MILANOBARONA
MMXVI-MMXXIV
________
CRONOLOGIA STORICA DEL QUARTIERE BARONA NEL SEGUENTE SITO:
http://milanobarona.freeoda.com/storiaintegralebarona.html

L’esistenza di questa ditta, produttrice iniziale di materiale plastico per l’industria farmaceutica e cancelleria e successivamente di giocattoli, aeromodellismo e assemblaggio ludico-didattico, sita in una palazzina industriale lungo la Via Ettore Ponti alla Barona di Milano (al civico 12), sorta intorno al 1952, poco nota nel panorama industriale milanese, balenava nei miei ricordi infantili per l’amicizia che mia mamma aveva, nei primi anni ’70, con alcuni residenti nel quartiere, prestatori di manodopera presso tale ditta (confezionamento delle scatole contenenti giocattoli o modellini da assemblare) i quali vivevano in un cascinale/magazzino sito nel lato opposto della Via, praticamente quasi diametralmente opposto al capannone della CO-MA.
Oggi, una delle figlie di questa famiglia gestisce un noto negozio di sviluppo fotografico. Inizialmente il negozio-laboratorio era sito proprio nel cascinale/magazzino (Via Ettore Ponti), salvo poi trasferirsi, negli anni 2000, a poche decine di metri di distanza, al civico 21, all’interno di un’area commerciale parte di un plesso condominiale (uno dei tanti) sorti negli ultimi 15 anni in tale settore del quartiere.
Fortuna vuole che un web del modellismo ex Rivarossi, abbia dedicato una preziosa sottopagina web a questa ditta che ebbe, a cavallo degli anni ’50-’80 del 1900, un piccolo contributo industriale, sia dal punto di vista della creazione di alcuni posti di lavoro nel quartiere, sia nella produzione di linee commerciali di giocattoli e prodotti per modellismo e aeromodellismo.
http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/Edilmec-Coma/Edilmec-Coma.htm
Ignoravo la data di fondazione di questa ditta (sembra dei primi anni ’50).
Il capannone/edificio sorse, ovviamente, in una “terra di nessuno”, dato che sino alla fine degli anni ’60, il tratto compreso (della Via Ettore Ponti) tra il ponticello che sovrastava lo scolmatore Olona (Lambro Meridionale-Lambretto) nel bivio Via Schievano-Via Franco Tosi-Via Zumbini e l’incrocio con la Via Binda era un “nastro” di prato solcato da sentieri sterrati, delimitato, nel lato sud, verso l’Olona, dalla presenza dell’ex Deposito Carburanti Victoria e dal lato opposto da capannoni che si affacciavano anche sulla adiacente Via Franco Tosi.
La Via, negli anni ’50 e ’60 (nel tratto compreso tra Via A. Binda e il bivio Schievano/Zumbini), era un nastro di prati, pozzanghere e sentieri sterrati per effetto del transito di autocarri e veicoli che dalle Vie Schievano o Ambrogio Binda dovevano raggiungere (su tracciato privo di sede stradale) alcuni siti industriali e di magazzino che erano sorti nel lato Nord della Via (tra i quali la CO-MA).
La Via Ettore Ponti, che nelle mappe cittadine dei primi anni ’50 appariva tracciata per intero, (come se fosse completata e percorribile per l’intera sua estensione) nella realtà era transitabile solo tra le intersezioni di Via S. Rita da Cascia e Via A. Binda, e venne completata (con grande ritardo), lungo sua intera estensione (tra Via A.Binda e Piazza Bilbao), solamente dopo la metà degli anni ’60, collegandola quindi, alla nuova Piazza Bilbao, verso Viale Cassala e nella direzione contraria, verso il preesistente tratto della Via E. Ponti, sino all’intersezione con la Via S. Rita da Cascia.
Tale edificio al civico 12, dopo la cessione del marchio CO-MA nel 1989 (il marchio venne inizialmente assorbito dalla Cavallino Giocattoli srl di Cenate di Sotto (BG)), sopravvisse indenne sino agli anni ‘2000 quando le lottizzazioni edilizie e l’acquisto dell’area fabbricabile (attualmente vi sorgono due condomini sino al confine con un concessionario di auto di lusso) causò la sua definitiva demolizione.
Oggi, il lotto un tempo occupato dalla CO-MA vede la presenza di due plessi condominiali sino a sovrapporsi al confine catastale di un concessionario d’auto sportive.
Il marchio CO-MA, strano ma vero, dopo essere stato rilevato nel 1989, sopravvisse con il doppio logo della società che lo acquisì sino al 2012, data dalla quale, il logo CO-MA scompariva definitivamente nella produzione, sostituito dal marchio della società contraente.
Cosa produceva la CO-MA ?
Inizialmente materie plastiche (considerata l’epoca, plastiche da resina sintetica piuttosto che da derivati del petrolio, cosa possibile solo verso la fine degli anni ’50) per uso farmaceutico e articoli di cancelleria.
Dagli anni ’60 la produzione in plastica si incremento e specializzo’ la propria produzione in diverse linee commerciali di giocattoli.
Meritevole di citazione sono le linee giocattolini degli astronauti spaziali “I Seleniti”, tra i primi giocattoli ad essere realizzati con materiale plastico trasparente e fluorescente. Questa linea di “astronauti spaziali” divenne anche un gadget, una “sorpresina”, inclusa all’interno del detersivo in polvere Tide per diversi anni, come probabilmente anche altri prodotti ludici realizzati dalla CO-MA.
CO-MA produsse anche linee di giocattoli su concessione Walt Disney.
La presenza (all’interno delle confezioni di montaggio) di istruzioni in lingua francese rivela che i prodotti venivano anche esportati all’estero.
(immagine tratta da http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/Edilmec-Coma/Edilmec-Coma.htm)

