milano (vicinanze attuale City Life). Bar di Via Silva,1965. (Autore Ernesto Fantozzi; fonte web:-artdirectory-marussi)
    Ex zona Fiera di Milano (vicinanze attuale City Life).
    Bar di Via Silva,1965.
    (Autore Ernesto Fantozzi; fonte web:-artdirectory-marussi)
    Carrobbio anni '70, Cinema Eliseo, 74 di Via Torino. Manifestazione degli "autoriduttori" dei prezzi di ingresso delle sale cinematografiche. Il movimento, collegato alla sinistra Parlamentare militava per una diffusione gratuita o a prezzo "politico" degli spettacoli musicali e cinematografici (essendo opere culturari, secondo questa posizione politica, la loro fruizizione doveva essere libera da vincoli ed oneri). Nell foto si nota l'insegna "Telerent" (in italiano, p prossimo a significare televisori in affitto). Nei fatti, negli anni 60 e 70 presso tale centro di noleggio TV Color era possibile noleggiare presso il proprio domicilio un televisore a colori per eventi sportivi e televisivi di interesse "mondovisione" (dai mondiali ed europei di calcio, alle gare di Formula 1, al Giro d'Italia) Le trasmissioni regolari a colori vennero diffuse (dalla RAI ), parzialmente a partire dal 1 Febbraio 1977 (per quanto molte tramissioni a colori, sperimentali, venivano trasmesse anche e molto prima di tale data (a partire dal 1973, soprattutto in concomitanza dell Fiera Campionaria di Milano per offrire agli espositori degli stand audio.video la possibilità di ricevere tramissioni a colori per dispositivi televisivi a colori in esposizione. Le cosiddette "tv private", iniziarono le tramissioni a colori (quindi nell'ambito della produzione e non dei testi tecnici) anche prima del 1 Febbraio 1977... (si consideri che il primo canale televisivo a tramettere a colori nel centro-nord Italia fu la ex TSI( Televisione Svizzera Italiana) sin dal 1968, mentre la RAI vi arrivo' quasi 10 anni dopo... nel frattempo le televisioni commerciali di Lombardia e Piemonte sbaragliavano il servizio pubblico offrendo segnali televisivi a colori sin dalla metà degli anni '70.
    Carrobbio anni ’70, Cinema Eliseo, 64 di Via Torino. Manifestazione degli “autoriduttori” dei prezzi di ingresso delle sale cinematografiche. Il movimento, collegato alla sinistra Parlamentare militava per una diffusione gratuita o a prezzo “politico” degli spettacoli musicali e cinematografici (essendo opere culturali, secondo questa posizione politica, la loro fruizizione doveva essere libera da vincoli ed oneri).
    Nell foto si nota l’insegna “Telerent” (in italiano, è prossimo a significare “televisori in affitto”). Nei fatti, negli anni 60 e 70 presso tale centro di noleggio TV Color era possibile noleggiare al proprio domicilio un televisore a colori per eventi sportivi e televisivi di interesse “mondovisione” (dai mondiali ed europei di calcio, alle gare di Formula 1, al Giro d’Italia).
    Le trasmissioni regolari a colori vennero diffuse (dalla RAI ), parzialmente a partire dal 1 Febbraio 1977 (per quanto molte tramissioni a colori, sperimentali, venivano trasmesse anche e molto prima di tale data, anche partire dal 1973, soprattutto in concomitanza dell Fiera Campionaria di Milano per offrire agli espositori degli stand audio.video la possibilità di ricevere tramissioni a colori per dispositivi televisivi a colori in esposizione.
    Le cosiddette “tv private”, iniziarono le tramissioni a colori (quindi nell’ambito della produzione dell’industria televisiva commerciale…e non per motivi di speimentali e tecnici) anche prima del 1 Febbraio 1977… (si consideri che il primo canale televisivo a tramettere a colori nel centro-nord Italia fu la ex TSI ( Televisione Svizzera Italiana, ovviamente una emittente pubblica del Canton Ticino, oggi inglobata nell’acronimo RSI, Radiotelevisione della Svizzera Italiana) sin dal 1968, mentre la RAI vi arrivo’ quasi 10 anni dopo… nel frattempo le televisioni commerciali di Lombardia e Piemonte sbaragliavano il servizio pubblico offrendo segnali televisivi a colori sin dalla metà degli anni ’70. (fonte web Lombardia beni culturali).
    Darsena Ticinese fine anni '70, Ponte dello Scodellino ed un barcone (gli ultimi anni) in procinto di entrare in Darsena. Immagini sicuramente molto inflazionate, in rete, comunque gradevoli ... che rincuora rivederle e vedere una Vecchia Milano non ancora devastata dalla Movida e dalle speculazioni immobiliari e commerciali della 'ndrangheta e di varie connivenze con l'economia e le istituzioni politiche milanesi e lombarde.
    Darsena Ticinese anni ’70, Ponte dello Scodellino ed un barcone carico di sabbia (gli ultimi anni, prima che tale servizio di natanti per movimento terra venisse abolito, verso il 1980) in procinto di entrare in Darsena. Immagini sicuramente molto inflazionate, in rete, comunque gradevoli … che rincuora rivederle e vedere una Vecchia Milano non ancora devastata dalla Movida e dalle speculazioni immobiliari e commerciali della ‘ndrangheta e di varie connivenze con l’economia e le istituzioni politiche milanesi e lombarde.
    Casoretto-Rottole-Palmanova 1975-79 circa. Via Leoncavallo a ridosso dell'omonimo Centro Sociale. Disordini e tentativi di sgombero della Polizia (reparto Celere) con tanto di candelotti lacrimogeno. (fonte web Corriere.it)
    Casoretto-Rottole-Palmanova 1975-79 circa. Via Leoncavallo a ridosso dell’omonimo Centro Sociale. Disordini e tentativi di sgombero della Polizia (reparto Celere) con tanto di candelotti lacrimogeni. (fonte web Corriere.it)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Corso Sempione negli anni '60 del 1900. Immagine tratta dal sito (al quale è abbinato un libro di raccolte) achtung.photography/giulia-pirelli-carlo-orsi-milano/ Come facilmente intuibile tutte le raccolte postate nel web sono, in parte, confluite nelle varie Milano Sparita SSC e facebook, pagina, quest'ultima, commerciale ecommerce... ma nessuno pare contestare i fatti.
    Corso Sempione negli anni ’60 del 1900. Immagine tratta dal sito (al quale è abbinato un libro di raccolte) achtung.photography/giulia-pirelli-carlo-orsi-milano/ Come facilmente intuibile tutte le raccolte postate nel web sono, in parte, confluite nelle varie Milano Sparita SSC e facebook, pagina, quest’ultima, commerciale ecommerce… ma nessuno pare contestare i fatti.
    Portello-Fiera 1963. Via Paolo Onorato Vigliani.
    Portello-Fiera 1963. Via Paolo Onorato Vigliani.
    Via Nirone all'intersezione con Corso Magenta all'altezza di Palazzo Litta. Anni'60, immagine già proposta nel Settembre 2019 a definizione meno dettagliata di questa. Autore Virgilio Carnisio.
    Via Nirone all’intersezione con Corso Magenta (all’altezza di Palazzo Litta). Anni’60, immagine già proposta nel Settembre 2019 a definizione meno dettagliata di questa. Autore Virgilio Carnisio.
    Rogoredo-Via Giovanni Battista Cassinis (raccordo A1 Autosole) negli anni '60 con aree di servizio carburanti Amoco-FINA. Autore Ernesto Fantozzi.
    Rogoredo/Porto di Mare, adiacenze Q.re Mazzini. Via Giovanni Battista Cassinis (raccordo A1 Autosole), negli anni ’60, con aree di servizio carburanti Amoco-FINA. Autore Ernesto Fantozzi.
    Turro-Viale Monza 1965 circa. Stazione di Servizio. Autore immagine Ernesto Fantozzi.
    Turro-Viale Monza 1965 circa. Stazione di Servizio. Autore immagine Ernesto Fantozzi.
    Lambrate-Stazione omonima FS, Piazza Bottini 1958-60 circa. (fonte web: allabarbaresca)
    Lambrate-Stazione omonima FS, Piazza Bottini 1958-60 circa. (fonte web: allabarbaresca)
    Cenisio Monumentale, periodo bellico, Agosto '43. Deposito ATM Via Messina e locomotiva del "Gamba de legn" utilizzata per la movimentazione interna del deposito di varie vetture tranviaria. (fonte web: forum mondotram)
    Cenisio Monumentale, periodo bellico, Agosto ’43. Deposito ATM Via Messina e locomotiva del “Gamba de legn” utilizzata per la movimentazione interna del deposito di varie vetture tranviarie. (fonte web: forum mondotram)
    Fiera di Sinigallia, 1940. (tra Porta Genova e Ticinese) Foto di Alberto Lattuada (fonte web Storie di Milano).
    Fiera di Sinigallia, 1940. (tra Porta Genova e Ticinese) Foto di Alberto Lattuada (fonte web Storie di Milano).

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    Immagine e didascalia tratte dal web "passipermilano". Milano, 1966 Nella foto: studenti leggono il giornale studentesco "La Zanzara" fuori dal Liceo Parini @ArchiviFarabola [639749] (Via Goito, Milano-Brera)
    Immagine e didascalia tratte dal web “passipermilano”. “”Milano, 1966
    Nella foto: studenti leggono il giornale studentesco “La Zanzara” fuori dal Liceo (Classico Statale) Parini.
    @ArchiviFarabola [639749]””
    (Via Goito, Milano-Brera)
    Milano 1963, copertina patinata ed a colori del periodico “Vie d’Italia”. Piazza Duomo e sagrato innevati ma grigi, colorati dall’ombrello policromo di una (si presume) modella in posa per l’immagine.

    … dopo alcune ricerche… finalmente un’immagine anni ’60 sufficientemente dettagliata e definita dalle dimensioni grafiche ottimali… di uno scorcio molto interessante per i residenti ed ex residenti del Q.re Barona-S. Cristoforo. Via Andrea Ponti negli anni ’60, vista dall’Alzaia Naviglio Grande in corrispondenza dell’Abside della chiesetta di San Cristoforo (alle spalle del fotografo), L’immagine venne già postata in questo sito verso la fine di Marzo 2020 ma la scarsa risoluzione della “pics” trovata e le dimensioni “francobollo” non agevolavano la visione. I dettagli, in evidenza, sono l’assenza di paline ATM per la futura fermata della linea BUS 74 (istituita dopo la soppressione della linea tranviaria 12 avvenuta verso il Giugno 1971, linea che in tale tratta, pur con evidenti problemi di manovra degli autobus in entrata verso la parallela Via Pestalozzi ed in uscita, dal quartiere, dalla Via A. Ponti, venne mantenuta sino alla metà di Aprile 1985 con l’attivazione della nuova fermata M2 Romolo di Viale Romolo).

    L’immagine sottostante permette di scorgere i condomini di Viale Famagosta (se ne intravede la sagoma nella foschia) non essendoci, all’epoca, i palazzi successivamente edificati nella Via F. Tosi (un ostacolo alla visuale sottostante). Si notano le sagome degli istituti scolastici Pestalozzi e della ex scuola media (distaccamento Cavalieri) e l’ex stabilimento Martinengo-Mapelli.

    Barona fine anni '60. Via Andrea Ponti vista dall'Alzaia Naviglio Grande (in parallalo alla Via L. il Moro) con alle spalle l'area Absidale della Chiesa di San Cristoroforo. Si nota la sagoma dell'ex fabbrica Mapelli e della Scuola elementare Pestalozzi. Siamo in data antecedente al 1971, anno di istituzione della linea BUS 74 della quale è ancora assente la palina della fermata 74,collocata, tra il 1971 sino all' Aprile 1985 circa.
    Barona fine anni ’60. Via Andrea Ponti vista dall’Alzaia Naviglio Grande (in parallalo alla Via L. il Moro) con alle spalle l’area Absidale della Chiesa di San Cristoroforo. Si nota la sagoma dell’ex fabbrica Mapelli e della Scuola elementare Pestalozzi. Siamo in data antecedente al 1971, anno di istituzione della linea BUS 74 della quale è ancora assente la palina (collocata sul lato della nostra sinistra della Via A. Ponti in prossimità dell’intersezione con Via Lodovico il Moro) della fermata 74, present, tra il 1971 sino all’ Aprile 1985 circa.

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    Piscina Comunale (all'epoca della foto) Solari, 1965 circa. Autore immagine Cesare Colombo, omonima pagina fbook dedicata alla raccolta fotografica.
    Piscina Comunale (all’epoca della foto) Solari, 1965 circa. Autore immagine Cesare Colombo, omonima pagina fbook dedicata alla raccolta fotografica.
    Immagine, ovviamente, protetta dai diritti di Copyright. Porta Ticinese nel 1968, vettura carrellata "1928,", serie 1500, lungo la tratta linea 19 (Negrelli-Roserio) di Ripa di Porta Ticinese (tra Via Valenza e Via P. Paoli in direzione V.le Gorizia, P.zza XXIV Maggio. Vettura ritratta prima della Riforma Tranviaria del 1970 in uno stato non ancora revisionato, tecnologicamente nello stato in cui venne consegnata alla nascente municipalizzata ATM a fine anni '20 del '900 (tranne alcune migliorie quali, se memoria non inganna, ludi indicatici di direzione e di posizione ed altre migliorie secondarie. La tratta ripresa nella foto, al'epoca dello scatto, veiva ripartita, nella direzione Valenz-Porta Genova FS, Cristoforo Colombo-C.so di Porta Genova, con analoghe vetture della linea 12 (Miani-Piazza Cstelli) e venne abbandonata verso il 1984 con l'apertura delle fermate M2 Porta Genova, S. Agostino-Sant'Ambrogio. (fonte Pickr)
    Immagine, ovviamente, protetta dai diritti di Copyright (possiamo scommetterci che tra qualche giorno, ammesso che non lo abbiano già fatto, comparirà per incrementare le vendite di libri , nel forum Milano Sparita SSC, nelle pagine fbook Milano Sparita e Barona, altre pagine fbook relative sempre al Q.re Barona, Milano Trasporti, etc…). Porta Ticinese nel 1968, vettura carrellata “1928,”, serie 1500, lungo la tratta linea 19 (Negrelli-Roserio) di Ripa di Porta Ticinese (tra Via Valenza in direzione V.le Gorizia, P.zza XXIV Maggio). Vettura ritratta prima della Riforma Tranviaria del 1970 in uno stato non ancora revisionato, tecnologicamente nello stato in cui venne consegnata alla nascente municipalizzata ATM a fine anni ’20 del ‘900 (tranne alcune migliorie quali, se memoria non inganna, luci indicatrici di direzione e di posizione ed altre migliorie secondarie a partire dai “controller” di manovra. La tratta ripresa nella foto, al’epoca dello scatto, veniva ripartita, nella direzione Valenza-Porta Genova FS, Cristoforo Colombo-C.so di Porta Genova, con analoghe vetture della linea 12 (Miani-Piazza Cstelli) che deviavano verso la Stazione di Porta Genova e relativo Corso… e venne abbandonata verso il 1984 con l’apertura delle fermate M2 Porta Genova, S. Agostino-Sant’Ambrogio. (fonte Flickr)
    Porta Garibaldi 1964, Viale Don Luigi Sturzo. Curiosa immagine che ritrae un vecchio carro funebre motorizzato (presumibimente risalente agli anni '30 del 900) in transito lungo un deserto e desolato Viale Don Luigi Sturzo.
    Porta Garibaldi 1964, Viale Don Luigi Sturzo. Curiosa immagine che ritrae un vecchio carro funebre motorizzato (presumibimente risalente agli anni ’30 del 900) in transito lungo un deserto e desolato Viale Don Luigi Sturzo.
    Milano, 27/08/1964 Film "Super rapina a Milano" Nella foto: Adriano Celentano fotografato con la troupe in Piazza Duca d'Aosta durante la lavorazione del film di cui è interprete e regista; accanto a lui, Pietro Vivarelli (regista non accreditato) @ArchiviFarabola [572754]
    (la didascalia è ripresa dal sito museofermoimmagine): “Milano, 27/08/1964
    Film “Super rapina a Milano”
    Nella foto: Adriano Celentano fotografato con la troupe in Piazza Duca d’Aosta durante la lavorazione del film di cui è interprete e regista; accanto a lui, Pietro Vivarelli (regista non accreditato)
    @ArchiviFarabola [572754]” __ In sintesi è un fotogramma (fuori scena, ritraente il set di ripresa in Piazza Duca d’Aosta) di un film “da cassetta”, destinato ad una platea di consumatori giovane e poco attenta ai giudizi della critica cinematografica, potenzialmente i fans dell’allora “urlatore” Adriano Celentano e dei film che produceva anche per meglio sponsorizzare e commercializzare le proprie incisioni discografiche, proposte anche nelle trasmissioni RAI del periodo.

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    Carrobbio, Vi Valpetrosa 1975. Raduno con megafono Comitato Inquilini in corte di case di ringhiera quando erano ancora abitate dai residenti storici del Centro Storico di Milano. Oggi questi scenari non esistono piu' sin dagli anni '80 per non parlare dei successivi e tali immobili ex popolari di corte sono di proprietà di gruppi immobiliari con sedi nei paradisi fiscali, professionisti finanziari e bancari correlati alle organizzazioni criminali ed al servizio delle medesime, a partire dalla 'ndrangheta (a suo tempo la famiglia Berlusconi ma anche gli stessi Sindona, Calvi, etc... Ligresti, Coppola ed anche di nuovi attuali, fecero e fanno scuola... società di consulenza, studi legali, proprietari "sola", ... la cosiddetta borghesia mafiosa che a Milano e soprattutto nel Ticinese, Brera, Duomo, Garibaldi, Porta Nuova, etc... si è radicata prendendo un controllo del territorio superiore a quello calabrese e siciliano. L'autore di questa immagine premiata in molti concorsi fotografici è Cesare Colombo.
    Carrobbio, Vi Valpetrosa 1975. Raduno con megafono Comitato Inquilini in corte di case di ringhiera quando erano ancora abitate dai residenti storici del Centro Storico di Milano. Oggi questi scenari non esistono piu’ sin dagli anni ’80 per non parlare dei successivi e tali immobili ex popolari di corte sono di proprietà di gruppi immobiliari con sedi nei paradisi fiscali, professionisti finanziari e bancari correlati alle organizzazioni criminali ed al servizio delle medesime, a partire dalla ‘ndrangheta (a suo tempo la famiglia Berlusconi ma anche gli stessi Sindona, Calvi, etc… Ligresti, Coppola ed anche di nuovi attuali, fecero e fanno scuola… società di consulenza, studi legali, proprietari “sola”, … la cosiddetta borghesia mafiosa che a Milano e soprattutto nel Ticinese, Brera, Duomo, Garibaldi, Porta Nuova, etc… si è radicata prendendo un controllo del territorio superiore a quello calabrese e siciliano). Da notarsi, nella foto, l’ottimo stato di manutenzione degli immobili, il porticato finemente decorato con capitelli… piu’ che case di ringhiera queste, sin da tale periodo, scatenavano gli appetiti immobiliari e narcisistici delle “sola” (che non erano solo speculatori milanesi ma di tutta Italia, isole comprese) che volevano soddisfare appetiti narcisistici con il trilocale e l’attico in pieno centro a Milano in case che piu’ che immobili erano opere d’arte, d’architetttura abitativa “popolare” e testi di storia meneghino lombarda (e Lombardo Veneta.. per alcuni aspetti, la dove alcuni di questi immobili erano già stati edificati, pre Unità d’Italia…). L’autore di questa immagine premiata in molti concorsi fotografici è Cesare Colombo.
    Lambrate-Feltre 1954. Autore Mario de Biasi. Siamo nell'attuale Centro Shuster, all'epoca riferimento parrocchiale con tanto di saletta cinematografica che proiettava la "saga" dei vari "Ritorno di Don Camillo. L'esatta ubicazione del luogo è tra le Vie Feltre e Padre Lodivico Morell. La località, per coloro che non sono mai transitati in tale sito puo' essere di difficile individuazione ma diversamente, pur a distanza di quasi 60 anni rievoca una certa famigliarità... (fonte web paolomorellostudio)
    Lambrate-Feltre (Parco Lambro, confini meridionali) 1954. Autore Mario de Biasi. Siamo nell’attuale Centro Schuster, all’epoca riferimento parrocchiale con tanto di saletta cinematografica che proiettava la “saga” delle proiezioni di “terza e quarta” delle pellicole cine dei vari “Ritorno di Don Camillo”. L’esatta ubicazione del luogo è tra le Vie Feltre e Padre Lodovico Morell. La località, per coloro che non sono mai transitati in tale sito puo’ essere di difficile individuazione ma diversamente, pur a distanza di quasi 60 anni (dallo scatto) rievoca una certa famigliarità… (fonte web paolomorellostudio)
    Porta e Corso Magenta (in realtà, all’epoca contestuale di questa foto, Porta Vercellina e solo successivamente Porta Magenta…) a fine ‘800 (con carrozza a cavalli). (fonte: Pinterest)
    Porta e Corso Magenta nel 1978. Immagine di Virgilio Carnisio.
    Porta e Corso Magenta nel 1978. In evidenza, sul lato destro della Via, in direzione Meravigli-San Giovanni sul Muro, la Chiesa di San Maurizio in Monastero Maggiore. Immagine di Virgilio Carnisio.
    Porta Vittoria 17 Aprile 1975. Piazza Cinque Giornate teatro di scontri tra manifestanti di estrema sinistra, neofascisti e Polizie. Per coloro che volessero conoscere e/o approfondire cosa accadde (due omicidi di militanti politici della sinistra extraparlamentare) in quello specifico giorno si rimanda ad una voce storica formalmente imparziale (o almeno si spera): https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Claudio_Varalli_e_Giannino_Zibecchi
    Porta Vittoria 17 Aprile 1975. Piazza Cinque Giornate teatro di scontri tra manifestanti di estrema sinistra, neofascisti e Polizie.
    Per coloro che volessero conoscere e/o approfondire cosa accadde (due omicidi di militanti politici della sinistra extraparlamentare) in quello specifico giorno si rimanda ad una voce storica formalmente imparziale (o almeno si spera): https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Claudio_Varalli_e_Giannino_Zibecchi . La strategia della tensione non si limitava ad attentati terroristici organizzati dai Servizi Segreti, dai Militari, dalla medesima CIA, da correnti politiche neonaziste e neo fasciste (MSI, Ordine Nuovo, ma anche ampie correnti DC di Andreotti e persino Cossiga) ma solcava (tale strategia che mirava al Colpo di Stato per non meno di 14-15 anni, dal 1969 circa sino alla fine del 1984), trasversalmente, le istituzioni quali Questure, Prefetture, vertici di PS-CC, dirigenti dei medesimi, funzionari, etc… e non sempre l’incidente tragico, l’omicidio colposo, la fatalità erano tali (anche se quando “scappava il morto” la magistratura di Milano e gli organi inquirenti… che erano gli stessi sui quali si doveva indagare… archiviavano il tutto, classificandolo per errore umano e tragica fatalità… altrettanto non accadeva pero’ quando erano le stesse forze dell’ordine ad uccidersi involontariamente e/o per negligenze operative tra loro, in seno a scarsa capacità operativa e/o errore umano… sovente in concomitanza di incidenti-scontri tra i medesimi ed i vari militanti e manifestanti… di vario colore…. dove in quei frangenti si doveva trovare un responsabile omicida all’esterno di tali istituzioni… anche quando erano le prime a commettere errori operativi anche gravi … ma non volevano … pubblicamente… mettersi in discussione… più o meno le stesse tattiche di depistaggio alle quali assistiamo anche oggi…). (Immagine da fonte web “facebook.Fartestoriadimilano1966.76” (report fotografici di Uliano Lucas e Enrico Cattaneo, tra i più noti fotografi professionisti della storia recente di Milano, ovvero dal dopoguerra per il secondo fotoreporter/fotografo artista-professionista… sino alla fase contemporanea, non molto lontana dal periodo attuale, per entrambi i professionisti).
    Porta Nuova, seconda metà anni '50 del 900, in un cortile grezzo non più esistente, da decenni, tra le Vie Cardano e Cornalia a ridosso della Via Pirelli. Autore Mario de Biasi, immagine e scenario di rara bellezza (considerando che siamo a Milano nel secondo dopoguerra nel pieno del "miracolo" economico... La verticalità (per quanto mai paragonabile agli allora torre Galfa-Breda e Pirelli) degli edifiici del "Centro Direzionale" rispetto ai contesti di case di ringhiera-corte, dall'aspetto fragile, austero, con ampi cortili di pertinenza catastale e non, anche sterrati e lunghe file di panni e lenzuola stese imprime un senso di fine immininente, di precarietà, di drammaticità per residenti che si vedono fagocitare da uno sviluppo edilizio direzionale che rinnovava alcuni quartieri di Milano ma espelleva gli abitanti (nativi da generazioni) ancor prima che espropri, sfratti, sgomberi e demolizioni divenissero esecutivi... (fonte picuki.com/secretmilan)
    Porta Nuova, a ridosso della Stazione Centrale e limitrofa a Porta ed Isola Garibaldi, seconda metà anni ’50 del 900, in un cortile grezzo non più esistente, tra le Vie Cardano e Cornalia a ridosso della Via Pirelli. Autore Mario de Biasi, immagine e scenario di rara bellezza (considerando che siamo a Milano nel secondo dopoguerra nel pieno del “miracolo” economico…). La verticalità (per quanto mai paragonabile agli allora torre Galfa-Breda e Pirelli) degli edifiici del “Centro Direzionale” rispetto ai contesti di case di ringhiera-corte, dall’aspetto fragile, austero, con ampi cortili di pertinenza catastale e non, anche sterrati e lunghe file di panni e lenzuola stese imprime un senso di fine immininente, di precarietà, di drammaticità per residenti che si vedono fagocitare da uno sviluppo edilizio direzionale che rinnovava alcuni quartieri di Milano ma espelleva prepotentemente gli abitanti (nativi da generazioni) ancor prima che espropri, sfratti, sgomberi, Decreti e demolizioni divenissero esecutivi…
    (fonte web: picuki.com/secretmilan) PS: Purtroppo questa immagine, preesistente da molto tempo nell fonte citata venne, circa 5 mesi fa (indice 5091, successiva al blog indicato gestito con tecnologia Instagram), “”guastata”” dalla cricca “Milano sparita Skyscrapercity” (che istiga anche altri gruppi di pubblicazione e discussione ad attacchi da “Leone da tastiera” contro questo sito e il suo autore…) . La didascalia che Milano sparita SSC ha inserito sotto tale immagine non cita la fonte dalla quale interpetarono e localizzarono tale soggetto (… una cattiva abitudine della quale, come sempre lor gentiluomini fanno…) malgrado foto e testo provengano dal web indicato, ( qui invece citato come fonte… ovviamente testi fatti passare per proprio sapere e conoscenza storica unicamente personale…analoghe cose, dato che la firma è la stessa, avvengono nelle versioni fbook di Milano Sparita e Milano Barona…Milano nei Secoli … Cronache Edilizie Milanesi e decine di altri web gestiti da tali personaggi in anonimato totale…proprio perche’ dietro commerci editoriali via Amazon e Zuckerberg gli autori ufficiali di tali pagine fbook sono solo figuranti gestiti da terzi personaggi, ovvero quelli di cui si sta accennando…che fecero un monopolio assolutistico e sovente prepotente dietro il quale è difficile e faticoso muoversi, operare, essere liberi, sereni e immuni (tanto per cambiare) da intimidazioni, sfoghi personali di “fuoco” (comunicati da altri autori dai medesimi istigati), invettive feroci ricevute via messaggistica ed email … e — (a corollario) vedersi chiudere web propri dietro PRESUNTE (sia chiaro, si scrive presunte ma non mancano i sospettini…verso la paternità di certe azioni…) segnalazioni di concorrenza sleale a danno di qualcuno… (da quale pulpito…) segnalazioni di IMPPROBAILI reati (comunque non territorialmente competetenti negli USA dove vengono pubblicati e aggiornati, con l’effetto di interventi di sospensione servizio e oscuramento (freeoda.com ma anche questo sito è a rischio) con metodi censorei di presunte violazioni dei termini di servizio… senza appurare che siano tali e reali …) attribuite all’autore di questo sito amatoriale e dilettantistico, reo di aver osato sfidare poteri politici, corporativi, transnazionali…!

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    Piazzale Corvetto 1955 circam angolo Via F.Martinengo (quasi irriconoscibile per via dell'assenza della "bretella" (PRG la "Racchetta del 1953-58) a scorrimento veloce realizzata qualche anni dopo). Scenario quasi romantico e neorealista con la coppia di fidanzatini, dei quali, il Lui seduto in bicicletta).
    Piazzale Corvetto, 1955 circa, angolo Via Franscesco Martinengo (quasi irriconoscibili per via dell’assenza del viadotto-svincolo di innesto stradale veloce… una “bretella” di innesto proveniente dall’Autosole A1 (una delle opere accessorie del PRG la “Racchetta” del 1953-58) e diretto in Viale Lucania. Un potenziale errore urbanistico concepito per l’ingresso automobilistico e camionale a “scorrimento veloce”, opera viabilistica realizzata, comunque, qualche anno dopo). Scenario quasi romantico e neorealista con la coppia di fidanzatini, dei quali, il Lui seduto in bicicletta).
    Città Studi-Politecnico 1977. Piazza Leonardo da Vinci verso Via Spinoza.
    Città Studi-Politecnico 1977. Piazza Leonardo da Vinci verso Via Spinoza.
    Aspetti storici e attuali "scomodi" di Milano (e dei forum Milano Sparita SSC, pagine Fbook Milano sparita e da ricordare). Carcere Minorile Beccaria 1956, futura devianza giovanile destinata, all'epoca, ad alimentare la "Liggera" milanese e successivamente una Liggera travolta dal crimine organizzato armato di una immigrazione meridionale dai connotati del "Brigantaggio" che afflliggeva (anche perchè alimentato, a suo tempo, dalle "massonerie 'ndranghetiste di Camillo Benso di Cavour e da una certa massoneria Anglofona-Francofona-Piemontese e Calvinista che nella più pessima unità d'Italia voleva fondare, anche, lo schifo attuale che stiamo tutti vivendo.
    Aspetti storici e attuali “scomodi” di Milano (e dei forum Milano Sparita SSC, pagine Fbook Milano sparita e da ricordare). Celle di detenzione del Carcere Minorile Beccaria, nel 1956, futura devianza giovanile destinata, all’epoca, ad alimentare la “Ligera” milanese e successivamente una Lggera travolta dal crimine organizzato armato di una immigrazione meridionale dai connotati tipidi del “Brigantaggio” (degenerato quasi subito in mafia) che afflliggeva il meridione italiano e si sarebbe “stanziato”, radicandosi soprattutto nel dopoguerra sino ai giorni nostri, nelle principali città del Nord Italia (anche perchè alimentato, a suo tempo, tra fine ‘800 e primi decenni del 1900…dalle “massonerie ‘ndranghetiste” di Camillo Benso di Cavour ed Ordini Massonici dal medesimo derivati… e da una certa massoneria Anglofona-Francofona-Piemontese e Calvinista che nella più pessima unità d’Italia voleva fondare, anche, lo schifo attuale che stiamo tutti vivendo in Italia… ed anche a livello di “Villaggio Globale interconnesso” (i capitali “migliori” e più consistenti si producono violando le Leggi, non rispettando le regole, coi crimini, col narcotraffico, col traffico di esseri umani…col riciclaggio, con la finanza speculativa che accumula capitali, impoverendo chi è già povero ed arricchendo ulteriormente chi ricco già lo sarebbe, pilotando una recessione dolosa dietro l’altra… prima con le guerre all’Afganistan, poi all’IRAQ, successivamente in Siria, in tempi più recenti, forse, sta diventando di moda diffondere pandemie. Il trasferimento di beni e capitali verso un numero sempre più ristretto di membri elitari (il tutto avviene con la sinergia di Superpotenze come USA-Russia e Cina) produce ricchezza (per pochi) molto meglio di quanto si otterrebe con le industrie, i commerci legali, la ricerca, lo sviluppo, un minimo di equità e socialismo reale e capitalismo “illuminato”, con la scolarizzazione e il lavoro onesto… quanto meno questi sono i precetti delle massonerie economico finanziarie ad indirizzo criminale che dilagano nel Nuovo Ordine Mondiale…e che legiferano con la Federal Reserve, con il FMI, con la CIA, con le transnazionali come AMAZON, Microsoft-Apple, SAMSUNG, Google, Zuckererg, multinazionali del farmaco, della chimica, etc… e con le potenti mafie cinesi, nigeriane, russe, rumene, calabresi, siciliane…ovviamente uno scenario ASSOLUTAMENTE INCOMPLETO, per descriverlo non sarebbe sufficiente l’opera OMNIA-UNIVERSALE della Treccani… ) (Archivio immagine GianColombo).
    Sesto Marelli, lavaggio vettura metropolitana rossa M1. Datazione immagine assente, presumibilmente anni '8o (autore Uliano Lucas)
    Deposito M1 Precotto (tra Villa San Giovanni e Sesto Marelli), lavaggio semi manuale vettura metropolitana Linea Rossa. Datazione immagine assente, presumibilmente anni ‘8o (autore Uliano Lucas)

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    Interno vettura tranviaria linea 38 (1964) con sguardi e atteggiamenti degni di essere immortalati dal forografo Ernesto Fantozzi. (fonte milano.corriere.it)
    Interno vettura tranviaria linea 38 (1964) con sguardi e atteggiamenti eterogenei degni di essere immortalati dal forografo Ernesto Fantozzi. (fonte milano.corriere.it)
    Come da discalia sovraimpressa nell'immagine.
    Quartiere Adriano-Via Padova-Cascina Gobba (verso Crescenzago) 1959. Immagine di Enrico Cattaneo ritraente il vecchio ponticello che inserisce, dalla Via Padova e Martesana in Via Adriano, sovrastando il Naviglio medesimo della Martesana verso la fine di Via Padova (in direzione Cascina Gobba-Palmanova-Crescenzago). Fonte: web milanoattraverso.
    ... sempre Via Monre Velino, capolinea 23 non ancora integrato con deviatoi e linee aeree di captazione elettrica per i sistemi strisciamento/contatto a pantografo (1977). Visibile una "ventotto" serie 1500, revisionata con doppio sistema di alimentazione elettrica.
    … sempre Via Monte Velino, capolinea 23 non ancora integrato con deviatoi e linee aeree di captazione elettrica per i futuri sistemi tiranti e cablaggi in rame sagomato per lo strisciamento/contatto a pantografo (1977). Visibile una carrllata “ventotto” serie 1500, revisionata con doppio sistema di alimentazione elettrica a semi pantografo e preesistente trolley (ancora operativo).
    Calvairate/Mecenate 1977. Via Monte Velino, capolinea tranviario ancora attrezzato per l'alimentazione elettrica a trolley.
    Calvairate/Mecenate 1977. Via Monte Velino, capolinea tranviario ancora attrezzato per l’alimentazione elettrica a trolley con relativa segnaletica di manovra e di stato d’alimentazione e distribuzione dell’alta tensione in continua, dispositivi di scambio e manova tranviaria tradizionale per tale periodo. In evidenza la presenza di autotreni in una Milano industriale e specializzata nella produzione e trasporto di beni e merci veicolabili su gomma e ferrovia.

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    Corso Venezie 1968-70 circa. Fonte immagine libro "Milano in mano" editore Mursia, ristampa 1974-75 (proprietà autore web).
    Corso Venezia (verso intersezione Palestro, Giardini Porta Venezia, Oberdan, Buenos Aires) 1968-70 circa. Fonte immagine libro “Milano in mano” editore Mursia, ristampa 1974-75 (proprietà dell’ autore del web).
    Via Del Baguttino e Palazzi Reina, 1968-70 circa. Fonte fotografica "Milano in mano" (proprietà dell'autore del web), Editore Mursia, ristampa 1974-75.
    Via Del Baguttino e Palazzo Reina, 1968-70 circa. Fonte fotografica libro “Milano in mano” (proprietà dell’autore del web), Editore Mursia, ristampa 1974-75.
    Tripperia Milano 1962 di Virgilio Carnisio. Localizzazione non semplice, molto prossima al civico 77 (non 75, in quasi 60 anni la numerazione potrebbe essere cambiata) di Corso di Porta Ticinese (aspetto facciata stabile d'epoca, molto simile) (fonte web minervauction)
    Tripperia, Milano 1962 di Virgilio Carnisio. Localizzazione non semplice, molto prossima al civico 77 (non 75, in quasi 60 anni la numerazione potrebbe essere cambiata) di Corso di Porta Ticinese (aspetto facciata stabile d’epoca, molto simile) (fonte web minervauction)
    Porta Garibaldi-vicinanze Via S. Marco (1938). Via Solferino.
    Tra Porta Garibaldi-vicinanze Via S. Marco-Brera (1938). Via Solferino.
    Roserio-Vialba 1977. Giovanni Battista Grassi a ridosso dell'Ospedale Luigi Sacco ed ex capolinea tram 19-33. In evidenza la linea aerea di captazione elettrica tranviaria non ancora revisionata per i pantografi.
    Roserio-Vialba 1977. Via Giovanni Battista Grassi a ridosso dell’Ospedale Luigi Sacco e binario deviatoio per l’anello del capolinea tram 19-33. In evidenza la linea aerea di captazione elettrica tranviaria non ancora riqualificata e revisionata per i pantografi.
    Brera 1978. Via Monte di Pietà.
    Brera 1978. Via Monte di Pietà.
    Bovisa 1978. Via Lambruschini ed i gasometri e impianti di estrazione gas cittadino dal carbon-coke (Montecatini Edison-AEM).
    Bovisa 1978. Via Lambruschini ed i gasometri e impianti di estrazione gas cittadino dal carbon-coke (Montecatini Edison-AEM).
    Tra Porta Vigentina-Ludovica e Romana, anni '70-'80. Centrale del latte di Milano (molto prima della spartizione politica della Lega Nord, avvenuta negli anni '90 con la fine di questa municipalizzata).
    Tra Porta Vigentina-Ludovica e Romana, anni ’70-’80. Centrale del latte di Milano (molto prima della spartizione politica della Lega Nord, avvenuta negli anni ’90 con la fine di questa municipalizzata).

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    Porta Romana anni '30 del 1900. Via Lentasio vista da Corso Roma (oggi Corso di Porta Romana). (fonte immagine, web Lombardia beni culturali)
    Porta Romana anni ’30 del 1900. Via Lentasio vista da Corso Roma (oggi Corso di Porta Romana). (fonte immagine, web Lombardia beni culturali)
    Piazza Mercanti, vecchio passaggio verso il Duomo dal Palazzo dei Giureconsulti (1860 circa).
    Piazza Mercanti, vecchio passaggio verso il Duomo dal Palazzo dei Giureconsulti (1860 circa).
    Porta Garibaldi, Piazza Sigmund Freud nei primi anni '80. "Scorciatoie" pendolari che approdavano dalla Stazione di Porta Garibaldi verso la vecchia "City" (che sino a quel periodo aveva un aspetto incompleto e "lunare"). L'abbigliamento è tipico del periodo... Loden e valigette "24 ore" porta documenti... in un periodo nel quale i computer portatili LCD ancora non esistevano, come non esisteva la telefonia mobile e tutto si gestiva tramite cartaceo in copie carbonate... (Archivio Dino Fracchia)
    Porta Garibaldi, Piazza Sigmund Freud nei primi anni ’80. “Scorciatoie” pendolari che approdavano dalla Stazione di Porta Garibaldi verso la vecchia “City” (che sino a quel periodo aveva un aspetto incompleto e “lunare”). L’abbigliamento è tipico del periodo… Loden e valigette “24 ore” porta documenti… in un periodo nel quale i computer portatili LCD ancora non esistevano, come non esisteva la telefonia mobile e tutto si gestiva tramite cartaceo in copie carbonate… (Archivio Dino Fracchia)
    Porta Romana 1962 circa. Viale Sabotino e il grattacielo (in costruzione) di Piazza Medaglie d'Oro. (fonte:Lombardia beni culturali)
    Porta Romana 1962 circa. Viale Sabotino e il grattacielo (in costruzione) di Piazza Medaglie d’Oro. (fonte:Lombardia beni culturali)
    Via Francesco Sforza 1910 e la fossa interna dei Navigli. Sullo sfondo l'ancora l'attuale Università Statale, sino al 1939 utilizzata come Ospedale Maggiore Cà Grand (l'ospedale, dal 1939 venne trasferito nella nuova sede di Niguarda). Alle spalle, fuori campo, la Via S. Barnaba.
    Via Francesco Sforza 1910 e la fossa interna dei Navigli. Sullo sfondo l’attuale Università Statale, sino al 1939 utilizzata come Ospedale Maggiore Cà Granda (l’ospedale, dal 1939, venne trasferito nella nuova sede di Niguarda). Alle spalle, fuori campo, non visibile sulla sinistra, la Via S. Barnaba.
    Interno di una navata del Duomo.
    Interno di una navata del Duomo.
    Lato meridionale del Duomo ripreso dal portone del Palazzo Reale (manica lunga) tra il primo e il secondo decennio del 1900.
    Lato meridionale del Duomo ripreso dal portone del Palazzo Reale (manica lunga) nel primo decennio del 1900.

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    Milano-San Vittore/Solari/S.Ambrogio. Via Olona (anni '30 del 900)
    Milano-San Vittore/Solari/S.Ambrogio. Via Olona (anni ”20-’30 del ‘900)
    Parco Sempione 1959. Viale Gadio. (autore Cesare Colombo, web corriere.it)
    Parco Sempione 1959. Viale Gadio. (autore Cesare Colombo, web corriere.it)
    Piazza della Scala 1968. Manifestazione dipendenti della Olivetti Lombardia.
    Piazza della Scala 1968. Manifestazione dipendenti della Olivetti Lombardia.
    Giambellino 1955, Piazza Tirana. Immagine notturna (presumibilmente scattata da un veicolo dotato di piattaforma mobile di manutenzione linee aeree ATM) di Via Giambellino (verso Largo GIambellino).
    Giambellino 1955, Piazza Tirana. Immagine notturna (presumibilmente scattata da un veicolo dotato di piattaforma mobile di manutenzione linee aeree ATM) di Via Giambellino (verso Largo GIambellino).
    Marciapiedi Stazione Centrale 1959. Autore Mario Finocchiaro.
    Marciapiedi Stazione Centrale 1959. Autore Mario Finocchiaro.
    Porta Magenta-San Vittore. Piazzale Aquileia nel 1977, capolinea circonvallazione tranviaria 29/30 con vettura (revisionata) 1928, serie 1500.
    Porta Magenta-San Vittore-Solari. Piazzale Aquileia nel 1977, capolinea circonvallazione tranviaria 29/30 con vettura (parzialmente revisionata essendo ancora assente il pantografo, apparentemente priva di numerazione) 1928, serie 1500.
    Zona ex Fiera Campionaria, vicinanze ex Portello, anni '60, Via Paolo Uccello. (archivio Carla Cerati).
    Zona ex Fiera Campionaria, vicinanze ex Portello, anni ’60, Via Paolo Uccello. (archivio Carla Cerati).
    Piazza Vetra via Vetraschi 1915
    Piazza Vetra all’imbocco con Via Vetrschi, verso C.so di Porta Ticinese (1910-15 circa)

    COVID-19 ?

    Contagio pandemico pianificato per transizione commerciale made in USA verso compravendite impersonali gestiti via web e pagati tramite transazioni internet?

    Una manna per AMAZON che a livello globale vedrà scomparire la piccola distribuzione (sua principale concorrente) di negozi costretti a chiudere pe mesi a causa dei Lockdown (qui si parla a livello planetario, non solo nazionale).

    Negli USA (verso i quali pendono non pochi sospetti di essere la “madre” ingegneristico biologica di questo virus che ha subìto mutazioni apparenti talmente rapide da violare le Leggi dell’evoluzionismo genetico e di averlo diffuso per radiare l’economia globale (tranne la propria), sostituire la vendita al dettaglio con transazioni bancarie internet e consegne a domicilio…ridimensionando il ruolo dI superpotenza dei “partner” cinesi (la Cina deve il suo potere economico globale grazie alle multinazionali USA e UK… non ci sono scuse su false Guerre Fredde tra USA-Cina e Russia…) l’ecommerce, l’uso di social e applicazioni ed i fatturati di AMAZON, dopo la pandemia… HANNO FATTO SCHIZZARE VERSO L’ALTO I GIGA PROFITTI DEL COLOSSI DELL’ECOMMERCE A PARTIRE PROPRIO DA AMAZON.

    Si rammenta che la storia di Milano e Barona sono in svendita proprio su Amazon (la storia del villaggio globale, venduta tramite transnazionali e poteri globali e finanziari fortissimi, sotto l’egida PD-Lega… è vera storia locale ? è vera tradizione locale meneghina tramandata o vetrina fotografica e di raccolta storica archivi e raccolte comunali ?).

    Non è casuale questo “matrimonio” tra new economy USA e Californiana e la diffusione del COVID-19.

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    Italia al collasso sanitario !

    Inutile nasconderlo… i record di diffusione del virus tra la popolazione (in rapporto alla medesima) sono veramente una ecatombe epocale da record …poichè il sistema sanitario Nazionale e Regionale NON HA FUNZIONATO e con essi le strutture di tutela e assistenza sociale territoriali (incluse le famigerate RSA).

    Lombardia e Piemonte le Regioni (del nord Italia) dove si è dimostrato che la sanità ospedaliera FUNZIONA PEGGIO e con essa assistenza sociale e sanitaria… (i liberismi PD-Lega-Forza Italia-F.lli d’Italia hanno fatto danni e con essi anni di tagli sociali e assistenziali).

    Ovviamente Conte e il suo Governo deliberano Decreti e Leggi fatte con la suola delle scarpe… praticamente Leggi restrittive fatte a metà da consulenti virologi… senza che siano accompagnate da misure di assistenza sociale e quotidiana territoriale per i disgraziati costretti a quarantene e isolamenti nella propria dimora… misure rattoppate alla meglio peggio da Conte e applicate con disservizi e fatiche estreme da Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, volontari e Polizia Locale…

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    Porta Ticinese-Darsena anni '50-'60 del 1900. Lavandaie. Autore Cesare Colombo (repubblica web)
    Porta Ticinese-Darsena, presumibilmente anni ’50-’60 del 1900. Lavandaie. Autore Cesare Colombo (repubblica web)

    La Milano del “boom” economico vista e percepita da uno scrittore della profonda provincia di Grosseto.

    Luciano Biancardi

    https://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_Bianciardi

    … repertorio RAI Teche…

    Una Milano anni 60 descritta e rappresentata da Luciano Bianciardi … il “cuore” (inclusa anche Brera e non solo i Navigli) della vecchia Milano popolare batteva ritmo da trattorie… (per alcuni aspetti) “Romane” (intese come frequentazioni e stili di vita), frequentate da intellettuali squattrinati che non avevano reddito e sbarcavano il lunario…pagando anche di meno di quello che ordinavano nel menù…in contrasto con un sistema produttivo “Calvinista” industriale e finanziario che fagocitava e in alcuni aspetti disumanizzava il Cuore popolare, dialettale, nativo e tradizionale della “vecchia” Milano, costellato di case di ringhiera, corti, osterie e trattorie…

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    Darsen e barconi in un'atmosfera crepuscolare verso gli anni '50, forse anche '60. Immagine che merita che ad una verifica pare già stata monopolizzata dalla cricca di blog.urbanfile e le varie Milano Sparita Skyscrapercity & Co.
    Darsena e barconi in un’atmosfera crepuscolare, verso gli anni ’50, forse anche ’60 del 900. Immagine che merita … ma che ad una verifica pare sia già stata monopolizzata dalla cricca commerciale-social Milano Spaita (e Barona) facebook non prima di essere state gestite in sinergia blog.urbanfile e le varie Milano Sparita Skyscrapercity & Co.

    Piazza Duomo 1959. Esibizione pubblica (agli esordi della carriera) di Adriano Celentano. (fonte web cambiaste.com)
    Piazza Duomo 1959. Esibizione pubblica (agli esordi della carriera) di Adriano Celentano. (fonte web cambiaste.com)
    Via Farini 1955 e la vecchia sopraelevazione ferroviari, sotto la quale passavano veicoli e tram, demolita qualche anno dopo per essere riqualificata con l'attuale cavalcavia (sovrasante l'ex scalo ferroviario).
    Via Farini 1955 e la vecchia sopraelevazione ferroviaria, sotto la quale passavano veicoli e tram, demolita qualche anno dopo per essere riqualificata con l’attuale cavalcavia (sovrasante l’ex scalo ferroviario).
    Piazzale Stazione di Porta Genova (verso Via Valenza) 1950. Autore Paolo Monti.
    Piazzale Stazione di Porta Genova (verso Via Valenza) 1950. Autore Paolo Monti.

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    Piazza Duomo 1954. "èasserella" di Moira Orfei (considerata, all'epoca, una attrice da Circo "supermaggiorata". Autore Mario de Biasi.
    Piazza Duomo 1954. “Passerella” di Moira Orfei (considerata, all’epoca, una attrice-artista da Circo “supermaggiorata”…) Autore Mario de Biasi.
    Gratosolio 1975 circa. Via dei Missaglia con vettura linea 15 '28, serie 1500.
    Gratosolio 1975 circa. Via dei Missaglia con vettura linea 15, una ’28 revisionata con doppia alimentazione elettrica (trolley e pantografo), serie 1500.
    Stazione di Porta Genova, 1940.
    Stazione di Lambrate (Piazza Bottini), 1940.
    Milano Bicocca 1945. Stabilimenti Pirelli (immsgine di Federico Patellani)
    Milano Bicocca 1945. Stabilimenti Pirelli (immsgine di Federico Patellani)
    Carrobbio (datazione immagine assente, presumibilmente perima metà XX° secolo), Via del Torchio
    Carrobbio (datazione immagine assente, presumibilmente perima metà XX° secolo), Via del Torchio
    Via Crescenzago angolo Via Folli (datazione immagine assente, stimabile tra gli anni '30 e '50 del 900).
    Via Crescenzago angolo Via Folli (datazione immagine assente, stimabile tra gli anni ’30 e ’50 del 900).
    Porta Ticinese, Darsena (primi XX° secolo)
    Porta Ticinese, Darsena (primi XX° secolo)
    Via San Maurilio nella direzione di Via Torino. Datazione immagine assente, presumibilmente non anteriore agli anni '20, non successiva al 1950.
    Via San Maurilio nella direzione di Via Torino. Datazione immagine assente, presumibilmente non anteriore agli anni ’20, non successiva al 1950.
    Via Senato, Cerchia interna dei Navigli, Ponte di Porta Venezia (primi del ‘900)
    Piallatura manuale di binari tranviari, presumibilmene anni '20-'30 del XX secolo (archivio storico ATM)
    Piallatura manuale di binari tranviari, presumibilmene anni ’20-’30 del XX° secolo (archivio storico ATM)

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    Corso di Porta Ticinese angolo Via Gian Giacomo Mora, 1950-55 circa.
    Corso di Porta Ticinese angolo Via Gian Giacomo Mora, 1950-55 circa.
    Milano Villapizzone 1962. Piazza Pompeo Castelli, capolinea linea tranviaria 12.
    Milano Villapizzone 1962. Piazza Pompeo Castelli, capolinea linea tranviaria 12.
    Direttrice Viale Zara-F.Testi (direzione Lagosta) nel Marzo 1965. (fonte Lombardia beni culturali)
    Direttrice Viale Zara-F.Testi (direzione Lagosta) nel Marzo 1965. (fonte Lombardia beni culturali)
    Una serie 5300 (numerata 5120) revisionata con doppia alimentazione elettrica (trolley, pantografo) al capolinea di Milano Roserio nel 1977.
    Una serie 5300 (numerata 5120) revisionata con doppia alimentazione elettrica (trolley, pantografo) al capolinea di Milano Roserio nel 1977.
    Milano inizio XX° secolo. via Senato, veduta della Conca del naviglio.
    Milano inizio XX° secolo. via Senato, veduta della Conca del naviglio.
    Via Dogana e sottopasso tranviario dell'Arengario nel 1981,
    Via Dogana e sottopasso tranviario dell’Arengario nel 1981.

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    Brera 1978. Via dell'Orso con la tratta tranviaria ancora presente ma abbandonata da anni.
    Brera 1978. Via dell’Orso con la tratta tranviaria ancora presente ma abbandonata da anni.
    Casoretto Palmanova 1970 circa. Capolinea 33 (Sire Raul) lungo la Via Emilio Olivari. (fonte Fiveorime)
    Casoretto Palmanova 1970 circa. Capolinea 33 (Sire Raul) lungo la Via Emilio Olivari. (fonte Fiveorime) PS, purtroppo anche questa immagine divenne oggetto di monopolio da parte dei furbetti “Milano Tasporti e Milano Sparita) Skyscrapercity.
    Milano Baggio 1950. Alluvione lungo la Via Rismondo. La fonte di questa immagine è la vetrina di immagini "Pinterest" della quale è già nota la presenza di personaggi autori del forum Milano Sparita Skyscrapercity...
    Milano Baggio 1950. Alluvione lungo la Via Rismondo. La fonte di questa immagine è la vetrina di immagini “Pinterest” della quale è già nota la presenza di personaggi autori del forum Milano Sparita Skyscrapercity…
    Giambellino, Aprile 1977. Ex capolinea (anello tranviario che permetteva alle vetture di effettuare manovra di inversione in direzione Piazza Naplo-Solari) di via Giambellino nell’Aprile 1977. Nella foto si nota che sono appena stati rimossi i binari mentre permane la linea aerea (oltremodo appena implementata per le linee a pantografo). I motivi di tale dismissione ? Nell'Aprile 1977 i quartieri Barona e Giambellino sono stati, con non meno di 5 anni di ritardo, collegati automobilisticamente dal Cavalcavia "Don Lorenzo Milani" (sulla destra fuori campo dell'immagine). La presenza di un capolinea intermedio a quello di Piazza Tirana poteva essere luogo di intralcio al crescente traffico automobilistico lungo le Vie Brunelleschi e Bellini.
    Giambellino, Aprile 1977. Ex capolinea (anello tranviario che permetteva alle vetture di effettuare manovra di inversione in direzione Piazza Napoli-Solari) di via Giambellino incrocio con Via Brunelleschi, nell’Aprile 1977. Nella foto si nota che sono appena stati rimossi i binari mentre permane la linea aerea (oltremodo appena implementata per le linee a pantografo). I motivi di tale dismissione ? Nell’Aprile 1977 i quartieri Barona e Giambellino sono stati, con non meno di 5 anni di ritardo, collegati automobilisticamente dal Cavalcavia “Don Lorenzo Milani” (sulla destra fuori campo dell’immagine). La presenza di un capolinea intermedio a quello di Piazza Tirana poteva essere luogo di intralcio al crescente traffico automobilistico lungo le Vie Brunelleschi e Bellini.
    Milano Ticinese (Darsena) periodo bellico 1915/18- Ambulanza fluviale (per soccorso militare e feriti nei vari fonti di guerra) della CRI (Croce Rossa Italiana). Le ambulanze fluviali sopperivano, risalendo i vari collegamenti tra canali artificiali e fiumi (a partire dal Po) lungo la Pianura Padana.
    Milano Ticinese (Darsena) periodo bellico 1915/18- Ambulanza fluviale (per soccorso militare e ricovero d’emergenza dei militari feriti nei vari fonti di guerra) della CRI (Croce Rossa Italiana). Le ambulanze fluviali sopperivano la carenza di vie stradali e di una motorizzazione sia civile che militare ancora molto scarsa, risalendo i vari collegamenti tra canali artificiali e fiumi (a partire dal Po) lungo la Pianura Padana.
    Bicocca Maggio 1977. Capolinea linea 31.
    Bicocca Maggio 1977. Capolinea (Bignami/Fulvio Testi) linea tranviaria 31.
    Via Torino-Mazzini angolo Piazza Duomo nelle domeniche di "austerity petrolifera" dell'inverno 1973/74.
    Via Torino-Mazzini (angolo Piazza Duomo). In apparenza l’immagine ritrae una delle domeniche di “austerity petrolifera” dell’inverno 1973/74. Ad una maggiore osservazione si nota l’assenza della pasticceria Alemagna e la presenza dell’insegna di una catena di ristorazione del passato (anni ’80 ’90). Dovremmo essere nel Gennaio 1990 in concomitanza (una Domenica) di un blocco totale della circolazione automobilistica imposto per motivi di inquinamento (pm 10) e “alta pressione” (i due fenomeni sono interconnessi tra loro). Insomma… i trascorsi inverni anticiclonici (1988-90) che imposero all’ex Giunta Pillitteri la reintroduzione delle “targhe alterne” e blocchi domenicali del traffico automobilistico privato.

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    Viale Mar Ionio anni '50.
    Viale Mar Ionio anni ’50.

    Girare in tram a Milano negli anni ’30 dello scorso secolo… in una fase di transizione dalle linee e vetture gestite dalla Edison alle “Peter Witt” introdotte con la municipalizzazione della rete tranviaria di Milano…qualche breve sequenza lungo il Naviglio Grande (Ripa di Porta Ticinese), Fiera di Porta Genova, Via Torino, Piazza XXIV Maggio, Colonne di San Lorenzo… Via Dante… sino alle tratte Corsico-Abbiategrasso.

    Milano Ortica fine anni '80. Via Tucidide/Corelli fine anni '80 con in evidenza le minitorri "Ligresti" (in quessta locazione erano di altezza inferiore a quelle realizzate in altri quartieri periferici a causa della vicinanza col corridoio aereo dell'aeroporto Forlanini).
    Milano Ortica fine anni ’80. Via Tucidide/Corelli. In evidenza le minitorri “Ligresti” (in quessta locazione erano di altezza inferiore a quelle realizzate in altri quartieri periferici a causa della vicinanza del corridoio aereo dell’aeroporto Forlanini).
    Borgogna Monforte anni 50. Presumibilmente Via Uberto Visconti di Modrone al civico 21. Immagine di Federico Patellani.
    Borgogna Monforte anni 50. Presumibilmente Via Uberto Visconti di Modrone al civico 21. Immagine di Federico Patellani.
    Ex Via Carlo Alberto (successivamente Via Mazzini) negli anni '30 del 1900. (fonte: 02blog.it)
    Ex Via Carlo Alberto (successivamente Via Mazzini) negli anni ’30 del 1900. (fonte: 02blog.it)
    Piazza Cavour (e Via Turati) 1975 circa. In evidenza le classice vetture "ventotto" (serie 1500) dotate di doppio sistema di captazione elettrica (trolley e pantografo) in attesa del completamento della riqualificazione a linee aree a pantografo della rete tranviaria ATM. (La Nazione web)
    Piazza Cavour (e Via Turati) 1975 circa. In evidenza le classiche vetture “ventotto” (serie 1500) dotate di doppio sistema di captazione elettrica (trolley, ancora in esercizio, e pantografo) in attesa del completamento della riqualificazione di tutte linee aree tranviarie da trolley a pantografo. (La Nazione web)
    Piazza Duca d'Aosta 1970. Vettura "ventotto" (linea 33 diretta Piazza Sire Raul) (serie 1500) uscente da Via Vittor Pisani (numerata 1868). Fonte web Fiveprime)
    Piazza Duca d’Aosta (Stazione Centrale FS) 1970. Vettura “ventotto” (serie 1500) della linea 33 (diretta verso Piazza Sire Raul proveniente da Via Vittor Pisani, numerata 1868) In evidenza la presenza del tradizionale trolley come unico (per il periodo) sistema di captazione elettrica. Entro i 3 anni successivi la pantografazione semi sperimentale delle prime linee tranviarie e delle relative vetture inizio’ ad essere implementata lungo la rete tranviaria ATM. (Fonte web Fiveprime)

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    Porta Magenta 1910 circa lungo Corso Magenta in corrispondenza della Piazza e Chiesa Santa Maria delle Grazie. In evidenza una vettura tranviaria Edison. (forum mondotram)
    Porta Magenta 1910 circa lungo Corso Magenta in corrispondenza della Piazza e Chiesa S. Maria delle Grazie. In evidenza una vettura tranviaria Edison. (forum mondotram)
    Immagine risalente a 29 anni fa, non ancora considerabile "storica" (lo sarebbe tra un anni e 2 mesi circa). Ripa di Porta Ticinese e Naviglio Grande dal Ponte delle Milizie il 26 Giugno 1991. In evidenza una "28" della ex linea 19 (sino al 1993 circa Negrello-Roserio, in tale periodo sostituita dalla linea tranviaria rimumerata 2 (nelle tratte Cordusio-Negrelli) con percorso differente. Vettura numerata 1914.
    Confine Ticinese-Barona (Milizie-San Cristoforo). Immagine risalente a 29 anni fa, non ancora considerabile “storica” (lo sarebbe tra un anno e 2 mesi circa). Ripa di Porta Ticinese e Naviglio Grande (in direzione Porta Genova) dal Ponte delle Milizie il 26 Giugno 1991. In evidenza una ” ’28 ” (serie 1500) della ex linea tranviaria 19 (sino al 1993 circa mantenne il percorso storico Negrello-Roserio, in tale periodo venne sostituita dalla linea tranviaria rimumerata 2 (nelle tratte Cordusio-Negrelli) con percorso differente). La vettura è numerata 1914.
    Chiesa Rossa, Quartiere Stadera anni '70. Via Chiesa Rossa, presumibilmente alla corrispondenza dell'attuale civico 43 (spiazzo sulla sinistra della foto dove attualmente è ubicato un "hard discount" di una nota catena estera. (fonte milanosud)
    Chiesa Rossa, Quartiere Stadera, anni ’70. Via Chiesa Rossa e Naviglio Pavese, presumibilmente alla corrispondenza dell’attuale civico 43 e 45 (spiazzo sulla sinistra della foto dove attualmente è ubicato un “hard discount” di una nota catena estera). (fonte milanosud)
    Milano Repubblica-Viale della Liberazione 1965 circa. Piazza San Gioachimo (e omonima Chiesa). (fonte web "Ran When Parked")
    Milan 1965. Limitrofe Repubblica-Viale della Liberazione-Pisani. Piazza San Gioachimo (e omonima Chiesa). (fonte web “Ran When Parked”)
    Viale Molise 1953. Dal logo pubblicitario in evidenza nella FIAT 600 ritratta nell'immagine si intuisce una possibile fonte web storico promozionale dell'immagine "vintage" reperibile in rete.
    Viale Molise 1955 circa. Dal logo pubblicitario in evidenza nella FIAT 600 ritratta nell’immagine… si intuisce una possibile fonte web storico promozionale dell’immagine “vintage” reperibile in rete.
    neve lato arengario duomo anni 30 pinterest
    Duomo e piazzetta Palazzo Reale (visti dall’ androne della Manica Lunga del Palazzo Reale, prima della sua demolizione) impolverati da una fitta nevicata (presumibilmente seconda metà anni ’30 del 1900). Fonte web repubblica.it
    Le insegne luminose di Piazza Duomo viste dai Portici Settentrionali, 1956 (fonte Getty Images)
    Le insegne luminose pubblicitarie di Piazza Duomo viste dai Portici Settentrionali, 1956 (fonte Getty Images)

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    Ripa di Porta Ticinese a ridosso della Darsena e Ponte dello Scodellino. Data non anteriore al 1903 (in evidenza l'elettrificazione tranviaria propbabilmente allestita poco tempo prima). Primo decennio del 1900. (fonte immagine sovraimpressa nella foto).
    Ripa di Porta Ticinese a ridosso della Darsena e Ponte dello Scodellino. Data non anteriore al 1903 considerando l’anno di elettrificazione della tranvia sino al tronchetto di San Cristoforo, dall’Aprile 1910 sino ad Abbiategrasso (in evidenza, quindi, l’elettrificazione tranviaria probabilmente allestita poco tempo prima dello scatto della foto). Dovremm comunque essere non oltre il Primo decennio del 1900. (fonte immagine sovraimpressa nella foto).
    Barona fine anni ’60. Via Andrea Ponti vista dall’Alzaia Naviglio Grande (in parallalo alla Via L. il Moro) con alle spalle l’area Absidale della Chiesa di San Cristoroforo. Si nota la sagoma dell’ex fabbrica Mapelli e della Scuola elementare Pestalozzi. Siamo in data antecedente al 1971, anno di istituzione della linea BUS 74 della quale è ancora assente la palina della fermata 74,collocata, tra il 1971 sino all’ Aprile 1985 circa.
    Barona 1979 circa, dal ponticello di San Cristoforo. Ultimi transiti dei barconi trasportanti sabbie e ghiaia. Dal 1980 tale forma di movimento terra e materiali da riporto venne definitivamente sospeso in sostituzione del movimento terra con autocarri.
    Barona 1979 circa, dal ponticello di San Cristoforo. Ultimi transiti dei barconi lungo il Naviglio Grande. Dal 1980 tale forma di movimento terra e materiali da riporto venne definitivamente sospeso in sostituzione del movimento terra con autocarri.
    Piazza Missori, 1954.
    Piazza Missori, 1954.
    Fermata M1 Centrale 1970-71 circa.
    Fermata M2 Centrale 1970-71 circa.
    La torre del Filarete in costruzione nel 1905 circa. (fonte immagine Wikipedia)
    La torre del Filarete in costruzione nel 1905 circa. (fonte immagine Wikipedia)

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    AGGIORNAMENTI COVID-19

    I numeri ufficiali di 42681 casi attuali di positività al Coronavirus pubblicati dal Ministero della Salute non corrispondono a 42681 ricoverati per tale pandemia. Poco più del 50% di tali casi positivi sono ospedalizzati e il collasso ospedaliero a livello regionale e nazionale deriva da una ormai storica malasanità (carenza di posti letto in tutte le specialità mediche e rianimatorie, vetustà e inadeguatezza delle strutture ospedaliere. etc..) radicata nella cultura politica e sanitaria italiana… che non si limita alle regioni del sud Italia ma coinvolge anche il nord Italia, Lombardia inclusa.