Un Carosello (della metà anni ’60) del detersivo in polvere Tide. Per lunghi periodi incentivava la vendita includendo dei gadget giocattolo CO-MA all’interno delle sue scatole:
CO-MA sviuppò alcune linee di marchi depositati, specializzati nelle produzioni ludiche e modellistiche dedicate: (i contenuti che seguono sono estrapolati dal sito http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/Edilmec-Coma/Edilmec-Coma.htm )
“” – EDILMEC (Modelli in scatola HO da montare (inizialmente contenute in buste di plastica trasparente quindi in scatole di cartone) con tubetto di colla per materie plastiche Policement e catalogo all’interno della confezione commercializzati tra gli anni ‘60 e ’80).“completate ed arricchite i vostri plastici e costruite interi villaggi con i modelli Edilmec. Fate collezione dei modelli già in commercio e di quelli che seguiranno. Richiedeteli ai grandi magazzini Upim e Standa e presso i migliori negozi” (pubblicità su Topolino 30 Giugno 1963)
– AERMEC per gli aerei in scatola di montaggio in scale differenti
– MOBILMEC per l’arredamento in miniatura
inoltre
marziani “Seleniti”, con casco trasparente, in plastica dura non colorata, altezza 30 o 75 mm, serie “pattuglia selenita” trasparenti o fosforescenti (compresi anche all’interno delle confezioni detersivo Tide), astronauti o uomini spaziali altezza 70 mm, missile in plastica con fionda (Navigazione Spaziale – astronauta nella gabina che può servire anche per inserire e scambiare messaggi a distanza), confezioni di veicoli per l’esplorazione dello spazio, soldatini in plastica morbida non colorati (scala 1:32) , altezza 55 mm, tra cui Alpini, Fanteria di marina e Bersaglieri, Moschettieri, Marines, Legionari romani, Barbari, Sudisti, Mediovali, Avieri, venduti in buste da 6soldatini in plastica non colorata che si trovavano dappertutto, cartolerie comprese, al prezzo di 100 Lire minitrenini in plastica, costruzioni in plastica Press-Fix tipo Meccanonavi da crociera e militari in plastica da spiaggia 45-50 cm,auto modelli d’epoca in plastica in 1:10 e serie Automobili Veterane in plastica 1:16giocattoli in plastica, pistole ad acqua, dischi volanti composti da tre pezzi che si staccano in volo dopo il lancio,mucca Olandesina in plastica con secchio che fa uscire il latte. “”
Il detersivo Tide (all’epoca uno dei principali produttori di detersivi in polvere per uso domestico) contribui’ a diffondere alcune linee di giocattolini “sorpresa” che i bambini potevano poi completare acquistando, nelle cartolerie e nei negozi di giocattoli, la restante parte della collezione.


Non si puo’ escludere che la CO-MA, considerata la vicinanza con la Ditta Mapelli (Via Andrea Ponti), fruisse, nella propria rete commerciale di vendita, anche del magazzino di vendita al dettaglio di giocattoli esistente all’interno dell’edificio della Mapelli, in Via Andrea Ponti, sino agli anni ’80 del 1900.







Tutti i dettagli della produzione CO-MA sono consultabili in questo sito
http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/Edilmec-Coma/Edilmec-Coma.htm
Leave a Reply