    Dietro questi dati ufficiali che vedono un numero di decessi per COVID-19 superiore a quello della Cina c’è la malasanità, l’incapacità della rete sanitaria regionale italiana di far fronte a questa emergenza sanitaria che in rapporto al numero di casi, poteva essere gestita senza l’ecatombe ufficialmente annunciata dai mezzi di informazione.

    Non sono note le cifre di decessi dovuti a patologie ordinarie… ormai gli ospedali italiani si occupano solo di COVID-19 e trascurano le restanti patologie… se si andasse ad analizzare i decessi giornalieri per altre patologie supereremmo sicuramente le cifre del COVID-19 e sicuramente, per effetto della concentrazione di risorse e personale medico e paramedico per la gestione di tale pandemia… i decessi da patologie ordinarie sono sicuramente in crescita…

    I “bollettini” GOV-Ministero della Salute non dicono la verità… ma diffondono “verità” di comodo… la situazione sanitaria nazionale, sia per il COVID-19 che per le restanti patologie è all’ecatombe…

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    Milano Certosa-Quarto Oggiaro. Ponte di Via Palizzi (non anteriore al 1971). Questa foto venne "fagocitata" da Milano Sparita Skyscrapercity il 30 Luglio 2019 senza citarne le fonti. Sembra che la prima pubblicazione risalga al Gruppo Fabebook “i Vecchi amici di Quarto” e successivamente riproposta dal Blog "ParcoCertosa". Sullo sfondo cisterne e torri di raffinazione del gruppo petrolifero FINA. Nell'immagine sono visibili le linee aeree di captazione tranviaria delle (per l'epoca) linee 19 e 33. In evidenza il terzo cavo aereo di alimentazione elettrica della tratta che terminava (come tutt'ora) in Via G.B. Grasso 74 in corrispondenza dell'Ospedale Luigi Sacco.
    Milano Certosa-Quarto Oggiaro-Vialba. Ponte di Via Palizzi (non anteriore al 1971). Questa foto venne “fagocitata” da Milano Sparita Skyscrapercity il 30 Luglio 2019 senza citarne le fonti. Sembra che la prima pubblicazione risalga al Gruppo Fabebook “i Vecchi amici di Quarto” e successivamente riproposta dal Blog “ParcoCertosa”. Sullo sfondo le cisterne serbatoio e le torri di raffinazione del gruppo petrolifero FINA. Nell’immagine sono visibili le linee aeree di captazione tranviaria (trolley) delle (per l’epoca) linee 19 (Roserio-Negrelli) e 33 (Roserio-Sire Raul). In evidenza il terzo cavo aereo di alimentazione elettrica della tratta che terminava (come tutt’ora) in Via G.B. Grassi 74, in corrispondenza dell’Ospedale Luigi Sacco. Ulteriore dettaglio la vettura TAXI Renault 4 di colore verde/nero, livrea ancora in dotazione in quel particolare periodo storico.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Bianchina decapottabile (Bianchina Cabriolet), 1962 circa, della Innocenti in Piazza Duca d'Aosta.
    Bianchina decapottabile (Bianchina Cabriolet), 1960-1962 circa, della Autobianchi (gruppo Innocenti), in Piazza Duca d’Aosta.
    Milano anni '30 del 900, tra il Ticinese e il Vigentino. Palazzine amministrative degli stabilimenti della Centrale del latte di Milano. Il muro perimetrale è quello che costeggia Viale Toscana verso Via Castelbarco. (fonte: web enio53.altervista)
    Milano anni ’30 del 900, tra il Ticinese e il Vigentino. Palazzine amministrative degli stabilimenti della Centrale del latte di Milano. Il muro perimetrale è quello che costeggia Viale Toscana verso Via Castelbarco. (fonte: web enio53.altervista)
    Milano anni 30 del 900. Centrale del latte di Milano, caldaie di pastorizzazione del latte crudo prima di essere messo alla vendita al dettaglio.
    Milano anni 30 del 900. Centrale del latte di Milano, caldaie di pastorizzazione (autoclave) del latte crudo prima di essere imbottigliato e messo alla vendita al dettaglio.
    Milano Rogoredo (1960 circa). Via Rogoredo (fonte immagine: web mariottifilatelia)
    Milano Rogoredo (1960 circa). Via Rogoredo all’intersezione con Via Monte Popera (fonte immagine: web mariottifilatelia)
    Via Bramante vista dal Piazzale Cimitero Monumentale nel Giugno 1988. (fonte immagine carl-otto.dk)
    Via Bramante vista dal Piazzale Cimitero Monumentale nel Giugno 1988. Vettura “28” serie “1500” (numerazione 1659) in esercizio sulla linea 14 (nel periodo considerato Cairoli-Cimitero Maggiore ) (fonte immagine carl-otto.dk)
    Giardini pubblici di Porta Venezia (1950-1960) area perimetrale allo ZOO. (fonte immagine: web lombardia beni culturali)
    Giardini pubblici di Porta Venezia (1950-1960) area perimetrale dello ZOO. (fonte immagine: web lombardia beni culturali)

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    Analizzando i contenuti di questo post facebook (pagina commerciale)

    https://it-it.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/2368143126621252/?type=3&eid=ARClumpdeYQGwTBGtVz9s_U-j05aPImPOL7gbMxA89gbpqeEcCasFDbBjmQvHQiGuui4PWR4dAtSQDJu&__xts__%5B0%5D=68.ARCR6APKXuy5wDSGddvG7q-VtvXPHiTNIqASluXG0QNbRPC7mwts2VIKO7pwYHGFYJ55V76Ywi8IEVDZnIM650CWLzbXLhVtrjJA2-keIVMkh8pnjEfyv6NjnsyAA-JwUOxet6dm8ijtrOpH4ME8tG6P3cTIZwi7mBbXF3e_mpXpPgTksGgZrK94EDif5YKoDyxIYHbIhb5kbHXCIyZ_p26Hbs37GxxKvqEQAWrBhMVDZEXiZrPd7_7f3RjYiivJIbg3qYzWG0SIgx7BQtv8fGHiActZSeJfvoXYm2VabIlaB0a0mAGEzLhigLHOOzIgd-0B2B5YVqT81qwDubp8wz-uiw&__tn__=EEHH-R

    viene naturale chiedersi se immagine e didascalia storica siano acquisite da un libro (non citato… ovviamente … come d’abitudine del club “Milano Sparita”) il cui autore, ammesso che sia ancora in vita, abbia mai autorizzato l’utilizzo in ambito web commerciale…in parole povere il copyright. L’Italia è subordinata a direttive UE molto chiare nel merito (anche se ormai, chi gestisce questo sito, assiste, dal 2012, ad “eventi” di questo genere… ma pare che per questi soggetti non vi siano obblighi di rispetto delle regole che devono essere, invece, rispettate unicamente da chi non fa e-commerce con la “storia di Milano e quartieri”… come questo web…vero ?).

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    Bastioni di Porta Venezia 1922, Viale Vittorio Veneto.
    Bastioni di Porta Venezia 1922, Viale Vittorio Veneto.

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    Si pubblica quanto integralmente ricevuto

    Egregio signore, L’associazione culturale Milano Policroma, nata nel 1977, non ha niente a che spartire con le pagine da lei indicate. La nostra attività nel corso dei decenni ci ha portato a collaborare con diversi editori e testate giornalistiche e ad una lunga collaborazione editoriale con il compianto Francesco Ogliari e lo studio Punto e Virgola di Franco Fava (ex direttore della Meravigli, della Martinella, di vigevano Mese ecc), con il dialogo di zona 4, con il mensile Quattro, con il mensile Tre ecc ecc abbiamo prodotto libri, articoli e pamphlet vari e via discorrendo creando un folto archivio di immagini da cui spesso le pagine da lei citate hanno tratto immagini. Quindi mischiarci in un unico calderone è sua, errata, convinzione.

    Per quanto riguarda la foto da lei evidenziata tratta da un nostro post riproducente un capitolo del libro “La Grande Milano, percorsi degli anni ’60″ mi preme precisare che proprio su richiesta di Virgilio Carnisio abbiamo riproposto l’intera pubblicazione, non solo, le scannerizzazioni sono state fatte ad opera dello stesso Carnisio, col quale abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione al di fuori del solo ambito FB. La sua Illazione è infondata e sarebbe corretto da parte sua rimuoverla.

     

    In attesa di un suo riscontro porgo Cordiali Saluti

    Roberto Bagnera, presidente del Progetto milano Policroma

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    Milano Ticinese 1980 circa. Alzaia Naviglio Grande in corrispndenza del civico 66. (fonte immagine alessandro54.com)
    Milano San Cristoforo-Piazzale delle Milizie (albero innevato a fine Dicembre 1993) (fonte fotografica proprietaria)
    Milano San Cristoforo-Piazzale delle Milizie (albero innevato a fine Dicembre 1993) (fonte fotografica proprietaria)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano pediofo bellico, Largo San Babila (successivamente a tale periodo divenne Piazza San Babila) con gli evidenti danni da bombardamento aereo alla Basilica di San Babila. In evidenza un'autovettura (una delle rare in circolazione in quel periodo) con parafanghi e paraurti verniciati di bianco come già avveniva per le vetture tranviarie durante il periodo bellico della seconda guerra mondiale. (fonte immagine: corriere.it)
    Milano periodo bellico, Largo San Babila (successivamente a tale periodo divenne Piazza San Babila) con gli evidenti danni da bombardamento aereo subiti dalla Basilica di San Babila. In evidenza un’autovettura (una delle rare in circolazione in quel periodo) con parafanghi e paraurti verniciati di bianco come già avveniva per le vetture tranviarie durante il periodo bellico della seconda guerra mondiale. (fonte immagine: corriere.it)
    Milano Porta Venezia 1940. Piazza Oberdan e Corso Buenos Aires. (fonte immagine: web lifegate.it)
    Milano Porta Venezia 1940. Piazza Oberdan e Corso Buenos Aires. (fonte immagine: web lifegate.it)

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    Aggiornamenti COVID-19.

    Come previsto e più volte accennato in questo sito, il presunto virus mutante COVID-19 non “ama” la lingua Inglese ed i paesi anglosassoni come USA e United-Kingdom.

    In Gran Bretagna (notizie ufficiali) sono stati effettuati quasi 2500 tamponi e solo poco più di 200 sono risultati positivi.

    Anche negli USA la situazione è molto ma molto più tranquilla e stabile di quella cinese, italiana, coreana ed europea.

    Le cause?

    Sono in parte note anche se non dimostrabili allo stato attuale … ed al momento non verranno, in questo sito, diffusi ulteriori contenuti.

    Comunque sia la Lombardia è tra le Regioni che hanno gestito peggio questa presunta epidemia (si sottolinea il termine presunta)… e la situazione è talmente caotica che la medesima regione chiede al Governo di scaricare (trasferimento in ospedali di altre regioni) su altre regioni sia i malati di Coronavirus che delle altre patologie ordinarie. Nel merito di questa richiesta… ci si chiede come sia attuabile dato che l’intera Lombardia è stata dichiarata ZONA ROSSA e lo spostamento di malati ospedalizzati per patologie ordinarie impone quarantene attualmente non gestibili (a livello di massa) dagli ospedali di altre regioni limitrofe (a loro volta ZONE ROSSE) come Piemonte, Emilia, Veneto…

    E’ indubbio che la gestione di questa presunta pandemia, sia da parte del Governo Nazionale che dei Governi Regionali E’ LA PEGGIORE POSSIBILE e il caos regna nei territori convertiti in Zone Rosse (quasi l’intero Nord Italia).

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    Carate Brianza 1974 (attualmente provincia di Monza Brianza). Via Francesco Cusani e tranvia (dovrebbe trattarsi dell'ex capolinea) Milano-Carate/Giussano. (fonte immagone, web ilportaledeitreni)
    Carate Brianza 1974 (attualmente provincia di Monza Brianza). Via Francesco Cusani e tranvia ATM (dovrebbe trattarsi dell’ex capolinea) Milano-Carate/Giussano. (fonte immagIne, web ilportaledeitreni)
    Seconsa immagine di Via Francesco Cusani a Carate Brianza nel Luglio 1974, ex capolinea tranvia ATM Milano-Carate/Giussano. (fonte immagine: web ilportaledeitreni)
    Seconda immagine di Via Francesco Cusani a Carate Brianza (attualmente provincia Monza Brianza) nel Luglio 1974, ex capolinea tranvia ATM Milano-Carate/Giussano. (fonte immagine: web ilportaledeitreni)

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    L’immagine sottostante (Piazza Santo Stefano verso Via Festa del Perdono, anni ’30 del 1900) ha come fonte il web

    http://fotografieincomune.comune.milano.it/FotografieInComune/dettagliofotografia/SUP-3a130-0004200?context=photoBySearch&position=14

    FM_A_0363_3…effettuando una ricerca per immagini in Google, si nota che questa come altre decine di immagini postate dal sito, sono state già fagocitate da…

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=155721172

    divertente lo scoprire che localizzazioni e dettagli sono stati sfruttati da tale fonte senza però citarne l’indirizzo di provenienza…

    … diciamo che questa è una rapida strada per apparire storici… ovviamente APPARIRE, non ESSERE .

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    Alcune rapide valutazioni sul contenuto del sottostante link (non attivo, selezionarlo col tasto sx del mouse, aprire il menu’ contestuale e selezionare “apri in nuova scheda”)

    Milano | Barona Romolo – The Sign di via Schievano: febbraio 2020

    Dietro gli “””investimenti””” immobiliari ci sono anche attività speculative.

    Milano è ostaggio, dal 2005 circa, di “operazioni” di speculazione immobiliare (che in 20 anni hanno moltiplicato per 10 il valore di mercato degli immobili anche abitativi e non solo commerciali e di terziario).

    Ci possono anche essere le piu’ prestigiose firme dell’architettura commerciale… ma è noto a tutti che si costruisca SENZA UN MERCATO (ovvero l’offerta supera la domanda e gli investimenti non avranno un ritorno… se l’avranno sarà solo parziale…).

    Il forum urbanfile vede già note sinergie esistenti tra personaggi autori di Milano Sparita Facebook. Barona, Milano nei secoli, etc… e le contropartite Skyscrapercity (anche Milano Policroma Fbook è sempre parte di tale monopolio ?).

    Si tratta di “influencer” che cercano, da due decenni, di motivare il “made in Milano” anche quando di motivazioni ce ne sarebbero poche o per nulla.

    E’ indubbio che questo sito (milanobarona) rappresenti un’anomalia, una eccezione nel monopolio (opinionistico e pseudo storico ) di coloro che fungono da “influencer” a favore dei Comitati d’affari sovstastati dalla Politica Lombarda e dal Governo Regionale (e comunale).

    Infatti quello che viene qui scritto… è sistematicamente oggetto di tentativi di “ribaltamento” (e viceversa) negli spazi web dove tali comitati postano e producono opere web ed editoriali (subordinati alla politica lombardomilanese).

    Nulla toglie, tuttavia, come già accennato alcune settimane or sono… che quando una Regione ed un’area metropolitana… siano gestite non più da istituzioni …ma COMITATI D’AFFARI (che pensano solo ai loro interessi e dei ceti elettorali piu’ ricchi e influenti)… si arrivi al disastro emergenziale di queste settimane… chiamato COVID-19 (dove tutti dormivano e/o pensavano ai loro interessi… a fare campagna elettorale permanente… alle grandi opere e grandi eventi…agli appalti, alla gestione di denaro e immobili… dimostrando una capacità di gestire le emergenze PARI A NULLA… e di fatto la Lombardia è al TOP dei contagi… e per effetto traino …anche l’Italia prima in Europa).

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    Immagine (insieme ad altre decine) postate dalla pagina fcebook "Milano Policroma" (presumibilmente gestista da chi gestisce Milano Sparita Facebook e Skycrapercity... lo si nota dalla titolazione dei nomi file immagine effettuata con una lunghissima serie di crifre di 3 gruppi separati dal carattere "underscore", condizione verificabile in tutte le immagini postate da Milano Sparita e da ricordare facebook).
    Immagine (insieme ad altre decine) postata dalla pagina fbook “Milano Policroma” . L’immagine è stata acquisita nel 2018 (dietro autodichiarata concessione dell’autore del libro) dall’opera “La Grande Milano, percorsi degli anni ’60″… una raccolta di foto, presumibilmente tutte protette da copyright, di Virgilio CARNISIO. Il soggetto ritratto è stato ripreso al quartiere Barona, nel 1969, al civico 34 di Via Moncucco (fabbricato demolito tra gli anni ’70 ed ’80 per lasciare spazio a immobili in edilizia convenzionata). La scritta stampigliata nel muro delle pertinenze cascinali e rurali di una parte dell’agglomerato della Cascina Moncucco e del vicino Mulino e Cascina Ceresa non lascia dubbi sulla natura dell’uso agricolo del fabbricato “Molino Moncucco”. Stupisce che sino ad oggi, tale immagine, non sia stata fagocitata (per usi promozionali editoriali) da Milano Sparita Skyscrapercity e Milano Sparita Facebook e Barona… quanto meno non si trovano, al momento, altri siti web che si fregino di questa come di altre immagini postate in Milano Policroma Fbook, acquisite dal libro sopra menzionato…
    Milano 1960 circa. Porta Vittoria. Viale Bianca Maria all'intersezione con Via Giuseppe Zanardelli. (fonte immagine: web allabarbaresca)
    Milano 1960 circa. Porta Vittoria. Viale Bianca Maria all’intersezione con Via Giuseppe Zanardelli. (fonte immagine: web allabarbaresca)
    Parco Sempione Gennaio 1985 (tra Viale Gadio e Piazza Castello). (fonte immagine : web stream24ore)
    Parco Sempione nel Gennaio 1985 (tra Viale Gadio e Piazza Castello). (fonte immagine : Il Sole 24 Ore)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1960 circa, Cimiano. Via Padova alla convergenza con Via Luigi Prinetti (fonte web allabarbaresca)
    Milano 1960 circa, tra Cimiano e Turro. Via Padova alla convergenza con Via Luigi Prinetti (fonte web allabarbaresca)
    Milano 1931, Via Simone Saint Bon (la via era in realizzazione). Ospedale Militare (di Baggio).
    Milano 1931, Baggio. Via Simone Saint Bon (la via era in realizzazione). Ospedale Militare (di Baggio).
     Stadio San Siro 6 Novembre 1955. Inter Lazio, (fonte Laziowiki)

    Stadio San Siro 6 Novembre 1955. Inter Lazio (fonte Laziowiki)
    Stadio San Siro 6 Novembre 1955. Incontro Inter Lazio (fonte immagine wikilazio)
    Stadio San Siro 6 Novembre 1955. Incontro Inter Lazio. In evidenza le vecchie tribune (sovrastate dal secondo anello realizzato in quel periodo) risalenti all’inaugurazione del Settembre 1926. Nel corso dei decenni, sino al 1990, con la realizzazione del terzo anello, le tribune originali vennero rifatte. In sostanza, lo stadio Meazza, pur essendo storicamente inaugurato nel 1926 non conserva praticamente nulla delle strutture originarie , databili a quasi 94 anni dalla sua inaugurazione (fonte immagine wikilazio)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    COVID-19

    …qualcosa non torna…

    Dopo l’eroico autoisolamento di Attilio Fontana (si consideri sarcastico l’aggettivo eroico, questi politici potrebbero anche lavorare a Cinecittà…) … e lo stato di caos ai limiti, per alcuni aspetti, di una guerra civile… (facebook, twitter, RAI-MEDIASET.-LA7 e stampa ne sono responsabili) è doveroso sapere che le pandemie non sono eventi catastrofici… ogni anno le consuete pandemie di influenza “tradizionale” fanno il giro del mondo. Recenti pandemie (l’influenza suina) fecero vittime, nel 2009, in Europa (l’Italia non venne contaminata)…

    Di sicuro abbiamo la straordinarietà del virus COVID-19…

    Non si propaga in Nord America (USA) e questo offre già molti indizi sulla sua origine… Negli USA si annoverano robuste presenze di “Cina-town” nelle principali aree metropolitane… e le multinazionali USA, sino a meno di un mese fa, vedevano frequenti viaggi di manager da e verso la Cina… ma per qualche miracoloso evento, pur il COVID-19 essendosi diffuso anche in Sud America…deve avere il “passaporto” dal visto non valido per gli USA…

    Gli USA e Trump a questo virus (stranamente capitato a fagiolo) devono tantissimo…(ha ripristinato e sta riprisinando la sola supremazia di superpotenza USA).

    Per il momento è prematuro pubblicare “speculazioni” (lo si farà, se necessario, nelle prossime settimane).

    Per coloro che sono interessati… si propone il primo episodio de “I SOPRAVVISSUTI” sceneggiato della BBC (1975) la cui trama, pur essendo molto più catastrofica, ha molte analogie con il caso sanitario regnante nei paesi asiatici e in Europa meridionale… le analogie sono talmente tante che … a non sospettare sarebbe piu’ diabolico che perseverare…

    Il primo episodio venne trasmesso in Italia, a fine Febbraio 1979, nel giorno di Mercoledi’ (prima serata) su RAI 1

    Lo sceneggiato venne considerato, all’epoca, dalla critica televisiva e parte del pubblico, troppo angosciante per essere trasmesso in prima serata sulle frequenze di RAI 1…e fu oggetto di molte critiche. Non venne, negli anni successivi, mai piu’ trasmesso in prima serata (nelle sue repliche). Uno stock di episodi venne anche preso a noleggio dalla TSI, Televisione Svizzera Italiana (oggi RSI) verso il 1980.

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    Piazza Duomo (1920-30 circa) e la caratteristica (per l'epoca) carrozza a calli del "Brumista".
    Piazza Duomo (1920-30 circa) e la caratteristica (per l’epoca) carrozza a cavalli del “Brumista” (il servizio “TAXI” della vecchia Milano che precedette la motorizzazione di massa dei decenni successivi a questa immagine).

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    “Bestiario” italo-lombardo della gestione “Bioemergenza COVID-19”

    Ministero della Salute e Regione Lombardia hanno fatto e stanno facendo la gara a chi gestisce peggio e con il maggiore terrorismo da psicosi la presunta epidemia “coronavirus”.

    Come tutti conoscono… la polemica (a suon di minacce di querele) intercorsa tra Giuseppe Conte, Borrelli ed i governatori Lombardia (ed anche Veneto) e l’assessore al welfare del “pirellone” (sostituiva l’ex braccio destro di Maroni dopo l’ennesimo scandalo tangenti e frequentazioni di un certo tipo…ed ii Governo centrale si è combattuta a suon di minacce e insulti (diversi inveiti all’indirizzo del Ministero e Governo di Roma) ha rivelato le abissali carenze ed incapacità attribuibili sia all’attuale Governo ma anche alla Regione Lombardia (di cui un nosocomio dove pendono i sospetti di non aver fatto il necessario per impedire la formazione di un focolaio primario con secondarismi sparsi in tutta Italia).

    Doveroso sottilineare che TUTTI I CASI DI CORONOVARUS positivi (dal Trentino a Palermo) con l’esclusione dei primi due casi gestiti dall’ospedale romano Spallanzani, non sono contagi “autoctoni” ma derivano dal focolaio primario di Codogno e comuni limitrofi. In sintesi, dal Trentino alla Sicilia, i portatori sani o malati di COVID-19 sono o passarono per Codogno e limitrofi !

    Qualcosa non ha funzionato nel servizio sanitario del basso lodigiano che ha risentito, anche e soprattutto, di una pessima gestione della fase di pre emergenza imputabile sia al Governo Conti ma anche al Governo Attilio Fontana. Del resto la Lombardia non è di certo seconda a nessun’altra regione a livello di malasanità e centinaia di migliaia di cause gestite dal Tribunale del Malato per decine, centinaia di migliaia di episodi di malasanità lombarda e milanese…denotano che anche in Lombardia i servizi essenziali, a partire dai Ppronto Soccorso, funzionano molto male, i reparti anche peggio con affidabilità sanitaria a macchia di leopardo… considerando anche i tagli alla sanità avviati sin dal 2009 dal Governo Berlusconi, ingigantiti da Monti, poi da Renzi, e dallo stesso Roberto Maroni tra il 2013-15 dimezzando il numero di posti letto in Lombardia… eppure la Lega ha la sfrontatezza di considerarsi Governo di eccellenze sanitarie… senza cosiderare che l’aver dato in pasto ai privati la gestione della sanità lombarda ha solo quintuplicato i costi e gli episodi di malasanità.

    Sino allo scorso Venerdi’ mattina (21 Febbraio 2020) la priorità dei Governatori Fontana e Zaia era quella di chiudere i porti della Sicilia dai noti sbarchi ONG di immigrati potenzialmente infetti da COVID-19 (come noto immigrati prevalentemente economjici)…la seconda priorità era quella di isolare le varie China Town lombardo-venete…considerate foriere di contagi (entrambi hanno dimenticato che i portatori sani contagiano e non sono tracciabili e che negli ospedali regionali e nazionali andava concepito un protocollo di pre emergenza nemmeno pensato…).

    Questa epidemia ha colto impreparati sia i ministeri e le strutture coordinate dai medesimi…come la Protezione Civile… ma anche la Regione Lombardia (sdoganata, sin dai tempi di Formigoni, poi con Maroni ed oggi con Fontana. come una sorta di “Principato di Monaco” bisognoso di totale autonomia regionale…dove tutto funziona a modello, dove la produzione industriale regionale manterrebbe mezzo mondo…e tutto fa eccellenza, con ricchezza e benessere totale, piena occupazione totale, una sanità fiore all’occhiello in Italia e nel mondo… una produttività capace di trainare non solo l’Italia e l’Europa ma anche il mondo).

    Alla prova dei fatti, governi locali e nazionali, sottovalutando i rischi di Bioemergenza, non hanno concepito linee guida di preallarme per tutte le strutture ospedaliere presenti nel territorio lombardo (lo stesso dicasi a livello nazionale). Quelle inizialmente concepite da Conte (alle quali si affiancavano le questioni “razziali” di Zaia e Fontana)… si sono dimostrate foriere di disastri, unici in Europa (per il momento).

    Gli effetti si vedono, conseguenza di una perenne campagna elettorale (sia Regionale che di governo centrale) nella quale si cerca si sfruttare la cricità di questi giorni per fare dei “distinguo” tra le presunte eccellenze lombarde rispetto alla pochezza nazionale (e viceversa).

    E’ palese che presso l’Ospedale di Codogno siano state sottovaluate le origini di certe patologie respiratorie… non si siano applicati gli scrupoli del caso…con gli effetti che tutti conoscono (nei fatti, escludendo la coppia di turisti cinesi ricoverata allo Spallanzani… sembra che tutti i secondari casi di contagio abbiano come focolaio primario il basso lodigiano).

    Il bestiario italolombardo di una gestione basata su mancanza di coordinamento tra ministeri e regioni e rivalità reciproca nella gestione dell’emergenza… non si limita ad aspetti squisitamente politici.

    Una nota catena di supermercati, lo scorso Sabato e la scorsa Domenica, si era offerta (comunicandolo al Prefetto di Lodi) di sostituirsi ai “corridoi sterili” nel rifornimento di beni di prima necessità della popolazione della “zona rossa”. La stessa catena, se si visita il portale web di prenotazione spesa a domicilio… ha poi ripiegato di 360° gradi le intenzioni iniziali.

    Per paradosso, malgrado il rischio di contagio sia maggiore all’interno dei supermercati…che nella consegna di spese a domicilio… la suddetta catena di grande distribuzione ha sospeso i pagamenti “on-site” (ovvero tramite POS gestito dal fattorino che effettua la consegna a domicilio) vietando alle cooperative che gestiscono la consegna … anche solo di avvicinarsi alla porta di ingresso dei clienti, i quali dovranno recuperare la spasa depositata in strada o nei cortili condominiali.

    … queste forme di isterismo collettivo (supermercati presi d’assalto al limite del saccheggio, con risse, in Milano e provincia, di cui il popolo “milanese” e successivamente romano si è reso vergognoso protagonista…) penalizzano persone anziane, invalide, persone che hanno sistemi di pagamento telematico non abilitato per la transazione via web.

    Oltre alla Repubblica delle banane (Italia) ormai si affianca ache la Regione delle banane (Lombardia)… ma del resto i Governi Lombardia e Venero erano, sino a pochi giorni fa, distratti dalle Olimpiadi 2026 ed al miliardario indotto che si sottende dietro tali INUTILI EVENTI.

    I protagonisti degli “assalti” a farmacie e supermercati (a partire da Milano) sono, sovente, i noti consumatori di social net, facebook e twitter in primis… insomma poco sale in zucca anche per gli effetti di mezzi di informazione controllati dai poteri forti che hanno diffuso il panico dopo aver sottovalutato per settimane il problema.

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    Milano 1919 Porta Venezia. Piazza Oberdan verso Corso Buenos Aires. Siamo all'indomani della fine della Prima Guerra Mondiale e la fotografia ritrae il ritorno delle truppe militari dai fronti di una guerra ormai terminata. L'immagine è esposta presso le Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco.
    Milano 1919 Porta Venezia. L’attuale Piazza Oberdan verso Corso Buenos Aires nell’inverno 1919. Siamo all’indomani della fine della Prima Guerra Mondiale e la fotografia ritrae il ritorno delle truppe militari dai fronti di una guerra ormai terminata. L’immagine è esposta presso le Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco.

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    Aneddoti “CORONAVIRUS” COVID-19

    Senza avere la presunzione di sostituirsi alle notizie ufficiali (E SOPRATTUTTO SENZA CREARE ALLARMISMI), come candidamente ammesso dal Primario del Padiglione di malattie infettive dell’Ospedale Luigi Sacco, l’origine epidemica del COVID-19 in regione Lombardia, è quasi sicuramente dovuta ad un contagio ospedaliero presso il Civico Ospedale di Codogno.

    Leggerezze nella gestione delle persone (forse in conseguenza dell’assenza di linea guida regionali e nazionali sulla gestione di casi influenzali che potrebbero essere imputabili al COVID-19) che si presentavano al Pronto Soccorso con sintomi influenzali (tra queste alcune con infezione secondaria da un infettato primario), nelle ultime due settimane circa, l’assenza di anamnesi virologica dell’esame del “tampone”… sembrano avere favorito la genesi di un’area (attualmente blindata da forze dell’ordine) detta “Zona Rossa”.

    Si consideri, tuttavia, che se a Milano gli episodi di contagio dovessero estendersi … lo scenario non si discosterebbe molto da quello del basso lodigiano… che giova ricordarlo, sino al 1993 era Provincia di Milano (la cittadina di Lodi venne eletta capoluogo di Provincia in quel periodo).

    Se il lodigiano non fosse diventato una provincia autonoma, rispetto alle competenze amministrative di Milano, oggi Milano (la sua provincia) comprenderebbero la zona rossa oggi riservata a diversi comuni del basso e medio lodigiano.

    Insufficiente operative di alcuni nosocomi lombardi (ed anche veneti), forse conseguenza di primarie leggerezze ed incapacità sia Ministeriali ma anche Regionali (si intende la Lombardia), forse, sono all’origine di una proliferazione cosi’ rilevante dell’epidemia.

    Ieri, Milano e parte del nord Italia (a partire dal basso lodigiano) hanno rivissuto scenari di isteria collettiva (supermercati presi d’assalto, in alcuni casi anche i distributori carburante, prenotazioni via web di mega spese di beni primari che hanno fatto collassare diverse piattaforme…). Scene del genere si sono viste, in Italia, solo nel Gennaio 1991… quando scoppio’ la guerra nel Golfo Persico (IRAQ).

    Altro non si aggiunge.

    E’ un mistero il fatto che l’epidemia Coronavirus non si sia diffusa nella città di Roma, quando la ben nota coppia di turisti cinesi infettò un intero Hotel e potenzialmente il personale in esso operativo !

    Si fa solo presente che lo scenario surreale (che non ha precedenti nella storia recente) che le Regioni del Nord Italia stanno vivendo, a partire da Lombardia e Veneto, cosi’ come la catastrofe sanitaria della Cina… hanno, a livello di “profezie” (se vogliamo chiamarle tali) un vecchio sceneggiato televisivo della BBC (prodotto verso il 1975), trasmesso in Italia, su RAI 1, per ironia del destino, proprio a partire dalla fine di Febbraio 1979.

    Le analogie sono così tante da aprire ipotesi speculative e “complottiste” già percorse di recente da cosiddette “fake news” postate nei social network dell’area Russa.

    L’epidemia (apparentemente tale) sta mettendo in ginocchio l’economia cinese ma anche quella europea… e l’unico “Paradiso felice” superstite sono gli USA, dove, rispetto alla percentuale di popolazione… il fenomeno è quasi assente.

    Nel telefilm sopra citato (tratto da un’opera letteraria), un virus simil influenzale si diffuse proprio dalla Nazione cinese.

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    MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY POSTA IMMAGINI DA ARCHIVI NON DICHIARATI ALIMENTANDO IL BUSINESS DI MILANO SPARITA FACEBOOK ?

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=143775597

    PER RITROVARE LA STESSA IMMAGINE QUI

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s960x960/87089558_3030132670367067_2336648301367001088_o.jpg?_nc_cat=104&_nc_ohc=LxoWmuAvf-4AX9o36AS&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&_nc_tp=7&oh=1c6a7451a0d07a36106bda7fedda9b9d&oe=5EF8E871

    Milano sparita e da ricordare Facebook Italia, costituita (quasi) al 100% di immagini provenienti da Milano Sparita Skyscrapecity… i fatti non sono per nulla casuali !

    Quando la “man bassa” non è sufficiente, si prelevano immagini anche da questo sito

    come questa:

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.1994125943967750/3024805520899782/?type=3&eid=ARDmjyGf_WT2PdWMwLyHQvTvj9RvxerVys1gHclAIRswfYpIjyT88YGeTxqCQPtFM40fPh5P0ME2qfqJ&__xts__%5B0%5D=68.ARDgqA8COBwoTYAfxpZTljslls2_MiGsNOQ6FIh8Pn5pOoG6dzt9B0FHINiMPT6xI940MLAcH307EGb_8cgI8hFW_noXdNqsSC1yR6XISCHtvnGd7TIVObs-Eu1Uj-H0crAYIl_sq4wnVVmcaN67ObRmmfisAxjAKyLrS_FGkhtVkVC_zID3Z7hAdnf-FRW1M1sHpcNCml8A4QoCNrudNuluUAVw0TF0nqb9xzWnTVkfC8kTMzPpmhsUj7uQMJDIIBMTasIdFG6uIZv9WXvPb-46qOJ9xa0PtxziWsPDYOSLNamPwgj6DcyDHyNwztcnHljz&__tn__=EHH-R

    è stata prelevata da un post di questo articolo risalente al Settembre 2018

    Corso di Porta Ticinese anni '80 (fonte fotografica : Pinterest)
    Corso di Porta Ticinese anni ’80 (fonte fotografica : Pinterest)

    immagine e didascalia identiche !

    L’immagine … passi… (tale pagina fbook la prelevo’ da Pinterest già nel 2017), però dimostrano di essere molto scarsi quando copiano le didascalie…

    Chissà se il presunto CORONAVIRUS https://it.wikipedia.org/wiki/COVID-19 potrebbe fare un poco di “pulizia” tra certi “furbi” di Milano ? (Milano necessiterebbe di una bella “pulizia”…).

    Dobbiamo (dall’esasperazione) auspicare che l’epidemia (sulla quale, nei prossimi giorni verranno pubblicati, in questo web, alcuni aneddoti e interrogativi censurati dai social e mezzi di comunicazione) possa e debba risolvere quello che la magistratura ignora (per connivenza) ? Sia chiaro, la magistratura non doovrebbe, di certo, occuparsi dei copia e incolla fatti verso questo sito )da una transnazionale (fbook) che non paga le tasse e commette abusi informatici (sorveglianza illegale) e commercializza, non solo immagini e testi ma i dati sensibili di miliardi di utenti…) ma dell’origine di quasi 1 milione di immagini inedite proveninenti dal forum citato…(quanto meno sarebbe un atto dovuto), immagini che finiscono inesorabilmente in diverse pagine fbook commerciali.

    Quello che viene naturale chiedersi è quanto di seguito riscontrabile (da Milano Sparita SSC)

    E’ legale che le immagini che questi soggetti scannerizzano (anche) da libri di origine non tracciabile, successivamente postate nel forum, vengano poi utilizzate da Milano sparita e da ricordare fbook per finalità commerciali, in violazione delle normative UE in vigore dall’autunno del 2018 ?

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    Piazza San Babila (successiva al 1957) e la Palazzina progettata da Luigi Mattioni (costruita tra il 1954/57) da cui ebbe origine la "Galleria Passerella", congiunzione pedonale tra Corso Vittorio Emanuele e Corso Europa. Il progetto venne anche chiamato "Centro San Babila".
    Piazza San Babila (successiva al 1957) e la Palazzina progettata da Luigi Mattioni (costruita tra il 1954/57) da cui ebbe origine la “Galleria Passerella”, congiunzione pedonale tra Corso Vittorio Emanuele e Corso Europa. Il progetto venne anche chiamato “Centro San Babila”. Nella immagine sono chiaramente visibili i lavori (prossimi al completamento) dello sventramento urbano dell’ex rione Pasquirolo per la realizzazione di Corso Europa, un’areria già prevista nel Piano Regolatore “Albertini” del 1934, progetto risalente alla “Racchetta” di Milano che vide, come già documentato in questo sito, un ritardo della sua realizzazione a causa del periodo bellico ed una sua parziale realizzazione durante gli anni ’50 dello scorso secolo (per quanto riguarda il collegamento tra Corso Venezia e Via Larga, verso il Verziere, passando per l’ampliamento dell’ex Largo San Babila in Piazza San Babila). Come noto, il PRG 53 (ereditato dal Piano Albertini) venne sospeso nel 1958 per problemi di costi d’esproprio e per concreti rischi di danneggiamento di alcuni beni di valore artistico e storico della città di Milano. Il progetto, sospeso nel ’58 e poi abbandonato (pur con la permanenza di vincoli edilizi per i decenni successivi) prevedeva, sventramenti di palazzi d’epoca e chiese tra Piazza Missori sino a Piazzale Cadorna, sventramenti finalizzati alla realizzazione di strade a veloce scorrimento che intersecassero l’intero centro storico.

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    Moana Pozzi… il mito anni ’80 della mondanità (notturna) del Partito Socialista della “Milano da bere” .

    Atmosfere mondane delle “notti brave” milanesi… inimmaginabili ai tempi attuali (dominati da un Puritanesimo americano Facebook-Twitter).

    1992. Moana Pozzi sul set "Amami" di Bruno Colella
    1992. Moana Pozzi sul set “Amami” di Bruno Colella

    La biografia e la “dietrologia” sul fenomeno Moana Pozzi richiederebbe anni di stesura biografica e documentale…

    Per alcuni aspetti fu la Marilyn Monroe in salsa nostrana…

    Il sogno erotico ed edonistico degli italiani a cavallo tra gli anni ’80 e ’90… con un decesso misterioso e clamoroso… ricoperto di tesi complottiste e cospirazioniste mai appurate…

    Le tesi ufficiose, in voga nella Milano da bere degli anni ’80 (anni con mille difetti e contraddizioni ma dalle atmosfere esistenziali inimmaginabili nei tempi attuali…) , sostenevano che la sua carriera di porno diva fosse la conseguenza diretta dell’ essere stata un’amante segreta di Bettino Craxi…

    https://youtu.be/ARh7ZbK2rvo

    moana la nazione
    fonte web “La Nazione”

    moana

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    Milano 1954, Portello, Officie Alfa Romeo. (fotogramma film "Scuola Elementare" di Alberto Lattuada)
    Milano 1954, Portello. Officine Alfa Romeo. (fotogramma film “Scuola Elementare” di Alberto Lattuada)
    Galleria Vittorio Emanuele II* (1954). (fotogramma film "Scuola Elementare")
    Galleria Vittorio Emanuele II° (1954). (fotogramma film “Scuola Elementare”)
    Milano (Regno LombardoVeneto) a fine del secolo XVIII. A fine del 1700, molto prima delle "campagne Napoleoniche" la facciata del Duomo e buona parte delle fiancate laterali, sud e nord, si presentavano incomplete se non prossime a mere facciate in muratura di mattoni... con un aspetto architettonico prossimo a quello di una Basilica piuttosto che a quello di una Cattedrale. In sintesi, verso il 1790 e sino al primo decennio del 1800 l'aspetto della cattedrale meneghina (escludendo la parte absidale) appariva quello di una basilica incompiuta pur se di dimensioni enormemente superiori. Solo a partire dal 1805 i progetti di trasformazione urbanistica della città diedero alla futura cattedrale l'aspetto odierno... un aspetto architettonico molto piu' recente di quello che comunemente si crede). fonte immagine Wikimedia.
    Milano (Regno LombardoVeneto) fine del secolo XVIII. A fine del 1700, molto prima delle “campagne Napoleoniche”, la facciata del Duomo e buona parte delle fiancate laterali, sud e nord, si presentavano incomplete se non prossime a mere facciate in muratura di mattoni… con un aspetto architettonico prossimo a quello di una Basilica “povera” piuttosto che a quello di una Cattedrale. In sintesi, verso il 1790 e sino al primo decennio del 1800, l’aspetto della cattedrale meneghina (escludendo la parte absidale) appariva simile a quello di una basilica di modesto capitolato esteriore… incompiuta… pur se di dimensioni enormemente superiori. Solo a partire dal 1805 i progetti di trasformazione urbanistica (imposti da Napoleone) della città diedero alla futura cattedrale l’aspetto neo gotico odierno definitivo… Un aspetto architettonico definitivo molto piu’ recente di quello che comunemente si crede. Si consideri che il Teatro alla Scala venne inaugurato nell’Agosto del 1778, circa 3-4 decenni prima del completamento del Duomo. (fonte immagine Wikimedia)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    I FOTOGRAMMI SOTTOSTANTI (PORTA GENOVA, VIA S. VINCENZO, VIA ARIBERTO, VIA AUSONIO) SONO STATI TRATTI DAL FILM

    SCUOLA ELEMENTARE (1954)

    di ALBERTO LATTUADA, con Mario Riva, Riccardo Billi (sulla sinistra dell’immagine sottostante), Giorgio Prosperi e Jean Blondel.

    Le lunghe sequenze di ripresa in ambiente scolastico sono state girate all’interno della Scuola Elementare Primaria Ariberto e Istituto Commerciale Cavalieri (Via S. Vincenzo e Via Ariberto).

    Il film è uno dei pochi di genere neorealista prodotti e girati a Milano.

    Il film è di genere drammatico e rappresenta una Milano post bellica in fase di crescita e industrializzazione ma con “glorie” e grandi “miserie” tipiche di quel periodo.

    La “fotografia” del film è di un genere neorealista che condivide molti stili dell’epoca cinematografica di quel periodo … Le ambientazioni sono simili se non identiche a quelle di genere neorealistico “romane” (in assenza delle sequenze in esterni girate tra Porta Genova, Duomo e Galleria Vittorio Emanuele e Lido…ed anche le Officine Alfa Romeo del Portello… l’ambientazione del film potrebbe persino apparire identica alle produzioni neorealistiche girate, nello stesso periodo, nella città di Roma e delle sue borgate).

    Il film venne considerato non molto positivamente dalla critica… per via di una rappresentazione sbiadita dell’immagine di Milano (in un periodo dove si voleva, a tutti costi, diffondere un’immagine di città vincente e prossima al “Miracolo economico”,,, viceversa si rappresentavano i contrasti di ceto sociale che emergevano pesantemente anche tra gli alunni di una scuola elementare).

    Nei prossimi giorni verranno proposti altri fotogrammi di questo film trasmesso di recente sul canale RAI STORIA 54.

    Milano 1954. Tra Porta Genova e San Vittore. Via Ariberto all'intersezione con Via San Vincenzo (fonte ciematografica)
    Milano 1954. Tra Porta Genova e San Vittore. Via Ariberto all’intersezione con Via San Vincenzo (fonte cinematografica)
    Milano 1945, Porta Genova/San Vittore. Uscita scolari dalla scuola elementare di Via San Vincenzo angolo Via Ariberto. (fonte: fotogramma cinematografico)
    Milano 1945, Porta Genova/San Vittore. Uscita scolari dalla scuola elementare di Via San Vincenzo angolo Via Ariberto. (fonte cinematografica)
    Milano 1954. Porta Genova (limitrofa a San Vittore), Via Ausonio incrocio con Via Ariberto. (Fonte immagine cinematografica)
    Milano 1954. Porta Genova (limitrofa a San Vittore). Via Ausonio all’ incrocio con Via Ariberto. (Fonte immagine cinematografica)
    Milano Corso Magenta-Largo Paolo d'Ancona (anni '70). Autore immagine Virgilio Carnisio (fonte web milanodavedere)
    Milano. Intersezione Via Giosuè Carducci con Corso Magenta… ovvero Largo Paolo d’Ancona (anni ’70). Autore immagine Virgilio Carnisio (fonte web milanodavedere)

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    L’immagine sottostante proviene dalla pagina 1017 di Milano Sparita Skyscrapercity

    come avviene, ormai, nel 100% delle immagini postate per questioni di commercio di una multinazionale (Facebook Italia) che in Italia evade il 100% del fisco e che vende a caro prezzo i dati riservati dei polli che si iscrivono a tale social… la stessa foto la ritroviamo, come accennato, in Milano sparita e da ricordare facebook

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s960x960/86272847_2997689070278094_5256012863234899968_o.jpg?_nc_cat=109&_nc_ohc=mzTjZUarEcAAX_VTc2I&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&_nc_tp=7&oh=3f70cc8b952c3ff2b78897801c280725&oe=5EB767D6

    è opinione di chi scrive, che se nel lontano 1992-93 Tangentopoli non si fosse fermata alla famiglia Craxi ma avesse pescato con reti più ampie personaggi in carriera nelle pubbliche amministrazioni di Milano e Regione… certe cose non sarebbero oggetto di segnalazioni come la presente…

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    Milano 1962. Grattacielo Pirelli e uscita personale impiegatizio femminile della omonima industria.
    Milano 1962. Grattacielo del Centro Direzionale della Pirelli e uscita del personale impiegatizio femminile della omonima industria di pneumatici e cavi.

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano (anni '50) sede RAI di Corso Sempione con Giorgio Albertazzi intento a pettinarsi davanti alla vetrata dell'ingresso del Palazzo della RAI. Autore Gian Battista Colombo, fonte web giancolombo.net.
    Milano (fine anni ’50) sede RAI di Corso Sempione con Giorgio Albertazzi intento a pettinarsi davanti alla vetrata dell’ingresso del Palazzo della RAI. Autore Gian Battista Colombo, fonte web giancolombo.net.
    Milano-Duomo 1963. Clint Eastwood intento a dare da mangiare ai piccioni... Erano gli anni degli "spaghetti western" che lanciarono questo attore hollywoodiano. (fonte immagine foum.westernmovies)
    Milano-Duomo 1963. Clint Eastwood intento a dare da mangiare ai piccioni… Erano gli anni degli “spaghetti western” prodotti da case cinematografiche italiane… produzioni di serie “B” che però lanciarono questo attore nello “star-system” hollywoodiano. (fonte immagine foum.westernmovies)
    Milano Monumentale-Garibaldi 1965. Scalo Farini di Via Valtellina e motrici di movimentazione vagoni merci e vagoni cisterna. L'immagine ritrae la "logistica" anni '60 della città di Milano... operativa anche in altri scali ferroviari come quello del Giambellino-Tirana San Cristoforo. Le motrici camionali ritratte nell'immagine erano specializzate ad una movimentazione interna dei carri ferroviari trasportati su rimorchi multiasse a pianale ribassato. Dopo la sosta nelle aree di sosta provvisorie degli scali, tali rimorchi, venivano agganciate a motrici FIAT (o IVECO) per essere condotte preaao magazzini, aziende e siti industriali dove avveniva un trattamento intermedio delle merci, prima di essere poi ricondotte nelle varie diramazioni ferroviarie sino all'utilizzatore finale del prodotto. Rimorchi di questo genere transitavano anche lungo le direttrici stradali del quartiere Barona verso varie destinazioni, tra le principali l'ASHLAND di Vaia Giacomo Watt e la SOLVAY di Via Barona.
    Milano Monumentale-Garibaldi 1965. Scalo Farini di Via Valtellina e motrici di movimentazione vagoni ferroviari merci e vagoni cisterna. L’immagine ritrae la “logistica” anni ’60 della città di Milano… operativa anche in altri scali ferroviari come quello del Giambellino-Tirana San Cristoforo. Le motrici camionali ritratte nell’immagine erano specializzate per una movimentazione interna dei carri ferroviari trasportati su rimorchi multiasse a pianale ribassato. Dopo la sosta nelle aree di fermata provvisorie degli scali, tali rimorchi, venivano agganciate a motrici FIAT (o IVECO) per essere condotte presso vari magazzini, aziende e siti industriali dove avveniva un trattamento intermedio delle merci, prima di essere poi ricondotte nelle varie diramazioni ferroviarie sino all’utilizzatore finale del prodotto. Rimorchi di questo genere transitavano anche lungo le direttrici stradali del quartiere Barona (Via Santander dal 1975, Viale Famagosta, Via Voltri, Via Barona, Via Teramo, Viale Faenza, Via Santa Rita da Cascia, Cavalcavia Don Milani, Via A. Binda, Via Biella, Pesa Pubblica di Via Ettore Ponti) verso varie destinazioni, tra le principali l’ASHLAND di Vaia Giacomo Watt e la SOLVAY di Via Barona.
    Questa immagine, inedita sino a poche ore fa, probabilmente le solite raccolte civiche finite nel dimenticatoio dei vari Sala-Pisapia-Moratti, etc... finite dal dimenticatoio in pasto, almeno in parte, a Facebook Italia, proviene dalla pagina 5142 di Milano Sparita Skyscrapercity. Alcune note e chiarimenti sono degne di pubblicazione. Negli anni '70 le militanze MSI-Ordine Nuovo e Lotta Continua (sia per Milano come per Padova e per il resto d'Italia, a partire da Roma e anche Reggio Calabria) annoveravano, tra i militanti e "simpatizzanti"... non meno del 50 % di FALSI MILITANTI, in realtà Agenti DIGOS-SISDE-SISMI confidenti-ruffiani e informatori vari. Lo scenario di allora è oggi realmente presente anche negli staff di tutti i social network USA (facebook, instragram, youtube, yahoo, quora, twitter e decine di altri). Questo si traduce nei fatti concreti che mediamente, in una pagina twitter o facebook o altro... di Politici italiani e/o di nostalgici dei vari ventenni mussoliniani o persono pagine fbook apparentemente apolitiche... circa il 50% dei profili presenti o iscritti ... sono confidenti DIGOS e/o Polizia Postale. Questa regola valeva anche negli ormai "preistorici" anni di piombo... La pagina di forum succitata, annovera, oltremodo, almeno un ex sanbabilino ... che queste cose dovrebbe conoscerle meglio di chi le scrive in questo web da "sfigati", ovvero Milanobarona... Eventi e personaggi come Cesare Battisti, molte colonne delle BR e gli stessi militanti MSI-Orinde Nuovo di quel periodo, non solo erano (molti di essi) prezzolati infiltrati DIGOS per promuovere la Strategia della tensione... ma alcuni di essi divennero Capi Brigatisti e bombaroli delle varie stragi di Piazza Fontana-Piazza della Loggia-Italicus-Bologna, etc... per non parlare del Golpe Borghese e rapimento e omicio Aldo Moro (vedasi anche la scandalosa posizione di Enrico Berlinguer, nella primavera del 1978 quando pretese, scandalosamente allineato ad Andreotti e Cossiga... la "linea dura" CHE CONDANNDO' ALDO MORO A MORTE... Ne consegue che certe posizioni ""storiche"" assunte dal forum sopra citato, fondato da personaggi che furono, alcuni, vicini a tali ambienti della destra milanese... fondatori che a loro volta hanno fondato anche pagine fbook di Quartiere... ufficialmente antifasciste con tanto di collaborazioni con l'ANPI di Milano... dovrebbe essere meno censorei verso un periodo storico italiano del quale c'è solo da vergognarsi... e l'ANPI dovrebbe rivalutare, verso qualche pagina Fbook la propria collaborazione. E' doloroso scrivere certe cose ma il caos di personaggi e di linee editoriali assunte da Facebook nel corso degli anni verso la "storia" di Milano e quartieri ... è a dir poco imbarazzante e confusionario.
    Questa immagine, inedita sino a poche ore fa (probabilmente le solite raccolte civiche finite nel dimenticatoio dei vari Sala-Pisapia-Moratti. In realtà la Milano Facebook nacque con tale sindachessa e il Presidente ATM del suo periodo da Sindaco. Immagini “”dimenticate”” dalle istituzioni civiche e riciclate dal loro dimenticatoio… ed in pasto, almeno in parte, a Facebook Italia. La foto proviene dalla pagina 5142 di Milano Sparita Skyscrapercity). Alcune note e chiarimenti sono degne di pubblicazione. Negli anni ’70 le militanze MSI-Ordine Nuovo e Lotta Continua (sia per Milano come per Padova e Firenze che per il resto d’Italia, a partire da Roma e anche Reggio Calabria, vedesi anche i “Moti di Reggio” di Ciccio Franco, il MSI di Giorgio Almirante (e la ‘ndrangheta) e il tentativo di Golpe Borghese di natura insurrezionale-sovranista tentato nel Sud Italia verso il 1970…) annoveravano, tra i militanti e “simpatizzanti”… non meno del 50 % di FALSI MILITANTI (in realtà Agenti DIGOS-SISDE-SISMI confidenti-ruffiani e informatori vari di Polizie, Questure, Prefetture, Caserme, Commissariati, etc…).
    Lo scenario di allora (al quale contribuì molto la CIA… mediata dai nostri servizi segreti…) è oggi (per assurdo) ancora realmente presente anche negli staff di tutti i social network USA (facebook, instragram, youtube, yahoo, quora, twitter e decine di altri). Questo si traduce (concretamente) in una media molto elevata di falsi internauti statisticamente censibili in una qualsiasi pagina twitter o facebook o altro… pagine gestite da esponenti Politici italiani e/o di nostalgici dei vari ventenni mussoliniani o persino di pagine fbook apparentemente apolitiche… Quindi… oggi come 50 anni fa… circa il 50% dei profili presenti o iscritti … sarebbero confidenti DIGOS e/o Polizia Postale (escludendo, dalla stima, i proverbiali utenti fake ticipamente generati, sia da algoritmi di tali social network, sia dagli stessi autori di tali pagine). Questa regola valeva (strano ma vero) anche negli ormai “preistorici” anni di piombo… Il forum succitato, annovera, oltremodo, almeno un ex sanbabilino … che queste cose dovrebbe conoscerle anche meglio di chi le scrive in questo web da “sfigati”, ovvero Milanobarona… Eventi e personaggi come Cesare Battisti, molte colonne reggenti delle BR e gli stessi militanti MSI-Ordine Nuovo di quel periodo, non solo erano (molti di essi) prezzolati infiltrati DIGOS per promuovere la Strategia della tensione… (per entrambe le contrapposzioni) ma alcuni di essi divennero Capi Brigatisti e bombaroli NAR delle varie stragi di Piazza Fontana-Piazza della Loggia-Italicus-Bologna, etc… per non parlare del Golpe Borghese e rapimento e omicidio di Aldo Moro (vedasi anche la scandalosa posizione di Enrico Berlinguer (nella primavera del 1978) quando pretese, scandalosamente allineato ad Andreotti e Cossiga…, la “linea dura… CHE CONDANNDO’ ALDO MORO A MORTE… Ne consegue che certe posizioni “”storiche”” assunte dal forum sopra citato, fondato da personaggi che furono, almeno uno di loro (ma probabilmente di più), vicini a tali ambienti della destra milanese… fondatori di pagine Facebook (oltre che forum) che a loro volta hanno fondato anche pagine fbook di Quartiere… ufficialmente antifasciste con tanto di collaborazioni con l’ANPI di Milano… Tali personaggi dovrebbero essere meno censorei verso un periodo storico italiano del quale c’è solo da vergognarsi… e l’ANPI dovrebbe rivalutare !!! … le collaborazioni verso qualche pagina Fbook…(tutt’altro che democratica) . E’ doloroso scrivere certe cose ma il caos di personaggi e di linee editoriali assunte da Facebook nel corso degli anni (verso la “storia” di Milano e quartieri …) è a dir poco imbarazzante e confusionario.
    Milano, Porta Venezia Gennaio 1985. Ingresso M1 e cancellata con alberi dei giardini di Porta Venezia (dal lato di Via Palestro) durante la nevicata del 1985. )Autore immagine Marcio De Biasi, fonte stagniweb)
    Milano, Porta Venezia, Gennaio 1985. Ingresso scalinata M1, cancellata con alberi sovraccarichi di neve dei Giardini di Porta Venezia (dal lato di Via Palestro) durante la eccezionale nevicata del 1985. (Autore immagine Mario De Biasi, fonte stagniweb)

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    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    SCHIEVANO HEADQUARTER (e con esso i futuri “Villaggio Olimpico Porta Romana”, Grattacielo A2A Piazza Trento e Torre Gioia 22).

    MILANO, la capitale morale della DECRESCITA FELICE.

    "SCHIEVANO HEADQUARTIER", Barona, 23 Gennaio 2020... paroloni inglesistici che nascondono il nulla... o quasi.
    “SCHIEVANO HEADQUARTER”, Barona, 23 Gennaio 2020… paroloni inglesistici che nascondono il nulla… o quasi. L’immagine ritrae il primo lotto (The Sign) dell’area in riqualificazione.

    La foto sovrastante ritrae il primo nuovo plesso (The Sign) di uffici dell’area oggetto di riqualificazione (termini roboanti…tradotti, in italiano tradotto dall’Inglese… “Sede centrale di Via E. Schievano”… lotti di volumetrie commerciali e direzionali in corso di ultimazione (Barona, a ridosso dei confini del Ticinese, verso il settore del Moncucco-Viale Romolo-IULM)).

    Il primo plesso di edifici (ad uso uffici, in corso di ultimazione) ubicato alla Barona, orientato verso il Monucco-Viale Romolo, compreso tra le Vie Santander ed Ernesto Calindri, a ridosso dello IULM… promette la riqualificazione di un settore periferico di Milano… da oltre mezzo secolo teatro di degrado, di lotti di edilizia popolare nati già “ghetto” verso la metà degli anni ’70 (vedesi Felice Lope de Vega), di un’area dismessa dalla archeologia industriale di una nota fonderia (Fonderia Vedani SpA)…

    Malgrado l’evidente e ormai decennale stato di semi abbandono di questo settore periferico della periferia sud-ovest di Milano… la riqualificazione illustrata nell’immagine apre dubbi e perplessità sulla reale fattibilità di conversione di un’area (considerata di serie Z dalle amministrazioni milanesi degli ultimi 5 decenni) potenzialmente guastata, verso la prima metà degli anni ’70, da piani urbanistici ex IACP di palese e storico isolamento dal contesto cittadino, dalla presenza di un canale scolmatore (Lambro meridionale) trasformatosi in cloaca a cielo aperto sin dalla fine degli anni ’60… mai ricoperto e mai riqualificato nel corso dei decenni.

    Le perplessità sulla reale potenzialità di riqualificazione territoriale di questo ennesimo progetto (a poche migliaia di metri, verso est, abbiamo il “quartiere Spadolini” tra il Vigentino e Porta Romana… realizzato verso la seconda metà degli anni 2000… già oggetto di volumetrie dismesse per la chiusura di aziende e la delocalizzazione delle medesime… in tale plesso vi si trovava la sede italiana di Yahoo (nota piattaforma social network esperta in evasione fiscale e contributiva nel periodo in cui operò in territorio italiano, tra il 2007 e il 2017, salvo poi fuggire dall’Agenzie delle Entrate e delocalizzare la sede centrale europea in Irlanda…).

    A poco meno di 1500 metri dal nuovo “SCHIEVANO HAEDQUARTER” si trovano le ormai ultratrentennali “Torri Ligresti” di Viale Richard… 3 torri su 4 sono vuote, inaffittate, in stato di degrado strutturale…

    La “decrescita felice” di Milano venne inventata, circa 20 anni fa,… dall’ex Sindaco di Silvio Berlusconi, Gabriele Albertini… Nei primi “Master Plan” di Porta Nuova-Garibaldi (e Milano City Live) si intravide la sostituzione della produzione reale di beni e industrie (ormai non più esistenti da oltre tre decenni) con la ricchezza distribuita dai servizi… in realtà, limitatamente a Milano… (ma non solo) si assiste al fallimento totale di questa forma di riduzione (sino all’annullamento) della produzione di beni economici (e loro consumo). Gli unici effetti reali sono un’azzeramento territoriale della loro produzione ed il consumo (concentrato nelle mani di ristretti settori elitari) di beni prodotti in sedi e industrie delocalizzate.

    Anche la filosofia (meneghina) della “decrescita felce” non vede una redistribuzione dei redditi e del potere d’acquisto ma unicamente una concentrazione di risorse, poteri e capitali solo verso una marginale fetta di “società dirigente”… che limitandosi alla città di Milano… annovera, non solo immobiliari, banche, assicurazioni, beni fondiari… ma lo stesso crimine organizzato a partire dalla ‘ndrangheta.

    E’ noto che a poche centinaia di metri di distanza dallo SCHIEVANO HEADQUARTER, tra Via Santander e Via Carlo Bo … la immobiliare GVA Redilco ha recentemente affittato uffici ad una nota (tristemente nota) transnazionale del “catering on demand” (riders) divenuta oggetto di inchieste giornalistiche della trasmissione REPORT RAI… e vien da chiedersi quali società di sfruttamento sociale potrebbero ospitare, in futuro, le palazzine del progetto di riqualificazione “SCHIEVANO HEADQUARTER” ?…

    Sia chiaro che i praticanti della “Milano in decrescita felice” non si limitano ai vari Sala-Pisapia… ma hanno origine dalle giunte Forza Italia (Albertini-Moratti), filosofie di “decrescita felice” copia e incollate dall’attuale PD renziano nella figura dell’amministrazione Sala della città di Milano…

    La Decrescita felice non è ovviamente conclusa.

    Ci sono… le Olimpiadi Invernali 2026 e le tonnellate di cemento previste per tale evento nella sola Milano… (dopo la decrescita felice di EXPO 2015…).

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    Milano 1959, tra Carrobbio e Ticinese. Colonne di San Lorenzo in Maggiore. (autore Cesare Colombo, fonte web fotografieincomune)
    Milano 1959, tra Carrobbio e Ticinese. San Lorenzo in Maggiore. (autore Cesare Colombo, fonte web fotografieincomune)
    Milano Porta Genova Dicembre 1963. Parte terminale dello Scalo ferroviario della Stazione di Porta Genova (a ridosso della palazzina della omonima stazione). Locomotiva a vapore di manovra delle carrozze merci. Lo spiazzo visibile nell'immagine era l'area di carico e scarico da "rotaia" a "gomma" (autocarri). Le palazzine visibili nell'immagine corrispondono alla Via Valenza ed all'Alzaia Naviglio Grande).
    Milano Porta Genova Dicembre 1963. Parte terminale dello Scalo ferroviario della Stazione di Porta Genova (a ridosso della palazzina della omonima stazione, tra la Via Valenza e Piazzale Stazione di Porta Genova). Lo spiazzo visibile nell’immagine era l’area di carico e scarico da “rotaia” verso “gomma” (autocarri). Le palazzine visibili nell’immagine corrispondono alla Via Valenza- Via Casale ed all’Alzaia Naviglio Grande. Purtroppo ad una verifica successiva questa foto risulta provenire da una raccolta civica in possesso, presumibilmente non autorizzato, dei “soliti noti” di Skyscrapercity Milano Sparita e Storia dei trasporti…” (legittimo domandarsi, per quelli di loro che ufficialmente lavorano per il Comune di Milano… come trascorrano la giornata lavorativa… a trastullarsi con centinaia di migliaia di foto d’archivio come da quasi 20 anni tutti possono constatare ?…onestamente prudono le mani…)
    Milano Ticinese 1974. Vicolo dei Lavandai (agenzia fotogradica Aldo Liverani, dal web liveranionline).
    Milano Ticinese 1974. Vicolo dei Lavandai (agenzia fotogradica Aldo Liverani, dal web liveranionline).

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

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    Il web “cronache edilizie milanesi”, apparentemente una fonte fotografica del forum sotto linkato…

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=f68a15f0e0c1f35a5dbaef37eec481c7&t=1232367&page=5139

    vista la sua breve e ravvicinada data di pubblicazione… possiamo considerarlo, come ipotesi, un sito creato dai “frequentatori” del forum di cui sopra (ovvero fonte fittizia da dove si attingono foto inedite ed il cui possesso non sarebbe altrimenti giusitificabile ?)?

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    Milano Cimiano anni '60. Via Derna.
    Milano Cimiano, primi anni ’60. Via Derna.
    Milano Cimiano anni '60. Via Derna (la palazzina ritratta risale ad un progetto di Ivo Chierici (fonte web allabarbaresca)
    Milano Cimiano anni ’60. Via Derna (la palazzina ritratta risale ad un progetto di Ivo Chierici (fonte web allabarbaresca))
    Milano Isola Garibaldi 1973. Immagine di Paolo Monti, ex area direzionale Pozzi Ginori di Via Porro Lambertenghi (successivamente, parte degli edifici, adibiti, anni '90. 2000, uffici catastato immobiliare del territorio).
    Milano Isola Garibaldi 1973. Immagine di Paolo Monti, ripresa dal Cavalcavia di Via Carlo Farini, ex area direzionale Pozzi Ginori di Via Ugo Bassi (successivamente parte degli edifici vennero adibiti, anni ’90-2000, come uffici catasto immobiliare del territorio di Milano).

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    Proseguono i multiaccount abbinati ad una sola persona che posta immagini ritagliate, chiedendosi e domandandosi dove e quando… per poi autorispondersi con l’immagine originale (fotoritoccata per migliorarne il contrasto) comprendente dettagli omessi nel primo “post”…

    MILANO Sparita – Page 4824 – SkyscraperCity

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    L’immagine sottostante (1961-63 circa, Mario Cattaneo, immagini milanesi di giovani nei Luna Park), forse, dovrebbe ritrarre le giostre della Festa di Santa Rita, lungo la Via Santa Rita da Cascia (area erbosa incolta lato ovest di Via Santa Rita…dove un tempo sostavano le note giostre durante il mese di Maggio) tra l’ex Piazzale del Santuario-Via Ettore Ponti e Piazza G.S. Ohm. Il palazzo (sfocato) che si distingue nell’immagine è praticamente identico al condominio di Via Ettore Ponti 62 angolo Via Santa Rita (dal lato distributore carburanti).

    L’immagine ritrae un ragazzino intento nel ballare il “twist” (ballo molto in voga nelle balere anni ’60 e generalmente nelle “feste di piazza”).

    Presumibilmente Barona, Maggio 1961-63, giostre e ragazzi alla festa di Santa Rita (la localizzazione è possiile confrontando la sagoma ed i dettagli del condominio ritratto, in secondo piano, dettagli che lo rendono perfettamente identico alla palazzina di Via Ettore Ponti 62 (autore Mario Cattaneo, web fpmagaine). Nella foto sottostante lo stesso palazzo, anni 2019, acquisito da Google Street.
    Presumibilmente Barona, Maggio 1961-63, giostre e ragazzi alla festa di Santa Rita (la localizzazione è possiile confrontando la sagoma ed i dettagli del condominio ritratto, in secondo piano, dettagli che lo rendono perfettamente identico alla palazzina di Via Ettore Ponti 62 (autore Mario Cattaneo, fonte :web fpmagazine)). Nella foto sottostante lo stesso palazzo, anni 2019, acquisito da Google Street.

    condominio via ettore ponti 62

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    L’immagine sotto linkata, pur essendo dichiarata (da un utente di dubbia esistenza) ritrovata nel baule dei ricordi di famiglia… circolava già in rete… anche ed a partire dall’altra Milano Sparita (SSC) sin dal Giugno 2014…. mah !

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2903133799733622/2947558158624519/?type=3&eid=ARAo6cEsc80O0OvX_vP5aIPCEktIm8yr2vzsTVNc7OBZoPP8yIkhYlOsN-KzEs86hWQQ3ciiflU-ag5X&__xts__%5B0%5D=68.ARDWhNSWkzfh_zN64Db-bUSGcaC_CKI4FTBET2U8IVkISHxYRO3XJD32ocvP3odeOhF85Dai0nRpLovqhRD3yVa7uZMlgu1ywD5dIs9kK4gmSPdfRtTAPRRVx5CdUniZGvPf4W-CCxvKObFlui2-T8IZbseEMuDQ2Xf84t2VAv0q4UyT94WIIR_t3_JFKBQdoEkxYXQVyjPxPMKfErtDGqv_JgeXiAc7OyuLuIWJ22f9S4fCOt_rfEukqmqzdzBLpo_qVqXUw2jkjUCtXAlrC4mFq0Irk4Ux4EUbxdQQB5NGOiVRkscR1RTBoueRfyw9SI6c1uAZhQli1seTeRRPt58nGg&__tn__=EHH-R

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    La ditta di dinamo e dispositivi elettrotecnici “Einstein & Co” (1900 circa, il padre di A. Einstein mori’ nel 1902 e con esso le attività imprenditoriali tra Pavia e il Quartiere Ticinese di Milano) si trovava nella Cascina e Mulino Ceresa ?

    (parte II°)

    No, Grazie !

    Perche’ un No, Grazie ?

    Perche’ è un abbaglio degli storici di Milano Sparita Skyscrapercity… CHE NON SONO STORICI ma presuntuosi.

    Qualcuno di loro (l’autore delle pesanti accuse di furto di immagini all’indirizzo di questo sito, fatti accaduti nell’Aprile 2019) ha postato in suddetto forum (analoga cosa sta avvenendo anche nella pagina facevook della Barona… anche se al momento non si cita il presunto laboratorio di dinamo della famiglia Einstein) la nuova e rivoluzionaria scoperta di Einstein nelle terre del Moncucco… nel tentativo di dimostrazione della sua teoria (alquanto abbagliata) allegando la mappa catastale del 1910 (SIT Geoportale) dove il Mulino Ceresa (il luogo della “Strage del Moncucco”) appare numerato con la cifra 160.

    Molto probabilmente, tale mappa, non si riferisce ad un numero civico ma ad una particella catastale riportata nel mappale di quel periodo.

    Andando a ritroso nel tempo , 1884 circa, il mappale (nella immagine sottostante)

    Via A Lecchi 1884
    Via A.Lecchi dalla mappa catastale del 1884. Nel circolino rosso, a titolo di dimostrazione, un numero civico censito in tale mappa, ben distinto dalle coordinate catastali, stradali e mappali indicate con altre numerazioni.

    riporta le numerazioni civiche degli stabili (probabilmente oggi non piu’ esistenti… purtroppo chi scrive non ha la sfera di cristallo e la macchina del tempo per accertarlo) di Via A. Lecchi a ridosso dell’Alzaia Naviglio Pavese.

    il mappale è disponibile in questo link

    https://geoportale.comune.milano.it/MapViewerApplication/Map/App?config=%2FMapViewerApplication%2FMap%2FConfig4App%2F216&id=ags

    il mappale/cartografia catastale riporta, nel 1884, alcuni numeri civici della Via Lecchi (dal 2 al 10). I numeri civici sono di colore nero, quelli delle presunte particelle catastali sono in rosso (la mappa non copre l’area del Molino Ceresa, forse perche’ tale manufatto, a fine ‘800, non era nemmeno iscritto e registrato al catasto… e/o il precedente Catasto Teresiano non era stato trascritto per alcune proprietà e poderi fondiari… oltremodo, nel Catasto Teresiano Moncucco e Barona erano parte dei Corpi Santi e non di Milano, quindi registri indipendenti dal catasto di Milano, completato nel 1760, circa 120 anni dalle prime cartografie catastali reperibili in rete, SIT, non antecedenti al 1884). Nella mappa si comprende, senza dubbi alcuni, che le numerazioni del tipo “210” o (nella mappa successiva del 1910) “160”, non corrispondano a numeri civici della Via Lecchi (successivamente Moncucco) ma ad ipotetiche numerazioni catastali. Da notarsi anche la presenza di una numerazione catastale della cascina quattrocentesca “Bompero” (207) e l’assenza di numerazione civica della medesima.

    Agli storici da social network andrebbe ricordato che a poco tempo dopo la “disgraziata” formazione dell’Unità di Italia… molti stabili agricoli NON ERANO ANCORA CENSITI NEI CATASTI DEL REGNO, MILANO INCLUSA, BORGHI SANTI DELLA BARONA E MONCUCCO INCLUSI.

    Quindi il trarre conclusioni spettacolari del tipo:

    “Siori e Siore, lo spettacolare annunzio che nel Mulino Ceresa vi visse e lavoro’ anche Albert Einstein e la sua famiglia…il piu’ grande fisico e genio di tutti i tempi, Albert Einstein visse e frequento’ la Barona e il Molino Ceresa”

    …corre il rischio, per tali personaggi, di annunciare bufale che si ritorcerebbero contro i medesimi.

    Se, d’altro canto, è vero che esista (in rete) qualche sito che sostenga essere la fabbrica e ditta “Einstein & Co” sita, intorno al 1900, in Via A. Lecchi 160 (a Milano) …si consideri che nulla vieta l’errore di trascrizione anche in fonti originali di quel periodo (primo decennio 1900). Nel 1884 le numerazioni civiche di Via Lecchi si fermavano al n.8 ed il Molino Ceresa non appariva nel mappale catastale. Nel 1900, circa 14 anni dopo… purtroppo non ci è dato sapere… non ci sono elementi che abbinino una numerazione civica cosi’ elevata (e mai esistita in virtu’ della scarsita’ di fabbricati, nel periodo, lungo la Via Lecchi, poi Moncucco) al Molino Ceresa.

    Si crede che l’edificio che ospitasse la ditta di dinamo Einstein & Co (ovviamente la fabbrica, non la sede legale di Via Bigli 21), fosse sull’attuale lato ovest della residuale Via A. Lecchi, tra Via Darwin e Viale Liguria/Tibaldi (dove oggi sorge un condominio di recente costruzione) e non esista piu’. Si dubita che tale fabbrica di dinamo fosse ospitata nel Mulino Ceresa. Nella mappa castale del 1930, nel lato ovest di Via Lecchi appaiono dei manufatti a schiera… ma piu’ di questo non è dato sapere nè scoprire (per chi non ha accesso a fonti di raccolte civiche… si intende, come nel caso di colui che gestisce questo web).

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    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano 1963, tra Monumentale e Porta Garibaldi. Incrocio Via Giuseppe Ferrari-Via Carlo Farini verso Piazzale Cimitero Monumentale. Palina tranviaria ATM con “nuova” venditrice a monete di biglietti urbani ATM (installata nell’asta della palina). (fonte immagine web liveranionline.com)
    Milano 1963 Monumentale-Porta Garibaldi. Sempre la palina con la ” nuova” venditrice a monete biglietti urbani ATM… vista da una prospettiva piu’ ampia. (fonte immagine web liveranionline.com)

    Da Milano alla Barona… a Milano Sparita facebook

    All’apparenza autori indipendenti, nei fatti, le immagini postate, per uso commerciale, senza regole, ovviamente, provengono TUTTE, SISTEMATICAMENTE, da Milano Sparita Skyscrapercity.

    Il link sottostante proviene da Milano Sparita Facebook, immagine della quale si dubita la parternità di una ammiratrice di tale pagina ma dei “soliti noti”…

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/82299717_2933528506694151_6904978634985963520_n.jpg?_nc_cat=106&_nc_ohc=dEYH-OdPyZoAX8tSQsp&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=e9d5ef75e8e00123f39aa8d1c83e7db4&oe=5E9AE10E

    Da Milano alla Barona…

    Sino a prova contraria è una pagina social commerciale, essendo abbinata alla vendita di un libro. Immagini estratte da altri libri sarebbero subordinate a Copyright.

    c’è da rimanere esterrefatti …a pubblicare, una foto prelevata da un libro che non appartiene ad alcun web…(i vincoli da copyright ?) … forse facente parte di raccolte civiche che vengono sfruttate, da Milano sparita Skyscrapercity… senza regole …da pagine facebook come queste (storici che non sono storici)

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s960x960/83085965_2272697946165771_738414116380606464_o.jpg?_nc_cat=105&_nc_ohc=5ZwZ82VYCG8AX9-ea1w&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&_nc_tp=1002&oh=77d30fbc35cbf5549586d335c0f22c70&oe=5ED0EF23

    Maurizio Colombini = @milanomaniac = dipendente della Polizia Locale di Milano, forum Milano Sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici, co fondatore Da Milano alla Barona Facebook Italia…

    Dopo l’immagine… della Pusterla di Porta Ticinese… gli sproloqui postati da Milano Sparita Skyscrapercity.

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    Pusterla di Porta Ticiniese 1915 circa. (fonte web prodottitop)
    Pusterla di Porta Ticiniese 1915 circa. (fonte web prodottitop)

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    AGGIORNAMENTI NEL MERITO DEGLI ERRORI DI RICOSTRUZIONE “STORICA” COMMESSI NEL FORUM SOTTO LINKATO

    Quando l’ignoranza degli incompetenti … da social …diventa legge !

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=f822f9a68e9c8053ea364de386f32518&t=1232367&page=5129

    Dopo una rapida verifica, a dispetto delle speculazioni inutili nelle quali si sostiene che intorno al 1900 l’attuale Via Moncucco (alla Barona) si chiamasse Via Antonio Lecchi, una mappa di Milano (1894 circa), di stampa tedesca (ma attendibile), rivela che la Via A. Lecchi era l’attuale Via Carlo Darwin al Ticinese (i riferimenti sono che in tale via, attualmente esiste un distaccamento dei Vigili del Fuoco in una palazzina risalente, probabilmente a fine ‘800, 1900 circa).

    L’epoca di stampa della mappa illustra, probabilmente (forse anche per la via Lecchi) un tracciato da piano regolatore in buona parte non attuato… ma in previsione.

    Questo indipendentemente dalla presunta presenza (rilevabile nella mappa) di un tracciato di strada “interpoderale” che ha origine dall’attuale Via Darwin, diretto verso il “moncucchetto” sino a congiungersi col vecchio tracciato iniziale della Via Moncucco.

    Si consideri che le strade interpoderali che collegavano pertinenze, mulini e cascinali del “Moncucco” non erano asfaltate, non erano manutenute dalle autorità amministrative cittadine, erano dissestate e acquitrinose durante i periodi di pioggia. Il sostenere che i laboratori di produzione e taratura dei dispositivi elettrici (trasformatori, dinamo, motori elettrici… che altro non sarebbero che dinamo funzionanti all’inverso…) fossero in piena (all’epoca) campagna in siti dove carri a trazione animale o autocarri potessero effettuare viaggi quotidiani di carico e scarico di dispositivi (per l’epoca iper tecnologici) è a dir poco ardito (e privo di riscontri oggettivi). Nell’attuale via Darwin esistono edifici edificati, forse, in data successiva alla stampa della mappa sopra linkata… ma si parla di qualche anno, edifici realizzati a fine ‘800, primi del ‘900 (si consideri la non lontana scuola elementare Pestalozzi, costruita nel 1902, idem per il Giardino d’Infanzia Richard Ginori di Via G. Watt, realizzato ai primi del 900… quindi una Milano di estrema periferia in costruzione intorno al 1900, pochi anni dopo la stampa di tale mappa. La via A.Lecchi ebbe, quindi, intorno al 1900, edifici sia dal lato sud che nord che ne definivano l’esistenza e la larghezza (il sieroterapico venne realizzato dal 1894-96 e non vi sarebbe apparente traccia nella mappa sovrastante).

    Lungo tale via ci sono edifici realizzati intorno al 1900 (e forse in data anteriore), come anche nel caso della seconda palazzina (presumibilmente realizzata verso fine ‘800 come il distaccamento dei VVFF sopra citato) orientata verso Via Segantini, angolo C. Darwin (ex ASL-USL-medicina legale, oggi è sede di un’azienda, forse, ai tempi del “sieroterapico” tale comprensorio sito tra le Vie Segantini e Darwin, era correlato alle attività mediche e di riserca dell’ex Sieroterapico…ubicato, un tempo, nel lato opposto di Via Segantini… di questo si cercheranno verifiche nei prossimi giorni… dato che chi scrive non ha documentazione civica storica a disposizione come qualche altro personaggio e si deve accontentare di ricerche affannose effettuate in internet).

    Quindi quella che un tempo doveva essere la Via A. Lecchi, oggi si chiama via Carlo Darwin ed i presunti laboratori di produzione trasformatori-dinamo elettriche appartenenti alla famiglia di Albert Einstein potevano essere ubicati, forse, proprio nella palazzina verso Via Segantini (una ubicazione alternativa è l’edificio che ospita, da moltissimi anni, il Distaccamento VVFF sopra citato).

    La mappa sottostante conferma quanto scritto piu’ sopra (la ex Via Lecchi è contornata da un’ellisse color marrone. Attualmente, tale via, è Carlo Darwin).

    Mappa di Milano, 1894 circa. Fonti: http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=mappe883&righe=1&inizio=7&InizioI=1&RigheI=100&Col=5
    Mappa di Milano, 1894 circa. Fonti: http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=mappe883&righe=1&inizio=7&InizioI=1&RigheI=100&Col=5

    Quindi, in conclusione, la teoria dei laboratori di fisica elettrologica applicata della famiglia di A. Einstein (sempre che le fonti storiche che citino l’esistenza di tali laboratori di fisica applicata nella ex Via Lecchi siano attendibili) non erano ubicati nell’ex Mulino Ceresa ma a qualche centinaio di metri piu’ a nord, tra l’Alzaia Naviglio Pavese e Via Segantini, al Ticinese (seppur molto vicino ai confini della Barona).

    La sottostante mappa (1904 editrice Sacchi) rivela che la Via A.Lecchi, nel 1904 esisteva, non si chiamava via Moncucco (quest’ultima aveva origine dalla via Lecchi) ed aveva degli edifici già registrati al catasto. Alcuni di essi potevano ospitare i laboratori di elettrotecnica della famiglia di A. Einstein. Nel 1904 il sieroterapico era già esistente ma non appare nella mappa sotto riportata.

    Mappa di Milano e Ticinese 1904 (editore Sacchi)
    Mappa di Milano e Ticinese 1904 (editore Sacchi)

    La numerazione civica 160 di Via Lecchi potrebbe essere un errore di trascrizione, dato che nè la Via Moncucco ne’ la ex Via Lecchi avevano estensione e concentrazione di edifici tali da giustificare numerazioni civiche cosi’ alte. Ci si rende conto che simili “trovate” potrebbero incrementare le vendite delle nuove edizioni di un certo libro facebook dedicato alla Barona… ma siamo nel campo non solo delle speculazioni ma persino nel ridicolo infondato.

    L’abbaglio dimostrato dai noti “””storici”””” di Milano (dietro di essi abbiamo anche libri venduti con Amazon ed editori pugliesi…e californiani… e ci si chiede se siano attendibili dal punto di vista delle fonti storiche) ci insegna di come sia difficile reperire fonti storiche e cronologiche attendibili se dietro non vi sia una istituzione universitaria che si appoggi a vari enti, società, fondazioni e altro ancora… in grado di offrire una documentazione, non solo attendibile e ricostruibile… ma con persone qualificate professionalmente e accademicamente per farlo.

    Signori, comprate pure libri facebook, visitate e mettete “mi piace” alle relative pagine… che andando avanti di questo passo la storia di Milano (e non solo) diverrà una sorta di Carnevale in vigore tutto l’anno… (siamo vicini, oltremodo, a Carnevale 2020…).

    In giro per la rete… si legge che autori e utenti Facebook vengono frequentemente apostrofati come utenti Fessi-book… mai migliore definizione azzeccata… ed i Fessibook, in Italia… sono decine di milioni e la loro cultura è parificata a quella di coloro che mettono i like ai siti di sponsorizzazione politica Lega-Casa Pound-F.lli d’Italia e, volendo e soffrendo… anche PD…(tanto per fare un esempio di come forum e social siano fonte di caos informativo se non, addirittura, di disinformazione sistemica).

    Milano anni '70 (fonte SIT Geoportale). Ticinese, bivio delle vie Arena e Scaldasole... purtroppo questa immagine è già stata oggetto di "pasti" da parte dei noti forum e social Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook... peccato che non citarono la fonte fotografica da dove attinsero...
    Milano anni ’70 (fonte SIT Geoportale). Ticinese, bivio delle vie Arena e Scaldasole… purtroppo questa immagine è già stata oggetto di “pasti” da parte dei noti forum e social Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook… peccato che non citarono la fonte fotografica da dove attinsero…

    Come piu’ volte segnalato in questo sito, nel Forum Skyscrapecity ci sono personaggi che vantano competenze storiche e carriere storiche… pur non essendo per nulla storici e molti di loro nemmeno laureati.

    Ancora una volta lo si scopre leggendo questo passaggio:

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=f822f9a68e9c8053ea364de386f32518&t=1232367&page=5129

    un noto utente (che si avvale, per ipotesi, di multiaccount) sostiene di avere scoperto che nel quartiere Barona, all’attuale Civico 22 di Via Moncucco (ex Mulino Ceresa), un tempo venisse ospitata una piccola fabbrica di trasformatori e dinamo elettrici della famiglia Einstein.

    Tale “”””storico”””” (storico quanto le identità che usa in tale forum) sostiene di averlo scoperto consultando l’Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano.

    Non solo vanterebbe questa rivoluzionaria scoperta… ma sostiene (in varie versioni account di Milano Sparita SSC) di aver anche scoperto (con le note e classiche elucubrazioni) un errore storico-catastale (secondo il medesimo di impatto epocale… probabilmente a Milano … domani ci saranno le troupe televisive giapponesi, cinesi, la CNN-BBC.ABC.CNBC… etc…) che vedrebbe, non nella ex Via Lecchi al civico 16 la presenza (1900 circa) di tale laboratorio elettrotecnico gestito dalla famiglia Einstein… ma al civico 160 della medesima Via (una svolta epocale, sorge l’invidia nell’ammetterlo… un Nobel alla storia e letteratura fioccherà per qualche milanese dipendente del Comune e controllate…nei prossimi mesi…).

    SI PREMETTE CHE TALI TEORIE NON HANNO ALCUN RISCONTRO NE’ FONDAMENTO (la numerazione del Mulino Ceresa alla Barona (160) potrebbe essere una numerazione catastale e non civica).

    L’infondatezza delle “narrazioni storiche” di quei post non è nuova e sarebbe interessante chiedersi quanta di tale inattendibilità sia stata riversata nei libri editi nelle varie pagine Facebook (non meno di tre, redatti, stampati e venduti con modalità e canali differenti ma tutti correlati a Facebook Italia che ne dovrebbe rispondere in primis…insieme agli autori).

    Ora… ben conoscendo una certa tendenza a millantare meriti non “meritabili”, analizzando in rete si scopre che in realta’ la fonte “””Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano””” è, da anni, reperibile in rete, con Google e Bing.

    Infatti la epocale scoperta che rivoluzionerà la storia di Milano (e ricompilerà lo scibile umano planetario…) e legittimerà (oltremodo) facebook, SSC (e internet in generale) …come nuovo luogo dove i dilettanti si trasformano in meravigliosi storici di professione … e anche meglio… è reperibile in questi link
    https://guarnichai.wordpress.com/2014/04/16/einstein-a-milano-2/

    https://www.italiaoggi.it/archivio/einstein-a-milano-l-officina-paterna-68723

    leggendone il contenuto si scopre che l’errore storico (presunto tale, dato che non c’è traccia nelle fonti ufficiali e lo si presume nelle fonti SSC, oltremodo scrivendo tale numero civico, con testi da fotoritocco… sovrascritti direttamente nei file immagine ritraenti le mappe catastali del 1900 circa) del civico 16-160 di Via Lecchi alla Barona (ex corpi santi) era (duole scriverlo) già stato “scoperto” diversi anni fa… (IN REALTA’ NESSUNO SOSTIENE TALE TESI) da coloro che hanno pubblicato le fonti sovrastanti (la versione piu’ veritiera è che non ci furono mai errori di numerazione civica… ma per dare piu’ enfasi alla cosa… qualcuno ha creato questo aneddoto di dubbia realtà).

    Cercando in rete poi si scopre che non l’Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano … sarebbe (probabilmente) tale fonte… ma quella di Pavia

    http://www.pv.camcom.it/index.phtml?Id_VMenu=848

    … nulla toglie che tale fonte sia eventualmente disponibile, piu’ che negli archivi storici delle Camere di Commercio di Milano e Pavia… nelle note raccolte storiche civiche alle quali tali personaggi, in parte, attingono in beata solitudine e privilegio..

    per carità, il fatto in se non ha nulla di male… (concediamo facoltà di trastullarsi.. E PRENDERE ABBAGLI A RISCHIO DI FARE FIGURE BARBINE… con documenti storici a tali “signori”…) ma quando didascalie ed immagini vengono poi fagocitate da Facebook Italia… la musica cambia.

    Comunque sia… ora si comprende da dove vennero attinte (anche) le fonti con le quali sono stati scritti anche libri venduti in ecommerce con Facebook.

    Duole ribadirlo ma… se non possiamo farci nulla sui vari episodi di millantato credito (e abbagli al limite delle bufale) in certi forum (sono fenomeni innocui, innocenti…se presi singolarmente) duole invece constatare che quando queste fonti diventano commerci facebook… nessuno vigila… nemmeno le autorità che sono pagate e preposte per farlo…

    Si conclude questa breve segnalazione ricordando che la RAI e la famiglia Angela, per produrre trasmissioni storiche come quella sottostante:

    https://www.raiplay.it/video/2020/01/meraviglie—la-penisola-dei-tesori-6acb4ad0-ace3-4d67-96d3-739bfb9792a8.html

    … non si rivolge a Skyscrapercity e nemmeno facebook… ma alla Facoltà di Scienze Storiche di Milano, di Firenze, di Roma e di altre città… ora viene da domandarsi se certi personaggi siano realmente degli storici … oppure … chiedersi se la loro professione storica sia come quella delle loro identità mascherate in Skyscrapercity… ovvero una cosa che nasce e muore (con figuracce) all’interno di una piattaforma social senza un riscontro reale.

    … meno male che negli ultimi anni certi inghippi sono stati scoperti…

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    Lo sapevate che la facciata (attuale) del Duomo di Milano venne realizzata solo nei primi del 1800, circa 400 anni dopo l’inizio della sua realizzazione ?

    Probabilmente, a parte gli storici di professione, NO !

    La non eccellenza storica e culturale dei forum Milano Sparita Skyscrapercity, Milano Sparita e da ricordare Facebook Italia, Milano nei Secoli facebook Italia, Da Milano alla Barona Facebook Italia, Vecchia Milano WordPress (e altro) non hanno mai narrato la vera storia della cattedrale tardo gotica del Duomo, iniziata in tarda epoca medioevale, completata… e quasi radicalmente riprogettata, nonche’ parzialmente ultimata … solo nella fase Rinascimentale (anche se tali “testate” web-forum-social si considerino delle eccellenze mondiali nel ramo storia di Milano e Lombardia… e disgressioni varie nello scibile universale).

    Scoperta dell’acqua calda ?

    Ovvio !

    Malgrado gli affari del lato commerciale e politico delle varie Milano Sparita e quartieri spariti… vadano a gonfie vele e il popolo bue dei social acquisti e visiti alla grande…se volete sapere, in linea generale, la vera Storia del Duomo di Milano… non vi resta che consultare, ahinoi, RAIPLAY e la trasmissione di Alberto Angela (RAI1) del 18-1-20 (sotto linkata, la visione richiede la registrazione a Rai Play).

    https://www.raiplay.it/video/2020/01/meraviglie—la-penisola-dei-tesori-6acb4ad0-ace3-4d67-96d3-739bfb9792a8.html

    Strano ma vero… malgrado vi siamo commercianti Facebook che vantino competenze storiche superiori a quelle dei ricercatori storico scientifici universitari… solo la RAI “de Roma” ci rispolvera una storia di Milano poco nota (che rivela la nostra ignoranza di nativi milanesi nati a pochissimi km dalla cattedrale medesima… ma rivela anche l’incompetenza di ambienti Facebook Italia, lacune, da anni, stigmatizzate in questo sito). Quindi l’ennesimo smacco a noi “milanesi” ma anche agli internettiani dei vari geni dell’intelletto umano di Skyscrapercity-Facebook-Wordpress-blogspot google, Milano e Barona varie…

    Il Duomo venne completato (la facciata, quasi integralmente riprogettata… a dispetto di quanto tutti credono), praticamente, a pochi anni dalla infelice Unita’ d’Italia…(questo è in buona parte noto, meno nota era, per l’appunto, la sua modestissima facciata sino ai primi del 1800). Ci volle un francese imperialista (Napoleone) per completare, in stile falso tardo gotico, la facciata del Sagrato del Duomo… quindi sotto la pressione delle campagne Napoleoniche. La facciata della cattedrale di Milano… ai primi dell’800 era piu’ disadorna e modesta, ovvero messa “peggio”… persino di quella dell’attuale Basilica di Sant’Eustorgio.

    Lo stile tardo gotico del Duomo e della sua facciata sono stili architettonici emulati con 4 secoli di ritardo… ed all’interno di esso, persino la sua Cripta sarebbe di stile manierista visti i secoli intercorsi tra la sua prima edificazione incompleta e il suo completamento, per per le vetrate si prolungo’ sino agli anni ’80 del 1900 (nella “Milano da bere”).

    In sostanza, il Duomo, pur nella meraviglia della sintesi architettonica ed artistica (ufficialmente catalogata come Neoclassica, Neogotica per via della sua ultimazione tardiva, rispetto al periodo in cui venne progettato e vennero poste le prime strutture liturgiche ed architettoniche… del lato opposto a quello absidale) è un assemblaggio ibrido di stili e tecnologie architettoniche ed artistiche (emulate in epoca tardiva) succedutesi nell’arco di 4 secoli… e il suo aspetto omogeneo “tardo Gotico-Neo Gotico” trarebbe in inganno (l’aspetto esteriore venne ridisegnato e compiuto nei primi dell’800 e non nel ‘400 come comunemente ci hanno insegnato) per via degli interventi recentissimi (se considerati rispetto agli oltre 600 anni che lo separano dalle prime realizzazioni) che lo videro, almeno esternamente, completamente ultimato sono a circa meno di mezzo secolo dall’Unità d’Italia…

    Dato che facebook, skyscrapercity e company non hanno acculturato i milanesi nativi e d’adozione… ma hanno solo sviluppato un grande business i cui utili vengono incassati e tassati in California… (c’è comunque un tornaconto politico PD-LEGA-FORZA ITALIA in tali social e forum) e persino fior di Senatori della Repubblica commettono strafalcioni storici come il sottostante:

    https://eugeniocomincini.it/2010/il-campanile-del-duomo-di-milano/

    dimostrandoci che i nostri politici non eccellono in cultura…

    in realtà il Duomo, come noto, ebbe, sino al 1866 circa, una torre campanaria…

    In beata e quasi totale solitudine, l’unico web dove verrebbe pubblicata una decente cronologia storica del Duomi di Milano:

    Storia di Milano ::: Il Duomo dagli spagnoli a Napoleone

    Sia chiaro, chi scrive non è storico (è messo male come tutti i fruitori di tali pagine facebook e skyscrapercity… ovviamente pur lor signori sarebbero “messi male”) e mai si sarebbe definito tale… tuttavia ci sono autorefernziati fiori di storici che non sembrano aver proprio brillato in quasi un decennio di pagine Facebook ed un quasi ventennio di forum SSC…

    Forse si dovrebbe pensare meno ai profitti (ed all’acculturamento politico propagandistico) e di piu’ alla vera storia… ma forse tali personaggi avrebbero bisogno di consulenti universitari (attualmente solo la RAI, a spese nostre, puo’ permettersi) che gli verrebbero a costare un mezzo secolo di utili dalla vendita libri via Amazon… (libri stampati in Puglia o in California…).

    I commenti di cui sopra potrebbero apparire diffamatori… ma quante immagini, come la sottostante, sono mai apparse nelle note pagine Facebook e Skyscrapercity ? (parliamo di autori che si autoreferenziano come la crema della storia universiale della città di Milano, il meglio degli storici ufficiali… portatori di cultura storica millenaria, dall’epoca celtica, passando per le Legioni Romane sino alla Torre Isozaki…).

    Ecco come si presentava il Duomo nel 1700, sino ai primi del 1800.

    Fonte miniatura: Blog Urbanfile
    Fonte miniatura: Blog Urbanfile

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Scoperta dell’acqua calda… ma noi milanesi, vittime di una scuola che insegna storia siano all’illuminismo ed elude (dietro decennali direttive ministeriali) persino l’Unità d’Italia ed il ventennio fascista (fasi storiche eluse poiche’ c’è da vergognarsi ad essere Italiani ed i vari Dicasteri romani, dalla DC sino all’attuale Governo Giallo Rosso, ben sanno che l’Unità d’Italia nacque sotto forme illegittime e criminali… aspetti che sarebbe meglio censurare)… ma forse queste cose non dovevamo apprenderle dalle varie Milano e quartieri spariti… o forse no ?

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    Milano Ticinese, 1975 circa. Deposito tranviario di Via Pietro Custodi. (fonte immagine, SIT Geoportale)
    Milano Ticinese, 1975 circa. Deposito tranviario di Via Pietro Custodi. (fonte immagine: SIT Geoportale)

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    Un breve cenno ai contenuti della trasmissione di Telereporter “Gente di Milano”, del 15/1/20 scorso (curioso che abbia lo stesso titolo di “Gente di Milano” facebook, correlata a Milano Sparita Facebook Italia… titolo che curiosamente coincide con una raccolta fotografica, proveninente da Milano Sparita e Storia dei trasporti di Milano Skyscrapercity).

    Nella trasmissione (finanziata dalla Lega) venne intervistato in inquilino pensionato residente in appartamento di proprietà di un noto gestore di patrimonio immobiliare popolare del comunale di Milano.

    Gli estremi ed i contenuti della trasmissione sono da sottoporre ad alcune “revisioni” per delle imprecisioni tecniche contenute.

    Presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Milano non vincola il magistrato di turno nel comunicare alcunche’ al depositario di tale atto (Tribunale e Procura di Milano sono una nota tangentopoli giudiziaria appaltistica tra la procure italiane, di tale procura se ne occupo’ anche l ‘Autorità nazionale anticorruzione e persino la DIA …per una serie di appalti al di fuori della Legge e di personale ausiliario, amministrativo e anche giudiziario… beneficiari di concorsi e bandi di gara e selezione non proprio legali… diversi contaminati da personaggi vicini al mondo del crimine organizzato, ‘ndrangheta in primis… ma del resto Cosa Nostra, sin dai primi anni ’70, ebbe modo di influenzare il decorso giudiziario di tale procura e tribunale) .

    Per avere traccia del “decorso” di un atto giudiziario, il suo depositario e sottoscrivente (il “ragiunatt” della trasmissione andata in onda lo scorso 15 Gennaio, un ex controllore finanziario di una Banca non specificata) deve presentare (invece di un esposto) una Denuncia Querela al Procuratore della Repubblica di Milano, presso la Procura della Repubblica (a sua volta presso il Tribunale medesimo, Via Freguglia 1).

    Sia chiaro che non si sta facendo un atto d’accusa verso quel milanese intervistato nella trasmissione sopra citata. Le motivazioni esposte dal medesimo sono sacrosante… ma per come la vicenda è stata diffusa nelle televisioni del Nord Italia… ci sono alcuni aspetti da chiarire e verificare.

    Per quali motivi ?

    L’ordinamento giudiziario attuale non prevede nè vincola il PM di turno (nel giorno del deposito di un esposto) di gestire un esposto con un iter da Registro Giudiziario (riservato alla denunce-querele)… anche se nell’esposto vi possono essere i presupposti per considerare il medesimo una notizia di reato.

    L’esposto permette alla malagiustizia (il Tribunale di Milano ne sarebbe il simbolo Nazionale, seguono altre procure come Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio, Torino, Novara, Pavia… Padova… ma la lista è incompleta e limitata al Nord Italia) di insabbiare l’atto e di renderlo ingestibile dal depositario-sottoscrivente (il “ragiunatt”).

    Altro errore è l’aver definito la Procura della Repubblica di Brescia come un organo controllore della Procura della Repubblica di Milano.

    Brescia ha solo le competenze di delega di tutti i procedimenti che vedono i magistrati di Milano, indagati per reati svolti nelle loro funzioni e/o per querele che i medesimi infliggono a cittadini che hanno scritto, dei medesimi, in toni non lusinghieri… Se un cittadino denuncia un magistrato operativo alla Procura e Tribunale di Milano… l’eventuale procedimento di indagine, processo e giudicato…non puo’ essere gestito e dibattuto, nonche’ giudicato a Milano… ma in altra Procura, ovvero Brescia (la medesima viene nominata anche per magistrati denunciati da altre Procure lombarde).

    Se si ravvedono e si possiedono prove nel merito di illeciti consumati, per ipotesi di reato, da un ente di amministrazione immobiliare (residenza popolare) comunale, si deve presentare denuncia-querela, con l’invito scritto in calce alla medesima (un obbligo per il PM di turno e il GIP assegnato) di essere informati dell’eventuale richiesta di archiviazione (onde produrre una opposizione alla medesima) citando gli ex artt.li di Procedura Penale (408/409/410).

    Se il PM di turno dovesse iscrivere la denuncia-querela nel modello 45 (atti non costituenti reato), OVVERO INSABBIARLA…tale magistrato e passibile di querela per omissione d’atti d’ufficio (articolo 328 cp) e del reato di favoreggiamento personale (art 378 cp) ed in certi casi anche di associazione a delinquere (CP 416).

    Duole constatare che le tramissioni LEGA pecchino di carenze conoscitive del come querelare e perseguire i furbetti … che sono equamente distribuiti tra la medesima e il PD, sia nazionale che locale… E’ noto che l’attuale leader della Lega abbia, da diversi anni, costituito una “task-force” repressiva (querele bavaglio) che monitori l’ìntero WWW planetario per intercettare e identificare i cittadini italiani (e non) dissenzienti al medesimo e sottoporli al patibolo giudiziario (la Lega querela diverse centinaia di cittadini al giorno per diffamazione… alla faccia delle vittime della magistratura “comunista”…).

    Si evidenzia, inoltre, che la trasmissione di Telereporter sopra menzionata… dovrebbe dedicare i propri servizi anche per l’ALER Lombardia (gestito da 30 anni da alleanze Lega-Forza Italia) protagonista di reati analoghi (o comunque di ipotesi di reati simili) a quelli imputati in tale trasmissione.

    Come diceva Alberto Sordi nel film “Il moralista”… (nelle amministrazioni milanesi e lombarde), il piu’ pulito ha la “rogna”, indicando che tra “sinistra” e destra… Milano è andata a rotoli e con essa la Regione.

    Ultima nota di cronaca

    Le boiate propagandistiche (il primo ad inventarle fu Craxi, seguito da Berlusconi, poi Formigoni, dopo Maroni, oggi gli attuali governatori lombardia e città di Milano…) del PIL milanese e lombardo primo in Europa e quasi nel mondo… andrebbe rivisto non solo nell’ottica delle speculazioni immbobiliari di Milano, ma nella presenza di Berlusconi + famiglia e Mediaset in Lombardia… e soprattutto per i redditi dei frontalieri che da decenni guadagnano in Svizzera Italiana.. luogo dove le retribuzioni minime partono, convertite in euro, a partire da 3000 mensili per arrivare a 20.000, mentre a Milano, 1000 euro sono un lusso per pochi… idem Lombardia.

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    Milano-Brera anni '70. Via Pontaccio 21 (fonte fotografica SIT Geoportale)
    Milano-Brera anni ’70. Via Pontaccio 21 (fonte fotografica SIT Geoportale). Osservando i fili aerei di captazione elettrica tranviaria (concepiti, ancora, per i trolley, antecedenti alla riqualificazione delle linee tranviarie in pantografo…) dovremmo essere (non oltre) verso la prima metà degli anni ’70 (non successivo al 1975). Si consideri, inoltre, che al 31/12/1975 la tratta tranviaria di Via Pontaccio, verso Lanza, era dismessa (lo dimostrano le auto parcheggiate sopra i binari del tram, la sede stradale era ancora attrezzata con una coppia di binari, come deducibile dalla coppia di linee elettriche aeree visibili nell’immagine). Un ulteriore dettaglio a favore della datazione anteriore al 1976 è l’evidente tinta monocromatica (verde militare) della pattuglia di Polizia di Stato inquadrata nell’immagine. Dal 1976 la livra delle auto in dotazione al Pronto Invervento 113 venne riverniciata nell’attuale bianco-azzurro.

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    Matteo Salvini e Milano Sparita Facebook e Skyscrapercity

    Le note tramissioni di telereporter, finanziate da Matteo Salvini, portano lo stesso nome degli album fotografici (raccolte civiche) delle pagine web sopra menzionate…

    https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2328004153913259&type=3&__xts__[0]=68.ARBQ6urvk2W7y4I3TcBwyHElbV5nV95zKego_1PpGCkypq8lxiHB6LfC2ej2Kn4F-3ZE5DSDkdnUpo07GjagtlaO8QIyHRVUYBSD9tfMR9SzJyey9nOha1DOJwgkx5VCxzTAaXTs4HWJBPbvMwMyIf846elRa7qb8vlh0WyJDyggbHwJQ_TEGAh7QEwLWSy-sXkti5zJdASLMjsWN6hj_VPKJk2dNEV_EvRJQ1zQhllzYLEJ4KF0GpxljihXj0yjbqM56DwNX4-SHKkKgDBC59izHTRH-kCsSG3YDksVIZ2e9nv2jDIZmaVFokZkWI_buPRmd0LMLtikNNJI_vW3FDOw3g&__tn__=-UC-R

    C’è la firma autografa in certe azioni internet…?


    Piazza Castello fine anni '60. (autore Davide Mengacci, raccolta omonima)
    Piazza Castello 1969. (autore Davide Mengacci, raccolta omonima)
    Milano Barona (confinante verso Giambellino) oggi 15/1/2020. Cavalcavia Don Lorenzo Milani e le torri "Ligresti" (1988) in evidente stato di incuria e invendute e sfitte (tranne la torre "impachettata" da un cantiere di "riqualificazione-restiling". Da notarsi la presenza di cartelli affitasi e vendesi lungo tutte le tre torri rimanenti. Il plesso direzionale vede solo uno sportello Unicredit ed un bar ristorante (rispettivamente Piazza G.S.Ohm e Via Lodovico il Moro-Richard) attivi e testimonianti gli ultimi "segni di vita" conseguenti ad una crisi economica (non dichiarata dalle istituzioni di Milano e Lombardia) ma pesantissima. Il plesso delle torri di V.le Richard alla Barona non è l'unico ex centro direzionale "periferico" a versare in tale stato. Analoga situazione per le ex torri Olivetti del Lorenteggio, per una delle due torri di Via Koch, sempre al Lorenteggio, idem per Via Ripamonti e l'abbandonato centro direzionale sito tra Ripamonti e Virgilio Ferrari. Idem per le ex torri SAI e altre ex aziende di Musocco-Stephenson... per non parlare dell'area Mecenate verso San Donato-Tangenziale est verso la Paullese... tutto in stato di abbandono... scenari di disperazione umana e occupazioni abusive simili a quelli denunciati a Napoli Scampia Le Vele dalla trasmissione RAI "che ci faccio qui". Come piu' volte accennato, Milano è una città che non si espande piu' ma si contrae per via di un impoverimenti produttivo e amministrativo che viene, da 25 anni, sottaciuto dalle giunte Lega-FI-PD. Molti gli stabili ex terziario in stato di abbandono lungo Viale Monza verso Sesto S. Giovanni. Idem per l'are Bicocca (malgrado si costruisca intorno al dismesso). Per quanto riguarda la Barona, l'inutilizzo e lo stato di semi o totale abbandono del plesso Richard-Ligresti vede, a circa 1500 metri di distanza la realizzazione del "Schievano Headquarter" (del quale si cerceranno di approfondire alcuni aspetti nelle prossime settimane). Ci si domanda se Schievano Headquarter non sia destinato, nell'arco di 20-25 anni a fare la stessa fine delle Torri di Viale Richard... A Milano si costruisce, non per esigenze di mercato ... ma per speculazione edilizia...
    Milano Barona (confinante verso il Giambellino), oggi 15/1/2020. Cavalcavia Don Lorenzo Milani e le torri “Ligresti” (1988) in evidente stato di incuria (quasi totalmente sfitte e bisognose di restauro radicale, sia negli interni che negli esterni… tranne la torre acquistata da una “corporation” britannica…”impachettata” in un cantiere di “riqualificazione-restiling”). Da notarsi la presenza di cartelli affittasi lungo tutte le tre torri rimanenti. Il plesso direzionale vede sopravvivere (la desolazione del sito supera l’ex area Ginori dismessa nei primi anni ’80, prima della costruzione di tali torri) solo uno sportello Unicredit (quando le torri vennero inaugurate, tra il 1988-89, ospitava uno sportello Credito di Torino CRT Cassa Risparmio di Torino) ed un bar ristorante (rispettivamente verso Piazza G.S.Ohm e Via Lodovico il Moro-Richard). Quelli elencati sono gli unici esercizi “attivi” e testimonianti gli ultimi “segni di vita” di quest’area ex direzionale, segni di dismissione anche conseguenti ad una crisi economica (non dichiarata dalle istituzioni di Milano e Lombardia) pesantissima (anche a Milano) che non sembra avere fine. Il plesso delle torri di V.le Richard alla Barona non è l’unico ex centro direzionale “periferico” a versare in tale stato. Analoga situazione per le ex torri Olivetti del Lorenteggio (sembra che HUAWEI sia interessata ad una loro riqualificazione… in rete ci sono dei “rendering” ma le informazioni reperibili sono scarse, non è possibile capire se le torri siano state rilevate dal colosso cinese e/o siano state acquistate da immobiliaristi per la riqualificazione e rilocazione per HUAWEI). Anche una delle due torri di Via Koch (ex Gemini Center) è inutilizzata… mentre l’altra venne rilevata, alcuni anni fa, dalla multinazionale Replay (sempre al Lorenteggio). Scenari simili a quelli di Viale Richard sono visibili in Via Ripamonti con l’abbandonato centro direzionale sito tra Ripamonti e Virgilio Ferrari. Idem per le ex torri SAI ed altre ex aziende di Musocco-Stephenson… (soggette ad occupazioni di senza tetto) per non parlare dell’area Mecenate verso San Donato-Tangenziale est a ridosso dello svincolo della Paullese… tutto in stato di abbandono… scenari di disperazione umana e occupazioni abusive simili a quelli denunciati a Napoli Scampia “Le Vele” dalla trasmissione RAI “che ci faccio qui”. Come piu’ volte accennato, Milano è una città che non si espande piu’ ma si contrae per via di un impoverimento produttivo, ovviamente sociale (con diseguaglianze notevoli) parallelo ad un impoverimento amministrativo e politico che viene, da 25 anni, sottaciuto dalle giunte Lega-FI-PD (malgrado nel centro cittadino si stia costruendo con ritmi forsennati dal lontano 2005). Molti gli stabili ex terziario in stato di abbandono lungo Viale Monza verso Sesto S. Giovanni. Idem per l’area Bicocca (malgrado si costruisca intorno al dismesso). Per quanto riguarda la Barona, l’inutilizzo e lo stato di semi o totale abbandono del plesso Richard-Ligresti vede, a circa 1500 metri di distanza, la realizzazione (che suscita molte perplessità) del “Schievano Headquarter” (del quale si cerceranno, in questo web, di approfondire alcuni aspetti nelle prossime settimane). Ci si domanda se “Schievano Headquarter” (malgrado gli annunci di prestigiose rifiniture e di riqualificazione di un’area degradata da decenni in centro direzionale ad alta tecnologia e innovazione) non sia destinato, nell’arco di 20-25 anni, a fare la stessa fine delle Torri di Viale Richard… A Milano si costruisce, non per esigenze di mercato … ma soprattutto per speculazione edilizia/immobiliare…mattone e compravendite immobiliare, cosi’ come la locazione di spazi di terziario (ovviamente in centro, dove i costi al metro quadro sono astronomici) incrementano il PIL (anche l’utilizzo fiscale di torri vuote o affittate, come cespite, ammortizza e mantiene stabili i fatturati delle immobiliari e immobiliaristi… andando a drogare una economia basata sulle bolle immobiliari… come di fatto Milano camperebbe dalla fine del primo decennio degli anni 2000).

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano "Baia del Re" Stadera nei primi anni '70. Manifestazione contro la guerra USA del Vietnam in Via Nicola Palmieri. (fonte fotografica, contestuale e localizzazione citata, web Lombardia beni culturali).
    Milano “Baia del Re” (Stadera) nei primi anni ’70. Via Nicola Palmieri e manifestazione contro la guerra USA nel Vietnam. (fonte fotografica, contestuale e localizzazione citata: web Lombardia beni culturali).
    Cernusco sul Naviglio 1917 circa. Via Camillo Benso di Cavour.
    Cernusco sul Naviglio 1917 circa. Via Camillo Benso di Cavour. (fonte web genova1913.it)

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    TGR Lombardia… una brutta copia della Televisione Popolare Nord Coreana, espressione e mezzo di un Regime autoritario e corrotto (lombardo ma formalmente alla guida diretta e indiretta della Nazione dal 1994) disinformativo e propagandistico ?

    tv nord coreaDopo Tangentopoli ’92, dall’insediamento del Governatore regione Lombardia (di Forza Italia) Roberto Formigoni (1994) , il TGR Lombardia si è trasformato in una macchina della propaganda politica-elettorale (falsa e disinformativa) di Forza Italia prima, della Lega Nord e PD dopo…(per molti versi anche e meglio delle reti Mediaset e de Il Giornale e “Libero”)

    Verso fine anno 2019 una giornalista del TGR Regionale annuncia che a Milano cresce la popolazione, cresce il PIL, c’è piena occupazione con traino dell’intera Europa, Brexit inclusa e che le aziende di Milano fatturano piu’ e meglio di quelle delle principali capitali europee, Regno Unito incluso… (in sintesi i posti di lavoro fisso ce li tirano addosso…) e c’è fame di case…(per via della piena occupazione lavorativa di Milano) e non ci si deve stupire che per via di tale “fame” immobiliare si costruiscano nuovi condomini superlusso in pieno centro… (si premette che anche il Sole 24 ore applica le stesse propagande di dubbia attendibilità statistica e numerica).

    (le cronache reali dicono l’opposto)

    https://rep.repubblica.it/pwa/locali/2019/09/08/news/rider_milano_mensa_dei_poveri_corso_concordia-235503081/

    … sorvolando sulle boiate di tale affermazione (PD e Lega sono piu’ amici di quello che sembra, malgrado le trasmissioni televisive Telereporter “Gente di Milano-Milano trash” finanziate da Salvini), sull’avanguardia disinformativa che, “pro tempore”, Forza Italia, sin dal 1994, fece utilizzando tale testata giornalistica regionale RAI

    (annunciando una falsa emergenza rifiuti che permise a Formigoni ed alla famiglia Berlusconi, secondo le indagini degli anni successivi, di affittare, (pare) parte dei terreni… destinati alla discarica di Cerro Maggiore… da personaggi “calabri”… dei quali ci si chiede se i personaggi succitati fossero ignari o meno… (scenari non molto dissimili da quelli dei terreni EXPO 2015)).

    http://www.altrestorie.org/news.php?extend.952.12 (nel sito non si fanno riferimenti a famiglie di un certo tipo… nella vicenda della discarica di Cerro Maggiore… forse per timore di querele… dati che certi “peccati” (di cui Milano e Lombardia rigurgitano, da “sinistra” a destra) non si devono dire ma solo praticare…))

    Il noto e dimenticato scandalo berlusconista della discarica di Cerro Maggiore… maturo’ anche ipotetiche simulazioni di suicidio come dimostrano le cronache di allora

    https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/14/si-spara-alla-testa-il-re-delle.html?refresh_ce

    l’esito politico lombardo-forzista della falsa emergenza rifiuti del 1994 fu possibile, a livello di consenso…anche utilizzando il TG Regionale come macchina di consenso e disinformazione… possiamo quindi affermare che TG Lombardia, ancor prima che Zuckerberg (con Facebook) invento’ la macchina della propaganda politica per far vincere politici e partiti impresentabili… nella stessa misura nella quale, successivamente, Facebook e Twitter permisero la vittoria di governi neo fascisti e autoitari negli USA, in Brasile, in Cile, in UK, in Polonia, in Ungheria, Romania, Bulgaria, etc… Il TG Regionale, dal 1994, divenne, sulla falsa riga dei regimi totalitari (come la North Korea) una macchina del consenso e della disinformazione finalizzata a collettare voti, un tempo per Berlusconi e Formigoni (e De Corato/Albertini/Moratti/Pisapia), oggi per Sala e Fontana (in tempi intermedi, ed in modo scandaloso, per il pregiudicato Robero Maroni… il medesimo ha diversi precedenti penali inappellabili… non si tratta di diffamazione ma cronaca…).

    L’affermare che a Milano, per via della “fame” di alloggi… si costruiscano condomini miliardari in pieno centro è una boiata degna delle amministrazioni regionali e comunali che Lombardia e Milano si meritano e si tengono “strette” in questi anni.

    Se a Milano ci fosse “fame” di case… si ricomincerebbe a costruire nelle periferie… malgrado la recente moda (nata con la Moratti ma ereditata e potenziata da Pisapia e Sala) falso ecologista della tutela del territorio “verde” (periferico) da preservare contro l’utilizzo di suolo pubblico periferico (verde) per espansione dell’edilizia residenziale.

    A Milano ci sono centinaia di migliaia di appartamenti e spazi uffici e commerciali invenduti e sfitti.

    I motivi ?

    Costi di compravendita e di locazione impossibili da sostenersi ed una economia meno florida di quello che la propaganda TG Lombardia sostiene.

    Per quale motivo si annuncia che a Milano non si trovano appartamenti da acquistare ?

    Vedesi Fontana e Sala e le Olimpiadi 2026 e le iperspeculazioni edilizie che dovranno realizzarsi (ed affiancarsi ai sequestri giudiziari dell’area Porta Vittoria) a Porta Romana e Porta Garibaldi (ex scali TIBB-Lodi e Farini).

    Oggi, a Milano, i principali acquirenti immobiliari sono:

    ‘ndrangheta e Triade Cinese…

    … del resto da un TG3 Regione che dal 1994 apre i servizi con la faccia di Formigoni (e li chiude sempre con la stessa faccia), successivamente con la faccia di Maroni, poi Pisapia, poi Sala e Fontana… cosa dovremmo attenderci ?

    Informazione o promozione elettorale permanente ?

    Si ricorda che Milano vanta la maggiore emigrazione (all’estero) di laureati… forse cosi’ tante opportunità di lavoro e di carriera, la “Milano traino dell’Europa” non sa offrirle (tranne che per i raccomandati, molti di essi provengono dal meridione italiano)…

    Milano, negli ultimi 20 anni… ha rinnovato il centro storico (sino ai confini esterni di Porta Garibaldi e Amendola Fiera-Portello) ed ha invecchiato le periferie.

    Non è piu’ una città in espansione ma in contrazione (vedesi le aree di terziario dismesse-inutilizzate di Viale RIchard, Lorenteggio, Stephenson Musocco, la stessa Porta Romana con il recente e già decadente “Quartiere Spadolini” tra Vigentino e Porta Romana… vedesi Ripamonti, vedesi Via Medici del Vascello e l’area di Rogoredo-Mecenate, la stessa Lambrate, Viale Monza e persino l’area Bicocca (dove al nuovo si affianca l’intermedio abbandonato).

    Non ci si deve stupire che da simili politicanti incapaci e poco onesti (in diversi casi) nacquero piattaforme social (frequentemente di pura propaganda e “chimere” con distorsioni storiche, nonche’ carenze cronologiche abissali…) dedicate alla “Vecchia e sparita Milano e quartieri” (pagine Fbook e libri che distraggono e allontanano dai problemi reali di Milano e dalla verità storica e contemporanea).

    …aggiornamento…

    Sempre in tema di bufale disinformative del TG Lombardia, degna di nota sarebbe la bufala annunciata verso i primi di Dicembre 2019 di un incontro riappacificatore (voluto da Matteo Salvini ) e Liliana Segre… evento smentito da entrambi pur essendo stato annunciato (dal TG3 Lombardia) come “ricevuto” da una fonte attendibile… (qualcuno ricorderà le parodie dei “Lino Linguetta”… in voga una ventina di anni fa… paradossalmente proprio sulle reti Mediaset con Striscia la notizia… bene… anzi male… pare che i Lino Linguetta del TG3 Lombardia spaccino per notizia ANSA anche un semplice colpo di telefono fatto da qualche dirigente Lega di Via Bellerio… tanto tale testata, da decenni, si presterebbe alla mala informazione propagandistica di natura politica e elettorale).

    E’ MOLTO DIFFICILE CHE COMITATI D’AFFARI TARGATI LEGA E PD POSSANO GOVERNARE BENE UNA REGIONE E UN CAPOLUOGO METROPOLITANO DI REGIONE… TALI COMITATI PENSANO AGLI AFFARI, MOLTO MENO AD AMMINISTRARE BENE…

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    Milano 4 Novembre 1979. Barona, Via Moncucco, ambienti esterni della "Locanda delle Streghe" (ex Mulino Ceresa del sottoborgo rurale della Cascina Moncucco, lungo la omonima Via Moncucco). La sera del giorno precedente, tra il 3 e 4 Novembre 1979, un attentato in pieno stile da Mafia Siciliana miete otto vittime all'interno della locanda "Delle Streghe". L'autore, a distanza di decenni, venne identificato con un noto esponente della 'ndrangheta.
    Milano 4 Novembre 1979. Barona, Via Moncucco, ambienti esterni della “Locanda delle Streghe” (ex Mulino Ceresa (dell’ex sottoborgo rurale appartenente al Borgo Barona dei “Corpi Santi”) della Cascina Moncucco, lungo la omonima Via Moncucco al civico 22). La sera del giorno precedente, tra il 3 e 4 Novembre 1979, un attentato in pieno stile da Mafia Siciliana e Calabrese miete otto vittime all’interno della locanda “Delle Streghe”. L’autore, a distanza di anni, venne identificato con un mafioso, un certo Luigi “Ginetto” di Paola (quasi o nulla di esso è reperibile in rete e persino il nome di battesimo discorda secondo le varie fonti…l’unico dettaglio sono i suoi rapporti con esponenti calabresi ‘ndranghetisti del clan degli Onorato). Le informazioni sulla vicenda, disponibili in rete, sono poche, anzi nulle, confuse, erronee, inattendbili, scarssissime (siamo ai limiti dei SEGRETI DI STATO giornalistici) e frammentarie. Lo stesso dicasi per gli articoli giornalistici che sembrano scritti da autori che ignorano (in misura spaventosa) i fatti reali o cercano di applicare censure su fatti le cui organizzazioni criminali sono ancora pienamente radicate e operative nel territorio milanese, lombardo e di buona parte del Nord Italia. Si consideri che trale strage dovrebbe essere maturata piu’ che tra un regolamento di conti tra i clan degli Epaminonda e Turatello, tra Cosa Nostra e la ‘ndrangheta, all’epoca appena insediatasi a Milano ed in corso di costituzione . Si prendano queste informazioni come ufficiose… dato che regna una copertura istituzionale, sui fatti, prossima ai SEGRETI DI STATO. Le informazioni giornalistiche della vicenda sono confuse, sbagliate, errate, disordinate, inattendibili … dove si confondono e i invertono i nomi di esponenti della ndrangheta coi nomi di esponenti della mafia siciliana. La strage, per lo stile e per il periodo in cui avvenne, ricorda e si configura come una guerra tra mafie siculo calabresi che fece molti “morti ammazzati” al confinante Giambellino (narcotraffico eroina, bische clandestine, prostituzione e i primi tentativi di riciclaggio imprenditoriale e bancario) proprio a partire da quel periodo. Attualmente, l’ex locanda-trattoria “Delle Streghe” è convertita, da diversi anni, in residenza privata con appartamenti… ma inserendo in Google e Bing, la parola chiave “Via Moncucco 22” i primi link si riferiscono alla strage de 3/11/1979. L’immagine ritrae il luogo della strage nel giorno successivo alla medesima… ovvero il 4 Novembre ’79. Un aneddoto curioso è rappresentato dal fatto che nessuno si accorse di nulla sino alla mattina del 4/11, giorno nel quale i giornali, tranne la testata ritratta nella foto (pubblicata all’interno di un libro dedicato alla Mala di Milano, presentato ufficialmente lo scorso Novembre) non riportavano minimamente i fatti della strage della sera precedente. La prima testata giornalistica a stampare la notizia della strage fu il quotidiano “La Notte” che usciva di pomeriggio (le copie sono ritratte nella foto sovrastante). Nella foto è quindi ritratto un non meglio identificabile giornalaio che vendeva copie de La Notte… proprio davanti al luogo della strage. Si rende anche noto che l’articolo “Milano dal dopoguerra a tangentopoli” oggetto di attacchi hacker vede la scomparsa (scoperta di recente dopo attacchi di pirateria informatica a questo articolo) di scritture pregresse dedicate a questo argomento (postate nell’Aprile 2017), argomenti che vengono riproposti qui sotto (dopo alcuni attacchi hacker che hanno rimosso contenuti storici e testimonianze molto importati) essendosi (fortunatamente) conservati nell’articolo dedicato alla Barona ed alla sua cronologia storica. Nella foto possiamo constatare la presenza, nel luogo della strage, di volti e personaggi dall’aspetto poco rassicurante… probabilmente qualcuno del “clan” di Paola… (come sempre avverrebbe… ) si è ripresentato il girno dopo… (è ovviamente una ipotesi)… i proverbi dicono che “l’assassino o gli assassini si ripresentano sempre nel luogo del delitto”. Purtroppo l’immagine ritratta è di dimensioni limitate e riprende la pagina del libro sopra citato… del resto chi gestisce questo sito internet non ha accesso alle raccolte civiche fotografiche come qualche altro furbetto…(ovviamente non si farebbe riferimento agli autori del libro succitato ma verso personaggi che hanno costituito un monopolio poi sfruttato da Facebook Italia per usi di promozione personale e commercio editoriale). Coloro che attaccano (in vari modi) questo sito, oltre che dimostrarsi invidiosi per i suoi contenuti, potenzialmente competitivi con altre pubblicazioni, dimostrano, apparentemente, di voler censurare anche aspetti della malavita milanese ancora attuali… del resto l’economia di Milano, anno 2020, vede la ‘ndrangheta come Ammiraglia principale del PIL prodotto nella città… le connivenze tra mafia calabrese e politica milanese e lombarda e nazionale, imprenditoria, finanza e banche ed edilizia… sono fortissime… e con esse gli intrecci con Forze dell’ordine e magistratura milanese (latitante da circs 60 anni)… e non ci si deve stupire di certe azioni…ad opera di “ignoti”… Siti come questo mettono in agitazione le istituzioni piu’ dei siti illegali o terroristici.

    Nel 1979, nell’ex ristorante “Le Streghe” di Via Moncucco (3 Novembre) un regolamento di conti di sospetti personaggi della malavita organizzata italiana, legati al narcotraffico ed alla prostituzione (mafie del narcotraffico di eroina gestito da Cosa Nostra e famiglie affiliate. La strage fu ufficialmente un regolamento di contri tra Angelo Epaminonda, siciliano di Catania, narcotraffico di eroina e prostituzione e Francis Turatello (detto Faccia d’Angelo) , nato ad Asiago ma di famiglia meridionale, boss della prostituzione milanese avente intrecci con i marsigliesi, Cosa Nostra e Nuova Camorra Oranizzata). Si tratta di una strage che scosse l’intera Nazione (8 morti tra avventori, titolari del ristorante, Antonio Prudente, legato, pare, al riciclaggio di entrambi i contendenti, Turatello ed Epaminonda). L’anno precedente, sempre lo stesso ristorante fu teatro di una sparatoria. Il titolare del locale era in relazione con i circuiti di gioco d’azzardo di Francis Turatello che a sua volta aveva relazioni con Cosa Nostra Siciliana. Questo fatto spicca per vere e proprie omissioni investigative delle autorità competenti, tanto che in poco tempo nessun cronista e nessun magistrato si occupo’ ulteriormente del caso. Questo ristorante, che aveva cambiato nome e gestore di recente, sino al 1978 si chiamava “L’Osteria della Fogna” e fu teatro di un conflitto a fuoco nell’estate del 1978, periodo in cui aleggiavano voci che fosse una specie di “piano bar” alla “buona” per clienti altolocati con tendenze omosessuali. Il locale, negli anni ’70 era divenuto (nonostante le pessime frequentazioni del titolare), un locale di moda per gente dello spettacolo. Venne frequentato da vari attori tra i quali Walter Chiari e sembra che fu il trampolino di lancio del complesso musicale Equipe 84. Dopo la seconda metà degli anni ’70, la gestione passo’ ad Antonio Prudente, degradando tale ristorante e locale di intrattenimento in una specie di covo della malavita meridionale.

    La Barona era e sarebbe “incastonata” tra due difficili quartieri (Giambellino e Stadera) dalla storia dura e difficile, spesso storie criminali vere e proprie, e la vicinanza con tali realtà fece eleggere questo quartiere come territorio neutrale dove gestire incontri, compromessi, alleanze, contese e strategie.

    Strage di via Moncucco (una delle 8 vittime)

    Strage di via Moncucco (una delle 8 vittime).
    Le periferie di Milano, negli anni ’70 ed ’80, erano luogo di affari tra “uomini della mafia siciliana” e teatro di spaccio di eroina. La magistratura milanese non seppe e non volle mai fare chiarezza su queste dinamiche criminali che rappresentavano un business anche per gli uomini d’affari e della stessa imprenditoria milanese (vedesi Banca Rasini del padre di Silvio e Paolo Berlusconi, famiglia di Avvocati siciliani La Russa e Salvatore Ligresti… tanto per elencarne alcuni…).

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    Milano "City" 1959 circa. Grattacielo Pirelli in costruzione visto dalle vie private interne dell'isolato compreso tra Via G. Fara, Via Fabio Filzi, Via Galvani e Via Pirelli. Lo stabile in primo piano venne realizzato dalla impresa Pedercini dal quale proviene questa immagine (web Pedercini spa).
    Milano “City” (Vie Fara/Filzi a ridosso della Stazione Centrale) 1959 circa. Grattacielo Pirelli in costruzione visto dalle vie private interne dell’isolato di uffici ed edifici semiresidenziali (nel periodo considerato il lotto era in costruzione e/o appena ultimato) compreso tra Via G. Fara, Via Fabio Filzi 27 (interno), Via Galvani e Via Pirelli. Lo stabile in primo piano venne realizzato dalla impresa Pedercini. (fonte immagine: web Pedercini spa).

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano Dergano anni 70. Via Livigno angolo Via Giacinto Collegno (sullo sfondo la Chiesa di San Nicola Vescovo). Fonte: Lombardia beni culturali
    Milano Porta Genova primi del '900. Via Savona e omonima "Drogheria Savona" (con annessa fabbrica del cioccolato) di Achille Bernorio. (fonte fotografica e contestuale web Lombardia beni culturali)
    Milano Porta Genova primi del ‘900. Via Savona 10 e omonima “Drogheria Savona” (con annessa fabbrica del cioccolato) di Achille Bernorio. (fonte fotografica e contestuale web Lombardia beni culturali)
    Milano Porta Genova primi del '900. Via Savona e omonima "Drogheria Savona" (con annessa fabbrica del cioccolato) di Achille Bernorio. (fonte fotografica e contestuale web Lombardia beni culturali)
    Milano Porta Genova primi del ‘900. Via Savona 10 e omonima “Drogheria Savona” (con annessa fabbrica di cioccolata) di Achille Bernorio. (fonte fotografica e contestuale : web Lombardia beni culturali)
    Milano fine anni '50. Parco Lambro-Via Feltre e il costruendo lotto di Via Pisani Dossi. (fonte web twbiblio.com)
    Milano fine anni ’50. Parco Lambro (costruendo quartiere Feltre)-Via Feltre-Via Rombon ed il costruendo lotto edilizio di Via Carlo A. Pisani Dossi. (fonte web twbiblio.com)
    Milano Cimiano 1960. Via Monfalcone angolo Via Giorgio Marazzani. Fotogramma del film "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Visconi. (fonte web twbiblio.com)
    Milano Cimiano 1960. Via Monfalcone angolo Via Giorgio Marazzani. Fotogramma del film “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti. (fonte web twbiblio.com)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Albergo Manin nella omonima via nei primi del '900. (fonte fotografica web pubblicitario della struttura alberghiera tutt'oggi esistente anche se in edificio differente da quello ritratto nella foto).
    Albergo Manin nella omonima via nei primi del ‘900. (fonte fotografica web pubblicitario della struttura alberghiera tutt’oggi esistente… anche se in edificio differente da quello ritratto nella foto, probabilmente a causa della sua ricostruzione dopo i danneggiamenti aerei della seconda guerra mondiale).
    Milano Casoretto Agosto 1989 (verso il 19 del mese). Via Leoncavallo e sgombero del noto e storico centro sociale recante il nome della omonima via. L'immagine ritrae una curiosa forma di sgombero effettuata con un carro gru dei Vigili del Fuoco. Nel 1989 il centro sociale Leoncavallo, strano ma vero, annoverava la frequentazione di Matteo Salvini che per "incanto", dopo aver abbracciato appassionatamente una fece comunista passo' alla Lega Nord di Umberto Bossi l'anno successivo. (fonte fotografica web vice.com)
    Milano-Casoretto, Agosto 1989 (verso il 19 del mese). Via Leoncavallo e lo sgombero del noto e storico centro sociale recante il nome della omonima via. L’immagine ritrae una curiosa forma di sgombero effettuata con un carro gru dei Vigili del Fuoco. Nel 1989 il centro sociale Leoncavallo, strano ma vero, annoverava la frequentazione di Matteo Salvini che per “incanto”, dopo aver abbracciato appassionatamente una fede comunista… passo’ alla tutt’altro che marxista Lega Nord di Umberto Bossi (nell’anno successivo). Come a tutti noto, malgrado nel 1997 Salvini divenne capolista della corrente del Comunisti Padani della Lega Nord… le sue posizioni politiche e “interventiste” attuali ricordano quelle assunte dall’ex Direttore dell’Avanti (quotidiano ufficiale del Partito Socialista nel 1900), Benito Mussolini, intorno al 1920. (fonte fotografica web vice.com)

    _____________

    Nell’Agosto-Ottobre 2016, in questo articolo (Milano dal dopoguerra a tangentopoli) venne pubblicato un riassunto (il piu’ possibile veritiero) sulla storia (malcostume politico) del progetto faraonico e impossibile… de la “RACCHETTA di Milano“, ovvero un Piano Regolatore che nel tentativo di sfruttare una città sconvolta dai bombardamenti anglo americani e da una ricostruzione post bellica dettata anche dalla emergenza abitativa… cerco’ (senza riuscirci del tutto) di trasformare Milano in un errore urbanistico viabilistico (con potenziale scempio e contrasto delle componenti storiche delle città) come, purtroppo avvenne… qualche anni piu’ tardi con Roma (il raccordo anulare tra i principali)… (i progetti per Milano erano anche peggiori…).

    Nei progetti della costruzione dell’AUTOSOLE A1 e A7 Milano Serravalle… ivi il potenziamento della Statale 36 (Milano-Lecco-Colico) come dei futuri progetti della Milano Brescia-Venezia (si intende autostrade) e del potenzialmento della Milano Laghi Torino… nell’immediato dopoguerra qualcuno pensava di trasformare Milano in una città “casello-casello” solcata e divisa da autostrade urbane …

    …da Piazzale Corvetto sino alla Via Larga… ma anche Viale Piceno, Viale dei Mille sino a V.le Giustiniano-Regina Giovanna-P.zza Oberdan (poi Buenos Aires-Loreto-A.Costa-Leoncavallo-Palmanova) e da Piazza Maggi-Famagosta-Romolo-Washington-Pagano-Procaccini-Farini sino a Piazzale Lagosta (i progetto principali… si consideri che le vie elencate dovevano essere allargate con demolizione di almeno una delle due schiere di edifici laterlai presenti in ciascuna via all’epoca del progetto… spiegando le cose in maniera molto, troppo… semplificata).

    La Racchetta, per essere realizzata (il progetto venne abbandonato nel 1958 malgrado permasero dei vincoli urbanistici “risolti” solo col progetto di riqualificazione di Porta Nuova), imponeva espropri privati (decine di migliaia di sfrattati che dovevano essere ricollocati in nuovi stabili a spese del Comune di Milano…) e la demolizione di centinaia di condomini ed edifici di ogni genere…(inclusi edifici e chiese con vincoli da patrimonio storico). In sintesi un’opera faraonica (quanto folle) interamente a carico del Comune di Milano.

    Il progetto decadde per mancanza di fondi governativi (a Roma, col raccordo anulare si bypassava, almeno in parte, il discorso esproprio e demolizione… realizzando una tangenziale sopraelevata urbana… ovviamente con un impatto da “ecomostro” urbano-paesaggistico disastroso… Milano si “salvo’ ” per il “rotto della cuffia”…

    A Milano sopravvivono alcune delle opere viabilistiche incompiute (che divennero, anni dopo l’abbandono del progetto, opportunità di affarismo edilizio… se non di speculazione…). Tracce della “Racchetta” sono anche il noto viadotto sopraelevato di Via Carlo Marocchetti-Viale Puglie, le Via Larga-Albricci verso Piazza Duomo, Corso Vittorio Emanuele trasformato, dal 1964 circa (quindi dopo la variante radicale del PRG 1953, al completamento della M1), in stradone centrale a veloce scorrimento , C.so Venezia, Buenos Aires, oppure (anche) Viale Romolo verso Piazza Napoli e Via Washington (questa via e le sue dimensioni preesistono al PRG 53 che nulla modifico’ di tale arteria), Mario Pagano sino verso Procaccini/Paolo Sarpi e Via Farini verso Lagosta-Zara (gli sventramenti teorici da progetto piu’ importanti e noti…). Negli anni ’60 del 900 si opto’, fortunatamente, per le tangenziali Est e Ovest …

    Quindi, che sia chiaro una volta per tutte… il PRG 53 venne abbandonato per mancanza di fondi di esproprio e ricollocazione dei residenti sfrattati in altre zone e soluzioni abitative (per realizzare supestrade urbane a scorrimento veloce, come gli attuali Viale E. Femi, Rubicone, Viale Scarampo, Zara-Testi … vialoni che solcassero pero’ anche il centro storico..) piuttosto che per intoppi burocratici.

    Si consideri, inoltre, che Milano ha una pianta stradale “medioevale”… non è come Torino o Brescia (riga e squadra), tanto per fare degli esempi banalissimi… in sostanza, tale PRG poteva quindi essere eluso con la circolarità delle circonvallazioni e con la realizzazione di tangenziali esterne, come di fatto avvenne alcuni anni dopo. Se fosse avvenuto il contrario, Milano avrebbe tutt’oggi, al suo interno, ulteriori arterie pericolosossime (affiancate a quelle già preesistenti) convergenti anche verso Piazza DUOMO… opere faraoniche che oggi sarebbero aree pedonali sconfinate e/o sottoposte a restrizioni d’accesso a pagamento… (alcuni esempi degli “stradoni a scorrimento veloce” del progetto sono anche la vicina Via Larga che si estinguerebbe verso Via Albricci, uscente verso un’angusta Piazza Missori… nell’intenzione di collegare velocemente tale Piazza, non solo con l’area del DUOMO ma verso Piazza Cadorna (troncando Via Torino), radendo al suolo tutto quello che si trovava interposto, vincoli storici e numerose chiese di rilievo storico ed artistico incluse. Il progetto del PRG 53 si ispirava, forse, a quanto realizzato (nel ventennio fascista) con Viale Zara e Fulvio Testi o del successivo allargamento di Via Palmanova con la differenza che i vialoni a scorrimento veloce dovevano sventrare il centro storico (tanto per fare degli esempi di piani urbanistici faraonici quanto folli… ma considerati futuristici nell’immediato dopoguerra).

    In realtà qualche residuo dell’ex PRG 1953 è stato attuato a partire dalla metà del primo decennio degli anni ‘2000… non di strade si tratterebbe ma di progetti edilizi (di lusso e di riqualificazione) chiamati “Porta Nuova-Volta-Garibaldi”.

    (pubblicazione del 2016)

    LA “RACCHETTA”… GRANDE OPERA DI SVENTRAMENTO, INCOMPIUTA

    Purtroppo le pagine Facebook dedicate alla storia di Milano e pagine Fbook dedicate alla storia di alcuni quartieri se ne riguardano bene dal fare una vera storia recente (ultimi 6 decenni) dello svluppo del tessuto urbano di Milano.

    Se lo facessero, offrirebbero quegli strumenti conoscitivi sufficienti a comprendere che le recenti speculazioni edilizie nate in seno al Ventennio berlusconista ed alla continuità di tale Regime, attuata dalle amministrazioni PD di Pisapia e Sala, sono in realtà, progetti molto vecchi, di natura speculativa e mangereccia sin dalle loro origini, oggetto di tentativi di attuazione che vennero ripresi nell’immediato dopoguerra, in seno alla colonizzazione culturale ed economica del noto Piano di ricostruzione e finanziamento Marshall, che diede input di speculazione edilizia in città come Milano e Roma (secondo dettami differenti da quanto potevano essere le reali esigenze di queste città).

    Le fonti reperibili a verifica di quanto pubblicato sono disponibili in una sottopagina del sito internet dell’ordine degli architetti di Milano.

    http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/mappe/itinerario/33-la-racchetta-la-grande-incompiuta/saggio

    Sia durante il ventennio fascista, sia successivamente, varie lobby e consorterie speculative basate sugli interessi fondiari premevano per lo sventramento di ampi settori di Milano (sia centrali che periferici della Città) allo scopo di realizzare arterie stradali, grandi opere e speculazioni edilizie di vasta portata.

    Questa non comporta che Milano non avesse bisogno di una espansione urbanistica, di facile quanto rapido passaggio di persone e merci dagli estremi opposti della città. Quei progetti, se fossero stati attuati, oltre a riversare sui bilanci comunali gli oneri di manutenzione di tali opere, avrebbero oltremodo congestionato oltre ogni limite la città, incluso il suo inquinamento atmosferico e la pericolosità di tali arterie per gli stessi automobilisti e per i pedoni.

    Le tangenziali erano, forse, l’unica strada percorribile, cosa che venne attuata solo a partire dagli anni ’60… dopo la bocciatura di tali progetti faronici e con grande ritardo, rispetto al congestionamento del traffico cittadino che negli anni ’60 incalzava sempre piu’ rapidamente.

    Il ventennio fascista, povero e nel contempo avaro di risorse per Milano, si limitò ad alcuni interventi (in alcuni casi degli scempi) nel centro storico (vedesi le “Case Veneziane” di Piazza S. Babila,demolite per lasciare spazio ad interventi come i Palazzi Snia Viscosa, Emilio Lancia, la demolizione del Bottonuto (Arengario), sino ad interventi e/o progetti successivi al periodo bellico).

    Casa Veneziana (se esistesse tutt'oggi sarebbe localizzata all'anglo con Corso Monforte) demolita negli anni '30 secondo l'attuazione del Piano Regolatore Albertini e antecedenti.

    Case Veneziane (se esistessero… tutt’oggi… sarebbero localizzate all’angolo con Corso Monforte) demolite negli anni ’30 secondo l’attuazione del Piano Regolatore Albertini e antecedenti.

    Sin dalla seconda metà degli anni ’20 le fondiarie e gli immobiliaristi fecero pressioni per “mettere le mani” sulla città con una serie di interventi da integrarsi in vari piani regolatori. Dietro progetti di rinnovamento del flusso del traffico veicolare (all’epoca quasi inesistente e limitato al solo centro storico gravitante intorno al Duomo), loschi interessi speculativi cercarono in piu’ riprese (durante il fascismo ed anche dopo) di sfruttare piani di riqualificazione di una pianta stradale urbana da sempre condizionata dalla presenza della “cerchia nei Navigli”, vissuta, dagli urbanisti del secolo XX° come un ostacolo edilizio ed alla mobilità, da vari regimi fascisti o pseudo democratici succedutesi, ormai, in quasi un secolo di evoluzione storica urbana, regionale e nazionale.

    I progetti che nacquero tra gli anni ’30 e ’50 del 1900, visti con il senno di oggi, hanno quasi del folle.

    L’esigenza di sventrare i vincoli di circolazione “tangenziale/circolare” imposti da una vecchia pianta cittadina, in parte, anche medioevale, sviluppatasi nei lunghi secoli precedenti con le opere leonardesche dei Navigli e di soppiantarla o “cavalcarla” da arterie a circolazione radiale (che negli anni ’50 del 1900 vennero rinominati come “assi attrezzati”) premeva tra gli anni ’30 e ’50 del 1900 per avere una propria ragione di esistenza.

    Per paradosso, tali progetti, oltre all’assenza della copertura di fondi e stanziamenti pubblici necessari alla loro realizzazione, videro poteri forti contrapposti, rappresentanti da vari proprietari immobiliari del centro storico che vedevano minacciati i loro beni patrimoniali destinati alla demolizione dai progetti di sventramento finalizzati alla realizzazione di arterie automoboilistiche che solcavano da Sud a Nord la Città, transitando per un centro storico completamente ridisegnato e demolito come era dai progetti di allora.

    Paradossalmente quindi, fronti contrapposti di speculatori si fronteggiarono per tutelare interessi indidivuali piuttosto che storici e di memoria e solo parzialmente questo scempio venne evitato, e se questo avvenne, lo fu’ esclusivamente per una lotta di poteri e interessi contrapporti.

    La salvaguardia di alcune aree storiche del centro di Milano, nacque piu’ da scontri di interessi personali che da una cultura della tutela storica dei settori piu’ antichi della città.

    Di quei piani regolatori restano tracce nelle attuali Piazza Diaz, Corso Europa, Via Larga-Verziere, Piazza S. Babila e C.so Matteotti e Piazza Meda, e nella City, la Via Vittor Pisani.

    Le convenzioni che i palazzinari d’allora volevano stipulare a prezzi di comodo e convenzionati non trovavano finanziatori privati e nemmeno pubblici a causa dell’enorme investimento economico richiesto negli espropri immobiliari, soprattutto quando questi coinvolgevano palazzi di prestigio e proprietari influenti dotati di poteri (verso l’amministrazione comunale) equivalenti a quelli dei fondiari immobiliaristi.

    Per farsi un’idea di come Milano doveva essere “sventrata” secondo i progetti dei Piani Regolatori dei primi anni ’50, l’immagine sottostante potrebbe rendere una vaga idea dei progetti faraonici di quel periodo.

    L’estrema sintesi del progetto dello schema viabilistico non deve trarre in inganno. Nello schema compaiono solo le direttrici in progetto. Nelle aree limitrofe erano previsti insediamenti urbani non molto dissimili da quello che poi venne limitato alla sola “city” e sventramenti paralleli a quelli principali. Sembra difficile da credersi ma già nei primi anni ’50, le linee guida dello stravolgimenti dell’area ex Varesine, Porta Nuova, Porta Garibaldi, poi riproposte e realizzate tra il 2000 sino in data attuale, erano già previste nell’immediato dopoguerra… ma vennero attuate (limitatamente nella speculazione immobiliare di ampio progetto) solo 50 anni dopo.. a causa della cronica mancanza di gruppi finanziari e immobiliari disposti a mettere in circolo fondi di investimento evolutisi poi nelle bolle immobiliari attuali.

    Le esigenze di quel periodo (sostanzialmente riprese dai progetti di integrazione alla mobilità regionale degli anni ’30) esulavano da una concezione tangenziale dell’attraversamento esterno della città e del collegamento ad altre arterie stradali e autostradali verso le varie destinazioni della Regione.

    La pianta circolare delle due circonvallazioni, in un periodo di assenza di tangenziali esterne, era concepita a cavallo del ventennio e del dopoguerra, come un ostacolo all’attraversamento rapido della città e del collegamento da questa con altre direttrici che, secondo la visione “radiale” del periodo fascista e dell’immediato dopoguerra, poteva essere aggirata solo realizzando “assi attrezzati” che sventrassero la città da Sud-Ovest verso Nord-Est e da Nord-Ovest verso Sue-Est (sino all’immediato dopoguerra, il traffico commerciale e privato non si snodava lungo l’autosole ma da Genova e daTorino, verso Milano e verso altre destinazioni site a Nord ed Est del capoluogo lombardo). Analogo sventramento era previsto da Nord-Ovest verso Sud Est a collegamento della Milano Laghi con l’Autosole.

    Una superstrada cittadina (Piano RG 53) doveva sventrare interi poderi cascinali del Moncucco (distrutti in parte qualche tempo dopo con le speculazioni edilizie popolari e convenzionate), Ticinese-Porta Genova, Solari, Mario Pagano, Fiera, Sempione, Porta Volta-Farini, per defluire nell’attuale Piazzale Lagosta e reinstradarsi verso il Viale Zara e Fulvio Testi.

    Chi proveniva dalla Milano Serravalle e non doveva terminare il viaggio a Milano (o doveva raggiungere rapidamente alcuni settori della città), ma proseguire, poteva, secondo questo progetto, intersecare la città, dall’attuale Piazza Maggi, ed immettersi in un qualcosa che in Italia avrebbe l’unico precedente con il “raccordo anulare” di Roma (quello di Milano non era un anello sopraelevato in quanto richiedeva lo sventramento di centinaia di immobili, e vie preesistenti, uffici, industrie, scuole, e tutto quello che incontrava lungo il suo cammino…radiale alla città).

    In realtà gli “assi attrezzati” erano due. Era previsto un secondo asse che dall’attuale Piazzale Kennedy verso Viale Viale Certosa, Corso Sempione, Via Cenisio, doveva bypassare l’uscita-raccordo Milano Laghi Certosa per intersecarsi in un faraonico incrocio attualmente localizzabile a Porta Volta/Farini-Piazza Baiamonti e defluire verso Viale Crispi, Bastioni Porta Nuova, Piazza Oberdan, congiungersi con V.le Regina Giovanna, Via Gaio, Via Sidoli sino in Piazzale Susa, Viale Mugello, Campania, Molise, Puglie, Lucania per defluire verso l’A1 autostrada del Sole (il viadotto tutt’oggi esistente che si snoda tra Porto di Mare-Rogoredo sino a V.le Lucania è una piccola applicazione di tale progetto che non vide pero’ mai una reale realizzazione per mancanza di fondi, anche statali, necessari ai rimborsi per gli espropri delle aree immobiliari private la dove la realizzazione di questi assi attrezzati radiali ne richiedeva l’ampliamento stradale o la creazione ex novo, tramite demolizioni e sventramenti di tutto quello che vi era interposto). Tale progetto venne accantonato proprio nell’anno di inaugurazione della Milano-Piacenza A1 (autosole), nel 1958.

    Viadotto scorrimento veloce del 1958 in Piazzale Corvetto (anni 70, malgrado il timbro postale della cartolina rechi l'anno 1985, ma dalle insegne pubblicitarie si comprende essere di almeno un decennio antecedente).

    Viadotto scorrimento veloce del 1958 in Piazzale Corvetto (anni 70, malgrado il timbro postale della cartolina rechi l’anno 1985, ma dalle insegne pubblicitarie si comprende essere di almeno un decennio antecedente). Questa fu una limitata applicazione degli arredi stradali che dovevano integrare tale sopraelevata con l’asse attrezzato diretto verso le autostrade Milano Torino e Milano Laghi, progetto abbandonato nel 1958.

    Il progetto per l’asse Milano Serravalle della Via Del Mare (A7) verso Viale Zara, era chiaramente una follia soprattutto per l’interminabile dedalo di incroci semaforizzati che da 60 anni penalizzano tale direttrice (Zara, Fulvio Testi), che nel caso di realizzazione di tale opera, sarebbe collassata nel giro di qualche anno a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

    Non considerando che tale direttrice, era, già da allora, luogo di esondazioni frequenti del fiume Seveso…

    Sembra assurdo ma i rimasugli di tali progetti vennero riproposti persino a cavallo degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, in coincidenza della Tangentopoli ’92 per la riqualificazione della rete veicolare a ridosso della Piazza S. Babila (via Bagutta).

    Come accennato, una porzione (puramente speculativa immobiliare) di queste follie urbanistiche (ormai vecchie di un secolo) ha trovato concretizzazione nelle speculazioni edilizie di Porta Volta-Garibaldi a cavallo tra i primi anni 2000 ed oggi (le cui opere inutili quanto deturpanti sono tanto elogiate da pagine facebook manovrate dai poteri forti, dedicate alla Milano Sparita…).

    Il resto delle follie si affievoli’ con la progressiva pedonalizzazione e limitazione al traffico automobilistico all’interno della Cerchia dei Navigli e con la realizzazione delle tangenziali Est ed Ovest a cavanno tra gli anni ’60 e ’70 e con una visione piu’ turistica della città… ripensamenti molto tardivi che comunque non hanno impedito il compiersi di scempi recenti.

    La nuova “City” di Milano Porta Volta-Nuova-Garibaldi e la costruenda “City Live” (ex Fiera Milano City-Scarampo-Monte Rosa-Buonarroti) non è per nulla la “Defence” parigina nella Pianura Padana. Milano e l’Italia sono sepolte sotto decenni di berlusconismo devastante che ha polverizzato economia, industria, finanza, impresa, moralita’ e democrazia. Indubbiamente il problema della prostituzione diurna a Milano ha origine dagli anni ’80 e ’90, ma negli ultimi 10-12 anni è esploso in tutta la sua violenza e non ci sono solo coinvolti “magnaccia” e crimine. Le mafie fanno affari d’oro con casalinghe e transgender ridotti all’attività di prostituzione nei viali e nelle piazze piu’ esclusive di Milano.

    _____________

    Il (falso) mito dei “Paninari”

    Facebook Italia, dal 2010, rappresenta il mito della moda dei “Paninari” come un esempio di eccellenza di moda e di stile che Milano diffuse nel mondo…a partire dagli anni ’80 del 1900…

    Le cose non sono proprio in questi termini…

    Ad essere sinceri, proprio negli anni del “boom” di tale moda (1984/87 per quanto riguarda Milano) persino alcuni giornali di destra come “Il Giornale Nuovo” (redattore ed editore Indro Montanelli… successivamente ceduto a Berlusconi con le note diatribe intercorse tra Montanelli e Berlusconi medesimo…) etichettarono la moda dei Paninari (ufficialmente disinteressati alla politica ma idealmente di destra) come una tendenza giovanile provinciale e propositrice di uno stile d’abbigliamento (secondo quanto scritto da qualche prestigiosa firma giornalistica del quotidiano di Montanelli) da “boscaioli” di località montane.

    La moda dei Paninari, come è noto, nacque anche da una evoluzione politica e di costume degli ex “Sanbabilini” che negli anni ’70 presidivano Piazza San Babila per i noti motivi politici storicamente noti… Ufficialmente i “paninari” nacquero nei primi anni ’80 al bar “il Panino” in piazzetta Liberty, distinguendosi per un abbigliamento griffato, l’uso di motociclette Zundapp ed uno stile di vita sguaiato e apparentemente spiensarato.

    Dal 1983 l’abbigliamento divenne ufficialmente una moda adottata da una certa sottocultura giovanile che vantava natali e residenza nel centro storico di Milano.

    Malgrado questo, intellettuali e carta stampata non accolsero favorevolmente questa nuova tendenza giovanile considerata provinciale anche per l’esibizione di uno stile (apparente ed effimero) di vita basato su una pseudocultura americanista del consumismo che culminava nella frequentazione dei primi Fast Food aperti a Milano nei primi anni ’80 (Burghy del gruppo Cremonini).

    Per paradosso i principali critici di una moda consumistica, apparentemente priva di contenuti politici… furono proprio i redattori del quotidiano (Il Giornale) preferito da una certa borghesia residente nel centro di Milano… la cui progenie era, manco a farlo apposta, proprio quella dei giovani paninari (quanto meno quello che narra la storia ed i miti di quei tempi…). Quindi i giovani paninari ebbero i “natali” proprio da una certa borghesia meneghina residente nel centro storico… della “Milano bene”…

    Come noto, il fenomeno ebbe, pur nella rivoluzione milanese di usi mode e costumi, un ciclo molto breve, tra il 1984 e la fine del 1987.

    Uno dei motivi che estinsero molto rapidamente tale moda furono proprio le aspre critiche sociali, culturali, di stile ma anche politiche e persino dagli stessi operatori del settore moda e “fashion” (della “Milano da bere”) verso quel tipo di look, abbigliamento e stile di vita di alcune sottoculture giovanili milanesi degli anni ’80.

    I Paninari ebbero come antagonisti giovanili i “Dark” (New Wave dalla cultura giovanile Punk).

    Per quanto riguarda Milano… se i “Paninari” vantavano genealogia benestante meneghina e residenza nel centro di Milano medesima… i “Dark” provenivano principalmente dalle periferie (o da settori semi centrali come il Ticinese) e molti di essi erano figli di immigrati meridionali.

    Pur considerando che entrambe le sottoculture giovanili erano “afflitte” vuoti culturali enormi… e da emuli (giovani che emulavano, imitavano tali tendenze senza conoscerne realmente le radici ideologiche e socioculturali all’origine di tali tendenze), Paninari e Dark (questi ultimi anche etichettati come “tamarri” dai paninari) si distinguevano per un antagonismo nel quale scorse molto odio reciproco culminando anche in episodi di violenza nei Sabato pomeriggio in Piazza San Babila (fa fede il video d’epoca sotto proposto)

    **una breve considerazione sui contenuti del filmato sottostante, girato a Milano nel 1985, proprio da un aderente alla moda “paninara”.

    Nel video (molto datato) sono presenti contenuti offensivi rivolti, da giovani verso altri giovani, verso coloro che aderivano alla moda dei paninari. L’abbinamento di questo video, come del successivo e di immagini ritraenti giovani aderenti a questa moda (come anche quella antagonista dei Dark) alle foto sottostanti… non intende associare valutazioni offensive con la pubblica visione di fotografie ritraenti giovani oggi ultracinquantenni che si sono (forse) visti, loro malgrado, diventare personaggi (anonimi) pubblici a causa della diffusione virale di immagini inizialmente ad uso privato (alcune di esse pubblicate da testate giornalistiche o vendute ad agenzie fotografiche, come Gettyimages, immagini diffuse in rete, a livello globale, scattate in epoche nelle quali internet non esisteva. L’uso di tali immagini è quindi puramente rappresentativo di uno stile di aggregazione giovanile, probabilmente errato (come lo era anche quello dei Dark e altre sottoculture giovanili), figlio di una società dei consumi… (oggigiorno, a distanza di oltre 30 anni … lo stesso problema permane con l’abuso dei social network) e non deve essere associato a valutazioni offensive contenute nei video youtube proposti. **

    https://youtu.be/msTIBy2ZAxQ

    Non serve essere sociologi per scoprire il vuoto culturale e di ideali che si sottendeva dietro queste “tendenze” giovanili (Paninari e Dark) e delle reali cause che ne determinarono l’estrema brevità del fenomeno (anzi dei fenomeni), nato, per alcuni aspetti, dal nulla… e finito nel nulla con altrettanta rapidità.

    Il fenomeno “paninaro” pur avendo dato ispirazione ad alcune gag comiche della trasmissione televisiva “Drive-in” di Italia 1 (tra il 1984 e il 1988, con il comico Enzo Braschi, autore di una parodia che gli costo’ un pestaggio rivendicato ufficialmente da aderenti alla cultura “paninara”…), ebbe vita molto breve proprio per la vacuità dei contenuti esistenziali di tale moda giovanile (e con esso anche le tendenze antagoniste come quella dei Dark-New Wave).

    Il “colpo di grazia” alla moda paninara di Milano (… la moda dei paninari si estese persino a Roma… dove i giovani con abbigliamento paninaro venivano etichettati come “tozzi”) venne sicuramente inferto dal film

    “Italian Fast Food” del 1986

    produzione cinematografica che ridicolizzava implacabilmente questa tendenza modaiola giovanile, inizialmente e apparentemente adottata dai figli della “buona borghesia” milanese…

    ..

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Seguono alcune immagini della “Milano paninara” vissuta tra il 1984/87 circa.

    Il fenomeno, a Milano, si estinse verso la fine del 1987. Prosegui’ tardivamente per circa un anno ancora in altre città italiane.

    Negli anni '80 esisteva un periodico dedicato al "look" paninaro... Tale pubblicazione chiuse i battenti nella tarda primavera del 1989.
    Negli anni ’80 esisteva un periodico dedicato al “look” paninaro… Tale pubblicazione chiuse i battenti nella tarda primavera del 1989.
    Corso Europa 1985/86 circa. Paninari o aspiranti tali in prossimità del Burghy di Piazza San Babila angolo C.so Europa (fonte Corriere Milano)
    Corso Europa 1985/86 circa. Paninari o aspiranti tali in prossimità del Burghy di Piazza San Babila angolo C.so Europa (fonte Corriere Milano)
    Piazza San Babila angolo Corso Europa. Burghy 1985-87 circa.
    Piazza San Babila angolo Corso Europa. Burghy 1985-87 circa.
    "Scampoli" della moda "paninara" nell'Otttobre 1987 (siamo, per quanto riguarda Milano, alla fine di questa tendenza giovanile). Notare che l'abbigliamento paninaro incomincia ad uscire dagli schemi iniziali. La ragazza ha un "look" già differenziato e probabilmente ispirato da "Valerie Dore" (Monica Stucchi, Milano Maggio 1963) la cui produzione discografica aveva molto successo nel periodo giovanile ritratto nell'immagine). (fonte web vice.com)
    “Scampoli” della moda “paninara” nell’Otttobre 1987 (siamo, per quanto riguarda Milano, alla fine di questa tendenza giovanile). Notare che l’abbigliamento paninaro incomincia ad uscire dagli schemi iniziali, differenziandosi. La ragazza ritratta nella foto ha un “look” già differenziato e probabilmente ispirato dalla cantante milanese “Valerie Dore” (Monica Stucchi, Milano, Maggio 1963) la cui produzione discografica ebbe molto successo nel periodo giovanile dell’epoca considerata. (fonte web vice.com)

    Negli anni ’80, Milano, si distinse non solo per tendenze e sottoculture giovanili effimere… In quel periodo, a Milano, nacquero le prime forme di precarietà lavorativa…

    Ve li ricordate i “PONY EXPRESS” (ragazzi disoccupati che per qualche decina di migliaia delle vecchie lire… effettuavano conseghe di pacchi e plichi, con motorini e scooter propri, nelle vie del centro di Milano)?

    I Pony Express assomigliavano, con modalità di sfruttamento simili, agli attuali RIDERS… inclusi alcuni incidenti mortali che fecero alcune vittime (tra i “pony express”) negli anni ’80 dello scorso secolo (tra questi “progenitori” dell’attuale precariato giovanile…e non solo).

    Negli anni ’80 non esisteva internet ed i FAX erano poco diffusi e costosi… gli uffici legali, professionali, medici e commercialistici e le piccole aziende nel centro di Milano… per inviare e ricevere documenti, pacchi, corrispondenza e plichi… ricorrevano alle consegne con motorino dei Pony Express … (modalità di retribuzione e di trattamento molto simili, come accennatto, agli attuali RIDERS…).

    … quindi… gli stereotipati commenti delle varie Milano Sparite e Barona… “che bei tempi, che bei ricordi”… non corrispondono proprio al vero… quanto meno per gli anni ’80 di Milano…

    Piazza San Babila agolo C.so Monforte nell'Ottobre 1986. Pony Express durante una pausa di una attività lavorativa sottopagata che esponeva i contraenti all'inquinamento cittadino, a rischi di incidenti automobilistici ed alle intemperie... Fonte fotografica: Archivio Dino Fracchia.
    Piazza San Babila angolo C.so Monforte nell’Ottobre 1986. Pony Express (e società simili) durante una pausa di una attività lavorativa sottopagata che esponeva i contraenti di tale lavoro precario all’inquinamento cittadino, a rischi di incidenti automobilistici ed alle intemperie… Fonte fotografica: Archivio Dino Fracchia.

    Una piccola nota conclusiva:

    Il look dell’abbigliamento italiano degli anni ’80 non venne determinato dalla moda dei paninari. I piumini d’oca preesistevano a tale moda e con essi buona parte dei capi e accessori d’abbigliamento… la tendenza dei Paninari si limitava a far propri determinati capi, accessori e stili di abbigliamento abbinati ad un certo stile di vita… ma nulla venne inventato da tale cultura giovanile dell’effimero e di un consumismo basato sull’apparire. Diciamo che sancirono l’apparire nelle mode giovanili… svuotando di contenuti i valori e gli ideali (ammesso che siano stati tali) degli anni precedenti dell’impegno politico…

    Notate questa immagine?

    https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2024067734306904/2857485677631768/?type=3&eid=ARCg8f-pPOpHc9zlrgFhysERNo2cCwJ9dZ9O1O6gSodtatO5tT9453bt-ovpjTCYOTCvDaUrCaiFJpVn&__xts__%5B0%5D=68.ARC5171rDSXZ7TrtSgNYy1Qx78jCu-9Tuz39eCv9Y4B6fNT-SRX2SNCLWlY-1gFC4aaOQAzvR-1fR4jvwsywhnZDK-lg-hihMJQY3RrLUdgDousulUTjoSzAt-9X0bEF8hp1vMk1KS5353ODN-9AollsjSVMfE6XaO1QcR15O4KlBVoHCFCIZcE1eYJVoMOBvTDvAF_P7YbzBbGjt09in8AcSeqs9Hnd0fgkWw_xHtXFZJ2AjxzBDR37w9ICS4CXxWEUV4ypvh8GBvidpIcxoUYVZs3AcOjWw3Thhg-bDsbqoQpEcjMKrqxA3feAP7koa1aOTS1a9r4zYqzNfJ83IZEo0g&__tn__=EEHH-R

    … fatto curioso e si teme, forse non casuale… doveva essere pubblicata proprio oggi in questo sito. Non è la prima volta che a poche ore dalla programmazione… le stesse immagini vengano postate (in anticipo) in fretta e furia dalle varie Milano Sparita…(social facebook e forum SSC).

    si tratta di sfortuna casuale o qualcuno traccia le ricerche che vengono effettuate per programmare immagini in questo sito ?

    Se fossimo un una Nazione normale (ma non lo siamo) qualche web avrebbe già maturato… non solo oscuramenti… ma gli autori medesimi un bel Daspo da internet…

    Accessi non autorizzati nei computer degli autori concorrenziali di Milano Sparita ?
    Tracciatura delle ricerche Google e Bing nei computer degli autori concorrenziali alle varie Milano Sparita ? L’immagine sovrastante (Burghy Piazza San Babila metà anni ’80 circa) ha come fonte il web Corriere.it (fonte che se ne guardano dal citare determinati collaboratori di facebook Italia, individui che sembrano prevedere cosa si pubblichi in questo sito, bruciando sul tempo immagini già programmate per oggi, 29/12/19… e acquisita ieri sera 28 Dicembre 2019). Sino a che punto siamo nella casualità (e nalle paranoia) ?
    Milano (anni ’60, successiva al 1960, notandosi, sui tetti degli edifici, i dipoli UHF d’antenna del Secondo Programma RAI ) P.ta Romana/DUOMO. Via Pantano dal Vicolo di Santa Caterina prossimo a Largo Richini. Rispetto alla foto precedente è trascorso qualche anno e siamo prossimi allo sventramento della via Pantano (e Via Larga) con la realizzazione dei palazzoni che dalla seconda metà degli anni ’60 cambiarono volto a questo scorcio di centro storico a pochi passi dal DUOMO. Nella immagine si nota già una recinzione bianca del cantiere edile in corso di avviamento (distinguibile rispetto alla recinzione del cantiere della Torre Velasca, visibile nella foto precedente, databile tra il 1957/59 circa). (fonte web passipermilano). Questa immagine è già stata sfruttata per finalità di commercio e pubblicità da facebook milano nei secoli… ma la cosa, in quanto tale, lascia indifferenti essendo la fonte primaria, quanto meno… l’unica reperibile in rete… quella sopra citata.
    Milano 1959 circa, Porta Romana. Torre Velasca fotografata dal Vicolo Santa Caterina verso una irriconoscibile Via Pantano, antecedente agli sventramenti dei primi anni '60, correlati al PRG del 1953 che prevedeva la realizzazione di arterie veicolari (la "Racchetta") alternative alle Tangenziali Est e Ovest successivamente realizzate. Il progetto accessorio al Piano Regolatore del 1953 venne abbandonato nel 1958... tuttavia si sfruttarono le "rivoluzioni" stradali previste (e mai realizzate) per sventrare il vecchio centro storico e realizzare, comunque, un via a scorrimento veloce (Via Larga) che proseguendo da Corso di Porta Vittoria... si estingueva in Via Albricci per scomparire in Piazza Missori... (fonte fotografica airtribune)
    Milano 1957-59 circa, Porta Romana/DUOMO. Torre Velasca fotografata dal Vicolo Santa Caterina verso una irriconoscibile Via Pantano, antecedente agli sventramenti dei primi anni ’60, correlati al PRG del 1953 che prevedeva la realizzazione di arterie veicolari che dovevano attraversare, in senso radiale (la “Racchetta”) il territorio urbano… da sud a nord… alternative alle Tangenziali Est e Ovest successivamente realizzate. Il progetto accessorio al Piano Regolatore del 1953 venne abbandonato nel 1958… tuttavia, anche dopo l’abbandono di progetti che prevedevano autostrade radiali che intersecavano Milano da un estremo all’altro… si sfruttarono le “rivoluzioni” stradali previste (e mai completate) per sventrare il vecchio centro storico e realizzare, comunque, molti palazzoni non sempre gradevoli dal punto di vista architettonico ed un via a scorrimento veloce (Via Larga) che proseguendo dalla convergenza di Corso di Porta Vittoria e Corso Europa (Verziere e L.go Bersaglieri)… si estingueva in Via Albricci per poi scomparire nel “budello” di Piazza Missori… In sintesi parte di Milano venne sventrata per realizzare arterie stradali che non si collegarono mai direttamente con nulla… e questa anomala prosecuzione di un progetto abbandonato nel 1958, fu l’occasione per proseguire in opere di costruzione per uso residenziale (e solo marginalmente uffici) sino al 1970 circa (12 anni dopo l’accantonamento del progetto “La Racchetta” del PRG 1953. (fonte fotografica airtribune)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Milano Via e Piazza Cesare Beccaria, 1984 circa. Pattuglia Vigili Urbani posteggiata a ridosso del Comando di Piazza Beccaria. L'Alfa Romeo ARNA è storicamente nota per essere stata un modello d'automobile dove vennero commessi degli errori progettuali (di stile, ovviamente) nei quali il design del modello venne affidato alla giapponese NISSAN e l'attrezzatura motoristica all'ALFASUD. Ne nacque una vettura, anni '80, piu' allineata agli stili e gusti nipponici rispetto al "design" italiano, notoriamente "aggressivo" e sportivo delle vetture ALFA ROMEO. Un errore simile venne compiuto, dalla FIAT, sempre nello stesso periodo per la nota "DUNA" (in questo caso il designe era pero' italico di Giorgetto Giugiaro).
    Milano, Via e Piazza Cesare Beccaria, 1988 circa (una Renault R19, posteggiata accanto ad un forgone nero sul lato opposto della Piazza, un modello prodotto dal 1988 …propone una datazione approssimativa al 1988). Pattuglia Vigili Urbani posteggiata a ridosso del Comando di Piazza Beccaria. L’Alfa Romeo ARNA è storicamente nota per essere stata un modello d’automobile dove vennero commessi degli errori progettuali (di stile, ovviamente) nei quali il design del modello venne affidato alla giapponese NISSAN e l’attrezzatura motoristica all’ALFASUD (generalmente, in quel periodo… avveniva l’opposto… le vetture avevano un design italiano e la tecnologia poteva essere ibridata con la collaborazione di case automobilistiche giapponesi o sud coreane). Ne nacque una vettura, anni ’80, piu’ allineata agli stili e gusti nipponici rispetto al “design” italiano, notoriamente “aggressivo” e sportivo delle vetture ALFA ROMEO (rispetto alle produzioni nipponiche). Un errore simile venne compiuto, dalla FIAT, sempre nello stesso periodo per la nota “DUNA” (in questo caso il design era pero’ italico di Giorgetto Giugiaro).
    Milano 1950 circa, Piazza Duomo. "Concilia ?"... sembra chiedere il "ghisa" all'automobilista ritratto nella foto.
    Milano 1950 circa, Piazza Duomo. “Concilia ?”… sembra chiedere il “ghisa” all’automobilista multato…ritratto nella foto.

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    … come siamo messi male…

    Indubbiamente l’ATM di Milano, cosi’ come la Polizia Municipale, MM e altri comparti di queste pubbliche amministrazioni d’eccellenza… (insieme a qualche ex milanese trasferitosi in Puglia ed un secondo presumibilmente negli USA) devono andare fieri di un gruppo di impavidi e geniali storici (di Milano) che hanno asfaltato e ribaltato centinaia di veri storici e fotografi/fotoreporter professionisti (alcuni anche trapassati…), sciatti e straccioni nonche’ confusionari e incompetenti.

    L’anno Domini 2006 segna il passo della svolta epocale alla rivoluzione storica (su social network e forum Sckyscrapercity) condotta nel web da questi impavidi dipendenti comunali (e qualche emigrato d’oltreoceano).

    L’ultima rivoluzione Copernicana è disponibile in questa pagina

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=5a9b5427c83c3dbe744906454856a068&t=1232367&page=5124

    relativa a questa immagine (aprire link sottostante)

    https://i.imgur.com/NLZsb9D.jpg?1

    della quale, nell’apoteosi di una svolta epocale che ricorderanno i nostri pronipoti per i prossimi millenni… scoprirono non essere stata scattata nell’anno 1968 ma successivo al 1970…

    … alcuni chiarimenti andrebbero esposti per contenere la travolgente ed epocale scoperta millenaria…

    In realtà l’autore della foto non dato’ mai la medesima per l’anno 1968. Il ’68 si riferirebbe al copyright che tale autore, probabilmente, chiese per la protezione da casi simili a quelli ai quali assistiamo in varie pagine Facebook per intere sequenze fotografiche pubblicate anche negli anni successivi a tale richiesta di tutela della proprietà intellettuale del materiale fotografico dal medesimo prodotto.

    Questo non toglie che gli autori di alcuni siti, erroneamente, abbiano confuso l’anno del copyright indicato scambiandolo per la data di “scatto” dell’immagine (che puo’ anche non coincidere).

    Oltre alle considerazioni appena esposte si precisa quanto segue:

    La linea M2 della metropolitana “verde” di Milano venne inaugurata, ufficialmente, il 4 Ottobre 1969. Quindi, nella migliore delle ipotesi, possiamo fare slittare di un anno la datazione dell’immagine. Anche se il 4-10-69 vide l’entrata in funzione della tratta Caiazzo-Cascina Gobba… e solo nell’Aprile 1970 la tratta inclusiva della fermata Stazione Centrale (di cui la palina inquadrata nella foto)…nulla toglie che l’immagine risalga all’autunno o inizio inverno (climatico,dal primo Dicembre) 1969 con fermata e gallerie in corso di completamento e collaudo.

    Quindi la Rivoluzione Epocale Copernicana… ammesso che la si possa considerare tale… positicipa solo di un anno la possibile data dello scatto…(è improbabile che si vada alla ristampa di ERRATA CORRIGE dello scibile umano universale enciclopedico ed editoriale…qualcuno dovrebbe farglielo presente…).

    Si constata che simili account … si entusiasmino per “correzioni” di circa 12 mesi… (fanno tenerezza) ma si teme che queste “tirate d’orecchie” di tali geni della scienza storica… a fotografi e veri editori e autori di tracce storiche milanesi… non facciano, in quanto tali, scienza storica e storia… (anche se sono inguaribilmente convinti del contrario)

    … comunque nessuno vieta a tali superesperti di Facebook/Amazon/Lulu/SSC di candidarsi ai premi Nobel e Pulitzer… magari c’azzeccano… diciamo che si accontentano delle briciole…

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    Via San Maurilio vista dalla Via Torino. Datazione immagine assente, preumibilmente anni '30 del 1900. (fonte web Lombardia beni culturali).
    Via San Maurilio vista dalla Via Torino. Datazione immagine assente, preumibilmente anni ’30 del 1900. (fonte web Lombardia beni culturali).

    Il forum Milano Sparita SSC dimostra di avere poca fantasia quando cita fonti fotografiche di fantomatici guppi Fbook che rilascerebbero immagini, apparentemente (verifiche senza esito in Google e Bing) mai postate in rete, provenienti, ipoteticamente, anche da raccolte fotografiche civiche finite nel limbo e fagocitate da Facebook nel corso degli anni.

    https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=5a9b5427c83c3dbe744906454856a068&t=1232367&page=5123

    Le immagini sciorinate non sono mai state postate in rete e risultano inedite sino a 14 ore fa (ore 8:40 del 22/12/19) quando sono apparse, per la prima volta, in tale forum.

    Anche per i quesiti di localizzazione e datazione si dubita che piu’ utenti domandino ad altri…

    Si assiste allo stesso utente che in vesioni multiaccount si domanda e si risponde ?

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    Milano Barona 1968, Chiesa di San Giovanni Bono progettata dall'architetto Arrigo Arrighetti, progettista del Quartiere Sant'Ambrogio alla Barona, e del relativo assetto urbanistico e veicolare (fonte immagine ebay). Una nota a margine della didascalia... La foto sopra ritratta potrebbe provenire da una raccolta civica... malgrado sia in vendita du Ebay.
    Milano Barona 1968, Chiesa di San Giovanni Bono progettata dall’architetto Arrigo Arrighetti, progettista del Quartiere Sant’Ambrogio alla Barona e del relativo assetto urbanistico e veicolare, incluse infrastrutture accessorie come il Centro Civico di Via San Paolino 18 (fonte immagine ebay). Una nota a margine della didascalia… La foto sopra ritratta potrebbe provenire da una raccolta civica… malgrado sia in vendita su Ebay…
    Piazza San Babila 1974. Immagine dal libro "Milano vive" di Dante Bighi (fonte catawiki)
    Piazza San Babila 1974. Immagine dal libro “Milano vive” di Dante Bighi (fonte catawiki)

    COLONNINE DI PRONTO INTERVENTO “SALA OPERATIVA 113”, INSTALLATE IN NUMEROSISSIMI PUNTI DELLA CITTA’ DI MILANO (INTORNO AL 1970).

    Questi dispositivi, che contenevano un combinatore telefonico collegato direttamente alle Sale Operative delle Questure, sono sopravvissuti sino ai primi anni ‘2000 malgrado siano stati concepiti in un’epoca dove non esisteva la telefonia mobile.

    Le immagini sottostanti ritraggono alcune colonnine di pronto intervento installate lungo Viale Monza nel 1970 circa.

    Viale Monza 1970, le prime colonnine di pronto intervento della Polizia di Stato (archivio fotografico iveranionline.com)
    Viale Monza 1970, le prime colonnine di pronto intervento della Polizia di Stato (archivio fotografico Liverani ; liveranionline.com)

    MILANO 1970 NELLE VIE DI MILANO SONO STATE POSIZIONATE LA NUOVE STAZIONI DI CHIAMATA AL 113 DELLA POLIZIA ITALIANA AG ALDO LIVERANI SAS

    Milano Fiera Campionaria 1970. FIAT 128 in dotazione alle pattuglie della Polizia di Stato. La cilindrata ridotta di questo modello d'automobile non destinava, di certo, questo tipo di pattuglia per gli interventi di emergenza nei quali erano previsti inseguimenti. Si trattava di un veicolo destinato, soprattutto, per attività accessorie e amministrative alle funzioni di Polizia. (agenzia fotografica Liverani: liveranionline.com
    Milano Fiera Campionaria 1970. FIAT 128 in dotazione alle pattuglie della Polizia di Stato. La cilindrata ridotta del modello d’automobile non destinava, di certo, questo tipo di pattuglia per gli interventi metropolitani di “Pronto Intervento” di emergenza nei quali erano previsti anche inseguimenti. Si trattava di un veicolo destinato, soprattutto, ad attività accessorie e amministrative alle funzioni di Polizia Giudiziaria. (agenzia fotografica Liverani: liveranionline.com)

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

    http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

    Provincia di Milano 1940. Lavanderie di Segrate, Via Borioli. (fonte: web giornaledisegrate)

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    Milano Sparita Skyscrapercity e le derivate pagine di Milano Sparita Facebook e Barona Facebook.

    L’account fr@nk del forum MSparita SSC ha postato, ieri 17/12/19, la sottostante immagine (l’immagine è un link che punta ai server di tale forum)

    L’immagine è inedita… quanto meno. apparentemente non esiste traccia in rete per i motori Bing e Google e ritrae, con molta probabilità. la localita (Barona, di Milano) di Via Lodovico il Moro nel 1913 circa.

    Appurato che tale immagine sia apparentemente inedita e che non provenga da fantomatici “gruppi bancarelle fbook”, quindi, probabilmente una nuova foto proveniente da archivi civici e/o istituzionali, con materiale non destinato al commercio on-line… ci si domanda se a breve, le varie pagine Barona e Milano Sparita Fbook, come anche Milano nei secoli…etc… non la pubblicheranno come l’ennesima chicca da bancarella, da libera donazione (ai musei del ricordo come usano autoreferenziarsi i vari autori) della sciura Maria di 110 anni residente da 110 anni alla Barona, in Piazza Miani (che faceva la spesa dal cervelè di Piazza Miani quando ancora si chiamava Piazza Predappio… e che acquistava le patate americane nel ’45 o altre corbellerie non proprio veritiere che giustifichino l’utilizzo, spiace evidenziarlo, quasi speculativo, di immagini destinate a eventi culturali patrocinati da un latitante Beppe Sala distratto dalle Olimpiadi 2026… e relativo assessorato alla Cultura del Comune di Milano…).

    … Quindi prepariamoci alle nuove “chicche” (per Fbook Barona e non solo) estratte da un falso cappello magico dei “ragazzacci” (come si chiamano tra loro) di Milano Sparita Skyscrapercity.

    Milano non esiste più … sopravvive nel ricordo di Facebook (che ha realizzato incassi da record senza pagare 1 cent di tasse !).

    Ad onor di cronaca tra tale forum e le derivate Fbook c’è anche gente (pardon Storici ricercatori… la Statale è solo una succursale se paragonati ai medesimi…) che non hanno mai lavorato in vita loro… facendo gli universitari fuori corso a vita… sperando, in cuor loro, di campare in gloria e in finanze con il business derivato dai social…

    Sicuramente questo “sfogo” non è politicamente corretto ma le circostanze lo impongono…

    Il “trafiletto” si conclude con un episodio che ha piu’ del comico e del grottesco che dell’eversivo… avvenuto sempre alla Barona in questi giorni, in Via Voltri, sui muri confinali di plessi condominuali di edilizia speculativa…

    l’articolo prosegue in questo link

    https://milanobarona.altervista.org/2021/10/08/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli-dallagosto-2016-a-fine-dicembre-2019/